Comunicato Stampa 4artestetica.org/files/pdf/news/Comunicato Stampa.pdf · COMUNICATO STAMPA SPrint...

5
COMUNICATO STAMPA SPrint È un progetto che nasce dalla collaborazione tra EasyMake3D e Umberto Cavenago. Il progetto prevede la realizzazione di un’opera d’arte a tiratura limitata secondo i metodi del disegno industriale e secondo le tecniche della stampa 3D. L’opera SPrint di Umberto Cavenago, in scala 1:10, riproduce fedelmente la scultura in acciaio C- Duu del 2011, creata dall’artista ispirandosi alla motocicletta italiana CR&S Duu. SPrint verrà stampata in 50 esemplari firmati e numerati utilizzando una bioplastica di origine naturale ricavata dall’amido di mais,completamente biodegradabile. Sabato 13 aprile 2019 dalle ore 17:00 Presso il Fab Lab EasyMake3D di Monza, durante la stampa dell’esemplare 1/50 Umberto Cavenago, artista e Federico Ottone, maker, designer e promotore del progetto incontreranno il pubblico. Per l’occasione sarà esposta l’opera C-Duu in acciaio e la documentazione fotografica delle sue fasi realizzative. 1

Transcript of Comunicato Stampa 4artestetica.org/files/pdf/news/Comunicato Stampa.pdf · COMUNICATO STAMPA SPrint...

Page 1: Comunicato Stampa 4artestetica.org/files/pdf/news/Comunicato Stampa.pdf · COMUNICATO STAMPA SPrint È un progetto che nasce dalla collaborazione tra EasyMake3D e Umberto Cavenago.

COMUNICATO STAMPA

SPrint È un progetto che nasce dalla collaborazione tra EasyMake3D e Umberto Cavenago.

Il progetto prevede la realizzazione di un’opera d’arte a tiratura limitata secondo i metodi del disegno industriale e secondo le tecniche della stampa 3D.

L’opera SPrint di Umberto Cavenago, in scala 1:10, riproduce fedelmente la scultura in acciaio C-Duu del 2011, creata dall’artista ispirandosi alla motocicletta italiana CR&S Duu.

SPrint verrà stampata in 50 esemplari firmati e numerati utilizzando una bioplastica di origine naturale ricavata dall’amido di mais,completamente biodegradabile.

Sabato 13 aprile 2019 dalle ore 17:00 Presso il Fab Lab EasyMake3D di Monza, durante la stampa dell’esemplare 1/50 Umberto Cavenago, artista e Federico Ottone, maker, designer e promotore del progetto incontreranno il pubblico.

Per l’occasione sarà esposta l’opera C-Duu in acciaio e la documentazione fotografica delle sue fasi realizzative.

!1

Page 2: Comunicato Stampa 4artestetica.org/files/pdf/news/Comunicato Stampa.pdf · COMUNICATO STAMPA SPrint È un progetto che nasce dalla collaborazione tra EasyMake3D e Umberto Cavenago.

La C-Duu

Dall’evidente silhouette motociclistica, con linee taglienti che si alternano a fori passanti e sagome rotonde, l’opera rimanda alla dinamicità e al movimento. Realizzata in lamiere d’acciaio nero opaco, tagliate al laser e composte come se seguissero un disegno alla maniera di Fortunato Depero, la scultura, supera l’evocazione del macchinismo futurista degli anni ’20 riorganizzandosi nelle identiche dimensioni della “funzionante” e contemporanea motocicletta italiana CR&S Duu. Quasi una sua copia stilizzata svuotata da ogni componente funzionale, ha la “ruota motrice” posteriore leggermente sollevata da terra da un elemento di sostegno: un vero e proprio cavalletto che tenendola in equilibrio annulla nello stesso tempo il piedistallo destabilizzandone la percezione.

C-Duu, 2011 Acciaio 200×145×45 cm Photo Credit Bart Herreman, Milano

!2

Page 3: Comunicato Stampa 4artestetica.org/files/pdf/news/Comunicato Stampa.pdf · COMUNICATO STAMPA SPrint È un progetto che nasce dalla collaborazione tra EasyMake3D e Umberto Cavenago.

SPrint, l’opera in kit di Luca Scarabelli

La confezione di Sprint conterrà un vero kit di montaggio per costruire la scultura C-Duu in scala 1:10. Il mondo da scoprire è quello che si rifà al regno del modellismo, che poi è sostanzialmente un hobby che consiste nel realizzare riproduzioni in scala di macchine, oggetti, persone o edifici e che trae le sue origini dall'abitudine di certi artigiani dei secoli scorsi di realizzare esemplari, in scala ridotta, dei loro prodotti per poterli mostrare ai clienti.

Così questo modellino è un prodotto confezionato su misura per un cliente-collezionista che è invitato a mettersi alla prova: dopo la prova può così riprodurre scenari reali o immaginari di musei privati o pubblici, nei quali inserire ogni tipo di soggetto e di opera e in particolare appunto, questa piccola C-Duu. Certo fra gli scenari più diffusi troviamo i soggetti plastici delle ferrovie, i percorsi automobilistici, i campi di battaglia, le piste automobilistiche, ma non è da sottovalutare e da escludere questa nuova possibilità, che si forma sull’ipotesi di un possibile diorama museografico, galleristico e così via. In questo caso un ipotetico collezionista può usare il modellino come sostituto e simulacro dell’opera originale, e organizzarsi il proprio mini museo o addirittura delle vere e proprie maquette, dei diorami, in cui disporre l’elemento della sua collezione d’arte in versione lillipuziana.

Il modellismo statico comporta un buon grado di simulazione della realtà, un cambio di scala. Cavenago c’invita a riconsiderare il nostro sguardo e a ritrovare lo stupore dei bambini, con un modellino giocattolo, con un gioco innocente. C’è un’istanza che silenziosamente accompagna la scatola: è quella della fatica. L’opera richiede un atto di fatica personale, anche se minima.

C’è una modalità operativa che richiede la messa in pratica della propria lealtà verso il senso del fare, perché se si vuole vedere l’opera completa occorre proprio mettersi alla prova e uscire dal “Che fare?” per darsi da fare, ed esprimere il proprio senso di solidarietà verso la finalità da raggiungere. Come si dice “quello che si acquista con fatica, riesce più caro”. La sapienza del fare non è un accessorio, una fascinazione, ma è intrinseca alla condizione dello scopo stesso: in questo caso, montare il kit. In questo gioco contano le regole prescrittive e c’è una via maestra da percorrere. C’è un procedere individuale che è fatto di momenti di dedicata attenzione, di concentrazione, di rischio calcolato, d’imprevisto, d’indagine conoscitiva delle parti dell’equipaggiamento assortito di cui è composto il kit, di pezzi che sono destinati ad una specifica funzione e solo a quella, di precise istruzioni che precedono tutti i passi. Non ci sono scelte arbitrarie ma norme da seguire, perché qui occorre andar dietro alle tracce e venire appresso con precisione agli schemi, per far sì che si scopra alla fine del lavoro, il piacere della tecnica che si fa verità. È la scoperta e lo stupore dell’opera d’arte. Per non sbagliare, il suggerimento è quello di programmare gli sforzi nei minimi dettagli, di procurarsi tutti gli strumenti occorrenti per realizzare il modellino, e infine quello di suddividere in step i tempi lavorativi. La pratica costruttiva vera e propria (così come nell’opera originale d’acciaio) mette in azione una procedura dove non si lascia nulla al caso, dove la fantasia lascia il campo al metodo e all’istruzione, anche se in miniatura.

C’è una scheda tecnica che non è solo informazione, ma una vera e propria trasparenza iconografica predisposta per portarti dove devi andare. C’è da mettere in pratica il senso della responsabilità nel fare, perché la fedeltà non è un optional, ma un’agire quasi rituale, che porta il risultato della fatica, secondo il grado d’attenzione con cui ci si dedica al lavoro, verso una costruzione felice o verso una costruzione infelice (che poi equivale alla distruzione dell’opera). Per amore dell’arte ci si rifugia in questi calibrati momenti di gioco e di elaborato ozio. Sì un gioco, un vero e proprio ludus, un puro gioco, che già Roger Caillois ci indicava come spazio di manovra in cui riprodurre in ambito protetto, alcuni impulsi presenti nella realtà (dal suo elenco poesia-catalogo estraggo ad esempio: la soddisfazione procurata dall’arte combinatoria, l’equilibrio dell’ingegnosità, la messa a punto di regole e norme, il dovere di rispettarle, la tentazione di aggirarle…) perciò un diversivo-divertimento, dove gli impulsi primari si lasciano andare sì nella realtà del gioco, ma che sempre ritornano al mondo reale.

!3

Page 4: Comunicato Stampa 4artestetica.org/files/pdf/news/Comunicato Stampa.pdf · COMUNICATO STAMPA SPrint È un progetto che nasce dalla collaborazione tra EasyMake3D e Umberto Cavenago.

La SPrint

Modello in scala 1:10 dell’opera C-Duu di Umberto Cavenago. Realizzata con stampa 3D a deposizione fusa di filamento (FDM – Fused Deposition Modeling) in PLA (Acido polilattico o Polilattato), una bioplastica naturale derivata dal mais completamente biodegradabile. Il modello è stato realizzato con software Fusion 360 di Autodesk utilizzando come riferimento sia il disegno originale dell’artista servito per la costruzione dell’opera, sia un rilievo manuale eseguito da EasyMake3D sull’opera reale. Il modello 3D è stato quindi ulteriormente suddiviso in diverse parti calibrate, letteralmente, al decimo di millimetro, in modo da consentirne il successivo assemblaggio ad incastro senza l’uso di collanti. La suddivisione nel senso longitudinale della scocca e delle ruote è invece funzionale alla fase di stampa 3D, realizzata con risoluzione a 100 µm, in modo da rendere migliore possibile la qualità delle superfici.

Stampante utilizzata: Raise3D Pro2Plus Tecnologia di stampa: FDM (Fused Deposition Modeling) Materiale utilizzato: PLA (Acido polilattico) Filamento: ALFA+ di FILOALFA Consumo materiale (lordo): 171 g Tempo di stampa complessivo: 23 ore Risoluzione di stampa: 0,1 mm

!4

Page 5: Comunicato Stampa 4artestetica.org/files/pdf/news/Comunicato Stampa.pdf · COMUNICATO STAMPA SPrint È un progetto che nasce dalla collaborazione tra EasyMake3D e Umberto Cavenago.

Umberto Cavenago www.cavenago.info [email protected]

La ricerca di Umberto Cavenago fonde la passione per la cultura artistica e la cultura del progetto. I suoi interventi si relazionano con lo spazio architettonico, stabilendo un dialogo formale e destabilizzante. È stato docente presso le Accademie di Belle Arti di Bergamo e di Urbino sperimentando progetti tra pittura, anatomia, progettazione multimediale, sistemi interattivi e scultura. I suoi lavori sono stati esposti alla XLIV Biennale di Venezia, al Martin-Gropius Bau di Berlino per la mostra “Metropolis”, alla 23ª Biennale Internazionale di San Paolo e alle Officine Grandi Riparazioni di Torino per “Esperienza Italia150º”. Dal 2015 gestisce uno spazio espositivo indipendente all’interno di una sua installazione “L’alcova d’acciaio”, nascosta in un bosco nelle Langhe.

Federico Ottone, EasyMake3D Via Sempione 8, 20900 Monza 039 63 22 914 www.easymake3d.it [email protected]

Da sempre grande appassionato di computergrafica, profondo conoscitore delle tecnologie di progettazione digitale e di numerosi software CAD e di modellazione tridimensionale, Federico Ottone ha lavorato per oltre vent’anni in importanti aziende nel settore dell’arredamento di design, come progettista e come responsabile del sistema di qualità. In alcune di tali aziende si è occupato anche della realizzazione della grafica tecnica per i reparti commerciale e comunicazione, acquisendo professionalità e competenza anche nell'ambito della stampa e della grafica più tradizionali. Oggi è titolare di EasyMake3D, uno studio-laboratorio che si occupa di progettazione e stampa 3D per i professionisti e le aziende del design.

!5