Common Law e Civil Law Sistemi a Confronto Nel Notariato-Hammond_I

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X X L L I I CONGRESSO NAZIONALE DEL NOTARIATO Pesaro, 18/21 settembre 2005 "CIVIL LAW - COMMON LAW SVILUPPO ECONOMICO E CERTEZZA GIURIDICA NEL CONFRONTO TRA SISTEMI DIVERSI" ************* RULES CONCERNING MARITAL PROPERTY AND SUCCESSIONS IN THE USA Professoressa Celeste M. Hammond Docente e Direttore del Real Estate Law Program presso la John Marshall Law School di Chicago – USA Illinois [email protected]

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Normative a confronto.

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RULES CONCERNING MARITAL

PROPERTY AND SUCCESSIONS IN THE USA

Professoressa Celeste M. Hammond

Docente e Direttore del Real Estate Law Program presso

la John Marshall Law School di Chicago – USA

Illinois [email protected]

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Introduzione

Vi ringrazio per l’invito a partecipare a questa conferenza, perché una migliore

comprensione delle normative in materia di proprietà nei nostri rispettivi paesi è

essenziale nel momento in cui si verifica una globalizazzione del diritto regolante la

proprietà immobiliare. Sono stata, quindi, lieta di accettare l’invito che mi è stato

rivolto da Eliana Morandi. Come è stato affermato dalla Conferenza dei Notariati

dell’Unione Europea: “I cittadini che ricorrono alla legge nell’ambito delle loro vite

familiari, patrimoniali e professionali sono sempre di più, a livello mondiale ed

europeo, e la necessità di garanzie legali assume nuova importanza”.

Da un certo punto di vista, l’Unione Europea dovrà ora occuparsi di alcuni dei

problemi in materia di diritti di proprietà che gli avvocati americani hanno dovuto

affrontare fin dalla creazione della nostra nazione. Nel nostro sistema federale, il ruolo

del Governo Federale è limitato. La Costituzione degli Stati Uniti lascia gran parte del

controllo della vita di tutti i giorni agli stati e ai governi locali. Soprattutto in relazione

alla proprietà e alla famiglia, la maggior parte delle normative è locale. Naturalmente,

data l’elevata mobilità della popolazione degli Stati Uniti e la presenza di una grande

varietà di stati e ordinamenti locali in materia di famiglia e diritti di proprietà, le

questioni che dobbiamo affrontare in relazione alla proprietà di uno specifico

appezzamento di terra o di proprietà personali sono diventate complesse e sono molto

simili a quelle che i notai che operano nei diversi paesi dell’Unione Europea dovranno

valutare. A complicare ulteriormente la situazione c’è il fatto che gli avvocati devono

ricevere da ciascuno Stato una distinta autorizzazione all'esercizio della professione. Io,

ad esempio, sono autorizzata ad esercitare quale avvocato nello Stato dell’Illinois. Se

una mia cliente possiede terreni nello Stato della California, non potrò fornirle

consulenza o preparare qualsivoglia documento riguardante tali terreni.

Gli obiettivi del Notariato sono molto simili a quelli di un avvocato

"contrattualista" (cioè un avvocato che generalmente non esercita l'avvocatura

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contenzionsa, c.d. litigator) in un ordinamento di common law come quello degli Stati

Uniti. Sia voi notai che i nostri avvocati specializzati nel settore immobiliare fornite

valide consulenze legali e siete impegnati nella redazione di contratti e altri documenti

aventi valore legal,e che le parti dovranno stipulare dopo averne compreso il significato

legale e acconsentendo alle loro conseguenze. Sia i notai di diritto civile sia i nostri

"transactional lawyers" cercano un risultato vincente per entrambe le parti, che le

soddisfi entrambe e che garantisca a ciascuna il raggiungimento dei rispettivi obiettivi.

Una fondamentale differenza sta nel fatto che mentre i notai rappresentano

entrambe le parti e sono soggetti al dovere di fornire una consulenza imparziale e

obiettiva ad entrambe le parti in relazione alle leggi vigenti e alle conseguenze legali di

un determinato documento, negli Stati Uniti ciascuna delle parti ha il suo legale. Il

notaio che opera nei regimi di civil law ha anche l’obbligo di assicurarsi che le parti

firmino i documenti liberamente e che abbiano la legittimazione per compierlo.

Pertanto, gli atti e i documenti supervisionati da un notaio italiano non prevedono che

un tribunale debba emettere una decisione riguardo alla validità del documento o degli

obblighi e dei diritti con esso creati. Al contrario, negli Stati Uniti i tribunali sono

spesso chiamati in causa per determinare l’autenticità dei documenti come espressione

dell’intento e della libera volontà della parte in causa, soprattutto nel caso dei tribunali

addetti alle successioni per i trasferimenti di proprietà a seguito di decesso.

Negli Stati Uniti la regola per cui ciascuna delle parti deve essere rappresentata da

un diverso legale, che rappresenterà il cliente nelle negoziazioni e nella stesura del

documento finale, è il risultato del nostro sistema adversarial (n.d.t.: cioè del sistema

che considera le due parti come opponenti in una partita, in un "duello", che

ovviamente ciascuna parte vuole chiudere come vincente, prevalente rispetto all'altra).

Nel nostro sistema, il ruolo del legale è primariamente quello di rappresentare e fornire

consulenza ai clienti in relazione ai loro diritti. Un avvocato potrà avere un solo cliente

nell’ambito di una transazione. Altrimenti, il legale violerebbe gli standard

professionali. Tuttavia, mentre il nostro approccio basato sulla presenza di un legale

diverso per ciascuna delle parti è adeguato per i contenziosi, potrebbe non essere

efficiente o vantaggioso per facilitare le relazioni contrattuali che hanno ad oggetto

diritti immobiliari. Mi pongo questo interrogativo proprio perché inizio a comprendere

il funzionamento del vostro sistema notarile.

La nostra formazione legale si incentra in modo eccessivo sul ruolo del legale

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come “litigator”, nonostante solo una piccolissima percentuale degli avvocati

americani frequenti mai i tribunali, appena il 3%! E i media forniscono una visione

distorta della figura dell’avvocato americano, come se si trattasse di qualcuno che opera

sempre in tribunale, impegnato a tentare di convincere una giuria. Fino a che gli

spettatori televisivi degli shows e dei films nel mondo saranno esposti a tale tipo di

"pubblicità", i cittadini sia americani che internazionali non potranno comprendere il

ruolo svolto dalla maggior parte degli avvocati americani nell'aiutare i clienti a

prendere decisioni ed ad agevolare gli scambi. E sono rari i contenziosi in tribunale

riguardanti gli acquisti, le vendite e le locazioni di beni immobili o altri beni, perché i

nostri avvocati svolgono un ottimo lavoro nel campo delle transazioni commerciali.

Sviluppo del settore delle Assicurazioni contro danni derivanti da difetti nei diritti

di proprietà negli Stati Uniti (c.d. title insurance)

Dopo aver analizzato il ruolo del Notariato italiano, mi sembra di poter affermare

che negli Stati Uniti buona parte di tale ruolo sia stata affidata alle assicurazioni private

contro danni derivanti da difetti nei diritti di proprietà che dietro il pagamento di tariffe

assicurano i propri clienti in relazione alla validità del titolo di proprietà in una

determinata gamma di circostanze.

Vi sono ragioni alla base dello sviluppo delle assicurazioni contro i danni

derivanti da difetti nei diritti di proprietà negli Stati Uniti. Diversamente dal sistema del

notariato nell’ambito del quale si conserva la documentazione negli archivi (in aggiunta

al ruolo della rappresentanza di entrambe le parti nell’ambito di una transazione), negli

Stati Uniti i pubblici ufficiali, noti come Cancellieri delle Contee, ricevono i documenti

da "registrare", archiviazione che costituisce un aspetto essenziale della protezione dei

diritti di proprietà. Ma i Cancellieri delle Contee non svolgono alcun giudizio riguardo

all’autenticità del documento (capacità e legittimazione del firmatario, giudizi su

eventuali falsificazioni, legittimazione del soggetto che chiede l'archiviazione a farlo). I

Cancellieri delle Contee registrano (rectius: archiviano) qualunque documento

riguardante specifici appezzamenti di terreno. Analogamente, esiste un registro

pubblico distinto curato dai cancellieri dei tribunali locali e riguardante i diritti di

proprietà alla morte del titolare. Ci sono inoltre separati registri che indicano se le

imposte sui beni immobili sono state versate. E per ciascuno Stato o per ciascuna

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giurisdizione un Segretario di Stato potrà agire in veste di depositario delle altre

registrazioni commerciali, come gli atti costitutivi e le dichiarazioni presentate ai sensi

del nostro Codice Commerciale Uniforme, compresi le garanzie relative a proprietà

personali (tendenzialmente assimilabile al nostro pegno). Inoltre, negli Stati Uniti,

riconosciamo, cioè diamo protezione, a molti diritti di proprietà che non sono

necessariamente redatti per iscritto e non sono necessariamente registrati. Per esempio,

riconosciamo i diritti di usucapione in relazione alla proprietà di terreni e in relazione a

diritti d’uso limitati (servitù fondiarie) che potrebbero configurarsi a seguito di un

prolungato uso "ostile" da parte di una terza parte. Riconosciamo i diritti in relazione a

fornitori di materiali da costruzione o esecutori di opere edilizie (c.d. mechanics lien,

che è un privilegio speciale automatico, anche se non "recorded") e perfino gli obblighi

fiscali di associazioni condominiali che possono non essere registate presso l’Ufficio

del Registro!

Fino all’inizio del 1900 i singoli avvocati si occupavano di esaminare tutte queste

registrazioni e fornivano un "parere" riguardante i diritti di proprietà per agevolare le

contrattazioni riferite ad appezzamenti di terreno. Se l’avvocato esprimeva un parere

non corretto, il cliente poteva intentare causa per danni all’avvocato solo se il cliente

poteva provare la negligenza dell’avvocato.

In seguito, e fino ai giorni nostri, è nato un settore privato che assume i rischi

impliciti del nostro sistema. Le società che forniscono l’assicurazione contro danni

derivanti da difetti nei diritti di proprietà assicurano i proprietari o i prestatori

garantendo la validità del loro diritto a terreni o la validità di ipoteche sui terreni. Le

società che forniscono l’assicurazione contro danni derivanti da difetti nei diritti di

proprietà percepiscono un corrispettivo all’atto della vendita o dell’erogazione di un

prestito garantito dai terreni in esame, perché prima svolgono un’attenta e dettagliata

analisi di tutte le possibili registrazioni di proprietà e perché il loro volume di affari

consente loro di ripartire i rischi di eventuali errori di giudizio su un gran numero di

assicurati. Le società che forniscono l’assicurazione contro danni derivanti da difetti nei

diritti di proprietà conservano registrazioni nazionali che servono come basi per le loro

decisioni in merito al rilascio dell’assicurazione e per stabilire il premio assicurativo, o

corrispettivo.

Ora, vorrei occuparmi delle questioni specifiche che riguardano il diritto di

famiglia e le normative di successione, l’argomento per il quale sono stata invitata. Nei

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limiti della mia conoscenza delle vostre leggi e prassi, fornirò anche dei riferimenti

comparativi nell’ambito dell’illustrazione del nostro sistema, che è un sistema di

common law modificato.

Normative americane in materia di successione e regime patrimoniale dei coniugi

Un sistema di common law modificato

Mi rendo conto che la seguente affermazione potrebbe ingenerare confusione, ma

devo farla comunque: la maggior parte delle leggi che riguardano la famiglia, il divorzio

e le successioni si basa su su "leggi scritte specifiche", non sul diritto di creazione

giurisprudenziale, non, cioè, sui principi del common law così come sono stati trasferiti

negli Stati Uniti nei secoli dieciassettesimo e diciottesimo. Per esempio, tutti gli Stati

sono dotati di una propria legge scritta in materia di diritto di successione, che prevede

in quale modo le proprietà vengono trasferite in assenza di un testamento per

successione, cioè ab intestato. La legge scritta in materia di diritto di successione

stabilisce inoltre i requisiti per la validità del testamento. E rappresenterà la base per

eventuali impugnazioni del testamento, per esempio indicando a coloro che intendono

impugnare il documento cosa devono provare per far sì che un tribunale dichiari nullo il

testamento.

A volte devono essere applicati le leggi scritte in materia successoria di due o più

Stati, perché in relazione ai beni immobili si deve sempre applicare la legge dello Stato

in cui l'immobile si trova, mentre per i beni mobili si applicano le leggi del luogo nel

quale era domiciliato il deceduto. Pertanto, se un cliente è proprietario di una fattoria

nel Wisconsin, di una seconda casa nello Utah, di una villa a schiera a Chicago, ed è

titolare di un conto bancario presso una banca locale di Chicago e di azioni di una

società avente sede nello stato del Delaware, e tale cliente è domiciliato a Chicago, in

tal caso le leggi degli Stati del Wisconsin, dell’Illinois e del Montana saranno applicati

ai beni immobili mentre le leggi in materia di successione dell’Illinois saranno

appllicate al conto bancario, ai titoli e a tutti i beni mobili della persona deceduta. E, per

determinare i diritti di proprietà dopo il decesso in relazione ai beni immobili, sarà

necessario avviare procedimenti legali di successione nel Wisconsin, nel Montana e

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nell’Illinois! Naturalmente, dato che sono autorizzata ad esercitare solo nell’Illinois,

sarà necessario incaricare legali locali nel Wisconsin e nel Montana per tali casi

specifici.

Nel mio esempio degli statuti in materia di successione, che vengono approvati

dal parlamento e firmate dal governatore di uno stato specifico, i tribunali hanno di fatto

un ruolo nella "interpretazione" della legge che è molto diverso e molto più attivo del

ruolo svolto dai vostri magistrati. Un tribunale addetto alla successione dovrà analizzare

il documento, ascoltare testimonianze e raccogliere altri elementi di prova prima di

decidere la validità del testamento. Quindi il tribunale ordinerà la distribuzione delle

proprietà immobili e mobili alle persone beneficiarie.

Se qualcuno dovesse essere in disaccordo con il tribunale addetto alla

successione, potrà essere presentato appello presso un Tribunale di Appello statale. Il

Tribunale di appello stabilirà se il tribunale addetto alla successione abbia applicato

correttamente le leggi in materia di successione alla situazione specifica ed emetterà una

sentenza. La sentenza sarà pubblicata e avrà un valore autorevole come precedente. Nel

tempo, a mano a mano che le sentenze delle corti d'appello vengono pubblicate in

relazione a una vasta gamma di questioni riguardanti i testamenti, tali opinioni formano

una sorta di common law riguardo all’interpretazione e all’applicazione delle leggi in

materia di successione. Questo cosiddetto common law, questo insieme di precedenti

giurisprudenziali, inciderà sul modo in cui gli avvocati interpretano e applicano le leggi

aiutando i clienti a redigere testamenti validi grazie alla conoscenza dei precedenti e

della giurisprudenza da parte degli avvocati.

Analogamente, ciascuno Stato ha una distinta legge sui regimi patrimoniali tra

coniugi, unitamente ad altre leggi scritte che regolano il diritto di famiglia e i diritti di

proprietà. E come nel caso del vostro Codice Civile, queste diverse leggi devono essere

consultate congiuntamente per avere il quadro normativo completo.

Diversamente dal Codice Civile italiano e con l’eccezione dei soli dieci Stati nei

quali vige la comunione dei beni (1), negli Stati Uniti le proprietà di una persona

coniugata vengono assoggettate ad una certa disciplina durante il matrimonio (ciascun

coniuge percepisce i suoi guadagni ed è proprietario dei beni in relazione ai quali è in

possesso di titolo di proprietà); mentre vengono disciplinati in altro modo in caso di

divorzio (eccetto per i beni che erano di proprietà di un coniuge prima del matrimonio e

per i regali fatti da tale coniuge durante il matrimonio). La distribuzione di tutti i beni di

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proprietà di entrambi i coniugi alla data del divorzio viene effettuata in modo basato sul

principio di equity (equità). Gli stessi beni vengono disciplinati in modo ancora diverso

in caso di morte (in genere una frazione del patrimonio viene riservata al coniuge

superstite e tale quota non può essere "esclusa" dal coniuge successivamente deceduto).

Inoltre, osservando il sistema dal vostro punto di vista, i figli nati dal matrimonio non

hanno alcun diritto ai beni di qualsivoglia dei due genitori o ai beni detenuti da essi

congiuntamente!

Ora esaminiamo queste norme in materia di proprietà che esercitano un impatto

sul diritto di famiglia e sulle successioni negli Stati Uniti. Considerato che abbiamo 50

Stati distinti, non posso analizzare gli aspetti specifici riscontrati in ciascuno Stato in

relazione a tutte le questioni di vostro interesse. Così ho deciso di analizzare le

normative della California (dove il sistema della comunione dei beni contiene norme

simili a quelle che definiscono le norme sui diritti di proprietà coniugali contenute nel

Codice Civile) e dell’Illinois (perché sono un avvocato che esercita nell’Illinois).

Valuterò anche l’impatto del Testo Unico sulle Leggi di Successione, al quale si è fatto

riferimento in una precedente relazione, e che è stato adottato in 18 Stati, ma non

nell’Illinois e non in California, e che ha esercitato un’influenza anche sui legislatori di

altri Stati.

Successione di proprietà all’interno della famiglia nel caso di assenza di un valido

testamento

Un’analisi storica delle norme sulla distribuzione delle proprietà in caso di morte

e in assenza di un testamento valido può essere fatta risalire all’epoca della Conquista

Normanna del 1066 in Inghilterra, periodo nel quale i beni immobili rappresentavano la

forma di ricchezza economica di gran lunga più importante (2). Le norme feudali

controllavano molto rigorosamente il trasferimento ereditario dei beni immobili,

preferendo anzitutto gli eredi maschi primogeniti (3) , con l’esclusione delle discendenti

di sesso femminile, tranne nei casi di assenza di un erede maschio. In cambio, il Re si

attendeva la prestazion di numerosi servizi da parte del feudatario, soprattutto servizi

militari nell’esercito reale. Fino alla Rivoluzione Industriale, il patrimonio mobiliare era

considerato di così scarsa importanza dal Re d’Inghilterra da consentire alla Chiesa e ai

suoi tribunali di regolarne la distribuzione. La Chiesa applicava i principi del Diritto

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Canonico, a loro volta basati su quelli del diritto romano. Nel 1925, il Parlamento

approvò la Legge per l’Amministrazione degli Assi Ereditari che abolì il maggiorascato

ed emanò normative uniformi per i beni mobili e per i beni immobili. Anche gli Stati

americani hanno una analoga previsione normativa, applicabile in caso di successione

intestata, e riguardante sia i beni mobili che gli immobili. La preferenza accordata agli

eredi di sesso maschile fu abolita e la distribuzione tra gli eredi, a parità di grado,

divenne uguale.

Mentre il common law, in termini di politica del diritto, aveva svolto una scelta

finalizzata a mantenere i beni immobili all’interno della linea di sangue del proprietario

originale in conformità al principio della proprietà ancestrale, la quasi totalità degli

Stati e l’Uniform Probate Code (UPC) (4) hanno respinto questi principi. Questa regola

troverebbe applicazione se un individuo avesse ereditato beni immobili e poi fosse

morto intestato senza lasciare come superstiti discendenti o parenti in linea collaterale

di primo grado (5). In tale ipotesi, i beni immobili ereditati dal lato paterno dell’intestato

verrebbero trasmessi ai parenti linea collaterale del lato paterno, mentre i beni ereditati

dal lato materno passerebbero ai parenti in linea collaterale dello stesso lato. La

suddetta regola, viceversa, non avrebbe mai trovato applicazione nei confronti di beni

mobili (6).

La maggior parte degli Stati di common law negli Stati Uniti ha abolito la

legittima (originariamente distinta secondo che fosse a favore della moglie, come

“dower”, ovvero a favore del marito, come “curtesy”; su entrambe le forme, si veda

infra) (7) , ma nei pochi Stati che la mantengono le tutele previste per il coniuge

superstite sono identiche, indipendentemente dal fatto che il coniuge sia di sesso

maschile o femminile.

I metodi per il calcolo del patrimonio oggetto di successione nel caso di

successione ab intestato variano da uno Stato all’altro (8) . E variano anche le quote

indicate per i superstiti di un deceduto intestato, gli "eredi". I fattori più importanti

includono l’esistenza e il numero dei figli superstiti e l’esistenza o meno di un coniuge

superstite o di discendenti superstiti (questa classificazione include figli, nipoti e così

via), ovvero dal fatto che vi siano o meno parenti "vicini" superstiti.

Nell’arco degli ultimi 50 anni, la quota lasciata al coniuge superstite è aumentata.

In base a studi empirici realizzati da studiosi dalla American Bar Foundation, i

legislatori che hanno redatto lo Uniform Probate Code (UPC) hanno preso nota del fatto

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che le persone coniugate che non hanno figli con altri partner preferiscono che l’intero

patrimonio vada al coniuge superstite. Pertanto, ai sensi dell’UPC nei casi nei quali non

vi siano discendenti o parenti superstiti della persona deceduta, oppure nei casi nei quali

tutti i discendenti superstiti siano anche discendenti del coniuge superstite, il coniuge

superstite eredita l’intero patrimonio dell’intestato (9). Anche nell’Illinois la quota del

coniuge superstite è maggiore rispetto al passato; infattai ora essa è pari alla metà del

patrimonio dell’intestato se vi sono discendenti superstiti, i quali riceveranno la restante

metà come "gruppo". (10). Le precedenti norme dell’Illinois garantivano al coniuge

superstite solo 1/3 del patrimonio dell’intestato in presenza di discendenti superstiti, ai

quali spettavano i residui 2/3.

Altre disposizioni dell’UPC appaiono riflettere la realtà delle necessità del

coniuge superstite. Pertanto, il coniuge superstite ottiene la “quota privilegiata

(attualmente pari a $ 200.000), più i tre quarti di eventuali residui del patrimonio

dell’intestato, qualora non via sia alcun discendente in linea retta del deceduto, ma vi

siano suoi parenti superstiti.(11). La parte restante verrebbe assegnata ai parenti del

deceduto, evidenziando così una scelta di politica del diritto finalizzata a proteggere i

parenti del deceduto. Al contrario, nell’Illinois, a un parente non tocca alcuna quota del

patrimonio dell’intestato a meno che non vi sia alcun coniuge superstite e non vi sia

alcun discendente. E anche nel caso nel quale il parente dovesse ricevere un’eredità, tale

eredità dovrà essere divisa equamente con “fratelli, sorelle o discendenti di un fratello o

di una sorella del deceduto” (12).

Diversamente, se tutti i discendenti sopravvissuti del deceduto sono anche

discendenti del coniuge superstite, ed il coniuge superstite ha, a sua volta, discendenti

superstiti che non sono contemporaneamente discendenti del de cuius, il coniuge

superstite otterrà la “quota privilegiata (attualmente pari a $ 150.000), più la metà di

eventuali residui del patrimonio dell’intestato"(13). Se, invece, il deceduto lascia dei

discendenti superstiti che non sono anche discendenti del coniuge superstite, la quota

del coniuge superstite viene ridotta. In tale caso, il coniuge superstite otterrà la “quota

privilegiata (attualmente pari a $ 100.000), più la metà di eventuali residui del

patrimonio dell’intestato” (14). Queste diverse sfumature riflettono la consapevolezza

contenuta nell’UPC dell’esistenza di secondi matrimoni e di matrimoni successivi

nell’ambito di ciascuno dei quali potrebbero essere nati dei figli (discendenti) del

deceduto. Invece le norme dell’Illinois non fanno queste distinzioni. L’unica questione

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da stabilire è se il deceduto sia morto senza lasciare discendenti.

Un’altra differenza tra le diverse normative di successione nei casi di intestato

riguarda il trattamento dei parenti più lontani. Le leggi dell’Illinois considerano come

erede qualsivoglia persona che abbia un legame di sangue con il deceduto

(consanguineità), mentre solo il coniuge superstite conta tra tutti i parenti che non

hanno legami di sangue (affinità). Pertanto, negli Stati Uniti nessuno degli affini

acquisiti tramite il matrimonio viene in rilievo o riceve quote del patrimonio ereditario.

La Legge sulle Successioni dell’Illinois prevede che: “In caso di assenza di un

coniuge superstite, discendente, parente, fratello, sorella, discendente di un fratello o

sorella; nonno o di un bis-nonno del deceduto, o loro discendenti, l’intero patrimonio

viene trasferito ai parenti più vicini al deceduto in parti eguali (effettuando i calcoli

secondo le regole del diritto civile) e senza rappresentazione” (15). Questo significa che

il consanguineo di un capostipite che risalga di quattro generazioni (senza limiti in

termini di lontananza di grado) nell’Illinois è chiamato all'eredità. Al contrario, l’UPC

non prende in considerazione i parenti più lontani che pure siano in grado di provare

tale grado di parentela, prevedendo che il patrimonio dell’intestato venga invece

"incamerato" dallo Stato o dalla Contea nella quale il deceduto è morto. Infatti, per

quanto riguarda i parenti, si risale solo ai discendenti dei nonni. I parenti non legati da

vincoli di parentela riferiti a nonni, bisnonni e così via non vengono chiamati all'eredità (16). Queste diverse norme devono essere comparati con le limitazioni italiane alla

successione a favore dei parenti (consanguinei) (17).

Inoltre, vi è una vasta gamma di metodi per stabilire quali discendenti ricevono

una quota del patrimonio del deceduto intestato. In genere, tali criteri prevedono

l’identificazione dei figli del deceduto e stabiliscono se qualsivoglia di questi sia morto

lasciando almeno un discendente che sia sopravvissuto al deceduto. Per esempio, si

ipotizzi che il deceduto abbia avuto tre figli, A, B e C, ed A sia morto prima del

deceduto lasciando due figli, X ed Y che risultino in vita all’atto della morte del

deceduto. Si supponga, ancora, che B sia ancora in vita e che C sia morto prima del

deceduto senza figli ma con un coniuge superstite (che nel nostro sistema non conta).

In tale ipotesi, il risultato è il seguente: B riceve una quota del patrimonio; X ed Y

si divideranno in parti uguali la quota spettante al loro genitore, mentre C non riceverà

nulla e neppure il suo coniuge. Quindi alla fine A ottiene la quota di 1/2 e X e Y

ottengono 1/4 del patrimonio ciascuno. Questa esemplificazione si complica

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ulteriormente se sono coinvolti anche discendenti con rapporti di parentela più lontani

rispetto a quelli dei figli del deceduto (18) Un’attenta analisi compiuta da un avvocato

autorizzato ad esercitare nello Stato nel quale il caso viene deciso è assolutamente

essenziale per ottenere la formula corretta e il risultato.

Inoltre, un avvocato italiano potrebbe sorprendersi nell’apprendere che le leggi

americane non richiedono la cessione di qualsivoglia patrimonio ai figli del deceduto

all’atto della sua morte. Un genitore può diseredare completamente i suoi figli con

disposizioni patrimoniali strategiche. Ciò nonostante, le norme sulle successioni, in

genere, attribuiscono al tribunale addetto alle successioni il potere discrezionale di

attribuire al coniuge superstite e ai figli minorenni una somma di denaro per un periodo

di tempo, come previsto dalle diverse normative, in relazione al patrimonio oggetto di

successione sia intestata che regolata da testamento. (19)

Figli illegittimi, figli adottati e figliastri

Negli Stati Uniti, i figli illegittimi godono dello stesso trattamento dei figli nati da

un matrimonio ai fini delle normative di successione in caso di intestati, dopo una

sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che, nel 1977, ha stabilito che un

trattamento diverso per i figli illegittimi è incostituzionale (20). Un anno più tardi, nel

1978, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che uno Stato potrebbe avere valide

ragioni per prevedere criteri più stringenti per i figli illegittimi in relazione a eredità

provenienti dai loro padri rispetto a quelle provenienti dalle loro madri (21). I singoli

Stati hanno varato leggi caratterizzate da una serie di differenze. A seguito della

promulgazione della Uniform Parentage Act, molti Stati si limitano a richiedere il

medesimo onere di prova da parte del figlio che avanzi pretese sulla successione

legittima della madre, sia egli figlio illegittimo o legittimo; mentre un figlio illegittimo

che avanzi pretese sulla successione legittima del padre dovrà fornire prove più

documentate di parentela rispetto a quelle che devono essere fornite da un figlio nato da

un matrimonio (22). I "figliastri", privi di vincoli di sangue con il deceduto, non hanno in

nessun caso diritto ad alcuna parte dell’eredità dell’intestato.

Il diritto dei genitori di figli illegittimi di ereditare da tali figli varia anch’esso da

uno Stato all’altro. Nell’Illinois il genitore dovrà dimostrare di rientrare nella categoria

di "genitore idoneo" prevista dalla legge, che identifica come tale “un genitore del

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deceduto che, nell’arco della vita del deceduto, abbia riconosciuto il deceduto come

figlio, abbia stabilito con lui un rapporto "parentale" e abbia contruibuito al suo

mantenimento come genitore” (23). Nell’ambito di questa definizione è importante

stabilire se il genitore abbia adempiuto al suo obbligo di mantenere il figlio. I genitori

"idonei" godono del medesimo trattamento dei genitori. Tuttavia, se il deceduto

"illegittimo" è adottivo, in tal caso i genitori adottivi sono preferiti ai - ed escludono i -

genitori naturali, e anche i "genitori idonei", salve rare eccezioni (24).

In Inghilterra, fino al 1926 l’adozione non era riconosciuta. Negli Stati Uniti, le

leggi in materia di adozione sono state varate in momenti diversi nei diversi Stati.

Nell’Illinois, ai fini della successione intestata, un figlio adottivo ha diritto alla

medesima quota prevista per un figlio naturale (a meno che la persona non sia stata

adottata dopo aver raggiunto l’età di 18 anni) (25). Tuttavia, solo nel 1989 le leggi

dell’Illinois hanno garantito ai figli adottivi i medesimi diritti previsti per i figli naturali

in relazione a qualsivoglia strumento negoziale, come per esempio un testamento, che

sia stato stipulato prima del 1955, salvo che fosse stata in esso espressa chiaramente

l’intenzione di escludere il figlio adottivo (26). In virtù di un emendamento normativo

successivo, un figlio adottivo ottiene sempre il medesimo trattamento previsto per un

figlio naturale per gli strumenti testamentari redatti dopo l’1 gennaio del 1998, in

relazione a testatori deceduti a partire dalla stessa data (27). Le norme riguardanti i

requisiti per l’adozione variano a seconda dello Stato ma non sono al corrente di alcun

requisito di età analogo a quello italiano che richiede che il genitore adottivo debba

avere almeno 35 anni di età (28). L’adozione da parte di coppie omosessuali è consentita

in alcuni stati, diversamente da quanto previsto dal Codice Civile italiano.

Proprietari stranieri

Ai sensi del common law, una persona che non sia cittadina americana non può

acquisire o trasmettere beni immobili per successione intestate. Tale norma trova il suo

fondamento nella antica regola per cui il Re concedeva le terre ai suoi feudatari (n.d.t.:

in tal senso proprietari secondo la concezione della proprietà ancora tipica del

common law) che si erano obbligati a rendergli servizi militari. Invece le persone prive

della cittadinanza, in forza di successione intestata, potevano acquisire o cedere beni

mobili. Il diritto moderno in materia di successione riserva ai non cittadini il medesimo

Page 14: Common Law e Civil Law Sistemi a Confronto Nel Notariato-Hammond_I

13

trattamento previsto per i cittadini (29), ma è necessario tenere presente che la normativa

applicabile in materia di successione potrebbe prevedere requisiti diversi in materia di

beni immobili (regolate in genere dalle leggi dello stato nel quale tali beni sono ubicati)

rispetto ai beni mobili (soggetti alle leggi dello stato nel quale il deceduto era

domiciliato), con la possibilità che si aprano diversi procedimenti di attribuzione

successoria nei diversi Stati competenti.

Alcuni Stati hanno adottato la Uniform International Wills Act (30). Questa legge

convalida i testamenti effettuati in conformità ai suoi requisiti “indipendentemente dai

beni e dalla nazionalità, dal domicilio o dalla residenza del testatore …”. I requisiti

comprendono la redazione in qualsivoglia lingua, che sia scritta di pugno del testatore

con altri metodi, nonché la sua dichiarazione che il documento rappresenta il testamento

e di essere consapevole dei suoi contenuti, dichiarazione che deve essere effettuata in

presenza di due testimoni e “di una persona autorizzata ad agire in relazione ai

testamenti internazionali”. “Alla presenza dei testimoni e della persona autorizzata, il

testatore dovrà firmare il testamento o, qualora dovesse averlo già firmato, dovrà

riconoscere la firma come propria” (31). Tra coloro che sono autorizzati ad agire in

relazione a tali testamenti vi sono gli avvocati autorizzati ad esercitare nello Stato (in

cui viene effettuata la procedura di attribuzione successoria).

Analizzerò ora le normative scritte degli Stati non soggetti al regime della comu-

nione dei beni nei casi di decesso in presenza di testamenti validi.

Statute Of Wills: il sistema common law per la tutela del coniuge superstite nei casi

nei quali il deceduto sia dotato di testamento valido

Legittima e principio di curtesy – Le prime forme di tutela dei sistemi common law

Mi piace spiegare ai miei studenti di legge che storicamente sono esistiti numerosi

diversi regimi normativi in materia di regime patrimoniale tra coniugi. Solo a partire

dallo Statute of Wills, varato in Inghilterra nel 1540, i proprietari di terreni sono stati in

grado di trasferire direttamente i beni immobili mediante una scrittura testamentaria (32).

Le prime normative previste per i tredici Stati originari e gli Stati ammessi

successivamente che hanno adottato regimi di common law di ispirazione britannica,

Page 15: Common Law e Civil Law Sistemi a Confronto Nel Notariato-Hammond_I

14

tutelano la moglie in relazione a un marito che abbia trasferito tutti i suoi terreni ad altri

inter vivos o mediante il suo testamento, introducendo la legittima. Una moglie aveva

un diritto di usufrutto vita natural durante, per una quota pari a un terzo di tutti i beni

immobili dei quali il marito fosse titolare esclusivo in qualsivoglia momento nell’arco

del suo matrimonio. La legittima era finalizzata a garantire la sicurezza economica e

sociale alle vedove. Soprattutto durante il periodo nel quale il primogenito ereditava

l’intero patrimonio immobiliare del coniuge, ai sensi delle norme sul maggiorascato e

sul diritto di primogenitura, questo strumento garantiva protezione sia alla moglie che

agli altri figli conviventi.

La maggior parte degli Stati ha abolito la legittima. Alcuni Stati la mantengono

ancora per la moglie, o per entrambi i coniugi, nella misura da un terzo alla metà del

patrimonio immobiliare di proprietà del marito nell’arco del matrimonio. Il Kentucky

rappresenta un’eccezione in quanto ha mantenuto la protezione prevista dalla legittima -

e cioè garantendo un terzo di tutti i terreni che siano mai stati di proprietà del marito e

la metà di quelli che risultavano di sua proprietà alla data della sua morte. Inoltre, il

Kentucky ha esteso la legittima includendo i beni mobili (33).

In base al common law, il marito era tutelato dal principio di curtesy, il diritto

all’usufrutto vita natural durante sulla totalità dei beni immobili della moglie, non

soltanto alla quota pari a un terzo prevista dalla legittima per la moglie. Tuttavia questo

diritto di usufrutto per il marito veniva subordinato alla nascita di un figlio, mentre

quello della moglie alla legittima non lo era. Gli Stati che ispiravano le proprie

normative al sistema del c.d. diritto civile (o continentale, civil law) come la California

e la Louisiana e numerosi altri Stati sud-occidentali, fanno affidamento sul principio

della comunione dei beni, piuttosto che su quelli della legittima (per la moglie) e della

curtesy (usufrutto del marito) per tutelare i coniugi alla morte di uno di essi.

Fino agli ultimi anni del decennio iniziato nel 1840, e fino al varo delle leggi

scritte c.d. Married Women’s Property Acts adottate in tutti gli Stati Uniti, le donne

sposate non avevano il diritto assoluto di proprietà sui beni immobili. I loro mariti

avevano il diritto di gestire il loro patrimonio immobilire e di beneficiarne, ma mancava

una protezione analoga per le donne sposate in relazione ai beni immobili dei rispettivi

mariti. L’unica tutela prevista per la moglie era rappresentata dalla legittima. Il concetto

italiano di “mantenimento” previsto dall’articolo 433 del Codice Civile italiano non

trova nessun riscontro nelle norme degli Stati Uniti, eccetto per quelle che prevedono il

Page 16: Common Law e Civil Law Sistemi a Confronto Nel Notariato-Hammond_I

15

mantenimento del coniuge alla morte dell’altro coniuge o in caso di divorzio e il

mantenimento dei figli minorenni al momento del divorzio.

La moderna elective share come sostituto della legittima e del principio di curtesy

(usufrutto successorio del marito)

Nel ventesimo secolo, le donne sposate hanno acquisito il diritto di possedere beni

separati (34). La legittima e il concetto di curtesy furono aboliti. Furono sostituiti dalla

moderna elective share calcolata sull’asse patrimoniale del coniuge deceduto. La

elective share è anche nota come quota prevista dalla legge o quota obbligatoria. Di

norma è pari a un terzo (in alcuni casi la metà) del patrimonio del deceduto. Questo

significa che il coniuge superstite che fa questa scelta non può essere escluso

completamente dalla successione ad opera del testamento del deceduto. Per esempio, se

il marito dovesse morire lasciando la totalità del suo patrimonio valutato a $ 1.000.000 a

una persona amica, la sposa superstite potrà decidere di prendere la sua quota di un

terzo, pari a $ 333.333. Se la moglie dovesse essere inclusa nel testamento, dovrà

scegliere se prendere ciò che viene a lei concesso nel testamento o prendere la quota di

un terzo, ma non potrà avere entrambe le quote.

Il calcolo del patrimonio oggetto della successione in base al quale la elective

share dovrà essere determinata è complesso. Innanzitutto, non tutti i beni di proprietà di

un coniuge deceduto, al momento della morte, saranno tecnicamente compresi nel

patrimonio oggetto della successione perché esistono metodi per "mantenere" il titolo di

proprietà ("strumenti alternativi al testamento") che consentono di trasferire il diritto

stesso al momento della morte senza passare attraverso il procediemnto di attribuzione

giudiziale (probate). Per esempio, i beni posseduti dal deceduto congiuntamente a

un’altra persona si trasferiscono automaticamente al superstite senza la necessità di

"attribuzione giudiziale" da parte del tribunale. Le polizze vita indicano chi è il

beneficiario alla morte dell’assicurato; questi proventi sono esclusi dalla necessità di

"attribuzione giudiziale" da parte del tribunale. Analogamente, le pensioni, i conti

bancari cointestati e i diritti in relazione a un trust possono tutti essere trasferiti senza la

"attribuzione giudiziale" da parte del tribunale. Tali beni non fanno parte del patrimonio

oggetto della successione in base al quale la elective share (1/3 o1/2) viene calcolata.

Pertanto, nell’Illinois dove risiedo attualmente e dove probabilmente terminerò i

Page 17: Common Law e Civil Law Sistemi a Confronto Nel Notariato-Hammond_I

16

miei giorni (35), posso essere proprietaria della mia casa congiuntamente a una persona

amica, in luogo di mio marito. Anche se dovesse essere una casa di grande valore e

dovesse rappresentare una gran parte del mio patrimonio (supponiamo che ammonti a

un valore totale superiore a $1.500.000), mio marito non avrebbe diritto a qualsivoglia

porzione della casa alla mia morte! La proprietà sarebbe trasferita automaticamente e

per legge al comproprietario superstite.

Analogamente, potrei indicare che il beneficiario della mia polizza vita da $

1.000.000 sia l’università nella quale insegno, la John Marshall Law School. Potrei

disporre che alla mia morte quel milione di dollari venga versato automaticamente ai

beneficiari della polizza. Potrei mantenere una considerevole proprietà condivisa o un

conto bancario "esigibile in caso di morte" unitamente a uno dei miei figli (supponiamo

per un valore di $ 500.000). In ciascuna di queste circostanze, mio marito non avrebbe

nessun diritto a qualsivoglia dei miei beni alla mia morte perché tutto risulterebbe

"escluso dalla massa ereditaria".

Potrei anche conferire i miei arredi e i miei gioielli a un trust e nominare una

persona diversa da mio marito come beneficiario (immaginiamo un valore di $ 50.000).

Se dovessi aver dimenticato di escludere una parte dei miei beni dai diritti di

successione, (per esempio, una mia collezione di porcellane antiche di recente

acquisizione, del valore di $ 1.500), in tal caso mio marito avrebbe diritto ad almeno 1/3

del valore della collezione di porcellane antiche e cioè a $ 500. Potrei trasferire tutti gli

altri beni di mia proprietà “al di fuori della massa ereditaria" per un valore di $

3.050.000. Ai sensi delle leggi dello Stato dell’Illinois, la elective share può essere

applicata esclusivamente al patrimonio oggetto della successione, non ai beni non

soggetti alla Legge sulle Successioni (Probate Act) (36). In effetti, mio marito godrebbe

di una protezione molto più elevata se noi divorziassimo. Probabilmente otterrebbe la

metà delle mie disponibilità liquide (senza contare i diritti assicurativi il totale

risulterebbe pari a $ 2.051.500) pari a $ 1.025.750.

Se, invece, come sarebbe più probabile nell’ambito di un matrimonio felice, mi

trovassi in possesso di beni di valore alla mia morte, potrei cederli a mio marito alla mia

morte con un testamento valido. Se lui non dovesse essere soddisfatto di quanto ho

disposto a suo favore con il mio testamento, potrà ‘rinunciare’ al testamento e prendere

la sua elective share (37).

Altri Stati che hanno attuato l’Uniform Probate Code forniscono più protezione

Page 18: Common Law e Civil Law Sistemi a Confronto Nel Notariato-Hammond_I

17

per il coniuge superstite rispetto allo Stato dell’Illinois calcolando in modo diverso la

elective share. L’Uniform Probate Code inserisce molti non beni non appartenenti al

patrimonio oggetto della successione (i beni che fanno parte del cosiddetto asse

ereditario rivendicabile, reclaimable estate) più tutti i beni relativi alla successione

formando il cosiddetto asse ereditario esteso che rappresenta la base sulla quale viene

calcolata la elective share pari a 1/2 o 1/3. Inoltre, la elective share del coniuge risulta

ridotta dai beni già in possesso del coniuge superstite non compresi nella successione.

La politica è finalizzata ad assicurarsi che il coniuge superstite non riceva un’eredità

eccessiva pur restando adeguatamente tutelato alla morte del coniuge. La "net elective

share" si riferisce al patrimonio del deceduto.

Il reclaimable estate si compone di svariate categorie di beni che i legislatori

autori del Uniform Probate Code ritenevano che dovessero essere inclusi nel patrimonio

di base sul quale viene calcolata la elective share per ragioni politiche sociali finalizzate

a garantire la protezione del coniuge superstite (38):

1) i beni di proprietà del coniuge che opta per l’elective share che siano stati

ricevuti dal deceduto. Questo impedisce che la elective share possa risultare più grande

rispetto alla quota che il coniuge otterrebbe accettando la quota relativa all’intestato.

2) I beni detenuti fiduciariamente per il coniuge superstite.

3) I piani assicurativi e pensionistici di proprietà del deceduto che indichino il

coniuge superstite come beneficiario.

4) I beni detenuti da altri, incluso un eventuale trust, qualora il deceduto avesse un

potere di nomina o il diritto di revocare il trust. Questa categoria include i cosiddetti

living trust (fondi volontari) che vengono utilizzati frequentemente in luogo dei

testamenti ai fini testamentari ma che non rientrano nella procedura di successione.

5) I beni ceduti dal deceduto a un’altra persona in relazione ai quali il deceduto

dovesse aver mantenuto un usufrutto vita natural durante, il possesso o un reddito con

un diritto di accrescimento (right of survivorship). Questo aspetto è finalizzato a

impedire al deceduto di depauperare la quota spettante al coniuge superstite.

6) Eventuali regalie cedute dal deceduto a qualsivoglia persona nei due anni

precenti la sua morte. Questa disposizione protegge il coniuge superstite nel caso di un

deceduto che conceda regalie ad altre persone poco prima della morte, spesso senza che

il coniuge ne sia a conoscenza.

Page 19: Common Law e Civil Law Sistemi a Confronto Nel Notariato-Hammond_I

18

Il governo federale è intervenuto per poteggere i coniugi in caso di decesso con la

legge ERISA che eroga automatimente metà della pensione del deceduto al coniuge

superstite. La maggior parte delle pensioni private è soggetta all’ERISA (39).

Tenete a mente che queste sono le norme, ma sarà un tribunale a prendere la

decisione al momento della morte.

Divisione dei beni al divorzio e non in caso di morte negli Stati dove non vige la

comunione dei beni

Sistema di common law: distribuzione dei beni dei coniugi in caso di divorzio

Le determinazioni di proprietà nell’ambito del matrimonio venivano effettuate

quasi esclusivamente da chi sosteneva di avere diritti di proprietà. Per esempio, se un

uomo sposato aveva il diritto di proprietà in relazione a dei beni immobili indicati

nell’ufficio di registro della Contea, egli era proprietario esclusivo di tali terreni. Se

quell’uomo aveva il titolo di proprietà in relazione a un’automobile, una barca, un conto

bancario, titoli azionari, la sua pensione, etc., tale persona era proprietario esclusivo di

tali beni. Il “diritto di proprietà” determinava la proprietà separatamente da e

indipendentemente dal fatto che tale persona fosse sposata.

Nell’ambito di un divorzio, un tribunale stabiliva se uno dei coniugi avesse

necessità di sostegno finanziario (in genere, la moglie). Il giudice poteva concedere gli

alimenti che il marito avrebbe pagato alla moglie a meno che e fino a quando non si

fosse risposata. Il coniuge che otteneva la custodia dei figli minorenni (anche in questo

caso, in genere, la moglie) probabilmente avrebbe ottenuto un assegno di mantenimento

aggiuntivo per i figli, l’importo viene calcolato in base ai rispettivi redditi delle parti, al

numero dei figli e alle loro necessità. Il tribunale godeva di grandi margini di

discrezionalità per la determinazione degli importi specifici degli alimenti del

dell’assegno per il mantenimento dei figli. Tuttavia, diversamente dal concetto di

mantenimento specificato dall’articolo 433, ai genitori può essere ordinato di mantenere

i figli minori.

Con il diffondersi dei divorzi negli anni ’70, le critiche si concentrarono su questo

sistema perché tendeva a garantire scarsa protezione a uno dei coniugi, di norma la

Page 20: Common Law e Civil Law Sistemi a Confronto Nel Notariato-Hammond_I

19

moglie, che nel passato aveva rinunciato alla sua istruzione universitaria e ai suoi

obiettivi di carriera per "restare a casa con i figli" e per sostenere la carriera del marito.

Un atteggiamento parziale da parte dei tribunali i cui giudici erano spesso maschi

bianchi che erano stati essi stessi influenzati da questa visione stereotipata della donna

significava che tali giudici tendevano a esercitare i loro poteri discrezionali in un modo

che non rifletteva le esigenze di un numero crescente di donne. E si aveva la sensazione

che la concessione del mantenimento da parte dei tribunali, piuttosto che la concessione

del diritto alla proprietà dei beni, fosse iniqua, soprattutto per le donne che erano state

sposate per un tempo molto lungo.

Negli Stati Uniti, diversamente da quanto accade in Europa, il movimento

femminista si concentrò prevalentemente sull’ottenimento del riconoscimento del diritto

alla parità delle retribuzioni rispetto agli uomini e alla tutela delle donne nell’ambito dei

divorzi. In Europa, in base a quanto ho letto, le femministe hanno concentrato i loro

sforzi sull’ottenimento di sostegno per il ruolo della donna nell’ambito del matrimonio

sotto forma di congedi per maternità retribuiti per la nascita di un figlio e per il suo

accudimento, due aspetti che risultavano entrambi carenti negli Stati Uniti.

Normative moderne: «Distribuzione equa» in caso di divorzio

Di conseguenza, le leggi dei singoli stati approvate alla fine degli anni ’70 e

successivamente hanno introdotto nuovi modi per valutare le proprietà acquisite durante

il matrimonio e nuove norme per la distribuzione di tali beni in caso di divorzio.

Nell’Illinois, per esempio, le "proprietà comuni dei coniugi" (marital property)

includono tutte le proprietà acquistate da qualsivoglia dei due coniugi durante il

matrimonio. Il diritto di proprietà indicato nei registri delle Contee o dello Stato non ha

importanza. Tuttavia, diversamente dal sistema basato sulla comunione dei beni e dal

codice civile italiano, le proprietà acquistate dai coniugi durante il matrimonio non

diventano "proprietà comuni dei coniugi" fino a quando non viene avviata una causa di

divorzio. La categoria non comprende le proprietà che il coniuge abbia venduto,

regalato o usato completamente prima dell’avvio della causa di divorzio. Inoltre, le

proprietà comuni dei coniugi non comprendono i beni che un coniuge possedeva prima

del matrimonio o le proprietà che il coniuge dovesse ricevere a titolo di regalo. Tuttavia,

anche tali beni esclusi potrebbero divenire "proprietà comuni dei coniugi" se il coniuge

Page 21: Common Law e Civil Law Sistemi a Confronto Nel Notariato-Hammond_I

20

dovvesse mescolarle ad altre, per esempio su un conto bancario.

Al divorzio, la legge impone al giudice di effettuare una “distribuzione equa” di

tutte le proprietà comuni dei coniugi compresi i beni immobili per uso domestico e per

investimento, le pensioni delle parti in causa, i conti bancari, e in alcuni casi anche il

valore dell’attività commerciale di uno dei coniugi. Una quota pari al 50% a ciascun

coniuge viene considerata “equa”. Così, la moglie in genere riceve il diritto a più beni ai

sensi di queste leggi denominate Marital Property Acts rispetto a quanto previsto dalle

leggi precedenti. Tuttavia, gli alimenti furono eliminati. Dalle donne più anziane e

sposate da più tempo ci si aspetta che ottengano un posto di lavoro e siano in grado di

sostentarsi autonomamente poco tempo dopo il divorzio. E la presunzione

dell’affidamento della custodia dei figli minorenni alla madre sta cambiando, e con tale

cambiamento, cambia anche la concessione del mantenimento per i figli.

Diversamente dal sistema di diritto privato e diversamente da quanto accade con il

principio della comunione dei beni, questi principi di distribuzione equa non si

applicano alle proprietà in possesso di un coniuge alla sua morte.

Proprietà comuni dei coniugi: sistemi che adottano il principio della comunione dei

beni

Il regime della comunione dei beni in vigore negli stati di California, Louisiana,

Arizona, Idaho, New Mexico, Nevada, Texas e Washington replica molto fedelmente il

sistema di civil law e di fatto rappresenta un’adozione delle sue norme avvenuta

all’epoca dell’ammissione di questi stati nell’Unione Federale. Non si tratta degli Stati

originari dell’Unione, sono entrati nell’Unione molto più tardi. Il Wisconsin ha di

recente adottato il Uniform Marital Property Act che è molto simile al regime della

comunione dei beni (40). L’Alaska consente alle coppie sposate di detenere i propri beni

in regime di comunione dei beni se lo desiderano, ma l’applicazione di tale regime non

è automatica. Nonostante appena dieci stati siano dotati di un regime basato sulla

comunione dei beni, questi stati rappresentano più del 25% della popolazione degli Stati

Uniti. Purtuttavia, in contrasto con i sistemi di civil law, nessuno di questi sistemi

prevede un diritto di proprietà implicito per i figli. Comunque, negli stati dove vige la

comunione dei beni è sempre il tribunale a decidere riguardo alle proprietà comuni dei

coniugi.

Page 22: Common Law e Civil Law Sistemi a Confronto Nel Notariato-Hammond_I

21

Se i coniugi hanno vissuto in più di una tipologia di giurisdizione in materia di

diritto, qualsivoglia proprietà da essi acquistata durante la permanenza in uno Stato

specifico è soggetta alle normative in vigore in tale giurisdizione. Pertanto, per esempio,

qualsivoglia proprietà acquistata dai coniugi durante la residenza in uno Stato nel quale

sia in vigore il regime di comunione dei beni, compresi i redditi, è una "proprietà

soggetta alla comunione dei beni". Quando una proprietà diventa soggetta alla

comunione dei beni (o non soggetta alla comunione dei beni se la proprietà dovesse

essere stata acquistata dai coniugi negli stati nei quali tale prinmcipio non è in vigore),

tale proprietà resta soggetta alla comunione dei beni! Pertanto, in presenza di una

popolazione ad elevata mobilità nell’ambito della quale i coniugi si trovano spesso a

vivere in svariate giurisdizioni durante il matrimonio (soprattutto, è diffuso il fenomeno

della scelta di tarsferirsi dopo la pensione dagli stati nei quali è in vigore la comunione

dei beni, nell’Est e nel Midwest degli Stati Uniti verso gli stati nei quali è in vigore tale

normativa, situati all’ovest e nella parte sudoccidentale degli Stati Uniti), e questo rende

difficile rintracciare i regimi ai quali sono soggette le diverse proprietà.

E questo sistema ha un significato per le parti interessate dal matrimonio

dall’inizio del matrimonio e per tutte le proprietà acquistate da qualsivoglia dei coniugi,

compresi i redditi da lavoro, durante il matrimonio, fino alla sua risoluzione in caso di

divorzio e/o morte. Tutti i beni soggetti alla comunione vengono detenuti

congiuntmente al 50% ciascuno dal marito e dalla moglie. Questo significa che nessuno

dei due coniugi può trasferire interamente la proprietà senza il consenso dell’altro

coniuge nell’arco della vita (41). Tuttavia, le restrizioni italiane in materia di alienazione

di proprietà al fondo patrimoniale per la tutela dei figli minorenni non esiste negli stati

americani soggetti al principio della comunione dei beni (42). Alla morte, un coniuge

potrà cedere la sua metà mediante testamento. Se tale coniuge non dovesse stipulare una

cessione testamentaria valida, le normative di successione statali previste in caso di

intestato regoleranno la distribuzione.

Vi sono alcune differenze tra i regimi di comunione dei beni riguardo ai criteri per

stabilire se una proprietà acquistata durante un periodo di residenza in uno stato

soggetto al regime di common law e nel quale viga il concetto delle proprietà comuni

dei coniugi divenga una proprietà "parzialmente soggetta al principio della comunione

dei beni" quando la coppia si trasferisca in uno stato soggetto alla comunione dei beni.

In alcuni, ma non nella totalità degli Stati nei quali vige la comunione dei beni,

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22

tali proprietà acquistate con i redditi di un coniuge in uno stato con sistema di common

law diventano beni di proprietà comune dei coniugi!

Si consiglia di fornire consulenze molto precise ai clienti che intendono fare

queste scelte. E le parti in causa posso modificare l’impatto del trasferimento con un

contratto.

Conclusione

Spero di aver soddisfatto le vostre aspettative con le informazioni che vi ho

fornito riguardo alla molteplicità dei sistemi americani in materia di proprietà comuni

dei coniugi e normative di successione. Certamente, ho appreso molto sul sistema

italiano in questi settori. Ma cosa ancora più importante, ho conosciuto il sistema del

notariato che garantisce il diritto di proprietà, soprattutto nel caso degli immobili.

Ammiro molto questo sistema e vi ringrazio per avermi offerto la possibilità di

apprendere di più in proposito attraverso questa conferenza.

_____________________ (1) Otto stati – Louisiana, Texas, New Mexico, Arizona, California, Nevada, Washington e Idaho, so-

no risultati dotati di normative sulla comunione dei beni in base ai codici civili di Spagna e Fran-cia. Altri due stati – il Wisconsin e l’Alaska - hanno di recente adottato normative sulla comunione dei beni.

(2) V. Gerry W. Beyer, Wills, Trusts, and Estates (3rd ed. Aspen 2005) pp. 16-19. (3) Questa è nota come la norma del maggiorascato. (4) Gli atti “Uniformi” vengono messi a punto da una commissione nazionale privata che consiglia

uno statuto uniforme a tutti i singoli stati per il passaggio. La National Conference of Commissio-ners on Uniform State Laws (NCCUSL) fu fondata nel 1892 su suggerimento della American Bar Association. L’obiettivo è quello di preparare le normative proposte in relazione a temi idonei per l’attuazione da parte dei singoli Stati per garantire l’uniformità delle leggi dei singoli Stati. Lo U-niform Commercial Code è lo statuto uniforme più diffusamente adottato, è stato adottato da tutti gli Stati fatta eccezione per la Louisiana. Lo Uniform Probate Code è stato attuato in 18 Stati.

(5) Per "Parenti Collaterali" si intendono le figure imparentate al deceduto per vincolo di sangue e che non siano discendenti o antenati, per esempio la prole, zii e zie e cugini, la definizione sembra cor-rispondere a quella italiana del Libro 1 Articolo 75.

(6) Beyer, p. 53-54. (7) V. discussione su legittima e curtesy infra 32-34.

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(8) V. infra 35-38 per la discussione riguardo a quali beni fanno parte del “patrimonio soggetto al te-stamento autenticato” e quali beni non rientrano in questa definizione.

(9) UPC sez. 2-102 (1). (10) 755 ILCS 5/2-1 (a). (11) UPC sez. 2-102 (2). (12) 755 ILCS 5/2 -1(d). (13) UPC sez. 2-102 (3). (14) 14 UPC sez. 2-102(4). (15) 755 ILCS 5/2-1 (g). (16) UPC sez. 2-103 (4) prevede che: “in assenza di discendenti superstiti, parenti o discendenti di pa-

renti superstiti e qualora al deceduto dovessero essere sopravvissuti uno o più nonni o discendenti di nonni, la metà del patrimonio del deceduto sarà assegnata ai nonni paterni del deceduto o ai nonni di qualsivoglia dei coniugi se entrambi dovessero essere deceduti; e l’altra metà sarà asse-gnata ai parenti per parte di madre del deceduto secondo le medesime modalità; ma, qualora non vi fosse alcun nonno o discendente sopravvissuto, l’intero patrimonio sarà assegnato ai parenti del deceduto secondo le medesime modalità: UPC 2-105: “In mancanza di beneficiari ai sensi del pre-sente articolo, il patrimonio dell’intestato sarà assegnato allo Stato”.

(17) Libro 1, Titolo V, sez. 77. (18) V. Gerry W. Beyer, Wills, Trusts and Estates, pp. 20 – 35 per utili esempi e descrizioni. (19) V. UPC sez. 2-405 dove l’importo è limitato a $18.000 per un anno. V. anche 755 ILCS 5/15 -1

(concessione al coniuge di un minimo di $10.000 più un minimo di $5000 per ciascun minorenne o figlio adulto a carico “per il sostegno del coniuge supersite per un periodo di 9 mesi a decorrere dalla morte del deceduto secondo modalità adeguate alle condizioni precedenti del coniuge super-stite e alla situazione del patrimonio …”).

(20) Trimble v. Gordon, 430 U.S. 726 (1977). (21) Lalli v. Lalli, 439 U.S. 259 (1978). (22) V. 755 ILCS 5/2-2. (23) 755 ILCS 5/2/-2. (24) 755 ILCS 5/2-4(a). (25) 755 ILCS 5/2-4 (a). (26) 755 ILCS 5/2-4(f). (27) 755 ILCS 5/2-4(a). (28) Codice Civile italiano Libro Uno articolo 291. (29) V. UPC sez. 2-111. (30) L’Illinois ha adottato lo Uniform International Wills Act, 755 ILCS 10/1 et seq, valido a decorrere

dal 1° gennaio 1991. (31) 755 ILCS 10/1)b) e (c ). (32) Le leggi in materia di successione in tutti gli stati richiedono un documento formale scritto con la

testimonianza di persone non interessate. V. 755 ILCS 5/4-3. Alcuni Stati considerano valido un testamento anche in assenza di testimoni se tale testamento è redatto a mano (il cosiddetto "testa-mento olografo"). Lo Uniform Probate Code ha adottato uno standard di conformità sostanziale in UPC sez. 2-503 che consente al tribunale competente di giustificare un errore formale a patto che vi siano prove "chiare e convincenti" del fatto che il testatore voleva che il documento in og-

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getto fosse il suo testamento. Gli elementi di prova "chiari e convincenti" sono più elevati rispetto allo standard abituale di “preponderanza degli elementi di prova” e al normale standard penale che prevede la dimostrazione “al di là di ogni ragionevole dubbio”.

(33) V. Ky. Rev. Stat. Ann. Sec 392.020 (Michie 1999). (34) V. 755 ILCS 5/2-9 per l’Illinois . (35) In generale, si applicano le leggi dello stato nel quale risiedeva il deceduto. L’eccezione riguarda i

beni immobili che sono soggetti alle leggi dello Stato nel quale sono ubicati. (36) 755 ILCS 5/1-2 (37) 755 ILCS 5/2-8 consente a un coniuge di rinunciare al testamento mantenendo il diritto a 1/3 del

patrimonio in caso di presenza di discendenti superstiti o1/2 del patrimonio in mancanza di di-scendenti.

(38) UPC 2-202 et seq. (39) 29 U.S.C. sec 1101 et seq. (40) Wis. Stat. Sec. 766.31. (41) Soggetto ad alcune eccezioni per quanto riguarda beni personali e doni di valore limitato. (42) Codice Civile Italiano, Libro I, Titolo VI, sez. II art. 169.