Cogito 340

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Anno XX - n. 340 - Sabato 12 ottobre 2013 QUINDICINALE DI ATTUALITÀ POLITICA, ECONOMIA, COSTUME Fondato da Natale Cerbone AFRAGOLA - CAIVANO - CARDITO - CASALNUOVO - CRISPANO - FRATTAMAGGIORE - FRATTAMINORE 10.000 copie in distribuzione GRATUITA IL SINDACO RUSSO: “Comuni in ginocchio per i continui tagli del Governo” AFRAGOLA Crisi nera per il commercio locale Parla uno dei protagonisti del raddrizzamento della Costa Concordia Ph. Sommella - Voce per tutti

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Il giornale della provincia a Nord di Napoli

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Anno XX - n. 340 - Sabato 12 ottobre 2013

Q U I N D I C I N A L E D I A T T U A L I T ÀPOLITICA, ECONOMIA, COSTUME

Fondato da Natale Cerbone

A F R A G O L A - C A I V A N O - C A R D I T O - C A S A L N U O V O - C R I S P A N O - F R A T T A M A G G I O R E - F R A T T A M I N O R E

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IL SINDACO RUSSO:“Comuni in ginocchio per icontinui tagli del Governo”

AFRAGOLACrisi nera per il

commercio locale

Parla uno dei protagonistidel raddrizzamento

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› › D I S T R I B U Z I O N E

2 • Cogito Anno XX - numero 340 - Sabato 12 ottobre 2013

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E’ scoppiata la moda della Terra dei fuochi. Ora, però, non fac-ciamo diventare tutto una passerella, una pagliacciata. Non abbia-mo bisogno di gente più o meno famosa che dà la solidarietà dallasua casa romana, né di politici più o meno navigati in cerca di vi-sibilità. Servono azioni concrete per porre un freno all’inquina-mento e per dare una degna risposta a quelle famiglie che chiedo-no un intervento che, in qualche modo, le ripaghi del dolore chevivono nel vedere amici e parenti malati e morti, anche a causa deiroghi tossici e della gestione scellerata dei rifiuti.

Quando si creano le mode, pur se sono utili alla causa perchéaccendono i riflettori sulle questioni, si rischia di dimenticare i ve-ri motivi per cui si lotta e ci si ferma solo a ottenere un’inquadra-tura o un articolo in più o meno. E nessuno è immune dalla vogliadi protagonismo. E’ successo anche in occasione della grande mar-cia organizzata dalla Diocesi di Aversa che ha portato decine di mi-gliaia di persone in strada, tra Orta e Caivano; tutti uniti dalla vo-glia di chiedere un intervento straordinario che ponga un freno aldisastro ambientale che sta uccidendo la provincia tra Napoli e Ca-serta. Tra tutte quelle persone, però, c’era anche chi, in questi an-ni, ha ricoperto ruoli di primo piano e non ha ascoltato le tante de-nunce che si sono succedute sin dal 1994, quando LegAmbientecominciò a scoperchiare quella pentola di malaffare e criminalitàche ruotava e ruota intorno alla gestione dei rifiuti. Posso capireche tanti Parlamentari fossero distratti e non abbiano letto queirapporti, così come, magari, non avevano il tempo di leggere Co-gito e gli altri giornali locali che riportavano quei dati, ma è maipossibile che non abbiano neanche letto Gomorra, il libro di Sa-viano che ha portato alla ribalta nazionale e internazionale il dram-ma dei rifiuti interrati nelle campagne? Evidentemente no, vistoche non ci sono stati interventi concreti, né prese di posizione de-gne di questo nome. Improvvisamente, però, quando i movimentimessi in piedi dalla gente comune hanno cominciato ad attirarel’attenzione dei media regionali e nazionali, come d’incanto, tuttisi sono accorti del dramma dei roghi e dei rifiuti tossici interrati.Perfino Pina Castiello, Deputata del Pdl da più legislature, impe-gnata soprattutto a sostenere i diritti degli animali da compagnia,come si può vedere sul sito della Camera, ha scoperto il fenomeno.Tanto che venerdì scorso ha partecipato alla marcia. Sottolinean-dolo subito su facebook e annunciando iniziative. Le stesse che an-nunciava insieme a Cesaro e ad altri parlamentari del Pdl nell’esta-

te del 2012, quando si cominciava a sentire l’odore delle elezionipolitiche. Ma i parlamentari del Pdl non sono gli unici ad aver sot-tovalutato o ignorato il problema. Sono in ottima compagnia diesponenti del Pd (Bassolino, tanto per fare un nome) e degli altripartiti. E anche il Movimento5Stelle non è esente da colpe. In-vece di stare a contare gli scontrini, avrebbero potuto portare pro-poste concrete in Parlamento. Tutti non sapevano leggere? Per-ché solo ora si stanno accorgendo della Terra dei Fuochi? C’erabisogno delle telecamere per svegliarli? E’ chiaro che, ora, la prio-rità è ottenere il risultato: la bonifica e una gestione attenta dei ri-fiuti; e, volente o nolente, al di là di qualche rappresentante del-le Istituzioni di buona volontà, bisognerà fare i conti ancora coni politici che si sono disinteressati del problema negli anni scorsi.Dovrebbero, però, avere un sussulto di dignità e ammettere il lo-ro fallimento, prima di proporsi per sostenere o portare avanti lerichieste della gente perbene che ha deciso di ribellarsi. E il loroimpegno non dovrebbe in alcun modo far venire meno la con-danna morale e, dove ce n’è la possibilità, anche concreta, perquello che avrebbero potuto fare e non hanno fatto. Qualora nonlo facessero, o ci si dimenticasse di tutto, ci troveremmo di fron-te a una situazione simile a un delinquente che spara a qualcunoperò poi la passa liscia perché si è impegnato per portarlo in ospe-dale evitandogli la morte. Troppo comodo.

Sfuggire alle mire di visibilità dei politici, ma anche al rischio dispettacolarizzare la protesta, quindi. Ora basta. Ora è il momentodi passare alle azioni concrete. Anche con tempi certi. Un Ministroporta solidarietà? Invece delle parole, dia date certe in cui avvieràprogetti concreti. Napolitano è vicino alle mamme dei bimbi mor-ti? Invece di fare appelli per l’indulto, li faccia per chiedere bonifi-che in quest’area. Così capiremo chi davvero vuole fare qualcosa.

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L ’ E D I T O R I A L E ‹ ‹

QUINDICINALE DI ATTUALITÀ, POLITICA,ECONOMIA E COSTUME

Autoriz. del Tribunale di Napoli n. 4513 del 18 Marzo 1994

fondato da Natale Cerbone

è realizzato da

CollaboratoriAngelica Argentiere, Giovanna Casoria, Francesco Celardo, Antonio Cerbone,

Carmen Celardo, Antonio Ciaramella, Maria Giacco, Cinzia Lanzano, Claudia Perrotta, Milena Marchese, Ketty Mocerino, Francesco Russo, Antonio Boccellino,Teresa Turino, Marina Esposito, Lina Cristofaro, Veronica Iengo, Antonio Bova, Linda Scuotto, e Martino Uzzauto.

Segreteria di redazione:Michela Miele

Fotoreporter:Nando Porzio - Frattamaggiore

Redazione: Via S. Antonio da Padova, 9Cardito (Na) - Tel. /Fax 081.8354357

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Stampa: Editrice Cerbone srle-mail: [email protected]

tel. 081.8354357

Direttore Antonio Iazzetta

EDITORE

Editrice Cogito srldi Mario e Carlo Cerbone

Vice direttore Antonio Trillicoso

g r a f i c a & s t a m p a

I lavori per la stazionePorta Campaniasono fermi da

604 giorni

La Terra dei fuochi non sia una moda

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Una lunga striscia di umanità da Orta diAtella a Caivano senza interruzioni. Un ser-pentone umano per manifestare la rabbia,

lo sconcerto, la paura, la sofferenza di una regioneche va dai confini della Campania sotto il Gari-gliano fino ad Acerra e più in là, verso i paesi vesu-viani per le tanti morti e le malattie che stanno mi-nando la vita di queste popolazioni.

Una ‘marcia’ viva da dove solo a tratti si alzavail grido di slogan e che ha avuto in diretta la tele-fonata di Nino D’Angelo, il cantautore napoletanoche è poi andato a trovare don Maurizio Patriciel-lo, garantendo che farà tutto quello che può per di-fendere questo territorio.

Le stime della Polizia di Stato parlano di circa20.000 persone, ma c’è chi dice erano 60.000.Al di là dei numeri, è certo che questa manife-stazione di massa promossa dalla Diocesi diAversa, con il clero e il vescovo Angelo Spinilloin testa, mai come adesso ha dimostrato che ilpopolo della Terra dei Fuochi vuole risposte dal-lo Stato per riprendersi questa terra avvelenatadai rifiuti tossici delle aziende del Nord che lacamorra ha comprato tra la fine degli anni ’80 e gli anni’90. Un sospetto che è diventato bruciante realtà dopo ledichiarazione a Sky Tg24 del pentito Francesco Schiavo-ne che ha indicato alcuni dei luoghi dove sono stati inter-rati i rifiuti tossici, ma soprattutto ha confermato il busi-

ness criminale che ha avvelenato le nostre terre.E venerdì 5 ottobre il grido del popolo si è alzato forte per

chiedere il risanamento delle terre inquinate e ricordare, congigantografie, le tante morti innocenti. Bambini, ragazzi, uo-mini, donne che si sono ammalati senza saperlo vivendo su

Decine di migliaia di persone per rivendicare il diritto alla vita

Nella folla, anche i Gonfaloni dei Comuni e tantissimi sacerdoti.Scarsa l’attenzione dei media verso l’imponente manifestazione di popolo

La lunga marciadi Antonio Trillicoso

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questa che contemporaneamente è ‘Terra di camorra’ e ‘Ter-ra dei fuochi’, ricordando solo da lontano, sbiaditamentel’appellativo che i romani le davano di ‘Terra Felix’.

“Un destino atroce – ha detto una delle tante mamme pre-senti al corteo della Marcia della Vita – che non abbiamo scel-to, che non vogliamo, che combattiamo e che non meritiamo’”

Una croce gigantesca in testa al corteo dietro la quale sfi-lavano anche tanti parroci tra i quali don Maurizio Patriciel-lo, il parroco del parco verde di Caivano che da più di un an-no sta manifestando e alzando la voce per le tante morti dicancro che inspiegabilmente(come vogliono far credere dalMinistero della Salute e altriorgani statali) avvengono inqueste zone. In prima fila an-che il dottor Antonio Mar-fella, medico del Pascale diNapoli, che presenta e illu-stra in ogni occasione i datiche ‘volontariamente vengo-no sottaciuti o sottovalutati’.Poi a seguire molti gonfalonidei Comuni della provinciadi Caserta e Napoli con i lo-ro Sindaci e molti ammini-stratori, alcuni parlamentarie rappresentanti istituzionali.Tra i presenti anche Vincen-zo Spadafora, Garante na-zionale per l’infanzia e l’ado-lescenza, originario di Cardito che già nei mesi scorasi è ve-nuto a testimoniare con la sua presenza la vicinanza alle fa-miglie che vivono il problema di avere un figlio o un paren-te morto o ammalato dal cancro. Tra la gente, senza maicercare il favore delle telecamere, c’era anche Padre Alex Za-notelli, il missionario comboniano che, dopo anni passati inAfrica e in altri posti dimenticati, si è stabilito a Napoli nelquartiere della Sanità per condurre grandi battaglie tra le qua-li contro la ‘vendita dell’acqua pubblica’. Presenti anche irappresentanti del comitato ‘Vittime innocenti di camorra’,

tra cui Giuseppe Miele, fratello di un imprenditore di Gru-mo Nevano ucciso dalla camorra e presidente dell’associazio-ne Terra Nuova, sempre in prima linea per la realizzazione diprogetti e iniziative sulla legalità. Non poteva mancare LucioIavarone, portavoce dei Comitati, l’alter-ego del parroco didon Maurizio, che con preparazione e con oculatezza cerca difar capire dove viviamo e cosa c’è da fare.

E poi migliaia di gente proveniente con pullman e auto datante parti della regione Campania con cartelli e manifestiper dare il loro contributo a questa manifestazione di prote-

sta popolare che molti orga-ni di informazione naziona-li non hanno trattato conl’approfondimento dovuto.

Per contenere questa or-gogliosa e determinata mas-sa di persone c’erano oltrecento uomini delle forzedell’ordine arrivati da Na-poli, Caserta e dai locali pre-sidi presenti sul territorio.Agli uomini di Polizia e Ca-rabinieri si sono aggiunti leGuardie Ambientali, i vo-lontari della Protezione Ci-vile e altre organizzazioni.Un piccolo esercito diligen-temente coordinato e guida-to dal dirigente del Com-missariato di Afragola, il vi-

ce questore Sergio Di Mauro.La lunga marcia si è conclusa nella piazzetta I Maggio a

Caivano dove, per esigenze di spazio, il Vescovo, il parro-co del Parco Verde e altri sacerdoti della zona si sono do-vuti affacciare da un balcone di una abitazione privata (ilpalco preparato davanti al Santuario di Campiglione è ri-masto inutilizzato perché ci si è accorti che la piazza anti-stanti la chiesa non avrebbe potuto contenere le migliaia dipersone al seguito del corteo).

Il vescovo di Aversa, monsignor Spinillo prima della bene-

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dizione generale ha rivolto alcune parole ai pre-senti: “Questa non è stata una marcia di protestama una marcia di resurrezione. Quella resurrezio-ne a cui dobbiamo mirare per salvaguardare que-ste nostre terre”. Poi don Patriciello ha letto unsuo componimento poetico su queste terre avve-

lenate per ricalcare il dolore per quello che èavvenuto e la voglia di riprendersi questo terri-torio per farlo rivivere per ridarlo alle comuni-tà locali. Poi è stato letto il telegramma invia-to dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano.Hanno concluso due giovani, una ragazza del-l’agro aversano e un ragazzo del napoletano,con messaggi di speranza.

Alla fine della manifestazione ritornano im-pietosi gli interrogativi e la preoccupazione per-ché semmai avverrà la bonifica dei terreni chi sa-rà a condurre le gare d’appalto, quali saranno leditte che eseguiranno i lavori, in che modo ver-ranno realizzati. Inevitabile e reale il sospetto chesaranno ditte e società che la stessa camorra po-trà gestire. Un sospetto che non è molto distan-te dalla realtà visto quello che è successo in pre-cedenza dove amministratori e forze dell’ordinesenza scrupoli hanno fatto in modo che l’avvele-

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante la suavisita a Napoli, ha voluto un incontro con i rappresentanti isti-tuzionali della Regione Campania sull’emergenza della ‘Terra dei

fuochi’ per fare il punto sulla situazione alla presenza anche del Pre-fetto di Napoli, Francesco Antonio Musolino.

Un incontro quello in piazza del Plebiscito che ha visto la presen-za anche di don Maurizio Patriciello, il parroco del Parco verde diCaivano che è stato invitato come rappresentante dei cittadini chestanno protestando per trovare una soluzione a questo scempio delterritorio e delle tante morti che stanno avvenendo in questi anni.Presenti all’incontro il Presidente della Regione Campania, StefanoCaldoro, il Presidente della Provincia di Napoli, Antonio Pentan-gelo, e il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.

Ma la presenza del parroco di Caivano è stata oggetto di polemi-ca da parte di alcuni rappresentanti istituzionali non invitati. Secon-do loro l’incontro col capo dello Stato doveva essere tra le istituzio-ni che devono prendere gli accordi e le decisioni da attuare concretamente sulterritorio. Una motivazione assurda secondo invece i tanti comitati promoto-ri della battaglia della Terra dei fuochi che invece sostengono che era necessa-ria la presenza del rappresentante del coordinamento dei cittadini per essereuna spina nel fianco delle istituzioni ‘quel fiato sul collo per non perdere tempopiù tempo e agire concretamente’. L’incontro era stato preceduto da un altro av-venuto il giorno prima al Maschio Angioino quando don Patriciello si è in-contrato col Presidente Napolitano e il Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe.Nell’occasione il prete di Caivano gli aveva consegnato le undici cartoline cheritraggono le madri dei piccoli morti per tumore che vivono nella zona della‘Terra dei fuochi’ con una lettera di una madre di una bambina che avevaespresso il desiderio di salutare il Presidente indossando un tricolore. Ma nonce l’aveva fatta perché era deceduta pochi giorni prima. Nell’occasione Na-politano aveva detto anche che il termine ‘Terre dei fuochi’, dato a queste ter-re tra Napoli e Caserta non gli piaceva ma che comunque non la realtà era ar-rivata a uno stadio che era necessario assolutamente prendere dei provvedi-menti. Da qui la necessità di un incontro con il prefetto e le istituzioni regio-nali e provinciali per il giorno successivo a cui è stato invitato lo stesso parro-co di Caivano. A.T.

Polemiche per l’incontro con il Presidente Napolitano

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namento senza nessun controllo e ostacolo avve-nisse. Una situazione che da tempo Don Aniel-lo Manganiello sta denunciando prendendoselaoltre che con le istituzioni omertose e colluse,anche con gli stessi uomini di Chiesa che sonostati molte volte in silenzio.

Questa ‘Marcia per la Vita’ anche se quadru-plicata come presenza, ricalca quella svolta a set-tembre a Casal di Principe. Dal campo sportivo,all’uscita della superstrada Nola - Villa Literno,si è snodata per le strade del centro cittadino conoltre cinquemila persone. Un evento straordina-rio e senza precedenti che ricordava la marcia av-venuto quasi venti anni prima, dopo la morte didon Peppe Diana.

Intanto, continua la campagna di sensibilizza-zione con cartoline da inviare al Presidente dellaRepubblica e a Papa Francesco. Cartoline chepoi sono delle foto di mamme che vengono ri-tratte con le foto dei loro figli morti con tumo-ri. Foro crude e dure realizzate dal fotografoMauro Pagnano che sta immortalando con isuoi scatti, fin dall’inizio del Comitato dellaTerra dei Fuochi, ogni avvenimento e iniziativa.

Controcorrente va Coldiretti per cui “le Isti-tuzioni devono fare subito chiarezza diffondendo“dati certi” sugli scandali dei rifiuti della 'terra deifuochi' e ciò per tutelare agricoltori e consumatorialtrimenti un intero comparto in Campania andràdefinitivamente al tappeto”.

I vertici provinciali e regionali dell’associazio-ne dei contadini ribadiscono: “Abbiamo 13 dop,8 igp, 4 docg, 15 doc, 10 igt e 335 prodotti tradi-zionali che arricchiscono il nostro paniere. Tuttoquesto si traduce in un business di rilievo per il ter-ritorio regionale. Basti pensare che, in un momen-to di forte recessione economica, l'export dei pro-dotti agroalimentari campani è valso 2,1 miliardidi euro nel solo trimestre del 2012, più di quantoabbiamo fatto nell'intero 2011”.

L'avvio di un'azione di coordinamento su tutto il territorio che vedecoinvolti i comuni di Afragola, Acerra, Casalnuovo e Caivano per

fronteggiare gli incendi della Terra dei fuochi è stato deciso al terminedi un incontro tenutosi nel Comune di Afragola nei giorni scorsi. Al-l’incontro erano presenti i sindaci Domenico Tuccillo, Antonio Pelu-so, Raffaele Lettieri e Antonio Falco. L'incontro, che fa seguito a quel-li che si sono tenuti nelle settimane scorse, rappresenta una svolta nel-la metodologia che sarà messa in campo dai quattro comuni nell'af-frontare l'emergenza rifiuti tossici. Il tavolo dei quattro Sindaci ha in-fatti definito, per la prima volta, le linee guida a cui dovranno attenersii rispettivi comandi della Polizia Locale; linee guida che puntano ad uncoordinamento delle varie attività con l'obbiettivo di assicurare un'a-zione più efficiente ed efficace nella vigilanza e nella repressione del fe-nomeno criminoso degli incendi nocivi. Nei prossimi giorni sarannogià avviate attività di perlustrazione, che riguarderanno le aree periferi-che e simultaneamente quelle ai confini dei territori interessati, per ac-quisire tutti gli elementi utili per predisporre un piano d'azione checonsenta di lanciare un chiaro segnale di tolleranza zero su tutto il ter-ritorio di competenza delle rispettive amministrazioni.

Azioni comuni contro i roghi per Afragola, Casalnuovo, Caivano e Acerra

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Anche gli stipendi sono a rischio. L’al-larme lanciato, nei giorni scorsi, dalsindaco di Torino e presidente del-

l’Anci, Piero Fassino, ha trovato molti con-sensi nella provincia a Nord di Napoli. Neabbiamo parlato con il “decano” dei Sindacidell’area, Francesco Russo, che è alla guidadell’Amministrazione comunale di Fratta-maggiore dal 2005. Ne è nato un colloquionel corso del quale non sono mancate le oc-casioni anche per parlare di politica e delleultime novità in casa Pd.

Allora, Sindaco, cosa c’è di vero nell’al-larme lanciato da Fassino?

“La situazione è difficile in tanti Comunidel napoletano. L’Imu può essere paragonata auna trasfusione per un malato che soffre diun’anemia molto grave perché i Comuni, negliultimi anni, hanno superato tantissimi tagli ese si toglie anche l’IMU, i problemi nascono.Molti comuni che sono sulla soglia del dissestofinanziario si trovano in difficoltà anche a ga-rantire gli stipendi. Per fortuna, quello diFrattamaggiore, negli ultimi 8 anni, ha man-tenuto i conti in ordine, come dimostra anchel’approvazione del bilancio già a settembre, epuò essere definito un Comune virtuoso per cuiriusciamo a garantire l’ordinario, tra cui il pagamento degli stipen-di”.

Se sarà confermata l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, iComuni saranno chiamati ad applicare la Service Tax che por-

terà a un nuovo aumento per i cittadini checontinueranno a vedere i Sindaci come co-loro che li affliggono con le tasse...

“Il Governo ha ormai deciso di affidare aiSindaci il compito di tassare i cittadini, facen-doli passare per gabellieri. Però, credo che iprimi cittadini debbano sfruttare al meglio lepossibilità offerte dalla legge. Per fare un esem-pio, si prenda il caso della Tares, mi piace sot-tolineare che abbiamo inserito una serie di cri-teri per la quantificazione di quanto andran-no a pagare i cittadini. In particolare, nel re-golamento approvato lo scorso 5 settembre, ab-biamo inserito alcune agevolazioni: per coloroche differenzieranno i rifiuti portandoli all’i-sola ecologica e per coloro che hanno in fami-glia una persona con una disabilità superioreal 75%; senza dimenticare poi che abbiamoinserito anche il criterio del numero di personeche va ad affiancarsi a quello della metraturadell’appartamento”.

Sindaco, parliamo un po’ del Pd fratteseche sembra pronto a riprendere il “domi-nio” della politica locale...

“Sì. In effetti, dopo un periodo in cuiqualche amico si era allontanato, ora ci si staricompattando intorno a un partito che io ho

contribuito a fondare, così come avevo fondato La Margherita,a dimostrazione che non ho mai cambiato partito, anche se nonsono mancate le occasioni per farlo. Per me, però, la coerenza,anche in politica, è un valore forte”.

Parla il sindaco di Frattamaggiore, Russo, “decano” a Nord di Napoli

“Il Pd si sta ricompattando. La leadership si conquista, non si chiede”“Basta tagli ai Comuni”

di Antonio Iazzetta

SPECIALISTICA MEDICA

CENTRO DI ODONTOIATRIA

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Anno XX - numero 340 - Sabato 12 ottobre 2013 Cogito • 9

L ’ I N T E R V I S T A ‹ ‹

Un Pd così forte, però, fa go-la a tanti e, infatti, sono molte lerichieste di adesione. Non ulti-ma quella del consigliere regio-nale Nicola Marrazzo...

“Ben vengano nuove energienel partito, purché siano pronte a

impegnarsi per il bene della città e della provincia a Nord diNapoli, al di là di personalismi”.

Ma qual è il suo rapporto con Marrazzo?“Da parte mia c’è piena disponibilità a collaborare, come

tra l’altro ho dimostrato in questi anni in cui è stato Consi-gliere regionale”.

Una collaborazione che non ha portato a risultaticoncreti, però...

“In effetti, nel periodo in cui l’onorevole Marrazzo è stato inConsiglio regionale, dall’ente di Santa Lucia per Frattamaggiore èstato stanziato solo il finanziamento della ristrutturazione dell’exCaserma dei Carabinieri, anche, se nei fatti, quei soldi non sono an-cora materialmente arrivati”.

Tra l’altro le prime pa-role di Marrazzo non sem-brano andare nella direzio-ne della collaborazione vi-ste le polemiche sulla ge-stione della pubblica illuminazione e qualche dichiarazioneche sembra indirizzata a chiedere la leadership del partitonell’area...

“Sulla questione della pubblica illuminazione, l’onorevoleMarrazzo sta alzando un polverone e, francamente, non so per-ché. Prima dell’estate organizzò addirittura un dibattito senzainvitarmi personalmente e ora mi pone delle domande su ungiornale locale. Peccato che nessuno da quel giornale mi abbiamai chiamato per pormi quelle domande. Non avrei alcun pro-blema a rispondere, nei dettagli e con precisione”.

Nella polemica sulla pubblica illuminazione quanto incidela sfida per la leadership nel partito?

“La leadership in un partito non si conquista con le polemiche eMarrazzo lo sa bene. Si conquista sul campo, con il lavoro quoti-diano. Io, negli ultimi nove anni, sono stato qui, in trincea, dicia-

mo così. E ho portato a casa molti risultati positivi per il Pd, anchequando ero l’unico Sindaco democratico della zona. Ora siamo intanti e io non voglio essere il leader, ma essere apprezzato per quelche faccio. E una dimostrazione che qualcosa di buono l’ho fatta,anche dai colleghi Sindaci, l’ho avuta quando, i primi cittadini diCardito, Casavatore e Crispano hanno firmato un documento persostenere la mia candidatura alle primarie che il Pd organizzòqualche mese fa per scegliere i candidati al Parlamento. All’amicoMarrazzo, inoltre, ricordo che entrare in un partito dando pagellenon mi sembra la scelta migliore, anche perché gli unici che posso-no dare pagelle e voti sono i cittadini quando scelgono chi li deverappresentare. E io, nel 2010, ne ho avuto una dimostrazione dicui ancora ringrazio i miei concittadini che mi hanno rieletto conuna percentuale vicina al 70%”.

Ma il sindaco Russo che vuole fare da grande, quando nonsarà più a capo dell’Amministrazione comunale?

“Io non vivo di politica. Tornerò a fare il medico a tempo pie-no. Poi se il partito mi chiederà di impegnarmi, in prima persona,lo farò, mettendomi, come ho sempre fatto, a disposizione. Sono cer-

to che il segretario provinciale,Cimmino, e quello regionale,Amendola, sapranno fare lescelte migliori per valorizzare ilterritorio dell’area a Nord diNapoli e io sarò con loro, in

qualsiasi ruolo, anche come semplice sostenitore perché credo nelprogetto del Pd che, ci tengo a ribadirlo, ho contribuito a fondarequi sul territorio e come delegato alle varie assemblee nazionali”.

Sindaco. Non possiamo lasciarci senza una domanda sullaTerra dei fuochi...

“E’ una questione gravissima. Che va affrontata con serietà esenza alimentare inutili polemiche. Frattamaggiore non è stata in-serita nell’elenco delle città a rischio inquinamento stilato dal Mi-nistero della Salute, ma questo non ci fa stare tranquilli. Noi ab-biamo già stanziato soldi per potenziare la videosorveglianza. Eparteciperemo al bando regionale per avere altri fondi per miglio-rare ulteriormente il servizio. Ma è inutile nascondere che serva an-che un intervento forte da parte dello Stato, del Governo, che devemettere a disposizione risorse economiche importanti per avviare lebonifiche e la messa in sicurezza dei territori”.

“Ben vengano forze nuove nel Pd, ma non abbiamo bisogno di pagelle”

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10 • Cogito Anno XX - numero 340 - Sabato 12 ottobre 2013

› › C R O N A C A

Continuano le proteste dei dipendenti dell’IperCoop diAfragola. Mentre andiamo in stampa dovrebbero parti-re le lettere di licenziamento per tutti coloro che lavo-

rano nello store afragolese. L’unico a salvarsi sarà il direttore.Le trattative con le Coop emiliane, Estense ed Adriatica,

non hanno dato buoni frutti: inaccettabile la loro decisionedi portare a sedici le ore di lavoro settimanali secondo i sin-dacati. La proposta dell’Assessore regionale al lavoro, Seve-rino Nappi, di un piano per l'integrazione fino alle 20 oreda parte delle Regione Campania, è stato rifiutata, così co-me la prospettiva della cassa integrazione: l’UniCoop di Li-vorno metterebbe direttamente in mobilità i suoi lavoratori.La rabbia dei dipendenti è stata acuita dall’assenza delle Co-op emiliane all’incontro previsto per metà settembre: non sisono presentati per sentire la controproposta dei sindacati.Sono ripresi, allora, gli scioperi, le serrate, le occupazioni de-gli altri ipermercati campani, alcuni dipendenti sono addi-rittura saliti sul tetto dell’IperCoop de Le Porte di Napoliper far valere i loro diritti, mossi dalla disperazione, dalla vo-glia di essere ascoltati e dalla speranza di un nuovo spiraglioper rinegoziare un piano di salvataggio del punto vendita. Sisono recati sul posto anche il sindaco di Afragola, Domeni-co Tuccillo, e quello della vicina Casalnuovo, Antonio Pe-luso; hanno ottenuto un incontro con il prefetto di Napoli,Francesco Musolino. E la protesta ha anche varcato i confi-ni regionali. Il 19 Settembre, quattro pullman (offerti daisindacati) pieni di dipendenti dell’IperCoop di Afragola edegli altri ipermercati campani, sono giunti in Toscana,presso la sede dell’UniCoop Tirreno di Vignale Riotorto. Larabbia e lo sconforto hanno guidato per più di 500Km don-ne uomini e tanti giovani, che vedono a rischio il loro postodi lavoro. I manifestanti si sono poi diretti presso la sede del-l’IperCoop di Livorno, dove, dopo aver calato le serrande, ilavoratori toscani si sono uniti alla protesta dei campani insegno di solidarietà. L’assessore Nappi ha, inoltre, incontra-to a fine settembre il sottosegretario allo Sviluppo Econo-mico, Claudio De Vincenti, che ha prospettato una riaper-tura del confronto con la cooperativa, affinché possano es-sere riviste le drastiche decisioni prese in precedenza da par-te di Coop Estense e Adriatica. A seguito della buona nuo-va, i dipendenti hanno riaperto l’ipermercato afragolesedopo ben otto giorni di sciopero, e nonostante le cattive sor-

ti in cui navighi secondo i suoi gestori, è stato invaso daiclienti. Verso il disinteresse di una Cooperativa che procla-ma di essere vicina al consumatore e manda per strada ben250 famiglie, sono state avanzate pesanti critiche anche permotivi politici, e l’accusa è rivolta alle cosiddette cooperati-ve “rosse”, nome dato per la loro passata vicinanza agli am-bienti di sinistra. Ma i dirigenti prendono le distanze da ta-

li affermazioni, assicurando che nella vicenda di Afragolapoco c’entra l’ingerenza politica, dato che da anni le coope-rative si dichiarano lontane da ogni partito. Anche i rappre-sentati dei Soci Coop Campania, circa 80.000 hanno lan-ciato un appello in favore dei dipendenti. La situazione si fasempre più critica. Intanto le lettere di licenziamento sareb-bero dovute partire dall’8 ottobre, termine stabilito da Mar-co Lami, presidente di UniCoop, dopo la protesta di Livor-no. Le preoccupazioni riguardano anche i negozi della galle-ria, anch’essa appartenente al gruppo Coop. Infatti, la chiu-sura dell’ipermercato influirebbe molto negativamente sul-le finanze di tali esercizi, decimandone la clientela, già innetto calo durante le giornate di serrata per protesta.

Martedì scorso sarebbero partite le lettere di licenziamento

Inutili tutti i tentativi di mediazione. Si va verso la chiusura del settoreIpercoop. Nulla di nuovo

di Cinzia Lanzano

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Anno XX - numero 340 - Sabato 12 ottobre 2013 Cogito • 11

C R O N A C A ‹‹

Negozi chiusi ad Afragola. Le vie principali dello shop-ping afragolese si arrendono di fronte alla grande mor-sa della crisi. Dei luoghi considerati fino a qualche

tempo fa il tempio sacro dei consumatori non resta altro chenegozi vuoti e cartelli di vendesi o affittasi.

“Tutti qui ne risentiamo, l’economia non gira e la gente noncompra”. Questo il pensiero di uno dei negozianti di corso En-rico de Nicola, una delle principali vie di Afragola, che ag-giunge: “Se continuiamo così, chiuderemo anche noi”. Sì, perchéanche i negozi ancora aperti temono per il futuro delle loro at-tività. Molti commercianti temono che le cose possano andareancora peggio con l’aumento dell’Iva entrato in vigore lo scor-so 1 ottobre. Un aumento che, stando ai calcoli delle associa-zioni dei consumatori, causerà un rincaro in diversi settori, tracui quelli dell’abbigliamento, giocattoli, calzature e accessori ele famiglie italiane spenderanno dai 207 ai 349 € in più all’an-no.

“Ci vogliono far chiudere, non si può andare avanti così”, rac-conta Giuseppe, titolare di un negozio di calzature, “chi finoraha comprato, non lo farà più” conclude.

Di solito a tirare su il morale a negozianti e consumatori cisono i saldi, ma quelli di quest’anno, anticipati dal 7 al 2 Lu-glio in Campania, si sono rivelati un vero e proprio flop; manonostante questo, sono ancora molti i negozi che hanno lamerce in saldo. Questo non vale per i negozi di generi alimen-tari, dove le loro offerte a prezzi scontatissimi causa crisi ri-chiamano centinaia di persone che si affrettano per accaparrar-si tutto ciò che è in offerta. Forse è anche la presenza sul terri-torio afragolese di grandi centri commerciali una tra le causeche hanno messo in difficoltà i commercianti portando moltidi loro a chiudere. La realtà è che oggi, solo alzare la saracine-sca del proprio negozio comporta molti oneri, e lo dimostranogli alti costi del lavoro, l’ affitto da pagare, e le molte tasse concui ogni giorno i negozianti devono fronteggiare.

Della crisi del commercio afragolese, che è poi comune aquella delle altre città del napoletano, abbiamo parlato con ilPresidente di Confesercenti Napoli nord, nonché Vicepresi-dente provinciale Giuseppe De Lucia, che ha espresso preoc-cupazione per la situazione che Afragola sta vivendo, ma ancheun sentimento di speranza in una ripresa nel breve periodo.

Il Presidente di Confesercenti ha detto: “Vogliamo dare un’i-dentità alla città di Afragola, e noi abbiamo la ricetta giusta perfarlo”. In pratica, si tratta di sette punti di un programma pre-sentato al Comune di Afragola da Confesercenti, “punti chepossono dare ad Afragola i connotati di una città moderna e pun-to di riferimento per l’economia dell’area a Nord di Napoli”. Ilprogetto prevede la creazione di centri commerciali naturali estrade shopping a tema; mercatini rionali nelle quattro ex cir-coscrizioni; ripristino di un mercatino già esistente nel RioneSalicelle; la creazione di un regolamento comunale con l’indi-cazione di percorsi per gli ambulanti; lotta agli abusivi di stra-da; eliminazione del mercato ortofrutticolo locale e creazionedi un mercato metropolitano dove ospitare anche sagre, mo-stre e fiere; e infine creare uno sportello per incentivare l’aper-tura di attività nuove e originali che possa sostituire l’attuale re-

te distributiva ormai obsoleta e ripetitiva. Per l’associazione dei commercianti, Afragola è ricca di spa-

zi e terreni che potrebbero essere l’ideale per la creazione diquesto progetto e che potrebbero riuscire a risollevare una si-tuazione critica che ha colpito già molti negozianti, troppe per-sone. I dati forniti da Confesercenti parlano chiaro, da gennaio2013 più di 50 negozi hanno chiuso (molti non hanno ancoracomunicato la cessazione di attività), “e i numeri, di questo passo,sono destinati ad aumentare” afferma De Lucia.

Afragola è una città dove molti giovani hanno investito, maquesta crisi ne ha portati altrettanti ad abbandonare tutto e tra-sferirsi altrove. “C’è bisogno di un’ Afragola viva, dove i giovanisi sentano sicuri di investire e di creare nuove attività!”, dice DeLucia per il quale “c’è bisogno di concessioni per i commerciantiemergenti e per coloro che hanno già un’attività”. “Anche il Sin-daco silenziosamente sta lavorando sodo a riguardo” afferma DeLucia, augurandosi che tutte queste forze messe insieme cam-bino le sorti di questa città.

Non resta che aspettare per capire se il progetto della Con-fesercenti avrà il successo sperato.

Ad Afragola, nel 2013, hanno chiuso cinquanta negozi

La Confesercenti ha preparato un piano in sette punti per il rilancio“Freniamo la crisi del commercio”

di Maria Giacco

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12 • Cogito Anno XX - numero 340 - Sabato 12 ottobre 2013

› › P O L I T I C A

Sono partiti lo scorso 23 luglio i lavori del Piu Europa, ilprogramma di riqualificazione urbana che cambierà il vol-to ad alcune zone di Casalnuovo. Per capire meglio di co-

sa si tratta abbiamo incontrato il vice sindaco, Andrea Orefice,con delega al programma Più Europa.

Cos’è il programma Più Europa?“Il Più Europa è un programma Integrato Urbano, quindi non è

solo un progetto di opera pubblica, ma è un insieme di interventi chepossono essere sia materiali che im-materiali. Nel caso del Comune diCasalnuovo si tratta di interventiper lo più materiali che sono tra diloro connessi e funzionali a una ri-generazione urbana. Quando nel2010 si è insediata la nuova am-ministrazione, la procedura eragià avviata ed era stato sottoscrittoun protocollo di intesa tra la Re-gione Campania e il Comune diCasalnuovo dove si erano indivi-duati una serie di interventi. Noiperò siamo dovuti intervenire e ri-attivare la procedura perché i pro-getti precedenti erano incentratisulla realizzazione di un’opera che

non sarebbe stata portata a termine nei tempi previsti, entro il 2015”. I lavori a cui il vice Sindaco si riferisce avrebbero dovuto rea-

lizzare un’opera che avrebbe richiesto tempi lunghissimi, si parladi 10 anni solo per dare inizio ai cantieri e cioè il boulevard al po-sto dei binari dell’attuale ferrovia dello Stato che passano per ilcentro del Comune di Casalnuovo.

È stato quindi un iter complesso e in sostanza imple-mentato ex novo?

“È stato un lavoro intenso e molto complesso che siamo riusciti aportare avanti superando tutti i ritardi che si erano accumulati”.

Quali sono le aree coinvolte?“Noi abbiamo individuato un’area che si estende a formare una

sorta di triangolo con un vertice situato tra il palazzo Lancellotti, unaltro punto nell’ex Moneta e un altro punto ancora all’inizio di viaNapoli, abbracciando anche una parte di Tavernanova”.

La rigenerazione urbana non vuol significare solo l’ammoder-namento delle strade, ma una serie di misure e di interventi fun-zionale a un’idea di sviluppo della città. Gli Interventi principalisono Palazzo Lancellotti, e il MUSA. Palazzo Lancellotti sarà de-stinato a luogo di valorizzazione del territorio e di valorizzazionedell’attività artigianale che più ha caratterizzato il passato di que-sta città e che si è andata perdendo negli anni: il distretto tessile,con tutte le sue eccellenze di attività sartoriale.

“Puntiamo a valorizzare e a realizzare degli spazi espositivi, dellesale per convegni, contiamo di realizzare un museo della moda equindi avremo degli spazi in un luogo di ritrovo come una bibliote-ca, insomma sarà il luogo simbolo della città, riqualificato e restau-rato in maniera molto attenta, riempiendolo di contenuti e facendo-lo assurgere a volano di marketing della città” ci precisa Orefice.

Cosa vuol dire per Lei e nell’ambito del progetto incre-mentare la coesione urbana?

“La nostra città non ha un tessuto urbanistico razionale meditato

e ragionato, è frutto di insediamenti casuali, senza un tessuto urbanocoeso, è cresciuta in maniera spontanea. Ebbene il programma tendeall’unione di punti diversi della città potenziando i collegamenti ecreando una rete di infrastrutture che vadano nella direzione di unospazio coeso e razionale”.

Che il piano sia davvero ambizioso, lo si capisce anche dalprogetto MUSA. Di cosa si tratta?

“Il Mercato Urbano Spazio Aperto, prevede di rinnovare il vol-to di corso Umberto I, che sarà migliorato con materiale pregiato eche diventerà una galleria commerciale naturale all’aperto. I citta-dini avranno il piacere di una passeggiata commerciale con una vi-suale esteticamente gradevole; è prevista anche la realizzazione diparcheggi”.

Accanto a questi ambiziosi progetti, ci sono due progetti mi-nori: il VISUA e l’Asse di penetrazione Area Target, una strada dicollegamento riqualificata, per agevolare l’accesso all’area targetche è quella dei due progetti principali. L’Asse va da Tavernano-va a Licignano per favorire l’accesso al centro della città.

Per Lei quale progetto è più significativo per la Città?“La città ha un segmento di’eccellenza che è quello della sartoria e

con queste opere, soprattutto Palazzo Lancellotti, da casalnuovese, misento di puntare molto su questo palazzo, molto bello, al centro dellacittà che per un periodo è stato gestito da privati. Riappropriandosidel Palazzo la città acquista un valore aggiunto considerevole che puòessere ancora più valorizzato dalla messa a punto degli interventi”.

Il vice Sindaco di Casalnuovo, Orefice, parla dei PIU Europa

“Palazzo Lancellotti può essere il simbolo della riqualificazione avviata”

“Riscopriremo le nostre origini”di Veronica Iengo

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Anno XX - numero 340 - Sabato 12 ottobre 2013 Cogito • 13

Apochi giorni dall'approvazione di un bilancio "pulito", adetta di molti, nonostante la linea non chiara, nonostantei cambiamenti di percorso rispetto al progetto iniziale, si fa

il punto della situazione sugli obiettivi e i risultati raggiuntidalla maggioranza che sostiene il sindaco Cirillo a Cardi-to. L'opposizione afferma, a gran voce, che nulla di po-sitivo sia stato realizzato dall'attuale Amministrazione eche molto era possibile fare ma è mancata la forza, lavolontà di trovare soluzioni immediate. A tutto questosi uniscono le dimissioni dell'assessore ai Lavori pub-blici, Antonio Giangrande, e poco prima del vicesinda-co e assessore al bilancio, Giovanni Aprovidolo.

Dimissioni che sottolineano maggiormenteuna situazione instabile, una maggioranzanon compatta. E’ questo il pensieroche accomuna il centrodestra. Nediventa portavoce l'avvocato Fran-co Pisano per il quale “le dimissionisono solo una conseguenza. Entram-bi si sono sentiti scaricare politica-mente, senza alcun appoggio. Allabase c'era una questione importanteche ha alzato un polverone, cioè lavendita dei terreni sulla provinciale diCardito dove c'era "Caruso". Sembrache l'Amministrazione non avesse al-cuna voglia di vendere questi terreni,diversamente da come si era stabilito.Credo quasi sicuramente che nel 2015si tornerà a votare e sicuramente saràla soluzione migliore. L'attuale Ammi-nistrazione non ha creato entrate, adesempio valorizzando la villa comuna-le ma ha solo aumentato tutto con im-poste varie, il trasporto scolastico, l'imuin comodato d'uso ai figli e quant'al-tro. Ma alla fine, quando si sottolinea-no le mancanze, le crepe, si camuffatutto affermando che non c'è alcun problema sostanziale perchè inrealtà gli assessori hanno lavorato bene”.

Tanti i nodi ancora da sciogliere. Tanti i punti sui quali l'op-posizione si interroga ad esempio il motivo che abbia spintol'Amministrazione a sopprimere alcuni interventi urgenti nel-

l'ambito dei lavori pubblici come la manutenzione dei pali dellapubblica illuminazione. Atto conseguente a una scelta iniziale del

primo cittadino e della Giunta di dare priorità al pubblico edi chiudere le porte alle privatizzazioni. Scelta modifi-

cata in poco tempo senza apparenti motivi. Circola-no indiscrezioni su presunte minacce al Sindaco cheè stato costretto successivamente a valorizzare le pri-vatizzazioni tramite project financing con impren-ditori di Afragola.

Giangrande, prima di dare le dimissioni ha sotto-lineato l'importanza di alcuni lavori pubblici necessa-

ri per Cardito come “la realizzazione di un'area par-cheggio per il Parco Taglia col rifacimento dei sevizi

igienici della villa comunale, la sostituzione deitotem che forniscono l'energia elettrica alla vil-la e la sostituzione dei pali della pubblica il-luminazione”.

Intanto il sindaco ha incassato l’appro-vazione del bilancio. E Cirillo ci tiene a sot-tolineare che “il bilancio è stato approvatoda tutta la maggioranza in modo gradito di-mostrando collaborazione e coerenza rispet-to al progetto iniziale".

Diversa è la questione delle dimissio-ni e a tal proposito ha aggiunto: “Avevogià preso impegni con i gruppi politici econ i gruppi civici che mi sostengono chedopo l'approvazione del bilancio si sareb-be proceduto con una verifica politica pervedere tutto il percorso amministrativoche abbiamo fatto e cercare di migliorar-lo. Quando iniziano le verifiche politichesi sa quando iniziano ma non quando fi-niranno. Sono comunque aperto a qual-siasi soluzione. Tutti i partiti sanno cheavranno la facoltà di rinnovare, confer-mare o sostituire l'esecutivo, l'assessore inGiunta perchè la Giunta è formata da

una famiglia, una squadra. Chiederò le dimissioni degli assessori e siprocederà con la verifica politica. In seguito, si deciderà se confer-mare le deleghe o eventualmente ridistribuirle e in base a ciò si ve-drà se confermare gli assessori o sostituirli. Tutto dipende dagli obiet-tivi politici programmatici”.

P O L I T I C A ‹‹

E’ crisi a Cardito

“Chiederò agli Assessori di dimettersi per avviare un confronto in maggioranza”

Cirillo azzera la Giuntadi Claudia Perrotta

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Ritorna lo spettro delle ruspe adAfragola. A far riaccendere lepreoccupazioni del popolo degli

abusivi, le osservazioni mandate dallaProcura della Repubblica di Napoli inmerito ad una delibera anti abbattimen-ti (cavallo di battaglia della vecchia Am-ministrazione guidata dall'ex senatoreVincenzo Nespoli), per scongiurare lademolizione di un manufatto abusivoacquisito al patrimonio comunale, e de-finito dal Consiglio comunale di inte-resse pubblico. Non è un vero e proprioannullamento. Ma di certo è l'antica-mera di quello che potrebbe poi essereuna debacle di tutto un sistema messoin atto per scongiurare gli abbattimenti.

Ma andiamo ai fatti. Come mai laProcura di Napoli decide di inviare del-le osservazioni giuridiche all'ufficioabusivismo edilizio al limite dell'annul-lamento in merito alle delibere anti ab-battimenti di Nespoli? E’ questa la do-manda che si stanno ponendo i nuovitecnici e Amministratori guidati dal neosindaco Domenico Tuccillo che adessoè chiamato a mettere mano con urgen-za a una situazione spinosa e delicatache riguarda un bene prezioso come lacasa. Entrando nello specifico dellaquestione, il magistrato proponente si èespresso in merito a un manufatto abu-sivo acquisito al patrimonio comunale erisparmiato alle ruspe tramite una deli-bera di pubblica utilità il 21 maggioscorso in piena campagna elettorale.Una cosa molto frettolosa tanto che ilConsiglio comunale non ebbe modonemmeno di accertarsi delle condizionitecnico statiche del manufatto. La deli-bera fu votata. Ma la pratica a suppor-to di quel manufatto ritenuto di inte-resse pubblico (in mano al magistrato)in sostanza racconta che si tratterebbedi un vero e proprio scheletro di ce-mento armato costruito senza nessun ri-gore di sicurezza. E come è possibile chepossa avvenire una cosa del genere? LaProcura chiede solo di fare chiarezzasulle modalità di valutazione degli im-mobili, chiedendo il rispetto della legge380/01 che stabilisce i principi secondoi quali è possibile risparmiare un abusodalle fauci delle ruspe. E la possibilitàche la Procura possa annullare tutte le

delibere simili (ne sono 54) è concreta.“Abbiamo già detto in campagna

elettorale – spiega il sindaco Tuccillo -che avremmo seguito una strada diversada quella del governo Nespoli e che siarticola in due momenti: la redazionedei piani di recupero per i quartieri de-gradati, che è una strada lunga e unapercorribile, a breve termine, che ci èanche consentita dalla legge regionale,che da la possibilità ai Comuni, entroun criterio legittimo, di sanare gli abusiper necessità. Per questo stiamo prepa-

rando una delibera, che porteremo abreve in Consiglio, che impegna gli uf-fici a predisporre un regolamento chedetermini le modalità, con cui discipli-nare gli immobili abusivi, acquisiti alpatrimonio comunale, e per i quali vie-ne fatta la dichiarazione di pubblica uti-lità. Il tutto, con l’obiettivo di rivederei casi alla luce del nuovo regolamento.Cosa che, invece la precedente Ammi-nistrazione non ha fatto, con la conse-guenza che la magistratura ha dichiara-to illegittime tali dichiarazioni”.

Potrebbero essere illegittime le delibere anti abbattimenti

La Procura ha chiesto chiarimenti in merito alle procedure adottateTremano gli abusivi afragolesi

di Francesco Celardo

14 • Cogito Anno XX - numero 340 - Sabato 12 ottobre 2013

› › C R O N A C A

Colpo di spugna al cimitero di Afra-gola. Con un comunicato stampa, dal Co-mune fanno sapere che “il sindaco, Do-menico Tuccillo, in vista della comme-morazione dei defunti del prossimo 2 no-vembre ristabilisce la legalità al cimitero.

Dopo aver scoperto che la ditta in-caricata dei servizi di installazione del-le lampade votive al camposanto svol-geva ormai da due anni le proprie atti-vità senza corrispondere i contributidovuti al Comune, e dopo le verifichecompiute dall’assessore ai servizi ci-miteriali, Giuseppe Affinito, l’Ammini-strazione Comunale ha infatti procedu-to alla revoca del mandato. Nell’immi-nenza del ponte di ognissanti i servizisono stati quindi assegnati a una nuo-va impresa, in attesa di svolgere una

nuova gara pubblica di affidamento”.“Si tratta di un’operazione impor-

tante – ha commentato il primo cittadino– con cui l’Amministrazione ha intesoporre fine a una grave situazione di ille-galità, andando a sanare il grave dannoeconomico che si continuava a consuma-re a spese delle casse comunali e quindidel cittadino”.

“In particolare la ditta sollevata dal-l’incarico – aggiunge l’assessore Affinito– ha mancato di versare al Comune diAfragola un agio di circa 350.000 euro.Abbiamo potuto appurare, inoltre, chepur essendo cessata di fatto nel maggio2012, la ditta in questione aveva conti-nuato fino alla giornata di ieri a incassa-re, senza averne titolo, somme di denarodai cittadini afragolesi”.

Afragola / Rimossa la ditta che gestiva le luci al cimitero

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La scuola Addolorata è stata messa “albando”! Il primo Ottobre è, infatti,scaduto il termine ultimo per parteci-

pare alla gara per “l'appalto del servizio disemiconvitto presso la scuola primaria edell'infanzia "Addolorata" per 150 alunnile cui famiglie versano in condizioni di dis-agio”. Il bando è stato pubblicato l’8 Ago-sto scorso ed è stato il tentativo dell’ammi-nistrazione Tuccillo di risolvere una que-stione che va, ormai, avanti da anni: il pro-blema Addolorata. La storia ha inizio quan-do la scuola all’inizio degli anni ‘80 èpassata nelle mani del Comune, in seguitoall’abolizione degli Istituti per l’Assistenza eBeneficenza. In quell’occasione la scuola di-venne comunale, ma fu stipulata una con-venzione con chi precedentemente ammi-nistrava l’istituto, ossia le Suore Compas-sioniste Serve di Maria, che restavano a farparte della gestione, prendendone la dire-zione. Da allora, in più di 30 anni, parecchipolitici si sono avvicendati nel Palazzo co-munale e con alterne vicende hanno segna-to il destino di questa scuola; nonostantetutto, negli anni, è riuscita ad offrire allacittadinanza un ottimo servizio pubblico euna buona istruzione ai suoi alunni, e tut-tora lo fornisce alle dieci classi di scuola pri-maria e cinque dell’infanzia. Famiglie, exallievi e allievi si sono sempre battuti affin-ché potesse continuare la sua attività didat-tica. Più volte la convenzione è stata porta-ta in Tribunale: i giudici l’hanno ritenuta

talvolta legittima, altre volte illegittima ap-pellandosi a diciture errate, leggi comunita-rie e via discorrendo.

La giunta Tuccillo ha tagliato la testa altoro, decidendo di scrollarsi quello che eradiventato un grattacapo, o un peso, stando

a quanto affermato dalla precedente Am-ministrazione, per cui l’istituto era solo unavoce di spesa in bilancio, che troppo grava-va sulle finanze del Municipio. Eppure, vie-ne troppo poco citato il finanziamento sta-tale che il Comune riceve a favore delle at-tività della suddetta scuola.

Secondo il nuovo bando, la scuola saràdata in gestione per nove anni a chi si ag-giudicherà la gara con un comodato d’uso,essendo lo stesso edificio di proprietà co-munale. Sarà, inoltre, un semiconvitto epertanto accoglierà 150 bambini indigenti,per i quali la retta giornaliera sarà a carico

del Comune. Anche le insegnanti sarannoscelte dai nuovi gestori. Le attuali “inse-gnanti comunali” dopo anni di attività di-dattica, saranno impiegate presso il Comu-ne, comportando un netto cambio non so-lo di destinazione, ma soprattutto di com-

pito. Anche le insegnanti negli anni sonostate bersagliate e, spesso, avversate da poli-tici e da certa stampa, perché hanno rite-nuto il loro ruolo di maestre, come unamansione di vantaggio, anziché un compi-to svolto in base alle proprie conoscenze ecompetenze, accusandole perfino di trat-tamenti privilegiati (non a ragion veduta).La data di apertura delle offerte non è an-cora nota, sarà comunicata, ai partecipan-ti, a mezzo fax e/o posta certificata. Biso-gnerà quindi attendere per conoscere ipartecipanti, il vincitore e il destino del-l’Addolorata.

Verso la conclusione la vicenda della scuola afragolese

Scaduti i termini del bando. A breve si scoprirà chi dovrà portare avanti la strutturaNuovi gestori per l’Addolorata

di Cinzia Lanzano

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Anno XX - numero 340 - Sabato 12 ottobre 2013 Cogito • 15

“Pur essendo così mal ridotta, da lon-tano di riusciva a sentire le risate deibambini che ci giocavano una volta: soloun ragazzo di tredici anni con il suo ca-ne si recava in quel luogo logorato daltempo e dalle persone…”.

Questo è altri passi fanno parte delracconto ‘Non è solo un sogno’,scrittoda Sabrina Ariemma della terza dellasezione C dell’Istituto Comprensivo‘Don Milani, che si è classificato ter-zo al Premio ‘Dal cortile al condomi-nio’, promosso dal Comitato corsoCaudino San Pasquale di Airola inprovincia di Caserta.

La seconda edizione del concorsoletterario che vede come referente laprofessoressa Filomena Ruggiero, te-nendo fede ai valori della carità, dellsolidarietà e della legalità ha postol’accento sul tema della solitudine vistacome causa di infiniti disagi che spessoportano l’uomo, indipendentementedall’età anagrafica e della condizionesociale, a sfiorare i limiti della legalità.

Il concorso è un percorso a cui han-no partecipato centinaia di scolareschee singoli ragazzi che prevede una primafase della presentazione del progetto equestionari, poi seguito dalla raccolta

dei dati, poi in una terza fase la produ-zione di un racconto su un canovacciopredisposto, poi di racconti e una pro-va del concorso come quinta fase.

La manifestazione finale di pre-miazione si è svolta nell’Auditoriumdel carcere di Airola dove le operepremiate sono state lette dall’attoreSasà Trapanese ala presenza di auto-rità e istituzioni.

L’alunna Sabrina Ariemma, vinci-trice di questo importante premio eraaccompagnata oltre che dai genitori dal-la sua insegnate di lettere Mimma Viso-ne e dalla preside Teresa Ummarinoper la quale “questo riconoscimento anchealla scuola ‘Don Milani’ che da anni èimpegnato sul fronte della legalità e dellasolidarietà con progetti e iniziative che ve-dono i ragazzi protagonisti”.

Antonio Trillicoso

Caivano / Premio di narrativaper una alunna della Don Milani

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La notte tra il 16 e il 17 settembreha rappresentato una notte storicaperché è stata quella in cui si è ri-

usciti a raddrizzare il relitto della CostaConcordia, naufragata lo scorso 13 gen-naio 2012, nell’incidente in cui moriro-no 32 persone. Un lavoro di recuperolento ma efficace a dimostrazione di un

grande compendio di ingegneria nazio-nale e internazionale.

L’annuncio ufficiale della rotazionedella Concordia è arrivato alle 4:08. Ilcapo della Protezione civile Franco Ga-brielli lo ha comunicato insieme ai re-sponsabili del progetto per la Costa,Franco Porcellacchia, e per il consorzioMicoperi, Sergio Girotto, tra abbracci eapplausi reciproci, consci del grande la-voro ultimato.

Nella squadra della Micoperi era pre-sente anche un ragazzo di Frattamag-

giore: Francesco Capasso, 34 anni,cuoco per la Micoperi che ha conosciu-to tutto il team e vissuto in prima per-sona i lavori di recupero.

Lo abbiamo intervistato per farcispiegare la sua storica esperienza: “Misono imbarcato lo scorso 19 novembre einizialmente non è stata facile perché erala prima volta che lavoravo su una navema la mia famiglia e la mia ragazza mihanno supportato anche perché l’isola delGiglio è in una zona dove tira un ventofortissimo e spesso durante il lavoro è ca-duto tutto dalle dispense. Il primo impat-to di quando ho visto la Concordia è sta-to sentirmi una formica che vede un ele-

fante che s’addormenta. Ho lavorato perla Micoperi, il consorzio principale che hacurato i lavori di recupero della nave.Tante le persone che hanno lavorato lì 12,13 ore al giorno anche meno visibilmente

rispetto ad altri e che magari hanno lavo-rato anche di più”.

Capasso ha poi aggiunto: “E’ stataun’esperienza che mi ha maturato moltodal punto di vista professionale ma so-prattutto umano. Vedere quel relitto a po-chi metri da me portava la mia mente apensare a quel disastro umano, a quellavacanza da sogno in cui sono morte dellepersone”.

Ha concluso: “L’emozione più forte èstata sentire il suono della sirena per di-chiarare chiusi i lavori, dopo 19 ore e avervisto la nave sollevarsi sempre più di qual-che metro ogni ora, lì ho provato delle sen-sazioni forti perché mi son sentito parte

pure io di un progetto così grande come ilrecupero della Concordia che faceva im-pressione vederla dall’altra parte, sembra-va quasi di cartone e vederla dal vivo èstata tutt’altra storia”.

Francesco Capasso era nel team che ha raddrizzato la Concordia

Il giovane cuoco frattese racconta le emozionidi quei giorni trascorsi all’isola del Giglio

“Un’esperienza unica”

di Angelica Argentiere

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La Corte d'Assise d'Appello dell'A-quila ha inflitto una condanna di30 anni in carcere al frattese Salva-

tore Parolisi per l'omicidio della moglieMelania Rea. In primo grado i giudiciavevano deciso l’ergastolo per il militareritenuto l’unico colpevole dell’omicidiodella moglie, avvenuto nel bosco di Civi-tella nel 2011.

“E' stata dura”. Questo l'unico com-mento uscito dalla bocca di uno deigiudici popolari della Corte d'Assised'Appello dell'Aquila che ha confer-mato, di fatto, la colpevolezza di Paro-lisi. I sei giudici popolari sono uscititutti insieme con bocche assolutamen-te cucite e non hanno voluto rilasciarealtre dichiarazioni.

Ha parlato invece Nicodemo Gentile,uno degli avvocati di Parolisi che siaspettava sentenza diversa.

“Salvatore si aspettava qualcosa di di-verso, non dico l'assoluzione, ma...Oranon ci resta che accettare il verdetto, nonci resta che attendere le motivazioni. E'importante aver eliminato l'ergastolo, maci aspettavamo una sentenza leggermentepiù umana”.

In udienza, l’avvocato che difendevagli interessi della famiglia Rea, Mauro

Gionni, ha puntato su alcune prove persmontare le repliche della difesa di Salva-tore Parolisi. In udienza, come ha rac-contato lo stesso Gionni, è stato mostra-to un video che mostra Parolisi sullostesso luogo del delitto mentre dondola

la figlia Vittoria con gli stessi abiti diquel triste 18 aprile, una video chat conl'amante Ludovica, nella quale i due simostrano reciprocamente le parti inti-me, ma soprattutto un filmato del 20Aprile, giorno in cui è stato ritrovato il

cadavere di Melania, nel quale sono evi-denti macchie di sangue rappreso che se-condo la difesa di Salvatore potrebberoaver dato vita a quell'impronta sullo cha-let che potrebbe dimostrare l'innocenzadell'ex caporalmaggiore. Gionni ha inve-ce spiegato che i militari della scientificasi sono addirittura sporcati i guanti conquel sangue e che quindi quell'improntapuò avere quel tipo di origine.

“La chat hard con Ludovica è statamostrata - ha spiegato Gionni - per con-testualizzare la lettera prodotta dalla di-fesa di Parolisi nella quale Salvatore dicealla moglie di volerle bene: la chat è di so-li quattro giorni prima la lettera speditaalla moglie”.

Il processo si è tenuto a porte chiusenonostante la richiesta di aprirle avanza-ta da Parolisi che ora ha una sola speran-za: la Corte di Cassazione che, però, nonpotrà entrare nel merito della decisionedella Corte d’Appello, ma solo verificarese sono state rispettate le procedure.

La condanna di Parolisi è stata accoltatra indifferenza, soddisfazione e incredu-lità a Frattamaggiore, come dimostranoanche le interviste raccolte dalle varie tra-smissioni televisive che hanno organizza-to dirette televisive da Frattamaggiore.

La Corte d’Appello ha ridotto la pena per il militare frattese

I giudici: E’ stato lui a uccidere la moglie, Melania Rea, nel 2011Parolisi condannato a 30 anni

di Valerio Cerbone

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Èstato tanto atteso, ma finalmente èarrivato il wi-fi anche a Frattamag-giore, grazie al lavoro dell’Ammi-

nistrazione. In questo caso, a portareavanti il progetto è stato l’assessore allepolitiche giovanili, Andrea Galasso.

Le aree coperte o in fase di coperturawi-fi sono: Piazza Umberto I, il centrodella città, lo spiazzale del Campo Spor-tivo Ianniello, la Villa Comunale di viaBiancardi, i giardinetti di via VittorioEmanuele III e la biblioteca comunale invia Stanzione. Gli utenti, con il lorosmartphone, notebook, tablet o altropossono navigare per due ore algiorno dopo aver effettuato la regi-strazione al portale d’accesso, gliunici dati richiesti sono un nume-ro di cellulare e un indirizzo emailvalidi. La procedura da seguire peril log-in è la seguente: ricercare larete wi-fi dal nome “W150 Fratta-maggiore” (in quanto aderisce allostesso sistema presente negli altri co-muni italiani “150 piazze wi-fi”,ndr); in secondo luogo si aprirà il porta-le d’accesso e cliccare su “Registrazione”e dopo aver compilato i campi con le in-formazioni richieste, cliccare su “Invia”.A questo punto l’utente effettuerà entro5 minuti una chiamata dal suo cellulareal numero 06.4004.4000 e attendere

dopo alcuni squilli che cada la linea do-podiché si aggiornerà automaticamentela pagina e dopo aver cliccato sul pul-sante “ora puoi navigare in Internet”. Perle volte successive basterà solo inserireusername e password indicate nella fasedi registrazio-ne al portaled’accesso.

Ne abbia-mo parlatocon l’assessoreGalasso che ciha dichiarato:

“L'installazio-ne di zone wi-fi gratuite rap-presenta ilpunto di par-

tenza di un progetto più ampio che preve-de l'attuazione di una serie di strumentiinformatici innovativi al servizio della cit-tadinanza. D'intesa con l'Amministrazio-ne c'è la volontà di realizzare percorsi checonsentano al cittadino agevolare l' intera-zione con gli organi istituzionali comuna-

li in modo costruttivo. L'obiettivo è quellodi "informare-interagire-costruire". In so-stanza: “Informare tutti i cittadini, inparticolare noi giovani molto spesso avulsidalla vita politica, attraverso l'utilizzo distrumenti di largo uso quotidiano quali

internet, applicazioniper smartphone e cosìvia; - Interagire con loroe consentirgli di esprime-re liberamente dei feed-back/recensioni relativial livello di soddisfazio-ne circa il servizio offer-to e infine - Costruireinsieme servizi "miglio-ri", partendo dalle loroproblematiche, segnala-zioni e proposte”.

L’assessore poi con-clude dicendo: “L'intento è quello di por-re al centro di tutto le esigenze del cittadi-no e di semplificare il suo contatto con leistituzioni. Relativamente alle zone wi-fi,a breve il servizio sarà perfezionato pressola villetta di corso Vittorio Emanuele e laBiblioteca comunale e si prevede in unprossimo futuro un ampliamento della co-pertura nella città.

Un particolare ringraziamento va al-l'Ufficio servizi informatici del Comune eall'Assessore che mi ha preceduto”.

Un’importante novità per navigare in internet gratuitamente

Per ora il servizio è disponibile in quattro zone della città per due oreWi-fi libero a Frattamaggiore

di Angelica Argentiere

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Anno XX - numero 340 - Sabato 12 ottobre 2013 Cogito • 19

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Sta suonando regolarmente già da alcune settimane la cam-panella per le scuole afragolesi; ma, nel caso della Castal-do, lo storico istituto statale di piazza Ciampa inaugurato

nel 1960 dal Cardinale Alfonso Castaldo, il suono è stato, al-meno fino a qualche giorno fa, a giorni alterni per i circa 1000alunni. Il motivo? Semplice: il procrastinarsi della durata deilavori di ristrutturazione della scuola; un restyling, avviato pri-ma dell'estate e che doveva essere completato per l'avvio del-l'anno scolastico, che sembra destinato a non concludersi abreve, e che si protrarrà per altri mesi quando ci sarà l'agibilitàdi tutte le aule. Almeno questo è quanto ci è sembrato di capi-re da un colloquio con il professor Simeone Iovino (vedi box)alla guida dell'Istituto Comprensivo "Castaldo - Nosengo".

I lavori in corso hanno indotto il dirigente a programmare,a partire dal 30 settembre, i doppi turni. Non sono mancate leproteste dei genitori degli alunni che, di fronte all'annuncio delprovvedimento, hanno protestato; a cominciare da quelle diMaria Cinquegrana, presidente del Consiglio di istituto. Nonè mancata la risposta dell’Amministrazione. Nel corso di un in-contro, tenutosi nella mattinata di lunedi 30 settembre, il sin-daco Tuccillo, insieme agli assessori Alessandro Salzano e Giu-seppe Affinito, e ad alcuni consiglieri comunali tra cui Gen-naro Giustino e Antonio Pannone, ha ricevuto i genitoripreoccupati per il grande disagio; successivamente è stato fat-to un sopralluogo nello stesso istituto e si è trovata, in accor-do con i rappresentanti della scuola e i tecnici del Comune,una soluzione provvisoria per scongiurare i doppi turni e mi-nimizzare le difficoltà: ossia spostare il gruppo interclassedelle quinte dalla scuola Castaldo alla struttura Nosengo do-ve ci sono aule. Inoltre, per decongestionare i problemi diviabilità e di traffico di piazza Ciampa, (praticamente in tiltper il transito di più di mille alunni e per la non costante pre-senza dei Vigili), è stato deciso di creare un corridoio pedo-nale, in un'area della scuola oggetto di lavori, per consentirel'uscita degli alunni anche su traversa via Arena.

"Spero che questa situazione si risolva al più presto - ha com-mentato Ciro D'Antò, uno dei genitori - Non riesco a capirequesti ritardi nella consegna dei lavori che la precedente Ammi-nistrazione aveva assicurato fossero completati prima dell'iniziodell'anno scolastico. Avendo due bambini nella scuola primaria,uno in terza e l'altro in quinta, mi toccherà fare la spola tra lascuola Nosengo e la Castaldo; e questo, con il traffico, è davveroun'impresa ardua".

"Siamo sempre disponibili - ha dichiarato il Sindaco - ad

ascoltare i cittadini. Ho fatto il giro delle scuole di Afragola all'i-nizio dell'anno scolastico per esprimere la mia vicinanza ai giova-ni e a tutti gli studenti afragolesi. Nel caso della Castaldo, poi, in-sieme agli assessori Affinito e Salzano, l'Amministrazione si è sinda subito impegnata per risolvere questa criticità e c'è la soddisfa-zione di aver raggiunto l'obiettivo. Inoltre, nei prossimi giorni,avremo altri incontri con i genitori per monitorare la situazionecercando di dare un'accelerazione alla chiusura dei lavori”.

Intanto, tra i genitori qualche dubbio affiora sull'appalto af-fidato dall'amministrazione Nespoli: non sono chiari i tempi direalizzazione, gli interventi ancora da realizzare e altri aspettitecnici. Incertezze che il comitato dei genitori si è proposto diapprofondire con l'Ufficio Tecnico comunale, diretto dall'inge-gner Nunzio Boccia, chiedendo un incontro chiarificatore.

Proteste alla scuola Castaldo di Afragola

I lavori vanno a rilento e crescono i disagi e il traffico nella zona“No ai doppi turni”

di Antonio Boccellino

Sulle problematiche della scuola Castaldo,abbiamo scambiato due chiacchere anche

con il Dirigente Scolastico, Simeone Iovino.Quali sono le soluzioni che si sta cercando

di attuare per ovviare al problema dei doppiturni?

“Stiamo cercando di ovviare i doppi turnispostando un interclasse presso la scuolamedia Nosengo, nel frattempo presso lascuola Castaldo siamo riusciti ad avere, conla dovuta dichiarazione di agibilità da partedella ditta, una parte del cantiere e utilizzare apartire da lunedì alcune aule che di fatto era-no inagibili. Se questo tipo di organizzazione non avrà dei risvoltinegativi sulla sicurezza dei bambini potrà dirsi scongiurato il pro-blema dei doppi turni permettendo così il ripristino del regolaresvolgimento delle lezioni per le primarie che attualmente si stan-no svolgendo a giorni alterni”.

Nel risolvere tali problematiche ha avuto l’appoggio da partedell’Amministrazione comunale?

“Dopo un primo momento di incomprensione, probabilmentedovuto al fatto che non erano state comprese fino in fondo le ve-re problematiche, ci siamo ricompattati, e ora stiamo collaboran-do per porre fine a questa situazione di disagio”.

Giovanna Casoria

Il dirigente scolastico:“Stiamo riducendo i disagi”

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Domenica 29 settembre c’è stato uno sciame di per-sone, migliaia di biciclette, clima mite, volti feli-ci, sorrisi e spirito di adesione e partecipazione.

Come ormai da consuetudine, si aspettano i mesi di mag-gio e settembre per poter rivivere, per riprendersi la stra-da e accompagnare i sogni a colpi di pedalate. E la setti-ma edizione di Bici in Città ha avuto il suo caro e conso-lidato successo. Tanti cittadini hanno contribuito e ade-

rito alle cause che le varie associazioni, non solo frattesi,stanno portando avanti. Mobilità sostenibile, piste cicla-bili, roghi tossici, inquinamento, e rispetto per la terra incui si vive, per cui si vive. Il comitato ViviAmo la Città,cui sono parte Sottoterra Movimento Antimafia, Cantie-re Giovani, No ai Tralicci, Ottava Nota, Assomaggiore,Riscriviamo la Città e il Liceo Scientifico Miranda, ha or-ganizzato e reso possibile quella che è ormai una della ma-

Successo per la settima edizione di Bici in Città a Frattamaggiore

Gli iscritti erano 1223, ma nelle strade frattesi c’erano almeno 2000 persone

In migliaia per citta’ miglioridi Marina Esposito

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nifestazioni più importanti dell’hinterland napoletano.Questa volta gli iscritti erano 1223, 817 maschi e 406

femmine, dal più giovane di appena 9 mesi al più an-ziano di 86 anni. Aumentato ancora, quindi, il numerodi partecipanti che fino al maggio scorso era di 1013persone (ovviamente considerando che molti non sono ri-usciti ad iscriversi a causa dell’affollamento). Altissimo ilnumero dei più giovani che, da 0 a 20, è 611; invariatala fascia dai 21 ai 30, composta da 88 iscritti; quelli trai 31 e i 60 anni aumentano ancora, portandosi a 411; einfine gli anzianotti, dai 71 agli 86, sempre presenti epartecipativi. Molte le città della provincia di Napolipresenti, e anche qualcuna del casertano. C’erano citta-dini di Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano,Cardito, Orta di Atella, Crispano, Sant’Arpino, Arzano,Succivo, Aversa, Caivano, Casoria, Casandrino, Casa-giove, Giugliano, Napoli, Sant’Antimo, Santa MariaCapua Vetere, Afragola, Cesa e Melito.

Nonostante il tempo non propriobello, le difficoltà, gli immensi ostaco-li e tutte le avversità che ci si possonotrovare davanti, ancora una volta que-sti cittadini, i cittadini, hanno sottoli-neato la necessità, il bisogno e il fortedesiderio di vedere il proprio luogo diappartenenza cambiato e migliorato.Non si tratta solo di numeri, spesso èimportante considerare anche solo lapresenza di quei pochi che in realtà so-no molto perché si inizia con poco e siarriva, forse, a traguardi che primasembravano irraggiungibili. I cittadinici sono e il sindaco, Francesco Russo,presente anche se, questa volta, appie-dato, ha contribuito all’organizzazioneappoggiando quella parte di piccolo mondo che com-batte ogni giorno affinché il futuro delle cittadine del-l’area a Nord di Napoli sia un futuro diverso e sicura-mente migliore.

L’AISM, Associazione Italiana per la lotta contro la Scle-rosi Multipla, si riunisce sabato 12 e domenica 13 otto-

bre con i suoi volontari in piazza Umberto I, a Frattamag-giore, e in piazza Municipio, a Casalnuovo, per la venditadelle mele. Solo per la giornata di domenica altri banchettisaranno posti fuori le chiese di Crispano, Caivano e Casoria.

Il frutto, pensato e proposto come simbolo della donna edell’importanza della forza di quest’ultima nella difficilelotta con la propria quotidianità, sarà venduto con l’unicoobiettivo di raccogliere fondi e soprattutto con il fine diaiutare la ricerca scientifica già brutalmente attaccata daitagli alla sanità.

Questa terribile malattia colpisce soprattutto giovani edonne. È dimostrato, infatti, che una voltaogni quattro ore viene effettuata una nuovadiagnosi su pazienti che hanno dai 19 ai 30anni. Sono persone che potrebbero vivere,nel corso della loro vita, difficili sintomatolo-gie come: la disabilità, la cecità, la perdita del-l’udito o il mancato controllo del sistema uri-nario. Ovviamente non si ha preavviso. L’etàdi sviluppo e scoperta della malattia varia aseconda dei soggetti e può avvenire anche asoli 13 anni. I volontari, consapevoli delledifficoltà vissute e da vivere, si propongonocon un gesto che forse non cambierà la vita diqueste persone ma creerà speranze, sogni edifferenti determinazioni.

L’associazione sarà presente in oltre3000 piazze italiane (l’elenco completo è dis-ponibile su www.aism.it), più o meno cen-

trali, in diversi centri commerciali e si può donare 1 euroinviando un sms al 45593 per sperare in un mondo liberodalla sclerosi multipla.

Marina Esposito

Aism. una mela per la vita

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22 • Cogito Anno XX - numero 340 - Sabato 12 ottobre 2013

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La società nello “specchio del diritto”Rubrica giuridica a cura dell’Avvocato Antonio Bova

(Docente a contratto di Diritto Privato Università di Napoli Federico II)Una rubrica dedicata all’approfondimento di tematiche giuridiche, per fornire risposte alle domande dei cittadini

(via mail all’indirizzo [email protected] - e [email protected]), nella consapevolezza che il diritto non è solo nelle leggi o nelle sentenze, ma anche nel cuore e nella mente di chi le interpreta e applica correttamente.

1. Norme di riferimento del diritto d’autoreIl codice civile fissa solo i principi generali

della disciplina del diritto d' autore, mentrel'intera materia è regolata dalla legge 633/1941.Recentemente la disciplina del diritto d'autoresi è arricchita per effetto del D.lgs. del 1992sulla tutela giuridica dei programmi per elabo-ratore, a sua volta modificato dal D.Lgs.205/1996. Ulteriori interventi integrativi o mo-dificativi della legge sul diritto d'autore sonocostituiti dal D.Lgs. 68/1994, in attuazione del-la direttiva CEE n. 92/100 concernente il dirittodi noleggio,

il diritto di prestito e taluni diritti connessi aldiritto di autore in materia di proprietà intellet-tuale poi modificato dal D.Lgs. n. 204/1996,dalla legge 650/1996 contenente norme in te-ma di pubbliche utilizzazioni di opere, di pro-lungamento di durata, di disegno industriale edal D.Lgs. n. 154/1997 contenente norme sulladurata di protezione del diritto di autore e dialcuni diritti connessi. Recentemente è interve-nuta la legge 248/2000 che, mantenendo inal-terato il contenuto del diritto d'autore, ha am-pliato l'estensione della tutela.

Da ultimo è intervenuto il D.Lgs. n. 68/2003con il quale il legislatore ha recepito la direttivaCE n.2000/21 sull'armonizzazione di taluniaspetti del diritto di autore e dei diritti connes-si nella società dell'informazione. In sede inter-nazionale la materia è disciplinata dalla Con-venzione Berna 9.9.1886 nel testo di Parigi del1971 (testo ratificato e reso esecutivo in Italiacon L. 399/1978 e dalla Convenzione di Ginevra6.9.1952, nel testo di Parigi del 1971 testo ra-tificato e reso esecutivo in Italia con L.16.5.1977, n. 306). In sede comunitaria è statorecentemente emanato il Reg. CE n. 3295/94che fissa misure intese a vietare l'immissionein libera pratica, l'esportazione, la riesportazio-ne ed il vincolo ad un regime sospensivo dimerci contraffatte e di merci usurpative. Da se-gnalare sul punto anche i Trattati OMPI sul di-ritto d'autore e sul dirittomconnesso.2. Contenuto del diritto d’autore

Opere dell'ingegno sono le creazioni nelcampo della letteratura, delle arti figurative, del-la musica, delle scienze, del teatro, della cine-matografia e in ogni altro campo dell'attività in-

tellettuale. Secondo la dominante dottrina l'e-lencazione contenuta nell'articolo in commentoha carattere esemplificativo e non tassativo. Ta-li opere sono tutelate indipendentemente dal lo-ro pregio o dalla loro utilità ed anche se illegalio immorali. Elemento costitutivo del diritto d'autore è il carattere creativo dell'opera dell'in-gegno, inteso come originalità e novità oggetti-va rispetto ad opere dello stesso genere.

La dottrina ha chiarito che l'opera dell'inge-gno è tutelata solo quale espressione e l'esclu-siva, pertanto, si riferisce solo a tale espressio-ne e non all'utilizzazione dell'argomento o del-l'insegnamento espressi nell'opera. L'autore hail diritto esclusivo di utilizzare economicamentel'opera in ogni forma e modo, originale o deri-vato, nei limiti determinati dalla legge sul dirit-to d'autore, e in particolare con l'esercizio deidiritti esclusivi indicati negli articoli da 13 a 18della legge stessa (art. 12 comma 2 l.d.a.).

Indipendentemente dai diritti di utilizzazioneeconomica dell'opera, l'autore ha e conserva,anche dopo la cessione di essi, una serie di fa-coltà, chiamate diritti morali, che sono regola-mentate agli articoli da 20 a 24 della legge suldiritto d'autore. Lo scopo del diritto morale èquello di proteggere la personalità dell'autorequale si manifesta nella sua opera, purché que-sta rientri tra quelle che possono formare og-getto di tutela.3. Opere musicali e diritto d’autore: quesiti ecasi concreti

In risposta ai quesiti posti dalla signora An-gela, lettrice di Frattamaggiore, si osservaquanto segue.

L'articolo 2 della legge sul diritto d'autore,enucleando in particolare le opere d'ingegnocomprese nella protezione del diritto d'autore,menziona al numero 2 "le opere e le composi-zioni musicali, con o senza parole, le operedrammatico-musicali e le variazioni musicalicostituenti di per sé opera originale". La leggeintende proteggere ogni forma di espressionemusicale, che si avvale di una successione disuoni e silenzi. Si precisa che le opere attinentila materia musicale, ma di carattere letterario odidattico, come i trattati di musica, le opere dicritica musicale e simili non rientrano in questacategoria. Il concetto di composizione vale in-

vece per ogni specie di componimento musica-le, dall'opera sinfonica alla canzonetta. Inoltrela legge specifica quelle combinate con un'ope-ra letteraria, quali il melodramma, le operette ole commedie, tutti casi di opere composite. Ri-lievo hanno anche le cosiddette variazioni mu-sicali, composizioni derivanti da cambiamenti oda sviluppi di toni, elementi armonici e melodi-ci del tema di una preesistente composizione diun altro autore o dello stesso autore che crea lavariazione.

La classificazione operata dalla legge nonesclude però la tutelabilità di creazioni diverse,come quelle che possono risultare da tecnichenuove o da nuove forme di espressione. Solose sussistono i requisiti generali di sufficientecomplessità, di novità oggettiva e di originalità,l'opera è riservata nel suo complesso all'esclu-siva dell'autore. Naturalmente anche nella mu-sica esiste un fondo comune: stilemi melodici,armonici, ritmici tipici di aree culturali o generimusicali. Chi vi attinge potrà naturalmente pro-teggere la sua opera, originale in quanto utiliz-za questi elementi non originali in una compo-sizione più ampia e complessa, ma non potràpretendere per l'avvenire che i terzi si astenga-no dall'utilizzare gli stessi elementi per nuove eoriginali composizioni.

La legge si occupa di regolare anche il casodelle opere in comunione, nelle quali i contri-buti di ciascun autore sono indistinti e irricono-scibili. L'articolo 10 della legge stabilisce chese l'opera è stata creata con il contributo indi-stinguibile e inscindibile di più persone, il dirit-to d'autore appartiene in comune a tutti i coau-tori. Al secondo comma, l'art. 10 stabilisce chele parti indivise si presumono di valore uguale,salvo la prova per iscritto di diverso accordo.La legge rende applicabili alle opere in comu-nione le norme che regolano la comunione, eoffre al singolo autore, di far valere singolar-mente il diritto morale. Inoltre l'opera non puòessere pubblicata, se inedita, né essere modifi-cata, o utilizzata in forma diversa da quella del-la prima pubblicazione, senza l'accordo di tuttii coautori. In caso di ingiustificato rifiuto di unoo più coautori, la pubblicazione, la modificazio-ne o la nuova utilizzazione dell'opera può esse-re autorizzata dall'autorità giudiziaria.

Il diritto d’autore e le opere musicali

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Anno XX - numero 340 - Sabato 12 ottobre 2013 Cogito • 23

Rapina da film al Bingo Montecarlo La chiamano la banda dei Bingo. Sono uomini pronti a tutto,

armati fino ai denti. Esperti rapinatori che, come nei più classici film hollywoodia-

ni, fanno il colpo perfetto in pochi minuti. Forse il titolo di questo“film” potrebbe essere “la rapina perfetta”. In otto hanno preso dimira il Bingo Montecarlo, al confine tra Afragola, Casoria e Cardi-to. Sono entrati in azione verso sera, vestiti di nero con caschi damoto integrali e nelle mani coperte dai guanti, avevano qualsiasitipo di armi: dai mitra ai fucili a pompa alle pistole che tutti ave-vano a vista nella vita dei pantaloni. Sono entrati prendendo inostaggio il guardiano che si trovava all’entrata del parcheggio esotto la minaccia delle armi lo hanno spinto fino a entrare nellastruttura.

Una volta all’interno già sapevano la predisposizione delle cas-se, secondo gli inquirenti avevano studiato il colpo nei minimidettagli. Hanno preso l’incasso delle 4 casse, quella del parcheg-gio, del bar, delle slot machine e quella della sala interna, per untotale di circa 50.000 euro.

Tutti i presenti erano neanche a dirlo terrorizzati alla vista del-le armi, ma con un accento napoletano sono stati tranquillizzatidai malviventi che nessuno si sarebbe fatto male e che sarebberoandati via il prima possibile. Si può dire che hanno mantenuto la

parola perché la rapina è durata solo sei minuti, i video della sicu-rezza mostrano il gruppo di rapinatori come persone organizzatenei dettagli, ognuno aveva un proprio ruolo e si muovevano in to-tale coordinazione gli uni con gli altri. L’unica parola pronunciavadi frequente tra di loro, per chiamarsi senza utilizzare i nomi pro-pri dei vari membri della banda è: “colleghi”. Ovviamente come inquesti casi le macchine e gli scooter utilizzati per il colpo sono ri-sultati rubati e al momento dei rapinatori non si ha alcuna traccia.

Martino Uzzauto

CASALNUOVO/ Sposa muore nel giornodel suo matrimonio

Una tragedia incredibile a Casalnuovo dove viveva Fortuna,morta il giorno del suo matrimonio. Aveva appena salutato amicie parenti con cui aveva festeggiato il suo matrimonio con Gianlu-ca, quando si è sentita male ed Poi Fortuna F., 32 anni, si è senti-ta male ed è morta. Casalnuovo, centro dell'hinterland napoleta-no, è scossa dalla tragica notizia.

Fortuna è figlia di un falegname molto noto conosciuto in cit-tà e stylist per una nota azienda di moda campana.

Secondo quanto riferisce ilcorrieredellacampania.com, la cop-pia aveva appena concluso il banchetto nuziale in un ristorante-al-bergo di Boscotrecase. Salita in camera con lo sposo, poco dopole 22, Fortuna si è sentita male. Subito sono stati allertati i soc-corsi che però non hanno potuto fare altro che constatare il de-cesso, sembra per un infarto. A quel punto il magistrato ha dovu-to disporre l'autopsia (d'ufficio, date le dinamiche). Il giorno piùfelice della sua vita è coinciso fatalmente con il più tragico.

MatrimonioAugurissimi a Mary e Giuseppe.Tanta felicità da Stefania, Aurelio, Fabio e Antonella

Tanti auguri a...Tanti auguri a...

Per i tuoi auguri. invia una mail Per i tuoi auguri. invia una mail a a [email protected]@libero.it

Tanti auguri dalla redazione di Cogito alla piccolaFrancesca, che a luglio ha festeggiato il suo primocompleanno, e ai genitori Giuseppe e Rachele Falco.

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