Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

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Il contributo di ciascuno, quale che sia la categoria di appartenenza, ci è assai utile per far sì che il rapporto diventi, anno dopo anno, uno strumento di comunicazione sempre più efficace, trasparente e misurabile sul complesso delle nostre attività e sulla loro ricaduta in termini socio-ambientali. Per questo chiediamo a chiunque vo- glia fornire una propria opinione, di compilare questo questionario e inviarlo per fax allo 02.27077549 oppure per posta a Coca-Cola HBC Italia, Public Affairs & Commu- nications, viale Monza, 338 – 20128 Milano. Partecipare è un modo di dare. Per ogni questionario ricevuto Coca-Cola HBC Italia donerà 5 euro alla Onlus Pane Quotidiano. 1. Categoria di stakeholder di appartenenza Å Media Istituzioni Associazioni Consumatori Altro Attribuire un punteggio da 1 a 5 (minimo e massimo) 2. Facilità di lettura Å 3. Chiarezza del documento Å 4. Completezza del documento Å 5. Credibilità delle informazioni Å 6. Rilevanza delle azioni Å 7. Note Questionario di valutazione Viale Monza, 338 – 20128 Milano T +39 02.270771 – F +39 02.27005761 www.coca-colahellenic.it A member of Rapporto Socio-Ambientale 2009 RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009

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Il contributo di ciascuno, quale che sia la categoria di appartenenza, ci è assai utileper far sì che il rapporto diventi, anno dopo anno, uno strumento di comunicazionesempre più efficace, trasparente e misurabile sul complesso delle nostre attività esulla loro ricaduta in termini socio-ambientali. Per questo chiediamo a chiunque vo-glia fornire una propria opinione, di compilare questo questionario e inviarlo per faxallo 02.27077549 oppure per posta a Coca-Cola HBC Italia, Public Affairs & Commu-nications, viale Monza, 338 – 20128 Milano.

Partecipare è un modo di dare. Per ogni questionario ricevuto Coca-Cola HBCItalia donerà 5 euro alla Onlus Pane Quotidiano.

1. Categoria di stakeholder di appartenenza

ÅMedia

Istituzioni

Associazioni

Consumatori

Altro

Attribuire un punteggio da 1 a 5 (minimo e massimo)

2. Facilità di lettura

Å

3. Chiarezza del documento

Å

4. Completezza del documento

Å

5. Credibilità delle informazioni

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6. Rilevanza delle azioni

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7. Note

Questionario di valutazione

Viale Monza, 338 – 20128 Milano T +39 02.270771 – F +39 02.27005761

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Rapporto Socio-Ambientale

2009

RAPPORTOSOCIO-AMBIENTALE2009

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Progetto e coordinamento editoriale Giangiacomo PieriniMarta PozzoliPublic Affairs & Communications DepartmentCoca-Cola HBC Italia

Supporto metodologico RGA Environment, Safety & Corporate Responsibility

Progetto grafico Peliti Associati

Consulenza editoriale Alessandro Mauro

IllustrazioniStefano Bosi Fioravanti (copertina e pagine 24-25, 82-83)Eleonora Barbassi (pagine 2, 84)Alessandra Mascetti (pagina 26)Martina Messori (pagine 4, 14, 54-55)Paolo Mappelli (pagine 40-41, 56)Irene Spallanzani (pagine 42, 68-69, 70, 87)

Pubblicazione stampata su carta ecologica a cura di Arti Grafiche

L’edizione 2009 del Rapporto Socio-Ambientale di Coca-Cola HBC Italia aderisce al progetto Impatto Zero® di LifeGate. Le emissioni di anidride carbonica generate da questa pubblicazione sono state compensate dalla creazione di nuove foreste. www.impattozero.it

Il Rapporto Socio-Ambientale 2009è scaricabile dal sito www.coca-colahellenic.it

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1RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009

¥ La lettera

4. Introduzione¥ Nota metodologica¥ Coca-Cola HBC Italia oggi¥ Il Senior Leadership Team¥ L’identità di Coca-Cola HBC Italia¥ Gli highlight 2009

14. Il governo della corporate social responsibility¥ La CSR per Coca-Cola Hellenic¥ Il CSR Team di Coca-Cola HBC Italia¥ Il piano di azione di CSR 2009-2010

26. Workplace¥ Alcuni numeri del 2009¥ La valorizzazione del personale¥ L’informazione e la comunicazione interna¥ L’acquisizione di Socib¥Wave 2¥ La salute e la sicurezza

42. Environment¥ Alcuni numeri del 2009¥ Gli imballaggi e i rifiuti¥ L’energia¥ L’acqua¥ Le emissioni in atmosfera

56. Marketplace¥ Alcuni numeri del 2009¥ Eurmatik¥ Clienti e consumatori: insieme per la tutela dell’ambiente¥ L’attenzione alla qualitॠI fornitori: un rapporto di partnership¥ L’attenzione ai prezzi¥ L’impianto di cogenerazione

70. Community¥ Alcuni numeri del 2009¥ L’educazione ambientale¥ L’emergenza terremoto in Abruzzo¥ La Fondazione Coca-Cola HBC Italia¥ Coca-Cola HBC Italia per le onlus¥ Le iniziative locali

¥ Glossario¥ Quando il lavoro diventa divertimento

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3RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 20092 COCA-COLA HBC ITALIA

Quella che avete tra le mani è la sesta edizione del Rapporto Socio-Ambientale di Coca-Cola HBC Italia:sei anni – sebbene non abbiano il valore simbolico di una cifra tonda – iniziano a rappresentare un significativo tratto di strada. In questo periodo il mondo non è stato immobile, ma è difficile non convenire sul fatto che i principaliallarmi sui temi che questo documento tratta –per esempio la tutela dell’ambiente – sono ancora tali, e molte battaglie sono ancora da vincere.

Esiste tuttavia un sentimento diffuso d’interesse, e una diffusa consapevolezza, che chiunque osservi con attenzione non può che riscontrare maggiore, in qualche caso molto maggiore, di sei anni fa. Si pensi a com’è più conosciuta e capillare la definizione stessa di responsabilità sociale d’impresa, all’importanza crescente di una formula come green economy, alla coscienza di come la sostenibilità sia – al pari di altre pratiche più direttamente profittevoli – elemento imprescindibile per uno sviluppo duraturo. Si rifletta su come l’idea del give back to society, del restituirequalcosa alla comunità in cui si opera, sia patrimonio condiviso delle realtà più consapevoli. Si consideri infine, per guardarla con una concreta cartina di tornasole,a quante aziende abbiano iniziato a pubblicare, a loro volta, rapporti di sostenibilità.

Coca-Cola HBC Italia ha dichiarato e scritto in numerose occasioni, anche su queste pagine, che ricoprire un ruolo attivo nella società è un aspetto fondamentale del proprio modo di essere azienda. Crediamo sia oggi ragionevole affermare, senza alcuna vanteria, che il tempismo e la convinzione con cui abbiamo intrapresoquesto percorso possa essere stato d’esempio per alcuni, determinando un circolovirtuoso che è esso stesso ruolo attivo nella società, partecipazione e – in definitiva –responsabilità sociale d’impresa. Questo ‘contagio’ è per noi un ottimo risultato.Accompagnato da tutto quello che abbiamo ottenuto individualmente in materia di corporate social responsibility, diventata oggi parte integrante degli obiettivi aziendali di ciascuno di noi, a riprova del fatto che il tema è profondamente radicato nell’operare quotidiano delle diverse professionalità.

A corredo del report vedete una serie di illustrazioni. Sono opera di studenti dell’IstitutoEuropeo di Design di Milano, con cui abbiamo stretto una collaborazione che ha portato,tra l’altro, all’assegnazione di una borsa di studio all’autore della tavola migliore, a insindacabile giudizio delle donne e degli uomini di Coca-Cola HBC Italia. Ecco dunque come un documento concepito per raccontare il ruolo attivo dell’aziendanella società diventi, di questo ruolo, partecipe esso stesso, offrendo visibilità e spazioai professionisti di domani, costruendo ponti tra scuola e impresa e valorizzando il talento.

Come a dire che tra i progressi generali e le piccole scelte di ogni giorno esiste una relazione molto stretta, il che è esattamente ciò che ispira il nostro modo di operare nella società. E che queste pagine da sei anni raccontano.

Ulrik NehammerAmministratore delegato di Coca-Cola HBC Italia

La lettera

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5RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 20094 COCA-COLA HBC ITALIA

Nota metodologica

¥ Il Rapporto Socio-Ambientale 2009 di Coca-Cola HBC Italia e il relativo Abstract forni-scono un resoconto sulle principali attività svolte dall’azienda nel 2009, e su quelle previsteper il 2010, in tema di qualità della vita lavorativa, tutela dell’ambiente, presenza sul mer-cato e nella società. A queste macroaree fanno riferimento le quattro sezioni – Workplace,Environment, Marketplace, Community – in cui il documento è suddiviso.

¥ Rispetto agli scorsi anni, l’edizione 2009 del Rapporto Socio–Ambientale porta con séuna novità che risponde alla continua evoluzione della configurazione aziendale. Negli an-ni, infatti, Coca-Cola HBC Italia ha condotto con successo le acquisizioni di Fonti del Vultu-re – azienda lucana attiva nel settore delle acque minerali – nel 2006, di Eurmatik – socie-tà con una lunga tradizione nel settore dei distributori automatici – nel 2007 e di Socib –imbottigliatore operativo da vari decenni nel Sud Italia – nel 2008.

¥ In linea con l’attuale livello di complessità aziendale, per il 2009 Coca-Cola HBC Ita-lia ha scelto di raccontarsi nella sua interezza, garantendo al tempo stesso trasparenza ri-spetto alle identità che la costituiscono: i siti di produzione delle bevande a marchio TheCoca-Cola Company (plant), i siti di imbottigliamento delle acque minerali di Fonti del Vul-ture (FdV), il Technical Service & Equipment di Campogalliano (TS&E), la distribuzione au-tomatica di Eurmatik, i siti di nuova acquisizione (plant ex Socib).

¥ Per ogni ambito di analisi, il documento illustra le prestazioni aziendali per il solo 2009;le specificità delle singole realtà che compongono il mondo di Coca-Cola HBC Italia, sonoinvece raccontate in relazione all’intero triennio 2007-2009 in appendice a ogni sezione.

¥ Inoltre, per quanto riguarda la sezione Environment, va sottolineato che i dati presen-tati descrivono i risultati ottenuti da Coca-Cola HBC Italia nell’ultimo triennio grazie ai nu-merosi interventi effettuati nel campo del risparmio energetico e idrico e della tutela dellaqualità dell’aria. In tale quadro, l’andamento del triennio non comprende le prestazioni deisiti in cui la produzione è stata avviata da Coca-Cola HBC Italia successivamente al 2007;sono pertanto esclusi gli impianti di nuova acquisizione (Socib) e la realtà di Eurmatik.

¥ Per quanto riguarda proprio Eurmatik, si segnala che sono stati inseriti nel documen-to i dati relativi agli impatti ambientali più significativi: in particolare, vengono riportati iconsumi energetici e idrici derivanti dalle attività di magazzinaggio dei prodotti e le emis-sioni in atmosfera connesse al servizio di trasporto. Il periodo di riferimento è, in questocaso, il biennio 2008-2009, in quanto Eurmatik è entrata a far parte del mondo di Coca-ColaHBC Italia nel 2007.

¥ Analogamente, per Socib – acquisita nel 2008 – i dati si riferiscono al solo 2009.

¥ Infine, con l’intento di dare continuità al ciclo di approfondimenti avviato con il Rap-porto Socio-Ambientale 2008 e relativo ai vari impianti e realtà di Coca-Cola HBC Italia, al-l’interno della presente edizione, nella sezione Marketplace, trova spazio un profilo dedi-cato a Eurmatik.

Introduzione

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7RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 20096 COCA-COLA HBC ITALIA

Coca-Cola HBC Italia oggi

¥ Il sistema Coca-Cola, a livello mondiale, è costituito da due realtà: The Coca-ColaCompany e gli imbottigliatori.

¥ The Coca-Cola Company possiede i brevetti del concentrato, fondamentale per la pro-duzione della bevanda, e detiene la titolarità di tutti i marchi. Con sede centrale ad Atlan-ta, Georgia, negli Stati Uniti, il sistema Coca-Cola è presente in oltre 200 paesi nei cinquecontinenti con un totale di 92.800 dipendenti.

¥ Gli imbottigliatori sono aziende che operano sul territorio, acquistando il concentratoda The Coca-Cola Company per poi produrre e distribuire le bevande. Ad oggi, i principaliimbottigliatori sono quattro: Coca-Cola Hellenic in Europa, Asia e Africa, Coca-Cola Enter-prises in Nord America, Coca-Cola Femsa in America del Sud, Coca-Cola Amatil in Ocea-nia. A questi va aggiunto un significativo numero di piccoli imbottigliatori indipendenti.

¥ Anche in Italia, il successo del mondo Coca-Cola e la soddisfazione dei consumato-ri derivano dalla collaborazione di diversi attori: da un lato, il Gruppo Coca-Cola Hellenice Coca-Cola HBC Italia, che ne fa parte; dall’altro, Coca-Cola Italia, realtà italiana di TheCoca-Cola Company.

DepositiUfficiCentro di assistenza tecnica

Stabilimenti

GAGLIANICO

CAMPOGALLIANO

NOGARA

CORFINIO

MONTICCHIO - Acque mineraliRIONERO - Acque minerali

ORICOLA

BUCCINASCO

MONTELUPO

ROMA

MILANO

PERUGIA

ORIAGO

ELMAS

ABBASANTA

FAGNANO OLONA

MARCIANISE

Bevande gassatela cui tipica effervescenza è ottenuta mediante l’aggiunta di anidride carbonica per uso alimentare

Bevande non gassateche non contengono anidride carbonica: succhi di frutta, tè freddi, sport drink e caffè pronto da bere

Acque minerali con differenti caratteristiche

Dati aggiornati a giugno 2009

¥ Accanto a Coca-Cola Italia, che si occupa principalmente di marketing strategico epromozione dei marchi, è presente Coca-Cola HBC Italia, società appartenente al GruppoCoca-Cola Hellenic che da un lato produce e distribuisce i prodotti a marchio The Coca-ColaCompany e i succhi di frutta Amita sul territorio nazionale italiano, e dall’altro conduce at-tività promozionali e di merchandising dei prodotti, mettendo in atto i piani di marketingsviluppati in partnership con Coca-Cola Italia, e gestisce le relazioni istituzionali a livellolocale e nazionale.

¥ Anche la realtà di Coca-Cola HBC Italia è piuttosto articolata: al suo interno trovano in-fatti spazio soggetti differenti, in funzione dei diversi prodotti. Accanto a una sede centrale a Milano e quattro uffici collocati rispettivamente a Roma,Oriago (VE), Marcianise (CE) e Fagnano Olona (VA), dove ha sede Eurmatik, Coca-Cola HBCItalia conta:• sei stabilimenti per la produzione di soft drink a Nogara (VR), Gaglianico (BI), Oricola (AQ),Corfinio (AQ), Marcianise (CE) ed Elmas (CA);

• due impianti dedicati all’imbottigliamento delle acque minerali Fonti del Vulture a Rioneroin Vulture e Monticchio (PZ);

• un centro di assistenza tecnica dedicato al ricondizionamento e alla manutenzione degliapparecchi per la refrigerazione a Campogalliano (MO);

• cinque depositi dislocati a Buccinasco (MI), Fagnano Olona (VA), Montelupo (FI), Abba-santa (OR) e Perugia.

¥ Per comprendere meglio l’articolata struttura di Coca-Cola HBC Italia è utile fare rife-rimento all’ampio portafoglio di prodotti costruito negli anni:

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9RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 20098 COCA-COLA HBC ITALIA

Il SeniorLeadership Team

¥ Il successo di Coca-Cola HBC Italia ègarantito dalla sinergia tra le otto diversestrutture che la costituiscono e che operanoal fianco dell’amministratore delegato UlrikNehammer.

CRAIG SHELDEN

CHIEF FINANCIAL OFFICER

Fare in modo che l’organizzazione (e ogni singola persona che la compone)possa prendere decisioni che aumentinoil valore economico della società, nel rispetto delle policiese delle procedure aziendali.

Proteggere e difendere gli interessidell’azienda prevedendo e anticipandoscenari possibili, comunicare in maniera efficace con gli stakeholderinterni ed esterni, creare soliderelazioni con i media, la comunità, le autorità locali e nazionali, i sistemi associativi e le istituzioni.

ANTONELLA DESIDERIO

BUSINESS PROCESS PLANNING& DEVELOPMENT SENIOR MANAGER

Ricercare e identificare costantemente nuove possibilità di sviluppo, studiandone la fattibilità e l’affinità con il nostro business per raggiungere risultati importanti per la nostracrescita, attraverso l’analisi delle tendenze del mercato e delle richieste dei consumatori.

MAURO BERNAREGGI

IT SERVICES MANAGER

Essere partner delle funzioni aziendalisupportando i processi attraversosoluzioni tecnologiche affidabili e di elevata qualità.

PHILIPPE STEYAERT

WATER BUSINESS UNIT DIRECTOR

Crescere nel business delle acqueminerali creando valore per gli

stakeholder, assicurando una gestioneoperativa efficace sul mercato

e attenta all’ambiente.

MASSIMO GANDINI

VENDING BUSINESS UNIT DIRECTOR

Sviluppare la vendita di soft drink al dettaglio nel canale della distribuzione automatica all’internodi un’offerta completa che comprende anche bevandecalde e snack, portando proposte innovative di alta qualità sia per quello che riguarda i prodotti offerti sia le tecnologie utilizzate.

MAURIZIO PETTORINO

COMMERCIAL DIRECTOR

Rendere disponibili in ogni occasione i nostri prodotti per i consumatori edessere il miglior partner per i clienti

attraverso il presidio costante da parte dei market developer.

ROBERTO PASTORE

OPERATIONS DIRECTOR

Rendere sempre più efficienti i processi della supplychain tramite una pianificazione integrata, la produzione di bevande di qualità, e l’immagazzinamento e distribuzione dei prodotti per soddisfare i bisogni della funzione commerciale e dei clienti, assicurando un elevato livello di servizio e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse.

ALESSANDRO BELLERI

HUMAN RESOURCES DIRECTOR

Essere partner delle diverse funzioniaziendali per il raggiungimento degli obiettivi di business e per il sostegno della crescita di Coca-Cola HBC Italia, assicurando le persone giuste, al posto giusto, con le competenze giuste, al momento giusto.

ALESSANDRO MAGNONI

PUBLIC AFFAIRS & COMMUNICATIONS DIRECTOR

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11RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200910 COCA-COLA HBC ITALIA

¥ La nostra missione è dissetare i consumatori, essere partner dei clienti, premiare glistakeholder e migliorare la vita delle comunità locali.

¥ La nostra visione, ribattezzata ‘Il messaggio della bottiglia’, rappresenta in modo di-retto e immediato ciò che siamo e ciò che vogliamo essere:

¥ I nostri valori:• operiamo con correttezza e onoriamo gli impegni;• ci impegniamo con passione per eccellere;• competiamo lealmente sul mercato come un’unica squadra;• aiutiamo le nostre persone a realizzare il loro pieno potenziale;• agiamo con trasparenza, integrità e rigore.

¥ L’obiettivo di Coca-Cola HBC Italia è agire in modo responsabile per garantire la pro-pria sostenibilità e contribuire a quella delle comunità locali in cui opera. A questo scopo,l’azienda declina la propria missione in una serie di specifiche attività: servire bevande cherispondano ai desideri dei propri consumatori, creare reti di intensa collaborazione con ipropri clienti, essere parte integrante delle comunità locali e operare nella salvaguardiadell’ambiente.

¥ La missione di Coca-Cola HBC Italia si traduce anche in una fattiva collaborazione con ipropri stakeholder: dipendenti, consumatori, clienti, fornitori, comunità locali, onlus, massmedia e associazioni di categoria, oltre che con Coca-Cola Italia e con il Gruppo Coca-ColaHellenic, di cui la nostra azienda fa parte.

¥ Di seguito, i legami che Coca-Cola HBC Italia intrattiene con i suoi principali interlo-cutori nello svolgimento quotidiano delle proprie attività; gli stessi rapporti sono descrittiall’interno di questo Rapporto Socio-Ambientale.

L’identitàdi Coca-Cola HBC Italia

ISTITUZIONILOCALI

E NAZIONALI

MASS MEDIAE GIORNALISTI

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

ONLUS

PLANT

VENDITA

DISTRIBUZIONE TS&E EURMATIK

CONSUMATORI

CLIENTI

FORNITORIMATERIE PRIME

CONCENTRATO(The Coca-Cola Company)

COMUNITÀLOCALE

AMBIENTE

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13RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200912 COCA-COLA HBC ITALIA

Gli highlight 2009

Workplace3.263DIPENDENTI

99.153ORE DI FORMAZIONE EROGATE

• Da gennaio a giugno 2009, circa 2.000 persone hanno partecipato ai cor-si di introduzione alla Leadership Pipeline, con l’obiettivo di accrescere laconsapevolezza del proprio potenziale e migliorare la performance, attra-verso una maggiore conoscenza dei processi e degli strumenti di svilup-po messi a disposizione da Coca-Cola HBC Italia.

• Con il 31 dicembre 2009, in Coca-Cola HBC Italia si sono chiusi due an-ni di intenso lavoro che hanno portato al lancio di Wave 2, la nuovapiattaforma gestionale che, una volta a regime, permetterà a tutti i 28paesi del Gruppo di parlare una sola lingua, con maggiore efficienza edefficacia operativa.

Environment586.334.064 MJI CONSUMI ENERGETICI

3.405.764 m3

I CONSUMI IDRICI

• Grazie agli interventi di riduzione delle materie prime plastiche utilizzatee a un’etichetta più piccola del 21%, le nuove bottiglie da 2 litri di AcquaLilia consentiranno di risparmiare 300 tonnellate di materiale ogni anno.

• Nel corso dell’anno, i consumi idrici per litro di acqua minerale prodottasono diminuiti del 21% rispetto al 2008.

Marketplace450.739.796 litriDI ACQUA MINERALE PRODOTTA

1.417.004.967 litriDI BEVANDE A MARCHIO THE COCA-COLA COMPANY

• Operazioni di manutenzione sulle frigovetrine effettuate presso il CentroTecnico di Campogalliano: 10.605

• A seguito dell’acquisizione di due nuovi impianti di produzione e imbottiglia-mento (Socib), si è registrato un aumento pari al 32% dei litri di bevanda amarchio The Coca-Cola Company prodotti rispetto all’anno precedente.

• Coca-Cola HBC Italia ha lanciato Golden Bottle Award, un’iniziativa dedica-ta specificamente al vetro e alle modalità per il suo corretto riutilizzo. L’in-tervento ha visto il coinvolgimento dei clienti della grande distribuzione.

Community100.000I RAGAZZI DELLA SCUOLA PRIMARIA COINVOLTI NEL PROGRAMMA SCOLASTICO MISSIONE ECO TRIBÙ

2.500PARTECIPANTI AI DUE EVENTI LIVE POSITIVELY

• Nel corso del 2009, con la rappresentazione teatrale allestita a dicembreal Teatro San Fedele di Milano, è stato dato il via al tour dello spettaco-lo teatrale tratto dal libro Il mistero dell’acqua scomparsa.

• Ad aprile 2009, Coca-Cola HBC Italia ha dato il proprio contributo nelsupporto alla gestione dell’emergenza del terremoto in Abruzzo, metten-do a disposizione della Protezione Civile e della Croce Rossa il magazzi-no dello stabilimento di Oricola, come centro di raccolta di viveri e benidi prima necessità.

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15RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200914 COCA-COLA HBC ITALIA

¥ Il Gruppo Coca-Cola Hellenic interpreta la responsabilità sociale di impresa comeelemento inscindibile dal proprio operato complessivo. L’attenzione alle tematiche am-bientali e sociali è ormai integrata nelle attività legate alla posizione che il Gruppo oc-cupa all’interno del mercato delle bevande analcoliche: dalle modalità di alimentazionedegli impianti di produzione, allo sviluppo di partnership con i propri fornitori finalizza-te alla riduzione dei consumi sull’intera catena di fornitura, alla definizione di strumen-ti e iniziative volti alla sensibilizzazione dei consumatori in tema di riciclo.

¥ Il Group CSR Council, struttura aziendala deputata allo sviluppo e alla gestione dellestrategie di sostenibilità, ha la responsabilità di delineare gli ambiti di azione prioritari, de-finire gli obiettivi e monitorarne il raggiungimento. Tale organismo inoltre coordina le azio-ni e i progetti messi in atto dalle singole società del Gruppo affinché tutti rispondano ai va-lori e agli indirizzi individuati da Coca-Cola Hellenic, contribuendo così alla creazione di unnetwork internazionale.

¥ All’interno delle diverse Region nelle quali è organizzato il Gruppo, ogni Region Di-rector assicura che la strategia individuata a livello di Gruppo sia effettivamente tradot-ta in azioni, in particolare per quanto riguarda salute e sicurezza. Infine, a livello di sin-golo paese, un team interfunzionale concretizza la strategia definita, declinandola sullabase della propria realtà specifica: in questo modo, ogni singola società è chiamata a da-re il proprio contributo alla realizzazione delle politiche di Coca-Cola Hellenic in tema diresponsabilità sociale di impresa.

¥ Nell’ambito della responsabilità sociale di impresa, anche la collaborazione fraCoca-Cola Hellenic e The Coca-Cola Company ricopre un ruolo di fondamentale impor-tanza. Nel corso del 2009, infatti, il Corporate Responsibility and Sustainability Board hadelineato per la prima volta precisi obiettivi in tema di sostenibilità per l’intero sistemaCoca-Cola, da raggiungere entro il 2020.

¥ “Live Positively è il modo in cui Coca-Cola definisce il lavoro portato a termine ognigiorno da tutti noi in ambito sostenibile. È il nostro impegno a ridefinire il modo in cuilavoriamo, rendendo la sostenibilità parte integrante di tutto ciò che facciamo. Per sem-pre”. È questo il motto di Live Positively, che rappresenta l’impegno di The Coca ColaCompany a “fare la differenza in positivo nel mondo”, ridisegnando le modalità di lavo-ro e di vita aziendale, con l’obiettivo di rendere la sostenibilità parte integrante del vi-vere quotidiano: fare le scelte giuste per “soddisfare le necessità delle attuali genera-zioni senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie”e continuare a operare legittimamente nel rispetto dell’ambiente e al fianco delle co-munità di riferimento.

¥ In linea con lo stile Coca-Cola, è stato realizzato il Live Positively Passport, vera e pro-pria dichiarazione di intenti di The Coca-Cola Company che al tempo stesso costituisce unostrumento pensato per fornire una fotografia generale delle attività che la stessa aziendasta portando avanti in materia di sostenibilità.

La CSRper Coca-Cola Hellenic

Il governo della corporate social responsibility

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17RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200916 COCA-COLA HBC ITALIA

¥ Il contributo alla sostenibilità di ogni azienda del sistema Coca-Cola parte proprio daquesti impegni. In quest’ottica, nel corso del 2009 anche Coca-Cola HBC Italia ha realizza-to alcuni interventi riconducibili alla Live Positively Week, prevista per la prima settimanadi ottobre 2009, meglio dettagliati all’interno di questo Rapporto.

Un’offerta davvero ampia. Lavoriamo affinché i nostri prodotti possano soddisfare qualunqueesigenza e preferenza, offrendo bevande su misura per ogni stile, fase e momento della vita, ba-sandoci sulle richieste di ciascun consumatore e garantendo una qualità su cui poter contare inogni momento.

Stile di vita attivo. Invitiamo a vincere la pigrizia e a privilegiare l’attività fisica, incoraggiando lapratica degli sport, sponsorizzando eventi e promuovendo iniziative sportive a livello locale.

La realtà in cui operiamo. Siamo un’azienda mondiale con radici locali nei diversi paesi in cuisvolgiamo la nostra attività. Rispondiamo ai bisogni delle comunità in cui operiamo, con una vastagamma di iniziative locali.

Le nostre persone. Promuoviamo la creazione di luoghi di lavoro aperti, che siano vari così comevarie sono le realtà in cui operiamo: un ambiente dove i diritti dei lavoratori siano rispettati e lepersone stimolate a produrre i migliori risultati e a fare la differenza.

Emissioni. Viviamo nel presente con in mente il futuro, in modo che essere tra i numeri uno nelsettore alimentare significhi soltanto aumentare il nostro business, non le emissioni di carbonio.

Imballaggi. Guardiamo alle confezioni dei nostri prodotti non più come a un rifiuto, bensì come unafondamentale risorsa da usare in futuro, con l’obiettivo ideale di arrivare a un recupero del 100%.

Risparmio idrico. Restituiamo in modo sicuro alla natura la quantità d’acqua che utilizziamo pertutte le nostre bevande e per la loro produzione.

DOVE FACCIAMO LA DIFFERENZA ¥ Il CSR Team è il gruppo interfunzionale che si preoccupa di fare proprie le politiche ele strategie dettate dal Gruppo in tema di responsabilità sociale di impresa, e al tempostesso opera per adattare tali indirizzi alla realtà specifica che la società vive in Italia e permetterli in pratica.

¥ Il CSR Team di Coca-Cola HBC Italia è costituito da:• Alessandro Magnoni (Public Affairs & Communications)• Giangiacomo Pierini (Public Affairs & Communications)• Marta Pozzoli (Public Affairs & Communications)• Carmelo Catanoso (Operations)• Enrico De Giuli (Operations)• Silvana Sarli (Operations)• Manuela Biagini (Operations per il Technical Service & Equipment)• Roberto Brocco (Human Resources)• Serena Vavassori (Procurement)• Giorgio Guarinieri (Commercial)• Alessandro Sala (Eurmatik)

¥ Il supporto metodologico è fornito da RGA – Environment, Safety & Corporate Re-sponsibility e in particolare da:• Carlo Cici• Laura Gallotti• Chiara Tonghini

LA PERCEZIONE DEI DIPENDENTI SULLA CSR DI COCA-COLA HBC ITALIA

¥ Nel corso del 2009, Coca-Cola HBC Italia ha condotto un’indagine volta a conoscere lepercezioni dei dipendenti sui valori e sull’impegno dell’azienda in materia di responsabilitàsociale d’impresa, i cui risultati sono stati pubblicati sul giornale aziendale In Wave.

¥ Il sondaggio è stato rivolto all’intera popolazione aziendale con l’eccezione dei dipen-denti della funzione commerciale che operano sul territorio, poiché non è stato possibilecoinvolgerli attraverso l’utilizzo del palmare, e di quanti operano presso i siti di produzionesenza essere dotati di computer. Sono stati contattati 1.192 dipendenti, con un tasso di ri-sposta del 52% e un totale di 620 riscontri. L’indagine ha coinvolto anche i nuovi dipenden-ti provenienti da Socib, dei quali ha risposto il 66,2%.

Il CSR Team di Coca-Cola HBC Italia

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19RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200918 COCA-COLA HBC ITALIA

¥ Di seguito, riportiamo un dettaglio dei risultati ottenuti; va evidenziato che, per cia-scuna domanda, era prevista una risposta numerica da 1 a 3 (con 1 come valore minimo e3 come valore massimo).

¥ Dall’analisi dei risultati emerge che i dipendenti sono a conoscenza del sistema di va-lori aziendale e ne condividono i principi. In particolare, la popolazione aziendale ha sotto-lineato come essi rispecchino la realtà e si concretizzino nelle proprie attività quotidiane.

¥ Per quanto riguarda il Rapporto Socio-Ambientale, il sondaggio ha evidenziato cometale strumento sia decisamente conosciuto dai dipendenti (il valore medio attribuito è sta-to 2,80), che considerano di particolare interesse le sezioni dedicate agli impatti ambien-tali delle attività produttive, agli studi in materia di tutela dell’ambiente e alla vita dei di-pendenti in azienda.

¥ Infine, in merito all’impegno di Coca-Cola HBC Italia in materia di CSR, i dipendentihanno mostrato grande interesse nei confronti della tematica, in particolare rispetto allarelazione fra CSR e competitività aziendale: il sondaggio ha infatti evidenziato che i dipen-denti di Coca-Cola HBC Italia considerano lo sviluppo di attività legate alla CSR come unapossibile leva per la competitività dell’azienda sul mercato.

¥ La messa a punto dei piani di responsabilità sociale di Coca-Cola HBC Italia è costan-temente affiancata da un’attività di pianificazione, monitoraggio e revisione degli interven-ti realizzati e di quelli in via di realizzazione. Le tabelle che seguono sintetizzano, per cia-scun ambito di attività – Workplace, Environment, Marketplace, Community – ciò che èstato fatto nel 2009 sulla base di quanto progettato nel 2008 e ciò che è stato programma-to per il 2010. Nel corso del documento viene inoltre dato ampio spazio alla descrizione diciascuna delle attività realizzate nel 2009 e a quanto programmato per il 2010 in materiadi corporate social responsibility.

L’IMPEGNO DI COCA-COLA HBC ITALIA IN TEMA DI CSR

CCHBCI/SOCIB CCHBCI SOCIB

È importante che Coca-Cola HBC Italia si impegninel campo della responsabilità sociale? 2,90 2,87 3,00

Se sì, ritieni che tale impegno sia una levaper la competitività di Coca-Cola HBC Italia? 2,79 2,76 2,93

Ritieni utile approfondire la relazione tra responsabilità sociale d’impresa e competitività? 2,79 2,75 2,93

WORKPLACEDi quanto progettato per il 2009... abbiamo fatto...

Prosecuzione dei lavori per l’implementazione diWave 2, la piattaforma integrata volta a permettereil miglioramento della gestione dei processi e dellepratiche aziendali, la cui attivazione è stata fissataper il gennaio 2010.

Il lavoro di preparazione all’entrata in funzione di Wave 2, fissata per il 4 gennaio 2010, è proseguito per l’intero anno con ilcoinvolgimento di tutti.

Avviamento presso il TS&E di una nuova attività di formazione sull’uso in sicurezza delle macchinee messa a punto di un corso di gestione delleemergenze, con il supporto tecnico di alcuniinfermieri di pronto soccorso.

I due interventi di formazione sono stati svolti nel mese di gennaio 2009.

Realizzazione, all’interno della intranet aziendale, di una sezione in cui mettere a disposizionearticoli nazionali e internazionali su corporatesocial responsibility e competitività.

Nel corso del 2009 all’interno del giornaleaziendale In Wave è stata creata una rubrica fissain tema di CSR; al suo interno sono stati pubblicatifino a oggi tre articoli. La sezione intranet saràrealizzata nel corso del 2010.

Attuazione del percorso di formazione denominatoProgetto Housekeeping, riprogrammato per il 2009, rivolto in particolare al personale di officina e magazzino del TS&E.

A causa di un incendio che ha interessato il Centro Tecnico di Campogalliano (TS&E), il Progetto Housekeeping non è stato realizzato, e viene riprogrammato per il 2010.

Studio delle modalità realizzative per lo sviluppo di un’iniziativa di formazione riguardante CSR e competitività delle aziende.

È proseguito il percorso di integrazione della CSR nella vita aziendale, anche al di fuori del contestoprettamente formativo, portando all’individuazioneper ciascun dipendente di uno specifico obiettivodi responsabilità d’impresa da abbinare allapropria attività.

¥

IL SISTEMA DEI VALORI

CCHBCI/SOCIB CCHBCI SOCIB

Sei a conoscenza del sistema di valori adottato da Coca-Cola HBC Italia? 2,74 2,68 2,93

Ti ritrovi nei valori adottati dall’azienda? 2,74 2,70 2,91

Li modificheresti? 1,46 1,51 1,27

I valori adottati da Coca-Cola HBC Italia si riflettono nella tua quotidianità in azienda? 2,48 2,43 2,66

I valori adottati da Coca-Cola HBC Italia sono in grado di motivare la tua vita in azienda? 2,55 2,47 2,82

Il piano di azione di CSR 2009-2010

Page 13: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

21RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200920 COCA-COLA HBC ITALIA

Per il 2010 abbiamo programmato...

WORKPLACE

Salute e sicurezza Sarà organizzato il percorso formativo A regola d’arte, dedicato ai circa 200tecnici itineranti della funzione TS&E che effettuano interventi di assistenzatecnica sul territorio. La formazione sarà incentrata sulle istruzioni operative in materia di salute, sicurezza e tutela ambientale applicabili alle attivitàlavorative del personale interessato.

Con l’obiettivo di sensibilizzare e rendere consapevole l’intera popolazione dei dirigenti sullo stretto legame fra prevenzione e sicurezza dei lavoratori, è prevista l’organizzazione di specifici incontri in tutte le sedi dell’azienda.

Diretto all’intera forza vendita, il progetto di formazione La giornata del MarketDeveloper, sarà realizzato attraverso un apposito strumento audiovisivo. Il videocorso verrà messo a punto con la diretta partecipazione di alcunidipendenti della funzione Sales, che saranno filmati nel corso delle consueteattività lavorative, al fine di illustrare i rischi specifici della mansione, le misure di prevenzione adottate dall’azienda nonché i comportamenti da tenere quotidianamente in condizioni normali e di emergenza, per garantire la sicurezza propria e degli altri.

In seno al progetto 10X10, sarà predisposta un’iniziativa di formazione, comprensivadi un audiovisivo realizzato con il supporto della Polizia Stradale e rivolto a tutto il personale, con suggerimenti per una guida responsabile ed ecosostenibile.

Infine, sulla scia del successo del progetto Safety Environment Index, anche presso il TS&E sarà realizzato un intervento di diretto coinvolgimento del personale nelle attività di ispezione e controllo, con particolare riferimentoalle pratiche di housekeeping.

Nel corso del 2010, sarà organizzato il primo Total Quality Day presso il sito di Rionero in Vulture.

ENVIRONMENTDi quanto progettato per il 2009... abbiamo fatto...

Avvio della collaborazione con uno dei principaliproduttori di frigovetrine per l’installazione di un nuovo dispositivo in grado di ridurre i consumi di energia elettrica dei sistemi di refrigerazione delle bevande.

La collaborazione è stata intrapresa consuccesso: nel corso dell’anno è stato avviato il percorso di installazione del dispositivo su alcune frigovetrine, al fine di valutarne i risultati in termini di risparmio energetico.

Sviluppo di un sistema di routing volto aottimizzare le visite ai clienti da parte della forzavendita, con la conseguente diminuzione deichilometri percorsi da ogni vettura, al fine di ottenere una riduzione delle emissioni di CO2.

È stato implementato il sistema di routing che ha permesso di ottimizzare gli spostamenti sulterritorio della forza vendita, riducendo i consumidi carburante e le emissioni in atmosfera.

Studio di fattibilità per la riduzione del peso delle bottiglie in PET con l’obiettivo di determinareuna diminuzione di circa 1.800 tonnellate per il biennio 2009-2010.

In considerazione degli ottimi risultati emersi dallostudio, nel corso dell’anno è stata avviata lariduzione del quantitativo di PET utilizzato,ottenuta intervenendo in particolare sullafilettatura del collo delle bottiglie.

Per il 2010 abbiamo programmato...

Distributoriautomatici e rifiuti

Sarà avviato un progetto per lo studio e la realizzazione di distributori automaticicorredati da contenitori appositamente predisposti per la raccolta differenziatadei rifiuti derivanti dal consumo di prodotti e di bevande acquistate presso i distributori automatici stessi.

Risparmioenergetico per le frigovetrine

Sarà avviato il processo di installazione del dispositivo di risparmio energeticosulle nuove frigovetrine immesse sul mercato.

Razionalizzazionedi imballaggi e rifiuti

Il progetto Shelf Ready Package farà sì che il prodotto venga distribuito con un rinnovato sistema di imballaggio delle bottiglie e delle lattine. Il sistema garantisce un’elevata riduzione delle materie plastiche utilizzate per la predisposizione degli imballi, e una conseguente riduzione dei rifiutiprodotti pari a circa 480 tonnellate.

Sgrammatura dei tappi

Il processo di riduzione del materiale utilizzato per i tappi delle bottiglie saràesteso a tutti gli impianti produttivi.

Siti di produzione Sono previsti investimenti volti al miglioramento degli standard qualitativi eambientali dei due siti di recente acquisizione, ubicati a Elmas e a Marcianise,con un riadeguamento delle linee produttive.

Risparmioenergetico

Sarà automatizzato l’impianto di illuminazione per il sito di Oricola e si procederàcon l’installazione di nuovi compressori per il soffiaggio delle bottiglie in PETpresso Oricola e Gaglianico, volti alla riduzione dei consumi energetici relativi a questa fase della produzione.

Comunicazioneefficace

Sarà lanciata la campagna Reach 100%, che prevede la mappatura dei mezzi di comunicazione attualmente utilizzati all’interno di Coca-Cola HBC Italia, con particolare riferimento alla comunicazione verso e fra i diversi siti, con l’obiettivo di potenziarla e renderla più efficace, attraverso l’organizzazione di focus group specifici con il personale del sito coinvolto.

Inoltre, le periodiche riunioni del Senior Leadership Team saranno itineranti e toccheranno man mano le diverse sedi dell’azienda, con l’obiettivo di creareulteriori momenti di contatto fra management e dipendenti.

Verrà realizzata una newsletter di aggiornamento, in formato elettronico e con cadenza settimanale, indirizzata a tutta la forza vendita dei canali NormalTrade e Modern Trade, con l’obiettivo di ottimizzare il flusso informativo.

Clima interno In tutti i paesi del Gruppo, sarà condotta l’Engagement Survey 2010 con l’obiettivodi conoscere le percezioni e il punto di vista dell’intera popolazione aziendale,con particolare riferimento al grado di soddisfazione delle persone rispetto al proprio lavoro, allo stile della gestione aziendale e al top management.

Formazione del personale

Con l’obiettivo di dare ulteriore centralità all’attenzione verso il cliente, sarà avviato un importante percorso di formazione che coinvolgerà l’interapopolazione aziendale a tutti i livelli, anche se con modalità differenti. In particolare, in aggiunta alla tradizionale formazione in aula, è previsto unmomento di contatto con il cliente anche per le persone che lavorano in ufficio.

Valutazione del personale

Nel 2010 il modello della Leadership Pipeline nel ciclo di PerformanceManagement & Development sarà esteso a tutto il personale.L’applicazione del modello implica che ciascun dipendente avrà degli obiettividefiniti e sarà valutato sulle perfomance raggiunte nelle 7 Key Results Area(Management, Business Financial, Leadership, Sviluppo delle persone, Relazioni, Crescita e Innovazione e CSR).

Nuovegenerazioni

Nel corso dell’anno verranno attivati per la prima volta stage per i figli dei dipendenti.

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23RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200922 COCA-COLA HBC ITALIA

MARKETPLACEDi quanto progettato per il 2009... abbiamo fatto...

Lancio della campagna Prezzo Positivo, rivolta al canale bar (in collaborazione con la Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e alla grande distribuzione.

Coca-Cola HBC Italia ha lanciato l’operazionePrezzo Positivo: iniziativa anticongiunturaledestinata al canale bar e alla grande distribuzione,per aiutare i pubblici esercizi e il consumatore a reagire alla crisi.

Individuazione, sulla base dei risultati ottenuti con le attività del 2008, dei criteri generali da inserire nel giudizio tecnico da cui derival’attività di approvvigionamento tramite il Portale Fornitori.

I questionari compilati dai fornitori critici sono stati valutati. Sulla base dei risultati sono stateindividuate le eventuali aree di miglioramento, in relazione alle quali Coca-Cola HBC Italia harichiesto ai singoli fornitori specifici interventi. Perquanto riguarda l’individuazione dei criteri generaliper il giudizio tecnico sulla base della valutazionedei questionari, l’attività è stata posticipata al 2010.

Realizzazione, in collaborazione con la grandedistribuzione, di un’iniziativa di comunicazionededicata al vetro e volta a sensibilizzare i consumatori sull’importanza del suo riutilizzo.

Con il nome Golden Bottle Award, Coca-Cola HBCItalia ha lanciato un’iniziativa specifica dedicata al vetro e pensata con l'obiettivo di sensibilizzare i consumatori sull’importanza del recupero e del corretto riutilizzo di questo materiale.

Consegna ai clienti del canale HoReCa e della grande distribuzione del Rapporto Socio-Ambientale 2008 in versione sintetica.

Sono state distribuite 9.000 copie della sintesi del Rapporto Socio-Ambientale 2008 ai clientiHoReCa e della grande distribuzione.

In seguito allo studio di fattibilità effettuato nel 2008, inizio dei lavori per la realizzazionedell’impianto di cogenerazione presso lostabilimento di Nogara, progettato perdeterminare un importante risparmio energetico.

I lavori per la realizzazione dell’impianto sono andati avanti nel pieno rispetto dei tempi con l’obiettivo di arrivare all’entrata in funzioneentro la prima metà del 2010.

Per il 2010 abbiamo programmato...

Distributori automatici

Sarà avviato un processo di razionalizzazione dei distributori automatici presentisul territorio, con l’obiettivo di rispondere con efficacia crescente alle richieste dei consumatori in merito alla localizzazione delle macchine e ai prodotti distribuiti.

Responsabilità sociale d’impresa

Il Rapporto Socio-Ambientale 2009, nella sua versione sintetica, sarà distribuitoanche ai grandi clienti di Eurmatik.

Rispetto dell’ambiente

Nel corso dell’anno l’azienda provvederà a predisporre iniziative sul puntovendita finalizzate a distribuire ai consumatori della grande distribuzione il libroL’ispettore Closet e la tribù del riciclo, che mediante lo stesso protagonistariprende il discorso avviato in precedenza con Il mistero dell’acqua scomparsa.

Riciclo Verrà avviato un progetto volto a sensibilizzare i consumatori sul riutilizzo dei materiali di imballaggio mediante appositi sticker applicati su 10.000frigovetrine del canale Modern Trade e 7.000 del Normal Trade.

Fornitori I questionari informativi compilati dai fornitori in prima istanza nel 2009, sarannooggetto di una seconda analisi, con l’obiettivo di valutare a distanza di un anno le prestazioni delle aziende a cui Coca-Cola HBC Italia si rivolge.

Impianti di cogenerazione

Saranno completati i lavori di costruzione degli impianti di cogenerazione, la cui entrata in funzione è prevista, entro la fine dell’anno, presso i plant di Gaglianico e di Oricola. Inoltre, sarà avviato lo studio per la realizzazione di un ulteriore impianto presso il sito di Marcianise.

Impianti fotovoltaici

Nel corso del biennio 2010-2011, a seguito di uno studio di fattibilità progettuale,saranno installati pannelli fotovoltaici sui tetti degli otto siti di produzione di Coca-Cola HBC Italia – sia quelli dedicati ai soft drink sia i due relativi alle acque minerali –, per un totale di 6 MW di potenza installata.

COMMUNITYDi quanto progettato per il 2009... abbiamo fatto...

Conferma dell’attenzione aziendale nei confrontidelle associazioni di volontariato e attivazione di una nuova collaborazione con la onlus In-Oltre.Organizzazione e lancio della seconda edizione di The Media Running Challenge, l’evento podisticoorganizzato dalla Fondazione Coca-Cola HBC Italia.

È stata organizzata con grande successo la seconda edizione di The Media RunningChallenge, tenutasi a Milano il 24 maggio 2009. I fondi raccolti sono stati donati alla onlus In-Oltre.

Sviluppo, nell’ambito del Water Programme, di un Water Kit destinato alla scuola primaria. Si tratta di un kit scolastico, costituito da materialedidattico utile all’apprendimento da parte dei ragazzi e di supporto per i loro insegnantinell’affrontare la tematica del risparmio idrico.

Da novembre 2009, il Water Kit è stato distribuitoin oltre 3.500 copie, per un totale di circa 100.000bambini coinvolti.

Allestimento, in collaborazione con la Fondazione Aida Teatro Stabile d’Innovazione Verona, di uno spettacolo teatrale sui temi dell’acqua, giàesplorati con il Water Programme.

Il tour teatrale dello spettacolo Il misterodell’acqua scomparsa, tratto dal libro omonimo, ha toccato 30 città in tutta Italia.

Conclusione dei lavori per l’installazione ludico-didattica Tana della Lontra, attività riprogrammatadall’anno precedente.

A marzo sono stati conclusi i lavori di allestimentoper la Tana della Lontra, successivamente apertaal pubblico.

Per il 2010 abbiamo programmato...

Cultura delrisparmio idrico

Dopo il successo e la grande partecipazione di pubblico alle prime rappresentazioninel nord est della Penisola, lo spettacolo teatrale Il mistero dell’acqua scomparsa,toccherà 30 città in tutta Italia, per un totale di 60 repliche nel corso dell’anno.

Educazione alrisparmio idrico

Nel corso dell’anno si concluderà il concorso sul risparmio idrico lanciato con la distribuzione del kit scolastico distribuito in occasione dell’iniziativaMissione Eco Tribù.

Educazione e cultura del riciclo

Nel corso dell’anno il libro L’ispettore Closet e la tribù del riciclo, narrativa a scopo didattico sul tema del riciclo dei materiali, andrà a far parte di un kitscolastico, destinato alla scuola primaria, contenente anche altri materiali sullostesso tema. Sarà inoltre realizzata una mostra itinerante sul riciclo e il riutilizzodei materiali da imballaggio destinata alle piazze e agli ipermercati.

Solidarietà I fondi raccolti nel corso del 2009 per dare sostegno alle popolazioni colpite dalterremoto in Abruzzo saranno destinati alla realizzazione di alcuni progetti volti a valorizzare il tessuto produttivo e riattivare l’economia delle zone colpite dalsisma, oltre a favorire la formazione e l’avviamento al lavoro dei giovani abruzzesi.

Sostenibilità ambientale

Coca-Cola HBC Italia prenderà parte al progetto Cresco sviluppato dalla Fondazione Sodalitas in collaborazione con il Politecnico di Milano, la Regione Lombardia, Legambiente, Cittadinanzattiva e The Natural Step.Obiettivi dell’iniziativa sono la sensibilizzazione e la formazione dei cittadini in tema di sostenibilità ambientale.

FondazioneCoca-Cola HBC Italia

Sarà realizzato uno studio sulle attuali prassi utilizzate dalle aziende in tema di comunicazione. Il progetto, voluto della Fondazione Coca-Cola HBC Italia e realizzato dalla Business School della LUISS di Roma in collaborazione con FERPI, si pone l’obiettivo di individuare gli strumenti di comunicazione non convenzionali utilizzati fino a oggi dalle aziende.

Stile di vita attivo Il 31 ottobre a Milano si terrà per la terza volta The Media Running Challenge,appuntamento podistico che si avvia a diventare un classico e che costuisceanche un’occasione di solidarietà. Il ricavato della manifestazione sarà infatti,come di consueto, devoluto a una o più onlus.

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2524 COCA-COLA HBC ITALIA RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009

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27RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009

Alcuni numeridel 2009W

orkplace

3.263Il numero complessivo deidipendenti di Coca-ColaHBC Italia è aumentato del 19% rispetto all’annoprecedente, principalmentegrazie all’acquisizione di Socib.

89%La percentuale di dipendenti a tempo indeterminatoè in leggera diminuzione rispetto al 2008, nonostantel’acquisizione di due nuove realtà operative. Cresce il numero dei lavoratori legati a Coca-Cola HBCItalia con contratti di somministrazione lavoro.

931Le ore di sciopero effettuate nel corso del 2009. In particolare, va evidenziato che il dato comprende le ore collegate al rinnovo del contratto nazionale del comparto Industria Alimentare.

18001Coca-Cola HBC Italia presenta due Sistemi di Gestionedella Salute e della Sicurezza, certificati ai sensi della norma internazionale OHSAS 18001. Nel dettaglio, un certificato, sviluppato a livello multisito è applicato ai siti di produzione delle bevande a marchio The Coca-Cola Company, al Centro Tecnico di Campogalliano, ai depositi, alla sede centrale di Milano e alla funzione commerciale; il secondocertificato è applicato ai siti di imbottigliamento delle acque minerali di Fonti del Vulture.

29%Il tasso disindacalizzazioneè in lieve aumento, rispetto al 2008, in funzionedell’ingresso di nuovopersonale a seguitodell’acquisizione di Socib.Infatti, circa la metà dellapopolazione aziendaleproveniente da tale realtàrisulta essere iscritta a un sindacato.

22%Nel corso del 2009 è in lieve diminuzione la percentuale di donne presenti in azienda. Si segnala, d’altro canto, la presenza di ulteriori due donne con il ruolo di dirigente rispetto al 2008.

60.706In vista del lancio di Wave 2sono state erogate oltre60.000 ore di formazionespecifica, per un totale di 782 aule di formazionespecifica e 5.620partecipazioni.

99.153Le ore di formazione erogate complessivamentehanno riguardato tutte le diverse funzioni aziendali:Commercial, TS&E, Operations e Managerial.Rispetto all’anno precedente, l’attività formativa svolta per Wave 2 ha contribuito in modo determinante.

27%Con l’eccezione di Eurmatik,le cessazioni delrapporto di lavorosono in diminuzione rispettoal 2008 per il personale di Coca-Cola HBC Italia.

26 COCA-COLA HBC ITALIA

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29RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200928 COCA-COLA HBC ITALIA

¥ Coca-Cola HBC Italia si pone l’obiettivo di accogliere persone dotate di grande pro-fessionalità, sempre desiderose di mettersi in gioco, e offrire loro opportunità di cresci-ta dinamica all’interno dell’azienda, valorizzando lo sviluppo di percorsi professionalipersonalizzati. Questa strategia si traduce nella creazione di strumenti specifici che coin-volgono, da un lato, ragazzi provenienti dal mondo della scuola che si affacciano per laprima volta al mondo del lavoro e, dall’altro, uomini e donne che già lavorano all’internodi Coca-Cola HBC Italia.

¥ La strategia di crescita delle risorse umane all’interno della realtà aziendale si ba-sa sulla crescita interna, per cui il reclutamento si rivolge essenzialmente a profili junior,che una volta entrati in azienda hanno la possibilità di seguire un percorso di sviluppo. In quest’ottica, è stato possibile avviare l’inserimento di 52 nuove risorse tramite il contrat-to di apprendistato, in particolare nell’area commerciale. Questa tipologia di contratto pre-vede una fase di formazione della durata di 18 mesi, mirata a una preparazione specializ-zata e tale da garantire al nuovo assunto un significativo cammino professionale: oltre apartecipare alle sessioni in aula, l’apprendista ha modo di affiancare personale specializ-zato nelle attività quotidiane per affinare le proprie capacità operative.

¥ Il percorso può essere ridimensionato a 12 mesi in funzione del profilo della risorsa in in-serimento e dell’eventuale esperienza precedentemente acquisita all’interno dell’aziendastessa. In Coca-Cola HBC Italia, tale possibilità di riduzione del periodo di inserimento ha tro-vato applicazione per coloro che sono stati confermati dopo aver preso parte alla Sales Expe-rience 2009. La Sales Experience è un programma di stage nelle vendite che nasce dal SalesSummer Stagema che si arricchisce di alcuni ulteriori elementi con i quali Coca-Cola HBC Ita-lia si pone l’obiettivo di attrarre e trattenere laureandi e laureati brillanti e desiderosi di intra-prendere una carriera nella struttura commerciale. Grazie a questo programma, Coca-ColaHBC Italia ha offerto la possibilità a dieci giovani universitari di prendere parte alla vita com-merciale dell’azienda, al fine di appassionarli al mondo delle vendite, attraverso un’esperien-za concreta sul campo in affiancamento sia del personale di vendita sia di altre funzioniaziendali strettamente collegate all’area commerciale. Inoltre, a ciascun ragazzo sono statiassegnati obiettivi specifici da raggiungere nei tre mesi di attività e un final project da svi-luppare in relazione a un argomento d’interesse per il business, con una discussione del te-ma presentata in occasione di una giornata conclusiva alla quale ha partecipato il top mana-gement della struttura Commerciale e Risorse Umane Coca-Cola HBC Italia.

¥ L’iniziativa Sales Experience prende le mosse dalla volontà di inserire all’interno del-la realtà di Coca-Cola HBC Italia ragazzi motivati e pronti a concretizzare quanto appresodurante gli anni di studio e nel corso dell’esperienza di stage aziendale. Da questo puntodi vista, l’esperienza del 2009 è risultata molto proficua: a conclusione del Sales Experien-ce 2009, sono entrati in Coca-Cola HBC Italia otto ragazzi, con i quali l’azienda ha allaccia-to un rapporto di apprendistato, ed è stata offerta la possibilità di uno stage post laureama un ragazzo, laureando al momento della Sales Experience.

¥ Il 2009 ha visto lo sviluppo e il potenziamento dell’attuale sistema di reclutamentodelle risorse, sia dall’interno sia dall’esterno. Con queste premesse, a maggio è stata av-viata la progettazione di un nuovo sistema di e-recruitment, reso operativo a partire da ot-tobre. L’Italia è il paese pilota per l’implementazione di questa nuova piattaforma: in segui-to all’avvio in Coca-Cola HBC Italia, lo strumento sarà implementato in tutto il Gruppo.

¥ Il nuovo sistema consiste nell’uso di internet e di strumenti elettronici per gestirel’intero processo di reclutamento, dall’apertura della ricerca alla ricezione delle candi-dature, dall’individuazione del candidato alla formulazione dell’offerta, fino all’inseri-mento in azienda della persona individuata. Grazie a questa nuova piattaforma, il pro-cesso di reclutamento di una nuova risorsa viene attivato e gestito direttamente dal te-am leader, ovvero da colui che poi diventerà il diretto responsabile del potenziale assun-to, con il supporto della funzione aziendale dedicata alla ricerca del personale: tale so-luzione renderà più efficiente l’intero processo sia per il manager che necessita della ri-sorsa sia per i candidati.

¥ Dal punto di vista dell’utilizzo e dell’ottimizzazione del processo di Big Opportuni-ties rivolto al personale interno, la nuova piattaforma renderà più semplice e immediatoil processo di consultazione delle nuove opportunità di lavoro offerte all’interno del-l’azienda. Tra le novità proposte dal sistema vi è la possibilità di creare la propria pagi-na personale in cui inserire e aggiornare il proprio profilo e allegare il proprio curriculumvitae, che andrà ad alimentare l’archivio delle candidature interne: in questo modo, perciascun dipendente sarà possibile ricevere direttamente dal team di recruiting le segna-lazioni di eventuali opportunità professionali interne alla realtà Coca-Cola HBC Italia, inlinea con il profilo e le preferenze indicate.Da gennaio a giugno 2009, circa 2.000 persone hanno partecipato ai corsi di introduzio-ne alla Leadership Pipeline, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza del propriopotenziale e migliorare la performance, attraverso una maggiore conoscenza nell’uso deiprocessi e degli strumenti di sviluppo messi a disposizione da Coca-Cola HBC Italia.I corsi sviluppati nel 2009 rientrano nel percorso triennale iniziato nel 2007, intrapresopartendo dal presupposto che un’azienda ha successo quando al suo interno ognuno èconsapevole dell’importanza del proprio ruolo nel conseguire gli obiettivi comuni.

¥ In quest’ottica, il modello Leadership Pipeline è diventato il nuovo approccio che gui-da tutti i processi di sviluppo, partendo da due affermazioni: • “ogni ruolo deve essere svolto in modo completo perché è necessario al business”;• “la cosa più importante per la leadership di un’azienda sono i risultati e quindi la performance”.Attraverso specifici interventi di formazione, Coca-Cola HBC Italia ha diffuso questi princi-pi al proprio interno mostrando al personale coinvolto quali sono i processi di sviluppo peril miglioramento dei risultati e gli strumenti di supporto, con particolare riferimento allanuova scheda obiettivi e al Performance Management Evaluation Form per il 2010.

¥ Anche nell’estate del 2009 Coca-Cola HBC Italia ha proposto ai figli dei dipendenti ilSummer Camp, arricchito con una novità: la possibilità di scelta della vacanza fra una set-timana al mare o in montagna.

¥ Per chi ha preferito un contesto di sport e natura, la meta individuata è stata Barga, lo-calità in provincia di Lucca dove i partecipanti hanno potuto godere di un’area verde di ben2.500 ettari nel cuore del Parco Naturale della Garfagnana.

¥ Per chi invece ha scelto il programma a base di mare e avventura, la scelta è caduta suPolicoro, località balneare in provincia di Matera, a poche centinaia di metri dalla riserva na-turale e oasi WWF del Bosco Pantano, dalla riserva faunistica e dalle spiagge del Golfo di Ta-ranto. I partecipanti sono stati 42: 29 si sono dedicati allo sport, 13 ai giochi in spiaggia.

La valorizzazionedel personale

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31RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200930

¥ Lo studio e la messa a punto di strumenti di comunicazione interna sempre più dina-mici nascono dalla convinzione che tutti possono contribuire al business, se adeguatamen-te e correttamente informati.

¥ In quest’ottica, nell’estate del 2009, in aggiunta ai tradizionali mezzi di comunicazio-ne sviluppati per fornire a tutta la popolazione aziendale supporto e approfondimenti, inCoca-Cola HBC Italia è nato un nuovo strumento di comunicazione aziendale: la Coke-WebTV. Si tratta di un mezzo di informazione semplice e immediato: filmati brevi e coinvol-genti che di volta in volta raccontano progetti, risultati e avvenimenti significativi utilizzan-do le testimonianze dirette dei protagonisti. Nei primi mesi di attività, gli appuntamentimensili di informazione e aggiornamento sono stati trasmessi attraverso la posta elettroni-ca a circa 1.600 dipendenti (con l’eccezione dei commerciali, non raggiungibili via mail, peri quali sono stati realizzati appositi dvd). I contenuti della televisione via web di Coca-ColaHBC Italia sono inoltre scaricabili direttamente dalla intranet aziendale. Il processo di atti-vazione della CokeWebTV è poi proseguito con l’obiettivo di portare, nel corso del 2010, al-la messa in onda di contributi sottotitolati – modalità giudicata più adatta al contesto am-bientale – sugli schermi presenti presso le sedi e i siti di produzione.

¥ Un nuovo strumento lanciato nel 2009 è il Business Update, una newsletter inviatadall’amministratore delegato all’intera popolazione aziendale, veicolata tramite posta elet-tronica o all’interno della busta paga. Attraverso questo canale, è direttamente l’ammini-stratore delegato ad aggiornare i dipendenti sulle strategie di business e i progetti in atto.

¥ In linea con i risultati emersi dalla survey, che hanno evidenziato il desiderio dei di-pendenti di approfondire i temi della CSR, nel corso del 2009 sono stati sviluppati alcuniinterventi dedicati alla responsabilità sociale d’impresa. In particolare, sul giornale azien-dale In Wave sono stati pubblicati tre articoli di approfondimento: con il primo, Valori incui ci riconosciamo, sono stati presentati i risultati dell’indagine interna volta a conoscerele opinioni dei colleghi sul sistema valoriale di Coca-Cola HBC Italia e sulla responsabilitàsociale d’impresa; il secondo articolo, Quando la CSR è una leva della competitività, appro-fondisce la relazione fra responsabilità sociale d’impresa e competitività aziendale, men-tre il terzo, L’acqua che non si vede ma che fa la differenza, fornisce spunti di riflessionesul consumo idrico quotidiano.

¥ Oltre agli articoli, che entreranno presto a far parte dell’apposita sezione intranet, an-che nei contenuti veicolati con la CokeWebTV è stato dato ampio spazio ai temi legati al-la responsabilità sociale d’impresa.

L’informazionee la comunicazione interna

L’acquisizionedi Socib

¥ A seguito dell’acquisizione di Socib da parte di Coca-Cola Hellenic, avvenuta nel cor-so del 2008, Coca-Cola HBC Italia ha avviato un importante e delicato percorso di integra-zione dei nuovi dipendenti e delle nuove strutture al proprio interno.

¥ Il piano di integrazione, della durata di due anni, è segnato da numerose e importan-ti tappe, volte a garantire un adeguato inserimento del personale e un efficace avvio delleattività con il nome di Coca-Cola HBC Italia. La buona riuscita del progetto è stata favoritadall’immediato e attivo coinvolgimento del personale di Socib a tutti i livelli e dalla colla-borazione con gli enti locali e la pubblica amministrazione.

¥ Il processo di ristrutturazione della realtà Socib ha portato, da un lato, alla chiusuradei due impianti di produzione situati a Bari e Reggio Calabria e, dall’altro, al mantenimen-to della sede amministrativa di Marcianise, di due impianti di imbottigliamento, collocatia Elmas e di nuovo a Marcianise, e della struttura commerciale che opera su tutto il terri-torio dell’Italia meridionale (Sicilia esclusa, in quanto riconducibile a una realtà industria-le non appartenente a Coca-Cola HBC Italia).

¥ Per quanto riguarda il personale impiegato presso i siti di Bari e Reggio Calabria,Coca-Cola HBC Italia ha individuato e proposto alcune opportunità alternative: accanto al-la possibilità di continuare il rapporto di lavoro all’interno di altre strutture aziendali (opzio-ne scelta dall’11% del personale coinvolto), è stata resa disponibile, anche attraverso uncambio di mansione, l’opportunità di riallocazione nell’ambito delle strutture ex Socib re-stanti (43% del personale coinvolto); infine, per l’effetto di un raggiunto accordo sindacale,alcuni dipendenti hanno potuto accedere agli ammortizzatori sociali previsti (46% del per-sonale interessato). Il coinvolgimento degli enti locali, oltre che delle organizzazioni sinda-cali, ha consentito di prevenire situazioni di contrasto e conflitto fra azienda e lavoratori.

¥ A completamento del processo di ristrutturazione, nei prossimi anni sono previsti im-portanti investimenti di sviluppo industriale dello stabilimento di Marcianise e di adegua-mento e miglioramento delle linee produttive presenti nello stabilimento di Elmas.

Per noi è stato un grande cambiamento abbracciare un’azienda di respiro in-ternazionale. Dopo una prima fase piuttosto complessa, che ci ha visto impe-gnati nell’adeguamento agli standard e alle procedure di Coca-Cola HBC Ita-lia, oggi sono evidenti i vantaggi scaturiti dall’acquisizione. Cominciano a es-sere visibili i primi miglioramenti nella produzione e nella qualità dei prodot-ti; dall’altra parte noi dipendenti lavoriamo meglio perché siamo più serenisulle prospettive dell’azienda: un esempio è il recente accordo, stipulato dal-le parti sociali per rispondere alle crescenti richieste del mercato, che ha vi-sto l’introduzione di un orario di lavoro distribuito su 18 turni, che prevede l’at-tività lavorativa anche il sabato. In uno scenario di crisi che sta coinvolgen-do diversi settori, lavorare per un’azienda solida in cui la produzione aumen-ta ci permette di guardare al futuro con una certa fiducia.

Antimo ColellaSyrup Room Operator a Marcianise (CE)

COCA-COLA HBC ITALIA

Page 19: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

3332

¥ Con il 31 dicembre 2009 si sono chiusi due anni di intenso lavoro, culminati con il lan-cio di Wave 2, la nuova piattaforma gestionale adottata per permettere a tutti i 28 paesidel Gruppo di parlare una sola lingua, con maggiore efficienza ed efficacia operativa.

¥ Wave 2, oltre che una piattaforma informatica di gestione dei dati, è la base di par-tenza per la costruzione di nuovi processi aziendali che governeranno il funzionamento diCoca-Cola Hellenic su scala internazionale nei prossimi anni.

¥ Grazie a Wave 2, tutti i processi aziendali sono stati studiati e ridisegnati, con l’obiet-tivo di fornire un supporto pratico e concreto allo svolgimento delle attività che caratteriz-zano la quotidianità di ogni persona che vive nel mondo di Coca-Cola HBC Italia. Semplicied essenziali, i principi di base sono stati raccolti in un decalogo che fa da punto di riferi-mento per l’intera popolazione aziendale di Coca-Cola HBC Italia.

¥ Per chi lavora in azienda, Wave 2 rappresenta una modifica della abitudini quotidia-ne, con un impatto più o meno elevato a seconda delle funzioni e dei ruoli: attraverso l’ot-timizzazione delle attività e dei processi in cui sono organizzate, è infatti possibile produr-re notevoli sinergie e liberare risorse preziose da utilizzare per cogliere nuove opportunitàdi sviluppo. La maggior parte degli investimenti non è stata destinata a ‘tecnologia pura’,ma ad attività di formazione che hanno coinvolto l’intera popolazione aziendale, per un to-tale di 60.706 ore di formazione e 5.620 partecipazioni. L’idea alla base di tale ingente of-ferta formativa è infatti che la nuova architettura aziendale avrà successo nel tempo seognuno ricoprirà con responsabilità e competenza il proprio ruolo.

¥ Per raggiungere questi obiettivi, Coca-Cola Hellenic ha voluto che fossero costruiti te-am di lavoro internazionali. Con particolare riferimento alla realtà di Coca-Cola HBC Italia,negli ultimi due anni circa 70 dipendenti hanno provvisoriamente interrotto la propria atti-vità abituale per dedicarsi completamente a questo progetto e alla sua entrata in funzio-ne, collocata nei primissimi giorni del 2010.

Wave 2

Wave 2 rappresenta un passo molto importante per tutte le persone di Coca-ColaHBC Italia, ma soprattutto per quelle coinvolte nella fase di progettazione delsistema, che hanno potuto mettersi in gioco in prima persona nella creazione diun progetto ad alto valore aggiunto per l’intero Gruppo Coca-Cola Hellenic e perCoca-Cola HBC Italia stessa. Il successo del progetto è insito nel gioco di squa-dra, che si rafforzerà quando anche tutti gli altri paesi del Gruppo prenderannoparte a questa avventura. La filosofia su cui si basa Wave 2 è una fortissima col-laborazione fra le funzioni aziendali e all’interno delle stesse, e il fatto cheognuno gioca un ruolo di primaria importanza per il raggiungimento dell’obiet-tivo. Uno dei principali benefici legati al progetto è la garanzia agli stakehol-der, sia interni sia esterni, di una maggiore trasparenza e affidabilità dei dati. Lanuova piattaforma, infatti, permetterà di effettuare indagini di carattere finan-ziario e operativo su larga scala, garantendo l’affidabilità delle operazioni e latempestività nell’ottenimento delle informazioni.

Antenore LazzarinSystems & Procedures and Master Data Manager a Milano

COCA-COLA HBC ITALIA

Pannello promozionale realizzato nel periodo precedente al lancio di Wave 2.

RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009

Page 20: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

35RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200934

¥ Le parole d’ordine utilizzate in tema di salute e sicurezza da Coca-Cola HBC Italia so-no tre: formazione, consapevolezza e partecipazione.

¥ Nel corso del 2009 sono stati effettuati, nei siti di Gaglianico, Nogara e Marcianise iTotal Quality Day, appuntamenti, divenuti ormai consueti, dedicati all’informazione e allaformazione nell’ambito della qualità, dell’ambiente e della sicurezza e rivolti al personaleche opera presso i siti produttivi. In aggiunta a tali eventi, Coca-Cola HBC Italia ha realiz-zato nuove iniziative e ne ha progettate altre ancora per i prossimi anni. Tuttavia alcuni in-terventi, inizialmente programmati per il 2009, non sono stati realizzati a causa di un incen-dio che, il 13 novembre 2009, ha interessato il Centro Tecnico di Campogalliano (TS&E); inparticolare, il Progetto Housekeeping, rivolto al personale di officina e magazzino conl’obiettivo di migliorare il livello di sicurezza, attraverso lo sviluppo di un maggiore sensodi appartenenza a un gruppo di lavoro, è stato riprogrammato per il 2010.

¥ Con l’obiettivo di mettere alla prova l’efficacia dei comportamenti da adottare nellesituazioni di allarme da parte degli addetti alle emergenze che operano presso il CentroTecnico di Campogalliano, il 21 gennaio 2009, sono state svolte simulazioni (effettuate asorpresa, senza alcun preavviso) a cui hanno preso parte ‘attori’ che nella realtà lavoranocome operatori professionisti al 118 e nel corpo dei Vigili del Fuoco. Il corso, finanziato daFondimpresa, ha visto la partecipazione di 19 addetti del centro. L’importanza e l’impattodi tale evento è stata sottolineata dai ClubSEI2SEI Awards 2009, riconoscimenti assegna-ti da un’associazione culturale che si occupa di promuovere la cultura della prevenzione inmateria di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, che ha premiato Coca-Cola HBC Italia nel-la categoria La Formazione alla Sicurezza, riservata ai formatori e alle aziende che abbia-no realizzato progetti altamente innovativi per metodo e materiali didattici utilizzati.

¥ Anche l’educazione al corretto uso delle macchine è fondamentale per garantire lo svol-gimento in sicurezza delle attività lavorative. A tale proposito, il 29 gennaio 2009, 45 addet-ti del Centro Tecnico di Campogalliano sono stati coinvolti in Percorsi di Sicurezza, un pro-gramma sviluppato attraverso corsi di formazione finanziati da Fondimpresa e riguardantil’uso in sicurezza delle macchine. Il progetto, rivolto al personale di officina e di magazzino,ha contemplato l’organizzazione di un corso, in collaborazione con enti e società esterne.

La salute e la sicurezza

¥ La sicurezza sul posto di lavoro passa necessariamente anche dal coinvolgimento deisingoli dipendenti. Se da un lato, grazie alla formazione, i lavoratori vengono messi a co-noscenza dei comportamenti da tenere per lavorare in sicurezza, dall’altro la partecipazio-ne dei dipendenti all’attuazione degli interventi di controllo e monitoraggio delle prassi disicurezza rappresenta un ulteriore ambizioso traguardo. In quest’ottica, a partire dal mesedi luglio, è stato istituito in via preliminare presso il sito di Nogara l’indicatore SEI (SafetyEnvironment Index), e sono stati attivati alcuni team di lavoro per i principali reparti del-l’impianto di imbottigliamento. Attraverso un’apposita check list inerente argomenti qualii rifiuti, i materiali pericolosi, i dispositivi di protezione individuale e il primo soccorso, ilteam è in grado di svolgere verifiche periodiche sugli altri reparti dello stesso impianto. Lapartecipazione diretta dei lavoratori a queste attività di controllo ha l’obiettivo di metterea frutto e condividere le competenze operative e tecniche al fine di perseguire il migliora-mento delle prestazioni in ambito di sicurezza sui luoghi di lavoro.

¥ Durante il 2009 è stato infine completato il percorso Pillole... di sicurezza e tutela am-bientale, che ha coinvolto 966 dipendenti della forza vendita. Il progetto ha fornito un im-portante strumento di supporto al personale viaggiante della funzione Sales, affrontando irischi specifici della mansione, le modalità di gestione della sorveglianza sanitaria, l’utiliz-zo dei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature di sicurezza, le norme com-portamentali da osservare presso i punti vendita e le pratiche di emergenza.

COCA-COLA HBC ITALIA

Page 21: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

3736 COCA-COLA HBC ITALIA

CLASSIFICAZIONE DEI DIPENDENTI PER QUALIFICA

2007 2008 2009

Sedi, plant e TS&E

Dirigenti 61 67 68

Quadri 124 142 136

Impiegati 1.671 1.651 1.664

Operai 717 697 762

Fonti del Vulture

Dirigenti 2 2 2

Quadri 2 3 3

Impiegati 19 19 18

Operai 89 71 85

Eurmatik

Dirigenti na 0 0

Quadri na 0 1

Impiegati na 31 25

Operai na 67 67

Plant ex Socib

Dirigenti na na 2

Quadri na na 6

Impiegati na na 315

Operai na na 109

SUDDIVISIONE FRA UOMINI E DONNE PER QUALIFICA

2007 2008 2009

Sedi, plant e TS&E

Totale dipendenti 2.572 2.554 2.630

Dirigenti uomo 57 58 61

Dirigenti donna 3 6 7

Quadri uomo 89 105 101

Quadri donna 35 37 35

Impiegati uomo 1.144 1.101 1.127

Impiegati donna 527 550 537

Operai uomo 685 664 713

Operai donna 32 33 49

Fonti del Vulture

Totale dipendenti 112 95 108

Dirigenti uomo 1 1 1

Dirigenti donna 1 1 1

Quadri uomo 2 3 3

Quadri donna 0 0 0

Impiegati uomo 13 12 7

Impiegati donna 6 7 11

Operai uomo 87 71 85

Operai donna 2 0 0

Eurmatik

Totale dipendenti na 98 93

Dirigenti uomo na 0 0

Dirigenti donna na 0 0

Quadri uomo na 0 1

Quadri donna na 0 0

Impiegati uomo na 15 11

Impiegati donna na 16 14

Operai uomo na 58 61

Operai donna na 9 6

Plant ex Socib

Totale dipendenti na na 432

Dirigenti uomo na na 1

Dirigenti donna na na 1

Quadri uomo na na 6

Quadri donna na na 0

Impiegati uomo na na 268

Impiegati donna na na 47

Operai uomo na na 108

Operai donna na na 1

SUDDIVISIONE DEI DIPENDENTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE

2007 2008 2009

Sedi, plant e TS&E

Tempo indeterminato 2.357 2.401 2.322

Part time 27 32 22

Contratti di somministrazione lavoro 0 5 25

Fonti del Vulture

Tempo indeterminato 71 79 78

Part time 1 1 1

Contratti di somministrazione lavoro 0 0 0

EurmatikTempo indeterminato na 86 82

Part time na 13 13

Contratti di somministrazione lavoro na 0 0

Plant ex Socib

Tempo indeterminato na na 432

Part time na na 3

Contratti di somministrazione lavoro na na 60

RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009

Page 22: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

3938 COCA-COLA HBC ITALIA

DIPENDENTI ISCRITTI AL SINDACATO

2007 2008 2009

Sedi, plant e TS&E

Dirigenti 1,8% 1,6% 0%

Quadri 6,5% 7,8% 6,6%

Impiegati 19,4% 20,4% 19,5%

Operai 40,5% 45,8% 40,6%

Fonti del Vulture

Dirigenti 0% 0% 0%

Quadri 0% 0% 0%

Impiegati 15,8% 10,5% 11,1%

Operai 23,6% 31,0% 24,7%

Eurmatik

Dirigenti na 0% 0%

Quadri na 0% 0%

Impiegati na 1,0% 4,0%

Operai na 8,0% 31,3%

Plant ex Socib

Dirigenti na na 0%

Quadri na na 0%

Impiegati na na 53,3%

Operai na na 85,3%

ORE DI SCIOPERO

2007 2008 2009

Sedi, plant e TS&E 208 111 720

Fonti del Vulture 147 64 120

Eurmatik 0 10 16

Plant ex Socib na na 75INDICE DI FREQUENZA* E DI GRAVITÀ** DEGLI INFORTUNI

FREQUENZA GRAVITÀ

2007 2008 2009 2007 2008 2009

Sedi, plant e TS&E 24,71 20,97 25,30 0,62 0,47 0,57

Fonti del Vulture 42,55 33,19 43,88 0,43 0,69 1,08

Eurmatik na 11,47 11,59 na 2,29 0,16

Plant ex Socib na na 12,75 na na 0,24

CESSAZIONI2007 2008 2009

Sedi, plant e TS&E

Pensione 12 5 7Motivi personali 205 156 91Motivi aziendali 18 19 37Trasferimenti interni 1 0 0Trasferimenti internazionali 5 3 0

Fonti del Vulture

Pensione 1 3 1Motivi personali 3 4 1Motivi aziendali 0 0 1Trasferimenti interni 0 0 0Trasferimenti internazionali 0 0 0

Eurmatik

Pensione na 1 0Motivi personali na 4 4Motivi aziendali na 3 6Trasferimenti interni na 0 0Trasferimenti internazionali na 0 0

ORE DI FORMAZOINE EROGATE2007 2008 2009

Commercial 26.318 20.910 21.329TS&E 840 1.854 3.356Operations 14.396 11.275 11.590Managerial 6.020 6.186 2.172Wave 2 na na 60.706Totale 47.574 40.225 99.153

INFORTUNI SUDDIVISI PER TIPOLOGIA 2007 2008 2009

Sedi, plant e TS&E

On site 52 41 46Off site 23 20 26Stradali 37 36 34In itinere 13 11 12

Fonti del Vulture

On site 9 7 9Off site 0 0 0Stradali 0 0 0In itinere 0 2 2

Eurmatik

On site na 0 0Off site na 1 2Stradali na 0 0In itinere na 1 0

Plant ex Socib

On site na na 9Off site na na 2Stradali na na 1In itinere na na 0

* (numero di infortuni x 1.000.000) / ore lavorate ** (numero di giorni persi x 1.000) / ore lavorate

RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009

Page 23: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

4140 COCA-COLA HBC ITALIA RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009

Page 24: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

43RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200942 COCA-COLA HBC ITALIA

Alcuni numeridel 2009

Environm

ent

586.334.064Il consumo totale di MJ di energia è in aumento di circa l’11% rispetto all’anno precedente a seguitodell’acquisizione di Socib.

-11%Il consumo energetico per la produzione di un litro di bevanda a marchio The Coca-ColaCompany è in diminuzione,rispetto al 2008, comeeffetto degli interventimigliorativi sull’efficienzadel ciclo produttivo.

-16%Il consumo energetico per la produzione di un litro di acqua minerale è in diminuzione rispetto al 2008, grazie a una maggiore efficienza nel processo produttivo.

+27%Il consumo energetico per un’operazione di ricondizionamentodelle frigovetrine ha fattoregistrare un aumentorispetto al 2008,principalmente imputabile a un maggiore utilizzo della cabina di verniciatura.

-3%L’acqua prelevata perciascun litro di bevandaa marchio The Coca-ColaCompany è in diminuzionerispetto al 2008.

192.038Il numero di frigovetrine e distributori automatici e impianti alla spinapresenti sul mercato per la distribuzione di bevanda è in lievediminuzione rispetto al 2008 (-3%).-28%

Il numero di sistemicontenenti gas lesividell’ozono sulleapparecchiature refrigerantidislocate sul territorio è in diminuzione a favore di sistemi di refrigerazione contenenti HFC e CO2.

8.959Le tonnellate di CO2

emesse, nonostante la crescita del parco mezzi aziendale, si sonomantenute costanti rispetto all’anno precedente.

-21%L’acqua prelevata perciascun litro di acquaminerale è in fortediminuzione rispetto al 2008, a testimonianzadegli interventi migliorativisull’efficienza del ciclo produttivo.

0,97I grammi di CO2 emessi per ciascunlitro di acqua minerale sono in nettadiminuzione rispetto al 2008 (-25%).

14001Coca-Cola HBC Italia presenta due Sistemi di Gestione Ambientale, certificati ai sensi della norma internazionale ISO 14001. Nel dettaglio, un certificato, sviluppato a livello multisito, è applicato ai siti di produzione delle bevande a marchio The Coca-Cola Company, al Centro Tecnico di Campogalliano, ai depositi, alla sede centrale di Milano e alla funzione commerciale; il secondo certificato è applicato ai siti di imbottigliamento delle acque minerali di Fonti del Vulture.

98%La percentuale di rifiuti recuperati o riciclati si avvicina alla totalità di quelli prodotti dall’azienda.

Page 25: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

45RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200944

¥ Già molti passi sono stati compiuti nel campo della riduzione del materiale utilizzatoper la produzione di bottiglie destinate a contenere prodotto a marchio The Coca-ColaCompany. In particolare, va segnalata la riduzione del materiale utilizzato, tanto per la pro-duzione della singola bottiglia in PET, quanto per le etichette applicate sulle bottiglie e perla realizzazione degli imballaggi utilizzati per la consegna dei prodotti ai punti vendita.

¥ Nel corso del 2009, sono continuati gli studi volti alla messa sul mercato di confezio-ni eco-friendly. In ordine di tempo, i più recenti sono stati condotti sui tappi delle bottiglie:nel corso del 2009, a tale proposito, è stato avviato un progetto sulla riduzione del mate-riale, che porterà a un decremento nella quantità di PET utilizzato pari a circa 1.800 tonnel-late entro il 2010.L’obiettivo annuale previsto per il 2009 è stato raggiunto: la modifica alla chiusura della bot-tiglia è stata applicata con successo alla linea da mezzo litro. Nel corso del 2010, il progettoverrà esteso a tutti gli impianti produttivi e la riduzione di peso sarà applicata anche agli al-tri formati di bottiglia. Si tratta di un obiettivo molto ambizioso che, in un quadro di efficacecollaborazione, contempla il necessario coinvolgimento delle aziende fornitrici dei tappi.

¥ Le confezioni da 6 bottiglie da 2 litri dell’Acqua Lilia sono diventate, dall’autunno 2009,eco-friendly. Grazie alla riduzione delle materie plastiche utilizzate e a un’etichetta più pic-cola del 21%, le nuove bottiglie da 2 litri, in commercio nei punti vendita della grande di-stribuzione su tutto il territorio nazionale, pesano 6 grammi in meno rispetto alle confezio-ni di precedente produzione, con una riduzione da 40 a 34 grammi che le ha viste allegge-rirsi dell’11%. La riduzione di peso delle nuove bottiglie consentirà di utilizzare 300 tonnel-late di plastica in meno ogni anno e di ridurre, di conseguenza, la produzione di rifiuti.

Gli imballaggie i rifiuti

Gli italiani, ormai, praticano regolarmente la raccolta differenziata: tre cittadini su quattropreferirebbero acquistare bevande in bottiglie di plastica riciclata (fonte: la ricerca GliItaliani e i materiali riciclati condotta da Assobibe). Tuttavia, il quadro normativo italianonon permette a oggi la possibilità di produrre contenitori per uso alimentare a contatto di-retto attraverso l’utilizzo di materiale riciclato. Sulla base del Regolamento CE 282/2008 e sulla scia delle esperienze positive di altri pae-si, anche in Italia potrà essere introdotto l’utilizzo del PET riciclato (R-PET) nel settore ali-mentare, che porterebbe con sé rilevanti vantaggi ambientali: ogni chilogrammo di R-PETpermette infatti una riduzione delle emissioni di CO2 di circa il 60% rispetto a quelle pro-dotte dal PET vergine.Coca-Cola HBC Italia, fra le principali aziende del settore alimentare nel panorama italia-no, partecipa attivamente, attraverso Assobibe, a un percorso di studio, ricerca e valuta-zione volto all’introduzione del PET riciclato in campo alimentare, che vede ovviamenteprotagonisti gli enti e le istituzioni di riferimento in ambito sanitario.

UN NUOVO PERCORSO DA INTRAPRENDERE: BOTTLE TO BOTTLE

L’attenzione di Coca-Cola HBC Italia al tema dei rifiuti si è tradotta in un miglioramentodelle prestazioni nell’arco del triennio 2007/2009: a fronte dell’aumento della produzione,infatti, il quantitativo di rifiuti è diminuito.In particolare, in riferimento ai litri di bevanda prodotti presso i plant e i siti di FdV o al nu-mero di ricondizionamenti effettuati dal TS&E:• siti di produzione delle bevande a marchio The Coca-Cola Company: rispetto al 2007, si

registra una costante e netta diminuzione della produzione di rifiuti, pari al 23%, accen-tuata soprattutto nel biennio 2008/2009.

• Siti di imbottigliamento delle acque minerali: nell’arco del triennio si registra una dimi-nuzione dei rifiuti prodotti, pari all’11%, con un picco nella produzione di rifiuti corri-spondente all’anno 2008.

• Technical Service & Equipment: nell’arco del triennio, si registra un lieve aumento del-la produzione di rifiuti, pari al 7%; si evidenzia, tuttavia, una netta diminuzione nel bien-nio 2008/2009, pari a circa il 20%.

LA FOTOGRAFIA DEL TRIENNIO

Coca-Cola HBC Italia dimostra la propria attenzione nei confronti dell’ambien-te con un’importante presa di posizione: ogni anno, ferma per un giorno interole linee di produzione per coinvolgerci in un momento di confronto e sensibi-lizzazione sul tema, accogliendo molte tematiche ‘eco-sensibili’ in quella cheè, a tutti gli effetti, un’iniziativa di formazione. Grazie ai Total Quality Day hoimparato molto, per esempio a organizzare e realizzare correttamente la rac-colta differenziata. Ormai questa attività è diventata una consuetudine per tut-ti quanti: un gesto naturale da fare anche a casa, nella vita quotidiana. In que-sto senso, l’impegno dimostrato da Coca-Cola HBC Italia è di stimolo anche perciascuno di noi. In fin dei conti, l’ambiente appartiene a tutti: è nostra respon-sabilità averne cura e rispetto!

Michele BelliniLine Operator a Nogara (VR)

COCA-COLA HBC ITALIA

Page 26: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

47RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200946

¥ Nel corso del 2009 è stato avviato un importante progetto volto a ridurre i consumi ener-getici delle frigovetrine. Grazie alla collaborazione con uno dei principali produttori di frigo-vetrine, Coca-Cola HBC Italia ha studiato un dispositivo la cui applicazione alle frigovetrinepermette di regolarne, riducendolo, il consumo energetico. A fronte del successo dell’applicazione di tale tecnologia a livello pilota nel 2009, l’aziendanel 2010 darà il via a un percorso graduale di installazione del dispositivo sulle frigovetrineimmesse sul mercato.

¥ Nell’ambito del progetto Energy Saving, nel corso del 2009 sono stati realizzati ulterio-ri interventi volti alla riduzione dei consumi energetici degli impianti. In particolare, sono sta-ti installati nuovi macchinari ad alta efficienza e sono stati condotti interventi di automazio-ne delle linee di produzione, in particolare per la fase di asciugatura delle bottiglie. Inoltre, ilprogetto ha comportato la modifica dei sistemi di refrigerazione degli impianti di Nogara e diGaglianico e del sistema di trattamento dei reflui presso i siti di Nogara e Oricola.

¥ Infine, è stato realizzato un ciclo di audit sui quattro impianti di Gaglianico, Marcianise,Nogara e Oricola, condotti da enti esterni con l’obiettivo di individuare eventuali ambiti di mi-glioramento nell’utilizzo delle risorse energetiche. I risultati di tale attività hanno portato al-la definizione di alcuni interventi prioritari, che saranno realizzati nel 2010 presso due impian-ti: automatizzazione degli impianti di illuminazione per il solo sito di Oricola; installazione dinuovi compressori per il soffiaggio delle bottiglie in PET presso Oricola e Gaglianico, volti al-la riduzione dei consumi energetici necessari a questa fase della produzione.

L’energia

Coca-Cola HBC Italia, all’interno del programma Energy Saving, ha realizzato numerosi in-terventi mirati alla riduzione dei consumi energetici relativi ai processi produttivi.Grazie a tale programma, nell’arco del triennio 2007/2009, si è registrato un netto migliora-mento per quanto riguarda i siti di produzione delle bevande a marchio The Coca-Cola Com-pany e di imbottigliamento delle acque minerali. In particolare, in riferimento ai litri di bevanda prodotti presso i plant e i siti di FdV o al nu-mero di ricondizionamenti effettuati dal TS&E:• siti di produzione delle bevande a marchio The Coca-Cola Company: si è registrata una

costante diminuzione dei consumi energetici, che nell’arco del triennio si è tradotta inun calo del 10%.

• Siti di imbottigliamento delle acque minerali: nell’arco del triennio, la diminuzione deiconsumi energetici è stata pari al 19%;

• Technical Service & Equipment: nell’arco del triennio, si è registrato un aumento deiconsumi energetici del 32%, imputabile principalmente a un incremento dei consumipari al 27% nel biennio 2008/2009. Tale aumento è riconducibile ai tre seguenti fattori:utilizzo della cabina di verniciatura per le frigovetrine per circa il doppio del tempo ri-spetto al 2008; incremento del personale amministrativo negli uffici; aumento di consu-mo di gas metano a seguito della stagione invernale particolarmente rigida.

LA FOTOGRAFIA DEL TRIENNIO

¥ In seno al programma Water Saving, pensato proprio per la tutela e il risparmio della ri-sorsa idrica, Coca-Cola HBC Italia ha realizzato numerosi interventi mirati alla riduzione deiconsumi di acqua nei diversi processi produttivi, in particolare relativi alla produzione delle be-vande e all’imbottigliamento dell’acqua minerale. Il 2009 è stato, per il programma, un annovolto all’analisi dei risultati ottenuti con i numerosi interventi attuati negli anni precedenti.

L’acqua

Grazie al programma Water Saving, nell’arco del triennio si registra, da un lato, un net-to miglioramento per quanto riguarda i siti di produzione delle bevande a marchio TheCoca-Cola Company e di imbottigliamento delle acque minerali, e dall’altro un aumentodei consumi derivanti dalle attività di ricondizionamento delle frigovetrine. In particolare, in riferimento ai litri di bevanda prodotti presso i plant e i siti di FdV o al nu-mero di ricondizionamenti effettuati dal TS&E:• siti di produzione delle bevande a marchio The Coca-Cola Company: si registra una co-

stante diminuzione, pari al 6% nell’arco del triennio. In particolare, si evidenzia che nel2007 per ogni litro di bevanda prodotta il consumo idrico era pari a 1,89 litri; mentre, nel2009, per ogni litro di bevanda prodotta il consumo idrico è diminuito a 1,79 litri.

• siti di imbottigliamento delle acque minerali: nell’arco del triennio, si evidenzia una net-ta e significativa diminuzione dei consumi idrici, pari al 65% rispetto al 2007. Tale bruscocalo è in realtà dovuto all’assenza, nel 2007, di misuratori di portata dell’acqua destina-ta alla produzione, che sono stati installati soltanto nel 2008. Di conseguenza, mentre nel2007 il consumo idrico necessario alla produzione di un litro di acqua minerale era paria 4,6 litri, nel 2009 tale consumo è sceso a 1,6 litri per litro di bevanda imbottigliata.

• Technical Service & Equipment: nell’arco del triennio, si registra un enorme aumentodei consumi energetici, pari al 87%. In particolare, nel biennio 2008/2009 si è verificatoun aumento di più del doppio dei consumi idrici, derivante in larga misura dall’incendioche ha colpito la struttura nel mese di novembre 2009. In tale occasione, infatti, è sta-to necessario l’utilizzo di acqua sia per lo spegnimento dell’incendio stesso sia, nei me-si successivi, per il lavaggio degli ambienti e dei macchinari.

Va evidenziato che il valore relativo all’acqua necessaria per la produzione di un litro dibevanda o di acqua minerale comprende anche, ai sensi della normativa vigente, il quan-titativo utilizzato per i servizi ausiliari, come il lavaggio delle bottiglie.

LA FOTOGRAFIA DEL TRIENNIO

Il programma Water Saving, promosso da Coca-Cola Hellenic, ha avutol’obiettivo di ridurre i consumi idrici tramite l’adozione di best practices di ri-sparmio idrico. Il progetto ha visto inizialmente una mappatura delle lineeproduttive, allo scopo di individuare dove erano presenti i maggiori consumiidrici e dove erano possibili i miglioramenti. Sono state quindi individuate learee di intervento prioritario: il revamping degli impianti di trasporto dell’ac-qua, il recupero dell’acqua utilizzata per il risciacquo delle bottiglie e l’elimi-nazione della lubrificazione ad acqua della linea del PET a favore di una lubri-ficazione a secco. Il progetto ha visto la creazione di un network di tecnici delGruppo Coca-Cola Hellenic che, come me, hanno condiviso problematiche esoluzioni per giungere alla definizione di best practices in tema di risparmioidrico. I prossimi mesi ci vedranno coinvolti nell’implementazione delle bestpractices presso gli impianti provenienti dalla realtà Socib in modo che an-ch’essi raggiungano gli stessi livelli di efficienza dei nostri impianti ‘storici’.

Matteo MoriOperations Development & Engineering Manager a Milano

COCA-COLA HBC ITALIA

Page 27: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

49RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200948

¥ Nel corso del 2009, Coca-Cola HBC Italia ha dato attuazione pratica allo studio di unsistema di routing che ha permesso di ottimizzare le visite ai clienti da parte della forzavendita, con la conseguente diminuzione dei chilometri percorsi da ogni vettura, al fine diottenere una riduzione delle emissioni di CO2. Inoltre, è continuato il processo di rinnovodel parco macchine, improntato all’utilizzo di vetture con minore impatto ambientale.

Le emissioniin atmosfera

Nell’arco del triennio si registra da un lato un netto miglioramento per quanto riguarda i si-ti di produzione delle bevande a marchio The Coca-Cola Company e di imbottigliamentodelle acque minerali, dall’altro un aumento dei consumi derivanti dalle attività di ricondi-zionamento delle frigovetrine. In particolare, in riferimento ai litri di bevanda prodotti presso i plant e i siti di FdV o al nu-mero di ricondizionamenti effettuati dal TS&E:• siti di produzione delle bevande a marchio The Coca-Cola Company: si registra una co-

stante diminuzione delle emissioni in atmosfera, accentuata in particolare nel biennio2007/2008, che nell’arco del triennio si è tradotta in una diminuzione totale del 9%.

• Siti di imbottigliamento delle acque minerali: nell’arco del triennio, si evidenzia una net-ta e costante diminuzione delle emissioni in atmosfera, pari al 12% rispetto al 2007.

• Technical Service & Equipment: nell’arco del triennio, si registra un aumento delleemissioni in atmosfera pari al 39%, accentuato in riferimento al biennio 2008/2009.

In riferimento al numero di veicoli aziendali del parco mezzi, nell’arco del triennio, si regi-stra un andamento pressoché costante delle emissioni in atmosfera.

LA FOTOGRAFIA DEL TRIENNIO

CONSUMI ENERGETICI (MJ)

2007 2008 2009

Plant

Totale consumi 416.055.346 423.436.126 419.389.384

Energia elettrica 260.309.905 261.287.431 259.774.553

Gas naturale 155.745.441 162.148.695 159.614.831

Olio combustibile 0 0 0

Fonti del Vulture

Totale consumi 73.790.761 77.315.496 72.085.839

Energia elettrica 65.951.532 67.799.484 64.189.210

Gas naturale 6.980.061 8.398.580 7.033.064

Olio combustibile 859.168 1.117.432 863.565

TS&E

Totale consumi 6.916.742 6.309.471 7.697.129

Energia elettrica 2.296.130 2.197.519 2.290.223

Gas naturale 4.620.612 4.111.952 5.406.906

Olio combustibile 0 0 0

Eurmatik

Totale consumi na 481.608 643.154

Energia elettrica na 481.608 643.154

Gas naturale na 0 0

Olio combustibile na 0 0

Plant ex Socib

Totale consumi na na 77.429.797

Energia elettrica na na 45.700.832

Gas naturale na na 13.497.714

Olio combustibile na na 18.231.251

CONSUMI ENERGETICI PER UNITÀ DI PRODOTTO

2007 2008 2009

Plant(MJ/lpb)

Energia elettrica 0,26 0,24 0,23

Gas naturale 0,15 0,15 0,14

Olio combustibile 0 0 0

Fontidel Vulture(MJ/lpb)

Energia elettrica 0,18 0,17 0,14

Gas naturale 0,02 0,02 0,02

Olio combustibile 0 0 0

TS&E(MJ/ric)

Energia elettrica 182,36 198,96 215,96

Gas naturale 366,98 372,29 509,84

Olio combustibile 0 0 0

Plant ex Socib(MJ/lpb)

Energia elettrica na na 0,17

Gas naturale na na 0,05

Olio combustibile na na 0,07

CONSUMI ENERGETICI PER LE FRIGOVETRINE (MJx1.000)

2007 2008 2009

1.865.000 1.947.000 1.908.235

COCA-COLA HBC ITALIA

Page 28: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

51RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200950

INGREDIENTI UTILIZZATI PER LA PRODUZIONE DI BEVANDE (t)

2007 2008 2009

PlantConcentrato 7.463 8.628 10.202

CO2 alimentare 12.284 13.513 15.122

Zucchero e altri dolcificanti 103.303 107.510 111.285

Plantex Socib

Concentrato na na 140

CO2 alimentare na na 4.484

Zucchero e altri dolcificanti na na 27.383

CONSUMI IDRICI PER UNITÀ DI PRODOTTO – RICONDIZIONAMENTI (m3/ric)

2007 2008 2009

0,26 0,30 0,49

PRINCIPALI MATERIALI DA IMBALLAGGIO (t)

2007 2008 2009

Plant

Totale 61.568,82 59.106,02 59.273,416

Vetro 16.652 17.337 19.433

Pet 22.322 19.342 20.389

Alluminio 8.876,48 7.818 8.379,67

Film in PE 6.419 4.763 3.818

Cartone 4.502,26 3.493 3.695,54

Etichette in plastica 583 1.147 1.036,5

Etichette in cartone 0,02 0,016 0,016

Tappi in plastica 2.214,6 2.602 2.521,69

Fonti del Vulture

Totale 9.574 12.604 13.236

Vetro 29 26 30

Pet 7.567 9.248 9.971

Alluminio 1 1 0

Film in PE 1.118 1.709 1.395

Cartone nd 777 855

Etichette in plastica 89 143 170

Etichette in cartone 143 108 115

Tappi in plastica 628 591 699

Plant ex Socib

Totale na na 13.931

Vetro na na 3.472

Pet na na 5.493

Alluminio na na 3.535

Film in PE na na 920

Cartone na na 54

Etichette in plastica na na 37

Etichette in cartone na na 2

Tappi in plastica na na 418

COCA-COLA HBC ITALIA

CONSUMI IDRICI (m3) – ACQUA PRELEVATA

2007 2008 2009

Plant 1.928.696 1.977.085 2.046.698

Fonti del Vulture 1.715.448 841.713 741.506

TS&E 3.281 3.461 5.170

Eurmatik na 360 546

Plant ex Socib na na 611.844

CONSUMI IDRICI PER UNITÀ DI PRODOTTO – BEVANDE (l/lpb)

2007 2008 2009

Plant 1,89 1,84 1,79

Fonti del Vulture 4,58 2,07 1,65

Plant ex Socib na na 2,26

Page 29: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

5352 COCA-COLA HBC ITALIA

EMISSIONI DI CO2 PER UNITÀ DI PRODOTTO – RICONDIZIONAMENTI (kg CO2/ric)2007 2008 2009

19,25 19,52 26,78

EMISSIONI DI CO2 (t)

2007 2008 2009

PlantAttività di produzione 8.184 8.520 8.387

Veicoli aziendali 8.015 7.369 8.755

Veicoli terzi 16.973 18.160 18.108

Fonti del Vulture

Attività di produzione 413 528 437

Veicoli aziendali 20 21 14

Veicoli terzi 2.850 3.697 3.943

TS&E Attività di produzione 242 216 284

EurmatikAttività di produzione na nd 0Veicoli aziendali na nd 190

Veicoli terzi na nd 14

Plantex Socib

Attività di produzione na na 2.137

Veicoli aziendali na na 0

Veicoli terzi na na 3.316

EMISSIONI DI CO2 PER UNITÀ DI PRODOTTO – BEVANDE (g CO2 /lpb)2007 2008 2009

Plant 8,04 7,94 7,32

Fonti del Vulture 1,10 1,30 0,97

Plant ex Socib na na 7,88

RIFIUTI PRODOTTI (t)

2007 2008 2009

Plant

Totale 9.779 9.807 8.598

Rifiuti pericolosi 71 84 38

Rifiuti non pericolosi 9.908 9.723 8.560

Recuperati o riciclati 98% 98% 98%

Fonti del Vulture

Totale 637 826 699

Rifiuti pericolosi 5 2 27

Rifiuti non pericolosi 632 824 672

Recuperati o riciclati 87% 89% 100%

TS&E

Totale 1.306 1.532 1.174

Rifiuti pericolosi 842 1.067 838

Rifiuti non pericolosi 464 465 336

Recuperati o riciclati 97% 98% 97%

Eurmatik

Totale na nd 121

Rifiuti pericolosi na nd 0

Rifiuti non pericolosi na nd 121

Recuperati o riciclati na nd 72%

Plantex Socib

Totale na na 1.864

Rifiuti pericolosi na na 6

Rifiuti non pericolosi na na 1.858

Recuperati o riciclati na na 98%

RIFIUTI PRODOTTI PER UNITÀ DI PRODOTTO – BEVANDE (g/lpb)

2007 2008 2009

Plant 9,80 9,14 7,50

Fonti del Vulture 1,70 2,03 1,55

Plant ex Socib na na 6,87

RIFIUTI PRODOTTI PER UNITÀ DI PRODOTTO – RICONDIZIONAMENTI (kg/ric)

2007 2008 2009

103,72 138,71 110,70

RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009

Page 30: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

5554 COCA-COLA HBC ITALIA RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009

Page 31: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

57RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200956 COCA-COLA HBC ITALIA

Alcuni numeridel 2009

Marketplace

1.417.004.967I litri di bevande a marchio The Coca-Cola Company sono in aumento del 32% rispetto al 2008 a seguitodell’acquisizione di due impianti di produzione e imbottigliamento (Marcianise ed Elmas).

450.739.796I litri di acqua minerale imbottigliatasono in aumento del 10% rispetto al 2008.

59%La percentualerappresentata dallebevande calde costituisce la maggior parte del volumedi vendita dei prodotticommercializzati tramitedistributori automatici.

95%La quasi totalità dei clienti relativi alle acque minerali appartiene ai canali Normal Trade e HoReCa.

69%Una percentuale molto rilevante di clienti relativi alle bevandea marchio The Coca-Cola Company è riconducibile al canale Modern Trade.

9001Coca-Cola HBC Italia presenta quattro Sistemi di Gestione della Qualità,certificati ai sensi della norma UNI EN ISO 9001. Nel dettaglio, un certificato è applicato ai siti di produzione delle bevande a marchio The Coca-Cola Company e al Centro Tecnico di Campogalliano; il secondo certificato è applicato ai siti di imbottigliamento delle acqueminerali di Fonti del Vulture; il terzo è applicato alla realtà di Eurmatik; il quarto è applicato ai siti di nuova acquisizione.

334All’interno dell’Established Market,ambito del Gruppo Coca-Cola Hellenic in cui rientrano sette paesi europei fra cui l’Italia, Coca-Cola HBC Italia ricopre il primo posto per volume di vendita,calcolato in milioni di unità, ciascuna delle quali corrisponde a 192 once (US) di bevanda finita.

10.605Il numero delle operazioni di ricondizionamentosulle frigovetrine ha fattoregistrare una lievediminuzione (-4%) rispetto al 2008.

65%La percentuale rappresentatadalle bevande gassate sul totale del volume divendita di Coca-Cola HBCItalia è pari a quasi i dueterzi del totale, in linea conquanto registrato nel 2008.

23%La percentuale rappresentata dalle acque minerali sul totale del volume di vendita di Coca-ColaHBC Italia è in linea con quantoregistrato nel 2008.

Page 32: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

59RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200958 COCA-COLA HBC ITALIA

¥ L’Italia è il primo paese in Europa per numero di distributori automatici, nello specifi-co 2.300.000, per un business che nel complesso ammonta a circa 3 miliardi di fatturato.

¥ L’avventura di Coca-Cola HBC Italia nel vending è iniziata nel 2007 con l’acquisizionedi Eurmatik, operatore storico nel settore della vendita automatica dell’alimentare caldo efreddo, degli snack e dei prodotti freschi sia in luoghi pubblici, come scuole, università,aziende ospedaliere e stazioni, sia all’interno di luoghi privati come gli uffici (canale AtWork). Oggi, la struttura acquisita mira allo sviluppo del mercato del vending con partico-lare attenzione alle bevande fredde nel canale At Work, che copre il 90% dell’intero busi-ness, e all’individuazione di nuovi sbocchi all’aperto in cui posizionare i distributori.

¥ La maggior parte degli uffici, e in generale molti luoghi di lavoro, hanno al loro internoun distributore automatico, la cui offerta generalmente è basata su un ristretto numero diprodotti con particolare riferimento alle bevande della famiglia del caffè. In tale contesto,la sfida che Eurmatik ha deciso di intraprendere è sviluppare ulteriormente il mercato delvending, ampliando la distribuzione all’interno degli uffici anche alle bevande fredde, la cuivendita oggi risulta limitata.

¥ Un ulteriore obiettivo per il futuro è lo sviluppo del vending all’aria aperta, che in Ita-lia, con l’eccezione delle stazioni ferroviarie e delle metropolitane, è molto poco sviluppa-to e spesso del tutto assente. In questo caso, per Eurmatik si tratta di muoversi alla ricer-ca di nuove opportunità di mercato, e in tal senso l’azienda sta procedendo in differenti di-rezioni. Nell’ultimo anno Eurmatik ha posizionato distributori automatici presso gli approdidelle grandi navi da crociera a Venezia, e a Gardaland, il grande parco dei divertimenti, an-che facendo ricorso a modelli innovativi di distributore.

¥ Tutti gli sforzi profusi negli ultimi anni sono stati ampiamente premiati: il bilancio deiprimi due anni di attività mostra infatti un incremento di oltre il 30%, mentre il settore nelsuo complesso cresce del 3-4% all’anno.

Eurmatik

¥ Con l’obiettivo di sensibilizzare clienti e consumatori alle tematiche ambientali, nelcorso dell’anno sono state realizzate alcune iniziative, che hanno visto il coinvolgimentodei dipendenti della struttura commerciale. In particolare si segnalano: • la campagna di comunicazione sul vetro, progettata con l’intento di organizzare attivitàspecifiche mirate alla sensibilizzazione del consumatore sul recupero e riutilizzo di que-sto materiale;

• la campagna di comunicazione sul PET, avviata con il proposito di divulgare l’utilizzo delPET riciclato, realtà ormai consolidata ma non completamente conosciuta;

• la distribuzione del libro Il mistero dell’acqua scomparsa, che persegue l’obiettivo di promuo-vere, in particolare presso i giovani, la cultura del rispetto e della tutela della risorsa idrica;

• la distribuzione del Rapporto Socio-Ambientale 2008, pensato per condividere con i par-tner e gli interlocutori prioritari, in un’ottica di apertura e trasparenza, tutte le ricadutesocio-ambientali dell’operato aziendale.

Molte iniziative sono state pensate per essere sviluppate proprio dove si realizza compiu-tamente l’incontro con i consumatori, ovvero fra le corsie dei supermercati, vissute dunquecome piazze in cui presentare le proprie esperienze e contribuire a diffondere la cultura delriutilizzo di materiali come il vetro e la plastica e della tutela delle risorse naturali.

¥ Con il nome di Golden Bottle Award Coca-Cola HBC Italia ha lanciato una particolareiniziativa dedicata esclusivamente al vetro.

¥ L’iniziativa ha visto l’intera struttura di vendita di Coca-Cola HBC Italia partecipare a unagara insieme ai propri clienti della grande distribuzione con l’obiettivo di sensibilizzare i con-sumatori sull’importanza di un corretto riutilizzo del vetro impiegato per le bevande. All’inter-no di ogni distretto di competenza, da metà ottobre a metà dicembre i dipendenti commer-ciali hanno coinvolto i diversi punti vendita e hanno elaborato insieme ai negozianti la loropersonale campagna di sensibilizzazione sul riutilizzo del vetro, successivamente presentatapresso il punto vendita stesso. Le sei campagne giudicate migliori sono state selezionate di-rettamente a livello locale dalla stessa struttura commerciale di Coca-Cola HBC Italia, un pri-mo passaggio verso l’individuazione dell’iniziativa vincitrice, fissata per gennaio 2010.

¥ In collaborazione con la grande distribuzione, negli ultimi mesi dell’anno Coca-ColaHBC Italia ha ideato e realizzato un secondo intervento di comunicazione inerente al ri-

Clienti e consumatori: insieme per la tutela dell’ambiente

A partire dalla presente edizione, il Rapporto Socio-Ambientale di Coca-ColaHBC Italia sarà distribuito anche ai grandi clienti di Eurmatik. Si tratta di un pas-so molto importante che Eurmatik desidera compiere verso realtà, anche di ca-rattere internazionale, molto sensibili alle tematiche della responsabilità socia-le d’impresa. Questa attività rientra nel percorso di coinvolgimento dei propristakeholder più importanti – i clienti – avviato da Coca-Cola HBC Italia nel 2007,anno che ha visto l’ingresso di Eurmatik nella compagine aziendale. Il RapportoSocio-Ambientale, pertanto, diverrà per Eurmatik un importante biglietto da visi-ta, fondamentale per gettare le basi di una futura collaborazione con i nostri piùgrandi clienti sulle tematiche della responsabilità sociale d’impresa.

Massimo GandiniVending Business Unit Director a Fagnano Olona (VA)

Golden Bottle Award mi ha dato la possibilità di vivere l’attività lavorativa e ilrapporto con la mia clientela in modo innovativo. Grazie a tale iniziativa, infat-ti, insieme ai miei colleghi promoter, sono stato in prima persona protagonistanella sensibilizzazione dei consumatori sul corretto e importante riutilizzo delvetro. L’installazione che ho proposto, un percorso stradale verso la ‘città delvetro’, ha incontrato sin dall’inizio l’entusiasmo del cliente, così come la curio-sità degli avventori e dei dipendenti del supermercato, scenario dall’iniziativa.I buoni risultati di vendita ottenuti e l’attenzione dimostrata da coloro che so-no entrati in contatto con questa iniziativa mi porta a pensare che il progettopossa e debba essere riproposto in futuro, magari ponendo l’accento su altrimateriali, quali l’alluminio o la plastica. Certo, alcuni aspetti saranno da mi-gliorare, ma si tratterà di una nuova interessante sfida da affrontare.

Davide UlivelliMarket Developer per il canale Modern Trade

Page 33: Coca Cola HBC Italia: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009-2010

61RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200960

ciclo dei materiali da imballaggio, dedi-candosi in questa occasione al PET. Pressoi 33 punti vendita aderenti all’iniziativa, afronte dell’acquisto di 8 bottiglie da mezzolitro di bevande a marchio The Coca-ColaCompany, è stata donata ai consumatoriuna borsa realizzata all’80% in PET ricicla-to e contraddistinta dallo slogan Tu ricicli,Coca-Cola ti premia. All’interno della stes-sa borsa, il consumatore ha potuto trovareil pieghevole Riciclare la plastica: tuttaun’altra vita, con il quale Coca-Cola HBCItalia in collaborazione con COREPLA, ilConsorzio Nazionale per la Raccolta, il Rici-claggio e il Recupero dei Rifiuti di Imbal-laggi in Plastica, illustra i vantaggi ambien-tali derivanti dal riuso della plastica e inparticolare del PET.

¥ Una terza campagna è stata sviluppata in linea con il percorso di formazione e sensibi-lizzazione intrapreso da tempo sul risparmio idrico. Con l’intento di promuovere comportamen-ti positivi in particolare fra le giovani generazioni, la collaborazione con la grande distribuzio-ne ha permesso l’abbinamento a ogni confezione multipack di Acqua Lilia di una copia del li-bro Il mistero dell’acqua scomparsa. L’iniziativa ha portato parallelamente un positivo ritornoeconomico, con un incremento medio sulle vendite rispetto alla settimana precedente al-l’evento, a testimonianza della sensibilità rivolta all’iniziativa da parte dei consumatori.

¥ La qualità del prodotto riveste un ruolo di primaria importanza per un’azienda che, co-me Coca-Cola HBC Italia, opera nel settore alimentare. Consapevole di tale principio,l’azienda ha sviluppato un articolato sistema interno volto a garantire che il prodotto imbot-tigliato e venduto sia di ottima qualità e risponda alle esigenze di clienti e consumatori.

¥ In quest’ottica, Coca-Cola HBC Italia annovera quattro differenti Sistemi di Gestioneper la Qualità, certificati ai sensi della norma internazionale ISO 9001 e volti a perseguireil miglioramento continuo delle prestazioni aziendali per la soddisfazione delle esigenze diclienti e consumatori. Nel dettaglio, la prima certificazione è stata attribuita ai siti di pro-duzione delle bevande a marchio The Coca-Cola Company e al Centro Tecnico di Campo-galliano, la seconda ai siti di imbottigliamento delle acque minerali di Fonti del Vulture, laterza a Eurmatik; la quarta ai siti di nuova acquisizione.

¥ Un secondo fronte sul quale Coca-Cola HBC Italia si trova attualmente impegnata èrelativo alla sicurezza in campo alimentare, certificata tramite l’utilizzo dello standard ISO22000. Tale norma fornisce i parametri di riferimento necessari a garantire che le bevandesiano sicure al momento del consumo. Tale sistema di gestione coinvolge, oltre alla sede,alcuni siti di produzione e alcuni magazzini.

¥ Inoltre, presso gli impianti di Nogara e Oricola vengono applicati i requisiti previstidalla Publicly Available Specification (PAS 220), uno standard internazionale volto al con-trollo della corretta gestione dell'aspetto igienico degli alimenti, con l’obiettivo di elimina-re i rischi per la sicurezza alimentare connessi al processo produttivo.

¥ Infine, valorizzando le potenzialità di un rapporto diretto con clienti e consumatori, èattivo un sistema strutturato di raccolta e gestione di eventuali segnalazioni.

¥ A supporto delle eventuali segnalazioni dei consumatori è attivo un numero verde ge-stito da Coca-Cola Italia in collaborazione con Coca-Cola HBC Italia, tramite cui ogni con-sumatore ha la possibilità di comunicare dubbi o richiedere informazioni specifiche relati-ve al prodotto acquistato. Il sistema di gestione delle segnalazioni prevede che ogni even-to sia analizzato e preso in carico da differenti strutture aziendali, ciascuna per la parte dipropria competenza: il sito di imbottigliamento dal quale è uscito il prodotto oggetto di se-gnalazione, la funzione di customer service, la struttura commerciale, i laboratori di anali-si. Con l’obiettivo di dare una risposta al dubbio sollevato dal consumatore, prendendo ariferimento il campione prelevato dal personale commerciale che si è recato dal consuma-tore, il personale del laboratorio di analisi è in grado di stabilire se la natura della segna-lazione è fondata, infondata, dubbia o non verificabile; qualunque sia il responso delle ana-lisi, è cura del customer service contattare nuovamente il consumatore per comunicargliquanto emerso e provvedere alla sostituzione del prodotto oggetto di segnalazione.

L’attenzionealla qualità

COCA-COLA HBC ITALIA

In alto, la copertina del pieghevole Riciclare la plastica: tutta un’altra vita, realizzato in collaborazione con COREPLA

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63RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200962

¥ Nel corso del 2009 sono pervenuti 358 reclami da parte dei consumatori, pari a 0,21ogni milione di confezioni di bevanda venduto. Il dato evidenzia un lieve aumento rispet-to agli anni precedenti (0,17 reclami ogni milione di confezioni nel 2008 e 0,19 nel 2007).Nel dettaglio, il 30% dei reclami pervenuti e analizzati nel corso del 2009 ha riguardatosituazioni per le quali non è stato possibile verificare la segnalazione; il 27% è risultatofondato; il 22% ha dato esito dubbio, ovvero l’analisi non è stata effettuata sull’oggettodella segnalazione ma su un campione di prodotto della stessa partita, pertanto l’esitonon è necessariamente rispondente a quanto segnalato; il 21% è risultato infondato.

¥ Per quanto riguarda le segnalazioni provenienti dai clienti, Coca-Cola HBC Italia hasviluppato una struttura costituita, oltre che dal customer service che riceve le segnalazio-ni, da una squadra di dispatcher presso il Centro Tecnico di Campogalliano. A fronte di ognisegnalazione, generalmente di carattere tecnico, viene fornita una prima assistenza tele-fonica, volta ad analizzare la tipologia di segnalazione e individuare gli interventi necessa-ri per la risoluzione della problematica; nel caso in cui l’assistenza telefonica non sia suf-ficiente, il personale tecnico si reca fisicamente presso il cliente in questione.

¥ Nel caso di segnalazioni di carattere qualitativo riguardanti grandi quantità di prodotto,gli eventi sono gestiti direttamente dal personale commerciale, che in collaborazione con ilpersonale deputato al controllo qualità, si reca presso il cliente al fine di verificare la fonda-tezza della segnalazione e individuare l’intervento più adatto alla risoluzione della criticità.

¥ Il 2009 ha segnato una tappa importante del percorso sviluppato da Coca-Cola HBCItalia per ridisegnare il proprio rapporto con i fornitori.

¥ Il progetto relativo all’allestimento del Portale Fornitori si è concluso con la classifi-cazione dei fornitori di beni e servizi di Coca-Cola HBC Italia in funzione delle rispettive pre-stazioni, con particolare attenzione ai fornitori considerati critici (per l’azienda quelli conun fatturato superiore a 20.000 euro).

¥ La valutazione è stata effettuata sulla base delle informazioni inserite all’interno delPortale Fornitori direttamente dalle singole aziende, in relazione ai seguenti ambiti di inda-gine: governance, gestione del personale, sicurezza e qualità, performance finanziarie, inno-vazione. Grazie alle informazioni disponibili e a un lungo e meticoloso lavoro di valutazione,è stato possibile assegnare a ciascuno dei 410 fornitori critici un punteggio in grado di rias-sumerne le prestazioni, riconducibili ai cinque ambiti di indagine.

¥ Con l’obiettivo di operare all’interno di un network di aziende che pongano massima at-tenzione all’offerta di un servizio di qualità, Coca-Cola HBC Italia ha individuato azioni speci-fiche in base ai risultati ottenuti con la valutazione dei questionari: in alcuni casi, Coca-ColaHBC Italia ha segnalato ai fornitori aree di miglioramento, richiedendo l’attuazione di inter-venti orientati al raggiungimento di standard di qualità maggiori; in altri casi, ha deciso dicessare le attività di fornitura, a favore di aziende valutate più positivamente. Una volta ot-tenuto il quadro generale, questo strumento potrà essere usato per monitorare i migliora-menti o gli eventuali peggioramenti delle prestazioni dei fornitori in riferimento agli stan-dard di qualità, oltre che la realizzazione di interventi che Coca-Cola HBC Italia stessa harichiesto di attuare a seguito del primo ciclo di valutazione.

¥ Grazie al lavoro svolto negli ultimi due anni con l’allestimento del Portale Fornitori, èpossibile delineare un quadro completo dei fornitori aziendali. Al 31 dicembre 2009 i forni-tori iscritti al portale dedicato sono 844, di cui 410 considerati critici. A testimonianza del-l’impegno che Coca-Cola HBC Italia profonde nella creazione di valore a livello locale, il 91%dei fornitori è italiano, mentre solo l’8% proviene da altri paesi europei (soprattutto RegnoUnito, Germania, Grecia, Francia e Austria); il restante 1% è composto da aziende disloca-te in Turchia, Israele, Dubai, Arabia Saudita e Stati Uniti d’America. In particolare, i paesidel Medio Oriente sono coinvolti principalmente, insieme alla Grecia, in relazione alla for-nitura delle bottiglie di vetro utilizzate per le bevande a marchio The Coca-Cola Company.

¥ Il 30% dei fornitori critici lavora a contatto con il TS&E, mentre i fornitori di materieprime costituiscono circa il 17% e i fornitori di trasporto circa il 15% del totale. Il restante40% dei fornitori critici fornisce il proprio contributo nell’ambito del marketing e dei servizi.

I fornitori: un rapporto di partnership

COCA-COLA HBC ITALIA

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65RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200964

¥ L’andamento del mercato nell’ultimobiennio ha messo a dura prova la tenuta deiconsumi; per affrontare questa situazione, aseguito di un primo test effettuato nel 2008che ha ottenuto esiti positivi, nel corso del2009 Coca-Cola HBC Italia ha lanciato l’ope-razione Prezzo Positivo. Si tratta di un’iniziati-va anticongiunturale destinata al canale bare alla grande distribuzione per aiutare i pub-blici esercizi e il consumatore a reagire allacrisi. Prezzo Positivo è una campagna finaliz-zata a una forte riduzione dei prezzi al consu-mo delle bevande a marchio The Coca-ColaCompany, con particolare attenzione alla ri-duzione del rapporto fra il prezzo applicatoall’acqua minerale e il prezzo applicato allebevande. La campagna è stata pubblicizzataattraverso l’impiego di strumenti vari, dallacomunicazione multimediale a iniziative disensibilizzazione sul punto vendita.

¥ In quest’ottica sono state allacciate alcune collaborazioni strategiche, come quellecon FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, e con FIT, Federazione Italiana Tabaccai. Inparticolare, FIPE ha finanziato la campagna di The Coca-Cola Company e si è in seguito mi-surata in un’iniziativa dai contenuti simili denominata Prezzo da Amico; l’accordo con FIT,invece, ha visto la presenza delle bevande a marchio The Coca-Cola Company in 3.000 ta-baccherie a un prezzo raccomandato.

¥ Inoltre, per dare maggiore visibilità all’intera operazione, sono stati predisposti materia-li pubblicitari ad hoc, veicolando direttamente sul punto vendita aderente all’iniziativa il mes-saggio di Prezzo Positivo. Nel corso del 2009 sono stati coinvolti 8.000 punti vendita, conl’obiettivo di coinvolgerne un numero sempre crescente nel corso dei primi mesi del 2010.

¥ L’intera operazione, di pari passo alla riduzione del prezzo al consumatore, ha favori-to l’incremento complessivo delle vendite.

L’attenzione ai prezzi

¥ In seguito allo studio di fattibilità effettuato nel 2008 e alla presentazione del proget-to alle comunità locali, nel corso dell’anno sono stati effettuati i lavori per la realizzazionedell’impianto di cogenerazione presso lo stabilimento di Nogara, volti a un’entrata in fun-zione entro il primo semestre del 2010, con l’obiettivo di una congrua riduzione dei costienergetici legati all’attività produttiva, con una conseguente diminuzione delle emissionidi CO2 in atmosfera di pari passo a un’aumentata efficienza produttiva.

¥ Il termine ‘cogenerazione’ indica la produzione e il consumo contemporaneo di diver-se forme di energia, sfruttando una sola fonte di origine. Il principio di funzionamento èanalogo a quello dell’automobile: attraverso la combustione della benzina si ha sia la po-tenza necessaria alla trazione, sia l’elettricità, sia il calore per il riscaldamento dell’abita-colo, senza tuttavia richiedere alcun aumento dei consumi, in quanto la fonte primaria de-riva dagli scarti del processo di conversione da energia chimica a energia meccanica e ci-netica attuato dal motore.

¥ Applicando il medesimo principio all’impianto di cogenerazione, attraverso la combu-stione di gas naturale si ottiene energia elettrica, vapore e acqua refrigerata, necessari alprocesso produttivo, con un’efficienza doppiamente superiore rispetto alla loro produzioneseparata; grazie all’efficienza di produzione, è dunque possibile ridurre i consumi e di con-seguenza ottenere anche una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.

¥ L’impianto, con una potenza di produzione pari a 9,2 MW, permetterà di coprire il fab-bisogno energetico del sito di produzione; l’energia prodotta e non utilizzata sarà cedutaalla rete, consentendo un ritorno economico per il gestore dell’impianto stesso, la societàContour Global, con la quale Coca-Cola Hellenic ha siglato una joint venture della duratadi 15 anni. Inoltre, la messa in funzione dell’impianto garantirà una riduzione delle emis-sioni di CO2 derivante dal recupero e riutilizzo all’interno dei processi produttivi dell’anidri-de carbonica prodotta dalla centrale.

¥ Oltre a quello costruito a Nogara, in Italia sono stati avviati i lavori per la costruzionedi altri due impianti di cogenerazione, presso i siti di Gaglianico (3 MW) e Oricola (5,1MW); anche in questo caso, un ruolo fondamentale nella gestione degli impianti spetta al-la società americana Contour Global. Gli impianti saranno operativi in tempi diversi, ma co-munque entro la fine del 2010. Infine, nel corso del 2010 saranno avviati gli studi per larealizzazione di un ultimo impianto di cogenerazione presso il sito di Marcianise.

L’impianto di cogenerazione

COCA-COLA HBC ITALIA

In alto, una locandina pubblicitaria per la campagna Prezzo Positivo

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67RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200966 COCA-COLA HBC ITALIA

INDICATORI FINANZIARI – GRUPPO COCA-COLA HELLENIC

2007 2008 2009 %change 08-09

Volume (mln uc) 2.019 2.155 2.069 -2%

Net Sales revenue (mln €) 6.462 6.981 6.544 -6%

Gross profit (mln €) 2.655 2.811 2.638 -6%

Operating profit (mln €) 703 659 651 -1%

Net profit (mln €) 472 424 437 3%

Basic earnigs per share (mln €) 1,30 1,16 1,20 3%

EBITDA (mln €) 1.067 1.039 1.021 -2%

ROIC (%) 12,2 11,0 10,4 -0,6%

VOLUME DI VENDITA (milioni di unità*) – GRUPPO COCA-COLA HELLENIC

2007 2008 2009

Estabilished Markets 679 697 743

Developing Markets 382 402 388

Emerging Markets 958 1.014 938

VOLUMI PRODOTTI – COCA-COLA HBC ITALIA

2007 2008 2009

Litri di bevanda prodotta (plant) 1.018.330.000 1.072.749.000 1.145.813.930

Litri di bevanda prodotta (Fonti del Vulture) 374.175.000 406.486.000 450.739.796

Ricondizionamenti (TS&E) 12.591 11.045 10.605

Litri di bevanda prodotta (plant ex Socib) na na 271.191.037

CLIENTI PER CANALE

CORE BUSINESS ACQUE MINERALI

Normal Trade & HoReCa 87% 87%

Wholesalers & Vending 2% 2%

Modern Trade 11% 11%

VOLUMI DI VENDITA PER CANALE

CORE BUSINESS ACQUE MINERALI

Normal Trade & HoReCa 9% 13%

Wholesalers & Vending 22% 31%

Modern Trade 69% 56%

VOLUMI DI VENDITA PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO – COCA-COLA HBC ITALIA

Bevande gassate 65%

Bevande gassate con basso contenuto calorico 6%

Acqua 24%

Succhi di frutta 1%

Tè pronto da bere 2%

Altro 2%

VOLUMI DI VENDITA PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO – EURMATIK

Bevande calde 59%

Acqua 15%

Cialde 2%

Alimenti 1%

Snack 14%

Bevande fredde 9%

VOLUMI DI VENDITA – ESTABLISHED MARKET (milioni di unità*) – GRUPPO COCA-COLA HELLENIC

2007 2008 2009

Austria 86,6 82,7 74,3

Cipro 15,5 17,3 14,9

Grecia 159,8 163,4 163,5

Italia 257,4 268,4 330,0

Irlanda 80,1 79,8 74,3

Svizzera 79,2 80,5 81,7

* Una unità di prodotto corrisponde a 192 once US di bevanda finita.

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69RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200968 COCA-COLA HBC ITALIA

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71RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200970 COCA-COLA HBC ITALIA

Alcuni numeridel 2009Co

mmunity

400.000Continua a crescere ilnumero di copie del libro Il mistero dell’acquascomparsa distribuite apartire dalla sua primapubblicazione, nel 2007.

600Al Giffoni Experience 2009, Coca-Cola HBC Italia ha organizzato un incontro che ha coinvolto diversecentinaia di bambini di età compresa fra i sei e i nove anni, provenienti dalle scuole di tutta Italia. Tema: il risparmio idrico.

440.000A supporto della gestione dell’emergenza a seguito delterremoto in Abruzzo di aprile 2009, Coca-Cola HBC Italiaha messo a disposizione le bottigliette d’acqua (350.000) e le confezioni di succo di frutta (90.000) disponibili in magazzino presso i siti di Oricola e Corfinio.

105.499Anche nel corso del 2009, Coca-Cola HBC Italia ha effettuato donazioni di migliaia di casse di prodotto ad associazioni di carattere umanitario, quasi il doppio rispetto al 2008.

100.000 Con la distribuzione di un kit scolastico volto a favorire la didattica in materia di ecologia, e l’organizzazione di iniziative a scuola e sul territorio, molte migliaia di ragazzi della scuola primaria sono stati coinvolti nel programma Missione Eco Tribù.

1.300Nel corso dei due giorni dirappresentazione, il 10 e l’11 dicembre, piùdi un migliaio di studenti hanno gremitoil Teatro San Fedele di Milano, dove è stato allestito per la prima volta lo spettacolo teatrale tratto dal libro Il mistero dell’acqua scomparsa.

3.500All’interno del WaterProgramme nel corso del2009, sono stati distribuitimigliaia di kit MissioneEco Tribù, nati conl’obiettivo di rendere i bambini protagonisti nella tutela della risorsaidrica a casa e nel proprio quartiere.

1.200Record di partecipantiper The Media RunningChallenge, l’eventopodistico organizzato daFondazione Coca-Cola HBCItalia grazie al quale è statopossibile donare alla onlusIn-Oltre più di 20.000 euro.

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73RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200972

¥ A marzo si sono conclusi i lavori di allestimento della Tana della Lontra, il progettorealizzato dal Corpo Forestale dello Stato in collaborazione con Coca-Cola HBC Italia. Sitratta di un percorso educativo, concepito come una sorta di viaggio fra natura ed emo-zioni, grazie al quale prendere confidenza con l’ecologia interagendo e divertendosi. Ospi-tato all’interno della riserva naturale della Valle dell’Orfento, nel Comune di CaramanicoTerme in provincia di Pescara, il progetto consiste nella riproduzione realistica e a misu-ra d’uomo della tana di una lontra: attraverso un foro nel pavimento, i bambini possonoentrare nella tana, costituita da un reticolo di bassi cunicoli, con scivoli e avvallamenti,attraverso i quali ci si può muovere e scoprire molti aspetti della vita quotidiana di que-sto mammifero e i pericoli che deve affrontare.

¥ Il racconto fantastico per ragazzi Il mi-stero dell’acqua scomparsa, dedicato all’usoe alla tutela dell’acqua, è diventato unospettacolo teatrale. Dopo la grande rispostadi pubblico e il successo nelle prime tappedel Nord Est, il tour è proseguito con l’obiet-tivo di toccare 30 città in tutta Italia, per untotale di 60 repliche, nel corso del 2010.

¥ Così come il libro, distribuito ormai in400.000 copie in tre anni, lo spettacolo, cheunisce la suggestione fiabesca e avventuro-sa del teatro all’approfondimento culturale,prende per mano piccoli e grandi per portar-li nel mondo dell’oro blu. L’iniziativa è resapossibile dalla collaborazione fra Coca-ColaHBC Italia e la Fondazione Aida, ente cultu-rale no profit le cui competenze nel settoredel teatro per ragazzi sono riconosciute a li-vello ministeriale.

¥ Il 10 e 11 dicembre, al Teatro San Fedele di Milano, lo spettacolo è stato allestito al-la presenza di oltre 1.300 studenti: per l’occasione la rappresentazione è stata strutturatacome un viaggio interattivo nel ciclo dell’acqua – dalla pioggia al mare – che ha visto i ra-gazzi partecipare come protagonisti.

¥ Alla 39a edizione del Giffoni Experience, evento culturale e cinematografico per bam-bini e ragazzi tra i più importanti in Italia, c’era anche Coca-Cola HBC Italia: lunedì 13 lu-glio, il cartone animato Il mistero dell’acqua scomparsa ha ricevuto un premio speciale fuo-ri concorso, dedicato all’impegno verso la responsabilità sociale profuso dall’azienda nel-la realizzazione di un progetto audiovisivo rivolto ai ragazzi per avvicinarli al tema del ri-sparmio idrico. Dopo la proiezione del film, è stato organizzato un meeting/tavola rotondache ha coinvolto oltre 600 bambini di età compresa fra i sei e i nove anni, provenienti dal-le scuole di tutta Italia. A tutti i bambini, sono stati donati, oltre al libro, anche il dvd delcartone premiato al festival e un ‘frangigetto’, ovvero un riduttore di flusso per rubinetti do-mestici che consente un risparmio idrico di oltre il 60%.

L’educazioneambientale

¥ Nell’anno, l’attenzione di Coca-Cola HBC Italia ai temi dell’ecologia si è concretizzata an-che nell’organizzazione di eventi in cui la comunità locale è chiamata a essere protagonista.Tre le iniziative realizzate si segnalano una raccolta di lattine sulla spiaggia di Numana, lapiantumazione di 700 pini in Basilicata e la pulizia di due chilometri di spiagge in Campania.

¥ Nel corso dell’estate, sulla spiaggia di Numana, in provincia di Ancona, il ConsorzioNazionale Acciaio, l’ente che si occupa di raccolta e riciclo degli imballaggi in acciaio, eCoca-Cola HBC Italia hanno dato vita a un’iniziativa per sensibilizzare i bagnanti sul valoredella raccolta differenziata delle lattine in acciaio per bevande e, più in generale, per stimo-lare nei più giovani consapevolezza e comportamenti corretti rispetto al riciclo dei materiali.

¥ Il progetto parte dal presupposto che l’informazione sull’esistenza in commercio dilattine in acciaio oltre che in alluminio è oggi ancora scarsa: l’acciaio è infatti un mate-riale riciclabile al 100% se correttamente avviato alla raccolta differenziata. Nasce cosìAcciaio Amico Spiagge, un’iniziativa volta a sensibilizzare i consumatori sul valore dellaraccolta differenziata di questo materiale: l’11 e il 12 luglio, nel corso di un’iniziativa cheha coinvolto circa 4.000 bagnanti e che ha previsto anche la distribuzione di materialeinformativo, sono state raccolte 2.000 lattine in acciaio.

¥ Il 1 ottobre 2009 la contrada Gaudo, lo-calità nelle vicinanze di Rionero in Vulture, èstata teatro di una grande impresa: la piantu-mazione di 700 pini su un’area di oltre 10.000metri quadri. L’iniziativa, concepita in seno al-la Live Positively Week, è stata sviluppatacon il supporto della Protezione Civile, delCorpo Forestale dello Stato, della Croce Ros-sa e con il patrocinio delle amministrazioni lo-cali, e ha visto la partecipazione di oltre 1.000persone, tra cui 600 studenti. Ogni bambinoha ricevuto un kit con gli attrezzi del mestie-re: paletta, rastrello, annaffiatoio, maglietta ecappellino con il logo Missione Eco Tribù. Inquesto modo è stato possibile portare a ter-mine l’impresa, con l’obiettivo di conservare ilpatrimonio boschivo e idrico e di salvaguar-dare la bellezza naturale del territorio.

¥ Sempre nell’ambito della Live Positively Week oltre 1.500 persone, fra cui 800 studen-ti, coordinate dagli operatori della Protezione Civile e munite di guanti, rastrelli e ramazze, sisono ritrovate per ripulire più di due chilometri di spiagge, da Capo Miseno a Miliscola, inprovincia di Napoli. Carta, plastica, acciaio e alluminio i materiali raccolti per un totale di 10tonnellate di rifiuti destinati allo smaltimento.

¥ Il Water Programme, nell’ambito del quale in questi anni sono state realizzate nume-rose iniziative volte alla sensibilizzazione ed educazione in tema di risorsa idrica, si è arric-chito di un nuovo strumento: il kit Missione Eco Tribù, nato con l’obiettivo di rendere i bam-bini protagonisti nella tutela della risorsa idrica a casa e nel proprio quartiere.

COCA-COLA HBC ITALIA

In alto, la locandina della pièce teatrale tratta dal libro Il mistero dell’acqua scomparsa.Nella pagina accanto, il manifesto che annuncia una delle iniziative di Missione Eco Tribù

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75RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200974

¥ I materiali del kit, in distribu-zione da novembre 2009 in oltre3.500 copie, per un totale di circa100.000 bambini coinvolti diretta-mente, animano un divertente per-corso didattico per le scuole pri-marie italiane. Ad accompagnaregli studenti all’interno di questopercorso ci sono tutti gli amici na-ti dalla fantasia di Coca-Cola HBCItalia in questi ultimi anni: i protagonisti del libro e dvd Il mistero dell’acqua scomparsae l’immaginifica protagonista del progetto Tana della Lontra, uscita per l’occasione dal-la sua tana nel Parco Nazionale della Majella.

¥ Nella scatola del kit Missione Eco Tribù, gli insegnanti degli alunni delle terze, quar-te e quinte classi della scuola primaria, hanno potuto trovare una guida con tutte le istru-zioni per realizzare con i bambini 12 attività di gioco-studio, realizzabili sia in classe siasul territorio, un poster per divertirsi con disegni, foto e osservazioni; una copia per cia-scun bambino del libro Il mistero dell’acqua scomparsa e dell’album La squadra blu, conletture, giochi ed esperimenti, e il dvd con il cartone animato da proiettare a scuola.

¥ I bambini hanno avuto l’occasione di dimostrare il loro impegno e la loro creativitànel comunicare a tutti il giusto valore delle risorse idriche locali, partecipando a un con-corso appositamente organizzato: per ciascuna classe che ha inviato il proprio lavoro, Co-ca-Coca HBC Italia ha stanziato una donazione per il mantenimento della Tana della Lon-tra a Caramanico Terme.

L’emergenza terremotoin Abruzzo

¥ Dopo la drammatica scossa di terremoto che ha colpito il cuore dell’Abruzzo nell’apri-le 2009, Coca-Cola HBC Italia si è immediatamente attivata per portare aiuto alle popola-zioni in difficoltà mettendo a disposizione i propri prodotti e coinvolgendo altre aziende nel-la raccolta di beni utili.

¥ L’azienda, fortemente radicata sul territorio abruzzese con due stabilimenti, Oricola eCorfinio, ha dato il proprio contributo nel supporto alla gestione dell’emergenza: in pocheore, le centinaia di casse di acqua e di succhi di frutta presenti presso i due magazzini so-no state ritirate dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa regionale, per un totale di350.000 bottigliette di acqua e 90.000 brik di succhi di frutta.

¥ L’intervento immediato è stato garantito proprio dai dipendenti dei due siti abruzzesiattivi nel volontariato locale, grazie ai quali si è creata una rete di contatti che ha permes-so una collaborazione diretta tra Coca-Cola HBC Italia e gli enti predisposti dal governo perfornire i primi aiuti alla popolazione colpita dal sisma.

¥ Inoltre, grazie alla collaborazione con Centromarca, l'Associazione Italiana dell'Indu-stria di Marca, è stato creato un network con il coinvolgimento di moltissime aziende chehanno offerto il proprio contributo attraverso la donazione dei loro prodotti, alimentari enon. In questo quadro, con l’autostrada bloccata in entrata e in uscita in direzione del ca-poluogo abruzzese, l’unico punto di riferimento facilmente raggiungibile per Protezione Ci-vile e Croce Rossa si è rivelato lo stabilimento di Oricola, fortunatamente non isolato ecompletamente agibile, ben presto trasformatosi, con i suoi 2.000 metri quadri, in un cen-tro di raccolta per viveri e beni di prima necessità.

¥ Oltre a coloro che vivono e lavorano nei territori colpiti dal sisma, anche tutti gli altridipendenti di Coca-Cola HBC Italia dislocati sul territorio nazionale sono stati sensibilizza-ti sull’evento: con il cedolino del mese di aprile si è data la possibilità a tutto il personaledi donare liberamente un’ora del proprio lavoro alle popolazioni colpite. Inoltre Coca-ColaHBC Italia si è impegnata nel sostegno di tre studenti abruzzesi meritevoli, offrendo lorouno stage presso l’azienda e coprendone interamente i costi.

¥ Nel corso dell’anno sono poi proseguite le iniziative di raccolta fondi finalizzate a so-stenere la popolazione abruzzese. In particolare, il 24 settembre, 32 esemplari di bottiglieContour di Coca-Cola ‘vestite’ in esclusiva da otto stiliste di fama internazionale (nell’am-bito del Coca-Cola light Tribute to Fashion) sono state battute all’asta: il ricavato è statodevoluto a Comune di Milano per l’Abruzzo, iniziativa promossa appunto dall’amministra-zione meneghina, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e le principalisigle sindacali. Le somme raccolte saranno destinate a una selezione di progetti volti a va-lorizzare il tessuto produttivo e riattivare l’economia delle zone colpite dal sisma, oltre afavorire la formazione e l’avviamento al lavoro dei giovani abruzzesi.

Lo spettacolo da voi proposto è stato davvero bello! Interessante e ‘accattivan-te’ grazie a un linguaggio semplice, chiaro e diretto. La storia scelta per rap-presentare un problema grave come quello della ‘scomparsa dell’acqua’ hafatto centro anche sui miei alunni di terza (e sono 30, quindi direi che il loro èun giudizio di cui tener conto!). In conclusione mi congratulo con voi per l’ele-vato livello didattico e formativo dell’iniziativa.

Sabrina MaineriInsegnante presso l’Istituto Mater Divinae Gratiae, Milano

COCA-COLA HBC ITALIA

“”

In alto, i materiali del kit scolastico abbinato all’iniziativa Missione Eco Tribù

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77RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200976

¥ Il piano di supporto alla popolazione abruzzese messo a punto da Coca-Cola HBC Ita-lia ha ricevuto una menzione speciale nel corso delle premiazioni dell’edizione 2009 deiBeverage Innovation Awards, nella categoria Best Ethical Initiative.

La FondazioneCoca-Cola HBC Italia

¥ Dalla sua costituzione nel 2007 a oggi,l’attività della Fondazione Coca-Cola HBC Italiasi è focalizzata sulla promozione di progetti diricerca a livello universitario e iniziative di so-stegno alle istituzioni che si dedicano alle ca-tegorie sociali deboli. Due le iniziative svilup-pate nel corso del 2009: la presentazione dellaricerca Un impatto da contenere e la seconda edizione di The Media Running Challenge.

¥ “Il ruolo del rifiuto non è più vissuto come un problema, ma come un’opportunità. Es-so rappresenta infatti un bene le cui operazioni di trattamento producono vantaggi sia dalpunto di vista ambientale, perché riducono il consumo e la dispersione incontrollata, siadal punto di vista economico, perché generano importanti opportunità di business, cresci-ta e sviluppo per tutta la filiera coinvolta”.

¥ Con queste parole, Attilio Consonni, presidente della Fondazione Coca-Cola HBC Ita-lia, ha aperto la tavola rotonda Riciclare di più, riciclare meglio, tenutasi il 6 maggio a Ro-ma, in occasione della presentazione della ricerca Un impatto da contenere realizzata incollaborazione con la LUISS Business School.

¥ Tra i principali spunti dell’evento, che ha coinvolto diversi rappresentanti delle istitu-zioni, del mondo accademico, delle associazioni di categoria, dell’industria e delle associa-zioni dei consumatori, vi è il forte focus sulla necessità del recupero dei materiali da im-ballaggio, affiancato all’importanza dell’innovazione nello sviluppo dei packaging dei pro-dotti alimentari, sebbene la ricerca illustri gli ottimi risultati ottenuti già oggi dal settorebeverage in tema di riciclo.

¥ L’incontro si è chiuso con le parole del sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Ro-berto Menia, che ha elogiato il lavoro svolto dalla Fondazione e ha sottolineato come leaziende private abbiano il dovere di collaborare con le istituzioni pubbliche al fine di con-tinuare a progredire in materia di raccolta differenziata e riciclo.

Io non abito nelle zone direttamente colpite dal sisma. Il terremoto mi ha rag-giunto attraverso i visi e le reazioni dei miei colleghi il 7 aprile, quando mi sonorecato presso l’impianto di Oricola, dove allora lavoravo. Ma sin da subito, ho vi-sto in tutti i miei colleghi, negli esponenti delle forze dell’ordine e di molte as-sociazioni accorse sul territorio, energia e vigore nel mettersi a disposizione dichi ne aveva bisogno, nei primi concitati giorni così come in quelli successivi,quando la situazione è andata migliorando. Da questa energia è nata la forza diCoca-Cola HBC Italia, divenuta coordinatrice del network di aziende che si è at-tivato nell’immediato, grazie all’ubicazione dello stabilimento di Oricola trasfor-matosi in base logistica per i soccorsi. L’efficacia dell'intervento promosso daCoca-Cola HBC Italia è stato possibile, infatti, grazie al radicamento locale e al-la collaborazione sviluppata negli anni dalla nostra azienda con tutti gli attorieconomici del territorio, come in un autentico gioco di squadra.

Massimo NovelliWarehouse Supervisor a Corfinio (AQ)

COCA-COLA HBC ITALIA

• 350.000 bottiglie di Acqua Lilia e 90.000 brik di succhi di frutta Amita donati• 10 frigoriferi messi a disposizione per le cucine da campo• 10 aziende coinvolte nel network di raccolta di viveri e beni di prima necessità

che ha riguardato decine di migliaia di prodotti• 3.300 dipendenti coinvolti nella raccolta fondi• 3 stage messi a disposizione di altrettanti studenti abruzzesi

I NUMERI DELLA NOSTRA SOLIDARIETÀ

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79RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200978

¥ Grazie a The Media Running Challenge, la Fondazione Coca-Cola HBC Italia ha potutodonare alla onlus In-Oltre più di 20.000 euro. Il 25 maggio 2009,dietro la linea di partenza si sono schierati oltre 1.200 corridoriche hanno sfidato i 32 gradi di temperatura fatti registrare sul-l’intero percorso allestito sul glorioso anello dell’Arena Civica diMilano e all’interno di Parco Sempione.

Coca-Cola HBC Italiaper le onlus

¥ L’attenzione di Coca-Cola HBC Italia nei confronti del mondo del volontariato si tradu-ce ormai da anni in una collaborazione con associazioni operanti in svariati settori. Anche nel 2009, il supporto dell’azienda alle diverse associazioni può definirsi concreto. In-fatti, una delle principali iniziative targate Coca-Cola HBC Italia è proprio la donazione di pro-dotto, che a seconda dei diversi destinatari ha riguardato bevande a marchio The Coca-ColaCompany così come succhi di frutta e acqua.

¥ In particolare, la donazione di prodotto è stata costante per tutto l’arco dell’anno perle case di accoglienza che ospitano:• i bambini e i ragazzi sieropositivi o con disagi psichici e sociali supportati da Arché;• le famiglie dei bambini affetti da sindrome del Cri du Chat a cui si dedica l’AssociazioneBambini Cri du Chat;

• i bambini e i loro familiari nella circostanza del ricovero ospedaliero, sostenuti da ABIO,l’Associazione per i Bambini in Ospedale;

• i bambini e i ragazzi diabetici, aiutati da SOStegno 70, che opera direttamente presso al-cune strutture cliniche in grado di offrire cure per questa patologia.

¥ In occasione del Natale, la donazione di prodotto ha riguardato anche tutti coloro cui sidedica il Banco Alimentare, che opera recuperando le eccedenze alimentari e ridistribuendo-le gratuitamente ad associazioni ed enti caritativi, e l’associazione Pane Quotidiano, nata asostengo dei poveri e dei bisognosi di Milano, ai quali distribuisce quotidianamente pasti.

¥ Oltre alla donazione di prodotto, nel corso dell’anno Coca-Cola HBC Italia ha suppor-tato due importanti iniziative di solidarietà: è stata accanto ad ABIO nella campagna Bam-bini Solidali e alla Fondazione De Marchi nella Festa di Natale 2009.

¥ La campagna Bambini Solidali, pensata per portare un sorriso anche ai bambini ri-coverati nel periodo natalizio, ha visto la collaborazione di Amita e della catena di ne-gozi di giocattoli Imaginarium. L’iniziativa ha coinvolto oltre 65.000 persone, che utiliz-zando i 33 punti vendita della catena hanno ideato e confezionato il proprio regalo per ibambini di ABIO ospitati in 190 reparti di pediatria in tutta Italia. Più di 600 dipendentidi Coca-Cola HBC Italia hanno partecipato chiedendo a figli, nipoti e piccoli conoscentidi colorare ‘pacchi’ targati Amita, realizzati ad hoc, trasformandoli in contenitori per gio-cattoli destinati ai loro coetanei.

¥ Coca-Cola HBC Italia ha preso anche parte alla Festa di Natale organizzata per i piùpiccoli, come da dieci anni a questa parte, dalla Fondazione De Marchi presso la clinicaomonima a Milano. L’iniziativa sostenuta dall’azienda ha visto gli alunni delle scuole pri-marie di Basiglio, Casarile, Pontesesto di Rozzano e dell’Istituto Zaccaria di Milano esibir-si in canti natalizi di fronte ai bambini ricoverati. Inoltre, Coca-Cola HBC Italia ha donato aipiccoli degenti pastelli colorati con il logo Tana della Lontra e il dvd del cartone animato Ilmistero dell’acqua scomparsa.

COCA-COLA HBC ITALIA

La 5 km è la misura più democratica che esista; mette d’accordo tutti: cinquechilometri incoraggiano il beginner poco avvezzo a tagliare il nastro di un tra-guardo e stimolano il podista evoluto che sa di poter far volare le gambe. Se poi,caso assolutamente unico in Italia, si offre la possibilità di misurare-migliora-re la propria performance dotando tutti, in una gara non competitiva, di un chipper la rilevazione elettronica dei tempi, il gradimento sale... Sembra impossibi-le, ma The Media Running Challenge rappresenta tutto questo: l’enorme piace-re di correre cinquemila metri fatti di pista e sterrato, nel cuore di una grandecittà come Milano, insieme ad altri mille e più runner, che diventa gara, misu-rata, cronometrata, certificata. Manca tuttavia un ultimo elemento, il più im-portante, che rende ancora più bello e (si spera) imitabile l’appuntamento conla corsa voluto dagli amici di Fondazione Coca-Cola HBC Italia. Si chiama so-lidarietà. Sapere che una sostanziosa cifra in denaro raccolta anche quest’an-no con le iscrizioni e le donazioni spontanee aiuterà a realizzare alcuni proget-ti della onlus In-Oltre, mi pare davvero che consenta a The Media RunningChallenge di potersi fregiare di uno speciale titolo di merito: quello di un’ec-cellenza organizzativa ispirata e proiettata ai desideri reali dei runner moder-ni. Fatto di divertimento, aggregazione ed attenzione verso chi ha bisogno diaiuto. Con la corsa si può. Avanti così.

Vittorio NavaVicedirettore di Runner’s World

Anche nel 2009 Coca-Cola HBC Italia ha aderito alle iniziative promosse dalla FondazioneSodalitas e dal CSR Network Italia, una scelta che testimonia la volontà di impegnarsi afondo per la promozione della responsabilità sociale di impresa.

NEL NETWORK DELLA RESPONSABILTÀ SOCIALE D’IMPRESA

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81RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200980

Le iniziativelocali

¥ Coca-Cola HBC Italia è da tempo in prima fila nella promozione di uno stile di vita at-tivo e salutare, una propensione che ha più volte manifestato contribuendo a numerose ma-nifestazioni sportive. Il Powerade Running Project, ideato in collaborazione con Coca-ColaItalia, si concretizza nella presenza attiva dell’azienda a una serie di manifestazioni podisti-che e ha come obiettivo quello di dare continuità a questa presenza in una delle disciplineche meglio incarnano, per caratteristiche e popolarità, la voglia di benessere fisico espres-sa da una fetta consistente della società.

¥ A partire da marzo con la Roma-Ostia e fino a novembre con la Mezza Maratona diRiva del Garda, il progetto si è articolato in un tour podistico di 12 tappe, tra cui figura an-che The Media Running Challenge, che nel complesso conta oltre 33.000 atleti iscritti allegare e quasi 300.000 persone dissetate.

Calendario della manifestazione Data Atleti iscritti Contatti

Roma-Ostia 01.03 10.198 30.000

The Media Running Challenge - Milano 24.05 1.073 2.500

Mezza Maratona di Monza 20.09 2.600 5.000

100 Km della Brianza (10 comuni) 18/23.03 700 10.000

Mezza Maratona di Genova 19.04 1.700 10.000

Maratona del Naviglio 31.05 1.500 15.000

Maratona del Bergamo 27.09 800 5.000

Giro Al Sass - Trento 10.10 900 4.000

Mezza Maratona di Cremona 18.10 2.700 6.000

Maratona di Venezia 25.10 6.972 200.000

Mezza Maratona di Arezzo 25.10 1.500 4.000

Mezza Maratona di Riva del Garda 15.11 2.770 4.000

Totale iscritti 33.413 295.500

¥ Anche nel corso del 2009, Coca-Cola HBC Italia ha preso parte ad alcuni eventi in cuilo sport, oltre che divertimento ed elemento chiave di educazione a uno stile di vita sano,diventa un importante strumento di solidarietà.

L’evento La causa Data Atleti iscritti

Torneo Internazionale Tennis in carrozzinaCuneo

Promozione dell’attività sportiva rivolta a persone con disabilità fisica

18/23.03 50

Special OlympicsLa Spezia, Roma, Latina, Palestrina, Montebelluna, Ancona, Ciriè, Vigevano

Promozione ed educazione allo sport per ragazzi e adulti con disabilità intellettiva

1/30.04 3.000

Maratonina Peter PanRoma

Raccolta fondi per la gestione di due case di accoglienza per le famiglie dei bambini del reparto onco-ematologia degli ospedali Bambino Gesù e Umberto I di Roma

27.11 800

Race For The CureBologna

Raccolta fondi per sostenere la lotta al tumore al seno 27.11 6.000

Corsa della SperanzaMilano

Raccolta fondi per la ricerca sul cancro 11.10 5.000

Mezza Maratona di Pisa Promozione e sensibilizzazione al tema della donazione di organi 11.10 1.300

COCA-COLA HBC ITALIA

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83RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200982 COCA-COLA HBC ITALIA

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85RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200984 COCA-COLA HBC ITALIA

¥ ClienteÈ colui che acquista i nostri prodotti per poi rivenderli al consumatore finale.

¥ CogenerazioneÈ la produzione contemporanea, attuata in un unico sistema impiantistico, di energia elet-trica ed energia termica (calda e fredda) partendo da un’unica fonte energetica che può es-sere tradizionale come il petrolio, di recupero come i rifiuti, rinnovabile come la biomassa.Utilizzando il medesimo combustibile per due scopi differenti, la cogenerazione mira a unapiù efficiente produzione dell’energia, con relativi risparmi economici soprattutto nei pro-cessi produttivi nelle situazioni in cui è richiesta contestualmente sia energia elettrica siaenergia termica. L’energia così prodotta può essere utilizzata sia nei processi industriali siaper sopperire ai bisogni energetici privati, quali l’illuminazione e il riscaldamento.

¥ ConsumatoreÈ colui che beve uno dei nostri prodotti, qualunque sia la modalità di acquisto dello stesso(bar, ristorazione, negozio della grande distribuzione o altro).

¥ Corporate social responsibility – CSRÈ “l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelleloro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. Essere socialmen-te responsabili significa non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici applicabili,ma anche andare al di là, investendo nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti conle altre parti interessate” (dal Libro Verde della Commissione Europea).

¥ Distributori automaticiSi tratta di macchine, definite anche vending machine, che erogano prodotti, quali bevan-de calde o fredde, snack e gelati, su richiesta dell’utente, previo pagamento degli stessi.Di solito sono installati presso luoghi di lavoro o in luoghi aperti al pubblico quali stazioniferroviarie, università, ospedali.

¥ Established MarketAmbito del Gruppo Coca-Cola Hellenic in cui rientrano sette paesi europei fra cui l’Italia, conuna popolazione complessiva di 73 milioni di persone e un PIL pro capite di 33.000 dollari. Sidifferenzia dal Developing Market (costituito da nove paesi dell’est europeo, con una popo-lazione complessiva di 78 milioni di persone e un PIL pro capite di 10.000 dollari) e dall’Emer-ging Market (di cui fanno parte dodici paesi dell’Europa orientale insieme alla Nigeria, conuna popolazione complessiva di 396 milioni di persone e un PIL pro capite di 3.000 dollari).

¥ HoReCa Sta per “Hotellerie – Restaurant – Cafè” ed è un termine commerciale che si riferisce alsettore dell’industria alberghiera e alle imprese che preparano e servono alimenti e bevan-de (ristoranti, bar, caffè).

¥ Infortunio in itinereSi tratta di un infortunio occorso al lavoratore durante il normale percorso di andata e ri-torno dal luogo di abitazione a quello di lavoro e, qualora non sia presente un servizio dimensa aziendale, durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quel-lo di consumazione abituale dei pasti.

Glossario

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87RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 200986 COCA-COLA HBC ITALIA

¥ Infortunio sul lavoroÈ un incidente occorso a un dipendente nello svolgimento delle proprie attività lavorativeche comporti l’astensione dal lavoro per almeno un giorno escluso quello di accadimento.Tali infortuni posso essere on site (presso i siti e gli uffici dell’azienda), off site (per esem-pio presso i clienti) o stradali.

¥ ISO 9001La norma ISO 9001 costituisce il riferimento, riconosciuto a livello mondiale, per la certifi-cazione del Sistema di Gestione per la Qualità delle organizzazioni di tutti i settori produt-tivi e di tutte le dimensioni.

¥ ISO 14001La norma ISO 14001 identifica i requisiti di un Sistema di Gestione Ambientale al fine diconsentire a un’organizzazione di sviluppare e attuare una politica e degli obiettivi di mi-glioramento delle proprie performance in campo ambientale.

¥ OHSAS 18001La norma OHSAS 18001 riguarda l’applicazione volontaria di un sistema che permetta digarantire un adeguato controllo in merito alla sicurezza e alla salute dei lavoratori, oltre alrispetto delle norme cogenti.

¥ RicondizionamentoSi tratta della messa a punto effettuata dal TS&E di Campogalliano delle frigovetrine e deivari sistemi di refrigerazione delle bevande.

¥ StakeholderGruppi o individui che hanno un’influenza sull’attività dell’organizzazione e che a loro vol-ta ne sono influenzati.

¥ Unità di misuraJoule: unità di misura che esprime l’energia necessaria (o il lavoro effettuato) per eserci-tare una forza di un newton per una distanza di un metro.MJ/lpb: megajoule/litri di bevanda prodotta. Il megajoule è l’unità di misura equivalente a1.000.000 di joule (106 J).GJ/lbp: gigajoule/litri di bevanda prodotta. Il gigajoule è l’unità di misura equivalente a1.000.000.000 di joule (109 J).m3/lbp: metri cubi/litri di bevanda prodotta.m3/ric: metri cubi/operazioni di ricondizionamento.Kcal: unità di misura (equivalente a mille calorie) utilizzata per indicare l’apporto energeti-co di un alimento. Una Kcal equivale a 4.184 joule.

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Quando il lavoro diventa divertimento

La comunicazione è uno strumento imprescindibile in qualunque vicenda umana. È ciò che in qualche modo ci permette di raccogliere informazioni fondamentali per il nostra vita e per migliorare quella di coloro che ci stanno intorno.Nel momento in cui dei concetti astratti si trasformano in forme nelle quali tutti possano riconoscere l’idea iniziale, si fa comunicazione visiva.Quando la comunicazione viene rivolta a grandi masse di persone, si aggiunge all’espressione di un’idea, anche la responsabilità delle scelte che si sono fatte nel mostrare il contenuto in un modo anziché in un altro.Dal punto di vista dell’osservatore si tratta di scelte, da quello di coloro che le hanno fatte si tratta di ricerca.Il lavoro dell’illustratore è in definitiva quello della ricerca del miglior modo possibile di trasmettere il senso di un contenuto alle persone cui quel contenuto è diretto.Nel nostro caso abbiamo lavorato per cercare la chiave di volta che sorreggesse tutto il grande fardello di responsabilità legato al fatto che si stesse operando per uno dei giganti dell’industria mondiale, un marchio col quale siamo cresciuti tutti e che fa innegabilmente parte della nostra cultura e del nostro immaginario.Una grande sfida quindi che abbiamo voluto affrontare cercando di sdrammatizzare,senza mai perdere di vista il senso dell’operazione.Si è lavorato come una squadra, dove i ragazzi dello IED, allievi del corso di Illustrazionee Animazione – Eleonora Barbassi, Stefano Bosi, Paolo Mappelli, Alessandra Mascetti,Martina Messori e Irene Spallanzani – hanno cercato di interpretare i temi nel modo più personale possibile, sia dal punto di vista dell’elaborazione dei concetti che nelle scelte stilistiche e nelle tecniche realizzative. Il risultato è questo: sono immagini che raccontano storie tra il sogno e la metafora e che, senza scivolarenell’autocompiacimento, ispirano un senso di positività e di speranza che, lungi dall’essere superficiale, è ben descritto nelle parole di John Lennon: “Non ci sono problemi, solo soluzioni” (Watching the wheels – 1980 ).Quello dell’illustratore è un mestiere che richiede un impegno che va ben al di là degli orari di lavoro e del soddisfacimento di quanto richiesto dal committente, è una scelta e una vocazione che richiede dedizione, determinazione ed entusiasmo, doti che non tutti posseggono e che i giovani partecipanti a questo progettoevidentemente hanno e che, visti i risultati, sono sicuro sapranno dimostrare ancora nell’avvio della loro carriera professionale.

Paolo RuiDocente di Illustrazione Concettuale

presso lo IED di Milano

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