coordinamento di Andrea d Prisco Anno nuovo, vita · m'era l/iscretameme affitloto lino camuo al...

8
( di Raffaello De Masi) Anno nuovo, vita ••• coordinamento di Andrea d Prisco re "abbastanza grosso e sofisticato da essere real- mente utile nelle applicazioni domestiche". Col sen- no di poi vediamo che la cosa si è avverata solo In parte, vista la parte prepondera~te che, nelle nostre case, i videogiochi occupano SUInostn personal; ma l'importante è che ci siano arrivati. . .. Ma è tempo di passare ai nu~en della nVlsta da sfogliare. Eccovi qualche cunoslta del tempi andati, e qualche notizia più o meno interessante dell'ana che tirava allora. A gennaio il raccolto è sempre modesto E lo sono ~nche le macchine provate sulla rivista. A proposito, miseria dei tempi, l'abbonamento vie- ne offerto con in regalo una confeZione con 3 (dl- consi tre) minifloppy Dysan, ma bisogna pagare un sovrapprezzo di 3500 lire. Corrado prosegue la ru- brica dei giochi (i soliti adventure e arcade; che vo- lete, questo passa il convento. M~ Corrado, manco a dirlo ne approfitta per proporci I ennesima versIo- ne de( suo adorato L1FE; che la falciuta signora se li porti tutti!). David A. Lien (guarda che nome!!!) pub- blica il suo "Dizionario del BASIC", che resterà a lungo un best seller; lo possiedo ancora!. E, proprio per non contraddire le chiacchiere della premessa~ Corrado, sempre lui, prova tre pacchetti che da. soli trasformano il PC in una macchina da uffiCIO. I package, Delta, Open Access e Symphony! questi i nomi, hanno scopi diversi anche se (specialmente gli ultimi due) occupano aree sovente sovrappo.nlbl- li. Il primo, prodotto dalla Inglese CompSoft, e un potente e sofisticato sistema .gestlonale di archiVI basati su una struttura transazlonale. Dotato anche di un semplice editor incorporato e.di un generatore automatico di report, può lavorare In modalità batch sugli archivi, che possono essere legati da otto livel- li di transazioni diverse. Il secondo, realizzato dalla Software Products International, è un ponderoso ambiente integrato dotato di molteplici funzioni. Do- vrebbe risiedere preferenzialmente su un diSCOngl- do (allora si chiamavano Winchester, già, proprio co- me lo yellow boy!) e incorpora un db, uno spread- sheet. un buon wp, un generatore di business graphics, un programma di comunicazio~e e perfin<;> una agenda-calendario. Punto forte dell ambiente e la grafica, ben integrata in tutti. i moduli, e una fun- zione di help, che permette di elencare tUtti I co- mandi disponibili nel sottoambiente utilizzato. Infine Symphony, grande novità della Lotus, che Dall'editoriale di Paolo Nuti del numero di gennaio 1985: " Il primo microcom: puter a portata di hobblsta di CUIebbi notizia fu l'Altair, il cui progetto appar- ve sul numero di gennaio 1975 di Po- pular Electronics". Il microcomputer, a quell'epoca, ha già dieci anni di età e di progressi, a voler ben vedere, ne ha fatti non molti. Intendiamoci, l'Altair, benché venduto in qualche migliaio di esemplari, poteva essere utilizzato. solo. per qualche esercizio di programmazione In linguaggio macchina. E i due anni successivi ('76 e 'n) sono ricchissimi di novità e di migliorie sul te- ma. Accanto al capostipite, compare subito l'IMSAI 8080, immediatamente giunto al suc- cesso con una carriera alla Naomi, per essere comp~rso nel film "Wargames", splendido esempio di cosa è possibile far credere alle ma~- se. E l'IMSAI, grazie alla Improvvisa popolanta, ebbe un picco di vendite interessante; per un mi- gliaio di dollari si poteva portare a casa un cassone delle dimensioni (ma solo quelle) di un mlnlcom- puter, per poi scoprire che quel che si vedeva nel film era lontano come la vetta dell' Everest, e che poteva essere interfacciato solo con perife- riche dal prezzo catastrofico. Ma il fatto fu sintomatico della "fame" degli utenti; e a questa fame diedero degno cibo una serie interminabile di case, nate dal nul- la e presto ivi ritornate (stiamo parlando di una ventina abbondante di anni fa!). Ma accanto ad esse ecco comparire la Micro- soft (che nello stesso '75 studia un BA- SIC per l'Altair e simili), la Commodore, la Digital Research (madre del dittato- riale CP/M) e la Apple. Di Commodore e Apple si parlerà molto in se- guito: le loro creature, il PET e l'Apple Il, nate nell'n avranno vita lunga (la seconda nel 1985 è ancora I~ macchina più venduta sul mercato). ESSI sono di concezione così avanzata da sopravvivere ancora al- la data delle riviste che stiamo illustrando. Ma la ve- ra svolta la danno, da una parte, la riduzione dei prezzi della componentistica, dall'altra la comparsa di veri applicativi, come word processor (Word Star), spreadsheet (VisiCalc) e qualche timido datab?se. E' curioso rilevare che questo pICCOdi quallta SIha nel giro di due o tre anni (nel 1978 tutto quanto de- scritto è già, bene o male, patrimonio del mercato) e occorre passare all'anno '81-'82 per vedere la nascI- ta del PC IBM e delle macchinette tipo Spectrum e Commodore. Nuti, buon profeta, nello stesso edito- riale, si augura che l'home computer sarà in avveni- 162 MCmicrocomputer n. 177 - ottobre 1997

Transcript of coordinamento di Andrea d Prisco Anno nuovo, vita · m'era l/iscretameme affitloto lino camuo al...

( di RaffaelloDe Masi)

•Anno nuovo, vita •••

coordinamento di Andrea d Prisco

re "abbastanza grosso e sofisticato da essere real-mente utile nelle applicazioni domestiche". Col sen-no di poi vediamo che la cosa si è avverata solo Inparte, vista la parte prepondera~te che, nelle nostrecase, i videogiochi occupano SUInostn personal; mal'importante è che ci siano arrivati. . . .

Ma è tempo di passare ai nu~en della nVlsta dasfogliare. Eccovi qualche cunoslta del tempi andati,e qualche notizia più o meno interessante dell'anache tirava allora.

A gennaio il raccoltoè sempre modesto

E lo sono ~nche le macchine provate sulla rivista.A proposito, miseria dei tempi, l'abbonamento vie-ne offerto con in regalo una confeZione con 3 (dl-consi tre) minifloppy Dysan, ma bisogna pagare unsovrapprezzo di 3500 lire. Corrado prosegue la ru-brica dei giochi (i soliti adventure e arcade; che vo-lete, questo passa il convento. M~ Corrado, mancoa dirlo ne approfitta per proporci I ennesima versIo-ne de( suo adorato L1FE; che la falciuta signora se liporti tutti!). David A. Lien (guarda che nome!!!) pub-blica il suo "Dizionario del BASIC", che resterà alungo un best seller; lo possiedo ancora!. E, proprioper non contraddire le chiacchiere della premessa~Corrado, sempre lui, prova tre pacchetti che da. solitrasformano il PC in una macchina da uffiCIO. Ipackage, Delta, Open Access e Symphony! questi inomi, hanno scopi diversi anche se (specialmentegli ultimi due) occupano aree sovente sovrappo.nlbl-li. Il primo, prodotto dalla Inglese CompSoft, e unpotente e sofisticato sistema .gestlonale di archiVIbasati su una struttura transazlonale. Dotato anchedi un semplice editor incorporato e.di un generatoreautomatico di report, può lavorare In modalità batchsugli archivi, che possono essere legati da otto livel-li di transazioni diverse. Il secondo, realizzato dallaSoftware Products International, è un ponderosoambiente integrato dotato di molteplici funzioni. Do-vrebbe risiedere preferenzialmente su un diSCOngl-do (allora si chiamavano Winchester, già, proprio co-me lo yellow boy!) e incorpora un db, uno spread-sheet. un buon wp, un generatore di businessgraphics, un programma di comunicazio~e e perfin<;>una agenda-calendario. Punto forte dell ambiente ela grafica, ben integrata in tutti. i moduli, e una fun-zione di help, che permette di elencare tUtti I co-mandi disponibili nel sottoambiente utilizzato.

Infine Symphony, grande novità della Lotus, che

Dall'editoriale di Paolo Nuti del numerodi gennaio 1985: " Il primo microcom:puter a portata di hobblsta di CUIebbinotizia fu l'Altair, il cui progetto appar-ve sul numero di gennaio 1975 di Po-

pular Electronics". Il microcomputer, aquell'epoca, ha già dieci anni di età e di

progressi, a voler ben vedere, ne ha fattinon molti. Intendiamoci, l'Altair, benché

venduto in qualche migliaio di esemplari,poteva essere utilizzato. solo. per qualche

esercizio di programmazione In linguaggiomacchina. E i due anni successivi ('76 e 'n)

sono ricchissimi di novità e di migliorie sul te-ma. Accanto al capostipite, compare subito

l'IMSAI 8080, immediatamente giunto al suc-cesso con una carriera alla Naomi, per essere

comp~rso nel film "Wargames", splendidoesempio di cosa è possibile far credere alle ma~-

se. E l'IMSAI, grazie alla Improvvisa popolanta,ebbe un picco di vendite interessante; per un mi-

gliaio di dollari si poteva portare a casa un cassonedelle dimensioni (ma solo quelle) di un mlnlcom-puter, per poi scoprire che quel che si vedeva nelfilm era lontano come la vetta dell' Everest, eche poteva essere interfacciato solo con perife-riche dal prezzo catastrofico.Ma il fatto fu sintomatico della "fame" degliutenti; e a questa fame diedero degno cibouna serie interminabile di case, nate dal nul-la e presto ivi ritornate (stiamo parlando diuna ventina abbondante di anni fa!). Maaccanto ad esse ecco comparire la Micro-soft (che nello stesso '75 studia un BA-SIC per l'Altair e simili), la Commodore,la Digital Research (madre del dittato-riale CP/M) e la Apple.

Di Commodore e Apple si parlerà molto in se-guito: le loro creature, il PET e l'Apple Il, nate nell'navranno vita lunga (la seconda nel 1985 è ancora I~macchina più venduta sul mercato). ESSI sono diconcezione così avanzata da sopravvivere ancora al-la data delle riviste che stiamo illustrando. Ma la ve-ra svolta la danno, da una parte, la riduzione deiprezzi della componentistica, dall'altra la comparsadi veri applicativi, come word processor (Word Star),spreadsheet (VisiCalc) e qualche timido datab?se.

E' curioso rilevare che questo pICCOdi quallta SIhanel giro di due o tre anni (nel 1978 tutto quanto de-scritto è già, bene o male, patrimonio del mercato) eoccorre passare all'anno '81-'82 per vedere la nascI-ta del PC IBM e delle macchinette tipo Spectrum eCommodore. Nuti, buon profeta, nello stesso edito-riale, si augura che l'home computer sarà in avveni-

162 MCmicrocomputer n. 177 - ottobre 1997

EPSON®

Per in/armaziani suipunti vendita, chiamare il

Spedire a: EPSONItalia SpA - 20099 Sesta S. Giovanni (MI)V.le F.UiCasiraghi 427, a inviare via /ox allo 02/2440750.

C16i:iimot]In Internet: www.epson.it

r--------------·I Vorrei saperne di più su EPSON Stylus Color 3000.

I Nome _

I O casa O ufficio Società _

I Indirizzo _

I CAP__ Città _

I O per non ricevere ulteriori comunicazioni, barrare la casetla.L .

nEmozione

L'architetto e il designer possono stampareprogetti e disegni esecutivi ma anche ilrendering dei loro lavori. Il pittore el'illustratore possono riprodurre facilmente leloro opere o stampare direttamente multiplidigitali a tiratura controllata. Le agenzie di

pubblicità ed i grafici hanno dailayout alle prove colore, anche deiposter, già sulla scrivania. Il circolo

aziendale ha gli striscioni a coloriper la cena annuale. Etutti hanno finalmentea disposizione una stampante veramente uni-ca, che sa dare come nessun'altra emozioniveramente grandi a qualunque lavoro.

EPSON StyLus Colar 3000. ALtissimadefinizione, altissima flessibilità.

Vieni a trovara allo SMAU Pad. 11 Stand F16/H09

Stampa fino all'A2 pieno (area effettiva di stampa410x577 mm), striscioni e moduli continui.Tecnologia di stampa Micro Piezo, nuovi inchiostriQuick-Dry (in 4 taniche separate a grande capacità),AcuPhoto Halftoning per migliorare le sfumature ela rispondenza tra i colori a monitor e quelli distampa, driver per Windows e per Mac. A richiestaCoverPlus+, tre anni di garanzia a domicilio.

(ALTRI u[EM[P~)

IO anni di microcomputer/I primo mìcrocompll/~r alla portala (li lIobbista di cui ~bbi notizia fu l'Allaif, il cui

prog~lto apporl'~slll "'''tJf!fO di g~"'/Qio /975 di POPUIOf E/~ct,onics.E. se i wro CMprima di lal1ir~ lo MITS "('ndelle diverse migliaia di Alto;r, molte decine di migliaia/UfOllO probabilmente le ~rSOIlt' cile, come me. S08nO,0I10 di pote'M acquislare uno.COtl i sila; 156 byte di ml'lI/oria ceti/mie, l'Allai, l'o/evo t'uere utilizz%, al momento

della sila nascita, solo pu quolclre esercizio di programmazione in linguaggio macchina.AI SIlOprogetlisla. Ed RoINrls. dert' può essere riconosciuto il merito di una intuizione

ge/liale: il blU S-/OO. Pilì CM di UIIQinruiziOM si "0116/0'# di W1Dnt'uni,t!: nonsa~lldo ancora come il progello si s("eb~ sfilI/l'paIO, Ed portll sulla scheda madre luttoil bl/s de1f'8080 pili le alimelltazioni e Dltre Iillee di comrollo. E probabilmente si sarebberegolato in beli altro mOllo se avesse immaginato quel clte successe nel marzo del '76 0110

prima mostro di personal computer del mondo, lo World Altoir Compuler Conwnlion.Mentre Ilelle sale 01 pian terreno dell'Airporl Morino 1I0tei di Albuqw,rque lo M I1'S

esponeva isuo; Altair e le sue schede di espansione di memoria, lo PrOt:essor 1'«hnologym'era l/iscretameme affitloto lino camuo al piano di sopra per esporre schede di

memoria compatibili COli quelle Altair, ma di prezzo più basso.L'idea di porsi in COllcorrl'flZa dirella COlil'Altoir non era del resto nuovo: già neldicembre 1915 era SIOlOannllnci% l'IMSAI8080, una macchino sostonziollll6lleidemica oll'AI/air, ma realizzolO con maggior cura, sia nello sallo dei componenti

IIIon/(lli sul pollnello fromale, sia nellayou/ dello schedo madre. sia nel dimensionamenlodell'alimelllatore da 18 (lmpere CDnlro gli 8 dell'Altoir. In breve l'IMSAI8080. poi

immortalato da "Wor Gmlles".fece fuori l'Alloir per poi scomparire o suo volla: Giusloo sbaglialo cile fosse il progelta originario, il ghiaccio era rOI1Oed ebbe inizio

!'irresistibile Mcesa del microcomputer.Il fe"omello imeressò i,liz;almellte solo gli oppassionoli di eleltroniCQ: per un miglioio didollari polevtmo portarsi a casa un cossone simile, o vedersi, a un minicomputer HP o

Digilal dell'epoca. Poi bisogllm'a aggiungere le periferiche; e qui erano dolori: unaTelet}'/W ASR·3J costm'a qllO/cosa come 1.500 dollllri. /I numero degli appassionati perO(usuva, e cresceva Dlldw qllello delle aziende nate dal nulla, lo maggior parte destino/e

a Komparire, poclll! l/eslillate o di~~lI1are fam~ come lo Microsofl che realizzo nel1975 il Basic per Altair e lA/SAI e la Digital Research, cile nel 1976 presento il CPIM,

primo sofisticato sistemo operativo per microcomputer,Per f)(ISSlITedal (COSIOSO)jrf/fello pOI'C'rodel min;computer al persDnal computer o bassocosto COlIlerll/iflale illcorporf/fO basta IIn altro anno: il 1977 segllo lo nascilo del Pet, delTRS-BO e dell'Apple Il; quest'llllimo è di conuziOM cosi geniale do essere tultora, dopo8 (/fili;, ill prodllzjOlI~ con lilla strultllra sostanzialmente identiCQ o quello originario. Il

persollal COIllpl/ter ~ ormai alla parlata di IIIlIi. Ad onta delle affermazioni di coslrullorieli imporllllori delr~poctl.seTl'e pero solo ed esc!usivlImenle in ambietl/e tecnico,

hobbistico o sdemifico. Perchl il persollal posso diventare Ul/Omacchina "utile" ovunqueoccorre allelldere che il prezzo dello m~morio scenda quonlO basta per ospitare

appJkaziOlIÌ abbastallZa sofislicme. I prezzi sundot,o e nel /978 lo MicroPro /Ke:senta ilWonl Masler ed il SI/per Sort. Nel 197910 svello defillitivo: nascono il Visicolc e

WorllSUlr. LlI metamorfosi è compll'la: corredtl/o di word processor e difogliol'/('tlTlmico ilmicrocompUieT llil'elll{l persol/al e P"ò (Ispirare ad etl/rare lIegli uffici.

COIltl'mpOT(IIII'(lmellll' l'("tlela luCI' l'1r0l1l1'computer: il 1'1·99/4A è del 79,ckll980 lo ZX-8I.

1/ r~SIO ~ Storlll dei lIost,; giorlli: 111'1/981 nascOllo il Vic 20 e il PC 18M, nell'81 ilCommoc1ore 64. 1/ Mrsoll(ll compll/er ~ ;rrl'l'l!rsibilmellte inserito nella vita di tulti j

giorni. It/em l'IWllll' rompliler clte, in aneSll lli dil't!11tare abbasllmzo grosso e sofuticOlotla /HJ/ersi rl'/Illl're rl'(limellte lIti/l' I/elle applicllzioni domestiche, si è asSlltl/Ol',"colII;(lbil(' Oller(' di proVl't'dere alla l'/fa6elizzaziolfe informatica di massa.

Paolo Nllti

godrà di vita abbastanza lunga. Le fun-zioni sono abbastanza simili a quelle delpackage precedente, ma l'ambiente èun po' più amichevole; notevole la qua-lità dello spreadsheet. stretto parentedeIl'1-2-3, anche se, ovviamente, siamolontani anni luce dalle capacità di quelliodierni.

Marco Marinacci, che non aveva piùmesso penna su carta, per le prove, dadiverso tempo, riappare con un articolosu uno strano Robo 1500, una specie dimarchingegno diabolico per disegnaresu uno schermo di Apple Il attraversouno strano joystick. La periferica è nonsemplice da maneggiare e il softwareobbliga a strani e tortuosi giri per rag-giungere il risultato, ma l'output. speciesu plotter, raggiunge livelli accettabili e,sovente, gradevoli. Il prezzo è terrifican-te;oltre quattro milioni, che divengonosei se si aggiunge il modulo per la ge-stione del plotter e il Titan Accelerator,scheda acceleratrice (si fa per dire!) a 3.6 MHz dotata di processare 65c02.

E Sinclair lancia loSpectrum Plus,che di Plus haben poco, se siesclude il conteni-tore, chiaramenteispirato al OL, e latastiera, una veraOWERTY cheperò conserva lacriptica gestionedei comandi BA-SIC del predeces-

Anche lo Spectrum diSinclair ha avuto un pe-sante "restyling" nelcorso della sua vita.fccolo in versionePlus, aggiornato pocodopo l'awento del piùmoderno OL.

Uno strano joysticknon per giocare maper disegnare conprogrammi CAD. A di-mostrazione del fattoche non era affatto ungioco, veniva offertoad un prezzo al pubbli-co superiore ai quat-tro milioni (del/985!!.

sore. Meglio l'MSX Spectravideo SVI728, poco costoso e con più o meno lefunzioni dei soliti home computer forma-to tavoletta che hanno affollato i numeripassati. E' dotato di una tastiera comodaed ergonomica, e costa cinque bigliettida centomila. Più originale e sicuramen-te interessante è il Canon X-Ol, veropredecessore degli odierni palmtop; stain una mano (così che l'altra può essereusata per toccare i tasti), impiega unadoppia CPU (un c10ne dello Z80 e unT6834), un video a cristalli liquidi da quat-tro righe, con funzioni anche grafiche, euna abbondanza di interfacce verso l'e-sterno. Diverse le caratteristiche origina-li, quali la possibilità, inusitata su questotipo di macchine, di definire un'area diRAM come disco virtuale, un accoppia-tore ottico che permette una adeguatacomunicazione di periferiche nell'ambitodi 5 metri, la presenza di un lettore dischede (dette Utility Card, che possonoessere riscrivibili o gestibili come ROM),un orologio interno sempre in funzione(in un'epoca in cui il PC IBM chiedeva,ogni volta, all'accensione, di inserire datae ora), la presenza di numerose periferi-che dedicate. Il prezzo è eccellente, datala qualità della macchina; il solito mezzomilione.

Niente di particolarmente interessan-te, invece, nella prova del Siprel Perso-nal Kid 6400, un perfetto c10ne dell' Ap-pie Il, che ha come caratteristiche pecu-liari la presenza di un Winchester da 10MB, un tastierino numerico, la presenzadelle minuscole e delle ottanta colonne,e un design accattivante. Sparirà rapida-mente senza lasciare traccia. Altrettantosparita nel nulla è la Juki 3200, una mac-china da scrivere elettrica, capace di fun-zionare anche come stampante, che ten-ta di resuscitare il mito del bello scriveresulla carta intestata, magari di carta d'A-malfi. E poi un articolo chilometrico diFrancesco Petroni sulla grafica, AdP che

MCmicrocomputer n. 177 - ottobre 1997

Con le stampanti 8JC Canon*il eD-ROM dell'Enciclopedia98 di Riz.zoli ew Media.Fino al 31 Dicembre 1997.

CanonFantasia al lavoro.

Immagini così belle da sembrare fotografie: è il

"fotorealismo" delle stampanti Canon, Facili,

veloci, affidabili e in tanti modelli, in grado di

stampare in tutti i formati, fino all'A2. E, con le testine opzionali, alcuni

modelli si trasformano addirittura in scanner. D'altronde, quando si ha alle

spalle una storia ed una tecnologia come quelle di Canon, non potrebbe

essere diverso. Con le stampanti Canon,

la vostra fantasia volerà verso

nuovi orizzonti. E il vostro

computer potrà contare su un

risultato di stampa "fotografico"così

perfetto da superare ogni immaginazione,/

I

I

Canon Italia: hup://www.canon.it - Pronto Canon: 02/82492000 - Fax: 02/82484604

SMAU - PADIGLIONE 9/2 - STANO B12

Stampanti BubbleJet

(ALTRI lf[EM[P~)ci intrattiene sul modello reticolare deidati, De Masi che ci somministra la dosemensile di cineserie sul Forth, Andreache plotta allegramente con il C64, Ro-berto Angeletti che ci presenta ANNA.un linguaggio di animazione per Apple Ile tavoletta MC. Per i patiti del gioco, ec-co nelle rubriche un programma di sco-pone e uno per la realizzazione di sistemidi giocata a prova d'errore; mentre i più

Eccolo qui, probabilmen-te, il padre di tutti i'palmtop", oggi tanto dimoda. E' il Canon X-07,con display grafico, ta-stiera qwerty e, addirit-tura!, interfaccia opzio-naie a raggi infrarossi.Non ci crederete, ma ilCanon X-O7 era un pic-colo mostro bi-proces-sore: come vedete l'alta tecnologia era di casa già nel lontano 1985.

La Commodore ci riprova, proponendo un nuovo "home computer"via di mezzo tra gli inossidabili Vic-20 e C-64. Ebbe vita breve, co-me il suo fratello maggiore denominato Plus 4.

secchioni avranno il loro daffare per rico-piare i listati dedicati allo studio di fun-zioni e alla soluzione di equazioni para-metriche.

Arriva L'Apricot,una nova durata poco

Il numero di febbraio offre subito uninteressantissimo articolo (val la pena dileggerlo ancora oggi, per la sua attualità)su Afrodite, l'ambiente di previsione deltempo della RAI, con tanto di foto del-l'allora divo Bernacca e di Guido Caro-selli. Le prove si aprono con una mezzanovità: il Commodore C16, tentativo malriuscito di creare un ibrido tra il Vie e ilC64, ma saltiamo subito due pagine perapprodare al test di una macchina di al-tissima qualità, e che ha avuto solo lasfortuna di essere nata al momento enel posto sbagliato.

Si tratta del bellissimo Apricot F1 pro-dotto dalla ACT; macchina professionaledi basso costo (meno di mille sterline,allora circa tre milioni), dotata di un 8086a 16 bit e di sistema operativo MS/DOS,è fornita già con un notevole corredo disoftware applicativo e di linguaggi di

grande interesse. Adotta delfratello maggiore (di cui giàabbiamo parlato su questepagine) la tecnologia di comu-nicazione a raggi infrarossi,qui con una implementazionedi tutto rispetto per quanto at-tiene alla affidabilità; tanto perstrafare, i collegamenti pos-sono essere anche eseguititradizionalmente attraversocavi, ma questi non sono di viimetallo, ma dotati di fibre ot-tiche. Ovviamente c'è un pic-colo rovescio della medaglia;la tastiera è alimentata da bat-terie a stilo che hanno, comeal solito, il difetto di abbando-nare l'utente nel bel megliodel lavoro. Il sistema si pre-senta ben organizzato anchedal punto di vista del sistemaoperativo; accanto alle funzio-ni specifiche del DOS com-paiono una serie di utility pro-

prietarie, quali una calcolatrice e unaagenda in linea, un reminder automati-co, un sistema di blocco della tastiera.Altra opzione interessante del SO è lacosiddetta ACTivity (le prime tre cifre so-no l'acronimo del produttore) che offre,sullo schermo, gli applicativi in forma diiconette da raggiungere attraverso lefrecce cursore (un po', per intenderei,come la tavolozza di Eudora Pro); ogni

icona può accoglierne altre e così via, si-mulando, ovviamente molto più rozza-mente, quella che è la nuovissima inter-faccia Apple, o, se vogliamo, il GEM e ildi là da venire SO Windows.

La macchina è accompagnata da unmonitor dotato di tubo Trinitron, nellaversione a colori, e l'assemblaggio è cu-ratissimo. Il software applicativo è rap-presentato da un wp (SuperWriter), unospreadsheet (SuperCalc) e un program-ma di pianificazione (SuperPlanner). Lagrafica eredita GSX, una applicazione didisegno già patrimonio della precedentemacchina.

Apricot, nonostante le qualità indiscu-tibili e l'eccellente fattura, non ebbe maifortuna (ricordiamo che ACT producevaun altrettanto avveniristico portatile).Probabilmente si portava appresso la fa-ma del capostipite, che, nel momentodel boom IBM MS/DOS, tentò la carta(meglio dire il bluff) del sistema operati-vo proprietario. Sopravvisse attraversoun lungo declino, trasformando semprepiù le sue preziose macchine in semprepiù convenzionali cloni MS/DOS.

Dato l'elevato interesse del pacchetto,vero punto di riferimento dell'epoca,Corrado sviluppa una prova estesa diSymphony, già illustrato nel numero pre-cedente. Il pacchetto è quello che è, e laprova, lunga ben sette pagine e ricca difoto, non può rendere giustizia alla qua-lità di questo sofisticato ambiente (certo

Ecco un altro 'caro estin-to'. L'Apricot Fl era unprodotto tecnologicamen-te avanzato per quei tem-pi, offerto ad un prezzodi vendita molto invitante:meno di tre milioni (oltrel'IVA). La tastiera era "col-legata' all'unità base viaraggi infrarossi. Se c'era-no problemi di compren-sione tra le due parti SIpoteva sempre ricorrerein extremis all'allegato ca-vo a fibre ottiche. Occhio,in entrambi i casi, a nonconsumare tutta l'energiafornita dalle quattro pilestilo di alimentazione del-la tastiera, pena l'interru-zione forzata dell'uso delcomputer. Mi si concedal'espressione: cose dapazzi I (firmato adp).

166 MCmicrocomputer n. 177 - ottobre 1997

CanonFantasia al lavoro. CQ'h

~~niversary

ClzZo;::Uioa.a.8

r La grande tradizione fotografica Canon oggi aprenuovi universi alla vostra fantasia. Con l'innovativatecnologia delle PowerShot Canon, le macchinefotografiche diventano l'occhio digitale del computer,con il quale si integrano perfettamente. Le PowerShot

Canon, grazie ad uno straordinariosensore ottico, consentono di ottenereimmagini ad altissima definizione e di

vederle direttamente a PC, con la possibilità di elaborarle o inserirle indocumenti. Inoltre Canon vi offre una dotazione completa "pronta perl'uso"; memoria, fiash, batterie, cavi dicollegamento e uno speciale software perl'elaborazione delle immagini. Se poivolete rendere le vostre foto ancorapiù realistiche, stampatele con il"fotorealismo" di una stampante Canon.

Canon Italia: http://www.canon.iL - E-mai!: [email protected] . Pronto Canon: 02/82492000· Fax: 02/82484604

SMAU . PADIGLIONE 9/2 . STANO B12

FOlOcamera digitale PowerShot

(ALTRI lf[EM[P~)non alla portata del dilettante, non fossealtro per il costo, di circa un milione emezzo). A far da contraltare, pur nel suopiccolo, segue una prova di MelbourneDraw, un modesto ambiente grafico perSpectrum, e Handic, un discreto spread-sheet per Commodore 64. Le rubricheoffrono come al solito elucubrazioni cer-vellotiche, con tanto di teoria della simu-lazione, algoritmi di ordinamento, adven-ture chilometri che e l'ennesimo proget-to di gestione del CC (addirittura VittorioCiacci, di Firenze propone un miniwp perscrivere in verticale; chissà poi a che ser-

fccolo qui, il "bello in-cantato nel bosco", I po-chi fortunati, si fa per di-re, acquirenti di que-st'oggetto (pagato all'e-poca più di un milionecompresa l'IVA) di li apoco l'avrebbero certa-mente buttato nel sec-chia dell'immondizia.Non era compatibile conalcunché, probabilmentenemmeno con se stes-so ... Scherzi a parte, ilprode Plus 4 incorporavaben 4 programmi su ROM. Un word processar, uno spreadsheet, un database e un 'utility per generare isto-grammi. Il tutto su uno schermo a caratteri da 40 colonne per 25 righe.

tore vocale per Spectrum, basato sugliallofoni, cosa che fa superare i problemilegati alla pronuncia delle diverse lingue.E ancora la prova di PaintStar per AppleIl, un package di grafica bitmap per Ap-pie Il, con tanto di progettino accluso peradattare un qualsiasi joystick alla portadell'Apple. Saltando a piè pari una venti-na di pagine passiamo a un programmache permette la datazione automaticadei file Apple (ammesso che l'utente ab-bia la pazienza, ogni volta, di battere al-l'accensione quella giusta, o che la mac-china sia dotata di schedina orologio). auno che converte una stringa in una fun-zione e la calcola (pensate un po'!); e,ancora, per VIC 20, un pacchetto che in-segna gli accordi per la chitarra, permet-te di giocare (con tanta immaginazione) abowling, e ci avvia in un altro arcade deimille che affollano l'universo del bit (cin-que o seicento righe da ricopiare, tantodopo c'è il ricovero in clinica psichiatrica;e pensare che c'era gente che lo facevaveramente e poi ci scriveva proponendomigliorie!). Per Spectrum ecco una rubri-chetta telefonica, l'implementazione del-l'ON ERROR GOTO, e della funzione IN-STRING, e per TI/99 un'altra scopa e unaavventura al Casino di Montecarlo.

Ecco, siamo alla fine, e come al solitoqualche curiosità pescata nelle pubblicitàe nella rubrica compra-vendita. Un signo-re di S. Daniele del Friuli vende, tra le al-tre cose una "lavagna pneumatica"(confesso di ignorare crassamente cosasia!). un anonimo vende un traduttore si-multaneo con mille vocaboli a lire200.000 (oggi escono nei fustini del de-tersivo). un altro vende Totocalcio ad Al-tissima Velocità, un altro offre pacchettiper la risoluzione dei casi più difficili(sembra la pubblicità di un chiromante).un altro ancora svende la sua enciclope-dia di BASIC faticosamente raccolta fa-scicolo a fascicolo. Ma la più curiosa è diun lettore che "causa sport" vende ilsuo VIC 20; e un altro, causa espatrio(chissà dove sarà adesso, e se ci leggeancora!). vende tutte le sue macchineinformatiche. Basta così; a risentirei!

c::rs

leità professionali sempreesaltate e mai dimostrate,andrà ad ingrossare il cimi-tero degli elefanti dell'infor-matica, senza rimpianti pernessuno.Offre uno spunto curioso lainterfaccia Midi per C64 eSpectrum offerta dalla Siel.Oggi di interfacce di tal tipoce ne sono di qualità piùche professionale ma alloraerano piante di fragole fiori-te in gennaio (lo stesso Cor-rado ammette che l'argo-mento è forse inusuale madecisamente molto interes-sante). Ma il vero punto diforza del numero è la provacompleta di Open Access,di SPI, un ambiente integra-to raffinatissimo, costoso(due milioncini). ma destina-to a gestioni di ufficio raffi-nate e potenti. Non meravi-gli che tutto l'ambiente,comprendente, lo ricordia-mo di nuovo, spreadsheet,data base, wp, grafica, pac-

chetto di comunicazione, utility, sia com-preso su due dischi da 5" (senza alcunacompressione - allora zip era una chiusuralampo); chi scriveva programmi aveva ilcollo appoggiato sul ceppo della gestionedella memoria e i trenta o quaranta di-schetti di Office di oggi, oltre tutto com-pressi, sarebbero stati pura follia .

In mancanza di package (ne sarannosviluppati, anche successivamente, benpochi) ecco una prova dei quattro pro-grammi in dotazione al OL; ricordiamoche si tratta di Ouill, un discreto wordprocessor che, ricordo, utilizzavo ancheper scrivere gli articoli della rivista; Aba-cus, uno spreadsheet Visicalc-like sor-prendentemente veloce; Easel, un ela-boratore di grafica commerciale che oggifarebbe sorridere; e Archive, forse ilpackage più originale dei quattro, dotatodi un linguaggio di programmazione sor-prendentemente avanzato. Giusto percambiare argomento, ecco un sintetizza-

•...-

vel); e Filippo Baccani, di Falconara Ma-rittima, presenta un corso di dattilografiacon un listato che, solo per copiarlo, sidiviene già dattilografi perfetti.

A metà degli anni Ottanta andavano molto di moda gli ambienti inte-grati. Un unico programmone in grado di trasformarsi ora in word pro-cessar, ora in database, ora in spreadsheet a seconda delle necessità,Open Access offriva in più un modulo di comunicazione e, nientepo-podimeno che ... un'agenda-calendario gestore di appuntamenti. In al-tre parole: "il capostipite di tutti gli offices",

E Commodore ci.riprovaE a marzo, ecco un'altra macchina" al-

ternativa " di CBM, il PLUS 4, ma primaci preme dare notizia che Osborne, spari-to dalla circolazione, si rifà vivo con unanuova società nata faticosamente dalleceneri di quelle vecchie. Leo Sorge pro-va, come dicevamo, il Cplus/4, che si pre-senta come una macchina apparente-mente fatta in fretta, magari con i pezziavanzati sul banco di lavoro. Incompatibi-le con il software del C64 (in un momen-to in cui il software stesso sta mostrandocome possa farla da padrone). con vel-

168 MCmicrocomputer n. 177 - ottobre 1997

CanonFantasia al lavoro.

Quando una grande tecnologia si unisce alla vostra fantasia, tuttodiventa facile e possibile. Come con gli scanner a coloriCanon, dal design compatto e dalla straordinariarisoluzione ottica. Consentono di scansire

velocemente e con un unico passaggioqualunque tipo di immagine: foto,stampati e diapositive. Che si tratti di

lavoro o divertimento, gli scanner Canon sono la soluzione più creativae conveniente. E i risultati sono sempre straordinari, specialmentese stampati con il "fotorealismo" diuna stampante Canon. Perciò nonstupitevi se vi sembrerà normalissimoche un leone chiacchieri amabilmentecon un pinguino al Polo Sud.

Canon Italia: http://www.canon.it - E-mai!: [email protected] - Pronto Canon: 02/82492000 - Fax: 02/82484604

SMAU . PADIGLIONE 9/2 - STANO 812

Scanner CanoScan