CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 OTTOBRE 2013 - Nuoro...CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 OTTOBRE 2013 Legenda: ......
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COMUNE DI NUORO ____________
CONSIGLIO COMUNALE
DEL
29 OTTOBRE 2013
Legenda: ... = Frase incompleta (...) = Parola o frase non comprensibile (***) = Registrazione interrotta
I . D . N . S.n.c. Istituto Dattilografico Nuorese
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a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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INDICE DEGLI INTERVENTI
• PRESIDENTE 3
PUNTO UNO O.D.G.: PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI TRIENNIO 2013/2015: RICOGNI-ZIONE IMMOBILI DI PROPRIETÀ COMUNALE SUSCETTIBILI DI ALIENAZIONE E/O VALORIZZA-ZIONE, AI SENSI DELL'ART. 58 DEL D.L. N. 112/2008 CONVER-TITO, CON MODIFICAZIONI, NELLA L. N. 133/2008. 3
• ASS. DEIARA 3 • PRESIDENTE 9
PUNTO DUE O.D.G.: BILANCIO DI PREVISIONE 2013, BILANCIO PLURIENNALE 2013-2015, RE-LAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013-2015. 10
• CONS. SEDDONE 10 • PRESIDENTE 10 • CONS. SEDDONE 10 • PRESIDENTE 10 • CONS. SEDDONE 10 • PRESIDENTE 12 • CONS. SAIU 13 • PRESIDENTE 14 • CONS. MANCA (CIC) 14 • PRESIDENTE 15 • DOTTORESSA BULLITTA 15 • PRESIDENTE 16 • CONS. SEDDONE 16 • PRESIDENTE 17 • CONS. MARONGIU 17
• PRESIDENTE 18 • SEGRETARIO GENERALE 18 • PRESIDENTE 18 • CONS. BARBAGLI 18 • PRESIDENTE 19 • CONS. MUSTARO 19 • PRESIDENTE 19 • CONS. FADDA 19 • PRESIDENTE 22 • CONS. MUSTARO 22 • PRESIDENTE 25 • SINDACO 25 • PRESIDENTE 26
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Alle ore 15:30 il SEGRETARIO procede all'appello dei Consiglieri.
Sono presenti i Consiglieri Montesu e il Presidente del Consiglio.
Non è presente il numero legale, faremo il secondo appello entro le ore 16:30.
Alle ore 16:30 il SEGRETARIO procede all'appello dei Consiglieri.
Il PRESIDENTE, constatata la presenza del numero legale dei Consiglieri (N.
29), dichiara valida e aperta la seduta.
PRESIDENTE
Sono assenti giustificati i Consiglieri Satta, Bagiella e Meloni.
Non ci sono comunicazioni, quindi passiamo subito al primo punto all'ordine del
giorno.
PUNTO UNO ALL'ORDINE DEL GIORNO: PIANO DELLE ALIENA ZIONI E
DELLE VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI TRIENNIO 2013/2015 : RICOGNIZIONE
IMMOBILI DI PROPRIETÀ COMUNALE SUSCETTIBILI DI ALIE NAZIONE E/O
VALORIZZAZIONE, AI SENSI DELL'ART. 58 DEL D.L. N. 1 12/2008 CONVERTITO,
CON MODIFICAZIONI, NELLA L. N. 133/2008.
ASSESSORE DEIARA
Grazie Presidente, colleghi Assessori e signori Consiglieri, all'ordine del giorno
oggi abbiamo appunto il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari.
Come voi sapete, il patrimonio immobiliare degli enti locali è da tempo al centro
della legislazione italiana in materia di finanza pubblica.
Infatti l'Art. 158 della Legge N. 133/2008, di conversione del Decreto Legislativo
112/2008, che appunto recita come il patrimonio delle Regioni, Province e Comuni e
altri enti territoriali giochi di fatto un ruolo fondamentale nella finanza locale e diviene
elemento determinante sia per la gestione corrente che per quella degli investimenti
all'interno dell'ente pubblico.
Finanza locale che, come tutti noi in questi anni abbiamo avuto modo di
valutare e toccare con mano, per la rigidità di un quadro istituzionale legato a un
modello di tipo centralistico.
Mi riferisco in particolare al patto di stabilità interno, la riduzione continua dei
trasferimenti da parte di Stato e Regione e per contro le sempre maggiori
competenze che vengono derogate agli enti pubblici, rendono sempre più complessa
la gestione degli enti, costringendo gli stessi ad adottare misure particolari e
rendendo sempre più strategica quella che è poi la centralità del patrimonio
all'interno del sistema di finanza locale, patrimonio che attraverso cessioni,
alienazioni, la ricerca di nuove formule di valorizzazione, sono appunto gli asset
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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determinanti che poi portano gli enti locali a reputare come fondamentale l'allegato al
bilancio, quello appunto che si discute oggi, il piano delle alienazioni e delle
valorizzazioni immobiliari.
Questo piano delle alienazioni e delle valorizzazioni, come voi avete letto
nell'oggetto della delibera, riguarda il triennio 2013/2015, del quale do lettura.
"VISTO l'Art. 172 lettera C del Decreto Legislativo N. 267/2000 che contempla
quale allegato al bilancio di previsione la deliberazione da adottarsi annualmente
prima dell'approvazione del bilancio medesimo, con la quale i Comuni verificano la
quantità e la qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività
produttive e terziarie ai sensi delle Leggi 18 aprile 1962 N. 167, 22 ottobre 1971 N.
865 e 5 agosto 1978 N. 457 che potranno essere ceduti in proprietà o in diritto di
superficie;
VISTO l'Art. 58 comma 1, Decreto Legge 25 giugno 2008 N. 112, convertito con
modificazione della Legge 6 agosto 2008 N. 133, recante disposizioni urgenti per lo
sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della
finanza pubblica e perequazione tributaria, come da ultimo modificato dall'Art. 33 bis
comma 7 del Decreto Legge N. 98/2001, convertito in Legge N. 111/2011, ai sensi
del quale i Comuni individuano con delibera dell'organo di governo, redigendo
apposito elenco sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri
archivi ed uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza non
strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali suscettibili di valorizzazione
ovvero di dismissione;
VISTA la deliberazione di Consiglio Comunale N. 45 del 24 luglio 2012, con la
quale è stato approvato in via definitiva il piano delle alienazioni e valorizzazioni
immobiliari per l'anno 2012, da allegare al relativo bilancio, con l'individuazione delle
aree e dei fabbricati da cedere e valorizzare;
VISTA la deliberazione di Giunta Comunale N. 167 del 10/09/2012, con la quale
è stato approvato lo schema del piano delle alienazioni e delle valorizzazioni
immobiliari triennio 2013/2015, ricognizione immobili di proprietà comunale
suscettibili di alienazione o valorizzazione ai sensi dell'Art. 58 Decreto Legislativo N.
112/2008, convertito con modificazione dalla Legge N. 133/2008;
RICHIAMATA la deliberazione del Consiglio Comunale N. 23 del 19 aprile 2002
con la quale è stato approvato il regolamento che disciplina le modalità di alienazione
dei beni immobili di proprietà comunale;
PRESO ATTO dell'opportunità di provvedere alla dismissione di parte del
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patrimonio immobiliare comunale per poter realizzare una serie di investimenti
produttivi, nonché di limitare le spese di gestione del patrimonio comunale;
ATTESO che i beni dell'ente inclusi nel piano delle alienazioni e delle
valorizzazioni del patrimonio immobiliare previsto dal comma 1 e dall'Art. 58 del
Decreto Legge 112/2008 possono essere:
- venduti, concessi o locati a privati a titolo oneroso per un periodo non
superiore a 50 anni ai fini della riqualificazione e riconversione dei medesimi beni
tramite interventi di recupero, restauro, ristrutturazione, anche con l'introduzione di
nuove destinazioni d'uso finalizzate allo svolgimento di attività economiche o attività
di servizio per i cittadini;
- affidate in concessione a terzi ai sensi dell'Art. 143 del codice dei contratti
pubblici di cui al Decreto Legislativo 163/2006;
- conferiti a fondo comune di investimento immobiliare anche appositamente
costituito ai sensi dell'Art. 4 e seguenti dal Decreto Legge del 25 settembre 2001 N.
351, convertito con modificazione della Legge 23 novembre 2001 N. 410.
- RICHIAMATO inoltre l'Art. 58 comma 2 della Legge 6 agosto 2008 N. 133, ai
sensi del quale l'inserimento degli immobili nel piano ne determina la conseguente
classificazione come patrimonio disponibile e ne dispone espressamente la
destinazione urbanistica e la deliberazione del Consiglio Comunale con
l'approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni determina le destinazioni di
uso urbanistiche degli immobili inseriti;
TENUTO CONTO quindi che l'inclusione dei beni nel suddetto piano comporta:
a) la classificazione del bene come patrimonio disponibile, decorsi 30 giorni
dall’adozione del piano in assenza di osservazioni da parte dell’ente competente;
b) effetto dichiarativo della proprietà, qualora non siano presenti precedenti
trascrizioni;
c) effetto sostitutivo dell’iscrizione del bene in catasto;
d) gli effetti previsti dall’articolo 2644 del Codice Civile;
DATO ATTO della nota con protocollo N. 24559 del 12 giugno 2013, con la
quale il settore ambiente, patrimonio e servizi cimiteriali ha fatto richiesta a tutti i
dirigenti di voler comunicare se nell'ambito dei singoli settori siano state
programmate possibili alienazioni o se siano già in atto dei procedimenti in tal senso;
ACQUISITI dal settore gestione del territorio ed edilizia pubblica con nota
protocollo N. 29078 del 12 luglio 2013 i dati della ricognizione su alienazioni e
valorizzazioni immobiliari di relativa competenza;
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RILEVATO , sulla base dei dati e della documentazione disponibile, che nel
corso del triennio 2013/2015 potranno essere ceduti in proprietà o in diritto di
superficie i seguenti beni:
- N. 6 alloggi destinati ad edilizia residenziale pubblica. Il procedimento di
vendita sarà attivato nell'anno 2013; l'importo previsionale del corrispettivo di
alienazione, calcolato sulla totalità degli alloggi indicati, è di euro 125.252..
L'importo predetto sarà corrisposto dagli acquirenti individuati secondo quanto
dettato dalla Legge 560/1993 e successive modificazioni; il medesimo sarà previsto
nel bilancio pluriennale 2013/2015 alla risorsa 4.01.09.60 delle entrate utilizzato al
Titolo II della spesa.
- N. 17 aree reliquali di proprietà del Comune di Nuoro individuate con
determinazione dirigenziale N. 811 del 9 aprile 2013. La vendita delle predette aree è
disciplinata dal regolamento approvato con delibera di Consiglio Comunale N.
23/2002.
L'importo che si prevede di introitare è di 304.931,10 euro. Tale importo sarà
previsto nel bilancio pluriennale 2013/2015 alla risorsa 4.10.960 dell'entrata e
utilizzato al Titolo II della spesa;
- N. 1 fabbricato di Piazza Vittorio Emanuele noto come ex Banca d'Italia,
distinto al foglio 43, particella 2347, di proprietà del Comune di Nuoro.
L'importo che si prevede di introitare a seguito della vendita è di 887.000 euro,
desunto dalla perizia di stima dell'agenzia del territorio di Nuoro, con protocollo N.
61652/SG del 28/12/2010, agli atti del servizio del patrimonio. Tale importo sarà
previsto nel bilancio pluriennale 2013/2015 alla risorsa 4.10.960 dell'entrata e
utilizzato al Titolo III della spesa.
- Area sita in località Badu e Chercu distinta al foglio 59 mappale 96 di
superficie complessiva metri quadri 614 di proprietà dell'Amministrazione Comunale.
L'importo che si prevede di introitare con la vendita è di euro 350,00 desunto
dalla perizia di stima dell'agenzia del territorio di Nuoro, con protocollo 6415 del 9
febbraio 2012 agli atti del servizio patrimonio. Tale importo sarà previsto nel bilancio
pluriennale 2013/2015 alla risorsa 40.10.960 delle entrate ed utilizzato al Titolo II
della spesa.
- Aree edificabili del piano di zona C8, superficie ubicata lungo il viale Funtana
Buddia prospiciente l'area confinante con il centro commerciale Eurospin avente
superficie complessiva di metri quadri 644 di proprietà comunale.
L'importo che si prevede di introitare con la vendita è di euro 234.000, desunto
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dalla perizia di stima dell'agenzia del territorio di Nuoro, con protocollo N. 27508 del 9
giugno 2011 agli atti del servizio urbanistica. Tale importo sarà previsto nel bilancio
pluriennale 2013/2015 alla risorsa 40.10.960 dell'entrata ed utilizzato al Titolo III della
spesa.
- Aree PEP, piano di zona CS7 Funtana Buddia, comparto E, lotto N. 2, distinto
al foglio 40, mappale 35, di metri quadri 307 e metri cubi 585, di proprietà del
Comune di Nuoro.
L'importo che si prevede di introitare a seguito della vendita è di 50.895 euro.
Tale importo sarà previsto nel bilancio pluriennale 2013/2015 alla risorsa 4.10.960
dell'entrata ed utilizzato al Titolo II della spesa.
- Fabbricati denominati piani pilotis situati tra le vie Gonario Pinna e Sandro
Pertini, censiti al foglio 43, mappale 706 con i subalterni 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 12, 13,
14, 15 e 16, suddivisi in due piani completi e due semipiani di superficie complessiva
di metri quadri 3.557,63.
L'importo che si prevede di introitare a seguito della vendita è di euro
1.560.000, desunto dalla perizia di stima dell'agenzia del territorio di Nuoro, con
protocollo 51692 del 30 settembre 2008 agli atti. Tale importo sarà previsto nel
bilancio pluriennale 2013/2015 alla risorsa 40.10.960 dell'entrata ed utilizzato al
Titolo III della spesa.
RITENUTO opportuno individuare i predetti beni immobili ricadenti nel territorio
di competenza non direttamente strumentali all'esercizio delle funzioni istituzioni quali
beni che possono essere suscettibili di alienazione;
CONSIDERATO che nelle previsioni di vendita dell'anno 2013 sono stati
inseriti:
- tutti i cespiti oggetto di aste pubbliche dell'anno 2012 i cui esperimenti sono
andati deserti;
- tutti i cespiti oggetto di trattativa privata che non sono andati a buon fine
nell'anno 2012;
RITENUTO pertanto di proporre all'approvazione del Consiglio Comunale lo
schema del piano delle alienazioni o valorizzazioni di che trattasi per addivenire ad
un riordino del patrimonio immobiliare e ad una migliore economicità gestionale degli
immobili di proprietà non strumentali all'esercizio delle funzioni istituzionali, dopo aver
effettuato idonea ricognizione degli immobili da valorizzare o da dismettere.
CONSIDERATO che la situazione del mercato immobiliare e la sua ripresa
prospettata dagli operatori del settore non in tempi brevi a causa della congiuntura
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economica del nostro Paese, determinata dallo stato della domanda, dall'assenza di
investitori e dalla difficoltà nell'approvvigionamento finanziario potrà determinare
delle ripercussioni sul piano ipotizzato.
VALUTATO l'elenco di cui all'allegato A alla presente deliberazione a
costituirne parte integrante e sostanziale;
PRESO ATTO che dalla ricognizione effettuata è emerso altresì che risulta
comprovata la piena e libera proprietà dei beni immobili inseriti nell'elenco succitato
che si intendono valorizzare ovvero dismettere;
CHE risultano gli atti di provenienza degli stessi o comunque l'applicabilità della
regola dell'antico possesso in forza dei certificati catastali presenti in atti;
CHE i terreni e i fabbricati appartenenti al patrimonio immobiliare non
strumentale dell'ente inseriti nell'elenco approvato vengono collocati nella categoria
dei beni patrimoniali disponibili;
ATTESO che ai sensi del citato Art. 58 comma 1 del Decreto Legislativo
112/2008, convertito con modificazioni di legge N. 103/2008, l'organo di governo
competente a redigere il suddetto elenco è la Giunta Comunale.
Il suddetto elenco costituisce lo schema del piano delle alienazioni e
valorizzazioni immobiliari che dovrà essere approvato dal Consiglio ai sensi dell'Art.
42 comma 2 lettera 1 del Testo Unico degli enti locali N. 267/2000, al quale è
allegato obbligatorio al bilancio di previsione 2013 ai sensi dell'Art. 58 comma 2 del
Decreto Legislativo 112/2008, costituendone parte integrante e sostanziale;
VISTO l'Art. 42 del Decreto Legislativo N. 267/2000 sulle attribuzioni e sulle
competenze del Consiglio Comunale;
ACQUISITI i pareri ai sensi dell'Art. 49 comma 1 del Decreto Legislativo N.
267/2000, così come modificate ed integrate in seguito all'entrata in vigore del
Decreto Legislativo 174/2012, convertito in Legge N. 213 del 7 dicembre 2012;
D E L I B E R A
- di richiamare la premessa in narrativa come parte integrante e sostanziale
della presente deliberazione, intendendola qui integralmente riportata ed approvata;
- di approvare l'elenco dei beni non strumentali ex Art. 58 del Decreto
Legislativo 112/2008, convertito con Legge 133/2008, contenuti nell'allegato A
facente parte integrante e sostanziale del presente atto quale piano delle alienazioni
e valorizzazioni, che dispiegherà i suoi effetti nel corso del triennio 2013/2015;
- di approvare la ricognizione degli immobili non strumentali all'esercizio delle
funzioni istituzionali dell'ente suscettibili di valorizzazione ovvero dismissione nel
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triennio 2013/2015 come individuato nell'apposito elenco redatto ai sensi dell'Art. 58
del Decreto Legislativo 112/2008, convertito con Legge 133/2008 e allegato al
presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;
- di dare atto che l'inserimento dei predetti immobili nel piano delle alienazioni
ne determina la classificazione come patrimonio disponibile e la destinazione d'uso
urbanistica;
- di dare atto inoltre che detto inserimento ha effetto dichiarativo della proprietà
in assenza di precedenti trascrizioni, producendo gli effetti dell'Art. 2644 del Codice
Civile;
- di allegare la presente deliberazione al bilancio di previsione dell'esercizio
2013 ai sensi dell'Art. 58 comma 1 del Decreto Legislativo N. 112/2008, convertito
con modificazioni della Legge N. 133/2008 iscrivendo nel detto bilancio le seguenti
entrate derivanti dalla realizzazione del piano:
a) Alienazione 5 alloggi di edilizia residenziale pubblica anno 2013, euro
125.252;
b) Alienazione N. 17 aree reliquali euro 304.931,10;
c) Alienazione N. 1 fabbricato di piazza Vittorio Emanuele, noto come ex Banca
d'Italia, euro 887.000;
d) Alienazione area sita in località Badu e Chercu euro 350.000;
e) Alienazione area edificabile del piano di zona C8 euro 234.0000;
f) Alienazione area PEP euro 50.895;
g) Alienazione fabbricati denominati piani pilotis euro 1.560.000;
- di dare atto infine che per la determinazione finale dei prezzi a base di vendita
e per la definizione delle procedure di alienazione si farà riferimento a quanto
disposto dalla vigente normativa, compreso il regolamento sull'alienazione di beni
immobili di proprietà comunale approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
N. 23 del 19 aprile 2002;
- di conferire alla presente, stante l'urgenza, esecutività immediata ai sensi
dell'Art. 134 comma 4° del Decreto Legislativo N 26 7/2000".
PRESIDENTE
Apriamo la discussione, chiedo se ci sono interventi.
Chiudiamo la discussione e apriamo le dichiarazioni di voto.
Non ci sono dichiarazioni di voto.
Pongo in votazione il punto uno all'ordine del giorno.
Esito della votazione: favorevoli 18; astenuti 3; contrari 0.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Votazione: approvato a maggioranza.
Pongo in votazione l'immediata esecutività della delibera.
Esito della votazione: favorevoli 18; astenuti 3; contrari 0.
Votazione: approvata a maggioranza.
PUNTO DUE ALL'ORDINE DEL GIORNO: BILANCIO DI PREVIS IONE 2013,
BILANCIO PLURIENNALE 2013-2015, RELAZIONE PREVISION ALE E
PROGRAMMATICA 2013-2015.
Il secondo punto all'ordine del giorno è in fase di discussione perché è stato
presentato ampiamente dall'Assessore Daga, quindi per il bilancio di previsione
possiamo aprire direttamente la discussione.
Iniziamo la discussione con il Consigliere Seddone.
CONSIGLIERE SEDDONE
Io vorrei far notare all'aula la presenza di un evento nuovo.
Ho consegnato un atto con delle indicazioni al tavolo della Presidenza
esponendo alcune obiezioni.
L'ho consegnato adesso, il primo firmatario sono io.
PRESIDENTE
Scusate un attimo, io non l'ho visto.
Illustri la pregiudiziale, molto brevemente.
CONSIGLIERE SEDDONE
E' un bel malloppo ma non lo leggerò tutto.
PRESIDENTE
E' sottoscritto da Marcello Seddone, Paolo Manca, Pierluigi Saiu e Montesu.
Sono più di tre ed è accettato per questo motivo, a norma di regolamento.
CONSIGLIERE SEDDONE
Ovviamente preparando l'atto... do lettura di alcuni punti.
In data 1 ottobre i Consiglieri Paolo Manca e Pierluigi Saiu hanno fatto una
richiesta di accesso agli atti per richiedere i documenti del PEG provvisorio, parte
entrata e spesa, in funzione di una presentazione di possibili emendamenti.
Analoga richiesta l'ho fatta io in funzione della discussione di quest'oggi il 21
ottobre, sempre richiedendo la parte entrata e la parte spesa.
Giusto per chiarezza, devo dire che i colleghi Manca e Saiu l'hanno chiesta per
presentare gli emendamenti, io non avevo sottoscritto perché ritengo un bilancio a
ottobre praticamente inemendabile.
Però avevo fatto una richiesta analoga per comprendere quale fosse, per fare
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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un intervento, l'evoluzione della spesa impegnata e dell'entrata accertata, per cui ho
fatto un'analisi e mi sono reso conto di una cosa.
Quando la pregiudiziale vi verrà passata troverete, nella seconda pagina, una
tabella.
In questa tabella ho riportato una serie di interventi di spesa, lo stanziamento
del bilancio 2013 e quant'è stato impegnato alla data del 10 ottobre e alla data del 21
ottobre.
Con mia sorpresa ho trovato questo: che 14 interventi - non 2 - presentavano
una spesa già impegnata superiore allo stanziamento di bilancio.
Io vi ricordo, come scritto nella pregiudiziale, che la funzione del bilancio è
quella autorizzatoria, cioè col bilancio di previsione noi diciamo: in quest'intervento
destiniamo alla spesa tot euro.
Il problema che è sorto adesso è dovuto alla spesa per dodicesimi derivante
dall'assenza di un bilancio di previsione.
Per questo motivo noi ci siamo trovati che per questi interventi a quella data,
rispetto alla previsione al 31/12 noi avevamo già superato quello stanziamento, per
cui il bilancio oggi non è che non quadra di due lire, non quadra al 10 ottobre di
123.000 euro, al 22 ottobre di 130.000. Sono passati 12 giorni.
Io non so se qualcuno aveva conoscenza di questo, però mi permetto di far
notare una cosa: noi rispettiamo il patto di stabilità per 66.000 euro, quindi lo
scostamento che noi abbiamo è praticamente il doppio rispetto a quanto noi
affermiamo di rispettare sul patto di stabilità.
Questo dal punto di vista dell'equilibrio ci pone un problema, perché noi
abbiamo già spese impegnati oggi superiori a 130.000 euro il che non comporta che
queste spese su questi interventi possano continuare a crescere e ciò non comporta
che gli interventi che non hanno ancora sforato possano sforare da qui a un'ipotetica
variazione.
Quindi noi abbiamo delle spese che non sono autorizzate ed erano autorizzabili
in senso della spesa per dodicesimi ma che il bilancio, nel momento della sua
discussione, doveva comprendere quantomeno in senso di evoluzione.
Oggi noi andando a discutere e a votare questo bilancio ci troviamo in una
situazione dove noi sappiamo che la spesa doveva essere maggiorata di 130.000
euro e, a parità di entrate, questo vuol dire che noi il patto di stabilità non lo
rispettiamo.
E non lo rispettiamo per una cosa che sappiamo oggi.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Ora, io mi rifiuto di credere che nella procedura di accesso agli atti che qua ho
riportato - vi ritrovate tutte le tabelline con tutte le spese sottolineate, l'originale è al
banco della Presidenza – che dei Consiglieri che hanno fatto una richiesta di accesso
agli atti disciplinata dalla legge siano stati dati dei dati falsi.
Questo non lo voglio credere, così come non voglio credere che ci siano
problemi nella contabilità tale da indicare 14 interventi in variazione, alcuni di entità
rilevante altri meno.
Però è un segnale, diciamo così, che nella spesa per dodicesimi si è andati
oltre.
Approvare oggi un documento di questo tipo senza riprenderlo in mano, trovare
copertura entrate o eliminare altri costi, ci porta nella condizione che noi stiamo
autorizzando un bilancio dove sappiamo già che ci sono delle spese fuori da questo
bilancio.
Per cui io davvero invito tutti i Consiglieri a prendere e ad analizzare i dati che
noi abbiamo portato, perché fare un passo di questo genere con un bilancio che
ormai non rispetta più la veridicità perché c'è una variazione rispetto al totale delle
spese correnti che comincia ad essere preoccupante - il doppio del patto di stabilità -
che non ha neanche quindi il principio del pareggio di bilancio: queste spese sono già
impegnate e bisogna trovare quantomeno una stima di entrata.
Per cui io davvero vi invito a leggere la pregiudiziale, ci sono tutte le tabelle
allegate per cui ognuno può verificare dato per dato quello che ho scritto nella
pregiudiziale.
Questo per me è un dato molto importante, non c'è nulla che non sia provato.
Io davvero vi invito a leggerla, a fermarvi, a guardarla con attenzione, anche
perché violazioni di questo tipo comportano che...
Io personalmente dopo la discussione della pregiudiziale, se la discussione
continuerà, se ci sarà un voto, un secondo dopo uscirò dall'aula perché non mi sento
garantito da un atto del genere, non voglio non solo votarlo, ma neanche discutere
un atto con questi problemi.
Invito anche voi a riflettere seriamente se farlo, anche perché una cosa del
genere verrà segnalata alle autorità competenti con l'esito di questo Consiglio.
Per cui io davvero vi invito prima di decidere a prendere visione degli atti in
maniera precisa.
PRESIDENTE
Chiedo se ci sono interventi dei gruppi.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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La parola al Consigliere Saiu per il P.D.L.
Se ci sono altre questioni pregiudiziali o sospensive invito a portarle adesso per
fare un'unica discussione, altrimenti non le accettiamo.
Non ce ne sono, quindi la parola al Consigliere Saiu.
CONSIGLIERE SAIU
Come diceva il Consigliere Seddone, il bilancio è uno strumento autorizzatorio.
Cosa vuol dire? Vuol dire che il Consiglio Comunale attraverso il bilancio
autorizza le entrate che dovrà incassare il Comune e le spese che dovrà sostenere.
Questo bilancio però autorizza spese inferiori a quelle già impegnate e lo fa per
una somma pari a 130.000 euro.
Questo significa che ci sono già adesso 130.000 euro di spese fuori bilancio.
Com'è che si arriva a questo dato? E' anche intuitivo: se il bilancio di quest'anno
è più piccolo del bilancio dell'anno scorso e noi per 10 mesi abbiamo speso in
dodicesimi calcolati sulla base del bilancio dell'anno scorso e dunque di un bilancio
più grande, è evidente che alla fine dell'esercizio si possano scoprire...
E' anche intuitivo capire che alla fine dell'esercizio si sia già speso tutto quello
che si poteva spendere e anche di più.
La condizione che è stata segnalata nella pregiudiziale vuol dire delle cose, in
particolare ne vuol dire tre: vuol dire che il bilancio non rispetta il principio di
veridicità; vuol dire che il bilancio non rispetta il principio del pareggio finanziario; vuol
dire che il nostro bilancio non rispetta il patto di stabilità per le cifre che diceva il
Consigliere Seddone.
Cioè se noi rispettiamo il patto di stabilità per 66.000 euro e qui invece abbiamo
130.000 euro di spese fuori bilancio, significa che il nostro non è un bilancio veritiero,
non è un bilancio in pareggio, non è un bilancio che rispetta il patto di stabilità.
Allora votare quest'atto diventa pericoloso; pericoloso per i Consiglieri che lo
voteranno e su cui verranno scaricate responsabilità che non sono loro. Consiglieri
che saranno rassicurati certamente dalle stesse persone che chiedono loro di votare
un bilancio non veritiero, con 130.000 euro di spese fuori bilancio che è esattamente
quello che è stato possibile scoprire mettendo a confronto il bilancio così com'è negli
atti che sono stati proposti al Consiglio e il PEG, che è lo strumento attraverso il
quale si eseguono le disposizioni del bilancio.
Quindi al Consiglio Comunale si chiede di autorizzare una spesa che in realtà è
già superiore a quella impegnata, quindi si chiede di votare una cosa non vera.
Questo è un fatto che espone i Consiglieri Comunali che lo voteranno, non
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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maggioranza e opposizione ma i Consiglieri Comunali che lo voteranno, a un rischio,
a un pericolo, ad un'assunzione di responsabilità che non è loro, che non appartiene
loro.
Ecco perché a nome del mio gruppo sostengo la pregiudiziale che è stata
depositata, i cui elementi sono molto chiari, inequivocabili aggiungerei, ed ecco
perché anche il gruppo del Popolo della Libertà, nell'ipotesi in cui la pregiudiziale non
venisse accolta, non parteciperà alla discussione di un atto non veritiero e pericoloso
da votare.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Manca per il gruppo La Città in Comune.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Già prima di me il Consigliere Seddone e il Consigliere Saiu hanno spiegato
tecnicamente quello che è stato individuato all'interno di questo documento che ci è
stato presentato.
Posto che io già stasera aspettavo e aspetterò sino a un momento topico di
poter conoscere se vi sono state in questi giorni delle variazioni del bilancio relative
ai provvedimenti adottati a proposito delle tasse aumentate l'altro ieri in Consiglio
Comunale, se ci sono state delle nuove proposte che sono state approvate e, se
queste approvazioni hanno portato a una modifica delle entrate e delle spese, vorrei
conoscere quali sono stati i provvedimenti adottati sul bilancio e poterli consultare.
Ma come dicevano prima il Consigliere Seddone e il Consigliere Saiu, il pericolo
oltre che quello che hanno sottolineato, cioè di votare un bilancio che assolutamente
non ha i requisiti della veridicità, e quindi i rischi sono in ognuno di noi per chi lo
volesse votare.
Ma non è una minaccia di nessun genere, ognuno credo che elaborerà nella
sua coscienza quello che andrà a fare.
La mia preoccupazione è che non vorrei neanche fare troppi passi indietro,
perché se li facessi per gli anni pregressi non mi stupirei di trovare situazioni similari
e sovrapponibili, non nelle cifre, non nelle situazioni economiche ma nello stile di
previsione e nello stile di pareggio di bilancio.
Non vorrei davvero pensare che l'argomento portasse verso un pozzo nero e
così ci facesse pensare.
Ma naturalmente credo che i Revisori abbiano preso coscienza in passato di
questi elementi e che li abbiamo superati e che siamo tutti tranquilli coloro che hanno
votato i bilanci precedenti.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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In questo caso io gradirei conoscere il parere tecnico su quest'atto che è stato
presentato, insieme al Consigliere Seddone e insieme agli altri Consiglieri.
Vorrei conoscere il parere del Segretario e vorrei conoscere il parere dei
Revisori dei conti che vedo presenti in aula. Vorrei conoscere davvero qual è il loro
parere e naturalmente lo vorrei conoscere motivato e per iscritto.
Un'ultima cosa, Presidente: esco tre secondi fuori tema, l'avrei dovuto fare
all'inizio del discorso; volevo personalmente chiedere scusa al Consigliere Barbagli
per la parola usata nei suoi confronti nel Consiglio scorso.
Non ha nessuna giustificazione quello che ho fatto, non è giustificabile, è
imperdonabile e chiedo scusa.
PRESIDENTE
Se non ci sono altri interventi, credo che gli uffici stiano esaminando un
documento abbastanza voluminoso, per cui direi di fare una sospensione in aula
perché fra qualche minuto dovrebbero darci un parere.
Ad ore 17:19 la seduta è sospesa.
Ad ore 17:26 la seduta riprende.
PRESIDENTE
Proseguiamo con il parere della dirigente, la dottoressa Bullitta.
DOTTORESSA BULLITTA
Il servizio finanziario ha appena avuto modo di verificare ulteriormente gli
stanziamenti di bilancio al fine di evitare qualsiasi problema che possa derivare da
stanziamenti eventualmente sbagliati.
Ripeto che il servizio finanziario ha verificato ulteriormente gli stanziamenti
previsti nel bilancio di previsione contemporaneamente con gli stanziamenti previsti
nell'esercizio 2012 che abbiamo usato ai fini dell'esercizio provvisorio che è durato,
come sapete, 10 mesi.
Gli apparenti sforamenti che esistono rispetto all'esercizio provvisorio sono dati
principalmente da due cause: una è relativa a tutti gli interventi che finiscono con lo
07 che per noi significa imposte e tasse, e sono relativi agli stanziamenti inizialmente
presi prima della legge regionale, cosiddetti ex TUEL nel senso che come sapete ai
sensi dell'Art. 191 del Testo Unico noi approviamo gli impegni contestualmente con
l'approvazione del bilancio e quindi con l'esercizio provvisorio per le somme che
sappiamo di dover spendere e che sono relativi all'IRAP del personale.
L'IRAP è stata impegnata per l'intero, significa che con gli impegni per ora
stanziati, con gli impegni per ora registrati non ha tenuto conto della legge regionale
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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che ha ridotto di gran lunga l'importo che dobbiamo pagare.
Si tratta di somme non pagate infatti, abbiamo verificato immediatamente
quello, per cui sono tutti impegni che vanno rettificati una volta che ribaltiamo il
bilancio e che siamo nelle condizioni di usare il progetto di bilancio che
eventualmente verrà approvato dal Consiglio Comunale.
Le altre somme sono invece relative a impegni che sono stati effettivamente
presi dal settore finanziario, comunque contabilizzati dal settore finanziario e che
trovano allocazione in realtà nel progetto di bilancio su altri interventi sui quali con
tutta probabilità il Consigliere Seddone avrà visto che non c'è un impegno adeguato
apparentemente allo stanziamento, per cui credo che la verifica che ha fatto sia
riferita sia allo sforamento e sia, come si farebbe in una normale attività di verifica
degli equilibri di bilancio, a impegni di spesa di gran lunga inferiori rispetto agli
stanziamenti proposti.
E' chiaro che la rettifica che l'ufficio finanziario è chiamato a fare ed è
consapevole di doverla fare appena approvato il bilancio verrà evidentemente
allocata negli interventi giusti che derivano dal bilancio di previsione.
In sostanza, nel bilancio non ci sono errori di stanziamenti superiori o inferiori
rispetto agli impegni presi finora, gli impegni che sono stati presi sono stati presi per
consentire in applicazione del principio della veridicità e dell'attendibilità dei nostri
conti, che continua ad esserci anche in esercizio provvisorio, solo ed esclusivamente
al fine di garantire l'espletamento dei servizi.
Faccio un esempio: il servizio per l'esternalizzazione delle mense degli asili è
stato impegnato qui in questi fondi, non si tratta ancora di un impegno finanziario
effettivamente riconosciuto ai fini della costituzione di tutto ciò che è necessario per
un vero impegno finanziario, noi l'abbiamo preso perché comunque stiamo andando
in gara, quando verrà impegnato verrà impegnato nell'intervento giusto che sarà nel
bilancio di previsione.
Per cui non ci risulta che questo possa inficiare comunque l'attendibilità, la
veridicità delle poste iscritte in bilancio e neanche di quelle che sono state utilizzate
fino a adesso ai fini dell'esercizio provvisorio per dieci mesi.
PRESIDENTE
Ci sono altri interventi dei gruppi?
Sì, come gruppo può intervenire.
CONSIGLIERE SEDDONE
Apprezzo la spiegazione della dottoressa Bullitta, ma devo dire che
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
17
personalmente che non sono convinto nel senso che nel momento in cui io ho la
possibilità di prenotare l'impegno e vedo la colonnina delle prenotazioni dell'impegno
che è intonsa, io dal risultato della richiesta dati immagino che tutto sia impegnato.
Che poi si possano fare rettifiche agli impegni in sede di chiusura del bilancio,
per cui c'è una possibilità di andare a rivedere tutti questi conti, a me onestamente è
una cosa che da un certo punto di vista mi preoccupa, nel senso che sono abituato
alla definizione di impegno che è un atto da cui nasce un'obbligazione giuridica a
carico dell'ente in cui c'è una determina di impegno.
Che si possa poi vanificare la precedente determina su così tante voci, che ci
sia uno scostamento di una voce di 88.000 euro su cui si possa andare a rettificare la
determina dopo, a me personalmente, che comunque un po' -poca, me ne rendo
conto - di esperienza di contabilità di enti pubblici per la mia attività ce l'ho mi sembra
onestamente molto strano.
Continuo a non definirmi garantito da una cosa del genere, con tutto il rispetto
perché, l'ho detto prima e lo ripeto adesso, non immagino che i dati siano falsi e non
voglio pensare a una contabilità tarocca, non ci voglio proprio pensare.
Così come non ho fatto nomi prima, rassicuro anche l'Assessore che
ovviamente può fare tutto quello che ritiene giusto, continuo a ripetere che io non mi
sento garantito, che questi impegni dovevano essere nel momento in cui c’è un PEG,
arrivato a ottobre, parlare di rettifiche successive a me è una cosa che preoccupa
personalmente, nell'idea che ho di gestione di un ente, per cui rimango della stessa
opinione.
Io confermo quanto ho scritto, prendo atto delle spiegazioni che, ripeto, però
non mi convincono, e personalmente uscirò dall'aula qualora si prosegua con la
discussione.
PRESIDENTE
Non ci sono altri interventi.
Pongo in votazione la questione pregiudiziale.
Esito della votazione: favorevoli 5; contrari 12; astenuti 5.
Votazione: respinta a maggioranza.
Proseguiamo con la discussione del punto all'ordine del giorno.
La parola al Consigliere Marongiu.
CONSIGLIERE MARONGIU
Volevo sapere dal Segretario Generale in quali conseguenze incorre un
Consigliere nell'ipotesi in cui venga votato questo bilancio e poi le obiezioni svolte
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
18
dalla minoranza si rivelino esatte.
PRESIDENTE
La parola al Segretario.
SEGRETARIO GENERALE
Non credo di poterle dire oggi quali potrebbero essere le conseguenze.
Mi sento però non solo di confermare quello che ha detto la dottoressa Bullitta a
seguito degli accertamenti che ha fatto, ma di rassicurare il Consiglio.
La dottoressa Bullitta ha detto due cose, la prima è questa: il nostro bilancio a
livello di previsione chiude regolarmente in pareggio, cioè non ci sono maggiori
spese rispetto alle entrate.
La differenza è perché stiamo lavorando su due piani diversi, previsione e
impegno.
L'impegno di cui parla il Consigliere Seddone, non ho dubbio di crederci, è stato
attribuito ad una previsione in un intervento anziché nell'altro.
E' chiaro quindi che io mi ritroverò che comunque quella somma fa capo ad
un'interezza che è sempre in pareggio e obbligatoriamente perché, aggiungo, l'IRAP
è una di quelle spese obbligatorie che all'inizio dell'anno il finanziario deve per forza
impegnare, perché è legata alla spesa del personale.
Quindi già dall'inizio dell'anno prende un impegno su tutta la somma prevista in
bilancio.
E' chiaro che nel momento in cui poi abbiamo accertato che la Regione a
seguito dell'intervento normativo ha previsto che i Comuni dovessero pagare solo il
30%, quell'impegno verrà ridimensionato, non c'è più e giustamente, a livello di
previsione, quel capitolo è stato ridotto. Altrimenti avrei avuto delle somme che non
erano dovute e che quindi in qualche modo modificavano quella che è la veridicità
del bilancio.
Più di questo non so dire.
E' stata chiarissima e la conferma è data dal fatto che questi impegni non hanno
avuto seguito con le liquidazioni.
Quindi sono impegni che di fatto nascono da un precedente rapporto del
Comune che si verifica poi in questo modo.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Barbagli.
CONSIGLIERE BARBAGLI
Avremmo bisogno di 15 minuti di sospensione, Presidente.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
19
Il gruppo del P.D., insieme a tutta la maggioranza, chiede che vengano
concessi 15 minuti di sospensione.
Pongo in votazione la proposta di sospensione.
Votazione: approvata.
Ad ore 17:39 la seduta è sospesa.
Ad ore 18:08 il SEGRETARIO procede all'appello dei Consiglieri.
PRESIDENTE
Sono presenti 6 Consiglieri. Non è presente il numero legale, fra 10 minuti
facciamo il secondo appello.
Ad ore 18:32 il SEGRETARIO procede all'appello dei Consiglieri.
PRESIDENTE
21 presenti, la seduta è valida e possiamo continuare con la discussione.
Interviene la Consigliera Mustaro.
CONSIGLIERE MUSTARO
Ancora una volta, lo dico senza tema di essere contraddetta, si può continuare
la discussione perché io ero presente, nonostante non volessi esserlo.
Sia chiaro che ho preso atto della situazione che si è creata, perché il
Consigliere Fenu ha tenuto in ostaggio il Presidente Salis scherzosamente
aspettando che arrivassero gli altri Consiglieri.
E' una cosa gravissima questa.
L'altro giorno sono stata tacciata di un intervento becero dal Consigliere Canu.
Non ne faccio interventi beceri, anche perché probabilmente non sapeva nemmeno il
significato della parola.
Ci siamo stancati decisamente di essere considerati l'ago della bilancia.
Quindi questa volta questo è successo, non me ne pento però devo dirlo a voce
alta: questa non è una maggioranza seria. Scusatemi, ma non è una maggioranza
seria.
PRESIDENTE
Continuiamo con la discussione.
La parola al Consigliere Fadda.
CONSIGLIERE FADDA
Signor Presidente, signor Sindaco e Consiglieri, buonasera.
Stiamo parlando del bilancio di previsione praticamente a novembre.
Prima di tutto sembra quasi un paradosso prevedere le cose a novembre quasi
ad anno terminato.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Innanzitutto grazie agli uffici che hanno fatto un lavoro egregio, puntuale e
attento; grazie ai revisori dei conti; grazie all'Assessore Daga che ha illustrato, anche
lui puntualmente, il bilancio di previsione.
Esaminandolo, noi abbiamo rilevato come sempre punti di forza e punti di
debolezza.
I punti di forza li lascio sempre illustrare alla maggioranza, a noi corre l'obbligo
di illustrare i punti di criticità. Non li chiamo punti di debolezza, li chiamo punti di
criticità.
Iniziamo, come direbbero i bambini delle elementari, dall'incomincio, cioè da un
dato iniziale, che si rileva nella parte in entrata, cioè l'avanzo di amministrazione che
ammonta a 818.281 euro circa.
Questo, come previsto dalle leggi, in particolare dall'Art. 6 comma 17 del 2012,
è destinato a finanziare il fondo di svalutazione crediti in misura non inferiore a una
certa percentuale per i residui attivi che hanno anzianità superiore ai cinque anni.
Il numero nudo e crudo di per sé può dire poco o dire niente, però presenta un
elemento di criticità, perché questo numero, questo dato, collegato appunto ai residui
attivi, che superano l'anzianità di cinque anni, in qualche modo è un indice, può
essere preso come indice di qualità.
Faccio un esempio: siccome è collegato a questi residui attivi che superano
anni cinque, noi avremmo potuto pensare che avessimo messo da parte una sorta di
tesoretto.
Però invece con sorpresa poi scopriamo che così non è, perché questi residui
attivi che superano tante annualità, in pratica è come dire che sono crediti che noi
pensiamo di avere. Riteniamo di avere questi crediti e invece poi questi crediti non
arrivano mai.
Ecco quindi dimostrato l'elemento di criticità.
Come si può intervenire? Mi baso non solo su critiche ma anche proposte.
Anche qua controllo, controllo di gestione, quindi cercare di colpire l'elusione e
l'evasione fiscale.
E questo come si può fare? Si può fare sicuramente potenziando la macchina
amministrativa, quindi avendo risorse umane a disposizione.
Per me è chiaro, poi non so. E' chiaro che, se non ci sono risorse umane che
investigano su questi dati che possono essere recuperati, è come il cane che si
morde la cada. Si innesca un circolo che non è più virtuoso ma vizioso, una
situazione che si avvita, perché potremmo recuperare risorse e invece per i soliti
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
21
furbetti non le recuperiamo.
Un altro elemento, vado a salti perché leggere tutta la relazione... è costata
fatica ma ho tantissime cose da dire.
La relazione tecnica a pagina 34 segnala che il bilancio contempla numerosi
stanziamenti datati, in qualche modo si collega col discorso di prima, di trasferimenti
regionali destinati alla realizzazione di opere pubbliche che devono essere verificate
con la collaborazione dei settori e degli uffici regionali, anche per l'eventuale
valutazione di inserimento con variazione di bilancio degli importi che oggi
sussistono.
Per trasferimenti in conto capitale, come ogni contributo o trasferimento
vincolato, occorre non solo rivendicare a terzi l'assegnazione e i pagamenti ma
accertare nel tempo se quell'obiettivo, quella finalità, si è realizzata, se è completata
nei termini stabiliti e se tutto il contributo è stato incassato e utilizzato, senza
dimenticare che in bilancio residui attivi senza titolo e residui passivi non spesi per la
città sono opere incompiute.
Qui abbiamo residui passivi adesso. I residui passivi rappresentano quindi soldi
non spesi e quindi imprese e fornitori non pagati e non sempre a causa del patto di
stabilità.
Io so che qua c'è un impegno più volte dichiarato dall'Assessore, per una
domanda che gli feci anche il periodo scorso sui famosi 6 milioni di euro che in
qualche modo doveva trasferire la Regione all'epoca.
Per queste entrate appunto è previsto un trasferimento regionale, a pagina 34
della relazione tecnica si legge circa un milione di euro, destinato all'ampliamento del
cimitero urbano.
Domanda: è un trasferimento con vincolo assegnato dalla Regione o
programmazione comunale di fondi indistinti?
Qualora non vi sia alcun vincolo e comunque per ottenere altre risorse, si
chiede se il Comune abbia partecipato o partecipi al bando pubblicato sul sito della
Regione con scadenza 17 novembre 2013 per richiedere un finanziamento specifico
per il cimitero e riprogrammare lo stanziamento del fondo indistinto per la parte che si
renderà disponibile.
Infatti nella relazione fra le attività principali è compresa la partecipazione a
bandi di gara regionali per il conseguimento di finanziamenti finalizzati a lavori
pubblici inseriti nel programma triennale o da inserire.
Ancora una domanda: osservando il sito regionale, il Comune di Nuoro non è
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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compreso tra gli enti beneficiari, né fra quelli ammessi né fra quelli esclusi, per il
finanziamento di progetti esecutivi e immediatamente cantierabili relativi alla messa
in sicurezza di ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici.
Non ha partecipato al bando forse perché non vi sono progetti esecutivi con tali
caratteristiche, eppure la situazione degli edifici scolastici, il censimento e il controllo
degli edifici scolastici sono obiettivi strategici per l'Amministrazione.
Obiettivo strategico deve essere anche quello di reperire risorse che
consentano il recupero di immobili comunali per destinarli alle attività, riducendo le
spese delle locazioni passive.
Parliamo di ambiente, saltiamo a un altro punto.
L'altra volta dissi che per ottenere gli equilibri bisogna operare su due fronti: o la
pressione fiscale, l'aumento delle imposte e delle tasse, o la riqualificazione della
spesa.
Non sono un fanatico sostenitore che la spesa vada sempre alleggerita o
diminuita, però è possibile eliminare gli sprechi.
Occorre volontà di ciascuno, occorre l’impegno di ciascuno di noi, occorre
anche un atteggiamento ecologico nei fatti e non a parole.
Quindi sto parlando del risparmio energetico ad esempio. Si possono reperire
risorse risparmiando energia, sia energia termica che energia elettrica.
Si possono reperire risorse riqualificando gli edifici scolastici, gli edifici
comunali, installando pannelli fotovoltaici; si possono reperire risorse inserendo in
ciascun termosifone dei locali comunali, scuole e così via una semplice valvola
termostatica, con un costo minimo, che consente di intervenire, di spegnere quel
termosifone quando sono soddisfatte le condizioni di temperatura.
I tedeschi, Paese molto meno soleggiato del nostro, lo fanno da 40 anni.
Si possono reperire risorse che sono tante gocce sul mare che fanno un bel
gruzzolo che può essere destinato alla collettività.
Esiste in Comune una figura professionale, che viene detta all'inglese energy
manager? Si può avere la situazione del monitoraggio, del controllo?
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Mustaro.
Consigliera Mustaro, il primo lo consideriamo come un intervento sull'ordine dei
lavori, questo invece come intervento sul tema.
CONSIGLIERE MUSTARO
Partendo dal Consiglio Comunale precedente, nel quale l'Assessore Daga ha
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
23
affermato di non fare professioni di fede e di non pregare, noi potremo pregare
affinché ci fidiamo soprattutto delle nostre risorse, dal momento che l'Assessore
Daga ha affermato che dalla Regione e dallo Stato ci sono ritardi enormi che non ci
danno sicurezze.
Allora questo rende sempre più necessario intervenire nella macchina
dell'organizzazione comunale, nel senso che sono necessari controlli e monitoraggi
precisi per evitare soprattutto l'elusione fiscale.
I revisori - che noi ringraziamo ancora una volta perché hanno elaborato una
relazione quasi di tipo sociale, nel senso che non solo fanno un mero e arido elenco
di numeri, ma danno consigli, sollecitano - esattamente a pagina 29 raccomandano
"un'adeguata dotazione organica degli uffici tributari tenuto conto che è in scadenza
l'annualità 2008 per l'attività ordinaria di accertamento".
Lo dice anche la relazione tecnica dell'Assessore a pagina 22, laddove "si
ritiene necessario incrementare i controlli per accertare la pubblicità abusiva ai fini
della relativa imposta".
Si chiede quindi a questo punto se la Giunta e l'Assessore competente siano
intervenuti per realizzare un efficace sistema di controllo delle entrate e per
combattere l'evasione fiscale, perché il fatto che si ritorni spesso su questo motivo
evidentemente è un punto dolente.
Il controllo deve essere efficace e costante anche nei confronti della situazione
reddituale e patrimoniale dei beneficiari di sussidi, contributi economici e
assegnazioni varie.
E secondo noi questo è il punto nodale: bisogna cambiare l'impostazione
mentale.
Secondo noi si deve andare incontro ai bisogni reali sotto questo punto di vista,
a esigenze che non sono diritti acquisiti.
Voglio dire che chi nasce povero può riscattarsi e non è povero per tutta la vita.
L'alloggio popolare a un certo punto, soprattutto se viene trattato male, se il
beneficiario dell'alloggio non viene controllato nella manutenzione della casa e ne fa
quello che vuole e diventa diritto acquisito, è solo un bacino di voti secondo noi, è
solo produrre consenso politico.
Mentre sarebbe bene appunto soddisfare l'esigenza del momento, il bisogno
reale, il disagio reale. E noi queste cose le possiamo conoscere soprattutto
attraverso l'Assessorato ai Servizi Sociali.
Inoltre si parla di realizzazione del centro per accoglienza notturna per persone
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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con disagio, la realizzazione della casa di accoglienza temporanea per genitori
separati.
Progetti encomiabili, che però motivano una domanda: nuovi edifici o edifici da
recuperare?
Da recuperare, benissimo.
Anche per quanto riguarda il canile municipale, è una struttura da fare ex novo
o si può recuperare?
Inoltre, dato il fatto che questo bilancio previsionale viene esaminato quando
probabilmente è diventato consuntivo, noi abbiamo un dubbio per quanto riguarda le
spese per incarichi di collaborazione autonoma.
Il collegio dei revisori ricorda che il Consiglio Comunale deve ancora deliberare
il limite massimo di spesa per incarichi di collaborazione autonoma e che i contratti di
collaborazione potranno essere stipulati con riferimento alle attività istituzionali
stabilite dalla legge.
Quindi il limite massimo per queste spese deve essere ancora fissato.
Nel bilancio 2013 tale limite è fissato? Il regolamento di tali incarichi è stato
trasmesso alla Corte dei Conti?
Poco fa parlavo con la dottoressa Bullitta e dicevo che, siccome nel 2012 gli
incarichi appaiono sul sito istituzionale del Comune, ci chiediamo: questa
trasparenza è reale, nel senso che è ciò che viene riferito dal sito per quanto riguarda
l'ufficio di staff del Comune di Nuoro?
E' reale, corrisponde alla realtà che ci siano tre persone, di cui due con
contratto di collaborazione Co.Co.Co., un addetto stampa capo gabinetto, spesa
annua 2012 euro 35.000, un segretario addetto stampa e un portavoce del Sindaco.
Pertanto il bilancio 2013 comprende stanziamenti per una spesa di 78.768 euro
come compensi e per una complessiva stimata in circa 100.000 euro, compresi gli
oneri.
Allora ci chiediamo se questo limite è stato fissato e noi pensiamo, l'avevamo
già affermato e quindi lo confermiamo, che senz'altro se ci sono queste
collaborazioni evidentemente sono utili, però probabilmente dovremmo fare altro tipo
di scelte secondo noi e dovremmo prioritariamente andare incontro a servizi di utilità
sociale quali per esempio la mensa dei poveri.
Voi sapete che a Nuoro c'è una mensa dei poveri esclusivamente dipendente
dal volontariato, ci sono poveri nuovi, ci sono esigenze reali e il tutto è rimesso alla
carità pubblica.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Sarebbe utile conoscere appunto il parere della Corte dei Conti su tale spesa,
sull'utilità per i cittadini di tre persone che impegnano indubbiamente anche altre
risorse dell'ente, cioè spazi, dotazioni strumentali, utenze e beni vari.
E ci chiediamo anche, come succede spesso in altre realtà, se ci sono persone
già impiegate e già retribuite dal Comune che potrebbero svolgere questi incarichi.
PRESIDENTE
La parola al Sindaco.
SINDACO
Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri, faccio doverosamente alcune
precisazioni intanto al Consigliere Fadda sul fatto che il Comune di Nuoro ha avuto
sino al maggio scorso sotto contratto l'energy manager e che peraltro ha elaborato
tutta una serie di documenti sul risparmio energetico, soprattutto uno studio basato
sulla spesa nelle scuole.
La relazione ovviamente è anche a sua disposizione, tra l'altro è proprio
l'energy manager che ha curato tutta la messa a punto del documento del PAES e
anche tutta la documentazione che è stata trasferita alla Regione per il parere di
coerenza per i fondi Jessica. Un buon lavoro, considerato che la Regione ha
ammesso 9 progetti su 11.
Quindi è una figura che è molto importante ma che non è stata al momento
ancora ricontrattualizzata per un problema di disponibilità di risorse.
Volevo anche rispondere, rispetto alla sollecitazione che è stata fatta sia da lei
che dalla Consigliera Mustaro sul recupero dell'evasione, con diversi aspetti entrambi
avete toccato questo aspetto.
Sì, la struttura è stata peraltro potenziata anche su indicazione del Consiglio
Comunale che nell'approvazione del precedente bilancio aveva chiesto proprio nello
specifico il potenziamento della struttura.
Questo è stato fatto e ha peraltro anche portato ad un contrasto all'evasione e
all'elusione, può essere poi dettagliato in atti per iscritto su quello che è stato il
recupero negli ultimi mesi e anche negli ultimi anni se vogliamo.
L'ultima precisazione la faccio sui dati citati dalla Consigliera Mustaro circa la
pubblicazione dei dati, se risultino veritieri o meno.
Ovviamente rispondiamo di tutto quello che è pubblicato assolutamente.
Relativamente invece agli uffici di collaborazione che riguardano il Sindaco, le
vorrei precisare che si tratta di due contratti, non di tre: di un addetto stampa che
gode di un trattamento conforme al contratto nazionale di lavoro dei giornalisti e di un
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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segretario particolare.
Queste sono due figure che collaborano con il sottoscritto; evidentemente
trattasi di incarichi fiduciari e quindi richiedono una scelta diretta, trattandosi di
persone che vengono anche a contatto con materiale sensibile. Quindi questo è il
criterio con cui sono state individuate. Anche i compensi vengono pubblicati e
regolarmente trasmessi alla Corte dei Conti.
Ci tengo a precisare che la spesa per gli uffici di collaborazione con il Sindaco
del Comune di Nuoro è la più bassa di tutti i capoluoghi sardi.
PRESIDENTE
Non ci sono altri interventi, chiudiamo la discussione e passiamo alle
dichiarazioni di voto.
Non ci sono dichiarazioni di voto.
Pongo in votazione il punto due all'ordine del giorno.
Esito della votazione: favorevoli 17; astenuti 5; contrari 0.
Votazione: approvato.
Non ci sono altri punti all'ordine del giorno.
LA SEDUTA E' SCIOLTA