CONSIGLIO PROVINCIALE DI PRATOPrima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2...
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PROVINCIA DI PRATOVerbale del Consiglio Provinciale
L’anno duemilatredici (2013) e questo giorno tre (3) del mese di luglio alle ore 14,30 nell’aula consiliare della Provincia di Prato, si è riunito il CONSIGLIO PROVINCIALE, convocato nei modi di legge, in sessione ordinaria.All’appello nominale risultano presenti il Presidente del Consiglio Giuseppe MAROSO ed i seguenti Consiglieri:
Consiglieri P A Consiglieri P AGESTRI Lamberto X GELSUMINI Simone XANICHINI Giulia X GENISE Maria XATTUCCI Cristina X MARCHI Roberto XBARNI Simone X MORI Luca XBARTOLINI Alessandro X MUGNAIONI Francesco XBINI Riccardo Giuseppe X PACINI Emanuele XBONACCHI Andrea Antonio X QUERCI Francesco XCITARELLA Emiliano X ROSSI Fabio XCOCCI Matteo X ROTI Luca X CONTE Giuseppe X SANTINI Matteo XFALTONI Monia X TOCCAFONDI Sergio XFRONZONI Gilda X TOGNOCCHI Mario X TOTALE PRESENTI N. 13
Sono presenti gli Assessori: Stefano ARRIGHINI, Alessio BELTRAME, Loredana FERRARA e Ivano MENCHETTI.
Il Presidente, con l’assistenza del Segretario Generale Dott. Massimo MIGANI, constatato che il numero dei Consiglieri è sufficiente per la validità della adunanza, dichiara aperta la seduta alle ore 15,44.
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
Preso e dato atto che la convocazione è stata disposta ed effettuata nei modi e termini di legge e
che i relativi avvisi sono stati debitamente notificati a tutti i Sigg.ri Consiglieri, passa alla
discussione degli oggetti posti all’ordine del giorno.
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Il Segretario Generale procede all'appello per la verifica del
numero legale.
Entrano Consiglieri Cocci e Marchi (h 15,46)
Esce Consigliere Roti (h 15,50)
PRESIDENTE
Buonasera a tutti. Sono assenti giustificati Toccafondi, Conte,
Attucci e Gelsumini. Nomino scrutatori per la seduta odierna i
Consiglieri Faltoni e Bartolini. Comunicazioni: probabilmente chi ha
la connessione è più aggiornato del sottoscritto, come si diceva
prima sono al momento disconnesso e volevo aggiornare se occorre, il
Consiglio perché più volte da più parti si individuava la data del 2
luglio come momento di svolta rispetto alla questione dei ricorsi
contro i provvedimenti connessi al riordino delle Provincia. La
consulta non si è ancora pronunciata. Notizie che possiedo sono
ricavabili da un articolo di "Italia oggi", va preso per la fonte che
rappresenta, che sostanzialmente spiega come la discussione che pure
ieri c'è stata alla presenza di coloro che avevano rappresentato i
ricorsi e quindi i legali delle nove Regioni che avevano fatto
ricorso non si è conclusa e nella giornata di oggi continua
l'attività della Corte che però deve decidere anche di altro, vedi la
questione FIOM contro FIAT sulla quale c'era una notizia non so
quanto attendibile una mezz’oretta fa per cui la consulta, questo non
c'entra nulla ma lo dico come informazione, si sarebbe pronunciata a
favore della FIOM. Nessuna notizia al momento c'è sulla vicenda che
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ci riguarda. Non si prevede, sempre secondo l'articolo, se la
decisione sarà questione di giorni o se la Camera di Consiglio si
allungherà fino al 16-17 luglio, ultima finestra utile prima
dell'estate. Chiaramente poi l'articolo prosegue facendo il punto di
ciò che comporterebbe lo slittamento a settembre, eccetera, eccetera.
Questo è l'aggiornamento. Volevo precisare, siccome anche qui in modo
non sempre benevolo corrono le voci più disparate, che al momento
secondo UPI perché qui poi lo Stato di diritto si parcellizza in
ragione di chi sostiene una parte o l'altra parte, per cui diciamo
sempre le fonti conviene, nota interpretativa dell'articolo 1 comma
15 della Legge di stabilità del 2013 si riporta il testo del comma
115 che tra le altre cose dice che il Presidente, la Giunta e il
Consiglio della Provincia restano in carica fino alla naturale
scadenza dei mandati fino all'esito della procedura di riordino, non
tanto fino alla sentenza della Corte, quanto, bensì, all'avvenuto
riordino da parte del Parlamento sulla base delle indicazioni fino
adesso venute. Questo è il quadro attuale. Ovviamente ciò non toglie
che un successivo decreto legislativo come si usa c'è un'innovazione
sono quelli dei decreti legislativi costituzionali fino a quando non
viene fuori qualcosa di nuovo in quel comparto del diritto
evidentemente le cose stanno così. Rimane questa cosa sciagurata per
la quale in ragione di un futuro riordino, si è impedito finora ai
cittadini delle quindici Province di provvedere al rinnovo dei loro
rappresentanti in attesa di un futuro riordino, è come se si
smettesse di votare anche in Parlamento poi alla fine ci metteremo
nelle mani di Di Gennaro ed è un nome che non cito oggi a sproposito,
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come sapete, che è stato nominato Presidente di Finmeccanica. Fatta
questa breve introduzione del tutto ingenua e priva di sottintesi
vorrei procedere ricordando che oggi il Consiglio è in seduta
ordinaria in quanto è chiamato a discutere il bilancio di previsione
dell'ente per il 2014. Ciò non comporta niente di particolare. Sapete
che le altre sono tutte sedute straordinarie. Discuteremo nell'ambito
del Consiglio, se ci saranno le condizioni, sia per la presenza di
chi ha fatto le domande di attualità, è presente Cocci ma non Querci,
sia per la presenza di chi deve rispondere, in particolare del
Presidente Gestri che è per strada perché aveva una riunione in
Regione alle 14,30, breve a suo dire, che chiaramente non prevede la
possibilità dell'ubiquità. Vediamo nel corso del Consiglio come
procedere salvo però si preferisca forse, Assessore Beltrame,
trattare subito la domanda di attualità del Consigliere Querci.
Questo pistolotto lo avevo preparato quando Cocci non era ancora
arrivato e quindi mi era rimasto sulla penna ma in realtà una domanda
di attualita è quella adesso distribuita e la possiamo trattare.
Prima di quello chiederei al Consiglio di esprimersi sul punto 2
"approvazione del verbale del Consiglio del 12 giugno 2013". Se non
ci sono osservazioni, come al solito, lo do per approvato. Il
Consiglio approva il verbale di cui al punto 2. Come vedete seguono
una domanda di attualità iscritta al punto 3 che trattiamo
eventualmente più avanti. Darei la parola all'Assessore Beltrame per
la risposta alla domanda di attualità presentata oggi dal Consigliere Cocci (All.n.1). Prego, Assessore.
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Rientra Consigliere Roti (h 15,52)
ASSESSORE BELTRAME (h 15,52)
Grazie, Presidente e buongiorno a tutti. Ringrazio il Consigliere
Cocci che mi dà la possibilità anche di informare il Consiglio
provinciale dell'azione che la Giunta provinciale ha fatto nei giorni
scorsi. L'azione è quella del ricorso in paritetica, in Commissione
Paritetica, così come previsto dalla legge 1 del 2005 del Governo,
sul governo del territorio nei casi in cui un'Amministrazione ritenga
che un altro strumento sul territorio sia in contrasto con il proprio
strumento di pianificazione. Il Consigliere Cocci mi chiede due cose,
di illustrare gli intenti che vi sono all'origine del ricorso e se la
vicenda dell'ampliamento dell'aeroporto ha un qualche nesso con
questa vicenda. Immagino che quando il Consigliere Cocci parla di
essere venuto a conoscenza dalla stampa locale si riferisca a quelle
che sono le esternazioni fatte dal Comune di Prato nel cui articolato
è stato detto, senza entrare devo dire nel merito del ricorso, che è
semplicemente una manovra, sono stati usati vari termine del tipo
congiure, della Provincia insieme alla Regione semplicemente per
agevolare il PIT sulla riqualificazione dell'aeroporto di Peretola.
Devo dire che non ci sarebbe bisogno di rispondere e credo il
Consigliere Cocci abbia ben chiara la posizione della Giunta, la
posizione del Presidente in particolare perché fin dalla prima
approvazione in Giunta regionale del PIT ed anche a questa successiva
delibera di Giunta regionale la Provincia ha sempre avuto una
posizione estremamente chiara in riferimento all'aeroporto non solo
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nell'interlocuzione in Consiglio e nelle varie comunicazioni fatte,
certamente rilevandola dalla stampa, e più che altro in quelle che
sono state le occasioni ufficiali nelle quali la Provincia è stata
chiamata ad esprimersi in merito a questa delibera. In modo
particolare laddove è stata chiamata ad esprimersi nelle Commissioni
regionali competenti e quindi credo che non ci sia nessun dubbio di
quella che è la posizione della Provincia in merito alla questione
che riguarda la pista di Peretola e mi sembra il fatto che ci possa
essere in qualche modo un nesso tra la nostra azione e l'agevolazione
ad una delibera della Regione, mi sembra un qualcosa fuori luogo
semplicemente frutto di una volontà da parte del Comune di Prato di
portare la questione sul piano di una polemica politica, di una
contrapposizione politica, cosa che non è. Non è perché i documenti
contenuti nella delibera che la Giunta provinciale ha fatto in merito
al ricorso per richiedere il ricorso di paritetica pubblicati sul
nostro sito dicono chiaramente quelle che sono le motivazioni e le
leggo per chiarezza. "Contrasto con l'articolo 12 in combinato
disposto dell'articolo 57 e con l'articolo 44 comma 5 delle norme
tecniche di attuazione del PTC per la trasformazione operata dal PS
nella tavola E5 di area esclusiva funzione agricola e di area
boscale. Entrambe le categorie individuate come invarianti
fondamentali dello statuto del PTC in area urbana a prevalente
funzione agricola laddove ancora chiaramente leggibili le
caratteristiche di pluralità". Il PTC della Provincia di Prato è
approvato ed è in vigore dal 2008. Nel momento in cui un Comune della
Provincia decide di andare a fare delle variazioni che possono andare
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in contrasto con questo è evidente che non c'è una cattiveria
dell'ente provinciale che cerca di far valere i principi, le norme
inserite in questo dettato. La vicenda nasce dal fatto che dopo la
adozione del piano strutturale del Comune di Prato, la Provincia ha
fatto osservazioni, come ne ha facoltà, e ha fatto osservazione tra
le altre cose anche su questo aspetto e cioè su questo profilo di
contrasto perché le aree ad esclusiva funzione agricola contenute nel
PTC della Provincia sono un invariante strutturale e la parola dice
quindi che in qualche modo non possono variare perché vengono
considerate un patrimonio dal punto di vista agricolo paesistico e
naturalistico. Il Comune di Prato non ha recepito su questo punto
pienamente la nostra osservazione mantenendo quindi, a nostro avviso,
ovviamente il profilo di contrasto e quindi andando in approvazione,
la Provincia non aveva altra azione da fare se voleva far valere
questo principio contenuto nel proprio PTC, altrimenti dovrebbe
adeguarsi alle scelte fatte in un piano strutturale di ricorrere in
Commissione paritetica che è una Commissione tenuta ad esprimere un
parere, quindi a valutare se un contrasto che abbiamo rilevato
sussiste o se questo contrasto non sussiste. Questi sono i termini
della questione. Certamente non ci sono altre questioni che hanno
portato la Provincia a fare questo tipo di atto.
Entrano Consigliere Querci e Assessore Giorgi (h 15,53), Consiglieri
Bini, Fronzoni e Presidente Gestri (h 15,55)
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PRESIDENTE
Grazie, Assessore. Consigliere Cocci, prego.
CONSIGLIERE COCCI (h 15,58)
Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore delle spiegazioni fornite e
soprattutto del ribadire la posizione espressa dalla Giunta
provinciale sia in sede ufficiale ufficiosa che in qualunque sede. A
questo punto da come l'Assessore Beltrame ci ha chiarito, speriamo
che tutto questo continui sempre così, ribadendo ancora il fatto dei
700 ettari, come ho scritto brevemente nella mozione, comunque quello
su cui poi avremmo il famoso contrasto si tratta di 80 ettari, non di
più. Ottanta ettari in 25 anni, ho parlato anche con l'Assessore
all'urbanistica del Comune di Prato, su cui potrebbe vertere uno
scontro tra i due enti. Detto questo ringrazio l'Assessore della
risposta.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere. Visto che ci sono le condizioni procediamo con
l'altra domanda di attualità a suo tempo presentata dal Consigliere Francesco Querci (all.n.2).La parola al Presidente Gestri.
PRESIDENTE GESTRI (h 16,00)
Rispondo al quesito posto dal Consigliere Querci annunciando che per
quanto ci riguarda l'atteggiamento di questa Amministrazione è stato
quello di di fronte a questa notizia che è apparsa su alcuni giornali
che ha avuto anche una vasta eco che riguarda l'assenza di alcuni
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dipinti importanti dalla galleria di Via degli Alberti ad un museo di
Vicenza. Sapete la vicenda; da accordi iniziali che furono fatti del
mantenimento dei beni artistici e culturali di proprietà della ex
Cassa di Risparmio di Prato, poi diventata Banca Popolare di Vicenza
ho avuto un atteggiamento di presa di posizione preoccupata per
quanto riguarda la prima appena è uscita fuori la notizia e
successivamente immediatamente dopo quella di chiedere spiegazioni
perché ci sembra un atto tutto sommato inaccettabile che va contro i
rapporti che sempre ci sono stati tra la città e questa banca che,
come sappiamo, è passata di mano. Il risultato di questo è che la
prossima settimana ci sarà un incontro con il direttore generale
della banca stessa per affrontare questo tema e capire quando e in
che modo questi dipinti ritorneranno sul territorio di Prato.
PRESIDENTE
Grazie, Presidente. Se il Consigliere Querci vuole può replicare.
CONSIGLIERE QUERCI (h 16,02)
Grazie, Presidente. La risposta ovviamente la prendo per quella che
è, una sorta di rinvio. Sicuramente non soddisfa perché non soddisfa
tanto la risposta del Presidente quanto non soddisfa la risposta
della banca che doveva essere "tornano domani", o "tra una
settimana", o "tornano tra quindici giorni". Una volta che esce un
articolo del genere che fra l'altro è uscito prima sui giornali
fiorentini in prima pagina rispetto a quelli pratesi, mi piace
sottolineare questo perché, anzi, la risposta da parte dei giornali
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pratesi è stata anche fin troppo morbida. C'è stata una presa di
posizione abbastanza forte da parte del Presidente dell'Unione
Industriale. C'è, da quanto apprendo, una presa di posizione da parte
del Presidente della Provincia e la banca non ha niente altro di
meglio da dirci "si fissa un appuntamento tra una settimana". Sono
già passati sette giorni e quindi mi chiedo quale sia l'intenzione
della banca, perché se era quella di riportare questi beni sul nostro
territorio alla galleria degli Alberti, non ci sarebbe stato alcun
rinvio e ci sarebbe stato detto immediatamente "questi beni
torneranno il tal giorno". Sinceramente la preoccupazione che avevo
due settimane fa risulta ancor maggiormente rafforzata a seguito di
questa spiegazione da parte del Presidente e da parte della banca.
Invito nuovamente il Presidente a fare iniziative un po’ più forti
nei confronto di questo istituto bancario perché dietro questa
mancanza di risposta ufficiale da parte della banca a distanza di due
settimane secondo me si celano e si nascondono problemi ben più
grossi e più gravi che riguardano le nostre opere d'arte. Vorrei
anche suggerire, magari questo potrebbe essere fatto insieme altri
enti ed istituzioni sul territorio, di chiedere un parere legale se
effettivamente la banca si può comportare in tale maniera perché, se
non sbaglio, la storia della Cassa di Risparmio di Prato è molto
complessa e viene molto da lontano. Probabilmente ci potrebbe essere
un vincolo su questa galleria che potrebbe impedire di fatto alla
banca di portare via questi beni. Detto questo aspettiamo questo
incontro con la banca. Grazie, Presidente.
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PRESIDENTE
Grazie, Consigliere. Le preoccupazioni espresse dal Consigliere mi
paiono ampiamente raccolte anche dal Presidente della Provincia e che
siano le preoccupazioni del Consiglio intero. Procedendo con l'ordine
del giorno passiamo al punto 4 che riguarda la presentazione della
relazione annuale dei Presidenti delle Commissioni. Si comincia con
la relazione del Presidente della Quarta Commissione. Consigliere
Tognocchi, prego.
CONSIGLIERE TOGNOCCHI (h 16,06)
Grazie, Presidente. La mia relazione vuole essere breve perché vorrei
incentrare l'attenzione di quello che è stato il lavoro della Quarta
commissione e sottoporlo all'attenzione del Consiglio perché ci sono
due progetti in particolare su cui abbiamo lavorato che hanno una
certa importanza. Riteniamo importante sottoporre a Voi questa
attenzione. L'attenzione sostanzialmente è su due progetti; uno è
quello che, tra l'altro, lei, Presidente, ha chiesto se potevamo
relazionarlo in modo più esteso che è "la pace parla alla guerra".
Come Commissione abbiamo conosciuto elementi del territorio che hanno
fatto pensare che abbiamo qualcosa nel territorio di molto speciale
che non hanno altri nel territorio del paese o perlomeno non ne siamo
a conoscenza. Perché in queste terre abbiamo avuto un evento
particolare, abbiamo avuto la Linea Gotica, abbiamo avuto un punto
decisivo della guerra dove da una parte si confrontavano coloro che
si preoccupavano della democrazia e dall'altra coloro che invece
avevano un'altra visione del mondo in effetti dove i conflitti si
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accendono sulle pagine dei giornali. Pensiamo potremo parlare e fare
diventare questi eventi cose che sono accadute nel nostro territorio,
qualcosa di particolare. Penso e vorrei che voi poteste immaginare
cosa sta accadendo in questo momento in Siria, nel Congo, in altri
territori; immaginate cosa potrebbe essere per queste persone
nell'Afghanistan, nel Libano, poterle invitare e fargli vedere che in
tale luogo ci siamo combattuti e abbiamo avuto una dittatura, una
guerra, una guerra civile e che i popoli che si sono combattuti in
quel territorio oggi invece crescono più forti e riescono ad
immaginare un altro modo di convivere. Quella Germania che noi
abbiamo combattuto in questo territorio, se vedevamo dei tedeschi
immaginavamo qualcosa legato ad una dittatura, oggi invece è la
locomotiva dell'Europa e abbiamo immaginato che questa esperienza
potesse diventare un esempio nel mondo pensando a questa come
esperienza di turismo, qualcosa che può essere di esempio nel mondo.
Abbiamo visto che c'è un altro caso che voi forse avete sentito ma
non avete notato, il festival dei due mondi a Spoleto. C'è una
persona, Giancarlo Menotti, se possibile ho fatto alcune fotocopie
che vorrei potessero essere date agli altri Consiglieri, che ha
immaginato un festival della musica che riuscisse ad unire i due
mondi e oggi il festival di Spoleto viene guardato come esempio e
come momento importante per l'esperienza del turismo di una città,
Spoleto, che probabilmente nessuno conoscerebbe. Riporto le parole di
questa intervista. Giancarlo Menotti ha oggi 97 anni e in questa
intervista dice: "non c'è un solo abitante di Spoleto che si faccia
vedere agli spettacoli, ma provi a chiedere agli spettatori da dove
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vengono, di Spoleto non ne troverà nemmeno uno, vengono da tutto il
mondo. Saranno troppo impegnati gli spoletini a lavorare negli
alberghi e nei ristoranti che ospitano e rifocillano il pubblico del
festival". Questa persona, immaginando che cosa potesse essere
Spoleto dall'incontro di queste popolazioni che vengono, che si
ritrovano perché hanno una passione, è riuscito a far diventare
Spoleto un qualcosa portata ad esempio nel mondo. Immaginate una pace
che può dare alla guerra, immaginate in queste terre dove viviamo c'è
stata una guerra civile come quella che infiamma in questo momento la
Siria. Qui in questo stesso territorio una guerra civile che ha
infiammato la Libia e la Tunisia. Abbiamo avuto e per fortuna abbiamo
ancora gli ultimi che raccontano della guerra civile che c'è stata in
queste terre, abbiamo trovato un articolo di giornale che racconta di
indiani, stiamo parlando di indiani dell'India, di indiani di
America, venuti a combattere in queste terre quando c'è stato quello
scontro sulla Linea Gotica. In queste terre dove noi viviamo i popoli
che oggi convivono pacifici si sono fatti la guerra e e se riusciamo
a immaginare cosa è successo in questi territori quando sentite
parlare di pace e voi vedete che viene dato il premio Nobel, noi
abbiamo qui vicino i fratelli Buricchi che prendono e che muoiono
perché fanno esplodere un treno, siamo nel territorio di Comeana,
perché questo treno portava la dinamite della Nobel. Quindi il fatto
che qui si possa evocare la pace fra questi popoli in guerra possiamo
ricordare coloro che si sono combattuti di varie nazioni sopra sui
monti di Vernio. Ci sono persone che per passione hanno raccolto
cimeli di questo confronto. Abbiamo persone che ancora vengono in
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questi territori a conoscere le esperienze delle deportazioni a
Figline. I conflitti che sono stati senza fine; noi questi conflitti
senza fine possiamo raccontarli perché abbiamo avuto una dittatura
durata venti anni, come senza fine sembrano quei conflitti. Possiamo
far vedere a queste persone che non vedono speranza; immaginiamo un
ragazzo nato in questi territori dove vive il conflitto da 15-20 anni
e anche di più. La nazione di Israele è nata, come ricordate, nel '48
se ricordo bene. Queste persone che vedono il conflitto possono
venire qua e ricordare e vedere cosa è successo in questo territorio.
Per questo all'Europa è stato dato il premio Nobel per la pace.
Possiamo essere coloro che lo ricordano, possiamo ricordarlo noi e
ricordarlo allora a tutti i popoli in conflitto invitando i loro
rappresentanti, ecco perché un'iniziativa come la pace che parla alla
guerra può essere qualcosa per la Provincia di Prato che parla al
paese e che dà un'immagine importante, raccoglie intorno a sé
personalità di popoli oggi in guerra con personalità che sanno
parlare le lingue della pace, far diventare questo un luogo di
incontro di personalità come, faccio un esempio che può essere
qualcosa di simile a Giancarlo Menotti, il generale Fabio Mini che è
una personalità che sa parlare la lingua della guerra ma che conosce
anche i linguaggi della pace. Personalità che lavorano sulla gestione
dei conflitti, raccogliere qui esponenti dei popoli in guerra che
molto spesso non hanno mai visto una pace. Pensate ai giovani
palestinesi e afgani, uomini che non sanno neppure cosa è la
democrazia europea. Pensate che cosa può essere questa esperienza per
loro. Nel chiudere questo argomento e poi parlarvi dell'altro
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progetto su cui abbiamo lavorato debbo raccontarvi un'esperienza
accadutami quindici anni fa quando è venuto a Prato il Vescovo
Monsignor Tonini. Erano i primi tempi che avevamo gli immigrati nel
territorio e c'erano persone in questo incontro che chiedevano al
Monsignore "cosa ne facciamo di questi immigrati?" Monsignor Tonini
oltre quindici anni fa disse "pensate che cosa può essere la loro
esperienza quando verranno qui e torneranno nelle loro case". Nessuno
a quel tempo poteva immaginare la primavera araba, nessuno riusciva
ad immaginarlo. Da noi nessuno riusciva a immaginarlo. Nei paesi
arabi quando ho visto quello che è successo e quello che sta ancora
accadendo, sentite cosa accade in piazza Tahir in Turchia, sentite
che cosa accade in Egitto. Voi non riuscireste a darvene spiegazione
se non pensaste all'esperienza che hanno avuto queste persone, questi
popoli venendo in Europa. Noi possiamo fare in modo che diventi
sistema e che Prato sia quel luogo, quella esperienza per interesse
turistico, come ha detto Giancarlo Menotti, perché avere una
camionetta che ti accoglie e che ti fa vivere un'esperienza, se
volete, anche turistica e ti fa girare tutti i Comuni che hanno
questi racconti... sapete che in Piazza San Marco abbiamo le memorie
per la guerra e la pace e da lì prendere e portarli a fare questo
viaggio di esperienze nel territorio, fare in modo che ci siano
questi incontri. Immaginate che cosa potrebbe essere. L'altro
progetto è stato un lavoro importante per la Commissione e per noi in
questa relazione, Presidente, va un ringraziamento particolare perché
è un modo anche di lasciarne memoria qualunque cosa accada. L'altro
lavoro importante su cui abbiamo lavorato con la Commissione turismo,
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scusate oggi mi concentro su questa, se il Presidente vorrà la
prossima volta parlerò più estesamente degli altri, anche del lavoro
fatto con l'aiuto degli altri Consiglieri...
Entra Consigliere Rossi (h 16,10)
PRESIDENTE
Le ricordo che in 5 minuti bisogna chiudere e che sono già passati
dodici minuti dall'inizio dell'intervento.
CONSIGLIERE TOGNOCCHI (h 16,18)
Brevemente soltanto per rappresentare ai Consiglieri il progetto che
abbiamo chiamato "diffondi amo la musica". Ci siamo immaginati con la
Commissione, perdoni ma vorrei restasse a verbale, il nome di
Francesco Mugnaioni e di Emanuele Pacini, Presidente emerito della
Commissione che mi ha portato all'esperienza, di Maria Genise,
scusate, di Sergio Toccafondi. Per me è stato importante, è la prima
esperienza in politica ed è stata importante la loro collaborazione.
Ci siamo immaginati cosa può essere l'esperienza di persone che
vengono nel territorio e camminando per le strade sentono la musica
della camerata strumentale. Immaginate che questa musica sia diffusa
da Rete Toscana classica e che passi attraverso i computer, entri in
tutte le attività commerciali e possa da lì, dai sette punti del
turismo nei sette Comuni, possa essere diffusa nei centri storici.
Immaginate che cosa sia quella domanda per chi sente questa musica,
come ci ha detto il direttore di Rete Toscana classica. La musica
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crea e lavora sullo stato d'animo. Lo stato d'animo delle persone;
voi sapete della musicoterapia, sapete di quanto possa essere
importante la musica per le persone. Immaginate una cosa di questo
genere, sarebbe una novità nel paese. In Italia ancora non ho memoria
di un'esperienza del genere. Abbiamo trovato che abbiamo nella
Provincia tutto e in particolare sono felici oggi sia il Presidente
della Provincia che può ascoltare il resoconto di questo lavoro che
consegniamo al Presidente, all'Assessore, al turismo perfettamente
informato perché possano, se possibile, in questo anno ultimo che ci
resta fare in modo che parta. Abbiamo trovato l'accoglienza e la
possibilità di realizzarlo. Chiudo qui ringraziando ancora tutti e
soprattutto tutti i Consiglieri per il lavoro che abbiamo potuto fare
insieme. Grazie, Presidente.
Escono Consigliere Bonacchi e Assessori Giorgi e Menchetti (h 16,22)
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere. Non so se ci sono altri Presidenti di
Commissione che avevano pensato ad oggi come occasione per la loro
relazione. Mi pare di no. Per il prossimo Consiglio che dovremo
probabilmente fare ancora nel corso di questo mese, come avevamo
detto in apertura della comunicazione riguardante questo punto, in
altre occasioni, in altri Consigli chiederei, ai Presidenti o di
consegnare precedentemente per iscritto la loro relazione o di
prepararsi per portarla oralmente in Consiglio in modo che si chiuda
questa partita in questo mese. Grazie. Passo quindi al punto 5
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all'ordine del giorno "risorse finanziare dei gruppi consiliari per
il 2013". Questo argomento, come ormai sappiamo essendo qualche anno
che trattiamo i bilanci preventivi, viene trattato e votato prima e
fuori dal bilancio dell'ente in quanto rappresenta almeno formalmente
un momento di autonomia del Consiglio, in particolare dei gruppi. In
qualche modo è rimasta la forma, quest'anno come in capigruppo
abbiamo potuto vedere e come abbiamo potuto vedere anche in seno alla
Prima Commissione, i fondi per i gruppi in ragione delle condizioni
complessive del bilancio dell'ente sono arrivati ad euro 4.400 e per
arrivare a tale risultato faccio la somma di tre diversi capitoli di
spesa. Poco conta che sia la metà dell'anno scorso perché, come
dicevo, i capigruppo in Commissione oltre ad essere un grande libro
sulla rivoluzione napoletana nel 1799, è anche realtà di quello che
rappresenta questa disponibilità economica. Evidentemente è anche
vero che non sempre i fondi, pur limitati, sono stati dai gruppi
adoperati. È pur vero, come ho detto già anche in capigruppo e in
Prima Commissione, che comunque vedremo nel corso di quello che resta
di questo anno in presenza di particolari necessità, naturalmente non
relative a queste del gruppo ma complessivamente intese,
eventualmente di riuscire a sopperire a quelle che fossero richieste
giustificabili ritenute prioritarie. Diversamente i capigruppo
potrebbero rivolgersi ai loro colleghi in Consiglio Regionale, il che
credo consentirebbe invece una diversa pratica dell'attività politica
dei gruppi medesimi. Questo è quanto. Su questo non mi pare
necessario aprire dibattito salvo che qualcuno lo chieda. Prevedendo
questo punto una sua votazione lo metterei in votazione al Consiglio.
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Chiedo agli scrutatori di verificare. Abbiamo 19 Consiglieri
presenti. Chiedo quindi chi è favorevole a questa determinazione.
Contrari? Astenuti? La proposta è approvata all'unanimità. Passiamo
adesso alla trattazione che in volgare si potrebbe dire "del bilancio
preventivo", i nomi giusti li trovate nelle singole proposte di
delibera. Come d'uso tratteremo a livello introduttivo i punti 6, 7,
8, 9, 10 salvo naturalmente procedere poi per votazione separata. La
discussione al bilancio viene introdotta dall'Assessore Beltrame.
Prego, Assessore.
ASSESSORE BELTRAME (h 16,24)
Grazie. Mi avvalgo dello strumento che abbiamo messo in piedi per
descrivere e rappresentare il bilancio di previsione 2013 come
abbiamo fatto con il bilancio consuntivo. Spero che si veda bene,
l'altra volta c'era qualche problema a distanza. Se qualcuno in
realtà ha il proprio PC è pubblicato già sul sito. Il bilancio 2013;
prima di addentrarsi sui numeri del bilancio due parole per
rappresentarVi quelli che sono stati i condizionamenti e gli elementi
che hanno portato alle scelte e a questa proposta che la Giunta fa a
questo Consiglio. Sostanzialmente sono due dal punto di vista
economico e finanziario, prima di tutto abbiamo dovuto far conto di
quello che è il taglio previsto anche per questo anno dalla manovra
finanziaria del precedente anno. Nel 2012 il taglio che abbiamo avuto
dal governo era un taglio che ammontava a circa 2 milioni e mezzo. Il
taglio che registriamo nel 2013 è un taglio di 5 milioni e 7 e quindi
questo già dà una misura di un elemento che ovviamente era un
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elemento centrale di cui tenere conto per la manovra per questo
bilancio pluriennale. Nel pluriennale 2014 - 2015 il taglio sale a 6
milioni. L'altro elemento che ben conosciamo è relativo al patto di
stabilità e cioè all'obiettivo di patto di stabilità previsto per
questo triennio. Anche questo è un valore che cresce rispetto al 2012
e sapete che è stato un anno difficile seppure ci ha consentito di
onorare quelli che erano i nostri debiti verso le imprese e verso i
trasferimenti verso i Comuni. Quindi certamente delle cose
prioritarie dei lavori che dovevano andare avanti anche se non
completamente, soddisfacevano i bisogni dell'ente ed anche questo è
un valore quindi che cresce nel tempo e che arriva a 6 milioni e nel
pluriennale si sta parlando di 7 milioni. Questo per farVi vedere
l'andamento nel corso di tutti gli anni. Come vedete partiamo da un
dato addirittura negativo come obiettivo del 2009. Che vuol dire
negativo? Che noi potevamo spendere e potevamo pagare più di quanto
riuscivamo a creare come avanzo economico di parte corrente. Oggi
invece gli avanzi economici che produciamo in parte corrente servono
in realtà a coprire quel gap che cresce e nel 2014 e nel 2015
crescerà ancora di più fino a 7 milioni non tenendo conto di quello
che poi potrà essere il patto verticale con la Regione Toscana.
L'altro elemento sempre legato al patto di stabilità che nel 2013 è
stato un valore importante è la capacità di pagamento che ci è stata
data con il decreto di qualche mese fa di questo Governo che Vi
ricordate avere consentito a questo ente di poter pagare 3 milioni di
euro. Questo ci ha messo nelle condizioni di potere annullare tutto
quello che era il debito pregresso che avevamo sia direttamente verso
20
le imprese rispetto ad altri enti, o come trasferimenti ai Comuni
relativamente alle spese di investimento ai lavori pubblici. Questo
ci ha consentito sicuramente di metterci in una condizione che nel
2013, con la manovra che abbiamo fatto ci consente di rispondere alle
esigenze di pagamento con i dati che abbiamo ad oggi ed, anzi, ci
consente di poter fare ripartire anche alcuni cantieri che erano
fermi in attesa di avere la disponibilità di pagamento. Questi sono
stati due condizionamenti molto forti da cui siamo dovuti partire.
Qui sono entrate in gioco quelle che sono state le scelte della
Giunta. La prima scelta è stata quella di non andare ad intaccare le
entrate dell'ente, cioè non andare ad intaccare le imposte e i
tributi, le entrate che l'ente ricava dal territorio. Quindi abbiamo
lasciato invariate quelle che sono le tassazioni che potevamo
manovrare, da una parte l'RC auto rimasta alla tassazione massima del
16% e dall'altra l'IPT e la TIA. L'IPT la abbiamo lasciata invariata
allo 0% senza ulteriore addizionale che potrebbe arrivare fino al
30%, la TIA, l'addizionale sul tributo ambientale, l'abbiamo lasciata
all'1% e ricordo sempre che la Provincia di Prato è l'unica Provincia
in Italia che mantiene la TIA all'1% e potrebbe variare fino al 5%
che per il nostro ente vorrebbe dire 2 milioni in più di entrate. È
stata una scelta il non andare a sovraccaricare ancora di più sul
territorio la tassazione. Dall'altra parte la scelta che la Giunta ha
fatto per potere andare a coprire questo ammontare del taglio che
subiamo, e allo stesso tempo mantenere un livello di investimenti e
di pagamenti sul bilancio abbiamo effettuato una manovra sulla parte
corrente e cioè siamo andati ancora a cercare di razionalizzare la
21
spesa con un lavoro che è stato fatto di concerto con tutti gli
assessorati e i colleghi che ringrazio perché fare questo tipo di
lavoro consente di dare una lettura anche della spesa non puramente
finanziaria e quindi facendo un taglio, quello che si chiama un
taglio lineare, che cerca semplicemente di ricavare delle somme ma un
lavoro di qualificazione della spesa in cui ogni Assessore è riuscito
a raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati. Quindi da una parte di
razionalizzare la spesa che riusciva a ricavare rispetto al
consuntivo 2012 più di 1 milione e 100 e allo stesso tempo mantenere
livelli di servizio importanti perché noi non siamo andati ad
intaccare le manutenzioni delle scuole, delle strade, o sugli argini,
non siamo andati ad intaccare le risorse per il trasporto pubblico
locale e quindi facendo delle scelte siamo riusciti a non gravare sul
sistema della cultura e sul sostegno agli enti culturali del
territorio la nostra manovra. Lo dico perché ci sono enti anche
vicini a noi che alla fine hanno trovato una strada che è quella di
andare a tagliare i contributi e il sostegno a questi enti culturali.
Credo poter dire che la spesa che mettiamo in campo, seppure decresce
per potere andare a coprire le nostre esigenze, credo sia una spesa
qualificata. Parlavamo di entrate. Farei una rapida panoramica per
arrivare poi ad altri aspetti. Per riprendere le nostre entrate
l'ente Provincia principalmente ha le entrate dalla RC auto, dalla
IPT e dall'addizionale sul tributo ambientale. Questa addizionale
ENEL non c'è più, lo sapete, come entrata propria della Provincia e
questi sono dei residui che in questo anno arriveranno, dei recuperi
di quelle entrate degli anni precedenti. Volevo fare vedere anche
22
l'andamento dell'entrata corrente. È un'entrata che in realtà da
questo grafico vediamo aumenta leggermente. Questo è l'effetto che ha
in realtà se si va a depurare la spesa di quelle che sono alcune
partite che in qualche modo vanno ad alterare questo dato nel senso
che il rimborso allo Stato che vi dicevo prima è cresciuto da due
milioni e mezzo a 5 e 7. In realtà ragionieristicamente lo troviamo
come uscita e non come minore entrata, per cui in realtà se si va a
depurare la spesa da questo dato torniamo a quel dato che Vi dicevo
prima che è di meno 1 milione e 100 circa rispetto al consuntivo
2012. Il consuntivo era 34 milioni e 397, il preventivo 33 milioni e
271mila euro. Guardando gli equilibri il primo dato che volevo
evidenziare è questo: andando a vedere la somma delle entrate e la
nostra uscita produciamo un avanzo economico di 4 milioni e 100 che è
un avanzo economico ancora superiore rispetto agli avanzi economici,
seppure corposi, che avevamo prodotto gli altri anni, effetto che
dobbiamo ottenere per cercare di coprire questa crescita del patto di
stabilità. Chiaramente siamo un ente che è stato, ed è ancora nelle
condizioni di poter produrre questi avanzi economici avendo una spesa
che ancora abbiamo potuto, seppure con grande difficoltà, in qualche
modo agire perché abbiamo una spesa che non è appesantita da spese
fisse e di funzionamento. Abbiamo una spesa del personale molto
bassa, una spesa del personale del 17 e mezzo per cento, abbiamo
spese fisse di funzionamento che sono basse anche per effetto di
quelle che sono state le scelte che in questi quattro anni sono state
fatte, prima per tutti penso alle spese per gli affitti che di fatto
sono stati questo anno totalmente azzerate e non abbiamo più
23
strutture in affido. Questo ci ha consentito comunque di agire ancora
sulla spesa corrente. La spesa corrente; questo avanzo economico che
abbiamo prodotto come lo abbiamo utilizzato? Lo abbiamo utilizzato
per finanziare parte di investimenti. Presentiamo un bilancio con
circa 14 milioni e mezzo di investimenti che sono finanziati per 4
milioni e 100 con l'avanzo economico, circa 4 milioni con l'avanzo di
amministrazione, senza ricorrere all'indebitamento e le altre
entrate, le altre fonti di finanziamento sono da parte dello Stato o
della Regione ma principalmente della Regione Toscana. Questo credo
sia un dato importante perché riusciamo a mettere in campo una
quantità di investimenti rilevante. Ovviamente la domanda, il punto
interrogativo che ancora abbiamo è quanti di questi investimenti nel
tempo potranno effettivamente diventare impegni di spesa lavori e
quindi poi opere finite. Questo dipenderà principalmente da quelle
che saranno le scelte che questo governo farà, quelle scelte che
verranno fatte nella prossima finanziaria. Se la prossima finanziaria
darà una risposta in termini di alleggerimento del patto di stabilità
saremo in grado di mettere in campo questi investimenti in un modo
che spero sia importante e se invece rimangono questi livelli di
patti di stabilità ovviamente la strada è più stretta perché questo
anno abbiamo potuto beneficiare di un'operazione straordinaria ma la
previsione per il 2014 sicuramente è penalizzante non tanto per
l'ente ma per il territorio perché abbiamo la capacità di pagamento
per il 2014 di circa 1 milione e 6 e per il 2015 di circa 1 milione e
4. Come capite c'è una distanza molto forte da quelli che sono gli
investimenti che inseriamo in bilancio e che sono le priorità, le
24
necessità del territorio di cui dopo magari l'Assessore Menchetti ci
indicherà le priorità, il piano delle opere pubbliche che presentiamo
a questo Consiglio rispetto alla capacità di pagamento che l'ente in
questo momento ha nel pluriennale. Passerei a far vedere a questo
punto l'articolazione della spesa di parte corrente e spesa in conto
investimenti. Se andiamo a vedere quindi la spesa in parte corrente,
ci rendiamo conto di come questa spesa in realtà venga distribuita
nei vari servizi dell'ente, nelle varie funzioni dell'ente e nei vari
assessorati e la parte corrente. Come vedete in qualche modo nelle
spese per l'istruzione pubblica in realtà troviamo sia l'istruzione
pubblica che la formazione lavoro che possiamo vedere come sono
articolate: 1 milione e 9 sulle scuole e quindi si sta parlando di
manutenzione o trasferimenti al sistema scolastico e la parte invece
di formazione di 4 milioni e 3 sommata ai 4 milioni e 8 sullo
sviluppo economico, dà la misura di quella che è la parte principale
del bilancio in parte corrente insieme ai trasporti che rimangono
stabili rispetto anche all'anno passato e poi quelle che sono le
spese per il territorio e la tutela ambientale. Lì c'è tutto ciò che
riguarda principalmente la parte della manutenzione del territorio e
quindi di argini piuttosto che viabilità e che è una parte che non
abbiamo toccato come scelta della parte corrente per cercare di
mantenere alto il livello delle manutenzioni che possiamo erogare.
Sulla parte degli investimenti l'articolazione è diversa e in questo
caso la parte del territorio e della tutela ambientale sono le
funzioni sulle quali vengono investite più risorse in modo
particolare sulla viabilità, sull'urbanistica, si tratta di un
25
singolo progetto, e sulla tutela ambientale dove in questa
articolazione poi la difesa del suolo in realtà ha la maggior parte
degli investimenti. Per quanto riguarda il trend abbiamo visto prima
il trend della spesa corrente. Questo è il trend della entrate che
vedete è in leggera crescita. Ovviamente qui ci sono sia entrate
extratributarie che entrate proprie e trasferimenti da parte di altri
enti ma certamente un dato è chiaro, che il livello delle nostre
entrate è un livello che in questi anni ha tenuto e cioè non abbiamo
visto, a differenza di altre Province anche toscane, un crollo dei
dati. Per quanto riguarda le nostre entrate questo è stato un fattore
comunque positivo perché in un trend nazionale anche di calo del
mercato delle auto, perché alla fine di quello si sta parlando quando
si parla delle nostre entrate in realtà per la Provincia di Prato
questi dati sono stati dei dati che ci hanno in qualche modo
sostenuto. Questa è invece la voce delle entrate locali che rimane
piuttosto stabile negli ultimi tre anni e questa invece è la voce
della spesa in conto capitale dove vedete c'è effettivamente
un'impennata derivante dal fatto che siamo stati nelle condizioni di
avere un avanzo economico molto alto, come Vi facevo vedere, e di
potere utilizzare una quantità consistente dell'avanzo di
Amministrazione che, se ricordate, dall'ultimo consuntivo per la
Provincia ammonta a 16 milioni di euro con 10 milioni di avanzo e
quindi siamo riusciti a poter finanziare le opere pubbliche. Credo di
avervi descritto le voci principali e le scelte che questa Giunta ha
fatto. Ovviamente qui ci sono dei punti interrogativi che sono quelli
ai quali oggi non siamo in grado di rispondere ma ai quali dovranno
26
risponderci altri. Poi ci sono anche punti interrogativi non
economici e finanziaria perché siamo qui in attesa di capire quello
che sarà il destino della Provincia e quindi quello che sarà anche
l'arco temporale sul quale dovremo ragionare. Questo è un ente che
riesce a rispondere, credo, nella condizione data in modo positivo
sul territorio e su quelle che sono le nostre esigenze e credo
abbiamo fatto anche per questo anno un buon lavoro seppure ancora con
maggiori difficoltà, il che dimostra che arriviamo ai primi di luglio
a presentare un bilancio di previsione anche se il Governo in realtà
lo ha già posto al 30 settembre perché le difficoltà sono davvero
forti e credo abbiamo un vantaggio anche rispetto ad altre Province,
come Vi dicevo, di un bilancio che negli anni è stato gestito, credo,
in modo corretto e di questo bisogna ringraziare non solo tutta la
Giunta ma anche gli uffici che si sono prodigati perché questo ente
potesse mantenere un livello tale di bilancio. Credo che la nostra
parte l'abbiamo fatta e che il Consiglio possa apprezzare questo tipo
di lavoro e di proposta che portiamo. Ora la parte credo la debba
fare qualcun altro che non sta qui, ma che sta in altre città per
consentirci veramente di potere rispondere a pieno alle esigenze che
vengono dal territorio. Questo lo abbiamo registrato con il
Presidente nei confronti che abbiamo fatto in questi giorni da una
parte con i Sindaci e dall'altra con le categorie economiche e
sociali. Da tutte le parti è venuta l'esigenza di un ente che possa
essere in grado di rispondere alle esigenze del territorio aggravate
da una difficoltà degli stessi, anche degli stessi Comuni, di potere
autonomamente in tante situazioni ottemperare ai bisogni del
27
territorio.
Rientra Assessore Menchetti (h16,32)
PRESIDENTE
Grazie, Assessore. Possiamo aprire il dibattito. Chiedo chi vuole
intervenire. Consigliere Bartolini.
CONSIGLIERE BARTOLINI (h 16,47)
Noto nelle entrate tributarie un aumento di quasi 3 milioni di euro
sull'imposta provinciale sull'assicurazione. Questo è quello che noto
e quello che diceva l'Assessore è che non c'è invece un aumento, da
quello che ho capito, e quindi volevo una delucidazione su questo
perché qui vedo un aumento per il 2013 di 3 milioni di euro. Grazie.
PRESIDENTE
Consigliere Bini.
CONSIGLIERE BINI (h 16,49)
Prendo la parola per rompere questo clima di squallore di
un'opposizione che ormai non esiste più, anche se ne faccio parte io
sono unità singola. Mi aspettavo un Centro Destra aggressivo contro
un Centro Sinistra che ormai perlomeno per la Provincia continua a
portare la bandiera oltre i 63 anni e così non è. Evidentemente
quello a cui stiamo assistendo a livello nazionale ormai si è
diramato anche negli ultimi meandri della politica locale. Sono tutti
28
d'accordo evidentemente. Su questa base vorrei fare un intervento non
particolarmente tecnico ma vorrei rafforzare il fatto che la stessa
Giunta ed anche la stessa Amministrazione, anche noi della Provincia
e il Consiglio, stiamo lavorando meno, ci impegniamo meno. Mi sembra
che in conseguenza di una serie di eventi accaduti più o meno
nell'ultimo anno dalla cancellazione che sembrava venire il giorno
dopo delle Province fino uno stato attuale in cui non sappiamo bene
cosa siamo, abbia un po’ tolto le velleità e la voglia di fare.
Questo mi spiace perché credo che al di là di tutto il territorio
continui ad avere necessità e bisogno invece della politica e della
conseguente azione amministrativa che la politica stessa mette in
atto. Ormai tutto è in scadenza, è in scadenza la politica e la
Giunta. Questo è l'ultimo bilancio preventivo o forse il penultimo ma
ormai con i bilanci preventivi così messi in avanti questo anno sono
stati posticipati al 30 settembre e vedo difficile poterne realizzare
uno l'anno prossimo. Faccio questa considerazione senza entrare in
particolari dettagli. Punto primo: se è vero, come dice l'Assessore,
che la Provincia ha limitato gli interventi a gravare sull'utenza è
altrettanto vero, per esempio, secondo me, che la tassa sulle
assicurazioni forse si poteva eliminare cercando in qualche altro
meandro il corrispettivo preventivo di entrata. Mi ricordo che l'anno
scorso era in via di realizzazione un trasferimento centrale ma non
eravamo certi; intanto così fu la giustificazione e si fece l'aumento
dell'assicurazione. Questa è una leva su cui si è agito con un
aumento di imposta e quindi nessuno è esente in questi ultimi tempi
da questo, sebbene tutti cerchino di minimizzare. Il Comune l'anno
29
scorso dicevano che aveva messo le mani in tasca ai cittadini ma la
TIA è aumentata del 6% e tutti si cerca di fare queste cose. Dico,
andando a concludere, che ci poteva essere in questo ambito, lo dico
con un po’ di rammarico senza rancori e senza polemiche, da parte
dell'Amministrazione con il Presidente Gestri con cui ci siamo
talvolta confrontati in maniera abbastanza serena l'opportunità di
intervenire in alcuni aspetti ed ambiti ormai divenuti paradossali.
Cioè, a cosa ti riferisci? Purtroppo sempre al solito, Lamberto.
Capisco le opinioni possono essere diverse ma ormai mi rimane
difficile, lo dico con estrema serenità, avere delle risposte non dal
Presidente ma anche da chi ci lavora intorno ormai nel dire "va bene"
ma se il Consiglio di Amministrazione della CREAF non concretizza
l'insolvenza nel senso che loro ci dicono "la società va avanti" non
si può fare a meno di continuare a considerare questa cosa per quello
che è e cioè per un credito che prima o poi riusciremo ad incassare.
Non entro nell'aspetto politico del centro ricerche o non centro
ricerche, ne faccio proprio una questione tecnica che mi sembra
entrata in un ambito paradossale. Voglio auspicare, non sono un
esperto di legge, voglio pensare un giorno qualcuno ci possa dire
"non è possibile che non potevate sapere", cioè non era possibile
perché siamo nella condizione del non è possibile di non sapere.
Ormai la contabilità della società, lo stato finanziario economico
della società e il bilancio della società è in una condizione tale
che appare palese a chiunque ci si avvicini la potenzialità di avere
di fronte una situazione che salta. Se fosse stata una situazione
privata qualcuno aveva già messo dentro l'amministratore, ma non per
30
il buon Luca Rinfreschi, ma forse perché nelle competenze
dell'amministratore c'è quella di garantire ancora la buona
conduzione, i fornitori, l'interesse di tutti. Lì non si sta
garantendo questo, in particolar modo non si sta garantendo
l'interesse della Provincia. Vedo nella relazione dei Sindaci dei
Revisori che si sottolinea un po’ in maniera troppo forte, ma del
resto anche loro a novembre hanno un cambio di marcia, poi forse le
Province vanno via e qualcuno prenderà la patata bollente. Mi sarebbe
piaciuto sostenere, seppur con una posizione diversa, un'azione da
parte della giunta che dicesse "bene, questa cosa è andata male,
concediamo la buona fede a chi l'aveva generata". Ci fossero anche
sono venuti meno, è una situazione esplosiva impossibile, definiamola
come ci pare, a rischio della Provincia. Ci sono 6 milioni e 2 e cioè
5 e 9 di anticipo sono già divenuti 6 e 230 in virtù degli interessi,
ci si è speso altri 6 milioni di capitale e cioè partono 12 milioni.
Sarebbe stata forse (parola inc.) bene che al riscontro dei 12
milioni ci potrà essere il capitale ma bisogna vedere se c'è, se
tutto è pagato, ma lasciamo stare perché probabilmente se il cerchio
non si chiude, scusate se mi prolungo oltre il tempo, non so se poi
c'è da restituire anche qualche fondo che è stato rilasciato alla
società in virtù del progetto. Questo è un neo estremamente negativo,
mi sarebbe piaciuto affiancare un'azione che dicesse "va bene,
cambiamo marcia, facciamo ancora il centro ricerche". Avrei detto
"probabilmente, sì, no, facciamo in altra maniera" ma quella
operazione è fallita. Non solo è fallita ma se persevera siamo su
questa strada, mettiamo ancora più a rischio il bilancio e purtroppo
31
le tasche dei cittadini. Così non è stato, questa occasione di
bilancio previsionale dove mi aspettavo che questo CREAF davvero
fosse prema* in mano non lo è stato ed esprimo la mia grande
insoddisfazione e un po’ di amarezza ed auspico una soluzione non
perché ne sia convinto, non ho la minima perplessità sul fatto che
questa cosa dovrà prima o dopo esplodere. Lo dico perché vorrei
mantenere un filo di speranza per gli utenti, per i cittadini che non
debbono doversi vedere riconoscere un investimento in capitale prima
di 6 milioni e poi di altri 6 da parte della Provincia destinati ad
un nulla. Credo che se si vuole andare insieme perlomeno ad
affrontare le emergenze come si sta cercando di fare nel paese ma
forse non è questo l'obiettivo, almeno su questi paradossi si
dovrebbe trovare una piattaforma comune unica di azione. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Bini. Ci sono altri interventi?
CONSIGLIERE COCCI (h 16,58)
Rispondendo un attimo al mio collega Riccardo Bini non è che il
centro destra si fosse tutto spento, è che volevo scrivermi qualcosa
come commissario della Commissione Uno ma avendo da quando avevo
cinque anni problemi di vista con il buio non riuscivo a scrivere ma
quando si sono accese le luci mi sono appuntato qualcosa che deriva
dagli incontri che abbiamo fatto nella Commissione Uno e da una
lettura veloce che abbiamo fatto. Premesso ad onor del vero e della
verità che questo anno è davvero difficile come ha rimarcato nel suo
32
ultimo intervento l'assessore Beltrame per un bilancio preventivo a
luglio, ce lo avessero detto forse ad inizio legislatura forse anche
noi avremmo detto "ma siete pazzi". Ci sono altri enti che
addirittura danno la possibilità di arrivare a settembre e quindi è
cosa abbastanza anomala, anomala in maniera doppia per quanto ci
riguarda perché non si sa se fra otto, nove, dieci mesi l'ente di cui
facciamo parte ci sarà ancora e quindi dobbiamo andare ad approvare
un bilancio preventivo in un momento in cui sono già passati sette
mesi dall'inizio del 2013 per un ente che non sappiamo se ancora ci
saremo. Questa è la premessa doverosa nei confronti di tutto il
Consiglio. Entrando nello specifico più volte in sede di Consiglio e
di Commissione si è ricordato come il nostro sia un ente sano dal
punto di vista finanziario e senza dei grossi problemi. Questa è cosa
che va riconosciuta perché si tratta di un ente giovane, a sua volta
un ente giovane che ha preso piena operatività dalla metà degli anni
Novanta. A sua volta sempre questo si potrebbe rigirare come un
boomerang e cioè è difficile, nonostante la professionalità sia dei
nostri dipendenti della Provincia che degli stessi Assessori che si
sono avvicendati in queste Giunte e in questi anni sarebbe stato
difficile e davvero grave riuscire a mettere in difficoltà
finanziarie un ente come questo. Se ribalto la frittata sarebbe,
posso dire dal '95 ad oggi, stato molto grave considerando anche gli
scandali che tutti i giorni, compreso quello di oggi della Regione
Campania che non è che ci faccia piacere. L'altra cosa su cui
dobbiamo puntare l'attenzione a parte la regolarità contabile è
nell'esposizione e nell'illustrazione dell'Assessore e su questo non
33
abbiamo rilievi da fare. Quello che ci interessa e ci preoccupa è il
punto 4, sta tutto nel punto 4 della relazione dei revisori e a parte
la vicenda CREAF, che ormai è come una nave che sta andando pian
piano alla deriva, prima o poi riuscirà ad arenarsi, quello che
preoccupa tutti è che dopo le spese per disincagliarla saranno pagate
da tutti i cittadini, Provincia sì o Provincia no, qualcuno le spese
dovrà pagarle e questa è anche una parte del senso del discorso o dei
discorsi che più volte anche il Consigliere Bini ha fatto. L'elemento
di novità che ho trovato con l'esperienza di commissario nella nostra
Commissione Uno è che nell'illustrazione soprattutto fatta ieri
mattina dalla (parola inc.) che ha rilevato rispetto allo scorso anno
e all'anno precedente una certa preoccupazione o raccomandazione da
fare. Guardate, mettete un occhio, mi raccomando, sulle altre
partecipate. Come dire, c'è il bubbone enorme del CREAF, certamente,
è questo che ci ha fatto notare l'anticipazione al 31.12.2010 ma date
un'occhiata anche alle altre partecipate non solo per
l'incompatibilità delle nomine del Presidente della FIL che stanno
verificando se è possibile o no se ci sono delle incompatibilità
rispetto all'ultimo decreto 38 del febbraio 2013 ma di guardare
l'andamento, approvati o non approvati ancora, dei bilanci delle
nostre partecipate dove la Provincia è all'interno, dategli
un'occhiata approfondita. Questo mi ha suonato come un campanello di
allarme e credo farà parte senz'altro dei nostri lavori prossimi
della Commissione Uno e non vorrei ritrovarmi, spero, questo non si
sa neanche se è l'ultimo o il penultimo bilancio preventivo, ad avere
problemi anche con le altre nostre partecipate. Grazie.
34
Rientra Assessore Giorgi (h 17,02)
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Cocci. Prego, Consigliere Marchi.
CONSIGLIERE MARCHI (h 17,03)
Grazie, Presidente. Signor Presidente e signori colleghi Consiglieri,
buon pomeriggio a tutti. Il Consiglio oggi è chiamato ad esprimersi
sull'approvazione del bilancio di previsione 2013 e di quello
triennale 2013 - 2015 in un momento particolare per la Provincia di
Prato come del resto per tutte le altre Province italiane. Le note
vicende di questo ente nel corso degli ultimi anni additati
addirittura come origine primaria dello spreco di risorse pubbliche
non sono ancora finite anche se la Corte Costituzionale non ha emesso
oggi il proprio parere previsto sui 17 ricorsi presentati dalle
Regioni che il Presidente del Consiglio in apertura ci ha elencato.
Lo scenario nazionale su cui si sono mosse le varie normative è stato
a dir poco disastroso nel metodo e nel merito con cui si è
affrontato. Demandando poi alla Regione la scelta di conservazione di
questo ente seppure di secondo livello con funzioni e ruoli ancora
tutti da rideterminare. Nel frattempo, cito un po’ di storia,
perlomeno siamo a conoscenza tutti di quelle situazioni che stanno
interessando questo nostro ente, alcune Province sono andate al voto
rinnovando nei propri Consigli, Udine ad esempio in quanto la Regione
Friuli Venezia Giulia a statuto speciale non ha ritenuto dover
riconoscere le normative vigenti. Ci sono poi stati i famosi
35
commissariamenti delle Province i cui Consigli nel frattempo erano
scaduti, Ancona, Como, Genova, Massa Carrara, Roma, Verona ed altri.
Nella Regione Sicilia addirittura gli enti provinciali sono sotto
l'egida Amministrazione da parte di commissari, e la stessa Regione
mediante il proprio organo deliberante sta per emanare una legge per
la nascita di nuovi consorzi tra i Comuni con compiti e funzioni
ancora da definire. In Campania sembra che la Provincia di Salerno
abbia addirittura creato e potenziato a Salerno una fondazione, una
società in house per dare servizi a sé stessa tra cui nell'oggetto
sociale si precisa assistenza tecnica alla Provincia di Salerno per
l'implementazione e l'ottimizzazione dello svolgimento delle sue
funzioni istituzionali. Addirittura non solo nel 2013 ma questo
statuto prevede ovviamente una durata temporale che va oltre i
decreti conosciuti sulle nostre Province. Termino dicendo che in
Sardegna il Consiglio Regionale del Centro - Destra, tanto per
entrare un po’ in politica, ha di fatto commissariato cinque
Province, quasi tutte del centro sinistra, delle otto attuali e
fioccano ovviamente da una parte e dall'altra ricorsi al TAR e, come
sempre, chi più ne ha e più ne mette in questa povera Italia
purtroppo che non riesce a riprendere quota nei principali aspetti,
da quello politico amministrativo a quello costituzionale ed
istituzionale. Se è vero che tutte le forze politiche considerano
eccessivi i cinque livelli attuali di amministrazione della cosa
pubblica, quindi partendo dallo Stato, Regione, Provincia, Comune e
le famose città metropolitane, credo che non si rendano ben conto che
tra questi che sono gli interventi dei nostri parlamentari e dei
36
nostri ministri conto che tra enti di secondo grado e società in
house, come si diceva prima, consorzi e via di seguito la cosa
pubblica è gestita e amministrata da una miriade di enti non eletti
dai cittadini che fatturano e svolgono attività per i servizi come un
piccolo e medio comune. Si pensa all'abolizione delle Province e non
si mettano mani e testa a quella che è la vera e propria emergenza
urgenza del nostro paese, il sistema complessivo delle istituzioni e
le loro funzioni, sistema, come più volte ho detto, non più al passo
con i tempi di un paese moderno industrializzato che deve quindi
confrontarsi costantemente con gli altri stati e paesi europei e con
quelli mondiali. Addirittura le nostre imprese non riescono più ad
investire, ne abbiamo su Prato le evidenze e quelle estere registrano
un meno 70% di realizzazione negli investimenti negli ultimi tre
anni. Un perché ci sarà pure. I governi che si susseguono continuano
a prelevare risorse sempre maggiori ai cittadini e alle imprese
dimenticando che la continua e progressiva tassazione diretta e
indiretta in un momento di crisi come quello attuale, porta
inevitabilmente a crisi industriali e sociali difficilmente
recuperabili nel breve medio periodo. Anche l'ultima misura
sull'occupazione, poi si passa al bilancio, uno dei punti principali
che il governo PD - PDL doveva affrontare, lascia perplessi. Credo
incentivare le imprese con contributi per alleggerire la
disoccupazione sia cosa importante innegabile, ma oggi dobbiamo
capire che la maggioranza delle imprese, quelle rimaste o quelle che
rimarranno da questa interminabile crisi, non assumono più personale.
Domandiamoci il perché. Perché l'impresa italiana non è in condizioni
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di penetrare i mercati di una volta? Perché l'impresa italiana è
strangolata dalla concorrenza delle imprese estere sia sulla qualità
che sul prezzo? Perché ha costi di produzione mediamente più alti
della concorrenza europea e mondiale, è legata a normative sempre più
vincolanti e stringenti che innalzano gioco forza il costo del
proprio servizio o del proprio prodotto. Perché l'impresa italiana
non investe più in ricerca e in sviluppo perché l'impresa italiana è
a livelli di imposizione fiscale esorbitante perché la nostra impresa
ha costi di manodopera elevati e perché l'impresa Italia ha costi di
produzione in particolare quelli energetici di gran lunga superiore
alla media europea. Dal 2012 il costo dell'energia gas ed Enel nelle
nostre imprese piccole e medie, attenzione, è aumentato dal primo
gennaio 2012 del 50% rispetto all'anno precedente. Ecco quindi che ci
accorgiamo che non solo saranno le Province depauperate dalla loro
funzione e trasformate in enti di secondo livello non più ad elezione
diretta dei cittadini che risolveranno i problemi dell'Italia e come
si pensava già due anni fa occorre invece una riforma organica
complessiva delle istituzioni che individui davvero i giusti
equilibri e i giusti rapporti tra le crescenti nuove esigenze dei
cittadini italiani e di tutto il paese e le risposte della politica
purtroppo troppo assenti in questi ultimi anni in un'ottica di
visioni aperte e ampie verso il nostro paese, verso l'Europa e verso
il mondo non dimenticando ovviamente come politici i più bisognosi e
i più deboli. Il bilancio previsionale che il Presidente Gestri e la
Giunta provinciale hanno presentato al Consiglio è stato redatto in
un quadro normativo particolarmente pesante, ce lo ricordava prima
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l'assessore e chi è intervenuto prima di me, i colleghi Consiglieri e
con una serie di vincoli hanno penalizzato ovviamente le nostre
Province soprattutto anche quelle di recente costituzione come Prato.
Il patto di stabilità in funzione da diversi anni ha fatto il resto
non consentendo alla Provincia di Prato quella crescita organica che
avrebbe dato un maggiore impulso all'attività di un ente che in quasi
20 anni di attività si è fatto davvero sentire su tutto il territorio
con investimenti in infrastrutture, ambienti e servizi di non poco
conto. Le linee direttrici per la formulazione di questo bilancio,
nonostante tutte le incertezze del quadro normativo che prima
ricordavo, tagli del trasferimento arrivati addirittura a 5 milioni e
700mila euro, a rimodulazioni nella spesa, al patto di stabilità,
evidenziano una serie di punti fermi. Con queste linee direttrici
volte a perseguire obiettivi di rigore sulla spesa corrente la Giunta
ha ridotto anche questo anno, questa spesa corrente senza ovviamente
penalizzare quei servizi correlati a queste spese a favore dei
cittadini e del territorio. Le linee quindi sono volte anche a
continuare i programmi di investimenti ritenuti prioritari sul
territorio senza ricorrere, il che è importante, ad indebitamenti nel
medio e lungo termine. Sono due anni che la Provincia non attinge a
un finanziamento da parte di terzi per la realizzazione delle opere e
dei servizi e per ovviamente portare avanti la propria politica
amministrativa sul territorio. Ha continuato il sostegno verso il
territorio e a tutte le sue principali componenti da quella culturale
a quella associativa a quella sociale con tutta una serie di
interventi e di servizi non di poco conto. Nello stesso tempo
39
nonostante la continua riduzione dei trasferimenti dal centro questo
anno il taglio della Provincia di Prato ricordo è stato, come
ricordava prima l'assessore, di 5 milioni e 700mila euro. L'ente
Provincia di Prato non ha applicato, il che è importante, per
l'esercizio 2013 ulteriori incrementi di sorta nella tassazione ai
propri cittadini rispetto all'esercizio precedente. Ricordava prima
l'Assessore che l'RC auto è rimasta invariata, la TIA è stata
mantenuta nella percentuale dell'1% minima, credo unica fra le
Province di Italia. L'Assessore ci ha detto è l'unica Provincia di
Italia che ha mantenuto all'1% la tassazione TIA. Da tutto questo,
dalle entrate e dalle uscite di cui prima abbiamo avuto modo di
vedere nelle slide, l'avanzo economico del bilanci della Provincia di
Prato per il 2013 ammonta a 4 milioni e 100mila euro che, sommati
alla parte di esercizio di avanzi degli esercizi e di entrate in
conto capitale sono serviti per programmare gli investimenti
stabiliti in 14 milioni e 500mila euro, ripeto, senza ricorso a
finanziamenti a medio lungo termine. Negli elaborati di bilancio,
come sempre esaustivi, dove i vari argomenti sono chiari è possibile
entrare nel dettaglio delle singole voci di entrate e di uscite. La
voce del personale prevista per il 2013 ammonta a 6 milioni e 800mila
euro a fronte di soli 167 addetti. La percentuale tra il costo del
personale e la spesa corrente è quindi appena superiore al 20%. Nel
corso di questi anni la riduzione del personale ha toccato circa 70
unità, riduzione tra virgolette ovviamente, e solo grazie alla
professionalità e alla dedizione all'ente di questo personale
dipendente la Provincia di Prato è riuscita a supplire alla mancanza
40
di organico impossibilitata praticamente a nuove assunzioni dalle
varie normative. Per gli anni precedenti e l'anno in corso e per
quello successivo sono stati però previsti una serie di tirocini
formativi con risorse in parte della Regione Toscana e in parte del
nostro ente di Prato. Si prevedono per l'anno in corso e quello
successivo circa trenta o quaranta ingressi in forma di tirocinio, ci
diceva l'Assessore nella Commissione apposita. Vorrei a questo
proposito sottolineare che la mancanza di personale che purtroppo
nella Provincia di Prato è emerso nel corso degli anni in definitiva
impedisce, ritarda o ha ritardato una serie di azioni che dovevano
essere poste in essere in questo periodo incerto sul futuro delle
Province e della legislatura provinciale per dar modo di utilizzare,
patto permettendo ovviamente, quelle risorse finanziarie che la
Provincia di Prato ha accumulato nel corso di tutti questi anni
spendendole chiaramente a favore del proprio territorio. Su tale
aspetto, il che è cosa che si rievoca tra l'altro in Commissione
bilancio, ieri mattina non mi meraviglierei affatto, visti gli
scenari futuri sulle Province, che in caso di avanzi finanziari
realizzati all'interno del territorio provinciale, in questo caso da
parte della Provincia di Prato, alla fine della legislatura questi
prendessero strade diverse dall'impegno di queste risorse nel nostro
territorio. Questo è un fatto molto importante perché a un certo
punto si commissaria e quindi si va avanti con tutta una serie di
risorse. La nostra Provincia di Prato ha debiti a lungo o medio
termine di obbligazione, non ricordo quello che ha, ma di impegni
(parola inc.) nel medio e lungo periodo non ne ha. Si presume che nel
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2014 se così stanno le cose la Provincia di Prato si troverà un
avanzo di amministrazione delle risorse non indifferente sul proprio
conto e non vorrei a discapito di altre Province magari che
nell'ambito del finanziamento per opere strutturali e
infrastrutturali all'interno del proprio territorio hanno una serie
di investimenti che durano nell'arco del lungo periodo dieci o venti
anni e ovviamente questi finanziamenti per opere fatte o in corso di
realizzazione dovranno essere da qualcuno pagati. Anche su questo
aspetto prego la giunta e l'Assessore di farci un pensierino e capire
come magari si andrà a chiudere il bilancio famoso a fine legislatura
di quelle che saranno le nostre risorse finanziarie, se non potremo
spendere ovviamente risorse per i motivi che dicevo prima, appalto in
primis, e poi tutta una serie di impossibilità oggettive anche perché
se la dotazione organica oggi è di 230 persone nella Provincia di
Prato oggi ne abbiamo 167 e ovviamente non è che possiamo fare voli
pindarici. La Provincia di Prato si è fatta promotrice di una serie
importante di iniziative per cercare di evitare il continuo declino
del nostro distretto industriale e con esso il settore manifatturiero
del tessile e dell'abbigliamento che tanto ha dato alla Toscana e al
made in Italy. Dobbiamo rafforzare nonostante il periodo avverso
questa forza perché un distretto industriale dissipato non può essere
ricostruito, dobbiamo cercare di evitare di perdere le conoscenze
acquisite, i lavori di un patrimonio di fantasia e creatività che una
volta disperso non torna più, la storia ce lo insegna. Visto il
parere favorevole dell'organo dei Revisori in merito al conseguimento
degli obiettivi di finanza pubblica e di patto di stabilità e di
42
tutte le quadrature contabili nella redazione del bilancio accolto le
raccomandazioni dell'organo dei revisori per quanto riguarda il
CREAF, sicuro che la Giunta saprà dare una risposta prima della
conclusione di questo mandato amministrativo. Non vedo il Consigliere
Bini che citava a questo proposito come operazione fallita il CREAF.
L'ho sempre rigettato questa ipotesi perché tutti i centri di ricerca
nazionale creati nel corso di questi anni all'interno del territorio
nazionale hanno risposto a tutte quelle che erano le esigenze delle
imprese e soprattutto della piccola e media impresa perché un centro
di ricerca ha proprio la funzionalità di agevolare le piccole e medie
imprese. Ringrazio l'Assessore Beltrame, la Giunta e il Presidente
Gestri e tutti i dipendenti dell'ente della Provincia di Prato per la
redazione di questo bilancio di previsione 2013 e triennale 2013 -
2015 che spero trovi la possibilità di essere realizzato prima della
definitiva chiusura delle Province. Grazie, Presidente.
Esce Consigliere Querci (h 17,07)
Esce Consigliere Mugnaioni (h 17,20)
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere. Ci sono altri interventi? Consigliere Mori.
CONSIGLIERE MORI (h 17,23)
Buonasera a tutti. Un encomio, se si può dire, un plauso
all'Assessore Beltrame perché è stato sintetico. Mi ero guardato in
settimana il CD e quindi un po’ mi ero reso conto delle cose. Un
43
rammarico che però spero sia almeno parzialmente completato, vedo che
c'è l'Assessore Ferrara, non c'è l'Assessore Napolitano, è che non ho
avuto l'opportunità in sede di Commissione, perché siamo andati tutti
di corsa, la Giunta per prima per cercare di chiudere il bilancio il
prima possibile, di focalizzare le azioni, seppur depauperate sul
sociale da una parte e sullo sport che, sapete, a me interessa in
maniera particolare che questo anno, anche se povero, fa da cornice
ai mondiali di ciclismo. Avrei gradito in Commissione in qualche modo
di averne e quindi chiedo che sia possibile in aula, di essere
puntuale su quello. Spero che in assestamento di bilancio successivo
si possa anche immettere come partita di giro o come partita neutra
la chiusura della vertenza, se così si può chiamare, del patrimoniale
con Firenze. Abbiamo accolto poche settimane fa qui il vice
Presidente, nonché Assessore al patrimonio della Provincia di Firenze
Lepri, so che le battute in politichese si sprecano, che ha detto "se
fossi arrivati un po’ prima qualche soldino forse..." Va bene, a
Pinocchio posso anche non credere ma forse potevamo arrivare prima,
non in questa legislatura ma nelle precedenti, a trattare la cosa.
Concordo con il collega Marchi, il patrimonio più importante che
abbiamo è il personale che non solo si è dovuto sobbarcare uno sforzo
maggiore perché siamo così lontani dalla pianta organica che è
inutile anche ricordarlo da questo punto di vista ma ha maturato una
professionalità calata sul territorio che sarebbe scellerato
disperdere, non solo le risorse che Marchi giustamente ricordava. Che
arrivi qualcuno e faccia pulito degli avanzi di bilancio lo temo
anch'io ma che arrivi qualcuno o su spinta anche personale, perché
44
non si può mica ovviamente cassare anche le volontà personali dei
singoli dipendenti, ecc., e ciò gli spetta, quel know how importante
che sul territorio dovrebbe ricadere a prescindere da quelle che
saranno i futuri enti che gestiranno le singole deroghe e
quant'altro. Un plauso alla Giunta lo devo fare, non tanto ai singoli
settori ma tutti insieme, del fatto che comunque in un bilancio magro
avete puntualizzato forse la cosa più importante, come in questi
giorni ci ricordano purtroppo i disastri ambientali che colpiscono la
Toscana. Avete rinforzato, non so come avete fatto, anzi me lo avete
spiegato in Commissione, seppur di poco, di più non si poteva fare,
gli interventi e le risorse per la difesa nel territorio. Questo
forse nel futuro con chi rimarrà in piedi rispetto all'ente che ci
sostituirà o quello che sarà forse insieme a poco altro sarà un
obbligo importante. Mi preme ricordare, questo lo ricordo alla Giunta
e ai Consiglieri, vorrei che la presidenza del Consiglio reiterasse
quella sollecitazione a tutti i Consiglieri, che non tutte le
richieste motivate in funzione di mozione o di ordine del giorno
partorite da questo Consiglio dall'inizio della legislatura hanno
trovato una loro cornice nei bilanci susseguitisi che non erano
richieste al 90%, che chiedessero grossi sforzi di risorse. Questa è
una tirata di orecchie alla Giunta in totale ma anche a noi
Consiglieri che non abbiamo perseguito fino in fondo i nostri
desiderata che poi non erano personali ma erano motivate richieste
che venivano dal territorio per far sì che di volta in volta si
attivassero culturalmente delle spinte. Per esempio, visto che citava
il territorio da un punto di vista di salvaguardia, quelle spinte di
45
rinforzare anche la cultura del controllo del territorio tramite
azioni che, andatevi a riguardare le mozioni e gli ordini del giorno
approvato, non dispero queste possono poi trovare una loro cornice in
successivi assestamenti di bilancio. Anzi, sarà mia cura da ora in
poi, essendo ormai pubblicate tutte una ad una andare a sollecitare i
singoli settori e i servizi con "che si fa qui, che non si fa?"
Oppure si viene in Consiglio dicendo che non si può fare perché la
normativa non ce lo permette o le risorse e il personale ma si viene,
dove sarà quella cosa lì che si era detta... Ringrazio il Presidente
perché lo ha avuto oggi, lo so, lo avevo visto in rete che vi
riunivate stamattina e questo potrebbe già essere oggetto di
un'occhiata veloce, eccetera. Un elemento di preoccupazione è la
partecipazione delle partecipate sicuramente potevamo essere più
celeri, è onere che ci compete come Provincia anche per lasciare meno
situazioni aperte e con un minimo di incertezze sia per quanto
riguarda il personale che per gli interventi sul futuro. Non sono
pessimista rispetto alla possibilità di rintervenire. Sicuramente lo
do quasi certo, rifaremo un bilancio preventivo probabilmente in
tempi migliori anticipati rispetto all'anno prossimo ma confido che
negli assestamenti di bilanci si possono ripuntualizzare alcune cose
e ci riflettevo insieme al collega Pacini. So che il Presidente non
lo ha messo in discussione, penso ci sia successivamente, da
risollecitare l'Assessore all'agricoltura su alcuni aspetti che per
me sono dirimenti, per me e il collega Pacini, e credo siano
importanti per tutto il Consiglio a supporto degli interventi, sì,
territoriali di difesa geopedologica* del territorio ma a questo
46
punto produttivi; magari valuteremo successivamente. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Mori. Ci sono numerosi interventi. Chiederei di
contingentare, mi scuso se lo faccio adesso ma la sterilità iniziale
mi dava l'idea di essere più largo di manica, ma evidentemente poi la
discussione in qualche modo attrae. Consigliere Tognocchi, prego.
Rientra Consigliere Bonacchi (h 17,30)
CONSIGLIERE TOGNOCCHI (h 17,30)
Grazie, Presidente. Non ho bisogno, credo, di avere il
contingentamento perché sarò molto breve. Sostanzialmente riprendo le
parole del Consigliere Marchi e le parole del Consigliere Mori perché
le condivido in pieno e quindi ho da fare quattro plausi ed una nota.
Un plauso all'Assessore Beltrame working in progress. È fin
dall'inizio che Le do noia, mi piace poter vedere che si legge il
bilancio sempre meglio, sempre in un modo più semplice, "a prova di
scemo" come si dice noi progettisti perché è quello l'obiettivo. Come
sa il nostro ingegnere Presidente Gestri soltanto se lo legge
l'ultimo del cantiere a quel punto vuol dire che quel progetto è
fatto bene. Quindi working in progress un plauso particolare, non mi
nascondo, a Roberto Marchi, alla Commissione che si è occupata dei
revisori dei conti. C'è una cosa quando li ascolto, vedere il loro
lavoro, la loro serietà, l'integrità di queste persone, conoscere
l'indipendenza del loro giudizio, non entro in ogni particolare, a me
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consente di avere una grande tranquillità, una grande fiducia nel
potere votare il bilancio e questa presenza di persona, sapere come
loro lavorano credo sia una tranquillità per tutti. Il plauso è
grosso perché avere in politica queste persone ti dà piacere. Plauso
alla Giunta per quello che riesce a fare con pochi soldi. Nel plauso
anticipo la nota perché sostanzialmente nei pochi soldi, attenzione
ai soldi, provi, Presidente, ad immaginare con quei pochi soldi cosa
potrà accadere a quelle persone indiane o australiane, tedeschi,
francesi, spagnoli. Se ricordiamo la Spagna di Franco, la dittatura,
cioè quelle persone che racconteranno a chi verrà qui, la pace parla
alla guerra, e quindi se riusciranno a trovare un poco di soldi nel
prossimo bilancio per quei due progetti che abbiamo a cuore per il
turismo "la pace parla alla guerra" e "diffondiamo la musica" possono
essere qualcosa di significativo e importante. L'ultima nota è per
l'Assessore Beltrame. Questa nota riprende da qualcosa che riusciamo
ad intenderci perché l'ultima volta che abbiamo parlato di bilancio è
stato se ci si intende su come si dividono i numeri. Sono cristiano
cattolico e mi sento orgoglioso, soprattutto ora che c'è Papa
Francesco di questa Chiesa. Sapete che la chiesa ha adottato nel
misurare il proprio bilancio un sistema che è un po’ furbetto, cioè
se l'80% delle persone firmano per l'8 per mille loro beccano l'80%
dei contribuenti di tutti coloro che pagano le tasse dell'8 per
mille. Se soltanto mille sono le persone che firmano per l'8 per
mille, se 800 abitanti della Repubblica firmano per l'8 per mille per
la Chiesa ecco che si beccano soldi di 65 milioni dai contribuenti.
Questo per dire cosa, Assessore? Che se dividiamo in un modo
48
improprio può sembrare il nostro bilancio in un certo modo o in un
altro. A me piacerebbe quando vedo il bilancio i soldi della
Provincia entrate e uscite divise per contribuenti, cioè la Provincia
ha 250mila abitanti ma penso i contribuenti siano inferiori e in un
periodo di crisi diminuiscono ancora e far vedere quei numeri divisi
per contribuenti e poi chiedere a tutte le altre Amministrazioni,
Comuni, Province, Regioni, lo stesso parametro. Guardate che sarà
divertente perché quando vedo gli spettacoli gratis all'attenzione
del Comune sono felice. Le persone si deprimono se stanno in casa,
sono convinto andremo a vedere se alla fine quei biglietti non sono
già stati pagati. Grazie a tutti.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Citarella.
CONSIGLIERE CITARELLA (h 17,35)
Solo per esprimere una valutazione politica sul bilancio su cui ha
puntualmente relazionato per il gruppo Roberto Marchi che ringrazio.
Ringrazio l'Assessore. Questo è un bilancio, rispondo subito alle
riflessioni di Bini, a favore del territorio di una maggioranza
compatta ed autosufficiente nel senso che capisco che è con una certa
ironia commentasse un certo clima che c'è nel paese ma questa cosa
non riguarda questo ente. Questa è una Maggioranza che serenamente
approva dopo ampia discussione e quindi dopo avere fatto tutte i
passaggi politici necessari con il gruppo, con la Maggioranza, con le
Commissioni, questo bilancio, un bilancio di cui esprimo solo due
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punti che mi stanno particolarmente a cuore. È un bilancio a favore
del territorio. In particolar modo noi in questo anno, come faremo
nei prossimi mesi, abbiamo lavorato per dare risorse al territorio,
in particolar modo al sistema produttivo. Stiamo portando in fondo
alcune opere di una certa importanza nonostante le incertezze. Non
dimentichiamo che l'ultimo anno, su questo condivido le riflessioni
di Bini, è stato un anno difficile ed incerto e tuttora anche la
Corte Costituzionale ha rimandato, se non sbaglio in queste ore, il
giudizio di merito sul futuro dell'ente Provincia. È stato un anno
molto difficile, di crisi vera e credo questo ente, ecco la seconda
riflessione politica che faccio, dovrebbe affrontare gli ultimi mesi
avendo bene in testa un punto fondamentale e cioè che questo bilancio
cerca di affrontare nella sua parzialità, perché il bilancio
dell'ente provinciale ha le sue funzioni e le sue particolarità, il
tema di una città che deve restar luogo dell'industria. Ci sono
alcune cose che questo ente ha fatto, mi riferisco al lavoro che sta
facendo l'Assessore Beltrame in merito alle innovazioni tecnologiche
alla Provincia, a smart Prato che credo sia qualcosa che attiene al
lavoro ordinario ma anche straordinario e la dica lunga su questo che
questo ente provinciale, nonostante questo anno di gravi difficoltà,
porta avanti. Altra cosa che ci collego idealmente e politicamente è
la questione della formazione che la vice Presidente Giorgi ha
portato avanti in questi mesi. Secondo me è stato comunque un corso,
per i pochi che ci sono stati, ahimè, perché pochi Consiglieri hanno
partecipato a questo alto percorso, queste due cose rappresentano
idealmente, messe insieme, i due corni di un ragionamento più
50
complessivo sul futuro di questa città. Personalmente, politicamente
credo debbano stare insieme perché l'innovazione si misura in questa
fase storica di questo territorio con la capacità che ha di formare
nuova classe imprenditoriale e credo che questi due elementi tutti
politici stiano dentro questo ragionamento del bilancio. Credo che,
in questo voglio ringraziare, ho preso solo loro due perché sono le
questioni più attinenti all'elemento economico che volevo sviluppare,
queste due cose sono state molto ma molto importanti e segnano e
rispondono implicitamente a quello che diceva Bini nel quale
intervento devo dire ho trovato anche una certa parte di riflessione
condivisibile, quando dice che sembra anche la politica sia scaduta.
Da questo punto di vista, Bini, condivido. Sono passati molti mesi
dove le istituzioni, soprattutto quei 60 giorni funesti dove siamo
stati senza governo, e nonostante questo, devo dire, nonostante un
lavoro ordinario che questo ente ha portato avanti, ci sono state
queste due cose che segnano la volontà politica di questa Maggioranza
di tenere il punto. Da questo punto di vista, sì, è vero, c'è un
lavoro puntuale e preciso, anche degli uffici e della burocrazia di
questa istituzione che ha lavorato come sempre ogni anno puntualmente
mettendo il bilancio on line con un'operazione importante che è
leggibile e fruibile finalmente da parte di tutti i cittadini. In più
mi piace dire oltre a questi elementi ordinari si sono uniti questi
due elementi che sono stati straordinari. Sono stato qua, per seguire
gli stati generali per la formazione, una sala piena, tanti
interventi davvero molto attenti e molto indirizzati a quello che
diceva Roberto Marchi prima. Chiudo su questa cosa che credo sia
51
l'elemento più importante di valutare con attenzione le risorse che
rimarranno, questi avanzi, questo notevole avanzo di amministrazione
di questo ente. Presidente Gestri, l'invito che Le faccio è di
seguire con attenzione l'evoluzione e di impegnarsi per quello che
sarà, ci ha consegnato questa cosa che è molto evidente dello stato
dell'arte a livello regionale, ma di porre attenzione a quello che il
Consigliere Marchi diceva prima con grande intelligenza e cioè di
verificare che queste risorse rimangano almeno in parte a favore del
territorio. Questo unito al lavoro che questa istituzione sta
portando avanti credo segni bene una maggioranza che nonostante tutte
le difficoltà che ha avuto continua a lavorare nello straordinario e
nell'ordinario. Mi piace viverla da questo punto di vista. Grazie.
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola l'Assessore Ferrara. Prego.
ASSESSORE FERRARA (h 17,42)
Grazie, Presidente. Intervengo per la sollecitazione del Consigliere
Mori. Mi scuso ma non avevo avuto notizia della convocazione in
Commissione. Molto brevemente fra le varie cose che l'Assessorato al
sociale ha fatto in questo anno, dall'impegno con progetti regionali
soprattutto vista la scarsezza delle risorse, abbiamo interagito
molto con la Regione su progetti relativi sia alla tratta degli
esseri umani sia all'immigrazione, sia ad un progetto che a me stava
particolarmente a cuore, il progetto "cento e lode", che vede un
intervento della Regione con, purtroppo, solo i 20mila euro ed una
52
compartecipazione dei Comuni per avviare dei percorsi di sostegno
allo studio a ragazzi appartenenti a famiglie disagiate mettendo in
campo attraverso delle cooperative un laureando o i neolaureati come
addetti al sostegno a questi ragazzi. Questo ci ha consentito di
mirare a tre obiettivi, di centrare tre obiettivi. Il primo è creare
un minimo di occupazione per i neolaureati e dare delle aspirazioni
anche legittime in un clima di completa trasparenza economica, il
secondo quello di cercare di limitare il continuo ricorso a lezioni
private costosissime, notoriamente al nero, e il terzo di poter
supportare le famiglie con disagio economico per cercare di limitare
l'abbandono scolastico dei ragazzi. Sul versante della legalità siamo
impegnati con la fondazione Caponnetto, mi è spiaciuto che la
settimana scorsa non sia potuto venire nessuno dei Consiglieri alla
presentazione del rapporto sulla penetrazione delle mafie sul
territorio toscano che purtroppo vede Prato prima in classifica come
territorio a rischio. Sul versante dell'immigrazione sapete come la
Provincia è sempre stata impegnata e anche questo anno Alter Mundi è
partito prendendo quattro mesi, vedendo tutte le associazioni
presenti sul territorio partecipare attivamente a tutto il suo
percorso e devo dire sta assumendo un aspetto importante rispetto a
quello che era quattro anni fa in una situazione di contrapposizione
di essere guardinghi sempre verso lo straniero. In questi quattro
anni il senso della convivenza è cambiato e questo a noi fa piacere
perché credo tutto quello che siamo riusciti a mettere in campo come
attività politiche significa che anche questo ha colto nel segno.
Chiudo qui il mio intervento. Era giusto per dare un esempi di
53
piccole cose più significative e non fare poi tutto il resto che il
mio assessorato fa di cui comunque in ogni momento posso dare
risposta. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie. Assessore Beltrame.
ASSESSORE BELTRAME (h 17,45)
Brevemente volevo rispondere a delle domande e sollecitazioni. Credo
in questo anno abbiamo davvero fatto il massimo che potessimo fare;
si può fare sempre meglio ma nelle condizioni che ci sono state date,
che il Consigliere Cocci leggeva come una situazione di normalità per
chi la vive in una situazione di normalità normale per la Giunta
avere gestito un bilancio in questo modo e cercare di gestirlo al
meglio ma certamente le condizioni sono pesantissime. Il prospetto
consegnato adesso vi dà la misura di ciò che abbiamo vissuto in
questi anni. Se si mettono insieme questi dati ci rendiamo conto che
davvero la Provincia, l'ente, ha dovuto subire, non solo la Provincia
ma il sistema degli enti locali, dei tagli importanti e credo sia
stato certamente il fatto che questo è un ente giovane che aveva un
bilancio comunque buono senza grossi vincoli e poi delle scelte che
secondo me sono state corrette da parte di questa Amministrazione e
cioè tenere un equilibrio tra quelle che sono le esigenze del
territorio che sarebbero molto di più, l'Assessore Ferrara ci parlava
della parte del sociale, le esigenze emergono da questo territori.
Sono dati che basta rammentare. I tagli statali; 11 milioni in meno
54
di risorse dal 2012 al 2013, le entrate tributarie nostre sono dai 22
ai 24 milioni, la metà. I trasferimenti da parte della Regione
Toscana meno 60%. Non c'è una corrispondenza piena fra questi tagli
ed alcune deleghe tolte e più che altro i problemi sul territorio ci
sono. Il problema del turismo; anche in Commissione è venuto fuori
questo aspetto. Sul territorio non abbiamo le APT, vuol dire non
avere più risorse ma nei nostri colloqui con i Sindaci una delle cose
che ci hanno detto è che hanno bisogno di risorse sul turismo perché
vogliono cercare tramite questa leva di provare a migliorare la
situazione ma non è possibile perché queste risorse non ci sono.
Questa era la difficoltà; non è che non arrivano le esigenze dal
territorio ma riusciamo con difficoltà a coprirle. Il Consigliere
Bini, va bene, dice che avremmo potuto, potremo, ma certo la Giunta
si è interrogata quando ha dovuto aumentare le RC auto e si è
interrogata anche successivamente per potere diminuire la tassazione.
L'RC auto se non ci avevano tolto 5 milioni di addizionale ENEL, che
non è che le imprese non pagano più, le imprese pagano, vanno queste
risorse allo stato e pagano probabilmente parlando con gli
industriali un'addizionale maggiore rispetto a quella che aveva
assegnato la Provincia che era anche quella al minimo di legge.
Abbiamo avuto 5 milioni in meno di risorse. Qual è la scelta? Oggi un
ente locale che si può permettere di non aumentare perché la somma
degli aumenti che potremmo gravare sui cittadini fra TIA e IPT sono 3
milioni e 6, quindi avremmo potuto non solo non fare un taglio sulla
spesa corrente di 1 milione e 100 ma avremmo avuto anche altre
risorse da spendere. È una scelta quella che in questo momento questa
55
cosa non era possibile. Quando parlo di spesa parlo di spesa
principalmente produttiva perché quando dice "tagliamo sulla spesa"
vuol dire tagliare da queste voci. Qualcuno poi ci deve dire anche da
quale di queste voci bisogna andare a tagliare, se dal mercato del
lavoro, se dalla formazione professionale, se dalla difesa del suolo,
se dalla caccia e pesca o sulle biblioteche o sui musei. Se non si
dice dove tagliare noi abbiamo fatto questa scelta e, guardate, una
settimana prima di presentare il bilancio in Giunta avevamo 500mila
euro in più in una settimana andati via, perché il governo ha
chiarito i termini del fondo del riequilibrio dei tagli delle
Province. Le Province toscane sono state penalizzate, a ripartizione
di questo taglio mi sembra dai 7 agli 8 milioni. La ragione di questa
penalizzazione? Perché fra i parametri di calcolo della spesa avevano
tolto gli affitti. Noi che abbiamo zero affitti siamo stati
penalizzati ed è una cosa che ti fa arrabbiare perché si continua ad
andare in una impostazione in cui alla fine gli enti che cercano in
qualche modo di risparmiare vengono penalizzati. Credo oggi la
virtuosità sia davvero quella di essere riusciti a non aumentare
ancora i tributi e a mantenere un livello di tributi come quello
dell'anno scorso. Per quanto riguarda la domanda che faceva il
Consigliere Bartolini l'RC auto dai calcoli che ho, è variata di
circa 2 milioni e tre e la ragione di questo incremento è data in
parte da un'entrata straordinaria sulla RC auto di circa 1 milione e
2 che non era a residuo perché erano delle varie voci di entrata per
sbaglio finite allo stato centrale anziché alle Province. Quindi sono
state smistate, sono partite pregresse di qualche anno fa ed abbiamo
56
questa agevolazione straordinaria per l'anno 2012-2013 in quanto poi
vedete che negli altri anni si ritorna in linea con il consuntivo
2012 e parte dal fatto che c'è un aumento del 4,8% sulla previsione
delle entrate dall'RC auto così come descritto nella relazione
allegata al bilancio. Un altro dato; voglio chiudere qui per
specificare meglio. Abbiamo fatto un avanzo economico di 4 milioni e
100 che a fronte dei 6 milioni del patto di stabilità ci consente di
pagare 2 milioni di euro per le fatture, i pagamenti, i trasferimenti
che arriveranno questo anno da qui alla fine dell'anno, che sommate
ai tre milioni già pagati, al milione che ci concede la Regione in
particolar modo sul fronte della revisione del suolo fa una cifra che
ci consente di rispondere alle imprese. Avendo le risorse lo si può
fare; potevamo, cioè, scegliere. Dice bene, non riusciamo a tagliare
più la spesa, abbiamo fatto una previsione di taglio con gli
assessorati importante ma sulla spesa libera ovviamente perché sulla
spesa del funzionamento credo abbiamo dato tutto il possibile. Stiamo
veramente andando a raschiare il barile ma a un certo punto non è che
si possa prevedere che le bollette siano minori; anzi, negli anni
questi costi vanno a crescere. Si poteva fare un'entrata; bene, era
una scelta non pagare le imprese, questa era la scelta. Potevamo fare
un avanzo economico di 1 milione, di 1 milione e mezzo o 2 milioni, o
2 milioni e mezzo, comunque importante ma voleva dire rischiare di
non pagare le imprese e questa è una scelta di sostenere quel sistema
economico veramente in grande crisi che fino adesso, per fortuna,
riusciamo a sostenere. Per quanto riguardava le opere che abbiamo
fatto, certo, vorremmo mettere in campo altre opere, quello sì che
57
vorrebbe dire portare servizi e poter sostenere un sistema economico
locale.
PRESIDENTE GESTRI (h 17,55)
Voglio ringraziare tutti gli intervenuti per la pacatezza e
l'equilibrio con cui è stato affrontato questa volta il dibattito sul
bilancio preventivo. Non so se questo deriva dalla prima politica
nazionale cambiata, come alludeva il Consigliere Bini, voglio pensare
almeno che questo derivi da altri fattori. Penso ad alcune questioni.
Credo che la forza delle parti e dei numeri illustrati stasera in
modo molto breve dall'Assessore Beltrame, hanno consigliato a tutti
un atteggiamento più riflessivo e più pacato nei confronti di
valutazioni importanti che riguardano il bilancio preventivo. Credo
anche che questo abbia contribuito a snellire il clima che altre
volte si è verificato in questa occasione e voglio dire che i
contrasti, per esempio, tra il centro destra e il centro sinistra
sulla piazza di Prato mi pare, leggendo i giornali, non manchino.
Forse questa è un'oasi o un momento particolare di quasi neutralità
in questo senso rispetto a quello che invece certe partite che si
stanno svolgendo dalla Provincia di Prato e il Comune di Prato
portano a posizioni anche aspre che, secondo me, non sono per niente
giustificate e non voglio entrare nella cosa. La forza dei fatti e la
forza dei numeri; non so se questo sia l'ultimo bilancio preventivo,
forse lo vivo un po’ in questo modo, nel senso che è chiaro che dopo
quattro anni di lavoro un tentativo, un'ipotesi di valutazione di
bilancio di quella che è stata questa amministrazione fino ad oggi
58
viene abbastanza naturale e credo che sia nella logica. Devo dire che
sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto, credo che i
risultati che stasera sono stati illustrati benissimo nei diversi
interventi, mi riferisco a quello di Marchi ma anche da altri
susseguitesi stasera, dimostrino che le scelte di fondo che questa
Amministrazione ha fatto, per tempo devo dire, il che è importante,
hanno dimostrato la loro validità e la loro capacità di incidere
sulla stabilità dell'ente, stabilità non solo dal punto di vista
economico e finanziario ma parlo anche di stabilità di lavoro interno
all'ente. Non ci dimentichiamo che questo è un ente che quando siamo
entrati con le nostre responsabilità aveva otto dirigenti, oggi ne ha
cinque, che aveva 190 e passa dipendenti, oggi ne abbiamo poco più di
160, con un decremento dal 15 al 20% del numero dei dipendenti, aveva
8 Assessori e oggi ne abbiamo 6. Tutto questo è stato accompagnato da
alcune azioni virtuose che questa Amministrazione ha saputo mettere
in campo. Mi riferisco anche alle vicende che riguardano il direttore
generale, la cabina di regia che avevamo impostato con il direttore
generale e con il segretario Migani e credo il lavoro fatto profondo
su tutte le voci di entrata e di uscita in questo ente abbia messo
sotto certi aspetti e contribuito in maniera determinante a mettere
questo ente al riparo da sorprese e da colpi che ci venivano
dall'esterno. Mi riferisco ovviamente ai tagli dei trasferimenti, ai
tagli che il patto di stabilità che è stato, come evidenziato prima,
molto più stringente. Credo di questo si debba dare atto. Ovviamente
arrivo anche alle questioni più critiche e mi riferisco al CREAF.
Credo si possa dare atto, perché alla fine il lavoro, che
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l'Opposizione ha criticato anche aspramente in alcune occasioni
soprattutto in passato, di quelle che sono state le decisioni di
questa Giunta che credo tutto sommato abbiano contribuito a far sì
che i risultati, considerando soprattutto il clima e il periodo che
abbiamo attraversato, tutto sommato è positivo considerando che molte
Province hanno (parola inc.) molto più alte delle nostre, come detto
prima, che sono in condizioni dal punto di vista degli equilibri
finanziari molto più precarie di quelle che abbiamo noi. Con questo
bilancio preventivo riusciamo a garantire tutti gli impegni
principali nei confronti degli utenti con lo sportello della
Provincia. Mi riferisco alla cultura, a quelle che sono le funzioni
fondamentali della Provincia stessa. Riusciamo, con grande fatica
devo dire e passando anche periodi di grande incertezza, essendo
stati passati dei mesi in cui davvero non sapevamo quale delle scelte
portare avanti e quali tenere ferme. Vi ricordo che in questo, come
ha più volte detto Menchetti come Assessore alle infrastrutture, non
essendo in condizione di poter pagare dovevamo dire alle imprese
"rallentate i lavori, non vi possiamo pagare" prolungando gli
intralci e i disturbi alla popolazione soprattutto su alcune strade
principali del nostro territorio. Credo quindi che tutto sommato
questo ce lo possiamo dire anche perché poi alla fine è una cosa che
dovrebbe soddisfare tutti anche perché credo si sia fatto soprattutto
l'interesse dei cittadini che ovviamente ci hanno eletto in questa
funzione. Vi ho fatto distribuire, mi scuso per il ritardo, questi
due documenti che stamattina abbiamo distribuito come Presidenti
delle Province toscane, c'erano tutti i Prefetti delle prefetture
60
toscane, un incontro originale, unico credo a livello nazionale, dove
abbiamo fatto presente che la situazione finanziaria delle Province
mette a rischio non soltanto la continuità dell'attività
amministrativa normale ma impedisce di garantire quelle che sono le
funzioni di sicurezza su alcuni settori di competenza delle Province.
È stato fatto l'elenco delle questioni delle scuole medie superiori
che sono scoperte dal punto di vista di autorizzazione per i Vigili
del Fuoco, che sono scoperte dal punto di vista della sicurezza
antisismica. È stato fatto presente che per quanto ci riguarda i
nostri argini sono tappezzati di teli bianchi che ormai sono
diventati grigi tant'è che sono lì e non resisteranno, ve lo dico.
Speriamo che non ci siano eventi atmosferici tipo quelli del marzo
scorso. Se voi avete la pazienza di andare a vedere i nostri torrenti
vedete sono tappezzati letteralmente di teloni bianchi che sono lì a
tenere. Se ci sarà una cosa del genere sarà un disastro; lo abbiamo
detto, tutti loro hanno preso atto e hanno promesso di trasmettere
queste nostre preoccupazioni che non riguardano soltanto questo
settore al Governo. Abbiamo fatto presente la questione della
sicurezza stradale, di quello che riguarda le frane ed anche il
mantenimento della manutenzione ordinaria e straordinaria sulle
strade e tutta una serie di questioni che hanno come riferimento
preciso le Province. C'è stato l'intervento di alcuni prefetti che
hanno detto "state attenti perché rischiate e per questo qualcuno di
voi, non so se qualche dirigente qui presente per quanto ci riguarda,
o qualche Assessore, o Presidente, rischia anche la denuncia penale".
Questa è la situazione in cui ci troviamo e noi nella nostra piccola
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provincia toscana siamo sicuramente messi meglio di tanti altri
perché ovviamente abbiamo un territorio più piccolo da preservare. Vi
ho fatto dare questi documenti perché ritengo siano utili e
importanti, ci sono i dati che in parte ha già citato adesso
l'Assessore Beltrame ma alcuni li vorrei ripetere. I tagli toscani
dal 2011 ad oggi; capite che siamo di fronte a dei tagli regionali
che hanno raggiunto il 57,7%, per quanto ci riguarda il 59,2%. Siamo
in presenza di tagli per cui se si va a vedere il patto di stabilità
dal 2009 al 2012 ha sottratto la possibilità di pagamento di cento
milioni complessivi sulle Province toscane. Se si vanno a vedere i
costi, come diceva Mario Tognocchi, degli enti pubblici italiani ai
cittadini c'è un raffronto raccapricciante. Se andate a vedere il
costo medio delle Regioni a statuto speciale vediamo che, per
esempio, le regioni a statuto speciale costano per ogni cittadino
4.642 euro mentre quelle a statuto ordinario 440, per cui siamo di
fronte a delle cose abnormi, incredibili. Non so come fare a definire
una questione di tal genere, eppure tutte queste cose sono note. Sono
state fatte delle slide a livello nazionale che hanno messo in
condizione anche i parlamentari di potere rapidamente vedere qual è
la realtà dei fatti perché questi sono fatti, non sono discorsi. C'è
un altro dato che vorrei segnalarvi che riguarda, ad esempio, la
differenza tra, il che ci riguarda almeno in prospettiva se le cose
andranno in un certo modo, il costo medio dei dipendenti delle
Province italiane che è 41mila euro rispetto ai 58mila euro costo
medio dei dipendenti delle Regioni. Quindi qui c'è una ingiustizia
palese fra funzioni e livelli uguali, quindi per quelle che sono le
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situazioni dei nostri dipendenti. L'altro dato che ci fa riflettere è
che gli enti strumentali, le agenzie e le società partecipate sono
3.127 e qui siamo di fronte a questioni che andrebbero almeno
affrontate con organicità per quello che abbiamo chiesto stamani al
Prefetto. Ovviamente non dipende da loro rispondere in merito a tali
questioni perché davvero si rischia di avere problematiche importanti
nella cultura delle scuole. Alcuni colleghi toscani erano molto
preoccupati proprio per le difficoltà che ci sono. A questo proposito
parlando proprio di partecipate volevo anche affrontare alcune
questioni che ci riguardano. Credo che anche su questo fronte sia
pure con qualche lentezza, per esempio la fusione tra ASEL e FIL è
un'operazione che detta così sembra sia stata una cosa che si poteva
fare in quindici giorni ma in realtà c'erano aspetti quali la tecnica
di lettura e di decifrazione di norme per cui all'inizio sembrava una
cosa, poi è stata un'altra. Con un concorso di professionalità
interne ed esterne siamo arrivati alla definizione di una cosa che
farà risparmiare circa 100mila euro a questo ente, forse un po’ meno,
che salvaguardia i livelli occupazionali e la ricchezza della
conoscenza del know how dei nostri dipendenti. Credo anche questa sia
stata un'operazione da non sottovalutare perché era anche un
obiettivo che ci eravamo presi sia come Giunta, sia anche qui in
Consiglio provinciale. Per quanto riguarda le sollecitazioni venute,
per esempio, da Bini non voglio ripetere sempre le stesse cose perché
anche lui ho sentito dice mi tocca ridire le stesse cose, per quanto
riguarda il CREAF. Voglio dire una cosa molto netta e precisa: non
c'è nulla che non sappiamo, sappiamo tutto. Voi lo sapete, noi lo
63
sappiamo perché mi pare proprio che questa sia la frase che ha
autorizzato se non mi sbaglio il (parola inc.), "non è possibile non
sapere - ha detto così - cambiamo marcia". Intanto che non è
possibile non sapere è vero, lo sappiamo tutti, di questo tema
abbiamo parlato, ma qui si sono determinate delle condizioni
normative legislative fattuali dell'edificio in sé stesso della
conduzione di quelli che sono stati i lavori divisi in due
concessioni e in due appalti diversi che hanno messo in condizione di
prolungata impotenza questo ente. Questa è la vera questione. Non è
stato possibile mantenere quelle aspirazioni ed ambizioni fatte a suo
tempo quando fu fatta l'anticipazione finanziaria; secondo me non
reggeva a una critica vera quella che era l'impostazione di allora ma
possiamo dire con il senno di poi, quindi molto probabilmente anche
chi ha deciso in quella circostanza, chi ha preso quelle decisioni,
aveva l'urgenza di dover risolvere un problema e quindi è stata
scelta quella strada con il retro pensiero di dire "il finanziamento
della Provincia straordinario all'ente molto probabilmente sarebbe
diventato un aumento di capitale". Questo era, dopodiché tale aumento
di capitale non è stato possibile realizzarlo per gli interventi
normativi che hanno proprio escluso tassativamente questa strada. Di
fronte a questa storia che conosciamo bene l'atteggiamento di questa
Amministrazione è stato quello di salvaguardare quelli che sono stati
gli investimenti fatti pubblici sia della Provincia che di altri
soggetti. Mi riferisco alle risorse venute dai livelli superiori
regionali e nazionali perché prima il secondo punto è stato
salvaguardare e modificare, voglio dirlo in maniera chiara, quello
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che era stato predisposto come visione, come scenario di questa
struttura inserita nel corpo vivo della struttura industriale della
città di Prato, modificarlo adeguandolo anche al cambiamento dei
tempi che nel frattempo sono avvenuti. Ho un rammarico, ve lo dico in
maniera esplicita e chiara, forse l'ho detto altre volte; purtroppo
su tale questione i ritardi ci hanno impedito di dare delle risposte
positive a tanta gente che ha bussato alla porta. Personalmente ho
accompagnato diverse imprese, come hanno fatto sia i nostri dirigenti
che i dirigenti di CREAF, e tutti quelli che hanno visitato il CREAF,
ve lo dico anche con un po’ di mia sorpresa, hanno apprezzato
l'edificio e hanno detto "diteci quando le chiavi sono disponibili
perché condividiamo questa scelta e vogliamo entrare". Tutt'oggi,
Bini, ci sono sollecitazioni in questa direzione. C'è un'impresa
importante che ha chiesto, abbiamo fatto la visita un mese fa, di
inserirsi dentro ed è un'impresa davvero un fiore all'occhiello per
quanto riguarda Prato, anche di dimensioni robuste. Ci sono altre
imprese che sono rappresentate, per esempio, dalla CNA pratese.
Sabato mattina c'è stato l'insediamento del nuovo Presidente della
CNA pratese e uno dei temi su cui personalmente sono stato
sollecitato, perché ovviamente ero presente e poi sono intervenuto e
ho risposto a questa sollecitazione di Claudio Bettazzi che era
"aprite il CREAF, abbiamo bisogno di una struttura di questo tipo".
Ci sono aziende pratesi che vogliono insediarsi li dentro perché con
l'operazione di gestione che stiamo faticosamente cercando di
concludere, spero davvero si possa concludere entro pochissimi giorni
con l'affidamento ai dirigenti di Navacchio. Abbiamo riaperto le
65
speranze di tante imprese che cercano un punto di riferimento, un
aggancio, un centro che li possa consentire di crescere come aziende
con relazioni all'interno della Regione, di crescere all'interno di
relazioni nazionali ed internazionali. Siccome questa è stata la
scelta che non è stata nascosta che è stata detta anche con la
presenza del direttore generale di Navacchio, del polo scientifico
del territorio di Navacchio, che è venuto qui e ha illustrato il
tutto. Lunedì prossimo ci sarà un nuovo incontro per vedere d
sistemare le ultime questioni. Abbiamo un piccolo capitale da un
punto di vista di credibilità faticosamente recuperato attraverso
questa operazione ed un capitale di spesa e di investimenti che
abbiamo fatto che dobbiamo salvaguardare. Capisco Bini quando fa le
critiche, eccetera, fossi nella sua posizione politica probabilmente
farei lo stesso ma a questo punto dobbiamo anche riflettere su quello
che è davvero l'interesse del nostro territorio perché non ci sono
alternative almeno manifestate o in corso che possono garantire in
prospettiva tale speranza. Dobbiamo stare attenti ad una cosa
fondamentale. Secondo me nei periodi di crisi siamo presi
dall'angoscia, dalle difficoltà e dalle paure. Ci sono già troppi che
ragionano in prospettiva trasferendo la paura e l'angoscia sul
futuro. Se trasferiamo le angosce e le paure sul futuro rimaniamo
fregati e soprattutto freghiamo i giovani perché dobbiamo cercare
invece di sforzarci, di vedere il buio della situazione attuale. In
questi giorni c'è stata, è di ieri mi pare, una discussione
all'interno del Consiglio dei Ministri dove un Ministro diceva "si
vedeva un po’ di luce" e un altro "no, qui siamo già dentro il
66
baratro". Guardate che fare una dichiarazione di quel tipo o
dell'altro ha la sua influenza perché tutto questo frena quelle che
possono essere le possibilità di investimento, di credere nel futuro
e di intraprendere. Perché guardate che se non riusciamo a fare
intraprendere possiamo fare anche provvedimenti dove chi assume un
giovane risparmia mille euro al mese di tasse ma non assumono lo
stesso perché se non c'è fiducia nel futuro non si sa che cosa far
fare ai giovani che poi si assumono e questo è il punto. C'è tutto un
ragionamento da fare sulla presenza dello Stato, sul sostegno alle
imprese che esportano. Noi ci reggiamo ancora a fatica come sistema
Italia sulle esportazioni e termino qui. Sono stato una decina di
giorni fa in Mongolia essendo stato invitato dall'ambasciatore
mongolo venuto a Prato in un incontro con imprenditori pratesi dalla
CNA nazionale e dalla Camera (parola inc.) che avevano organizzato
questa visita di una ventina di imprenditori e professionisti
italiani, alcuni anche di Prato. Per questi chiaramente c'era
l'aggancio per quanto riguarda la visita dell'ambasciatore mongolo in
Italia. Siamo andati in Mongolia, sono stati due giorni molto
faticosi perché il viaggio è abbastanza faticoso, abbiamo fatto una
serie di incontri con la Camera di Commercio italo mongola, abbiamo
fatto incontri io con il Sindaco di Lambatar che è la capitale di
1.300 abitanti, abbiamo fatto incontri con diversi Ministeri. Devo
dire due cose ho tratto da questo, la disperazione e l'angoscia delle
nostre imprese che si sentono sole perché in Mongolia, per esempio,
non c'è un'ambasciata italiana. Queste erano lì perché la CNA aveva
organizzato questa cosa collegandosi con la camera di commercio. Come
67
sistema Italia non sappiamo sostenere gli imprenditori costretti ad
andare a cercare lavoro. Vi posso dire che c'erano dei rappresentanti
di studi professionali, per esempio, o di imprese italiane molto
importanti, non erano roba di mezza tacca, era gente che non trova
più lavoro in Italia che quasi con disperazione avevano preso l'aereo
dicendo "proviamo anche questa cosa, si potrebbe fare qualcosa in
Mongolia”. L'impressione è che ci si potrebbe fare molto ma se non ci
si presenta come sistema organizzato e con il sostegno dello Stato si
rischia solo di fare buttare via dei soldi per il viaggio e tanta
fatica inutilmente. Questo dovrebbe insegnare qualcosa anche a noi
pratesi perché tutto questo ragionamento intorno al sostegno sulle
imprese bisogna anche volerlo e non mi sembra sempre che i pratesi
siano consapevoli di questo ed accettino di avere un sostegno perché
ci sono delle opportunità per quanto riguarda i nuovi mercati che non
vengono, secondo me, prese in considerazione in maniera adeguata dal
sistema Prato. Termino su questo. Vi ringrazio per i contributi dati
stasera. Non so se questo sarà l'ultimo bilancio preventivo, siamo
nelle mani del fato per non dire una parola troppo importante,
deciderà chi dovrà decidere. Penso che tutto sommato ci sia intanto
da ringraziare i nostri dipendenti che hanno veramente sopportato
anche con fatica e sofferenza l'esodo di tanti colleghi, altri
avrebbero voluto uscire ed abbiamo dovuto impedirlo perché
chiaramente il funzionamento dell'ente devono essere garantito. Credo
i nostri dirigenti si fanno un bel mazzo, come si dice, scusate la
parola, perché sono rimasti davvero in pochi e gli impegni,
credetemi, anche se ovviamente l'attività è rallentata per le ragioni
68
che si dicevano prima, ci sono lo stesso. C'è un rammarico che se non
ci fosse stato davvero questo periodo di restrizione e di tagli credo
avremmo davvero inciso molto di più sulla realtà locale, avremmo
potuto mettere in circolazione risorse importanti perché ci sono
nell'ente che non si possono spendere, avremmo dato risposte sia alle
esigenze dei cittadini che dei Comuni. Nonostante questo lo abbiamo
fatto nella misura in cui ci è stato consentito.
Esce Consigliere Bartolini (h 18,00)
PRESIDENTE
Grazie, Presidente. Ricordo ai Consiglieri che il lavoro di oggi
pomeriggio è ancora abbastanza consistente. Dichiarazioni di voto?
Prego, Consigliere Cocci.
CONSIGLIERE COCCI (h 18,23)
Presidente, innanzitutto volevo ringraziare il Presidente Gestri per
questa brochure che ci ha fatto pervenire di lavoro di UPI toscana
anche perché mi sembra che rispetto agli ultimi stadi il costo delle
Provincia sul totale di bilancio dello Stato sia ulteriormente
diminuito, siamo all'1,25%. Ci sentiamo abbastanza presi in giro dal
discorso del fumo negli occhi per non usare, per rispetto all'aula e
a tutti i Consiglieri, parole più forti perché davvero è una presa
di. A questo punto siamo a livello di presa in giro per quanto
riguarda i risparmi ottenibili dalla soppressione delle Province.
Detto questo annuncio il voto contrario del gruppo del Popolo della
69
Libertà.
PRESIDENTE
Ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego, Consigliere Bini.
CONSIGLIERE BINI (h 18,24)
Grazie, Presidente. Premettendo un voto non scontato ma forse
comunque pensabile, cioè un voto contrario a questo bilancio, vorrei
prendere l'occasione di questo piccolo spazio che mi è consentito per
aggiungere e fare alcune sottolineature. Le faccio in termini
estremamente pacati e non vogliono niente togliere a una posizione
determinata e convinta. Do atto all'Assessore indubbiamente di avere
introdotto strumenti ed elementi nuovi nella gestione del bilancio e
quant'altro e capisco quando dice che si debbono fare le scelte; si
tratta di scelte perché è vero, è così, e indubbiamente la politica
si confronta sulle scelte. È evidente che tutto quello di cui si sta
parlando non è tutto frutto dell'Amministrazione corrente, non lo può
essere, c'è una continuità in questo senso ma è proprio su tale
continuità che vorrei marcare il mio intervento. Se al momento in cui
si prende in carico una realtà non si ha la forza di dare
discontinuità a quello che era, seppure possa essere la stessa parte
politica perché ho sentito il Presidente Gestri, ricordo quando disse
che all'inizio questa Provincia non era qui, non era là, fino a quel
momento avevo udito parole di elogio, di un grande virtuosismo, ecc.,
ecc., tornando ai numeri l'Assessore Beltrame diceva 5 milioni
l'addizionale dell'ENEL negli ultimi anni, poi undici milioni di
70
tagli avvenuti negli ultimi anni. Insomma, vorrei citare solo le
operazioni fatte negli ultimi anni in cui non si è marcata la
discontinuità. Sì, abbiamo detto, tutto sommato non l'abbiamo
generata noi, veniva dal passato ma la si è continuata a tenere.
Parlo ovviamente del CREAF dove l'addizionale ENEL, gli 11 milioni
che lei citava e fanno 20 milioni in meno negli ultimi anni di
trasferimenti tra una cosa e l'altra. Il CREAF è costato 12 milioni,
6 di capitale e 6 di anticipo. Si tratta di scelte di dove mettere le
risorse. L'operazione "stella d'Italia" è costata 3 milioni e 3.
Queste scelte di destinazione di fondi e di risorse mi chiedo in
questi ultimi anni, quattro, cinque, sei anni, quale beneficio hanno
portato al territorio e all'utenza cittadina? Quale beneficio? Si sta
ancora a dire che il CREAF è un patrimonio ma vorrei ricordare che si
è sempre sostenuto fin dall'inizio che questo avrebbe dovuto generare
un beneficio per il territorio ed ancora non si è visto. Si sono
viste impegnare risorse imponenti congelate in qualcosa che non ha
dato niente. Vorrei dire che era l'occasione per fare qualcosa di più
e confermo il mio voto negativo.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere. Lei sa che non è questione di merito ma le
dichiarazioni di voto sono tali. Prego, Consigliere Tognocchi.
CONSIGLIERE TOGNOCCHI (h 18,26)
Come Consigliere non sono d'accordo con il capogruppo e quindi
dichiaro il mio voto a favore.
71
PRESIDENTE
Ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego, Consigliere Santini.
CONSIGLIERE SANTINI (h 18,28)
Grazie, Presidente. Soltanto per annunciare il voto contrario di
fratelli d'Italia al bilancio preventivo. Grazie.
PRESIDENTE
Consigliere Citarella.
CONSIGLIERE CITARELLA (h 18,29)
Esprimo voto favorevole. Dico solo una cosa che mi sono scordato di
dire prima in merito alla questione Ptcps che il collega Rossi mi ha
ricordato. È cosa a cui tengo molto che non è propriamente
direttamente attinente alle questioni del bilancio come voce ma come
impegno di questa Provincia nel tutelare in quello che poco ha Bini
ha detto la parola "territorio". Credo sia molto importante e vorrei
risottolineare in dichiarazione di voto questo punto che la Provincia
sta tenendo fermo rispetto alla coerenza di un programma politico che
è quello della tutela paesaggistica delle destinazioni d'uso previste
dalle diverse normative. Voto favorevole al bilancio.
PRESIDENTE
Prego, Consigliere Mori.
72
CONSIGLIERE MORI (h 18,30)
Per annunciare il voto favorevole. Esprimo alcuni elementi.
Presidente, in alcuni tratti mi ha allargato il cuore perché
sembrava, soprattutto quando ha detto che se fosse stato nel ruolo di
Bini sicuramente si sarebbe posto... È stato un intervento, me lo
passi, molto democristiano e quindi da questo punto di vista non può
che apprezzare una lunga scuola. Questo è un plauso. Detto questo per
quanto riguarda le preoccupazioni che abbiamo tutti confido, per
quello che mi riguarda cercherò di farlo, spero che per i miei
colleghi Consiglieri sia lo stesso, ma soprattutto voi in Giunta e
lei Presidente, di considerare che siamo amministrazione fino
l'ultimo giorno e nessun elemento, anche di opportunità per altre
questioni, ne butto una a caso, proprio a caso, le elezioni comunali
del prossimo anno o quant'altro. ci distragga o ci faccia apparire in
maniera difforme da quella che è invece il nostro compito rispetto a
chi ci ha eletto. Siamo l'amministrazione della Provincia di Prato,
di questo territorio, e sono convinto che lo saremo tutti insieme
fino in fondo nei rispettivi ruoli, lo giocheremo in maniera forte.
Quando facevo atletica, Menchetti ogni tanto mi vede farla in maniera
impropria, mi si insegnava che il traguardo bisogna far conto che ci
fosse dieci metri dopo e che se devi fare 100 metri devi pensare di
farne 110. Se dobbiamo scadere a giugno dell'anno prossimo facciamo
finta di scadere ad agosto e non di scadere a febbraio o quant'altro.
Nella nota del Presidente di prima, bisogna ricordarlo sempre, perché
esco un attimo dal discorso del bilancio nostro ma vado a un bilancio
più generale, è stato rammentato che le Province a statuto speciale
73
costano X ma non costano X a quei cittadini e basta ma a tutti perché
non è che si auto finanziano anche quelle cosiddette "virtuose" del
nord Italia, costano a tutti. Non è solo la Regione Sicilia che
impegna ma anche il resto del territorio. Questa è una riflessione
che a livello istituzionale andrebbe fatta in quella che sarà
l'ipotesi di riforma istituzionale completa. Non possono esistere in
uno stato delle situazioni speciali sine die, le situazioni speciali
hanno un inizio e una fine, possono anche durare cento anni ma
culturalmente devono avere un inizio e una fine altrimenti tutti
dobbiamo diventare speciali. Questo, scusatemi, l'ho voluto dire. Una
battuta finale nell'approvare questo bilancio che già prima ho detto
concordare. Ha fatto bene il Presidente a ricordare ai prefetti e
ovviamente anche ai dirigenti che potrebbero avere delle
responsabilità. Nell'antico Egitto chi si occupava del Nilo veniva
calato nel nilometro e se aveva sbagliato aspettava la piena. Questo
rischio non vorrei ci fosse per nessuno.
PRESIDENTE
Come ho premesso c'è ora il gruppo delle delibere che metto via - via
in votazione. Pregherei durante questi cinque minuti di rimanere al
proprio posto, di non entrare e uscire in modo da evitare di
ricontare costantemente le presenze. Sostituisco il Consigliere
Bartolini nel ruolo di scrutatore, perché se ne è andato, con il
Consigliere Santini che invece è rimasto. Gli scrutatori sono Santini
e Faltoni. Delibera iscritta al punto 6 "programma annuale dei
contratti di forniture e servizi". Presenti 17 consiglieri. Chi è
74
favorevole è pregato di alzare una mano. Contrari? 4 contrari.
Astenuti? Nessuno. È approvata con 13 voti favorevoli, 4 voti
contrari e nessun astenuto. Delibera iscritta al punto 7 "programma
triennale del fabbisogno del personale". Chi è favorevole è pregato
di alzare una mano. Contrari? Astenuti? Approvata con 13 voti
favorevoli, 4 contrari e nessun astenuto. Delibera iscritta al punto
8 "servizio patrimonio piano delle alienazioni e valorizzazione del
patrimonio immobiliare". Favorevoli? Contrari? 4. La delibera è
approvata come sopra con 13 voti favorevoli, 4 voti contrari e
nessuno astenuto. Delibera iscritta al punto 9 "programma triennale
dei lavori pubblici 2013-2015, elenco annuale 2013". Siamo in
votazione ed aumenta il numero dei presenti, siamo 18. Chiedo di
ripetere la votazione. 18 presenti. Chi è favorevole è pregato di
alzare una mano. Contrari? 5. La delibera è approvata con 13 voti
favorevoli e 5 voti contrari. Delibera iscritta al punto 10, immagino
siamo sempre 18 i presenti, "bilancio annuale di previsione 2013
correlato al bilancio pluriennale 2013 - 2015". Chi è favorevole è
pregato di alzare una mano. Contrari? Astenuti? La delibera è
approvata con 13 voti favorevoli e 5 voti contrari. Prima di
proseguire è presente in sala la dottoressa Bocci presidente del
collegio sindacale che a nome del Consiglio ringrazio per l'attività
fin qui svolta tenendo anche conto che questo anno corre la scadenza
della validità della durata del collegio medesimo. Non so se la
dottoressa Bocci vuole salutare il Consiglio in questa sede o meno.
Siamo sicuramente disponibili.
75
Rientra Consigliere Mugnaioni durante la votazione iscritta al punto
9 dell'o.d.g.
DOTT.SSA BOCCI (h 18,40)
Buonasera. Non voglio provocare ritardi ai lavori della vostra
assemblea. Ringrazio il Consiglio perché questo è il terzo bilancio
di previsione che il Consiglio va ad approvare con la relazione di
corredo dell'organo di revisione così come è stato formato con il
Consiglio del 27 ottobre del 2010. È stata l'ultima nomina
dell'organo di revisione da parte del Consiglio perché
successivamente è entrata in vigore una riforma che prevede
l'estrazione a sorte. Il Ministero per il nostro ente ha già fissato
la data dell'estrazione che sarà il prossimo 11 novembre salvo
modifiche legislative nel senso che se dalle nebbie dei lavori
parlamentari uscirà il disegno di legge sulla riforma istituzionale
che da qualche parte prevede, come è stato richiesto, la proroga di
tutti gli organi in carica al momento dell'entrata in vigore del
disegno potreste anche essere costretti a sorbirci fino alla fine
della vita di questa Provincia. Probabilmente invece si andrà
all'estrazione a sorte e quindi colgo l'occasione per ringraziare
tutto il Consiglio della fiducia che avete accordato a me e ai miei
colleghi. Vi auguro buon lavoro e buon proseguimento. Buonasera a
tutti.
PRESIDENTE
Grazie alla Dottoressa Bocci che anticipava un tema. Vengo poi
76
all'ordine del giorno collegato al bilancio iscritto all'ordine del
giorno del Consiglio odierno al punto 13. Siccome mi pare che ci sia
una sorta di (parola inc.) da parte di qualche Consigliere e mi
dicono che siamo in 17 presenti c'è il punto 13 che abbiamo già visto
in Prima Commissione che di per sé in realtà non è altro che una
presa d'atto e quindi la modifica del relativo articolo 16. In base
all'articolo 16 comma 25 del decreto legge numero 138 2011, la
modifica dell'articolo dello statuto provinciale che descrive il modo
con cui viene rinnovato il collegio sindacale in base alle norme
attuali. La proposta di modifica dello statuto è nient'altro che la
presa d'atto del nuovo sistema rispetto alla quale si è scelto, a mio
avviso accortamente, di non descrivere il nuovo sistema di nomina del
collegio sindacale, ma semplicemente di dire che il collego sindacale
della Provincia viene eletto a norma di legge secondo quanto la legge
dispone, di modo che il prossimo Consiglio provinciale non avrà
questo tipo di onere del quale tener conto eventualmente cambiasse la
legge. Questo è quanto, lo anticipo un attimo convinto che questa
cosa abbia un ampio consenso così come avvenuto in Prima Commissione
perché votata unanimamente. Trattandosi di modifica statutaria
occorre una maggioranza qualificata che va oltre i numeri della
maggioranza. Siamo 18, lo dico anche per l'Opposizione, nel senso che
la maggioranza qualificata che occorre è dei due terzi dei
consiglieri assegnati ovvero i 25 consiglieri che io interpreto in 17
come maggioranza. Bisogna che siamo almeno in 17 e che si voti tutti
in un certo modo, mi parrebbe scontato. Se è così, salvo obiezioni da
parte... Non mi pare, allora metto in votazione la proposta di
77
modifica dello statuto per quanto riguarda l'articolo e il comma che
si riferisce alla modifica del sistema elettivo relativo al collegio
sindacale. Chi è favorevole è pregato di alzare una mano. Contrari?
Astenuti? Approvato all'unanimità. Abbiamo fatto un servizio
all'ente. Tornando un attimo all'ordine del giorno così come previsto
al punto 11 abbiamo un ordine del giorno presentato dai Consiglieri
Mori e Pacini sostanzialmente connesso al tema del bilancio oggi
trattato. Chiedo ad uno dei presentatori di illustrare l'ordine del
giorno. Prego, Consigliere Mori.
CONSIGLIERE MORI (h 18,45)
Ringrazio Pacini che mi ha ceduto la parola. L'ordine del giorno è
semplice, lo avete visto, è forse anche retorico e lo abbiamo anche
preventivamente inviato all'Assessore Arrighini ma la preoccupazione
che ci ha visto e che ci vede, di cui vorrei il Consigliere tenesse
conto, è che in questo anno in particolare, ma gli anni si
susseguono, si sta a minare la produzione delle nostre aziende
agrarie e forestali del territorio e la produzione completa del
territorio con varie problematiche di ordine naturale. Nonostante che
prima si sia detto che in questo bilancio si è fatto uno sforzo
importante rispetto ad interventi nel territorio di difesa
idrogeologica e quant'altro mantenendo, ove possibile, ed aumentando
le dotazioni dell'agricoltura nonostante che molti giovani e meno
giovani, poi in agricoltura per legge si è giovani adesso fino a 40-
45 anni dal punto di vista formale per prendere la titolarità,
figuriamoci, si stanno rivolgendo alla produzione primaria per
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tornare a vederne un elemento di reddito o comunque di integrazione
di reddito. L'Amministrazione provinciale per certi aspetti può
guardare con attenzione a tutto quello che fa quotidianamente e può
anche far ulteriormente per venire incontro ai disagi che molte
aziende agricole, molti imprenditori agricoli e molte persone che
svolgono attività agricola non a titolo principale ma anche a titolo
sussidiario hanno nel nostro territorio. Penso in particolare
all'area della vallata che l'Assessore conosce benissimo e a tutte le
aree che hanno subito depauperazione dal punto di vista biotico e
abiotico. Dobbiamo in qualche modo mettere in campo, rafforzare e
rendere strutturali e stabili anche dopo la vita
dell'Amministrazione, se questa Amministrazione non ci sarà più, in
questa ottica delle azioni che si perpetuano e diventano stabili,
azioni che siano soprattutto culturali e che possano poi attivare
energie e risorse per gli enti territoriali locali e nel privato e
nell'associazionismo che un domani possono nascere. Qui sono citati
die casi, ne potevamo citare tanti altri. Quindi una sollecitazione
va anche al Presidente di essere attento e puntuale nel sollecitare i
Prefetti, come ha fatto stamani e la Regione rispetto ad interventi
relativi al sostegno del mondo agricolo e una sollecitazione e
un'attenzione che vorremmo fosse più puntuale anche nell'avere
coraggio perché di coraggio c'è bisogno a volte e non di ricerca di
consesso nell'intervenire anche dove si scontenta qualcuno. Si è
citato un caso biotico, per esempio, e ne potremmo citare, Emanuele,
tranquillamente anche un altro di attualità ma anche altri. Mi
rifaccio a quello che dicevo prima. Evitiamo di pensare di
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scontentare qualcuno o qualcosa, agiamo per il bene del territorio e
dei cittadini e non inseguiamo il consenso nell'agricoltura, nella
forestazione, eccetera. C'è bisogno di essere coesi su questo. Spero
che nelle variazioni di bilancio che necessariamente saremo portati a
fare, l'attenzione si sposti da quel misero neanche 1% di attenzione
all'agricoltura che abbiamo visto nel bilancio a qualcosa di più
consistente, non tanto per trasferire direttamente risorse a qualcuno
ma per implementare culturalmente l'attenzione al territorio che non
per colpa della Giunta ma perché ci si pensa sempre meno si possa
fare. Se Pacini in dichiarazione di voto vuole integrare, non sono
entrato nell'analitico ma credo sia inteso quello che vogliamo
portare all'attenzione. Grazie.
Esce Consigliere Bonacchi (h 18,45)
Escono Assessori Giorgi e Beltrame (h 18,47)
PRESIDENTE
L'ordine del giorno comporta la possibilità di aprire il dibattito.
Chiedo se c'è richiesta di intervento. Se non ci sono interventi c'è
uno spazio, mi raccomando minimo, siamo in dichiarazione di voto. La
parola all'Assessore Arrighini.
Esce Consigliere Mugnaioni (h 18,50)
ASSESSORE ARRIGHINI (h 18,50)
Brevissimamente perché non posso che ovviamente condividere lo
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spirito e le indicazioni dell'ordine del giorno, ne abbiamo già
parlato in commissione, trovando totale sintonia da questo punto di
vista e naturalmente si precisa che c'è tutta l'importanza delle
produzioni agroalimentari da questo punto di vista, ma non credo che
si trascuri nello spirito dei presentatori il ruolo multifunzionale
delle attività agricole, quel grande presidio ambientale di
paesaggio, ecc., ecc... Credo che nel complesso siamo sulla stessa
linea. Quando si parla di (parola inc.) agricole, in Commissione se
ne è discusso diverse volte ma non tutti i Consiglieri credo sappiano
che c'è un piano di sviluppo rurale che è un grande strumento di
sostegno, sviluppo ed incentivazione delle attività. Tanto per dare
qualche riferimento negli ultimi cinque anni, e dico cinque anni
perché è vero che il piano di sviluppo rurale va dal 2008 ma poi in
realtà prima del 2009-2010 non è cominciato in sostanza a funzionare
il meccanismo, si sono assegnate per spese 840mila euro per
l'insediamento di giovani agricoltori risultati. sono risultati 23
nuovi agricoltori in questi anni, 1 milione e 6 di contributi per
l'ammodernamento delle aziende agro forestali, 1 milione e 6 per le
indennità delle aziende agricole delle zone montane o colpite da
svantaggi naturali, 650mila euro per la ricostituzione del potenziale
produttivo forestale, interventi sull'ambiente, 270mila euro per le
attività di diversificazione, penso all'agriturismo e alle produzioni
energetiche, per un totale di 5 milioni di euro. Forse non esistono
altri comparti produttivi o industriali che abbiano un sostegno così
significativo e rilevante, almeno nelle nostre politiche sicuramente,
da questo punto di vista per quanto riguarda il sostegno alle
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imprese, ecc., ecc... Queste sono cifre di tutto rilievo. Non
tralascio di evidenziare che anche questo anno saranno 600mila euro
gli incentivi e finanziamenti che andremo a dare in relazione ai vari
punti che abbiamo indicato con il raggiungimento così di 5 milioni e
6 in tutto il periodo. Senza contare i servizi di assistenza tecnica
e altri fondi regionali extra PSR che valgono, per questo anno ci
sono già novanta domande e circa 100mila euro. Uno sforzo
particolare, l'ho detto in Commissione, che mi ha fatto molto
piacere, lo abbiamo fatto anche nelle risorse nostre che sono sempre
state veramente misere da questo punto di vista spesso anche perché
non sono risorse spendibili cumulabili con l'attingimento dei fondi
della politica agricola comunitaria. Questo anno rispetto ai 20-
23mila euro previsti di impegno del bilancio nostro abbiamo portato
per entrate straordinarie questo tetto a 60mila euro che non è cifra
molto significativa ma credo che ci consentirà di fare alcune
iniziative importanti a sostegno di quel settore che anche i
presentatori segnalavano come particolare dello sviluppo e del
consolidamento delle filiere corte a chilometri zero che iniziano a
darci anche elementi di soddisfazione. Cito solo la filiera del pane
di Prato. Quindi disponibilità da un punto di vista di condivisione
di tutti gli elementi. Il quadro è questo e speriamo che ci consenta
di essere tutto utilizzato perché un altro punto molto importante è
questo, che i numeri che vi ho dato relativamente al PSR sono fondi
interamente utilizzati e quindi pensiamo di raggiungere la
conclusione del periodo senza lasciare risorse non spese che
rappresenterebbero davvero un aspetto negativo da questo punto di
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vista. Grazie.
Escono Consiglieri Bini e Marchi (h 18,55)
CONSIGLIERE PACINI (h 18,55)
Molto brevemente anzitutto per annunciare il voto favorevole della
Maggioranza e per dire due parole brevissime. Ringrazio l'Assessore
per questa replica all'ordine del giorno che, come aveva accennato, è
un po’ più ampio e abbraccia anche altri settori dall'ambiente al
caccia fauna selvatica e tutto il resto. È nato ed è stato partorito
come documento collegato in pieno al bilancio per il semplice motivo
che è tutto il pomeriggio che nei vari interventi ci ricordiamo
essere l'ultimo bilancio preventivo, forse sì, forse no, ma fatto sta
qualunque cosa sia è un'eredità che lasciamo a chi ci sarà dopo o a
chi verrà dopo. Questo nasce anche dal fatto che lo strumento che
citava l'Assessore del piano di sviluppo regionale troverà dai due ai
tre anni di stacco e quindi le nostre aziende che faticosamente hanno
avuto anche questi aiuti che negli ultimi anni hanno dato la
possibilità di nascere e crescere a 23 nuove aziende di giovani
cresciute nella nostra Provincia, le altre aziende che si sono
mantenute per questi due o tre anni avranno un buco di aiuti o di
finanziamenti, tutti quelli che prevedeva il PSR. Per questo
l'attenzione di questa Provincia a fare in modo tale che si possa
porre attenzione ad altri tipi di risorse e di iniziative come citava
l'Assessore. Poniamo attenzione perché da qui per il tempo che ci
rimarrà c'è una... Presidente, prima ci sono state dichiarazioni di
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voto di un quarto d'ora... Grazie, Presidente.
PRESIDENTE
Faccio notare che il numero dei presenti è arrivato a un livello tale
per cui o si procede con quello che c'è da fare o in ragione di
qualche dichiarazione di voto, pur legittima, non si vota l'O.d.G..
Dipende da ciò che si preferisce fare. Ci sono altre dichiarazioni di
voto? Abbiamo 14 presenti. Metto in votazione l'ordine del giorno
presentato dai Consiglieri Mori e Pacini. Chi è d'accordo? Contrari?
Astenuti? L'ordine del giorno è approvato all'unanimità. Dobbiamo per
esigenze inderogabili procedere con il punto 12; si tratta di
approvare modifiche dello statuto della fondazione Prato ricerche. Lo
introduce il Presidente o il Segretario? Presidente Gestri.
Escono Assessori Ferrara e Menchetti (h 18,57)
PRESIDENTE GESTRI (h 18,58)
La questione è stata vagliata anche in Commissione e quindi non mi
pare ci sia bisogno di grandi illustrazioni. Più che altro sono
modifiche dettate anche da 19 adeguamenti di legge, quindi abbastanza
marginali. Mi limito a dire questo.
PRESIDENTE
Consigliere Mori.
CONSIGLIERE MORI (h 18,59)
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Non posso esimermi, pur avendolo approvato in commissione, dal dire
che mi spiace che in modo non pesante, sono state interessate le
università di Firenze, ha fatto sì che gli obiettivi, le mission
della fondazione siano state riorientate in maniera che certi
settori, che pure non erano toccati o relativamente toccati, non sono
stati (parola inc.). Ciò non vuol dire che siamo contrari,
tutt'altro. È stato fatto opportunamente, come mi sembra ricordasse
anche il Presidente supportato dal Segretario, ma si è voluto
blindare da parte dell'università di Firenze la non concorrenza al
museo di scienze naturali dell'università stessa. Nessuno gli faceva
concorrenza, né nella botanica, né nella faunistica ma questo è e mi
preme dirlo ai Consiglieri che sono stati con me in Commissione o
agli altri. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Mori. Ci sono altri interventi? Nessuno. Ci sono
dichiarazioni di voto? Mi pare di no. Siamo 14 presenti. Chi è
favorevole è pregato di alzare una mano; si tratta di una modifica
quasi dovuta. È approvato con 12 voti favorevoli e 2 astenuti. In
chiusura, perché a questo punto propongo di chiudere, credo non sia
l'ora giusta, né la platea necessaria per trattare gli argomenti
anche nell'interesse di chi li ha posti, visto che non è emerso dagli
interventi precedenti, anche per dovere di ufficio, volevo
ringraziare gli uffici del Consiglio che in questa occasione con
tempi inenarrabili e con una quantità di adempimenti da adottare sono
riusciti, gli e le signore che li compongono, a consentire lo
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svolgimento di tutte le riunioni preparatorie con la preparazione di
tutto il materiale, il che non è stato facile perché non sempre il
materiale collegato si trova dove dovrebbe essere. Questo significa
anche assunzioni di responsabilità da parte degli uffici, il che va
oltre il loro compito assumendosi anche da parte di qualcuno
osservazioni immotivate dalla realtà dei fatti ma dalla supponenza
con la quale magari si considera da parte purtroppo anche di qualche
Assessore quelle che sono le attività e le prerogative del Consiglio.
Ringrazio motivatamente gli uffici che ultimamente hanno anch'essi
avuto una pur necessaria riduzione di monte orario degli addetti e
quindi si sono trovati in condizione di difetto a svolgere, come
succede in tutti i momenti di difficoltà, una determinata funzione
con una maggiore fatica. Questa sera e domani sera ci sono nel
giardino due iniziative di un certo rilievo, si parla della storia
della camerata strumentale di Prato stasera e si parla di moda con il
CNA domani sera. Questa è comunicazione che ritenevo dover fare.
Chiudo qui la riunione del Consiglio. Grazie a tutti e arrivederci
alla prossima occasione.
Termine Consiglio ore 19,00
Letto, approvato, confermato e sottoscritto il presente verbale consta di n. 10 deliberazioni
numerate dalla n° 23 alla n°32.
F.to il Presidente F.to il Segretario Generale
Giuseppe Maroso Dott. Massimo Migani
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