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coordinamento di Andrea de Prisco Eudora Mail Pro 3.1 di Raffaello De Masi \ Produttore: Qualcomm Incorporated 6455 Lusk Boulevard San Diego. CA 92121-2779 che con arguzia e rara ironia spulciava il vocabolario insegnando significati nascosti ed etimologie. E ce n'era un'altra, che andava in onda il pome- riggio (ebbe diverse fasce orarie, dal- le tre alle sei) che rispondeva al no- me di "Non è mai troppo tardi". Con- dotta dal maestro Manzi aveva il compito (che in buona sostanza rag- giunse) di colpire l'analfabetismo che allora era ancora profondamente radi- cato in Italia, sia a Sud che a Nord. Il buon maestro aveva il compito di in- segnare non solo l'abbecedario ma anche di usarlo nelle diverse occasio- ni della vita. E ricordo una delle tra- smissioni in cui l" Ecco", dirà qualcu- no dei lettori, "finalmente abbiamo scoperto dove De Masi ha imparato a scrivere e far di conto") lo stesso buon maestro insegnava a preparare una lettera, sono le sue parole, "per- ché sia un modello di chiarezza e buona creanza". Beh, i tempi sono cambiati, ecco- me! Certo, ricevere una lettera fem- minile su carta di Amalfi, profumata di patchouli o di vétiver, fa ancora piacere, ma per posta elettronica è ben difficile trasmettere questi segni di seduzione. Oggi si va di fretta, sempre più di fretta, le regole di Della Casa su come si porge un invito o su come si scrive una frase di saluto so- no trappole d'altri tempi; si clicca sul- la iconcina di Netscape (quella in bas- 99.95 US$ Prezzo (IVA ): hllp://www.eudora.com http://www.qualcomm.com e-mail: [email protected] Eudora Mail Pro, versione 3.1 ellissoidale, dava una immagine che una foto su un quotidiano è a con- fronto un quadro di scuola fiammin- ga, e, allo spegnimento, lasciava al centro dello schermo un punto bianco che pian piano svaniva. Le trasmissio- ni ormai sono cadute nel sonno dell'oblio (no, non era "Lascia o Rad- doppia", comparso l'anno dopo) e avevano uno scopo dichiarato didatti- co; qualcuno della mia età ricorderà "L'Amico degli Animali", condotto da Angelo Lombardi (la TV qualche anno fa tentò di riportare in vita la trasmis- sione affidandola, mi pare, al figlio, ma sparì subito senza lasciare rim- pianti); e anche la bella trasmissione del sabato sera del professor Cutolo, Nel 1954, la neonata televisione italiana ebbe, come si direbbe oggi, un picco di audience per due o tre programmi popolarissimi, che rappre- sentavano pietre miliari, nella setti- mana, cui non si poteva mancare. So- no solo passati una quarantina d'anni ma a raccontarle, ai nostri figli che navigano a vele spiegate negli oceani dei Net, queste cose, si rischia di es- sere guardati, nel migliore dei casi, come dinosauri sopravvissuti a un'epoca, con un pizzico di tollerante bonomia. L'apparecchio TV somiglia- va a un frigocongelatore, che biso- gnava accendere per tempo se si de- siderava essere puntuali con la tra- smissione, aveva un curioso schermo 366 MCmicrocomputer n. 178 - novembre 1997

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coordinamento di Andrea de Prisco

Eudora Mail Pro 3.1di Raffaello De Masi \

Produttore:Qualcomm Incorporated6455 Lusk BoulevardSan Diego.CA 92121-2779

che con arguzia e rara ironia spulciavail vocabolario insegnando significatinascosti ed etimologie. E ce n'eraun'altra, che andava in onda il pome-riggio (ebbe diverse fasce orarie, dal-le tre alle sei) che rispondeva al no-me di "Non è mai troppo tardi". Con-dotta dal maestro Manzi aveva ilcompito (che in buona sostanza rag-giunse) di colpire l'analfabetismo cheallora era ancora profondamente radi-cato in Italia, sia a Sud che a Nord. Ilbuon maestro aveva il compito di in-segnare non solo l'abbecedario maanche di usarlo nelle diverse occasio-ni della vita. E ricordo una delle tra-smissioni in cui l" Ecco", dirà qualcu-no dei lettori, "finalmente abbiamoscoperto dove De Masi ha imparato ascrivere e far di conto") lo stessobuon maestro insegnava a preparareuna lettera, sono le sue parole, "per-ché sia un modello di chiarezza ebuona creanza".

Beh, i tempi sono cambiati, ecco-me! Certo, ricevere una lettera fem-minile su carta di Amalfi, profumatadi patchouli o di vétiver, fa ancorapiacere, ma per posta elettronica èben difficile trasmettere questi segnidi seduzione. Oggi si va di fretta,sempre più di fretta, le regole di DellaCasa su come si porge un invito o sucome si scrive una frase di saluto so-no trappole d'altri tempi; si clicca sul-la iconcina di Netscape (quella in bas-

99.95 US$Prezzo (IVA ):

hllp://www.eudora.comhttp://www.qualcomm.come-mail: [email protected]

Eudora Mail Pro,versione 3.1

ellissoidale, dava una immagine cheuna foto su un quotidiano è a con-fronto un quadro di scuola fiammin-ga, e, allo spegnimento, lasciava alcentro dello schermo un punto biancoche pian piano svaniva. Le trasmissio-ni ormai sono cadute nel sonnodell'oblio (no, non era "Lascia o Rad-doppia", comparso l'anno dopo) eavevano uno scopo dichiarato didatti-co; qualcuno della mia età ricorderà"L'Amico degli Animali", condotto daAngelo Lombardi (la TV qualche annofa tentò di riportare in vita la trasmis-sione affidandola, mi pare, al figlio,ma sparì subito senza lasciare rim-pianti); e anche la bella trasmissionedel sabato sera del professor Cutolo,

Nel 1954, la neonata televisioneitaliana ebbe, come si direbbe oggi,un picco di audience per due o treprogrammi popolarissimi, che rappre-sentavano pietre miliari, nella setti-mana, cui non si poteva mancare. So-no solo passati una quarantina d'annima a raccontarle, ai nostri figli chenavigano a vele spiegate negli oceanidei Net, queste cose, si rischia di es-sere guardati, nel migliore dei casi,come dinosauri sopravvissuti aun'epoca, con un pizzico di tollerantebonomia. L'apparecchio TV somiglia-va a un frigocongelatore, che biso-gnava accendere per tempo se si de-siderava essere puntuali con la tra-smissione, aveva un curioso schermo

366 MCmicrocomputer n. 178 - novembre 1997

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Semplice; quando i progettisti si misero alla ricerca di un nome per la loro creatura,Justine Correa, una delle autrici del pacchetto, stava leggendo un bellissimo romanzobreve, dal titolo "Why I live at the P.O.", di Eudora Welty; la narrazione fu cosìaffascinante da coinvolgere tutto il software team. La novella si trova in un volume daltitolo" A Curtain of Green", ed è pubblicata da Harcourt Brace(http://www.hbcollege.com/l. Onore al merito!

Perché Eudora?

sto orientata in senso" keyboard dri-ven". Oggi non può competere con lasezione e-mail dei browser massimi,specie quello presente nel Communi-cator 4, ma ha il vantaggio di esserepiccola piccola, di girare anche su un

La finestra delle pre-ferenze e dei setup,con numerosissimeopzioni.

La finestra dei plug-in;da notare il Rot 13,che esegue una sem-plice crittazione sulmessaggio inviato.

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destinata a divenire successivamentela PRO. La prima è una versionefreeware, di dimensioni e prestazioniridotte, che si può scaricare diretta-mente dal sito e che presenta unbuon livello d'uso, anche se è piutto-

so a destra, a forma di busta, avetepresente?) e si sbatte il nostro mes-saggio di crudi bit, magari stando at-tenti alle accentate e ai caratteri spe-ciali. E c'è gente che si arzigogola ascrivere file infiniti di stanghette epallini che, si racconta, costituisconoe sostituiscono" la firma", quella cheuna volta si scriveva con tanto di svo-lazzo e grazie accluse.

Beh, non è che Eudora abbia poi laforma di una penna d'oca e di unaampollina di nero di seppia, ma alme-no qualche sistema per aggraziare lanostra lettera, per quel che il bytepuò, ce l'ha. E, cosa che non guasta,ci mette a disposizione un mezzo perI.e-mail che trasforma questa pur nondifficile tecnica in un tool personaleche ci può differenziare gradevolmen-te dalla utenza più frettolosa e incu-rante. Vediamo come.

Lo splashscreen di Eudora.

Eudora Pro,il pacchetto

Eudora è un programma di veneran-da età. Fu sviluppato inizialmentedall'università dell'lllinois, che diedevita alla prima release nel 1988, esuccessivamente la aggiornò fino al1992; in tale data i diritti furono cedu-ti alla Qualcomm che ne realizzò dueversioni parallele; la Lite e la normale,

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SE, di essere velocissima e di rappre-sentare un buon complemento abrowser, come WebSurfer o Mosaic,che la spedizione della posta non cel'hanno, come opzione.

La versione Pro, al contrario, è unvero pezzo di bravura. Ben difficile èpoter pensare ad altre opzioni diverseda quelle presenti nel pacchetto. Eanche questo package non è che siatanto esigente in termini di hardwaree software; si accontenta di un Plus,del System 7, di un mega e mezzocirca di spazio su disco e di appena700 Kb di memoria RAM; più france-scano di così?

Ma procediamo con ordine; l'instal-lazione avviene ancora attraverso iclassici dischetti HO; il risultato è unacartella di circa 6 mbyte contenente ilprogramma principale, alcuni readme,e una serie di ammennicoli e plug-in,alcuni utili, altri di scarso vantaggio.

Il tutto è accompagnato da un ma-nuale di un centinaio di pagine cheoffre una completa disamina, ragiona-ta ed esaustiva, delle caratteristichedel programma, con un tocco di aned-dotica che neppure guasta tanto.

AI lancio Eudora propone immedia-tamente di usare il programma regi-strandosi come utente (e poteva nonessere) attraverso e-mai!. Finalmentenon si è più alla rincorsa di etichettee foglietti volanti per rintracciarel'user code e il numero di attivazione;sono stampati nella seconda paginadi copertina. E una volta eseguitaquesta operazione, che avviene attra-verso la esecuzione di uno script, sientra in un ambiente piacevole, diver-tente e piuttosto amichevole.

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Esempi di messaggi in entrata e uscita; nel pri-mo si noti il toolbar supplementare, con le op-zioni descritte nell'articolo.

Usando Eudora ProGran programma, Eudora; difficile

non innamorarsene subito. Chi finorasi è servito di utility di e-mail integra-te nei browser scoprirà, usando que-sto pacchetto, un modo nuovo e pia-cevole di scrivere lettere. La caratte-ristica principale del package è lacompleta customizzabilità nel rispettodei desideri dell'utente, anche i piùpiccoli e personali. Ma procediamocon ordine.

AI lancio il pacchetto offre solo unmenu e una barra strumenti lunghettama facilmente comprensibile nellefunzioni. A quasi tutte le icone pre-senti corrisponde un sottoambiente,come vedremo tra poco. La cosa checi preme immediatamente precisareè che è subito disponibile in linea, informa di Apple menu, un help raffina-tissimo e completamente esaustivo,forse addirittura più del manualestesso. Trovare un valido aiuto è unoscherzetto da bambini, e lo è alla let-tera visto che Anja, la mia bambinarussa, scrive ai suoi attori e cantantipreferiti lunghe lettere d'amore usan-do proprio Eudora.

Cominciamo a giocherei la re con ilpacchetto nel modo più ovvio possibi-le; mandiamo al nostro stesso indiriz-zo un bel messaggio. Schiacciamo lafinestra di "New Message", o sele-zioniamo la relativa opzione dal menue si spalancherà una finestra simile aquella già vista in altri pacchetti. Ma è

simile solo in apparenza; guardandolapiù da vicino vediamo che si tratta diqualcosa di più sofisticato.

La pagina presenta le solite opzionirelative all'indirizzo, con le altrettantosolite voci To, From, Subject, CC eBCC. Ma sopra c'è qualche cosa dinuovo. Cominciamo dalla barra del ti-tolo; essa, all'inizio, non contiene nul-la ma, man mano che si batte l'indi-rizzario, il soggetto e così via si ag-giorna con i relativi valori, compresianche quelli relativi alla data e all'ora

Versione Pro dellacorrispondente Lite,disponibile quest'ultimacome freeware, possiedecaratteristiche di rapidità,immediatezza, ordine epuliziache permettono di

superare le talora frustranti sedute discambio di posta.Customizzabile fino all'estremo, perconsentire di lavorare in un ambiente rapidoe raffinato.Facilitàd'uso insuperabile, tanto da poteressere adottato, all'inizio, senza necessità dialcuna seduta tutorial. Gira con rapiditàanche su macchine della serie Plus

Impossibilità di aggiungereimmagini alla "firma", siapure in forma di attached file.

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della realizzazione; cliccando sullabarra stessa si spalanca la lista deimessaggi in uscita, per un rapidocontrollo di quanta posta sta per par-tire o, magari, per richiamare una let-tera in partenza per apportare modifi-che. Giusto sotto la barra della fine-stra c'è quella delle icone, che per-mettono di controllare le caratteristi-che, generali e particolari, del mes-

Spel/Wel/ in azione; peccato non sia disponibileil vocabolario in italiano; i setup disponibili sono,come si vede, degni di un ottimo wp.

saggio stesso.Diverse di queste sono importanti,

e degne di una pausa; alcune permet-tono infatti di aggiungere un tocco inpiù alla lettera che stiamo preparan-do, altre automatizzano, on fly, opera-

zioni che richiederebbero una pur mi-nima sequenza di operazioni. Il primopulsante setta la priorità del messag-gio (in entrata o uscita). Il concetto dipriorità è in effetti virtuale, vale a direche nelle operazioni di scambio dicorrispondenza il set di lettere in par-tenza (e tantomeno in arrivo) non su-bisce alcun effetto dalla gerarchia as-segnata. La priorità è solo rappresen-

Fenomeni di traslitterazioneVi è capitato mai di ricevere una e-mail in cui, distribuiti a pioggia,sono dispersi caratteri strani e incomprensibili, o stringhealfanumeriche di cui si ignora l'origine? Certamente; e, allora, checosa sta succedendo?Il problema sta nel fatto che macchine e sistemi operativi diversimanipolano i caratteri in forme differenti. Come si può fare a ovviareall'inconveniente?Fino a che ci manteniamo nel set di caratteri ASCII, problemi non cene sono Ormai ASCII è standard che più standard non si può, e hafatto pressoché piazza pulita di tutti gli altri codici. Purtropposuperata la soglia del codice 127 le cose si complicano.Immaginiamo di spedire una lettera contenente la parola "perché";se diamo un'occhiata alla mappatura dei caratteri Mac vedremo che"é" ha il numero di codice 142; sfortunatamente non tutti usano ilMac, e quindi non tutti hanno accesso al suo set di caratteri, sempredal 127 in poi, per cui su un'altra macchina la solita lettera ècodificata con la numero 237; allora che fare? Una prima soluzione èil set di caratteri ISO Latin-1; in parole povere il computer che inviaall'altro un messaggio del tipo "sto usando l'ISO Latin" , in modoche sia chiaro che il 237 dell'uno corrisponda al 142 dell'altro e cheambedue corrispondono alla lettera "é" dell'ISO Latin, che hacodice, tanto per complicare le cose, 233. La cosa funziona bene, adesempio, collegando direttamente un PC con un Mac, ad esempiosu una rete locale.Sfortunatamente SMTP, il protocollo usato per muovere la posta suInternet, non può usare codici di carattere superiori a 127; il meglioche può succedere, allora è che il nostro meraviglioso "é", con

codice 233, viene sottoposto a una operazione di modulo,divenendo 105, che corrisponde a una" i"; e "perché" diventa"perchi"; sigh!Il problema può essere risolto adottando il "Ouoted-PrintableEncoding". Per rappresentare caratteri di valore superiore a 127usando questo codice, il mailer converte il valore del caratterestesso in due numeri esadecimali, preceduti dal segno =; così "é"diviene" =E9", codice che viene interpretato all'arrivo eritrasformato in lettera.La codifica OP è una cosa meravigliosa, finché funziona; il problemasta nel fatto che non tutti i mailer supportano MIME. E così ilricevente potrebbe ritrovarsi con una sfilza di caratteri strani e diparole difficilmente comprensibili. Tanto per mantenerci leggeri c'èun altro problema; poiché" =" è usato per la codifica, esso stessodeve essere codificato, quando vuole rappresentare davvero uneguale, in un altro modo, per la precisione "=3D". Inoltre i messaggiinviati sotto questa codifica devono avere righe di lunghezza nonsuperiore a 76 caratteri; se, nella codifica, molti caratteri devonoessere sottoposti a trasformazione, la lunghezza della riga puòessere superata di molto, con lo sgradevole effetto, da parte delricevente, di avere messaggi con linee smozzicate e zoppe.Come fare? Beh, la cosa più semplice è quella di trasformare icaratteri supra-127 in altri; "é" può essere trasformata in "e'"(anche se un "i'" è proprio brutto da vedere). FortunatamenteMIME è abbastanza diffuso, ma, almeno la prima volta checontattiamo una persona, un po' di saper vivere e di buon gusto,mandando una lettera leggibile da chiunque, non guasta.

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to, in questa sezione, una mancanzache, personalmente, non ci dà alcunfastidio, ma che per altri potrebbeavere una certa rilevanza. Per "altri"intendo quelle persone con il pollicedi Giotto che si deliziano, beati loro, acreare firme chilometriche che do-vrebbero rappresentare il loro sensoartistico; per queste pur geniali per-sone sarebbe stato augurabile averea disposizione la possibilità di inserireun disegno, una PICT, una animazio-ne, magari in forma di attached file,come avviene per il corpo lettera. Hosegnalato la cosa a quelli della Qual-comm che, immediatamente e conmolta cortesia, mi hanno risposto di-cendo di aver tenuto buon conto delmio consiglio.

Il terzo bottone consente di selezio-

nare il formato di codifica per gli atta-chment, il quarto abilita la codificadegli attachment che contengonolunghe linee di testo o caratteri spe-ciali (v. riquadro a pago 369). Un altropulsante consente ancora di trattarele risorse e il tipo di file nel caso dicomunicazioni tra Mac e Mac. "WordWrap", sempre da utilizzare, abilita laclassica tecnica di "spezzare" lunghefrasi in righe di 76 caratteri (il valoreè in default ma può essere regolatoda una chiamata alle preferenze),"Keep Copy" scarica una copia dellanostra missiva in uscita nella nostracartella della corrispondenza e "RR"chiede all'indirizzario la restituzionedi una ricevuta di ritorno. All'estremadestra c'è un pulsante che permettedi inviare immediatamente o di met-tere in coda la lettera da spedire.

Il toolbar sottostante ha, per cosìdire, funzioni più frivole. Vi si può se-lezionare il tipo di carattere, la gran-dezza, il colore, il formato, gli allinea-menti, e alcuni tipi di formattazione.Segue il vero corpo del messaggio,con le classiche righe (To, From,Subject, CC, BCC e Attachment) cheperò, qui, hanno il vantaggio di gode-re di una serie di setup, più o menoautomatici, che semplificano intelli-gentemente la creazione di questasezione, cui, come è noto, occorrededicare un po' di attenzione e doveun errore può avere conseguenze in-desiderate. Ad esempio, è possibileusare diverse "personalità", comevengono chiamate dal pacchetto; va-Ie a dire che se una persona ha diver-si indirizzi di posta elettronica (cosache è pur facile che avvenga sce-gliendosi una mailbox nella maggiorparte dei principali motori di ricerca)si attiva, in corrispondenza della rigaFrom, un popup menu che permettedi scegliere, al volo, l'indirizzo desi-derato.

Una caratteristica interessante diEudora è la possibilità di creare filestazionari; se avete una lettera tipoche utilizzate spesso e che odiate ri-battere continuamente o ricavaredall'archivio appunti, scrivete la peruna volta sola e salvatela come sta-tionery nella vostra cartella; poteteaddirittura stabilire che un file stazio-nario si apra in default ogni volta chedecidete di scrivere una lettera.

Eudora dispone di uno spellingchecker in linea, purtroppo solo inlingua inglese. Purtroppo, dicevamo,perché dispone di caratteristiche da

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L'uso dei filtri, chepossono essere com-binati tra loro per unaperfetta redirezionedei messaggi.

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Una finestra di firma;l'indirizzo di URL vienericonosciuto automati-camente durante lascrittura. o

tata da simboli diversi che, alla rice-zione, indicano all'utente se un mes-saggio ha una importanza tale da es-sere letto per primo; ad esempio, ser-ve a evidenziare un messaggio perso-nale quando, la mattina, aprendo lamailbox della posta in arrivo ci trovia-mo seppelliti dal ciarpame delle newse di messaggi più o meno pubblicitaridelle aziende cui una volta, disgrazia-tamente, abbiamo avuto la stoltezzadi inviare la nostra e-mai!. Segnalarela nostra missiva con un simbolo diprecedenza serve a farla almeno rico-noscere tra tutto il resto.

Il secondo pulsante permette discegliere la firma tra una serie di "si-gnature" che, diligentemente, abbia-mo preparato e inserito in un databa-se interno. Purtroppo abbiamo nota-

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Page 6: coordinamento di Andrea de Prisco Eudora Mail Pro 3 · coordinamento di Andrea de Prisco Eudora Mail Pro 3.1 di Raffaello De Masi \ Produttore: Qualcomm Incorporated 6455 Lusk Boulevard

far invidia a pacchetti ben più rinoma-ti e diffusi. Se il messaggio che invia-mo non è originale ma rappresentauna risposta sono a disposizione trefunzioni diverse; Reply, che approntaimmediatamente un foglio con tuttoil necessario già pronto, Forward,che inoltra il messaggio a un nuovodestinatario e Redirect, che svolgefunzioni leggermente diverse, vistoche mantiene intatto il nome del mit-tente originario (nel primo caso si ot-tiene qualcosa di simile al "by way"degli e-mail dei browser).

L'address book, chepuò con tenere, oltrealle notizie relativeall'e-mail, anche datipersonali.

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E per ricevere?Beh, ricevere è più semplice, ma al

contempo molto raffinato. Come alsolito la posta in arrivo può essereprotetta da password, e la ricezioneavviene in una ·finestra abbastanza si-mile a quella di spedizione (qui si po-teva far qualcosa per diversificarlamaggiormente). La finestra ha, ancheessa, una serie di iconette, che evi-denziano la priorità assegnata dalmittente, il cestino ad effetto imme-diato, e una matitina che permette dieditare il messaggio. Una icona, si-gnificativamente chiamata "bla, bla,bla", taglia la messaggistica diagno-stica della testata ed è possibile ese-guire il fetching su messaggi solo tra-sferiti in parte (utile quando si desi-dera correre oltre in caso di messag-gi lunghi o con interminabili file atta-ched). Una formina tipo autotrenotrasferisce il messaggio a una mail-box desiderata ed è qui che le cosesi fanno più raffinate.

La posta in arrivo a Eudora può es-sere manipolata, automaticamente emanualmente in modo da evitare per-dite di tempo in caso di caselle po-stali giornalmente molto affollate. Im-maginiamo di essere iscritti a diversemail list che giornalmente si affanna-no a spedirci posta più o meno desi-derata; attraverso una finestra appo-sita si possono realizzare diversemailbox dove, manualmente o auto-maticamente, all'arrivo, le missivevengono instradate per essere poianalizzate e lette con più calma. L'in-stradamento avviene con una seriemolto articolata di opzioni; in altre pa-role si può scegliere di selezionare esmistare la posta in base a chi lamanda, o al contenuto in essa pre-sente, o ancora alla grandezza degliattachment, alla priorità, alla data e

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così via. Addirittura si può istruire ilpacchetto a cancellare direttamentela posta non desiderata, o magari so-lo gli attachment, o a rispedire auto-maticamente messaggi, soggiacentia certi criteri, ad altri indirizzi. Questoavviene in base a filtri, customizzabilidall'utente, e regolati né più né menocome avviene nei database. Sui mes-saggi comunque raggruppati o sele-zionati è possibile eseguire operazio-ni di sort o di ricerca, e abbinare i ri-sultati, ancora, ad altri filtri I mes-. . .saggi In arrivo possono essere ag-ganciati a rubriche di indirizzario cheincorporano, più o meno automatica-mente, i dati del mittente, ovviamen-te con tanto di nickname.

Eudora può accedere a due servizidi directory on-line, Ph e Finger. Inambedue i casi si sottopone la querye si lancia il rispettivo servizio. Unavolta ,che questo ha provveduto allabisogna, si può indirizzare diretta-mente da quell'ambiente il nostronuovo messaggio. La cosa è tantopiù semplice in quanto il toolbar, dicui dicevamo innanzi, può essere cu-stomizzato in maniera pressoché to-tale, aggiungendo tasti comando cheraggiungono pressoché tutte le op-zioni del programma stesso. AncoraEudora accede automaticamente auna serie di plug-in, alcuni dei qualiforniti col pacchetto, altri disponibilipresso Qualcomm o presenti suWWW come shareware o prodotti dasoftware house. Inoltre Eudora puòessere usato in ambiente multiuser,cosa che ci permetterà di gestire conmaggiore riservatezza la nostra posta

più o meno personale.Che la customizzabilità del pacchet-

to sia davvero notevole lo dimostra lalunga lista delle opzioni nella finestràdelle preferenze (oltre cento voci dasetta re) . La cosa non deve spaventa-re in quanto Eudora automatizza l'in-serimento dei parametri nella mag-gior parte dei casi, in base all'analisidel sistema e ai parametri contenutinell'Internet Config. Inoltre disponedi un semplice ambiente di scriptingche mette a disposizione dell'utenteesigentissimo un ulteriore mezzo dilavoro. Ancora, Eudora è disegnatoper essere usato su terminali serverCisco, per connessioni dial-up.

ConclusioniNon scopriamo certo l'America di-

cendo che Eudora è il più diffuso epotente tool di e-mail presente su In-ternet (non a caso la scatola presentaun logo che recita" Join 18 millionsof Eudora User"). Realizzato in ma-niera impeccabile, estremamenteamichevole nell'uso, offre caratteristi-che di editing e di manipolazione del-la nostra posta che è ben difficile tro-vare in altri pacchetti. Oltre tutto co-sta poco, e l'assistenza al cliente daparte della Qualcomm è rapida, preci-sa, puntuale e si estende ben oltre itre mesi descritti nel foglio di garan-zia. Certo, non può spedire messaggisu carta di riso, ma ci è molto vicino.

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