Collecchio 26 gennaio 2005 Insicurezza alimentare Mondializzazione dei mercati Industrializzazione...
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Collecchio 26 gennaio 2005
Insicurezza alimentare
Mondializzazione dei mercati
Industrializzazione della produzione degli alimenti
Percorsi di filiera non sempre trasparenti
Informazione dei media
Collecchio 26 gennaio 2005
La sicurezza alimentareViene garantita attraverso
Controllo di filiera
essenziale diviene un Sistema di tracciabilità /
rintracciabilità dei prodotti alimentari
dalla produzione al consumo
dalla terra alla tavola
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Mucche
Qualità alimentare
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Obiettivi della normativa CEObiettivi della normativa CE
• Alto livello di Sicurezza alimentare
• Garanzie per la salute degli animali
• Libera circolazione delle merci
• Benessere animale
• Protezione dell’ambiente
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REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002
“Definizioni R.A.” Analisi del rischio: processo costituito da
tre componenti interconnesse:
Valutazione, Gestione e Comunicazione; Valutazione Rischio:
processo su base scientifica costituito da – Individuazione pericolo– Caratterizzazione pericolo– Valutazione esposizione– Caratterizzazione del rischio
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REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002
• Gestione del rischio: processo che esamina alternative di intervento (consultazione parti, esito valutazione, fattori pertinenti) compiendo adeguate scelte di prevenzione e di controllo
• Comunicazione del rischio: scambio interattivo nell’intero arco del processo di analisi del rischio di informazioni e pareri riguardanti pericoli, rischi fattori connessi e percezione tra i responsabili ivi compresi la spiegazione delle scoperte relative alla valutazione ed il fondamento delle decisioni in tema di gestione.
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La Analisi del Rischio è quindi un approccio metodologico ai problemi di sanità pubblica, basato sulla separazione tra chi valuta e chi gestisce il rischio, sulla trasparenza nelle valutazioni e decisioni, elaborate su fondamento scientifico, nonché sulla interazione e comunicazione con i consumatori e le parti interessate
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Servizio Veterinario
• Sanità animale - Profilassi delle malattie degli animali e controllo della movimentazione)
• Igiene Zootecnica - Strutture di ricovero, alimentazione, uso del farmaco, benessere animale)
• Igiene alimenti - Produzione trasformazione deposito distribuzione vendita e somministrazione degli alimenti di origine animale
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Controllo sull’alimentazione degli animali
Produzione Commercio Allevamento
mangimifici industriali
mangimifici aziendali
depositi
rivendite
Problemi emergenti:
Contaminazione dei mangimi
(BSE – Diossina – Aflatossine - OGM)
BoviniSuiniOvicapriniavicoli
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Industria farmaceutica Depositi - Grossisti
farmacie
Tutti gli allevamenti
Controllo sull’utilizzo del farmaco veterinario
Produzione Commercio Allevamento
Problemi emergenti:
Residui negli alimenti, residui nell’ambiente, fenomeno della farmacoresistenza
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Tracciabilità delle carni
Anagrafe bovina Corretta identificazione degli animali
Movimentazione degli animali
Registro di allevamento
Certificazioni trasporto
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“I Regolamenti Igiene”Reg. 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentariReg. 853/2004 che stabilisce norme specifiche in
materia di igiene per gli alimenti di origine animale
Reg. 854/2004 che stabilisce norme specifiche per l’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano
Reg. 882/2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali
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Strumenti
• Autocontrollo
• Controllo ufficiale
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Autocontrollo
• D.P.R. 54/97 ( Dir. 92/46 e 92/47/CEE)• D.lgs 155/97 (Dir.93/43 CEE)• D.lgs 336/99 (Dir.96/22 e 96/23 CE)• D.lgs 93/90 (Dir.90/167 CEE)• D.lgs 123/99 (Dir.95/69/CE)• Reg.CE 1774/2002• Reg.CE 178/2000 e Reg. 852 e 853/2004
L’insieme delle procedure di controllo che ogni operatore della filiera è tenuto a porre in essere per garantire la conformità delle produzioni alle specifiche aziendali e alle disposizioni normative vigenti in materia
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Cosa s’intende per
Controllo UfficialeNelle definizioni del Reg.CE 882/2004
(applicabile dal 01 gennaio 2006) viene riportato:
“ Qualsiasi forma di controllo eseguita dalla autorità competente o dalla Comunità per la verifica della conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti ed alle norme sulla salute e sul benessere animale”
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Controllo Ufficiale di Filiera ( filiera alimentazione zootecnica)
• Raccomandazioni CEE (ultima 17/02/2004)
• PNAA (Piano Nazionale Alimentazione Animale) ultimo 2003
• PRAA 2004
• PNR (Piano Nazionale Residui) ultimo 2004
• Nota RER 13901 del 13.04.2004
• Piani aziendali
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Controllo Ufficiale degli Impianti( filiera alimentazione zootecnica)
• D.M. 7 gennaio 2000 (sist. sorv.BSE) e succ. modifiche
• O.M. 28 luglio 1994 e succ.modificazioni
• Reg.CE 999/2001 e succ.mod. (Reg.CE 1234/03)
• Reg.CE 1774/02 e succ.mod.
• Circ.RER n. 23 del 20/11/2001
• Circ.RER n. 25 del 13/12/2001
• Circ.RER VET/04/13901 del 13.04.2004
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Dove viene effettuato il controllo• D.lgs 223/03: “ Tutte le fasi della produzione, della
fabbricazione, le fasi intermedie precedenti l’immissione in commercio, la commercializzazione inclusa l’importazione, l’utilizzazione dei prodotti compresa quelle delle sostanze vietate in alimentazione animale ”
• Circ.RER VET/04/13901 del 13.04.2004: depositi di cereali e ind.molitorie, mangimifici, allevamenti da latte, stabilimenti di trattamento e trasformazione del latte
• Reg.CE 178/2002: “ Occorre considerare tutti gli aspetti della catena alimentare come un unico processo, a partire dalla produzione primaria inclusa, passando per la produzione di mangimi fino alla vendita o erogazione di alimenti al consumatore “
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come si effettua l’attività di controllo
• Esame di tutti i sistemi di controllo posti in atto dagli operatori ed i risultati ottenuti
• Valutazione delle procedure in materia di buona prassi di fabbricazione (GMP), buona prassi igienica (GHP), corrette prassi agricole e HACCP, tenendo conto dell’uso delle linee guida a tal fine stabilite in conformità della normativa comunitaria
• Controlli delle condizioni igieniche
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come si effettua l’attività di controllo
L’ispezione di: impianti dei produttori primari, aziende del settore dei
mangimi e degli alimenti, comprese adiacenze, locali, uffici, attrezzature, installazioni e macchinari, trasporti nonché di mangimi e alimenti
materie prime, ingredienti, coadiuvanti tecnologici e altri prodotti utilizzati per la preparazione e produzione di mangimi e alimenti
prodotti semilavoratimateriali e articoli destinati ad entrare in contatto con i
prodotti alimentariprodotti e procedimenti di pulizia e di manutenzione e
antiparassitarietichettatura, presentazione e pubblicità dei prodotti
alimentari
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come si effettua l’attività di controllo
Esame di materiale scritto e di altre registrazioni che possono avere pertinenza per la valutazione della conformità alla normativa in materia di mangimi o di alimenti
Interviste con gli operatori del settore dei mangimi e degli alimenti e con il loro personale
Lettura dei valori registrati dagli strumenti di misurazione degli operatori
Controlli con gli strumenti propri dell’autorità competente per verificare le misure degli operatori
Qualsiasi altra attività richiesta per assicurare l’attuazione degli obiettivi della normativa CE
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Reg. 852/04 sull’igiene dei prodotti alimentari
• Si applica a tutte le fasi dalla produzione, alla trasformazione, alla distribuzione;
• Regole di igiene Allegati I e II per produzione primaria e operatori settore alimentare
• Flessibilità statale in cooperazione con Commissione• Obblighi:
–temperatura e catena freddo–criteri microbiologici–obblighi procedure rispetto obiettivi
sanitari–metodi appropriati di campionamento e
analisi
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• HACCP: a) identificazione del rischio
b) identificare punti critici di controllo
c) stabilire limiti critici
d) applicare procedure di sorveglianza (monitorare?)
e) stabilire azioni correttive
f) procedure atte a verificare il funzionamento
g) prova rispetto Haccp (documentazione)
• L’impresa attua una verifica ogni volta che modifiche incidano negativamente sulla sicurezza prodotti alimentari
Reg. 852/04 sull’igiene dei prodotti alimentari
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• MANUALI PRASSI IGIENICA– Nazionali o comunitari;– Sono facoltativi;– Sono realizzati in consultazione;– Tengono conto regole Codex
Alimentarius;– Possono essere elaborati
organismo nazionale di normazione (Dir. 98/48/CE);
– Sono valutati dagli Stati membri;
Reg. 852/04 sull’igiene dei prodotti alimentari
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Reg. 852/04 “ALLEGATO I”
PRODUTTORE PRIMARIO: • Deve evitare la “contaminazione” dei prodotti
primari;• Rispetto ambiente, benessere animale, utilizzo
farmaci e fitosanitari gestione dei rifiuti;• Tenere puliti tutti gli impianti e le attrezzatura, e
ove necessario disinfettarli;• Utilizzare acqua potabile o pulita• Buona salute personale manipola prodotti
alimentari e segua una formazione sui rischi;• Evitare contaminazione da insetti e animali
nocivi;• Utilizzare correttamente fitosanitari e biocidi
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PRODUTTORE PRIMARIO:
• Pulire gli animali da inviare al macello e ove necessario quelli da produzione;
• Lotta alle zoonosi
• Tener conto dei risultati delle analisi effettuate su campioni prelevati da animali o altri campioni che abbiano rilevanza per la salute umana
• Usare correttamente additivi per mangimi e medicinali veterinari
Reg. 852/04 “ALLEGATO I”
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REGISTRAZIONI (Produttore Primario): • Misure adottate per controllo dei pericoliAllevano Animali• Natura ed origine alimenti somministrati agli
animali• Medicinali veterinari e periodi sospensione• Insorgenza malattie che possono incidere sulla
sicurezza prodotti animali• Tutte segnalazioni pertinenti sui controlli
effettuati su animali e prodotti di origine animale
• ASSISTENZA di TECNICI ESTERNI
Reg. 852/04 “ALLEGATO I”
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Manuali corretta prassi (Produttore Primario): • Devono contenere informazioni sui pericoli che
insorgono nella produzione primaria, sulle operazioni associate e sulle azioni di controllo dei pericoli
• Controllo contaminazione micotossine, metalli e radioattività;
• Uso corretto e adeguato di medicinali e additivi dei mangimi e loro rintracciabilità;
• Misure per combattere le zoonosi• Misure concernenti la pulizia degli animali da
macello e da produzione.
Reg. 852/04 “ALLEGATO I”
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Reg. 852/04 “ALLEGATO II”
Requisiti di Igiene applicabili a tutti operatori del settore alimentare:
1. Requisiti generali applicabili a tutte le strutture;
2. Requisiti applicabili ai locali all’interno dei quali i prodotti alimentari vengono preparati lavorati o trasformati;
3. Requisiti per strutture mobili e distributori automatici;
4. Trasporto
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5. Requisiti per le attrezzature
6. Rifiuti alimentari;
7. Rifornimento idrico;
8. Igiene personale;
9. Requisiti applicabili ai prodotti alimentari;
10. Requisiti confezionamento e imballaggio
11. Trattamento termico
12. Formazione
Reg. 852/04 “ALLEGATO II”
Collecchio 26 gennaio 2005
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Collecchio 26 gennaio 2005
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REGOLAMENTO (CE) N. 1830/2003 DEL PARLAMENTO EUROPEO E
DEL CONSIGLIOdel 22 settembre 2003
concernente la tracciabilità e l'etichettatura di organismi geneticamente modificati e la
tracciabilitàdi alimenti e mangimi ottenuti da
organismi geneticamente modificati, nonché recante modifica della direttiva
2001/18/CEEntrata in vigore: 19 aprile 2004
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REGOLAMENTO (CE) N. 1830/2003
Campo di applicazione
Tutti gli alimenti e mangimi che, in tutto o in parte, consistono, contengono o sono derivati da OGM pur in assenza di relative tracce;
sono esclusi i prodotti medicinali, per utilizzo umano o veterinario
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REGOLAMENTO (CE) N. 1830/2003
Principio base
In tutte le fasi di produzione e distribuzione, ciascun operatore che tratti prodotti contenenti o derivati da OGM deve fornire al successivo operatore della filiera una specifica informazione al riguardo
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REGOLAMENTO (CE) N. 1830/2003
Soglie di tolleranza
Si applicano la soglie già previste nel regolamento (CE) 1829/2003: • 0,9% per OGM autorizzati; • 0,5% per OGM non autorizzati.
I prodotti che rechino tracce di OGM, entro i limiti suddetti, per causa accidentale o tecnicamente inevitabile, sono esentati anche dalle regole sulla tracciabilità
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Definizioni
CONVENZIONALE:
Al fine di distinguere con precisione le diverse categorie di prodotti, l’Industria alimentare europea ha concordato di definire come “convenzionale” il prodotto alimentare che non contiene OGM, né è da essi derivato, né contiene ingredienti OGM o derivati da OGM
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Piano intervento - Anno 2003: 1.811 allevamenti da latte; 220 impianti di lavorazione latte; 27 mangimifici e 15 depositi granaglie
Situazioni a rischio in 30 allevamenti. 389 campioni ufficiali nella totalità dei
caseifici della provincia
Riscontro di 41 campioni positivi per aflatossina.
Campionamento su allevamenti e caseifici per AFLATOSSINE
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315 forme di formaggio Parmigiano Reggiano sono state sequestrate.
4 casi di non conformità nei mangimi
I mangimifici sono stati oggetto di controlli ispettivi sulla loro produzione
Si sono dotati delle attrezzature idonee per ridurre ulteriormente la presenza di aflatossine nel mangime.
Campionamento su allevamenti e caseifici per AFLATOSSINE
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Piano intervento - Anno 2004:
696 campioni ufficiali nei caseifici (che a loro volta eseguono un piano di campionamenti in autocontrollo aziendale); n. 5 positivi
60 controlli nei mangimifici (100% esistente)
837 campioni negli allevamenti (come screening, 30% del totale). Riscontro di un positivo al campionamento ufficiale successivo.
Campionamento su allevamenti e caseifici per AFLATOSSINE
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13 aziende sul territorio provinciale (mangimi complementari per bovini e materia prima)
n. 5 positività alla presenza di soia OGM (inferiore a 0,9)
Cause: Contaminazione crociata
Modalità: Trasporti e produzione
Campionamento su allevamenti “Bio” O.G.M.
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Stretta collaborazione
• Associazioni di categoria (Allevatori / Coltivatori / Trasformatori / Fornitori / Distributori)
• Unioni industriali
• Consorzi Prodotti tipici
• Enti (Comune / Provincia / Università / Stazione Sperimentale delle Conserve / ARPA / Istituto Zooprofilattico)
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Buon viaggio