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    1. IL SISTEMA INFORMATIVO

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    Art 2555 Codice Civile lazienda il complesso di beni organizzato dallimprenditore per lesercizio

    dellimpresa.

    Art 2082 CC imprenditore colui che esercita professionalmente una attivit economica organizzata al fine

    della produzione e lo scambio di beni e servizi.

    Il sistema informativo aziendale un sottosistema del sistema impresa e, serve a rilevare

    quantitativamente e con diverse metodologie il complesso ordinato di informazioni prodotte dallimpresa e

    finalizzate sia allesterno sia allinterno dellimpresa stessa.

    Infatti il sistema impresa (art 2082) un insieme di parti interrelate fra di loro da formare un sistema unico

    complesso.

    In base allorganizzazione possono esserci diversi settori operativi o aree funzionali o centri di costo.

    LA STRUTTURA DEL SISTEMA INFORMATIVO

    Dati interni ed esterni

    Organizzazione dei dati raccolti

    Sintesi dei dati raccolti & Procedure di rilevazione

    INFORMAZIONI

    vs linterno e vs lesterno

    Le finalit del Sistema Informativo aziendale ed i destinatari interni ed esterni

    La contabilit generale ed i vari sistemi contabili

    OPERAZIONI AZIENDALI

    DATI

    CO.GE.

    INFORMAZIONI

    BILANCIO+ALTRI DATI

    LE RILEVAZIONI CONTABILI

    I limiti della contabilit generale, solo una rilevazione consuntiva!

    Il conto come strumento di rilevazione, un insieme di scritture relative ad un dato oggetto.

    Caratteristiche del conto: conti monofase o unilaterali

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    conti bifase o bilaterali

    Il funzionamento dei conti: cosa significa addebitare (fare una scrittura sul Dare) e accreditare (fare una

    scrittura sul Avere)

    Il sistema del reddito.

    Il metodo contabile della partita doppia.

    METODO= NORME PER LA TENUTA DELLE SCRITTURE

    SISTEMA= CONTENUTO COMPLESSO DELLE SCRITTURE

    Il fondamento logico rappresentato dalla costante uguaglianza tra il Dare e lAvere.

    Il diagramma di flusso sar il seguente:

    VF+ che si compensano con VF-

    che misurano che misurano

    VE+ che si compensano con VE-

    Laspetto finanziario (originario) misura laspetto economico!

    Le tipologie di conti nel sistema del reddito:

    1. numerari ( certi, assimilati e presunti)2. economici

    Il piano dei conti la struttura portante della CO.GE. e costituisce la guida per la tenuta delle rilevazioni

    contabili. Il riferimento primario del piano dei conti costituito dal Codice Civile che detta il contenuto

    minimo. Anche se il CC detta dei contenuti minimi il piano dei conti pu essere personalizzato in base a:

    1. Attivit svolta dallazienda;2. La veste giuridica dellazienda;3. Casi particolari di bilancio,4. Particolari esigenze fiscali.

    Naturalmente di primaria importanza il livello o grado di analisi che voglio realizzare.

    Di norma troviamo:

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    la VOCE, il CONTO il SOTTOCONTO

    Il riferimento primario del Piano dei conti costituito dal Codice Civile negli articoli riguardanti il bilancio

    desercizio 2425/2425.

    I principali prospetti contabili nel bilancio desercizio sono

    1. Lo Stato Patrimoniale,2. Il Conto Economico

    I libri contabili:

    art 2214 CC il libro mastro, art 2216 CC il libro giornale, art 2217 CC il libro degli inventari, il libro dei cespiti ammortizzabili, il libro delle fatture emesse, il libro delle fatture ricevute, altri registri IVA, registri di magazzino, I libri sociali art 2421 CC+ art 2478 CC il libro dei soci, il libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee, ecc.),

    altri libri che eventualmente sono necessari per il tipo di azienda o per la tipologia di attivit svolta.

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    2. LE REGISTRAZIONI CONTABILI

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    Art. 2424 C.C. I conti d'ordine sono i conti che i contabili definiscono di "memoria" e che sono deputati ad

    accogliere, nellambito del sistema informativo, tutte le poste che non costituiscono costo, ricavo, attivit e

    passivit. Tali conti accolgono poste che rappresentano in genere potenziali rischi o vantaggi, ma fino a

    quando le poste sono allocate nei conti dordine significa che non si verificata alcuna variazionepatrimoniale e che nessun costo o ricavo ha interessato il conto economico.

    Non esiste una classificazione o elencazione rigida di tali conti, nella prassi perci si trovano conti dordine

    denominati e allocati nei modi pi svariati. Quelli pi diffusi evidenziano e tengono memoria:

    1. i rischi;2. gli impegni;3. il possesso di beni di terzi;4. i beni propri depositati presso terzi;5.

    le riprese fiscali da non dimenticare;

    6. quanto altro occorra tenere a memoria.Lo scopo dellutilizzo di tali conti sia per lazienda sia per i terzi lettori del bilancio ricordare lesistenza di

    rischi, impegni ecc. in essere alla data di chiusura dellesercizio. Difatti i conti dordine forniscono

    informazioni fondamentali che occorre conoscere ed analizzare per comprendere appieno la situazione

    dellimpresa il cui bilancio in esame. Per esempio appare impo rtante sapere se sono state rilasciate

    garanzie a terzi e per quale ammontare complessivo perch questo dato fondamentale per valutare il

    rischio cui si va incontro nel caso in cui si faccia credito allimpresa in esame.

    LA PRIMA NOTA E LE REGISTRAZIONI SUL PIANO DEI CONTI

    La costituzione di una societ

    azionisti c/sottoscrizione a Capitale Sociale

    I conferimenti dei soci artt. 2343 e ss. C.C.

    Diversi

    Cassa

    Banca

    ImpiantiMacchinari

    a Azionisti c/sottoscrizione

    Il costo del personale:

    la busta paga (liquidazione)

    Diversi

    Salari e stipendi

    Oneri sociali

    Oneri assistenziali

    a Diversi

    Personale c/retribuzioni

    Debiti vs. Inps

    Debiti vs. InailDebiti vs. Sindacati

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    la busta paga (pagamento)

    Diversi

    Personale c/retribuzioni

    Debiti vs. Inps

    Debiti vs. InailDebiti vs. Sindacati

    a Banca c/c

    le trasferte e gli anticipi al personale (cassa e carte di credito) ecc.

    Anticipi al personale a Cassa

    La Cassa:

    I movimenti di cassa,

    La quadratura giornaliera

    La Banca:

    I movimenti bancari,

    La quadratura periodica

    Lacquisto e la vendita di beni o servizi

    Diversi

    Merci c/acquisti

    IVA a credito

    a Debiti vs. fornitori

    Crediti vs. clienti a Diversi

    Merci c/vendite

    IVA a debito

    I resi su acquisti e vendite

    Debiti vs. fornitori a Diversi

    Resi su acquisti

    IVA a credito*

    Diversi

    Resi su vendite

    IVA a credito*

    a Crediti vs. clienti

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    IL CONTRATTO (ATIPICO) DI LEASING

    Il leasing finanziario. Il leasing finanziario un contratto mediante il quale il Locatore acquista da un

    Fornitore beni strumentali, mobili o immobili, per concederli in uso (locazione finanziaria) ad una azienda

    (Conduttore) per un periodo di tempo prefissato e contro il pagamento di un canone periodico. Il contratto

    prevede inoltre che il Conduttore, al termine del periodo di locazione finanziaria, possa acquisire lapropriet dei beni ad un prezzo predeterminato esercitando "l'opzione di acquisto".

    Il leasing operativo. A differenza della locazione finanziaria, la locazione operativa non prevede, nel suo

    schema contrattuale tipico, la presenza di tre operatori. Infatti, generalmente, lo stesso produttore del

    bene che lo concede in locazione a fronte di un canone periodico che corrisponde allentit dei servizi

    offerti dal bene medesimo e non , quindi, in relazione alla sua durata economica.

    Il maxicanone ed il diritto di riscatto .

    Lacquisto di beni in leasing

    Beni in leasing a Beni in leasing

    Pagamento dei canoni

    Diversi

    Canoni di leasing (canone normale o maxicanone)

    IVA a credito

    a Debiti vs. fornitori

    Le differenze contabili tra la normativa nazionale e lo IAS 17

    Il sale and lease back. Le operazioni di sale and lease back sono solitamente poste in essere da imprese che

    possiedono dei beni di valore rilevante, generalmente immobili, e hanno bisogno, al tempo stesso, di

    liquidit. In pratica, limpresa cede alla societ di leasing la propriet dellimmobile e la societ di leasing

    concede quello stesso immobile allimpresa cedente con un contratto di locazione finanziaria.

    Il contratto di factoring, caratteristiche: contratto atipico, simile alla cessione di credito

    Pro solvendo Pro Soluto

    Nel factoring sono quindi coinvolte tre categorie di SOGGETTI :

    il creditore-cedente, ossia l'impresa che cede i propri crediti; il factor che acquista i crediti dall'impresa, solitamente dopo aver fissato un limite di fido; la clientela dell'impresa che, venuta a conoscenza della cessione, obbligata a pagare direttamente

    ed esclusivamente al factor.

    Tecnicamente il factoring pu assumere diverse CONFIGURAZIONI :

    Factoring con accredito anticipato (conventional factoring): il factor oltre a garantire un servizio digestione crediti anticipa al cedente l'80% circa del controvalore dei crediti ceduti, trattenendo la

    differenza per possibili resi, abbuoni o contestazioni.

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    Factoring con accredito a scadenza (maturity factoring): il factor svolge essenzialmente un servizio digestione crediti, il cui importo sar accreditato al cliente solo dopo la data di scadenza degli stessi.

    Factoring indiretto: l'impostazione del factoring tradizionale rovesciata in quanto cliente del factor lo stesso debitore, e la funzione del factor quella di garantire la solvibilit del debitore.

    Le registrazioni contabili

    Crediti vs. societ di factoring a Crediti vs. clienti

    Diversi

    Banca c/c o Factoring c/c

    Oneri o commissioni di factoring

    a Crediti vs. societ di factoring

    Le operazioni di finanziamento a medio e lungo termine ( i prestiti ed i mutui bancari)

    Diversi

    Oneri bancari

    Banca c/c

    a Mutui passivi

    Lemissione di un prestito obbligazionario

    Obbligazionisti c/sottoscrizione a Prestiti obbligazionari

    DiversiObbligazionisti c/sottoscrizione

    Perdita demissione o disaggio demissione

    a Prestiti obbligazionari

    Obbligazionisti c/sottoscrizione A Diversi

    Prestiti obbligazionari

    Ricavo o aggio demissione

    Il conto Titolo ed il conto Partecipazioni

    Il conto titoli con o senza separata indicazione degli utili e delle perdite

    Il conto Partecipazioni al costo o al patrimonio netto (equity method)

    I Crediti ed i debiti in valuta estera. Trattamento asimmetrico:

    utili sperati redditualizzati (C 17-bis CE), ma in sede di distribuzione dellutile dellesercizio si devevincolare una riserva non distribuibile per limporto degli utili stessi fino al concreto realizzo

    dellutile.

    perdite temute redditualizzate (C 17-bis CE).

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    LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO 1:

    1. Lammortamento

    Lacquisto di beni di utilit pluriennale

    La tecnica dellammortamento (.lammortamento finanziario) La vendita di beni di utilit pluriennale e i componenti straordinari di reddito2. L accantonamento: fondo rischi, fondo oscillazione titoli, fondo svalutazione titoli, fondo svalutazione

    crediti, fondo trattamento di fine rapporto,

    3. Le svalutazioni, perdite su crediti,

    LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO 2: Le scritture di integrazione

    1. I ratei attivi e passivi,2.

    gli interessi attivi e passivi,3. le fatture da emettere e le fatture da ricevere.

    LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO 3: Le scritture di rettifica

    1. Le rimanenze (merci, semilavorati, prodotti finiti),2. i risconti attivi e passivi,3. i costi ed i ricavi anticipati.

    LE IMPOSTE DELLESERCIZIO

    Lacconto

    Erario c/acconto imposte a Banca c/c

    Il Saldo

    Imposte e tasse A Diversi

    Fondo imposte e tasse o debiti tributari

    Erario c/acconto imposte

    La chiusura dei conti

    La rilevazione del risultato dellesercizio

    la riapertura dei conti

    La destinazione del risultato dellesercizio

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    3. IL CICLO ATTIVO ED IL CICLO PASSIVO

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    La contabilit delle vendite

    La contabilit degli acquisti

    Il Registro Sezionale dei clienti

    Il Registro Sezionale dei fornitori

    Il Partitario dei Clienti

    Il Partitario dei Fornitori

    Gli incassi dai Clienti

    I pagamenti ai Fornitori

    Lo Scadenzario dei Clienti

    Lo Scadenzario dei Fornitori

    Laging analysis dei clienti

    Laging analysis dei fornitori

    Lindice di dilazione media degli incassi

    Crediti vs clienti/Ricavi x365

    Lindice di dilazione media dei pagamenti

    Debiti vs Fornitori/Costi dacquisto x365

    Il Flusso di cassa operativo o cash flow operativo

    Il flusso documentale del ciclo attivo

    Il flusso documentale del ciclo passivo

    Preventivi, Ordini e fatture

    La RDA, lordine e la fattura (il DDT)

    La fattura,

    (La ricevuta e lo scontrino fiscale)

    I vari tipi di fatturazione:

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    immediata, differitaI termini di registrazione delle fatture

    Fatture Clienti:

    -Entro 15 gg dalla data di emissione se immediata

    -Entro il 15 del mese successivo dalla data di spedizione o consegna se differita

    Fatture Fornitori:

    -Entro 1 mese dalla data di ricezione

    La chiusura delle registrazioni

    La periodicit mensile e trimestrale

    Il Volume daffari

    I contribuenti che nellanno precedente non hanno superato i limiti di :

    1) 309.874,14 per le attivit di prestazioni di servizi ovvero2) 516.456,90 per le altre attivit hanno la possibilit di optare per la

    liquidazione ed il versamento dellIVA trimestrale versando in aggiunta allimposta gli interessi maturati

    sulla stessa(art. 7, DPR 542/1999).

    Gli adempimenti connessi alla fatturazione:

    1. Fiscali2. Previdenziali

    Il Sistema Sanzionatorio

    Il Ravvedimento Operoso

    i ritardi di versamento Iva e ritenute dacconto

    LIva, definizione e caratteristiche dellimposta

    Il D.P.R. 26/10/1972 n. 633

    Cessioni di beni e prestazioni di servizi sul territorio nazionale

    Detrazione delliva (limiti oggettivi e soggettivi)

    Il Registro Iva Vendite o delle fatture emesse

    Il Registro Iva Acquisti o delle fatture ricevute

    LIva Ue ed ExtraUe (Cenni)

    Il Registro riepilogativo dellIva

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    La Liquidazione: il 15 del mese successivo o il 15 del secondo mese successivo al trimestre (15/5, 15/8,

    15/11, 15/2)

    Il versamento dellimposta: 1. il 16 del mese o trimestre

    La Liquidazione:

    Erario c/IVA a IVA a credito

    IVA a debito a Erario c/IVA

    Il versamento dellimposta:

    Erario c/IVA a Banca c/c

    Lacconto Iva (27/12):

    METODO STORICO: (il pi utilizzato) prevede il versamento mediante F24 pari all88% delliva relativa

    allultimo mese o trimestre dellanno precedente al lordo dellacconto Iva precedente.

    METODO PREVISIONALE: prevede il versamento a titolo di acconto iva 2011 mediante F24 pari all88% dell

    Iva che si prevede di versare per lultima liquidazione del mese di dicembre dellanno precedente per i

    contribuenti mensili o quella relativa alla dichiarazione annuale per i contribuenti che versano in sede di

    dichiarazione annuale.

    METODO OPERAZIONI EFFETTUATE: in questo caso la determinazione analitica e prevede un versamento

    pari al 100% dellimporto risultante considerando le operazioni dellultimo mese

    La comunicazione Iva

    La dichiarazione Iva annuale

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    4. IL BILANCIO DESERCIZIO

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    PRINCIPI DI VALUTAZIONE DEL BILANCIO

    I postulati del bilancio: gli elementi fondamentali che stanno alla base della redazione del bilancio sono:

    principi generali (chiarezza, verit e correttezza art 2423 CC)Art. 2423. Redazione del bilancio

    [1] Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dalconto economico e dalla nota integrativa.

    [2] Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto lasituazione patrimoniale e finanziaria della societ e il risultato economico dell'esercizio.

    [3] Se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare unarappresentazione veritiera e corretta, si devono fornire le informazioni complementari

    necessarie allo scopo.

    [4] Se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione degli articoli seguenti incompatibilecon la rappresentazione veritiera e corretta, la disposizione non deve essere applicata. La nota

    integrativa deve motivare la deroga e deve indicarne l'influenza sulla rappresentazione della

    situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico. Gli eventuali utili derivanti dalladeroga devono essere iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al

    valore recuperato.

    [5] Il bilancio deve essere redatto in unit di euro, senza cifre decimali, ad eccezione della notaintegrativa che pu essere redatta in migliaia di euro.

    principi di redazione (prudenza, continuit, competenza economica, comparabilit, prevalenza dellasostanza sulla forma, criterio del costo ed omogeneit art 2423 bis CC)

    Art. 2423 bis. Principi di redazione del bilancio

    5. Nella redazione del bilancio devono essere osservati i seguenti principi:1) la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della

    continuazione dell'attivit, nonch tenendo conto della funzione economica dell'elemento

    dell'attivo o del passivo considerato;2) si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell'esercizio;3) si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza dell'esercizio,

    indipendentemente dalla data dell'incasso o del pagamento;

    4) si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell'esercizio, anche seconosciuti dopo la chiusura di questo;

    5) gli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci devono essere valutati separatamente;6) i criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all'altro.

    6. Deroghe al principio enunciato nel numero 6) del comma precedente sono consentite in casieccezionali. La nota integrativa deve motivare la deroga e indicarne l'influenza sulla

    rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico.

    criteri di valutazione art. 2426 CC.Art. 2426. Criteri di valutazioni

    - Nelle valutazioni devono essere osservati i seguenti criteri:

    1) le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione. Nel costo di acquisto sicomputano anche i costi accessori. Il costo di produzione comprende tutti i costi direttamente

    imputabili al prodotto. Pu comprendere anche altri costi, per la quota ragionevolmente

    imputabile al prodotto, relativi al periodo di fabbricazione e fino al momento dal quale il bene

    pu essere utilizzato; con gli stessi criteri possono essere aggiunti gli oneri relativi al

    finanziamento della fabbricazione, interna o presso terzi;

    2) il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui utilizzazione limitata nel tempodeve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua

    possibilit di utilizzazione. Eventuali modifiche dei criteri di ammortamento e dei coefficienti

    applicati devono essere motivate nella nota integrativa;3) l'immobilizzazione che, alla data della chiusura dell'esercizio, risulti durevolmente di valore

    inferiore a quello determinato secondo i numeri 1) e 2) deve essere iscritta a tale minore valore;

    questo non pu essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della

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    rettifica effettuata.

    Per le immobilizzazioni consistenti in partecipazioni in imprese controllate o collegate che

    risultino iscritte per un valore superiore a quello derivante dall'applicazione del criterio di

    valutazione previsto dal successivo numero 4) o, se non vi sia obbligo di redigere il bilancio

    consolidato, al valore corrispondente alla frazione di patrimonio netto risultante dall'ultimo

    bilancio dell'impresa partecipata, la differenza dovr essere motivata nella nota integrativa;

    4) le immobilizzazioni consistenti in partecipazioni in imprese controllate o collegate possonoessere valutate, con riferimento ad una o pi tra dette imprese, anzich secondo il criterio

    indicato al numero 1), per un importo pari alla corrispondente frazione del patrimonio netto

    risultante dall'ultimo bilancio delle imprese medesime, detratti i dividendi ed operate le

    rettifiche richieste dai principi di redazione del bilancio consolidato nonch quelle necessarie per

    il rispetto dei principi indicati negliarticoli 2423e2423-bis. Quando la partecipazione iscritta

    per la prima volta in base al metodo del patrimonio netto, il costo di acquisto superiore al valore

    corrispondente del patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio dell'impresa controllata o

    collegata pu essere iscritto nell'attivo, purch ne siano indicate le ragioni nella nota

    integrativa. La differenza, per la parte attribuibile a beni ammortizzabili o all'avviamento, deve

    essere ammortizzata. Negli esercizi successivi le plusvalenze, derivanti dall'applicazione del

    metodo del patrimonio netto, rispetto al valore indicato nel bilancio dell'esercizio precedente

    sono iscritte in una riserva non distribuibile;5) i costi di impianto e di ampliamento, i costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicit aventi utilit

    pluriennale possono essere iscritti nell'attivo con il consenso, ove esistente, del collegio

    sindacale e devono essere ammortizzati entro un periodo non superiore a cinque anni. Fino a che

    l'ammortamento non completato possono essere distribuiti dividendi solo se residuano riserve

    disponibili sufficienti a coprire l'ammontare dei costi non ammortizzati;

    6) l'avviamento pu essere iscritto nell'attivo con il consenso, ove esistente, del collegio sindacale,se acquisito a titolo oneroso, nei limiti del costo per esso sostenuto e deve essere ammortizzato

    entro un periodo di cinque anni.

    E' tuttavia consentito ammortizzare sistematicamente l'avviamento in un periodo limitato di

    durata superiore, purch esso non superi la durata per l'utilizzazione di questo attivo e ne sia

    data adeguata motivazione nella nota integrativa;

    7) il disaggio su prestiti deve essere iscritto nell'attivo e ammortizzato in ogni esercizio per ilperiodo di durata del prestito;8) i crediti devono essere iscritti secondo il valore presumibile di realizzazione;8) (8-bis) le attivit e le passivit in valuta, ad eccezione delle immobilizzazioni, devono essere

    iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su

    cambi devono essere imputati al conto economico e l'eventuale utile netto deve essere

    accantonato in apposita riserva non distribuibile fino al realizzo. Le immobilizzazioni materiali,

    immateriali e quelle finanziarie, costituite da partecipazioni, rilevate al costo, in valuta devono

    essere iscritte al tasso di cambio al momento del loro acquisto o a quello inferiore alla data di

    chiusura dell'esercizio se la riduzione debba giudicarsi durevole;

    9) le rimanenze, i titoli e le attivit finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni sono iscrittial costo di acquisto o di produzione, calcolato secondo il numero 1), ovvero al valore di

    realizzazione desumibile dall'andamento del mercato, se minore; tale minor valore non puessere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi. I costi di distribuzione

    non possono essere computati nel costo di produzione;

    10) il costo dei beni fungibili pu essere calcolato col metodo della media ponderata o con quelli:"primo entrato, primo uscito o: "ultimo entrato, primo uscito ; se il valore cos ottenuto differisce

    in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell'esercizio, la differenza deve essere

    indicata, per categoria di beni, nella nota integrativa;

    11) i lavori in corso su ordinazione possono essere iscritti sulla base dei corrispettivi contrattualimaturati con ragionevole certezza;

    12) le attrezzature industriali e commerciali, le materie prime, sussidiarie e di consumo, possonoessere iscritte nell'attivo ad un valore costante qualora siano costantemente rinnovate, e

    complessivamente di scarsa importanza in rapporto all'attivo di bilancio, semprech non si

    abbiano variazioni sensibili nella loro entit, valore e composizione.

    Il principio della valutazione al costo ha qualche deroga. Le principali sono:

    http://www.universocoop.it/codice/art_2423.htmlhttp://www.universocoop.it/codice/art_2423.htmlhttp://www.universocoop.it/codice/art_2423.htmlhttp://www.universocoop.it/codice/art_2423-bis.htmlhttp://www.universocoop.it/codice/art_2423-bis.htmlhttp://www.universocoop.it/codice/art_2423-bis.htmlhttp://www.universocoop.it/codice/art_2423-bis.htmlhttp://www.universocoop.it/codice/art_2423.html
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    - le participazioni: non valutate secondo il patrimonio netto, senn secondo lutile.- Le immobilizzazioni finanziarie (IAS 11 e 36): il criterio applicato quello del Fair Value e la

    tecnica del Impairment Test

    - I crediti valutati al presunto realizzo.LEVOLUZIONE LEGISLATIVA ITALIANA ED INTERNAZIONALE: LEGGI E DIRETTIVE DI RIFERIMENTO

    Le principali norme che regolano la contabilit italiana sono:

    IV Direttiva CEE n.78/660/CEE del 25/07/1978 (conti annuali) VII Direttiva CEE n.83/349/CEE del 13/06/1983 (conti consolidati) Direttiva n.86/635/CEE (conti annuali bancari) Direttiva n.91/674/CEE (conti annuali e consolidati delle assicurazioni)

    LItalia si adegua parzialmente solo nel 1991 con il D.lgs. 127/1991 Bilancio Consolidato. Il tentativo di

    armonizzazione fallisce per :1. Eccesso di discrezionalit degli stati Membri,2. Le Direttive erano di carattere generale e non atti specifici,3. I tempi di recepimento erano troppo lunghi.

    Lunione Europea cambia strategia e si affida ad organismi privati che gi adottano degli standard

    internazionali di riferimento. IASB (International accounting standard board), IFRS (International Financial

    reporting Standards). Nel frattempo emana un nuovo regolamento REG. CEE 1606/2002 (recepito in Italia

    L.306/2003) ed impone lobbligo per le societ quotate di redigere il bilancio consolidato in base agli

    IAS/IFRS.

    Consolidato Esercizio

    Soc. Quotate OBBLIGATORIO Facoltativo

    Societ Non Quotate Facoltativo Facoltativo

    LItalia nel 2005 emana il D.lgs. 38/2005 con il quale estende lobbligo di adozione degli IAS/IFRS

    Consolidato Esercizio

    Soc. Quotate OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO

    Societ Non Quotate OBBLIGATORIO Facoltativo

    Viene quindi esteso lobbligo a tutte le societ che fanno il bilancio consolidato quotate e non. Mentre

    resta facoltativa ladozione dei nuovi principi per le societ non quotate che redigono solo il bilancio

    desercizio. (DOPPIO BINARIO). Naturalmente restano escluse:

    1. Le imprese minori cio quelle che redigono il bilancio in forma abbreviata ex art 2435 bis per le qualisi applica ancora il riferimento alla IV Direttiva CEE. Le societ che nel primo esercizio o

    successivamente nei due consecutivi non abbiano superato due dei seguenti limiti

    Totale attivo patrimoniale 4.400.000 euro Totale dei ricavi delle Vendite 8.800.000 euro Numero medio dei dipendenti 50 unit

    2. Le societ assicurative,3. Le societ non quotate che scelgono di non adottare i nuovi principi

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    Nel frattempo vengono emanate altre direttive:

    1. 65/2001 recepito in Italia tramite il D.lgs. 394/2003 relativo alle banche, alle modifiche informativedella nota Integrativa ed agli strumenti finanziari;

    2. 51/2003 recepito in Italia tramite il D. lgs. 32/2007 relativo alle banche ed alle assicurazioni nonch adimportanti modifiche della relazione sulla gestione, sulla relazione della societ di revisione ed allarea

    di consolidamento;

    3. 46/2006 recepito in Italia tramite il D.lgs. 173/2008 che reca importanti modifiche ai parametri delbilancio consolidato:

    Totale dello stato Patrimoniale di 17,5 mln di euro, Totale dei ricavi di 35 mln euro, numero medio dei dipendenti di 250 unit

    Infine viene emanata la Dir. 2006/43/CE (che modifica la IV e la VII Direttiva CEE) recepita in Italia tramite il

    D.lgs. 39 del 27/01/2010. Questo nuovo D.lgs. noto come Testo Unico sulla revisione contabile.

    Riferimenti normativi: Codice civile, normativa europea, Fisco T.U.I.R.Riferimenti prassi contabile: OIC, CNDCR, IASB/IFRS(regole tecnico-ragionieristiche che assolvono a unafunzione duplice: interpretare ed integrare le disposizioni di legge).

    COMPOSIZIONE DEL BILANCIO DESERCIZIO

    Lart 2423 CC: redazione del bilancio desercizio. I documenti che compongono il bilancio desercizio sono:

    Stato Patrimoniale (art. 2424 CC), Conto Economico (art. 2425 CC), Nota Integrativa (art. 2427CC), Relazione sulla gestione (art. 2428 CC), Relazione del collegio sindacale (art. 2429 CC), Relazione dei revisori (art. 2409 ter CC) Prospetto delle variazioni delle voci del patrimonio netto Rendiconto finanziario OIC

    Sono soggette alla normativa civilistica del bilancio:

    Le societ per azioni (art. 2423 c.c.) Le societ in accomandita per azioni (art. 2454 c.c.) Le societ a responsabilit limitata (art. 2478 bis c.c.) Le mutue assicuratrici (art. 2547 c.c.) I consorzi e le societ consortili con attivit esterna (artt. 2615-bis e ter c.c.) Le societ cooperative (art. 2516 c.c.)

    Non sono soggetti alla normativa civilistica del bilancio poich sottoposti ad altra normativa specifica:

    Enti creditizi e aziende di credito Imprese che svolgono in via esclusiva o prevalente attivit finanziarie Imprese di assicurazioni Imprese editrici Aziende municipalizzate Aziende elettriche

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    Lapprovazione del bilancio da parte dellassemblea deve avvenire:

    A. entro 4 mesi (30/04/N) dalla chiusura dellesercizio, salvo diversa disposizione statutaria,B. deve essere comunicato al collegio e/o alla societ di revisione entro 30 giorni prima

    dellapprovazione (31/03/N) insieme alle relazioni dei sindaci e dei revisori il bilancio,

    C. resta depositato in copia presso la sede della societ nei 15 giorni precedenti lapprovazioneaffinch i soci possano prenderne visione.

    30/09 31/12 31/03 15/04 30/04 30/06

    31/12 fine esercizio

    31/03 1 mese prima dellapprovazione del bilancio deve essere pronta la relazione dei sindaci e delle

    societ di revisione. Il CdA accetta il progetto di bilancio (stato patrimoniale + conto economico + nota

    integrativa + relazioni sindaci e revisori)

    15/04 da questa data deve rimanere una copia del progetto di bilancio alla sede della societ affinch i

    soci possano prendere visione

    30/04 approvazione del bilancio

    30/06 se lo statuto lo prevede si pu adottare come data di approvazione bilancio

    30/09 revisori ad interim per il bilancio dellanno seguente

    LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO DESERCIZIO

    Per lanalisi del bilancio, questo deve essere espresso non nel formato dettato dal codice civile. Si deverielaborare o riclassificare.

    Le principali tecniche di analisi sono lanalisi per indici o ratios (indicatori sul stato patrimoniale e il contoeconomico) e lanalisi per flussi o margini (sono differenziali principalmente dallo stato patrimoniale). Sonoutilizzati per esprimere giudizi e fornire valutazioni sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria diunimpresa. Alcuni indici riguardano la struttura del bilancio ed altri si confrontano con quelli di anniprecedenti.

    Lanalisi di bilancio per indici si basa sul confronto tra di loro delle voci dello Stato Patrimoniale con quelle

    del Conto Economico allo scopo di ottenere valori indicativi da cui si possano trarre indicazioni utili per

    esprimere un giudizio sulla struttura dellazienda, la sua capacit di remunerare i capitali in essa impiegati

    nonch la sua attitudine alla sopravvivenza.

    Lanalisi di bilancio per indici dunque una particolare metodologia di analisi, mediante la quale i dati del

    bilancio sono convertiti da valori assoluti in valori relativi. Essa permette di rendere omogenee le grandezze

    contenute nei bilanci di esercizio allo scopo di:

    individuare levoluzione o il trend nel corso del periodo oggetto dellesame aziendale; porre a confronto le previsioni con i consuntivi (raffronto tra budget e bilancio) confrontare i risultati ottenuti in passato dalla stessa impresa oppure con altre imprese operanti

    nello stesso settore di attivit (confronti con altre imprese).

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    Tramite questa metodologia possibile esprimere giudizi su alcuni aspetti della gestione aziendale e pi in

    particolare:

    liquidit, intesa come capacit dellazienda di generare flussi di entrate in misura sufficiente da coprire ifabbisogni;

    solidit, intesa come capacit dellazienda di mantenere una struttura finanziaria patrimoniale capacedi fronteggiare le mutevoli condizioni esterne ed esterne;

    redditivit, intesa come capacit della direzione aziendale a trasformare il fatturato, le risorseimpiegate e il capitale investito in profitto.

    Questo tipo di analisi ha dei limiti. Uno dei limiti di queste tecniche che la contabilit generale ha dei

    valori consultivi non futuri. In primo luogo gli indici sono calcolati sulla base dei dati forniti da uno o pi

    bilanci, ma come ben si sa questultimi non sono altro che la rappresentazione statica di un ben

    determinato momento (di solito la data di chiusura dellesercizio) della gestione aziendale, Ma unimpresa

    in attivit in continuo dinamismo e il bilancio fotografa listante della gestione aziendale solo alla data

    della sua formazione, per questo motivo lanalisi fatta sulla base di un solo esercizio pu essere distorsiva eassai limitativa. Un ulteriore limite allanalisi di bilancio per indici costituito dal fatto che i bilanci

    predisposti dalle aziende non sempre sono rappresentazioni reali, basti pensare al valore delle

    immobilizzazioni spesso acquisite al termine di contratti di leasing al prezzo di riscatto e che quindi non

    rispecchiano la realt del loro valore.

    Lobiettivo della riesposizione dei valori del Conto economico consiste nel raggruppare i ricavi e i costi in

    base alle aree di gestione (tipica, finanziaria, extra-caratteristica, straordinaria) da cui provengono, in modo

    da fare emergere indicatori di risultato, aggregati e margini intermedi utili per esaminare la redditivit e

    investigare i fattori che la determinano. Ci sono diverse tecniche standard per la riclassificazione del

    bilancio. Le tre pi usate sono:

    Conto economico al VALOREAGGIUNTO

    Conto Economico a COSTI FISSIe COSTI VARIABILI

    Conto Economico COSTO delVENDUTO

    Ricavi Ricavi Ricavi

    -Costi materie -Costi variabili (acquisti, materie,) -Costo dei prodotti venduti

    -Costi per servizi Margine di contribuzione materie prime

    Valore Aggiunto -Costi fissi personale

    -Costo del Personale R.O. servizi

    M.O.L. (Margine lordo operativo) altri

    -Ammortamenti e accantonamenti +/-Variazione RimanenzeM.O.N. = E.B.I.T. = R.O. Margine Lordo industriale

    -Altri costi

    R.O. = E.B.I.T

    M.O.N.Margine operativo netto

    E.B.I.T. Earnings Before Interest and Tax

    R.O. Risultato Operativo

    C/E al Valore Aggiunto: quello pi frequentemente adottato nella prassi contabile delle aziende italiane

    medio-grandi. Il valore aggiunto caratteristico si ottiene dalla differenza tra il valore della produzione e il

    costo dei beni e dei servizi acquistati presso terzi e consumati nella produzione, escludendo quindi i fattoriinterni, cio considerati facenti parte della struttura dellazienda, e i fattori pubblici.

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    C/E a Costi Fissi e Costi Variabili: E' una riclassificazione particolarmente utile per l' elaborazione di conti

    economici previsionali. I costi vengono divisi fra costi variabili (materie prime, costi di trasformazione, costi

    di commercializzazione) e costi fissi, distinti a loro volta in costi fissi di trasformazione, di amministrazione,

    costi commerciali. Ci da informazioni su com organizzata la societ.

    C/E al Costo del Venduto: Importante per le aziende di trasformazione. simile al costo primo. I costi

    vengono raggruppati in base alla loro destinazione e allocati nelle aree (es: amministrazione- produzione -

    commercializzazione - logistica). Per ogni area verr ulteriormente distinto, il costo del personale, il costo

    degli ammortamenti, il costo proprio dell'area. Questo tipo di riclassificazione consente di calcolare

    l'incidenza delle diverse tipologie di costo rispetto al totale e quindi l'efficienza comparata delle diverse

    aree aziendali.

    INDICI DI REDDITIVIT

    Reddito Netto (RN)ROE = Return on Equity =

    Capitale Netto (CN)

    il rapporto tra il reddito netto globale risultante dal bilancio (RN), cio dellintera gestione, ed il capitaleproprio. Indica quanto pesa la parte extra-gestionale sulla parte gestionale.

    Gli indici non sono significativi nel loro valore assoluto, ma piuttosto nelle indicazioni che provengono dalloro andamento nel tempo; proprio per questo motivo difficilmente vengono effettuate analisi sui singolibilanci; si preferisce prendere in considerazione una serie storica di almeno tre anni. Non possibileindividuare valori standard, che consentano di distinguere tra aziende sane e aziende destinate al

    fallimento. Non ha alcun senso osservare un solo indice e trarne conclusioni.

    Il risultato deve essere maggiore di zero (in caso contrario si tratta di una azienda senza utile o in fase distart up). Le tasse alte affettano al risultato di questo indice.

    Si pu tecnicamente scomporre in tre:

    Reddito Operativo (RO) Totale Attivo (TA) Reddito Netto (RN)

    ROE = ROA

    Totale Attivo (TA) Capitale Netto (CN) Reddito Operativo (RO)

    Dove:

    Totale Attivo = Capitale Investito

    RO / TA o CI = ROI / ROA

    TA o CI / CN leverage (indice di indebitamento; % di debito)

    RN / ROtasso dincidenza degli oneri e proventi extra-gestione

    Reddito Operativo

    ROI = Return on Investments =

    Capitale Investito

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    Il ROI indica la redditivit operativa del capitale investito, cio dellazienda, in rapporto ai mezzi finanziaritotali impiegati, depurato della gestione finanziaria, extra-caratteristica, straordinaria e fiscale. In altreparole consente di misurare il ritorno finanziario dellattivit tipica di impresa.

    Pu cos definirsi:

    ROI = 0 , reddito operativo nullo; ROI < 0, con reddito operativo negativo e cio con una perdita nella gestione caratteristica; ROI > 0, con reddito operativo positivo, ovvero con un utileoperativo.

    Per essere soddisfacente deve risultare superiore contemporaneamente:

    al tasso di remunerazione atteso dallazionista ( ROE); al costo medio del denaro preso in prestito (mezzi finanziari di terzi).

    La misura ottimale dellindice, oltre che essere influenzato sensibilmente dal settore di riferimento,

    dipender dal livello corrente dei tassi di interesse. La validit di tale indice si misura anche dal confrontocon il ROD, cio lindice che misura la capacit dellimpresa di remunerare il capitale di terzi.

    Inevitabilmente, se lazienda vuole effettuare nuovi investimenti finanziati con capitale di terzi, dovrverificarsi la relazione: ROI > ROD

    Il Capitale Investito dato dal totale dellattivo al netto delle voci di S.P.:

    - BIII Immobilizzazioni Finanziarie;- CII Crediti v/ societ controllate e collegate;- CIII Attivit Finanziarie non immobilizzate;- CIV Disponibilit Liquide.

    Reddito OperativoROA = Return on Asset =

    Totale Attivo

    Redditivit assoluta del capitale investito. Indica l'efficienza nel governo del capitale investito,indipendentemente dalle modalit di finanziamento. E' un indicatore della economicit della gestionecaratteristica (od operativa)

    La riclassificazione del Bilancio desercizio

    Indici di redditivit:

    Il ROI E scomponibile in due sottoindicatori:ROS=Return on Sales= Reddito Operativo/Ricavi=RO/R

    redditivit delle vendite

    TURNOVER ASSET=Ricavi/Capitale Investito=R/CI

    tasso di rientro del Capitale Investito tramite le Vendite

    La riclassificazione del Bilancio desercizio

    Indici di redditivit:

    ROCE= Return on Capital Employed= RO/(TOT Attivo-Passivo Corrente)

    Oppure RO/(Attivo Fisso+Capitale Circolante Netto)

    A volte viene indicato come valore medio tra due date per es. inizio e fine

    esercizio allora viene chiamato ROACE=Return on averaged Capital EmployedROD=Return on debt=Oneri Finanziari/Capitale di terzi

    Indica lonerosit del Capitale di terzi

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    Indice di copertura degli Oneri finanziari=RO/OF

    15

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    La riclassificazione del Bilancio desercizio

    Lanalisi degli impieghi e delle fonti (pagg. ss.)

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    Attivo Cassa e banche Banche Passivo

    Circolante Crediti Debiti Corrente

    Rimanenze

    Attivo Fisso Immobilizzazioni TFR Passivo

    Finanziamenti Consolidato

    Capitale Netto Cap.Proprio o netto K proprio

    totale attivo totale passivo

    Stato Patrimoniale

    K

    t

    e

    rz

    i

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    La riclassificazione del Bilancio desercizio

    Indici di composizione patrimoniale:

    Indice di rigidit degli impieghi = Attivo Fisso/Capitale Investito

    si scompone in

    Immobilizzazioni materiali nette/Capitale Investito

    Immobilizzazioni immateriali nette/Capitale Investito

    Immobilizzazioni finanziarie/Capitale Investito

    17

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    La riclassificazione del Bilancio desercizio

    Indici di composizione patrimoniale:

    Indice di elasticit degli impieghi = Attivo Circolante/Capitale Investito

    si scompone in

    Liquidit immediata/Capitale Investito

    Liquidit differita/Capitale Investito

    Liquidit immediata + Liquidit differita/Capitale Investito

    Disponibilit economica(Li+Ld+Rim)/Capitale Investito

    La riclassificazione del Bilancio desercizio

    Indici di composizione dellattivo fisso:

    Immobilizzazioni immateriali nette/Attivo Fisso

    Immobilizzazioni materiali nette/Attivo Fisso

    Immobilizzazioni finanziarie/Attivo Fisso

    Indici di composizione dellattivo circolante:

    Disponibilit economica/Attivo CircolanteLiquidit differite/Attivo Circolante

    Liquidit immediata/Attivo Circolante

    La riclassificazione del Bilancio desercizio

    Indici di Struttura a breve termine:

    ACID RATIO=Liquidit Immediata/Passivo Corrente

    QUICK RATIO=Liquidit Differita/Passivo Corrente

    CURRENT RATIO=Attivo corrente/Passivo Corrente (grado di elasticit

    dellattivo)

    La riclassificazione del Bilancio desercizio

    Indici di Struttura a medio e lungo termine:

    Indice di Incidenza dei debiti = Totale dei debiti/Totale del passivo

    Indice di Indebitamento (impropriamente viene chiamato leverage) =

    Capitale di terzi o di Credito o Totale dei debiti/Capitale Netto

    Indice di Indipendenza o di autonomia finanziaria =

    Capitale Netto/Capitale di Credito

    Indice di elasticit del passivo = Passivo Corrente/Totale del passivo

    La riclassificazione del Bilancio desercizio

    Indice di copertura delle Immobilizzazioni: Capitale Netto/Attivo Fisso

    Oppure

    Capitale Netto+Passivo Consolidato/Attivo fisso

    Indici di rotazione o giacenza:

    Indice di rotazione del magazzino=R/Giacenza media(RF-RI)/2

    Indice di giacenza media del magazzino=(RF-RI)/2 x365 gg

    Indice di rotazione del Capitale Circolante=R/CC cio(AC-PC)

    Indice di rotazione del Capitale=R/Total Asset

    Indice di rotazione dei crediti= R/Crediti vs clientiIndice di rotazione dei debiti=Costi acq materie/Debiti vs Fornitori

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    La riclassificazione del Bilancio desercizio

    Indice di dilazione media dei crediti vs clienti= Crediti vs Clienti/R x365 gg

    Indice di dilazione media dei debiti vs forn.= Debiti vs Fornitori/Costi acq. X365

    gg.

    Indici relativi al Costo del Personale:

    1. Fatturato pro capite = Fatturato/Numero medio dei dipendenti

    2. Valore aggiunto unitario = Valore aggiunto/Numero medio dei dipendenti

    3. Costo del lavoro unitario = Costo del lavoro/Numero medio dei dipendenti

    4. . ecc..

    La riclassificazione del Bilancio desercizio

    In precedenza avevamo detto che lindice di Indebitamento impropriamente viene

    chiamato leverage = Capitale di terzi o di Credito o Totale dei debiti/Capitale netto

    Nella realt il leverage o LEVA FINANZIARIA lindicatore della reattivit del ROE al ROI

    RN = RO OF x (1-t)Poich ROE = RN/CN allora RN = ROE x CN

    Poich ROI = RO/CI allora RO = ROI x CI

    Poich ROD = i = OF/Cap. Credito allora OF = ROD x Cap. Credito

    Allora ROE x CN = ROI x (CN + Cap Credito) ROD x Cap. Credito x (1-t)

    Quindi ROE = (ROI + (ROI - i) x Cap.Credito/Capitale Netto)) x (1-t)

    (ROI-i) = effetto leva semplice

    (ROI-i) x Cap. Credito/Cap. Netto = effetto leva ponderato

    Se i = zero allora ROE = zero

    Se i = ROI allora ROE = (1-t) x i

    Se ROI > i allora si verifica leffetto leva cio il maggior ricorso allindebitamento ha un effettomoltiplicativo sulla redditivit netta globale

    La riclassificazione del Bilancio desercizio

    La leva operativa la reattivit del reddito operativo al variare della quantit

    prodotta

    LO = (DRO/RO) / (DQ/Q)

    Se LO > 1 allaumentare della quantit prodotta il RO aumenta pi che proporzionalmente

    Se LO < 1 allaumentare della quantit prodotta il RO aumenta meno che proporzionalmente

    Ma se partiamo dalla break even analysis la LO = MC/RO

    Quindi la LO tanto pi elevata quanto maggiori saranno i costi fissi!

    In presenza di elevati CF un aumento della quantit venduta crea delle economie di scala.

    Ci significa che lazienda ha elevate potenzialit di reddito ma anche potenzialmente molto

    vulnerabile!

    Ne consegue che ogni struttura aziendale si contraddistingue per 2 elementi fondamentali:

    1) Il Tasso di contribuzione cio MC=R-CV TC=(R-CV)/R cio 1-CV/R

    2) Il livello di CF quindi il R di equilibrio sar dato da CF/TC cio CF/1-(CV/R)

    La riclassificazione del Bilancio desercizio

    Analisi per margini:MARGINI di STRUTTURA

    di primo livello Capitale Netto - Attivo Fisso

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    di secondo livello Capitale Netto + Passivo Consolidato - Attivo Fisso

    di terzo livello Capitale Netto + Passivo Consolidato (Attivo Fisso + Magazzino Fisso)

    MARGINI di LIQUIDITA

    Margine di liquidit = Liquidit Immediata Passivo Corrente

    Margine di Tesoreria = Liq. Differita Passivo Corrente

    Capitale Circolante = Attivo Corrente Passivo Corrente

    In realt + significativo se confrontato tra due periodi

    D CCN = (AC PC) (AC- PC)

    anno n anno n-1

    Il Rendiconto Finanziario e lo Ias n.7

    Il Flusso di Cassa o Cash Flow:

    USA Il Metodo di calcolo sintetico o indiretto Free Unlevered CF (rettifica dei R e C non monetari)

    CF operazionale = Utile Ammortamenti - Accantonamenti

    Ma in realt per noi in Italia indica lautofinanziamento quindi usiamo il metodo direttoLautofinanziamento dato da:

    1)Economica A = R C (RF-RI) 2) Patrimoniale A = D Investimenti (D Cap. Credito + D Cap. Proprio)

    3) Economica analitica A = R C + D F. rischi + D F. spese + D F. ammortamento

    La 1 e la 3 sono = in assenza di ammortamenti ed accantonamenti

    ITALIA Il Metodo di calcolo analitico o diretto (somma dei R e C monetari)

    CF = Ricavi + D Rimanenze Costi D Crediti + D Debiti

    equivale a

    CF = MOL+- DCCN

    Il Rendiconto FinanziarioIl Flusso di Cassa o Cash Flow:

    Il Metodo di calcolo sintetico o indiretto (rettifica dei R e C non monetari)

    CF op. = Utile + D Rimanenze Svalutazioni - Ammortamenti - Accantonamenti D Crediti + D Debiti

    + saldo area investimenti

    + saldo area finanziaria

    = CF Totale

    Il Metodo di calcolo analitico o diretto (somma dei R e C monetari)

    CF op. = Somma degli incassi dei ricavi di vendita

    -Somma delle uscite dei costi di gestione (personale, fornitori, servizi ecc.)

    + saldo area investimenti

    + saldo area finanziaria

    = CF Totale

    La dichiarazione dei redditi (cenni) Il reddito dimpresa *+

    determinato apportando allutile o alla perdita risultante dal Conto

    Economico, relativo allesercizio chiuso nel periodo dimposta, le

    variazioni in aumento o in diminuzione conseguenti allapplicazione dei

    criteri stabiliti nelle successive disposizioni del presente testo unico.

    (Art. 52 T.U.I.R.)I principi di valutazione artt. 51-80 del T.U.I.R. Dpr 22/12/1986, n. 917

    determinazione del reddito dimpresa.

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    5. LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE

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    LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE

    Programmare significa anticipare le decisioni future, cio, fissare gli obiettivi da raggiungere, dare

    espressione monetaria a tali obiettivi, consentirne il raggiungimento e/o la ridefinizione. La pianificazione

    aziendale pu essere quindi definita come il sistema operativo attraverso il quale l'azienda definisce i suoi

    obiettivi, previa analisi della realizzabilit e dei conseguenti vantaggi, e le azioni atte a conseguirli. Gli

    obiettivi, a loro volta, possono essere definiti come risultati futuri, misurabili, che si prevede di conseguire

    entro un determinato tempo (il loro orizzonte temporale)

    Schema logico:

    DEFINIZIONE OBIETTIVI

    SVOLGIMENTO OPERAZIONI

    MISURAZIONE E CONTROLLO

    Azioni correttive

    Rivisitazione degli obiettivi

    La programmazione si pu distinguere in base alla dimensione temporale cui fa riferimento, abbiamo

    perci:

    programmazione strategica: traduce i fini aziendali (la mission) in obiettivi strategici, aventi unorizzonte temporale di lungo termine, pluriennale (definizione di strategie di espansione, e/o di

    concentrazione verticale o orizzontale). Il documento alla base il BUSINESS PLAN. Contempla unaserie di accorgimenti molto diversi del budget annuale (per esempio aspetti macroeconomici).

    programmazione tattica: traduce gli obiettivi strategici in obiettivi tattici, aventi un orizzonte temporaledi medio termine (indicativamente da uno a 3-5 anni). PIANO TRIENNALE.

    programmazione operativa: traduce gli obiettivi tattici in obiettivi operativi (o gestionali) aventi unorizzonte temporale di breve termine (indicativamente non superiore allanno). BUDGET ANNUALE.

    Correlativamente si parla di piani/programmi strategici, tattici e operativi. Va detto che la suddettascomposizione in fasi puramente teorica e nella prassi delle singole aziende pu presentarsi conunarticolazione maggiore (evenienza rara) o minore (ad esempio fondendo la fase strategica e quella

    tattica, come avviene frequentemente). Daltra parte, sempre nella prassi aziendale, la fase dipianificazione operativa normalmente indistinguibile da quella di budgeting, attivit questultima che

    rappresenta il momento iniziale del controllo di gestione.

    La pianificazione qualcosa di pi della semplice previsione, volta a formulare ipotesi sulla probabileevoluzione futura dei fenomeni che interessano l'azienda, in assenza di interventi da parte della stessa.Infatti, pur partendo da queste ipotesi, la pianificazione implica la volont di controllare l'evoluzione deifenomeni e comporta, quindi, l'assunzione di decisioni su:

    gli obiettivi che si vogliono conseguire nell'orizzonte temporale considerato, obiettivi che devonoessere SMART, acronimo di specific (specifico, non generico), measurable (misurabile), achievable

    (raggiungibile), realistic (realistico) e time-bound (da raggiungere in un tempo definito); le attivit necessarie per conseguire gli obiettivi e le risorse (umane, materiali, finanziarie ecc.)

    impiegate per svolgerle;

    http://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazione_aziendale#Sistemi_.28o_meccanismi.29_operativihttp://it.wikipedia.org/wiki/Vision_-_Mission_-_Valorihttp://it.wikipedia.org/wiki/Vision_-_Mission_-_Valorihttp://it.wikipedia.org/wiki/Vision_-_Mission_-_Valorihttp://it.wikipedia.org/wiki/Decisionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Acronimohttp://it.wikipedia.org/wiki/Acronimohttp://it.wikipedia.org/wiki/Decisionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Vision_-_Mission_-_Valorihttp://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazione_aziendale#Sistemi_.28o_meccanismi.29_operativi
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    i tempi, le modalit e l'organizzazione per acquisire - se non gi disponibili - ed impiegare le risorse.Il processo di pianificazione non obbligatorio per legge. Non ci sono vincoli. Si lavora sul bilancioprevisionale, che una rielaborazione o riclassificazione del bilancio desercizio.

    Il planning non si esaurisce con l'approvazione dei piani: l'andamento della loro attuazione va, infatti,verificato nel tempo, giungendo anche alla revisione o all'aggiornamento degli stessi in caso di eventirilevanti, quali forti scostamenti non recuperabili, mutamento delle condizioni al contorno, variazioni distrategia ecc. Per i piani a breve termine pu essere formalizzata anche un'attivit di verifica edaggiornamento periodica, ad esempio trimestrale.

    La programmazione fa parte del sistema informativo aziendale. chiamata anche contabilit direzionale

    giacch elaborata per la direzione, per la pressa di decisioni. Viene anche definita come controllo di

    gestione.

    GLI STRUMENTI OPERATIVI DEL CONTROLLO DI GESTIONE

    Il Budget

    Il Budget a tutti gli effetti un bilancio di previsione e rientra tra gli strumenti fondamentali di

    programmazione e controllo dell'azienda. Di norma si riferisce all'anno contabile (esercizio) successivo a

    quello in cui viene elaborato e di solito entro il 31/10. Si fa un bilancio in pre-chiusura con 3 mesi di stima al

    30/09, che sar la base del budget.

    Le principali funzioni del budget oltre ad essere un documento di previsione sono:

    funzione di direzione. Come strumento di pianificazione, il budget permette inoltre di prevedere iproblemi e le difficolt future e di decidere in anticipo le azioni necessarie per contrastarli;

    funzione di controllo e gestione. Controllare il sistema impresa significa fare in modo che la suaevoluzione segua la traiettoria programmata rappresentata dal budget anche quando si verificano

    eventi che provochino deviazioni, ponendo in essere le azioni correttive dal percorso prefissato;

    funzione di motivazione al coordinamento e alla cooperazione. Il budget, in quanto composto da particoordinate, un importante mezzo organizzativo in quanto contribuisce a rendere massimo il

    coordinamento, ed automatica la cooperazione al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

    Nell'ambito dei sistemi di controllo di gestione il budget riveste un ruolo molto importante perch nel suo

    processo di preparazione:

    1. obbliga tutte le aree aziendali a riflettere sulle attivit di propria competenza, impostare programmi emonitorare (controllare continuamente) le attivit quando i programmi diventano operativi;

    2. promuove (anche obbliga) la comunicazione tra le diverse aree aziendali e il confronto su fabbisognispesso contrastanti;

    3. fornisce, di conseguenza, dei criteri di valutazione delle performance (necessariamente) condivisi.Le aziende grandi elaborano anche un manuale di budget. Un manuale di budget dovrebbe essere dedicato

    ad una pluralit di aspetti:

    1. la preparazione del budget (forma, distribuzione delle responsabilit); il calendario del budget;2.

    la reportistica per la trasmissione dei dati di budget;3. i rapporti di budget per la direzione (dati di budget, analisi degli scostamenti);

    4. la responsabilit per le azioni correttive;

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    5. le procedure di verifica.Il responsabile del controllo di gestione, e la posizione allinterno dellorganigramma aziendale:

    Posizione di staff al dg

    Posizione on line alla daf

    A volte al posto di un singolo responsabile pu essere conveniente per lazienda costituire un Comitato di

    budget composto dallamministratore delegato, dai dirigenti, dal controller e dal direttore di budget. Il

    Comitato di budget e simile al Comitato esecutivo. I compiti principali del Comitato di budget sono:

    1. ricevimento e revisione dei dati di budget delle diverse aree;2. gestione dei conflitti tra le aree stesse;3. approvazione delle variazioni apportate ai budget;4. analisi degli scostamenti;5. approvazione del manuale di budget.Le tecniche di preparazione del budget sono diverse:

    - budget flessibile (1). la tecnica pi comune. Il budget si pu modificare, non rimane fisso neltempo.

    - budget in base zero (2). Quando non si possono fare serie storiche (alla fase di start up).- budget a costi effettivi. In base a certezze. Difficile di usare con grandi numeri.- budget a costi standard. In base a previsioni.

    La scelta della tecnica pi significativa non pu avvenire a priori ma soltanto calandosi nella realt aziendale

    specifica.

    (1) Una caratteristica fondamentale la estrema flessibilit del budget trattandosi infatti di uno strumentodi programmazione (piano operativo) a breve termine (massimo 1 anno) pu essere facilmente variato in

    funzione dei cambiamenti interni e di mercato. Lestremizzazione del budget flessibile rappresentata dal

    budget mensilizzato. La mensilizzazione del budget fondamentale per esempio nel caso di unazienda che

    effettua attivit stagionale.

    Di norma la previsione avviene sulla base dei dati storici. Si ricostruiscono infatti delle serie storiche

    dellandamento delle voci di maggior interesse e da questi valori si stima una previsione. Esistono dei casi in

    cui non possibile effettuare tali previsioni ed allora si utilizza la tecnica del budget in base zero (2). una

    tecnica di programmazione dei costi non parametrici, ossia di quei costi di cui non si pu misurare il

    risultato (performance), in quanto manca il termine di confronto e quindi il punto di riferimento per

    valutarne lincidenza. Questa categoria di costi non parametrici e quindi discrezionali viene programmata

    non sulla base di dati standard ma partendo da zero, ossia senza riallacciarsi a dati storici.

    Prima di effettuare qualsiasi tipo di previsione necessario fare riferimento a degli indicatori di sintesi delle

    performance aziendali (key figures) La riclassificazione del bilancio (al valore aggiunto, al costo del venduto,

    a costi diretti ed indiretti, a costi variabili e costi fissi) Lanalisi del punto di equilibrio o break even point

    analysis

    Budget degli investimentiBudget finanziario

    Budget economico analitico

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    Budget dellesercizio

    . Situazione patrimoniale

    . Situazione economica

    Il budget economico analitico o operativo parte dalla previsione del budget delle vendite, degli acquisti,

    della produzione, dei costi del personale, dei servizi ed amministrativi,..(budget settoriali),

    insieme al budget degli investimenti, e al budget tesoreria o finanziario consente di elaborare il budget

    generale

    Le tecniche di stima dei costi sono diverse in base alle configurazioni di costo prescelte

    A. Il direct costing o contabilit a costi variabili ed

    B. Il full costing o contabilit a costi pieni

    C. LAnalisi ABC Activity based costing

    Una configurazione di costo costituita da una somma progressiva di valori di costo al fine di ottenere

    informazioni economico-finanziarie che possano essere utili per le decisioni,Le configurazioni di costo possono essere costruite con riferimento a diversi oggetti: es. prodotti, centri di

    costo, clienti, servizi,

    Nella configurazione a costi variabili la determinazione del costo di prodotto si basa sulla attribuzione dei

    soli costi variabili. Il costo perci determinato aggregando costi variabili di produzione a costi commerciali

    variabili.

    MATERIE PRIME + MOD + ALTRI COSTI VARIABILI

    COSTO VARIABILI DEI PRODUZIONE

    PROVVIGIONI + SCORTE + TRASPORTI

    COSTO VARIABILE DI COMMERCIALIZZAZIONEA+B) COSTO VARIABILE COMPLESSIVO

    Nella configurazione a costi pieni la determinazione del costo di prodotto si basa

    sulla attribuzione allo stesso di tutti i costi diretti e di quote di costi indiretti.

    Il costo determinato attraverso una progressiva aggregazione di costi di prodotto

    MATERIE PRIME Mano dopera diretta ALTRI COSTI DIRETTI

    COSTO PRIMO

    COSTI INDIRETTIDI PRODUZIONE

    COSTO PIENO INDUSTRIALE

    COSTIAMMINISTRATIVI + COSTI GENERALI + COSTI COMMERCIALI

    COSTO PIENO AZIENDALE

    LANALISI ABC Activity based costing contabilit dei costi basata sulle attivit L'ABC si fonda su una logica

    che parte dalla seguente constatazione:

    I prodotti richiedono lo svolgimento di particolari attivit (operative e non), le attivit richiedono I' impiego

    di risorse. A ci consegue un iter procedurale secondo cui:

    1) I costi indiretti delle varie risorse sono imputati in primo luogo alle specifiche attivit.

    2) I costi delle Attivit (operative e non) sono imputati ai prodotti.

    A questo punto ovvio che tutta la metodologia fa perno sul concetto di attivit.Attivit sinonimo di operazioni di gestione.

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    M. Porter individua i fattori critici di successo business per business scomponendo ogni business in

    attivit generatrici di valore , a loro volta classificabili cos:

    attivit primarie (logistica in entrata, produzione, logistica in uscita, marketing e vendite, servizi alla

    clientela);

    attivit di supporto (approvvigionamenti, sviluppo della tecnologia, gestione del personale);

    attivit infrastrutturali di carattere generale (ad es. attivit amministrative).

    Le attivit generatrici di valore (che compongono la c.d. catena del valore ) cos genericamente

    classificate vanno poi di volta in volta disaggregate in relazione alle peculiarit del business considerato, in

    quella determinata azienda

    In sintesi, le fasi che caratterizzano la metodologia ABC possono essere cosi elencate:

    1) imputazione dei costi diretti ai prodotti;

    2) imputazione dei costi indiretti alle attivit che ne determinano il sostenimento;

    3) individuazione del cost driver immediato di ciascun tipo di attivit;4) quantificazione attraverso tale unit di misura del volume di attivit relativo a un certo periodo;

    5) calcolo del costo per unit di attivit;

    6) imputazione dei costi delle attivit ai prodotti, in base al fabbisogno di attivit che ciascuno di essi

    manifesta

    I LIMITI DEL BUDGET

    Le principali limitazioni del budget sono le seguenti:

    1 Il controllo budgetario basato su stime: necessario un adeguato criterio per linterpretazione e

    lutilizzazione dei risultati ;

    2 Il budget deve essere continuamente adattato alle mutevoli circostanze: la tecnica delle previsioni deveessere continuamente adattata alle mutevoli condizioni dellazienda;

    3 La fase esecutiva del controllo budgetario non avviene automaticamente, occorre limpegno

    dellorganizzazione per la sua attuazione pratica.

    I controlli mensili relativi alla corretta imputazione dei ricavi e dei costi

    1. Co. Ge.

    2. Co. An.

    Nella realt non sempre necessario arrivare al termine del periodo amministrativo per verificare se gli

    obiettivi di budget sono stati raggiunti. Esistono infatti una serie di indicatori mensili che consentono di

    analizzarlo lutilizzo di queste tecniche si definisce budgetary control..(reporting).

    I report consuntivi ed il confronto con il budget preventivo

    Consente di correggere tempestivamente le disfunzioni gestionali e di ri-allineare la condotta aziendale

    rispetto agli obiettivi di budget

    Consente di avere notizia di fatti nuovi tali da mettere in discussione gli obiettivi ed i programmi di budget

    Consente di accrescere la valenza comportamentale degli obiettivi di budget laddove venga condotta per

    centri di responsabilit con lo scopo di individuare i soggetti responsabili delle disfunzioni

    Lanalisi degli scostamenti o analisi della varianza

    1) leffetto prezzo,

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    2) leffetto quantit,

    3) leffetto mix,

    .esempio

    Le revisioni periodiche del budget (mensili/trimestrali)

    I bilanci infrannuali

    Il forecast come strumento di programmazione infrannuale

    Il controllo strategico

    Il Business Plan ed il piano a medio e lungo termine

    Variabili Micro e Macroeconomiche

    Il macro-ambiente riguarda tutto quello che l'impresa non pu controllare direttamente:

    la pubblica amministrazione il clima politico

    il clima sociale

    il clima economico

    il clima culturale

    Variabili Micro e Macroeconomiche

    Il micro-ambiente rappresenta in sostanza il campo di battaglia sul quale si cimenter la nuova impresa.

    clienti

    concorrenti

    fornitori

    intermediari commerciali

    Sviluppata negli anni 90, la metodologia del Balanced Scorecard (BSC). Il presupposto che: I tradizionali

    sistemi finanziari di misurazione delle prestazioni e monitoraggio delle strategie dellimpresa si rivelano

    sempre pi inadeguati a rappresentare in modo corretto la capacit di generare valore nellattuale contesto

    economico.

    Oggi diventato un fattore critico di successo la capacit di creare valore e trarre benefici anche dal proprio

    patrimonio di risorse intangibili.

    Il Balanced Scorecard (BSC), strumento di sorveglianza strategica ideato nello scorso decennio da due

    economisti americani Norton e Kaplan, si pone lobiettivo di rimediare ai limiti dei modelli di monitoraggio

    tradizionale,

    1. tradurre le strategie competitive in indicatori di performance (scorecard) e,

    2. assicurando lequilibrio (balance) tra le prestazioni di breve termine, misurate attraverso parametri di

    natura finanziaria, e quei fattori non finanziari che dovrebbero condurre limpresa a prestazioni competitive

    superiori e sostenibili nel tempo.

    La struttura del Balanced ScorecardIl Balanced Scorecard suggerisce di guardare lorganizzazione da quattro differenti prospettive:

    1. la prospettiva dei clienti;

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    2. la prospettiva dei processi interni di gestione;

    3. la prospettiva dei processi di apprendimento e di crescita;

    4. la prospettiva finanziaria.

    Per ciascuna prospettiva, il metodo richiede di definire dei parametri di misurazione.

    1. Nella prospettiva dei clienti, lattenzione sulle performance dellorganizzazione cos come sono

    percepite dai clienti. Prestazioni scadenti secondo questa prospettiva sono indice di un futuro declino

    dellimpresa, anche se i risultati finanziari possono apparire buoni. Gli indicatori chiave da utilizzare sono

    quelli capaci di misurare il grado di soddisfazione del cliente, tasso di acquisizione di nuovi clienti,

    redditivit per cliente, quota di mercato, ecc.

    2. Nella prospettiva dei processi interni di gestione, vengono analizzati e monitorati quei processi che

    esercitano il maggiore impatto sulla creazione di valore e sul consolidamento delle relazioni di mercato (ad

    esempio, il processo di innovazione dei prodotti, il processo distributivo, il processo di assistenza

    postvendita). I parametri da utilizzare misureranno lefficienza ed lefficacia di tali processi, consentendo aimanager di conoscere in ogni momento landamento del business e se i prodotti e i servizi rispondono alle

    esigenze dei clienti.

    3. La prospettiva dei processi di apprendimento e di crescita considera lattitudine dellorganizzazione e dei

    singoli individui al miglioramento attraverso lapprendimento continuo. Gli indicatori utili a misurare i

    processi di apprendimento e crescita comprendono il grado di soddisfazione e il tasso di fedelt dei

    dipendenti, il livello di formazione e il grado di professionalit del personale, la capacit di trasferire la

    conoscenza e il livello di eccellenza dei sistemi informativi.

    4 . La prospettiva finanziaria considera il punto di vista e le aspettative degli azionisti. Il modello di Nortone Kaplan non trascura la necessit di monitorare anche i tradizionali parametri economico-finanziari, ma

    richiede di bilanciare questo tipo di indicatori con quelli relativi alle altre tre prospettive.

    Vantaggi e criticit del sistema

    La costruzione di un sistema di BSC obbliga tutto il personale a inquadrare in modo differente (UNITO) la

    propria organizzazione.

    Comporta dei cambiamenti allorganizzazione e richiede che siano sviluppate e introdotte nuove politiche e

    procedure aziendali.

    Per molte imprese, questi cambiamenti possono essere delicati e problematici.

    Quindi la preparazione dellimpresa al cambiamento deve essere graduale per esempio si potrebbe partire

    dalle sue business unit.