Corriere Cesenate 33-2015

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    Giovedì 24 settembre 2015

    Giovedì

    24 settembre 2015

    anno XLVIII (nuova serie)numero 34 - contiene I.P. e I.R.

     34

    Poste Italiane spaSped. abb. postaleDL 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46)art. 1, DCB Forlì

    Redazione:via del Seminario, 8547521 Cesena

    tel. 0547 300258

    fax 0547 328812

    Cesenatico 15La chiesa

    di San Giacomocompie 250 anni

    Cesena 13Lavori terminatinella rupedella Diavolessa

     Verghereto 17 A Sant’Alberico

    l’eremo continuaad essere vivo

    Territorio 12 e 15Feste in parrocchiaSi proseguea ritmo serrato

    Cuba avvolgeFrancesco,il Papa del disgelo

    Chiesa 9

    PROFUGHI E FILO SPINATO(FOTO SIR)

    Diocesi 7

     Assemblea e Letterapastorale. Segnidi una comunità viva

    Domenica scorsa, a San-t’Agostino, il vescovoDouglas ha illustrato le li-nee guida per l’anno de-dicato all’Eucaristia

    Scuola di teologia 8

    Strumentoper la formazionedei formatori

    L a scuola diocesana ri-prende le lezioni, in Se-minario a Cesena, mar-tedì 6 ottobre. Il 13 ottobreinizia il master

    Storica visita del Ponte-fice; gli incontri con Fi-del e Raul Castro. Il viaggioè proseguito negli StatiUniti

    Nel pieno dell’emergenza profughi, anche a Cesena la struttura più sottopressione è la Caritas diocesana a cui tutti chiedono, bussano, offrono. Il di-rettore Ivan Bartoletti Stella mette in evidenza che accogliere significa fa-vorire una rete di relazioni. I profughi non possono essere abbandonati aloro stessi. Ogni persona mantiene la sua dignità.Gli immigrati arrivati negli ultimi tempi sono ospitati a Sarsina e a Cesenain un appartamento della San Vincenzo De’ Paoli. Altri si trovano presso laCasa San Giuseppe a Martorano e l’Opera Don Dino a Ponte Abbadesse.Per informazioni e disponibilità si può consultare il sito internetwww.caritascesena.it

    Primo piano a pag. 5

    A colloquio con il direttore Ivan Bartoletti StellaEditoriale

    Il giudizio ai lettoridi Francesco Zanotti

    Icontributi dello Stato non sono una regaliae le testate diocesane, questa compresa,non sono giornali di serie B, da trattare in

    modo spregiativo. Lo ribadiamo ancora unavolta. Non sarei voluto tornare in argomento,ma mi sento quasi costretto a interveniredopo gli ampi servizi usciti sul Qn (il fascicolonazionale del Carlino) di venerdì scorso.Segnalo un titolo: “Gli aiuti di Stato nonfiniscono mai. Benefici milionari anche allastampa cattolica e alle cooperative”.Ormai dovrebbe essere noto a tutti: ilsostegno dello Stato all’editoria rappresentaun modo concreto per favorire il pluralismodell’informazione, come avviene in granparte dei Paesi europei o a democraziaevoluta. Ovunque accade, ma questo nonviene quasi mai ricordato. Perché?Il mercato da solo non è sufficiente a regolare

    un settore tanto delicato come quellodell’informazione, che non può esserelasciato alla mercé di domanda e offerta.Dispiace evidenziare come nell’articolo delquotidiano non si faccia cenno ai contributiindiretti o ad altre forme di finanziamentopure indiretto, come ad esempio la pubblicitàistituzionale, di sovente indirizzati verso certiquotidiani, che continuano ad affermare dinon usufruire di aiuti di Stato.Devo ammettere che non avrei voluto questapolemica sterile, una sorta di lotta tra poveri,che sembra abbia il solo intento diguadagnare qualche copia in più dallepossibili chiusure altrui, la nostra compresa.Sì, i lettori devono sapere che c’è chi diffondeinformazioni parziali col solo intento diraccattare qualche nuovo lettore.Nelle pagine citate viene esemplificato il casodi un giornale nostro cugino, il settimanale di

    Pinerolo “L’Eco del Chisone”, tanto radicatoda essere per anni l’organizzatore delcarnevale locale in grado di calamitare nellacittadina piemontese oltre centomilapersone. Invece il Qn che fa? Lo apostrofa conil titolo “Settantamila euro al settimanale cheorganizza il carnevale”, tacendo che ilgiornale in questione è fortissimo nel suoterritorio. Fondato nel 1906, ha una tiratura diventisettemila copie e dà lavoro a una ventinadi persone. Chi legge ha materia pergiudicare. Abbiamo un sogno. Vorremmo vedere alnostro fianco colleghi giornalisti ed editori sututte le battaglie in favore della libertàd’informazione, come quella contro il PianoPoste che partirà il primo ottobre prossimo eci vede impegnati da lungo tempo. Lequestioni di retrobottega non ci piacciono. Abbiamo a cuore il territorio e ciò che esso

    rappresenta. Finché sarà possibile faremosentire la nostra voce perché non cali ilsipario sulle periferie di questo Paese.

    Profughi

    aritas in prima linea

    IN OMAGGIOla Lettera pastoraleIl pane del viandante 

    L a meditazione del ve-scovo Douglas sull’Eu-caristia nella vita dellenostre comunità. In fon-do, il calendario pastorale 2015-2016

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    Giovedì 24 settembre 2015 3Opinioni

    La Chiesa incontra tuttie dialoga con tutti

    n episodio accaduto ad agosto durante il Meetingdi Rimini e più volte ripreso dai giornali,soprattutto online, e da tutta la grancassa dicommenti e controcommenti che spettegola

    ininterrottamente sulla rete, può essere spunto per unariflessione che sia meno reattiva e più approfondita.L’episodio è questo: durante il Meeting i frati domenicani,protagonisti di un nutrito programma di incontri, in uno diquesti hanno trattato dell’ideologia gender e delle coppieomosessuali, riportando alcuni risultati di una ricerca, dinatura statistica, svolta, citiamo, “durante 30 anni diosservazione su sei milioni e mezzo di persone”, che

    dimostrerebbe come “le coppie eterosessuali sono espostea minori rischi cardiovascolari, respiratori, suicidio, tentatosuicidio e Aids, infinitamente minori delle coppie dellostesso sesso conviventi o sposate nel Regno di Danimarca”. Apriti cielo. Testate giornalistiche laiciste, blogger di mezzaItalia, svariati pasdaran della lotta per i diritti civili tuonanocontro queste affermazioni, manco fossero teorieneorazziste e non relazioni scientifico-statistiche. Idirigenti del Meeting, allora, decidono di annullare unsuccessivo incontro presso lo stand dei domenicani, lapresentazione di un libro sullo stesso tema. Ancora unavolta il cielo si apre, ma stavolta si tratta del cosiddetto“fuoco amico”, cioè giornalisti e blogger anti-gender chedenunciano la mancanza di libertà di opinione perfino alMeeting e rinfacciano la mancata adesione di cielle alfamily-day dello scorso giugno (peccato che la mancataadesione fu di tutta la Conferenza Episcopale Italiana).Come vediamo, il rischio che si corre in episodi del genereè lo scatenamento di due ideologie opposte, ugualmentedannose, come tutte le ideologie. Sui laicisti c’è poco da

    aggiungere: ci sono migliaia di persone in Italia con cui èormai impossibile dialogare. Avere idee contrarie alriconoscimento del matrimonio gay, all’utero in affitto, allateoria gender per costoro non è previsto. Come minimo viarriverà l’accusa di avere opinioni medievali, retrograde,barbare, contrarie ai diritti civili e omofobe. Una vera epropria sospensione della libertà di pensiero, di opinione

    U

    Riflessioni sul gender e altro

    D’altronde, se la tua fortuna è planetaria,la tua disgrazia sarà altrettanto grande. El’agire scorrettamente, oltre a dover

    passare il vaglio di troppi occhi, rischia dicreare conseguenze negativesproporzionate rispetto a quanto fatto. Volkswagen ha truccato un po’ leemissioni dei motori diesel, non hacostruito auto di polistirolo spacciandoleper acciaio, però la scorrettezza avràeffetti negativi pesantissimi e per lungotempo. È il capitalismo moderno,bellezza. Lehman Brothers chiude 158anni di storia e di profitti giganteschi inpochi giorni, quando viene a galla laqualità delle sue attività finanziarie. InGiappone e in Corea ogni tantoemergono scandali finanziari checoinvolgono gruppi di primariaimportanza mondiale: i vertici sidimettono in un amen, con tanto di scusein diretta tivù.Nel nostro piccolo, anche l’Italia ha

    recentemente sperimentato il fuoco deicontrolli incrociati. Due grandi banchedel Nordest (Veneto Banca e la Popolaredi Vicenza) hanno operato in mododubbio per diverso tempo, ma l’arrivodegli ispettori della Bce ha scoperchiato ilvaso di Pandora: vertici aziendali spazzativia, crediti ormai vaporizzati finalmentevalutati per quel che sono, mega-ricapitalizzazioni chieste agli azionisti,valore delle azioni riportato saggiamentea livelli credibili. Insomma, un terremoto.Certi giochetti non si possono più fareneppure nelle piccole banchette diprovincia, figuriamoci a livelli più alti. Anche se rimane la perplessità sullacapacità di controllo, in questo caso, dellaBanca d’Italia: una vigilanza nonstrettissima. In linea con una tradizioneancora da rodare, qui in Italia, sugli entidi controllo: c’è spesso più azione della

    magistratura, che delle varie authority preposte.Ma il mondo ci guarda e si guarda. Èsempre più difficile far funzionarefabbriche con condizioni lavorativedisumane, se non in certi Paesi del Terzomondo che poi lavorano per committentidel Primo. E se poi la fabbrica crolla intesta agli operai malpagati e sfruttati,sono le nobili aziende occidentali chedevono spiegare ai consumatori chequella felpa e quei jeans sono intrisi disangue e di sfruttamento minorile.C’è un’opinione pubblica sempre piùsensibile a certi temi (anche troppo,pensando ai tantissimi comitati cittadinino-qualcosa). L’inquinamentoambientale è uno di questi: Volkswagenc’è inciampata pesantemente. Si speraora che a pagare il fio siano i manager

    truffaldini e non un colosso industrialeche fa ottimi prodotti e che dàun’occupazione a più di mezzo milione dipersone in giro per questo mondo semprepiù interconnesso.

    Nicola Salvagnin

    Business planetario? Controlli più esigenti

    (ancorché ben argomentata con dati scientifici e statistici, come nel caso deidomenicani) e della democrazia. C’è chi si è assunto a tal proposito il compitodi guardiano della rivoluzione, un po’ come accadeva nell’Iran di Khomeini, eguai a chi la pensa diversamente. Dall’altra parte i cattolici non possonorischiare di dimenticare chi sono: testimoni di Cristo, cioè di Dio incarnato,morto e risorto per tutti gli uomini, essendo tutti parimenti Suoi figli. La chiesacattolica non è un’agenzia di lotta politica, non è un partito, neppure di frontealle più sacrosante delle ragioni politiche. Incontra tutti, dialoga con tutti,testimonia l’amore di Dio per tutti - e la Sua misericordia. Non occorre ricordatecos’ha recentemente deciso il Santo Padre a riguardo della confessionedell’aborto e alle cause di nullità del matrimonio. Esiste un’ideologia del gendere c’è il rischio di un’ideologia della famiglia. È vero che per la Chiesa la famiglia

    è immagine della Trinità e dell’amore di Cristo per la Chiesa stessa. Ma questo èun ideale pedagogico. La famiglia è forma e vocazione, non scopo fondamentaledella vita di fede. Lo scopo dei cristiani, anche di quelli che dannogratuitamente ogni anno tempo e fatica per costruire il Meeting, non è lasopravvivenza della famiglia ma rendere testimonianza della gloria di Dio e allabellezza di essere suoi figli, chiunque essi siano.

    Gianfranco Lauretano

    Il grande gruppo tedesco dell'auto è finito contro un muro: le autorità americane loaccusano di aver manipolato i dati sulle emissioni inquinanti prodotte da circamezzo milione di vetture vendute dal 2009 ad oggi. Il sistema capitalistico, grazie anche alle sue opinioni pubbliche sempre più sensibili, impara a emendarsi

    il bello della globalizzazione: puoi vendere le tue auto e i tuoi vestiti in tutto il mondo, maall’intero mondo devi rendere conto. Non solo a livello di gusti e di stile, ma pure di rispettodelle normative locali. E quelle americane sono da sempre molto vigilate da enti di controllo

    che sanno essere occhiuti e punitivi. È il fresco caso della tedesca Volkswagen, un konzernautomobilistico che raggruppa marchi come appunto la Vw, l’Audi, la Skoda, la Seat, la Porsche, ecc…Insomma, il gruppo automobilistico numero uno al mondo, forte in Europa come in Cina o negli Usa.Proprio qui il gruppo tedesco è finito contro un muro: le autorità americane lo accusano di avermanipolato i dati sulle emissioni inquinanti prodotte da circa mezzo milione di vetture vendute dal 2009ad oggi. Una manipolazione molto “napoletana”, a dispetto del presunto rigore teutonico: un softwareche permette di abbassare le emissioni quando le auto sono sottoposte a controllo; poi, libere diinquinare di più. Siccome in varie parti del mondo le emissioni – in questo caso di motori diesel – sonosottoposte a certi limiti, è chiaro che il trucchetto è stato piccolo, ma le conseguenze enormi.Impossibile credere che i vertici non ne fossero a conoscenza; la reputazione del gruppo è andata afarsi benedire a livello mondiale; la multa americana sarà spaventosa (si parla di miliardi di dollari); iltitolo azionario è crollato; adesso altri enti di controllo faranno con più attenzione il loro dovere, con Volkswagen e con altri... Insomma, una slavina che chissà quanti altri danni farà ancora.

    È

    FOTO SIR

    La fotografia

    Da quasi 700 anni il miracolo si ripete: il sangue di San Gennaro, liquefa-cendosi, dà ancora segno di “vitalità”. È accaduto anche sabato 19 settem-bre, a Napoli, quando nelle mani del cardinale Sepe, le ampolle contenen-ti il sangue del Santo, vescovo e martire, hanno lasciato intravedere ai fe-deli il prodigio che si ripete. Con un simbolismo forte e profetico, che pro- voca e, allo stesso tempo, dà speranza: il sangue del martirio (testimo-nianza) è portatore di vita. Un messaggio che non vale soltanto per la Chie-sa di Napoli, ma per tutta la comunità dei credenti. (foto Sir)

     I l  c  a s o

     V o l k  s w a g e n

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    Giovedì 24 settembre 2015 5Primo piano

    Profughi A colloquio con Ivan Bartoletti Stella, direttore della Caritas diocesana. "I bisognisono superiori alle nostre disponibilità". Alla crisi si è aggiunta l’emergenza immigrati

    L’accoglienza si realizza con le relazioniFrancesco Zanotti

    ccoglieresignifica crearerelazioni, nonsolo ospitare in

    abitazioni vuote". Così siesprime il direttore dellaCaritas diocesana, l’ingegnerIvan Bartoletti Stellanominato nel giugno delloscorso anno. Docente difisica all’Agraria di Cesena,diacono dal 1994, è sposato

    con Floriana maestraelementare a San Vittore, lafrazione di Cesena in cuiabitano i coniugi BartolettiStella che hanno cinque figli.Nel pieno dell’emergenzaprofughi, anche a Cesena lastruttura più sotto pressionein queste settimane è laCaritas diocesana a cui tuttichiedono, bussano, offrono."I bisogni sono superiori allenostre disponibilità -prosegue Bartoletti Stella -.

     Abbiamo un bilancio di c irca120 mila euro derivantidall’8xmille a cui siaggiungono le offerte liberalie 80 mila euro che il Comunedi Cesena ci dirotta percercare di attenuare la

    povertà sempre più diffusa". Ifronti aperti restano semprequelli delle bollette e degliaffitti.L’emergenza profughi nonaccenna a diminuire. Già aSarsina sono arrivate seidonne (cfr Corriere Cesenate della scorsa settimana) e altriimmigrati sono stati ospitatiin questi giorni in unappartamentodell’associazione San

     Vincenzo De’ Paoli (cfrpagina 23). Altri sei si trovanoin una struttura della Caritasdiocesana a Martorano e altridieci presso l’Opera DonDino Cedioli a Ponte

     Abbadesse di Cesena, come

    riferito dal vescovo Douglasdomenica scorsa durantel’assemblea degli operatoripastorali."La prima accoglienza -

    A"

    aggiunge il direttore - èun’opera che attiene più alloStato, alle istituzionipubbliche, in quanto si trattadi giustizia secondo il dirittointernazionale. Per questaforma è previsto anche unrimborso di 34 euro al giorno.L’accoglienza di secondolivello, se così si puòchiamare, è più tipica per noiperchè si basa sulla carità

    gratuita e in vista di una realeintegrazione. E’ di certo piùdifficile e impegnativa, maanche più degna di esserechiamata accoglienza. Noi di

    certo non ci muoviamo per ilbusiness . Non ci sottraiamoall’emergenza del momento,

    ma ci orientiamo di piùsull’integrazione dellesingole persone".La Caritas ha una naturaprima di tutto pastorale. "Iservizi sono un bene - precisaBartoletti Stella - ma sonouna naturale conseguenza diuna funzione pastoralepedagogica ed educativa. Inqueste settimane stiamoraccogliendo moltedisponibilità, anche da partedi singole parrocchie.

     Vogliamo camminareinsieme alla Chiesa italiana.Entro fine settembre ilConsiglio permanente dellaCei detterà modi e tempi dellavoro da mettere in campo.

    L’accoglienz a va maturata ediventa un banco di provaper le singole comunità. LaCaritas può aiutare a farematurare questa presa di

    coscienza. Occorre far sì chenelle comunità cresca laconsapevolezza della carità.

    Sì, perché dopo l’emotivitàdel primo momento, rimanetutto il resto da portareavanti comunque. I profughisono persone che meritanotutto il nostro rispetto".Operano con la Caritasdiocesana una quarantina diCaritas parrocchiali. Ora sista cercando di coordinarle alivello di zone pastorali, sottola guida di un diaconopermanente dedicato alservizio della carità. Lagestione delle opere non èsempre semplice, ancheperché la normativa è moltostringente. Occorronocompetenze specifiche eoperatori professionali. La

    Caritas diocesana ne haalcuni sui vari servizi come ilCentro di ascolto e lastruttura operativa Mater caritatis . Fondamentale

    rimane il ruolo dei volontari.Sono almeno 60/70 quelli alivello diocesano e duecentoquelli impegnati nelle Caritasparrocchiali. Un piccoloesercito di persone sempredisponibili per le emergenze,ma anche e soprattutto percondividere la propria vitacon chi ha meno. A questepersone si aggiungonoquanti sono impegnati nellagià citata San Vincenzo De’Paoli, nel Banco di

    solidarietà, nel Centro diaiuto alla vita, il Cantiere, leMisericordie, la PapaGiovanni XXIII."Nel gesto della lavanda deipiedi - aggiunge BartolettiStella - Gesù insegna lo stiledella comunione, il modo perdarle corpo: il servizio.Comunione e servizio: solose uniti si fanno carità, cioèamore ricevuto da Dio edonato al prossimo. NellaChiesa, lo stile del serviziodeve caratterizzare ogni

    ambito, ogni settore, ogniazione. Ancor di più il campodella carità per testimoniarequella comunione che ha lasua fonte nell’Eucaristia. Cosìda credenti diventeremoanche credibili"."In ogni caso - conclude ildirettore della Caritasdiocesana - tutti dobbiamosentirci impegnati, perché siè più beati nel dare che ne

    ricevere, come ci ricorderà ilvescovo Douglas sabatoprossimo durante la giornatadedicata a tutti i nostrioperatori".

    Profughi: la Caritassi occupadi un’accoglienzadi secondo livello,gratuita e basatasull’integrazione

    Per informazionie disponibilitàdi ogni tiposi può consultareil nuovo sito www.caritascesena.it

    Pillole di gesti di solidarietà. Sono

    quelli che, nel silenzio, ogni giornovengono somministrate da gente di buona volontà. Ecco, di seguito,alcuni di questi aneddoti realmen-te accaduti.

    "Ho una cassetta di pomodorimaturi. Li ho raccolti oggi nel mioorto. Se vanno bene tra poco sonolì. "Vanno benissimo". Grazie si-

     gnore dei pomodori maturi.

    Un sacerdote arriva in segreteriacon una busta. "E’ quello che ab-biamo risparmiato per un pranzoche avrei fatto con i miei parenti. Abbiamo deciso di rinunciare peroffrire la somma equivalente allamensa Caritas”. Nella busta ci so-

    no 800 euro. Grazie a te don e ai 

    tuoi parenti.Una signora, accompagnata in au-to da un’altra, arriva puntualeogni venerdì mattina con due sca-toloni di generi alimentari (moz-zarelle, tonno, uova, pasta …) cheha appena acquistato al super-mercato: "E’ per la mensa”. Grazie signora...

    "Sos al gruppo WhatsApp delle fa-miglie della parrocchia: "Michaelquesta settimana chiude il suoturno di lavoro la sera tardi, quan-do non ci sono più mezzi pubbli-ci per arrivare a San Piero in Ba-gno, dove abita con la famiglia.Chi può dargli un passaggio?" "Io

    ci sono il venerdì." "Io il lunedì."

    "Io potrei il giovedì." ….. Nel girodi un’ora tutte le sere sono coper-te. Grazie autisti last minute.

    Una domenica alla mensa Caritasper un pranzo "miracoloso". Con15 euro in tutto è stato servito ilpasto a 40 persone. Gli ingredien-ti: 15 euro di insalata, prodottiprossimi alla scadenza, ma di otti-ma qualità, ritirati a un Famila, esoprattutto la grande disponibili-tà, nonché la bravura di Sandro,volontario in servizio alla mensa,che a casa sua (purtroppo allamensa non c’è l’uso di cucina) hacucinato pasta e cotolette… e ilpranzo è servito. Grazie Sandro,

     grazie Famila.

    Dal parroco che rinuncia a un pranzo con tutti i familiari ad autisti improvvisati conwhatsapp 

     Aneddoti della carità dall’esperienza quotidianaMensa Caritas

    a Cesena

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    Giovedì 24 settembre 20156 Vita della Diocesi

    Messe ferialia Cesena7.00   Cattedrale, Cappuccine,

    Cappella dell’ospedale7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine8.00   Cattedrale, San Paolo,

     Addolorata, Villachiaviche,Santa Maria della Speranza

    8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Sant’Egidio, capp. cimitero,Santo Stefano, Case Finali,

    9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00  Cattedrale 17.00 Capp. ospedale (no sabato),

    Ponte Pietra

    18.00  Cattedrale , Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza

    18.30 San Pietro, Sant’Egidio,Santa Maria dellaSperanza, Cappuccini,San Bartolo

    19.00  Tipano20.00 San Giovanni Bono,

     Torre del Moro, Gattolino20.30  Villachiaviche,

    San Pio X 

    Sabato e vigilie15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)15.00 Formignano17.00 Cappella cimitero Cesena,

    Luzzena (1° sabato mese),Bora (2° sabato mese)

    17.30 Santuario del Suffragio18.00  Cattedrale , San Domenico,

    Santuario Addolorata,Convento Cappuccini,Osservanza, Santo Stefano,San Paolo, Diegaro,Madonna delle Rose, Torre del Moro, Borello,San Mauro in Valle,San Giorgio, San Vittore

    18.30 San Pietro, San Rocco,Case Finali, Sant’Egidio,Santa Maria della Sper.

    19.00 Osservanza, Villachiaviche19.30 Bulgarnò20.00 San Giovanni Bono,

    Bulgaria, Ruffio, Pioppa,Pievesestina, Tipano,Calisese,Gattolino, Ponte Pietra

    20.30 San Pio X, Martorano

    Messe festive7.00   Cattedrale, Basilica del

    Monte7.30 Santuario dell’Addolorata,

    Cappuccine,Cappella osp. “Bufalini”,Calabrina, Ponte Pietra, Villachiaviche

    8.00 Basilica del Monte,San Pietro,San Pio X,Santa Maria della Sper.San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese, Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,

    Ronta, Borello8.30   Cattedrale , San Rocco,

    Case Finali, Martorano, Tipano, San Cristoforo,Gattolino, Roversano

    9.00 San Giuseppe (Cesenacorso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina,Ponte Pietra, Bagnile,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio

    9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

    Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,

    Osservanza, Villachiaviche,Sant’Egidio,Montereale, San Tomaso

    9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

    San Rocco, Santa Mariadella Speranza, Torre del Moro, Carpineta,Cappuccini, San Pio X,Sant’Andrea in B.,

    10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

    10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Santuario Addolorata,

    Basilica del Monte,Osservanza,San Domenico, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,San Barto lo, Villachiaviche,

    Sant’Egidio, San Giorgio,San Giovanni Bono,Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

    11.10  Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna

    delle Rose11.30 Cattedrale , San Pio X,

    Santa Maria dellaSperanza

    17.00 Cappella del cimiteroCappella dell’ospedale

    Bufalini18.00  Cattedrale,

    San Domenico18.30 San Pietro, San Rocco,

    Cappuccini19.00 Osservanza, San Bartolo20.00  Villachiaviche

    Comuni delcomprensorioBagno di Romagna

    ore 20 (sabato);11,15 / 20San Piero in Bagno:chiesa parrocchialeore 18 (sabato);

    8 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale “Angioloni”:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(20,30 sabato); Acquapartita: 9 Valgianna: 10

    BertinoroSanta Maria Nuova: 9, 11(19 sabato)

    Cesenatico

    Sabato: ore 16 Villamarina;17 San Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini;18 San Giacomo;

    20Sala20,30 Villalta, Santa MariaGoretti

    Festivi: 8 San Giacomo,Bagnarola,Santa Maria Goretti,Gatteo Mare;8,30 Sala, Boschetto;9 Cappuccini;9,15 San Pietro;9,30 Valverde;9,45 Cannucceto;10 Villalta, Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo,Boschetto, Santa MariaGoretti, Sala;11,15 Bagnarola,Gatteo Mare;

    16 cimitero urbano;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

    Civitella di RomagnaGiaggiolo: 9,30Civorio: 9

    Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10/ 11,15 / 17.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

    Gatteoore 20 (sabato);9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45; Casa di riposo: 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:  festivi: 8 / 11,15

    LongianoSabato:18 Santuario

    SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

    Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8,30 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;9,45 Balignano;10 Badia, Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

    Mercato Saraceno10.00; Ciola: 8,30Linaro: 11,15;Monastero di Valleripa: 9;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (San Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pieve di San Damiano11,30; San Romano: 11; Taibo: 10

    Montianoore 20,30 (sabato); 9.Montenovo:ore 18,30 (sabato), 10,30

    RoncofreddoSorrivoli: 11,15;Diolaguardia: 9;Gualdo: 18 (sabato), 11;Bacciolino: 9,30

    SarsinaConcattedrale: 7 / 9 / 11 / 18; Casa di Riposo:

    ore 16 (sabato); Tavolicci: 10,30 (liturgiadella Parola con Eucar.);Ranchio: 20 (sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino in Appozzo: 9(liturgia della Parola conEucaristia); Quarto:10,30; Pieve di Rivoschio:15,30; Romagnano:11,15; Pagno: 16(seconda dom. del mese).

     Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaparrocchiale): 8,15 / 11,15 / 18;

    eremo Sant’Alberico:15,30 (domenica);Montecoronaro: 9,45;Montecoronaro orat. Ville(al sabato): 16; Alfero: ore 17 (sabato);11,15;Riofreddo: 10Corneto: 11; Pereto: 10

    ✎   A MESSA DOVE

    Direttore editorialePiero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettore

    Ernesto DiacoMembro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

    Associatoall’UnioneStampaPeriodicaItaliana

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    DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATONEL 1911

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     Tiratura del numero 32 del 17 settembre 2015: 7.905 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in redazione

    alle 17,30 di martedì 22 settembre 2015

    Domenica 27 settembre XXVI Domenica Tempo Ordinario - Anno BNm 11,25-29; Salmo 18; Gc 5,1-6;Mc 9,38-43.45.47-48

    Scrive San Cipriano a San Cornelio:“Siamo a conoscenza, fratellocarissimo, della tua fede, della tuafortezza e della tua aperta testimonianza.Tutto ciò è di grande onore per te, e a mearreca tanta gioia da farmi considerarepartecipe e socio dei tuoi meriti e delletue imprese. Siccome una è la Chiesa,uno e inseparabile l’amore, unica einscindibile l’armonia dei cuori, qualesacerdote, nel celebrare le lodi di un altrosacerdote, non se ne rallegrerebbe comedi sua propria gloria? E quale fratello non

    si sentirebbe felice della gioia dei proprifratelli?”.È il contrario dell’atteggiamento diGiovanni che va da Gesù arrabbiatoperché uno, malgrado i rimproveri,scaccia i demoni, cioè sta facendo delbene. Ma perché i discepoli se laprendono? È un peccatore pubblico? Nonfa secondo gli insegnamenti di Gesù? No,semplicemente “perché non ci seguiva”,cioè non è del nostro gruppo, non è fra iprescelti, fra coloro che seguono Gesù.Se invece entra nel nostro gruppo e faquello che gli diciamo... Invece diadditare negli altri ciò che penso“scandaloso”, occorre che io mi comporti

    in modo da non scandalizzare chi mi stavicino con i miei atteggiamenti. Quandodico parole non vere per colpire chisembra offuscare la mia persona, quandofaccio cadere un mio fratello per essere ioil primo, quando guardando la fragilitàdell’altro la utilizzo per il mio interesse,faccio il gioco del diavolo che vuolespezzare le nostre relazioni e che mi faguardare l’altro con occhio invidioso,magari perché più bravo di me, preferitopiù di me, o perché fa il bene come me.Così sono sempre io il centro di tutto!Ma Gesù ci invita a dare anche solo unbicchiere di acqua nel suo nome… eanche noi saremo in grado di faremiracoli!Il miracolo è il segno che Dio è in mezzo anoi col suo amore, è accorgersi che

    attraverso di noi passa il miracolo di Dioper gli altri: il miracolo è fare la felicitàdegli altri. Forse, anzi senz’altro, anchenoi abbiamo reso felice qualcunodonando amore.Gesù ci fa capire molto bene che non cisono quelli “del nostro gruppo” e quelli“fuori dal nostro gruppo”, non ci sonodivisioni… Tutti possono fare il Bene. Eogni volta che incontriamo il Bene, nonstiamo a pesare, a fare confronti tra noi egli altri, non ci ingelosiamo. Rallegriamocipiuttosto, come dice San Cipriano, ecantiamo di gioia quando qualcunocompie il Bene e vive secondo il Vangelo.

    Sabrina e Andrea Delvecchio

    IL GIORNODELSIGNORE

    Il miracolo? Fare la felicità degli altri 

    lunedì 28settembresan Lorenzo Ruiz e c.Zc 8,1-8; Sal 101;Lc 9,46-50

    martedì 29santi arc.Michele,Gabriele e Raffaele Dn 7,9-10.13-14,sal 137; Gv 1,47-51

    mercoledì 30san GirolamoNe 2,1-8; Sal 136;Lc 9,57-62

    giovedì 1 ottobre

    santa Teresadi Gesù BambinoNe 8,1-4a.5-6.7b-12; Sal 18;Lc 10,1-12

     venerdì 2santi angeli custodi Es 23,20-23a;Sal 90;Mt 18,1-5.10

    sabato 3san Gerardo abate Bar 4,5-12.27-29;Sal 68; Lc 10,17-24

    La Paroladi ogni giorno

    ✎ NOTIZIARIO DIOCESANO

    Caritas diocesana, assemblea dei volontariSabato 26 settembre alla colonia “Schuster” di CesenaticoSi svolgerà sabato 26 settembre, con inizio alle 9, presso lacolonia “Cardinal Schuster” di Cesenatico, l’assemblea di tuttigli operatori e volontari della Caritas diocesana di Cesena-Sarsina e delle Caritas zonali e parrocchiali.

     All’incontro parteciperà anche il vescovo Douglas, chepresiderà la Messa alle 9,30; a seguire, il vescovo proporrà lariflessione “Si è più beati nel dare che nel ricevere” (At 20,35),con condivisione in assemblea. Dopo il pranzo (offerto dallaCaritas), la relazione-testimonianza di alcuni volontari dellaCaritas di Piacenza su “L’animazione delle comunità allacarità”. A seguire, attività a gruppi per percorsi condivisi e alle16,30 preghiera conclusiva.Per esigenze organizzative, è necessario comunicare lapresenza al pranzo al 340 7164323 (Giovanna).

    Pastorale familiare, due appuntamenti Veglia all’Osservanza alla vigilia del Sinodo della famigliae partecipazione alla canonizzazione dei coniugi Martin

    ✔ Invitati da papa Francesco, alla vigilia del Sinodo Ordinariodella famiglia, sabato 3 ottobre alle 21 presso la parrocchia del-l’Osservanza, a Cesena, la Pastorale familiare organizza una ve-glia di preghiera presieduta dal vescovo Douglas, per invocare lo

    Spirito Santo affinché illumini il cuore e la mente dei Padri sino-dali.

    ✔ I responsabili dell’Ufficio di pastorale familiare desideranocondividere con tutta la Chiesa la gioia per la Canonizzazionedei Beati Luigi e Zelia Martin (genitori di santa Teresa di GesùBambino) che papa Francesco ha voluto per domenica 18 otto-bre prossimo, all’interno del Sinodo sulla Famiglia, per mostrareche la strada alla santità è percorribile anche nel matrimonio.Grati per questo si è deciso di partecipare alla Messa delle 10 inpiazza San Pietro, a Roma. Partenza in pullman alle 2 dall’Ippo-dromo di Cesena e ritorno in serata. Costo: 50 euro.Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a: Ufficio diocesanoPellegrinaggi, via Papa Giovanni XXIII, 13, tel. 0547 610280, [email protected]; Andrea eSabrina, cell. 338 1424377, [email protected]

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    Giovedì 24 settembre 2015 7Vita della Diocesi

    Brevi

    Incontro Matrimoniale Week end per fidanzatiIncontro Matrimoniale organizza dal 2 al 4 ottobre,a San Mauro Mare, un week end per fidanzati. Sarà

    una buona occasione per approfondire il significatodel matrimonio.Per info e iscrizioni:Marco e Giovanna Giannini,tel. 0547 91204, 347 6031772,[email protected]. A proposito del WE pensatoper i giovani, venerdì 2 ottobre alle 20 saràorganizzato un “apericena” (gratuito) presso la salateatro della parrocchia di Torre del Moro, in viaVoltri 220, a Cesena. Durante la serata verràpresentata l’esperienza da giovani che l’hanno giàvissuta (per informazioni: Mirna e RomoloCastellani, tel. 0547 353518)

     Ac, veglia di preghierasulle orme di papa Paolo VIA inizio dell’anno associativo, l’Azione Cattolicadiocesana (settore Adulti) invita alla veglia dipreghiera che si terrà venerdì 25 settembre alle 21 aCesena, al Santuario del Suffragio (via Zefferino

    Re). La preghiera e le riflessioni, guidatedall’assistente adulti don Pier Giulio Diaco, sarannoispirate alla figura di papa Paolo VI.

     A La Vernapronti a ri-partireAmici delle missioni, laici della Sacra Famiglia ecollaboratori del “Cantiere 411” di Cesena sonoinvitati alla due giorni “Pronti a ri-partire” che siterrà a La Verna (presso la casa “La Roccia” dellesuore francescane della Sacra Famiglia), sabato 3 edomenica 4 ottobre. Nel pomeriggio di sabato 3,incontro di condivisione con Valentino Maraldi,vespri e transito al Santuario della Verna. Domenica4 ottobre, celebrazione della Messa al Santuario,incontro per ambiti e condivisione del pranzo.Per info e adesioni: suor Chiara (tel. 0541621138), suor Claudia (tel. 0547 334709).

    enza ladomenica non

    possiamo vivere” è iltema dell’incontro che siterrà venerdì 2 ottobrealle 21 a Cesena, nellachiesa parrocchiale di San Domenico.L’appuntamento è occasione di riflessionesull’importanza dell’Eucaristia, centro dellavita del cristiano. A guidare l’incontro saràpadre Serafino Tognetti (nella foto) , monacocontemplativo e sacerdote. Padre Serafinoattualmente vive nel Santuario della

    Madonna del Sasso, a Santa Brigida (Fi) e faparte della Comunità dei Figli di Dio, fondatada don Divo Barsotti nel 1947. È spessoospite nelle diverse diocesi per catechesi dispiritualità.

    S“

    Con padre Tognetti 

    A San Domenico incontro

    sull’Eucaristia

    Sensibilizzare e promuovere vigilanzaÈ nato a Cesena l’Osservatorio per l’educazione. Attenzione massima alla deriva gender

    Osservatorio per l’educazione nasce a Cesena ai primi di luglio,seguendo di poco una iniziativa analoga sorta a Reggio Emilia. Ècostituito da un gruppo d i cattolici di varie appartenenze ed esperienze,

    aggregati attorno a una preoccupazione e a una speranza.La preoccupazione è determinata dalle avvisaglie, ma anche dai primi riscontri diinterventi educativi in diverse scuole italiane che, all’insaputa dei genitori,portano avanti una nuova immagine di identità personale e sessuale, non piùlegata alla diversità/complementarietà maschio-femmina, ma al “genere” cuiuno decide di appartenere. Cioè gli elementi che definiscono la personadiventano quelli culturali, psicologici sociali, di orientamento, il “genere”, chepuò prescindere dal dato psico-fisico biologico e che è fluido, cioè può variare nelcorso della vita. In nome dell’ugua glianza e della non discriminazione s’invoca lapiena equiparazione di queste identità e dei comportam enti e rapporticonseguenti.La preoccupazione di fronte a queste proposte educative, che anche papaFrancesco ha più volte segnalato come “sbaglio della m ente umana”,“colonizzazione ideologica”, è accentuata dal fat to che autorevoli organismiinternazionali, fra cui Oms e Consiglio d’Europa, hanno emanato ripetute “lineeguida” e raccomandazioni in merito all’educazione sessuale nelle scuole con atema proprio “il contrasto alle discriminazioni basate sull’orientamento sessualeo l’identità di genere” e che già anche in Italia sono state recepite in vari modi.

    ’LSono necessarie prudenza e obiettività nelvalutare questi progetti e nel verificarne larealizzazione, per evitare il rischio di

    generare un allarmismo indiscriminato econtroproducente. È necessaria unaattenzione e una vigilanza consapevole daparte di insegnanti e genitori.E questo è anche il primo motivo d’esseredell’Osservatorio: sensibilizzare alproblema e promuovere una vigilanza.Il secondo obiettivo ha a che fare con unasperanza. Pur nella condizione di evidentedifficoltà in cui versa, è la famiglia che hain sé la possibilità di far fronte a questitentativi di colonizzazione ideologica.La speranza è che anche questa emergenzaeducativa possa essere l’occasione per laripresa da parte della famiglia della propriaresponsabilità educativa, che esercita siadirettamente, testimoniando la bellezzadella diversità e della complementarietà

    maschile/femminile, sia collaborando condisponibilità e con prudenza ai progettiformativi della scuola.

    Compito dell’Osservatorio è allora quello dioffrire alle persone coinvolte in un rapportoeducativo - genitori, insegnanti, ma anchegruppi familiari, catechisti - un supportodocumentale e formativo per sostenerle inquesta responsabilità. Inoltre uno“sportello” dotato di competenze tecniche,in particolare giuridiche e pedagogiche.Infine, l’impegno a reperire, preparare eaccreditare educatori disponibili aintervenire su richiesta della scuola e dialtri ambiti formativi in merito alleproblematiche affettive e sessuali.

    - Il riferimento telefonico dello ‘sportello’dell’Osservatorio è 392 7240079;[email protected];

     www.osservatorioeducazionecesena.org

    n anno intero dedicatoall’Eucaristia. È quello che si èaperto domenica scorsa con laconsueta e grande assemblea

    diocesana di tutti gli operatori pastoraliconvocata nella chiesa di sant’Agostino, aCesena. Il vescovo Douglas ha presentatola sua lettera pastorale (il testo integrale èpubblicato sul sito www.corrierecesenate.it nella sezioneParole di Vita - Interventi e omelie delvescovo di Cesena-Sarsina) che ha pertitolo “Il pane del viandante” e prende inesame come è vissuta o dovrebbe esserevissuta l’Eucaristia nelle comunitàcristiane. Il Corpo di Cristo nell’ostiaconsacrata può costituire la rivoluzionecon la quale si può rinnovare il mondo,come scrive monsignor Regattieri in

    conclusione citando un testo delcardinale Francois-Xavier Nguyen VanThuan, incarcerato nelle prigionivietnamite dal 1975 al 1988, il quale nonrinunciò mai alla celebrazione dellaMessa.Nella sua lettera monsignor Regattieriricorda che il cammino della chiesa diCesena-Sarsina si inserisce in quello deldecennio 2010-2020 proposto dai vescovialle Chiese che sono in Italia che ha cometema “Educare alla vita buona del Vangelo. E ha presente anche il prossimoappuntamento del grande convegnoecclesiale che si terrà a Firenze dal 9 al 13novembre prossimi. “Essere uomininuovi in Cristo significa rendere possibilela vita buona del Vangelo”, scrive ilvescovo.Dopo aver richiamato i “quattro principi

    sociali” indicati da papa Francesconell’esortazione apostolica Evangelii  gaudium (la realtà è superiore all’idea;l’unità è superiore al conflitto; il tutto èsuperiore alla parte; il tempo è superioreallo spazio) il vescovo Douglas indica

    alcuni punti “che mettono a fuoco il voltoeucaristico delle nostre comunità”. Poi, abraccio, il vescovo si è chiesto ad altavoce: “Si tratta di un volto opaco osplendente?”.“Ritengo che il rapporto Eucaristia ecomunità cristiana sia fondamentale - silegge nella lettera -. Mi pare sia ancoral’aspetto più carente delle nostrecelebrazioni. Permane ancora unavisione privatistica e individualistica dellaMessa”. La gioia dell’Eucaristia non puòessere vissuta come un dovere-precetto,ma “nasce da un bisogno, quel bisognoche esprime il naturale, innato desideriodi Dio. La stanchezza, la noia, il senso difrustrazione che specialmente i giovani ei ragazzi provano a volte quandopartecipano alla Messa domenicale

    dimostrano che non è ancora passato ilmessaggio bello e invitante della Messacome incontro gioioso con Cristo e con ifratelli”.E poi “un’amara constatazione: tracelebrazione eucaristica e vita ci sonospesso un divario e una frattura”.Dobbiamo “rendere l’incontro eucaristicopiù bello e attraente utilizzando linguaggie forme di comunicazione più adattiall’uomo di oggi” e fare comprendere chela scelta della Messa alla domenica è“fonte di libertà autentica” e “che il giornodel Signore è anche il giorno di riposo dallavoro”.Il vescovo richiama anche all’Eucaristiacome “Mistero pasquale, l’attualizzazionedel sacrificio sulla croce”. Il nostropartecipare “significa entrarci dentro omeglio lasciarci attirare da Lui”.

    L’Eucaristia è anche un dono permanentedi Dio, portata agli ammalati edisponibile per l’adorazione. “Per questo- aggiunge il vescovo - ho voluto che nelcuore della città di Cesena ci fosse unachiesa (il Suffragio, ndr) dedicata

    all’adorazione perpetua”.Infine il rito eucaristico, affinché “lapartecipazione dei fedeli alla santa Messasia pia, piena e consapevole”, comeauspica il Concilio. Il vescovo ricordaanche i ministeri laicali istituiti, come gliaccoliti e i lettori “che arricchiscono evivacizzano le nostre Messe”. Sull’omelia,monsignor Regattieri cita i numerosirichiami di papa Francesco nell’Evangelii  gaudium.Il vescovo Douglas ha fatto cenno ancheai vari appuntamenti già pensati perl’anno dedicato all’Eucaristia. Su tutti la“Settimana eucaristica diocesana” che siterrà dal 22 al 29 maggio del prossimoanno, con la presenza in Cattedrale, aCesena, del cardinale Pietro Parolin,segretario di Stato vaticano, che

    presiederà la celebrazione conclusivadella Settimana.Parrocchie e zone pastorali sono invitatea organizzare momenti di adorazione perfar crescere quello “stupore eucaristico”di cui ha parlato papa Giovanni Paolo IInell’enciclicaEcclesia de Eucharistia. Inparticolare in Avvento e in Quaresima, ilvescovo invita all’adorazione eucaristicae a una celebrazione comunitaria delsacramento della Penitenza.Da ultimo, non certo per importanza, ilGiubileo della Misericordia indetto dapapa Francesco che si aprirà il prossimo 8dicembre e nelle diocesi il 13 dicembre.In quel giorno ci sarà la solenne aperturadella porta santa della Cattedrale.Monsignor Regattieri anticipa che, oltrealla Cattedrale, la “porta santa sarà apertaanche nel santuario di San Vicinio

    (Concattedrale di Sarsina), nella Basilicadel Monte e nel Santuario del SantissimoCrocifisso di Longiano”. È già fissatoanche, nei giorni 24 e 25 aprile, un grandepellegrinaggio a Roma in occasionedell’Anno santo.

    U

    È Gesù Cristo

    il centrodella vita

    Presentata a Sant’Agostino, domenica 20 settembre, la Lettera pastoraledel vescovo Douglas “Il pane del viandante”. Pubblicato il calendario 2015-2016

     E u c  a r i s t i a

    CHIESA DI SANT’AGOSTINO, CESENA,DOMENICA 20 SETTEMBRE. IN TANTIALL’ASSEMBLEA PER L’APERTURA DELL’ANNO PASTORALE(FOTO MAURO ARMUZZI).NELLA FOTO A DESTRA, DA SINISTRA: VALERIANO BIGUZZI,IL VESCOVO DOUGLASE I VICARI DON WALTER AMADUCCI E DON PIER GIULIO DIACO

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    Giovedì 24 settembre 20158 Vita della Diocesi

    CANONIZZAZIONE DEI BEATI CONIUGI

    LUIGI MARTIN E ZELIA GUÈRINgenitori di Santa Teresa di Gesù BambinoIl prossimo oobre si celebrerà a Roma la canonizzazione della prima coppia di sposi dell’era modernainnalzata agli onori degli altari. I genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino, durante il prossimo Sinododella Famiglia, saranno proclama san da papa Francesco che celebrerà la solenne Eucarisa

    domenica 18 oobre alle ore 10, in piazza San Pietro , a RomaL’Ufficio Pellegrinaggi, in collaborazione con l’Ufficio per la pastorale della Famiglia, organizza alcunipullman per dare la possibilità di partecipare a questo evento di grazia

    Quota di partecipazione 50 euroNella quota sono compresi: il viaggio in pullman con due aus - la tassa di ingresso Ztl Roma, i parcheggi e i pedaggi - il biglieodi ingresso - alcuni ogge/segno per fare festa in piazza San Pietro e per ricordare l’evento.Le prenotazioni si possono effeuare fino a esaurimento dei pos disponibili presso questo Ufficio Pellegrinaggi (tel. 0547 610280)e presso l’Ufficio per la Pastorale della Famiglia (Andrea e Sabrina, 338 1424377)

    Polizza assicurava R.C. Allianz n. 74372043

    Scuola di teologia

    Strumentoper la formazionedei formatoriRiprende martedì 6 ottobre, in Seminario aCesena, il corso triennale (all’anno, 25 giornidi lezione per 100 ore complessive).Il master per già diplomati inizia il 13 ottobre

    requento le lezioni della Scuola di teologia in Seminario per appro-

     fondire la mia conoscenza perso-nale della dottrina cristiana”.

    “Ho fatto la Scuola, nonostante la fatica di essere sempre presente ai corsi e agli esami, e ho trovatobeneficio per la mia fede. È un valido aiuto per la vita quotidiana e il dialogo con le persone”.“Ho accettato l’invito del mio parroco e mi sonoiscritta perché, facendo la catechista, devo conti-nuare sempre a formarmi per svolgere con pro-prietà e competenza il servizio che mi è chiesto”.“Mi sono iscritto insieme ad altri della mia par-rocchia e sono contento di andare a scuola insie-me a loro”.“Ho conosciuto persone nuove, con i miei stessi problemi e con lo stesso desiderio di frequentare la Chiesa e capire meglio il Vangelo”.Potremmo riassumere in queste frasi le

    motivazioni che spingono a rinnovare, ognianno, la proposta della Scuola diocesana e lostudio della teologia ai laici. Quello che si apreè il decimo anno, dopo le felici esperienze deicorsi di sacra Scrittura, di liturgia e diformazione pastorale, partiti fin dagli anniOttanta e Novanta.

    SCUOLA DI TEOLOGIA E ISTITUTODI SCIENZE RELIGIOSE, STRUMENTIPER LA FORMAZIONE DEI FORMATORIL’esperienza della Scuola diocesana di teologiasi rivolge a tutti coloro che intendono fare uncammino personale di approfondimento dellediscipline teologiche, per essere adulti nellafede. Allo stesso tempo è strumentoindispensabile di formazione anche per quantisono chiamati a offrire il proprio contributonell’ambito della catechesi, negli organismi dipartecipazione, o nell’azione pastorale più

    diversificata delle nostre realtà ecclesiali.Capita, non di rado, che, conseguito il diplomao negli anni in cui si frequenta la Scuola, sisenta la necessità di fare un salto,qualitativamente importante, approdando

    F“all’Istituto Superiore di Scienze religioseche, per la nostra Diocesi e quelle a noivicine, ha sede a Forlì.Quella della formazione dei laici è unasfida per le nostre comunità e per laChiesa del nostro tempo che deve trovarenuove strade e rinnovate metodologieper la trasmissione della fede el’annuncio di Gesù Cristo al mondo dioggi.

    CATECHESI DEGLI ADULTIQuello che, a volte, non riesce a trovarerisposta nelle singole comunitàparrocchiali è la necessità di un itinerariodi catechesi degli adulti. Coloro chehanno frequentato la Scuola di teologiasono testimoni di aver ricevuto un validoaiuto in questo senso e non possono non

    farsi promotori presso i loro conoscenti eamici di quanto hanno sperimentato alivello diocesano.

    IL MASTER IN TEOLOGIA Da qualche anno, coloro che sono inpossesso del diploma possonocontinuare il loro percorso grazie allelezioni del Master in teologia. Ogni annosi approfondisce un ambito particolaredi studi. Dopo la Sacra Scrittura e lamorale, l’ecclesiologia, la liturgia e latestimonianza dei Santi, ora è la voltadell’Antropologia cristiana.

    Ministerialità liturgica La frequenza ai corsi fondamentali diteologia, previsti nel primo anno deltriennio, è richiesta anche a coloro che iparroci indicano per la preparazione ai

    ministeri istituiti nella liturgia (lettoratoe accolitato). Insieme a lezioni specificheper loro, essi trovano nella Scuoladiocesana di teologia lo strumento piùadatto alla loro formazione.

     Nel volantino che illustra, in dettaglio, laproposta della Scuola di teologia è conte-nuto il messaggio del vescovo alle comu-nità parrocchiali, alle associazioni e mo-vimenti ecclesiali, ai consacrati e laici,operatori nei vari settori della pastorale.Ciò che guida il pensiero di monsignor Regattieri è la consapevolezza che “senzauna solida formazione teologica anche lavita pastorale rischia di scadere in attivi-smo non sempre capace di reggere alle sfide del tempo e delle problematiche sempre nuove”.Ricordando il discorso di Benedetto XVI,dell’ottobre 2006, al convegno di Verona,nel quale il Papa invitava ad “allargare 

     gli spazi della nostra razionalità, riaprir-la alle grandi questioni del vero e del be-ne, coniugare tra loro la teologia, la filo-sofia e le scienze, nel pieno rispetto dei lo-ro metodi propri”, il vescovo sottolineacome la fede sia “amica della ragione” e ne cerchi il contributo, “perché al centropone Dio e il suo mistero, nel cui orizzon-te l’uomo si comprende. Come ha detto il Concilio: “Cristo svela pienamente l’uo-mo all’uomo e gli fa nota la sua altissimavocazione”“. In questa linea va la propo-sta di approfondire, nel percorso del Ma-ster in teologia, i fondamenti dell’antro-pologia cristiana, proprio mentre laChiesa italiana a Firenze tratterà il temadell’umanesimo nuovo, che ha in GesùCristo il suo riferimento essenziale. “È be-ne perciò - conclude il vescovo - riascol-

    tare, ancora una volta, l’invito di san Pie-tro rivolto anche ai cristiani di oggi: siate “pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi” (1Pt 3,15)”.

    L’augurio del vescovoSCUOLA DI TEOLOGIA DATI E INFORMAZIONICorso triennale di 300 ore com-plessiveDurata annuale: 25 giorni di le-zione per 100 ore complessiveEsami: due sessioni annualiOrario: martedì, dalle ore 19,30alle 22,30Sede: Seminario Diocesano(via del Seminario, 85 – Ce-sena)ISCRIZIONI:Martedì 6 ottobre, ore 20.Presso la Sede della ScuolaInizio delle lezioni:

    Martedì 6 ottobre, ore 21.

    MASTER PER DIPLOMATIIN TEOLOGIA 

    Corso annuale di approfondi-mentoIl Corso si rivolge a coloro chesono in possesso del diplomadella Scuola di Teologia o dialtri diplomi rilasciati da prece-denti corsi e scuole diocesane.Durata: 15 giorni di lezione per30 ore complessiveOrario: martedì, dalle ore 21alle 22,30Sede: Seminario Diocesano(via del Seminario, 85 – Ce-sena)TEMA dell’anno 2015-16: AN-

    TROPOLOGIA Inaugurazione anno e iniziodelle lezioni:Martedì 13 ottobre, ore 21.

    SANT’AGOSTINO, “DE CIVITATE DEI”, CODICE D IX1 MINIATURA,CESENA, BIBLIOTECA MALATESTIANA

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    Giovedì 24 settembre 2015 9Vita della Chiesa

     A Bologna il Festival FrancescanoPiù di 100 iniziative tra incontri, workshop, spettacoli e preghiera, dal 25 al 27 settembre

    atteso come il primo grande evento pubblico sui temi della nuova enciclica dipapa Francesco sull’ecologia. Si tratta del Festival Francescano, che si terrà aBologna, in piazza Maggiore, dal 25 al 27 settembre.

    Il programma prevede più di cento iniziative gratuite tra conferenze, workshop,incontri con l’autore, attività per bambini, spettacoli, momenti dedicati allaspiritualità. Il programma completo su www.festivalfrancescano.it.Di quella terra che è soprattutto sorella, perché con essa condividiamo l’esistenza edella quale dobbiamo prenderci cura, parla l’edizione 2015 di Festival Francescano,in stretto collegamento con la nuova enciclica “Laudato si’” e i temi suscitatidall’Esposizione Universale di Milano.Proprio come ha scelto di fare papa Francesco nel nuovo documento sulla “curadella casa comune”, anche Festival Francescano fonda la riflessione su quellosplendido esempio di contenuti teologici e poetici che è il Cantico delle Creature disan Francesco. Venerdì 25 settembre, nella mattinata, si terrà infatti un convegnosul “Cantico” al quale parteciperanno i professori Ivano Dionigi, Magnifico Rettoredell’Università di Bologna; Jacques Dalarun, autore dell’eccezionale scoperta di unanuova Vita di san Francesco; il preside del Seraphicum di Roma Domenico Paolettie il poeta Alberto Bertoni.Contemporaneamente, il Festival condivide a gran voce il messaggio di custodia delcreato; affidandosi a personalità che hanno testimoniato la possibilità dicambiamento attraverso l’adozione di stili di vita sostenibili: Andrea Segrè, ideatore

    È del progetto “Last Minute Market”; DonatellaBianchi, presidentessa Wwf Italia; Alex Zanotelli, missionario che porta avanti moltebattaglie civili come quella per l’acqua benepubblico e un ospite speciale: il chimico Vincenzo Balzani che si occupa, inparticolare, del delicato tema dell’energia.Interessanti conferenze anche nella giornatadi sabato 26, tra le quali quella dello storicodel Cristianesimo Alberto Melloni, delfilosofo Massimo Cacciari, della teologa LidiaMaggi e del regista Pupi Avati. Soprattutto siaccende l’animazione di piazza con unadozzina di workshop (sui diritti umani, sulcibo nella Bibbia e nelle feste religiose, sucome rispettare la natura e molto altro) enumerose attività d’intrattenimento per i piùpiccoli. Alla sera, l’evento nell’evento: uno spettacoloinedito, di grande impatto artistico, sarà unacoinvolgente sinfonia di lode delle creature al

    Creatore. Si tratta della “Earth Mass”, operadello statunitense Paul Winter, che mescolatesti biblici e liturgici (partendo dal Cantico

    delle Creature di san Francesco) a stilimusicali diversi.Il programma di domenica 27 assume unaconnotazione internazionale, con la lectiomagistralis di Romano Prodi sul continenteafricano e si chiude ribadendo il messaggiodi papa Francesco con l’approfondimentodel testo dell’enciclica a cura di MichaelPerry, Ministro Generale dell’Ordine dei FratiMinori e Giuseppe Caffulli, direttore dellarivistaTerrasanta. Anche nella giornata di domenicaproseguono gli incontri con l’autore (unadecina in totale), nati dalla collaborazionecon le case editrici, in particolare: il Mulino,Zanichelli, Emi, Edb, Messaggero di Padova,Edizioni Terra Santa e la Libreria Coop. Ambasciatori.

    Cuba avvolge

    Francescoil Papadel disgelo A commentare in tv sono stati chiamati duesacerdoti e una religiosa, evento che la Chiesacubana giudica “senza precedenti”. Anche il sitodel quotidiano nazionale “Granma” segue “minutoper minuto”. Gli incontri con Fidel e Raul Castro

    alle antiche palazzine “art decó” che cadono a pezzi, perchémoltissimi “habaneros” non hanno i soldi per ristrutturare “lavivienda”, alle zone più remote dell’isola caraibica più famosa al

    mondo, sta risuonando la voce di Papa Francesco trasmessa dalle tv eradio di Stato. A commentare la visita in tv sono stati chiamati duesacerdoti e una religiosa, evento che la Chiesa cubana giudica “unfatto senza precedenti”. Anche il sito del quotidiano nazionale“Granma” (dal nome della nave utilizzata nel 1952 da Fidel Castro edagli 81 ribelli per compiere la rivoluzione) sta seguendo “minuto perminuto” la visita in corso fino al 22 settembre sul suolo cubano,perfino sui social network, segno di piccoli-grandi cambiamenti inatto. Nel più lungo viaggio di papa Francesco, che lo porterà fino negliStati Uniti, è in gioco il futuro delle relazioni tra Usa e Cuba, con la fasedel disgelo già a buon punto grazie al suo intervento e una velatarichiesta per una maggiore libertà nell’uso di “mezzi e spazi necessari”all’attività pastorale della Chiesa cubana. Anche qui i passi in avantisono stati notevoli, e papa Francesco ha lodato, appena atterrato, gli80 anni di buone relazioni diplomatiche tra Cuba e Santa Sede. Comepure eccezionale è la costruzione, dopo 50 anni, all’Avana della prima

    chiesa autorizzata dal governo cubano, dedicata a San Giovanni PaoloII e la concessione di un maxi indulto a 3.522 detenuti politici inoccasione della visita. Tanti i momenti importanti dei primi duegiorni: l’incontro riservatissimo con l’89enne Fidel Castro nella suacasa-clinica e lo scambio di libri sulla religione, la messa a Plaza de laRevolucion, la visita di cortesia al presidente Raoul Castro, i vespri incattedrale e l’incontro con i giovani al centro culturale “Felix Varela”. Inquesti due ultimi appuntamenti il Papa ha messo da parte il testoscritto e ha parlato completamente a braccio. Tanti i messaggi che ilPapa ha lanciato al popolo cubano e al mondo: l’urgenza della pace ela salvaguardia dell’ambiente, l’appello per la riconciliazione inColombia (Cuba ospita i colloqui di pace tra governo e rivoluzionaridelle Farc), il monito a “non servire le ideologie ma le persone”, l’invitoa una Chiesa povera e misericordiosa, l’esortazione ai giovani acoltivare la speranza, il sogno di grandi ideali, l’amicizia sociale e lacultura dell’incontro.

    Con Fidel Castro. Appena atterrato all’Avana, dopo l’abbraccio con ibambini e l’onore delle armi, papa Francesco si è rivolto al presidenteRaoul Castro, in carica da sette anni, chiedendogli di salutare il fratello

    Fidel. L’incontro è avvenuto dopo la Messa, in presenza della mogliedell’anziano leader, dei figli e nipoti e del nunzio apostolico a Cuba,monsignor Giorgio Lingua. Hanno parlato per 30-40 minuti dellasalvaguardia dell’ambiente e dei grandi problemi di oggi, in un climafamiliare, informale. Poi si sono scambiati i doni: papa Francesco si èricordato che nel 2012, al termine dell’incontro con Benedetto XVI,

    D

    Fidel aveva chiesto al Pontefice qualche libro da leggere.Così ha portato due libri dell’esperto di catechesi don Alessandro Pronzato, sull’umorismo nella vita spirituale e

    sui temi evangelici; un libro e due cd con le omelie dipadre Armando Lorente, il gesuita che Castro aveva avutocome insegnante nel collegio di Belén, oltreall’esortazione apostolica “Evangelii gaudium” eall’enciclica “Laudato si”. Castro ha invece regalato alPapa il libro di Frei Betto “Fidel y la Religión” con unadedica personale: “Per papa Francesco in occasione dellasua fraterna visita a Cuba, con ammirazione e rispetto dalpopolo cubano”.

    La Messa in Plaza de la Revolucion e l’Angelus. Ilmanifesto alto 20 piani con l’immagine del Cristo dellaMisericordia accanto alle storiche gigantografie di Fidel edi Che Guevara saranno le immagini più ricordate dellaMessa. Anche nei negozi dell’Avana i manifesti del Papa edegli autori della Revolucion sono spesso accostati, comepure le due bandiere vaticana e cubana. Oltre 200milacubani - è il dato ufficiale dato in serata da padreFederico Lombardi - hanno partecipato alla celebrazione.Un popolo “che ama la festa, l’amicizia, le cose belle”, che“cammina, canta e loda” nonostante abbia delle “ferite,

    come ogni popolo”: così si è rivolto il Papa alle folle,presenti Raoul Castro e la presidente argentina CristinaKirchner. Nell’omelia l’invito è stato chiaro: “Il servizionon è mai ideologico, dal momento che non serve idee,ma persone”. “Chi non vive per servire, non serve pervivere”, ha scandito. “Dobbiamo guardarci dallo sguardoche giudica - ha detto - e incoraggiarci a credere nellosguardo che trasforma, al quale ci invita Gesù”, che non è“servilismo”, ma sentire la prossimità del fratello “fino inalcuni casi a soffrirla”, e a cercare “la sua promozione”. Ilcardinale Jaime Ortega Ortiz, arcivescovo dell’Avana, loha ringraziato “per aver favorito il processo di riaperturanelle relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti”, augurandosi “cheil suo richiamo alla pace si estenda non solo agli alti livellipolitici, ma che arrivi ai popoli di entrambe le nazioni”per raggiungere anche “l’agognata riconciliazione tra tuttii cubani, quelli che vivono a Cuba e quelli lontano daCuba”. A margine della celebrazione la polizia haallontanato alcuni dissidenti che cercavano di distribuirevolantini di protesta per il mancato incontro con il

    Pontefice. E sembra che anche alle “Damas de blanco”,mogli e madri dei detenuti politici, sia stato impedito diavvicinarlo. Infine, all’Angelus, l’appello per la pace inColombia: “Non possiamo permetterci un altrofallimento in questo cammino di pace e riconciliazione”.

    I vespri in cattedrale. Dopo l’incontro conRaoul nel Palazzo della Revolucion e loscambio di doni (un mosaico vaticano e un

    Cristo morto del famoso artista cubano cheaveva già donato al Vaticano una croce con ilegni delle barche dei migranti), il Papaaveva appuntamento nella bella cattedralebarocca nell’Avana vecchia, costruita daigesuiti. Qui si è commosso per latestimonianza di una giovane religiosa chelavora con disabili gravissimi e haimprovvisato, finalmente a suo agio e congrande humour. Come quando ha fattol’esempio di una congregazione religiosa chemette i soldi da parte “ma Dio gli manda uneconomo disastroso che la rende povera:questa è una benedizione di Dio”, haesclamato. “La Chiesa è povera, Dio la vuolepovera”. Non cedere alle lamentele, non averpaura delle discussioni, essere sempreattenti agli ultimi, ma soprattutto non esseretroppo duri nel confessionale, questi gli altriinviti del Papa: “Non stancatevi di perdonare- ha ribadito -. Pensate che quella persona

    potreste essere voi o che potreste cadereancora più in basso”.

    Con i giovani al centro “Varela”. È con igiovani, come spesso accade, che il Papa èstato più spontaneo e allegro. Nella piazzadavanti al centro “Varela”, dopo averascoltato Leonardo, studente di storia, haparlato seduto, chiedendo loro di sognare ingrande, coltivare l’amicizia sociale, di essereuniti nonostante le differenze, credendonella cultura dell’incontro. Con unriferimento amaro alla disoccupazione deigiovani in Europa: “Ci sono Paesi con il 40, il47, il 50 per cento di giovani sotto i 25 annisenza lavoro. Se un popolo non si preoccupadi dare lavoro ai giovani non ha futuro, e igiovani diventano parte della cultura delloscarto in questo impero del dio denaro”.Consapevole di rivolgersi anche a giovani

    atei o praticanti di altri riti - comel’umbanda e la santeria - oltre alla consuetarichiesta di pregare per lui ha aggiunto: “Sequalcuno di voi non è credente che almenomi auguri cose buone”.

    Patrizia Caiffa 

    STORICA VISITACUBA, 20 SETTEMBRE: PAPA FRANCESCO

    INCONTRA FIDEL CASTRO(FOTO L’OSSERVATORE ROMANO

    (WWW.PHOTO.VA)/SIR)

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    Giovedì 24 settembre 2015 11Attualità

    il Periscopio di Zeta

    La storia di Pietro, 25enne che da non credente oggi si trova sempre più spesso in chiesa. Grazie all’incontro con un prete

    Quegli occhi sanno di felicità

    Ogni volta si scopre qualcosa di nuovo. La Sicilia non finisce di stupire. La

    scorsa settimana, per l’ennesima volta, ho partecipato al Seminario distudi, con crediti formativi per i giornalisti, organizzato dal giornalediocesano di Messina “ La Scintilla” e dalla delegazione regionale della Fisc, laFederazione italiana settimanali cattolici a cui aderisce anche il Corriere Cesenate .Il primo pensiero va a don Alfio Inserra, il vulcanico sacerdote-giornalista cuil’appuntamento siciliano è stato intitolato dopo la sua morte. Generazioni diprofessionisti dei periodici diocesani devono tantissimo a questo prete conl’entusiasmo di un ragazzino. Entusiasmo rimasto intatto fino all’ultimo meetingda lui organizzato nel 2011 a Patti. Non lo dimenticheremo mai, lui con la suatalare e il suo straordinario eloquio figlio di un tempo che ora non c’è più.Rimangono inalterati, invece, l’affetto e la passione che ha saputo trasmettere inchi lo ha conosciuto.Ma torniamo ai nostri giorni. Oltre alle bellezze ammirate a Taormina e Savoca inparticolare, e avere ancora apprezzato la cordialità e l’ospitalità della gente diSicilia, vorrei raccontare un frammento di una piccola storia che ho raccolto, inmaniera del tutto casuale, da un 25enne del luogo.Pietro, il nome è di fantasia, è uno che mi dice “il papà ce l’ho ma non ce l’ho”. Nonè semplice interloquire quando una persona ti gela con queste frasi davanti allequali ci si sente spiazzati. Non ho il coraggio per chiedere chiarimenti di questa

    parrocchia. Io gli rispondo che non sono pernulla credente. Pensavo che quel colloquiofosse finito così. Invece il don mi invita adandare da lui, come se le mie parole non loavessero toccato. Da allora la mia vita ècambiata radicalmente. E come la mia è

    cambiata quella di tanti giovani del mio paeseche ora sono nelle prime file alle processioni eriempiono la chiesa, ogni domenica alla Messa”.Pietro mi ha gelato di nuovo, questa volta inpositivo. Un sacerdote contento, gioioso,contagioso tanta è la felicità per la sua scelta divita, riesce a infrangere il muro dei ragazzi dioggi. Ma in che modo? Con la semplicità e laforza che Gesù ha usato con san Matteo: “Vienie seguimi”. Vieni in parrocchia e vedrai cheverrai accolto. Lì troverai altri che come tehanno sogni grandi. Ha ragione papaFrancesco: il cristianesimo si diffonde perattrazione. Ho fatto un incontro decisivo –questa la sostanza del racconto del giovane dame incontrato in Sicilia - bello, affascinante.Sono talmente contento che te lo comunicoperché anche tu possa esserlo altrettanto.Grazie Pietro. (897)

    presenza-non presenza. Li posso solo immaginare.Li tengo per me, intanto vado avanti nel colloquio,visto che Pietro pare abbia desiderio di comunicarequalcosa di bello che già noto dai suoi occhi felici edal suo sorriso aperto.“Un giorno di cinque anni fa – mi dice Pietro con ilcandore di un bambino – ero in casa di una mia zia,una che va sempre in chiesa. Con lei vive un’altramia parente gravemente ammalata. Quel giornopassò il prete per la visita agli infermi.Incontrandomi mi dice che non mi vede mai in

     Villaggio globaledi Ernesto Diaco

    SESSO E VIOLENZA NON FANNO PIÙ VENDEREÈ la sorpren-dente conclu-

    sione di unaricerca con-dotta negli Usadalla AmericanPsychological Association,secondo laquale i mes-saggi commer-ciali televisivi o i cartelloni stradalifunzionano meglio se i loro contenuti pos-sono contare sul certificato “G-rating”, ossiase sono rivolti a un “pubblico generale”, mi-nori inclusi.Non è che le persone non siano attratte dascene di sesso e violenza, spiegano gli autoridello studio. Questi contenuti, però, fini-scono per rivelarsi controproducenti: si pre-sta più attenzione alle immagini violente ederotiche e si tende a distrarsi rispetto ai pro-

    dotti pubblicizzati. La memoria, gli atteggia-menti e le intenzioni di acquisto, diconseguenza, invece che aumentare dimi-nuiscono. Un vero shock per il mondo dellapubblicità e una conferma che la qualitàetica della comunicazione fa la differenza datutti i punti di vista. Anche in rete la credibilità paga. È il motivoper cui un “dinosauro” delle tecnologie comepapa Francesco – è lui stesso a essersi defi-nito così – miete consensi online e spopolasui social network. È di poche settimane fa lanotizia che il profilo Twitter @Pontifex ha su-perato i 22 milioni di followers, di cui 9 in lin-gua spagnola, 6,5 in inglese e 3 milioni initaliano. Ogni giorno si aggiungono all’ac-count del papa argentino in media più diventimila nuovi “seguaci” digitali.Un altro boom significativo è quello regi-strato da Gianni Morandi. Il cantante nato aMonghidoro settant’anni fa non può certo

    essere definito un nativo digitale. Eppureconta su Facebook più di un milione e due-centomila fans, decine di migliaia di like emigliaia di commenti a ogni post, per lo piùfotografie di vita quotidiana: in casa, al la-voro in campagna o mentre corre, una dellesue grandi passioni. Lo scatto con un taglieredi tortellini pronti per il pranzo domenicalecon gli amici, pubblicato il 27 marzo scorso,dopo un’ora aveva già 1.700 commenti e13mila “mi piace”, saliti a 56mila nei ventigiorni successivi.Il segreto del suo successo sul social network per antonomasia è una sorpresa anche perlui. Ma le ragioni non sono difficili da com-prendere: su Facebook Morandi è se stesso,semplice e spontaneo. Non si autopro-muove, non fa polemiche e soprattutto inte-ragisce con chi scrive sulla sua paginapersonale. Ogni sera lui e la moglie Anna de-

    dicano almeno un’ora a leggere, prenderenota, rispondere a qualche commento. “Fa-cebook mi fa sentire quasi contemporaneo,io che sono antico, che sono nato con laguerra”, confida a una rivista. “Mi piace. Ècome se fossimo una comunità che si incon-tra ogni giorno”.

    a rivinto le elezioni (a ottomesi dalle precedenti, a duemesi dal referendum sulPiano Ue “aiuti in cambio di

    riforme”), trasformando il votoparlamentare in un plebiscito su sestesso. Ha sconfitto le opposizionipolitiche (di centrodestra e dicentrosinistra) anche grazie a unacampagna elettorale che ha negato leoriginarie promesse “no austerità”con le quali era salito a l potere. Hasbaragliato gli oppositori interni,confluiti in un nuovo partito che nonha superato lo sbarramento del 3 percento, restando fuori dal Parlamento. Alexis Tsipras torna dunque allaguida del governo greco con lamedesima coalizione che mette

    insieme la sinistra estrema di Syriza(145 seggi) e la destra nazionalista di Anel (10 seggi), disponendo di unamaggioranza di 155 seggi su 300nell’assemblea ateniese.Fin qui i dati di fatto. Ma le votazionielleniche dicono anche altro. A cominciare - inutile negarlo - da uncrescente scollamento tra cittadini e“palazzo”, forse persino tra elettori eSyriza. Poco più della metà degliaventi diritto si è recato alle urne,con un’astensione lievitata in pochimesi di 10 punti percentuali: anche igreci, dunque, come gli elettori diquasi tutti i Paesi europei, nonavvertono come decisiva la propriapartecipazione democratica almomento elettorale. Lo haconfermato monsignor Francesco

    Papamanolis, presidente dei vescovicattolici di Grecia: “Il datodell’astensione è impressionante” e“indica il grado di sfiducia delpopolo verso i politici e la sua

    disperazione circa il futuro delPaese”.In secondo luogo si può osservareche Tsipras ha certamente stravintole elezioni, rafforzandosipoliticamente grazie alla confermapopolare. Ma il quadro economico efinanziario non cambia, i debitirestano, i ritardi complessivi delPaese non svaniscono, i flussimigratori non s’arrestano… Ovverole elezioni di per sé non risolvonoalcuno dei problemi greci. A Tsiprasnon resta che realizzare quelleriforme da tempo promesse (ai suoicittadini, all’Ue, ai creditoriinternazionali) e sottoscritte a luglioin sede europea per ottenere i fondinecessari ad evitare il default. Glielo

    ha ricordato immediatamenteDonald Tusk, presidente delConsiglio europeo: “Molte delle sfidedell’Unione europea nel suo insiemesono le stesse che ha di fronte laGrecia”, fra cui “la crisi dei rifugiati ela creazione di una crescitasostenibile. Confido che il nuovogoverno contribuirà in modocostruttivo nella ricerca di soluzioni”a questi problemi. Tusk si augura cheil voto “assicuri la stabilità politicanecessaria” per le riforme e per laripresa economica e sociale ellenica.Occorre peraltro notare che AlexisTsipras ha dimostrato di conoscerebene i greci: si era dimesso a fineagosto per ottenere un nuovo, ampiomandato. In questo senso ha vinto lapropria scommessa. E questo è un

    punto a suo favore per governare - selo volesse - con autorevolezza edefficacia.Restano almeno un paio di quesitisollevati dal voto del 20 settembre.

    Queste nuove elezioni in Greciahanno infatti ottenuto un’attenzioneinternazionale ben più modestadelle precedenti; se ne è discussopoco nelle sedi istituzionali Ue; lastampa tedesca, francese, polacca,italiana, britannica o nordica non viha dedicato le prime pagine. Puòessere un segnale che, tradotto intermini un po’ sbrigativi, dice: laGrecia comincia a essere uninsistente “tormentone”, dinanzi alquale il coinvolgimento, labenevolenza, la “pazienza” altrui(governi degli altri Paesi europei,istituzioni comunitarie, creditori,opinioni pubbliche nazionali)potrebbero venire meno.Infine un quesito-monito che va ben

    oltre il Pireo. L’elettorato greco nonha promosso gli antieuropeisti e ipartiti “no euro”, eppure si ènuovamente orientato sulle forzepolitiche estreme, di destra e sinistra.E il centro che fine ha fatto? NeaDimokratia, Pasok, To Potami messiinsieme hanno registrato risultatitutto sommato modesti, mentreSyriza, i neofascisti di Alba Dorata ealtre formazioni nazionaliste epopuliste hanno ottenuto una mareadi voti. Si sa che la politica moderna- con l’appoggio dei media e dellarete - punta a esasperare le posizioni,a “personalizzare” le battaglieelettorali e quindi a polarizzare lescelte dei cittadini. Lo si è visto inquesti anni in tanti altri Paesieuropei. Cosa accadrà

    prossimamente in Italia, in Spagna,in Danimarca, in Germania, nellaRepubblica ceca o in qualunquealtro angolo del Vecchio continente?

    Gianni Borsa 

    H

    Tsipras ha stravinto. Per i greci si vedrà

    Il voto rivela un crescente scollamento tracittadini e “palazzo”. Poco più della metàdegli aventi diritto si è recato alle urne,con un'astensione lievitata in pochi mesidi 10 punti percentuali. Monsignor Francesco

    Papamanolis, presidente dei vescovi cattolicidi Grecia: “Indica il grado di sfiduciadel popolo verso i politici e la suadisperazione circa il futuro del Paese”

     E l e z i o n i  p o l i t i c  h e

     i n  G r e c  i a

    ALEXIS TSIPRAS

     TORNA ALLA GUIDADEL GOVERNO GRECO

    CON LA MEDESIMACOALIZIONE CHE METTE

    INSIEME LA SINISTRAESTREMA DI SYRIZA

    (145 SEGGI)E LA DESTRA NAZIONA-

    LISTA DI ANEL(10 SEGGI),

    DISPONENDO DI UNAMAGGIORANZA DI155 SEGGI SU 300NELL’ASSEMBLEA

    ATENIESE (FOTO SIR)

    ISOLABELLA,IN PROVINCIA DI MESSINA

    (VICINO A TAORMINA)

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 33-2015

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    Giovedì 24 settembre 201512   Cesena

    Continuano le feste proposte dalle parrocchie. All’Osservanza celebra la Messa il vescovoBiguzzi. A Santo Stefano organizzano i giovani. A Pievesestina mostra di antichi mestieri

    Ecco dove andare nel fine settimanaOSSERVANZA 

    L’Osservanza anticipa diqualche settimana la festaparrocchiale, facendolacoincidere con il giorno delladedicazione della chiesa,domenica 27 settembre. Inquella data, nel 1472 (543anni fa), fu consacrata lachiesa dell’Osservanzadedicata all’Annunciazione diMaria, come chiesa delconvento dei Frati minorifrancescani. Venerdì 25

    settembre alle 19 è prevista laMessa animata dal coro dellapastorale giovanile e alle 20seguono la cena e il concertoin refettorio con la bandacustica ’Attiko’. Sabato la San Vin cenzo parro cchi aleraccoglie generi alimentari alConad di Ponte Abbadesseper le famiglie bisognose ealle 18.30 in chiesa si tiene ilvespro solenne. Domenicaalle 11 la Messa solenne saràpresieduta dal vescovoGiorgio Biguzzi che daràmandato agli operatoripastorali.Il momento di festa è ancheun’occasione persensibilizzare i fedeli sulledifficoltà economiche in cui

    versa la parrocchia, a seguitodei grandi lavori di restaurocompiuti negli ultimi tempi.(Fs)

    PIEVESESTINA 

    Sarà la Messa dedicata aglianziani e infermi, mercoledì30 settembre alle 15.30, adaprire la festa parrocchialedella comunità diPievesestina che proseguiràfino al 4 ottobre. A seguire cisarà un momento convivialee d’animazione per tutti.Giovedì primo ottobre apartire dalle 20 la processionedella Madonna del Rosarioanticiperà la Messapresieduta dal vescovo della

    Diocesi di Cesena-SarsinaDouglas Regattieti. Alle 21.30si terrà l’incontro sull’Africacon la testimonianza diTommaso Degli Angeli.

     Venerd ì 2 ot tobre in se ratasarà attivo lo standgastronomico ed è inprogramma la cena insiemecon paella valenciana. Sabato3 ottobre alle 15 ci sarà lafiorita dei bambini delcatechismo e a seguire ilgrande gioco e la merendainsieme. Alle 19 lo standgastronomico proporrà

    anche la pizza. In serata laMessa sarà alle 19.30 e alle 21la compagnia del teatro deiTalenti presenterà: " L’ereditàdi volpone". Domenica 4ottobre le Messe saranno alle9 e alle 11. Alle 12.30 ilprogramma prevede il pranzoinsieme nei locali dellaparrocchia. Durante tutta lagiornata dalle 10 alle 18 saràallestita nel piazzale dellachiesa la mostra mercato dimestieri scomparsi, diprodotti vari, di costumi eabitudini popolari. Ilpomeriggio della domenicaproseguirà con l’esposizionedel Santissimo e l’adorazioneeucaristica rispettivamente

    alle 16.30 e 17. Alle 18 riapriràlo stand gastronomico conl’apericena con stuzzichiniromagnoli e aperitivi. A chiusura della festa alle 21

    spettacolo "Arrivano i nostri"con i ragazzi della parrocchiaalla ribalta ed estrazione deibiglietti della sottoscrizione apremi. (Bb)

    SANTO STEFANO

     Anc he la c omu nità di San toStefano si appresta a vivere lafesta parrocchiale dedicataalla "Madonna della

    Misericordia". A curare i varimomenti è il gruppo giovani,da settimane impegnato peroffrire momenti di riflessioni,svago e sano divertimento.La festa si aprirà mercoledì 30settembre con l’incontro:"Dalla Riviera alle Favelas:l’esperienza di volontariato inmissione di quattro ragazzi inColombia". L’incontro si terrànel teatro parrocchiale apartire dalle ore 20.45.La festa proseguirà sabato 3 edomenica 4 ottobre. Durantela Messa solenne delle 11 del4 ottobre ci sarà ilconferimento del mandato aicatechisti e agli animatori deigruppi parrocchiali.

    SAN MARTINO IN FIUME

    Ha preso il via questasettimana e proseguirà fino adomenica 4 ottobre il lungo

    periodo di festa allaparrocchia di San Martino.Sabato 26 settembre dalle 15si terranno i giochi senzafrontiere e, alle 22 dopo ilballo, ad allietare la serata cisarà il gruppo "StelleComete" di Ronta e SanMartino con musica edanimazione.Domenica 27 settembre alle19 si terrà la cena dei popolicon gli scout.La seconda settimana di festa

    sarà caratterizzata da tantieventi e momenti conviviali.Lunedì 28 è in programmauna serata karaoke con pizzanel forno a legna; mercoledìsarà la volta di Rwanda diMarco Cortesi e MaraMoschini e giovedì primoottobre, dopo la processioneanimata dal gruppo giovani,saranno offerti a tutti albanae ciambella.Sarà dedicata alla Romagna lagiornata di venerdì 2 ottobrecon alle 16 i giochi insieme alCesena Rugby, alle 17 labalera del liscio e il torneo diMaraffone e a partire dalle18.30 sarà attivo lo standgastronomico. La seratainizierà con le barzellette di

    nonno Sergio alle 20 perproseguire con lapresentazione del libro dipoesie di Franco Sbrighi econ lo spettacolo diGherardelli alle 21.15:Sabato 3 ottobre alle 14.30 èin programma "A spasso conil Mazzapegul", unapasseggiata per la pistaciclabile tra Ronta e SanMartino insieme a Piedibus.La serata alle 20 vedrà la cenacon delitto dal titolo"L’ultimo Bloody Mary" dellaCompagnia Liberamente ealle 20.45 spettacolo con iballerini di Cesena DanzeDomenica 4 ottobre alle 10.30sarà celebrata la Messa.

    Nel pomeriggio ci sarannol’animazione con l’Aquilonedi Iqbal.L’ultima serata de lla festavedrà salire sul palco i

    cantanti di "Attenti a quei 2"e una dimostrazione dellaScuola Cinofila della CroceRossa Italiana. Il ricavatodella festa sarà devoluta allafamiglia di Alessandro, unbambino diversamente abile.

    CARPINETA 

    Fine settimana intenso aCarpineta in occasione dellafesta parrocchiale. Venerdì,dopo la Messa alle 20, si terràla serata organizzata dai

    bambini del centro estivo.Sabato 26 settembre alle 21musica con il gruppo “Noi6”.Domenica 27 la Messa saràcelebrata alle 11 seguita dallaprocessione. Il pomeriggiosarà allietato dalla musicadell’orchestra Galbucci.Durante le serate lo standgastronomico sarà attivodalle 19.

    SAN VITTORE

    “Eucaristia e matrimonio” :ecco il tema al centrodell'incontro a cura di unacoppia di coniugi inprogramma per il 24settembre alle 21 a San Vitto re in prepar azion e de llafesta della famiglia.

    Domenica 27 alle 11 saràcelebrata la Messa solenneper tutte le famiglie,presieduta da don GiancarloBiguzzi che ricorderà i suoi 50anni di ordinazione. Gliappuntamenti proseguirannoil 30 settembre alle 20.30 conla processione mariana,mentre venerdì 2 ottobre alle20 ci saranno la Messa el'adorazione eucaristica.Sabato 3 ottobre alle 21 sipotrà assistere al grandeconcerto dei Reale. Domenica4 ottobre le Messe sarannoalle 7, 9 e 11. Alle 1 5.30 per le vie d el pae sesi snoderà la processionesolenne. Alle 16.30 è in

    programma il concertobandistico sul sagrato dellachiesa, seguito dallospettacolo di burattini,musica e attrazioni per tutti.

    Foto d’archivio

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 33-2015

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    Giovedì 24 settembre 2015 13Cesena

    "Domata" la Diavolessa

     Alla rupe lavori ultimatierminati i lavori diconsolidamento dellascarpata di via Diavolessa.La strada è chiusa da diversi

    mesi dopo le piogge della scorsaprimavera che avevano causatopiccoli smottamenti. I lavori sonoseguiti, per conto di un privato,dall’ingegner Marco Faedi."I proprietari - spiega l’ingegnere- quando si sono accorti che la scarpata dava segni di cedimento, si sonosubito mobilitati investendo una notevole cifra. La loro casa poggia su unsolido sperone di roccia arenaria, la cui parte superiore è tenera, frutto delladisgregazione da parte degli agenti atmosferici, ed è questa che scivola a

    valle". Il consolidamento consiste in una rete metallica zincata abbastanzaspessa, di 4 millimetri di diametro, con maglie esagonali. La rete è statafissata alla roccia tramite barre lunghe tre metri che entrano nella collina,fissate all’esterno da piastre. Allo scopo di evitare che la terra scivoli di nuovoa valle è stata fissato un telo naturale in f ibra di cocco. Questo telo, oltre afermare le particelle più piccole, è dello stesso colore della terra e quindil’impatto ambientale viene annullato. Senza contare che il cocco è unsubstrato naturale e la vegetazione, in breve, lo r icoprirà integralmente."I proprietari - continua l’ingegnere - stanno facendo eseguire nuovi lavori diregimazione delle acque a monte, in modo da alleggerire il carico di pioggia.L’insieme degli interventi garantisce la sicurezza della scarpata".La strada poteva essere riaperta già da alcune settimane, ma il Comune hapreferito tenerla chiusa in quanto sta provvedendo alla riasfaltatura.

    Cristiano Riciputi

     T

    Intervento eseguito dal proprietario del terreno

    L’ingegnere spiega che la collina haun nucleo di roccia e una superficiefriabile. E’ stata posizionata unadoppia rete di sicurezza che proteggedall’erosione e, allo stesso tempo,evita impatto ambientale

    Protesta | Contro il progetto piazza

    Un corteo di circa 200 persone giovedì 17 settembre ha sfilato per le vie del centroper protestare contro la chiusura del parcheggio di Piazza della Libertà, i cui lavoridovrebbero partire a metà ottobre. Il gruppo si è incamminato con slogan e striscioniper poi arrivare sotto al palazzo Comunale. Alcuni hanno proseguito la protesta nellasala dove si stava svolgendo il Consiglio comunale. Non sono mancate tensioni eatteggiamenti (schiamazzi o silenzi) provocatori da ambo le parti. (Cr)

    Raccolta | 13500 euro contro Ebola

    L’evento "Rage against Ebola", tenutosi il 13 settembre al teatro Verdi di Cesena, hapermesso la raccolta di 13500 euro che saranno donati all’Università cattolica di Makeniper svolgere studi sulla malattia Ebola. Ha presentato i dati l’organizzatore Denis Ugolini,dell’Associazione Salute e Libertà. Presente anche monsignor Giorgio Biguzzi, vescovoemerito di Makeni. Biguzzi ha ringraziato i cesenati per la loro sensibilità e ha auspicatoche continuino il dialogo e il sostegno a distanza.

    26.09.2008 - 26.09.2015

    Nel settimo anniversariodel ritorno alla casa del Padre

    di PATRIZIA SALVI

    il marito Davide, le figlie Chiarae Sara, i genitori Giulio e Alba,le sorelle, il fratello e i parenti

    tutti la ricordanocon immutato affetto

    A suffragio verrà celebratauna Messa nella parrocchia diMadonna del Fuoco sabato

    26 settembre alle 8.30

     ANNIVERSARIO❚❚ Sabato e domenica in zona Parco Ippodromo

    "Cesena in fitness" per stare meglioDue giorni di attività continue per spingere lapopolazione verso stili di vita più sani: sport,

    movimento, alimentazione salubre.E’ quanto si propone Cesena In Fitness, manife-stazione giunta alla terza edizione, in program-ma sabato 26 e domenica 27 (dalle 9 alle 20) inzona ippodromo a Cesena.L’evento è stato presentato la scorsa settimana alTechnogym village, alla presenza del sindacoPaolo Lucchi, del padrone di casa Nerio Ales-sandri e dei vertici di Time to move , associazio-ne promotrice della manifestazione che riuni-sce palestre e centri fitness cittadini."Questa manifestazione - ha spiegato MicheleOcchipinti di Time to move - dà la possibilità aglioperatori del settore di offrire ai cittadini nuoveopportunità di muoversi, sensibilizzando la po-polazione sull’importanza di fare attività fisicatutto l’anno".Tra il Carisport, la pista d’atletica e le aree verdicircostanti, troveranno spazio stand, aree con-

    ferenze (11 i seminari e i corsi di formazione pre-visti nei due giorni), giochi per bambini e aree ri-

    storo. Un totale di 40 gazebo destinati a palestre,centri di fisioterapia, olistici o termali, scuole diballo, associazioni sportive, aziende del settorebenessere.Ci sarà spazio per attività aerobiche, spinning,attività di rilassamento, arti marziali e pugilato,campi da beach volley, beach tennis, pallavolo,pallacanestro e calcetto. Senza contare l’areabimbi, dove sono in programma attività moto-rie, psicomotorie e r icreative, con l’avviamentoallo sport per 20 diverse discipline sportive. Aipiccoli si rivolgono anche Olympic school (sa-bato dalle 10 alle 12, per gli studenti delle me-die), Bimbi in movimento (sabato dalle 15 alle18), Bimbi in movimento per la maratona Al-zheimer (domenica da