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COMANDO PER LA FORMAZIONE,SPECIALIZZAZIONE E DOTTRINA DELL’ESERCITO
POLO DI FANTERIA
PTE 5.27
PRONTUARIO DEI MEZZI, MATERIALI EDEQUIPAGGIAMENTI IN USO ALLA FANTERIA
2015
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Nota: questa pagina è il retro del Frontespizio.
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COMANDO PER LA FORMAZIONE,SPECIALIZZAZIONE E DOTTRINA DELL’ESERCITO
POLO DI FANTERIA
ATTO DI APPROVAZIONE
Approvo la presente pubblicazione PTE 5.27 “Prontuariodei mezzi, materiali ed equipaggiamenti in uso allaFanteria”, edizione 2015 che abroga e sostituisce lapubblicazione “Prontuario dei mezzi, materiali edequipaggiamenti in uso alla Fanteria”, edizione 2005.
Roma li 26 marzo 2015
COMANDANTE DELLA SCUOLA DI FANTERIAE ISPETTORE DELL’ARMA DI FANTERIA
(Gen. D. Giovanni MANIONE)
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Nota: questa pagina è il retro dell’atto di Approvazione.
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AVVERTENZE
L’EDIZIONE DELLA PUBBLICAZIONE E’ AGGIORNATA AL MESE DIMARZO 2015.
Custode e autore:Ten. Col. Fabio VILLEGGIA (Scuola di Fanteria)
Grafica:C.le Antonio ALFANO (Scuola di Fanteria)
LA PRESENTE PUBBLICAZIONE È DIRAMATA SECONDOQUANTO PREVISTO DALLA CLASSE 18 DELLA PUB. N. 6153"NORME PER L'APPRONTAMENTO, STAMPA, DISTRIBUZIONEED AGGIORNAMENTO DELLE PUBBLICAZIONI MILITARI" ED.2006.FATTE SALVE LE ESIGENZE DI SERVIZIO/UFFICIO E/OISTITUTO, NESSUNA PARTE DI QUESTA PUBBLICAZIONE PUÒESSERE RIPRODOTTA IN QUALSIASI FORMA A STAMPA,FOTOCOPIA, MICROFILM, SCANSIONE DIGITALIZZATA OALTRI SISTEMI, SENZA L’AUTORIZZAZIONE SCRITTADELL’ORIGINATORE.
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Nota: questa pagina è il retro delle Avvertenze.
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REGISTRAZIONE DELLE AGGIUNTE EVARIANTI
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Nota: questa pagina è il retro delle AA.V
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INDICE
PREMESSA ...……………………………………………… Pag. 1
PARTE PRIMA – I MEZZI
CAPITOLO I – I MEZZI RUOTATI
1. Moto enduro Cagiva T4 350 emi ........... Pag. 6
2. Veicolo da ricognizione AR 90 .............. Pag. 9
3. Veicolo multiruolo VM 90 ..................... Pag. 12
4. Veicolo tattico leggero multiruolo VTLM . Pag. 15
5. Veicolo blindato leggero PUMA 4x4 ....... Pag. 20
6. Veicolo blindato leggero PUMA 6X6 ....... Pag. 24
7. Veicolo blindato medio FRECCIA 8x8 ..... Pag. 28
8. Veicolo blindato anfibio VBA ................. Pag. 33
CAPITOLO II – I MEZZI CINGOLATI
1. Veicolo blindato bimodulare BV 206 ......
……………
Pag. 38
2. Veicolo cingolato da trasporto truppa e
combattimento VCC 1 .........................Pag. 41
3. Veicolo cingolato da trasporto truppa e
combattimento VCC 2 .........................
………………………………….
Pag. 443. Veicolo corazzato da trasporto truppa e
combattimento VCC 80 “DARDO” ......... Pag. 47
X
PARTE SECONDA – LE ARMI
CAPITOLO III – LE ARMI INDIVIDUALI
1. Bomba a mano SRCM Mod. 35.............. Pag. 54
2. Bomba a mano mod. OD 82 ................. Pag. 57
3. Pistola Beretta mod. 92 FS .................. Pag. 59
4. Fucile d’assalto individuale AR 70/90 ..... Pag. 62
5. Fucile d’assalto individuale ARX 160 ...... Pag. 65
CAPITOLO IV – LE ARMI DI REPARTO
1. Fucile semiautomatico ed a pompa SPAS
15 ................................................... Pag. 69
2. Fucile di precisione SAKO TRG-42 Pag. 72
3. Fucile di precisione BARRET M 107 LE Pag. 75
4. Mitragliatrice leggera FN MINIMI Pag. 78
5. Mitragliatrice bivalente MG 42/59 Pag. 82
6. Mitragliatrice pesante BROWNING 12.7
M2
Pag. 85
7. Lanciagranate da 40 mm. per AR 70/90
M 203 ............................................... Pag. 898. Lanciagranate GLX-160 cal. 40 x 46 mm Pag. 92
9. Lanciagranate MK 19 mod. 3 cal. 40 mm Pag. 95
10. Torretta non intrusiva HITROLE-L Pag. 98
XI
CAPITOLO V – LE ARMI CONTRO CARRO
1. Cannone da 80 mm. S.R. FOLGORE ..... Pag. 104
2. Lanciarazzi c/c PANZERFAUST 3 T ........ Pag. 108
3. Sistema d’arma c/c a media gittata ......
MILAN
Pag. 112
4. Sistema d’arma c/c SPIKE .................. Pag. 116
CAPITOLO VI – LE ARMI A TIRO CURVO
1. Mortaio da 60 mm. mod. M2 ................ Pag. 121
2. Mortaio da 60 mm. M6C-210
COMMANDO ...................................... Pag. 124
3. Mortaio liscio da 81 mm. mod. 62 ......... Pag. 127
4. Mortaio asimmetrico da 81 mm MX2-KM Pag. 131
5. Mortaio liscio da 120 mm. mod. 63 ....... Pag. 134
6. Mortaio rigato da 120 mm. THOMSON ... Pag. 138
PARTE TERZA – I NATANTI DELLA FANTERIA
CAPITOLO VII – I NATANTI DELLA FANTERIA
1. Battello pneumatico da 5 uomini mod.
PIACENZA.......................................... Pag. 145
2. Battello pneumatico da 8 uomini mod.
FC 470 LAGUNARI ............................... Pag. 148
3. Barchetto d’assalto a scafo rigido .........
……………
Pag. 151
XII
PARTE QUARTA – GLI EQUIPAGGIAMENTI
CAPITOLO VIII – GLI EQUIPAGGIAMENTI
1. Elmetto in kevlar mod. SEPT2 ………………. Pag. 158
2. Elmetto in kevlar mod. BK3S ………………… Pag. 161
3. Giubbotto antiproiettile mod. AP/98 ...... Pag. 164
4. Giubbotto antiproiettile mod. NC4/09 .... Pag. 167
5. Paracadute standard T10C ................... Pag. 170
6. Paracadute direzionabile MC1-1C .......... Pag. 172
7. Paracadute di riserva MIRPS ................ Pag. 174
8. Binocoli serie STEINER Military 20X80 ... Pag. 176
9. Binocolo con telemetro laser STEINER
10x50 ................................................Pag. 179
10. Telemetro laser MOSKITO GPS/BT ........ Pag. 182
11. Sistema IR per visione a medio raggio
MATIS HH .......................................... Pag. 186
12. Sistema IR per visione a lungo raggio
MATIS MP1 ......................................... Pag. 189
14. Binocolo passivo ad intensificazione di
luce PB4DS ........................................ Pag. 192
15. Cannocchiale passivo ad intensificazione
di luce RS4MC .................................... Pag. 195
16. Sistema di puntamento e visione
notturna per sistema c/c MILAN GTCS3 . Pag. 198
XIII
17. Stazione meteorologica portatile
KESTREL 4500NV ................................ Pag. 201
18. Cannocchiale di puntamento
diurno/notturno LYNX .......................... Pag. 205
19. Accessorio trivalente per fucile ARX 160
cal 5,56 mm NATO - canna 12” ............. Pag. 208
20. Ottica d’assalto TRIJICON ACOG 4X32 ... Pag. 211
21. Ottica a punto rosso AIMPOINT COMPM2 Pag. 214
22. Intensificatore di immagini SIMRAD
KN250MK2 ......................................... Pag. 218
23. Ottica d’assalto a doppio campo di vista
SPECTER DR1x4x ................................ Pag. 221
24. Sistema minimonoculare termico WTM
000A 16 ............................................. Pag. 225
25. Illuminatore e puntatore laser per armi
portatili AN/PEQ-2A ............................. Pag. 229
26. Illuminatore e puntatore laser per armi
portatili AN/PEQ-15 ............................. Pag. 232
27. Sistema individuale binoculare per
la visione notturna AN-PVS 15 .............. Pag. 235
28. Sistema individuale monoculare per la
visione notturna AN-PVS 18 .................. Pag. 238
29. Sistema individuale binoculare per la
visione notturna AN-PVS 21 .................. Pag. 241
XIV
30. Visore notturno ad intensificazione di
luce per armi portatili AN/PVS 22 .......... Pag. 244
1
PREMESSA
Il presente prontuario persegue lo scopo di fornire ai Quadridei Reparti nonché al personale frequentatore di corsipresso Scuole o Istituti di formazione, un utile documento diriferimento. La presente pubblicazione costituisce undocumento di riferimento di Forza Armata che si prefiggel’obiettivo di raccogliere le informazioni inerenti lecaratteristiche tecniche dei principali mezzi, attrezzature,materiali ed armi in dotazione all’Arma di Fanteria.I contenuti della pubblicazione tengono conto delleinformazioni desunte dai manuali tecnici di ciascun mezzo,attrezzatura ed arma o sistema d’arma e si rivolgespecificatamente a:- Comandanti di squadra, plotone e compagnia di Fanteria
che, nell’organizzazione delle precipue attività tecnico-tattiche, devono definire quale materiale in dotazione siaquello più efficace ed idoneo a supportare l’attività daeffettuare;
- Personale di staff che, nell’ambito della pianificazionedelle attività operative di competenza, possono trovarenel prontuario una utile guida per la risoluzione delproblema tecnico-operativo.
Il prontuario è stato organizzato in una serie di schedetecniche che esaminano ogni singolo mezzo, arma,attrezzatura e materiale della Fanteria. Peraltro, laddove leinformazioni fornite non siano sufficienti, è compito di ogniComandante far effettuare il doveroso approfondimentomediante consultazione della relativa normativa diriferimento, ove disponibile, e manuali tecnici specifici fornitiin dotazione a ciascun mezzo, attrezzatura o materiale.
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Nota: questa pagina è il retro della Premessa
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PARTE PRIMA
I MEZZI
4
Nota: questa pagina è il retro della PARTE PRIMA – I MEZZI
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CAPITOLO I
I MEZZI RUOTATI
1. Moto enduro Cagiva T4 350 emi ........... Pag. 6
2. Veicolo da ricognizione AR 90 .............. Pag. 9
3. Veicolo multiruolo VM 90 ..................... Pag. 12
4. Veicolo tattico leggero multiruolo VTLM . Pag. 15
5. Veicolo blindato leggero PUMA 4x4 ....... Pag. 20
6. Veicolo blindato leggero PUMA 6X6 ....... Pag. 24
7. Veicolo blindato medio FRECCIA 8x8 ..... Pag. 28
8. Veicolo blindato anfibio VBA ................. Pag. 33
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MOTO ENDURO CAGIVA “T4 350 EMI”
1. Scopo
La moto da enduro CAGIVA W12/T4 – 350 emi, è unmezzo in dotazione alla Forza Armata in grado diassolvere a compiti di ricognizione e collegamento e, piùin generale, ove la rapidità di intervento costituiscefattore fondamentale.E’ in grado di trasportare due militari o, in alternativa,uno solo completamente equipaggiato.
2. Dotazione
La moto da enduro CAGIVA W12/T4 – 350 emi è innormale dotazione alle unità della Fanteria Italiana.
Fig. 1
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Fig. 2 e 3: Moto Cagiva T4 impiegata come staffetta / scorta
Fig. 2
Fig. 3
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Fig. 2 e 3: Moto Cagiva T4 impiegata come staffetta / scorta
Fig. 2
Fig. 3
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3. Caratteristiche tecniche
motore: monocilindrico da 350 ccequipaggio: 1 (pilota)Personale trasportato: 1 personaVelocità max.: 135 Km/halimentazione: benzinaautonomia: 260 Km circaPeso (a secco): 155 Kglunghezza: 2,13 mlarghezza: 0,82 mAltezza alla sella: 0,89 mcambio: manuale a 5 marce
4. Riferimenti
Manuale d’uso e manutenzione “W12/t4 – 350emi” prot.n. 8000- 85912 – ditta Cagiva.
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VEICOLO DA RICOGNIZIONE AR 90 “DEFENDER”
1. Scopo
L’AR 90 DEFENDER è una vettura da ricognizione diconcezione e realizzazione inglese, acquisita anche daparte dell’Esercito Italiano.Dotata di trazione permanente su tutte e quattro leruote, presenta uno chassis realizzato da due longheronicon traverse di rinforzo e carrozzeria del tipo “soft-top”strutturata impiegando pannelli d’alluminio stampato eripiegato mentre i telai delle portiere, e altri componentimeno importanti, sono realizzati in acciaio.La vettura presenta due porte laterali per l’accesso piùuna terza posteriore.La copertura è realizzata in tessuto impermeabile confiancate munite di finestrelle in plastica trasparente.Da sottolineare che, favore delle forze speciali, è statarealizzata una versione del veicolo denominato VAV(Veicolo d’Assalto Veloce) sulla base del progetto AR 90.
Fig. 4
10
2. Dotazione
L’AR 90 DEFENDER è in normale dotazione alle unitàdella Fanteria Italiana.
Fig. 5
Fig. 6
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2. Dotazione
L’AR 90 DEFENDER è in normale dotazione alle unitàdella Fanteria Italiana.
Fig. 5
Fig. 6
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3. Caratteristiche tecniche
equipaggio: 1 (pilota)Personale trasportato: 5 uomini (3 versione VAV)Velocità max.: 130 Km/hSistema protezione NBC: non presenteSistema laser warning: non presentealimentazione: dieselautonomia: 500 Km. circaPeso (a pieno carico): 2.400 Kglunghezza: 3,72 mlarghezza: 1,79 maltezza: 1,96 mCapacità di guado: 0,5 mPendenza max.superabile: 45°
4. Riferimenti
Manuale d’uso e manutenzione della ditta costruttrice –Rover Group LTD.
Fig. 7: AR90 in configurazione VAV (per Forze Speciali)
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VEICOLO MULTIRUOLO “VM 90”
1. Scopo
Il VM 90 è un veicolo multiruolo 4x4, a guidasemiavanzata, con elevata mobilità sulla viabilitàordinaria e su terreni accidentati, su fondo anchecedevole e con scarsa aderenza.La cabina, con copertura in tela, consente lasistemazione di tre persone con relativo armamento ed èmobile per consentire l’aviotrasporto e l’aviolancio delmezzo.Del mezzo esistono la versione cassonato e autocarro(questa ultima in via di radiazione dal servizio).La struttura di copertura a telone in entrambi gliallestimenti presenta, nella versione TORPEDO, unabotola superiore in posizione centrale da utilizzare perl’accesso alla ralla per arma sulla quale è possibilemontare una mitragliatrice tipo MG 42/59, FN MINIMI enelle ultime versioni anche la mitragliatrice Browning12,7 mm M2 a canna pesante.Completa la serie del mezzo una versione riservata allaforze speciali e la versione sgombero feriti.
Fig. 8
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2. Dotazione
Il VM 90 è in normale dotazione alle unità della FanteriaItaliana.
7
Fig. 9
Fig. 10
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2. Dotazione
Il VM 90 è in normale dotazione alle unità della FanteriaItaliana.
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Fig. 9
Fig. 10
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3. Caratteristiche tecniche
versioneAUTOCARRO
versioneTORPEDO
Armamento principale: /MG 42/59 -FN MINIMI -Browning 12.7
Armamento secondario: /equipaggio: 1 (pilota)Personale trasportato: 11 uomini 10 uominiVelocità max.: 102 Km/hSistema protezione NBC: non presenteSistema laser warning: non presentealimentazione: dieselautonomia: 500 Km circaPeso (a pieno carico): 4.250 Kg 4.450 Kglunghezza: 4,56 m 4,80 mlarghezza: 1,98 maltezza: 2,38 m 2,22 mCapacità di guado: 0,7 mPendenza max.superabile: 60%
4. Riferimenti
- MOT-00-0000-0000-00-00B000 “Veicolo multiruoloVM 90A versione autocarro” - Ministero della DifesaDGMC Ed. provvisoria;
- MOT-10-2320-1156-10-01B000 “Veicolo multiruoloversione torpedo VM 90T2” - Ministero della DifesaDGMC Ed. 2000.
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VEICOLO TATTICO LEGGERO MULTIRUOLO “VTLM LINCE”
1. Scopo
Il progetto VTLM nasce all’inizio degli anni 2000 inrisposta alle necessità (emerse dall’esperienzainternazionale maturata dalla FF.AA.), di poter disporredi un mezzo leggero, polivalente, aviotrasportabile eprogettato secondo standard militari in grado di offrireun elevato livello di protezione per il personaletrasportato.Il "Lince" possiede un elevato livello di protezione controil fuoco di armi leggere, gli IED e le mine, pacchettiaggiuntivi garantiscono la protezione anche contro learmi di medio calibro come le mitragliatrici pesanti e lasua estrema versatilità di impiego gli consente di operarein ambienti radicalmente diversi per collocazionegeografica, condizioni climatiche e caratteristiche delterreno.
Fig. 11
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La protezione standard (contro mine anti-uomo) è stataottenuta aumentando l’altezza da terra, arrotondando ilati del pianale ed eliminando qualsiasi organo meccanicosotto il vano equipaggio; nel caso di ordigni più potenti,l'abitacolo durante l'esplosione si stacca dagli assi delleruote, proteggendo gli occupanti.Le ruote sono dotate di sistema “run-flat” mentre i sedili,di derivazione aeronautica, sono in grado di assorbireuna certa forza d’urto applicata sugli stessi.Particolare cura è stata posta nella riduzione dellasegnatura termica, radar, IR e acustica.Durante gli ultimi 10 anni, sulla base delle indicazioniprovenienti dai T.O., il mezzo ha usufruito diaggiornamenti continui quali:- cellula di sopravvivenza più robusta;- cardini delle porte esterne più robusti che migliorano
la resistenza allo strappo in caso di esplosione;- maniglie esterne aggiuntive per facilitare l'apertura
delle porte in caso di ribaltamento su un fianco;- Sedili migliorati con cuscino lombare;- Presa esterna per ricarica batterie dalla rete elettrica;- diverse tipologie di ralle per aumentare la protezione
del mitragliere (a comando manuale e/oservoassistito) ma soprattutto la nuova torretta nonintrusiva a comando remoto HITROLE-L.
Il VTLM è aviotrasportabile utilizzando i principali vettoriaerei (ad ala fissa o rotante) Nazionali e NATO ed èpredisposto per l’aviolancio ad alta e bassa quota.Il mezzo, per le sue eccellenti caratteristichecomplessive, è stato inoltre selezionato dagli eserciti diGran Bretagna, Belgio, Norvegia, Spagna, Rep. Ceca,Slovacchia, Austria, Bosnia e Russia (su licenza).
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2. Dotazione
Il VTLM, seppur distribuito a tutte le FF.AA. Italiane,costituisce l’ossatura delle Unità di Fanteria leggeradell’Esercito Italiano.
Fig. 13: VTLM aviotrasportato da CH-47 con gancio baricentrico
Fig. 12
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Fig. 14: VTLM equipaggiato con ralla motorizzata in Afghanistan
Fig. 15: VTLM equipaggiato con torretta HITROLE-L
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3. Caratteristiche tecniche
Armamentoprincipale:
1. ralla per: MG 42 / MINIMI/ Browning 12,7 mm.;
2. Torretta HITROLE-L.equipaggio: 1 + 4 uominiVelocità max.: > 130 Km/halimentazione: dieselautonomia: > 500 KmPeso (a pieno carico): 7.000 Kg circalunghezza : 4,68 mlarghezza: 2,05 maltezza: 1,95 m
Capacità di guado: - 0,85 m (senza kit);- 1,5 m con kit di guado.
Pendenza long. max.: 60%Pendenza trasv. max.: 30%gradino: 0,5 mTemperatura diesercizio: da -32°C a + 49°C
4. Riferimenti
TER-10-2320-7718-10-00B000 “Veicolo Tattico LeggeroMultiruolo VTLM LINCE” - Ministero della Difesa DGAT –Ed. set. 2008.
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VEICOLO BLINDATO LEGGERO “PUMA 4 X 4 ”
1. Scopo
Il PUMA 4x4 è un veicolo blindatomultiruolo ad alta mobilità studiato per compieremissioni rapide e ad ampio raggio e quale piattaformaper il trasporto di uomini e sistemi d’arma leggeri; èidoneo per compiti di esplorazione tattica ed all’impiegoin operazioni fuori area a bassa intensità.Una delle caratteristiche peculiari è la completaaviotrasportabilità del mezzo all’interno di elicotteri tipoETM o appeso al gancio baricentrico degli stessi.Lo scafo garantisce la protezione del personale controcolpi cal. 7,62 mm e, soltanto nella parte frontale, anchecontro il cal. 12,7 mm; sono inoltre state prese in esamespeciali kit di corazzatura aggiuntiva applicabili al mezzo.
Fig. 16
21
L’accessibilità al mezzo è garantita da due portelli lateralied uno posteriore ai quali si aggiungono ulteriori treaccessi posizionati sul cielo del veicolo.Rispetto ad analoghi mezzi della categoria “scout car”, ilPUMA 4x4 è l’unico che dispone di iposcopi per la guidaanziché semplici pannelli in blindovetro.Completano la dotazione standard un verricello, unimpianto antincendio, un sistema di condizionamentodell’aria ed uno di protezione NBC.Per le sue caratteristiche il PUMA 4x4 rappresenta unmezzo importante soprattutto all’interno delle unità diCavalleria adibite a svolgere funzioni RSTA.
2. Dotazione
Il PUMA 4x4 è principalmente in dotazione ad unitàdell’arma di Cavalleria anche se distribuito ad alcunespecifiche unità dell’Arma di Fanteria selezionate sullabase delle loro caratteristiche peculiari di impiego.
Fig. 17: PUMA 4X4 impiegato nell’ambito dell’Op. LEONTE in Libano
22
Fig. 18 e 19: PUMA 4X4 in addestramento
Fig. 18
Fig. 19
23
3. Caratteristiche tecniche
Armamento principale:MG 42/59 - FNMINIMI o Browning12,7 mm
Armamento secondario: 6 lancia-nebbiogenitipo GALIX
equipaggio: 1 (pilota)Personale trasportato: 3 uominiVelocità max.: 103 Km/hSistema protezione NBC: siSistema laser warning: opzionalealimentazione: dieselautonomia: 700 Km circaPeso (a pieno carico): 7.000 Kg circalunghezza : 4,72 mlarghezza: 2,09 maltezza: 1,90 mCapacità di guado: 0,7 mPendenza long. max.: 60%Pendenza trasversale max.: 30%
4. Riferimenti
TER-01-2320-7006-10-00B000 “Veicolo blindato leggeroPuma 4x4” Ministero della Difesa DGAT - Ed. giu. 2004.
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VEICOLO BLINDATO LEGGERO “PUMA 6 X 6 ”
1. Scopo
Il PUMA 6x6 è un veicolo blindato multiruolo ad altamobilità studiato per compiere missioni rapide e adampio raggio e quale piattaforma per il trasporto diuomini e sistemi d’arma leggeri; munito di trazioneintegrale permanente sul 2° e 3° asse con possibilità diinserimento della trazione anteriore è caratterizzato daottima percorribilità su strada asfaltata e buona suterreno non compartimentato.Lo scafo garantisce la protezione del personale controcolpi calibro 7,62 mm e, soltanto nella parte frontale,anche contro il calibro 12,7 mm; sono inoltre allo studiospeciali kit di corazzatura aggiuntiva applicabili al mezzo.L’accessibilità al mezzo è garantita da due portelli lateralied uno posteriore ai quali si aggiungono ulteriori treaccessi posizionati sul cielo del veicolo.Per le sue caratteristiche di semplicità di manutenzione,versatilità di impiego e facile trasportabilità (il mezzoentra in tutti i principali vettori aerei in dotazione allaNATO), il PUMA 6x6 esprime il suo massimo potenziale in
Fig. 20
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operazioni caratterizzate da spiccata autonomiaoperativa e ridotto sostegno logistico.Completano la dotazione standard del mezzo unverricello, un impianto antincendio, un sistema dicondizionamento dell’aria ed uno di protezione NBC.E’ inoltre disponibile una versione equipaggiata con latorretta HITROLE (a comando remoto di osservazione etiro), in grado di impiegare la Browning da 12,7 mm ed illanciagranate MK 19 da 40 mm.
2. Dotazione
Il PUMA 6x6 permane ancora in dotazione ad unità diFanteria leggera seppur in fase di avvicendamentoprogressivo con il VTLM LINCE.
Fig. 21: PUMA 6X6 impiegato nell’Op. ISAF in Afghanistan
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operazioni caratterizzate da spiccata autonomiaoperativa e ridotto sostegno logistico.Completano la dotazione standard del mezzo unverricello, un impianto antincendio, un sistema dicondizionamento dell’aria ed uno di protezione NBC.E’ inoltre disponibile una versione equipaggiata con latorretta HITROLE (a comando remoto di osservazione etiro), in grado di impiegare la Browning da 12,7 mm ed illanciagranate MK 19 da 40 mm.
2. Dotazione
Il PUMA 6x6 permane ancora in dotazione ad unità diFanteria leggera seppur in fase di avvicendamentoprogressivo con il VTLM LINCE.
Fig. 21: PUMA 6X6 impiegato nell’Op. ISAF in Afghanistan
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Fig. 22: torretta HITROLE su PUMA 6X6(con mitragliatrice Browning da 12,7 mm)
Fig. 23: PUMA 6X6 con torretta HITROLE (visione generale)
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3. Caratteristiche tecniche (versione base)
Armamento principale: Browning 12,7 mm
Armamento secondario: 6 lancia-nebbiogenitipo GALIX
equipaggio: 1 (pilota)Personale trasportato: 6 uominiVelocità max.: 108 Km/hSistema protezione NBC: sialimentazione: dieselautonomia: 700 Km circaPeso (a pieno carico): 8.400 Kg circalunghezza : 5,07 mlarghezza: 2,28 maltezza: 1,67 m (arma esclusa)Capacità di guado: 0,7 mPendenza long. max.: 60%Pendenza trasversale max.: 30%
4. Riferimenti
- TER-01-2320-7011-10-00B000 “Veicolo blindatoleggero Puma 6x6” - Ministero Difesa DGAT - Ed. lug.2004;
- TER-00-0000-0000-00-00B000 “Manuale TecnicoTorretta HITROLE 12,7 mm” - Ministero Difesa DGAT;
- N. 6788 “Istruzione sulla Torretta HITROLE nonIntrusiva versione Base e Completa” Comando delleScuole dell’Esercito - Polo di Fanteria Ed. 2009.
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VEICOLO BLINDATO MEDIO “VBM FRECCIA 8X8 ”VERSIONE “COMBAT”
1. ScopoIl VBM FRECCIA 8X8 (versione Combat) è un veicoloblindato da combattimento per la Fanteria, con arma dimedio calibro in torretta e con caratteristiche tali daessere anche in grado di “accompagnare” sul campo dibattaglia i carri armati di ultima generazione.Nella progettazione si è tenuto conto soprattutto dellaprotezione e della sopravvivenza dell’equipaggio; a talescopo lo scafo e la torretta sono stati interamenterealizzati in piastre di alluminio balistico saldate erinforzate, in più parti, con lamiere d’acciaio balistico ingrado di assicurare sulla parte frontale un’adeguataprotezione da fuoco di armi automatiche ed effetti delleesplosioni di granate, al personale che trova collocazioneall’interno (n. 3 equipaggio + n. 8 fanti); elevati, inoltre,sono gli standard di manovrabilità e di mobilità.Completano la dotazione del mezzo i seguenti sistemi:
Fig. 24
29
- sistema di protezione diretta da IED;- sistema di protezione antimina;- un efficace sistema di filtraggio NBC;- un impianto di condizionamento;- un sistema laser-warning;- un impianto anti-esplosione;- un impianto antincendio.Il VBM FRECCIA 8X8 costituisce l’ossatura dei reggimentidi fanteria media ed è un veicolo blindato che per le suedoti di mobilità, protezione ed armamento e livellotecnologico risulta particolarmente idoneo nella condottadi operazioni di stabilizzazione e ricostruzione ad elevatoindice di rischio.La nuova configurazione dei reggimenti di fanteria mediache, per impiego e funzioni, meglio si attagliano alleesigenze delle moderne operazioni implicano la necessitàdi considerare le seguenti versioni, (che affiancherannola versione combat):– Posto Comando: realizzato su VBM 8x8 PC;– Porta Mortaio prevede, quale sistema d’arma principale
di bordo, il mortaio rigato da 120mm, già in dotazionealla fanteria leggera, allestito in configurazioneveicolare in "pozzo" con portelli ad apertura rapida;
– la versione Contro Carri è ottenuta equipaggiando laversione Combat con il sistema d’arma controcarro di3^ generazione “SPIKE”, (configurazione MR – MediumRange – e LR – Long Range).
2. DotazioneIl VBM FRECCIA equipaggia le unità di Fanteria media.
30
Fig. 25: VBM FRECCIA impiegato nell’Op. ISAF in Afghanistan
Fig. 26
30
Fig. 25: VBM FRECCIA impiegato nell’Op. ISAF in Afghanistan
Fig. 26
31
Fig. 27: VBM FRECCIA 8X8 – versione Contro-Carri
Fig. 28: VBM FRECCIA 8X8 – versione Posto Comando
Fig. 29: VBM FRECCIA 8X8 – versione Porta-Mortaio
31
Fig. 27: VBM FRECCIA 8X8 – versione Contro-Carri
Fig. 28: VBM FRECCIA 8X8 – versione Posto Comando
Fig. 29: VBM FRECCIA 8X8 – versione Porta-Mortaio
32
3. Caratteristiche tecniche (versione combat)
Armamentoprincipale:
cannone da 25 mm tipoOerlikon KBA
Armamentosecondario:
mtr. abbinata MG 42/59 emtr. c/a cal. 5,56 mm o 7,62mm, lancianebbiogeni
equipaggio: 3 (pilota; capo-carro;puntatore-cannoniere)
Personale trasportato: 8 uominiVelocità max.: 110 Km/hSistema NBC: si (autonomia di 8 ore)Sistema laser warning: sialimentazione: dieselautonomia: 800 Km circaPeso (ordine di cbt): 26.800 Kg circalunghezza : 8,565 mlarghezza: 3,000 maltezza: 2,770 mCapacità di guado: 1,500 mgradino superabile: 0,600 m
4. Riferimenti
- TER-00-0000-0000-00-00B000 “VBM 8X8 FRECCIAVersione trasporto e cbt” - Ministero della DifesaDGAT;
- N. “L’impiego del plotone e della squadra di fanteriamedia” WD 2 Comando per la Formazione,Specializzazione e Dottrina dell’Esercito – Polo diFanteria (ultimo aggiornamento set. 2014).
33
VEICOLO BLINDATO ANFIBIO “VBA”
1. ScopoAl momento della stesura della presente pubblicazione,l’Italia sta valutando il SuperAV, denominato VBA(Veicolo Blindato Anfibio), per fornirlo in dotazione allaforza da sbarco interforze digitalizzata nell’ambito delprogramma Soldato Futuro. Il veicolo infatti dovrebbeequipaggiare il Reggimento San Marco (Marina Militare)e il Reggimento Lagunari “Serenissima” dell’Esercito,facenti parte della cosiddetta Forza di Proiezione dalMare, al fine di avere un valido mezzo in operazioni disbarco in zone ostili; qualora divenissero operativi i VBASuperAV andrebbero ad affiancare i veicoli cingolatianfibi AAV-7 ormai non più al passo con i tempi.Il progetto del VBA (di derivazione CENTAURO/VBMFRECCIA), è stato al momento finanziato quasiinteramente da parte del consorzio produttore al fine dicontrarre i tempi di finalizzazione ed introduzione inservizio qualora approvato.
Fig. 30
34
In acqua la propulsione è data da 2 eliche quadripalache assicurano una velocità di 5 nodi potendo affrontareacque a forza 3; la capacità è di 13 elementi (compresoequipaggio).Il nuovo mezzo, grazie alla trazione integrale 8×8 edalle sospensioni indipendenti per ogni ruota, puòviaggiare su terreni di ogni tipo; Un sistemacentralizzato (Central Tyre Inflation System)comandabile dal posto di guida permette di regolare lapressione delle otto gomme a seconda delle esigenze.Oltre a essere blindato il VBA è completamenteimpermeabile, dotato di snorkel, sistema frangiflutti esistema di propulsione anfibia a due eliche conalimentazione idraulica.Il veicolo scorre in mare molto silenziosamente, ècapace di elevata motricità in fase di sbarco ed haelevate prestazioni. La protezione è molto elevata,grazie alla separazione della cellula protetta dallasagoma esterna e dallo scafo a V che deflette l’energiadelle esplosioni. La struttura consente anche di ricavareversioni diversificate per varie esigenze; inoltre èaviotrasportabile su aerei C 130 e A 400.La torretta, seppur presentata con un cannone da 30mm., dovrebbe ospitare il collaudato 25 mm. già in usosul VCC DARDO e sul VBM FRECCIA ed è inoltrepredisposta per ospitare 2 missili controcarro SPIKE (inversione probabilmente Long Range).
2. DotazioneIl VBA, qualora acquisito dalla F.A., andrebbe adequipaggiare il Rgt. di Fanteria Lagunari “Serenissima”dell’Esercito.
35
Fig. 32: VBA: particolare della rampa posteriore e delle eliche
Fig. 31: VBA durante le prove in acqua
36
3. Caratteristiche tecniche (riferite al prototipo)
Armamentoprincipale:
cannone da 25 mm tipoOerlikon KBA
Armamentosecondario:
mtr. abbinata MG 42/59 emtr. c/a cal. 5,56 mm o 7,62mm, lancianebbiogeni
Armamentoausiliario: n. 2 lanciatori msl. c/c SPIKE
equipaggio: 3 (pilota; capo-carro;puntatore-cannoniere)
Personale trasportato: 10 uominiVelocità max.: 100 Km/hSistema NBC: siSistema laser warning: sialimentazione: dieselautonomia: 800 Km circaPeso (a vuoto): 15.000 Kg circaPeso (ordine di cbt): 24.000 Kg circalunghezza : 7,92 m
larghezza: 2,72 - 3,00 m. (in base allaversione)
altezza: 2,31 m.Capacità di guado: anfibio
4. Riferimenti
non disponibili al momento.
37
CAPITOLO II
I MEZZI CINGOLATI
1. Veicolo blindato bimodulare BV 206 ......
……………
Pag. 38
2. Veicolo cingolato da trasporto truppa e
combattimento VCC 1 .........................Pag. 41
3. Veicolo cingolato da trasporto truppa e
combattimento VCC 2 .........................
………………………………….
Pag. 443. Veicolo corazzato da trasporto truppa e
combattimento VCC 80 “DARDO” ......... Pag. 47
38
VEICOLO CINGOLATO BLINDATO BIMODULARE “BV206” – “BV 206 S”
1. Scopo
Il BV 206 e 206 S, sono veicoli progettati per muovereindifferentemente su strada e fuori strada, su qualsiasitipo di terreno ed in condizioni climatiche estreme.Il BV 206 è composto da due moduli connessivicendevolmente da un particolare sistema di guida etrasmissione.In particolare, grazie alla larga cingolatura, può muovereagilmente su neve profonda come su terreniparticolarmente fangosi o sabbiosi ove, generalmente, glialtri veicoli non sono in grado di assicurare la necessariamobilità.La principale differenza tra il BV 206 ed il BV 206 Sconsiste nel fatto che quest’ultima ha una protezionebalistica anti-schegge e contro il fuoco di armi di piccolocalibro.Il veicolo è un ottimo arrampicatore in grado di superarependenze del 60% e, con la semplice chiusura deiportelli, acquisisce capacità anfibie.
Fig. 33
39
Il mezzo è stato progettato per essere aviotrasportatoall’interno di un elevato numero di vettori aerei.Sono disponibili sistemi per la visione notturna e sistemaanti-NBC; è infine disponibile il rimorchio MB 59 per iltrasporto di ulteriori 1.100 Kg di materiali.
2. Dotazione
La serie BV 206 e 206 S è in dotazione alle unità,specialità alpini, della Fanteria Italiana.
Fig. 34 e 35: BV 206 S impiegato nell’Op. ISAF in Afghanistan
Fig. 34
Fig. 35
40
3. Caratteristiche tecniche (modello BV 206 S)
Armamento principale: Browning da 12,7 mmo FN MINIMI
equipaggio: 4 uomini (moduloanteriore)
Personale trasportato: 8 uomini
Velocità in acqua: - in acqua: 4,7 Km/h- in terra: 52 Km/h
Sistema protezione NBC: opzionaleSistema antincendio: opzionalealimentazione: dieselautonomia: 300 KmPeso (ordine dicombattimento): 2.500 Kg
lunghezza: 6,90 mlarghezza: 2,00 maltezza: 2,10 mCapacità di guado: anfibioTemperatura di esercizio: da -32°C a +46°C
4. Riferimenti
Manuale tecnico della ditta costruttrice – HagglundsVehicle AB.
Fig. 36
40
3. Caratteristiche tecniche (modello BV 206 S)
Armamento principale: Browning da 12,7 mmo FN MINIMI
equipaggio: 4 uomini (moduloanteriore)
Personale trasportato: 8 uomini
Velocità in acqua: - in acqua: 4,7 Km/h- in terra: 52 Km/h
Sistema protezione NBC: opzionaleSistema antincendio: opzionalealimentazione: dieselautonomia: 300 KmPeso (ordine dicombattimento): 2.500 Kg
lunghezza: 6,90 mlarghezza: 2,00 maltezza: 2,10 mCapacità di guado: anfibioTemperatura di esercizio: da -32°C a +46°C
4. Riferimenti
Manuale tecnico della ditta costruttrice – HagglundsVehicle AB.
Fig. 36
41
VEICOLO CINGOLATO DA TRASPORTO TRUPPA ECOMBATTIMENTO “VCC 1”
1. Scopo
Il VCC 1 è stato sviluppato sulla base dell’M 113 delquale conserva oltre il 90% delle parti in comune.Le modifiche principali hanno riguardato la protezione delmezzo e del personale trasportato.Lo scafo, lateralmente inclinato, è stato realizzato conpiastre di una particolare lega di alluminio saldate erinforzate con un telaio interno sul quale è statoapplicata una corazza di acciaio balistico di 6 mm. dispessore; inoltre, nel corso degli ultimi anni, sono staterealizzate diverse corazzature aggiuntive in relazione aiteatri operativi nei quali il veicolo è stato impiegato.Le altre modifiche hanno riguardato:- alimentazione diesel anziché benzina;- realizzazione del portello del capo-carro
immediatamente dietro quello del pilota;
scheda n.
Fig. 37
41
VEICOLO CINGOLATO DA TRASPORTO TRUPPA ECOMBATTIMENTO “VCC 1”
1. Scopo
Il VCC 1 è stato sviluppato sulla base dell’M 113 delquale conserva oltre il 90% delle parti in comune.Le modifiche principali hanno riguardato la protezione delmezzo e del personale trasportato.Lo scafo, lateralmente inclinato, è stato realizzato conpiastre di una particolare lega di alluminio saldate erinforzate con un telaio interno sul quale è statoapplicata una corazza di acciaio balistico di 6 mm. dispessore; inoltre, nel corso degli ultimi anni, sono staterealizzate diverse corazzature aggiuntive in relazione aiteatri operativi nei quali il veicolo è stato impiegato.Le altre modifiche hanno riguardato:- alimentazione diesel anziché benzina;- realizzazione del portello del capo-carro
immediatamente dietro quello del pilota;
scheda n.
Fig. 37
42
- aumentata protezione del mitragliere mediante 3piastre di acciaio balistico ribaltabili sul cielo delmezzo;
- Inserimento di una ringhiera circolare sopra il vanopersonale, ove è possibile montare la mitragliatricedella squadra fucilieri;
- 2 iposcopi e 2 feritoie su ogni lato dello scafo;- 8 tubi lancia-fumogeni (in due gruppi di 4);- possibilità di sterzatura sul posto.
Fig. 38
Fig. 39
42
- aumentata protezione del mitragliere mediante 3piastre di acciaio balistico ribaltabili sul cielo delmezzo;
- Inserimento di una ringhiera circolare sopra il vanopersonale, ove è possibile montare la mitragliatricedella squadra fucilieri;
- 2 iposcopi e 2 feritoie su ogni lato dello scafo;- 8 tubi lancia-fumogeni (in due gruppi di 4);- possibilità di sterzatura sul posto.
Fig. 38
Fig. 39
43
2. Dotazione
Il VCC 1 permane ancora nell’elenco dei mezzi indotazione alle unità di Fanteria ma, analogamente aiveicoli serie M 113, è in fase di dichiarazione di “fuoriservizio” in quanto già avvicendato, nell’ambito dellariorganizzazione della Fanteria Italiana, con i VCCDARDO o VBM FRECCIA.
3. Caratteristiche tecniche
Armamento principale: Browning 12,7 mm
Armamento secondario:mtr. della squadra fucilierisu postazionesupplementare posteriore
equipaggio: 1 (pilota)
Personale trasportato: 8 (di cui 1 capo-carro,mitragliere e radiofonista)
Velocità max.: 64 Km/hVelocità in acqua: /Sistema protezione NBC: non presenteSistema laser warning: non presentealimentazione: dieselautonomia: 550 Km circaPeso (ordine dicombattimento): 11.600 Kg
lunghezza: 5,04 mlarghezza: 2,68 maltezza: 2,08 mCapacità di guado: 1 mGradino superabile: 0,6 m.Trincea superabile: 1,68 m
4. Riferimenti
MOT-10-2300-0257-10-00B001 “Veicolo corazzato dacombattimento VCC 1” - Ministero della Difesa DGMCEd. 1977.
44
VEICOLO CINGOLATO DA TRASPORTO TRUPPA ECOMBATTIMENTO “VCC 2”
1. Scopo
Il VCC 2, analogamente al VCC 1, è stato sviluppato sullabase dell’M 113 del quale conserva oltre il 90% delleparti in comune.Da un punto di vista operativo, VCC1 e VCC 2presentano le stesse identiche caratteristiche.Lo scafo del VCC 2, rispetto all’M113, si presentainalterato nella forma, ma la protezione balistica è stataaumentata mediante l’applicazione di una corazzabalistica di 6 mm. imbullonata direttamente sullo scafoche ne ha aumentato la resistenza, sulle medie gittate,contro munizionamento cal. 12,7 mm .Le altre modifiche hanno riguardato:- alimentazione diesel anziché benzina (come VCC 1);
scheda n.
Fig. 40
45
- realizzazione del portello del capo-carroimmediatamente dietro quello del pilota (come VCC 1);
- aumentata protezione del mitragliere mediantel’adozione di una cupola fissa di acciaio balistico diforma circolare;
- 2 iposcopi e 2 feritoie su ciascun lato dello scafo perpermettere azioni di fuoco dall’interno da parte deifucilieri trasportati;
- possibilità di sterzatura sul posto (come VCC 1).
Fig. 41
Fig. 42
45
- realizzazione del portello del capo-carroimmediatamente dietro quello del pilota (come VCC 1);
- aumentata protezione del mitragliere mediantel’adozione di una cupola fissa di acciaio balistico diforma circolare;
- 2 iposcopi e 2 feritoie su ciascun lato dello scafo perpermettere azioni di fuoco dall’interno da parte deifucilieri trasportati;
- possibilità di sterzatura sul posto (come VCC 1).
Fig. 41
Fig. 42
46
2. DotazioneIl VCC 2 permane ancora nell’elenco dei mezzi indotazione alle unità di Fanteria ma, analogamente aiveicoli serie M 113, è in fase di dichiarazione di “fuoriservizio” in quanto già avvicendato, nell’ambito dellariorganizzazione della Fanteria Italiana, con i VCCDARDO o VBM FRECCIA.
3. Caratteristiche tecniche
Armamento principale: Browning 12,7 mmArmamento secondario: /equipaggio: 1 (pilota)
Personale trasportato: 8 (di cui 1 capo-carro-mitragliere e radiofonista)
Velocità max.: 64 Km/hVelocità in acqua: 5 Km/hSistema protezione NBC: non presenteSistema laser warning: non presentealimentazione: dieselautonomia: 510 Km circaPeso (ordine dicombattimento): 11.160 Kg
lunghezza: 4,86 mlarghezza: 2,68 maltezza: 2,08 m
Capacità di guado: anfibio (non in acquemosse)
Gradino superabile: 0,6 mTrincea superabile: 1,68 m
4. Riferimenti
MOT-10-2300-0257-10-00B000 “ VTC M 113 A1 ederivati” - Ministero della Difesa DGMC Ed. Dicembre1977.
47
VEICOLO CORAZZATO DA TRASPORTO TRUPPA ECOMBATTIMENTO VCC 80 “DARDO”
1. Scopo
Il VCC 80 “DARDO” è un veicolo corazzato dacombattimento per la Fanteria, con arma di mediocalibro in torretta e con caratteristiche complessive talida essere anche in grado di “accompagnare” sul campodi battaglia i carri armati di ultima generazione.Nella progettazione si è tenuto in massimo conto laprotezione e la sopravvivenza dell’equipaggio; a talescopo lo scafo e la torretta sono stati interamenterealizzati in piastre di alluminio balistico saldate erinforzate, in più parti, con lamiere d’acciaio balistico dispessore sufficiente ad assicurare i livelli di protezionerichiesti.Elevati, inoltre, sono gli standard di manovrabilità e dimobilità.Completano la dotazione del mezzo i seguenti sistemi:
Fig. 43
48
- un efficace sistema di filtraggio NBC;- un impianto di condizionamento;- un sistema laser-warning;- un impianto antiesplosione;- un impianto antincendio.Inizialmente la torretta del mezzo era stata predispostaper ospitare n. 2 lanciatori di missili c/c (soluzione poiabbandonata successivamente), mentre sono staterealizzate, a cura del consorzio produttore del mezzo,delle versioni di derivazione quali ambulanza, porta-mortaio e posto comando (seppur non ancora prodotte inserie e distribuite ai reparti).
2. Dotazione
Il VCC 80 “DARDO” costituisce l’ossatura delle unità diFanteria pesante.
Fig. 44: VCC DARDO impiegato durante l’Op. LEONTE in Libano
49
Fig. 47: VCC DARDO versione Posto Comando
Fig. 45: VCC DARDO versione porta-mortaio
Fig. 46: VCC DARDO versione ambulanza
50
3. Caratteristiche tecniche
Armamento principale: cannone da 25 mm tipoOerlikon KBA
Armamento secondario: mtr. coassiale MG 42/59
equipaggio: 3 (pilota; capo-carro;puntatore-cannoniere)
Personale trasportato: 6 uominiVelocità max.: 70 Km/hSistema protezione NBC: si (autonomia di 8 ore)Sistema laser warning: sialimentazione: dieselautonomia: 600 Km circaPeso (ordine di cbt.): 21.700 Kglunghezza: 6,70 mlarghezza: 3,00 maltezza: 2,25 mCapacità di guado: 1,5 mGradino superabile: 0,85 mTrincea superabile: 2,50 m
4. Riferimenti
TER-01-2350-8485-10-00B000 “ Veicolo dacombattimento corazzato Dardo” - Ministero della DifesaDGAT Ed. giu. 2000.
ostacolo verticale max: 0,85 m
pendenza max: 60%
trincea max: 2,5 m
pendenza laterale:30%
Fig. 48
51
PARTE SECONDA
LE ARMI
52
Nota: questa pagina è il retro della PARTE SECONDA – LE ARMI
53
CAPITOLO III
LE ARMI INDIVIDUALI
1. Bomba a mano SRCM Mod. 35.............. Pag. 54
2. Bomba a mano mod. OD 82 ................. Pag. 57
3. Pistola Beretta mod. 92 FS .................. Pag. 59
4. Fucile d’assalto individuale AR 70/90 ..... Pag. 62
5. Fucile d’assalto individuale ARX 160 ...... Pag. 65
54
BOMBA A MANO S.R.C.M. - MOD. 35
1. Scopo
La bomba a mano S.R.C.M. modello 35 esiste nellaversione ad effetto ridotto (di colore rosso con bordaturamarrone di mm 5 ed una azzurra di mm 10) e da guerra(di colore rosso con bordatura gialla).Essa può essere utilizzata unicamente come armaoffensiva idonea quindi al lancio in corsa contro obiettiviquali bunker, postazioni, edifici etc.; nel primo caso èidonea a disarticolare l’attività difensiva del nemico, nelsecondo caso per disarticolarne quella offensiva.L’involucro esterno, di forma ovoidale, è costituito dadue semi-corpi aventi superficie corrugata in modo dafavorire l’impugnatura della bomba.La bomba a mano S.R.C.M. modello 35 è costituita da:- involucro esterno;- bossolo porta-carica con detonatore e cassula;- bossolo porta-percussore con molla antagonista;- due manicotti oscillanti;- una sicurezza automatica ed una ordinaria a mano.
Fig. 49
55
2. Dotazione
La bomba a mano SRCM modello 35 costituiscedotazione individuale ma è già stata affiancata dalla piùmoderna OD 82.
Fig. 50 e 51: sequenza di lancio di una bomba SRCM mod. 35
Fig. 50
Fig. 51
56
3. Caratteristiche tecniche
SRCM 35da guerra
SRCM 35ad effetto ridotto
Peso della bomba: 240 grPeso della carica: 43 gr 5 gr
Tipo di esplosivo:miscela di
tritolo e binitro-naftalina
Miscela fumogenaattivata
Raggio d’azione: 10 – 20 m 10 m circafunzionamento: a percussione universale
sicure:
- ordinaria a mano: costituita da untraversino d’ottone conimpugnatura in gomma;
- automatica: costituita da unacuffia con traversino in alluminio.
altezza: 85 mmdiametro: 57 mm
4. Riferimenti
- N. 3353 “Istruzione provvisoria sulla bomba a manoSRCM mod. 35” – SME Ispettorato delle Armi diFanteria e Cavalleria;
- N. 6065 “Istruzione sulla bomba a mano SRCM mod.35 ad effetto ridotto” – SME Ispettorato delle Armi diFanteria e Cavalleria - Ed. 1972.
57
BOMBA A MANO MOD. OD 82
1. Scopo
La bomba a mano modello OD 82 esiste nella versioneda esercitazione (di colore azzurro con bordaturamarrone) e da guerra (di colore verde scuro conbordatura gialla o rossa).Essa può essere utilizzata sia come arma offensiva chedifensiva senza rimuovere od aggiungere alcuncomponente; nel primo caso è idonea a disarticolarel’attività difensiva del nemico, nel secondo caso perdisarticolarne quella offensiva.L’involucro esterno, di forma ovoidale, è costituito da unsemicorpo superiore ed uno inferiore aventi superficiecorrugata così da favorire l’impugnatura della bomba.
2. Dotazione
La bomba a mano modello OD 82 costituisce dotazioneindividuale.
Fig. 52
58
3. Caratteristiche tecniche
OD 82DA GUERRA
OD 82 DAESERCITAZIONE
Peso : 286 grPeso della carica: 112 gr 3 grTipo di esplosivo: Composition B Polvere neraRaggio d’azione: 30 – 35 m /funzionamento: timer a ritardo di 4 sec + 0,5 sec
sicure:
- Primaria o a mano: costituita dauna coppiglia in acciaio inox;
- secondaria: costituita da unacuffia in acciaio zincato.
altezza: 83 mmdiametro: 59 mm
4. Riferimenti
N. 5948 “Addestramento al Tiro Individuale ParteSeconda – tecnica addestrativa con le Bombe a Mano” –SME Ispettorato delle Armi di Fanteria e Cavalleria Ed-1972.
Fig. 53: OD82 da esercitazione (sx) e da guerra (dx)
59
PISTOLA BERETTA Mod. “92 FS”
1. Scopo
La pistola Beretta mod. 92 FS è un’arma da fiancosemiautomatica a corto rinculo di canna, destinata alladifesa ravvicinata, che consente di sparare in doppia esingola azione.Le principali caratteristiche dell’arma sono:- facilità d’impiego;- elevata sicurezza di funzionamento;- elevata autonomia di fuoco;- peso contenuto.Per le sue caratteristiche, è particolarmente indicata perla difesa personale in operazioni militari e di poliziaanche in condizioni ambientali avverse, con temperaturecomprese tra – 40°C e +60°C.Inoltre le caratteristiche balistiche del munizionamentoconsentono di neutralizzare un bersaglio umano, anchese protetto da leggera blindatura.
Fig. 54
59
PISTOLA BERETTA Mod. “92 FS”
1. Scopo
La pistola Beretta mod. 92 FS è un’arma da fiancosemiautomatica a corto rinculo di canna, destinata alladifesa ravvicinata, che consente di sparare in doppia esingola azione.Le principali caratteristiche dell’arma sono:- facilità d’impiego;- elevata sicurezza di funzionamento;- elevata autonomia di fuoco;- peso contenuto.Per le sue caratteristiche, è particolarmente indicata perla difesa personale in operazioni militari e di poliziaanche in condizioni ambientali avverse, con temperaturecomprese tra – 40°C e +60°C.Inoltre le caratteristiche balistiche del munizionamentoconsentono di neutralizzare un bersaglio umano, anchese protetto da leggera blindatura.
Fig. 54
60
2. Dotazione
La pistola Beretta mod. 92 FS è principalmente indotazione a U., SU., C.ti di plotone, di squadra, di nucleoe capiarma delle unità di fanteria.
Fig. 55 e 56: addestramento in poligono con pistola Beretta 92FS
Fig. 55
Fig. 56
61
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 9 mm Parabellum NATO
funzionamento: semiautomatico a cortorinculo di canna
sicura:
automatica (blocco delpercussore) e manuale(dispositivo diabbattimento del cane)
Lunghezza totale: 217 mmLunghezza canna: 125 mmAlimentazione: caricatore da 15 colpiPeso (caricatore pieno): 1,136 KgPeso senza caricatore: 0,945 Kgdistanza pratica diimpiego: 50 m circa
celerità di tiro: manuale (1 colpo/seccirca)
4. Riferimenti
- TER-10-1005-0024-10-00B000– Ministero della DifesaDGAT Ed. 1993;
- N. 6715 “Istruzione sulla pistola Beretta 92 FS cal. 9mm lungo” – Ispettorato per la Formazione e laSpecializzazione dell’Esercito Ed. 2005.
62
FUCILE D’ASSALTO INDIVIDUALE “AR 70/90”
1. Scopo
Il fucile AR 70/90 è un’arma automatica a recuperoindiretto dei gas con chiusura geometrica ad otturatorerotante, che consente di sparare a colpo singolo, araffica controllata di 3 colpi ed a raffica continua.Le principali caratteristiche dell’arma sono:- facilità d’impiego;- elevata sicurezza di funzionamento;- peso contenuto.Per le sue caratteristiche, è particolarmente indicato perl’impiego in operazione di truppe corazzate e/omeccanizzate.Inoltre per le caratteristiche balistiche delmunizionamento, è da considerarsi particolarmenteefficace per un raggio d’azione massimo di circa 400metri.L’arma è predisposta per impiegare il lanciagranate GLX160 (mediante apposita interfaccia), può montare la
AR 70/90
SC 70/90
SCP 70/90
Fig. 57
62
FUCILE D’ASSALTO INDIVIDUALE “AR 70/90”
1. Scopo
Il fucile AR 70/90 è un’arma automatica a recuperoindiretto dei gas con chiusura geometrica ad otturatorerotante, che consente di sparare a colpo singolo, araffica controllata di 3 colpi ed a raffica continua.Le principali caratteristiche dell’arma sono:- facilità d’impiego;- elevata sicurezza di funzionamento;- peso contenuto.Per le sue caratteristiche, è particolarmente indicato perl’impiego in operazione di truppe corazzate e/omeccanizzate.Inoltre per le caratteristiche balistiche delmunizionamento, è da considerarsi particolarmenteefficace per un raggio d’azione massimo di circa 400metri.L’arma è predisposta per impiegare il lanciagranate GLX160 (mediante apposita interfaccia), può montare la
AR 70/90
SC 70/90
SCP 70/90
Fig. 57
63
baionetta M4, mentre un tromboncino montato sullacanna consente il lancio di granate, fumogeni ed artifizivari.Due punti di ancoraggio sul castello dell’arma,consentono l’impiego di strumenti ottici di puntamento(cannocchiale, visori notturni e laser).
2. Dotazione
Il fucile AR 70/ costituisce arma di dotazione individuale.
Fig. 60: AR 70/90 SC con lanciagranate mod. GLX 160
Fig. 58 Fig. 59
Fig. 60
64
3. Caratteristiche tecniche
AR 70/90 SC 70/90 SCP 70/90
calibro: 5.56 X 45 mm NATOfunzionamento: a presa di gas indiretta
sicura: otturatore con testina rotante a duealette
Lunghezza totale: 995 mm 990 mm 900 mmLunghezza canna: 450 mm 450 mm 369 mmAlimentazione: caricatore da 30 colpiPeso concaricatore pieno: 5,099 Kg 5,099 Kg 4,614 Kg
Peso senzacaricatore:
4,485 Kg 4,485 Kg 4,000 Kg
distanza praticadi impiego: fino a 400 m circa
celerità di tiro: 680 colpi/min circamunizionamentoimpiegabile:
proiettile ss 109 5,56 x 45 mmNATO
4. Riferimenti
- N. 6696 “Manuale per l’impiego operativo del fucileBeretta AR 70/90 cal. 5.56 mm NATO” – Ispettoratoper la Formazione e la Specializzazione dell’Esercito Ed.2005;
- TER 10-1005-0018-10-02B000 “Fucili BERETTA serie70/90 modelli AR-SC-SCP cal. 5,56 mm X 45 NATO -Istruzione per l'uso e/o Piccola Manutenzione”Ministero della Difesa – DGAT Ed. set. 1992;
- N. 6484 “Istruzione sul fucile Beretta 70/90 cal. 5.56mm NATO” – Ispettorato delle Armi di Fanteria eCavalleria Ed. 1992.
65
FUCILE D’ASSALTO INDIVIDUALE “ARX 160”
1. Scopo
Il fucile d’assalto Beretta ARX 160 cal. 5,56 x 45 NATO èun’arma automatica a recupero di gas con chiusurageometrica dell’otturatore sulla culatta canna, checonsente di sparare a colpo singolo e a raffica continua.Le principali caratteristiche dell’arma sono:- modularità;- facilità di impiego;- elevata sicurezza di funzionamento;- ottimo volume di fuoco;- peso contenuto;- maneggevolezza specie in luoghi ristretti ed angusti.L’arma può montare due tipi di canne, una di 400 mm(16”) ed una di 300 mm (12”), rapidamenteintercambiabili e risulta particolarmente efficace fino a400 m (con impiego di ottica e appoggio su bipiede) .Il fucile è dotato di calcio telescopico (regolabile su 4posizioni) e ribaltabile lateralmente sul lato destro.
Fig. 61
66
Il fucile (con struttura in polimero) è estremamentemaneggevole, leggero e compatto, completamente ambi-destro mediante semplici operazioni che lo stessotiratore può effettuare, mentre le 4 slitte Picatinnyposizionate sull’affusto garantiscono la possibilità diinnestare facilmente qualsiasi apparato/sistema dipuntamento diurno e notturno (laser, ottico, flash light).
2. Dotazione
L’ ARX 160 costituisce arma di dotazione individuale.
ARX-160 con canna da 16” (Fig. 62) e canna da 12” (Fig. 63)
fucile ARX-160 con canna da 16”
Fig. 62
Fig. 63
66
Il fucile (con struttura in polimero) è estremamentemaneggevole, leggero e compatto, completamente ambi-destro mediante semplici operazioni che lo stessotiratore può effettuare, mentre le 4 slitte Picatinnyposizionate sull’affusto garantiscono la possibilità diinnestare facilmente qualsiasi apparato/sistema dipuntamento diurno e notturno (laser, ottico, flash light).
2. Dotazione
L’ ARX 160 costituisce arma di dotazione individuale.
ARX-160 con canna da 16” (Fig. 62) e canna da 12” (Fig. 63)
fucile ARX-160 con canna da 16”
Fig. 62
Fig. 63
67
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 5.56 X 45 mm NATOchiusura: geometrica ad otturatore rotanteSicura e selettoredi tiro: 3 posizioni: S, 1, R
Lunghezza totale(in mm):
calcio esteso: 920 (16”), 820 (12”)calcio chiuso: 855 (16”), 755 (12”)calcio ripiegato: 680 (16”), 580 (12”)
Lunghezza canna: 400 mm (16”) - 300 mm (12”)Alimentazione: caricatore da 30 colpiPeso conserbatoio pieno: 3,7 Kg (16”) - 3,6 Kg (12”)
Peso senzaserbatoio: 3,1 Kg (16”) - 3,0 Kg (12”)
distanza praticadi impiego: fino a 400 m
espulsione: reversibilecelerità di tiro: 700 colpi/min Rigatura canna: 6 righe destrorsemunizionamentoimpiegabile:
proiettile ss 109 5,56 x 45 mmNATO
4. Riferimenti
- Vademecum “Fucile d’Assalto ARX 160 Cal. 5,56 mmx 45 NATO” Ministero della Difesa DGAT – Ed. apr.2010.
- N. 6801 “Istruzione sul Fucile d’Assalto Beretta ARX160 cal. 5,56 mm x 45 NATO” Comando per laFormazione Specializzazione e Dottrina dell’ Esercito -POLO FANTERIA Ed. 2014.
68
Nota: questa pagina è il retro del Capitolo III
69
CAPITOLO IV
LE ARMI DI REPARTO
1. Fucile semiautomatico ed a pompa SPAS
15 ................................................... Pag. 69
2. Fucile di precisione SAKO TRG-42 Pag. 72
3. Fucile di precisione BARRET M 107 LE Pag. 75
4. Mitragliatrice leggera FN MINIMI Pag. 78
5. Mitragliatrice bivalente MG 42/59 Pag. 82
6. Mitragliatrice pesante BROWNING 12.7
M2
Pag. 85
7. Lanciagranate da 40 mm. per AR 70/90
M 203 ............................................... Pag. 898. Lanciagranate GLX-160 cal. 40 x 46 mm Pag. 92
9. Lanciagranate MK 19 mod. 3 cal. 40 mm Pag. 95
10. Torretta non intrusiva HITROLE-L Pag. 98
70
FUCILE SEMIAUTOMATICO ED A POMPAFRANCHI “SPAS 15”
1. Scopo
Il fucile semiautomatico SPAS 15 è un’armasemiautomatica che funziona a sottrazione di gas o aripetizione manuale (sistema a pompa) con chiusurageometrica dell’otturatore a testina rotante.L’arma è particolarmente indicata per l’impiego inoperazioni militari e di polizia.Il fucile è dotato di calcio ribaltabile ed alimentato conserbatoio contenente 6 colpi.Le principali caratteristiche sono:- facilità di impiego e peso contenuto;- buon volume di fuoco ed ampia rosata;- efficace potere deterrente e di arresto sia contro
personale che automezzi;- possibilità di superare facilmente ostacoli quali porte
chiuse, sbarramenti etc.;- maneggevolezza soprattutto in luoghi ristretti quali
cunicoli, grotte, abitacoli di automezzi etc.Le caratteristiche dell’arma, consentono di impiegare varitipi di munizionamento e di poter lanciare granate edartifizi tramite appositi accessori; la maniglia di trasporto
Fig. 64
70
FUCILE SEMIAUTOMATICO ED A POMPAFRANCHI “SPAS 15”
1. Scopo
Il fucile semiautomatico SPAS 15 è un’armasemiautomatica che funziona a sottrazione di gas o aripetizione manuale (sistema a pompa) con chiusurageometrica dell’otturatore a testina rotante.L’arma è particolarmente indicata per l’impiego inoperazioni militari e di polizia.Il fucile è dotato di calcio ribaltabile ed alimentato conserbatoio contenente 6 colpi.Le principali caratteristiche sono:- facilità di impiego e peso contenuto;- buon volume di fuoco ed ampia rosata;- efficace potere deterrente e di arresto sia contro
personale che automezzi;- possibilità di superare facilmente ostacoli quali porte
chiuse, sbarramenti etc.;- maneggevolezza soprattutto in luoghi ristretti quali
cunicoli, grotte, abitacoli di automezzi etc.Le caratteristiche dell’arma, consentono di impiegare varitipi di munizionamento e di poter lanciare granate edartifizi tramite appositi accessori; la maniglia di trasporto
Fig. 64
71
può alloggiare apposita interfaccia per l’impiego dicongegni ottici di puntamento diurni/notturni.
2. Dotazione
Il fucile semiautomatico SPAS 15 costituisce dotazione direparto delle unità di Fanteria.
Fig. 65 e 66: tiri in poligono con fucile FRANCHI SPAS 15
Fig. 65
Fig. 66
72
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 12 x 70 mm
funzionamento: - semiautomatico a presa di gas- manuale a pompa
sicure:- manuale a leva bloccante il
grilletto;- automatica all’impugnatura.
Lunghezza totale: 950 mm (700 mm calcio ribaltato)Lunghezza canna: 400 mmAlimentazione: caricatore prismatico da 6 colpi
Peso: - 3,970 Kg (senza caricatore);- 4,620 Kg (con caricatore).
distanzad’impiego: da 0 a 50 m circa
celerità di tiro: 1 colpo/sec o manuale
munizionamentoimpiegabile:
12 x 70 mm del tipo letale, nonletale, a gas, perforante ed idoneeal lancio di artifizi vari.
4. Riferimenti
- TER-20-1005-1009-12-00B000 “Fucile SPAS 15 E.I.Cal. 12X70 mm” - Ministero della Difesa DGAT – Ed.lug. 2000;
- Nr. 6608. “Istruzione sul fucile ad anima liscia SPAS15” – Ispettorato per la Formazione e laSpecializzazione dell’Esercito Ed. 2005.
73
FUCILE DI PRECISIONE SAKO “TRG 42”
1. Scopo
Il fucile TRG 42 è un’arma di precisione a ripetizioneordinaria provvisto di caricatore amovibile.Il fucile presenta un elevato potenziale di precisione ed èparticolarmente indicato per l’impiego da parte di:- truppe di tiratori scelti;- unità speciali.Le principali caratteristiche dell’arma sono:- precisione intrinseca quando utilizzata da un tiratore
scelto qualificato;- elevata sicurezza operativa;- caratteristiche funzionali eccellenti.La particolare balistica delle munizioni, assicura un usoefficace dell’arma fino ad una distanza di 1.200 metri.Con l’inserimento della relativa interfaccia, possonoessere montati dispositivi ottici di puntamento
Fig. 67
73
FUCILE DI PRECISIONE SAKO “TRG 42”
1. Scopo
Il fucile TRG 42 è un’arma di precisione a ripetizioneordinaria provvisto di caricatore amovibile.Il fucile presenta un elevato potenziale di precisione ed èparticolarmente indicato per l’impiego da parte di:- truppe di tiratori scelti;- unità speciali.Le principali caratteristiche dell’arma sono:- precisione intrinseca quando utilizzata da un tiratore
scelto qualificato;- elevata sicurezza operativa;- caratteristiche funzionali eccellenti.La particolare balistica delle munizioni, assicura un usoefficace dell’arma fino ad una distanza di 1.200 metri.Con l’inserimento della relativa interfaccia, possonoessere montati dispositivi ottici di puntamento
Fig. 67
74
(cannocchiale, cannocchiale I.R., cannocchiale laser evisore notturno).
2. Dotazione
Il fucile SAKO TRG 42 è in dotazione ai nuclei tiratoriscelti delle unità di Fanteria.
Fig. 69: Op. ISAF - nucleo tiratori scelti con fucile SAKO TRG 42
Fig. 68
Fig. 69
75
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 8,6 x 70 mm (.338 LapuaMagnum)
funzionamento: a ripetizione ordinaria
sicura: manuale bloccante il grilletto,la leva di scatto e l’otturatore
Lunghezza totale: 1.260 mmLunghezza canna: 690 mmAlimentazione: caricatore da 5 colpi
Peso: - 6,625 Kg (senza caricatore)- 7,00 Kg (con caricatore)
distanza pratica diimpiego: fino a 1.200 metri circa
celerità di tiro: manuale
munizionamentoimpiegabile:
cartucce standard cal. .338Lapua Magnum prodotte inconformità al CIP
4. Riferimenti
- N. 6711 “Istruzione sul fucile di precisione SAKO TRG42 mod- Beretta cal. .338 Lapua Magnum” Ispettoratoper la Formazione e la Specializzazione dell’Esercito –Polo di Fanteria Ed. 2005;
- N. 6622 “Impiego dei Nuclei Tiratori Scelti” Comandodelle Scuole dell’Esercito (bozza per lasperimentazione) – Polo di Fanteria Ed. 2007.
76
FUCILE DI PRECISIONE BARRET “M 107 LE”
1. Scopo
Il fucile di precisione BARRETT M107LE calibro 12,7 x 99mm NATO è un’arma impiegabile in funzioneantimateriale che, per le caratteristiche balistiche risultaefficace nel tiro sulle lunghe distanze (fino a 2000 m).Non è adatto per l’impiego alle brevi distanze e per il tiroistintivo.Le principali caratteristiche dell’arma sono:- rusticità;- maneggevolezza, per il tipo di impiego prescritto;- potenza di fuoco;- precisione;- affidabilità di funzionamento;- sicurezza.L’arma monta una slitta di tipo Picatinny quale base diaggancio per ottiche di puntamento; l’ottica montata sulfucile di precisione BARRETT M107LE è la LEUPOLDMARK 4 LR/TM1 – 6,5-20X50mm.
Fig. 70
77
L’ottica viene montata sul fucile tramite un supportometallico provvisto di anelli di fissaggio, che negarantiscono la solidarietà con lo stesso.E’ costituita da un corpo di 30 mm di diametro ed èdotata di torrette di grandi dimensioni, di facile presa eprecisa azione, per l’apprezzamento di singoli click.L' M107LE è equipaggiato con ottica a 20x per tiri fra500 e 2000 metri; sono comunque presenti un mirino eduna tacca di mira pieghevoli nel caso di perdita omalfunzionamento dell’ottica principale.
2. Dotazione
Il fucile BARRETT M107LE è in dotazione ai nuclei tiratoriscelti delle Unità di Fanteria.
Fig. 71
Fig. 72
Fig. 71 e 72: addestramento nucleo tiratori scelti con il BARRET
78
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 12.7 x 99 mm
funzionamento: semiautomatica a corto rinculodella canna
sicura:
1. Ordinaria: contro lo sparoaccidentale;
2. Automatiche:- contro l’apertura
prematura;- contro lo sparo prematuro
Lunghezza totale: 1447,8 mmLunghezza canna: 736,7 mmAlimentazione: caricatore da 10 colpiPeso: 13,6 Kg (senza caricatore)distanza praticadi impiego: fino a 2.000 metri circa
celerità di tiro: manualemunizionamentoimpiegabile: M 33 ordinaria
4. Riferimenti
- N. 6622 “Impiego dei Nuclei Tiratori Scelti” Comandodelle Scuole dell’Esercito (bozza per la sperimentazione)– Polo di Fanteria Ed. 2007;
- N. 6825 “ISTRUZIONE SUL FUCILE DI PRECISIONEBARRETT M107LE Cal. 12,7 x 99 mm NATO” 1^definizione – Scuola di Fanteria Ed. 2012.
79
MITRAGLIATRICE LEGGERA “FN MINIMI”
1. Scopo
La mitragliatrice leggera FN MINIMI (acronimo per“MiniMitrailleuse”) è un’arma automatica che funziona asottrazione di gas prelevato in un punto della cannamediante regolatore e bussola di regolazione a dueposizioni.Progettata per sostenere elevate cadenze di fuocopresenta elevata affidabilità anche nelle più avversecondizioni di impiego.Durante le azioni di fuoco l’arma rimane molto stabile efacilmente controllabile consentendo azioni di fuoco dalfianco anche durante fasi di assalto.Caratteristica unica della MINIMI e che può esserealimentata, senza apportare alcuna modifica, in trediversi modi:- con nastro libero a maglie disintegrabili tipo M. 27;- con nastro da 200 colpi contenuti in una cassetta di
plastica;
Fig. 73
80
- con caricatore standard NATO per fucili serie AR 70/90ed ARX 160.
L’arma è provvista di bipede ma, mediante fissaggio suapposite ralle, può essere montata ed utilizzata a bordodi mezzi.
2. Dotazione
La mitragliatrice leggera FN MINIMI è in dotazione atutte le unità di fanteria a livello squadra.
Fig. 74
81
Fig. 75: FN MINIMI installata su ralla di VTLM LINCE
Fig. 76: FN MINIMI con cassetta da 200 colpi
82
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 5,56 x 45 mm NATO
funzionamento: chiusura ad otturatore rotanteazionato a recupero di gas
sicure:- ordinaria (manuale)- contro lo sparo prematuro- contro lo sparo accidentale
Lunghezza totale: 1.040 mmLunghezza canna: 466 mm
Alimentazione:
- nastro da 100 colpi;- nastro da 200 colpi (in
cassetta);- caricatore standard NATO da 30
colpi.Peso: - 6,870 Kg;
- 10,03 Kg (con cassetta da 200colpi).
distanza praticadi impiego: 1.000 m circa
celerità di tiro: da 700 a 1.000 colpi/minmunizionamentoimpiegabile:
proiettile ss 109 5,56 x 45 mmNATO
4. Riferimenti
- TER-10-1005-0010-12-01B000 “Mitragliatrice MINIMIcal. 5,56 mm NATO - Istruzione per l'uso e/o PiccolaManutenzione” – Ministero della Difesa - DGAT Ed.1994;
- TER-20-1005-0034-23-00B000 – Ministero della DifesaDGAT Ed. gen. 1998;
- N. 6695 “Istruzione sulla mitragliatrice MINIMI cal.5.56 mm NATO” – Ispettorato per la Formazione e laSpecializzazione dell’Esercito Ed. 2005.
83
MITRAGLIATRICE BIVALENTE “MG 42/59”
1. Scopo
La mitragliatrice bivalente MG 42/59 è un’armaautomatica a corto rinculo di canna con dispositivorinforzatore di rinculo applicato alla volata dell’arma.Progettata per effettuare azioni di fuoco diaccompagnamento e di arresto, si definisce bivalente inquanto fornisce:- su bipede: prestazioni da fucile mitragliatore;- su treppiede: prestazioni da mitragliatrice.L’arma è raffreddata ad aria ed è in grado di erogare unnotevole volume di fuoco con precisione e continuità.Le caratteristiche tecniche, balistiche e la semplicità esicurezza di funzionamento, ne fanno un armapienamente rispondente a svariate necessità operative.L’arma, mediante fissaggio su apposite ralle può essereutilizzata a bordo di mezzi e, nella versione MG3,costituisce una delle tre armi impiegabili dalla nuovatorretta non intrusiva a controllo remoto Hitrole Lightdestinata ad equipaggiare diversi mezzi della Fanteria.
Fig. 77
84
2. Dotazione
La mitragliatrice bivalente MG 42/59 costituisce arma direparto delle unità di fanteria.
Fig. 79: MG 42/59 montata su treppiede
MG 42/59 installata su ralla di VTLM LINCE
Fig. 78: MG 42/59 montata su ralla di VTLM LINCE
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3. Caratteristiche tecniche
calibro: 7,62 x 51 mm NATOfunzionamento: automatico a recupero di gas
sicure:
- ordinaria (manuale).automatiche contro:- lo sparo prematuro;- l’apertura prematura;- lo sparo accidentale.
Lunghezza totale: 1.220 mmLunghezza canna: 567 mm
Alimentazione: nastro libero a maglie da 50colpi combinabili
Peso dell’arma: - 12,000 Kg (su bipiede);- 26,000 Kg (su treppiede).
distanza diimpiego:
- 400/500 m (su bipiede);- 800/1.000 m (su treppiede).
celerità di tiro: 800 colpi/min circamunizionamento: 7,62 x 51 mm NATO
4. Riferimenti
- N. 5579 “Istruzione provvisoria sulla mitragliatrice MG42/59 cal. 7,62 mm NATO” – SME – Ispettorato delleArmi di Fanteria e Cavalleria Ed. 1972;
- N. 6382 “Istruzione sul trio delle armi a tiro teso edelle armi c/c” – SME – Ispettorato delle Armi diFanteria e Cavalleria - Ed. 1987.
-
Fig. 80: MG 42/59 impiegata su bipiede
86
MITRAGLIATRICE “BROWNING 12.7 M2”
1. Scopo
La mitragliatrice Browning cal. 12,7 mm a canna pesanteè un’arma a funzionamento automatico con possibilità ditiro continuo ed intermittente.L’arma è in grado di erogare un notevole volume di fuococon precisione e continuità inoltre, modificando l’effettodi freno, si determina una riduzione o un aumento dellavelocità di rinculo la quale è direttamente proporzionalealla riduzione o aumento della cadenza di fuoco.L’arma può effettuare azioni di fuoco contraereo(mediante treppiede M1), tiro terrestre (mediantetreppiede M3) o essere montata a bordo di mezzimediante apposite ralle.L’arma consta delle seguenti parti costitutive:- canna;- castello;- testata;- meccanismi.
Fig. 81
86
MITRAGLIATRICE “BROWNING 12.7 M2”
1. Scopo
La mitragliatrice Browning cal. 12,7 mm a canna pesanteè un’arma a funzionamento automatico con possibilità ditiro continuo ed intermittente.L’arma è in grado di erogare un notevole volume di fuococon precisione e continuità inoltre, modificando l’effettodi freno, si determina una riduzione o un aumento dellavelocità di rinculo la quale è direttamente proporzionalealla riduzione o aumento della cadenza di fuoco.L’arma può effettuare azioni di fuoco contraereo(mediante treppiede M1), tiro terrestre (mediantetreppiede M3) o essere montata a bordo di mezzimediante apposite ralle.L’arma consta delle seguenti parti costitutive:- canna;- castello;- testata;- meccanismi.
Fig. 81
87
Le caratteristiche tecniche e balistiche unite ai piùmoderni tipi di munizionamento disponibili, rendonol’arma ancora pienamente rispondente a tutte lenecessità operative.
2. Dotazione
La mitragliatrice Browning cal. 12,7 mm a canna pesantecostituisce dotazione di reparto ed è inoltre impiegataquale armamento principale di bordo di svariati veicoli indotazione alle unità di Fanteria.
Fig. 82: mitragliatrice browning montata su ralla di VM 90
88
Fig. 83: mitragliatrice browning montata su ralla di VTLM
Fig. 84: mitragliatrice browning montata su treppiede M3
89
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 12,7 x 99 mm
funzionamento: - semiautomatico- automatico
sicure:
- priva di sicura ordinaria.automatiche contro:- lo sparo prematuro;- l’apertura prematura;- la doppia alimentazione.
Lunghezza totale: 1.653 mmLunghezza canna: 1.145 mmAlimentazione: nastro a maglie disintegrabiliPeso dell’arma: 38,00 KgPeso della canna: 12,70 Kglunghezzadell’arma: 1660 mm (canna compresa)
lunghezza dellacanna: 1145 mm
Peso dell’arma sutreppiede M1 : 61,00 Kg
Peso dell’arma sutreppiede M3 : 59,50 Kg
distanza diimpiego: da 400 a 1.500 m circa
celerità di tiro: 400/450 colpi/min
munizionamentoimpiegabile:
12,7 x 99 mm del tipo ordinario,perforante, incendiario, tracciante,perforante-tracciante eperforante-incendiaria-perforante
4. Riferimenti
N. 4742 “Istruzione provvisoria sulla mitragliatriceBrowning cal. 12,7 a canna pesante” – Ministero dellaDifesa SME – Ispettorato dell’Arma di Fanteria Ed. 1951.
90
LANCIAGRANATE M 203 40x46 mm. PER AR 70/90
1. Scopo
Il lanciagranate da 40 mm M 203 è un’arma leggera, acolpo singolo, con camera di cartuccia, spalleggiabile omontato ad incastro e fissato mediante interfaccia sottola canna del fucile AR 70/90.Sebbene inizialmente ritenuta impraticabile, vistal'incompatibilità dell'interfaccia di fabbrica del lanciatorecon il fucile, l'installazione degli M203 sull’AR 70/90 èstata resa possibile grazie alla realizzazione, presso ilPMAL (Polo di Mantenimento delle Armi Leggere), diapposita interfaccia che ne consente l’installazione senzarimuovere l’astina.L’arma è destinata a coprire le gittate intermedie traquelle della bomba a mano e quelle del mortaio da60mm.; abilita la squadra a coprire i propri settori di tironon battuti mediante fuoco di accompagnamento a tirocurvo, rapidamente disponibile.L’arma, leggera, compatta e di semplice utilizzo, sicompone delle seguenti parti principali:- canna;
Fig. 85
90
LANCIAGRANATE M 203 40x46 mm. PER AR 70/90
1. Scopo
Il lanciagranate da 40 mm M 203 è un’arma leggera, acolpo singolo, con camera di cartuccia, spalleggiabile omontato ad incastro e fissato mediante interfaccia sottola canna del fucile AR 70/90.Sebbene inizialmente ritenuta impraticabile, vistal'incompatibilità dell'interfaccia di fabbrica del lanciatorecon il fucile, l'installazione degli M203 sull’AR 70/90 èstata resa possibile grazie alla realizzazione, presso ilPMAL (Polo di Mantenimento delle Armi Leggere), diapposita interfaccia che ne consente l’installazione senzarimuovere l’astina.L’arma è destinata a coprire le gittate intermedie traquelle della bomba a mano e quelle del mortaio da60mm.; abilita la squadra a coprire i propri settori di tironon battuti mediante fuoco di accompagnamento a tirocurvo, rapidamente disponibile.L’arma, leggera, compatta e di semplice utilizzo, sicompone delle seguenti parti principali:- canna;
Fig. 85
91
- manicotto;- congegno di puntamento;- meccanismo di sparo.In base al munizionamento impiegato è idoneo per azionidi fuoco contro personale, mezzi blindati leggeri ofortificazioni campali poco protette, per segnalare lapropria posizione o quella di obiettivi e per interventi diordine pubblico.L’M 203, è stato ritenuto “carente” da molti operatori,incluse le forze di polizia, sia sotto il punto di vista delleprestazioni che da quello del peso (che si aggiunge aquello già elevato dell’arma stessa); queste le ragionialla base dello sviluppo e dell’adozione (anche sulla serieAR 70/90) del nuovo lanciagranate avanzato GLX 160.
2. Dotazione
Il lanciagranate da 40 mm M 203 costituisce dotazione direparto delle unità di Fanteria.
Fig. 86: M 203 installato su fucile AR 70/90
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3. Caratteristiche tecniche
calibro: 40 mm x 46funzionamento: manualesicura: ordinariaLunghezza totale: 380 mmLunghezza canna: 305 mmAlimentazione: manuale a colpo singolo
Peso: - 1,36 Kg (arma scarica);- 1,63 Kg (arma carica).
distanza diimpiego:
- da 130 a 250 m (inaddestramento);
- da 31 a 350 m (combattimento)munizionamentoimpiegabile:
granate HE, HE FRAG, fumogene,illuminanti e da addestramento
4. Riferimenti
TER-10-1010-….-12- “istruzione Provvisoria per l’uso e lapiccola manutenzione del lanciagranate da 40 mm perfucili Beretta serie 70/90” Ministero della Difesa - DGATEd. ott. 1996.
Fig. 87: M 203 installato su AR 70/90 di militare dei CC
93
LANCIAGRANATE GLX-160 cal. 40 x 46 mm
1. Scopo
Il lanciagranate GLX-160 è un’arma a caricamentosingolo, con canna ad anima rigata idonea all’impiego dimunizionamento cal. 40 x 46 mm a bassa velocità.L’Esercito Italiano impiega il GLX-160 installato, tramiteapposita interfaccia, sui fucili Beretta 70/90 ed ARX-160.Il lanciagranate GLX-160 può, tuttavia, essere impiegatoanche in configurazione “stand alone”.L’arma è destinata a coprire le gittate intermedie traquelle della bomba a mano e quelle del mortaio da60mm.; abilita la squadra a coprire i propri settori di tironon battuti mediante fuoco di accompagnamento a tirocurvo, rapidamente disponibile.L’arma, leggera, compatta e di semplice utilizzo, sicompone delle seguenti parti principali:- arma;- interfaccia (per fucile AR 70/90);- congegno di puntamento.In base al munizionamento impiegato è idoneo per azionidi fuoco contro personale, mezzi blindati leggeri ofortificazioni campali poco protette, per segnalare lapropria posizione o quella di obiettivi e per interventi diordine pubblico.
Fig. 88
93
LANCIAGRANATE GLX-160 cal. 40 x 46 mm
1. Scopo
Il lanciagranate GLX-160 è un’arma a caricamentosingolo, con canna ad anima rigata idonea all’impiego dimunizionamento cal. 40 x 46 mm a bassa velocità.L’Esercito Italiano impiega il GLX-160 installato, tramiteapposita interfaccia, sui fucili Beretta 70/90 ed ARX-160.Il lanciagranate GLX-160 può, tuttavia, essere impiegatoanche in configurazione “stand alone”.L’arma è destinata a coprire le gittate intermedie traquelle della bomba a mano e quelle del mortaio da60mm.; abilita la squadra a coprire i propri settori di tironon battuti mediante fuoco di accompagnamento a tirocurvo, rapidamente disponibile.L’arma, leggera, compatta e di semplice utilizzo, sicompone delle seguenti parti principali:- arma;- interfaccia (per fucile AR 70/90);- congegno di puntamento.In base al munizionamento impiegato è idoneo per azionidi fuoco contro personale, mezzi blindati leggeri ofortificazioni campali poco protette, per segnalare lapropria posizione o quella di obiettivi e per interventi diordine pubblico.
Fig. 88
94
2. Dotazione
Il lanciagranate GLX-160 costituisce dotazione di repartodelle unità di Fanteria.
Fig. 89: GLX-160 installato su fucile ARX-160
Fig. 90: GLX-160 installato su fucile AR 70/90
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2. Dotazione
Il lanciagranate GLX-160 costituisce dotazione di repartodelle unità di Fanteria.
Fig. 89: GLX-160 installato su fucile ARX-160
Fig. 90: GLX-160 installato su fucile AR 70/90
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3. Caratteristiche tecniche
calibro: 40 x 46 mmfunzionamento: manuale
sicurezze: ordinaria, di montaggio, in doppiaazione e sicura passiva
Lunghezza totale: versione integrata: 383 mm; versione “stand-alone”: 580/700
mm.Lunghezza canna: 280 mmAlimentazione: colpo singolo caricamento manualePeso dell’armascarica:
versione integrata: 1 Kg; versione “stand-alone”: 2,2 Kg.
Puntamento:
Mirino meccanico regolabile inaltezza e derivazione; alidadameccanica con puntamento da 50 a400 m, ogni 50 m
celerità di tiro: 5-7 colpi/min
munizionamentoimpiegabile:
M433 HEDP perforante escoppiante;
DM118A2 da esercitazione; M40 SIMAD fumogena: Illuminante con paracadute.
4. Riferimenti
- N. 6826 “ISTRUZIONE SUL LANCIAGRANATE GLX-160 Cal. 40 x 46mm” 1^ definizione – Scuola diFanteria Ed. 2012 ;
- TER-10-1010-1065-10-000000 “Lanciagranate GLX-160 Cal. 40x46 mm” Ministero della Difesa - DGATEd. dic. 2007.
96
LANCIAGRANATE MK 19 MOD. 3 Cal. 40 mm
1. Scopo
Il lanciagranate MK 19 è un’arma in grado di sparare araffica granate da 40 mm. alla distanza di circa 1.500metri con una elevata celerità di tiro; può esseremontato su veicoli, tramite apposito kit, o impiegato inpostazione con il treppiede standard M3.Il funzionamento è automatico a utilizzo diretto dei gassulla testa dell’otturatore.L’arma è costituita da cinque gruppi principali:- castello e canna;- cartella;- gruppo otturatore;- scatola di scatto;- bocchetta di alimentazione.L’MK 19 è dotato delle seguenti sicurezze:- ordinaria: la quale blocca la leva di scatto;
Fig. 91
97
- sulle maniglie di armamento: se sono rivolte verso ilbasso il percussore NON fuoriesce.
2. Dotazione
Il lanciagranate MK 19 MOD. 3 costituisce dotazione direparto e può inoltre essere impiegato quale armamentoprincipale di bordo su alcuni veicoli in dotazione alleunità di Fanteria (VTLM LINCE, AAV-7, etc.).
Fig. 92: MK 19 su treppiede M3
Fig. 93: MK 19 montato su torretta di AAV-7
97
- sulle maniglie di armamento: se sono rivolte verso ilbasso il percussore NON fuoriesce.
2. Dotazione
Il lanciagranate MK 19 MOD. 3 costituisce dotazione direparto e può inoltre essere impiegato quale armamentoprincipale di bordo su alcuni veicoli in dotazione alleunità di Fanteria (VTLM LINCE, AAV-7, etc.).
Fig. 92: MK 19 su treppiede M3
Fig. 93: MK 19 montato su torretta di AAV-7
98
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 40 mmlunghezza totale: 1.110 mmalimentazione: nastro a maglie scomponibilipeso dell’arma: 34,50 Kgaltezza: 225 mm (senza treppiede)larghezza: 340 mmlunghezza canna: 1145 mmdistanza di impiego: 1.500 m circacelerità di tiro: 325/375 colpi/min
congegno dipuntamento:
alzo graduato da 300 a 1.500metri (regolabile in alzo edirezione)
munizionamentoimpiegabile:
- granata M383 HE;- granata M430 HEDP;- granata M385TP (inerte);
4. Riferimenti
“Manuale dell’Operatore e Lista Componenti” Ed. Gen.1989 (traduzione eseguita da Oto Melara S.p.A. del“Operator’s Manual and Components List” GeneralDynamics USA - Ed. gen. 1989.
Fig. 94: colpi M385TP da addestramento (con ogiva in plastica)
99
TORRETTA NON INTRUSIVA HITROLE-L
1. Scopo
La Torretta HITROLE-L (High Integrated Turret RemotelyOperated Light Electrical - Light) prodotta da OTOMELARA costituisce l'armamento principale per veicolileggeri ed è caratterizzata da soluzioni progettuali volteall'ottimizzazione dell'impiego da parte dell’operatore e,contestualmente, a ridurre notevolmente i rischi ai qualirisulta esposto il capo-arma del mezzo in configurazionetradizionale.Il sistema HITROLE è sviluppato sul concetto “Multi-Weapon Turret” inspirato ai seguenti principi funzionali:
a. Modularità:
- possibilità di installare diverse armi sull’affusto(MG3 7,62 mm – Browning 12,7 mm – MK19 40mm) appositamente modificate e fornite con kitdedicato unitamente alla parte torretta;
- possibilità di installare ottiche differenti.
Fig. 95
100
b. Flessibilità:
- stessa culla di alloggiamento arma;- stessa interfaccia uomo-macchina;- stessa gestione per armi differenti.
c. Installabilità:
- dimensioni contenute;- peso complessivo inferiore ai 250 Kg;- installazione semplice e NON intrusiva grazie ad un
semplice kit di fissaggio.Le caratteristiche operative della HITROLE-L sono:- visione e controllo del fuoco remotizzato (incluso
calcolo cinematico e balistico);- particolarmente idonea all’impiego in aree urbane
(elevazione da -20° a + 70°);- capacità di pattugliamento e sorveglianza con arma
in stand-by.La torretta è comandata tramite una consolle dicomando (monitor con softkeys e n. 2 cloche)posizionata nella sedile posteriore centrale del VTLM, checonsente di:- attivare il sistema;- gestire il fuoco e le sicurezze dell’arma installata;- gestire i sensori di visione e del monitor stesso.Il sistema optronico di visione (modello MINI-COLIBRI’)si compone di una camera termica uncooled, untelemetro laser ed una camera TV con zoom ed assicurale seguenti capacità operative:- osservazione (ricognizione);- acquisizione obiettivo e puntamento;- invio di dati ed immagini alla consolle operativa.
101
2. Dotazione
La Torretta HITROLE-L, al momento, è stata acquisitadalla F.A. per equipaggiare un quantitativo di VTLMLINCE delle unità di Fanteria ma, per le suecaratteristiche progettuali innovative, si presta ad esserefacilmente installata su un’ampia gamma di mezzi(anche in dotazione ad altre Armi e Specialitàdell’Esercito).
Fig. 97: consolle di comando e sistema OPTRONICO dellatorretta HITROLE-L
Fig. 96: HITROLE + MG3 / HITROLE + BROWNING /HITROLE + MK19
101
2. Dotazione
La Torretta HITROLE-L, al momento, è stata acquisitadalla F.A. per equipaggiare un quantitativo di VTLMLINCE delle unità di Fanteria ma, per le suecaratteristiche progettuali innovative, si presta ad esserefacilmente installata su un’ampia gamma di mezzi(anche in dotazione ad altre Armi e Specialitàdell’Esercito).
Fig. 97: consolle di comando e sistema OPTRONICO dellatorretta HITROLE-L
Fig. 96: HITROLE + MG3 / HITROLE + BROWNING /HITROLE + MK19
102
3. HITROLE-L Caratteristiche tecniche
7,62 mm 12,7 mm 40 mmLunghezza max: 1662 mm 1082 mm 1206 mmlarghezza max: 239 mm 207 mm 262 mmaltezza: 237 mm 191 mm 247 mmbasamento: 280 mm 280 mm 280 mmelevazione max: +70° +70° +70°elevazione min: -20° -20° -20°brandeggio: nX360 nX360 nX360consumo medio: 250 W 250 W 250 Wtensione dialimentazione: 24 DC 24 DC 24 DC
munizioni percassetta: 700 250 36
Fig. 98: Op. ISAF - VTLM LINCE equipaggiato con HITROLE-L
102
3. HITROLE-L Caratteristiche tecniche
7,62 mm 12,7 mm 40 mmLunghezza max: 1662 mm 1082 mm 1206 mmlarghezza max: 239 mm 207 mm 262 mmaltezza: 237 mm 191 mm 247 mmbasamento: 280 mm 280 mm 280 mmelevazione max: +70° +70° +70°elevazione min: -20° -20° -20°brandeggio: nX360 nX360 nX360consumo medio: 250 W 250 W 250 Wtensione dialimentazione: 24 DC 24 DC 24 DC
munizioni percassetta: 700 250 36
Fig. 98: Op. ISAF - VTLM LINCE equipaggiato con HITROLE-L
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4. Riferimenti
n. 1504-90-105 “Torretta HITROLE-L ManualeOperatore e manutentore FLA 1° livello” rev.00 - OTOMELARA Ed. Base dic. 2011;
TER-00-0000-0000-00-00B000 “HITROLE-L Manualedi uso e Manutenzione di Competenzadell'Equipaggio” Ministero della Difesa DGAT Ed. Basefeb. 2013;
S.N. “Istruzione sulla Torretta HITROLE mod. L”Comando per la Formazione Specializzazione eDottrina dell’Esercito – Polo di Fanteria – WD Ed.ultimo aggiornamento set. 2014;
Mitragliatrice pesante 0.50 M2HB QCB modellocoassiale – Istruzioni di base dell’operatore – FNHERSTAL (traduzione di OTO MELARA S.p.A.);
“MK 19 Manuale dell’Operatore e Lista Componenti”Ed. gen. 1989 (traduzione eseguita da OTO MELARAS.p.A. del “Operator’s Manual and Components List”General Dynamics USA - Ed. gen. 1989;
“Manuale Tecnico per mitragliatrice MG 3” (traduzioneeseguita da OTO MELARA S.p.A).
104
Nota: questa pagina è il retro del Capitolo IV
105
CAPITOLO V
LE ARMI CONTRO-CARRO
1. Cannone da 80 mm. S.R. FOLGORE ..... Pag. 104
2. Lanciarazzi c/c PANZERFAUST 3 T ........ Pag. 108
3. Sistema d’arma c/c a media gittata ......
MILAN
Pag. 112
4. Sistema d’arma c/c SPIKE .................. Pag. 116
106
CANNONE S.R. DA 80 mm. “FOLGORE”
1. Scopo
Il FOLGORE è un cannone senza rinculo ad anima lisciadotato di munizionamento a carica cava con propulsioneaddizionale che, per le sue caratteristiche di leggerezza emaneggevolezza, può essere classificata nella categoriadelle armi portatili.Può essere impiegato su bipede o su treppiede; nelprimo caso è equipaggiato con congegno di puntamentoottico tradizionale (denominato SOPS), mentre nelsecondo caso viene dotato di un complesso sistema dipuntamento telemetrico.L’arma è costituita da: Lanciatore; sistema ottico di puntamento semplificato (S.O.P.S.); treppiede.
Fig. 99
107
Il FOLGORE è un’arma a caricamento singolo, conotturatore a vitone con filettatura a quattro principi econgegno di sparo a percussione centrale a ripetizioneordinaria.Il proietto è stabilizzato mediante 6 alette che si apronosimultaneamente all’uscita dalla volata ed è dotato di unmotore addizionale che ne incrementa la velocità nellaparte iniziale della traiettoria.
2. Dotazione
Il FOLGORE, seppur per lungo tempo non impiegato inservizio (in quanto superato dal moderno sistema d’armaPZF 3), rimane ancora in dotazione ad alcune unità diFanteria, Artiglieria e del Genio.
Fig. 100: particolare del congegno di puntamento
108
Fig. 101: tiri in poligono - operazione di caricamento dell’arma
Fig. 102: tiri in poligono con munizionamento HEAT M1
109
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 80 mmdistanza pratica diimpiego: da 75 a 1.000 m
Settore di tiro: in direzione: 360°; in elevazione: -12°+17°.
lunghezza: 1800 mm
Perforazione media: 45 cm. di corazzaomogenea
Peso su bipiede: 18,900 KgPeso su treppiede: 25,600 KgPeso della munizione: 5,150 KgCelerità di tironormale: 1 colpo ogni 2 minuti
velocità iniziale: 385 m/svelocità massima: 490 m/s (in traiettoria)
munizionamento: HEAT M1 a carica cava; TP M2 da esercitazione.
4. Riferimenti
N. 6491 “Istruzione sul Sistema d’Arma c/c Folgore” SMEIspettorato delle Armi di Fanteria e Cavalleria – Ed.1993.
Fig. 103: cannone s.r. Folgore - munizione HEAT M1
110
LANCIARAZZI CONTROCARRO “PANZERFAUST 3”
1. Scopo
Il PZF 3 è un lanciarazzi controcarro senza rinculo dicorta gittata (fino a 400 metri), destinato allaperforazione di mezzi corazzati, alla neutralizzazione dipostazioni blindate ed alla difesa vicina.Il sistema d’arma consta di due versioni, Pzf 3 e Pzf 3-T,la cui unica differenza risiede nelle caratteristiche dellatesta da guerra del razzo, rispettivamente a:- carica cava singola, per la perforazione di corazze
omogenee (>700 mm);- carica cava in tandem, che permette la perforazione di
corazze reattive o stratificate.Un solo militare è necessario per il trasporto e l’impiegodell’arma, la quale può essere anche impiegataall’interno di locali chiusi.Il PZF 3 è costituito da:- sistema di lancio e proietto;- meccanismo di puntamento e sparo.
Fig. 104
111
Il proietto è provvisto di un distanziatore estraibile inrelazione del tipo di bersaglio che si vuole ingaggiare; ildistanziatore pertanto sarà:- estratto: contro mezzi blindati o corazzati;- rientrato: contro bunker, fortificazioni etc.
2. Dotazione
Il PZF 3 costituisce arma di reparto delle unità diFanteria a livello squadra.
Fig. 105
112
Fig. 107: PZF III decalibrato da 20 mm. per addestramento
Fig. 106: PZF III – posizione di tiro
113
3. Caratteristiche tecniche
distanza pratica di impiego:
- 400 m (bersaglistatici):
- 300 m (bersagliin movimento).
lunghezza tot. dell’arma: 1,2 mVelocità max.: 248 m/secCalibro del proietto: 110 mmCalibro del tubo di lancio: 60 mmPerforazione media: >700 mmPeso dell’arma completa: 12,8 KgPeso del sistema di lancio eproietto: 10,3 Kg
Peso del meccanismo dipuntamento e sparo: 2,3 Kg
Celerità di tiro: manuale (4 - 5colpi/min)
Temperatura d’impiego: da – 35°C a + 63°C
4. Riferimenti
N. 6707 “Istruzione provvisoria sul sistema d’arma c/cPanzerfaust 3” – COMANDO delle SCUOLE dell’ESERCITOPolo di Fanteria - Ed. 2006.
114
SISTEMA D’ARMA C/C A MEDIA GITTATA “MILAN”
1. Scopo
Il MILAN (Missile Infanterie Legere Antichar) è unsistema d’arma controcarro a media gittata di 2^generazione con teleguida indiretta a filo a scartometriaIR.Come tale, esso realizza una guida semiautomatica permezzo di un complesso di rilevamento IR edell’elettronica di guida che permette di ridurre i compitidel tiratore alla semplice operazione di collimazione albersaglio.Le principali caratteristiche operative del MILAN sono:- elevata probabilità di colpire il bersaglio;- grande potere distruttivo;- rapida messa in postazione;- impiego e funzionamento semplici e sicuri;- controllo automatico della traiettoria del missile;
Fig. 108
115
- possibilità di impiego dell’arma sia da terra, sia a bordodi veicoli ruotati e cingolati.
Il MILAN, pertanto, costituisce un sistema missilistico c/ccapace di dare alla Fanteria la possibilità di agire anotevole distanza e con elevata probabilità di colpiremezzi corazzati.
2. Dotazione
Il MILAN permane ancora in dotazione alle compagniec/c delle unità di Fanteria seppur in progressiva fase diavvicendamento con il sistema c/c di 3^ generazioneSPIKE (nella versione MR – Medium Range).
Fig. 109: MILAN e missile (ancora confezionato in canister)
116
Fig. 111: sistema MILAN - sequenza di fuoco (vista posteriore)
Fig. 110: sistema MILAN - sequenza di fuoco (vista laterale)
117
3. Caratteristiche tecniche
distanza pratica diimpiego: da 25 a 1.950 m
Settore di tiroorizzontale: 360°
Settore di tiro verticale: da + 10° a – 10°Velocità iniziale: 75 m/sVelocità max.: 190 m/sectempo di volo max.: 13 sec circaPerforazione media: 450 mm circaPeso del lanciatorecompleto: 17,00 Kg
Peso del contenitorecompleto di missile: 11,800 Kg
lunghezza del contenitorecompleto di missile: 1260 mm
Celerità di tiro: 2 - 3 colpi/minTemperatura d’esercizio: da – 40°C a + 71°C
4. Riferimenti
- “Sistema d’arma MILAN – simulatore DX 143” – ScuolaTecnici Elettronici di Artiglieria Ed. 1982;
- TER-10-5820-0001-14-00B001 Ministero della DifesaDGAT - Ed. 1987;
- TER-10-1440-0002-14-00B000 “Sistema d’armaMILAN” Ministero della Difesa DGAT - Ed. lug. 1987.
118
SISTEMA MISSILISTICO C/C “SPIKE”
1. Scopo
SPIKE è un sistema di missili anticarro di 3^generazione con capacità di mira automatica e dotato dieccezionale potenza distruttiva del bersaglio.Il sistema è in grado di colpire bersagli in condizioninotturne e diurne, fino a 4000 metri nonché operarecontro elicotteri e bersagli puntiformi selezionati.Il sistema può essere impiegato in due modalitàoperative:– lancia e dimentica (F&F-Fire and Forget);– lancia ed osserva (F&O- Fire and Observe).
Nel primo caso l’operatore aggancia il bersaglio e dopoaver lanciato il missile, il sistema lo guidaautomaticamente sull’obiettivo.
Fig. 112
118
SISTEMA MISSILISTICO C/C “SPIKE”
1. Scopo
SPIKE è un sistema di missili anticarro di 3^generazione con capacità di mira automatica e dotato dieccezionale potenza distruttiva del bersaglio.Il sistema è in grado di colpire bersagli in condizioninotturne e diurne, fino a 4000 metri nonché operarecontro elicotteri e bersagli puntiformi selezionati.Il sistema può essere impiegato in due modalitàoperative:– lancia e dimentica (F&F-Fire and Forget);– lancia ed osserva (F&O- Fire and Observe).
Nel primo caso l’operatore aggancia il bersaglio e dopoaver lanciato il missile, il sistema lo guidaautomaticamente sull’obiettivo.
Fig. 112
119
Nel secondo caso l’operatore aggancia il bersaglio e seguecontemporaneamente il volo mediante l’immagine ripresadalla testa auto-cercante del missile che è trasmessatramite un cavo a fibre ottiche al CLU ed espostaall’oculare.L’operatore può all’evenienza aggiornare il punto diaggancio e controllare liberamente il missile.In pratica il missile è dotato di un sofisticato sensore apiano focale che gli consente di rimanere ingaggiato sulbersaglio dopo il lancio, di giorno come di notte,lavorando nel campo dell’infrarosso.Dopo il lancio si può passare subito alla ricarica di unnuovo missile, non dovendo occuparsi della guidadell’arma.La famiglia SPIKE è stata acquisita dalla FF.AA. nelleseguenti versioni:- SPIKE MR (Medium Range – gittata max. 2.500 m);- SPIKE LR (Long Range – gittata max. 4.000 m).Le principali parti costitutive dello SPIKE sono:- missile in contenitore: sulla punta del missile è
alloggiato un doppio sistema di guida definito CCD(charge couplet device) per modalità diurna e IIR(Imaging Infra-Red) per modalità notturna; il sistemadi guida è elettro-ottico (TV) e permette latrasmissione video all’operatore in tempo reale;
- Unità di Lancio e Comando (CLU): che permette diacquisire obiettivi, lanciare il missile, ricevere leimmagini inviate dal missile e, se necessario,aggiornare in volo i dati relativi all’obiettivo;
- treppiede;- camera termica.
120
2. Dotazione
Lo SPIKE, nelle versioni MR ed LR, è in dotazione allecompagnie c/c delle unità di Fanteria; la versione LR hagià sostituito il TOW mentre la versione MR sostituirànel breve tempo i sistemi MILAN.Inoltre il sistema c/c SPIKE è impiegato da parte delleunità di Fanteria leggera (a bordo del VTLM “LINCE”tramite interfaccia applicata alla ralla di bordo delmezzo), e di Fanteria media su VBM “FRECCIA” inconfigurazione c/c (n. 2 lanciatori laterali alla torretta).
Fig. 114: VTLM in configurazione c/c con sistema d’arma SPIKE
Fig. 113
Fig. 114
121
3. Caratteristiche tecniche (versioni MR/LR)
distanza pratica diimpiego:
- da 200 a 2.500 m (MR)- da 200 a 4.000 m (LR)
capacità dipenetrazione:
doppia carica cava in tandem(distruzione di mezzi corazzatianche se equipaggiati concorazzature reattive)
Configurazione diattacco:
- HT (High Trajecotry)- LT (Low Trajectory)
Tempo di volo: - 1,8 sec (a 200 m)- 26 sec (a 4.000 m)
Peso del sistema: 26.6 kg (Treppiede, CLU,batteria. TS e missile)
Peso del missile: 10,500 Kglunghezza missile: 114 cm. (confezionato)velocità missile: Da 130 a 180 metri/sec.
4. Riferimenti
- N. CCR00110A-ITA “Sistema Spike Manuale Tascabileper l’Operatore Fanteria MR-LR” – Rafaele DefenceEd. ott. 2006;
- N. 6801 “Istruzione sul Sistema d’Arma C/C SPIKEMR/LR” Comando delle Scuole dell’Esercito - Polo diFanteria Ed. 2008.
Fig. 115
122
Nota: questa pagina è il retro del Capitolo V
123
CAPITOLO VI
LE ARMI A TIRO CURVO
1. Mortaio da 60 mm. mod. M2 ................ Pag. 121
2. Mortaio da 60 mm. M6C-210
COMMANDO ...................................... Pag. 124
3. Mortaio liscio da 81 mm. mod. 62 ......... Pag. 127
4. Mortaio asimmetrico da 81 mm MX2-KM Pag. 131
5. Mortaio liscio da 120 mm. mod. 63 ....... Pag. 134
6. Mortaio rigato da 120 mm. THOMSON ... Pag. 138
124
MORTAIO DA 60 mm. Mod. M2
1. Scopo
Il mortaio da 60 mm Mod. M2 è un’arma ad avancarica,ad anima liscia, a percussione per caduta della bombanella bocca da fuoco in grado di effettuare azioni di fuocodi accompagnamento e di arresto.Il mortaio da 60 mm Mod. M2 è un’arma:- rustica, semplice e di facile maneggio;- ergonomica e di peso contenuto;- di semplice funzionamento;- in grado di battere obiettivi sino a 1.600 m.L’elevata curvatura della traiettoria consente di poterbattere obiettivi che risultino defilati dal fuoco delle armia tiro teso.Il mortaio si compone delle seguenti parti:- bocca da fuoco;- affusto;- piastra di base;
Fig. 116
125
- meccanismo di puntamento.Inoltre, il mortaio da 60 mm Mod. M2, era statopredisposto per essere montato ed impiegato sul cielodei mezzi cingolati della Fanteria serie VCC1/2 medianteuna semplice interfaccia veicolare.
2. Dotazione
Il mortaio da 60 mm Mod. M2 permane in distribuzionea diverse unità di Fanteria seppur già avvicendato dalpiù moderno e versatile Mod. M6C-210 “COMMANDO”.
Fig. 117: mortaio Mod. M2 impiegato a terra
125
- meccanismo di puntamento.Inoltre, il mortaio da 60 mm Mod. M2, era statopredisposto per essere montato ed impiegato sul cielodei mezzi cingolati della Fanteria serie VCC1/2 medianteuna semplice interfaccia veicolare.
2. Dotazione
Il mortaio da 60 mm Mod. M2 permane in distribuzionea diverse unità di Fanteria seppur già avvicendato dalpiù moderno e versatile Mod. M6C-210 “COMMANDO”.
Fig. 117: mortaio Mod. M2 impiegato a terra
126
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 60 mmlunghezza: 725 mmpeso arma completa: 10,8 Kg circadistanza di impiego: da 100 a 1.050 m circacelerità di tironormale: 18-20 colpi/ min circa
munizionamentoimpiegabile: bombe HE e da esercitazione
4. Riferimenti
- N. 4692 “Istruzione Provvisoria sul mortaio da 60 mmM2” Ministero della Difesa - SME Ispettorato perl’Arma di Fanteria Ed. 1951;
- N. 6195 “Istruzione sul Tiro dei Mortai” Ed. 1985.
Fig. 118: mortaio Mod. M2 installato con kit veicolare su VCC1
126
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 60 mmlunghezza: 725 mmpeso arma completa: 10,8 Kg circadistanza di impiego: da 100 a 1.050 m circacelerità di tironormale: 18-20 colpi/ min circa
munizionamentoimpiegabile: bombe HE e da esercitazione
4. Riferimenti
- N. 4692 “Istruzione Provvisoria sul mortaio da 60 mmM2” Ministero della Difesa - SME Ispettorato perl’Arma di Fanteria Ed. 1951;
- N. 6195 “Istruzione sul Tiro dei Mortai” Ed. 1985.
Fig. 118: mortaio Mod. M2 installato con kit veicolare su VCC1
127
MORTAIO DA 60 mm. M6C-210 “COMMANDO”
1. Scopo
Il mortaio da 60 mm “COMMANDO” M6C-210 è un’armaad avancarica, ad anima liscia, a percussione comandatain grado di effettuare azioni di fuoco diaccompagnamento e di arresto.L’arma può essere impiegata solo a puntamento diretto,utilizzando sia il primo che il secondo arco dellatraiettoria.Il mortaio “COMMANDO” è un’arma:- rustica, semplice e di facile maneggio;- ergonomica e di peso contenuto;- di semplice funzionamento;- in grado di battere obiettivi sino a 1.600 metri.L’elevata curvatura della traiettoria consente di poterbattere obiettivi che risultino defilati dal fuoco delle armia tiro teso.Il mortaio si compone delle seguenti parti:- bocca da fuoco;- piastra di base;- meccanismo di sparo;
Fig. 119
128
- meccanismo di puntamento;- cinghia di trasporto con marcature distanziali;- accessori e parti di ricambio.
2. Dotazione
Il mortaio COMMANDO M6C-210 Cal. 60 mm. è indotazione alle unità di Fanteria a livello squadra.
Fig. 120: mortaio da 60 mm COMMANDO - kit di trasporto
129
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 60 mm.lunghezza: 725 mm.peso: 6,8 Kg circadistanza di impiego: da 150 a 2.200 m circamax. celerità di tiro: 10 colpi/min circa
munizionamentoimpiegabile:
granate dirompenti,nebbiogene, a traccialuminosa e da esercitazione
4. Riferimenti
- Manuale d’uso “utilizzazione mortaio M6C-210” n. 21420 320 Ed. B – ditta Hirtenberger;
- N. 6733 “Istruzione sul mortaio COMMANDO M6C-210Cal. 60 mm” – Comando per la FormazioneSpecializzazione e Dottrina dell’ Esercito – PoloFanteria Ed. 2014.
Fig. 121: mortaio da 60 mm COMMANDO: addestramento a fuoco
130
MORTAIO DA 81 mm “Mod. 62”
1. Scopo
Il Mortaio da 81 mm. Mod. 62 è un arma ad anima liscia,ad avancarica, a percussione per caduta della bomba nellabocca da fuoco.Arma rustica, di semplice funzionamento e facile impiego,può essere trasportata dagli stessi operatori (3 uomini), incarichi non eccedenti i 15 Kg ciascuno.Le principali caratteristiche tecnico/tattiche sono:- rapida messa in postazione e facilità di occultamento;- possibilità di battere obiettivi sui 360° senza spostare la
piastra;- è impiegato, di norma, per concentramenti di fuoco di
più armi sullo stesso obiettivo;
Fig. 122
130
MORTAIO DA 81 mm “Mod. 62”
1. Scopo
Il Mortaio da 81 mm. Mod. 62 è un arma ad anima liscia,ad avancarica, a percussione per caduta della bomba nellabocca da fuoco.Arma rustica, di semplice funzionamento e facile impiego,può essere trasportata dagli stessi operatori (3 uomini), incarichi non eccedenti i 15 Kg ciascuno.Le principali caratteristiche tecnico/tattiche sono:- rapida messa in postazione e facilità di occultamento;- possibilità di battere obiettivi sui 360° senza spostare la
piastra;- è impiegato, di norma, per concentramenti di fuoco di
più armi sullo stesso obiettivo;
Fig. 122
131
- è atto a conseguire effetti di neutralizzazione ed è idoneoad azioni di fuoco di accompagnamento, arresto e adinterventi con munizionamento nebbiogeno edilluminante.
2. Dotazione
Il mortaio mod.62 è ancora in dotazione ai plotoni disupporto alla manovra delle Cp. fucilieri dei Rgt. diFanteria, seppur in via di sostituzione con il più modernoMod. MX2-KM di recentissima introduzione in servizio.
Fig. 123: mortaio da 81 mm Mod. 62: addestramento al tiro
132
Fig. 124: mortaio da 81 mm Mod. 62 – scomposizione in carichi
Fig. 125: mortaio da 81 mm Mod. 62 – articolazione dei carichi
133
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 81,40 mmlunghezza: 1.550 mm
pesi:- tubo di lancio: Kg 14,5;- piastra: kg 14,0;- affusto: kg 11,5.
distanza max. diimpiego: 5.000 m (con bomba ML 61)
settore di tiroorizzontale: da 110°° a 520°°
settore di tiroverticale: da 45° a 85°
celerità di tironormale: 15 colpi/min circa
celerità di tiromax: 20 colpi/min circa
munizionamentoimpiegabile:
- bombe scoppianti: ML61A e HEM43 A1;
- bombe illuminanti: M301-A1/A2/A3;
- bomba da esercitazione CSST.
4. Riferimenti
- Nr. 5955 “Istruzione per la manutenzione e laconservazione del mortaio da 81 mm Mod. 62” - MinisteroDifesa D.G.A.T. Ed. 1969;
- Nr. 5652 “Istruzione sul Mortaio da 81 mm. MOD. 62” -SME Ispettorato delle Armi di Fanteria e Cavalleria Ed.1975.
134
MORTAIO ASIMMETRICO DA 81 mm AD ANIMA LISCIA“MX2-KM”
1. Scopo
Il Mortaio da 81 mm. MX2-KM è un arma ad anima liscia,leggero, di rapida messa in postazione, di facile maneggiodi sicuro impiego, con una gittata compresa tra 100 e6.900 metri.L’arma può essere trasportata dagli stessi operatori, pervia del peso limitato, che ne facilita il trasporto ed ilmaneggio.L’utilizzo è possibile sia in modalità automatica (lasciandocadere la bomba nella bocca da fuoco), che comandata(usando la leva di sparo); impiega munizionamento daesercitazione e da guerra, con una cadenza di fuocoelevata.
Fig. 126
134
MORTAIO ASIMMETRICO DA 81 mm AD ANIMA LISCIA“MX2-KM”
1. Scopo
Il Mortaio da 81 mm. MX2-KM è un arma ad anima liscia,leggero, di rapida messa in postazione, di facile maneggiodi sicuro impiego, con una gittata compresa tra 100 e6.900 metri.L’arma può essere trasportata dagli stessi operatori, pervia del peso limitato, che ne facilita il trasporto ed ilmaneggio.L’utilizzo è possibile sia in modalità automatica (lasciandocadere la bomba nella bocca da fuoco), che comandata(usando la leva di sparo); impiega munizionamento daesercitazione e da guerra, con una cadenza di fuocoelevata.
Fig. 126
135
Le principali caratteristiche tecnico/tattiche sono:- rapida messa in postazione;- possibilità di battere obiettivi sui 360° senza spostare la
piastra;- facilmente dissimulabile, difficilmente individuabile
(anche durante il tiro) in quanto, il rumore prodottodalla partenza del colpo è poco più forte di un colpo difucile; è idoneo ad azioni di fuoco di accompagnamento,arresto e a interventi con munizionamento HE,nebbiogeno ed illuminante;
- dispone di un meccanismo di chiusura rapida del collare.
Fig. 127: mortaio Mod. MX2-KM veduta anteriore e posteriore
136
2. Dotazione
Il mortaio MX2-KM è in dotazione ai pl. di supporto allamanovra delle Cp. fucilieri dei Rgt di Fanteria, ed è utilizzatoper effettuare azioni di fuoco che consentono lo sviluppodella manovra.
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 81 mmlunghezza: 1.561 mm
pesi:- tubo di lancio: Kg 13,7;- culatta: kg 2,95;- piastra: kg 16,4;- affusto: kg 13,2.
distanza diimpiego: da 100 m a 6.900 m (con carica 6^)
max. celerità ditiro: 8 colpi/ min circa
munizionamentoimpiegabile:
bomba HE; bomba fumogena WP (fosforo
bianco); bomba fumogena HC (esocloruro); bomba fumogena RP (fosforo
rosso); bomba illuminante; bomba da esercitazione.
4. Riferimenti
Manuale Operatore – OM 116.01.00 rev. 00 “MortaioAsimmetrico da 81 mm ad Anima Liscia “MX2-KM” – dittaEXPAL Ed. mag. 2013.
137
MORTAIO LISCIO BRANDT DA 120 mm “Mod. 63”
1. Scopo
Il mortaio da 120 mm Mod. 63 è un’arma che consente dieffettuare fuoco di appoggio alla manovra delle unitàfucilieri, nello sviluppo degli atti tattici elementari.L’arma presenta le seguenti caratteristiche:- rustica, estremamente semplice, di facile maneggio, di
peso ed ingombro limitati nei confronti della notevolepotenza, con varie possibilità di rapido movimento enotevole facilità di adattamento al terreno;
- ad avancarica per caduta del proietto nella bocca dafuoco ed a traiettoria molto curva;
Fig. 128
137
MORTAIO LISCIO BRANDT DA 120 mm “Mod. 63”
1. Scopo
Il mortaio da 120 mm Mod. 63 è un’arma che consente dieffettuare fuoco di appoggio alla manovra delle unitàfucilieri, nello sviluppo degli atti tattici elementari.L’arma presenta le seguenti caratteristiche:- rustica, estremamente semplice, di facile maneggio, di
peso ed ingombro limitati nei confronti della notevolepotenza, con varie possibilità di rapido movimento enotevole facilità di adattamento al terreno;
- ad avancarica per caduta del proietto nella bocca dafuoco ed a traiettoria molto curva;
Fig. 128
138
- di grande stabilità e precisione al tiro (specialmente conbomba semiautopropulsa P.E.P.A.);
- in grado di battere obiettivi, senza spostare la piastra,posti sui 360°;
- impiegabile sia da terra che da bordo di mezzo (VTC M-106).
2. Dotazione
Il mortaio da 120 mm mod. 63 permane ancora indotazione alle unità di Fanteria seppur già avvicendato conil più moderno, versatile ed efficace mortaio da 120 mmTHOMSON RT – F1.
Fig. 129
138
- di grande stabilità e precisione al tiro (specialmente conbomba semiautopropulsa P.E.P.A.);
- in grado di battere obiettivi, senza spostare la piastra,posti sui 360°;
- impiegabile sia da terra che da bordo di mezzo (VTC M-106).
2. Dotazione
Il mortaio da 120 mm mod. 63 permane ancora indotazione alle unità di Fanteria seppur già avvicendato conil più moderno, versatile ed efficace mortaio da 120 mmTHOMSON RT – F1.
Fig. 129
139
Fig. 131: schieramento di plotone mortai da 120 mm Mod. 63
Fig. 130: addestramento con mortaio da 120 mm Mod. 63
139
Fig. 131: schieramento di plotone mortai da 120 mm Mod. 63
Fig. 130: addestramento con mortaio da 120 mm Mod. 63
140
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 120 mmlunghezza: 1.640 mm
pesi:bocca da fuoco: Kg 34affusto: kg 23,5piastra: kg 34
distanza diimpiego:
da 4.750 m con bomba leggeraa 6.550 m con bomba P.E.P.A. epropulsione addizionale
max. celerità ditiro:
8 colpi/ min
munizionamentoimpiegabile:
bomba leggera da 120 mm esemiautopropulsa P.E.P.A.
4. Riferimenti
- Circolare nr. 500/023108 “ Mortaio da 120 mm. MOD.63” - SME Ispettorato delle Armi di Fanteria e CavalleriaEd. 1964;
- Nr. 5687 “Elenco di Tutte le Parti Componenti il Mortaioda 120 mm Mod. 63” - Ministero Difesa D.G.A.T. Ed.1967;
- Nr. 5993 “Istruzione per la manutenzione e laconservazione del mortaio da 120 mm mod. 63” -Ministero Difesa D.G.A.T. Ed. 1971;
- N. 6195 “Istruzione sul Tiro dei Mortai” Ed. 1985.
141
MORTAIO RIGATO “THOMSON 120 RT – F1”
1. Scopo
Il mortaio da 120 mm RT – F1 è un’arma di appoggio atiro curvo a percussione comandata o automatica, diestrema precisione e potenza, con bocca da fuoco adanima rigata da 40 rigature destrorse a passo costante,aviolanciabile ed elitrasportabile che può essereimpiegata per interventi di tiro:- contro truppe allo scoperto;- controcarro leggero;- nebbiogeno - incendiario;- illuminante.Può essere trainato da veicoli del tipo VM 90, VTLM“LINCE” e BV 206 (in dotazione alle truppe alpine) edessere elitrasportato con elicottero tipo ETM o ETT ( CH47, NH 90 ed EH 101).
Fig. 132
141
MORTAIO RIGATO “THOMSON 120 RT – F1”
1. Scopo
Il mortaio da 120 mm RT – F1 è un’arma di appoggio atiro curvo a percussione comandata o automatica, diestrema precisione e potenza, con bocca da fuoco adanima rigata da 40 rigature destrorse a passo costante,aviolanciabile ed elitrasportabile che può essereimpiegata per interventi di tiro:- contro truppe allo scoperto;- controcarro leggero;- nebbiogeno - incendiario;- illuminante.Può essere trainato da veicoli del tipo VM 90, VTLM“LINCE” e BV 206 (in dotazione alle truppe alpine) edessere elitrasportato con elicottero tipo ETM o ETT ( CH47, NH 90 ed EH 101).
Fig. 132
142
Il mortaio si compone delle seguenti parti:- Bocca da Fuoco;- Piastra di base;- Affusto supporto-carrello di trasporto;- Congegno di puntamento GP2-M120;- Predellino di caricamento;- Anello di traino;- Accessori, kit elitrasporto, utensili e parti di ricambio.
2. Dotazione
Il mortaio da 120 mm RT – F1 è in dotazione allecompagnie mortai pesanti delle unità di Fanteria ed èinoltre in fase di omologazione finale la versionepiattaforma veicolare su scafo di VBM FRECCIA destinatoad equipaggiare i Rgt. di Fanteria Media.
Fig. 133: mortaio THOMSON RT – F1 – scuola tiro
143
Fig. 135: THOMSON 120 RT–F1 su VBM FRECCIA porta mortaio
Fig. 134: schieramento di plotone mortai da 120 mm Mod. RT – F1
143
Fig. 135: THOMSON 120 RT–F1 su VBM FRECCIA porta mortaio
Fig. 134: schieramento di plotone mortai da 120 mm Mod. RT – F1
144
3. Caratteristiche tecniche
calibro: 120 mmlarghezza: 1.940 mm (con parafanghi)altezza: 1.300 mmcarreggiata: 1.733 mm
pesi:- Kg 598 (arma in posizione di
tiro);- Kg 658 (massa totale).
distanza diimpiego:
da 1.100 m a 12.971 m (conpropulsione addizionale)
celerità di tironormale: 10 colpi/ min.
celerità di tiro max: 18 colpi/ min. per 2 minuti
munizionamentoimpiegabile:
- bomba HE PR14 e HE PRPA antipersonale e mezzi a blindaturaleggera;
- Bomba PR14 WP (fosforobianco);
- Bomba illuminante PRECLAIR;- Bomba PLPN da esercitazione.
4. Riferimenti
- Nr. 6652 “Istruzione per l’impiego del mortaio THOMSON120 RT F1” – Ispettorato per la Formazione eSpecializzazione dell’esercito Ed. 2001;
- TER-10-1015-0000-12-00B000 “Mortaio Rigato da 120mm mod. 120-RT-F1” - Ministero della Difesa DGAT – Ed.feb. 2001.
145
PARTE TERZA
I NATANTI DELLA FANTERIA
146
Nota: questa pagina è il retro della PARTE TERZA – I NATANTI DELLAFANTERIA
147
CAPITOLO VII
I NATANTI DELLA FANTERIA
1. Battello pneumatico da 5 uomini mod.
PIACENZA..........................................Pag. 145
2. Battello pneumatico da 8 uomini mod.
FC 470 LAGUNARI ...............................Pag. 148
3. Barchetto d’assalto a scafo rigido .........
……………
Pag. 151
148
BATTELLO PNEUMATICO DA 5 UOMINI MOD. “PIACENZA”
1. Scopo
Il battello pneumatico da 5 uomini “PIACENZA” è unaimbarcazione planante destinata al trasporto dipersonale (4 fucilieri armati ed equipaggiati più materialiper 500 chilogrammi) in operazioni di rapido interventolitoraneo, fluviale e/o lagunare (Ricognizioni,traghettamenti e infiltrazioni fluviali), sfruttando inpieno il basso “pescaggio” e sagoma, quindi bassariflessione radar – I.R. ).Trova inoltre funzionale impiego per interventi incaso di Pubbliche Calamità (alluvioni – acque alteetc.), per il soccorso a persone e/o evacuazioni.Non particolarmente idoneo per “navigazioni marittime“a causa delle ridotte dimensioni generali, dei tubolari,della scarsa potenza del propulsore e della limitataautonomia nonché per la “debilitazione” fisica del
Fig. 136
149
personale a causa dell’impatto duro con le onde edil continuo imbarco di acqua con mare formato.
2. Dotazione
Il Battello pneumatico da 5 uomini “PIACENZA”, è indistribuzione al Rgt. Laguanari “Serenissima” dellaFanteria Italiana ed ad Enti/Istituti di Formazione perfinalità didattico/addestrative.
Fig. 137 e 138: presa di spiaggia e di mare con battellopneumatico mod. “PIACENZA”
Fig. 137
Fig. 138
150
3. Caratteristiche tecniche
ditta costruttrice: ZODIAClunghezza fuori tutto: 4272 mmlarghezza fuori tutto: 2000 mmdiametro galleggiante: 500 mmdimensioni (piegato insacca): 1550 l X 750 l X 420 h mm
Peso (senza carico): 100 Kg circacarico max. : 1073 Kgn. max. di persone: 5n. compartimenti: 5+1 (chiglia)pressione digonfiamento: 0,24 bar
motore fuori bordo: tipo “short”potenza motore fuoribordo (consigliata): 25 CV
potenza motore fuoribordo (massima): 40 CV
4. Riferimenti
TER-10-1940-9000-12-00B000 “Battello Pneumatico da5 Uomini Piacenza - Manuale per l’uso e la PiccolaManutenzione” Ministero della Difesa DGAT – Ed. dic.2000.
151
BATTELLO PNEUMATICO D 8 UOMINI MOD. “FC 470LAGUNARI”
1. Scopo
Il battello pneumatico da 8 uomini “FC 470” è unaimbarcazione planante destinata al trasporto dipersonale (6 fucilieri + pilota armati ed equipaggiati piùmateriali) in operazioni di rapido intervento litoraneo,fluviale e/o lagunare (Ricognizioni, traghettamenti einfiltrazioni fluviali), sfruttando in pieno il basso“pescaggio” e sagoma, quindi bassa riflessione radar –I.R.).Trova inoltre funzionale impiego per interventi in caso diPubbliche Calamità (alluvioni – acque alte etc.), per ilsoccorso a persone e/o evacuazioni.Trattasi di un battello in dotazione ai Reparti Anfibi peroperazioni specificatamente marittime anche se trovanaturalmente impiego anche in acque interne.
Fig. 139
151
BATTELLO PNEUMATICO D 8 UOMINI MOD. “FC 470LAGUNARI”
1. Scopo
Il battello pneumatico da 8 uomini “FC 470” è unaimbarcazione planante destinata al trasporto dipersonale (6 fucilieri + pilota armati ed equipaggiati piùmateriali) in operazioni di rapido intervento litoraneo,fluviale e/o lagunare (Ricognizioni, traghettamenti einfiltrazioni fluviali), sfruttando in pieno il basso“pescaggio” e sagoma, quindi bassa riflessione radar –I.R.).Trova inoltre funzionale impiego per interventi in caso diPubbliche Calamità (alluvioni – acque alte etc.), per ilsoccorso a persone e/o evacuazioni.Trattasi di un battello in dotazione ai Reparti Anfibi peroperazioni specificatamente marittime anche se trovanaturalmente impiego anche in acque interne.
Fig. 139
152
2. Dotazione
Il Battello pneumatico da 8 uomini “FC 470”, è indistribuzione al Rgt. Laguanari “Serenissima” dellaFanteria Italiana
Fig. 141: movimentazione del battello mod. FC 470a cura dell’equipaggio
Fig. 140: battello mod. “FC 470” addestramento operativo
153
3. Caratteristiche tecniche
lunghezza fuori tutto: 4700 mmlarghezza fuori tutto: 1900 mmdiametro galleggiante: 500 mmdimensioni (piegato insacca): 3400 l X 900 l X 500 h mm
Peso (solo battello): 146 Kg circacarico max. : 700 Kgn. max. di persone: 8n. compartimenti: 5+1 (chiglia)motore fuori bordo: elica tripala in alluminiopotenza motore fuoribordo (consigliata): 40 CV
potenza motore fuoribordo (massima): 65 CV
4. Riferimenti
manuale di uso e manutenzione della ditta costruttrice.
154
BARCHETTOD’ASSALTO A SCAFO RIGIDO
1. Scopo
Il barchino d’assalto è una imbarcazione rigida concarena a “trimarano” planante, destinata al trasportoveloce di personale o materiali in operazioni di rapidointervento fluviale e/o marittimo tramite spiaggiamento.Trova inoltre il suo ideale impiego in Operazioni Anfibiecon rilascio da vettore navale a bacino allagabile e/o consistemi di sollevamento per infiltrazioni fluviali,sfruttando in pieno la sua velocità, basso pescaggio esagoma nonché una buone tenuta del mare formato.Non particolarmente idoneo per “lunghe navigazioni“ acausa degli elevati consumi di carburante e per la“debilitazione” fisica dei trasportati a causa del suoimpatto “duro” con le onde e il continuo imbarco diacqua con mare formato. Le caratteristiche generali sonotali da consentire un’ampia versatilità operativa nellediverse configurazioni operative quali: trasporto di materiali e personale; inaffondabilità anche in caso di urto e sino al calibro
7,62 mm.;
Fig. 142
154
BARCHETTOD’ASSALTO A SCAFO RIGIDO
1. Scopo
Il barchino d’assalto è una imbarcazione rigida concarena a “trimarano” planante, destinata al trasportoveloce di personale o materiali in operazioni di rapidointervento fluviale e/o marittimo tramite spiaggiamento.Trova inoltre il suo ideale impiego in Operazioni Anfibiecon rilascio da vettore navale a bacino allagabile e/o consistemi di sollevamento per infiltrazioni fluviali,sfruttando in pieno la sua velocità, basso pescaggio esagoma nonché una buone tenuta del mare formato.Non particolarmente idoneo per “lunghe navigazioni“ acausa degli elevati consumi di carburante e per la“debilitazione” fisica dei trasportati a causa del suoimpatto “duro” con le onde e il continuo imbarco diacqua con mare formato. Le caratteristiche generali sonotali da consentire un’ampia versatilità operativa nellediverse configurazioni operative quali: trasporto di materiali e personale; inaffondabilità anche in caso di urto e sino al calibro
7,62 mm.;
Fig. 142
155
riserva di spinta, con scafo allagato, non inferiore agli800/900 kg.
2. Dotazione
Il Barchino d’assalto è in dotazione al Rgt. Laguanari“Serenissima” della Fanteria Italiana.
Fig. 143 e 144: barchino d’assalto - addestramento operativo
Fig. 143
Fig. 144
156
3. Caratteristiche tecniche
lunghezza fuori tutto: 5440 mmlarghezza fuori tutto: 2300 mmaltezza: 1160 mmPeso (con dotazioni): 570 Kg circacarico max. : 800 Kg circan. max. di persone: 8+1velocità max.: 32 miglia orarie
serbatoio: 115 lt (su 5 serbatoi da 22,7lt cadauno)
autonomia: 150 miglia circamotore fuori bordo: elica tripala in alluminiopotenza motore: 115 HP
4. Riferimenti
TER-10-1940-9002-12-00B000 “Barchetti Rigidi perTrasporto Personale e/o Materiali - Manuale per l’uso ela Piccola Manutenzione” Ministero della Difesa DGAT –Ed. feb. 2003.
157
PARTE QUARTA
GLI EQUIPAGGIAMENTI DELLA FANTERIA
158
Nota: questa pagina è il retro della PARTE QUARTA – GLIEQUIPAGGIAMENTI DELLA FANTERIA
159
PARTE QUARTA
GLI EQUIPAGGIAMENTI
CAPITOLO VIII – GLI EQUIPAGGIAMENTI
1. Elmetto in kevlar mod. SEPT2 Pag. 159
2. Elmetto in kevlar mod. BK3S Pag. 162
3. Giubbotto antiproiettile mod. AP/98 Pag. 165
4. Giubbotto antiproiettile mod. NC4/09 Pag. 168
5. Paracadute standard T10C Pag. 171
6. Paracadute direzionabile MC1-1C Pag. 173
7. Paracadute di riserva MIRPS Pag. 174
8. Binocoli serie STEINER Military 20X80 Pag. 177
9. Binocolo con telemetro laser STEINER
10x50Pag. 180
10. Telemetro laser MOSKITO GPS/BT Pag. 183
11. Sistema IR per visione a medio raggio
MATIS HHPag. 187
12. Sistema IR per visione a lungo raggio
MATIS MP1Pag. 190
14. Binocolo passivo ad intensificazione di
luce PB4DSPag. 193
15. Cannocchiale passivo ad intensificazione
di luce RS4MCPag. 196
160
16. Sistema di puntamento e visione
notturna per sistema c/c MILAN GTCS3Pag. 199
17. Stazione meteorologica portatile
KESTREL 4500NVPag. 202
18. Cannocchiale di puntamento
diurno/notturno LYNXPag. 206
19. Accessorio trivalente per fucile beretta
ARX 160 cal 5,56 mm NATO - canna 12”Pag. 209
20. Ottica d’assalto TRIJICON ACOG 4X32 Pag. 212
21. Ottica a punto rosso AIMPOINT COMPM2 Pag. 215
22. Intensificatore di immagini SIMRAD
KN250MK2Pag. 219
23. Ottica d’assalto a doppio campo di vista
SPECTER DR1x4xPag. 222
24. Sistema minimonoculare termico WTM
000A16Pag. 226
25. Illuminatore e puntatore laser per armi
portatili AN/PEQ-2APag. 230
26. Illuminatore e puntatore laser per armi
portatili AN/PEQ-15Pag. 233
27. Sistema individuale binoculare per
la visione notturna AN-PVS 15Pag. 236
28. Sistema individuale monoculare per la
visione notturna AN-PVS 18Pag. 239
161
29. Sistema individuale binoculare per la
visione notturna AN-PVS 21Pag. 242
30. Visore notturno ad intensificazione di
luce per armi portatili AN/PVS 22Pag. 245
162
ELMETTO IN KEVLAR – SISTEMI COMPOSITI Mod.SEPT2
1. Scopo
L’elmetto in kevlar Mod. SEPT 2 è destinato allaprotezione balistica del capo contro frammenti e scheggedi munizionamento.Disponibile in varie taglie, è realizzato anche nellaversione da lancio la quale è stata di recente miglioratacon un nuovo cuscinetto nucale che impediscemovimenti imprevisti dell’elmetto sia in fase di aperturadel paracadute, sia in fase di atterraggio.L’elmetto è una struttura unica composita realizzata constrati multipli di kevlar (fibra organica) che combina unanotevole resistenza ad un peso molto contenuto.
Fig. 145
163
La superficie del guscio è scabra e tinta di verde olivaopaco in funzione antiriflesso.Il sistema di soggoli è di naylon chiusi da una fibbia adaggancio rapido dello stesso materiale; il tutto risultaessere abbastanza confortevole.E’ perfettamente compatibile con visiere in policarbonatoo occhiali da pilotaggio e/o per ambienti desertici.
2. Dotazione
L’elmetto mod. SEPT2 è ancora in dotazione presso iRgt. di Fanteria, seppur in via di sostituzione con il piùmoderno Mod. BK-3S.
Fig. 146: particolare del sistema di soggoli e calotta interna
164
3. Caratteristiche tecniche
protezione:
- antischegge alla velocità di 500m/sec (frammento 17 grani)STANAG 2920;
- antifiamma;- resistenza UNI 7154.
Peso: 1,350 Kg circa ( variabile in basealla taglia)
colore: verde NATO
misure:- small (55-56);- medium (57-59);- large (59-61).
Calotta interna: in poliuretano espansoCalotta esterna: in kevlar
Bordatura: in fibra di nylon e pelle conciata alcromo
4. Riferimenti
Istruzioni per l’uso – manuale tascabile.
Fig. 147
165
ELMETTO DI PROTEZIONE Mod. BK-3S
1. Scopo
L’elmetto di protezione Mod. BK-3S è destinato allaprotezione balistica del capo contro frammenti e scheggedi munizionamento.E’ prodotto dalla ditta Croata Šestan-Busch leadermondiale nella produzione e fornitura di elmetti.L’elmetto è realizzato In fibra aramidica coperta dapellicola speciale ABS (una gomma modificata);all'interno particolari sospensioni assicuranol’assorbimento dello shock da urto.Il sistema di soggoli è di naylon chiusi da una fibbia disicurezza ad aggancio rapido che costituisce un’ulterioregaranzia a tutela del soldato in situazioni di emergenza.E’ perfettamente compatibile con tutti i sistemiindividuali di visione notturna e dipuntamento/osservazione del tiro.Le parti costituenti l’elmetto sono:
Fig. 148
166
- calotta con rivestimento protettivo in materialeplastico con orlo in gomma e verniciatura IR;
- sistema speciale antishock;- cinghia per regolazione della circonferenza della
testa;- cinturino sottogola con serratura ad apertura veloce e
fibbia di sicurezza.
2. Dotazione
L’elmetto Mod. BK-3S è in distribuzione presso i Rgt. diFanteria, come dotazione individuale del soldato.
Fig. 149
167
3. Caratteristiche tecniche
protezionebalistica:
- IIIA (9mm): antischegge alla velocitàdi 620 m/sec - STANAG 2920;
- IIIA (.44 Magnum): antischegge allavelocità di 650 m/sec -STANAG 2920;
- antifiamma.Peso: 1,450/1,555 Kg circa (in base alla taglia)colore: verde NATO
misure: - medium- large
4. Riferimenti
Ministero della Difesa – Esercito Italiano “Elmetto diProtezione Mod. F.A. BK-3S” Istruzioni per l’uso –manuale tascabile.
Fig. 150
168
GIUBBETTO ANTIFRAMMENTO/ANTIPALLOTTOLAMOD. AP 98
1. Scopo
Il giubbetto mod. AP 98 è destinato alla protezione delbusto da colpi da arma da fuoco in impieghi tattici; ècostituito da tre stadi, degli strati trapuntati di kevlar,dei fogli di polietilene ad alta densità e poi uno strato dipoliuretano espanso anti-trauma.In sostanza questo giubbetto antiproiettile fornisce unaprotezione specifica, in particolare, contro le schegge digranate e i proiettili di armi corte.Il manufatto può essere variato da una versionemedio/leggera ad una pesante; nella sua configurazionebasilare leggera il peso è di circa 6 kg, che con le varieaggiunte protettive pesanti raggiunge un peso di circa 11
Fig. 151
169
kg. Le aggiunte sono delle piastre rigide (in numero dicinque), che possono essere applicate sull’addome, sultorace, sulla schiena, nonché a protezione di areeparticolarmente delicate e vulnerabili, come quellagiugulare, quella cervicale e quella pelvica.Dotato di ottima vestibilità e peso contenuto, è regolabilee permette di essere indossato rapidamente; noninfastidisce durante la guida di automezzi e consenteagili spostamenti in situazioni di combattimento; ipannelli frontali e posteriori proteggono sia il torace chela schiena. La fodera esterna, lavabile, è ingualcibile.Il giubbetto mod. AP 98 rimane ancora in uso presso ireparti della fanteria sebbene avvicendato dal piùmoderno e tecnologicamente avanzato mod. NC-4/09.
2. Dotazione
Il giubbetto mod. AP 98 è in dotazione individuale perOperazioni e/o missioni che ne prevedano l’utilizzo.
Fig. 152: addestramento con AP 98 indossato
170
3. Caratteristiche tecniche
Versionemedio/leggero Versione pesante
peso: 6 Kg 10,5 Kg
protezione:- cal 9 mm- cal 357 magnum- carabina winchester
- cal 7.62 mm x 51- cal 7.62 x 39- cal 5.56 x 45
Superficieprotetta:
6.200 cm2 (colpi abassa velocità)
6.200 cm2 (di cui2.215 cm2 da colpiad alta velocità)
4. Riferimenti
Manuale della ditta costruttrice.
Fig. 153: AP 98 indossato durante l’Op. Antica Babilonia in Iraq
170
3. Caratteristiche tecniche
Versionemedio/leggero Versione pesante
peso: 6 Kg 10,5 Kg
protezione:- cal 9 mm- cal 357 magnum- carabina winchester
- cal 7.62 mm x 51- cal 7.62 x 39- cal 5.56 x 45
Superficieprotetta:
6.200 cm2 (colpi abassa velocità)
6.200 cm2 (di cui2.215 cm2 da colpiad alta velocità)
4. Riferimenti
Manuale della ditta costruttrice.
Fig. 153: AP 98 indossato durante l’Op. Antica Babilonia in Iraq
171
GIUBBETTO ANTIPROIETTILE MOD. NC-4/09
1. Scopo
Il giubbetto antiproiettile mod. NC-4/09 è il prodottodella più moderna tecnologia; i materiali utilizzati per lasua realizzazione sono stati scelte sulla base di criteriqualitativi molto severi (fibre aramidiche e piastre incarburo di boro) e garantiscono un livello di protezionebalistica estremamente elevato.In aggiunta al sistema di sgancio standard è inoltrepresente, all’interno degli spallacci dx e sx, un sistema disgancio rapido che permette di dividere rapidamente ilgiubbetto in pezzi.La fodera esterna è ignifuga, antistrappo, irrestringibile eresistente a prodotti petroliferi ed è inoltre munita disistema M.O.L.L.E. (Modular Lightweight Load-CarryingEquipment) che consente di fissare direttamentel’equipaggiamento individuale attraverso l'utilizzo diappositi attacchi.Tutte queste caratteristiche assicurano un elevatissimolivello di ergonomicità e protezione.
Fig. 154
172
Il giubbetto completo si compone di:- borsa contenitrice;- fodera contenitrice anteriore e posteriore;- pannello balistico anteriore e posteriore;- protezione pelvica;- protezione dorso-sacrale;- protezione braccia (X2);- protezione collo/spalla (X2);- elementi elastici addominali (X2);- elementi di chiusura laterali (X2);- protezioni rigide anteriori e posteriori (X2);- protezioni rigide laterali (X2).
2. Dotazione
Il giubbetto mod. NC-4/09 è in dotazione individuale peroperazioni e/o missioni che ne prevedano l’utilizzo.
Fig. 155: NC-4/09 indossato durante l’Op. ISAF in Afghanistan
173
3. Caratteristiche tecniche
taglie:- 1^: MEDIUM (44-48);- 2^: LARGE (50-54);- 3^: EXTRA LARGE (56-60).
livello diprotezione:
- giubbetto base: livello di protezione IIIA inconformità con NIJ 0101.04 (9 mm FMJ -.357 Magnum - .44 Magnum SJ HP 240 gr.);
- piastre rigide aggiuntive: livello di protezioneIV in conformità con NIJ 0101.04 (7,62X51mm FMJ AP - 5,56X45 mm FMJ - .30 M2 AP).
4. Riferimenti
Esercito Italiano - Manuale “GiubbettoAntriframmento/Antiproiettile Mod. NC-4/09”.
174
PARACADUTE STANDARD MOD. “T10-C”
1. Scopo
Il paracadute T10-C è un paracadute dorsale, nondirezionabile, ad apertura automatica mediante nastro divincolo ancorato al cavo statico del velivolo.Progettato essenzialmente per allievi paracadutisti, èidoneo all’effettuazione di aviolanci vincolati di personalee consiste di una calotte di tipo parabolico da 35 piedi, innylon antilacerante; in corrispondenza del bordo calottaè presente una rete anti-inversione il cui scopo è quellodi minimizzare i rischi di malfunzionamento durante ildispiegamento del paracadute, a totale beneficiodell’affidabilità del sistema.
2. Dotazione
Il paracadute T10-C viene utilizzato in occasione diaviolanci quale dotazione individuale.
Fig. 156
175
3. Caratteristiche tecniche
Peso del sistema: 14 Kg circaVelocità di discesa: 4,8 - 5,8 m/sec circaPeso max. sospeso: 163 Kg circa (s.l.m.)Velocità max. di apertura: 278 Km/hQuota minima di apertura: 150 mLunghezza fasciofunicolare: 7,8 m
Diametro della calotta: 10,7 m
4. Riferimenti
Paracadute T-10C "Manuale Tecnico Istruzioni perl'impiego, il ripiegamento, la manutenzione, lariparazione, prontuario delle ispezioni e catalogonomenclatore del paracadute principale T-10C” - DittaAero Sekur Rev. A 20 ott. 2014.
Fig. 157: aviolancio con paracadute T10-C
175
3. Caratteristiche tecniche
Peso del sistema: 14 Kg circaVelocità di discesa: 4,8 - 5,8 m/sec circaPeso max. sospeso: 163 Kg circa (s.l.m.)Velocità max. di apertura: 278 Km/hQuota minima di apertura: 150 mLunghezza fasciofunicolare: 7,8 m
Diametro della calotta: 10,7 m
4. Riferimenti
Paracadute T-10C "Manuale Tecnico Istruzioni perl'impiego, il ripiegamento, la manutenzione, lariparazione, prontuario delle ispezioni e catalogonomenclatore del paracadute principale T-10C” - DittaAero Sekur Rev. A 20 ott. 2014.
Fig. 157: aviolancio con paracadute T10-C
176
PARACADUTE DIREZIONABILE MOD. “MC1-1C”
1. Scopo
Il paracadute personale direzionabile MC1-1C è unparacadute dorsale ad apertura automatica, mediantenastro di vincolo ancorato al cavo statico del velivolo.Progettato per paracadutisti addestrati viene utilizzato inmissioni dove accuratezza nel punto di atterraggio eraggruppamento veloce sul terreno sono essenziali ai finidel successo dell’operazione. Il paracadute consiste diuna calotte di tipo parabolico da 35 piedi, in nylonantilacerante. In corrispondenza del bordo calotta èpresente una rete anti-inversione al fine di minimizzare irischi di malfunzionamento durante il dispiegamento delparacadute; la direzionabilità è affidata a due funi dicontrollo che regolano l’apertura delle fessure presentisulla calotta. L’impiego di tessuto a bassa porosità per le
Fig. 158
176
PARACADUTE DIREZIONABILE MOD. “MC1-1C”
1. Scopo
Il paracadute personale direzionabile MC1-1C è unparacadute dorsale ad apertura automatica, mediantenastro di vincolo ancorato al cavo statico del velivolo.Progettato per paracadutisti addestrati viene utilizzato inmissioni dove accuratezza nel punto di atterraggio eraggruppamento veloce sul terreno sono essenziali ai finidel successo dell’operazione. Il paracadute consiste diuna calotte di tipo parabolico da 35 piedi, in nylonantilacerante. In corrispondenza del bordo calotta èpresente una rete anti-inversione al fine di minimizzare irischi di malfunzionamento durante il dispiegamento delparacadute; la direzionabilità è affidata a due funi dicontrollo che regolano l’apertura delle fessure presentisulla calotta. L’impiego di tessuto a bassa porosità per le
Fig. 158
177
calotte, contribuisce a garantire il raggiungimento dibasse velocità di discesa.
2. Dotazione
Il paracadute personale direzionabile MC1-1C costituiscedotazione individuale in occasione di aviolanci.
3. Caratteristiche tecniche
Peso del sistema: 14 Kg circaVelocità di discesa: 4,3 – 5,5 m/sec circaPeso max. sospeso: 163 Kg circa (s.l.m.)Velocità max. di apertura: 278 Km/hQuota minima di apertura: 150 mLunghezza fasciofunicolare: 6,7 m
Diametro della calotta: 10,7 m
4. Riferimenti
Paracadute MC1-1C "Manuale Tecnico MT01 200539Istruzioni per l'impiego, il controllo, il ripiegamento, lamanutenzione e catalogo nomenclatore del paracadute
Fig. 159: aviolancio con paracadute MC1-1C
178
principale MC1-1C” - Ditta Aero Sekur Rev. A 15 apr.2011.
PARACADUTE DI RISERVA “M.I.R.P.S.”
1. Scopo
Il paracadute ventrale di riserva M.I.R.P.S. (Modified andImproved Reserve Parachute System) è stato progettatoper l’impiego con i modelli T10-C e MC1-1C.L’attivazione è affidata al paracadutista il quale agiscetirando una maniglia montata sul lato destro dellacustodia la quale, tramite una molla, espelle il calottinolontano dal paracadutista e dal paracadute principalescongiurando interferenza tra le calotte.La molla è posizionata all’interno della custodia sotto ilcalottino, senza essere vincolata.
Fig. 160
179
2. Dotazione
Il paracadute M.I.R.P.S costituisce dotazione individuale.
3. Caratteristiche tecniche
Peso del sistema: 6,1 Kg circaVelocità di discesa: 6,7 / 7,9 m/sec circaPeso max. sospeso: 159 Kg circa (s.l.m.)Velocità max. di apertura: 278 Km/hQuota minima di apertura: /Lunghezza fascio funicolare: 6,1 mDiametro della calotta: 7,3 m
4. Riferimenti
Paracadute M.I.R.P.S. "Manuale Tecnico Istruzioni perl'impiego, il controllo e la manutenzione paracadute
Fig. 161
179
2. Dotazione
Il paracadute M.I.R.P.S costituisce dotazione individuale.
3. Caratteristiche tecniche
Peso del sistema: 6,1 Kg circaVelocità di discesa: 6,7 / 7,9 m/sec circaPeso max. sospeso: 159 Kg circa (s.l.m.)Velocità max. di apertura: 278 Km/hQuota minima di apertura: /Lunghezza fascio funicolare: 6,1 mDiametro della calotta: 7,3 m
4. Riferimenti
Paracadute M.I.R.P.S. "Manuale Tecnico Istruzioni perl'impiego, il controllo e la manutenzione paracadute
Fig. 161
180
personale ausiliario "MIRPS" P/N 201068B - DittaCostruttrice Aero Sekur Ed. 07 set. 2004.
BINOCOLO SERIE “STEINER MILITARY 20X80” E“STEINER COMMANDER MILITARY 20X80 C”
1. Scopo
I binocoli Steiner serie 20x80 e 20x80 C sono dispositivileggeri, compatti, resistenti agli urti ed estremamenterobusti; assicurano un’ottima osservazione tattica graziealle lenti da 80 mm ed alla tecnologia brevettata “PorroPrism System”, e sono in grado di offrire prestazionielevatissime in termine di nitidezza e brillantezzadell’immagine anche in condizioni di nebbia e/o scarsavisibilità.Particolarmente idonei per l’osservazione alle lunghedistanze (treppiede regolabile in dotazione standard),possono venir impiegati a mano, senza gravaresull’operatore, grazie al ridotto peso complessivo.Il modello 20X80 C (Compass – bussola), presenta unabussola integrata HD completamente stabilizzata.
Fig. 162
181
Entrambi i modelli sono forniti di reticolo graduato per lastima di distanze e/o dimensioni.La disponibilità di filtri anti-laser completa la dotazione.
2. Dotazione
I binocoli Steiner 20x80 serie costituiscono dotazione direparto delle unità di Fanteria.
Fig. 163 e 164: impiego del binocoloSteiner Military 20X80 su treppiede
Fig. 163
Fig. 164
181
Entrambi i modelli sono forniti di reticolo graduato per lastima di distanze e/o dimensioni.La disponibilità di filtri anti-laser completa la dotazione.
2. Dotazione
I binocoli Steiner 20x80 serie costituiscono dotazione direparto delle unità di Fanteria.
Fig. 163 e 164: impiego del binocoloSteiner Military 20X80 su treppiede
Fig. 163
Fig. 164
182
3. Caratteristiche tecniche
Peso: 1,96 kg (solo binocolo)ingrandimento: 20 Xdimensioni: 295 L X 225 W X 103 H mmdistanzainterpupillare: da 56 a 74 mm.
impermeabilità: tenuta stagna sino a 5 m.temperatura difunzionamento: da – 40°C a + 80°C
4. Riferimenti
Binocoli Steiner “Manuale di Manutenzionedell’Operatore” ditta Steiner Optik GmbH – Ed mar.2007.
Fig. 165: Steiner Commander Military 20X80 C – reticolo graduato
183
BINOCOLO CON TELEMETRO LASER “STEINER 10X50”
1. Scopo
Il binocolo Steiner 10x50 M50 LRF (Laser Range-Finder)è un dispositivo leggero, compatto ed estremamenterobusto che incorpora un telemetro laser per un’accuratamisurazione di distanze.Il telemetro incorporato utilizza un laser invisibile “eye-safe” (sicuro per gli occhi) di classe 1 nella metà sinistradell'unità, mentre il display digitale è sovrappostosull'immagine osservabile nella metà destra dell'unità.Il binocolo Steiner, grazie alla tecnologia brevettata“Porro Prism System”, è in grado di offrire prestazionielevatissime in termine di nitidezza e brillantezzadell’immagine anche in condizioni di nebbia e/o scarsavisibilità. Inoltre il binocolo Steiner 10x50 M50 LRFgrazie ad una particolare lega con la quale è realizzatol’involucro esterno, risulta particolarmente robusto,impermeabile e leggero in termini di peso.
Fig. 166
184
2. Dotazione
Il binocolo Steiner 10x50 M50 LRF costituisce dotazionedi reparto delle unità di Fanteria.
Fig. 167 e 168: esempio di misurazione della distanza
Fig. 167
Fig. 168
185
3. Caratteristiche tecniche
GENERALIPeso: 1,27 kg (solo binocolo)ingrandimento: 10 Xdimensioni: 137 L X 207 W X 100 H mmcorrezione diottrica: ± 5 Dtemperatura difunzionamento: da – 20°C a + 60°C
TELEMETROportata: da 20 m a 1.500 mprecisione: - ± 1 m a 350 m;
- ± 2 m a 700 m;- ± 0,5% oltre 700 m.
classe laser: 1 (eye safe)
4. Riferimenti
“Binocoli Steiner Manuale di Manutenzionedell’Operatore” ditta Steiner Optik GmbH – Ed apr.2012.
Fig. 169: visione generale
186
TELEMETRO LASER “MOSKITO GPS/BT”
1. Scopo
Il telemetro laser “MOSKITO GPS/BT” è un apparecchiomonoculare dotato di ottiche eccellenti, robusto,impermeabile, estremamente versatile e multifunzione inquanto assicura le seguenti funzioni: bussola digitale: indica l’azimut magnetico o griglia in
gradi o millesimi; telemetro laser: misurazioni comprese tra 5 m e 10
Km (in base a visibilità e natura dell’obiettivo); inclinometro: indica gli angoli verticali tra -45° e
+45°; visione notturna: integrata, di ultima generazione e di
facile switch con la visione diurna; GPS: funzione GPS integrata per posizionamento
assoluto basato sui satelliti.Il MOSKITO è in grado di misurare: distanza con azimut ed elevazione; obiettivi multipli; distanza orizzontale e differenziale altezza tra la
propria posizione ed un obiettivo remoto; distanza tra due obiettivi; distanza orizzontale e verticale tra due obiettivi;
Fig. 170
187
azimut e distanza orizzontale tra due obiettivi; angoli relativi tra due obiettivi.Inoltre il telemetro laser “MOSKITO GPS/BT” consente dieffettuare misurazioni combinate con trasferimento dativia cavo (kit cavi in dotazione) ai seguenti dispositivi: PC (anche Bluetooth); GARMIN modelli 12/60/72/76; PLGR/DAGR (Precision Lightweight GPS Receiver e
Defence Advanced GPS Receiver).
2. Dotazione
Il telemetro laser MOSKITO GPS/BT costituiscedotazione di reparto delle unità di Fanteria.
A
BC
Fig. 171: esempio di misurazione del vettore polare dallaposizione di osservazione all’obiettivo
A= Azimut; B= Portata; C= Angoloverticale;
Fig. 171
188
Fig. 172 e 173: impiego del MOSKITO da parte dinuclei tiratori scelti
Fig. 173
Fig. 172
189
3. Caratteristiche tecniche
GENERALIPeso: ≥ 1,2 kg (con batterie)alimentazione: 2 batterie al Li mod. CR123Amessa a fuoco: regolabile da 50 m ad ∞dimensioni: 130 L X 185 W X 75 H mm
autonomia: 24 h con visione notturna edoltre 2.000 misurazioni
temperatura difunzionamento: da – 35°C a + 52°C
TELEMETROdistanza minima: 5 mprecisione: ± 5 mclasse laser: 1 (eye safe)
OTTICHEmod. diurna mod. notturna
ingrandimento: 5X 3Xcampo visivo: 6° 10,5°fuoco: fisso regolabileoculare: 23 mm 23 mmmirino inciso: 5°° -mirino elettronico: - sidiottrie: >± 4 diottrie >± 4 diottrie
4. Riferimenti
“MOSKITO Telemetro Laser Istruzioni d’uso eManutenzione” ver. 4.0 ditta Vectronix – Ed apr. 2013.
190
SISTEMA IR PER LA VISIONE A MEDIO RAGGIO“MATIS HH”
1. Scopo
Il sistema IR per la visione notturna MATIS HH (hand-held) consiste in una camera termica di 3^ generazioneestremamente leggera e compatta.Progettata per assicurare una piena efficienzagiorno/notte, assicura: una capacità d’osservazione a notevole distanza; una funzione avanzata di ricognizione.In relazione ai pesi ed ingombri contenuti, risultaparticolarmente idonea in situazioni e/o contesti diimpiego classici delle unità della Fanteria.Il sistema incorpora un ergonomico display bi-oculare, icomandi ed il pacco batterie che assicurano alla cameraprestazioni elevate ed un basso consumo.Infine, il sistema è estremamente silenzioso (inudibile aduna distanza di 50 metri circa).
2. Dotazione
Il sistema IR per la visione notturna MATIS HHcostituisce dotazione di reparto delle unità di Fanteria.
Fig. 174
191
Fig. 175
Fig. 176
Fig. 177
192
3. Caratteristiche tecniche
lunghezza: 335 mmlarghezza: 200 mmaltezza: 103 mmPeso: 2,5 kg circa (senza batterie)alimentazione: batterie al Li o ricaricabilimessa a fuoco: regolabile da 50 m ad ∞autonomia: ≥ 3 h a temperatura ambientetemperatura diesercizio: da – 32°C a + 55°C
4. Riferimenti
- TER-12-5855-4027-12-00B000 “Istruzioni per l’uso ela Piccola Manutenzione del Sistema IR per la VisioneNotturna a Medio Raggio” - Ministero della DifesaDGAT – base ago. 2004;
- TER-12-5855-4029-12-00B000 “Sistema IR per laVisione Notturna a Medio Raggio – catalogoillustrato” - Ministero della Difesa DGAT – base ago.2004.
Fig. 178
193
SISTEMA IR PER LA VISIONE A LUNGO RAGGIO“MATIS MP1”
1. Scopo
Il sistema IR per la visione notturna MATIS MP1 (Man-Portable) consiste in una camera termica di 3^generazione dalle dimensioni contenute in grado diessere trasportata senza particolari aggravi per ilpersonale.Prodotta dalla medesima società Francese del modello amedio raggio (MATIS HH), è stata progettata perassicurare una piena efficienza giorno/notte, fornendo ilmassimo delle prestazioni se abbinata a sistemi d’armac/c o cannoni/sistemi missilistici c/a in virtù dellacapacità di identificazione obiettivi ad una distanza digran lunga superiore alla gittata massima del sistemad’arma abbinato.In relazione alle sue caratteristiche tecniche, risultaidonea inoltre in situazioni e/o contesti di impiego classicidelle unità della Fanteria.Il sistema incorpora un ergonomico display ad immaginebinoculare, i comandi ed il pacco batterie che assicuranoalla camera prestazioni elevate ed un basso consumo.Infine, il sistema è estremamente silenzioso (inudibile aduna distanza di 50 metri circa).
Fig. 179
194
2. Dotazione
Il sistema IR per la visione notturna a lungo raggioMATIS MP1 costituisce dotazione di reparto delle unità diFanteria.
Fig. 180: Operazione ISAF - MATIS MP1 impiegata inAfghanistan
Fig. 181
195
3. Caratteristiche tecniche
lunghezza: 395 mmlarghezza: 170 mmaltezza: 190 mmPeso: 6,5 kg circa
alimentazione: batterie ricaricabili oalimentazione esterna
autonomia: ≥ 7 h a temperatura ambientetemperatura diesercizio: da – 32°C a + 64°C
4. Riferimenti
TER-12-5855-4034-12-00B000 “Istruzioni per l’uso e laPiccola Manutenzione del Sistema IR per la VisioneNotturna a Lungo Raggio” - Ministero della Difesa DGAT– base mag. 2005.
Fig. 182: MATIS MP1 e kit accessori
196
BINOCOLO PASSIVO AD INTENSIFICAZIONE DI LUCE“PB4 DSVI”
1. Scopo
Il binocolo PB4DSVI è impiegato come apparato di usogenerale per l’osservazione notturna (seppur non diultima generazione).Il suo funzionamento è completamente passivo: la luce èintensificata elettronicamente in modo da poterlaosservare anche nelle notti più buie senza bisogno dialcuna sorgente di illuminazione artificiale e, pertanto,senza alcun rischio per l’osservatore di essereindividuato.Il binocolo è alimentato indipendentemente da batterieincorporate e non necessita di altri apparati ausiliari peril suo impiego.Il binocolo può essere impiegato come dispositivo diosservazione a mano o su treppiede, medianteadattatore, da fermo o su veicoli in movimento, dapattuglie da ricognizione etc.
Fig. 183
196
BINOCOLO PASSIVO AD INTENSIFICAZIONE DI LUCE“PB4 DSVI”
1. Scopo
Il binocolo PB4DSVI è impiegato come apparato di usogenerale per l’osservazione notturna (seppur non diultima generazione).Il suo funzionamento è completamente passivo: la luce èintensificata elettronicamente in modo da poterlaosservare anche nelle notti più buie senza bisogno dialcuna sorgente di illuminazione artificiale e, pertanto,senza alcun rischio per l’osservatore di essereindividuato.Il binocolo è alimentato indipendentemente da batterieincorporate e non necessita di altri apparati ausiliari peril suo impiego.Il binocolo può essere impiegato come dispositivo diosservazione a mano o su treppiede, medianteadattatore, da fermo o su veicoli in movimento, dapattuglie da ricognizione etc.
Fig. 183
197
Il binocolo PB4DSVI è essenzialmente costituito ungruppo obiettivo, un gruppo prismi con oculari, un vanoporta batterie ed un cinghia di trasporto.
2. Dotazione
Il binocolo PB4DSVI costituisce dotazione di repartodelle unità di Fanteria.
Fig. 184: visione generale
198
3. Caratteristiche tecniche
n. di ingrandimenti: 4 xcampo di vista: 10°Regolazione diottrica: da – 5 D a + 5 Dtubo intensificatore diluce:
XX1277 a doppio stadio(tipo I.L.)
Portata (in nottestellata):
- 200 – 300 m sagomaumana;
- 600 – 1.000 m mezzocorazzato.
alimentazione: 2 batterie NiCdautonomia: 40 ore (uso intermittente)Peso: 1,950 Kglunghezza: 340 mmlarghezza: 170 mmaltezza: 110 mmimpermeabilità: 1 mtemperatura diesercizio: da – 40°C + 55°C
4. Riferimenti
TER-20-5855-0003-24-00B000 Ministero della DifesaDGAT - Ed. mar. 1985.
Fig. 185
199
CANNOCCHIALE PASSIVO AD INTENSIFICAZIONE DILUCE TIPO “RS4 MC”
1. Scopo
Il cannocchiale passivo RS4MC è impiegato comeapparato per l’osservazione ed il puntamento notturno(seppur non di ultima generazione).Il suo funzionamento è completamente passivo: la lucedisponibile nell’ambiente è intensificata elettronicamentein modo che la scena possa essere osservata anche nellenotti più buie senza bisogno di alcuna sorgente diilluminazione artificiale e, pertanto, senza alcun rischioper l’operatore di essere individuato.Il cannocchiale passivo è alimentato indipendentementeda batterie incorporate e non necessita di altri apparatiausiliari per il suo impiego; lo strumento può essereanche alimentato da comuni pile commerciali.L’RS4MC viene fornito in due differenti versioni destinatead equipaggiare la mitragliatrice MG 42/59 e la Browning12.7 ma, mediante l’ausilio dell’impugnatura manuale,
Fig. 186
199
CANNOCCHIALE PASSIVO AD INTENSIFICAZIONE DILUCE TIPO “RS4 MC”
1. Scopo
Il cannocchiale passivo RS4MC è impiegato comeapparato per l’osservazione ed il puntamento notturno(seppur non di ultima generazione).Il suo funzionamento è completamente passivo: la lucedisponibile nell’ambiente è intensificata elettronicamentein modo che la scena possa essere osservata anche nellenotti più buie senza bisogno di alcuna sorgente diilluminazione artificiale e, pertanto, senza alcun rischioper l’operatore di essere individuato.Il cannocchiale passivo è alimentato indipendentementeda batterie incorporate e non necessita di altri apparatiausiliari per il suo impiego; lo strumento può essereanche alimentato da comuni pile commerciali.L’RS4MC viene fornito in due differenti versioni destinatead equipaggiare la mitragliatrice MG 42/59 e la Browning12.7 ma, mediante l’ausilio dell’impugnatura manuale,
Fig. 186
200
può essere impiegato come dispositivo di osservazionenotturna.
2. Dotazione
Il cannocchiale passivo RS4MC costituisce dotazione direparto delle unità di Fanteria.
Fig. 187: RS4 MC abbinata a mitragliatrice Browning 12,7
200
può essere impiegato come dispositivo di osservazionenotturna.
2. Dotazione
Il cannocchiale passivo RS4MC costituisce dotazione direparto delle unità di Fanteria.
Fig. 187: RS4 MC abbinata a mitragliatrice Browning 12,7
201
3. Caratteristiche tecniche
n. di ingrandimenti: 4 xcampo di vista: 10°Regolazione diottrica: da – 5 D a + 5 Dtubo intensificatore diluce: XX1420 ibrido (tipo I.L.)
portata: 800 malimentazione: 2 batterie VARTA 501 RSautonomia: 14 ore (uso intermittente)Peso: 1,930 Kglunghezza: 300 mmlarghezza: 110 mmaltezza: 180 mmimpermeabilità: 1 mtemperatura diesercizio: da –30°C + 50°C
4. Riferimenti
TER-10-6650-0013-14-00B000 Ministero della DifesaDGAT Ed. gen. 1985.
Fig. 188: RS4 MC abbinata a mitragliatrice MG 42/59
202
SISTEMA DI PUNTAMENTO E VISIONE NOTTURNA PERSISTEMA D’ARMA C/C MILAN “GCTS3(k)1”
1. Scopo
Il GTCS3 è un sistema all’infrarosso termico checonferisce al sistema missilistico c/c MILAN capacità diosservazione, puntamento e tiro in condizioni di limitatavisibilità e in luce notturna, con prestazioni dello stessoordine di quelle diurne.L’apparato di consente di usare il MILAN non solo controbersagli visibili ma anche contro bersagli occultati.A questo scopo il GTCS3 osserva la scena nella banda IRe, dopo averla convertita nel visibile, la sovrappone allascena visibile osservata direttamente dal congegno otticodel MILAN.L’alimentazione elettrica è fornita da una batteriaricaricabile fissata all’esterno dell’alloggiamento.Durante il funzionamento, il ricevitore IR è mantenutoalla temperatura di regime mediante un sistemacriogenico alimentato da una bombola di aria compressa,
Fig.189
202
SISTEMA DI PUNTAMENTO E VISIONE NOTTURNA PERSISTEMA D’ARMA C/C MILAN “GCTS3(k)1”
1. Scopo
Il GTCS3 è un sistema all’infrarosso termico checonferisce al sistema missilistico c/c MILAN capacità diosservazione, puntamento e tiro in condizioni di limitatavisibilità e in luce notturna, con prestazioni dello stessoordine di quelle diurne.L’apparato di consente di usare il MILAN non solo controbersagli visibili ma anche contro bersagli occultati.A questo scopo il GTCS3 osserva la scena nella banda IRe, dopo averla convertita nel visibile, la sovrappone allascena visibile osservata direttamente dal congegno otticodel MILAN.L’alimentazione elettrica è fornita da una batteriaricaricabile fissata all’esterno dell’alloggiamento.Durante il funzionamento, il ricevitore IR è mantenutoalla temperatura di regime mediante un sistemacriogenico alimentato da una bombola di aria compressa,
Fig.189
203
mentre una cartuccia deumidificatrice provvede adeliminare tracce di umidità all’interno dell’alloggiamento.
2. Dotazione
Il GTCS3 costituisce dotazione d’arma del sistema c/cMILAN ed è quindi in dotazione alle compagnie c/c delleunità di Fanteria.
Fig. 190: sistema GCTS3(k)1 montato su sistema d’armac/c MILAN durante l’Operazione “Antica Babilonia” - Iraq
203
mentre una cartuccia deumidificatrice provvede adeliminare tracce di umidità all’interno dell’alloggiamento.
2. Dotazione
Il GTCS3 costituisce dotazione d’arma del sistema c/cMILAN ed è quindi in dotazione alle compagnie c/c delleunità di Fanteria.
Fig. 190: sistema GCTS3(k)1 montato su sistema d’armac/c MILAN durante l’Operazione “Antica Babilonia” - Iraq
204
3. Caratteristiche tecniche
n. ingrandimenti: 1 xcampo otticoreale IR:
-3,3° x 6.6° (campo largo)-1,6° x 3,2° (campo stretto)
Portata utile:
-distanza di scoperta: 2.000 m.;-distanza di riconoscimento:1.500 m.;
-distanza di identificazione:1.200 m..
Alimentazione: batteria ricaricabile da 24 VAlimentazionesistema criogenico:
bombola di aria compressaricaricabile
autonomia: 2 orePeso: 13,00 Kglunghezza: 553 mmlarghezza: 236 mmaltezza: 353 mmUmidità relativamassima: 95%
temperatura diesercizio: da –30°C + 50°C
4. Riferimenti
TER-10-5855-0019-14-00B000 Ministero della DifesaDGAT Ed. feb. 1993.
205
STAZIONE METEOROLOGICA PORTATILE“KESTREL 4500NV”
1. Scopo
La stazione metereologica portatile KESTREL 4500 NV èun dispositivo estremamente leggero, compatto edrobusto che in grado di effettuare le seguentimisurazioni:- Velocità del vento;- Temperatura;- Freddo sotto vento;- Umidità;- Indice del calore;- Punto di umidità;- Bulbo umido;- Pressione barometrica;- Altitudine;- Altitudine di densità.I dati possono essere letti facilmente sul display il qualeè personalizzabile dall’operatore; per la notte, dispone diuna retroilluminazione rossa (che non causa il fenomeno
Fig.191
206
dell’abbagliamento/cecità per l’operatore risultando didifficile individuazione all’osservazione avversaria).Il Kestrel 4500 NV risulta un ausilio estremamente utileper i nuclei tiratori scelti dei rgt. di Fanteria i quali, pernatura ed impiego, necessitano di effettuare tiri diprecisione a lunga gittata.Il dispositivo è corredato dal seguente kit:- treppiede;- custodia;- interfaccia per trasferimento dati a PC.
2. Dotazione
La stazione metereologica portatile KESTREL 4500 NVcostituisce dotazione di reparto delle unità di Fanteria.
Fig. 192: stazione KESTREL e kit accessori
207
Fig. 193 e 194: stazione Kestrel impiegataper addestramento nuclei tiratori scelti
Fig. 194
Fig. 193
208
3. Caratteristiche tecniche
GENERALIPeso: 102 gr.
unità di misuradisponibili:
personalizzabile impostandoqualsiasi unità di misurainternazionale
dimensioni: 12.7 x 4.5 x 2.8 cm.alimentazione: 2 batterie alcaline AAAtemperatura difunzionamento: da – 20°C a + 60°C
4. Riferimenti
“Manuale delle Istruzioni per Kestrel 4000 serie” ver.4.29 ALL ditta NIELSEN-KELLERMAN– Ed. 2013.
209
CANNOCCHIALE DI PUNTAMENTO DIURNO/NOTTURNOPER ARMA INDIVIDUALE “LYNX”
1. Scopo
Il cannocchiale Lynx è uno strumento portatile, adalimentazione elettrica a batterie, ottico-elettronico,diurno e notturno, operativo durante l’intero arco delgiorno (24 ore), utilizzato per l’osservazione ed ilpuntamento delle armi individuali.Il cannocchiale è dotato di reticolo standard NATO aproiezione per entrambi i canali diurno e notturno edinoltre di filtro antilaser del tipo interferenziale per laprotezione dell’occhio durante l’uso diurno.L’obiettivo è permanentemente protetto da un paralucedai raggi solari e dalla radiazione laser incidente adangoli elevati.Nell’uso notturno il Lynx amplifica la debole luce riflessadella scena in modo che la scena osservata risultachiaramente visibile all’operatore; il cannocchiale non
Fig.195
209
CANNOCCHIALE DI PUNTAMENTO DIURNO/NOTTURNOPER ARMA INDIVIDUALE “LYNX”
1. Scopo
Il cannocchiale Lynx è uno strumento portatile, adalimentazione elettrica a batterie, ottico-elettronico,diurno e notturno, operativo durante l’intero arco delgiorno (24 ore), utilizzato per l’osservazione ed ilpuntamento delle armi individuali.Il cannocchiale è dotato di reticolo standard NATO aproiezione per entrambi i canali diurno e notturno edinoltre di filtro antilaser del tipo interferenziale per laprotezione dell’occhio durante l’uso diurno.L’obiettivo è permanentemente protetto da un paralucedai raggi solari e dalla radiazione laser incidente adangoli elevati.Nell’uso notturno il Lynx amplifica la debole luce riflessadella scena in modo che la scena osservata risultachiaramente visibile all’operatore; il cannocchiale non
Fig.195
210
emette luce visibile o infrarossa (eccetto chedall’oculare) che possa essere rilevata dal nemico.Il Lynx, mediante apposita interfaccia , può esseremontato sulla serie AR 70/90 e su mitragliatrice FNMINIMI.Il contenitore è dotato di apposita valvola per lapressurizzazione interna in caso di trasporto aereo.
2. Dotazione
Il cannocchiale Lynx costituisce dotazione di repartodelle unità di Fanteria.
Fig. 196: impiego del Lynx su fucile Beretta AR 70/90
210
emette luce visibile o infrarossa (eccetto chedall’oculare) che possa essere rilevata dal nemico.Il Lynx, mediante apposita interfaccia , può esseremontato sulla serie AR 70/90 e su mitragliatrice FNMINIMI.Il contenitore è dotato di apposita valvola per lapressurizzazione interna in caso di trasporto aereo.
2. Dotazione
Il cannocchiale Lynx costituisce dotazione di repartodelle unità di Fanteria.
Fig. 196: impiego del Lynx su fucile Beretta AR 70/90
211
3. Caratteristiche tecniche
n. di ingrandimenti: 3,3 xcampo di vista: 10,5°tubo I.L.: III^ generazioneluminosità reticolo: regolabilealimentazione: 2 batterie alcaline tipo AAPeso: 1,470 Kglunghezza: 203 mmlarghezza: 156 mmaltezza: 140 mmimpermeabilità: notemperatura diesercizio: da – 50°C + 60°C
4. Riferimenti
- TER-10-5855-4005-14-00B000 “Istruzioni per l’uso ela piccola manutenzione del cannocchialediurno/notturno Lynx per armi portatili” Ministero dellaDifesa DGAT - Ed. feb. 2000;
- TER-10-5855-4005-14-00S100 “Istruzioni per ilmontaggio del cannocchiale diurno/notturno Lynx sumitragliatrice MINIMI Cal. 5,56 mm” Ministero dellaDifesa DGAT - Ed. feb. 2003.
Fig. 197: impiego del Lynx su mitragliatrice leggera MINIMI
211
3. Caratteristiche tecniche
n. di ingrandimenti: 3,3 xcampo di vista: 10,5°tubo I.L.: III^ generazioneluminosità reticolo: regolabilealimentazione: 2 batterie alcaline tipo AAPeso: 1,470 Kglunghezza: 203 mmlarghezza: 156 mmaltezza: 140 mmimpermeabilità: notemperatura diesercizio: da – 50°C + 60°C
4. Riferimenti
- TER-10-5855-4005-14-00B000 “Istruzioni per l’uso ela piccola manutenzione del cannocchialediurno/notturno Lynx per armi portatili” Ministero dellaDifesa DGAT - Ed. feb. 2000;
- TER-10-5855-4005-14-00S100 “Istruzioni per ilmontaggio del cannocchiale diurno/notturno Lynx sumitragliatrice MINIMI Cal. 5,56 mm” Ministero dellaDifesa DGAT - Ed. feb. 2003.
Fig. 197: impiego del Lynx su mitragliatrice leggera MINIMI
212
ACCESSORIO TRIVALENTE PER FUCILE BERETTAARX 160 CAL 5,56 MM NATO - CANNA 12”
1. Scopo
Il fucile ARX 160 cal 5,56 X 45 mm NATO è statoconcepito come piattaforma modulare idonea ad essereimpiegata con il massimo dell’efficacia in tutte quellesituazioni operative dove l’arma individuale è chiamataa svolgere un ruolo primario.Tra i numerosi accessori a disposizione, figural’Accessorio Trivalente il quale si compone di:- Canna specifica da 12” ottimizzata per
l’accoppiamento con compensatore trivalente;- Compensatore trivalente.L’uso dell’accessorio trivalente, che può essereimmediatamente montato all’arma sostituendone lacanna, presenta i seguenti vantaggi operativi:- Riduzione importante del rumore allo sparo;- Riduzione massiccia fino ad eliminazione totale della
vampa allo sparo;- Riduzione del rilevamento dell’arma durante il tiro
rapido sia a colpo singolo che a brevi raffiche.L’utilizzo dell’Accessorio Trivalente comporta le seguentiattenzioni da applicare nell’uso operativo:
Fig.198
213
- variazione del punto d’impatto della rosata (nonpercepibile alle brevi distanze d’ingaggio) nelpassaggio fra canna con e canna senza accessoriotrivalente;
- Necessità di far raffreddare l’accessorio dopo circa 60colpi sparati in rapida sequenza o a raffica continua;
- Leggero incremento di peso sempre comunqueinferiore alla eventuale applicazione di un silenziatoretradizionale;
- Incremento della lunghezza totale dell’arma (chediventa simile ad una lunghezza con canna da 16”).
2. Dotazione
L’Accessorio Trivalente è destinato a costituire dotazionedi reparto delle unità di Fanteria.
Fig. 199: comparazione della vampa di sparo senzae con accessorio trivalente
213
- variazione del punto d’impatto della rosata (nonpercepibile alle brevi distanze d’ingaggio) nelpassaggio fra canna con e canna senza accessoriotrivalente;
- Necessità di far raffreddare l’accessorio dopo circa 60colpi sparati in rapida sequenza o a raffica continua;
- Leggero incremento di peso sempre comunqueinferiore alla eventuale applicazione di un silenziatoretradizionale;
- Incremento della lunghezza totale dell’arma (chediventa simile ad una lunghezza con canna da 16”).
2. Dotazione
L’Accessorio Trivalente è destinato a costituire dotazionedi reparto delle unità di Fanteria.
Fig. 199: comparazione della vampa di sparo senzae con accessorio trivalente
214
3. Caratteristiche tecniche
Lunghezza dell’arma con calcioretratto e accessorio montato 845 mm
Lunghezza Trivalente 166 mmDiametro 39 mmPeso 530 gr.Riduzione del rumore Circa 25 dB A
4. Riferimenti
- Certificato di omologazione n. 03/2014 di Ministerodella Difesa DGAT datato 10 mar. 2014;
- rapporto di Prova “omologazione canna 12” concompensatore trivalente per ARX160 cal. 5,56 X 45”RP0202 Rev. 00 – ditta Pietro Beretta S.p.A. in data18 nov. 2011.
Fig. 200: canna da 12” con accessorio trivalente montata
215
OTTICA D’ASSALTO TRIJICON “ACOG 4X32”
1. Scopo
L’ottica Trijicon ACOG 4x32 è un ottica di puntamentod’assalto applicabile mediante apposita interfaccia suifucili serie AR 70/90 o direttamente sulla slitta Picatinnydei fucili serie ARX 160.L’ottica, semplice da usare ed estremamente precisa, èparticolarmente indicata per l’impiego da parte di:- truppe di tiratori scelti (in particolare per
l’osservatore);- unità speciali;- tiratori esperti delle unità di fanteria.L’ottica è particolarmente resistente agli urti anche incondizioni estreme, non usa batterie, non richiedeparticolare manutenzione ed è inoltre impermeabile sinoalla profondità di 30 metri.Una delle caratteristiche peculiari, è data dal congegno dipuntamento che non impiega circuiti elettronici ma unsofisticato sistema di fibre ottiche che convogliano la luceambientale sul prisma di inversione garantendo unriferimento perfettamente visibile anche in pieno giorno;
Fig.201
216
al contrario, in condizioni di scarsa visibilità, sfrutta glielementi al trizio quali sorgenti di luce perl’illuminamento del reticolo di puntamento.Con l’inserimento della relativa interfaccia picatinny,l’ottica può essere montata su tutte le armi in dotazionealla Fanteria.
2. Dotazione
L’ottica Trijicon ACOG 4x32 costituisce dotazione direparto delle unità di Fanteria.
Fig.202: ACOG 4X32 montata su mitragliatrice FN MINIMI
Fig.203: ACOG 4X32 in combinazione con visore AN/PVS 21
217
3. Caratteristiche tecniche
n. di ingrandimenti: 4 xLente obiettivo: 32 mmCampo di vista 7°alimentazione: non impiega batteriePeso: 238 grimpermeabilità: subacquea sino a 30 mAttività trizio: 100 millcurescocca: in alluminio T6
4. Riferimenti
“Manuale dell’operatore” – N. SW370-B5-OPI-010 rev A -Trijicon Incorporation Ed. 1996.
Fig.204: Trijicon ACOG 4X32 montata su fucile ARX 160
218
OTTICA A PUNTO ROSSO “AIMPOINT COMP M2”
1. Scopo
L’Aimpoint COMP M 2 è un sistema per la mira rapida deltipo “red dot” (a punto rosso).Permette di vedere un puntatore laser virtuale sulbersaglio (in realtà non viene proiettato, ma è visibilesolo guardando nel mirino).Permette di mirare anche con entrambi gli occhi aperti e,per tale motivo, è particolarmente indicato nel tiroistintivo.Può essere impiegato in condizioni di zero visibilità, acondizione che:- il tiratore sia dotato di visore notturno individuale;- sull’arma sia montato un piccolo intensificatore di luce
in tandem con l’Aimpoint, grazie alla lunghezza dellaslitta “PICATINNY”.
L’Aimpoint impiega un sistema semplice: un led emetteluce che viene riflessa da un prisma situato in un sistemadi lenti, prive di ingrandimenti, e trattate con unaspeciale pellicola per contrastare la riduzione diluminosità (coating).
Fig.205
219
Il sistema è alimentato da una piccola batteria a lungadurata.
2. Dotazione
L’Aimpoint COMP M 2 costituisce dotazione di repartodelle unità di Fanteria.
Fig.206: impiego dell’AIMPOINT su fucile Beretta AR 70/90
Fig.207: impiego dell’AIMPOINT su fucile Beretta ARX 160
220
Fig.209: AIMPOINT in combinazione con visore notturno AN-PVS 21
Fig. 209
Fig. 208
220
Fig.209: AIMPOINT in combinazione con visore notturno AN-PVS 21
Fig. 209
Fig. 208
221
3. Caratteristiche tecniche
ingrandimento: 1 x
punto rosso:
10 regolazioni:- 4 per NVG (impiego notturno)- 6 per impiego diurno (di cui 1
in condizioni di estremaluminosità)
alimentazione: 1 batteria al Litio da 3 V mod.DL1/3N oppure 2L76
peso: 220 grlunghezza: 130 mmlarghezza: 55 mmaltezza: 55 mmimpermeabilità: subacqueo sino a 25 mtemperatura diesercizio: da – 45°C a + 70°C
scocca: in alluminio ad alta resistenza
4. Riferimenti
“Manuale dell’operatore” – Aimpoint AB Ed. 2004.
222
INTENSIFICATORE DI IMMAGINI “SIMRAD KN250MK2”
1. Scopo
L’intensificatore di immagini SIMRAD KN250MK2 è unostrumento passivo che sfrutta la luce disponibiledell’ambiente circostante, come unità aggiuntiva, aitradizionali sistemi ottici per la visione diurna, telemetrilaser ed altri sistemi diurni per le immagini.Il sistema può utilizzare tubi intensificatori di luce da 18mm. sia della II^ che della III^ generazione, ha uningrandimento X1 e non emette radiazioni impedendocosì la propria individuazione da tutti i tipi di rilevatori.Concettualmente, la luce proveniente da un oggettoviene intensificata e, attraverso l’interfaccia dicollegamento, viene quindi proiettata sull’ottica dellalinea di mira dell’arma senza interferire con la precisionemeccanica di quest’ultima.Il sistema SIMRAD KN250MK2 si compone di:2. KN250MK2 intensificatore di immagini;3. borsa di trasporto;4. kit pulizia lenti e batterie.
Fig.210
223
2. Dotazione
L’intensificatore di immagini SIMRAD KN250MK2costituisce dotazione di reparto delle unità di Fanteria.
Fig.212: KN250MK2 montata su fucile di precisione BARRET
Fig.211: KN250MK2 montata su ottica LEUPOLD MK4
224
3. Caratteristiche tecniche
numero diingrandimenti: X 1 ±1%
campo visivo: 12°tubointensificatore:
II^ e III^ generazione di tubipiatti da 18 mm
messa a fuoco: fissa o da 25 m fino ad ∞alimentazione: 2 batterie AA alcaline da 1,5 Vautonomia: ≥ 80 ore (a 20°C)Peso: 1,388 Kgtemperaturaoperativa: da – 40°C + 52°C
4. Riferimenti
Manuale d’Uso n. P3388I “SIMRAD KN250MK2Intensificatore di Immagini” rev. 0 – ditta SimradOptronics.
Fig.213
225
OTTICA D’ASSALTO A DOPPIO CAMPO DI VISTA“SPECTER DR1x4”
1. Scopo
L’ottica Specter DR 1X4 è un ottica di puntamentod’assalto applicabile sui fucili serie AR 70/90 (medianteapposita interfaccia) o direttamente sulla slitta Picatinnydei fucili serie ARX 160.L’ottica è progettata per l’impiego in funzione “both eyesopen” (entrambi gli occhi aperti - a distanza di circa 7cm) e fornisce al tiratore 2 campi di vista distinti chepossono essere selezionati rapidamente tramite una levalaterale:- il primo con ingrandimento 1X e “red dot” assicura
tempi di reazione rapidissimi;- il secondo con ingrandimento 4X ed un reticolo
balistico di puntamento illuminabile consente ingaggidi precisione a lunghe distanze.
Sostanzialmente, l’ottica Specter DR 1X4 fornisce 4modalità di ingaggio:
- “CQB”: ingrandimento 1X e red dot;- “Long Range Red Dot”: ingrandimento 4X e red dot;
Fig.214
226
- “Long Range Crosshair”: ingrandimento 4X e reticolo dipuntamento illuminato;
- “Rain Sight”: in caso di pioggia battente e situazioni diemergenza.
L’ottica necessita di essere azzerata solamente la primavolta che viene montata sull’arma ed è progettata perl’impiego con visore notturno ad intensificazione di luceper armi portatili “AN/PVS 22”.L’intensità di illuminazione del punto rosso e del reticolodi puntamento può essere regolata rispettivamente in 5diverse posizioni, 2 delle quali riservate all’impiego convisori notturni e le rimanenti 3 per uso diurno econdizioni di scarsa illuminazione.
2. Dotazione
L’ottica Specter DR 1X4 costituisce dotazione di repartodelle unità di Fanteria.
Fig.215: campo di vista ottica Specter DR nelle posizioni 1X e 4X
227
Fig.217: Specter DR in modalità 4X e “red dot” acceso
Fig.216
228
3. Caratteristiche tecniche
numero diingrandimenti: 1 x 4 x
campo di vista 26° 6½°lente obiettivo: 32 mmlunghezza: 184 mmlarghezza: 76 mmaltezza: 76 mmpeso: 640 gralimentazione: batteria al Li mod. DL 1/3Nautonomia difunzionamento:
300 h min (al max.dell’intensità)
temperatura difunzionamento: da -40°C a +65°C
impermeabilità: >2 h sino a 20 mscocca: Hard Anodized (Classe III)
4. Riferimenti
“Specter DR Dual-Field of View Optical Sight - Operator’sManual” – N. OPM 003 rev. C - Raytheon ELCAN OpticalTechnologies Inc. Ed. 2011.
229
SISTEMA MINIMONOCULARE TERMICO“WTM-000-A16”
1. Scopo
Il dispositivo minimonoculare termico per montaggio suarma WTM-000-A16 (Weapon Thermal miniMonocular) èun sistema ottico termico per l’acquisizione di immagini,dotato di puntatore laser (a raggi IR oppure visibili), ingrado di immagazzinare le immagini in formato digitale.Il WTM è in grado di acquisire termicamente immaginipermettendo all’operatore di osservare ed identificareobiettivi e/o bersagli in condizioni avverse (pioggia,fumo, nevischio ed in condizioni di bassa o totalmenteassente illuminazione).Il sistema di immagazzinamento digitale delle immaginipermette l’acquisizione, la memorizzazione, lavisualizzazione immediata ed il download su PC delleimmagini termiche (la capacità di memoria è pari a 160immagini circa).Il WTM può essere impiegato in diverse modalità:- su arma: mediante interfaccia per slitta Picatinny;
Fig.218
230
- su tripode standard;- su sistemi “helmet mount” serie AN/PVS;- tenuto semplicemente in mano.Il dispositivo è molto resistente ed è facilmentetrasportabile dall’operatore tramite una piccola custodiache racchiude l’apparato e l’intero kit di accessori indotazione.
2. Dotazione
Il dispositivo minimonoculare termico per montaggio suarma WTM-000-A16 costituisce dotazione di repartodelle unità di Fanteria.
Fig.219: WTM-000-A16 montato su fucile ARX 160
231
Fig.220 e 221: WTM-000-A16: custodia, dispositivo e kitaccessori
Fig.220
Fig.221
232
3. Caratteristiche tecniche
campo di vista 29,25°lunghezza: 150 mmlarghezza: 80 mmaltezza: 54 mmpeso: 360 gralimentazione: 2 batterie al Li mod. DL123Aautonomia difunzionamento: 4 h (funzionamento continuo)
temperatura difunzionamento: da -34°C a +49°C
impermeabilità: 2 h sino a 20 mpotenza emissionelaser IR: 0,6 mW
potenza emissionelaser VISIBILE: 4,3 mW
4. Riferimenti
“Sistema Minimonoculare Termico per montaggio suarma WTM-000-A16 – Manuale d’uso” – n. MTMA2A4-TMrev.2 traduzione della ditta Selenia 2000 S.r.L. Ed. ago.2012.
233
ILLUMINATORE E PUNTATORE LASER PER ARMIPORTATILI “AN/PEQ-2A”
1. Scopo
L'AN/PEQ-2A è un mirino laser per i fucili d'assalto dotatidi slitte Picatinny.L'AN/PEQ-2A può essere utilizzato comepuntatore/illuminatore a mano oppure montatosull’arma per dirigere accuratamente il fuoco, illuminaree designare bersagli.Il mirino AN/PEQ-2A ha due emettitori laserall'infrarosso; il primo raggio laser, più stretto, serve permirare il bersaglio mentre l'altro, ampio, serve per"illuminare" la zona circostante. I raggi laser possonoessere visti soltanto per mezzo di un visore notturno.Il pulsante per la regolazione dei due laser non li mettein funzione; per accenderli vi è un interruttore separatoin cima al dispositivo.Il mirino è resistente all'acqua fino a 20 m di profonditàe funziona con due pile alcaline.Il sistema ha due infrarossi emettitori, un fascio laserstretto utilizzato per puntare il fucile, ed un fascio largoutilizzato per illuminare gli obiettivi.
Fig.222
234
I fasci laser possono essere visti solo attraverso sistemiper la visione notturna ed ogni fascio può essereazzerato e regolato in modo indipendente.A seguire, tabella esplicativa delle sei diverseconfigurazioni offerte dal sistema:
Modo Marcatura Laser Targeting Illuminatore IR
0 OFF spento spento
1 AIM bassa potenza spento
2 DUAL LO bassa potenza bassa potenza
3 AIM HI alto potere spento
4 DUAL LO / HI alto potere bassa potenza
5 DUAL HI alto potere alto potere
2. Dotazione
L'AN/PEQ-2A costituisce dotazione di reparto delle unitàdi Fanteria.
Fig.223: AN/PEQ-2A montato su fucile ARX 160
235
3. Caratteristiche tecniche
Peso: 213 gr. (completo di batterie)lunghezza: 16,26 cmlarghezza: 7,12 cmaltezza: 3,05 cm
potenza in uscita: - puntatore: 25 mW;- illuminatore: 30 mW.
divergenza raggio: - puntatore: 0,5 mrad;- illuminatore: 1,0 – 115 mrad.
4. Riferimenti
- Operator Manual for the Target Pointer IlluminatorLight AN/PEQ-2A” ITP-2A Manual – ditta InsightTechnology Inc. rev. 1 - Ed. lug. 2009;
- TER S.N. “Istruzione per l’Uso e/o la PiccolaManutenzione dell’Illuminatore e Puntatore LaserAN/PEQ-2A” Ministero della Difesa DGAT Ed. nov.2010.
Fig.224
236
ILLUMINATORE E PUNTATOTORE LASER PER ARMIPORTATILI “AN/PEQ-15”
1. Scopo
L'AN/PEQ-15 è un mirino laser di ultima generazione perfucili d'assalto dotati di slitte Picatinny; conosciutoanche come ATPIAL “Advanced target PointerIlluminator Aiming Light”, ha sostituito il modelloAN\PEQ-2A ed è stato apprezzato fin da subito per ilminor ingombro e per le maggiori funzioni rispetto alsuo predecessore.Analogamente all’AN/PEQ-2A, il mirino AN/PEQ-15 hatre emettitori laser (i primi due raggi laser, più stretti,serve per mirare il bersaglio in modalità IR o visibile,mentre l'altro, ampio, serve per "illuminare" la zonacircostante) ma, una delle modifiche sostanzialiapportate, consiste nella multifunzionalità del diodolaser, il quale può essere impiegato in modalità “visibile”ed IR; di conseguenza non è piùnecessario/indispensabile per il soldato essere dotato divisore notturno. Il pulsante per la regolazione dei due
Fig.225
237
laser non li mette in funzione; per accenderli vi è uninterruttore separato in cima al dispositivo.Il mirino è resistente all'acqua fino a 20 m di profonditàe funziona con due pile alcaline.Infine il mirino può montare diversi filtri sull’emettitorelaser che conferiscono una precisa forma geometrica alpunto proiettato così da facilitare la coordinazione e lasicurezza nell’ambito della squadra/plotone.Analogamente all’AN/PEQ-2A, anche l’ AN/PEQ-15utilizza un blocco di sicurezza, per finalità addestrative,che limita la potenza emessa dal diodo laser (di tipo non“eye safe”).
2. Dotazione
L'AN/PEQ-15 costituisce dotazione di reparto delle unitàdi Fanteria.
Fig.226: AN/PEQ-15 montato su fucile ARX 160
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3. Caratteristiche tecniche
Peso: 216 gr. (completo di batterie)lunghezza: 11,7 cmlarghezza: 7,1 cmaltezza: 4,1 cm
potenza inuscita:
- laser visibile: 4,0 mW;- laser IR: 25 mW (high) – 0,6 mW (low);- illuminatore IR: 30 mW (high) – 3,5
mW (low).
divergenzaraggio:
- laser visibile: 0,5 mrad;- laser IR: 0,5 mrad;- illuminatore IR: da 1 a 105 mrad.
portata:
- laser visibile: > 25 m;- laser IR: > 600 m (low) – 2.000 m
(high);- illuminatore IR: > 2.000 m.
4. Riferimenti
“Manuale d’uso Illuminatore e Puntatore Laser avanzatoper Acquisizione bersaglio ATP-000-A21” ATP-TM-SPrev. 2 – traduzione ditta Selenia 2000 Ed. ago. 2012.
Fig.227: AN/PEQ-15 (e ACOG 4x32) montati su fucile ARX 160
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SISTEMA BINOCULARE INDIVIDUALE PER LA VISIONENOTTURNA “AN-PVS 15”
1. Scopo
Il sistema di III^ generazione AN-PVS 15 permette divedere in assenza di luce naturale ed artificiale,sfruttando la residua luminosità in qualsiasi ambiente.L'apparato incrementa le capacità operative in ambientenotturno o in condizioni di limitata visibilità delle minoriunità dell'Arma base consentendo.- l'osservazione;- il puntamento dell'arma individuale per il tiro
istintivo;- il pilotaggio o la guida di mezzi non dotati di
strumentazione notturna idonea;- lo svolgimento di pattugliamenti od azioni di
combattimento in ambienti particolari checomportano repentini cambiamenti di luce, senza chele prestazioni dell'apparato ne risultino inficiate.
L’AN-PVS 15 si interfaccia con il sistema di adattamentoall'elmetto (che consente la regolazione verticale edorizzontale dell’insieme binoculare), oppure impiegato amano ed è dotato di una sorgente attiva IR che consente
Fig.228
239
SISTEMA BINOCULARE INDIVIDUALE PER LA VISIONENOTTURNA “AN-PVS 15”
1. Scopo
Il sistema di III^ generazione AN-PVS 15 permette divedere in assenza di luce naturale ed artificiale,sfruttando la residua luminosità in qualsiasi ambiente.L'apparato incrementa le capacità operative in ambientenotturno o in condizioni di limitata visibilità delle minoriunità dell'Arma base consentendo.- l'osservazione;- il puntamento dell'arma individuale per il tiro
istintivo;- il pilotaggio o la guida di mezzi non dotati di
strumentazione notturna idonea;- lo svolgimento di pattugliamenti od azioni di
combattimento in ambienti particolari checomportano repentini cambiamenti di luce, senza chele prestazioni dell'apparato ne risultino inficiate.
L’AN-PVS 15 si interfaccia con il sistema di adattamentoall'elmetto (che consente la regolazione verticale edorizzontale dell’insieme binoculare), oppure impiegato amano ed è dotato di una sorgente attiva IR che consente
Fig.228
240
l’effettuazione, a breve distanza, di attività quali lalettura di carte topografiche o documenti.
2. Dotazione
L’AN-PVS 15 costituisce dotazione di reparto delle unitàdi Fanteria.
Fig.230: visore notturno AN-PVS 15 in funzionamento
Fig.229
241
3. Caratteristiche tecniche
numero diingrandimenti: 1 x
campo visivo: 40°peso: 726 gr. (con batteria)dimensioni inmm.: 165 l X 124 l X 85 h
regolazionediottrie: da + 2 a -6
Alimentazione: 1 batteria tipo AA al Litio o Alcalinaautonomiabatteria: 24 h. a temperatura di 23°C
impermeabilità: sino a 20 m per circa 2 h.temperatura diesercizio: da -32 a +49 °C
4. Riferimenti
User Manual NVG AN/PVS-15” - ditta NORTHROPGRUMMAN, USA - Ed. apr. 2009.
Fig.231: AN-PVS 15: visione generale
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SISTEMA MONOCULARE INDIVIDUALE PER LAVISIONE NOTTURNA “AN-PVS 18”
1. Scopo
Il sistema monoculare di III^ generazione AN-PVS 18permette di vedere in assenza di luce naturale edartificiale, sfruttando la residua luminosità in qualsiasiambiente. L'apparato incrementa le capacità operative inambiente notturno o in condizioni di limitata visibilitàdelle minori unità dell'Arma base consentendo.- l'osservazione;- il puntamento dell'arma individuale per il tiro
istintivo;- lo svolgimento di pattugliamenti od azioni di
combattimento in ambienti particolari checomportano repentini cambiamenti di luce.
I sistemi monoculari, rispetto ai paritetici binoculari,presentano un impercettibile decadimento dellapercezione della profondità da parte dell’operatorecompensato però dalle caratteristiche di leggerezza eversatilità; difatti, l’AN-PVS 18, si interfaccia con ilsistema di adattamento all'elmetto (che consente il
Fig.232
242
SISTEMA MONOCULARE INDIVIDUALE PER LAVISIONE NOTTURNA “AN-PVS 18”
1. Scopo
Il sistema monoculare di III^ generazione AN-PVS 18permette di vedere in assenza di luce naturale edartificiale, sfruttando la residua luminosità in qualsiasiambiente. L'apparato incrementa le capacità operative inambiente notturno o in condizioni di limitata visibilitàdelle minori unità dell'Arma base consentendo.- l'osservazione;- il puntamento dell'arma individuale per il tiro
istintivo;- lo svolgimento di pattugliamenti od azioni di
combattimento in ambienti particolari checomportano repentini cambiamenti di luce.
I sistemi monoculari, rispetto ai paritetici binoculari,presentano un impercettibile decadimento dellapercezione della profondità da parte dell’operatorecompensato però dalle caratteristiche di leggerezza eversatilità; difatti, l’AN-PVS 18, si interfaccia con ilsistema di adattamento all'elmetto (che consente il
Fig.232
243
montaggio su occhio destro o sinistro), impiegato amano, oppure montato su arma in abbinamento ad unpuntatore laser principale; inoltre dispone di unasorgente attiva IR che consente l’effettuazione, a brevedistanza, di attività quali la lettura di carte topograficheo documenti.
2. Dotazione
L’AN-PVS 18 costituisce dotazione di reparto delle unitàdi Fanteria.
Fig.233
244
3. Caratteristiche tecniche
numero diingrandimenti: 1 x
campo visivo: 40°peso: 370 gr. (con batteria)dimensioni inmm.: 168 l X 90 l X 65 h
regolazionediottrie: da + 2 a -6
Alimentazione: 1 batteria tipo AA al Litio o Alcalinaautonomiabatteria: 24 h. a temperatura di 23°C
impermeabilità: sino a 20 m per circa 2 h.temperatura diesercizio: da -40 a +55 °C
4. Riferimenti
User Manual NVG AN/PVS-18” - ditta NORTHROPGRUMMAN, USA - Ed. feb. 2009.
Fig.234: visore notturno AN-PVS 18 in funzionamento
245
SISTEMA BINOCULARE INDIVIDUALE PER LA VISIONENOTTURNA “AN-PVS 21”
1. Scopo
Il sistema di III^ generazione Plus AN-PVS 21 permettedi vedere in assenza di luce naturale ed artificiale,sfruttando la residua luminosità in qualsiasi ambiente.Gli occhiali permettono al combattente di svolgeremissioni operative (sparare, paracadutarsi, correre,spostarsi su terreno accidentato, usare barche e veicoli esorvegliare) in condizioni di oscurità.Il blocco binoculare è composto da due blocchimonoculari (destro e sinistro).Ciascun blocco monoculare si compone di quattro identicisotto-blocchi:- obiettivo;- tubo intensificatore di immagini;- oculare;- combinatore d’immagini.L’insieme binoculare si interfaccia con il sistema diadattamento all'elmetto (che consente la regolazioneverticale ed orizzontale dell’insieme binoculare), oppurecon il sistema di imbracatura per la testa.
Fig.235
245
SISTEMA BINOCULARE INDIVIDUALE PER LA VISIONENOTTURNA “AN-PVS 21”
1. Scopo
Il sistema di III^ generazione Plus AN-PVS 21 permettedi vedere in assenza di luce naturale ed artificiale,sfruttando la residua luminosità in qualsiasi ambiente.Gli occhiali permettono al combattente di svolgeremissioni operative (sparare, paracadutarsi, correre,spostarsi su terreno accidentato, usare barche e veicoli esorvegliare) in condizioni di oscurità.Il blocco binoculare è composto da due blocchimonoculari (destro e sinistro).Ciascun blocco monoculare si compone di quattro identicisotto-blocchi:- obiettivo;- tubo intensificatore di immagini;- oculare;- combinatore d’immagini.L’insieme binoculare si interfaccia con il sistema diadattamento all'elmetto (che consente la regolazioneverticale ed orizzontale dell’insieme binoculare), oppurecon il sistema di imbracatura per la testa.
Fig.235
246
2. Dotazione
L’AN-PVS 21 costituisce dotazione di reparto delle unitàdi Fanteria.
Fig.237: visore notturno AN-PVS 21 in funzionamento
Fig.236
Fig.237
246
2. Dotazione
L’AN-PVS 21 costituisce dotazione di reparto delle unitàdi Fanteria.
Fig.237: visore notturno AN-PVS 21 in funzionamento
Fig.236
Fig.237
247
3. Caratteristiche tecniche
numero diingrandimenti: 1 x
campo visivo: 40°Distanza minimadi messa afuoco:
15 cm
risoluzione: 1,2 cy/mrAlimentazione: 2 batterie tipo AA al Litio o Alcaline
Durata dellebatterie:
- Tubi accesi : 18-24 ore (Litio) /8-12 ore (Alcaline)
- Tubi e IRLED bassi: 12-18 ore(Litio) / 6-8 ore (Alcaline)
- Tubi e IRLED alti: 6-8 ore (Litio)/ 4-6 ore (Alcaline)
impermeabilità: immersione in 3 m di acqua salatatemperatura diesercizio: da – 30°C + 52°C
4. Riferimenti
TER-10-5855-4032-12-00B000 “Sistema BinoculareIndividuale per la Visione Notturna AN/PVS-21 modello2733” Ministero della Difesa DGAT - Ed. ago. 2004.
Fig.238: AN-PVS 21: configurazioni possibili
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3. Caratteristiche tecniche
numero diingrandimenti: 1 x
campo visivo: 40°Distanza minimadi messa afuoco:
15 cm
risoluzione: 1,2 cy/mrAlimentazione: 2 batterie tipo AA al Litio o Alcaline
Durata dellebatterie:
- Tubi accesi : 18-24 ore (Litio) /8-12 ore (Alcaline)
- Tubi e IRLED bassi: 12-18 ore(Litio) / 6-8 ore (Alcaline)
- Tubi e IRLED alti: 6-8 ore (Litio)/ 4-6 ore (Alcaline)
impermeabilità: immersione in 3 m di acqua salatatemperatura diesercizio: da – 30°C + 52°C
4. Riferimenti
TER-10-5855-4032-12-00B000 “Sistema BinoculareIndividuale per la Visione Notturna AN/PVS-21 modello2733” Ministero della Difesa DGAT - Ed. ago. 2004.
Fig.238: AN-PVS 21: configurazioni possibili
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VISORE NOTTURNO AD INTENSIFICAZIONE DI LUCEPER ARMI PORTATILI “AN/PVS 22”
1. Scopo
Il dispositivo AN/PVS 22, è un visore notturno permontaggio su arma allineato con l’ottica diurna esistente(praticamente permette di notturnizzare l’ottica diurna).L’ AN/PVS 22 deve essere montato avanti l’ottica diurnaimpiegando la medesima slitta Picatinny e, essendosprovvisto di reticolo, non richiede regolazioni edallineamenti di sorta, permettendo al tiratore di compierele operazioni di montaggio/smontaggio sul camporapidamente senza doversi preoccupare di alcunaprocedura di regolazione .Dotato di sistema “Shock Mitigation System”, che riducein maniera significativa il livello d’urto indotto dall’arma,è possibile impiegarlo con tutte le armi portatili fino aifucili per tiratore scelto anche in calibro .50 (Barret).L’AN/PVS 22 utilizza un intensificatore di luce concompensazione automatica il quale assicura unarisoluzione elevata in qualsiasi condizione, anche critica,
Fig.239
249
senza dover regolare il GAIN (alba, crepuscolo, areeurbane, etc).Il dispositivo infine è dotato di una leva di sgancio rapido(azionabile con una sola mano) a comando singolo dibloccaggio che ne impedisce il distacco accidentale.
2. Dotazione
Il visore notturno “AN-PVS 22” costituisce dotazione direparto delle unità di Fanteria.
Fig.240: AN-PVS 22: n. ingrandimenti possibili
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Fig.241: AN-PVS 22 e kit accessori in dotazione
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3. Caratteristiche tecniche
lunghezza: 19,80 cmmessa a fuoco: da 10 m. a ∞Alimentazioneelettrica: 2 batterie tipo AA al Litio o Alcaline
Durata dellebatterie:
- > 20 ore (a -17° C);- > 8 ore (a -31° C);- > 50 ore (a 0° C).
impermeabilità: sigillato e riempito di azoto secco
4. Riferimenti
TER “Istruzione per l’uso e/o la Piccola Manutenzione delVisore Notturno per Armi Portatili AN/PVS-22” Ministerodella Difesa DGAT - Ed. nov. 2010.