come raccoglierle, comunicarle, utilizzarle · 2020. 7. 27. · Intersoggettività Capacità...
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come raccoglierle, comunicarle, utilizzarle
Dott.ssa Angela Aronica
Neuropsichiatra Infantile ASLBI
29 settembre 2018Ospedale degli Infermi ASLBI, Ponderano
Indicatori di Disturbi dello Spettro
dell’Autismo in età precoce
EVIDENZE NEL SOSPETTO
DI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO:
DI COSA PARLEREMO :
CHE COSA SONO I DISTURBI DELLO SPETTRO DELL’AUTISMO
CARATTERISTICHE DEI BAMBINI CON DISTURBI DELLO SPETTRO DELL’AUTISMO
AUTISMO NEI PRIMI TRE ANNI DI VITA
AUTISMO E SVILUPPO DELL’INTERSOGGETTIVITÀ
SORVEGLIANZA DELLO SVILUPPO Social e Communication Study (SACS)
EVOLUZIONE
È una sindrome comportamentale, che altera la crescita del SISTEMA COMUNICATIVO e i meccanismi che modulano l’INTERAZIONE SOCIALE; comporta inoltre DISTURBI DEL COMPORTAMENTO, limitazioni degli interessi, attività ripetitive e stereotipie.
La conseguenza di queste alterazioni è la comparsa di una DISABILITÀ (diversi gradi di espressività) che accompagna il soggetto nel suo ciclo vitale.
Cosa sono i DISTURBI dello SPETTRO dell’AUTISMO (ASD)?
Dal DSM IV al DSM V
Approccio categoriale:
autismo come categoria diagnostica con caratteristiche cliniche definite.
Approccio dimensionale:
spettro autistico in continuum
dimensionale
I bambini con Disturbo dello spettro dell’autismo
Compromissione qualitativa dell’interazione sociale
Compromissione qualitativa della comunicazione
Modalità di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipate
hanno in comune
Le prime anomalie vengono riscontrate nel 90 %dei casi nei primi 24 mesi di vita
Le preoccupazioni più comuni dei genitori riguardano:
Un ritardo del linguaggio
Deficit di udito
Bambini troppo buoni
Bambini troppo irritabili
Importanza di una diagnosi precoce
intervento precoce specializzato
prevenire l'insorgenza di manifestazioni secondarie del disturbo
soddisfazione dei genitori nel processo diagnostico
instaurarsi di un circolo virtuoso
AUTISMO NEI PRIMI TRE ANNI DI VITA
AUTISMO PRECOCE
AUTISMO REGRESSIVO
AUTISMO DA STASI/ARRESTO
Pattern di esordio
3 “scenarios”(Stefanatos A.,2008)
Autismo Precoce “congenito” esordio il primo anno di vita (Maestro et al, 2005, Verner et al, 2000)
Sintomi più frequentemente riscontrati:
• Attenzione condivisa
• Contatto oculare
• Comportamento anticipatorio
• Motilità
• Comunicazione
• Responsività/interesse sociale
• Modulazione emotiva
più frequentemente riconoscimento fra i 18-19 mesi
La “stasi” dello sviluppo(Landa et al 2007)
• Profilo di Sviluppo normale o pressoché normale del I anno d vita
• Nel II anno una compromissione dell’espansione dell’inventario consonantico e della produzione di parole/frasi
• Diagnosi tardiva per possibile sovrapposizione tra ritardo dello sviluppo “fisiologico” o emergenza della patologica.
Autismo “regressivo”con maggiore frequenza tra i 18-24 mesi (Davidovitch et al 2000)
• Arresto della capacità di acquisizione e perdita delle abilità acquisite (DeMeyer 1979)
• La regressione può intervenire sia in un contesto di “normalità” o in soggetti con ritardi/problemi di sviluppo preesistenti
• Più spesso cambiamenti nel giro di settimane o mesi, più raramente giorni
• Prevalentemente regressione del linguaggio talvolta accompagnato da deterioramento sociale
• Concomitante comparsa di comportamenti ristretti, ripetitivi e stereotipati
Dopo i 24 mesi se regressione severa: CDD (DSM-IV-TR)
Quadro clinico nel primo anno di vita
Imitazione vocale e motoria poco interattiva (pochi vocalizzi e scarsa esplorazione degli oggetti)
Problemi nel livello di stimolazione (risposte sensoriali anomale)
Non propensione a posture anticipatorie verso le figure familiari
Nessun interesse per l’Altro (carenza giochi di scambio sociale)
Funzionamento sociale
Alterato sviluppo di abilità comunicativa e socio-cognitiva
contatto oculare limitato
difficoltà nell’attenzione congiunta
imitazione scarsa
attività di gioco finalizzata, poco simbolica e poco varia
comportamento di attaccamento insoliti (a oggetti inusuali)
Caratteristiche evolutive dell’autismo nei primi due anni di vita
Sviluppo della comunicazione
Alterato sviluppo di abilità comunicative intenzionali e convenzionali
Vocalizzazione anomala
Qualità della voce insolita
Uso di gesti non convenzionali (manipolare la mano a scopo comunicativo per ottenere oggetti)
Difficoltà nell’espressione nella produzione di risposte affettive (per es. difficoltà a imitare l’espressione facciale o a cogliere i segnali)
Caratteristiche evolutive dell’autismo nei primi due anni di vita
Autismo e crescita della circonferenza cranica
alterata crescita della circonferenza cranica nel primi due anni di vita (fino al 70% dei bambini con ASD)
Il bambino a 18 mesi è in grado di …
Guardarti e indicare quando lui desidera mostrarti qualcosa
Guardarequando tu indichiqualcosa
Intersoggettività
Capacità spontanea di riferirsi ad un’altra persona; di riconoscere sé e l’altro come soggetti di una interazione
La capacità del bambino di entrare in relazione con gli altri si sviluppa a partire dai primi giorni di vita e si evolve in modo significativo già nel primo anno
Nei primi mesi si sviluppa la capacità di intersoggettività primaria
Tra i 9 e i 18 mesi si afferma la capacità di intersoggettività secondaria
L’intersoggettività primaria è la capacità del bambino di entrare in una relazione diretta di tipo espressivo, emotivo e corporeo con la persona che si occupa di lui.
Un elemento importante è reciprocità sociale, la capacità cioè di rispondere in modo reciproco alle espressioni, agli sguardi, agli scambi vocali, ai gesti e al contatto fisico dell’altro
L’intersoggettività secondaria riguarda la capacità del bambino di entrare in relazione con l’altro condividendo con lui l’interesse per una terza cosa o persona. Implica quindi la capacità di attenzione condivisa.
alternare il proprio sguardo fra l’oggetto che si sta osservando e l’altra persona,
seguire con lo sguardo l’indicazione dell’altro,
controllare dove l’altro sta guardando e guardare nella stessa direzione,
indicare per mostrare o per chiedere
portare una cosa all’altro per fargliela vedere
Autismo e Sviluppo dell’intersoggettività
Nel bambino autistico possono essere compromesse tanto lo sviluppo dell’intersoggettività primaria, quanto quello dell’intersoggettività secondaria.
Intersoggettività primaria
Il bambino può non guardare l’altro, non mostrare reciprocità alle comunicazioni (parole, gesti, contatto fisico) dell’altro, evitare il contatto.
Intersoggettività secondaria
Il bambino pur mostrando delle aperture verso l’adulto (lo guarda, mostra reciprocità), non riesce a condividere con l’altro un interesse (un gioco, un’attività)
Ha difficoltà a seguire le indicazioni e i gesti dell’altro
Raramente indica per fare una richiesta, spesso guida il genitore (o la sua mano) per ottenere ciò che desidera
Non cerca l’attenzione dell’adulto per mostrargli ciò che sta facendo o che lo interessa
SORVEGLIANZA DELLO SVILUPPOSocial e Communication Study, a 8, 12, 18 e 24 m
per identificazione ASD
Items principali - ‘extra’ - altri
Osservazione clinica + ev. racconto del genitore
Privilegio per l’aspetto qualitativo
Sensibilità stimata 83,8% e specificità 99.8%
Barbaro J, Ridgway L, Dissanayake C. Developmental surveillance of infants and toddlers bymaternal and child health nurses in an Australian community-based setting: promoting theearly identification of autism spectrum disorders. J Pediatr Nurs. 2011 Aug;26(4):334-47
Items principali
Guarda negli occhi
Si gira se chiamato
Items extra
Imita (espr. faciali, batti mani)
Sorriso sociale
8 mesi (rischio se ‘NO’ in 2/2)
Gioca al cucù (bau-sette’) - lallazione
Items principali
Guarda negli occhi
Si gira se chiamato
Indica
Gesti sociali (ciao-ciao)
Items extra
Imita (uso del pettine)
Sorriso sociale
Attenzione condivisa (segue ciò che indicate)
Lallazione, 1-3 paroline – capisce ordine semplice
12 mesi (rischio se ‘NO’ in 3/4)
Items principali
Guarda negli occhi
Indica
Gesti sociali (ciao-ciao)
Gioco di finzione
Items extra
Si gira se chiamato
Imita (uso del pettine)
Sorriso sociale
Attenzione condivisa (segue ciò che indicate)
regressione
5-10 paroline – comprensione (dammi un oggetto, tocca parti del corpo) – comunicazione sociale
(mostra un oggetto ad altri)
18 mesi (rischio se ‘NO’ in 3/4)
Items principali
Imita (uso del pettine)
Indica
Gesti sociali (ciao-ciao)
Gioco di finzione
Comunicazione sociale (mostra un oggetto ad altri)
Items extra
Guarda negli occhi
Si gira se chiamato
Sorriso sociale
Attenzione condivisa (segue ciò che indicate)
regressione
20-50 paroline, frasi con 2 parole – comprensione (dammi un oggetto) – gioco parallelo (vicino ad un
altro bambino)
24 mesi (rischio se ‘NO’ in 3/5)
EVOLUZIONE
Il bambino con diagnosi certa di autismo cresce con il suo disturbo anche se nuove competenze vengono acquisite con il tempo.
La prognosi è fortemente condizionata dal GRADO DI FUNZIONAMENTO COGNITIVO indicatore più idoneo dello sviluppo futuro.
I bambini che sviluppano LINGUAGGIO entro i cinque anni sembrano avere prognosi migliore, ma anche il linguaggio è fortemente condizionato dal livello cognitivo.
Studi di follow-up mostrano che una alta percentuale di bambini (60-70%) diventano adulti non autosufficienti.
In una percentuale di casi (tra il 5 e il 10%), in bambini seguiti precocemente, si possono avere miglioramenti tali da rendere minimi o assenti i sintomi di disturbo dello spettro autistico (casi ad evoluzione favorevole)
Dall’attenzione allo sviluppo neurocomportamentale precoce al trattamento
Alleanza diagnostico terapeutica di PLS -NPI e Genitori :
Sorveglianza dello sviluppo neurocomportamentale precoce
Individuazione del rischio
Diagnosi Precoce
Ridefinire il modello terapeutico ( Linee Guida ISS) graduato sulla Sostenibilità genitoriale
Grazie dell’attenzione!