COMMISSIONE EUROPEA - European...

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S.E On. Franco FRATTINI Ministro degli Affari esteri P.le della Farnesina 1 I - 00194 Roma Commission européenne, B-1049 Bruxelles – Belgique Europese Commissie, B-1049 Brussel – België Telefono: 00-32-(0)2-299.11.11 COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 23.03.2011 C(2011)1773 definitivo Oggetto: Aiuto di stato N 344/2010 - Italia Aiuti alla formazione a favore di De Tomaso Automobili S.p.A. Signor Ministro, 1. PROCEDURA (1) Con notifica elettronica del 4 agosto 2010, registrata il giorno seguente, le autorità italiane hanno comunicato la propria intenzione di concedere aiuti alla formazione a favore di De Tomaso Automobili Spa (di seguito 'De Tomaso', o 'la società'). (2) Il 26 agosto 2010, 11 ottobre 2010 e 23 dicembre 2010 sono state inviate alle autorità italiane richieste di informazioni, alle quali esse hanno risposto con le lettere datate rispettivamente 13 settembre 2010, 1 dicembre 2010 e 16 febbraio 2011. Il 9 marzo 2011 le autorità italiane hanno inviato ulteriori informazioni. Il 25 ottobre 2010 e il 7 febbraio 2011 si sono tenuti incontri con le autorità italiane e i rappresentanti di De Tomaso. 2. DESCRIZIONE 2.1. Il beneficiario (3) De Tomaso è una società italiana operante nel settore automobilistico, con sede legale a Livorno, Regione Toscana, e stabilimenti a Guasticce (Livorno) e Grugliasco (Torino), in Piemonte. La società De Tomaso è stata costituita il 17 marzo 2008 e le azioni della stessa sono quasi esclusivamente detenute dalla società 'Innovation in Automobile Industry' SpA (di seguito 'IAI'), fondata nel 1990, con sede a Torino. Una quota minima della società 1 è detenuta da un azionista privato, il sig. Gian Franco Rossignolo, il quale riveste inoltre la carica di Presidente di De Tomaso. 1 17 azioni ordinarie su un totale di 3.960.000.

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S.E On. Franco FRATTINI Ministro degli Affari esteri P.le della Farnesina 1 I - 00194 Roma Commission européenne, B-1049 Bruxelles – Belgique Europese Commissie, B-1049 Brussel – België Telefono: 00-32-(0)2-299.11.11

COMMISSIONE EUROPEA

Bruxelles, 23.03.2011 C(2011)1773 definitivo

Oggetto: Aiuto di stato N 344/2010 - Italia Aiuti alla formazione a favore di De Tomaso Automobili S.p.A. Signor Ministro,

1. PROCEDURA

(1) Con notifica elettronica del 4 agosto 2010, registrata il giorno seguente, le autorità italiane hanno comunicato la propria intenzione di concedere aiuti alla formazione a favore di De Tomaso Automobili Spa (di seguito 'De Tomaso', o 'la società').

(2) Il 26 agosto 2010, 11 ottobre 2010 e 23 dicembre 2010 sono state inviate alle autorità italiane richieste di informazioni, alle quali esse hanno risposto con le lettere datate rispettivamente 13 settembre 2010, 1 dicembre 2010 e 16 febbraio 2011. Il 9 marzo 2011 le autorità italiane hanno inviato ulteriori informazioni. Il 25 ottobre 2010 e il 7 febbraio 2011 si sono tenuti incontri con le autorità italiane e i rappresentanti di De Tomaso.

2. DESCRIZIONE

2.1. Il beneficiario

(3) De Tomaso è una società italiana operante nel settore automobilistico, con sede legale a Livorno, Regione Toscana, e stabilimenti a Guasticce (Livorno) e Grugliasco (Torino), in Piemonte. La società De Tomaso è stata costituita il 17 marzo 2008 e le azioni della stessa sono quasi esclusivamente detenute dalla società 'Innovation in Automobile Industry' SpA (di seguito 'IAI'), fondata nel 1990, con sede a Torino. Una quota minima della società1 è detenuta da un azionista privato, il sig. Gian Franco Rossignolo, il quale riveste inoltre la carica di Presidente di De Tomaso.

1 17 azioni ordinarie su un totale di 3.960.000.

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(4) Il 15 gennaio 2010, IAI ha acquistato il marchio 'De Tomaso Modena SpA' dalla liquidazione di quest’ultima (in concordato preventivo).

(5) Nel 2009, De Tomaso ha stipulato un accordo con Pininfarina SpA avente ad oggetto l’acquisizione, per 2 milioni di euro, fra l’altro, di: i) tutte le attrezzature, i macchinari e gli accessori dello stabilimento ex Pininfarina di Grugliasco (Torino), ii) il subentro nel contratto in essere con i 900 dipendenti2 e iii) il contratto di locazione per lo stabilimento di Grugliasco3. Inoltre, De Tomaso ha stipulato un contratto di subfornitura con Pininfarina, in vigore dal 1° gennaio 2010, in virtù del quale De Tomaso porterà a termine gli ordini di produzione in sospeso di Alfa Romeo Brera/Spider e Ford Focus cabriolet. Nel giugno 2009, la società ha inoltre acquisito circa 200 dipendenti della ex Delphi di Guasticce (Livorno) e ha preso in locazione il capannone industriale della stessa.

(6) La forza lavoro di De Tomaso, costituita da 1100 dipendenti circa fra Guasticce e Grugliasco, gode del diritto di ricevere, in virtù del sistema di compensazione salariale vigente in Italia, ovvero la Cassa integrazione guadagni straordinaria (di seguito 'CIGS'), una compensazione salariale per i lavoratori in disoccupazione tecnica, pari all'80% dell’ultima retribuzione ricevuta, e comunque limitata all’importo mensile massimo applicabile in base alla legislazione nazionale.

2.2. Il business plan

(7) De Tomaso ha in programma di lanciare due modelli di auto sportive di lusso (il cross-over SLC 4x4 e il coupé Nuova Pantera) e un modello di auto di lusso (la Limousine berlina 4 porte) entro il 2013. La società ha concepito un business plan per il periodo 2010-2013 (di seguito 'il business plan'), che ha avviato nel gennaio 2010. Tale business plan prevedeva la presentazione del primo modello al salone dell’auto di Ginevra nel marzo 2011.

(8) La produzione avrà luogo presso due unità produttive: Guasticce (con il coinvolgimento di 200 lavoratori circa), dove l’attività si concentrerà sull’assemblaggio delle parti e delle sottoparti meccaniche, e Grugliasco (con il coinvolgimento di 900 lavoratori circa), dove si procederà all’assemblaggio dei pezzi di ricambio, alla verniciatura e alla finizione.

(9) Presso lo stabilimento di Grugliasco è in corso una totale riconversione, con lo smantellamento delle vecchie linee produttive (appartenenti a Pininfarina). Queste verranno sostituite dalla nuova linea per la costruzione della scocca space-frame in alluminio e dalla nuova linea di finizione. Allo stesso tempo la linea di verniciatura viene adattata alla verniciatura dell’alluminio. L’unità produttiva selleria dovrà essere allestita partendo da zero. Anche lo stabilimento di Guasticce subirà una riconversione

2 Composti da: 875 per personale di stabilimento, 20 per personale d’ufficio e 5 quadri intermedi. 3 Rimane esclusa, tra l'altro, la galleria del vento.

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in linea con il business plan. Si sta procedendo all’installazione di nuovi macchinari e attrezzature4.

(10) Il business plan si basa sull’implementazione del sistema UNIVIS5, che – secondo la società - permette: i) una riduzione al 20% dei tempi di sviluppo e produzione dei nuovi modelli di auto, ii) una considerevole riduzione, pari almeno al 60%, del carico di lavoro relativo alla carrozzeria, iii) la riduzione a 14 mesi in totale dei tempi che intercorrono fra sviluppo e produzione, iv) la riduzione a circa 6 mesi dei tempi di restyling e v) una più veloce e semplice regolazione dei nuovi sistemi di propulsione. La fornitura di motori e componenti sarà affidata all’esterno, a un costruttore di powerline.

2.3. Il piano formativo

(11) Il piano formativo "Orientati al Futuro" (di seguito, 'il piano formativo') si sviluppa nell'arco di un periodo di tre anni, 2011-2013, è correlato alle esigenze espresse nel business plan e si basa sul presupposto dell’ingresso in produzione di un nuovo modello di auto all’anno per ciascuno dei prossimi tre anni (si veda il considerando (7)).

(12) Secondo le informazioni fornite dalle autorità italiane, i lavoratori attualmente alle dipendenze di De Tomaso, sebbene provenienti da due società del settore automobilistico - Pininfarina e Delphi – non possiedono l'esperienza lavorativa necessaria alla produzione dei nuovi modelli di auto sportive di lusso e di auto di lusso.

(13) Per quanto attiene ai lavoratori ex Pininfarina, infatti, essi erano stati precedentemente impiegati nella produzione di auto in acciaio, su linee a elevato livello di automazione, essendo pertanto abituati a lavorare all’assemblaggio di parti di auto già predisposte, nell’ambito di un processo che limitava al massimo l’intervento professionale umano e la relativa creatività. Per quanto riguarda gli operai ex Delphi, essi si dedicavano invece unicamente all’installazione di componenti meccanici, in particolare delle scatole del cambio. Né la forza lavoro ex Delphi, né i lavoratori ex Pininfarina hanno esperienza nella selleria.

(14) Pertanto, per partecipare alla produzione prevista nel business plan, entrambi i gruppi di lavoratori menzionati devono ricevere una formazione adeguata allo svolgimento delle nuove funzioni.

(15) A tale riguardo, De Tomaso ha identificato una "Ipotesi 1", che prevede l’elencazione delle esigenze formative strettamente derivanti dal business plan per i due stabilimenti di Grugliasco (si vedano i considerando da (32) a (35)) e Guasticce (si vedano i considerando da (37) a (39)).

4 Quattro isole per il montaggio di gruppi meccanici sul telaio, una linea per la costruzione del telaio in

alluminio, un forno di stabilizzazione e una stazione di verniciatura. 5 Una tecnologia space-frame in alluminio.

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(16) In particolare, nell’Ipotesi 1, una parte della forza lavoro, pari a 481 lavoratori, dovrebbe ricevere una formazione generale approfondita, oltre a una certa percentuale di "formazione sul posto di lavoro" o "formazione on-the-job", necessaria per applicare le abilità acquisite presso le specifiche stazioni di produzione (da 40 a 80 ore di formazione per persona), mentre i rimanenti lavoratori (557 persone) necessiterebbero di formazione solo sul posto di lavoro, impartita essenzialmente da colleghi già formati. I costi di tali esigenze formative previste nell’Ipotesi 1 come serie completa di moduli e come formazione sul posto di lavoro, sarebbero a totale carico di De Tomaso.

(17) L’aiuto alla formazione richiesto permetterebbe alla società di applicare invece l’Ipotesi 2, che va oltre i bisogni espressi nel business plan; essa prevede infatti di impartire la formazione approfondita (ovvero selleria, saldatura, verniciatura e assemblaggio parti) anche ai restanti 557 dipendenti, la maggior parte dei quali appartiene alla categoria dei lavoratori svantaggiati o disabili, ai sensi del RGEC6, indipendentemente dal fatto che a questa parte della forza lavoro non sia necessariamente richiesto di utilizzare abilità nel proprio di lavoro presso De Tomaso.

(18) Viceversa, i costi legati alla formazione sul posto di lavoro per relativamente a tali ulteriori 557 lavoratori che, successivamente alla formazione generale nel contesto dell'Ipotesi 2, non sono ricompresi nell’aiuto alla formazione richiesto, dal momento che tale formazione sarebbe in ogni caso necessaria.

2.4. Effetti positivi dell’aiuto di Stato

Fallimento del mercato

(19) Le autorità italiane hanno sottolineato come l’aiuto notificato sia giustificato, in quanto esso compensa la scarsità d’investimenti in un tipo di formazione che, considerata l’ampiezza dei contenuti, la durata e la natura delle abilità apprese, dovrebbe essere considerata come formazione generale nell’ambito delle tipologie previste dal RGEC. Secondo le autorità italiane, la formazione da impartire potrebbe rivelarsi preziosa per i dipendenti al di là del posto di lavoro attualmente occupato, permettendo loro di acquisire abilità fruibili in altri ambiti, migliorando le prospettive di occupazione presso altre società o la capacità di mettersi in proprio; la formazione contribuirà inoltre al benessere psicologico e al miglioramento della qualità della vita, e – non ultimo – produrrà ricadute positive sull’economia e la società nel suo insieme, visto che il programma formativo è orientato al trasferimento alla forza lavoro di capacità imprenditoriali e di razionalizzazione delle mansioni lavorative ai fini di una migliore efficienza.

(20) Le autorità italiane hanno specificato che, completata la formazione e superato l’esame finale, i lavoratori riceveranno sia un diploma aziendale, sia un attestato dalle rispettive regioni.

6 Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione, del 6 agosto 2008, che stabilisce alcune categorie di

aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria), GU L 214 del 9.8.2008, pag. 3 (di seguito, RGEC).

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(21) In particolare, la Regione Toscana rilascerà ai partecipanti alla formazione una certificazione in base al DGR 532/09 e Successive modifiche e integrazioni sugli standard professionali contenuti e descritti nel “Repertorio regionale delle figure professionali”. La Regione Piemonte rilascerà ai partecipanti alla formazione una certificazione ufficiale con indicazione del percorso formativo, corredata del relativo attestato delle competenze acquisite, ai sensi dell’accordo in Conferenza unificata del 2004, ai fini dell’impiego e della spendibilità delle stesse in una logica di formazione continua.

(22) Le autorità italiane hanno altresì precisato che i lavoratori formati non hanno alcun obbligo contrattuale e/o giuridico di rimanere all’interno della società al termine della formazione, essendo liberi in qualsiasi momento di cercare una collocazione lavorativa presso altre aziende, non solo del settore automobilistico, sul mercato nazionale e internazionale, ovvero di mettersi in proprio grazie alle abilità acquisite.

(23) Inoltre, i lavoratori di De Tomaso sono in larga parte svantaggiati (molti rientrano nella categoria per più di un requisito) o disabili, secondo le definizioni di cui all' articolo 2, paragrafi 18 e 20 del REGC; grazie agli aiuti alla formazione, 418 lavoratori svantaggiati o disabili dello stabilimento di Grugliasco (pari al 90% del totale nell'Ipotesi 2) e 80 lavoratori svantaggiati o disabili dello stabilimento di Guasticce (pari all'85% del totale nell'Ipotesi 2) beneficeranno della formazione.7

(24) Oltre a ciò, le autorità italiane hanno evidenziato come non debbano essere sottostimati i benefici psicologici della formazione sui lavoratori in disoccupazione tecnica.

Adeguatezza dell’aiuto di Stato come strumento politico

(25) Le autorità italiane hanno rappresentato come nel caso di specie la proposta misura di aiuto di Stato costituisca l’unico strumento politico a disposizione dello Stato italiano per promuovere l’offerta della formazione aggiuntiva contemplata nell’Ipotesi 2 (si vedano i considerando da (40) a (65)). Invero, le autorità italiane hanno sottolineato come i corsi di formazione pianificati non siano presenti nell’offerta formativa locale e non possano essere intrapresi dai singoli, indipendentemente dal supporto dei datori di lavoro, in quanto presuppongono moduli formativi complessi e richiedono l’uso di metodi e tecnologie avanzate. Inoltre, le autorità italiane hanno rappresentato che De Tomaso, in assenza di aiuti, non offrirebbe la formazione approfondita a tutta la propria forza lavoro, come indicato al considerando (17). In base a dette considerazioni, le autorità italiane ritengono che l’aiuto di Stato sia, nel caso di specie, uno strumento politico adeguato.

7 Le autorità italiane hanno precisato che il numero di lavoratori svantaggiati e disabili corrisponde alle

definizioni di cui agli Articoli 2, paragrafo 18 e 2 paragrafo 20 del RGEC. Le cause di svantaggio nel caso della forza lavoro di De Tomaso comprendono le seguenti categorie di lavoratori: (1) coloro che non hanno conseguito un diploma di scuola media superiore o professionale, (2) coloro che hanno superato i 50 anni di età, (3) adulti che vivono soli con una o più persone a carico, (4) donne e (5) appartenenti a minoranze etniche.

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Effetto di incentivazione e necessità degli aiuti

(26) Come indicato al considerando (25), le autorità italiane sostengono che la misura di aiuto proposta produca un effetto di incentivazione in quanto permette a un maggiore numero di lavoratori di ottenere una formazione approfondita rispetto all’ipotesi controfattuale ("senza aiuto"), come esposto in dettaglio qui di seguito.

Formazione senza aiuto (Ipotesi 1)

(27) Al fine di attuare il business plan, la società ha concepito un piano formativo che le permetterà di portare a termine efficacemente il processo produttivo. Tale piano formativo suddivide il percorso in formazione approfondita, destinata a un numero limitato di lavoratori, e formazione sul posto di lavoro, da impartire all’intera forza lavoro.

(28) Una parte dei dipendenti (481 lavoratori) riceverà innanzitutto una formazione approfondita, che permetterà loro di acquisire le competenze avanzate necessarie in vari ambiti e che sarà seguita da una "formazione sul posto di lavoro", la quale farà sì che il lavoratore apprenda come applicare le abilità generali acquisite attraverso la formazione approfondita alle mansioni specifiche richieste da De Tomaso, a seconda delle esigenze della società e della postazione di lavoro ove il lavoratore sarà effettivamente impiegato. L’introduzione della tecnologia UNIVIS riguarderà soltanto la formazione sul posto di lavoro, i costi della quale saranno dunque a totale carico della società.

(29) La rimanente parte della forza lavoro (557 lavoratori) riceverà unicamente la "formazione sul posto di lavoro", cioè acquisirà soltanto le abilità strettamente necessarie per operare nella postazione di lavoro occupata. Questo tipo di formazione è piuttosto limitata (40-80 ore, a seconda della postazione di lavoro) e specificamente mirata alla posizione ricoperta. Soltanto i lavoratori che avranno ricoperto varie posizioni in un certo periodo di tempo potranno acquisire un profilo leggermente più completo. I lavoratori beneficeranno della formazione attraverso l’intervento di colleghi più esperti, già impiegati nelle posizioni interessate. I costi relativi alla formazione sul posto di lavoro verranno sostenuti dalla società in ogni caso, in aggiunta ai costi, indicati di seguito, relativi all'Ipotesi 1.

(30) Nel quadro dell'Ipotesi 1, la formazione approfondita avrà luogo in entrambi gli stabilimenti e i costi totali sostenuti dalla società ammonteranno a 25 816 560EUR (ripartiti in 18 741 878EUR per la formazione in senso stretto, 4 870 823 EUR per i materiali, più l'integrazione CIGS per il numero totale delle ore di formazione, pari a 4,33 EUR perora moltiplicati per 502 046 ore di formazione, ovverosia 2 173 859 EUR).

Grugliasco (Ipotesi 1)

(31) Per Grugliasco si prevedono i seguenti corsi di formazione approfondita: (1) selleria, (2) saldatura, (3) verniciatura e (4) assemblaggio di parti dei veicoli.

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(32) Per quanto attiene alla selleria, la formazione riguarderà 30 lavoratori nel 2011, 30 nel 2011/2012, e 12 nel 2012/2013. Ogni modulo formativo prevede una durata di 1 384 ore e comprende una parte teorica (80 ore) e una pratica (1 304 ore).

(33) Per quanto concerne la saldatura, la formazione riguarderà 66 lavoratori nel 2011, 66 nel 2011/2012 e 19 nel 2012/2013. Ogni modulo formativo prevede una durata di 1 038 ore e comprende una parte teorica (64 ore), dedicata alle tecniche di saldatura, alla metallurgia e alla tecnologia, e una parte pratica (974 ore).

(34) Con riferimento alla verniciatura, la formazione riguarderà 12 lavoratori nel 2011 e 12 nel 2011/2012. Ogni modulo formativo prevede una durata di 346 ore e comprende una parte teorica (24 ore), dedicata alle tecniche di verniciatura e ai materiali e una parte pratica (322 ore).

(35) Per quanto concerne l’assemblaggio di parti dei veicoli, la formazione riguarderà 66 lavoratori nel 2011, 66 nel 2011/2012 e 19 nel 2012/2013. Ogni modulo formativo prevede una durata di 1 038 ore e comprende una parte teorica (64 ore), comprensiva di tecnologie dei materiali, tecniche di riparazione, costruzione e assemblaggio, e una parte pratica (974 ore).

Guasticce (Ipotesi 1)

(36) Per Guasticce si prevedono i seguenti corsi di formazione: (1) saldatura, (2) assemblaggio di parti dei veicoli e (3) verniciatura.

(37) Per quanto attiene alla verniciatura, la formazione riguarderà 10 lavoratori nel 2011, 12 nel 2011/2012 e 1 lavoratore nel 2012/2013. Ogni modulo formativo prevede una durata di 1 038 ore e comprende una parte teorica (64 ore), dedicata alle tecniche di saldatura, alla metallurgia e alla saldatura, e una parte pratica (974 ore).

(38) Per quanto concerne l’assemblaggio di parti dei veicoli, la formazione riguarderà 24 lavoratori nel 2011, 26 nel 2011/2012 e 2 nel 2012/2013. Ogni modulo formativo prevede una durata di 1 038 ore e include una parte teorica (64 ore), comprensiva della tecnologia dei materiali, delle tecniche di riparazione, costruzione e assemblaggio, e di una parte pratica (974 ore).

(39) Con riferimento alla verniciatura, la formazione riguarderà 6 lavoratori nel 2011 e 2 nel 2011/2012. Ogni modulo formativo prevede una durata di 346 ore e comprende una parte teorica (24 ore), dedicata alle tecniche di verniciatura e ai materiali, e una parte pratica (322 ore).

Formazione aggiuntiva con aiuto (Ipotesi 2)

(40) Nell’Ipotesi 2, secondo le autorità italiane, la società sarà in grado di fornire una formazione più ampia di quanto sarebbe possibile senza gli aiuti. De Tomaso, infatti, potrebbe fornire la formazione approfondita prevista nell’Ipotesi 1 (si vedano i considerando da (27) a (39)) ai rimanenti 557 lavoratori (463 a Grugliasco e 94 a

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Guasticce) agli stessi livelli dei lavoratori formati nel quadro dell’Ipotesi 1. Le autorità italiane hanno sottolineato come, grazie alla misura di aiuto proposta, 557 lavoratori in più avrebbero l’opportunità di sviluppare le proprie potenzialità, con la garanzia non soltanto di un’esperienza formativa più gratificante, ma in particolare di avere la possibilità di sviluppare abilità diverse rispetto a quelle strettamente necessarie per ricoprire proprio il posto di lavoro a De Tomaso.

Grugliasco (Ipotesi 2)

(41) Per lo stabilimento di Grugliasco, la società prevede i seguenti tipi di formazione: (1) selleria, (2) saldatura, (3) verniciatura e (4) assemblaggio di parti dei veicoli.

(42) Per quando concerne il modulo selleria, la formazione si svilupperà in tre momenti: 2011, 2011/2012 e 2012/2013. Il percorso riguarderà 45 lavoratori (di cui 43 svantaggiati/disabili) che saranno divisi in 4 gruppi e formati nel 2011, 45 (di cui 43 svantaggiati/disabili) che saranno divisi in 4 gruppi e formati nel 2011/2012 e 13 (di cui 10 svantaggiati/disabili) che saranno accorpati in un gruppo unico e formati nel 2012/2013. Ogni modulo formativo prevede una durata di 1.384 ore e comprende una parte teorica (80 ore) e una pratica (1 304 ore). Il numero complessivo di ore di formazione ammonterà a 62 280 nel 2011, 62 280 nel 2011/2012 e 17 992 nel 2012/2013.

(43) Il modulo teorico riguarda tecnologie, materiali, strumenti e tecniche di installazione per un’ampia varietà di materiali, per esempio materiali elastici e rigidi, pelle, tessuto e tappeti. Il modulo pratico è incentrato su operazioni quali misurare e tagliare, applicare tecniche di installazione, in particolare la cucitura a mano, ma anche lavori di rivestimento e imbottitura, esecuzione di saldature, incollaggio, ribattitura e inchiodatura. Dopo aver superato l’esame finale, il percorso formativo sarà certificato sia con diploma aziendale sia con attestato professionale della Regione, certificante la capacità di lavorare come impiegato qualificato in vari altri settori in cui sono richieste competenze nel campo della selleria (ad esempio, nel settore dell’arredamento) o di esercitare l’attività in proprio come impresa artigiana specializzata.

(44) Per quanto attiene al modulo dedicato alla saldatura, la formazione si svilupperà in tre momenti: 2011, 2011/2012 e 2012/2013. Il percorso riguarderà 65 lavoratori (di cui 60 svantaggiati/disabili) che saranno divisi in 7 gruppi e formati nel 2011, 65 (di cui 60 svantaggiati/disabili) che saranno divisi in 7 gruppi e formati nel 2011/2012 e 25 (di cui 21 svantaggiati/disabili) che saranno divisi in 3 gruppi e formati nel 2012/2013. Ogni modulo formativo prevede una durata di 1 038 ore e comprende una parte teorica (64 ore) e una pratica (974 ore). Il numero complessivo di ore di formazione ammonterà a 67 470 nel 2011, 67 470 nel 2011/2012 e 25 950 nel 2012/2013.

(45) I moduli teorici riguardano le caratteristiche fondamentali della tecnologia della saldatura e dei processi utilizzati nell’ambito della metallurgia, il comportamento dei materiali e le conoscenze tecniche, mentre i moduli pratici riguardano, tra gli altri, la selezione del corretto materiale, l’assemblaggio e la saldatura dei pezzi, le precauzioni per evitare deformazioni prima, durante e dopo la saldatura, l’interpretazione dei simboli di saldatura e l’esecuzione di giunti saldati. Superato l’esame finale, il

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percorso formativo sarà certificato sia da un diploma aziendale sia da un attestato professionale della Regione certificante la capacità di lavorare in tutti i settori in cui si utilizza l’alluminio (ad esempio, carpenteria, telaistica, porte per l’edilizia, impianti di riscaldamento) o anche di esercitare l’attività in proprio come impresa artigiana specializzata.

(46) Per quanto attiene al modulo dedicato alla verniciatura, il percorso si svolgerà in due momenti: 2011 e 2011/2012. Esso riguarderà 25 lavoratori (di cui 22 svantaggiati), che saranno divisi in tre gruppi e formati nel 2011 e 25 lavoratori (di cui 22 svantaggiati), ripartiti in tre gruppi e formati nel 2011/2012. Ogni modulo formativo prevede una durata di 346 ore e comprende una parte teorica (24 ore) e una pratica (322 ore). Il numero complessivo di ore di formazione ammonterà a 8 650 nel 2011 e 8 650 nel 2011/2012.

(47) I moduli teorici vertono sulle caratteristiche fondamentali dei materiali (solventi, vernici, fondi, stucchi, eccetera) e sulle tecnologie, i processi di verniciatura e il comportamento delle vernici. Grazie ai moduli pratici, i lavoratori impareranno a distinguere i vari solventi, diluenti e vernici, ma acquisiranno anche conoscenze sulla qualità della verniciatura e su come ripristinare i danni subiti dalla stessa, come smontare e rimontare piccole parti e come verniciare i particolari in altro colore. Superato l’esame finale, il percorso formativo sarà certificato sia da un diploma aziendale sia da un attestato della Regione. Le nuove abilità acquisite permetteranno ai lavoratori di trovare collocazione presso altre aziende del settore automobilistico, presso società che richiedano competenze nell’ambito della verniciatura, oppure di esercitare l’attività in proprio (ad esempio, aprendo una carrozzeria).

(48) Per quanto riguarda il modulo dedicato all’assemblaggio di parti dei veicoli, il percorso si svilupperà in tre momenti: 2011, 2011/2012 e 2012/2013. Esso riguarderà 65 lavoratori (di cui 58 svantaggiati/disabili) che saranno divisi in 7 gruppi e formati nel 2011, 65 lavoratori (di cui 58 svantaggiati/disabili) che ripartiti in 7 gruppi e formati nel 2011/2012 e 25 lavoratori (di cui 21 svantaggiati/disabili) che saranno divisi in 2 gruppi e formati nel 2012/2013. Ogni modulo formativo prevede una durata di 1 038 ore e comprende una parte teorica (64 ore) e una parte pratica (974 ore). Il numero complessivo di ore di formazione ammonterà a 67 470 nel 2011, 67 470 nel 2011/2012 e 25 950 nel 2012/2013.

(49) Il percorso formativo rispecchia l’ampia gamma di attività previste, dalla costruzione e montaggio e/o revisione dei componenti meccanici, all’installazione di componenti elettrici e elettronici, al collaudo per garantire la qualità finale del prodotto. Superato l’esame finale, il percorso formativo sarà certificato sia da un diploma aziendale sia da un attestato della Regione, certificante la capacità di lavorare tanto nel settore automobilistico, con la qualifica di supervisore della stazione di lavoro, quanto presso altre aziende che richiedano lo stesso elevato livello di manualità, ad esempio in campo nautico o in altro settore correlato, o anche di esercitare l’attività in proprio come impresa specializzata.

(50) De Tomaso prevede che le categorie dei costi della formazione nell'Ipotesi 2 presso lo stabilimento di Grugliasco, per il 2011, siano le seguenti:

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a) costi relativi ai formatori, pari a 81 EUR/ora per la selleria, 120 EUR/ora per la saldatura, 120 EUR/ora per la verniciatura e 81 EUR/ora per l'assemblaggio parti8;

b) costi di trasferta per i formatori, pari a 12,50 EUR/ora per la saldatura e 12,50 EUR/ora per la verniciatura;

c) costi relativi al noleggio di macchinari ed attrezzature, pari a 68,57 EUR/ora per la selleria, 85,71 EUR/ora per la saldatura, 20,30 EUR/ora per la verniciatura e 514,29 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

d) costi relativi ai servizi di consulenza, pari a 7,55 EUR/ora per la selleria, 11,01 EUR/ora per la saldatura, 7,69 EUR/ora per la verniciatura e 29,86 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

e) costi amministrativi relativi ai formatori, pari a 12 EUR/ora per la selleria, 16 EUR/ora per la saldatura, 8 EUR/ora per la verniciatura e 10 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

f) integrazione CIGS, pari a 4,33 EUR/ora/tirocinante per tutti i quattro corsi9 e

g) costi per il materiale, pari a 200 EUR/gruppo per la parte teorica di ciascuno dei 4 corsi, 361 111 EUR/gruppo (parte pratica) per la selleria, 36 190/gruppo (parte pratica) per la saldatura, 25 000 EUR/gruppo (parte pratica) per la verniciatura e 70 238 EUR/gruppo (parte pratica) per l'assemblaggio parti.

(51) I costi della formazione per il 2011 sono ripresi nelle Tabelle 1 e 2. La Tabella 1 riporta la somma dei costi orari indicati nel considerando precedente moltiplicata per il numero di gruppi dello stesso corso e per il numero di ore dei corsi di ciascun gruppo. A tali "costi orari fissi", va aggiunta una seconda categoria di costi "fissi", rappresentata dai costi dei materiali utilizzato per la formazione (cfr. il punto g) del considerando precedente). L'ultima colonna della Tabella 1 riporta la somma dei "costi orari fissi" e di costi fissi per il materiale. Infine, la Tabella 1 riporta l'entità di aiuto richiesto in rapporto alla somma dei costi fissi, che corrisponde all'intensità di aiuto calcolata sulla base del massimale pertinente, integrata, in misura proporzionale, rispetto al numero di lavoratori svantaggiati/disabili che partecipano a ciascun corso di formazione. La Tabella 2 riporta i costi "variabili" della formazione per il 2011, calcolati come il costo della compensazione salariale da versare per le ore di formazione (la cosiddetta "integrazione CIGS" di cui al punto f) del considerando precedente moltiplicato per il numero complessivo di ore di formazione previsto nel 2011 per i quattro corsi. L'aiuto corrispondente è calcolato sulla base del massimale pertinente, integrato, in misura proporzionale, rispetto al numero di lavoratori svantaggiati/disabili. La stessa metodologia, seguita anche per le Tabelle 3 e 4, per il 2011/2012 e le Tabelle 5 e 6, per il 2012/2013, che riguardano lo stabilimento di Grugliasco e le Tabelle 7 e 8, relative al 2011, le Tabelle 9 e 10, relative al 2011/2012, e le Tabelle 11 e 12, relative al 2012/2013, che riguardano lo stabilimento di Guasticce, si basa sul presupposto che i lavoratori continueranno a beneficiare della CIGS per il periodo della formazione, al termine del quale rientreranno in servizio attivo.

8 Per quanto riguarda la verniciatura, non sono previsti costi di trasferta per i formatori. 9 L’ordinamento giuridico italiano prevede che una società i cui dipendenti usufruiscono della CIGS e

che desidera che tali dipendenti seguano una formazione sia tenuta a erogare loro un importo limitato al fine di integrare l’indennità già ricevuta dalla Previdenza sociale nell’ambito della CIGS stessa. Nel caso di specie, le autorità italiane fanno riferimento in particolare al Decreto congiunto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero dell’economia e delle finanze del 18 dicembre 2009.

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Tabella 1: Grugliasco – costi di formazione "fissi" per il 2011 (in EUR)

Corso (intensità dell'aiuto)

Costi fissi complessiv

i/ora

Numero di gruppi che seguono il

corso

Numero di ore/

corso

Totale parziale per tutti i gruppi

Costo complessivo per il materiale/tutti

i gruppi

Costi fissi complessivi per

tutti i gruppi

Selleria 69,6% 1 657 518

169,12 4 1 384 936 248 1 445 244 2 381 492

Saldatura 69,2% 1 409 257

245,22 7 1 038 1 781 769 254 730 2 036 499

Verniciatura 68,8% 172 339

168,49 3 346 174 893 75 600 250 493

Assemblaggio parti 68,9% 3 519 457

635,15 7 1 038 4 615 000 493 066 5 108 066

Totale parziale 6 758 571

9 776 550

Tabella 2: Grugliasco – costi di formazione "variabili" per il 2011 (in EUR)

Corso (intensità dell'aiuto) Integrazione CIGS/ora Totale ore Costo complessivo

dell'integrazione CIGS per tutti i lavoratori

Selleria 69,6% 187 692

4,33 62 280 269 672

Saldatura 69,2% 202 164

4,33 67 470 292 145

Verniciatura 68,8% 25 769

4,33 8 650 37 455

Assemblaggio parti 68,9% 201 288

4,33 67 470 292 145

Totale parziale 616 913

891 417

(52) De Tomaso prevede che le categorie dei costi della formazione nell'Ipotesi 2 presso lo stabilimento di Grugliasco, per il 2011/2012, siano le seguenti:

a) costi relativi ai formatori, pari a 81 EUR/ora per la selleria, 120 EUR/ora per la saldatura, 120 EUR/ora per la verniciatura e 81 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

b) costi di trasferta per i formatori, pari a 12,50 EUR/ora per la saldatura e 12,50 EUR/ora per la verniciatura10;

c) costi relativi al noleggio di macchinari ed attrezzature, pari a 68,57 EUR/ora per la selleria, 85,71 EUR/ora per la saldatura, 20,30 EUR/ora per la verniciatura e 514,29 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

10 Per quanto riguarda la selleria e l'assemblaggio parti, non sono previsti costi di trasferta per i formatori.

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d) costi relativi ai servizi di consulenza, pari a 7,55 EUR/ora per la selleria, 11,01 EUR/ora per la saldatura, 7,69 EUR/ora per la verniciatura e 29,86 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

e) costi amministrativi relativi ai formatori, pari a 12 EUR/ora per la selleria, 16 EUR/ora per la saldatura, 8 EUR/ora per la verniciatura e 10 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

f) integrazione CIGS, pari a 4,33 EUR/ora/tirocinante per tutti i quattro corsi e g) costi per il materiale, pari a 200 EUR/gruppo per la parte teorica di ciascuno dei 4

corsi, 361 111 EUR/gruppo (parte pratica) per la selleria, 36 190/gruppo (parte pratica) per la saldatura, 25 000 EUR/gruppo (parte pratica) per la verniciatura e 70 238 EUR/gruppo (parte pratica) per l'assemblaggio parti.

(53) I costi della formazione per il 2011/2012 sono ripresi nelle Tabelle 3 e 4.

Tabella 3: Grugliasco – costi di formazione "fissi" nel 2011/2012 (in EUR)

Corso (intensità dell'aiuto)

Costi fissi complessivi/ora

Numero di gruppi che seguono il

corso

Numero di ore per corso

Totale parziale per tutti i

gruppi

Costo complessivo per il

materiale/tutti i gruppi

Costi fissi complessivi per

tutti i gruppi

Selleria 69,6% 1 657 518

169,12 4 1 384 936 248 1 445 244 2 381 492

Saldatura 69,2% 1 409 257

245,22 7 1 038 1 781 769 254 730 2 036 499

Verniciatura 68,8% 172 339

168,49 3 346 174 893 75 600 250 493

Assemblaggio parti 68,9% 3 519 457

635,15 7 1 038 4 615 000 493 066 5 108 066

Totale parziale 6 758 571

9 776 550

Tabella 4: Grugliasco – costi di formazione "variabili" nel 2011/2012 (in EUR)

Corso (intensità dell'aiuto) Integrazione CIGS/ora Totale ore Costo complessivo

dell'integrazione CIGS per tutti i lavoratori

Selleria 69,6% 187 692

4,33 62 280 269 672

Saldatura 69,2% 202 164

4,33 67 470 292 145

Verniciatura 68,8% 25 769

4,33 8 650 37 455

Assemblaggio parti 68,9% 201 288

4,33 67 470 292 145

Totale parziale 616 913

891 417

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(54) De Tomaso prevede che le categorie dei costi della formazione nell'Ipotesi 2 presso lo stabilimento di Grugliasco, per il 2012/2013, siano le seguenti:

a) costi relativi ai formatori, pari a 81 EUR/ora per la selleria, 120 EUR/ora per la saldatura e 81 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

b) costi di trasferta per i formatori, pari a 12,50 EUR/ora per la saldatura11;

c) costi relativi al noleggio di macchinari ed attrezzature, pari a 68,57 EUR/ora per la selleria, 85,71 EUR/ora per la saldatura e 514,29 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

d) costi relativi ai servizi di consulenza, pari a 7,55 EUR/ora per la selleria, 11,01 EUR/ora per la saldatura e 29,86 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

e) costi amministrativi relativi ai formatori, pari a 12 EUR/ora per la selleria, 16 EUR/ora per la saldatura e 10 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

f) integrazione CIGS, pari a 4,33 EUR/ora/tirocinante per tutti i tre corsi, e

g) costi per il materiale, pari a 200 EUR/gruppo per la parte teorica di ciascuno dei tre corsi, 361 111 EUR/gruppo (parte pratica) per la selleria, 36 190/gruppo (parte pratica) per la saldatura e 70 238 EUR/gruppo (parte pratica) per l'assemblaggio parti.

(55) I costi della formazione per il 2012/2013 sono ripresi nelle Tabelle 5 e 6.

Tabella 5: Grugliasco – costi di formazione "fissi" nel 2012/2013 (in EUR)

Corso (intensità dell'aiuto)

Costi fissi complessivi/ora

Numero di gruppi che seguono il

corso

Numero di ore per corso

Totale parziale

costi fissi/tutti i

gruppi, materiale escluso

Costo complessivo per il

materiale/tutti i gruppi

Costi fissi complessivi per

tutti i gruppi

Selleria 67,7% 403 068

169,12 1 1 384 234 062 361 311 595 373

Saldatura 68,4% 596 985

245,22 3 1 038 763 615 109 170 872 785

Verniciatura -

- - - - - -

Assemblaggio parti 68,4% 998 262

635,15 2 1 038 1 318 571 140 876 1 459 447

Totale parziale 1 998 315

2 927 605

11 Per quanto riguarda la selleria e l'assemblaggio parti, non sono previsti costi di trasferta per i formatori.

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Tabella 6: Grugliasco – costi di formazione "variabili" nel 2011/2012 (in EUR)

Corso (intensità dell'aiuto) Integrazione CIGS/ora Totale ore Costo complessivo dell'integrazione

CIGS per tutti i lavoratori Selleria 67,7% 52 742

4,33 17 992 77 905

Saldatura 68,4% 76 857

4,33 25 950 112 364

Verniciatura -

- - -

Assemblaggio parti 68,4% 76 857

4,33 25 950 112 364

Totale parziale 206 456

302 633

Guasticce (Ipotesi 2)

(56) Per Guasticce, la società ipotizza i seguenti tipi di formazione: (1) saldatura, (2) assemblaggio di parti dei veicoli e (3) verniciatura. Il contenuto dei moduli corrisponde a quanto già indicato per lo stabilimento di Grugliasco.

(57) Per quanto attiene al modulo dedicato alla saldatura, la formazione si svilupperà in tre momenti: 2011, 2011/2012 e 2012/2013. 15 lavoratori (di cui 14 svantaggiati/disabili) saranno divisi in due gruppi e formati nel 2011, 10 lavoratori (tutti svantaggiati/disabili) saranno accorpati in un gruppo e formati nel 2011/2012 e 7 lavoratori (di cui 3 svantaggiati/disabili) saranno accorpati in un gruppo e formati nel 2012/2013. Ogni modulo formativo prevede una durata di 1 038 e comprende una parte teorica (64 ore) e una pratica (974 ore). Il numero complessivo di ore di formazione ammonterà a 15 570 nel 2011, 10 380 nel 2011/2012 e 7 266 nel 2012/2013.

(58) Per quanto riguarda il modulo dedicato all’assemblaggio di parti dei veicoli, il percorso si svilupperà in tre momenti: 2011, 2011/2012 e 2012/2013. 21 lavoratori (di cui 19 svantaggiati/disabili) saranno divisi in due gruppi e formati nel 2011, 17 lavoratori (di cui 16 svantaggiati/disabili) ripartiti in due gruppi e formati nel 2011/2012 e 12 lavoratori (di cui 7 svantaggiati/disabili) saranno accorpati in un gruppo e formati nel 2012/2013. Ogni modulo formativo prevede una durata di 1 038 ore e comprende una parte teorica (64 ore) e una pratica (974 ore). Il numero complessivo di ore di formazione ammonterà a 21 798 nel 2011, 17 646 nel 2011/2012 e 12 456 nel 2012/2013.

(59) Per quanto attiene al modulo dedicato alla verniciatura, il percorso si svolgerà in due momenti: 2011 e 2011/2012. 4 lavoratori (tutti svantaggiati/disabili) saranno inseriti in un gruppo e formati nel 2011 e 8 (di cui 5 svantaggiati/disabili) saranno inseriti in un gruppo e formati nel 2011/2012. Ogni modulo formativo prevede una durata di 346

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ore e comprende una parte teorica (24 ore) e una pratica (322 ore). Il numero complessivo di ore di formazione ammonterà a 1 384 nel 2011 e 2 768 nel 2011/2012.

(60) De Tomaso prevede che le categorie dei costi della formazione nell'Ipotesi 2 presso lo stabilimento di Guasticce, per il 2011, siano le seguenti:

a) costi relativi ai formatori, pari a 120 EUR/ora per la saldatura, 120 EUR/ora per la verniciatura e 81 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

b) costi di trasferta per i formatori, pari a 12,50 EUR/ora per la saldatura e 12,50 EUR/ora per la verniciatura12;

c) costi relativi al noleggio di macchinari ed attrezzature, pari a 85,71 EUR/ora per la saldatura, 20,30 EUR/ora per la verniciatura e 114,29 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

d) costi relativi ai servizi di consulenza, pari a 11,01 EUR/ora per la saldatura, 7,69 EUR per la verniciatura e 29,86 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

e) costi amministrativi relativi ai formatori, pari a 16 EUR/ora per la saldatura, 8 EUR/ora per la verniciatura e 10 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

f) integrazione CIGS, pari a 4,33 EUR/ora/tirocinante per tutti i tre corsi e

g) costi per il materiale, pari a 200 EUR/gruppo per la parte teorica di ciascuno dei tre corsi, 36 190 EUR/gruppo (parte pratica) per la saldatura, 25 000 EUR/gruppo (parte pratica) per la verniciatura e 70 238 EUR/gruppo (parte pratica) per l'assemblaggio parti.

(61) I costi "fissi" e "variabili" della formazione per il 2011 sono ripresi nelle Tabelle 7 e 8.

Tabella 7: Guasticce – costi di formazione "fissi" per il 2011 (in EUR)

Corso (intensità dell'aiuto)

Costi fissi complessivi/ora

Numero di gruppi che seguono il

corso

Numero di ore per corso

Totale parziale per tutti i

gruppi

Costo complessivo per il

materiale/tutti i gruppi

Costi fissi complessivi per

tutti i gruppi

Selleria -

- - - - - -

Saldatura 69,3 % 403 227

245,22 2 1 038 509 077 72 780 581 857

Verniciatura 70 % 58 449

168,49 1 346 58 298 25 200 83 498

Assemblaggio parti 69% 434 042

235,15 2

1 038 488 171 140 876 629 047

Totale parziale 895 718

1 294 402

12 Per quanto riguarda l'assemblaggio parti, non sono previsti costi di trasferta per i formatori.

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Tabella 8: Guasticce – costi di formazione "variabili" per il 2011 (in EUR)

Corso (intensità dell'aiuto) Integrazione CIGS/ora Totale ore Costo complessivo dell'integrazione

CIGS per tutti i lavoratori Selleria

- - -

Saldatura 69,3% 46 720

4,33 15 570 67 418

Verniciatura 70% 4 195

4,33 1 384 5 993

Assemblaggio parti 69% 65 126

4,33 21 798 94 385

Totale parziale 116 042

167 796

(62) De Tomaso prevede che le categorie dei costi della formazione nell'Ipotesi 2 presso lo stabilimento di Guasticce, per il 2011/2012, siano le seguenti:

a) costi relativi ai formatori, pari a 120 EUR/ora per la saldatura, 120 EUR/ora per la verniciatura e 81 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

b) costi di trasferta per i formatori, pari a 12,50 EUR/ora per la saldatura e 12,50 EUR/ora per la verniciatura13;

c) costi relativi al noleggio di macchinari ed attrezzature, pari a 85,71 EUR/ora per la saldatura, 20,30 EUR/ora per la verniciatura e 114,29 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

d) costi relativi ai servizi di consulenza, pari a 11,01 EUR/ora per la saldatura, 7,69 EUR per la verniciatura e 29,86 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

e) costi amministrativi relativi ai formatori, pari a 16 EUR/ora per la saldatura, 8 EUR/ora per la verniciatura e 10 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

f) integrazione CIGS, pari a 4,33 EUR/ora/lavoratore per tutti i tre corsi, e

g) costi per il materiale, pari a 200 EUR/gruppo per la parte teorica di ciascuno dei tre corsi, 36 190 EUR/gruppo (parte pratica) per la saldatura, 25 000 EUR/gruppo (parte pratica) per la verniciatura e 70 238 EUR/gruppo (parte pratica) per l'assemblaggio parti.

(63) I costi "fissi" e "variabili" della formazione per il 2011/2012 sono ripresi nelle Tabelle 9 e 10.

13 Per quanto riguarda l'assemblaggio parti, non sono previsti costi di trasferta per i formatori.

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Tabella 9: Guasticce – costi di formazione "fissi" per il 2011/2012 (in EUR)

Corso (intensità dell'aiuto)

Costi fissi complessivi/ora

Numero di gruppi che seguono il

corso

Numero di ore per corso

Totale parziale per tutti i

gruppi

Costo complessivo per il

materiale/tutti i gruppi

Costi fissi complessivi per

tutti i gruppi

Selleria -

- - - - - -

Saldatura 70 % 203 650

245,22 1 1 038 254 538 36 390 290 928

Verniciatura 66,3% 55 359

168,49 1 346 58 298 25 200 83 498

Assemblaggio parti 69,4% 436 559

235,15 2 1 038 488 171 140 876 629 047

Totale parziale 695 568

1 003 473

Tabella 10: Guasticce – costi di formazione "variabili" per il 2011/2012 (in EUR)

Corso (intensità dell'aiuto) Integrazione CIGS/ora Totale ore Costo complessivo

dell'integrazione CIGS per tutti i lavoratori

Selleria -

- - -

Saldatura 70% 30 425

4,33 10 038 43 465

Verniciatura 66,3% 7 946

4,33 2 768 11 985

Assemblaggio parti 69,4% 53 026

4,33 17 646 76 407

Totale parziale 91 397

131 857

(64) De Tomaso prevede che le categorie dei costi della formazione nell'Ipotesi 2 presso lo stabilimento di Guasticce, per il 2012/2013, siano le seguenti:

a) costi di trasferta per i formatori, pari a 120 EUR/ora per la saldatura e 81 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

b) costi di trasferta per i formatori, pari a 12,50 EUR/ora per la saldatura14;

c) costi relativi al noleggio di macchinari ed attrezzature, pari a 85,71 EUR/ora per la saldatura e 114,29 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

d) costi relativi ai servizi di consulenza, pari a 11,01 EUR/ora per la saldatura e 29,86 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

e) costi amministrativi per i formatori, pari a 16 EUR/ora per la saldatura e 10 EUR/ora per l'assemblaggio parti;

f) integrazione CIGS, pari a 4,33 EUR/ora/tirocinante per entrambi i corsi, e

14 Per quanto riguarda l'assemblaggio parti, non sono previsti costi di trasferta per i formatori.

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g) costi per il materiale, pari a 200 EUR/gruppo per la parte teorica di ciascuno dei due corsi, 36 190 EUR/gruppo (parte pratica) per la saldatura e 70 238 EUR/gruppo (parte pratica) per l'assemblaggio parti.

(65) I costi "fissi" e "variabili" della formazione per il 2012/2013 sono ripresi nelle Tabelle 11 e 12.

Tabella 11: Guasticce – costi di formazione "fissi" per il 2012/2013 (in EUR)

Corso (intensità dell'aiuto)

Costi fissi complessivi/ora

Numero di gruppi che seguono il

corso

Numero di ore per corso

Totale parziale per tutti i

gruppi

Costo complessivo per il

materiale/tutti i gruppi

Costi fissi complessivi per

tutti i gruppi

Selleria - - - - - - Saldatura 64,3 187 067

245,22 1 1 038 254 538 36 390 290 928

Verniciatura - - - - - - Assemblaggio parti 65,8% 206 957

235,15 1 1 038 244 086 70 438 314 524

Totale parziale 394 024

605 452

Tabella 12: Guasticce – costi di formazione "variabili" per il 2012/2013 (in EUR)

Corso (intensità dell'aiuto) Integrazione CIGS/ora Totale ore Costo complessivo

dell'integrazione CIGS per tutti i lavoratori

Selleria -

- - -

Saldatura 64,3% 20 230

4,33 7 266 31 462

Verniciatura -

- - -

Assemblaggio parti 65,8% 35 489

4,33 12 456 53 934

Totale parziale 55 719

85 396

(66) Le autorità italiane hanno rappresentato alla Commissione che l’inizio dei corsi di formazione è previsto entro l’estate 2011 e che nel luglio 2011 è in programma il lancio della produzione preserie del primo veicolo.

(67) Oltre a presentare un’ipotesi controfattuale completa, le autorità italiane hanno dato prova alla Commissione di avere inoltrato alle autorità nazionali una domanda di aiuto di Stato prima dell’avvio del progetto di formazione. Effettivamente, secondo le informazioni a disposizione della Commissione, tale domanda risale al dicembre 2009.

(68) A tale riguardo, le autorità italiane hanno inoltre ricordato che l’aiuto di Stato verrà usato per formare un numero significativo di lavoratori svantaggiati/disabili, come esposto nei considerando (42), (44), (46), (48) e da (57) a (59). Le autorità sottolineano altresì che della formazione supplementare resa possibile dall’aiuto

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beneficerà un numero maggiore di partecipanti (557), ai quali verrà impartita una formazione approfondita, di natura generale ai sensi del RGEC.

(69) Inoltre, le autorità italiane hanno informato la Commissione del fatto che, nei casi in cui i corsi prevedano parti dedicate alla sicurezza, la formazione vada al di là di quanto obbligatoriamente previsto dalla legge.

(70) Le autorità italiane considerano che la credibilità dell’intero progetto formativo si basi sul fatto che la formazione offerta nell’Ipotesi 1 copre tutte le esigenze formative necessarie relative alla realizzazione, secondo gli standard di efficienza previsti, delle previsioni di produzione globale di automobili indicate nel business plan, mentre il percorso offerto nell’Ipotesi 2 è solo aggiuntivo, ovvero non necessario per l’efficace realizzazione di tale business plan, e fornisce ai lavoratori abilità non specificamente spendibili nel posto di lavoro occupato presso De Tomaso.

(71) Oltre a ciò, secondo le autorità italiane, l’introduzione della nuova tecnologia UNIVIS, così come la "formazione sul posto di lavoro" che farà seguito al percorso formativo vero e proprio dei dipendenti nell’Ipotesi 2, non sono coperte dall’aiuto di Stato e i relativi costi sono a totale carico di De Tomaso.

Proporzionalità degli aiuti

(72) Le autorità italiane hanno espresso l’intenzione di concedere gli aiuti alla formazione per l’importo corrispondente alle intensità di aiuto massime, come previsto ai sensi dell’articolo 39, paragrafo 2, del RGEC riguardo ai costi ammissibili di cui alle Tabelle precedenti.

(73) L’entità dell’aiuto notificato dallo Stato italiano è stata calcolata sulla scorta dei costi ammissibili per la formazione e dell’intensità di aiuto applicabili. Tale importo è il risultato della somma dei costi ammissibili di tutti i corsi di formazione previsti presso entrambi gli stabilimenti, cui è stata applicata un’intensità di aiuto del 60% (in quanto formazione generale secondo le autorità italiane), incrementata proporzionalmente15 di altri 10 punti percentuali, essendo un certo numero di lavoratori “svantaggiati” o “disabili”, ai sensi del RGEC. L’importo totale dell’aiuto relativo al progetto formativo così calcolato ammonta a 19.204.207 EUR.

(74) Per quanto riguarda poi la possibilità di ripetizione e la durata, le autorità italiane hanno chiarito che l’aiuto non è ripetibile. I costi complessivi e il relativo contributo sono suddivisi su tre anni e verranno corrisposti anticipatamente soltanto per la quota minima necessaria a lanciare il programma formativo, mentre in generale il versamento dell’aiuto verrà completato soltanto quando le fatture delle spese realmente sostenute verranno presentate all’autorità nazionale competente, previo controllo del rispetto dei costi ammissibili e dell’intensità.

15 Tale incremento dell’intensità di aiuto riguarda soltanto i lavoratori svantaggiati o disabili. Ad es., nella

Tabella 1, l’intensità di aiuto per la selleria risulta incrementato di soli 10 punti percentuali per 43 lavoratori (svantaggiati o disabili) su 45, applicando quindi l’intensità di aiuto complessiva del 69,6% ai costi ammissibili di questo percorso formativo.

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2.5. Potenziali effetti negativi dell’aiuto

(75) Le autorità italiane hanno rappresentato che l’aiuto in oggetto non produrrà significativi effetti distorsivi sulla concorrenza a livello di mercato intra-UE. Infatti, poiché il mercato delle automobili di lusso di prezzo superiore a 90 000 EUR è già contraddistinto da un numero relativamente elevato di concorrenti, segnatamente Aston Martin, Audi, Bentley, BMW, Ferrari, Jaguar, Lamborghini, Range Rover, Maserati, Mercedes Benz e Porsche, ad avviso delle autorità italiane, date le prospettive di produzione della società, una nuova marca non verrebbe certamente a detenere una quota di mercato significativa.

(76) Nel 2010, secondo le autorità italiane, il mercato europeo delle auto sportive di lusso e delle auto di lusso di prezzo superiore a 90 000 EUR è stato caratterizzato dalla presenza di varie marche, tra le quali Porsche (25,8%) e Mercedes Benz (19,4%) hanno detenuto le maggiori quote di mercato. Dietro a queste due marche si colloca Audi (15,3%). Altre marche si attestano su quote di mercato inferiori al 10%.

(77) Il nuovo modello SLC che De Tomaso intende produrre associa le caratteristiche dei tradizionali modelli berlina e SUV: silenzioso e confortevole in città, ma idoneo anche agli spostamenti fuori città grazie al 4x4 dotato di marce ridotte e al potente propulsore. Per il 2011, anno di lancio del modello SLC, l’obiettivo di vendita si pone intorno alle 2 000 unità, pari a una quota stimata di mercato del 2% circa. Le autorità italiane hanno presentato informazioni in base alle quali il modello SLC, una volta andata a regime la produzione nel 2012, venderà circa 3 000 unità, ovvero il 3% circa del mercato potenziale. Secondo il business plan, la concorrenza in questa categoria è fra determinati modelli di case automobilistiche quali Porsche, BMW, Audi, Mercedes Benz, Lexus, Range Rover, Volvo, Volkswagen e BMW.

(78) I modelli successivi, ovvero il coupé Nuova Pantera e la berlina, che saranno presentati rispettivamente alla fine del 2012 e alla fine del 2013, si collocheranno nello stesso mercato. Secondo il business plan, la Pantera è un'auto sportiva di lusso caratterizzata da un design ricercato e da prestazioni ai massimi livelli della categoria. Sempre secondo il business plan, la concorrenza in questo segmento è fra determinati modelli di case automobilistiche quali Porsche, Jaguar, Maserati e Mercedes Benz. Il modello berlina di alta gamma si porrà in concorrenza essenzialmente con marche quali Audi, Volkswagen, Mercedes Benz, BMW e Jaguar. I volumi combinati programmati per questi due modelli, a pieno regime, si collocano intorno alle 5 000 unità/anno.

(79) Secondo le autorità italiane, la produzione annua prevista destinata al mercato di riferimento per De Tomaso negli Stati Uniti e in Europa è di 200 000 – 250 000 veicoli; pertanto, la quota di mercato che De Tomaso deterrà secondo le previsioni dovrebbe essere inferiore al 5%.

(80) Nel business plan si riconosce che il settore automobilistico soffre di eccesso di capacità, in particolare per quanto riguarda l’assemblaggio e i componenti meccanici, ed è caratterizzato dalla riduzione dell’intervallo temporale fra domanda e offerta. In questo mercato in rapida evoluzione, la tradizionale segmentazione nelle classi da A a

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F è meno rilevante, sia riguardo al prezzo che alle prestazioni, a fronte del particolare fascino che un certo modello può presentare. Nel business plan si dice inoltre che tutti i segmenti del settore auto possono essere suddivisi in due categorie, "bene di consumo" e "oggetto del desiderio". La categoria "bene di consumo", in cui il prezzo (incluse le condizioni di finanziamento) è importante, è caratterizzata da costi fissi alti e da una durata sempre minore del ciclo di vita del modello. Le auto comprese in questa categoria vengono ritenute affidabili, pratiche e sicure. La categoria "oggetto del desiderio” attira pochi clienti, disposti a pagare un prezzo alto per un design riconoscibile (caratteristico del marchio), un look esclusivo, dotazioni speciali, attenzione ai dettagli, servizi e assistenza personalizzati (“su misura”). In questo segmento la concorrenza si basa, fra l’altro, sull’innovazione, la creatività e la personalizzazione resa possibile dall’uso di prodotti artigianali. Le autorità italiane hanno inoltre sottolineato come il segmento delle auto di lusso (sportive) sia rimasto essenzialmente al margine della crisi generale che negli ultimi anni ha colpito il settore automobilistico. Nel mercato del lusso (sportivo), il fatturato complessivo è rimasto stabile e, anzi, nel 2010 ha evidenziato un incremento. In effetti, è risaputo che la domanda di prodotti di lusso è anelastica e che in questo mercato il prezzo non è un fattore determinante.

(81) Inoltre, le autorità italiane hanno fatto rilevare che, sebbene l’aiuto sia indirizzato a una sola società, l’entità dello stesso è in linea con le dimensioni di De Tomaso e con il suo impegno a favore dei lavoratori attraverso l’offerta di corsi che ne miglioreranno sostanzialmente le conoscenze e le abilità professionali e che renderanno tali abilità spendibili anche al di fuori di De Tomaso.

3. VALUTAZIONE DELLO STRUMENTO DELL’AIUTO DI STATO NOTIFICATO

3.1. Esistenza dell’aiuto di stato secondo l’articolo 107, paragrafo 1 del TFUE

(82) La misura notificata coinvolge risorse statali. Nel caso di specie, l’aiuto sarà concesso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nell’esercizio della propria funzione di autorità pubblica. Pertanto, l’aiuto viene concesso mediante risorse statali ed è imputabile allo Stato. L’unico beneficiario, De Tomaso, godrà di un vantaggio rispetto ai concorrenti che non riceveranno l’aiuto, dal momento che - nel caso in cui i dipendenti formati rimanessero in seno alla società - quest’ultima realizzerebbe un risparmio sui costi d’esercizio normalmente necessari per elevare il livello di qualificazione dei lavoratori. L’aiuto ha la finalità e la capacità di sostenere un programma formativo (ovvero la formazione dei dipendenti attuali che parteciperanno alla produzione di auto di lusso e sportive). Considerato che i segmenti di mercato delle auto di lusso e sportive sono caratterizzati dalla concorrenza fra vari produttori operanti a livello mondiale, gli scambi fra Stati membri e la concorrenza – in particolare da parte degli altri produttori europei di veicoli negli stessi segmenti di mercato – potrebbero risultare falsati dall’aiuto proposto16.

16 Secondo la giurisprudenza della Corte di giustizia, il miglioramento della competitività di un’impresa a

fronte di un aiuto di Stato indica generalmente una distorsione della concorrenza nei confronti di altre imprese concorrenti non destinatarie di tale sovvenzione – vedi ad es. Causa Phillip Morris C-730/79, ECR 1980, pag. 2671, punti 11 e 12.

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(83) L’articolo 107, paragrafo 1, del TFUE stabilisce che gli aiuti concessi dagli Stati membri o mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma, che favorendo talune imprese o talune produzioni falsino o minaccino di falsare la concorrenza, nella misura in cui incidano sugli scambi fra Stati membri, sono incompatibili con il mercato interno.

(84) Si deve pertanto concludere che la misura notificata costituisce aiuto di Stato ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 1, del TFUE.

3.2. Compatibilità dell’aiuto con il mercato interno

Deroghe ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 2 e paragrafo 3 del TFUE

(85) Le esenzioni contenute nell’articolo 107, paragrafo 2, del TFUE non si applicano al caso in esame. Soltanto l’esenzione di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE, che riguarda gli aiuti di Stato concessi al fine di "agevolare lo sviluppo di talune attività sempre che (tali aiuti) non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse", è rilevante per la valutazione della compatibilità della misura di aiuto proposta.

(86) Per verificare la compatibilità con il mercato interno ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE, la misura è stata valutata alla luce delle condizioni esposte nella comunicazione della Commissione del 2009 — Criteri per l’analisi della compatibilità di aiuti di Stato alla formazione (di seguito, 'la comunicazione del 2009 sugli aiuti alla formazione')17, unitamente alle relative disposizioni del RGEC.

(87) La comunicazione del 2009 sugli aiuti alla formazione stabilisce i criteri di valutazione della compatibilità con il TFUE delle misure di aiuto alla formazione soggette a notifica individuale in quanto superiori a 2 milioni di euro, sia concesse ad hoc sia in base a un programma. La valutazione della compatibilità di tali misure implica il bilanciamento fra effetti positivi dell’aiuto proposto e conseguenze negative dello stesso, al fine di decidere se i primi siano superiori alle seconde.

(88) Gli effetti positivi dell’aiuto proposto verranno valutati facendo riferimento a quanto

segue: i) la potenzialità dell’aiuto proposto di porre rimedio a specifici fallimenti del mercato e generare esternalità positive (giustificazione); ii) l’adeguatezza dell’aiuto come strumento politico; iii) l’effetto di incentivazione e la necessità dell’aiuto e iv) se l’entità dell’aiuto viene mantenuta al livello minimo necessario per raggiungere l’obiettivo (proporzionalità). Gli effetti negativi dell’aiuto verranno valutati in termini di potenzialità dello stesso di falsare la concorrenza e gli scambi nel mercato interno, a seconda delle caratteristiche dell’aiuto e del mercato (o dei mercati) di riferimento.

3.2.1 Effetti positivi dell’aiuto

Fallimento del mercato

(89) Conformemente ai punti da 5 a 11 della comunicazione del 2009 sugli aiuti alla formazione, l’aiuto si ritiene giustificato se lo Stato membro interessato dimostra che tale aiuto contribuisce a compensare la penuria di investimenti per la formazione,

17 GU L 214 del 9.8.2008, pag. 3.

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fallimento del mercato che si rileva trasversalmente in tutto il territorio comunitario. Le società sono spesso riluttanti a investire nella formazione dei propri dipendenti, a meno che dal percorso formativo non si traggano evidenti e quasi immediati benefici per la società interessata, o che la formazione sia comunque necessaria per un’efficace gestione dell’azienda. Tuttavia, la formazione può anche produrre vantaggi per l’economia e la società nel suo insieme, specialmente se le abilità acquisite dai lavoratori sono spendibili in altre collocazioni lavorative o producono positivi effetti di ricaduta per la società. In linea di principio le società saranno meno inclini a investire in formazione quando i benefici immediati della stessa per la società interessata non superano gli effetti della ricaduta. In breve, l’aiuto è giustificato se è capace di rimediare a uno specifico fallimento del mercato, vale a dire l’insufficiente investimento nella formazione, in base alle esternalità positive del percorso formativo.

(90) Al fine di decidere se l’aiuto sia giustificato dalla capacità di rimediare alla scarsità di investimenti nella formazione, al punto 9 della comunicazione del 2009 sugli aiuti alla formazione, la Commissione analizzerà, fra l’altro:

- la natura della formazione proposta, ovvero se il percorso formativo sia generale o specifico ai sensi dell’articolo 38 del RGEC o se sia una combinazione fra le due tipologie. La distinzione fra formazione generale e specifica è importante, in quanto si presume che la formazione generale produca più esternalità positive rispetto alla formazione specifica, la quale va anzitutto e in massima misura a vantaggio della società stessa. Di conseguenza, gli aiuti a favore della formazione generale sono ritenuti più facilmente giustificabili, in quanto incoraggiano le società a impegnarsi in questo tipo di investimento rispetto agli aiuti a favore della formazione specifica;

- la trasferibilità delle abilità acquisite durante la formazione; più le abilità sono spendibili anche altrove, maggiore è la possibilità di generare esternalità positive; Si riterrà che la formazione fornisca abilità trasferibili se, ad esempio: i) è organizzata congiuntamente da diverse imprese, ovvero i dipendenti di diverse imprese possono beneficiare del progetto formativo; ii) è certificata, conduce a un diploma riconosciuto o è convalidata da autorità pubbliche; iii) è rivolta a categorie di lavoratori caratterizzate da un alto tasso di ricambio nell’impresa e nel settore in questione e iv) può tornare utile ai lavoratori al di là del loro attuale impiego (ai fini di futuri incarichi in altre società, della loro vita sociale o del loro benessere); i partecipanti alla formazione; l’inclusione di lavoratori disabili o svantaggiati può aumentare le esternalità positive della formazione.

(91) L’articolo 38 paragrafo 1 del RGEC definisce la formazione specifica come una "formazione che comporti insegnamenti direttamente e prevalentemente applicabili alla posizione, attuale o futura, occupata dal dipendente presso l’impresa beneficiaria e che fornisca qualifiche che non siano trasferibili ad altre imprese o settori di occupazione". La formazione generale viene definita dall’articolo 38, paragrafo 2, del RGEC come una "formazione che comporti insegnamenti non applicabili esclusivamente o prevalentemente alla posizione, attuale o futura, occupata dal dipendente presso l’impresa beneficiaria, ma che fornisca qualifiche ampiamente trasferibili ad altre imprese o settori di occupazione".

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(92) Sebbene entrambi i tipi di formazione vadano in una certa misura a vantaggio dell’impresa stessa, in quanto producono in ogni caso benefici associati al fatto di avere una manodopera più qualificata, la distinzione essenziale tra formazione generale e specifica risiede nel grado di ‘trasferibilità’ delle competenze acquisite attraverso la formazione stessa. La formazione specifica riguarda infatti soltanto la formazione per l’acquisizione di competenze non trasferibili, o solo in parte trasferibili, ad altre imprese o settori di occupazione (punto 9.2 della comunicazione del 2009 sugli aiuti alla formazione).

(93) Per quanto riguarda la formazione dedicata alla selleria, i lavoratori apprenderanno ad applicare le competenze in materia anche utilizzando materiali, strumenti, tecnologie e tecniche non rilevanti per le loro future mansioni presso De Tomaso, come descritto nei considerando (42) e (44).

(94) Le abilità teorico-pratiche relative al settore della selleria così acquisite sono generali e trasferibili, in quanto riguardano anche altri settori industriali (ad esempio, lavori di selleria per i settori aeronautico e navale, ma anche per l’arredamento).

(95) Queste conoscenze generali di tipo teorico e pratico nell’ambito della selleria possono pertanto essere spese in collocazioni lavorative presso altre società automobilistiche, in altri settori industriali, e – non ultimo – offrire ai lavoratori l’opportunità di mettersi in proprio come impresa artigiana specializzata in selleria, se lo desiderano.

(96) Per quanto attiene alla formazione sulla saldatura, anche questa prevede una parte teorica e una pratica e include la comprensione delle caratteristiche fondamentali dei diversi metalli e il loro comportamento durante la saldatura, le varie tecniche di saldatura usate sui diversi tipi di materiali, come descritto nei considerando (44), (45) e da (57) a (59).

(97) Le conoscenze teorico-pratiche così acquisite sono generali e trasferibili, in quanto applicabili e spendibili anche in altri settori industriali diversi dal campo automobilistico, ad esempio nel settore edile o nella costruzione di vari tipi di macchinari, nella cantieristica navale, ecc. Ecco quindi che le conoscenze acquisite nel percorso formativo relativo alla saldatura diventano fruibili anche in altre collocazioni lavorative o negli altri settori industriali sopra esemplificati.

(98) Anche per quanto attiene alla formazione sulla verniciatura, il percorso è sia teorico sia pratico e riguarda nozioni sui materiali, le tecniche e le tecnologie usati nella verniciatura, il ripristino di vernici ex post, come descritto nei considerando (46), (47) e (59).

(99) Le capacità teorico-pratiche così acquisite sono, ancora una volta, di natura generale, visto che la verniciatura è un’attività che trova applicazione in vari settori industriali, oltre che in quello automobilistico. Inoltre, avendo acquisito queste conoscenze teorico-pratiche di base nel campo della verniciatura industriale, i lavoratori che hanno seguito la formazione potranno eventualmente decidere di utilizzare tali abilità per avviare un'attività in proprio.

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(100) Per quanto riguarda la formazione relativa all’assemblaggio, essa fornisce abilità teorico-pratiche di applicazione di varie tecniche costruttive e di assemblaggio, di diagnosi e riparazione in campo meccanico e elettrico e di controllo del corretto funzionamento di diverse macchine, ecc., come descritto nei considerando (48), (49) e (58).

(101) Le capacità acquisite in questo corso sono generali e trasferibili, dal momento che si riferiscono a conoscenze meccaniche ed elettriche utilizzabili presso altre società operanti nel settore della produzione automobilistica, per la posizione di supervisore della stazione di lavoro. Inoltre, queste capacità sono spendibili per ricoprire il posto di lavoro di “meccanico” nel settore della riparazione di auto o in altri campi correlati, dove siano necessari elevati standard di manualità. Inoltre, i lavoratori che hanno seguito la formazione potranno eventualmente decidere di utilizzare tali abilità per avviare un'attività in proprio.

(102) Risulta quindi che le abilità acquisite nel contesto della formazione notificata sono generali e trasferibili, in quanto utilizzabili dai lavoratori al di fuori del posto di lavoro occupato al momento. In effetti, i lavoratori non hanno alcun obbligo contrattuale e/o giuridico di rimanere all’interno della società al termine della formazione, essendo liberi in qualsiasi momento di cercare una collocazione lavorativa presso altre aziende, non solo del settore automobilistico. Le conoscenze che i lavoratori acquisiranno possono costituire una solida base per avviare un'attività in proprio in vari settori.

(103) La Commissione ricorda che, per la valutazione della trasferibilità, tutte le conoscenze acquisite con la formazione dovranno essere certificate tramite diploma della regione interessata, come menzionato nei considerando (20) e (21). Inoltre, De Tomaso rilascerà gli opportuni certificati di frequenza, il che rafforzerà la trasferibilità delle competenze, dando prova agli eventuali futuri datori di lavoro della serietà del corso di formazione.

(104) Infine, la Commissione sottolinea come la maggioranza dei lavoratori formati secondo l’Ipotesi 2 (con aiuto di Stato) siano “svantaggiati” ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 18, del RGEC, o "disabili" ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 20 (si vedano i considerando (42), (44), (46), (48) e da (57) a (59)). La Commissione ritiene che questo elemento sia importante nel caso di specie, in quanto produce l’effetto di ridurre un ancor più marcato risvolto del menzionato fallimento del mercato, essendo improbabile che questi lavoratori vengano altrimenti formati.

(105) Alla luce di quanto precede, la Commissione conclude che esiste effettivamente un fallimento del mercato che giustifica l’aiuto ai sensi del punto 9 della comunicazione del 2009 sugli aiuti alla formazione.

Effetto di incentivazione e necessità degli aiuti

(106) La Commissione ritiene che l’aiuto notificato produca un effetto di incentivazione e sia necessario ai sensi della sezione 2.3 della comunicazione del 2009 sugli aiuti alla formazione.

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(107) In relazione al punto 14 della comunicazione del 2009 sugli aiuti alla formazione, la Commissione rileva, in primo luogo, che De Tomaso ha presentato una domanda di aiuti alle autorità nazionali prima di avviare il progetto formativo (si veda il considerando (67)).

(108) In secondo luogo, le autorità italiane hanno fornito alla Commissione un’ipotesi controfattuale a dimostrazione del fatto che l’aiuto di Stato produrrebbe un incremento, rispetto all’ipotesi senza aiuti, in termini di entità, qualità, oggetto e partecipanti coinvolti. In effetti, la formazione di cui all’Ipotesi 2 non avrebbe luogo in assenza di aiuti (si vedano i considerando da (15) a (17)). Inoltre, la formazione aggiuntiva produrrebbe l’effetto di incrementare la partecipazione dei lavoratori svantaggiati e disabili al programma formativo e, in generale, porterebbe alla formazione di lavoratori che altrimenti non sarebbero formati in maniera generale tramite un percorso formativo approfondito, ma riceverebbero esclusivamente una “formazione sul posto di lavoro”, caratterizzata dal fatto di essere piuttosto breve, di natura specifica e legata alle postazioni di lavoro occupate presso De Tomaso (si veda il considerando (16)).

(109) Al fine di valutare l’esistenza dell’effetto di incentivazione e la necessità degli aiuti, al punto 15 della comunicazione del 2009 sugli aiuti alla formazione, la Commissione ha analizzato il business plan e la sua correlazione con il programma formativo, oltre ai documenti interni, sulla base dei quali sono state definite le esigenze formative dell’Ipotesi 1 (si vedano i considerando da (27) a (30)). A tale riguardo, la Commissione ha considerato il fatto che la società è di recente costituzione ed in procinto di varare la produzione di tre nuovi modelli di auto.

(110) La Commissione ha verificato inoltre che la formazione di cui all’Ipotesi 2 non comprende alcuna formazione che sarebbe in ogni caso necessaria, quale sarebbe il esempio caso di una formazione non sul posto di lavoro finalizzata ad introdurre la tecnologia UNIVIS che la società intende utilizzare.

(111) Inoltre, la Commissione rileva come la formazione per la quale si richiede l’aiuto nell’Ipotesi 2 non riguarda alcun percorso formativo obbligatorio in base alla legislazione nazionale o comunitaria, in particolare per quanto attiene alla sicurezza sul lavoro (si veda il considerando (69)).

Proporzionalità degli aiuti

(112) Conformemente al punto 16 degli orientamenti 2009 in materia di aiuti alla formazione, la Commissione verifica che l’entità dell’aiuto sia limitato al minimo necessario a raggiungere l’obiettivo dell’aiuto stesso. A tale fine, la Commissione si assicura che i costi rivendicati come ammissibili siano calcolati secondo le disposizioni dell’articolo 39, paragrafo 4, del RGEC e siano limitati ai costi generati dalla formazione, che non sarebbe stata avviata in assenza di aiuti , verificando altresì che le intensità massime degli aiuti di cui all’articolo 39, paragrafo 2, del RGEC siano rispettate.

(113) In primo luogo, la Commissione rileva che i costi proposti dalle autorità italiane sono ammissibili per l’Ipotesi 2, come descritto in dettaglio nei considerando da (50) a (65)

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e nelle relative Tabelle, e corrispondono alla definizione di costi ammissibili ai sensi dell’articolo 39, paragrafo 4, del RGEC, in quanto comprensivi dei costi del personale dei formatori, ritenuti ammissibili ai sensi dell’articolo 39, paragrafo 4, lettera a), del RGEC, dei costi di trasferta dei formatori ai sensi dell’articolo 39, paragrafo 4, lettera b), del RGEC, dei costi per materiali e forniture necessari per la formazione, ammissibili ai sensi dell’articolo 39, paragrafo 4, lettera c), del RGEC, dei servizi di consulenza relativi alla formazione ai sensi dell’articolo 39, paragrafo 4, lettera c), del RGEC, dei costi amministrativi e dei costi di noleggio dei macchinari strettamente necessari ai fini della formazione, entrambi ammissibili ai sensi dell’articolo 39, paragrafo 4, lettera f) del RGEC e dell’integrazione relativa alla formazione dei lavoratori in CIGS, che la Commissione accetta in quanto costi per il personale relativi ai partecipanti alla formazione per le ore di formazione, ammissibili ai sensi dell'articolo 39, paragrafo 4, lettera f) del RGEC.

(114) In secondo luogo, la Commissione verifica se, rispetto all’entità notificata dell’aiuto, quest’ultimo soddisfa le intensità stabilite nell’articolo 39, paragrafo 2, del RGEC. A tale riguardo, la Commissione rileva che, fermo restando che i corsi di formazione di cui all’Ipotesi 2 sono di natura generale, l’intensità di aiuto applicabile ai sensi dell’articolo 39, paragrafo 2, lettera b), del RGEC equivale al 60% dei costi ammissibili.

(115) Ai sensi dell’articolo 39, paragrafo 2, del RGEC, l’intensità di aiuto può essere incrementata di 10 punti percentuali se la formazione viene impartita a lavoratori disabili e svantaggiati. Tuttavia, la Commissione sottolinea come tale incremento debba essere strettamente limitato alla formazione di lavoratori svantaggiati e disabili (ai sensi dell’articolo 2 del RGEC). La Commissione ha verificato che tale intensità d'aiuto incrementata è stata applicata a tutti i corsi e a tutte le spese ammissibili, compresa l'integrazione CIGS, in misura proporzionale al numero di lavoratori svantaggiati o disabili.

(116) La Commissione conferma che le autorità italiane hanno documentato l'ammissibilità di tali lavoratori definiti svantaggiati o disabili. Inoltre, sulla base delle informazioni di cui dispone la Commissione, risulta che De Tomaso abbia selezionato i lavoratori che beneficeranno della formazione prevista dall'Ipotesi 1, a spese della società, e quelli che beneficerebbero della formazione nel contesto dell'Ipotesi 2, realizzabile soltanto se gli aiuti saranno approvati, sulla base di criteri obiettivi e non discriminatori. Ciò dimostra che i costi ammissibili richiesti nel contesto dell'Ipotesi 2 (con aiuti) non sono stati artificialmente gonfiati tramite l'assegnazione arbitraria o discriminatoria all'Ipotesi 2 di lavoratori svantaggiati o disabili (formazione soltanto in presenza di aiuti).

(117) La Commissione ha debitamente controllato che l’entità dell’aiuto corrisponde al calcolo dell’intensità di aiuto secondo le intensità stabilite nel RGEC. La Commissione rileva che l’intensità di aiuto corrisponde alla percentuale massima prevista per la formazione generale (60%), incrementata di 10 punti percentuali in misura proporzionale al totale dei 498 lavoratori "svantaggiati" o "disabili" da formarsi in base all’Ipotesi 2 presso i due stabilimenti (si vedano anche i considerando (23) e da (50) a (65)).

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(118) La Commissione ha inoltre verificato che i costi ammissibili rivendicati ai sensi dell'articolo 39, paragrafo 4, lettera f) del RGEC, e più in particolare i costi relativi al noleggio dei macchinari e delle attrezzature e ad altri costi amministrativi indiretti, così come la compensazione salariale da versare ai lavoratori soltanto per il periodo strettamente dedicato alla formazione, non superano il totale degli altri costi rivendicati come ammissibili ai sensi dell'articolo 39, paragrafo 4, lettere da a) a e) del RGEC.

(119) La Commissione ricorda che i costi della formazione sul posto di lavoro rappresentano i costi che la società dovrà sostenere in ogni caso e sono quindi tutti previsti nell'Ipotesi 1. Inoltre, essa osserva che la sola differenza tra i due scenari (con o senza aiuti) è che la formazione sul posto di lavoro per i lavoratori che beneficiano della formazione nell'Ipotesi 2 sarà sostenuta dalla società in un periodo successivo alla fase di formazione approfondita resa possibile dagli aiuti.

(120) Ai sensi dell’articolo 7 del RGEC, l’aiuto alla formazione non deve essere cumulato con alcun altro aiuto riferito agli stessi costi ammissibili – coincidenti in parte o integralmente – ove tale cumulo porti al superamento dell’intensità di aiuto più elevata applicabile ai sensi dell’articolo 39 del RGEC. La Commissione ritiene che, sulla scorta delle informazioni ricevute dalle autorità italiane, tale condizione sia soddisfatta.

3.2.2. Potenziali effetti negativi dell’aiuto di stato (121) Ai sensi del punto 17 della comunicazione del 2009 sugli aiuti alla formazione, la

Commissione deve valutare più approfonditamente i potenziali effetti distorsivi dell’aiuto in quei casi in cui l’aiuto proposto sia suscettibile di produrre un significativo cambiamento di comportamento per il beneficiario tale da distorcere la concorrenza del mercato. I potenziali effetti distorsivi dell’aiuto possono variare a seconda delle caratteristiche dell’aiuto stesso e del/dei mercato/i interessato/i.

(122) Secondo il punto 18 della comunicazione del 2009 sugli aiuti alla formazione, la selettività dell’aiuto, la sua entità e la durata del programma sovvenzionato, nonché gli effetti dell’aiuto sui costi dell’impresa, sono indicatori della probabilità che si verifichi una distorsione della concorrenza e dell’entità della stessa.

(123) Mentre è fuor di dubbio che l'aiuto richiesto sia selettivo, la Commissione osserva che il medesimo si inidrizza a una società che si affaccia sul mercato. L’entità dell’aiuto, nel caso di specie, pari a 19,20 milioni di euro, non appare eccessiva in termini assoluti o relativi, considerandone l’incidenza sui costi totali di investimento, che ammontano a 148 milioni di euro. Inoltre, l’importo corrisponde ai soli costi di formazione ammissibili. La durata del programma formativo è limitata, essendo inferiore a 3 anni. In effetti, secondo le informazioni disponibili, i corsi di formazione non hanno ancora avuto inizio. L’aiuto non verrà ripetuto.

(124) L’aiuto produrrà essenzialmente due effetti sui costi della società. Da un lato, De Tomaso sosterrà parzialmente i costi della formazione aggiuntiva (Ipotesi 2), che non sosterrebbe in assenza dell’aiuto. Dall’altro, riceverà anticipi al fine di realizzare percorsi formativi aggiuntivi e il saldo sarà corrisposto soltanto dopo che il Ministero e le Regioni interessate avranno effettuato tutte le verifiche sull’implementazione della

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formazione, sulla scorta delle fatture presentate. Pertanto, la Commissione ritiene che l’aiuto sarà strettamente correlato all’avanzamento dell’attività formativa. Inoltre, non si può ritenere che l’aiuto produca un effetto importante sui costi correnti di produzione dell’azienda.

Tabella 13: Aiuto di Stato e importo totale della formazione impartita ai dipendenti di De Tomaso nelle due Ipotesi (con e senza aiuto)

Aiuto di Stato (in EUR)

Costo per De Tomaso (in EUR)

Costo totale della formazione (in EUR)

Ipotesi 1 - 25 816 560 25 816 560

Ipotesi 2 19 204 207 8 650 341 27 854 548

(125) Per valutare il potenziale distorsivo dell’aiuto proposto, la Commissione deve prendere in considerazione anche le caratteristiche del settore e la struttura del/dei mercato/i di riferimento del progetto formativo sovvenzionato, conformemente al punto 20 e seguenti della comunicazione del 2009 sugli aiuti alla formazione. A tale riguardo, la Commissione osserva che i modelli di auto inclusi nel business plan ricadono in segmenti di mercato diversi, che confluiscono nel più ampio segmento di mercato delle auto sportive di lusso o auto di lusso (come prodotto finale). La Commissione conviene con le autorità italiane, nel caso di specie, in merito alla circostanza che i segmenti di mercato interessati si differenzino dagli altri segmenti del mercato automobilistico. Effettivamente, il segmento delle auto sportive di lusso e delle auto di lusso non soffre del problema di eccesso di capacità e la dinamica concorrenziale al suo interno è peculiare e intensa, come riconosciuto dalle autorità italiane (si veda il considerando (80)). In effetti, la Commissione osserva che, sulla base delle quote di mercato del 2010, soltanto due marchi si sono avvicinati o hanno superato la quota del 20% nel mercato UE.

(126) La Commissione non ritiene che l’aiuto possa produrre effetti importanti o spostare in modo significativo le correnti di scambi, anche se potrebbe avere un effetto di “crowding out” per il beneficiario dell’aiuto, di cui si dovrà tenere conto quando si metteranno a confronto gli effetti positivi e gli effetti negativi dell'aiuto.

3.2.3. Bilanciamento tra effetti positivi e negativi dell’aiuto

(127) Da un lato, la Commissione ritiene che, nel caso di specie, gli eventuali effetti negativi dell’aiuto siano limitati. Come indicato nel considerando da (121) a (126), il potenziale distorsivo della concorrenza è ridotto, considerata la rilevanza combinata di vari fattori, segnatamente: i) De Tomaso opererà in segmenti di mercato dalle caratteristiche peculiari, che li distinguono dagli altri segmenti del settore automobilistico, riducendo così i problemi di eventuali eccessi di capacità e ii) De Tomaso si affaccia sul mercato ed occupa una posizione marginale, come dimostrano

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le quote di mercato attuali e le prospettive future, che nell’Unione risultano essere molto limitate per tutti i modelli qui presi in considerazione. La Commissione osserva che ad aiuti alla formazione di tale entità - 19,20 milioni di euro – si potrebbe a prima vista attribuire un effetto di "crowding out" sugli investimenti nella formazione realizzati dagli operatori del mercato a proprie spese. Tuttavia, De Tomaso contribuisce in misura considerevole al finanziamento della formazione, considerato che deve sostenerne l'intero costo, nel caso dell'Ipotesi 1, e una parte nel caso dell'Ipotesi 2. La società pagherà infatti circa 34,46 milioni di euro per il programma di formazione nel suo complesso, che somma le Ipotesi 1 e 2 (cfr. Tabella 13).

(128) D’altro canto, la Commissione riconosce che la misura di aiuto alla formazione

richiesta sortirà in misura superiore effetti positivi. In particolare, la Commissione ritiene che il programma formativo sia una misura adeguata e proporzionata per ridurre il fallimento del mercato nel fornire ai lavoratori, nella fattispecie per la maggior parte svantaggiati o disabili, percorsi formativi generali. Le autorità italiane hanno inoltre ampiamente dimostrato che lo strumento scelto è adeguato e proporzionato all’obiettivo e che esso (Ipotesi 2) supera quanto comunque richiesto per la produzione nel business plan (Ipotesi 1), permettendo ai lavoratori di acquisire qualifiche professionali spendibili anche in altri settori (e altre società) o per mettersi in proprio, senza alcun obbligo di rimanere presso De Tomaso al termine del programma. Inoltre, i positivi effetti di ricaduta qui descritti costituiranno un vantaggio per l’economia e per la società nel suo complesso.

(129) Alla luce di quanto precede, la Commissione conclude che gli effetti positivi dell’aiuto

alla formazione proposto superano i potenziali effetti negativi che lo stesso potrebbe produrre.

Conclusione

(130) La Commissione, pertanto, ritiene l’aiuto compatibile con il trattato sul funzionamento dell’Unione europea ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c) , in combinato disposto con il regolamento generale di esenzione per categoria e della comunicazione sulla formazione del 2009.

4. DECISIONE

(131) La Commissione ritiene che l’aiuto alla formazione notificato a favore di De Tomaso per un totale di 19,20 milioni di euro sia compatibile con il mercato interno ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

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Ove la presente lettera dovesse contenere informazioni riservate da non divulgare, si prega di informarne la Commissione entro quindici giorni lavorativi dalla data di ricevimento. Qualora non riceva una domanda motivata in tal senso entro il termine indicato, la Commissione presumerà l'esistenza del consenso alla divulgazione a terzi e alla pubblicazione del testo integrale della lettera nella lingua facente fede, sul sito Internet:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/state_aids_texts_it.htm.

La domanda dovrà essere inviata a mezzo lettera raccomandata o fax al seguente indirizzo:

Commissione europea Direzione generale Concorrenza Protocollo Aiuti di stato B-1049 Bruxelles Fax: +32-2-296.12.42

Voglia gradire, Signor Ministro, i sensi della mia più alta considerazione.

Per la Commissione

Joaquín ALMUNIA

Vicepresidente