Comune di Ferrara - Lo sviluppo sostenibile...Riguarda il sostegno alle attività produttive...

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Bilancio Sociale 2004 /07 Lo sviluppo sostenibile Lo sviluppo sostenibile 6.1 le attività produttive 6.2 il turismo 6.3 la pianificazione e la programmazione territoriale 6.4 le infrastrutture 6.5 le politiche ambientali 6.6 le azioni di miglioramento

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Bilancio Sociale 2004/07

Lo sviluppo sostenibileLo sviluppo sostenibile

6.1 le attività produttive 6.2 il turismo6.3 la pianificazione e la programmazione territoriale

6.4 le infrastrutture 6.5 le politiche ambientali6.6 le azioni di miglioramento

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L e politiche per lo sviluppo sostenibile del Comune di Ferrara si sono orientate verso una crescita economica e produttiva equilibrata ed attenta agli impatti nei confronti della società e dell’ambiente che ne possono derivare. In tal senso il sostegno delle attività produttive esistenti

e la promozione di quelle future sono accompagnati dalla riqualificazione e riconversione delle aree dismesse e il potenziamento delle infrastrutture del territorio. La realtà socioeconomica, che i dati delineano, si caratterizza per l’emergere di un sistema urbano e territoriale equilibrato e concentrato sul polo urbano principale. L’equilibrio fra i settori produttivi che costituiscono la struttura economica e il mancato effetto di dispersione territoriale di imprese ed abitanti, ha così determinato una condizione di diversità che si caratterizza, in positivo, con processi di occupazione e consumo di suolo meno accentuati che nei circostanti sistemi locali padani. L’agricoltura, il commercio all’ingrosso e al dettaglio, le attività immobiliari, il noleggio, l’informatica e la ricerca, le attività manifatturiere sono i settori produttivi principali che presentano andamenti diversi. Ottime performance sono da attribuire al settore della meccanica e a quello dei servizi rivolti all’industria e al commercio dove occupano un ruolo di spicco le società informatiche e di noleggio e le società immobiliari. Un calo delle quote di mercato si registra nei settori tradizionali del tessile e dell’abbigliamento e, ciononostante, nel territorio comunale si verifica un interessante indice di innovatività proficua. L’offerta turistica in connessione alle opportunità artistiche e culturali, ha dimostrato una crescita significativa nel medio periodo sia rispetto le strutture di accoglienza e complementari che per i flussi. Si è trattata, in altri termini, di un’offerta orientata alla qualità, tesa alla costruzione di pacchetti turistici composti da eventi culturali, tradizioni gastronomiche, intrattenimento e svago. L’Amministrazione anche attraverso l’adozione del Piano Strutturale Comunale ha orien-tato la programmazione territoriale verso i seguenti obiettivi:

• proporre un modello di sviluppo per una città efficiente, che garantisca una qualità dell’ambiente e della vita tali da attrarre e produrre ricchezza;• riconoscere come elemento fondamentale per garantire l’equilibrio del territorio un corretto rapporto con l’ambiente;• limitare il consumo di territorio dovuto alle espansioni urbane, operando prioritariamente sulla città esistente, storica e contemporanea, per migliorarne la qualità, la

densità e la varietà di funzioni;• puntare a migliorare la mobilità con il completamento delle strade di attraversamento del territorio e di aggiramento della città, disponendo gli insediamenti in modo

da rendere più competitivo l’uso di mezzi pubblici e biciclette e razionalizzando i rifornimenti di merci;• confermare e rafforzare la struttura polifunzionale dell’economia ferrarese, caratterizzata non solo dall’industria e dall’agricoltura, ma anche da un ruolo economico

sempre più importante del commercio, del turismo, dell’Università, delle strutture sanitarie e dei rispettivi indotti.

Nel Piano d’Azione Ambientale per un futuro sostenibile (programma triennale regionale per la tutela dell’ambiente 2004-2006) la Regione Emilia Romagna, individuando le principali emergenze ambientali presenti nel territorio, delinea la strategia dello sviluppo sostenibile attraverso due principali direzioni tra loro complementari. La prima è volta alla riduzione della vulnerabilità del sistema ambientale rispetto alle dinamiche antropiche e del sistema socioeconomico rispetto alle risorse e ai rischi ambientali. La seconda strategia punta alla promozione di comportamenti proattivi e responsabili nei confronti dell’ambiente da parte di tutti i cittadini, dei produttori e dei consumatori. L’obiettivo

R iguarda il sostegno alle attività produttive esistenti e la promozione di quelle future attraverso la riqualifi-cazione e la riconversione di aree dismesse e il potenziamento delle infrastrutture per le imprese, all’inter-

no di una politica attenta agli impatti ambientali e sociali delle attività imprenditoriali.

Lo sviluppo sostenibile

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evidenziato è quello di promuovere la partecipazione e la condivisione dei temi e dei problemi ambientali da parte di tutti i “portatori d’interesse”, mondi istituzionali, impren-ditoriali, sindacali, del volontariato, della scuola e della formazione, ecc. La Regione attraverso questo documento individua diversi strumenti da realizzare per raggiungere il suddetto obiettivo, ad esempio: il processo di Agenda 21 Locale, i Sistemi di Gestione Ambientale (EMAS/ISO 14001) nelle imprese pubbliche e private, singole e di distretto, la contabilità ambientale negli enti locali, l’educazione ambientale (INFEA) nelle scuole e per tutta la cittadinanza, la sollecitazione a condividere responsabilità e azioni da parte degli attori economici locali (patti territoriali, accordi volontari). Il Comune di Ferrara da anni ha sperimentato e sviluppato questi strumenti diventando una delle prime amministrazioni locali all’avanguardia in questo settore.

La presente priorità strategica è articolata nei seguenti sub ambiti di rendicontazione:6.1 Leattivitàproduttive6.2 Ilturismo6.3 Lapianificazioneelaprogrammazioneterritoriale6.4 Leinfrastrutture6.5 Lepoliticheambientali6.6 Leazionidimiglioramento

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S econdo i dati del registro Imprese della Camera di Commercio di Ferrara alla fine del 2007 le impreseattive nel Comune di Ferrara sono 11.566. Dal 2004 si osserva un leggero aumento, +26 unità nel 2005, +20 nel 2006, mentre sono diminuite di 40 unità nel 2007. Le imprese artigiane

sono 3.076, nel 2007, con un saldo negativo nell’anno di -35 unità. Le imprese possono essere istituite ed operare in unico luogo, ovvero in luoghi diversi mediante varie unità lo-cali. Il numero delle unitàlocali del comune di Ferrara è pari a 14.136 unità nel 2007. Il tassodicrescita delle imprese nel comune, sempre piuttosto contenuto e collocato al di sotto sia del dato medio regionale (0,8% nel 2006), che di quello nazionale (1,0% nel 2006), è divenuto di segno negativo nel 2007 (-0,8%), indicando che il numero delle imprese iscritte nel corso del 2007 è stato inferiore a quello delle imprese cessate. Il tasso di crescita è determinato da un tasso di natalità medio (valutando l’arco temporale degli anni 2004-2007) di 7,9% e da un tasso di mortalità medio di 7,6% sensibil-mente più elevato del dato medio regionale. Per quan-to riguarda l’andamento settoriale, è proseguita a tassi pressoché costanti e sostenuti la crescita impren-ditoriale per il comparto delle costruzioni, (+3,2% il numero delle unità locali nel 2005, +5,1 nel 2006 e +3,4 nel 2007) mentre ha registrato una accelera-zione quello delle agenzie immobiliari (+3,8% nel 2005, +4,2% nel 2006 e, più contenuta, +2,5 nel 2007). Fenomeni certa-mente riconducibili al buon andamento del settore edi-lizio-immobiliare, ma pure a processi di polverizza-zione aziendale in atto da

6.1 Le attività produttive

Tabella 1: Numero di Unità locali e d’imprese artigiane suddivise per attività economiche

2004 2005 2006 2007

Unità locali

Imprese artigiane

Unità locali

Imprese artigiane

Unità locali

Imprese artigiane

Unità locali

Imprese artigiane

Agricoltura, caccia e silvicoltura 2.044 24 2.032 27 1.980 27 1.941 23

Pesca,piscicoltura e servizi connessi 2 0 3 0 3 0 3 0

Estrazione di minerali 13 0 11 0 11 0 11 0

Attivita’ manifatturiere 1.334 782 1.331 765 1.330 750 1.336 740

Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua 15 0 15 0 12 0 13 0

Costruzioni 1.546 1.034 1.595 1.065 1.676 1.090 1.733 1.112

Comm.ingr.e dett.-rip.beni pers.e per la casa 3.853 304 3.836 292 3.894 273 3.856 257

Alberghi e ristoranti 776 10 778 10 803 7 813 5

Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. 622 354 639 357 636 339 608 312

489 1 479 0 496 0 504 0

Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca 1.971 174 2.045 183 2.130 171 2.183 174

Pubbl.amm.e difesa;assic.sociale obbligatoria 2 0 2 0 0 0 0 0

Istruzione 112 7 109 7 111 7 101 6

Sanita’ e altri servizi sociali 85 0 94 0 102 0 103 0

Altri servizi pubblici,sociali e personali 822 447 807 445 813 445 815 445

299 1 282 3 99 2 116 2

TOTALE 13.985 3.138 14.058 3.154 14.096 3.111 14.136 3.076

Fonte: elaborazione Infocamere su banca dati STOCK VIEW

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tempo nel comparto delle costruzioni, contraddistinto da un turnover di imprese molto elevato. L’incidenza delle unità locali nelle costruzioni nel comune di Ferrara è alla fine del 2006 e del 2007 del 12%: valore elevato, ma, ancora inferiore alla media del Nord-est osservata nel 2006 (15,4%). In costante seppur lieve diminuzione il settore dell’industria manifatturiera, che mostra costantemente tassi di crescita negativi del numero delle unità locali, -0,2% nel 2005, -0,1% nel 2006 e una lieve crescita del +0,5 nel 2007. In questo ambito l’incidenza maggiore per numero di imprese è quello dell’industria alimentare, seguita dalla produzione e fabbricazione di prodotti in metallo. Il comparto del commercio (ingrosso, dettaglio e riparazioni beni personali e per la casa) incide per il 25% sul totale delle imprese attive del comune. In questo settore il numero delle cancellazioni supera il numero delle iscrizioni, determinando un tasso di crescita negativo: -1,0% nel 2005, –0,4% nel 2006 e ben –2% nel 2007 (riduzioni più contenute se si osservano il numero di unità locali). Le unità locali in questo settore ammontano a 3.856 nel 2007, un terzo del totale delle unità locali presenti nel comune. Stabile, invece, il numero di alberghi e ristoranti. In diminuzione nel 2007 il numero di attività che operano nei trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (-4,4% rispetto al 2006), confermando il decremento iniziato nel 2005.La maggioranza delle 3.076impreseartigiane opera nelle settore delle costruzioni. Seguono per incidenza percentuale il settore manifatturiero e quello degli altri servizi, pubblici, sociali e personali.Prendendo in esame l’anno di iscrizione, la percentuale di imprese nate prima del 1980, quindi iscritte al registro delle imprese CCIAA nel comune di Ferrara da oltre 37 anni, è pari al 11,3% tra le imprese artigiane, valore superiore al 4,7% che si osserva tra le imprese non artigiane.Nell’ambito di un’impresa (e unità locale) le persone possono assumere determinate qualifiche (socio, socio amministratore, ecc.) o possono essere nominate a determinate cari-che (presidente, consigliere delegato, ecc.). Conside-rando tutte le qualifiche delle persone appartenenti a sedi o unità locali non cessate (Registrate) pre-senti nel comune, secondo i dati CCIAA-StockView, la quota di persone fino a 29 anni (imprenditoriagiovanile) mostra un andamento decrescente: 4,7% nel 2004, 4,4% nel 2005, 4,3% nel 2006 e 4,3% nel 2007 (tabella 3).Per concludere l’analisi con il settoreprimario, si rileva che anche negli ultimi anni è proseguito il calo delle imprese agricole, riduzione più accentuata nel comune (-0,6% nel 2005, -2,6% nel 2006 e –2,2 nel 2007) rispetto all’intero dato nazionale (-1,8% nel 2006) e regionale. Al riguardo, pur essendo diminuito nell’ultimo decennio il loro peso relativo, le 1.897 imprese agricole attive esistenti al 31 dicembre 2007, con 1.941 unità locali, rappresentano ancora il 16% dell’intero sistema produttivo ferrarese. Il calo del numero delle aziende agricole, come si può osservare dai dati dei Censimentigeneralidell’Agricoltura, è in atto ormai ininterrottamente dal 1982: le aziende agricole censite sono diminuite da 2.976 nel 1982

Tabella 2: Numero d’imprese attive per anno d’iscrizione

2006 2007

Anni Imprese attive Imprese artigiane Imprese attive Imprese artigiane

Antecedente al 1940 10 - 10 -

Dal 1940 al 1949 13 - 13 -

Dal 1950 al 1959 31 8 24 5

Dal 1960 al 1969 244 88 220 79

Dal 1970 al 1979 706 292 651 265

Dal 1980 al 1989 1.648 551 1.542 518

Dal 1990 al 1999 4.472 885 4.229 828

Dal 2000 al 2007 4.482 1.287 4.877 1.381

TOTALE 11.606 3.111 11.566 3.076

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a 2.820 nel 1990 a 2.107 nel 2000. Calano prin-cipalmente le aziende di piccole dimensioni, infatti rimane costante il numero di aziende tra i 20 e i 50 ettari (308 nel 1982, 323 nel 1990, 301 nel 2000) e crescono quelle superiori ai 50 ettari (da 86 nel 1982 a 91 nel 1990 a 102 nel 2000).L’età del conduttore è sempre più elevata: mentre erano il 25,8% le aziende con conduttore di età superiore ai 64 anni, nel 2000 raggiun-gono il 36%. Nel 2000 cresce leggermente la quota di aziende con conduttore giovane, con meno di 40 anni, da 11,1% a 13,3%, indicando una lieve ripresa nel ricambio generazionale aziendale.Nel Comune di Ferrara il commerciosuareepubbliche si de-linea come una tipologia diffusa e di interesse per ampie fasce della popolazione, dal 2004 si denota una tendenza positiva perché c’è stata un abbandono della merceologia indistinta sostituita dalla ricerca di peculiarità legate al territorio, dall’artigianato artistico, ai prodotti biologici. Inoltre, anche l’attenzione voluta dell’Amministrazione per le strutture espositive ha consentito di valorizzare e rendere più attraente questa forma di commercio. Ultimamente si riscontra un particolare interesse per la filiera corta (dai produttori ai consumatori) dei prodotti alimentari. Il commercioinsedefissa evidenzia invece una leggera contrazione, anche se hanno una andamento contrapposto il settore alimentare (-12%) e non alimen-tare (+5%), anche a causa della realizzazione di nuovi supermercati ed ipermercati che hanno generato un processo di attrazione verso le gallerie commerciali. Gli anni presi in esame dimostrano che, nonostante le difficili condizioni generali di contesto economico (2004), le attività commerciali di piccole dimensioni poste in Centro Storico, sia nel 2005 che nel 2006, hanno avuto un trend positivo con le nuove aperture che hanno superato le chiusure. Gli esercizi di vicinato fuori centro storico hanno invece impiegato più tempo per raggiungere un trend positivo poiché solo dal 2006 si sono intravisti timidi segni di ripresa. Le medie-grandi strutture hanno sostanzialmente rivolto la loro localiz-zazione nelle aree esterne al centro dove, anche per effetto della regolamentazione legislativa, mantengono il loro trend. Per quanto concerne le grandi strutture il comune di Ferrara dispone infatti di ben 17.000 mq. in tre grandi strutture, due miste (di complessivi 13.500 mq., di cui 5.900 non alimentari) e una alimentare di 3.500 mq. di vendita. In specifico sono presenti nel capoluogo di provincia due delle quattro strutture con capacità di attrazione di livello superiore (oltre la soglia dei 4.500 mq. di vendita, come definito dalle norme regionali).Una nota particolare merita il commercio su aree pubbliche meglio conosciuto come ambulante che pur rimanendo nell’ambito del contingentamento, ha visto nel triennio 2004/06 percentuali notevoli di “rotazione” ed il conseguente aumento di operatori “stranieri” nei mercati tradizionali che conservano però la tipologia merceologica tradizio-nale.

Tabella 3: Distribuzione per età dei titolari, soci, imprenditori e altre cariche delle imprese

2004 2005 2006 2007

<18 ANNI 0,02% 0,01% 0,01% 0,02%

da 18 a 29 anni 4,68% 4,34% 4,29% 4,23%

DA 30 A 49 ANNI 47,19% 46,85% 49,33% 49,69%

DA 50 A 69 ANNI 37,3% 37,47% 38,11% 38,37%

<= 70 ANNI 7,71% 8,20% 8,06% 7,69%

n.c. 3,09% 3,13% 0,20% -

Tabella 4: Numero di aziende agricole censite per dimensione

1982 1990 2000

Aziende agricole censite totali 2.976 2.820 2.107

di cui: Aziende da 20 a 50 ettari 308 323 301

di cui: Aziende superiori ai 50 ettari 86 91 102

Fonte: ISTAT, Censimenti Generali dell’Agricoltura

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Per quanto riguarda gli esercizipubblici distribuiti nelle circoscri-zioni, si riscontra nell’arco del quadriennio, un andamento pressoché costante che si attesta attorno al 620 unità. É da sottolineare che le autorizzazioni di somministrazione alimenti e bevande sono contin-gentate e le modifiche sono da imputare solo a dei subingressi nelle autorizzazioni già esistenti sul territorio.L’incremento è avvenuto con l’emissione di bandi comunali negli anni 1999/2000/2001/2002, effettuati sulla base delle norme di settore; gli obiettivi hanno tenuto conto dei dati della popolazione residente, fluttuante e dei dati che registrano un aumento tendenziale degli arrivi e delle presenze di turisti. I criteri per il rilascio di nuove autorizzazioni (normativa regionale L.R. 14 del 26/07/2003) sono in fase di revisione pertanto le nuova programmazione dovrà essere effettuata sulla base delle novità che a breve la Regione introdurrà.Nel territorio comunale i mercati (tabella 7) ubicati in diverse località e per tutto l’arco della settimana, con esclusione della domenica giorno di svolgimento di mercatini tematici sono in totale 13. La percentuale di bancarelle del settore alimentare si attesta al 30% mentre la restante parte riguarda diversi settori.Tra le iniziative perseguite che hanno avuto un buon riscontro quali azioni di richiamo promozionale e turistico per la città e che hanno assunto un carattere istituzionale vi sono: i Mercatini dei Colori e dei Sapori, del Biologico, il mercatino delle opere d’ingegno, le cose d’altri tempi, Beatrice d’Este, le Domeniche biologiche, l’artigianato artistico e delle Erbe (creato nel 2005 in 8 appuntamenti, negli anni successivi ha quadruplicato le occasioni rivolte ai cittadini).Il sistema degli incentivi economici erogati dal Comune, ha il duplice obiettivo di riqualificare e di agevolare la permanenza delle imprese esistenti e di creare nuove attività imprenditoriali. I contributi, concessi tramite bandi quali ad esempio il BandoImpreseartigianee ilBandoGiovaniprofessionisti, sono rivolti alle imprese dell’intero territorio comunale (in particolare a quelle insediate in centro storico e nel forese) e si fondano sul presupposto che le migliorie e le valorizzazioni intraprese dalle stesse, contribuiscano, conseguentemente, alla riqualifi-cazione del comparto su cui insistono. Nella tabella 8 è rappresentato il dato complessivo dei contributi erogati dall’Ente che riguarda: le attività in centro storico e fuori mura e frazioni, le attività artigianali e i giovani professionisti. Di particolare rilevanza sono anche gli incentivi erogati ai Consorzi/Coop. Fidi (tab. 9) fina-lizzati all’abbattimento dei tassi di interesse per prestiti erogati al fine del miglioramento e/o sostentamento delle aziende e rientranti nel più ampio discorso dei tassi “antiusura”. Tali contributi sono diretti a sostenere l’accesso al credito finalizzato allo sviluppo imprenditoriale da parte delle imprese in materia di investimenti. Per il 2007 la scelta politica dell’Assessorato alle Attività economiche è ricaduta sulla LR.41/97, sul Bando della ricettività turistica e sul Bando a favore dei consorzi FIDI e delle Cooperative di garanzia; di conseguenza non sono stati riproposti il Bando del Centro Storico e quello dei Centri Commerciali naturali di vicinato. Nello stesso anno, si è concluso il bando relativo ai contributi a favore delle strutture ricettive con uno stanziamento di € 140.000. Si tratta di un bando proposto per la prima volta alle strutture ricettive del Comune di Ferrara, che ha per-messo di incentivare investimenti da loro sostenuti previa presentazione della domanda, per un ammontare di circa € 1.955.455. Relativamente ai contributi afferenti alla L.R. 41/97, nel 2007 sono stati stanziati € 189.999,73, e orientati a programmi di intervento locali per la promozione e l’attivazione di “Centri Commerciali Naturali” (intesi come

Tabella 6: Numero di licenze ambulanti e percentuale di rotazione

2004 2005 2006 2007

97 447 304 158

rilascio di tipo B (itinerante) 36 269 242 343

totale rilasci 133 716 546 501

Fonte: Servizio Attività produttive e commercio - Comune di Ferrara

Tabella 5: Numero di attività commerciali suddivise per dimensione e ubicazione

2004 2005 2006 2007

1.330 1.355 1.349 1.310

esercizi in centro (oltre i mq. 250) 47 47 46 39

1.210 1.226 1.229 1.174

esercizi fuori centro (oltre i mq. 250) 100 99 98 89

Fonte: Servizio Attività produttive e commercio - Comune di Ferrara

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centri urbanizzati a voca-zione commerciale), di aree urbane centrali e periferi-che, di centri urbani minori e di frazioni. Tali program-mi sono stati finalizzati alla attivazione di processi di rilancio socioeconomico dell’area attraverso opere di miglioramento del conte-sto fisico e di formazione di partnership pubblico – pri-vate per la promozione del-le aree stesse. Le iniziative che il Comune ha realizzato e realizzerà, per le aree di intervento, ammontano a € 1.720.630. Il Comune di Ferrara risulta essere al 1° posto nella graduatoria stilata dall’Amministrazione Provinciale. L’entità del contributo è nella misura minima del 20% delle spese complessive ammissibili e comunque per un importo non superiore a € 200.000. A tutt’oggi non è ancora stata definita e assegnata l’entità del contributo. Il bando a favore dei Consorzi FIDI e delle Cooperative di garanzia, d’importo stanziato nel 2007 pari a 50.000 euro, ha inteso favorire lo sviluppo economico locale concedendo contributi per l’abbattimento dei tassi di interesse alle imprese aderenti ai Consorzi FIDI e/o alle Cooperative di Garanzia operanti nel territorio comunale (Area centro storico) promuovendo, attraverso queste strutture lo sviluppo e la qualifi-cazione delle imprese esistenti e incentivando la nascita di nuove imprese. Il numero totale delle domande presentate è stato di 40, suddivise tra i vari Consorzi o Cooperative.Il Comune di Ferrara, di concerto con gli operatori economici costituitisi in Associazione Temporanea di Impresa (ATI), ha inteso promuovere progettidiriqualificazione dell’area delimitata entro mura al fine di rendere compatibili i servizi commerciali con le funzioni territoriali in ordine alla viabilità, alla mobilità dei consumatori e all’arredo urba-no. Le parti si sono impegnate tramite convenzione, alla realizzazione del progetto relativo alla riqualificazione e valorizzazione commerciale del centro urbano a vocazione commerciale, in particolare nelle aree:• Cortevecchia; • Cairoli-Teatini;• Giardino delle Duchesse (Via Garibaldi primo tratto, Piazza Municipa-

le).L’ammontare complessivo da parte dei privati ammonta a € 6.484.842

per complessivi 122 operatori commerciali così suddivisi con una

Tabella 7: mercati distinti per ubicazione e numero di posteggi

MERCATI ZONA POSTI

mercato ordinario piazzale San Giovanni - giovedì fuori mura 15

mercato ordinario viale Krasnodar - sabato fuori mura 20

mercato ordinario del lunedì entro mura 220

mercato ordinario via Barlaam martedì fuori mura 18

mercato ordinario Barco - martedì piazza Emilia frazione 24

mercato ordinario piazzale giochi - mercoledi’ fuori mura 24

mercato ordinario Porotto mercoledì- via Giovannini frazione 15

mercato ordinario del venerdì piazza Bruno Buozzi frazione 38

mercato ordinario san Martino sabato- piazza Berlinguer frazione 11

mercato ordinario San Bartolomeo in bosco sabato - via Cervella frazione 14

mercato giornaliero dal martedì al sabato- piazza Travaglio entro mura 8

mercato ordinario di villa Fulvia - mercoledì - via Valle Mantello fuori mura 4

mercato ordinario del venerdì centro storico 90

Fonte: Servizio Attività produttive e commercio- Comune di Ferrara

Tabella 8: Contributi alle attività produttive

2004 2005 2006 2007

contributi assegnati in euro 353.581 360.500 392.499 46.0001

111 139 139 -

Fonte: Servizio Attività produttive e commercio- Comune di Ferrara

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Bilancio Sociale 2004/07PS6 • LO SVILUPPO SOSTENIBILE

170 6.1 ~ Le attività produttive

Bilancio Sociale 2004/07 PS6 • LO SVILUPPO SOSTENIBILE

6.1 ~ Le attività produttive 171

percentuale di assegnazione pari al 2,86% sull’ammontare del contributo:

• Associazione temporanea di impresa tra “La Bottega del Pane”, “Nuova cremeria”, “Soc. Chiossi & Chiossi”, “Club Parrucchieri”: 4 aziende (€ 6.605,73);

• Associazione temporanea di impresa “Ferrara in centro”: 61 aziende (€ 120.030,00);

• Consorzio Sviluppo e Commercio: 28 ambulanti e 29 Com-mercio Fisso (€ 63.364,00);

• Totale complessivo contributi assegnati: €189.999,73.Relativamente ad una politica di investimenti a favore dell’im-prenditoria locale, dai dati emerge un trend positivo sia per le strutture ricettive che per le imprese che hanno fatto richiesta di contributo in base alla L.R. 41/97.

Tabella 9: Contributi erogati a Consorzi e Coop di Garanzia

2004 2005 2006 2007

contributi stanziati in euro 150.000,00 175.000,00 175.000,00 145.000,00 1

contributi assegnati 150.000,00 175.000,00 139.795,002 -

7 8 63 -

Fonte: Servizio Attività produttive e commercio- Comune di Ferrara1. 145.000,00 € sono stati stanziati quale contributo per l’operatività dei Consorzi FIDI e alle Cooperative di Garanzia, si è in attesa di rendicontazione da parte loro; ad AGRIFIDI per il 2006 sono stati assegnati €15.951,00 per rendicontazione inferiore ad € 30.000,00, mentre per il 2007 non è stato assegnato alcun contributo.2. contributi assegnati sono inferiori causa minore operatività per problemi tecnici, relativi a fusione di Con-

€. 30.000,00 sull’operatività del 2006

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Bilancio Sociale 2004/07PS6 • LO SVILUPPO SOSTENIBILE

172 6.2 ~ Il turismo

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6.2 ~ Il turismo 173

N egli anni compresi tra il 2004 ed il 2007 le strategie comunali si sono evolute, in virtù della valorizzazione delle potenzialità collegate all’interazione con altri soggetti, del lavoro del Servizio Turismo e della scelta di una progettualità a ridotto impatto finanziario, pur

mantenendo i compiti istituzionalmente assegnati e l’attività di promozione intesa nel senso più tradizionale del termine. Tra le attività più rilevanti, sul versante dell’in-terazione, va sicuramente menzionata quella dell’“AssociazioneCittàeSitiUnesco”, che ha contribuito in maniera significativa ad una qualificata promozione del sito ferrarese, inserendolo in un circuito turistico-culturale di altissimo profilo.La città di Ferrara è stata inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO dal 1995. Con questa iscrizione si sancisce il valore universale del Sito in quanto elemento unico al mondo e sostanzialmente lo consegna alla comunità locale che ha il compito di garantirne la tutela e la conservazione e di promuoverne la valorizzazione. Ogni Sito ha il compito di redigere un proprio Piano di gestione, con il quale definire strategie di valorizzazione compatibili con la necessità di tutelare il valore universale del bene. In Italia ci sono, ad oggi, 41 Siti inseriti nella Lista. Nel 1997 alcune città allora iscritte (inizialmente 7), si sono costituite in Associazione città UNESCO con l’intento di dare strategie comuni alle città comprese nella lista. Dal 2003 la presidenza dell’Associazione è stata assunta dal Sindaco di Ferrara, che la detiene tuttora e, nel frattempo, i Soci aderenti all’Associazione sono diventati 48. Dal 2007, a seguito della richiesta del Ministero dei Beni Culturali di assumere il ruolo di proprio referente unico, l’Associazione ha modificato la propria denominazione in “Associazione Città e Siti UNESCO”. Dal 2003 lo staff tecnico amministrativo dell’Associazione nazionale è composto da personale del Comune di Ferrara che svolge sia funzioni di segreteria che tecniche e, dal 2005, viene pubblicata la rivista dell’Associazione, “Siti”, a distribuzione gratuita, sempre grazie all’impegno del Comune di Ferrara. Nel corso del 2007 l’Associazione ha svolto un ruolo particolarmente importante in occasione della candidatura dei Siti per l’assegnazione dei finanziamenti istituiti dalla legge 77/06. In sostanza negli ultimi anni il ruolo dell’Associazione si è evoluto da soggetto rappresentativo delle città UNESCO italiane, a strumento di riferimento per l’attuazione della legislazione nazionale di settore. Nell’ambito delle iniziative a rilevanza turistico culturale, con il coinvolgimento dell’Associazione UNESCO, si è tenuta nel 2007 la XIVa edizione del “SalonedelRestauro”. In questo contesto si è realizzato uno spazio espositivo dell’Associazione UNESCO e si è tenuto il Convegno “1a giornata di studi delle Città Italiane Patrimonio UNESCO – Fra Restauro e Sviluppo – Una sfida per le Città”, con il Patrocinio del Ministero per i Beni e Attività Culturali e dell’Associazione Città Italiane Patrimonio UNESCO.Ferrara, sempre nell’ottica della condivisione di azioni, può senz’altro essere insignita dell’appellativo di “cittàinrete”, inserita in una pluralità di reti di relazione che coprono ambiti ben più vasti, specifici e differenziati: il ruolo universitario colloca Ferrara nel network di città come Bologna e Padova, quello turistico in una rete ad hoc, composta da un articolato sistema policentrico di “città d’arte” come Mantova, Ravenna e Modena. In tale ottica, nel corso del 2004 e del 2005 le città di Ferrara, Mantova e Ravenna lavorarono alacremente per realizzare un distretto turistico, provvisoriamente denominato “Treno della Cultura”. Purtroppo, i rilevanti impegni finanziari che dovevano essere assunti dalle tre Amministrazioni si ritrovarono di fronte ad uno scoglio insormontabile nel momento in cui cambiarono, nel 2005 e nel 2006, le Ammini-strazioni di Mantova, prima, e Ravenna poi. Però, alla luce della valorizzazione della città in quanto “città d’arte”, si è rivelata comunque decisiva l’adesione all’UnionediProdotto della Regione Emilia-Romagna, che in questi anni ha consentito di partecipare ad azioni mirate alla promozione del nostro territorio. Le strategie di inter-vento adottate dal Comune di Ferrara si sono mosse principalmente nel contesto del Programma d’Area del Centro Storico e di Ferrara Città d’Arte. L’intervento di maggior evidenza in tale ottica è stato realizzato nel 2007, con lo studio, la realizzazione e l’installazione di una cartellonisticapedonale turistica nel centro cittadino.Un altro progetto studiato nell’ottica di fare promozione attraverso la collaborazione con altri enti, è quello della MobilityCard: attraverso la stipula di apposite convenzioni, gli aderenti a determinate associazioni godono dell’ingresso gratuito nelle strutture museali comunali per sé e per gli accompagnatori, nonché di prezzi di favore in alcune strutture commerciali aderenti. Ciò consente di sfruttare la rete di comunicazione delle suddette associazioni, addivenendo ad una capillare operazione

6.2 Il turismo

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172 6.2 ~ Il turismo

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6.2 ~ Il turismo 173

promozionale che coinvolge l’intero territorio nazionale. Il gradimento nei confronti di tale operazione è stato confermato dall’aumento delle Associazioni che, anno dopo anno, hanno contattato il Comune per essere inserite all’interno del progetto: dal 2004 al 2007 hanno aderito CGIL, ETSI-CISL e CISL, CNA FNAP, UIL Emilia-Romagna, UNPLI, CTS e AVIS.Per quanto concerne l’attività di promozione intesa nel senso tradizionale del termine, nel quadriennio in esame è da rilevare un mutamento strategico, in parte dovuto anche alla diminuzione delle risorse finanziarie. Si è completamente interrotta l’attività di partecipazione del Comune a fiere di settore, salvo la presenza costante alla Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte, e si è invece mantenuta la visibilità attraverso partecipazioni di enti territoriali o associativi (cui Ferrara appartiene) come Provincia, Regione, Associazione Siti Unesco. Per quanto riguarda, invece, gli spazi sui media (riviste e tv), ad esclusione del programma “La domenica in viaggio” rea-lizzato nel 2004, si è mantenuta la presenza a livello nazionale attraverso il solo contributo organizzativo-logistico-informativo fornito a giornalisti e troupe televisive, che ha portato alla realizzazione di servizi senza impegni finanziari del Servizio Turismo. La presenza di Ferrara, nel quadriennio in questione, è stata rilevante: sono state realizzate quattro fiction RAI ed una media di almeno due servizi televisivi l’anno, oltre a servizi realizzati grazie all’invio di materiale video approntato dall’Am-ministrazione. Sulle riviste, il solo Servizio Turismo ha garantito, con il supporto informativo, almeno un paio di servizi l’anno su riviste di settore. L’attività relativa agli educational ha subito una battuta d’arresto, sempre nell’ottica di limitare gli impegni finanziari, e l’iniziativa di maggior rilievo è stata realizzata a costo zero nel 2006, mirata al mercato statunitense.Dal 2004 al 2007 sono state investite risorse per contribuire alla realizzazione di importanti manifestazioni destinate ad un vasto pubblico, dotate di capacità di attrattiva a livello nazionale. In particolare, si vedano la Festa d’estate, il Ferrara Balloons Festival e la Festa di Capodanno, realizzate in collaborazione con altri partners ma con il decisivo impegno organizzativo del personale comunale. I dati riguardanti le presenze in città nei periodi di tali manifestazioni dimostrano che si tratta di eventi in grado di autopromuoversi e garantire l’afflusso di turisti in città nei periodi interessati, incidendo sostanzialmente sull’attività delle strutture ricettive. Le basi gettate nel corso di questo ciclo temporale tendono a far sì che il turismo sia in grado di diventare un volano per lo sviluppo del territorio, coinvolgendo sensibilmente i soggetti privati e cercando di far emergere nuove forme di attività legate al settore. Nella stessa ottica, al Turismo è stato assegnato il compito, sino al 2006, di supportare le attività legate al Palio di Ferrara e, ancora oggi, a quelle collegate alla locale tappa della Mille Miglia.Tra i compiti tradizionalmente collegati all’attività del Servizio Turismo permangono quelli relativi alla ricezione, inserimento, elaborazione dei dati collegati ai flussituristici che, nel corso degli anni, hanno consentito di adeguare l’offerta, diversificata e migliorata, delle strutture ricettive, di potenziare le attività oggetto di maggior gradimento, di condurre ampie concertazioni al fine di sensibilizzare le attività commerciali alle aperture continuate o serali per offrire maggiori servizi ai turisti con periodi di sperimentazione. Inoltre, vengono costantemente monitoratelestrutturericettive, al fine di garantire all’utente uno standard qua-litativo adeguato alle aspettative e, alla luce delle preferenze manifestate, aver modo di individuare la composizione delle fasce di turisti ed il tipo di offerta più consona. Nei dati che riguardano le strutture ricettive (tab. 11) si osserva una modifica pressoché nulla sulle strutture prettamente più classiche quali quelle degli alberghi, mentre, al contrario, è evidente un andamento in crescita, in linea con le tendenze nazionali, di quel-le strutture legate al mondo rurale (le strutture agrituristiche dal 2004 hanno più che raddoppiato il loro numero) ed a quelle, che rivestono la caratteristica di novità, più legate a fasce di reddito medie e più vicine a forme di gestione familiare.

Tabella 10: Arrivi e presenze turistiche suddivise tra italiani e stranieri

2004 2005 2006 2007

arrivi italiani 121.020 114.798 120.867 143.699

arrivi stranieri 48.403 46.911 48.163 53.890

Totale 169.423 161.709 169.030 197.589

presenze italiane 263.992 235.972 252.800 316.946

presenze straniere 112.389 110.836 113.610 127.169

Totale 376.381 346.808 366.410 444.115

Fonte: Servizio Turismo - Comune di Ferrara

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174 6.2 ~ Il turismo

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6.2 ~ Il turismo 175

Nel settore turistico si sta diffondendo la consapevolezza che la qualità dell’am-biente di una destinazione influisce la scelta del turista e, investire in tale ambito, significa oggi differenziarsi rispetto ad altre destinazioni concorrenti. Quindi servire meglio il proprio cliente ed investire in uno sviluppo turistico sostenibile nel lungo termine, crea le basi per una competitività non basata esclusivamente sul prezzo. Su questi concetti si basa il progetto Ecolabel di Legambiente Turismo organizzazione che da anni è impegnata a sensibilizzare gli operatori del settore turistico verso il rispetto e la tutela dell’ambiente, loro patrimonio primario. In sintesi le strutture ri-cettive che aderiscono, e dal 2005 vi partecipano anche alcune ferraresi, devono mi-gliorare la propria gestione dal punto di vista ambientale: attraverso l’installazione di dispositivi per il risparmio energetico e idrico, l’utilizzo di prodotti freschi di sta-gione e provenienti da agricoltura biologica, la promozione nei confronti dei propri ospiti di mezzi alternativi all’auto per gli spostamenti dalla struttura come il mezzo pubblico e la bicicletta. Oltre alla strutture che partecipano al progetto Ecolabel, a Ferrara nel 2007 quasi il 70% delle attività di accoglienza mettono a disposizione della propria clientela biciclette, con un trend negli anni in crescita, anche grazie al potenziamento dei percorsi ciclabili comunali e provinciali (tabella 12).Il Comune di Ferrara, Assessorato alle Attività Economiche-Sportello Europa e As-sessorato al Turismo e Sicurezza-Ufficio Accoglienza Turistica, ha sviluppo negli anni 2004 e 2005 il progettocomunitarioC.A.R.E. (Città Accessibili delle Regioni Europee). Il progetto, cofinanziato dalla Commissione europea e dal Ministero del-l’economia e con capofila la Regione Emilia-Romagna, si basa sulla condivisione a livello transnazionale di strategie di sviluppo della città in cui l’accessibilità rappre-senti per tutti gli utenti una chiave della qualità; l’obiettivo è di rendere più adatte le risorse territoriali alle esigenze di tutti gli utenti con bisogni speciali. A livello europeo, nell’ambito del progetto, è stata condotta una ricerca dedicata all’analisi delle esigenze dei residenti e dei turisti con bisogni speciali nei confronti di una città ospitale. La ricerca ha coinvolto un campione ampiamente rappresentativo di persone intervistate (6.545 interviste tra residenti e turisti con bisogni speciali). A Ferrara il campione intervistato è stato composto da 150 residenti e 200 turisti che hanno espresso nei primi tre posti, quali elementi per essere un città ospitale per tutti, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il miglioramento dell’accessibilità dei trasporti pubblici e la presenza di servizi per persone con disabilità.Questa indagine ha messo in luce anche che i servizi ferraresi più apprezzati risultano essere in ordine di gradimento, i musei e le bellezze artistiche, la gastronomia e i ristoranti,

Tabella 11: Consistenza strutture ricettive

2004 2005 2006 2007

Strutture alberghiere

5 stelle 1 1 1 1

4 stelle 9 9 9 10

3 stelle 10 10 11 13

2 stelle 8 8 7 4

1 stella 5 5 5 4

res. Turistica 4 4 4 5

Totale 37 37 37 37

Strutture extralberghiere

35 41 42 32

campeggi 1 1 1 1

agriturismo 4 7 11 12

ostelli 1 1 1 1

app. vacanze - - 3 12

altri esercizi 20 25 26 34

Totale 61 75 84 92

Fonte: Servizio Turismo - Comune di Ferrara

Tabella 12: Esercizi turistici aderenti a Ecolabel e presenza di biciclette di cortesia

2004 2005 2006 2007

Esercizi turistici che aderiscono all’Ecolabel di Legambiente Turismo (avviato nel 2005) - 16 11 12

Attività di accoglienza con offerta di biciclette di cortesia (dati %) 47 49 63 69

Fonte: Annuario delle strutte ricettive - Provincia di Ferrara

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174 6.2 ~ Il turismo

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6.2 ~ Il turismo 175

le bellezze naturali e gli eventi culturali (mostre, concerti, ecc). Oltre all’indagine, ogni partner del progetto ha realizzato un documento “Viaggiare in Europa: le guide alle città ospitale ed accessibili”. Per la città di Ferrara l’opuscolo contiene itinerari sui servizi e strutture turistiche che rispondono alla richiesta di un’informazione garantita da parte dei clienti con esigenze particolari.Nell’ambito delle Fiere pur riscontrando una lieve diminuzione delle manifestazioni fieristiche (nel 2005 manca H2O che è biennale), si rileva un bilancio positivo in termini di espositori con un fisiologico avvicendamento dei settori merceologici interessati. Cresciute anche le dimensioni spaziali (spazi affittati netti), dato, quest’ultimo, che conferma la fiducia, espressa dai vari settori di mercato, nelle molteplici opportunità di incontro tra domanda e offerta proposta dalle manifestazioni fieristiche. Il nuovo mercato del turismo congressuale, nonostante le difficoltà dell’economia italiana, ha ottenuto nel primo semestre 2005 risultati soddisfacenti, confer-mandosi come segmento in espansione, e Ferrara Fiere Congressi ha iniziato a proporsi come location congressuale proprio a partire dal 2004. Anche in questo caso si è mantenuto costante il numero degli eventi organizzati, mentre si regi-stra una crescita importante nelle presenze. All’interno della struttura, oltre alle manifestazioni direttamente organizzate e gestite da Ferrara Fiere e Congressi - Ferrara/MotoExpo, Antiquarimercanti e RemTech/1° salone sulle bonifiche siti contaminati - si sono svolti eventi fieristici organizzati da agenzie esterne (Expo E-learning e Liberamente). Un quadriennio di consolidamento, quello preso in esame, che pone solide basi per un progetto di sviluppo futuro. Il settore fieristico e congressuale, infatti, anche nella realtà ferrarese si sta sempre più legando a stretto filo non solo con il mondo delle imprese ma anche con tutto quanto concerne le occasioni di incontro pre e post evento (leisure).Per quanto riguarda, infine, le struttureaffidatealServizioTurismo, sono rimaste invariate dal 2004: l’Ostello Estense, affidato nel corso del 2007 ad un nuovo gestore, previo espletamento di gara ad evidenza pubblica; il Campeggio Comunale, affidato con il medesimo sistema a privati dal 2005; i bagni pubblici, i cui servizi sono assicurati da una cooperativa sociale sotto la supervisione comunale per quanto riguarda numero di fruitori, incassi, acquisto materiali, orari di apertura. Essendo le prime due strutture imprescindibili per una città che voglia attrarre turismo scolastico e a fascia di reddito limitata, è altresì indispensabile un costante controllo del rispetto delle condizioni dettate ai gestori dall’Amministrazione al fine di assicurare un servizio di qualità a costi contenuti.

Tabella 13: Informazioni generali su Ferrara Fiere e Congressi

2004 2005 2006 2007

15 14 15 12

espositori 1.940 1.870 2.030 2.270

visitatori 118.032 127.850 132.560 119.900

51.000 51.500 58.434 59.700

convegni 25 23 24 25

partecipanti 6.270 7.790 7.800 9.820

Fonte: Ferrara Fiere e Congressi

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176 6.3 ~ La pianificazione e la programmazione territoriale

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6.3 ~ La pianificazione e la programmazione territoriale 177

F errara è interessata da tre processi molto importanti, che ne condizionano e ne stanno caratterizzando l’evoluzione:

• la definizione del nuovo piano urbanistico comunale e, congruentemente, la necessità di attuare adeguati interventi di riqualificazione, viste le forti trasformazioni in atto all’interno della città;

• la predisposizione del Piano di Gestione UNESCO e del Programma Speciale d’Area per il Centro Storico quali strumenti integrati per una “salvaguardia attiva” del sito di Ferrara, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’unicità e la complessità del suo Centro Storico;

• la costituzione di una Società di Trasformazione Urbana per gestire la riqualificazione urbana di importanti parti di città, quali l’ex mercato ortofrutticolo di corso Isonzo e il “palazzo degli specchi”.

Con il nuovopianourbanistico l’Amministrazione intende creare un quadro normativo che dia un disegno coerente del futuro della città a medio e lungo termine. Il nuovo piano, secondo i dettati della legge urbanistica regionale, si articola nel Piano Strutturale Comunale (PSC), nel Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) e nel Piano Operativo Comunale (POC).Il PSC, elaborato nel corso del presente mandato ed adottato dal Consiglio nel settembre 2007, è lo strumento che delinea le scelte strategiche di assetto e sviluppo del territorio nel lungo termine e tutela l’integrità fisica e ambientale e l’identità culturale dello stesso, individuando i livelli di sostenibilità delle scelte. I concetti trainanti del PSC sono:

• lavorare sulla città esistente, limitando il consumo di territorio e privilegiando la riqualificazione delle parti di città storiche e contemporanee, a partire dalle aree dimesse;

• espandere il centro, portando nelle periferie la qualità, la densità e la pluralità di funzioni tipiche del centro storico;• costruire nuove reti e relazioni fra le diverse parti della città e del territorio attraverso la realizzazione di nuove connessioni e la valorizzazione di nuove centralità,

dalla fascia del Volano al Palaspecchi, dall’area dell’ex Mof a via Bologna oltre che in buona parte della periferia;• definire una città verde, basata sulla qualità, oltre che sulla quantità, degli spazi per servizi, con la creazione dei parchi Sud e Est e la loro connessione al parco

Bassani• definire una città dell’automobile sull’asse di collegamento fra i caselli autostradali e caratterizzata dalla presenza di attività commerciali, fieristiche, universitarie.

Il RUE ha il compito di disciplinare l’attività edilizia in generale e le trasformazioni urbanistiche nella città consolidata e nel territorio rurale, gli interventi diffusi sul patrimonio edilizio esistente nel centro storico e nelle aree da riqualificare e gli interventi nelle aree produttive consolidate, tutelando in particolare la qualità diffusa degli insediamenti e del territorio. Il processo di formazione del RUE ha visto l’approvazione da parte del Consiglio, dopo una fase di consultazione degli operatori del settore, di un Documento degli obiettivi che dà indicazioni sui contenuti e sulla forma del Regolamento in corso di redazione. E’ infine in corso di redazione l’analogo Documento degli obiettivi che costituirà la base per la fase concorsuale con cui saranno selezionati gli interventi privati da inserire nel primo POC, piano-programma il cui compito sarà quello di coordinare nel quinquennio di validità gli interventi di trasformazione del territorio che verranno realizzati dalle pubbliche amministrazioni e dagli operatori privati.Il 17 luglio 2006 la Giunta regionale ha deliberato l’attivazione di un Programmaspecialed’Area appositamente concepito per il Centro Storico di Ferrara: si tratta di uno strumento a sostegno dello sviluppo locale di cui si è dotata la Regione Emilia-Romagna (ai sensi della L.R. 30/96), fondato sul confronto tra i soggetti pubblici e privati

6.3 La pianificazione e la programmazione territoriale

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176 6.3 ~ La pianificazione e la programmazione territoriale

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6.3 ~ La pianificazione e la programmazione territoriale 177

che operano in un determinato territorio e in grado di attrarre per l’area interessata risorse economiche aggiuntive grazie a canali preferenziali di finanziamento. Con il presente Programma d’Area si intende favorire la configurazione del Centro Storico di Ferrara come spazio aperto, motore della città verso il futuro, orientato all’innovazione culturale, alle giovani generazioni, verso un modo di essere che crei valore percepito attraverso il “saper fare bene”, individuando una serie di interventi che consentano di:

• trasformare importanti aree e creare nuovi spazi con l’obiettivo di rafforzare gli elementi di caratterizzazione della città, verificando la possibilità di riservare una parte della volumetria degli edifici a edilizia sociale o agevolata/convenzionata per giovani coppie, al fine di rivitalizzare il centro storico anche attraverso un ringio-vanimento dei residenti;

• recuperare alcuni sistemi spaziali celati con l’intento di rinnovare nuovi ambiti ed incrementarne la funzionalità; • creare nuovi sistemi di accessibilità, di sosta e di percorrenza ed al contempo potenziare i servizi ai cittadini; • valorizzare le attività commerciali ed economiche del Centro Storico, vero e proprio “centro commerciale naturale”, attraverso il potenziamento delle attività esistenti,

l’insediamento di nuove attività, la qualificazione degli operatori. Nello specifico il Programma d’Area si articola nei seguenti 5 Sistemi di Azione, tutti afferenti alla qualità e al benessere urbano:

1. Il sistema delle piazze centrali 2. Il sistema delle vie turistico-commerciali e delle botteghe 3. Il sistema delle accessibilità e dei parcheggi 4. Il recupero fisico-funzionale di importanti aree strategiche della città 5. La manutenzione e ristrutturazione programmata delle Mura e degli edifici ed aree monumentali della città.

A fine 2007 è stata costituita FerraraImmobiliareSocietàdiTrasformazioneUrbana spa (STU) con il compito di riqualificare e mettere a sistema tre ambiti urbani. Questo innovativo strumento, a partecipazione pubblico-privata consentirà all’Amministrazione comunale di realizzare interventi di trasformazione, in attuazione degli strumenti urbanistici previsti dal nuovo Piano Strutturale Comunale, attraverso un’operazione complessa che prevede l’acquisizione degli immobili interessati, l’intervento di recupero e di riqualificazione e la successiva commercializzazione. Le aree interessate attualmente in stato di degrado sono il Palazzo degli specchi in via Beethoven, l’ex MOF-Darsena e l’ex AMGA per un totale di circa 190.200 mq di superficie interessata. Nel primo ambito è prevista una parziali demolizione della struttura e una generale ristrutturazione per adibire i fabbricati a residenza privata e pubblica con spazi verdi e impianti sportivi riqualificati e ampliati (l’obiettivo è di aprire il cantiere prima della fine del 2008). Nell’area ex MOF- Darsena sarà realizzato un edificio direzionale pubblico che ospiterà uffici della Provincia e del Comune, ci sarà un parcheggio per circa 600 posti auto e aree destinate al residenziale privato. In Darsena verrà riqualificato la parte fluviale integrandola con quella dell’ex MOF. Infine nella zona dell’ex AMGA ci sarà una generale ristrutturazione urbanistica da destinare prevalentemente a residenziale.

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6.4 ~ Le infrastrutture 179

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6.4 ~ Le infrastrutture 179

U no strumento per lo sviluppo del territorio utilizzato nel Comune di Ferrara è l’Incubatored’impresa ossia una struttura di accoglienza temporanea rivolta alle nuove attività imprenditoriali.

In questa struttura le imprese usufruiscono di spazi attrezzati, servizi comuni e specifiche consulenze su formazione manageriale, ricerca di partner e di finanziamenti, e sviluppo dell’idea imprenditoriale; questo supporto consente di contenere le spese troppo elevate nella fase di start up e quindi agevolare lo sviluppo dell’impresa. La prima esperienza nel territorio comunale, localizzata a Cassana, è stata avviata nel 2002 in collaborazione con SIPRO SpA che gestisce la rete degli incubatori provinciali, questa sede consente di ospitare 11 piccole imprese su una superficie complessiva di 4.500 metri quadri. Nel 2006 il Comune di Ferrara ha stanziato € 2.132.000 per la realizzazione, in collaborazione con l’Università di Ferrara, di una nuova area d’insediamento ad alta concentrazione d’imprese innovative presso l’Università. L’obiettivo di questo progetto è la realizzazione di una struttura high-tech idonea a promuovere il trasferimento della ricerca al mondo imprenditoriale e la creazione di sinergie tra gruppi di ricerca accademici e le imprese operanti in settori innovativi del settore biomedicale, del settore tecnologico-meccanico e del settore tecnologico-informatico. Il progetto comporta la creazione di spazi d’incontro tra gli operatori delle unità produttive, i visitatori e i clienti di tali attività e gli studenti del polo tecnologico quali futuri fruitori delle unità operative, tenendo altresì conto dell’abbattimento delle barriere architettoniche, dei criteri di comparti-mentazione antincendio, del risparmio energetico, dei criteri di salute e igiene nell’ambiente di lavoro e dei criteri di sicurezza. Nell’intervento, che dovrebbe essere terminato nel primo trimestre del 2008 e riguarderà un’area di 6.000 mq, è prevista la realizzazione, oltre alle aree comuni di cui sopra, di 6 moduli (eventualmente 8) da destinare ad altrettante attività produttive.Da qualche tempo la crescente consapevolezza degli effetti ambientali, economici e sociali connessi alla consistenza e alle modalità di svolgimento dei trasporti di merci e cose in ambito urbano (cosiddetta logistica urbana) ha indotto le autorità competenti sia a livello nazionale che locale - nonché le aziende e gli operatori del settore ad attivare delle azioni volte a migliorare l’organizzazione e le modalità di effettuazione dei movimenti di merci all’interno dei centri urbani, per ridurre i suoi gravi impatti negativi sulla qualità della vita e per contrastare le più evidenti inefficienze organizzative ad esse connesse, attraverso la promozione di studi, ricerche specifiche e l’implementazione di progetti pilota. Come ormai ampiamente noto il trasporto merci all’interno delle città rappresenta una importante ed insostituibile componente della vita urbana, diretto indicatore del livello di sviluppo economico e sociale della città stessa.Le ricadute negative che impattano variamente sul territorio e la vita collettiva sono:

• incremento della congestione del traffico passeggeri e merci nelle aree urbane;• aumento dell’inquinamento ambientale sia acustico che atmosferico con evidenti peggioramenti della qualità della vita ;• riduzione della attrattività turistica e commerciale della città;• diminuzione dell’accessibilità ai centri storici.

A seguito di queste ricadute, il Comune di Ferrara ritiene utile la creazione di una nuova piattaformalogisticao (Ecoporto 2) proposta in una ottimale collo-cazione, in prossimità del casello autostradale Ferrara Nord, in un’area di prossima urbanizzazione di proprietà SIPRO (Agenzia Provinciale di Sviluppo). Nell’area individuata, sulla quale è approvato un Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica, all’interno del quale l’Amministrazione Comunale sta realizzando una nuova infrastruttura viaria perpendicolare alla Via Eridano di collegamento, alla nuova area produttiva con contributi anche Comunitari OB.2. In data 30 ottobre 2007 è stata presentata presso la Regione Emilia Romagna il progetto esecutivo per un importo complessivo di €. 2.357.15 di cui €. 845.256 a carico della Regione. Il progetto è composto di 3 parti:

6.4 Le infrastrutture

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6.5 ~ Le politiche ambientali 181180 6.4 ~ Le infrastrutture

1. acquisto e sistemazione del terreno;2. costruzione del capannone per lo smistamento delle merci;3. acquisto delle attrezzature per il funzionamento del sistema complesso (varchi, piazzole carico-scarico, sistemi informatici e informativi, cabine di regia,

ecc.).Nella prima fase di avvio sono previste “regole” molto semplici e l’accreditamento è previsto solo per l’accesso all’attuale zona ZTL, mentre per le future possibili implementazioni è possibile agire: sulla limitazione degli accessi ai mezzi a metano o elettrici, limitazioni alle portate o ai mezzi con pieno carico soli a bordo. L’otti-male comunque per il futuro sarebbe poter disporre del posizionamento del sistema dei varchi all’ingresso delle cinta muraria per poter controllare anche il traffico di attraversamento della città senza effettuare nessuna sosta e poter controllare nell’arco della giornata le presenze di mezzi in entrata e dentro la città. Parallelamente definire una nuova regolamentazione degli accessi con fasce orarie ristrette e accreditamento oneroso per i mezzi con requisiti di “elevato impatto” e consentire invece la massima elasticità di ingressi e nessuna onerosità per i soggetti accreditati o che utilizzano i vari Transit Point per il trasporto merci.

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P erseguire lo sviluppo sostenibile signif ica improntare strategie di coevoluzione programmata tra sviluppo economico, ter-ritoriale e risorse ambientali, assumendo diret tamente l’ambiente tra le determinanti dello sviluppo, pervenendo a inter-

nalizzare i costi ambientali nei costi di produzione e di sviluppo. L’ambiente deve, in altri termini, essere pienamente assunto quale componente essenziale nei processi di sviluppo locale e ne deve essere riconosciuta la complessa interrelazione con i sistemi e produt tivi e insediativi. Nel periodo di riferimento del Bilancio Sociale, le polit iche ambientali del Comune di Ferrara sono andate verso il consolidamento di una specif ica identità di perseguimento dello sviluppo sostenibile riconducibile ad un sistema d’interventi sia interni che esterni all’Amministrazione. Per la dif fusione di strumenti di at tuazione del-le polit iche ambientali nel mondo produt tivo è fondamentale il ruolo dell’Ente Locale quale sogget to animatore che può orientare il contesto locale per l’adozione di misure di mitigazione degli impat ti ambientali delle at t ività. A tal proposito il Comune di Ferrara ha contribuito alla dif fusione, non solo in ambito locale, dei sistemi di gestione ambientale e di quelli di responsabilità etico-sociale. A tut t ’oggi infat t i, il Comune di Ferrara rappresenta una delle best practice ambientali relativamente all’applicazione di criteri di GreenPublicProcurement (GPP) nelle proprie procedure d’acquisto. Nel-l’ambito degli acquisti verdi in par ticolare, l’Amministrazione Comunale di Ferrara si è pronunciata nei seguenti set tori merceologici: alimenti biologici, car ta riciclata, veicoli, velocipedi a pedalata assist ita, prodot ti di igiene e pulizia, foto-copiatrici a noleggio, pneumatici ricostruit i, buste riciclate, arredi usati, cancelleria, e car tucce rigenerate per stampanti laser. Con questo t ipo di polit ica i benef ici sono riscontra-bili nella salvaguardia delle risorse (idriche, energetiche, di materia ecc.), nella riduzione dei consumi e nella minor produzione di rif iuti. Il programma degli acquisti verdi si dimostra ef f icace per l’impat to avuto non solo internamente all’Amministrazione (acquirenti/consumatori) ma anche esternamente at traverso il cosiddet to “ef fet to traino” nei confronti degli utenti e del mercato e della sensibilizzazione delle dit te fornitrici sull’aspet to ambientale.Il Comune di Ferrara ha intrapreso sul f inire nel 2005 le at t ività necessarie per sviluppare un Sistema di Gestione Ambientale all’Organiz-

6.5 Le politiche ambientali

Tabella 14: Parco automezzi dal 2005 al 2007

2005 2006 2007

n.mezzi%sultotale

%mezziecologici n.mezzi

%sultotale

%mezziecologici n.mezzi

%sultotale

%mezziecologici

gasolio 36 15,45 35 15,70 34 15,96

verde 153 65,67 140 62,78 131 61,50

GPL/verde 3 1,29

18,88

3 1,35

21,52

3 1,41

22,54metano/verde 20 8,58 24 10,76 24 11,27

verde/elettrico 21 9,01 21 9,42 21 9,86

totale veicoli 233 100 223 100 213 100

Non catalizzati 44 38 33

Fonte: U.O. Provveditorato Economato - Comune di Ferrara

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FOCUS IL GPP NEL COMUNE DI FERRARA• Mensescolastiche:90%dipiattibiologici;• Trasportoscolastico:busscolasticialimentaticonbiodiesel;• GeneriAlimentari:90%diderratebiologiche;• Arrediedattrezzatureperufficiescuole:arrediriciclati/usati;• Fotocopiatricianoleggio:etichetteecologicheEnergyStareBlueAngel;• Cartapercopiatriciestampanti:100%ecologica,40%riciclata;• Cancelleria:25%diprodottiriciclati;• Cartucceperstampanti:10%cartuccelaserrigenerate;• Distribuzioneautomaticaalimentiebevande:cafféedalcunialimentiprovenientidalcommercioequoesolidale(snaksbiologiciedequo-solidali);• Serviziodisanificazionelocali:vengonoutilizzatiprodottidiigieneecolabeloequivalenti,inoltreladittaaggiudicatariadelservizioèinpossessodellacertifica-

zionediresponsabilitàsocialeSA8000;• Progettopilotagestionemobilitàaziendale:sonostateacquistate21autoibride(benzina/elettriche)ecirca200bicicletteperlospostamentocasa-lavorodei

dipendenti;• Contenitorioimballaggi:intutteleproceduredigarasonostateinseritedeterminatecaratteristichechedevonopossedere.Gliimballaggidevonoesserericiclati

mentrepericontenitorisieffettuanoleseguentidistinzioni:- inplastica:devonoesserecostituitidapolietilene(PE),polipropilene(PP),polietilenetreftalato(PET)enondaPVC(polivinilcloruro)ealtrematerieplastiche

contenenticloro;- inmetallo:soloperconfezionimoltograndiedevonoessereriutilizzabili;- incartone:materiaalmenoinpartericiclatoeprovenientedaforestegestiteinmanieracertificataambientalmentesostenibileottenuticonmetodidisbianca-

mentoprivodicloro;devonoesserefacilmentedisassemblabiliericiclabili;• Parcoautomezzi:confermataecontinuatalapoliticaintrapresaancherelativamenteainuoviacquistidiveicolitutticonalimentazioneametano(tabella14);•Astetelematiche:sonostateattivateeportateatermineconsuccessodueastetelematichecheoltreallanovità/sperimentazionesottol’aspettoambientale,hannosicuramenteconsentitounrisparmiodicarta/inchiostroecc.oltrecheinterminidicosticollegati(es.spesespedizione,personale,trasporto,ecc.).

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zazione comunale secondo lo standard EMAS (Reg. 761/2001). L’obiet t ivo del proget to è di qualif icare l’operato del Comune sia dal punto di vista dell’ef f icienza ambientale e gestionale interno alla strut tura sia, indiret tamente, del territorio amministrato.L’at t ività è il naturale completamento dei proget ti Life (cof inanziati dalla UE) TANDEM e CLEAR e delle at t ività in corso con il proget to Life IDEMS. In par ticolare con il proget to CLEAR il Comune ha sperimentato dal 2003 la contabilitàambientale e la relativa predisposizione del bilancioambientale, sia a preventivo che a consuntivo, quale strumento che fornisce dati e informazioni di sintesi sull’andamento degli aspet ti costitutivi ambientali: patrimonio, qualità, impat to delle polit iche di set tore, priorità e strategie at tuate dall’Amministrazione. Con il Sistema di gestione ambien-tale l’Amministrazione ha f ino ad ora elaborato l’analisi ambientale iniziale quale at t ività che raccoglie tut te le informazioni relative sia alla gestione sia all’impat to sul territorio e la polit ica ambientale con la quale ha reso esplicito il dovere ad un miglioramento continuo del proprio operato che,

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FOCUS IL SGAUnsistemadigestioneambientaleconsentediteneresottocontrollolarelazioneimpresa-ambiente,ciòavvieneattraversolacorrettamisuradegliimpattiesternidelleattivitàdapartedell’organizzazionechepuòinterveniresuisuoispecificicomportamentiperregolareconsapevolmenteglieffettiel’intensitàdegliimpattiimpostandounmeccanismodimiglioramentocontinuo.Isistemidigestioneambientalesonovariamentenormatialivellointernazionalec’èlostandardISO14001enell’UnioneEuropeac’èlostandardcontinentaleEMAS.

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at traverso una maggiore consapevolezza, possa creare anche indiret tamente migliori condizioni nel territorio amministrativo.Gli acquisti verdi, i sistemi di gestione ambientali, la contabilità ambientale ma anche altri, vengono def init i come gli strumenti at tuativi o “casset ta degli at trezzi” che le Amministrazioni possono utilizzare per rendere ef f icace ed ef f iciente la loro azione polit ica di sostenibilità, def inita con i processi di Agenda21locale. Ferrara ha intrapreso questo percorso, tra i primi enti locali a farlo, alla f ine degli anni novanta. Da allora diversi sono stati gli strumenti e le metodologia sperimentate at traverso bandi ministeriali e dell’Unione Europea con il programma di f inanziamento life-ambiente. Questi proget ti vengono sviluppati in par tnership con altri Enti o sogget ti sia italiani che europei.La cit tà di Ferrara coesiste con il polo industriale e tecnologico e questo da sempre ha richiesto sforzi per coniugare le esigenze del mondo produt tivo con quelle delle persone e dell’ambiente. È nel 2001 che viene siglato il “Protocollod’intesasull’ambiente,lasalute,lasicurezzaelosvilupposostenibiledelpetrolchimicodiFerrara” f ra le società insediate nel sito, l’Unione degli Industriali della Provincia di Ferrara e le

rispet tive R.S.U. con l’obiet t ivo di conservare nel tempo le condizioni ot t imali di coesistenza tra la tutela dell’ambiente e lo sviluppo e l’innovazione nel set tore chimico. Con questo strumento i sogget ti interessati si impegnano a: una maggiore trasparenza e visibilità nei confronti dei cit tadini e dei lavoratori, migliorare gli standard di sicurezza, conseguire le cer t if icazioni di qualità ambientale e la registrazione EMAS del Sito, coinvolgere i lavoratori nei percorsi formativi e informativi sulle tematiche ambientali, di salute, sicurezza e igiene.Nello stesso anno il Comune e la Provincia di Ferrara, congiuntamente alle Organizzazioni Sindacali, alla Regione Emilia-Romagna, al Ministero dell’In-dustria e alle imprese insediate nel Polo chimico hanno sot toscrit to “l’AccordodiprogrammasullariqualificazionedelpolochimicodiFerrara” in cui le par ti f irmatarie hanno individuato la necessità di promuoverne lo sviluppo ecocompatibile con un proget to congiunto di interventi f inalizzato al miglioramento ambientale, al consolidamento produt tivo e alla valorizzazione delle eccellenze presenti nel Petrolchimico di Ferrara (Sito) e at traverso interventi ambientali e produt tivi, la formazione e la qualif icazione delle risorse umane. Tale Accordo ha visto la realizzazione, da par te delle singole aziende, di piani d’investimento per un ammontare di circa 128,5 milioni di Euro; le imprese hanno concordato investimenti f inalizzati al consolidamento delle infrastrut ture comuni at traverso una riorganizzazione dei servizi ed un piano di miglioramento negli impianti. Nel corso del 2007 questo accordo volontario è stato ogget to di aggiornamenti, la sot toscrizione è prevista per il 2008, al f ine di adeguarlo ai bisogni di uno sviluppo sostenibile dell’area industriale stessa. Rispet to al precedente documento questo ult imo prevede un organismo di gestione dell’Accordo ed una segreteria che tenga monitorata l’at tuazione degli impegni. Questi due at ti hanno, tra l’altro, posto le basi per l’avvio delle procedure neces-sarie alla registrazione EMAS di Ambito Produt tivo Omogeneo sancito dal “Protocollod’intesaperladiffusionedeisistemidigestioneambientalenelpolochimicoeindustrialediFerrara” sot toscrit to nel 2006. L’obiet t ivo del proget to è quello di contribuire allo sviluppo

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economico e sociale del Polo Chimico e Industriale di Ferrara at traverso strumenti di competit ività ambientale. Il riconosci-mento uf f iciale avverrà con il rilascio di un At testato EMAS al Comitato di Indirizzo1 quale Sogget to Promotore e successiva registrazione EMAS dell’Associazione2.Un altro strumento creato per consentire il dialogo tra impre-se e cit tadini è il RAB Residential Advisory Board (Consiglio consult ivo della comunità locale), ist ituito nel 2005, che per-met te ai cit tadini residenti di discutere con le imprese relativamente agli argomenti che possono loro interessare in quanto prossimi agli stabilimenti produt tivi (lo strumento è trat tato nella PS 5).Nel territorio comunale ci sono diverse aziende che hanno adot tato SistemidiGestioneAmbientale. Per quanto riguarda la ISO 14001, nell’arco del quadriennio, si denota un incremento costante del numero di aziende locali che hanno ot tenuto la cer t if icazione. Inoltre, l’indicatore sul numero di organizzazioni registrate EMAS anche se non segna valori consistenti come per la ISO, evidenzia un andamento in crescita. Relativamente alla registrazione EMAS c’è poi da sot tolineare come nel 2004 Agea (ora Hera-Ferrara) sia stata una delle prime multiutilit y italiane ad aver implementato un sistema di gestione ambientale conforme al regolamento comunitario n° 761 del 2001 (EMAS II).Per ridurre diret tamente alla fonte la produzione dei rif iuti e per ot tenere importanti risultati da un punto di vista sociale, il Comune di Ferrara, at tra-verso l’Assessorato alle Polit iche per la Pace e Solidarietà Internazionale e gli Assessorati ai Servizi alla Persona, Sociali e Sanitari e Pari Opportunità, alle At t ività Economiche e per la valorizzazione e Gestione delle Risorse, ha avviato il Proget to LastMinuteMarket, “Trasformare lo spreco in risorsa. Recupero e valorizzazione dell’invenduto: un nuovo modello per la solidarietà a Ferrara”. In sintesi, questo proget to consente di met tere in comunicazione il mondo prof it e no-prof it e recuperare i prodot ti invenduti, dall’ipermercato al piccolo negozio di alimentari (14 at tività nel 2007),

da destinare ad associazioni cit tadine at tive nell’ambito dell’accoglienza e cura di persone indigenti e bisognose. Inoltre, il proget to ha un ulteriore connotazione sociale in quanto alcuni commercianti devolvono lo sconto sulla tarif fa relativa ai rif iuti solidi urbani ad associazioni che si occupano di proget ti di solidarietà internazionale. In riferimento alla tabella 16, si osserva un incremento costante negli anni delle quantità di merce recupe-rata e quindi consegnata alle associazioni locali: Cooperativa Il Germoglio, Comunità Don Calabria, Associazione Viale K e Associazione Camelot.

Il Comune di Ferrara sta ormai da anni realizzando importanti campagne di comunicazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini su temi di sempre più attuale rilevanza: la mobilità, la qualità dell’aria e l’energia. Dal 2002 l’Ente aderisce alla settimanaeuropeadellamobilità, evento carat-

1. Il Comitato d’Indirizzo è composto da: Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara, Confindustria Ferrara, Arpa Emilia Romagna Direzione Generale - Sistemi di Gestione Integrati: Sicurezza, Qualità, Ecomanage-ment, Organizzazioni Sindacali di Categoria (FILCEM, FEMCA, UILCEM), L’Associazione (una volta costituita). (art. 3 del Protocollo d’Intesa).2. L’art. 7 del Protocollo d’Intesa cita: “Hanno facoltà di aderire all’Associazione le Aziende che sottoscrivono il presente Protocollo, e che sono insediate all’interno del Polo Chimico e Industriale di Ferrara e che siano certificate ISO 14001 o EMAS, o abbiano avviato un percorso per il conseguimento di tali certificazioni o in alternativa si siano dotate di un sistema di gestione ambientale.”

Tabella 15: Aziende con sistemi di gestione ambientale

2004 2005 2006 2007

16 20 23 30

Numero di organizzazioni registrate EMAS 4 2 3 5

Fonte: sito web di Sincert e APAT

Tabella 16: Kg di merce recuperata con il progetto Last Minute Market

2004 2005 2006 2007

24.000 47.809 49.542 51.045

Fonte: Assessorato alle Politiche per la Pace e Solidarietà Interna-zionale - Comune di Ferrara

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FOCUS INFEALareteINFEAdellaRegioneEmilia-Romagna,raccoglieiCEA(CentridiEducazioneAmbientale)daessaaccreditatisullabasediunaseriediindicatoridiqualità.ICEAprogettanoerealizzanopercorsieducativi,iniziativediformazione,materialididatticiedivulgativiesioccupanodidocumentazioneericerca,informazionedeicittadini,comunicazione,mediazioneculturale,assumendoinmodosemprepiùmarcatolecaratteristicheelemodalitàdilavorodiunaveraepropriarete,confrequentimomentidiriflessioneelavorocomune.

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terizzato da varie iniziative per incentivare forme alternative di mobilità rispetto l’automobile privata. Nello stesso anno la Commissione Europea ha assegnato il primo premio al Comune in merito agli eventi tematici organizzati, le attività individuali svolte e il coinvolgimento dei cittadini. Legato al tema della mobilità c’è anche la campagna regionale“liberiamol’aria” con la quale, attraverso la sottoscrizione annuale di accordi di programma regionali sulla qualità dell’aria, sono previste specifiche e sperimentali misure di limitazione del traffico per il contenimento dell’inquinamento atmo-sferico. Inoltre, questa campagna consente ai proprietari di veicoli a benzina non catalizzati di usufruire di un incentivo economico per l’installazione di un impianto di alimentazione a gpl o metano (vedere dati PS2 sub-ambito 2.4). Relativamente all’ambito del risparmio energetico, ma con inevitabili ripercussioni su quello della qualità dell’aria, la Commissione nazionale italiana per l’UNESCO ha istituito la “Settimananazionaledell’educazioneallosvilupposostenibile” che per l’edizione 2006, la prima, è stata dedicata all’energia coinvolgendo Ministeri, Regioni, Comuni, agenzie ambientali, O.N.G., centri di ricerca, rappresentanze sociali e di categoria, reti di scuole e associazioni. A Ferrara sono stati distribuiti materiali illustrativi sui risparmi energetici ai cittadini e presso le scuole. Di carattere regionale è la campagna sul risparmio idrico “Acquarisparmiovitale” che nel 2006 ha previsto a Ferrara momenti seminariali e informativi rivolti sempre ai

cittadini con distribuzione di materiale e dei riduttori di flusso per rubinetti, meccanismi per ridurre il consumo dell’acqua. Inoltre, un’altra iniziativa di carattere nazionale, promossa da Legambiente, è la Festadell’albero giornata che vuole richiamare l’attenzione sull’importanza, per l’uomo e per l’ambiente, di boschi e foreste, sul loro fondamentale ruolo di polmone verde per la Terra, per respirare meglio e per combattere i cambiamenti climatici, riducendo la quantità di gas serra. Nel 2006 a Ferrara sono state distribuite ai cittadini 500 alberi di essenze autoctone unitamente ad una scheda botanica per l’illustrazione della specie mentre nel 2007, seconda edizione dell’iniziativa, sono state regalate circa 750 piante. Per l’organiz-zazione della maggior parte di questi momenti d’informazione ed educazione ambientale e lo sviluppo di progetti tematici, il Comune di Ferrara ha istituito il Centro Idea appartenente al sistema a rete regionale INFEA . Dal 1998 il centro si è occupato di diversi temi, da quelli sull’alimentazione, al turismo sostenibile e alla partecipazione dei cittadini, adulti e bambini, nelle decisioni che riguardano il proprio territorio.La Giunta del Comune di Ferrara attraverso un orientamento ha puntualizzato le politiche energetiche dell’Ente, affermando l’esigenza di concretizzare un’azione organica nel campo del risparmio energetico e dell’utilizzo delle risorse rinnovabili per contribuire all’abbassamento delle emissioni di CO2 e al contempo perseguire gli obiettivi del protocollo di Kyoto. Le linee guida principali d’intervento sono sintetizzabili nel seguente elenco:

• risparmio ed efficienza energetica negli ambiti di competenza diretta dell’Amministrazione• sviluppo delle fonti rinnovabili• edilizia e trasporti

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• formazione e informazione

• attivazione di un tavolo di Agenda21 • risorse economiche e di personale

Nel perseguire queste linee d’intervento diverse sono state le iniziative intraprese o promosse dall’Ente. Nel 2002 è stato elaborato un Piano Energetico comunale, attualmente in fase di revisione, quale strumento, condiviso con le parti economiche sociali, di miglioramento e riduzione degli impatti energetici dell’ente. Gli ambiti d’intervento individuati sono: la mobilità, l’edilizia, l’informazione e le fonti rinnovabili.

Direttrici Obiettivi Prioritari

1 Mobilità sostenibile e Piano Urbano del TrafficoEfficienza nella mobilità urbana delle persone

Efficienza nella mobilità urbana delle merci

2 Fonti rinnovabili Sviluppo della Geotermia

Sviluppo delle altre energie rinnovabili

3 Pianificazione urbanistica sostenibile

Estensione della rete del teleriscaldamento

Efficienza ed efficacia dell’illuminazione pubblica

Miglioramento delle reti energia, acqua e rifiuti

Minimizzazione dell’impatto dei nuovi insediamenti

4 Edilizia pubblica e privata sostenibile Efficienza energetica negli impianti di climatizzazione

Efficienza energetica degli edifici

5 Consumi energetici del ComuneEfficienza energetica degli acquisti

Adozione di comportamenti virtuosi

6 Informazione e sensibilizzazione

Informazione dei cittadini

Informazione di tecnici e progettisti

Formazione del personale interno

7 Gestione delle politiche energetiche del territorioMiglioramento dell’efficienza energetica nelle attività produttive

Implementazione di strumenti di rendicontazione e monitoraggio

Fonte: Ufficio Energia Comune di Ferrara

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FOCUS RISPARMIO ENERGETICOLaRegioneEmilia-Romagna,nell’ambitodelle funzionidicoordinamentodeicompitiattribuitiaglienti locali inmateriadicontenimentodeiconsumid’energia,haadottatounproprioprovvedimento,deliberadiG.R.18/03/02n.387,conilquale,tral’altro,sifissaperilsettorecivileunobiettivodirisparmioenergeticoal2010paria550.000teprispettoaltrenddicrescitaspontaneadeiconsumi;inparticolarealsettoreabitativoèfattocaricodiunobiettivodiriduzionedeiconsumienergeticidi330.000tepcorrispondentiadunariduzionediCO2pariacirca700.000tonnellate.AncheilComunediFerraraèquindichiamatoafarelasuapartenelconseguimentodell’obiettivoregionaleeperil2010ilcontributochesarebbenecessariodareèdicirca19.300teprisparmiaticorrispondentiacirca41.000tonnellatediCO2evitate.

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Il Nuovo Piano Energetico sulla base di quello precedente sarà articolato nel seguente modo:L’Amministrazione comunale per l’espletamento delle attività inerenti alle politiche energetiche ha istituito un’apposita figura di tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia individuata all’interno del personale dell’Ente. Nell’ambito d’intervento degli edifici comunali, è in corso l’attività di sostituzione delle lampade ad incandescenza con quelle a risparmio energetico ed è in corso la conversione delle centrali termiche a gasolio negli edifici comunali con il teleriscaldamento o il metano, al momento sono stati conclusi gli interventi nelle scuole Elementari E. Mosti e Don Milani. Nell’ambito delle fonti energetiche rinnovabili sono stati installati due impianti fotovoltaici sulle scuole Materna l’Aquilone e Materna G. Rossa, entrambi gli impianti producono e conseguentemente risparmiano, complessivamente, 11.000 kwh di energia elettrica all’anno mentre nel campo sportivo e palestra di Pontelagoscuro è stato installato un impianto solare per la produzione di acqua calda avente potenza di 13 kw termici. Attualmente è in fase di realizzazione l’asilo nido del Salice che avrà un impianto di riscaldamento con generatore ad alto rendimento integrato con impianto solare termico e un impianto fotovoltaico che produrrà 23.000 kwh di energia elettrica all’anno. Un’iniziativa significativa è stata intrapresa con l’inizio del 2008 in cui l’Amministrazione insieme alla Provincia di Ferrara ha deciso di sottoscrivere un contratto di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili che fornirà energia pulita a uffici, musei, scuole e semafori (120 strutture Provinciali e 290 Comunali). Con questo contratto il Comune di Ferrara con un consumo di 10.500.000 di kWh non immetterà in atmosfera 7.350.000 Kg di CO2 e risparmierà 945.000 kg di petrolio.Nel corso del 2007 con scadenza prorogata a marzo 2011, la Giunta comunale ha emesso un bando per erogare contributi per l’installazione di im-pianti solari termici negli immobili residenziali con l’obiettivo di promuovere il risparmio energetico. In questo bando è stata messa a disposizione una somma complessiva Euro 50.000,00 da destinare all’assegnazione di cofinanziamenti per l’acquisto e la posa di impianti solari per la produzione di acqua calda sanitaria o a integrazione dell’impianto di riscaldamento domestico. A febbraio 2008 sono state presentate 32 domande. Nel 2006 il Comune ha approvato una delibera di modifica del Regolamentoediliziocomunale (RUE) con il fine di introdurre norme sul risparmio energetico e l’istituzione della classificazione energetica degli immobili soggetti ad intervento edilizio. Più recentemente l’Amministrazione ha partecipato al gruppo di lavoro provinciale sull’Efficienza Energetica degli edifici che ha predisposto, tuttora in fase di bozza, la direttiva per l’adeguamento dei RUE

del territorio provinciale con l’obiettivo di stimolare i Comuni della provincia affinché introducano nei propri RUE alcune norme, anche cogenti, relative a tecniche di risparmio ed efficienza energetica, di sfruttamento delle energie rinnovabili e di utilizzo di modalità costruttive proprie dell’edilizia bioclimatica.Da anni l’Ente aderisce alla campagna “regionale” (legge 9 Gennaio 1991 n.10) “Bollinocalorepulito” che ha una valenza ambientale, e al tempo stesso consente di risparmiare energia e di migliorare la sicurezza nelle abitazioni. Con questa campagna i responsabili degli impianti termici

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devono effettuare la manutenzione periodica delle apparecchia-ture rivolgendosi a delle ditte specializzate mentre il Comune di Ferrara, in collaborazione con l’AUSL, ha il compito di effettuare i controlli relativi allo stato d’esercizio e manutenzione degli im-pianti termici. Nel territorio comunale gli impianti termici stimati funzionanti sono ad oggi 57.000. Sul fronte della formazione e informazione per il quarto anno consecutivo il Comune partecipa alla campagna di sensibilizza-zione e comunicazione dedicata al risparmio energetico su scala internazionale “m’illuminodimeno” organizzata il 16 feb-braio di ogni anno. In questa occasione sia i dipendenti che i cit-tadini sono invitati a ridurre il consumo di energia, a casa come al lavoro, sono distribuiti materiali informativi e lampadine a risparmio energetico, e nel centro cittadino viene spenta l’illumi-nazione di alcuni luoghi pubblici quale gesto simbolico. Nel corso del 2007 è stato anche attivato un tavolo di lavoro di Agenda 21 sulla “climarchittura–sostenibilitàedefficienzaenergeticanell’ediliziaferrarese”, e, attraverso l’attiva partecipazione di esperti

in materia, dipendenti comunali e cittadini, l’obiettivo che si vuole raggiungere è la diffu-sione tra i costruttori, i professionisti, e i cit-tadini i principi della bioedilizia e della bio architettura e favorirne la messa in pratica nel territorio ferrarese.Per quanto riguarda il tema dei rifiuti è da sottolineare che la

percentuale di raccoltadifferenziata negli anni di riferimento ha registrato un costante incremento superando il 40% nel 2007. La crescita ha riguardato in particolare carta-cartone (+13%), imballaggi misti (+41%), sfalci e potature (+8%) e vetro (+5%). Diverse sono state le iniziative promosse da HERA spa che hanno consentito i cittadini di assumere comportamenti virtuosi, la campagna per la raccolta separata del “vetro bianco” dalle altre tipologie di vetro colorato, l’implementazione della raccolta degli sfalci e potature con nuovi specifici cassonetti, il potenziamento della

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36,27 36,82 37,15 40,1

2004 2005 2006 2007

Grafico 1: % raccolta differenziata

Fonte: Hera Spa

Tabella 17:

2004 2005 2006 2007

Discarica 2.023,1 633,8 21.676,2 19.000

Inceneritore 19.534,0 20.570,8 - -

Compostaggio 13.478,9 7.719,4 - -

Riciclaggio - - - 26

Altro (termovalorizzatore) 26.612,9 32.647,4 38.840,5 37.067

Totale 61.648,9 61.571,4 60.516,7 57.093

Fonte. HERA spa

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raccolta multimateriale di imballaggi misti rivolta alle utenze produttive nelle zone artigianali ed industriali, il potenziamento della raccolta porta a porta di cartone presso le attività commerciali, la distribuzione di compostiere domestiche (600 tra il 2006 e il 2007) e il potenziamento di incentivi economici.Nell’ambito dei rifiuti urbani indifferenziati si osserva che a partire dal 2006 i rifiuti prima destinati all’inceneri-tore e al compostaggio sono stati dirottati alla discarica e al termova-lorizzatore e dal 2007 anche al riciclaggio (tabella 17).

Il risparmio e l’uso corretto della risorsaacqua è un’esigenza fondamentale che si è accentuata negli ultimi anni anche nel territorio del Comune di Ferrara. Di concerto con il gestore della rete e del servizio idrico integrato e con l’autorità d’ambito, l’azione è stata rivolta verso una politica sensibile alla necessità di una più efficiente gestione della risorsa acqua attraverso la riduzione degli sprechi e delle perdite e l’utilizzo parsimonioso da parte dei cittadini.

Tabella 18: I consumi di acqua nel Comune di Ferrara.

unitàdi misura 2004 2005 2006 2007

Uso domesticoConsumi (m3 ) 8.160.373 7.931.841 8.142.316 7.989.675

Utenze fatturate (n. ) 46.411 47.810 49.080 49.682

Uso commercialeConsumi (m3 ) 2.234.199 4.137.042 3.925.134 3.985.134

Utenze fatturate (n. ) 5.846 7.118 7.244 7.269

Altri usiConsumi (m3 ) 1.954.331 183.687 225.925 218.307

Utenze fatturate (n. ) 1.410 363 365 366

TotaliConsumi (m3 ) 12.348.903 12.252.570 12.293.375 12.193.116

Utenze fatturate (n. ) 53.667 55.291 56.689 57.317

Fonte: Hera Spa

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PROVVEDIMENTOSTRALCIOSULCOMMERCIO

Dal 2002 sono state esaurite le licenze commerciali e nell’attesa dell’approvazione del POC (Piano Operativo Comunale), documento di programmazione urbanistico–commer-ciale, l’Amministrazione Comunale ha deciso di approvare un “Provvedimento stralcio” per far fronte alle numerose necessità di autorizzazioni commerciali già previste dai piani particolareggiati e in itinere.

ILSISTEMADELLEVIETURISTICOCOMMERCIALIEDELLEBOTTEGHE

La valorizzazione delle attività commerciali ed economiche del Centro Storico ha come obiettivo la creazione di un “centro commerciale naturale” attraverso il potenziamento delle attività esistenti, l’insediamento di nuove attività, la qualificazione degli operatori anche per mezzo di operazioni di forte richiamo promozionale. Nei prossimi anni sono previsti quattro direttrici che integrano la progettualità e legano interventi di tipo strutturale e di lungo termine a quelli di breve periodo, sintetizzati come segue: progetti di valorizzazione del settore commerciale, iniziative promozionali e di marketing urbano, progetti di qualificazione delle vie e aree commerciali, qualificazione degli Assi Universitari e incentivi agli esercizi commerciali.

“FR”FERRARACITTÀDELRINASCIMENTO

Nel corso del 2007 tante sono state le attività per dare alla città Estense un risalto nazionale ed internazionale, ad esempio a Roma è stato presentato il progetto e il marchio “Fr” e si è concretizzato l’insediamento a Ferrara di Ermitage Italia. Nel corso degli anni si è lavorato per valorizzare la politica culturale e il collegato comparto del turismo. Nei prossimi anni tutti gli eventi confluiranno in questo marchio per caratterizzare l’offerta culturale della città per i cittadini ma anche per i numerosi turisti.

STUEPROGRAMMASPECIALED’AREA

Prosecuzione e sviluppo delle fasi ed attività riportate nel sub ambito 6.3 “La pianificazione e la programmazione territoriale”.

UNESCO

Attualmente l’Associazione città e Siti UNESCO è impegnata a raccogliere e sistematizzare progetti di mobilità sostenibile nei centri storici su richiesta del Ministero dei trasporti,

6.6 Le azioni di miglioramento

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ai fini della applicazione del comma 321 dell’art.1 della finanziaria 2008. Le prossime azioni, concordate in un consiglio direttivo che ha avuto luogo ad Urbino il 13 marzo 2008, saranno finalizzate a produrre un master plan unitario dei centri storici UNESCO italiani in cui siano previste la realizzazione di sistemi di mobilità alternativa ai sensi del comma della finanziaria sopra citato e la formulazione di proposte di mobilità alternativa che possano interessare il maggior numero possibile di centri.

BONIFICAEREINDUSTRIALIZZAZIONEDELPETROLCHIMICO

Gli interventi previsti nell’area del petrolchimico hanno l’obiettivo di attrarre nuovi investimenti industriali quale risposta strategica alla situazione provinciale di crisi aziendali. L’insediamento di un’azienda che produce wafer di silicio e pannelli solari è un’ottima risposta per perseguire quanto sopra e sviluppare una tecnologia ampiamente sottovalutata nel territorio nazionale, tale da aver determinato, ultimamente, un ricorso ai mercati esteri per poter soddisfare le domande sempre più crescenti di questi prodotti. È auspicato anche che si concretizzi l’accordo con Hera per la fornitura di vapore acqueo della nuova centrale che consentirebbe di sostituire altre caldaie di uso civile attraverso l’estensione della rete di geotermia.

POLITICHEAMBIENTALI

Nei prossimi anni nell’ambito delle politiche ambientali si proseguirà con le due direttrici d’intervento, all’interno dell’Amministrazione - attraverso interventi negli edifici e di informazione del personale - e all’esterno - nei confronti del mondo produttivo e dei cittadini per mezzo azioni di sensibilizzazione e comunicazione. L’obiettivo rimane quello di ridurre gli impatti sul territorio ferrarese e di limitare il consumo/spreco delle risorse, già in quantità limitate.

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Finito di stampare nel mese di giugno 2008 da

italiatipolitografiaVia M.Majocchi Plattis, 36/38 Ferrara