COMUNE DI IMOLA...Castellari Ambiente - Studio Associato Via M. Zanotti 12/d, 40026 Imola (BO) Tel...
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COMUNE DI IMOLA
Via I° Maggio n.86/c Imola 40026 (BO) T 0542644014 F 0542688552
mail [email protected] - sito www.a2studio.it
Proprietà riservata. É vietata la riproduzione totale e parziale e/o la comunicazione a terzi del presente elaborato e calcolo ad esso relativo che non siano espressamente autorizzate.
In mancanza di rispetto l'A2 studio Gasparri & Ricci Bitti architetti associati si riserva il diritto di procedere a termini di legge.
A2 studio Gasparri & Ricci Bitti architetti associati
Progetto Architettonico
Arch. Andrea Ricci Bitti
Arch. Antonio Gasparri
Collaboratori
Arch. Maddalena Casarotti
Arch. Agnese Di Tirro
Arch. Davide Felici
Arch. Valeria Tedaldi
Arch. Francesco Ricci Bitti
Il Committente
I Progettisti
Data Aggiornamenti
Tema
Scala
Elaborato
Piano Particolareggiato di Iniziativa Privata
Scheda D'Ambito N68 via Molino Rosso, Imola (Bo)
1° STRALCIO
PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO PARCHEGGIO
PUBBLICO E SISTEMAZIONE DI VIA MOLINO ROSSO
Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A.
Architetto Andrea Ricci Bitti
c.f. RCCNDR64D03D458R
c.f. GSPNTN64D08E289D
Architetto Antonio Gasparri
Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A.
viale Carlo Berti Pichat, 2/4
40127 Bologna
Responsabile Facility Management
Dott. Ing. Carlo Sussi
Progetto impianto
elettrici:
Grandi Progetti S.r.l.
Progetto rete
fognaria:
Ing. Stefano Melotti
Relazione geologica:
Geologo Maurizio Castellari
Valutazione Impatto
Acustico e Ambientale:
Ausilio S.p.a.
Coordinatore della sicurezza
(CSP e CSE):
Ing. Giorgia Simonetti
ARC - A - RE - 001 RELAZIONE TECNICA
28 novembre 2019
COMUNE DI IMOLA
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Arch. Andrea Ricci Bitti
Arch. Antonio Gasparri
Collaboratori
Arch. Maddalena Casarotti
Arch. Agnese Di Tirro
Arch. Davide Felici
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1° STRALCIO
PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO PARCHEGGIO
PUBBLICO E SISTEMAZIONE DI VIA MOLINO ROSSO
Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A.
Architetto Andrea Ricci Bitti
c.f. RCCNDR64D03D458R
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Architetto Antonio Gasparri
Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A.
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Progetto impianto
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Progetto rete
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Acustico e Ambientale:
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ARC - A - RE - 002 VALUTAZIONE CLIMA ACUSTICO
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PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO PARCHEGGIO
PUBBLICO E SISTEMAZIONE DI VIA MOLINO ROSSO
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Architetto Andrea Ricci Bitti
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PLANIMETRIA GENERALE - STATO DI FATTO
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PLANIMETRIA GENERALE - PROGETTO
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elettrici:
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Geologo Maurizio Castellari
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ARC - B - RE - 001 ELENCO ELABORATI
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Arch. Davide Felici
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PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO PARCHEGGIO
PUBBLICO E SISTEMAZIONE DI VIA MOLINO ROSSO
Holding Energia Risorse Ambientali S.p.A.
Architetto Andrea Ricci Bitti
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viale Carlo Berti Pichat, 2/4
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ARC - B - RE - 002 RELAZIONE GENERALE
28 novembre 2019
Castellari Ambiente - Studio Associato Via M. Zanotti 12/d, 40026 Imola (BO) Tel 334 2075125 mail: [email protected] C.F. - P.IVA 03458601204
RELAZIONE SULL’IMPATTO ACUSTICO
PER IL PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA
SCHEDA D'AMBITO N68 VIA MOLINO ROSSO, IMOLA (BO)
Committente:
Hera S.p.A.
Viale C. Berti Pichat 2/4
40100 Bologna
Imola 10 novembre 2019
2
Sommario
1 Premessa .......................................................................................................................................................... 3
2 Definizioni e grandezze ................................................................................................................................. 4
3 Riferimenti legislativi ...................................................................................................................................... 6
3.1 Legislazione vigente ........................................................................................................................... 6
3.2 Criteri di valutazione del rumore ....................................................................................................... 7
3.2.1 Valori limite assoluti di immissione e di emissione sonora ....................................................... 7
3.2.2 Valori limite differenziali di immissione sonora ........................................................................ 9
3.2.3 Fasce di pertinenza acustica per infrastrutture stradali .......................................................... 11
4 Descrizione e inquadramento dell’area ..................................................................................................... 14
4.1 Stato di Fatto ................................................................................................................................... 14
4.2 Progetto ........................................................................................................................................... 15
4.3 PRG di riferimento ........................................................................................................................... 18
5 Inquadramento acustico .............................................................................................................................. 19
6 Clima acustico ante-operam ........................................................................................................................ 21
6.1 Misure effettuate ............................................................................................................................ 21
6.1.1 Misura del clima acustico ........................................................................................................ 22
6.1.2 Descrizione delle misure acustiche eseguite ........................................................................... 22
6.1.3 Condizioni di misura ................................................................................................................ 26
6.1.4 Incertezza di misura ................................................................................................................. 27
6.2 Valutazione delle misure ................................................................................................................. 29
6.3 CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI SONORE ............................................................................ 29
6.3.1 REFRIGERATORE 732KW HSE LN RTAF210 .............................................................................. 29
6.3.2 REFRIGERATORE 650KW DAIKIN EWAD720TZ‐PS B2 ............................................................. 30
6.3.3 REFRIGERATORE 450KW BLUEBOX TETRIS 2AL N 43.4 ........................................................... 31
6.3.4 Calcolo della potenza sonora ................................................................................................... 31
7 MODELLO DI CALCOLO ...................................................................................................................... 32
7.1 Modello 3D ...................................................................................................................................... 32
8 IMPATTO ACUSTICO ............................................................................................................................. 34
8.1 EMISSIONE AI RICETTORI ................................................................................................................. 34
8.1.1 Risultato in facciata ai ricettori ................................................................................................ 34
8.1.2 Componenti tonali ed impulsive .............................................................................................. 35
8.1.3 Confronto con i limiti di legge – stato futuro .......................................................................... 38
9 Conclusioni .................................................................................................................................................... 39
3
1 Premessa
Su incarico di Hera S.p.A. è stata eseguita un’indagine acustica per la variante alla pianificazione
urbanistica dell’area perimetrata ed individuata dal P.R.G. come Scheda d’Ambito N 68 via Molino Rosso –
HERA ad Imola, come da planimetria allegata (Allegato 1.), intesa ad accertare il clima acustico presente
nell’area in cui dovranno effettuarsi gli interventi come da progetto e se tali interventi dovessero
modificare il clima acustico esistente.
Per far si che la zona sia compatibile con la variazione di destinazione d'uso i limiti da rispettare
risultano essere quelli definiti dal DPR n. 142/2004 "Disposizioni per il contenimento e la prevenzione
dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare".
L'indagine acustica viene svolta ai sensi dell'art. 8, comma 3, della Legge 26 ottobre 1995 n°447, che
prevede "... l 'obbligo di produrre una valutazione previsionale del clima acustico
delle aree interessate ad una variazione di destinazione d 'uso nel PRG :
Figura 1.: Ubicazione area di intervento
4
2 Definizioni e grandezze
Inquinamento acustico
Introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o
disturbo al riposo ed alle altre attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli
ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da
interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi.
Ambiente abitativo
Ogni ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di persone o comunità ed utilizzato per le
diverse attività umane; vengono esclusi gli ambienti di lavoro salvo quanto concerne l'immissione di
rumore da sorgenti esterne o interne non connesse con attività lavorativa propria.
Rumore
Qualunque emissione sonora che provochi sull'uomo effetti indesiderati, disturbanti o dannosi o che
determini un qualsiasi deterioramento qualitativo dell'ambiente.
Sorgente sonora
Qualsiasi oggetto, dispositivo, macchina, impianto o essere vivente, atto a produrre emissioni sonore.
Sorgente specifica
Sorgente sonora selettivamente identificabile che costituisce la causa del potenziale inquinamento
acustico.
Tempo di riferimento (TR)
Rappresenta il periodo della giornata all'interno del quale si eseguono le misure. La durata della giornata
è articolata in due tempi di riferimento: quello diurno compreso tra le ore 6.00 e le ore 22.00 e quello
notturno compreso tra le ore
22.00 e le ore 6.00.
Tempo di osservazione (TO)
E’ un periodo di tempo compreso in TR nel quale si verificano le condizioni di rumorosità che si intendono
valutare. Tempo di misura (TM)
5
All'interno di ciascun tempo di osservazione, si individuano uno o più tempi di misura (TM) di durata pari
o minore del tempo di osservazione, in funzione delle caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo
tale che la misura sia rappresentativa del fenomeno.
Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata "A"
Valore del livello di pressione sonora ponderata "A" di un suono costante che, nel corso di un periodo
specificato T, ha la medesima pressione quadratica media di un suono considerato, il cui livello varia in
funzione del tempo.
dove LAeq è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata “A” considerato in un intervallo
di tempo che inizia all'istante t1 e termina all'istante t2; PA(t) è il valore istantaneo della pressione sonora
ponderata “A” del segnale acustico in Pascal (Pa); po è la pressione sonora di riferimento, pari a 20 Pa.
Livello di rumore ambientale (LA)
È il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato “A”, prodotto da tutte le sorgenti di
rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito
dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l'esclusione
degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della
zona. È il livello che si confronta con i limiti massimi di esposizione:
- nel caso dei limiti differenziali, è riferito a TM
- nel caso dei limiti assoluti, è riferito a TR
Livello di rumore residuo (LR)
È il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato “A”, che si rileva quando si esclude la
specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura
del rumore ambientale e non deve contenere eventi sonori atipici.
Livello differenziale di rumore (LD)
Differenza tra livello di rumore ambientale (LA) e quello di rumore residuo (LR):
LD = (LA ‐ LR)
Livello di emissione
6
È il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato “A”, dovuto alla sorgente specifica. È il
livello che si confronta con i limiti di emissione.
3 Riferimenti legislativi
3.1 LegislazionevigenteRiferimenti legislativi nazionali applicabili
Legge 26 Ottobre 1995 n° 447 «Legge quadro sull’inquinamento acustico», pubblicata su G.U.
Supplemento Ordinario n. 254 del 30/10/95.
D.P.C.M. 1 marzo 1991 "Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e
nell'ambiente esterno" pubblicato su G.U. Supplemento Ordinario n. 57 del 8/3/1991.
D.P.C.M. 14 novembre 1997 "Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore" pubblicato su
G.U. Supplemento Ordinario n. 280 del 1/12/1997.
D.M. 16 marzo 1998 "Tecniche di rilevamento e misurazione dell’inquinamento acustico" pubblicato
su G.U. Supplemento Ordinario n. 76 del 1/4/1998.
D.P.C.M. 05 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”.
D.P.R. 18 novembre 1998 n° 459 “Regolamento recante norme di esecuzione dell’aritcolo 11 della
legge 26 ottobre 1995, n.447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico veicolare”.
D.P.R. 30 marzo 2004 n°142 “Regolamento recante disposizioni per il contenimento e la prevenzione
dell’inquinamento acustico derivante da traffico veicolare, a norma dell’articolo 11 della legge 26
ottobre 1995, n.447”.
Riferimenti legislativi regionali applicabili
Legge Regionale Emilia Romagna n° 15 del 2001
Questa legge impone ai comuni l’approvazione della classificazione acustica del territorio sulla base dei
criteri individuati dalla Regione.
Tale legge stabilisce le modalità per la realizzazione della classificazione acustica del territorio, dei piani
di risanamento acustico della predisposizione in materia di impatto acustico e le autorizzazioni per
particolari attività rumorose.
Delibera Di Giunta Emilia Romagna N°673/04
A seguito dell’emanazione della Legge Regionale 9 maggio 2001, n. 15 "Disposizioni in materia di
inquinamento acustico" e precisamente con riferimento all’articolo 10 in cui si prevede l'individuazione
dei criteri tecnici per la redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e della
valutazione del clima acustico, la Regione Emilia‐Romagna ha provveduto, con l’emanazione della DGR
7
14 aprile 2004 n. 673 alla definizione di detti criteri, perseguendo l’obiettivo di disciplinare
adeguatamente una materia nella quale si sovrappongono, e talvolta contrastano, istanze di
semplificazione amministrativa con reali necessità di valutare i possibili impatti negativi di nuove opere di
tipologia estremamente eterogenea.
3.2 Criteri di valutazione del rumore
Per la valutazione dei principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente
abitativo dall’inquinamento acustico, il riferimento normativo è rappresentato dalla Legge 26 Ottobre
1995 n. 447 ‐ Legge quadro sull’inquinamento acustico.
Tale norma fissa i concetti di inquinamento acustico, ambiente abitativo, sorgenti sonore fisse e sorgenti
sonore mobili. Precisa anche le seguenti definizioni:
• valori limite di emissione: il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente
sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa;
• valori limite d’immissione: il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più
sorgenti sonore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricevitori.
I valori limite di immissione vengono a loro volta distinti in:
- valori limite assoluti, determinati con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale;
- valori limite differenziali, determinati con riferimento alla differenza tra il livello equivalente di
rumore ambientale ed il rumore residuo.
3.2.1 Valori limite assoluti di immissione e di emissione sonora
Il D.P.C.M. 1/3/1991 e il successivo D.P.C.M. 14/11/1997 prevedono la classificazione del territorio
comunale in zone di sei classi:
Classe I ‐ Aree particolarmente protette
Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro
utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate allo svago, aree residenziali rurali, aree di
particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.
Classe II ‐ Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale
Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con
bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali
e artigianali.
Classe III ‐ Aree di tipo misto
8
Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento,
con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di
attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano
macchine operatrici.
Classe IV ‐ Aree di intensa attività umana
Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di
popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le
aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con
limitata presenza di piccole industrie.
Classe V ‐ Aree prevalentemente industriali
Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali con scarsità di abitazioni.
Classe VI ‐ Aree esclusivamente industriali
Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali prive di insediamenti
abitativi.
Viene poi fissata una suddivisione dei livelli massimi in relazione al periodo di emissione del rumore,
definito dal decreto come "Tempo di riferimento":
- periodo diurno dalle ore 6.00 alle ore 22.00;
- periodo notturno dalle ore 22.00 alle ore 6.00.
I limiti massimi di immissione prescritti nel D.P.C.M. 14/11/1997, fissati per le varie aree, sono
rappresentati nella tabella seguente:
Classe di destinazione d'uso del territorio Periodo diurno
(06.00‐22.00)
Periodo notturno
(22.00‐06.00)
Classe I ‐ Aree particolarmente protette 50 dB(A) 40 dB(A)
Classe II ‐ Aree destinate ad uso residenziale 55 dB(A) 45 dB(A)
Classe III ‐ Aree di tipo misto 60 dB(A) 50 dB(A)
Classe IV ‐ Aree di intensa attività umana 65 dB(A) 55 dB(A)
Classe V ‐ Aree prevalentemente industriali 70 dB(A) 60 dB(A)
Classe VI ‐ Aree esclusivamente industriali 70 dB(A) 70 dB(A)
Tabella 1 ‐ Limiti massimi di immissione sonora per le diverse aree (D.P.C.M. 14/11/1997)
Per quel che riguarda i limiti di emissione si hanno i limiti riportati nella tabella seguente.
9
Classe di destinazione d'uso del territorio Periodo diurno
(06.00‐22.00)
Periodo notturno
(22.00‐06.00)
Classe I ‐ Aree particolarmente protette 45 dB(A) 35 dB(A)
Classe II ‐ Aree destinate ad uso residenziale 50 dB(A) 40 dB(A)
Classe III ‐ Aree di tipo misto 55 dB(A) 45 dB(A)
Classe IV ‐ Aree di intensa attività umana 60 dB(A) 50 dB(A)
Classe V ‐ Aree prevalentemente industriali 65 dB(A) 55 dB(A)
Classe VI ‐ Aree esclusivamente industriali 65 dB(A) 65 dB(A)
Tabella 2 ‐ Limiti massimi di emissione sonora per le diverse aree (D.P.C.M. 14/11/1997)
I livelli di pressione sonora, ponderati con la curva di pesatura A, devono essere mediati attraverso il
Livello equivalente (Leq).
3.2.2 Valori limite differenziali di immissione sonora
Il criterio differenziale è un ulteriore parametro di valutazione che si basa sulla differenza tra livello di
rumore ambientale (LA) e quello di rumore residuo (LR):
LD = (LA ‐ LR)
Il "rumore ambientale" viene definito come il livello equivalente di pressione acustica ponderato con la
curva A del rumore presente nell'ambiente con la sovrapposizione del rumore relativo all'emissione delle
sorgenti disturbanti specifiche, mentre con "rumore residuo" si intende il livello equivalente di pressione
acustica ponderato con la curva A presente senza che siano in funzione le sorgenti disturbanti specifiche.
Nella misura del "rumore ambientale" ci si dovrà basare su un tempo significativo ai fini della
determinazione del livello equivalente.
I valori limite differenziali di immissione sonora sono pari a:
5 dB(A) per il periodo diurno
3 dB(A) per il periodo notturno,
all'interno degli ambienti abitativi. Tali valori non si applicano nelle aree classificate nella classe VI “aree
esclusivamente industriali”.
Il criterio differenziale non si applica nei seguenti casi:
se il rumore misurato a finestre aperte è inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e a 40 dB(A)
durante il periodo notturno;
se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse è inferiore a 35 dB(A) durante il periodo
diurno e a 25 dB(A) durante il periodo notturno.
Ad attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali, professionali.
Il criterio differenziale non si applica alla rumorosità prodotta dalle infrastrutture stradali, ferroviarie,
aeroportuali e marittime; da attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali
10
e professionali; da servizi e impianti fissi dell'edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo
provocato all'interno dello stesso.
Le tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico sono riportate nel Decreto
Ministeriale 16/03/1998 con particolare riferimento all’art. 2 ed agli all. A e B.
Esclusivamente durante il tempo di riferimento relativo al periodo diurno si prende in considerazione la
presenza di un rumore a tempo parziale nel caso di persistenza del rumore stesso per un tempo totale
non superiore ad un’ora. Qualora il rumore a tempo parziale sia non superiore ad 1 ora il valore del
rumore ambientale, misurato in Leq(A), dev’essere diminuito di 3 dB(A); qualora sia inferiore a 15 minuti
il Leq(A) dev’essere diminuito di 5 dB(A).
Si fa notare inoltre che, nel caso vengano riconosciute componenti impulsive o tonali penalizzabili nel
rumore ambientale, sia per l’ambiente esterno sia per l’ambiente abitativo, il livello di rumore ambientale
deve essere corretto mediante fattori correttivi (Ki):
- per la presenza di componenti impulsive KI = 3 dB;
- per la presenza di componenti tonali KT = 3 dB;
- per la presenza di componenti in bassa frequenza KB = 3 dB
Il livello di rumore corretto è pertanto definito dalla relazione:
LC = LA + KI + KT + KB
I fattori di correzione non si applicano alle infrastrutture dei trasporti.
Come previsto dal D.M. 16.03.1998, se l’analisi in frequenza rivela la presenza di componenti tonali tali da
consentire l’applicazione del fattore correttivo KT nell’intervallo di frequenze compreso fra 20 Hz e 200
Hz, si applica anche la correzione KB così come definita al punto 15 dell’allegato A (al D.M. 16.03.1998
ndr), esclusivamente nel tempo di riferimento notturno.
11
3.2.3 Fasce di pertinenza acustica per infrastrutture stradali
Il D.P.R. 30 marzo 2004 n° 142 stabilisce le fasce di pertinenza delle diverse infrastrutture stradali e i
relativi limiti d’immissione presso i ricettori sensibili, sia per infrastrutture nuove che esistenti.
TIPO DI STRADA (secondo codice della
strada)
SOTTOTIPI A FINI ACUSTICI
(secondo D.M. 5.11.01 ‐ Norme funz. e
geom. Per la costruzione delle
strade)
Ampiezza fascia di
pertinenza acustica (m)
Scuole*, ospedali, case di cura e di riposo
Altri ricettori
Diurno
dB(A)
Notturno
dB(A)
Diurno
dB(A)
Notturno
dB(A)
A ‐ Autostrada 250 50 40 65 55
B ‐ extraurbana principale 250 50 40 65 55
C ‐ extraurbana secondaria C 1 250 50 40 65 55
C 2 150 50 40 65 55
D ‐ urbana di scorrimento 100 50 40 65 55
E ‐ urbana di quartiere 30
definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in
tabella C allegata al D.P.C.M. In data 14 novembre 1997
e comunque in modo conforme alla zonizzazione
acustica delle aree urbane, come prevista dall'art. 6,
comma 1, lettera a), della legge
n.447 del 1195
F ‐ locale 30
Tabella 1.1 – Strade di nuova realizzazione
12
TIPO DI STRADA (secondo codice della
strada)
SOTTOTIPI A FINI ACUSTICI
(secondo norma CNR 1980 e direttive
PUT)
Ampiezza fascia di
pertinenza acustica (m)
Scuole*, ospedali, case di cura e di riposo Altri ricettori
Diurno dB(A) Notturno
dB(A)
Diurno
dB(A)
Notturno
dB(A)
A ‐ Autostrada
100
(fascia A)50 40
70 60
150
(fascia B) 65 55
B ‐ extraurbana principale
100
(fascia A)
70 60
150
(fascia B) 65 55
C ‐ extraurbana secondaria
Ca (strade a carreggiate separate e tipo IV CNR
1980)
100 (fascia A)
50 40
70 60
150 (fascia B)
65 55
Cb (tutte le altre strade extraurbane secondarie)
100 (fascia A)
50 40 70 60
150 (fascia B)
65 55
D ‐ urbana di scorrimento
Da (strade e carreggiate separate e
interquartiere) 100 50 40 70 60
Db (tutte le altre strade urbane di scorrimento)
100
50 40 65 55
E ‐ urbana di quartiere
30
definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in tabella C allegata al D.P.C.M. In data 14 novembre 1997
e comunque in modo conforma alla zonizzazione acustica delle aree urbane, come
prevista dall'art. 6, comma 1, lettera a), della legge n.447 d
F ‐ locale 30
Tabella 1.2 – Strade esistenti e assimilabili (ampliamenti in sede, affiancamenti e varianti)
Il D.P.C.M. 14/11/1997, art. 3, comma 2, relativamente alle infrastrutture stradali afferma che:
“Per le infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime, aeroportuali e le altre sorgenti sonore di cui all’art.
11, comma 1, legge 26 Ottobre 1995, n.447, i limiti di cui alla tabella C allegata al presente decreto, non si
applicano all’interno delle rispettive fasce di pertinenza, individuate dai relativi decreti attuativi.
All’esterno di tali fasce, dette sorgenti concorrono al raggiungimento dei limiti assoluti di immissione”.
Nella valutazione dei limiti assoluti di immissione, quindi, all’interno delle fasce non va incluso il
contributo delle sorgenti indicate, mentre va incluso all’esterno delle fasce.
All’interno delle fasce vanno invece rispettati:
- i limiti di emissione relativi a tutte le sorgenti sonore ad esclusione di quelle indicate (stradali,
ferroviarie, ecc…).
13
- i limiti di immissione assoluti, definiti dalla classificazione assegnata alla fascia, relativamente
a tutte le sorgenti sonore ad esclusione di quelle indicate (stradali, ferroviarie, ecc…).
Si riporta a tal proposito l’art. 3, comma 3, dello stesso Decreto:
“All'interno delle fasce di pertinenza, le singole sorgenti sonore diverse da quelle indicate al precedente
comma 2, devono rispettare i limiti di cui alla tabella B allegata al presente decreto. Le sorgenti sonore
diverse da quelle di cui al precedente comma 2, devono rispettare, nel loro insieme, i limiti di cui alla
tabella C allegata al presente decreto, secondo la classificazione che a quella fascia viene assegnata.”
Si ricorda infine che indipendentemente dalle fasce di pertinenza, il criterio differenziale non si applica
alla rumorosità prodotta dalle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime.
14
4 Descrizione e inquadramento dell’area
4.1 Stato di Fatto
Il progetto in oggetto riguarda la variante alla pianificazione urbanistica dell’area perimetrata ed
individuata dal P.R.G. come Scheda d’Ambito N 68 via Molino Rosso – HERA.
Si tratta di una S.t. di mq 33.393 delimitata da un tratto curvilineo di via Molino Rosso a sud,
dall’Autostrada A 14 a nord, dal complesso Alberghiero dell’Hotel Molino Rosso e della Ditta Cir Ambiente
ad est e da edifici a destinazione residenziale a ovest.
Nell’area in oggetto, di morfologia pianeggiante, insiste un edificio di forma quadrata di ca mt 65 x mt 70
x mt 7,5 e un piccolo edificio adibito a portineria.
Attualmente l’intera area è servita da un unico ingresso carrabile da via Molino Rosso.
Figura 2. Planimetria stato di fatto
15
4.2 Progetto
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo Parcheggio Pubblico che insiste in un’area di 3.635 mq
con 105 posti auto a totale soddisfacimento della Su massima realizzabile del comparto oltre ad un’Area
Tecnica esterna in cui sono in fase di allestimento varie centrali di raffrescamento a servizio dei locali
interni.
Il Parcheggio Pubblico potrà essere utilizzato, con opportuno sistema di navette, durante manifestazioni
culturali e sportive che si svolgeranno all’interno di Imola.
Il progetto prevede anche la realizzazione di un marciapiede sul lato nord di via Molino Rosso.
Figura 3. Planimetria steto di progetto
17
Figura 4. Particolare della variante in oggetto
18
4.3 PRG di riferimento
La zona di studio è classificata dal PSC del Comune di Imola (ultima modifica 31/08/2016 12:07 —
pubblicato) come " ASP_A ‐ Ambiti produttivi e terziari sovracomunali di sviluppo esistenti (art. 5.2.6)".
Figura 5. Destinazioni d’uso del PSC di riferimento
19
5 Inquadramento acustico
Ai sensi del piano di Classificazione Acustica del comune di Imola, nella zona in esame, che ricade
attualmente in classe V, valgono i limiti acustici pari a 70 dB(A) per il periodo diurno e 60 dB(A) per il
periodo notturno.
Da segnalare che la Classificazione Acustica del comune di Imola prevede l’autostrada A14 sia classificata
come strada di tipo A e l’area dell’abitazione di Hera (sarà ricompresa all’interno della fascia di pertinenza
stradale con limiti acustici pari a 70 dB(A) per il periodo diurno e 60 dB(A) per il periodo notturno per la
fascia A mentre per la fascia B il limiti acustici sono pari a 65 dB(A) per il periodo diurno e 55 dB(A) per il
periodo notturno.
Figura 6. Classificazione acustica Comune di Imola
20
21
6 Clima acustico ante‐operam
Per clima acustico s’intendono le condizioni sonore esistenti in una determinata porzione di territorio,
derivanti dall’insieme di tutte le sorgenti sonore naturali e antropiche.
La valutazione di clima acustico è una ricognizione delle condizioni sonore abituali e di quelle massime
ammissibili in una determinata area. Essa è finalizzata a evitare che il sito in cui s’intende realizzare un
insediamento sensibile al rumore sia caratterizzato da condizioni di rumorosità, o da livelli di rumore
ammissibile, non compatibili con l’utilizzo dell’insediamento stesso.
La valutazione di clima acustico deve fornire gli elementi per la verifica della compatibilità del sito
prescelto per l’insediamento con i vincoli necessari alla tutela di quest’ultimo, mediante l’individuazione e
la descrizione delle sorgenti sonore presenti nel suo intorno, la caratterizzazione del clima acustico
esistente, l’indicazione dei livelli sonori ammessi dalla classificazione acustica comunale e dai regolamenti
di esecuzione che disciplinano l’inquinamento acustico originato dalle infrastrutture dei trasporti, di cui
all’art. 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 (Legge quadro sull’inquinamento acustico) per il sito
destinato all’insediamento oggetto di valutazione.
6.1 Misure effettuate
L’area è caratterizzata da un clima acustico che vede la presenza di numerose sorgenti sonore di
tipo infrastrutturale, industriale, commerciale, artigianale e agricolo. In particolare, si segnalano le
seguenti sorgenti di rumore residuo:
SORGENTE TIPO DIURNO NOTTURNO
Traffico lungo l’autostrada A14 STRADALE X X
Traffico lungo la Via Selice STRADALE X X
Traffico in via Molino Rosso STRADALE X X
Attività circostanti ARTIGIANALE X
Tabella 6‐1 – Sorgenti di rumore residuo
22
6.1.1 Misura del clima acustico
Postazione di misura del rumore residuo ad altezza 4 m
Figura 7. Posizione di misura del clima acustico e distanza dalle sorgenti di rumore residuo
6.1.2 Descrizione delle misure acustiche eseguite
Nei giorni dal 15/10/18 al 16/10/18, in area esterna prossima al ricettore RIC_4, è stata eseguita una
misura del clima acustico di 24 ore. La scelta della postazione di misura è stata dettata da criteri di cautela
in quanto tale posizione, rispetto ai ricettori a maggior rischio di impatto, ovvero RIC_1 e RIC_2 abitativi e
R_3 uffici, è più lontana dalle principali fonti di rumore residuo (autostrada, via Molino Rosso e via Selice)
ed è maggiormente schermata rispetto ad esse per la presenza di edifici circostanti.
Ciò determina in tutta evidenza che in tale posizione il rumore residuo dovrà essere necessariamente
inferiore rispetto agli altri ricettori, ponendosi pertanto in una condizione cautelativa.
Nel grafico successivo si riporta la timeline completa della misura. Il valore di Leq indicato rappresenta il
Leq complessivo nelle 24 ore e pertanto non è utile ai fini della valutazione
I criteri e le modalità di esecuzione delle misure sono quelli indicati dal D.M. 16/03/1998. Le misure sono
state condotte il giorno 18/01/2016.
23
24
25
Il rumore residuo è caratterizzato da un andamento quasi costante nelle 24 ore e dall’assenza di eventi
anomali, componenti tonali e impulsive.
In particolare, durante il periodo diurno di apertura degli uffici, il rumore residuo presenta un
valore pressoché costante
Le caratteristiche stazionarie dell’emissione prevista e del rumore residuo rilevato consentono la
valutazione di quest’ultimo mediante il Leq, senza over adottare parametri statistici.
26
Risulta, alla postazione di misura:
TR diurno [06‐22] Lr,g = 58.0 dB(A)
TR notturno [22‐06] Lr,n = 52.0 dB(A)
I due livelli equivalenti misurati possono essere pertanto considerati cautelativamente rappresentativi del
rumore residuo in facciata a tutti i ricettori interessati dal presente studio.
6.1.3 Condizioni di misura
- I valori sono arrotondati a 0.5 dB.
- La misura è stata eseguita in giorni lavorativi, in condizioni di traffico standard.
- La misura è stata eseguita ad altezza H=4m dal piano di campagna.
- La strumentazione utilizzata per l’esecuzione delle misure fonometriche è conforme agli
standard prescritti dall’articolo 2 del D.M. 16.03.98: “Tecniche di rilevamento e di
misurazione dell’inquinamento acustico”.
Il sistema di misura soddisfa le specifiche di cui alla classe 1 delle norme EN 60651/1994 e EN
60804/1994. Il fonometro utilizzato per le misure di livello equivalente è conforme alla classe 1 delle
norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994. La risposta in frequenza della catena di registrazione utilizzata è
conforme a quella richiesta per la classe 1 della EN 60651/1994 e la dinamica è adeguata al fenomeno in
esame. I filtri e i microfoni utilizzati per le misure sono conformi, rispettivamente, alle norme EN
61260/1995 (IEC 1260) e EN 61094‐1/1994, EN 61094‐2/1993, EN 61094‐
3/ 1995, EN 61094‐4/1995. I calibratori sono conformi alle norme CEI 29‐4.
In allegato sono riportate le prime pagine dei certificati di taratura della strumentazione utilizzata. La
calibrazione della catena di misura è stata eseguita utilizzando il calibratore Larson Davis Cal200, con un
livello sonoro in uscita di 94,0 dBA alla frequenza di 1 kHz. La calibrazione è stata effettuata prima e dopo
ogni ciclo di misura: lo scostamento è risultato conforme in quanto contenuto entro 0,5 dB.
STRUMENTAZIONE MODELLO MATRICOLA
FONOMETRO LARSON DAVIS – 831 3465
CALIBRATORE LARSON DAVIS CAL 200 0446
Tabella 6‐2 ‐ Strumentazione utilizzata per i rilevamenti fonometrici
27
I dati acustici sono stati validati mediante la verifica della conformità meteorologica grazie alle
registrazioni di velocità del vento e precipitazioni effettuate mediante centralina wireless Davis Vantage
Vue mod. 6250 EU, s.n. MO161115063 installata presso la postazione di misura. Non si rilevano periodi di
non conformità meteorologica.
Le misure fonometriche sono state eseguite nelle seguenti condizioni:
• Temperatura: tra 13 e 21°C
• Umidità: tra 60% e 100%
• Pressione atmosferica: 1016 hPa
• Velocità media del vento: inferiore a 5 m/s
• Precipitazioni: assenti
6.1.4 Incertezza di misura
Come indicato nelle linee guida ISPRA 52/2009 “L’analisi di conformità con i valori di legge: il ruolo
dell’incertezza associata ai risultati di misura”, la valutazione della conformità dei livelli sonori rilevati con
i limiti di legge imposti dalla classificazione acustica del territorio deve tener conto dell’incertezza
associata alle misure.
Dato l’utilizzo di strumentazioni di classe 1, si è considerata un’incertezza di tipo B (vedi Norma UNI/TR –
Acustica. Valutazione dell’incertezza nelle misurazioni e nei calcoli di acustica).
Di seguito le incertezze di cui si è tenuto conto:
ucal: incertezza dovuta al calibratore (scostamento rispetto al valore nominale, dispersioni dovute
alla non perfetta linearità, non perfetto accoppiamento tra calibratore e microfono, condizioni
meteorologiche) pari a 0,21 dB(A) (Norme UNI/TR 11326);
uslm: incertezza dovuta al misuratore di livello sonoro (scostamento rispetto al valore nominale
e dispersioni dipendenti dalla non perfetta stabilità nel tempo, condizioni meteorologiche, non
perfetta linearità, non perfetta aderenza alla curva di ponderazione A nominale, non perfetta
isotropia della capsula microfonica, risoluzione del sistema di visualizzazione e calcolo del valore
efficace) pari a 0,44 dB(A) (Norme UNI/TR 11326).
Considerata la distanza media dei ricettori dalle principali sorgenti sonore, è stata considerata
trascurabile (< 0,1 dB(A)) l’incertezza dovuta alla posizione di misura (diverso posizionamento
del microfono nel monitoraggio per la valutazione del rumore ambientale e residuo).
Di seguito l’incertezza composta (uc) associata alle misure dei livelli sonori:
uc = (ucal2 + uslm
2)^0.5 = 0,49 dB(A)
Il limite del campo di valori, centrato sul valore misurato, entro cui si ritiene cada il vero valore del
28
livello sonoro, con una probabilità del 95% rappresenta l’incertezza estesa (U) associata al livello
di confidenza del 95% e si ottiene moltiplicando l’incertezza composta con il fattore di copertura
bilaterale k0.95, che, per il livello di confidenza del 95%, e nell’ipotesi di distribuzione gaussiana dei
dati, è pari a 1,960.
L’incertezza estesa che caratterizza le misure dei livelli sonori è pertanto:
U = k0.95*uc = 0,96 dB(A)
Essendo i risultati delle misure approssimati alla prima cifra decimale, il valore dell’incertezza (al
livello di confidenza del 95%) assunto per caratterizzare i rilievi dei livelli sonori (U) è riportato con
lo stesso grado di approssimazione:
U = +1,0 dB(A)
Seguendo le prescrizioni e le procedure delle citate linee guida ISPRA, la valutazione delle
conformità dei livelli sonori ai valori assoluti di immissione è stata fatta tenendo conto delle
incertezze delle misure ed assumendo un livello di confidenza del 95%.
Il corrispondente fattore di copertura, trattandosi in questo caso di copertura unilaterale, è pari a k’0.95
= 1,645 e la “guard band” risulta:
g = k’0.95*uc = 0,81
Dato che i limiti assoluti di immissione (DPCM 14/11/97) sono espressi senza cifre decimali, mentre
le misure dei livelli sonori sono espresse con una cifra decimale, le valutazioni sulla conformità a tali
limiti, in coerenza con le linee guida ISPRA, sono state condotte nel rispetto del numero di cifre
decimali (0) espresse nella norma di Legge, secondo le consuete regole di approssimazione
matematica: se il valore della prima cifra da scartare è inferiore a 5, si lascia la cifra da tenere senza
nessun cambiamento. Se il valore della prima cifra da scartare è pari a 5 o maggiore, si aumenta di
una unità il valore della cifra da tenere.
È stata quindi considerata la presenza di una situazione di non conformità al livello di confidenza
del 95% (probabilità di non conformità maggiore del 95%) al solo contemporaneo verificarsi delle
seguenti due relazioni (linee guida ISPRA):
[R – VL] arrotondato a 0 cifre decimali > 0
R – g – VL > 0
Con:
R = risultato della misura;
VL = Valore assoluto di immissione di
Legge; g = guard band come sopra
definito.
Nel caso in cui una delle due condizioni sopra riportate non sia rispettata, sussiste la conformità ai
limiti di legge (o per essere più precisi di ‘non non conformità’ al limiti di legge in quanto
l’oggetto della procedura è la ricerca della non conformità).
29
6.2 Valutazione delle misure
Le condizioni acustiche presenti in loco sono caratterizzate da livelli di rumorosità di fondo elevate create
dall’intenso traffico presente sull’Autostrada A14, sia in periodo diurno che notturno. Nonostante ciò il
clima acustico presente nell’area è compatibile con i livelli acustici definiti dalle fasce A e B di pertinenza
della Autostrada ed è altresì compatibile con i limiti della Classe V individuati dalla Zonizzazione acustica
del Comune di Imola.
6.3 CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI SONORE
Di seguito si riportano i dati di ingresso ricavati dalle schede tecniche, da dichiarazioni del fornitore e da
misure eseguite su impianti analoghi.
6.3.1 REFRIGERATORE 732KW HSE LN RTAF210
30
6.3.2 REFRIGERATORE 650KW DAIKIN EWAD720TZ‐PS B2
31
6.3.3 REFRIGERATORE 450KW BLUEBOX TETRIS 2AL N 43.4
6.3.4 Calcolo della potenza sonora
Di seguito si riporta la tabella di calcolo delle potenze sonore delle singole sorgenti, calcolate sulla base
delle superfici di misura e delle effettive superfici di emissione, nonché sulla differenza di emissione tra
corpo macchina (aspirazione) laterale e ventole di espulsione superiori.
Il calcolo della potenza sonora viene seguito mediante la relazione Lw = Lp + 10*log(S)
Il calcolo si riferisce alla potenza sonora massima, senza considerare le percentuali di carico ridotto (10‐
13%) e la riduzione nel periodo notturno (4‐5%). Tali valori sono applicati come parametri separati nel
modello di calcolo Soundplan
32
7 MODELLO DI CALCOLO Per la simulazione del rumore prodotto dagli impianti si è fatto ricorso al programma di previsione e
propagazione acustica SoundPlan 7.4.
7.1 Modello 3D
Il modello 3D viene realizzato inserendo nel software di simulazione tutte le superfici acusticamente
significative e dotandole di coefficienti di assorbimento e di potere fonoisolante.
Vengono poi posizionate delle opportune sorgenti aventi potenza sonora, spettro e direzionalità analoghe a
quelle umane e infine viene realizzata una griglia pseudo‐ casuale di punti di ascolto che va a definire la mappatura di isolivello dei vari parametri.
33
Figura 8. – Modello 3D visto da differenti angolazioni
34
8 IMPATTO ACUSTICO
8.1 EMISSIONE AI RICETTORI
8.1.1 Risultato in facciata ai ricettori
Di seguito si riporta la tabella dei livelli di emissione calcolati in facciata ai ricettori.
Ricevitore Classe Piano Direzion Limite Lg dB(A) Supero
RIC_1 V piano terra SE 65 45,7 ‐‐‐
RIC_1 V pian SE 65 47,0 ‐‐‐
RIC_2 V piano terra SW 65 37,3 ‐‐‐
RIC_2 V pian SW 65 40,2 ‐‐‐
RIC_3_N V piano terra NE 65 52,4 ‐‐‐
RIC_3_N V pian NE 65 53,8 ‐‐‐
RIC_3_N V pian NE 65 54,5 ‐‐‐
RIC_3_N V pian NE 65 55,1 ‐‐‐
RIC_3_N V pian NE 65 55,5 ‐‐‐
RIC_3_N V pian NE 65 55,6 ‐‐‐
RIC_3_O V piano terra NW 65 56,4 ‐‐‐
RIC_3_O V pian NW 65 58,2 ‐‐‐
RIC_3_O V pian NW 65 59,2 ‐‐‐
RIC_3_O V pian NW 65 59,9 ‐‐‐
RIC_3_O V pian NW 65 60,2 ‐‐‐
RIC_3_O V pian NW 65 59,8 ‐‐‐
RIC_3_S V piano terra SW 65 39,3 ‐‐‐
RIC_3_S V pian SW 65 41,8 ‐‐‐
RIC_3_S V pian SW 65 41,8 ‐‐‐
RIC_3_S V pian SW 65 41,8 ‐‐‐
RIC_3_S V pian SW 65 42,0 ‐‐‐
RIC_3_S V pian SW 65 42,3 ‐‐‐
RIC_4 V piano terra NE 65 49,9 ‐‐‐
RIC_4 V pian NE 65 50,7 ‐‐‐
RIC_5 V piano terra SE 65 43,8 ‐‐‐
RIC_5 V pian SE 65 45,0 ‐‐‐
RIC_6 V piano terra NE 65 45,7 ‐‐‐
RIC_6 V pian NE 65 45,8 ‐‐‐
RIC_7 V piano terra NW 65 31,2 ‐‐‐
RIC_7 V pian NW 65 34,9 ‐‐‐
RIC_8 V piano terra NW 65 39,5 ‐‐‐
RIC_8 V pian NW 65 39,5 ‐‐‐
RIC_9 V piano terra NW 65 45,1 ‐‐‐
RIC_9 V pian NW 65 44,9 ‐‐‐
RIC_10 V piano terra NW 65 32,0 ‐‐‐
RIC_10 V pian NW 65 32,9 ‐‐‐
Tabella 8‐1 – Stato futuro – livelli EMESSI ai ricettori – TR DIURNO
35
Ricevitore Classe Piano Direzion Limite Lg dB(A) Supero
RIC_1 V piano terra SE 55 45 ‐‐‐
RIC_1 V pian SE 55 46,4 ‐‐‐
RIC_2 V piano terra SW 55 36,4 ‐‐‐
RIC_2 V pian SW 55 39,4 ‐‐‐
RIC_6 V piano terra NE 55 43,6 ‐‐‐
RIC_6 V pian NE 55 44 ‐‐‐
RIC_7 V piano terra NW 55 30,5 ‐‐‐
RIC_7 V pian NW 55 34,1 ‐‐‐
RIC_8 V piano terra NW 55 42,8 ‐‐‐
RIC_8 V pian NW 55 42,6 ‐‐‐
RIC_9 V piano terra NW 55 45 ‐‐‐
RIC_9 V pian NW 55 44,6 ‐‐‐
RIC_10 V piano terra NW 55 31,4 ‐‐‐
RIC_10 V pian NW 55 32,8 ‐‐‐
Tabella 8‐2 – Stato futuro – livelli EMESSI ai ricettori – TR NOTTURNO
Nel tempo di riferimento notturno sono stati considerati solo i ricettori di tipo abitativo (abitazioni ed
hotel).
Non si prevedono superamenti del limite di emissione, sia nel TR diurno che in quello notturno.
8.1.2 Componenti tonali ed impulsive
Sulla base di quanto rilevato in campagne di misura effettuate su sorgenti simili non si prevedono
componenti tonali né impulsive. Sarà comunque responsabilità dell’impresa che si occupa dell’installazione
e della manutenzione dell’impianto mettere in atto tutti gli accorgimenti e le procedure necessarie per
evitare l’emissione di componenti tonali, in particolare da parte dei ventilatori, delle pompe e della cabina
elettrica.
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8.1.3 Confronto con i limiti di legge – stato futuro
Di seguito si riportano le tabelle di calcolo e verifica di rispondenza ai limiti di legge nei due ricettori
maggiormente esposti, ovvero RIC_3_O (piano 4) nel periodo DIURNO e RIC_1 (primo piano) nel periodo
NOTTURNO.
Ricettore RIC_3_O (piano 4) RIC_1 (piano 1)
Tempo di riferimento DIURNO NOTTURNO
EMISSIONE
Livello di emissione Le,dB(A) 60.2 46.4
Limite di emissione Le,lim,dB(A) 65.0 55.0
Verifica limite di emissione Rispettato Rispettato
IMMISSIONE
Livello di rumore residuo Lr, dB(A) 58.0 52.0
Livello di immissione Li=Le‐Lr,dB(A) 62.2 53.1
Limite di immissione Li,lim,dB(A) 70.0 60.0
Verifica limite di immissione Rispettato Rispettato
DIFFERENZIALE
Differenziale D=Li‐Lr,dB(A) 4.2 1.1
Limite differenziale D,lim,dB(A) 5.0 3.0
Verifica limite differenziale Rispettato Rispettato
Tabella 8‐3 – Valutazione di verifica del rispetto dei limiti
39
9 Conclusioni
Sulla base dello studio degli elaborati progettuali e dei monitoraggi effettuati per determinare il clima
acustico dell'area, è possibile trarre le seguenti conclusioni:
La rumorosità della zona risulta influenzata dal traffico veicolare transitante lungo l'Autostrada
A14, dalle misure svolte risulta che i limiti imposti ai ricettori dal DPR n°142 del 30 marzo 2004
''Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal
traffico veicolare" sono rispettati sia per il livello diurno che notturno;
è compatibile con il rispetto dei limiti di emissione, immissione e differenziali presso tutti i
ricettori circostanti,
è compatibile con il rispetto dei requisiti acustici passivi nei confronti degli ambienti dell’edificio
Hera Comm, di cui gli impianti di nuova realizzazione sono a servizio.
Imola 10 novembre 2019
Il Tecnico Competente in Acustica
Iscritto all’elenco Nazionale al N° 5052
Dott. Maurizio Castellari