Conservazione preventiva folio
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CONSERVAZIONE PREVENTIVA NELLE BIBLIOTECHE DI PUGLIA
PROGETTO VINCITORE DEL CONCORSO“Principi attivi-Giovani idee per una Puglia Migliore”
L’associazione culturale Folio, con sede a Bitonto (Bari),
si è costituita nel 2009 ed è attiva sul territorio pugliese
con un progetto intitolato “Conservazione preventiva nelle
biblioteche di Puglia”, finanziato dalla Regione Puglia
nell’ambito del concorso “Principi attivi - Giovani Idee per
una Puglia Migliore” e promosso dall’Assessorato alla
Trasparenza e Cittadinanza Attiva. Partner del progetto è
il laboratorio di restauro del libro Codex, sito a Guagnano
(Lecce).
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Idea progettuale:
- conoscenza delle istituzioni
culturali pugliesi;
- indagine preliminare sul
territorio;
- formazione di un gruppo
interdisciplinare;
- collaborazione con i
restauratori.
Tempi e fasi del progetto:
- ha la dura di un anno (settembre
2009-settembre 2010);
- le biblioteche coinvolte sono 4;
- si compone di due fasi: la prima
consiste nel monitoraggio del
microclima nelle 4 biblioteche; la
seconda, nel restauro gratuito di
sei volumi presso il laboratorio
Codex.
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Metodologia:
- rilevamenti mensili di umidità relativa, temperatura e lux;
- conoscenza e applicazione di linee guida, norme e leggi che
forniscono raccomandazioni per una corretta conservazione
preventiva;
- studio dei parametri di temperatura, umidità e illuminamento;
- stesura di semplici regole da seguire durante i monitoraggi;
- realizzazione di schede riassuntive per ciascuna biblioteca.
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Biblioteca 1
oggetti e materiali conservati: libri moderi, cinquecentine, incunaboli, evangelario miniato, piccola sala museo (monete, ceramiche).
struttura dell’edificio: palazzo storico del XVIII secolo edificato su preesistenze medievali. Presenza di impianto di riscaldamento in funzione durante l’inverno negli orari di apertura della biblioteca.
numero di sale monitorate: monitoraggio di temperatura, umidità relativa e lux in 8 sale e 1 deposito.
profilo microclimatico della biblioteca 1
sett ott nov dic g en feb
sett ott nov dic gen feb
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Tmin Tmed Tmax RHmin RHmed RHmax18,2 20,2 21 54 56,3 64
Tmin Tmed Tmax RHmin RHmed RHmax16,1 18,5 20 39,2 43 50,2
Biblioteca 1
valori min e max di T e RH
autunno
inverno
Valori illuminamento min e max
valori RH e T min/max nei volumi
RHmin RHmax Tmin Tmax
43,3 45,2 15,3 16,7
Monitoraggio Lux
RH e T nei volumi campione
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Biblioteca 2
oggetti e materiali conservati: antico nucleo appartenente al capitolo della cattedrale, archivi parrocchiali, archivi delle confraternite e donazioni delle antiche famiglie, pergamene del XIV secolo.
struttura dell’edificio:palazzo storico dell’inizio del XVII secolo. Riscaldamento centralizzato ma attivo soltanto nella prima sala grande (sala lettura, consulatazione).
numero di sale monitorate: 5 sale monitorate (una delle quali soppalcate).
sett ott nov dic gen f eb
Profilo microclimatico della biblioteca 2
valori min e max di T e RH
autunno
inverno
Tmin Tmed Tmax RHmin RHmed RHmax19 20,3 25,6 59 63 67,7
Tmin Tmed Tmax RHmin RHmed RHmax16,1 17,8 25,3 38,3 59,7 62,7
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valori min/max nei volumiRHmin RHmax Tmin Tmax
50,5 68,3 15,6 23,8
Biblioteca 2
Monitoraggio Lux
RH e T nei volumi campione
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Biblioteca 3
oggetti e materiali conservati: la biblioteca possiede incunaboli, cinquecentine, un cospicuo numero di volumi del seicento e del settecento.
struttura dell’edifico: edificio storico della fine del XVII secolo – inizio XVIII. Riscaldamento centralizzato ma attivo soltanto durante le ore di apertura dell’archivio (lunedì e mercoledì dalle 17,00 alle 19,00).
numero di sale monitorate: 4 sale comunicanti.
profilo microclimatico della biblioteca
sett ott nov dic gen feb
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Biblioteca 3
Valori minimi e massimi di T e RH
autunno
inverno
Tmin Tmed Tmax RHmin RHmed RHmax18 19,5 20,1 56,5 63,1 69
Tmin Tmed Tmax RHmin RHmed RHmax13,3 15,2 16 49,7 55,3 59,4
Monitoraggio Lux
RH e T nei volumi campione
valori min/max nei volumiRHmin RHmax Tmin Tmax
50,5 59,2 13,3 15,5
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Biblioteca 4
oggetti e materiali: incunaboli, cinquecentine, carte geografiche e topografiche, manoscritti.
struttura dell’edificio: palazzo moderno degli anni ‘60 del XX secolo (precedentemente adibito a teatro). Assenza di riscaldamento nei depositi della biblioteca, i soli che conservano l’intera collezione; gli altri ambienti sono adibiti a sala lettura e uffici amministrativi.
sale monitorate: il deposito si compone di tre sale nel seminterrato; la prima si sviluppa lungo tutto il corpo della biblioteca, la seconda, affiancata da una riserva idrica, è adibita a deposito di faldoni e di pochi libri moderni; la terza è invece quella che conserva gli incunaboli e i libri di maggiore pregio della biblioteca.
profilo microclimatico della biblioteca
sett ott nov dic gen feb
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Biblioteca 4
Valori minimi e massimi di T e RH
autunno
inverno
Tmin Tmed Tmax RHmin RHmed RHmax17 22 25,7 56,7 63 73,9
Tmin Tmed Tmax RHmin RHmed RHmax14 18,4 23,9 41,5 45,6 73,8
Monitoraggio Lux
RH e T nei volumi campione
valori min/max nei volumiRHmin RHmax Tmin Tmax
42,2 69 16 23,9
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radiazioni elettromagnetiche
SOLE
LAMPADE FLUORESCENTI
LUCE A INCANDESCENZA
FOTOSSIDAZIONE della
molecola:
-imbrunimento/ingiallimento
della carta;
- rigidità e fragilità;
- scarsa resistenza alle
sollecitazioni meccaniche.
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confronto della T nelle quattro biblioteche monitorate
La cellulosa è particolarmente
sensibile anche al calore,
compreso quello proveniente
dall’assorbimento delle
radiazioni elettromagnetiche
infragilimento e perdita di
elasticità del materiale
autunno/inverno
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Confronto dell’umidità relativa nelle quattro biblioteche monitorate
elevato grado di umidità:
- danni di natura meccanica (erosione del materiale),- estetica (foxing) - chimica (riduzione della funzionalità del supporto)
autunno/inverno
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SpolveraturaLa polvere può essere fonte di rischio, in concomitanza di fattori climatici favorevoli, per l’integrità del materiale archivistico.
ScaffalatureIl modello di scaffalatura deve essere realizzato valutando la tipologia di materiale archivistico nel deposito, la specificità delle condizioni microclimatiche, le esigenze di tutela e, non ultime, quelle legate alle strutture architettoniche degli ambienti
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Codex, laboratorio di legatoria, restauro e conservazione di beni archivistico-librari, nasce nel 2006 ed è diretto da Giuseppe De Filippis, formatosi presso l’Istituto Centrale di Patologia del libro e al Centro di Fotoriproduzione di Roma.Il laboratorio, accreditato presso il Ministero dei Beni Culturali, si avvale di tecniche, metodologie e attrezzature all’avanguardia.
Codex, in qualità di partner del progetto, è attivo nel restauro dei sei volumi dati in consegna dalle quattro biblioteche coinvolte.
4 manoscritti: - Obbligazioni - V D 8, XVI-XVIII, volume cartaceo, 210X230X125, n. carte 835;- Visita pastorale, vescovo Cornelio Musso, 1543-1565, allegato cartaceo, 325X225X4, n. carte 26;- Manoscritto A-35, frammento di scrittura del notaio Giovan Bernardino Helia, 1578, volume cartaceo, 320X230X10, n. carte 27;- Manoscritto A-34, frammenti di scrittura del notaio Morea, 1612, allegato cartaceo, 300X203X4, n. carte 7.2 libri a stampa:-Encyclopédie, tomo primo, 1765, 450X280X80, n. carte 299;- Sacra rituum Congregatione, P. Josephi a Cupertino, 1751, 310X210X25, n. carte 74.
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EXBIBLIOTECA 1
2 volumi manoscritti da restaurare
stato di conservazionepessimo, presenza di:- lacune;- gore;- strappi;- camminamenti di insetti;- depolimerizzazione delle carte;- vecchi restauri;- trasmigrazione di inchiostri;- perforazione del supporto per via dell’acidità degli inchiostri.
Vol.1
Vol.2
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BIBLIOTECA 2
volume da restaurare: primo tomo dell’encyclopédie stampato a Lucca nel 1765
stato di conservazioneIl volume è in pessimo stato di conservazione. Le carte sono gravemente danneggiate da perforazioni di camminamenti di insetti che hanno causato vistose lacune lungo i quattro tagli. Le cuciture sono state compromesse dai microorganismi che ne hanno deteriorato gli spaghi creando delle rotture lungo i nervi di cucitura. I capitelli, parzialmente presenti, sono ugualmente danneggiati. L’esemplare privo di indorsatura, è condizionato da una coperta in piena pergamena rigida mutila del dorso. I piatti versano in condizioni di degrado a causa delle numerose lacune.
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EXinterventi di restauro:
- ricognizione fotografica;- progettazione;- collazione e analisi chimico-fisiche;- smontaggio;- lavaggio e deacidificazione (Barrow);- restauro lif-casting e manuale;- asciugatura e spianatura;- collazione, fascicolazione, controllo;- cucitura su tracce originali;- realizzazione dei capitelli a mano;- indorsatura;- allestimento e montaggio nuova coperta.
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EXBIBLIOTECA 3
2 volumi manoscritti da restaurare
stato di conservazionepessimo, presenza di:- gore;- camminamenti di insetti;- lacune;- margini sfrangiati;- carte indebolite e feltrose;- tracce di cucitura a filzetta;- mutili di coperte.
vol.1
vol.2
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EX
interventi di restauro (vol.1):
-rilevamenti fotografici;- progettazione;- analisi chimico-fisiche;- collazione;- smontaggio;- lavaggio e deacidificazione (Barrow);- restauro lif-casting (meccanico e manuale);- velatura ove necessario;- asciugatura;- fascicolazione e collazione;- cucitura (ancoraggio diretto).
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BIBLIOTECA 41 volume a stampa
stato di conservazionepessimo, presenza di:- camminamenti di insetti;- imbrunimento delle carte;- lacune di varia entità;- gore;- strappi di entità meccanica.
-interventi di restauro:- rilevamenti fotografici;- progettazione;- analisi chimico-fisiche;- collazione;- smontaggio;- lavaggio e deacidificazione (Barrow);- restauro lif-casting (meccanico e manuale);- velatura ove necessario;- asciugatura;- fascicolazione e collazione;- cucitura (ancoraggio diretto).
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Il nostro progetto mira a sensibilizzare il personale delle biblioteche alla complessa disciplina della conservazione preventiva fornendo loro delle linee giuda il più possibile semplici ed efficaci. Grazie al finanziamento della Regione Puglia nell’ambito del progetto Principi attivi, l’associazione Folio e il laboratorio di restauro Codex stanno tentando di applicare sul territorio una buona pratica, finalizzata al rispetto del nostro patrimonio archivistico-librario. Occorrerebbe un impegno maggiore su tutto il territorio affinché la conservazione preventiva fosse applicata a livello regionale, mappando e registrando il microclima di tutte le strutture in possesso di patrimonio storico artistico attivando convenzioni e collaborazioni con enti e laboratori specializzati e creando gruppi di lavoro interdisciplinare impegnato nella raccolta dei dati.