COME CAMBIA IL RUOLO DELL’OPERATORE · 2020. 7. 16. · i Big Data e l’applicazione di modelli...

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SMART MOBILITY: COME CAMBIA IL RUOLO DELL’OPERATORE Ezio Chiocchetti, Fabrizio Gatti, Giovanna Larini, Gianluca Zaffiro Introduzione Con il termine Smart Mobility si fa ri- ferimento all’innovazione dei siste- mi di trasporto tramite una gestione intelligente e altamente tecnologica degli spostamenti di persone e mer- ci per ridurre gli sprechi di tempo e denaro, diminuire l’impatto am- bientale e migliorare la sicurezza. La Smart Mobility offre diversi spunti di evoluzione per il business dell’o- peratore telefonico anche in ambiti distanti tra loro. In questo articolo analizziamo le potenzialità della mobilità elettrica e del veicolo con- nesso. Servizi di Mobilità elettrica La mobilità elettrica emerge come soluzione nei contesti urbani den- samente popolati come risposta per l’inquinamento ambientale e le emissioni di CO 2 . La diffusione dei veicoli elettrici necessita di una stra- tegia di dispiegamento dei punti di ricarica e di una gestione intelligen- te delle ricariche stesse. La ricarica dei EV (Veicoli Elettrici) si basa prin- cipalmente su tre soluzioni: Punti di ricarica pubblici o condi- visi (lungo la strada o in aree di parcheggio); Punti di ricarica privati (in par- cheggi o aree private); Cambio della batteria - princi- palmente per scooter [nota 1]. I punti di ricarica pubblici possono essere collocati nelle aree urbane e lungo i corridoi autostradali. Gli stu- di attuali considerano più probabile la diffusione dell’uso di EV nel con- testo urbano [1], mentre al di fuori di questo è più probabile la diffusio- ne di veicoli a trazione ibrida o con altre tecnologie (per es. celle a com- bustibile), si veda approfondimento: "Use Case veicolo elettrico". La rete di ricarica dei veicoli elettri- ci richiede una complessa gestione della disponibilità dei punti di carica in relazione allo stato di carica dei veicoli circolanti, complessità che può essere ben affrontata all’inter- no di una Smart City utilizzando le risorse tipiche della stessa, ovvero la connettività diffusa e la rete 5G, l’in- telligenza degli “oggetti” (colonnine di ricarica, veicoli elettrici connessi), i Big Data e l’applicazione di modelli di AI. La diffusione dei veicoli elettrici abi- lita, in relazione alle necessità di ri- carica degli stessi, alcune opportu- nità di business quali (Figura 1): 1. la costruzione e la vendita di ap- parecchiature di ricarica per EV; 2. il dispiegamento e l’esercizio delle stazioni di ricarica pubbli- ca EV: 3. l’offerta di soluzioni di gestione della ricarica per EV; 4. il supporto alla pianificazione della rete di ricarica EV. Mentre la prima opportunità non interessa particolarmente i Telco, nel secondo caso invece alcuni ope- ratori stanno già proponendo delle soluzioni. Si tratta per esempio di Deutsche Telekom, che ha deciso di aggiungere capacità di ricarica per EV entro il 2020 a 11.500 cabinet e in 500 centrali telefoniche opportu- namente selezionate [2], utilizzando la sua consociata PASM, che agisce in qualità di gestore del sistema di distribuzione. Anche KT ha installa- to oltre 3.600 stazioni di ricarica EV a livello nazionale e sta testando la tecnologia V2G (Vehicle-to-Grid) [3]. anno 27 3/2018 notiziariotecnico 8 9

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SMART MOBILITY: COME CAMBIA IL RUOLO DELL’OPERATOREEzio Chiocchetti, Fabrizio Gatti, Giovanna Larini, Gianluca Zaffiro

Introduzione

Con il termine Smart Mobility si fa ri-ferimento all’innovazione dei siste-mi di trasporto tramite una gestione intelligente e altamente tecnologica degli spostamenti di persone e mer-ci per ridurre gli sprechi di tempo e denaro, diminuire l’impatto am-bientale e migliorare la sicurezza. La Smart Mobility offre diversi spunti di evoluzione per il business dell’o-peratore telefonico anche in ambiti distanti tra loro. In questo articolo analizziamo le potenzialità della mobilità elettrica e del veicolo con-nesso.

Servizi di Mobilità elettrica

La mobilità elettrica emerge come soluzione nei contesti urbani den-samente popolati come risposta per l’inquinamento ambientale e le emissioni di CO2. La diffusione dei veicoli elettrici necessita di una stra-tegia di dispiegamento dei punti di ricarica e di una gestione intelligen-te delle ricariche stesse. La ricarica dei EV (Veicoli Elettrici) si basa prin-cipalmente su tre soluzioni:• Punti di ricarica pubblici o condi-

visi (lungo la strada o in aree di parcheggio);

• Punti di ricarica privati (in par-cheggi o aree private);

• Cambio della batteria - princi-palmente per scooter [nota 1].

I punti di ricarica pubblici possono essere collocati nelle aree urbane e lungo i corridoi autostradali. Gli stu-di attuali considerano più probabile la diffusione dell’uso di EV nel con-testo urbano [1], mentre al di fuori di questo è più probabile la diffusio-ne di veicoli a trazione ibrida o con altre tecnologie (per es. celle a com-bustibile), si veda approfondimento: "Use Case veicolo elettrico".

La rete di ricarica dei veicoli elettri-ci richiede una complessa gestione della disponibilità dei punti di carica in relazione allo stato di carica dei veicoli circolanti, complessità che può essere ben affrontata all’inter-no di una Smart City utilizzando le risorse tipiche della stessa, ovvero la connettività diffusa e la rete 5G, l’in-telligenza degli “oggetti” (colonnine di ricarica, veicoli elettrici connessi), i Big Data e l’applicazione di modelli di AI.La diffusione dei veicoli elettrici abi-lita, in relazione alle necessità di ri-carica degli stessi, alcune opportu-nità di business quali (Figura 1):1. la costruzione e la vendita di ap-

parecchiature di ricarica per EV;2. il dispiegamento e l’esercizio

delle stazioni di ricarica pubbli-ca EV:

3. l’offerta di soluzioni di gestione della ricarica per EV;

4. il supporto alla pianificazione della rete di ricarica EV.

Mentre la prima opportunità non interessa particolarmente i Telco, nel secondo caso invece alcuni ope-ratori stanno già proponendo delle soluzioni. Si tratta per esempio di Deutsche Telekom, che ha deciso di aggiungere capacità di ricarica per EV entro il 2020 a 11.500 cabinet e in 500 centrali telefoniche opportu-namente selezionate [2], utilizzando la sua consociata PASM, che agisce in qualità di gestore del sistema di distribuzione. Anche KT ha installa-to oltre 3.600 stazioni di ricarica EV a livello nazionale e sta testando la tecnologia V2G (Vehicle-to-Grid) [3].

anno 27 3/2018notiziariotecnico8 9

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La terza opportunità è indirizzabile dai Telco facendo leva su tecnologie come 5G, IoT, Big Data e Cloud e su piattaforme che supportano fun-zionalità orizzontali come l’auten-ticazione, l’addebito, la fatturazio-ne. È così possibile l’aggregazione, visualizzazione dei dati sia per gli operatori di rete di ricarica EV (es.: stato delle apparecchiature, guasti), sia per i conducenti (es.: prenotazio-ne del punto di ricarica, calcolo dei tempi di ricarica). In questo ambito si sono mosse per esempio AT&T in partnership con Schneider Electric, con un servizio che consente la con-nettività IoT nelle stazioni di ricarica EVlink per EV [4], e NTT DATA che ha sviluppato OCC (Open Charging Station Controller), un sistema di gestione dei punti di ricarica [5].Infine i Telco possono offrire dati utili alla pianificazione della rete di ricarica espressi con mappe di spo-stamento (con dati di durata, lun-ghezza) per cluster di area (urbana, extraurbana, autostradale), ricavate

1Mappa delle opportunità per i Telco per la mobilità elettrica e la elettrificazione

Servizi di mobilità connessa, cooperante e automatizzata

I sistemi di trasporto nel loro com-plesso stanno evolvendo verso pa-radigmi di mobilità connessa, co-operante e automatizzata CCAM (Connected, Cooperative and Auto-mated Mobility) in cui il veicolo di-venta parte di un ecosistema con-nesso che include le infrastrutture stradali intelligenti, i sensori distri-buiti, i centri di controllo privati e pubblici (Internet of Things). Ogni nodo di questa rete è in grado di scambiare dinamicamente i dati e le informazioni con gli altri nodi creando così un ambiente coopera-tivo distribuito che viene conside-rato l'attivatore principale di servizi ICT innovativi per le amministra-

zioni pubbliche, le aziende legate alla mobilità e gli utenti finali. In Figura 2 viene riportato un scenario esemplificativo che descrive le evo-luzioni del veicolo dal punto di vista costruttivo, della connettività, delle funzionalità di automatizzazione e dei servizi resi possibili dalla coope-razione con il mondo circostante.Le ultime generazioni di tecnolo-gie TLC, il 4G/LTE e il 5G (in corso di introduzione), hanno sancito l’in-clusione delle comunicazioni M2M (Machine to Machine) accanto alle classiche comunicazioni voce e dati.Si sta delineando quindi un ecosi-stema basato su una architettura a tre livelli (Figura 3). In quello inferio-re, field level, sono raggruppati tutti i dispositivi dislocati sul territorio (sensori ambientali, infrastrutture stradali, veicoli connessi, dispositi-vi indossabili e/o smartphone) che possono comunicare tra di loro sia in modalità peer-2-peer (es. pa-radigma V2X), sia nella classica modalità gerarchica della rete TLC

2L’evoluzione dei Mobility Services (fonte http://www.greencarcongress.com/2016/11/20161129-nissan.html)

3Architettura ecosistema TLC per servizi di mobilità

con i Big Data Analytics su mobilità di persone e mezzi connessi [6].

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VEICOLO ELETTRICO

I veicoli elettrici in contesto urbano

L’evoluzione verso veicoli dotati di motori innovativi è legata alla sostenibilità ambientale e climatica e alla saturazione del mercato automobilistico nei paesi svi-luppati, che spinge le aziende verso nuovi veicoli.L’Unione Europea ha emesso una direttiva che richiede di raggiungere nel 2030 un abbattimento delle emis-sioni di CO2 del 40% rispetto al 1990, il ricorso al 27% di fonti rinnovabili, e il raggiungimento del 27% di effi-cienza nella produzione di energia [7]. Raggiungere l’o-biettivo di riduzione di CO2 per le auto a combustione interna è molto sfidante e richiederebbe la disponibilità di motori che emettano 95 grammi di CO2 al km, da cui la spinta verso i veicoli elettrici e altri motori.

I veicoli elettrici oggi sono condizionati dal costo e dal peso delle batterie al litio, oltre che dalla ridotta diffu-sione di punti di ricarica. Attualmente è ipotizzabile che i veicoli elettrici si diffondano principalmente in città per i seguenti motivi:• la densità abitativa urbana, a cui corrisponde la

maggiore concentrazione di possesso di EV;• la tipologia di impiego (media di percorrenza ur-

bana più bassa, compatibile con l’autonomia delle batterie);

• il costo di “elettrificazione”, minore nel contesto urbano;

• l’urgenza di intervento per le problematiche di in-quinamento, più gravi in ambito urbano.

Al di fuori dei centri urbani, o anche per uso misto in cit-tà e fuori, risulta al momento più efficace l’adozione di

vetture con motore ibrido (a combustione

ATrade-off tra diverse soluzioni di trasporto a motore [8].

I veicoli elettrici a fuel cell

Un’alternativa futura sarà costituita dai veicoli elet-trici con cella a combustibile (o fuel cell), che impie-ga la reazione tra l’idrogeno, disponibile in un ser-batoio a bordo, e l’ossigeno, preso dall’aria, mediata da un catalizzatore, tipicamente in platino. Oltre alla maggiore autonomia, l’auto ad idrogeno, ha, rispetto

all’auto elettrica a batteria, il vantaggio di un ridot-to tempo di ricarica (rifornimento). Inoltre la cella a idrogeno ha il vantaggio di un volume e peso inferio-re alle batterie litio (Figura B). Il costo delle vetture fuel cell potrebbe scendere an-che del 90% entro il 2020 per effetto delle economie di scala [9].

Luigi Artusio, Gianluca Zaffiro

ed elettrico v. Figura B). Le soluzioni offerte da altre ti-pologie di motori, come quel-li a gas naturale o a idrogeno, al momento sembrano meno favorite rispetto a quelle con motore elettrico.

anno 27 3/2018notiziariotecnico12 13APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO

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BConfronto tra mobilità a combustione e a batteria: peso e volume dei sistemi di immagazzinamento dell’energia richiesti per spostamenti di 500 km [9].

Politiche per la mobilità elettrica

L’introduzione della mobilità sostenibile nelle città è spesso accompagnata da politiche di incentiva-zione, per favorire il dispiegamento di punti di rica-rica. Per esempio il Comune di Torino ha messo in atto un piano per stimolare la realizzazione di infra-strutture per la ricarica elettrica in città. Il Comune

avvantaggerà i soggetti che richiederanno l’occupa-zione del suolo pubblico lungo le strade per lo sta-zionamento delle auto in ricarica, dandone priorità rispetto all’impiego come aree di parcheggi per le auto a combustione. La realizzazione di questi punti di ricarica inoltre godrà dell’esenzione della tassa di occupazione del suolo pubblico, se il servizio di ricarica sarà aperto ■

Diesel

Sistema

43 kg

CarburanteSistema

CarburanteSistema

CarburanteSistema

Celle

33 kg

46 litri37 litri

170 kg37 kg

200 litri156 litri

125 kg6 kg

260 litri170 litri

830 kg540 kg

670 litri360 litri

GasNaturale

Compresso

IdrogenoCompresso

70 atm(6kg H2 = 200 KWhdi energia chimica)

Batteria aioni di litio(100 KWh

di energia elettrica)

per interagire con le relative piat-taforme di servizio. Nel network level l’infrastruttura mobile e fissa dell’operatore consente di offrire, accanto alla classica gestione dei flussi, feature innovative quali le piattaforme IoT di raccolta e siste-matizzazione dati, gli ambienti di edge computing (MEC) per le appli-cazioni che necessitano di latenze basse ed i sistemi per la gestione delle diverse modalità di comu-nicazione (Broadcast/Multicast/Unicast). Infine sul cloud level si attestano le piattaforme di servizio coadiuvate dai sistemi di supporto come quelli deputati alla gestione ed all’analisi dei Big Data. All’interno di questo schema ge-nerale la prossima generazione 5G offrirà ai servizi di mobilità nuove funzionalità, che vanno ol-tre il semplice conseguimento di migliori prestazioni operative (es. ampiezza di banda, latenza, affida-bilità) garantite dall’accesso radio progettato secondo il paradigma URLLC (Ultra Reliable Low Latency communication). Il network slicing consentirà la creazione di reti lo-giche complete che potranno es-sere dedicate alla gestione di am-biti specifici quali le infrastrutture stradali. La sicurezza dell’ecosistema sarà migliorata attraverso l’applicazione di meccanismi di trusted identity, trusted data e trusted infrastruc-ture. Infine saranno implementati algoritmi di localizzazione spaziale di grande precisione più adatti alla gestione di nodi in mobilità.

EV, e servizi di mappatura della mo-bilità basati su Big Data a supporto della pianificazione delle infrastrut-ture di ricarica EV.Servizi di sicurezza e privacy: come fornitori di connettività gli operatori svolgono già un ruolo chiave nella sicurezza garantendo la trasmis-sione sicura dei dati attraverso la loro rete e un'autenticazione valida tramite l‘uso della SIM, e possono proporsi come provider di identità, offrire servizi di monitoraggio della sicurezza e di gestione end-to-end della stessa. Un ulteriore aspetto non trascu-rabile è il ruolo che l’operatore po-trà assumere come aggregatore e orchestratore di nuovi servizi per specifiche esigenze creando part-nership con i vari stakeholder del settore.La Figura 4 riporta la visione dell’e-voluzione del ruolo dell’operatore mobile secondo uno studio con-dotto da GSMA e IDC in cui si evi-denziano i fattori di trasformazione secondo un percorso che partendo dagli aspetti di connettività (Con-nect) aumenta (Empower) e trasfor-ma (Transform) il ruolo degli opera-tori mobili nell’ambito dei servizi IoT.

Conclusioni

L’evoluzione delle telecomunicazio-ni con la diffusione del 5G e dell’IoT offre ulteriori opportunità per i Tel-co che, nel contesto della mobilità, possono essere intraviste con la dif-

Possibili ruoli dell’operatore

Nell’ambito dei servizi di Smart Mo-bility gli operatori mobili svolgono un ruolo importante negli aspetti di connettività ma è possibile cogliere nuove opportunità di mercato per nuovi ricavi. Servizi di infrastruttura: per soluzio-ni efficaci i dati devono essere rac-colti, elaborati e archiviati in uno o più punti centrali e resi disponibili per le diverse applicazioni e gli operato-ri possono fornire loro stessi i servizi cloud. Inoltre possono realizzare so-luzioni di Mobile Edge Computing, che permettono di offrire servizi di elaborazione e archiviazione vicini al cliente e con basse latenze (esempio servizi di sicurezza e traffico ai veicoli in mobilità). Infine è possibile realiz-zare servizi di infrastruttura per rica-rica di EV basati sugli asset dell’ope-ratore (cabinet e centrali).Servizi basati sui dati (anche Big Data): l’insieme di dati che vengono scambiati dai veicoli connessi e co-operanti fra di loro e con l’ambiente circostante (infrastrutture, sensori e applicazioni) possono essere raccol-ti e sfruttati per molte applicazioni, combinati con altre fonti di dati e utilizzati per generare nuovi servizi (verifica dell’integrità dei dati, for-nitura a terze parti per l’erogazione di ulteriori servizi, analisi per offrire direttamente servizi verticali). Nello specifico della diffusione di mobili-tà elettrica, possono essere offerti servizi orizzontali di gestione delle infrastrutture di ricarica e dei veicoli

anno 27 3/2018 15notiziariotecnico14 APPROFONDIMENTO

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Interessata da sempre a cogliere opportunità e nuove sfide, TIM ha iniziato ad affrontare il tema delle pro-blematiche connesse alla Smart Mobility attraverso un insieme di casi d’uso definiti nell’ambito delle spe-rimentazioni in atto della rete 5G. Lo scopo è quello di verificare il contributo che può fornire il gestore di Tele-comunicazioni al tema dell’auto connessa, integrando le informazioni presenti on-board sui veicoli con una ricca quantità di dati provenienti dalla rete. In questo modo l’orizzonte dei veicoli viene virtualmente amplia-to grazie alle caratteristiche della nuova rete 5G che, con la sua ampia banda di trasmissione e i ridotti tempi di latenza, soddisfa i stringenti requisiti del mondo del-le auto connesse.Nel seguito vengono riportati due casi d’uso scelti tra i molti proposti ed in fase di studio e realizzazione.

Segnalazione di eventi pericolosi tra auto connesse

Questo caso d’uso rientra tra quelli di Assisted driving in cui, ai veicoli interessati, vengono trasmesse no-tifiche relative a situazioni potenzialmente pericolose. In questi scenari, legati alla sicurezza stradale, risulta essenziale disporre di ridotti tempi di latenza per la trasmissione dati, che si possono ot-tenere anche sfruttando le caratteristiche della nuova architettura del Multi-access

Edge Computing (MEC). Questa soluzione consente alle applicazioni di essere eseguite sui nodi di accesso della rete mobile e di sfruttare direttamente l’accesso radio.In questa sperimentazione ciascun’auto connessa condivide con gli altri veicoli le informazioni utili per la sicurezza, raccolte dai suoi sensori durante il tragitto (es. sbandamento per strada ghiacciata/sdrucciolevo-le, fondo sconnesso, segnalazione luci di emergenza). Messaggi standard (DENM) consentono il trasferimen-to di tali dati in rete, dove vengono raccolti da un ser-vizio sul MEC, che si occupa di propagarli sia verso un cloud esterno per eventuali ulteriori elaborazioni sia in broadcast sul territorio. I veicoli che sopraggiungono, interpretando tali informazioni, possono intraprendere le opportune azioni (es. rallentare, modificare il tragit-to, allertare l’autista).

Servizio di parcheggio autonomo

Questo secondo caso d’uso rientra tra quelli di Auto-nomous driving, che consentono di realizzare scenari di guida senza un intervento diretto di un guidatore sul veicolo. Nel caso prescelto di Valet Parking, un operato-re remoto muove il mezzo, avendo a disposizione una

perfetta conoscenza

dell’ambiente in cui si trova il veicolo grazie all’ampia banda disponibile in upload, che consente di avere un flusso video real-time di elevata qualità prodotto da una telecamera presente sul mezzo.In questo scenario il conducente lascia il veicolo su un’area di rilascio presente presso un area di parcheg-gio presidiata. Un operatore remoto prende il control-lo del mezzo, movimentandolo fino a condurlo su una piazzola libera. Il sistema provvede ad avvisare il pro-prietario dell’avvenuto parcheggio ed un’analoga pro-cedura consentirà il recupero del mezzo ■

USE CASE SPERIMENTAZIONE AUTO CONNESSA 5G

Federico Bianco Levrin, Enzo Contini

anno 27 3/2018notiziariotecnico16 17APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO

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fusione dei veicoli elettrici e dei vei-coli connessi.Nel caso dei veicoli elettrici le op-portunità si riassumono nel contri-buire al dispiegamento di stazioni di ricarica pubbliche per EV, come sta facendo Deutsche Telekom in Germania, nel realizzare una piat-taforma software che gestisca una rete di ricarica per EV multi-vendor, integrata con servizi di mobilità

elettrici, (ad esempio la piattaforma OCC di NTT Data) o infine nell’offri-re supporto alla progettazione della rete di ricarica, per costruire map-pe di mobilità sfruttando i Big Data Analytics. Per quanto riguarda il veicolo con-nesso, si evidenziano le seguenti potenzialità: la possibilità di dedica-re reti logiche riservate a infrastrut-ture e veicoli connessi in mobilità, di

offrire capacità elaborativa a bordo rete (MEC) per applicazioni a bassa latenza, di offrire una piattaforma multi purpose in grado di integrare applicazioni di terze parti con dati e funzionalità di TIM.L’operatore TLC potrà assumere un ruolo trainante se riuscirà ad evolve-re da mero fornitore di connettività a fornitore a 360 gradi di servizi a valore aggiunto ■

Acronimi

CCAM Connected, Cooperative and Automated MobilityC-V2X Cellular - Vehicle to everythingEV Electric VehicleGSMA GSM AssociationIDC International Data Corporation

IoT Internet of ThingsMEC Mobile Edge ComputingM2M Machine To MachineURLLC Ultra Reliable Low Latency Communication

Note

[1] Caso non trattato in questo articolo, sebbene sia un modello in diffusione, assieme a quello delle bici-clette a pedalata assistita.

[2] Riferimento all’iniziativa del Comune di Torino http://www.comune.torino.it/trasporti/archivio-news/rete-di-ricarica-per-veicoli-elettrici-da-lune-di-1.shtml

Bibliografia

[1] Dalla Chiara, B., Pellicelli, M. (2018), Sustainable road transport from the energy and modern society points of view: Perspectives for the automotive industry and production, Journal of Cleaner Production 133 (2016) 1283-1301

[2] Telecompaper (2018), Deutsche Telekom to begin build-ing e-car charging network in summer https://www.telecompaper.com/news/deutsche-telekom-to-begin-building-e-car-charging-network-in-summer--1234968

[3] KoreanTimes (2018) KT wins out in electric car charg-ing business, https://www.koreatimes.co.kr/www/tech/2018/02/133_244106.html

[4] AT&T News (2018), AT&T and Schneider Electric Unveil Proof of Concept Enabling IoT Connectivity in EVlink Electric Vehicle Charging Stations http://about.att.com/story/iot_connectivity_in_evlink_electric_vehicle_charg-ing_stations.html

[5] NTT DATA (2018), Open Charging Station Controller (OCC) for the development of future mobility society, https://www.nttdata.com/global/en/success-sto-ries/2018/february/open-charging-station-controller-for-

future-mobility-society[6] Dalla Chiara, B., Delorio, F., Eid, M. (2018), Analysis of

real driving data to explore travelling needs in relation to hybrid–electric vehicle solution, Elsevier, Transport Policy https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0967070X17305243

[7] EC (2014), Libro Bianco su clima ed energia 2030 https://ec.europa.eu/clima/policies/strategies/2030_it

[8] Dalla Chiara, B. (2018), Elettrificazione ed ibridizzazione del trasporto su strada: perché ed a quali condizioni, Convegno Fondazione TELIOS, FutureMobilityWeek, Torino.

[9] Baricco, M. (2018), “Mobilità idrogeno: mito o realtà?” Con-vegno Fondazione TELIOS, FutureMobilityWeek, Torino.

[10] 5G Automotive Vision https://5g-ppp.eu/wp-content/uploads/2014/02/5G-PPP-White-Paper-on-Automotive-Vertical-Sectors.pdf

[11] C-ITS platform phase II - Final Report Septembre 2017 – European Commission https://ec.europa.eu/transport/sites/transport/files/2017-09-c-its-platform-final-report.pdf

4Evoluzione dei ruoli dell’operatore mobile(fonte https://www.gsma.com/iot/wp-content/uploads/2018/09/New-Roles-for-Operators-in-the-IoT-k.pdf)

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http://www.telecomitalia.com/tit/it/notiziariotecnico/presentazione.html

Ezio Chiocchetti [email protected]

laureato in Scienze dell’Informazione entra in CSELT nel 1988 occupandosi di Linguaggi Formali di Specifica in progetti europei e presso l’ITU. Nel periodo 1993 - 2006 è responsabile di attività in ambito ITS di Telecom Italia (valutazione prestazionale OSS e sviluppo/collaudo dei processi di delivery dei servizi fonia e dati in Italia e per le controllate europee). A seguire 2007, sempre in ambito ITS, partecipa alle nuove tematiche legate all’introduzione della Software Oriented Architecture. Dal 2009 si occupa della applicazione della metodologia Lean per il miglioramento dei processi in ambito Data center e Top Client. Dal 2011 lavora nell’ambito dei Servizi Innovativi (prima nella funzione Technology, ora in Strategy, Innovation & Customer Experience) occupandosi in una prima fase di servizi di ecommerce (progetto finanziato MultiItaly) e di gestione del telemonitoraggio sulla capillary network, e attualmente nell’ambito dei veicoli connessi, partecipando a progetti di ricerca finanziati in ambito nazionale (URBeLOG) e internazionali (AUTOPILOT)

Fabrizio Gatti [email protected]

laureato in Fisica, entra in azienda nel 1992 analizzando le problematiche di qualità e affidabilità dei sistemi tlc. In seguito passa ad occuparsi della gestione delle tematiche ambientali associate alle attività degli operatori di telecomunicazioni dove ha partecipato a vari progetti EURESCOM e ha rappresentato Telecom Italia nell’ambito del Task team "Waste" nel Working Group "Environment" di ETNO. Attualmente, nell’ambito della struttura di Services Innovation della direzione di Strategy, Innovation & Customer Experience, coordina le attività relative alla progettazione e alla prototipazione di nuovi concept per il veicolo connesso/autonomo, l’ITS e la City Logistics, partecipando in rappresentanza dell’azienda a progetti di ricerca finanziati in ambito nazionale come URBeLOG (in cui è stato Responsabile di Progetto), e internazionali, come “”AUTOPILOT”, “Team” e “ecoMove”.

Giovanna Larini [email protected]

Dal 2016 lavora nel settore dei Servizi Innovativi della direzione Strategy, Innovation & Customer Experience in cui è responsabile delle attività di ricerca ed innovazione in ambito veicoli connessi. Dal 2006 al 2015 è stata responsabile dei servizi innovativi per il mercato verticale Health e Wellness dove ha seguito la progettazione della piattaforma di tele-monitoraggio HomeDoctor e il progetto di ricerca MC3Care finanziato dal MIUR. Dal 1998 al 2005 è stata responsabile dello sviluppo e gestione dei sistemi amministrativi/ gestionali per CSELT e TILAB basati sulla piattaforma SAP. Dal 1994 al 1997 è stata responsabile del progetto di realizzazione e gestione dei servizi intranet aziendali e dei sistemi per la gestione della documentazione tecnica per CSELT. Si è laureata nel 1985 in Scienza dell’Informazione all’Università di Torino e nello stesso anno ha iniziato a lavorare presso lo CSELT occupandosi di Linguaggi Formali di Specifica e strumenti di supporto

Gianluca Zaffiro [email protected]

ingegnere elettronico con Master in Telecomunicazioni e certificazione PMP®, entra in Telecom Italia nel 1994. Da oltre 10 anni si occupa di analizzare scenari e trend di medio/lungo a supporto delle strategie aziendali e dell’innovazione. È stato responsabile per Telecom Italia dell’Industry Landscape and Liaison nell’azione di coordinamento europea IST FP7 UrbanIxD per l’innovazione dei servizi delle Smart Cities e dell’azione di coordinamento europea IST FP6 Peach per la ricerca sulla Presence (Realtà Virtuale e Aumentata). In precedenza ha collaborato ad attività di scouting sulla Convergenza Fisso-Mobile e sui servizi Mobili di TIM, su dispositivi per reti in Fibra ottica, e ha lavorato nel progetto NAMAS per la Contabilità Industriale di TIM. È autore di articoli tecnici e divulgativi su vari argomenti tra cui i dispositivi per le reti in fibra ottica, applicazioni di realtà aumentata e virtuale, neuroscienze applicate, applicazioni per le smart cities, scenari evolutivi tecnologici

[12] C-ITS platform Final Report January 2016 https://ec.europa.eu/transport/sites/transport/files/themes/its/doc/c-its-platform-final-report-january-2016.pdf

[13] ETSI White Paper No. 11 (2015) - Mobile Edge Comput-ing A key technology towards 5G https://www.etsi.org/images/files/ETSIWhitePapers/etsi_wp11_mec_a_key_technology_towards_5g.pdf

[14] ETSI GR MEC 022 V2.1.1 (2018-09) Multi-access Edge Computing (MEC); Study on MEC Support for V2X Use Cases https://www.etsi.org/deliver/etsi_gr/MEC/001_099/022/02.01.01_60/gr_MEC022v020101p.pdf

[15] Merigo, F. (2018), Quale futuro per i carburanti alterna-tivi?, Convegno Fondazione TELIOS, FutureMobilityWeek, Torino.

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