Corso di formazione per insegnanti di scuola dellinfanzia (educatrici nido) - 2005/2006 Dal Progetto...
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Corso di formazione per insegnanti di scuola dell’infanzia (educatrici nido) - 2005/2006
Dal Progetto Educativo, al P.O.F., alle Unità di Apprendimento: azioni di professionalità e di coerenza nelle scuole dell’infanzia di ispirazione cristiana
TRACCIA PER LA PREPARAZIONE E LA CONDUZIONE Terza fase
• Sabato 1 ottobre 2005 – ore 8.30/12.30 - Centro Famiglia di Nazareth - Modena – h. 8,30/9,15 Restituzione esiti dei lavori di gruppo dell’incontro precedente
(presentazione di una traccia di sintesi per la stesura del P.O.F.) - a cura dei Coordinatori Pedagogici
– h. 9,15/10,30 Relazione “Unità di Apprendimento e Piani Personalizzati delle Attività Educative” - Dott.ssa Antonietta D’Episcopo – Referente nazionale Progetto Infanzia AIMC
– h. 10,45/12,30 Lavori di gruppo per collegi di zona (analisi di un’unità di apprendimento già predisposta, tenendo presente un comune PROTOCOLLO DI PROGETTAZIONE E DOCUMENTAZIONE presentato durante la relazione)- a cura dei Coordinatori Pedagogici.
• Entro il 6 ottobre 2005: riunione di coordinamento per un confronto sui lavori di gruppo dell’1 ottobre e per concordare le conclusioni da presentare l’8 ottobre.
• Sabato 8 ottobre 2005 – ore 8.30/12.30 - Centro Famiglia di Nazareth - Modena– h. 8,30/9,30 Presentazione attività e progetti FISM - Prof.ssa Ornella Capucci Pavesi,
Segretaria Fism Modena - Dott.ssa Elena Odorici, Consulente psicologa Fism Modena
– h. 9,30/11 Lavori di gruppo per collegi di zona “Elaborazione di Unità di Apprendimento” (elaborazione di un’unità di apprendimento, tenendo presente un comune protocollo di progettazione e documentazione) - a cura dei Coordinatori Pedagogici
– h. 11,15/12,30 Dibattito e Conclusioni - Dott.ssa Fiorella Magnani – Supervisore di tirocinio c/o Formazione Primaria e Consulente pedagogica Fism MO.
Dalle sintesi dei lavori di gruppo
Guadagni e aspetti problematiciLa metodologia del Corso ha favorito lo scambio di esperienze tra
diverse scuole. Confrontando i POF alcune ins. hanno riflettuto sulla possibilità di utilizzare risorse che non avevano preso in considerazione
Le educatrici del nido hanno collaborato con le insegnanti della scuola dell’infanzia
L’uso della matrice (elaborata dalla relatrice e negoziata con i coordinatori) ha facilitato il lavoro di analisi
Problemi
L’assenza di alcuni docenti determina una situazione di disparità informativa, di difficoltà nella comunicazione e nella condivisione collegiale delle fasi di progettazione
La posizione dello schermo non consente a tutti di concentrarsi sulle slide presentate
Dalle sintesi dei lavori di gruppo
Guadagni e aspetti problematici
Guadagni in consapevolezza
Consapevolezza:
di essere scuola “pubblica” inserita in un contesto istituzionale più ampio
di attribuire al PE (espressione di tutta la vita della comunità scolastica) un valore che vada al di là dell’adempimento burocratico
di dover approfondire la conoscenza dei documenti del Magistero
di considerare come risorsa famiglia, parrocchia, personale ausiliario…
di promuovere ed esplicitare la collaborazione con il territorio (Comune, altre agenzie educative…)
di valorizzare momenti di collegialità per stilare documenti da condividere
di non trascurare l’importanza della negoziazione
Dalle sintesi dei lavori di gruppo
Guadagni e aspetti problematiciLa prospettiva con cui si considera il contesto ambientale e scolastico
inizia a cambiare: da un approccio vincolante a uno stimolante per il miglioramento dell’offerta formativa
Ricadute operative• Esplicitare il concetto di scuola come luogo di saperi e di esperienze• Approfondire il discorso sull’uso degli spazi • Esplicitare le scelte educative,i criteri di progettazione, verifica e
documentazione• Motivare e sostenere la continuità tra nido, scuola dell’infanzia e
primaria La metodologia del Corso ha favorito lo scambio di esperienze tra
diverse scuole. Confrontando i POF alcune ins. hanno riflettuto sulla possibilità di utilizzare risorse che non avevano utilizzato
Le educatrici del nido hanno collaborato con le insegnanti della scuola dell’infanzia
L’uso della matrice (elaborata dalla relatrice e negoziata con i coordinatori) ha facilitato il lavoro di analisi
Attenzione ai processi
Riflessività sui processi formativi
Prospettiva dello sviluppo integrale
Favorisce la maturazione personale
E’ diritto della persona
E’ dovere del professionista
Prospettiva relazionale
E’ processo comunitario
Portatrice e costruttrice di cultura
Tiene conto dei diversi livelli di partenza
Punto di partenza per il progetto di scuola
Costruisce cultura di scuola
Atteggiamento proattivo
Attiva atteggiamento positivo verso l’innovazione
Valorizzazione delle competenze
Moltiplica le risorse ( è dovere da diffondere)
Soggetto attivo
Attiva sana criticità
Capacità Potenzialità dell’essere umano; il poter essere
Capaci si nasce..Hanno una loro dinamicità, sono in continua evoluzione e anche quando si manifestano come capacità specifiche (si è più capaci in un ambito piuttosto che in un altro), mettono in gioco la persona nella sua interezza: ciò che è e ciò che potrebbe essere. Non sono insegnabili
Competenze
Capacità portate a compimento, realizzate nel concreto di determinati contesti e situazioni. Rappresentano, infatti, l’espressione concreta delle capacità potenziali di ciascuno portate al massimo grado di espressività.
Competenti si diventa.Acquisire una competenza significa porre in relazione il sapere (conoscenze), il saper fare (abilità) appresi a scuola (sistema formale), in altre istituzioni formative (non formale) e nella vita sociale (sistema informale) per saper essere (abito mentale).
Le competenze sono riconducibili a: °un investimento concreto delle capacità; °alla persona che le costruisce, le potenzia e le arricchisce all’interno di un contesto. Non sono insegnabili
.
ConoscenzeLe conoscenze sono il momentaneo punto di
arrivo del processo culturale dell’uomo, il sapere che una società ritiene fondamentale trasmettere alle nuove generazioni.
Sono insegnabili
Abilità
Sono il frutto della razionalità tecnica dell’uomo, riconducibili alla sfera del saper fare; saper fare bene qualcosa.
Si è abili quando si è consapevoli delle ragioni e delle procedure del fare, quando si conosce il perché dei processi, si è in grado di prevedere le conseguenze delle scelte relativamente agli scopi.
Anch’esse sono insegnabili
Progetto educativoLaboratorio di riflessione operativa
• Indicatore a) Ruolo istituzionale
Le Scuole dell’infanzia d’ispirazione cristiana fanno parte di un sistema pubblico integrato.
• Modena, ottobre 2005
Unità di Apprendimento e
Piani Personalizzati delle Attività Educative
a cura di Antonietta D’Episcopo
Ciò che è attuato
•L. 53/2003L. 53/2003
•Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004
Allegato AIndicazioni nazionali per i piani personalizzati delle attività educative nelle scuole dell’infanziaAllegato BIndicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola primariaAllegato CIndicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola secondaria di primo gradoAllegato DProfilo educativo culturale e professionale dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione
Cosa contengono le Indicazioni nazionali
nell’allegato A (infanzia)
B (primaria) C (secondaria I grado)
• Gli obiettivi generali del processo formativo (OG)• Gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA)• Indicazioni per la formulazione di obiettivi formativi (OF), delle unità di apprendimento (UA) e dei piani personalizzati
Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004
nell’allegato D•Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni)
Che cosa sono gli Obiettivi generali?
“… “… costituiscono l’impianto costituiscono l’impianto culturale e pedagogico della riforma culturale e pedagogico della riforma e orientano le scelte educative e e orientano le scelte educative e didattiche”didattiche”
Obiettivi generali
Scuola dell’infanziaLa scuola dell’infanzia rafforzal’identità personale - l’autonomia - le competenze
In relazione alla maturazione dell’identità personale, si premura che i bambini acquisiscano atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca;
in relazione alla conquista dell’autonomia, fa sì che i bambini, mentre riconoscono le dipendenze esistenti ed operanti nella concretezza del loro ambiente naturale e sociale di vita, siano capaci, in tale contesto, di orientarsi in maniera personale e di compiere scelte anche innovative …
Cosa contengono le Indicazioni nazionali
nell’allegato A (infanzia)
B (primaria) C (secondaria I grado)
• Gli obiettivi generali del processo formativo (OG)• Gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA)• Indicazioni per la formulazione di obiettivi formativi (OF), delle unità di apprendimento (UA) e dei piani personalizzati
Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004
nell’allegato D•Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni)
Che cosa sono gli obiettivi specifici di apprendimento (Osa)?
“… “… costituiscono i livelli essenziali di costituiscono i livelli essenziali di prestazione del servizio scolastico ovvero prestazione del servizio scolastico ovvero ciò che i docenti delle scuole pubbliche ciò che i docenti delle scuole pubbliche devono garantire a tutti i cittadini, al fine di devono garantire a tutti i cittadini, al fine di mantenere l’unità del sistema educativo mantenere l’unità del sistema educativo nazionale di istruzione e formazione ed nazionale di istruzione e formazione ed evitarne la frammentazione”evitarne la frammentazione”
Obiettivi specifici di apprendimento
•Indicano i livelli essenziali di prestazione per le singole scuole e non per gli allievi
•Rispondono all’esigenza di garantire l’unitarietà del sistema educativo nazionale di istruzione e di formazione, offrendo una mappa di riferimento di tipo culturale, semantico e sintattico che i docenti devono padroneggiare anche nei dettagli epistemologici.
•Sono costituiti dai saperi - conoscenze - e dalle abilità - saper fare - che le scuole del sistema pubblico integrato sono tenute ad assicurare.
•Il loro ordine di presentazione non va confuso con l’ordine di svolgimento, determinato dai docenti, in funzione delle esigenze degli allievi
•Gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli allievi devono essere trasformati dai docenti in obiettivi formativi
Strumenti culturaliAcquisizione di competenze nei seguenti
ambiti di esperienza:
Il sé e l’altro
Il corpo, il movimento e la salute
La fruizione e la produzione di messaggi
L’esplorare, il conoscere e il progettare
OSA (esempi tratti dalle Indicazioni)
Scuola dell’infanziaIl sé e l’altro - Corpo, movimento, salute - Fruizione e produzione di messaggi - Esplorare, conoscere e progettare
Il sé e l’altro1. Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità.2. Rispettare e aiutare gli altri, cercando di capire loro pensieri, azioni e sentimenti....
Corpo, movimento, salute1. Rappresentare lo schema corporeo in modo completo e strutturato; maturare competenze di motricità fine e globale....
Cosa contengono le Indicazioni nazionali
nell’allegato A (infanzia)
B (primaria) C (secondaria I grado)
• Gli obiettivi generali del processo formativo (OG)• Gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA)• Indicazioni per la formulazione di obiettivi formativi (OF), delle unità di apprendimento (UA) e dei piani personalizzati
Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004
nell’allegato D•Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni)
Che cosa sono gli Obiettivi formativi?
““Costituiscono la traduzione Costituiscono la traduzione degli obiettivi generali e degli degli obiettivi generali e degli obiettivi specifici in compiti di obiettivi specifici in compiti di apprendimento ritenuti apprendimento ritenuti realmente accessibili, realmente accessibili, in un tempo e a un livello in un tempo e a un livello stabilito, stabilito, a uno o più allievi concreti”a uno o più allievi concreti”
Gli obiettivi formativi
• Sono la contestualizzazione degli obiettivi specifici di apprendimento in “quella” scuola
• Sono gli strumenti che i docenti usano per promuovere le competenze
• Sono compito di apprendimento accessibile, importante e significativo per un allievo concreto
• Sono una prerogativa esclusiva della comunità scolastica
• Obbediscono alla logica dell’ologramma• Devono essere valutati attraverso la verifica di conoscenze e
abilità
OLOGRAMMAOLOGRAMMAÈ una visione del sapere che intende cogliere un’unità significativa delle aree culturali È una visione del sapere che intende cogliere un’unità significativa delle aree culturali
riconducendole alla dimensionericonducendole alla dimensione esistenzialeesistenziale della persona nella sua totalitàpersona nella sua totalità
Rispecchia la complessità circolare esistente tra unità della persona, Rispecchia la complessità circolare esistente tra unità della persona, unità della cultura, unità dell’educazioneunità della cultura, unità dell’educazioneLa logica dell’ologramma fa riferimento al rapporto tra la parte ed il tutto.
Nessun ambito del sapere può essere autoreferenziale, chiuso in se stesso: in ogni area culturale si ritrovano elementi di sviluppo che rimandano all’idea di sapere come un tutto
L’esperienza di apprendimento acquista significato per l’alunno quando prende in considerazione la sua esperienza di vita, la sua dimensione esistenziale in cui i problemi e le attività si presentano in modo complesso e articolato: il punto di vista delle singole discipline o singole educazioni non gli consentirebbe, da solo, la comprensione dell’esperienza che richiede una visione unitaria e di sintesi.
L’alunno ha bisogno di riorganizzare e di integrare informazioni e conoscenze ponendole in relazione tra loro e con il suo contesto di vita.
Ne consegue che gli obiettivi specifici di apprendimento sono da considerarsi all’interno di un processo interattivo che risponde al principio della sintesi e dell’ologramma.
Dovrebbero rendere visibile la sintesi dell’intenzione formativa (capacità/competenze)
l’analisi dell’intenzione istruttiva (conoscenze/abilità)
La loro articolazione comporta
l’indicazione dell’Apprendimento Unitario da promuovere
l’individuazione di conoscenze e abilità necessarie a trasformare capacità in competenze
l’indicazione di standard di prestazione
Cosa contengono le Indicazioni nazionali
nell’allegato A (infanzia)
B (primaria) C (secondaria I grado)
• Gli obiettivi generali del processo formativo (OG)• Gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA)• Indicazioni per la formulazione di obiettivi formativi (OF), delle unità di apprendimento (UA) e dei piani personalizzati
Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004
nell’allegato D•Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni)
Che cos’è un’Unità di Apprendimento?
““E’ l’insieme dei contenuti, E’ l’insieme dei contenuti, delle attività, dei metodi, delle delle attività, dei metodi, delle soluzioni organizzative, dei soluzioni organizzative, dei tempi e delle modalità di tempi e delle modalità di verifica e di valutazione, verifica e di valutazione, necessari per trasformare uno o necessari per trasformare uno o più Obiettivi formativi in più Obiettivi formativi in competenze degli allievicompetenze degli allievi..”
L’Apprendimento unitarionasce dalla necessità di evitare
l’ “atomizzazione” degli obiettivi formativi e di garantire la visione ologrammatica del sapere
e conseguentemente mantienel’apprendimento circoscritto in un intero.
• Lavorare su apprendimenti unitari porta a programmare l’attività su una rete di strutture essenziali, traducendole in una serie di compiti di apprendimento adeguati.
• Riconduce la riflessione su quali processi, quali concetti essenziali stanno alla base di un apprendimento significativo.
Cosa contengono le Indicazioni nazionali
nell’allegato A (infanzia)
B (primaria) C (secondaria I grado)
• Gli obiettivi generali del processo formativo (OG)• Gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA)• Indicazioni per la formulazione di obiettivi formativi (OF), delle unità di apprendimento (UA) e dei piani personalizzati
Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004
nell’allegato D•Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni)
Piano Personalizzato Attività Educativa
UArealizzate
OFApprendimenti
verificati
AUCompetenza
promossa e valutata
Riferimenti per un eventuale portfolio
Il profilo nella programmazione didattica
AUCompetenza contestualizzata
OFConoscenze e abilità
ContestualizzateCompiti di apprendimento
Competenze da osservare e descrivere
UAEsperienza di apprendimento
OSA Il sé el’altro
Corpo, movimento, salute Fruizione e produzione di messaggiEsplorare, conoscere e progettare
Compito unitario
Le articolazioni del PECUP
Autonomia e identità: operare scelte personali e assumersi responsabilità
Orientamento: fare piani per il futuro, verificare ed adeguare il proprio progetto di vita
Convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabili
Strumenti culturali per leggere e governare l’esperienza
Dalle capacità alle competenze
Dal Profilo all’immagine del bambino
Cosa contengono le Indicazioni nazionali
nell’allegato A (infanzia)
B (primaria) C (secondaria I grado)
• Gli obiettivi generali del processo formativo (OG)• Gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA)• Indicazioni per la formulazione di obiettivi formativi (OF), delle unità di apprendimento (UA) e dei piani personalizzati
Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004
nell’allegato D•Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni)
Traguardi conclusivi Quando un ragazzo è “competente”?
Un ragazzo è riconosciuto
“competente”
quando...
Quando un ragazzo è “competente”?…quando facendo ricorso a tutte le sue capacità, utilizza le conoscenze e le abilità per…
Esprimere un personale modo di essere
Interagire positivamente con l’ambiente
Risolvere i problemi che incontra
Riflettere su se stesso e gestire la propria crescita
Comprendere la complessità culturale
Maturare il senso del bello
Conferire senso alla vita
Quale immagine del bambino?
Competenze e strumenti culturali
Identità e autonomia
Autoconsapevolezza e
orientamento
Abilità sociali e di cooperazione
Riflessione critica,problematizzazione,
consapevolezza morale
Dalle Indicazioni Nazionali:caratteri dell’ apprendimento
Ogni nuova conoscenza fa i conti con questa matrice cognitiva:
Il bambino che viene a scuola possiede già una visione ingenua del mondo
Ogni nuova conoscenza prende il via dal fare, dall’operare, dall’esperire
L’apprendimento non può che essere unitario perché unitarie sono la persona e la cultura da costruire
Dalle Indicazioni Nazionali:caratteri dell’insegnamento
Riferimento all’esperienza del bambino
Non assunzione precoce di prospettive disciplinari
Funzionalità dei saperi nell’acquisizione di strutture di pensiero unitarie
Integralità educativa della proposta
Costruiamo una UA
Uno strumento per…
Fase di documentazione e4) CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI
Fase operativo-gestionale3) MEDIAZIONE DIDATTICA
Fase ideativa2) ARTICOLAZIONEDELL’APPRENDIMENTO
1) DATI IDENTIFICATIVI
Progettare un’esperienza di apprendimento - insegnamento
Dalle capacità alle competenze personaliRiflessione operativa sulla costruzione di Unità di Apprendimento
Fase ideativa
Titolo Dati identificativi Posizionamento Dove si svolge l’UA ?
Analisi di contesto Motivazione specifica Perché la si progetta?
Apprendimento unitario Sviluppo di capacità Quale aspetto s’intende promuovere? Abbastanza circoscritto e dotato di senso autonomo e compiuto, funge da nucleo centrale dell’Unità stessa.
Es. Saper comunicare e descrivere se stessi cogliendo nella propria esperienza semplici relazioni (spaziali e temporali)
PECUP Competenze in uscita Verso quali competenze di riferimento?
OSA Conoscenze e abilità? Quali ambiti ed elementi del sapere?
OF Osa contestualizzati Per quali apprendimenti significativi? Compiti reali e dotati di senso
4) CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI
Metodi ……………………………………………Tempi ……………………………………………Soluzioni organizzative………………..............
3) MEDIAZIONE DIDATTICA
Declinazione dell’apprendimento unitario inObiettivi formativi
OF………………………………………………………………………………………………………………
Apprendimento unitario da promuovere…………………………………………
……………………………………………………………………………....................................................................................................................................................
Riferimenti ai documenti
a) nazionali
PECUP……………………………………OSA…………………………………………
b) di istitutoPE………………………POF……………
2) ARTICOLAZIONEDELL’APPRENDIMENTO
U.A. N. ……
Titolo………………………………………………..
Anno scolastico ……………………………Scuola ……………………………......…….Destinatari ………………………………...Docenticoinvolti …………………………..
1) DATI IDENTIFICATIVI
Fase operativo-gestionale Mediazione culturale Strutturazione dell’esperienza di apprendimento - insegnamento Come organizzare spazi
tempi
relazioni Quali strategie adottare?
Facendo che cosa ? Processualità: azioni attivate attività
Verifica degli obiettivi formativi (DESCRITTORI OF)…………………………………………………………………………………………………………Valutazione ( (compito unitario)Documentazione………………………………
4) CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI
Metodi ……………………………………………Tempi ……………………………………………Soluzioni organizzative………………..............
3) MEDIAZIONE DIDATTICA
Declinazione dell’apprendimento unitario inObiettivi formativi
OF………………………………………………………………………………………………………………
Apprendimento unitario da promuovere…………………………………………
……………………………………………………………………………....................................................................................................................................................
Riferimenti ai documenti
a) nazionali
PECUP……………………………………OSA…………………………………………
b) di istitutoPE………………………POF……………
2) ARTICOLAZIONEDELL’APPRENDIMENTO
U.A. N. ……
Titolo……………………………………………………..
Anno scolastico ……………………………Scuola ……………………………......…….Destinatari ………………………………...Docenticoinvolti …………………………..
1) DATI IDENTIFICATIVI
Fase di controllo/documentazione
Verifica Esiti formativi Cosa verifico ?
Soggetti Chi verifica?
Strumenti Come verifico? Tempi Quando verifico? Criteri e strumenti di documentazioneValutazioneMessa alla prova degli apprendimenti
Compito unitarioCosa far fare per mettere in gioco, osservare, accertare
e descrivere le competenze maturate?
Lavoro di gruppo
• Completare una Unità di Apprendimento…
• Word
Mi conosco
Io e il mondo
Io e gli altri
Matrice progettualeLa mia biografia
Mi conosco AU Individuo i miei bisogni materiali e non materiali partendo
dall’analisi del mio vissuto OF : - riconosco uguaglianze e differenze tra i miei bisogni e
quelli degli altri utilizzando un sistema simbolico condiviso
- registro e descrivo le mie abitudini di vita nel corso della giornata
- ricostruisco la mappa dei miei bisogni e di quelli dei
miei compagni scopro diversi modi di soddisfarli: cosa facciamo, cosa si potrebbe fare
OSA Compito unitario Costruiamo il libro delle “buone” abitudini
Matrice progettualeLa mia biografia
Io e gli altri AU Comunico utilizzando le diverse funzioni del linguaggio
verbale e non verbale
OF - ascolto e comprendo il contenuto di brevi messaggi
espressi da: compagni,docenti, genitori, mass media
- elaboro messaggi funzionali allo scopo
OSA
Compito unitario Prepariamo messaggi per un personaggio fantastico
…
Matrice progettualeLa mia biografia
Io e il mondo
AU Esploro l’ambiente che mi circonda utilizzando uno schema investigativo
OF - osservo gli elementi di ciclicità nell’ambiente
naturale sociale, culturale: cosa si ripete, cosa cambia
- confronto e rielaboro dati forniti da: esplorazione diretta, narrazioni, filmati…
OSA
Compito unitario Costruiamo il gioco del dove e del quando con grandi dadi su cui disegniamo personaggi e ambienti. Dalle diverse combinazioni nasceranno racconti, storie, drammatizzazioni…
Schema UANucleo di apprendimento…………………………………………………………………………….
AU
CU
OF (compito di apprendimento) Descrittori
OSA Conoscenze e abilità prescelte(forma estesa o numero di riferimento)
Il sé e l’altro
Corpo movimento salute
Fruizione e produzione di messaggi
Esplorare conoscere e progettare
Attività
Grazie per aver vissuto insieme questa reale esperienza di ALLEANZA EDUCATIVA
diconoscenza reciproca
attribuzione di significato
condivisione dei fini
disponibilità al confronto
ricerca di azioni di miglioramento
partecipazione attiva
Il Dio della speranza ci riempia di gioia e pace nella fede Il Dio della speranza ci riempia di gioia e pace nella fede (Rm 15, 13)(Rm 15, 13) Buon anno scolasticoBuon anno scolastico
Antonietta D’EpiscopoAntonietta D’Episcopo