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Convegno regionale “Passi per la Prevenzione” PASSI nel PRP…. ma non solo Roma 16 febbraio 2015 Regione Lazio Silvia Iacovacci-Andreina Lancia

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Convegno regionale“Passi per la Prevenzione”

PASSI nel PRP….ma non solo

Roma 16 febbraio 2015Regione Lazio

Silvia Iacovacci-Andreina Lancia

di cosa parleremo

1. Passi e gli operatori sanitari del Dipartimento di Prevenzione

2. Il ruolo delle sorveglianze di popolazione per l’azione

3. Passi per i Piani Regionali della Prevenzione e per Guadagnare Salute

Sperimentazione del Sistema di Sorveglianza

PASSI nel biennio 2007-08

Gli impegni assunti inConferenza Stato Regioni

Stabilizzazione della Sorveglianza PASSI

Costituzionedel Coordinamento Regionale

dell’Assessore alla Sanità (A. Battaglia)

un po’ di storia regionale

Redazione del PRP sulla base del PNP 2010-13 con

messa a regime della Sorveglianza PASSI

Specifico progetto quindi obiettivo dei Direttori Generali

Redazione del PRP sulla base del PNP 2014-18 con messa a

regime della Sorveglianza PASSI

di cosa parleremo

1. Passi e gli operatori sanitari del Dipartimento di Prevenzione

2. Il ruolo delle sorveglianze di popolazione per l’azione

3. Passi per i Piani Regionali della Prevenzione e per Guadagnare Salute

Creazione di network Collaborazione tra operatori e condivisione

partecipata di obiettivi e strumenti. Dialogo costante tra tutti i professionisti di sanità

pubblica

Catena brevetra informazioni raccolte e azione

quindi

Passi

Prevenzione e promozione della Salute

Epidemiologia

di cosa parleremo

1. Passi e gli operatori sanitari del Dipartimento di Prevenzione

2. Il ruolo delle sorveglianze di popolazione per l’azione

3. Passi per i Piani Regionali della Prevenzione e per Guadagnare Salute

Perra 2014

la storia di un intreccio fra sorveglianza e prevenzione per...

Analisi di contesto

Intervento sui problemi

Pianificazione

Programmazione mirata

Valutazione(Da Perra 2014)

Perché nasce PassiIn risposta all’esigenza di monitorare il raggiungimento degli obiettivi sui determinanti prossimali di salute e l’adesione ai programmi organizzati di prevenzione fissati dai Piani Sanitari Nazionali e Regionali

Per contribuire alla valutazione del Piano Nazionale della Prevenzione

Passi nel Lazio‐1Informazione

Per operatori

Per analisi di contesto PRP 2010-2013e 2014-2018

Per supporto alla programmazione e

valutazionedegli interventi di sanità

pubblica

Empowerment

PRP 2010-2013e 2014-2018

Creazione di una rete

• Coordinatori Aziendali

• Referenti di uno o più progetti del PRP

• Coordinatori aziendali di Piano

Passi nel Lazio‐2

operatori sanitari

stakeholders esterni

•Consulta provinciale di Roma per la sicurezza•Tavolo incidenti stradali Provincia VT•Studio mortalità Aprilia (ASL-Comune-DEP)

di cosa parleremo

1. Passi e gli operatori sanitari del Dipartimento di Prevenzione

2. Il ruolo delle sorveglianze di popolazione per l’azione

3. Passi per i Piani Regionali della Prevenzione e per Guadagnare Salute

Creare consapevolezza e creare contesti (empowerment del cittadino, responsabilità delle istituzioni e degli stakeholders)

pianificazioneempowermentadvocacy

monitoraggio e valutazione

La scelta e lo sviluppo di azioni di prevenzione deve essere fondata su una base di conoscenza adeguata di:

• rilevanza di problemi• efficacia di soluzioni• adeguatezza dei processi

PNP 2010‐2103 GS

Costruire/favorire sinergie tra diversi settori e attori

nei principi

Implementare e utilizzare in maniera integrata sistemi informativi e di valutazione

Intervenire lungo tutto il corso dell’esistenza per garantire una maggiore aspettativa di vita in buona salute

Vasselli 2014

sorveglianzePNP 2010‐2013

negli strumenti/vincoli

Inclusione tra gli obiettivi e i macro ambiti di azione

Esplicitazione tra i criteri di valutazione ex ante (Intesa sulla valutazione del PNP 2010‐2012) 

Criteri della valutazione ex ante SI / NO

1. Nel PRP sono evincibili un “quadro strategico” ed un “Piano operativo”?

2. Il Quadro Strategico

a. Declina il contesto regionale?

b. Declina le criticità regionali ovvero l’assenza di criticità?

c. Descrive le strategie ed i macroambiti d’intervento perseguiti dalla Regione?

d. Individua le priorità nello sviluppo del PNP?

e. Da conto della continuità degli interventi previsti con quanto realizzato nell’ambito del PNP 2005-2007 ?

3. Il Piano operativo

f. Sviluppa ciascuna delle quattro macroaeree del PNP?

g. Prevede, all’interno di ciascuna macroarea, lo sviluppo di un congruo numero di linee di intervento con il coinvolgimento di una quota significativa del target potenziale?

h. Contempla la messa a regime dei sistemi di sorveglianza previsti nel PNP?

i. Consente la valutazione 2011/2012 dei programmi/progetti?

La messa a regime dei sistemi di sorveglianza (in particolare quelli indicati nel PNP: PASSI, PASSI d’Argento, OKkio alla Salute) è considerato criterio condizionante per la certificazione dei PRP in quanto permette di:- acquisire informazioni attinenti ai problemi di salute della popolazione (in modo metodologicamente confrontabile tra le diverse aree del Paese)- fornire un benchmarking per documentare il progresso degli interventi di prevenzione attraverso indicatori che, provenendo dalle stesse fonti accreditate (la sorveglianza a livello nazionale e regionale), rendono possibili i confronti all’interno della stessa Regione e fra Regioni diverse.Le Regioni che non metteranno a regime le sorveglianze dovranno “accreditare” e documentare la qualità della fonte di dati all’interno della loro proposta di Piano

Vasselli 2014

sorveglianzeGS

negli strumenti/vincoli

Modalità operativa di realizzazione della strategia

STRUMENTI DEL PROGRAMMA

La “Piattaforma Nazionale su alimentazione, attività fisica e tabagismo”

I Protocolli d’intesa 

I Gruppi di lavoro

La Comunicazione

I Sistemi di sorveglianzaVasselli 2014

Un Piano nazionale pluriennale (PNP 2005-2007; 2010-2013) che impegna le Regioni ad attuare programmi di prevenzione e promozione della salute, con interventi rivolti sia alla persona sia agli ambienti di vita e di lavoro, secondo l’approccio intersettoriale del programma Guadagnare salute

La strategia italiana

Piano Nazionale della Prevenzione

nella pianificazione regionale/locale

Tutte le Regioni hanno sviluppato analisi di contesto e profili di saluteTutte le Regioni hanno inserito nei propri PRP 2010-2013 progettualità specifiche a supporto delle sorveglianze30% della programmazione regionale centrata (spesso in maniera integrata) sui quattro fattori di rischio comportamentali con approccio trasversale e multistakeholder e utilizzo delle sorveglianze

(da Vasselli 2014)

“Le sorveglianze di popolazioneNel Lazio, a partire dal 2007, come nel resto d’Italia, sonostate attivate alcune sorveglianze e survey ripetute dipopolazione volte ad indagare in diverse fasce d’età alcunicomportamenti influenzanti la salute e, in alcuni casi,l’adesione della popolazione ad interventi organizzati diprevenzione. PASSI, OKkio alla Salute, HBSC sono sistemi dirilevazione piuttosto consolidati e costituiscono riferimentiimportanti per la programmazione ed il monitoraggio relativia molti argomenti di prevenzione. La Regione e le singoleAsl considerano le sorveglianze di popolazione unarisorsa preziosa che continueranno, coerentementeanche agli impegni assunti col Centro di Controllo delleMalattie (CCM), a sostenere ed implementare”

Piano Regionale della Prevenzione 2010‐13 (PRP)DGR 613 2010

Con il Piano regionale di prevenzione (Prp)

2010-2013, la sorveglianza Passi sviluppa

uno specifico progetto (n.11-2.9.1) di

comunicazione a supporto degli altri

progetti PRP relativi a fumo, alcol, attività

fisica e stato nutrizionale.

PRP Lazio 2010‐2013

PNP 2010‐2013

Macroarea Linea di intervento generale

Obiettivi generali di salute

Titolo del programma/progetto

Obiettivo di salute del programma/ progetto

Macroarea Linea di intervento generale Obiettivi generali di salute

Prevenzione universale

2.9 Prevenzione e sorveglianza di abitudini, comportamenti, stili di vita non salutari e patologie correlate (alimentazione scorretta, sedentarietà, abuso di alcol, tabagismo, abuso di sostanze)

Sorveglianza di patologie, determinanti e rischi per la salute

PRP 2010‐2013

Titolo del programma/progetto Obiettivo di salute del programma/ progetto

2.9.1 Comunicazione integrata dei dati PASSI e delle altre sorveglianze di popolazione a sostegno degli interventi di promozione della salute e dell‘ empowerment dei cittadini

Realizzazione di prodotti comunicativi per cittadini e professionisti sull'elaborazione dei risultati derivanti dall'integrazione dei sistemi di sorveglianza e delle survey del Lazio

IntegrazioneRafforzamento delle fontiAllargamento dei soggetti interessatiCollaborazione inter-istituzionale

ComunicazioneDiffusione dell’informazioneCollaborazione degli operatori Partecipazione attiva di target specificidella popolazionePotenziamento dell’utilità dei dati

azioni propedeutiche1. Identificazione dei portatori d’interesse e

delle giornate-evento

2. Piano di comunicazione

prodotti comunicativi Passi e dati integrati

PASSI a sostegno dei PRP

Passi non solo nel Piano di Prevenzione

Piano  di eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita 

2010 ‐ 15

PRP 2010-13:i limiti

PRP 2014-18:le prospettive

- maggiore efficacia

- maggiore fattibilità

- maggiore estensione-contrasto alle disuguaglianze

la prospettiva

PNP 2014‐2018(Intesa Stato Regioni 13 novembre 2014)

Definire un numero limitato di (macro) obiettivi di salute misurabili con indicatori

Recepire gli obiettivi sottoscritti a livello internazionale e incorporare gli obiettivi già decisi all’interno di piani nazionali di settore

Garantire la trasversalità degli interventi

Riconoscere la messa a regime di registri esorveglianze come elementi infrastrutturaliindispensabili per il raggiungimento degliobiettivi di salute

i principi

il contributo di Passi  al PNP 2014‐2018Quale ruolo ha la sorveglianza nel sostenere l'applicazione del PNP 2014‐2018?

23 indicatori forniti dalle sorveglianze Passi e PdA.

PRP Lazio 2014‐2018:programmi 

PRP 2014‐2018 ‐ quadro di contesto

GRAZIE

• Promozione di stili di vita salutari nella popolazione generale per guadagnare salute nel Lazio

• Prevenzione e controllo delle MCNT a maggiore rilevanza quali malattie cardiovascolari,tumori,diabete e conseguenze dei disturbi neurosensoriali congeniti

• Promozione della salute e del benessere nelle scuole• Prevenzione degli incidenti domestici e stradali• Prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie

professionali• Ambiente e salute• Prevenzione e controllo delle malattie infettive• Prevenzione alimentare e Sanità pubblica veterinaria• Supporto regionale allo sviluppo del PRP