Coltivazione Delle Piante Officinali

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  • 8/11/2019 Coltivazione Delle Piante Officinali

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    Coltivazione delle

    piante officinali

    Facolt di Farmacia

    A.A. 2005/06

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    Parte GeneraleEvoluzione della produzione nazionale per superficie coltivata e

    P.L.V. ( produzione lorda vendibile ).

    Il consumo di piante officinali nei paesi industrializzati caratterizzato danotevoli performance :

    Nei paesi aderenti all O.C.D.E. ( Organisation for economic co-operation anddevelopement ) le importazioni registrano un ritmo di incremento annuo del7,7%

    Negli stessi paesi , in termini economici, il mercato cresciuto da 53 milioni di $a 71 milioni di $, negli ultimi 10 anni lincrementocomplessivo del 34 %.

    Il Giappone ( mercato strategico ) registra un tasso di incremento medio annuodel 30 % , le importazioni sono passate da valori di 2,8 a 10,4 milioni di $.

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    Parte GeneraleEvoluzione della produzione nazionale per superficie coltivata e

    P.L.V. ( produzione lorda vendibile ).

    Fattori di incremento : Aumentato impiego di piante officinali per la estrazione di principi attivi utili in

    farmacologia e quali precursori di emisintesi chemio-farmaceutiche. Aumentato fabbisogno di piante officinali per preparazioni galeniche ed

    erboristiche Aumentato fabbisogno nei paesi in via di sviluppo ( Cina , India, paesi africani )

    nelle popolazioni che ancora non dispongono di farmaci industriali. Minore disponibilit di piante selvatiche

    Il mercato , inoltre, favorevolmente influenzato dalla pi generale tendenza adutilizzare prodotti ad elevati standard di sicurezza e qualit ( prodotti daagricoltura biologica, I.G.T., I.G.P. ) e dalla diffusa propensione ad un consumonaturale in senso lato.

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    Parte GeneraleEvoluzione della produzione nazionale per superficie coltivata e

    P.L.V. ( produzione lorda vendibile ).

    La superficie coltivata a piante officinali in Italia si attesta su valorinellordine di 3.000 Ha complessivi. Deve , comunque , essereregistrata la difficolt nel disaggregare dati che cumulano i valori relativia piante medicinali ( contenenti in uno o pi organi sostanze chepossono essere utilizzate a fini terapeutici o che siano precursori di

    emisintesi chemiofarmaceutiche ) piante aromatiche ( contenentesostanze penetranti che conferiscono caratteristiche organoletticheutilizzabili per usi condimentari ) e piante officinali ( piante impiegatenelle officine farmaceutiche per la produzione di specialit medicinali ).

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    Parte GeneraleEvoluzione della produzione nazionale per superficie coltivata e

    P.L.V. ( produzione lorda vendibile ).

    Dati di coltivazione in Italia ( ISAFA, 1999 )

    Regione Sup. ( Ha ) Specie coltivate

    Piemonte 578 Menta Piperita, lavanda elavandino, Iperico, Finocchio,Camomilla Romana, Camomilla

    Lombardia 45 Rosmarino, Iperico

    Liguria 51 Lavanda, Rosmarino

    Veneto 18 Echinacea

    Toscana 326 Lino, Camomilla, Echinacea,Malva

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    Parte GeneraleEvoluzione della produzione nazionale per superficie coltivata e

    P.L.V. ( produzione lorda vendibile ).

    Regione Sup. ( Ha ) Specie coltivate

    Puglia 73 Camomilla, Aneto,Liquirizia

    Sicilia 227 Manna, Origano, arancio

    fiore

    Sardegna 50 Zafferano, Eucalipto, Mirto

    Totale 3.342

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    Parte GeneraleEvoluzione della produzione nazionale per superficie coltivata e

    P.L.V. ( produzione lorda vendibile ).

    Raffronto della superficie coltivata nel 1989 e nel 1999

    Specie 1989 1999 Diff. %

    Anice verde 4,0 16 + 300Bardana 4,8 15,0 + 209

    Bergamotto 1500 1500 0

    Camomilla comune 6,4 171,0 +2.572

    Rosmarino 3,7 45,0 +1.116

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    Parte GeneraleEvoluzione della produzione nazionale per superficie coltivata e

    P.L.V. ( produzione lorda vendibile ).

    Specie 1989 1999 Diff. %

    Tarassaco officinale 1,0 12,0 + 1.100

    Menta piperita 415,3 238,0 - 43,0

    Dragoncello 122,5 1,9 -98Gelsomino 20,0 0,0 100

    Issopo 5,0 24,0 + 380

    Lavanda e Lavandino 78,4 133,0 70

    Liquirizia 75,5 146,0 93

    Manna ( frassino da manna ) 250 200 - 20

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    Parte GeneraleEvoluzione della produzione nazionale per superficie coltivata e

    P.L.V. ( produzione lorda vendibile ).

    Indicatori economico-produttivi di alcune specie

    Specie Prod. Unitaria

    ( q.li/ Ha )

    Note economiche e prezzi

    Anice verde 7-10 4,65- 6,20/ Kg.

    Bardana 87 Prezzi variabili. Da 1,29 a 5,16 ( bio) . Prod.fresco.

    Camomilla romana 162 4,13Kg ( pianta essiccata )olio

    essenziale da 309,90 a 361,50/Kgbio da464,80 a 774,40

    Rosmarino Da 50 ( Sud ) a100 ( Nord )

    1,03- 2,07/Kg ( fresco ) ; 5,16( conf. Vaschetta supermercato )

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    Parte GeneraleEvoluzione della produzione nazionale per superficie coltivata e

    P.L.V. ( produzione lorda vendibile ).

    Specie Prod. Unitaria

    ( q.li/ Ha )

    Note economiche e prezzi

    Tarassaco officinale 160 2,58-3,10/Kg

    Menta piperita 60-100 2,68- 15,49 ( prod.essiccatogrossisti erboristerie )

    51,64- 67,13 olio essenziale

    Dragoncello 80-100 2,07-10,33 ( fresco ) ; 6,20 (essiccato) ; 61,97 ( olio ess.)

    Issopo 100 1,45-2,07( fresco) ; 2,48-5,16 (bio ) ; 232,40 ( olio ess. )

    Lavanda e Lavandino 40-80 2,63/kg ( fresco )

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    Parte Generale.

    Principi di Agronomia

    La sostanza secca delle piante superiori composta per il 90-95 % dacomposti del carbonio derivati dalla organicazione del carbonio (fotosintesi clorofilliana ) . La assimilazione netta potenziale secondoLoomis e Williams corrisponde a 77 g /mq al giorno , corrispondenti a7,7 q.li ad Ha al giorno di sostanza secca. Infatti :

    In condizioni di copertura vegetale fitta ed omogenea il 92 % di energialuminosa intercettata dal vegetale ( 8 % riflessa per albedo ). Il 10 %

    , tuttavia , intercettato da pigmenti non fotosintetici ( es. pareti cellulari). Per ridurre una grammomolecola di CO2 in una di carboidratoservono 10 microeinstein ( fabbisogno quantico della fotosintesi ). Leperdite relative alla respirazione incidono per il 33 %. Fatte le opportunetrasformazioni in base al peso molecolare avremo 77 g / mq/ giorno.

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    Parte Generale.

    Principi di Agronomia

    Radiazione solare globale 500 cal/cmq

    Quanti totali 4.320 microE/cmq

    Perdite per riflessione - 360 microE/cmq

    Perdite per assorbimento inattivo - 432 microE/cmq

    Quanti assorbiti utili per la fotosintesi 3.528 microE/cmq

    Carboidrati prodotti ( moli di CH2O ) 353 micromoli/ cmq Perdite per respirazione ( 33 % ) - 116 micromoli/ cmq

    Produzione netta di CH2O 237 micromoli/ cmq= 2,37 moli/ mq

    2,37 moli CH2O x 30 g/mole ( 30 = peso molecolare del CH2O ) = 71 g / mq.

    Produzione massima di sostanza secca giornaliera = 71 g di sostanza organicax 100/92 ( CH2O il 92 % del peso secco essendo l8% costituenti diversi da C,

    H, O) = 77g/mq = 77 q.li / Ha.

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    Parte Generale.

    Principi di Agronomia

    In realt , invece, laccrescimento massimo giornaliero registratooscilla intorno ai 50 g/ mq/ giorno ( Sorgo da foraggio ) , poich leproduzioni vegetali sono in realt molto inferiori a quelle teoricamentepossibili e dipendono in massima parte dalla intensit fotosintetica edalla durata della stagione vegetativa :

    Assimilazione netta = ( Intensit fotosintetica x durata fotosintesi )respirazione

    In certi casi, inoltre, per luomonon importante la produzione totale (biomassa totale ) ma la quota di questa che sotto forma di prodottoutile ( biomassa utile ), ad esempio il frutto e non il ramo in un fruttifero.

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    Parte Generale.

    Principi di Agronomia

    I fattori suscettibili di intervenire nella produzione e , quindi, di limitarele rese delle produzioni vegetali possono essere cos suddivisi :

    Fattori climatici

    Fattori nutrizionali ( principi di concimazione ) Anomalie pedologiche ( lavorazioni del terreno )

    Deficit di ossigeno

    Deficit di acqua ( principi di irrigazione )

    Competizione ( lavorazioni del terreno )

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    Parte Generale.

    Principi di Agronomia

    Fattori climatici

    Gli elementi climatici che intervengono in misura pi rilevante neiprocessi produttivi dei vegetali, sono :

    Radiazione solare

    Temperatura

    Precipitazioni

    Vento

    Umidit dellaria

    evaporazione

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    Parte Generale.

    Principi di Agronomia

    Difetto di radiazione :

    Solitamente tale evenienza determinata dalla eccessiva fittezza dellecoltivazioni :

    Ingiallimento e caduta prematura delle foglie inferiori

    Eziolatura ( colorazione bianca di organi normalmente colorati )

    Mancata ramificazione ( in alcuni casi utile , quindi, viene indottalimitando la radiazione es. lino, canapa, juta )

    Disseccamento e caduta dei rami bassi ( anche in questo caso puessere utile ed indotta es. boschi )

    Steli esili e poco lignificati

    Fertilit scarsa o nulla

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    Parte Generale.

    Principi di Agronomia

    Temperature ottimali : sono quelle in cui le funzioni vitali si svolgonocon la massima velocit

    Temperature cardinali: minime e massime sono quelle al di sotto ed aldi sopra delle quali una funzione vitale si arresta

    Temperature critiche: minime e massime sono quelle al di sotto ed al

    di sopra delle quali si verificano danni irreparabili alle funzioni ed agliorgani delle piante

    Piante microterme: Hanno esigenze e limiti termici piuttosto bassi

    Piante macroterme: Hanno esigenze e limiti termici piuttosto alti

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    Principi di Agronomia

    L acqua un fattore fondamentale della produzione vegetale essa presente in ragione del 10-15 % nei semi ( valori minimi ) e del 95% infrutti ed organi in attivit vegetativa ( valori massimi ). Le funzioniprincipali sono :

    Si combina con la CO2nella fotosintesi per formare gli idrati di C

    Reagisce nei processi idroliticiche avvengono nelle piante Veicola lassorbimentodelle sostanze nutritiveattraverso le radici

    Veicola il trasporto delle sostanze nutritiveallinternodei vegetali

    Rende turgide le cellulee quindi i tessuti

    Impedisce leccessivoriscaldamento

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    Parte Generale.

    Principi di Agronomia

    Lacqua che entra nella costituzione della pianta e che viene fissatanella sostanza organica nel corso della fotosintesi solo unapiccolissima frazione dellacquaassorbita dallapparatoradicale: il 99%viene eliminata attraverso la traspirazione , dopo essere stata utilizzatacome vettore dei sali minerali del terreno. Una coltura che produce 50 t

    / Ha di biomassa , corrispondenti a 10 t / Ha di sostanza secca prelevadal terreno circa 4000 t / Ha dacqua. Un parametro importante ilconsumo idrico unitario o coefficiente di traspirazione, cio la quantitdi acqua consumata per produrre lunitdi peso di sostanza secca :

    4000 t = 400

    10 t

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    Parte Generale.

    Principi di Agronomia

    Il sistema terreno-pianta-atmosfera un sistema continuo in cui lacquacircolaper effetto di differenze di energia potenziale ( potenziale idrico ) , luomointerviene con lirrigazione per sostenere i vegetali ed eliminare eventualilimitazioni dellefficienza delle produzioni. Interviene , altres , per integrare leprecipitazioni atmosferiche ed aumentare quindi lefficienzadel sistema.

    Evapotraspirazione: somma della acqua perduta per evaporazione ( dalle parti

    esterne del vegetale ) e traspirata ( perduta allo stato di vapore dagli organivegetali ( mesofillo fogliare, stomi, cuticola epidermica ).

    Umidit dellaria : importante per la regolazione delle perdite di acqua perevaporazione e per traspirazione Climaticamente importante la umidit relativa, cio , il rapporto % tra la quantit di vapore acqueo presente nellatmosferainun dato momento e la quantit che ci sarebbe se latmosferafosse satura.

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    Principi di Agronomia Latraspirazione lemissionedi H2o allo stato di vapore. Nella pianta si crea una corrente

    dacqua che dalle radici , ove i succhi cellulari sono molto diluiti per lassorbimento disoluzioni diluitissime dal terreno va alle foglie nelle quali la concentrazione di succhi massima sia per effetto della traspirazione ( perdita di H2O ) sia per effetto della fotosintesi (accumulo di zuccheri ). Le foglie esercitano ,in conseguenza della maggiore concentrazionedei succhi , una azione di richiamo di H2O dalle cellule dei tessuti circostanti man mano checedono acqua attraverso gli stomi . Lapertura( rima ) stomatica si allarga quando le cellulereniformi sono turgide ( maggiore scambio con lesterno)e si chiudono quando il turgorediminuisce ( minor scambio con lesterno). Le piante dei luoghi molto aridi hanno la cuticola

    spessa , stomi poco numerosi ( 18 mmq in alcune cactacee , 11.000.000 mmq nella fogliadel cavolo ) e spesso infossati in cavit nelle quali laria meno mossa. Il meccanismo diapertura e chiusura degli stomi regolato , inoltre, da meccanismi legati alla presenza dizuccheri provenienti dalla fotosintesi ( le cellule stomatiche sono le uniche delle celluleepidermiche a contenere clorofilla ) .

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    Parte Generale.

    Principi di Agronomia La guttazione la perdita di acqua allo stato liquido, essa avviene quando la

    pianta non pu liberarsi di H2O per traspirazione perch laria satura di vaporedacquae non ne riceve pi ( mattine fresche senza vento , climi tropicali conelevata umidit dellaria ). I cereali , ad esempio, hanno foglie dotate di unostoma acquifero ( idatodo ) che consente loro di perdere acqua nelle situazionidi atmosfera satura .

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    Parte Generale.

    Principi di concimazione

    Principi di concimazione: Gli elementi indispensabili alle funzioni vitali dei vegetali sono 12 e

    vengono suddivisi in 3 gruppi : microelementi necessari in minimequantit , macroelementi necessari in maggiore quantit ed elementimaggiori spesso fattori limitanti della produzione vegetale e , quindi,

    apportati massicciamente al terreno agrario :

    Microelementi : Boro, Manganese, Rame, Zinco, Molibdeno

    Macroelementi: Calcio, Magnesio, Zolfo e Ferro

    Maggiori : Azoto, Fosforo e Potassio.

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    Parte Generale.

    Principi di concimazione

    Azoto : Elemento principe , entra nella costituzione delle proteine, della clorofilla enegli acidi nucleici, stimola laccrescimento,la produzione di un ampio apparatoassimilatore e la resistenza alle avversit

    Le piante assorbono lN in forma ammoniacale NH4 + o in forma nitrica No3- .Lazoto ammoniacale, solubile ma ben trattenuto dal potere assorbente delterreno viene ossidato in forma nitrica . Questa forma solubilissima e non

    trattenuta dal terreno. Pertanto lN ammoniacale si presta per concimazioni alento rilascio , lN nitrico per concimazioni a pronto effetto. La sostanza organica grande apportatrice di N.

    Sintomi da carenza:vegetazione stentata, foglie giallastre, disseccamenti apicali delle foglie,

    maturazione precoce, bassa produzione.

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    Parte Generale.

    Principi di concimazione Ciclo dellAzoto : Perdite : dilavamento dei nitrati negli strati profondi del

    sottosuolo operato dalle acque ; volatilizzazione dellammoniaca; denitrificazionead opera di microrganismi ( ambiente anaerobico ); combustione di sostanzaorganica ;Apporti:acque meteoriche ( trascinano N derivante dallinquinamentoindustriale , fissano N atmosferico durante i temporali per effetto delle scaricheelettriche ) azotofissazione non simbiotica ( Azotobacter, Clostridium ) fissano N

    atmosferico 10 Kg/Ha anno ; azotofissazione simbiotica , leguminose-rizobio 50-100 Kg/Ha anno; concimazioni umane.

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    Parte Generale.

    Principi di concimazione Fosforo: il contenuto di fosforo nei concimi , nel terreno o nelle piante si

    esprime in termini di anidride fosforica (P2O5) che contiene il 44 % difosforo elementare. La P2O5 ben trattenuta dal terreno , le perditeper lisciviazione sono trascurabili , la mobilit nel terreno minima.

    Funzioni del P2O5 : entra nei composti responsabili degli scambi energetici ( ATP, ADP ) un componente di molecole che intervengono nella sintesi

    clorofilliana ( ac. Fosfoglicerico ) Lac.fosforico un composto di base degli acidi nucleici ( DNA, RNA )

    supporto del patrimonio ereditario e responsabili delle sintesi proteiche.

    Nelle piante il fabbisogno elevatissimo, sintomi da carenza:

    Apparato radicale poco sviluppato Maturazione ritardata Sviluppo vegetale stentato e colorazione verde pallido ; margini fogliari

    rossastri che in seguito disseccano.

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    Parte Generale.

    Principi di concimazione ciclo del Fosforo: le perdite per lisciviazione sono trascurabili, le perdite reali di

    fosforo sono costituite da quella porzione di P2O5 assorbita dalle piante e nonrestituita al suolo attraverso il letame ed i residui colturali. Una voltadeterminato il valore delle asportazioni ( 50-70 Kg / Ha anno ) si pu pianificarela concimazione di mantenimento dato che non necessario arricchire ladotazione di P2O5 oltre la quantit media asportata dai vegetali annualmente.

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    Parte Generale.

    Principi di concimazione ciclo del K : le perdite per lisciviazione sono molto limitate , specialmente nei

    climi temperati, le asportazioni variano in funzione delle restituzioni effettuatesotto forma di residui colturali, letame, liquami. Nelle aziende agricolo-zootecniche con sufficiente pluricoltura ed allevamento semibrado o conrestituzione del complesso letami- liquami avremo una asportazione annua di50-60 Kg/Ha.

    Esempio di prelevamento ( Kg/Ha ) di K2O ( Duthil ) :

    Coltura Resa ( q.li / Ha ) Prelievo

    comp.

    Prelievo

    biomassa utile

    Frumento 50 190 40

    Mais 90 180 45

    Barbabietola 500 350 150

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    Parte Generale.

    Principi di concimazione Potassio: il contenuto espresso comunemente come K2O ( ossido di potassio

    ) , nel quale il K elementare costituisce il 75 %. Pur non entrando nellacostituzione degli elementi pi importanti dal punto di vista biochimico esso hafunzioni importantissime come regolatore delle funzioni fisiologiche :

    Regolazione della semipermeabilit delle membrane cellulari Regolazione dellequilibrioacidi-basi neutralizzando gli acidi organici Formazione ed accumulo sostanze di riserva

    Resistenza alle avversit Aumento della turgescenza cellulare Influisce positivamente sulla qualit dei prodotti ( tenore zuccherino, resa in

    olio, colore dei frutti ) . Sintomi da carenza: Ingiallimenti dei margini fogliari ( cereali ) , precedute da colore bluastro (

    barbabietola , patata ) o chiazze decolorate ( erba medica , trifoglio ). Il K2O fortemente antagonista del Magnesio ( leccesso da magnesio provoca carenza di

    K2O e viceversa )

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    Parte Generale.

    Principi di concimazione

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    Parte Generale.

    Principi di concimazione

    Nel I tratto a causa della marcata deficienza di un elemento la

    quantit di produzione cresce in misura pi che proporzionale alle

    successive dosi di fattore apportate . Nel II tratto gli incrementi

    sono via via decrescenti man mano che ci avviciniamo alla resa

    massima ( questa fase cruciale per la concimazione ). Nel III trattoraggiunta la soglia di sufficienza la produzione non cresce pi

    allaumentaredella dose. Fase del consumo di lusso , lelemento

    nutritivo viene assorbito senza che aumenti la produzione , spesso

    viene accumulato nei tessuti ( foraggi con molto fosforo, tabacco

    con molto potassio ) . Nel IV tratto si registra la soglia di tossicit ,

    allaumentaredel fattore diminuisce la produzione.

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    Parte Generale.

    Principi di concimazione Legge del minimo ( Liebig ) : Il livello di produzione di una coltura limitato

    dallelemento che si trova in quantit pi scarsa in rapporto ai bisogni dellacoltura stessa. Estendendo il principio agli altri fattori della produzione ( H2O,terreno, radiazione solare, ossigeno ) si comprende come la concimazionedetermina il massimo beneficio solo se gli altri fattori non si rivelino limitanti.

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    Parte Generale.

    Principi di concimazioneDosi di concimazione:Elementi che influenzano la quantit di concime da apportare :

    Clima climi aridi concimazioni contenute per non aggravare il rifornimentoidrico delle piante ( eccessiva concentrazione salina ) ; climi umidi , maggiorirese e maggiori concimazioni.

    Terreno sabbioso molto dilavamento concimazioni abbondanti- argillosoconcimazioni contenute

    Precessione colturale- dopo una leguminosa si richieder molto meno azoto

    Tecnica colturale le dosi di concimazioni per una coltura irrigua sononecessariamente pi elevate che in una coltura asciutta

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    Parte Generale.

    Principi di concimazione Concimazioni di alcune colture :

    Coltura Produzioneq/ha

    Kg/ha N Kg/ha P2O5 Kg/Ha K2O

    Grano Duro 20-60 60-200 40-100 0-100

    Grano tenero 15-40 40-100 40-80 0-80

    Riso 50-90 120-220 60-120 80-150

    Mais 60-120 150-300 60-120 100-200

    Barbabietola 300-500 150-200 100-170 100-170

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    Parte Generale.

    Propagazione delle piante La capacit produttiva delle piante dipende dalla buona qualit del corpo

    riproduttore e dalle caratteristiche genetiche delle piante stesse. Il corporiproduttore pu essere rappresentato dal seme ( riproduzione gamica osessuale) o da una parte vegetativa ( riproduzione agamica o vegetativa) .La riproduzione gamicaavviene attraverso la fusione di una cellula sessualefemminile ( ovulo ) con una cellula sessuale maschile ( polline ). La evoluzione

    delle cellule che si sono congiunte determina la formazione del seme. Il seme costituito dallembrione( il vegetale in miniatura ) , dai materiali di riserva e daitegumenti seminali . La riproduzione gamica , essendo determinata dalla fusionesessuale di due gameti , origina individui differenti dai genitori. La propagazioneper seme prevalente nelle coltivazioni erbacee ad elevata diffusione.

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    Propagazione delle piante La riproduzione agamica , invece, si ottiene per mezzo di una porzione

    vegetativa di pianta che ha la capacit di formare un nuovo e completoindividuo. Alcune forme di riproduzione agamica sono naturalmente presenti innatura ( rizomi , bulbi, tuberi, stoloni ) , altre si ottengono attraverso tecniche emanipolazioni delluomo (talea , innesto, coltura di tessuti ). Nella riproduzioneagamica gli individui che si originano sono del tutto identici alla pianta madre da

    cui si sono originati ( eccezione fatta per le mutazioni gemmarie ). Lariproduzione agamica si effettua in arboricoltura , diffusa in alcune pianteortensi ( fragola , aglio , cipolla , cardo ) , in floricoltura ( garofano, crisantemo ) , poco diffusa tra le colture erbacee di pieno campo.

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    Propagazione delle piante Caratteristiche agronomiche della semente. Il valore agronomico della semente

    determinato da due gruppi di fattori : i fattori genetici ed i fattori agronomici. Ifattori genetici attengono alle caratteristiche ereditarie del materiale vegetaleutilizzato , i secondi riguardano la purezza e la vitalit del seme e sonoinfluenzati dalle condizioni in cui il seme stato originato, manipolato econservato. Le due caratteristiche fondamentali del seme sono purezza e

    germinabilit. La purezza un indice percentuale che indica in termini di peso quanta parte

    della massa della semente costituita da semi della specie indicata. I semi purisono quelli appartenenti alla specie di riferimento integri ( anche se piccoli oimmaturi ) , ovvero, lesionati o frammentati purch contengano lembrioneesiano grandi almeno la met del seme integro, frutti o pseudo frutti di alcunespecie non evidentemente vuoti.

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    Propagazione delle piante La germinabilit la capacit del seme , nelle condizioni ambientali idonee, di

    dare origine ad una pianta di normale costituzione.La germinabilit di unasemente si esprime in numero percentuale di semi della specie germinati inapposita prova di laboratorio ( secondo le regole fissate nel metodo ufficiale dianalisi della semente ). La germinabilit varia in dipendenza di numerosi fattori :

    Specie e variet alcune specie producono sementi ad elevata germinabilit (grano ) altre molto meno ( ginestrino ).

    Costituzione le caratteristiche anatomo-morfologiche e genetiche dei semiinducono maggiore o minore germinabilit. Ad esempio la conformazioneanomala dei semi duri che non assorbono acqua per via della impermeabilitdei tegumenti corretta con azioni meccaniche( abrasivi ) o chimiche ( ac.Solforico ) o fisiche ( acqua bollente , raggi infrarossi ) che rendono permeabili itegumenti ed assicurano la germinabilit.

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    Certificazione delle sementi . La commercializzazione di sementi delleprincipali specie di interesse economico per lUnioneEuropea subordinata allaiscrizione delle variet nei registri ufficiali e alla certificazione del materialesementiero. La registrazione delle variet, cos come il controllo e lacertificazione delle sementi, compete agli Stati membri, mentre la Commissioneha il compito di redigere e aggiornare il Catalogo comune delle variet nel quale

    confluiscono le variet registrate nei diversi Paesi membri e che hanno titolo peressere commercializzate in tutta lUnione Europea.Una volta conseguita liscrizione nel Registro nazionale o nel Catalogocomunitario la variet pu essere liberamente coltivata, e ci vale anche per levariet transgeniche, fatta salva lautorizzazionea norma del Reg. n. 1829/2003o della parte C della Dir. 2001/18 con i quali data garanzia dellassenza dirischi per la salute umana e per lambiente,connessi con limpiegodi tali variet

    .

    Parte Generale.

    Propagazione delle piante

    P G l

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    Propagazione delle piante La riproduzione agamica nella tecnica agronomica molte volte preferita alla

    riproduzione sessuale. I vantaggi della riproduzione agamica sono : Mantenimento delle caratteristiche della pianta madre nella discendenza Tempi di vegetazione pi contenuti Maggiore facilit a reperire il materiale riproduttivoIl principio di base della riproduzione agamica che le parti di pianta lignificate o

    contenenti i fasci cribro-vascolari in condizioni adeguate di temperatura edumidit hanno lattitudine a produrre radici. Tra le tecniche di riproduzioneagamica pi diffuse vi la Talea. Tale tecnica basata sulla propriet dei fustiinterrati di emettere radici avventizie. Si procede selezionando dalla piantamadre una porzione di ramo , pi o meno lignificato, ed interrando tale porzionein un substrato vegetale opportunamente arricchito di sostanze nutritive.

    P G l

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    Propagazione delle piante Le talee possono essere indotte a produrre radici mediante immersioni in

    soluzioni arricchite di ormoni ( auxine, gibberelline ). La radicazione vieneaccellerata , inoltre, mediante esposizione a temperature ed umidit controllate.

    Altra tecnica di moltiplicazione agamica linnesto, esso consiste nella unionedi due parti che origineranno lunail sistema radicale ipogeo ( soggetto ) e laltrail sistema assimilatore epigeo ( nesto ). Della massima importanza in

    frutticoltura , tale metodo permette di originare individui con sistemi radicaliresistenti a fitopatie ( es. la vite americana resistente alla fillossera ) , alledifferenti caratteristiche pedologiche ( aridit , salinit, Ph ), oppure cheimpartiscano uno sviluppo vegetativo controllato ( portainnesti nanizzanti ).

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    Propagazione delle piante Lottenimento di piante indenni da malattie un altro grande vantaggio

    dellapproccio tramite colture sterili di tessuti. Prima di essere trasferiti in unmezzo per coltura di tessuti i meristemi vengono accuratamente sterilizzati peruccidere qualsiasi batterio o fungo presente sulla superficie esterna del tessuto.Il vero vantaggio della coltura di meristemi che produce materiale di impiantoesente da virus. Altro elemento importante della moltiplicazione per meristemi rappresentato dalla grande velocit con cui il materiale vegetale viene ottenuto.

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    I fattori che influenzano il contenuto di principi attivi

    I fattori che influenzano il contenuto di principi attivi possono essere suddivisi indue grandi categorie :

    FATTORI NATURALI Dipendono dalle caratteristiche biologiche dellapianta oppure dallambiente in cui essa vegeta e vengono , quindi , distinti inEndogeni ( ereditari ) ed Esogeni ( ambientali )

    FATTORI ARTIFICIALI- Dipendono dalle modalit e dalle tecniche diraccolta , di estrazione e di conservazione, sono dovuti a processi chimici odenzimatici

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    I fattori che influenzano il contenuto di principi attivi

    I fattori naturali Endogeni: Selezione : Quando da una popolazione di individui vengono selezionati quelli

    dotati di caratteristiche utili ed essi vengono fatti riprodurre tra di loro, nellaseconda generazione i caratteri prescelti si manifesteranno in misura piaccentuata. Continuando tale processo si otterranno delle popolazioniselezionate in cui il carattere prescelto sar rappresentato in misura

    preponderante. La selezione dar un risultato utile nella misura in cui la qualitprescelta era condizionata da fattori genetici. La riproduzione degli individui dellapopolazione selezionata dovr necessariamente essere effettuata per viaagamica.

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    I fattori che influenzano il contenuto di principi attivi

    Ibridazione : fenomeno opposto alla selezione. In questo caso viene ricercatauna popolazione costituita da individui con elevati standard qualitativiincrociando elementi aventi caratteri ereditari differenti. Lindividuo originatoviene denominato ibrido. Nel campo delle piante medicinali , ad esempio, laChinchona stata fortemente migliorata nel contenuto di principi attivi mediantetecniche di ibridazione.

    Mutazione : Questo fenomeno consiste in una modificazione di un gene. Talemodifica pu avvenire spontaneamente oppure essere indotta artificialmentemediante luso di raggi x , ultravioletti, reagenti chimici. Spesso in agricolturaalcune mutazioni avvengono spontaneamente , vengono riconosciute come utilie stabilizzate con tecniche di riproduzione agamiche.

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    I fattori che influenzano il contenuto di principi attivi

    Poliploidia : In genere una cellula dotata di un nucleo con due serie dicromosomi uguali ( biploide ). Per motivi naturali o indotti artificialmente unnucleo pu , tuttavia , essere dotato di tre serie di cromosomi uguali ( triploide ) ,o quattro ( tetraploide ) o pi. Laumentodel numero di cromosomi pu essereindotto mediante limpiego di colchicina , mediante la esposizione a stresstermici o luminosi. La Menta piperita , ad esempio, nelle variet poliploidi

    manifesta un aumento della superficie fogliare ed un aumento notevole delcontenuto in olio essenziale.

    Stadio di sviluppo : Le droghe devono essere raccolte in un periodoparticolare e specifico detto tempo balsamico durante il quale massimo ilcontenuto di principi attivi. Il tempo balsamico funzione del ciclo vitale dellapianta, dellet,del tipo di organo utilizzato per la raccolta ed altro. Lo studio del

    tempo balsamico viene effettuato in maniera specifica per ogni pianta utilizzataa fini medicinali, officinali o condimentari.

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    I fattori che influenzano il contenuto di principi attivi

    I fattori naturali Esogeni.

    I pi importanti fattori naturali esogeni sono rappresentati da :

    Fattori climatici ( temperatura , radiazione luminosa, umidit, altitudine )

    Fattori pedologici ( costituzione del terreno )

    Fattori agronomici

    Fattori biotici

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    I fattori che influenzano il contenuto di principi attivi

    Fattori climatici: Radiazione luminosa: dal momento che questo fattore influenza decisamente

    il metabolismo generale del vegetale ed i principi attivi ( costituenti secondari )sono prodotti collaterali di tale metabolismo ogni variazione della intensitluminosa o del fotoperiodismo pu influenzare il contenuto di principi attivi. Edimostrato , si ricordi, che la maggior produzione di sostanze naturali nelvegetale dovuta alla luce visibile ( 400-760 nm ) ed , in particolare nellaregione del rosso ( 660-680 nm ). Le lunghezze donda inferiori a 600nm ,riscontrabili ad esempio a quote elevata , producono crescita ridotta.

    Temperatura : come rilevato per le reazioni biologiche in genere anche laproduzione di principi attivi avviene entro un range di temperature prestabilito (da 0 a 45 ) con intervalli ottimali per ciascuna reazione. Alcune condizioni di

    temperatura possono indurre modifiche nella costituzione degli oli essenziali . Lebasse temperature ,ad esempio, determinano olii contenenti acidi grassi conuna percentuale di doppi legami pi elevati.

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    I fattori che influenzano il contenuto di principi attivi

    Acqua : Le piogge ed il contenuto di acqua in genere determinano unabbassamento degli alcaloidi, dei glicosidi, degli olii essenziali nelle droghe ;detta eventualit rilevabile, ad esempio , campionando le percentuali di questielementi dopo piogge prolungate.

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    I fattori che influenzano il contenuto di principi attivi

    Come effetto della azione dei fattori climatici sulle piante officinali possibileosservare che la stessa specie coltivata in ambienti differenziati, con tecnichecolturali simili produce principi attivi in numero e qualit differenti. Esempio stato osservato che con laumento dellaltitudineAconitus napellus e Lobeliainflataproducono alcaloidi in misura minore del 15-20 % rispetto alla pianura ; ilThimus vulgaris e la Mentha piperita, invece, producono olii essenziali in misura

    minore. NellArtemisiai principi amari legati allazulenesono presenti in misurainversamente proporzionale allaltezza,nella Gentiana , invece, i principi amaridi natura glicosidica sono legati da una proporzionalit diretta con laltezza sullivello del mare.

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    I fattori che influenzano il contenuto di principi attivi

    Fattori Pedologici Questi fattori possono essere suddivisi in fattori fisici, chimici e microbiologici.

    Fattori fisici suoli sabbiosi o argillosi determinano una differente disponibilitdi acqua per le piante e , di conseguenza , determinano una maggiore o minore

    concentrazione di principi attivi. NellAlthea officinalis, invece, i suoli sabbiosideterminano una alta concentrazione di mucillagine nelle radici .

    Fattori chimici- Non dimostrato che il Ph sia suscettibile di influenzare ilcontenuto di principi attivi. Valori anormali di Ph, tuttavia , determinano effettinegativi sullo sviluppo del vegetale. Gli elementi della nutrizione ( Azoto,Fosforo, Potassio, Calcio ) , invece, hanno dimostrato una notevole influenzanella composizione quali-quantitativa degli olii essenziali. Estata osservata unaproporzionalit diretta tra impiego di azoto e alcaloidi ( fino alla soglia di tossicit) , bassa si dimostrata invece la risposta degli alcaloidi alla disponibilit difosforo.

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    I fattori che influenzano il contenuto di principi attivi

    Fattori microbiologici- sono stati studiati poco e con risultati contrastanti, sembrache intervengano indirettamente agendo sulle caratteristiche fisiche e chimiche.

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    I fattori che influenzano il contenuto di principi attivi

    Fattori AgronomiciI fattori agronomici possono essere riassunti in questi elementi :

    Densit di impianto

    Epoca di sfalcio

    Numero di sfalci nellannata agraria

    Tecniche colturali

    Diversi studi dimostrano quanto gli elementi sopra riportati possano influenzare sia ilcontenuto che la qualit dei principi attivi presenti nelle piante medicinali,officinali e condimentarie. E importante rilevare , tuttavia , come debba essereindagata la risposta delle singole specie ad ogni fattore agronomico poich i

    risultati individuati per una specie non sono generalizzabili neanche al livello dispecie dello stesso genere.

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    I fattori che influenzano il contenuto di principi attivi

    Fattori Artificiali. La maggiore parte delle droghe viene conservata ed usata allo stato secco.

    Durante la conservazione e lessiccamento possono intervenire profondemodificazioni che determinano variazione dei caratteri organolettici ( colore,odore, sapore ). Le reazioni , evidentemente , possono essere influenzate da

    fattori ambientali ( temperatura , umidit , altro ) e catalizzate da enzimi omicrorganismi. I fenomeni pi comuni sono :

    Ossidazione A carico spesso degli olii essenziali per azione dellossigenoatmosferico.I composti aldeici ( responsabili degli odori degli olii ) per prolungataesposizione allossigeno atmosferico possono essere trasformati in acidi eperdere il loro odore: RCHO ----O----- RCOOH.

    Evaporazione- Anche questa a carico delle droghe ricche di olii essenziali checaratterizzati da una alta tensione di vapore perdono al passaggio di aria unaquota di principi attivi.

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    I fattori che influenzano il contenuto di principi attivi

    Polimerizzazione- un processo per cui si originano delle molecolelunghissime ( macromolecole ) a partire da molecole pi piccole. Ad esempio dapi molecole di etilene si ottiene il polietilene con alterazione dei principi attivi eformazione di polimeri o resine di scarso valore terapeutico. La polimerizzazioneche altera i principi attivi in genere favorita da ossigeno e perossidi.

    Racemizzazione variazione delle attivit biologiche di unprodotto a seguitodella variazione della attivit ottica ( levogiro destrogiro ) , favorita da alte

    temperature. Alterazioni enzimaticheIDROLASIalterazione per idrolisi ; in presenza di

    acqua gli esteri vengono trasformati in acidi ed alcoli , i glicosidi in zucchero edagliconi. OSSIDASI- reazioni di ossidazione aerobiche ( ossidazione vera epropria ) ed anaerobiche ( deidrogenazione ).

    Altre Alterazioni Imbrunimento dei tessuti vegetali ossidazioni chedeterminanp formazione di prodotti colorati e scadimento organolettico del

    prodotto- Irrancidimento dei grassi variazioni di odore e sapore a carico deigrassi che intervengono durante la conservazione e che portano alla formazionedi acidi ( irrancidimento acido ) ; chetoni od aldeidi ( irrancidimento chetonico oaldeico ) ; perossidi ( irrancidimento perossidico ).

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    Il metodo di lotta tradizionale e quello biologico

    L'IFOAM, la Federazione Internazionale dei Movimenti per l'Agricoltura Biologica(International Federation of Organic Agriculture Movements), cos definisce l'agricolturabiologica: Linsiemedelle tecniche e dei mezzi agricoli che promuovono la produzione dialimenti e fibre in modo sano socialmente, economicamente e dal punto di vista ambientale.Questi sistemi hanno come fondamento la capacit produttiva e la fertilit intrinseca delsuolo e, nel rispetto della natura , delle piante degli animali e del paesaggio, ottimizzano tutti

    questi fattori interdipendenti.L'agricoltura biologica riduce drasticamente l'impiego di inputesterni attraverso l'esclusione di fertilizzanti, pesticidi e medicinali chimici di sintesi. Alcontrario, utilizza la forza delle leggi naturali per aumentare le rese e la resistenza allemalattie". chiaro che dare una definizione coincisa di agricoltura biologica risulterebbedifficile poich comprende tutta una serie di aspetti che devono essere considerati.

    In conclusione basti ricordare che con il termine biologico si intende ci che vieneottenuto attraverso un metodo produttivo che non ricorra ai prodotti di sintesi e che rispettiun apposito disciplinare di produzione.

    P l

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    Il metodo di lotta tradizionale e quello biologico

    Per inquadrare bene lagricoltura biologica necessario distinguere i diversi sistemi diagricoltura che conducono obbligatoriamente ad una diversa produzione ed una diversaqualit del prodotto. Una prima distinzione va fatta per lagricolturaconvenzionalee quella

    sostenibile.

    La agricoltura convenzionaleprevede un metodo di coltivazione generalmente intensivoche utilizza prodotti chimici per la fertilizzazione e la difesa delle piante; ci pu comportare

    il ritrovamento di residui nei prodotti (che devono comunque essere sotto i limiti di legge) eproblemi ambientali legati ad alcune pratiche (monocoltura, impiego continuativo dellostesso principio attivo, ecc.). Tuttavia attualmente anche lagricoltura convenzionale simuove verso un modello di produzione a basso impattoambientale perci meno intensivo.Il termine basso impatto significa che non prevede solo la semplice sostituzione disostanze chimiche ma anche ripristino e conservazione delle fertilit fisica, chimica,biologica e la salvaguardia della biodiversit e delle varie forme di vita presenti nel campo

    coltivato.

    P t l

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    Parte generale

    Il metodo di lotta tradizionale e quello biologico

    Lagricoltura sostenibile pu essere condotta con metodologie e tecniche differenti. La lotta guidata una tecnica che si basa sul parametro della sogliadintervento,ovvero

    si interviene con il trattamento chimico esclusivamente quando il danno supera, comevalore, il costo dintervento. La soglia di intervento viene determinata monitorando lepopolazioni di insetti dannosi con trappole a ferormoni, trappole cromatiche od altro.

    Lagricol tura in tegratauna metodologia di produzione che basata sul controllo delleavversit per mezzo di appropriate tecniche colturali e prevede come ultima risorsa

    limpiego di mezzi chimici e , in ogni caso , con tecniche di lotta guidata , con principi attivi abasso impatto ed in quantit minime. Le tecniche elettive della lotta integrata sono tecnichenaturali : rotazioni colturali, abbondanti letamazioni, impiego di variet resistenti ed adattealle condizioni ambientali in cui si opera, stimolazione della resistenza naturale dei vegetali,utilizzo di insetti utili, utilizzo dei ferormoni per tecniche di confusione sessuale,catture dimassa , ecc

    P t l

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    Il metodo di lotta tradizionale e quello biologico

    Lagricoltura biologica rappresenta , infine , una radicalizzazione della metodologia dellalotta integrata. Nei disciplinari di produzione della lotta biologica non previsto lutilizzodialcun prodotto chimico di sintesi garantendo alimenti privi di qualsiasi residuo tossico ericchi di qualit nutrizionali e gusto.

    L'Agricoltura Biologica rispetta i naturali cicli stagionali e le caratteristiche del terrenocercando di rafforzare le leggi della natura che assicurano l'ideale produttivit delle piante efavorendo il ripopolamento e la diversificazione di flora e fauna con benefici effetti

    sull'ambiente e la salute pubblica.E consentito lutilizzo di alcuni insetticidi o anticrittogamici naturali ( piretro , zolfo, rame ) in

    forme e quantit assolutamente sostenibili. Sono predilette tutte le tecniche di controllo delleavversit naturali che prevedono lo sfruttamento degli antagonismi naturali fra insetti,. Siriportano alcuni esempi: Bacillus Thuringensiscontro le larve dei lepidotteri, il PhytoseiulusPersimiliscontro il ragnetto rosso, la Chrysoperla Corneacontro alcuni afidi, la RodoliaCardinaliscontro lIceryaPurchasi.

    P t l

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    Il metodo di lotta tradizionale e quello biologico

    Elementi caratteristici dellagricoltura biologica :

    TERRENI PULITI l'agricoltura biologica "sceglie" terreni puri sui quali nonsiano stati usati prodotti chimici per un certo numero di anni e soprattutto lontanida fonti d'inquinamento

    FERTILIZZANTI NATURALI la fertilit del terreno viene mantenuta e

    potenziata con concimi organici (letame), vegetali o misti (sovescio o composta),lavorazioni ridotte e rispetto della stagionalit

    NO INSETTICIDI sono previsti solo mezzi difensivi naturali: la difesa daiparassiti viene attuata ricorrendo ad organismi utili (insetti loro predatori, rane,coccinelle, rondini, ecc.)

    P t l

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    Il metodo di lotta tradizionale e quello biologico

    NO DISERBANTI la difesa dalle malerbe viene effettuata meccanicamente ( zappature esarchiature) o tramite la rotazione colturale: sostituendo le colture infatti si evita diimpoverire il terreno e soprattutto si ostacola la proliferazione di malerbe e parassiti il cuisviluppo invece favorito dalla monocoltura

    SALUTE DEGLI ANIMALI gli animali vengono allevati con tecniche che rispettino il lorobenessere ed alimentati con prodotti vegetali ottenuti secondo i principi dell'agricoltura

    biologica; sono evitate tecniche di forzatura della crescita, metodi industriali di gestione diallevamento e la loro salute viene salvaguardata con l'utilizzo di rimedi omeopatici efitoterapici.

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    Norme di buona pratica agricola

    Cosa il G.A.P. Good Agricoltural Practice - Norme di Buona Coltivazione. Le linee guida per la buona pratica agricola delle piante medicinali ed

    aromatiche rappresentano il risultato di un grande sforzo comune per dotare lacomponente produttiva delle Piante Officinali di uno strumento di lavoro atto adaccrescere la propria competitivit sul mercato.

    Sono un insieme di norme ed indicazioni cui i produttori dovrebbero attenersidurante tutto il ciclo di produzione delle piante aromatiche e medicinali, con

    l'obiettivo di dare qualit e di conseguenza valore aggiunto alle proprieproduzioni.

    Esse non sono obbligatorie e non sono vincolanti ma possono divenirlo perlibera scelta, nel rapporto tra privati, quale forma di autodisciplina che imponecerte prescrizioni e certi accorgimenti per produrre meglio, con maggiorigaranzie e minori o nulli rischi di contenzioso tra offerta (produzione) e domanda(mercato).

    Parte generale

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    Norme di buona pratica agricola

    Campo di applicazione. Le linee guida si applicano nella coltivazione e nelle prime trasformazioni delle

    piante officinali, commercializzate ed impiegate nell'Unione Europea.

    Esse si riferiscono alla produzione di tutte le piante e loro parti, che sonodestinate all'utilizzazione da parte dell'industria alimentare, mangimistica,farmaceutica, cosmetica e delle essenze e degli aromi.

    Si applicano inoltre a tutti i metodi di produzione, inclusa la produzione biologica,in accordo con i regolamenti europei.

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    Norme di buona pratica agricola

    Il prodotto deve ovviamente rispondere ai requisiti digienee qualit previsti dallostandard UE in termini di carica batterica, ceneri, contaminanti di varia natura,prodotti di alterazione e degradazione. In particolare, essendo le erbe officinaliprodotti destinati ad un uso connesso con la salute umana, di fondamentaleimportanza che tali requisiti siano rispettati con rigore, anzi valori di riferimentointerni alle aziende produttrici dovrebbero essere fissati a livelli di sicurezza pirestrittivi rispetto alle varie normative vigenti.

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    Riferimento normativo regionale

    Legge Regionale 16/1996 Art. 11Protezione della flora spontanea

    (Comma 7 bis aggiunto dalla L.R. sici l iana n. 14/2006)

    1. Con decreto del Presidente della Regione, su proposta dell'Assessoreregionale per il territorio e l'ambiente, di concerto con l'Assessore regionale perl'agricoltura e le foreste, previo parere del Consiglio regionale per la protezione

    del patrimonio naturale, possono essere disposti divieti o limitazioni alla raccoltadi piante o di parti di piante appartenenti a specie o variet della flora spontaneadella Regione.2. Nel decreto sono individuati, con adeguato supporto cartografico, i limiti dioperativit delle relative disposizioni.3. Con riguardo a specie o variet di piante in pericolo di estinzione, il divieto o ilimiti di raccolta possono essere estesi a tutto il territorio regionale.

    4. I decreti di cui al presente articolo sono pubblicati nella Gazzetta Ufficialedella Regione Siciliana.

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    Norme di buona pratica agricola

    5. Ai trasgressori delle disposizioni contenute nei decreti di cui al presentearticolo comminata la sanzione amministrativa pecuniaria di cui all'articolo 3della legge 9 ottobre 1967, n. 950 e successive modifiche, oltre alla confiscaamministrativa di tutto il materiale raccolto. E' in ogni caso fatto salvo l'obbligo,per i trasgressori, di risarcire, ai sensi dell'articolo 18 della legge 8 luglio 1986, n.349, l'eventuale maggiore danno arrecato all'ambiente naturale.6. La vigilanza sul rispetto delle disposizioni di cui al presente articolo affidata,in via primaria, al Corpo forestale regionale.

    7. Le sanzioni di cui al comma 5 sono disposte con provvedimento dell'Ispettoreripartimentale per le foreste competente per territorio, ai sensi della legge 24novembre 1981, n. 689.

    7bis. La Regione, quale organismo ufficiale di cui all'articolo 2, comma 1, letteran), del decreto legislativo 10 novembre 2003, n. 386, si avvale del dipartimentoregionale delle foreste per l'espletamento delle funzioni previste dal decretomedesimo, ivi compreso il controllo e la istituzione del registro dei materiali di

    base.

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    Parte SpecialeBergamotto

    Fam: Rutaceae ; sottofam : Aurantioidae ; nome scientifico:Citrus bergamia ( Risso)

    Caratteri botanici :

    La pianta di medio vigore , portamento fra lassurgente e lespanso ,pressocch senza spine. Fogliegrandi e simili per forma e colore a quelle dellimone. Fiori medio grandi di colore bianco. Il frutto di pezzatura media o

    piccola, arrotondati, obovati o piriformi, in genere con stilo persistente. La buccia sottile , liscia o moderatamente rugosa ed aderente. I segmenti sono numerosie la colonna carpellare piena , la polpa moderatamente consistente , di coloreverde, giallo pallido, altamente acido e di sapore amaro. Semi monoembrionici.

    Vengono attualmente distinte tre cultivar : Femminello ; Castagnaro ; Fantastico.

    Componenti e principi attivi Le foglie ed i frutti contengono un olio essenziale aromatico e gradevole

    utilizzato fin dal 1750. Esso di grande importanza commerciale qualecostituente essenziale dellacquadi colonia e per lusonellindustriadei profumi.

    Foglie e rametti giovani si utilizzano per lestrazione dellessenza petit grainbergamote ed i fiori per lessenzaneroli bergamote .

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    Parte SpecialeFrassino da Manna

    Fam.Oleaceae ; nome scientifico: Fraxinus ornu sL.

    Caratteri botanici : Specie arborea , altezza fino a 10 ml, monoica. Foglia:imparipennata, lembo ovale , lanceola, margine denticolato; nervaturapenninervia. Fiore: infiorescenza a pannocchia, di colore bianco , fiorisce tra

    Aprile e Giugno. Il frutto una bacca indeiscente di colore marrone. Siraccoglie tra Luglio e Agosto , la parte utilizzata la manna ottenuta per

    incisione del tronco. Componenti e principi attivi : La Manna un succo zuccherino essudato dal

    tronco e consolidato allaria; essa contiene mannitolo ( 40-60%) , mannotetroso( 10-16%) , mannotrioso ( 6-16% ) , glucosio, mucillagine.

    Usi : In pediatria la manna trova impiego come debole purgante dal saporedolce e gradevole, utilizzata come dolcificante per diabetici, come tonico ,

    ricostituente e rinfrescante in medicina popolare. Aspetti agronomici : Coltivato in Sicilia , in Sicilia occidentale in particolare,

    predilige terreni fertili ed asciutti.

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    Parte SpecialeRosmarino

    Fam: Labiatae-nome scientifico: Rosmarinus of f ic inalisL. Caratteri botanici: pianta cespugliosa, alta fino a 2 ml, biennale o perenne,

    monoica. Foglia: semplice, lembo lineare, margine intero revoluto,nervaturapenninervia.Fiore:infiorescenza tipo spicastro, colore azzurro-lill , fiorisce traMarzo e Novembre . Frutto: secco, indeiscente, tipo tetrachenio , colore bruno.

    Componenti e principi attivi : Olio essenziale contiene idrocarburimonoterpenici quali alfa e beta pinene, canfene, limonene, cineolo, borneolo,canfora ; Flavonoidi : diosmetina, diosmina ; Acidi fenolici: rosmarinico,labiatico,clorogenico; Acidi triterpenici: ac. Ursolico ed oleanolico; tannini;resina.

    Usi : Cosmetico: saponi, creme ,detergenti, profumi, acque dicolonia.Alimentare : utilizzato come condimento e per la preparazione dibevande alcoliche ( vermouth ); medicina popolare : tonico, stimolante, cura dei

    dolori di stomaco e mal di testa, cura della tensione nervosa. Aspetti agronomici : Specie rustica tipica dellambiente mediterraneo,

    preferisce terreni sciolti e calcarei, tollera bene la siccit.

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    Lavanda

    Fam: Labiatae ;nome scientifico: Lavandula o f f ic inal isL. Caratteri botanici: pianta cespugliosa, sempreverde, dellaltezza di 50-80

    cm,biennale o perenne,monoica.Foglia: semplice, lembo lineare-lanceolato,margine intero leggermente revoluto,nervatura penninervia.Fiore:infiorescenza tipo spicastro, di colore violaceo porporino,fiorisce tra Giugno ed

    Agosto.Frutto: secco, indeiscente, tipo tetrachenio di colore bruno lucente.

    Componenti e principi attivi :contiene lo 0,5-1,5 di olio essenziale costituitoda pi di 100 componenti tra cui : linalolo, linalil-acetato,lavandulil-acetato,1-terpinen-4-olo,canfora,pinene,limonene ecc, tannini, sesquiterpeni, ac grassi,cumarine.

    Usi : Farmaceutico e cosmetico : lolio utilizzato come correttivodellodore,aromatizzante,ingredienti fragranti in creme , saponi, lozioni eprofumi. Alimentare: componente aromatico di bevande alcoliche,

    dessert,canditi, budini. Medicina popolare: antispasmodico,carminantivo,stimolante, diuretico,sedativo,tonico. Aspetti agronomici : pianta tipica dellambientemediterraneo, zone montane e

    pedemontane.Predilige terreni asciutti e calcarei.

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    Camomilla

    FAM: Compositae ; nome scientifico:Chamom il la recut i taL. Caratteri botanici: specie erbacea, annua, cespugliosa,dellaltezza di 10-15

    cm, monoica. Foglia: composta; lembo 2-3 pennatosetto; margine settato;nervatura penninervia.Fiore: infiorescenza tipo capolino di colore bianco, giallo.Fiorisce tra Giugno ed Agosto.Frutto : indeiscente, tipo achenio di colore bruno.

    Componenti e principi attivi : I capolini contengono olio essenziale ( 0,24-1,9

    % ) costituito da camazulene,farnesene,bisabololo ossido; flavonoidi,cumarine,proazulene,colina, amminoacidi.

    Usi : farmaceutico: antisettico, creme, gel per ferite dei capezzoli,gengivedoloranti,antinfiammatorio.Cosmetico:preparati per bagno, saponi,creme,lozioni,tinture per capelli, shampoo,solari.Alimentare: componente aromatico dibevande alcoliche, dessert,canditi, budini. Medicina popolare: trattamenti controcoliche, diarree,indigestioni, insonnie, convulsione dei bambini, mal di denti.

    Aspetti agronomici : Si trova spontanea in tutta Italia in zone di altitudineinferiore ai 300-400 m s.l.m. Predilige terreni tendenzialmente argillosi, neiterreni acidi si ottengono produzioni di qualit scadente.

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    Valeriana

    Fam: Valerianaceae ;nome scientifico: Valeriana off ic inal isL. Caratteri botanici: specie erbacea, perenne o biennale, rizomatosa,

    dellaltezza di 60-150 cm , monoica.Foglia: composta , imparipennata, lembolanceolato,margine dentato, nervatura penninervia.Fiore: infiorescenza tipocorimbo, colore bianco rosaceo, fiorisce tra Maggio e Luglio.Frutto: secco,indeiscente, tipo achenio di colore bruno.

    Componenti e principi attivi : dai rizomi e dalle radici si estraggono compostiiridoidi chiamati valeopotriati che comprendono: valtrati, diidrovaltrati, isovaltrati.Lolio volatile ( 0,5-2 %) comprende: bornil-acetato, isovaleriato, cariofillene,pinene, canfene; alcaloidi,colina,gomme, mucillagini, resine.

    Usi : farmaceutico: sedativo ( isterismo lieve ), angoscia ( nevrastenici ),insonnia, ipocondriasi, coliche intestinali.Alimentari: utilizzata come aromaticoin prodotti alimentari, bevande alcoliche ( liquori, birra ), analcoloiche, dessert,

    gelatine,budini. Medicina popolare : antispasmodico, carminantivo, stomachico esedativo. Aspetti agronomici : predilige ambienti freschi dal mare alla montagna vicino ai

    corsi dacqua. Terreni umidi e profondi.

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    Biancospino

    Fam: Rosaceae ;nome scientifico: Crategus ox yacanthaL. Caratteri botanici: specie cespugliosa o arborea; altezza fino a 5 mt; monoica.

    Foglia: semplice, lembo obovato ellittico, margine inciso lobulato; nervaturapenninervia.Fiore: infiorescenza tipo corimbo, colore bianco, fiorisce tra Aprile eMaggio.Frutto: falsofrutto tipo pomo,colore rosso.

    Componenti e principi attivi : Nei fiori:flavonoidi: quercitrinquercetina,iperoside, vitexina, leucantocianidine, crateguslattone. Nellolio essenziale (0,15% ) : aldeide anisica, Sali minerali( 7-8 % ), ammine,colina, adenina,guanina, tannino, amigdalina.

    Usi :gli estratti si utilizzano nei disturbi del ritmo cardiaco, nelle coronariti comevasodilatatori, nellarteriosclerosi e nellangina pectoris; efficace nellinsonnianervosa per leffettosedativo ed antispasmodico.

    Aspetti agronomici : E specie eliofila , molto diffusa nella regionemediterranea, adattabile a vari tipi di suolo, molto rustica.

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    Iperico

    Fam: Hypericaceae ;nome scientifico: Hyper icum perforatumL. Caratteri botanici: erbacea, biennale o perenne; altezza 20-80 cm, monoica.

    Foglia: semplice, lembo ovato oblungo, margine intero; nervaturapenninervia.Fiore: infiorescenza tipo pannocchia corimbiforme, colore giallo,fiorisce tra Aprile ed Agosto.Frutto: secco, deiscente, tipo capsula di colore

    bruno.Componenti e principi attivi : Nelle sommit fiorite : flavonoidi ( 4-5%) di cui ilprincipale liperina, rutina, quercitina; acidi caffeico e clorogenico; ipericina e

    pseudo-ipericina. Nellolio essenziale ( 0,5-0,10 % ) costituito da alfa pinene, 2metil ottano, tannini, grassi, fitosteroli, pectine, Sali, minerali.

    Usi : farmaceutico:Estratti di iperico sono utilizzati clinicamente in Russia nelleforme infiammatorie dei bronchi e delle vie genito-urinarie per lattivit

    balsamica, antibatterica, anticatarrale e antiflogistica. Alimentari: utilizzatacome conservante dei prodotti alimentari. Medicina popolare :Lolioessenziale egli estratti costituiscono un rimedio popolare come cicatrizzante contro lebruciature, ulcere, piaghe.

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    Iperico

    La pianta ha propriet antisettiche, astringenti e cicatrizzanti. Linfuso antispasmodico. Le sommit fiorite hanno propriet diuretiche, vermifughe,aromatiche, stimolanti, digestive, colagoghe. La pianta , per la presenzadellipericina, ha effetto fotosensibilizzante negli animali.

    Aspetti agronomici : Predilige terreni in pianura o collina in luoghi soleggiati.