Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre...

34
ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità Relatore: avv. Fabrizio Voltan del Foro di Torino

Transcript of Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre...

Page 1: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014  dalle ore 9:00 alle ore 13:00

Convegno di studio e approfondimento

SISTEMI DI GESTIONEINTEGRATI231, Sicurezza, Ambiente e Qualità

Relatore: avv. Fabrizio Voltan del Foro di Torino

Page 2: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Fonti Normative

Il D.lgs. 231/01 prevede la responsabilità amministrativa delle personegiuridiche qualora, ai sensi dell'art. 5, vengano commessi dei reatinell'interesse o a vantaggio dell'ente da parte dei vertici apicali dell'ente(lett.a) o da parte di persone sottoposte alla direzione o vigilanza dei verticiapicali (lett. b).Tuttavia l'ente non risponde per la commissione di qualsiasi reatocommesso nel proprio interesse o vantaggio, ma solo di quellefattispecie previste dagli artt. 24 a 25 duodecies del medesimo decretolegislativo.Fra essi si è soliti individuare alcuni grandi gruppi di reati che risultano dimaggiore importanza per gli interessi coinvolti, per la casistica o perl'attualità dei temi:a) artt. 24 e 25 d.lgs. 231/01: Delitti contro la Pubblica Amministrazione;b) art. 25 ter d.lgs. 231/01: Reati Societari;c) art. 25 septies d.lgs. 231/01: Omicidio Colposo e Lesioni gravi ogravissime con violazione delle norme antinfortunistiched) art. 25 undecies d.lgs. 231/01: Reati ambientali

Page 3: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Reati societari

Storicamente i reati societari nel nostro paese sono stati terra di dibattito

politico, ma è certo che in molti casi essi siano il fondamento per la

creazione di fondi neri indispensabili per le attività di corruzione e

condotte prodromiche per le violazioni finanziarie.

Oggi i reati societari vanno citati ed in particolare gli artt. 2621- 2622 c.c.

(false comunicazioni sociali) in quanto sono oggetto di un sentimento di

riforma da parte del legislatore, unitamente alla creazione di nuove figure

di reato come l'autoriciclaggio.

Attualmente le ipotesi di false comunicazioni sociali sono punite sino a

400 quote e senza sanzioni interdittive.Ricordo che il valore della quota va da € 258,00 ad € 1549,00 (art. 10 d.lgs.

231/01)

Page 4: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

DELITTI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Va ricordato che questa sezione è una di quelle di maggiore importanza perl'attenzione che il legislatore sta riservando a queste fattispecie.Per questo sono state introdotte una serie imponente di norme volte da un lato acombattere la corruzione e dall'altro a migliorare la trasparenza della funzioneamministrativa.La più importante di queste norme è senza dubbio la L. 190/2012 che ha previstol'istituzione del P.N.A. ed ha inciso sulle pene dei reati contro la pubblicaamministrazione che si richiamano per poter correttamente eseguire l'analisi deirischi preliminare per la redazione dei modelli di organizzazione:

a)fattispecie di malversazione e indebita percezione di erogazioni a dannodello Stato (artt. 316 bis e ter c.p.);b) fattispecie corruttive (art. 318- 322 c.p.);

c) concussione (art. 317 c.p. aggiunto all'art. 25 d.lgs. 231/01 dalla L.

190/2012)

d) induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319 quater c.p. di

nuovo conio con la L. 190/2012).

Page 5: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Aspetti sanzionatori reati contro la P.A.

a) indebita percezione di erogazioni e malversazione:sanzione pecuniaria fino a 500 quote. In caso di danno diparticolare gravità o rilevante profitto la sanzione pecuniaria vada 200 a 600 quote.

b) fattispecie corruttive: la sanzione pecuniaria per le ipotesimeno gravi (es. istigazione alla corruzione e per la corruzioneper l'atto dell'ufficio) va fino a 200 quote; per le ipotesi più gravi(come la corruzione per atto contrario o in atti giudiziari) da 200a 600 quote. Possono essere disposte sanzioni interdittive dicui all'art. 9 c. 2 d.lgs. 231/01.

c) concussione: la sanzione pecuniaria va da 300 a 800 quote.Nei casi indicati dalle lettere b) e c) si applicano le sanzioniinterdittive di cui all'art. 9 c. 2 non inferiore per un periodo noninferiore ad un anno.

d) induzione indebita a dare o promettere utilità ai fini del trattamento è equiparato alla concussione (lettera c) che

d )

Page 6: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Sanzioni interdittiveart. 9 c. 2 d.lgs. 231/01

Le sanzioni interdittive sono:

a) l'interdizione dall'esercizio dell'attività;

b) la sospensione o la revoca delle autorizzazioni, licenze oconcessioni funzionali alla commissione dell'illecito;

c) il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione,salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio;

d) l'esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi osussidi e l'eventuale revoca di quelli già concessi;

e) il divieto di pubblicizzare beni o servizi.

Page 7: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

CONFISCA

In questa sezione ricordo sempre l'art. 1 comma 220 l. 27 dicembre 2006, n. 296(legge finanziaria 2007) che così dispone: «In caso di confisca di beni per unodei delitti previsti dagli articoli 314, 316, 316-bis, 316-ter, 317, 318, 319, 319-ter,320, 322, 322-bis e 325 del codice penale, si applicano le disposizioni degliarticoli 2-novies, 2-decies e 2-undecies della legge 31 maggio 1965, n. 575, esuccessive modificazioni” che consente nella sostanza la confisca perequivalente.

A ciò deve aggiungersi la generale confisca prevista dall'art. 19 del d.lgs.231/01che recita:“Nei confronti dell'ente è sempre disposta, con la sentenza di condanna, laconfisca del prezzo o del profitto del reato, salvo che per la parte che può essererestituita al danneggiato. Sono fatti salvi i diritti acquisiti dai terzi in buona fede.2. Quando non è possibile eseguire la confisca a norma del comma 1, la stessapuò avere ad oggetto somme di denaro, beni o altre utilità di valore equivalenteal prezzo o al profitto del reato”.

Page 8: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Delitti con violazione delle norme antinfortunistiche

Art. 589 c.p. Con violazione delle norme in materia di salutee sicurezza sua lavoro.Questa fattispecie è punita da 250 a 500 quote con lesanzioni interdittive sopra descritte da tre mesi ad un anno.

Art. 590 c. 3 c.p. Lesioni colpose gravi o gravissime conviolazione delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro.In caso di condanna si applica una sanzione non superiore a250 quote e le sanzioni interdittive sopra descritte per unperiodo non superiore a sei mesi.

Page 9: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Reati ambientali (estratto)art. 25 undecies d.lgs. 231/01

Art. 137 c. 3 d.lgs. 152/2006: chiunque effettui uno scarico di acque reflueindustriali contenenti le sostanze pericolose comprese nelle famiglie e nei gruppidi sostanze indicate nelle tabelle 5 e 3/A dell'Allegato 5 alla parte terza delpresente decreto senza osservare le prescrizioni dell'autorizzazione, o le altreprescrizioni dell'autorità competente a norma degli articoli 107, comma 1, e 108,comma 4.

Art. 137 c. 5 d.lgs. 152/2006: Salvo che il fatto costituisca piu' grave reato,chiunque, in relazione alle sostanze indicate nella tabella 5 dell'Allegato 5 allaparte terza del presente decreto, nell'effettuazione di uno scarico di acque reflueindustriali, superi i valori limite fissati nella tabella 3 o, nel caso di scarico sulsuolo, nella tabella 4 dell'Allegato 5 alla parte terza del presente decreto, oppurei limiti più restrittivi fissati dalle regioni o dalle province autonome o dall'Autorita'competente a norma dell'articolo 107, comma 1.

Sanzione pecuniaria da 150 a 250 quote.

Page 10: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Reati ambientali (estratto)art. 25 undecies d.lgs. 231/01

Art. 137 c. 2 d.lgs. 152/2006: Quando le condotte descritte alcomma 1 (nuovi scarichi senza autorizzazione o mantenimentodello scarico dopo che è revocata o sospesa l'autorizzazione)riguardano gli scarichi di acque reflue industriali contenenti lesostanze pericolose comprese nelle famiglie e nei gruppi disostanze indicate nelle tabelle 5 e 3/A dell'Allegato 5 alla parteterza del presente decreto.

Sanzione pecuniaria da 200 a 300 quote.

Sanzione interdittiva di cui all'art. 9 c. 2 d.lgs. 231/01 per unadurata non superiore a 6 mesi.

Page 11: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Reati ambientali (estratto)art. 25 undecies d.lgs. 231/01

Art. 256 c. 1 lett. a) d.lgs. 152/2006: chiunque effettua unaattività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento,commercio ed intermediazione di rifiuti non pericolosi inmancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione ocomunicazione;

Ovvero art. 256 c. 6 d.lgs. 152/2006: chiunque effettua ildeposito temporaneo presso il luogo di produzione di rifiutisanitari pericolosi;

Sanzione pecuniaria fino a 250 quote.

Page 12: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Reati ambientali (estratto)art. 25 undecies d.lgs. 231/01

Art. 256 c. 1 lett. b) d.lgs. 152/2006: chiunque effettua una attivitàdi raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio edintermediazione di rifiuti pericolosi in mancanza della prescrittaautorizzazione, iscrizione o comunicazione;

Ovvero c. 3 gestisce o realizza una discarica non autorizzata;

Ovvero c. 5: esegue attività non consentite di miscelazione deirifiuti.

Sanzione pecuniaria da 150 a 250 quote.

Sanzione pecuniaria da da 200 a 300 quote se la discarica nonautorizzata è destinata anche solo parzialmente allo smaltimentodi rifiuti pericolosi. In tal caso si applicano anche le sanzioniinterdittive di cui all'art. 9 c. 2 d.lgs. 231/01 per una durata nonsuperiore a 6 mesi.

Page 13: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Reati ambientali (estratto)art. 25 undecies d.lgs. 231/01

Art. 257 d.lgs. 152/2006: Chiunque cagiona l'inquinamento delsuolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acquesotterranee con il superamento delle concentrazioni soglia dirischio è punito con la pena dell'arresto da sei mesi a un anno ocon l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, senon provvede alla bonifica in conformità al progetto approvatodall'autorità competente nell'ambito del procedimento di cui agliarticoli 242 e seguenti.

Sanzione pecuniaria fino a 250 quote

La sanzione pecuniaria va da 150 a 250 quote se l'inquinamento èprovocato da sostanze pericolose.

Page 14: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Reati ambientali (estratto)art. 25 undecies d.lgs. 231/01

Art. 257 d.lgs. 152/2006: Chiunque cagiona l'inquinamento delsuolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acquesotterranee con il superamento delle concentrazioni soglia dirischio è punito con la pena dell'arresto da sei mesi a un anno ocon l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, senon provvede alla bonifica in conformità al progetto approvatodall'autorità competente nell'ambito del procedimento di cui agliarticoli 242 e seguenti.

Sanzione pecuniaria fino a 250 quote

La sanzione pecuniaria va da 150 a 250 quote se l'inquinamento èprovocato da sostanze pericolose.

Page 15: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Reati ambientali (estratto)art. 25 undecies d.lgs. 231/01

Per le ipotesi residue richiamo solo i titoli di reato per brevità:

Art. 258 c. 4 secondo periodo: punisce chi predisposizione di un certificato dianalisi di rifiuti, fornisce false indicazioni sulla natura, sulla composizione e sullecaratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti e a chi fa uso di un certificato falsodurante il trasporto.

Art. 259 c. 1: traffico illecito di rifiuti

Art. 260: attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti

Art. 260 bis: inserimento nel sistema SISTRI di documenti falsi o alterati oeffettuazione di un trasposto con documenti allegati falsi o alterati.

Art. 279: creazione o esercizio di uno stabilimento con superamento dei valorilimite di qualità dell'aria previsti dalla vigente normativa.

Page 16: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Criteri di imputazione

Ci sono due temi che vanno sfatati con forza:a) che la responsabilità amministrativa ex d.lgs.231/01 poggia su una responsabilità oggettiva equindi senza colpa;b) che alla responsabilità del soggetto apicalecorrisponda sempre una responsabilità dell'ente.

Page 17: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Criterio di imputazione dell'ente

1) Cass. Sez. Un. 18/09/2014 n. 38343 ha chiarito che il d.lgs. 231/01crea “un sottosistema distinto ma strettamente connesso al dirittopenale: una sorta di terzo binario del diritto criminale”.

La responsabilità dell'ente poggia su criteri strutturali molto chiari:

a) colpa di organizzazione e gestione. Per non aver adottato unefficace modello di organizzazione;

b) il reato deve essere commesso nell'interesse o vantaggio dell'ente.Interesse inteso come apprezzabile ex ante e cioè al momento dicommissione del fatto e secondo un metro di giudizio soggettivo;

Vantaggio inteso con connotazione oggettiva e come tale valutabileex post rispetto alla commissione del reato.

Page 18: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Responsabilità automatica dell'ente

Non è vero in quanto sono ormai molte le sentenze che hannomandato assolto l'ente in mancanza di interesse o vantaggio o incaso di condotta di elusione fraudolenta del modello diorganizzazione efficace.Cass. Pen. 24/09/2013 n. 45969 “L'ente è responsabile per reati commessi nel suointeresse o a suo vantaggio dai soggetti preposti exd.lg. n. 231/2001, ma non risponde setali soggetti hanno agito nell'interesse esclusivo proprio o di terzi. Di fronte allacommissione di illecite, autonome, condotte appropriative da parte degli amministratori,pertanto, non appare corretta l'argomentazione secondo la quale la fittizia copertura delpassivo avrebbe consentito alla società di proseguire la propria attività di riscossione,procurandole così un evidente vantaggio. È plausibile, infatti, che l'attività manipolativadegli amministratori infedeli, volta ad occultare il passivo, fosse funzionale ad assicurarecopertura alle illecite appropriazioni, anziché ad arrecare un vantaggio alla società diappartenenza”.

Trib. Novara 01/10/2010 di assoluzione di Trenitalia in caso di omicidio colposo di ungiovane nell'ambito dell'attività lavorativa.

Trib. Milano 26/06/2014 di assoluzione della società in caso di infortunio sul lavoro, ma concompimento di valutazione di idoneità del Modello

Page 19: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Modelli di organizzazione ex d.lgs. 231/01 per la prevenzione dei reati ambientali

In materia ambientale è sempre bene richiamare le aziende ad ottenere la certificazioneISO 14001: 2004 o quella EMAS che forniscono un valida base su cui costruire il modelloex d.lgs. 231/01.In ogni caso ai fini del d.lgs. 231/01 occorre aver compiuto una serie di attività:1) mappatura e analisi delle aree di rischio (art. 6 c. 2 lett. a);2) prevedere degli obiettivi da raggiungere in materia ambientale e prevedere specificiprogrammi operativi per raggiungerli (art. 6 c. 2 lett. b). Ad esempio gestione corretta deirifiuti solidi. Prevedere delle azioni concrete di condotta per ottenere l'obiettivo (es. verifichedelle targhe dei trasportatori- richieste via fax traccaibili con tipologia di rifiuto identificatoper codice CER). Nomina di un responsabile competente per eseguire e controllare quelleattività;3) prevedere un piano di formazione ambientale in cui vengano spiegati ai Destinatari lefinalità aziendali, le condotte da tenere e la funzione dell'O.d.V.;4)prevedere un sistema di autocontrollo e monitoraggio;5) prevedere un sistema di registrazione dei controlli eseguiti da mettere a disposizionedell'O.d.V.;6) prevedere un sistema di gestione delle emergenze (es. quando i valori si avvicinano osforano dai limiti) e un sistema di correzione in caso di superamento dei limiti;7) prevedere un sistema informativo all'O.d.V. di ogni notizia sensibile in materiaambientale;8) prevedere un sistema disciplinare;9) prevedere un sistema di aggiornamento rispetto ai parametri statali e regionali.

Page 20: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Modelli integrati

In questa prospettiva l'esperienza derivante dai modelli digestione e qualità, sicurezza e ambiente costituisce semprepiù un significativo esempio di applicazione di metodologieche arricchiscono e rendono più efficaci i modelli diorganizzazione ex d.lgs. 231/01.Tuttavia arricchire non vuol dire sostituire o rendereesaustivo. Pertanto il modello ex d.lgs. 231/01 può ancheessere meno minuzioso dei Sistemi di Gestione a fini ISO, madeve contenere i protocolli che consentano di prevenire lacommissione dei reati da cui discende la responsabilitàamministrativa.

Negli ultimi anni si è assistito ad una convergenza dellemetodologie di controllo. Ma l'efficacia del modello dipendedalla sua concreta attuazione.

Page 21: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Modelli nella materia della salute e sicurezza sul lavoro

Sul punto occorre richiamare il chiaro testo dell'art. 30 d.lgs.81/2008 che richiama i concetti principali dell'organizzazione intema di sicurezza sul lavoro.

Il comma 4 aggiunge che “In sede di prima applicazione, i modellidi organizzazione aziendale definiti conformemente alle Lineeguida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute esicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al BritishStandard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisitidi cui al presente articolo per le parti corrispondenti”.

Ovviamente anche in questo caso i modelli ex d.lgs. 231/01devono essere poi implementati nell'ottica di quanto previstoall'art. 6 d.lgs. 231/01.

Page 22: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Modelli 231/01 e L. 190/2012

La l. 190/2012 ha introdotto numerose norme volte allaprevenzione della corruzione e a migliorare la trasparenza e lapubblicità delle attività della pubblica amministrazione a cui sonopoi seguiti i d.lgs. 33 e 39 del 2013 per rafforzare tali principi e perprevedere appositi meccanismi di incandidabilità e inconferibilità.

In particolare l'art. 1 c. 4 L. 190 del 2012 prevede che ilDipartimento della Funzione Pubblica predisponga il PianoNazionale Anticorruzione (P.N.A.).

Ai sensi dell'art. 1 c. 8 della L. 190/2012 gli organi di indirizzopolitico, su proposta del Responsabile della prevenzione dellaCorruzione, degli Enti Destinatari del P.N.A. devono redigere entroil 31 gennaio di ogni anno il Piano Triennale Prevenzione dellaCorruzione.

Page 23: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Art. 1 c. 10 L. 190/2012 Compiti del Responsabile della prevenzione della corruzione

a) verifica dell'efficace attuazione del piano e della sua idoneita',nonche' propone la modifica dello stesso quando sono accertatesignificative violazioni delle prescrizioni ovvero quandointervengono mutamenti nell'organizzazione o nell'attivita'dell'amministrazione;

b) verifica, d'intesa con il dirigente competente, l'effettivarotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delleattivita' nel cui ambito e' piu' elevato il rischio che siano commessireati di corruzione;

c) individua il personale da inserire nei programmi di formazionedi cui al comma 11.

Page 24: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Chi sono i destinatari del PNA?

Per l'art. 1 c. 59 L. 190/2012 sono le amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1 c. 2 d.lgs. 165/2001 che recita: “Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni delloStato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e leistituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato adordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunitàmontane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gliIstituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria,artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici noneconomici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e glienti del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per la rappresentanzanegoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui aldecreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300. Fino alla revisione organicadella disciplina di settore, le disposizioni di cui al presente decretocontinuano ad applicarsi anche al CONI”.

Page 25: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Estensione del PNA

A pag. 12 del P.N.A., approvato con delibera Civit 72/2013,si legge “i contenuti del presente P.N.A. sono inoltre rivoltiagli enti pubblici economici (ivi comprese l'Agenzia deldemanio e le Autorità Portuali), gli enti di diritto privato incontrollo pubblico, alle società partecipate e a quelle daesse controllate ai sensi dell'art. 2359 c.c. per le parti in cuitali soggetti sono espressamente indicati come destinatari”.E' di tutta evidenza che questa disposizione estende laportata applicativa del Piano Nazionale Anticorruzione benoltre le disposizioni legislative previste dall'art. 1 c. 59 dellaL. 190/2012 e ciò soprattutto se viene coordinata con l'art. 1c. 2 lett. c) del d.lgs. 39/2013.

Page 26: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Enti di diritto privato in controllo pubblico

L'art. 1 c. 2 lett. c) d.lgs. 39/2013 definisce enti di diritto privato incontrollo pubblico: “le società e gli altri enti di diritto privato cheesercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizia favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici,sottoposti a controllo ai sensi dell'articolo 2359 c.c. da parte diamministrazioni pubbliche, oppure gli enti nei quali siano riconosciuti allepubbliche amministrazioni, anche in assenza di una partecipazioneazionaria, poteri di nomina dei vertici o dei componenti degli organi”.Ricordo che il controllo di una società o di un ente ai sensi dell'art. 2359c.c. può assumere le seguenti forme:1) maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria;2) voti sufficienti per esercitare un'influenza dominante nell'assembleaordinaria;3) influenza dominante di un'altra società in virtù di particolari vincolicontrattuali con essa.

Page 27: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Limitazioni all'applicazione del d.lgs. 231/01

Va considerato che l'art. 1 c. 3 d.lgs. 231/01 prevede che le

disposizioni del decreto “Non si applicano allo Stato, agli enti

pubblici territoriali (Regioni, Province, Città Metropolitane,

ASL), agli altri enti pubblici non economici nonché agli enti

che svolgono funzioni di rilievo costituzionale”.

Page 28: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

SCHEMA RIASSUNTIVO

Pubblica Amministrazione P.N.A. e P.T.P.C.

Ente pubblico non economico P.N.A.

Ente pubblico economico 231- P.N.A.

Ente di diritto privato in controllo pubblico 231- P.N.A.

Società Partecipate e da esse controllate 231- P.N.A.

Gli enti che avevano la facoltà di adottare il modello ex d.lgs.231/01 e che oggi sono obbligati anche a soggiacere al P.N.A.cosa fanno?

Page 29: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Modello di organizzazione integrato ai fini della L. 190/2012

A pag. 33 del P.N.A. Si può leggere “al fine di dare attuazione allenorme contenute nella L. 190/2012 gli enti pubblici economici e glienti di diritto privato in controllo pubblico di livello nazionale oregionale/locale sono tenuti ad introdurre e ad implementareadeguate misure organizzative e gestionali. Per evitare inutiliridondanze qualora questi enti adottino già modelli diorganizzazione e gestione del rischio sulla base del d.lgs.231/2001 nella propria azione di prevenzione della corruzionepossono fare perno su essi, ma estendendone lambito diapplicazione non solo ai reati contro la pubblica amministrazioneprevisti dalla L. 231/01, ma anche a tutti quelli considerati nella L.190/2012, dal lato attivo e passivo, anche in relazione al tipo diattività svolto dall'ente”. Tali parti denominate Piani di Prevenzionedella corruzione, debbono essere trasmessi alle amministrazionipubbliche vigilanti ed essere pubblicai sul sito istituzionale.

Page 30: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Riflessioni dottrina sul P.N.A.

Non sono mancate tesi contrarie alla legittimitàdell'estensione compiuta dalla CIVIT sulla base del principiodi gerarchia delle fonti.

Altra tesi ritiene che in ogni caso non si può disapplicare ilP.N.A. in relazione alle parti in eccesso in quantol'ampliamento è consistito esclusivamentenell'individuazione dei destinatari, non sul contenuto deiprecetti.

Page 31: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

SCHEMA CONFRONTO

P.T.P.C. Modello 231

Adozione obbligatoria facoltativa

Finalità Prevenire lacommissione di illeciti dinatura non solo penale,ma anche erariale edisciplinare ai sensi dellaL. 190/2012

Prevenire lacommissione di unospettro ampio edifferenziato di illecitipenali

Reati Presupposto Delitti contro la Pubblica Amministrazione in sensi ampio (compreso 323-328 c.p.)

Specifici delitti contro laPubblicaAmministrazione edaltre fattispecie penali dialtre categorie

Elemento soggettivo della condotta

Dolo o Colpa Dolo come principio base

Organo deputato all'adozione

Nelle società a partecipazione pubblica:

C.d.A.

C.d.A.

Page 32: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Responsabilità ex art. 1 L. 190/2012 del responsabile per la prevenzione della corruzione

L'art. 1 c. 8 prevede una responsabilità dirigenziale nel casomanchi la predisposizione del piano o l'adozione delle misure perla formazione e la selezione dei dipendenti.L'art. 1 c. 14 prevede che in caso di ripetute violazioni del pianocommesse dai dipendenti, ha una responsabilità dirigenziale euna di tipo disciplinare per omesso controllo.Il comma 12 dispone che in caso di condanna definitiva percorruzione il responsabile della prevenzione risponde in sededisciplinare e per danno erariale e all'immagine.L'art. 19 c. 5 lett. b) D.L. 90/2014 prevede una sanzione daamministrativa da € 1000,00 a 10.000,00 per omissionenell'adozione dei piani triennali di prevenzione.

Page 33: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI

Punti principali del P.N.A.

a) redazione dei P.T.P.C. b) adozione dei codici di comportamento secondo i principi di cui al

D.P.R. 62/2013. c) rotazione del personale.d) obbligo astensione in caso di conflitto di interesse.e) regolamentazione del conferimento di incarichi extra istituzionali.f) regole per conferimento di incarichi dirigenziali in caso di precedentiattività.g) incompatibilità specifiche per posizioni dirigenziali.h) attività successive alla cessazione dell'incarico (art. 53 c. 16 ter d.lgs.165/2001 divieti di assunzione presso i privati).i) formazione delle commissioni, assegnazioni e incarichi in caso dicondanna per reati contro la P.A.l) Tutela del dipendente che effettua la segnalazioni di illecito.m) formazione del personale.n) adempimento agli obblighi di trasparenza.

Page 34: Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE ......ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI