Clima 1 25 - earth-prints.org del tempo non sono previsioni del clima. E quando si parla della Terra...

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Roberto Luciani cosa possiamo fare noi

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Roberto Luciani

cosa possiamo fare noi

Il clima è diventato una presenza familiare nella nostra espe-rienza e i mezzi d’informazione di continuo ci bombardano diinformazioni più o meno urlate, più o meno esatte sulle sueabitudini e i suoi capricci, a volte in tono vagamente ango-sciante. L’unico modo di orientarsi in questa confusione èquello di comprendere i termini scientifici del problema inmaniera da poter ragionare con la propria testa. I processi fisi-ci, chimici, biologici e geologici che determinano i dettaglidelle variazioni climatiche sono ovviamente tanti e complicati,ma i principi base che regolano l’evoluzione del clima sonoben comprensibili. Questo lavoro ha l’ambizione di poter spie-gare in modo comprensibile le regole base del sistema clima-tico e di indicare la strada per i lettori che vogliono approfon-dire, avventurandosi nella comprensione dei meccanismi piùsottili del clima. Rappresentare tutto questo in poche pagine èstato un lavoro avvincente, ma noi ci siamo divertiti molto afarlo; contiamo che si divertano anche i lettori.

Antonio NavarraDirettore del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti ClimaticiIstituto Nazionale di Geofisica e VulcanologiaBologna

4 Un altro problema

6 Tempo o clima?

8 Il motore del clima

10 Un fatto naturale

12 La macchina in azione

14 Una coperta d’aria

16 Un nastro trasportatore

18 Mai uguale

20 Milioni e carote

22 Al rallentatore

24 Pillole e pasticche

26 Mille anni di caldo e freddo

28 Così tanto in poco tempo

30 Bruciare energie

32 Che succederà?

34 Una faccenda grossa

36 Davvero possiamo?

40 Tutti insieme

42 Niente è inutile se...

44 Clima in cucina

46 Climatest: le soluzioni

Indice

ClimaTest

Un AltroProblema

45

Il mondo è pieno di problemi seri. Il problema a pagina 141 del libro di matema-tica, da fare per domani. Il problema di spiegare o no alla mamma come mai lasua scheda telefonica si è azzerata di colpo. Il problema di trovare i soldi per il re-galo di compleanno del tuo migliore amico. Il problema che il tuo migliore amicoè anche l’unico e nemmeno tanto simpatico. Il problema di invitare al cinema l’at-tuale cotta della classe accanto. Eccetera.

Segna le risposte che ti sembrano giuste, poi controllale soluzioni a pag 46. Occhio: le soluzioni giuste posso-no essere una, due o anche tre!

Nelle pagine seguenti...

Dal momento che devi ancora risolvere questiproblemi, perché dovresti romperti la testa suproblemi nuovi? Il guaio è che se accendi la tv obutti un occhio sui giornali ti senti mitragliare dauna quantità di problemi senza risposta, uno peg-gio dell’altro: avremo una terza guerra mondiale?I giovani troveranno lavoro? I vecchi andranno inpensione? Chi vincerà il Grande Fratello? Il clima della Terra sta cambiando?

Questa cosa della Terra che si riscalda sembra unproblema più difficile di quello a pagina 141. Pro-babilmente non ti va di metterlo sulla lista delleurgenze. E poi la tv e i giornali ne dicono tante.Tuttavia, se la cosa ti incuriosisce, ti spaventa o tiaffascina puoi prenderti una pausa dai tuoi pro-blemi e girare pagina.

ClimaTest Tempo e clima

sono cose diversesono la stessa cosadipende dal clima

Tutti sanno che Londra ha un clima piovoso. Ma nonè detto che un fine settimana a Londra debba tra-scorrere sotto l’ombrello, anzi potresti perfino tro-varci il sole. Il fatto è che di norma a Londra pioveogni anno il doppio che ad Atene, in Grecia. Se in-vece di due giorni ti fermerai un anno intero l’om-brello ti servirà parecchio, perché a Londra il tem-po può variare, ma alla lunga il clima si confermaquello che è: decisamente piovoso!

abc

TemPoClimA?

o

67

La parola clima viene

dal greco klìma, che

significa inclinazione(della Terra

dall’equatoreai poli)

e quindi diversa

esposizioneai raggi

solari.

Naturalmente potresti obiettare qualcosa tipo:«ma qui da me piove e fa freddo! E le previ-sioni dicono che il termometro scenderà anco-ra. Non pare proprio che la Terra si riscaldi!».Allora ecco la prima cosa interessante: le previ-sioni del tempo non sono previsioni del clima.E quando si parla della Terra che si riscalda siparla di clima e non di tempo. Già: tempo me-teorologico e clima non sono la stessa cosa. Losapevi già, confessa.

Il riscaldamento della Terra è un fenomeno globale, ri-guarda il clima e quindi periodi lunghi parecchi anni.

Descrive cosa succede nella nostra atmo-sfera a breve termine, per esempio in ungiorno o la prossima settimana. Ci dice seè nuvoloso o c’è il sole, quanta pioggia ca-de, qual è la pressione barometrica , la tem-peratura dell’aria, il grado di umidità e la ve-locità del vento. Riguarda un certo luogo,per esempio la tua regione o la tua città.

È la media del tempo meteorologico. Que-sta media si fa raccogliendo gli eventi me-teo, giorno per giorno e stagione dopo sta-gione, per capire qual è la tendenza gene-rale, in un certo luogo, in fatto di tempe-rature, umidità, pressione eccetera. Per-ché la media sia attendibile va fatta su unperiodo di tempo lungo: almeno 30 anni.

ClimaTest I gas serra

si trovano nelle serresi trovano nell’atmosferacatturano il calore

abc

IL MotOreDel CLima

89

L’anidridecarbonica

si chiama anche CO2,

che è la suaformula chimica.

Il tempo meteo, insomma, è “parte” del clima. Anzi, ne è una rotellina. Il clima in-fatti è come una grande macchina complessa, con tanti pezzi. A mettere tutto inmoto è però un solo motore, semplice e potentissimo: il Sole.

Come vedi una funzione importan-te nella macchina del clima è svol-ta da alcuni gas che si trovano nel-l’atmosfera. Essi intrappolano unaparte dell’energia riemessa dal no-stro pianeta e la rimandano indie-tro verso la superficie terrestre, ri-scaldando quindi l’ambiente. Que-sto è bene o è male? Lo vedremodopo. Per ora è sufficiente capire ilmeccanismo.

I gas serra (anidride carbonica,vapore acqueo, metano, ossido ni-troso, ozono e altri) si chiamano co-sì proprio perché le loro molecolecatturano e diffondono il calore for-nito dalla Terra, che altrimenti sidisperderebbe nello spazio. Comepiù o meno succede in una serra,dove i vetri lasciano entrare la lu-ce senza far uscire il calore, crean-do un clima caldo e umido idealeper certe piante.

I raggi del Sole attraversa-no l’atmosfera e colpisconola superficie della Terra.

Le radiazioni solari scaldanoil suolo e le acque.

L’energia assorbita si irradia dallasuperficie della Terra: una parteattraversa l’atmosfera e si disper-de nello spazio.

Una parte viene tratte-nuta da alcuni gas chesi trovano nell’atmo-sfera e diffusa in ognidirezione. Questa ener-gia scalda l’atmosfera ela superficie terrestre.

ClimaTest L’effetto serra è un fenomeno

sempre nocivosempre beneficonaturale

Il fatto è che a un certo punto gli scienziati hanno notato che la concentrazione dei gasserra nell’atmosfera è aumentata in maniera strana. L’anidride carbonica, per esempio,è passata dallo 0,028% allo 0,038% negli ultimi 150 anni. Si direbbe una percentuale in-significante, no?

Eppure per gli scienziati quella piccola variazionedi CO2 è capace di alterare l’equilibrio naturaledell’effetto serra e provocare un riscaldamento ec-cessivo del pianeta. Sarà vero?

abc

1011

Nel Settecento,prima della rivoluzione industriale,l’anidride carbonica

nell’atmosferaera lo

0,028%.

Allora: il famoso effetto serra è buono ocattivo? Se ne sente parlare male in giro,ma in sé l’effetto serra è naturale e addi-rittura necessario.Una certa percentuale di gas serra fa par-te del normale corredo della nostra atmo-sfera, anzi è una delle cose che ci permet-tono di vivere. Senza il loro effetto, che “cat-tura” l’energia riemessa dalla Terra impe-dendole di perdersi nello spazio, la tempe-ratura media del pianeta non supererebbei 18 gradi sotto zero. Invece grazie allaloro azione la temperatura media dellaTerra è di circa 15 gradi sopra lo zero.

Senza effetto serra (che esiste da sempre, anche quando nessuno lo chiamava co-sì) la vita non avrebbe potuto svilupparsi come ha fatto, e nessuno di noi esiste-rebbe. Quindi, perché tutti ce l’hanno con questi gas serra?

Un FaTToNaTUrale

ClimaTest La biosfera comprende

gli animalile piantegli esseri viventi

abc

La MaccHinain AziOne

1213

Vuoi costruireuna nuvolain barattolo?Vai a pagina

44!

L’indice medio di

albedo dellaTerra è 0.30:significa che

il 30% deiraggi solariritorna allo

spazio.

L’enorme macchina del clima ha molte componenti, che agiscono fra di loro conscambi incessanti. Le cose che “fanno” il clima sono molte, forse addirittura… tut-te! La macchina del clima è il mondo intero, e ne fai parte perfino tu.

AtmosferaLa componente più variabile. In essa si formano lenuvole e si verificano gli eventi meteorologici, siproducono reazioni chimiche e l’energia solare l’at-traversa subendo varie trasformazioni.

GhiacciRiflettono gran parte delle radiazioni so-lari, impedendo un aumento di tempera-tura. La riflessione dei raggi del Sole daparte della Terra si chiama albedo, e va-ria a seconda dell’ambiente: l’oceano,per esempio, riflette meno dei ghiacci.

GeosferaVale a dire il suolo, la terra solida, comprese lezone innevate. Il suo influsso sull’aria sovrastan-te e il suo assorbimento di energia solare han-no molta importanza.

Ciclo dell’acquaIl sole riscalda l’acqua cheevapora facendo aumentarel’umidità dell’aria. L’aria umi-da e calda è più leggera diquella che la circonda, quin-di sale. Salendo il vapore siraffredda, condensa e formale nubi. Il vapore condensatopuò in seguito precipitare informa d’acqua o neve. In que-sto ciclo atmosfera e oceanosi scambiano vapore acqueoe calore.

Ciclo del carbonioIl carbonio sotto forma di gas (CO2) vienecatturato o rilasciato nell’atmosfera in mol-ti modi naturali, che coinvolgono oceano,animali, piante, minerali e perfino i vulcani.La CO2 viene immessa nell’atmosfera anchedall’uomo, quando brucia combustibili fos-sili come il petrolio, il carbone e il metano.

OceanoL’acqua copre più del 70% della Terra. Dissolve e immagazzinaanidride carbonica. Le correnti oceaniche trasportano enormiquantità di acqua e calore intorno al globo, più lentamente ri-spetto all’aria. Oceano e atmosfera si scambiano calore e moto.

BiosferaSiamo noi esseri viventi. Animali (con la respira-zione) e piante (con la fotosintesi) entrano nel ci-clo del carbonio. Inoltre l’aerosol composto da bat-teri, pollini e virus diffonde le radiazioni solari.

ClimaTest L’aria calda

tende a scenderetende a saliresi espande

abc

Una Coperta D’Aria

1415

In inglese gli alisei si

chiamanotrade winds,

cioè venti delcommercio,

perché i velieri del

passato sfruttavanoquesti venticostanti perle loro rotte

commerciali.

Come hai visto l’atmosfera è una miscela di gas che permette la vita sul pianetae lo avvolge regolandone la temperatura, come una sottile coperta. Tutta que-st’aria non sta mai ferma, e i motivi sono tanti. Per cominciare, la Terra non è ri-scaldata in modo uniforme, e questo si deve alla sua forma sferica e all’inclinazio-ne del suo asse.

Queste differenze di temperatura, insie-me con la rotazione della Terra e la suaconformazione, producono moto conti-nuo. Il forte riscaldamento delle zoneequatoriali fa salire le masse d’aria versole zone fredde: in ciascun emisfero l’ariatende a spostarsi dall’equatore ai poli.

All’equatore i raggi solari colpiscono inmodo diretto la superficie terrestre, per-ciò la temperatura è elevata.

Ai poli i raggi del Sole arrivano molto in-clinati e smorzati per soli sei mesi l’anno,quindi la temperatura è bassa.

L’aria fortemente riscaldata sale a grande al-tezza e si sposta verso i poli. Il raffreddamentola fa ridiscendere convogliandola nuovamentein direzione dell’equatore, in un ciclo continuo.

I movimenti ad anello dell’aria formanodelle specie di enormi ciambelle o “cel-le” chiuse, che influenzano il clima divaste zone.

Cella Polare

La rotazione della Terra fa sì che le correnti d’aria verso l’equatore vengano de-viate verso ovest in entrambi gli emisferi. Queste correnti si chiamano alisei espirano da nord-est nell’emisfero nord e da sud-est in quello sud.

Cella di Ferrel

Cella di Ferrel

Cella di Hadley

Cella di Hadley

Cella Polare

ClimaTest La circolazione delle correnti oceaniche avviene

fra i continentiin profonditàin superficie

Molto sotto la superficie, nell’oceano profondo, la circolazione è diversa e dipende dal-la combinazione di sale e calore. Nel nord dell’oceano Atlantico, infatti, l’acqua diventapiù fredda e salata, quindi più densa e pesante, e tende a inabissarsi. Per compensarelo spostamento verso nord dell’acqua in superficie, si spinge a sud viaggiando come ungrande fiume sottomarino attraverso vari oceani, arriva nell’oceano Meridionale e cir-conda l’Antartide. Questo fiume o immenso nastro trasportatore torna “a galla” nel-l’oceano Pacifico settentrionale e in quello Indiano e riprende i suo viaggio verso l’ocea-no Atlantico in superficie.

L’oceano svolge un compito importantissimo spo-stando dall’equatore ai poli circa la metà del caloree contribuendo alla regolazione del clima terrestre.

abc

Un nastrotrasportatore

1617

Il sistema di correntiprofonde dovuto al

calore e allasalinità

dell’acqua si chiama

circolazionetermoalina.

L’acqua che circonda le terre emerse non è da meno dell’aria, e si muove in con-tinuazione: puoi vederlo anche stando in spiaggia. I movimenti dell’oceano nonsono casuali, anche loro seguono certe “abitudini”, ed è per questo che esisto-no le grandi correnti.Cosa le fa muovere? In sostanza è il complesso scambio di calore e moto conl’aria (alla base del quale c’è come sempre il sole). Lo strato superficiale dell’ac-qua (fino a qualche centinaio di metri) è mosso principalmente dall’azione deiventi e dalla rotazione terrestre. La forma dei continenti determina il percorso diqueste correnti superficiali.

corrente di acqua calda

corrente di acqua fredda

Corrente profonda

Corrente più superficiale

ClimaTest Il clima può variare

in modo naturalein un centinaio di annia giorni alterni

Conoscere bene tutte le complesse caratteristiche della va-riabilità naturale è fondamentale per chi desidera compren-dere i cambiamenti in atto oggi nel nostro clima. Solo cosìsi può cercare di capire se il clima sta cambiando per l’azio-ne dell’uomo o per altre cause anomale ma naturali.

abc

Mai Uguale

1819

Gli equinozisono i due

giorni dell’anno incui giorno enotte hanno

la stessa durata.

Nei solstizi sihanno inveceil giorno piùlungo (o più

corto) e lanotte più

corta (o piùlunga)

dell’anno.

Queste cose di clima sono terribilmentecomplicate! Ci sono tanti dettagli chenemmeno gli scienziati sanno ancora spie-gare o prevedere. Anche perché la mac-china del clima (Sole, atmosfera, oceano,Terra) è grande e complessa e non fun-ziona sempre nello stesso identico modo.Il clima varia in modo naturale, e lo di-mostra in tempi diversi, perfino di giornoin giorno.

Ogni 24 ore si alternano giorno e not-te, luce e buio, temperature diverse.

Nell’arco di un anno laTerra cambia varie volteposizione rispetto al So-le, e le sue zone si raf-freddano o si riscaldanoin modo diverso. È il fe-nomeno delle stagioni.

Nell’atmosfera e nell’oceano ci sono variazioni decennali di temperatura, i cui meccanisminon sono ancora chiari perché la loro registrazione si fa da troppo poco tempo (un secolocirca). Ecco l’indice di variazione della temperatura superficiale dell’oceano Pacifico dal 1900al 2005: in rosso il rialzo di temperatura, in blu l’abbassamento. La curva nera rappresental’oscillazione decennale.

ClimaTest Un cambiamento climatico è

una variazione irrilevanteuna variazione rilevanteuna variazione qualunque

abc

MilioniCarote

2021

Gli scienziati estraggo-no dalle calotte polaridelle “carote” di ghiac-cio e le sezionano perstudiarle. Più profondala carota, più antica lasua composizione.

Gli anelli dei tronchi de-gli alberi fossili possonodirci le variazioni del cli-ma anno per anno.

Le rocce sedimentarie cidicono come sono cam-biati gli oceani, le cor-renti e la terra nel corsodi milioni di anni.

I sedimenti in fondo a oceani e la-ghi conservano tracce di vegeta-zione, animali e pollini del passato.

e

Un cambiamento climatico è una variazione significativa dal punto di vista sta-tistico dello stato medio del clima e della sua variabilità naturale, e dura centi-naia o migliaia di anni. Nel passato della Terra ci sono stati molti cambiamenticlimatici, lunghi anche milioni di anni, in cui la Terra è passata da fasi glaciali adaltre di clima più caldo.Come è possibile capire cosa è successo in epoche tanto remote? La natura haconservato delle tracce… parlanti. Uno dei sistemi più comuni è quello di stu-diare i ghiacci dei poli, che al loro interno conservano pollini, pulviscolo o bolled’aria in grado di darci informazioni precise sulla composizione di quelle anti-che atmosfere.

La Terra non è sempre stata quella di oggi.Moltissimi milioni di anni fa, all’inizio della sto-ria della Terra, la sua atmosfera non contenevanemmeno ossigeno, ma grandi quantità di ani-dride carbonica, e i continenti erano saldati inuna sola grande terra emersa. Logico che il suoclima fosse molto diverso da quello odierno! I lentissimi mutamenti del pianeta si sono ac-compagnati sempre a cambiamenti climaticialtrettanto lenti. Ma cosa sono per gli scienzia-ti i cambiamenti climatici?

Le rocce sedimentarie

sono il risultato

dell’accumulodi materiali

solidi che derivano ingran parte

dalla degrada-zione ed ero-sione di rocce

preesistenti.

ClimaTest Un grosso meteorite può

aumentare la temperatura globalealterare gli effetti del Solemodificare il clima

abc

2223

Una trottolache gira con

asse inclinatooscilla

e descriveuna specie

di cono rovesciato.

Questo fenomeno

è detto precessione.

Il SoleEsiste da 4 miliardi e mezzo di anni, e durerà altret-tanto. Ma la sua attività non è sempre identica, ela quantità e qualità delle sue radiazioni possonovariare nel tempo, con effetti sul nostro clima.

MeteoritiA differenza degli altri fenomeni questo è im-provviso, in più non è detto che capiti in futu-ro. L’impatto di un meteorite sufficientementegrosso è capace di influenzare il clima a lungo.Potrebbe essere, come sai, la spiegazione dellascomparsa dei dinosauri.

Placche terrestriLe placche su cui sorgono i continenti si sposta-no continuamente, da 1 a 15 cm l’anno. Pochis-simo, ma in milioni di anni i centimetri diventanomigliaia di chilometri e l’aspetto della Terra cam-bia tanto da influenzare correnti, venti e clima.

Al rallentatore

PrecessioneLa parola è difficile, il fenomeno meno! L’asse dellaTerra ruota: ogni 25.800 anni traccia un cono, propriocome fa una trottola girando su se stessa. Questo peresempio cambia le date degli equinozi e quindi il cli-ma. Naturalmente noi non possiamo accorgercene senon con degli strumenti sofisticati!

In un certo senso il clima della Terra cam-bia continuamente, ma in modo così len-to che non ce ne accorgiamo perché lanostra vita è troppo breve. In periodi lun-ghi cento, mille o centomila anni le co-se cambiano, si spostano, si trasforma-no e questo influenza il clima. Ma cos’èche può cambiare, e come?

PiLLoLE epaSTiCChEUn po’ di questo e un po’ di quelloa proposito di clima

Un pugno di aria atmosferica è composto daun numero praticamente illeggibile di mole-cole: sono 45.000.000.000.000.000.000.

Il più antico ghiaccio mai vi-sto finora appartiene a una“carota” scavata a più di 3000metri di profondità in Antar-tide: quasi un milione di an-ni. Questa è anche l’età del-le bolle d’aria intrappolate alsuo interno e capaci di darciinformazioni sulle tempera-ture delle ere glaciali.

L’aria calda sale, quella fred-da scende. Lo stesso acca-de alle correnti marine.

L’aria respirabile che avvolge il pianeta è sottilis-sima: se la Terra misurasse un metro di diametro,questo strato sarebbe spesso circa due millimetrie mezzo.

Gli scienziati dell’Intergovernmental Panel on ClimateChange (IPCC) dell’ONU dicono che la possibilità che lecause del riscaldamento globale siano umane è “verylikely”. Nel linguaggio scientifico questo equivale apiù del 90% di probabilità.

I pianeti del sistema solare hanno atmosferemolto diverse. Quella di Marte è sottile, qua-si tutta la CO2 si trova al suolo. La sua tempe-ratura media è di –50 °C. Venere ha inveceun’atmosfera pesante fatta al 96% di CO2, ela sua temperatura media è di +420 °C.

Senza l’eruzione esplosiva del vulcanoTambora (Indonesia) chissà se avremmoavuto il personaggio di Frankenstein!A crearlo per scommessa fu Mary Shel-ley, in vacanza a Ginevra con i suoi ami-ci. Non potendo uscire per via del tem-po freddo e piovoso si erano sfidati ascrivere storie di fantasmi e mostri. Eral’estate del 1816, l’eruzione del Tambo-ra era avvenuta l’anno prima, causan-do nell’emisfero nord il cosiddetto “an-no senza estate”.

Una caratteristica della pressione atmosfe-rica alla superficie della Terra: l’aria riscal-data si dilata e diventa meno pesante,mentre l’aria fredda è più densa e pesan-te. Quindi la pressione alla superficie del-la Terra diminuisce con l’aumentare dellatemperatura e aumenta con il diminuiredi essa.

La pressione atmosferica è data dalla con-centrazione delle molecole che la com-pongono. Una concentrazione maggioredi molecole significa maggiore pressio-ne, meno molecole minor pressione.

Negli ultimi 50 anni la concentrazione diCO2 in atmosfera è aumentata del 19%.

Groenlandia significa Terra Verde: unnome strano per un’isola coperta dighiaccio! È probabile che i Vichinghiislandesi che la colonizzarono nel 980d.C. l’abbiano chiamata così perché al-l’epoca le sue coste erano davvero ver-di, grazie al periodo caldo medievale.A meno che non fosse tutta propa-ganda per invogliare i coloni!

Nonostante il riscaldamento glo-bale progressivo, può anche ca-pitare che un inverno sia improv-visamente freddissimo, perchéquel che conta nel clima è l’an-damento nei tempi lunghi. Pro-prio come succede alla crescitadei ragazzi!

Molti quadri del pittore fiam-mingo Pieter Brueghel il Gio-vane mostrano paesaggi inne-vati. Brueghel infatti visse a ca-vallo fra XVI e XVII secolo, inpiena piccola era glaciale.

ClimaTest Nell’Europa del Settecento

faceva più caldo di oggifaceva più freddo di oggic’era la stessa temperatura di oggi

abc

Mille anni dicaldo e freddo

2627

Cosa hannoin comune il vulcano

Tambora eFrankenstein?

Scoprilo apagina 25.

L’animale più longevo del mondo sembrasia un mollusco di 400 anni. Ma ancheper lui come per noi mille anni sarebberomolti, mentre per la Terra sono un battitodi ciglia. Negli ultimi mille anni tuttavia cisono stati alcuni noti cambiamenti di cli-ma piuttosto repentini e facilmente avver-titi anche dall’uomo, dovuti all’attività so-lare e perfino a quella dei vulcani.

Fra l’800 e il 1300 l’attività del Sole fu par-ticolarmente intensa, e nel nord Atlanticoil clima si fece più caldo. Tanto che i Vichin-ghi islandesi colonizzarono la Groenlandiaapprofittando del fatto che i mari non era-no ghiacciati.

Nei secoli successivi, tra il 1500 e il 1800, cifu invece un raffreddamento eccezionale.Questo periodo freddo fu chiamato piccolaetà glaciale. Per le carestie legate agli scar-si raccolti la popolazione islandese si dimez-zò e un terzo dei finlandesi morì…

In Gran Bretagna cresceva dell’ottima uva e sifaceva del buon vino! È il cosiddetto periodo cal-do medievale.

… il Tamigi e i fiumi olandesi erano spessoghiacciati in inverno…

… nel 1780 le acque del porto di New Yorkgelarono, tanto che si poteva andare a pie-di da Manhattan a Staten Island…

Nel 1815 il vulcano Tambora in Indonesia esplose.Migliaia di metri cubi di polveri proiettate nell’at-mosfera schermarono il Sole a lungo, tanto che l’an-no dopo in Europa non ci fu praticamente estate.

Questi cambi di clima, vicini nel tempo e perciò ben documenta-ti, dimostrano che le conseguenze di un cambio di temperaturapossono essere per noi molto serie o addirittura drammatiche.

… in Etiopia e Mauritania (Africa) i monti siricoprirono di neve.

ClimaTest Attualmente i ghiacci del Polo Nord stanno

aumentandodiminuendoritirandosi

abc

Così tanto inpoco tempo

2829

E negli ultimi 150 anni? Cosa è successoalle vecchia cara Terra? È presto detto: lasua temperatura media globale è salita di0,7 gradi centigradi.

Sembra veramente un’inezia, vero? Ora però sai che la macchina del clima è de-licata: basta cambiare una piccola rotella per ottenere grandi effetti. Questo au-mento di temperatura, misurato con gli strumenti, ha prodotto risultati visibili a oc-chio nudo perfino negli ultimi decenni, specialmente nelle zone ghiacciate.

Eventi del genere preoccupano gli scienziati. Come hai visto, i ghiacciai dei poli sono ne-cessari alla macchina del clima per riflettere la luce del Sole che altrimenti andrebbe a ri-scaldare troppo il mare, e per regolare la temperatura della Terra influenzando le correntioceaniche. La maggior parte dei climatologi è arrivata anzi alla conclusione che questo ra-pido aumento della temperatura non si debba a cause naturali, ma all’uomo.

Ma cosa può aver fatto di così determinante l’uo-mo in soli 150 anni per cambiare addirittura il cli-ma del suo pianeta?

Settembre 1979

Settembre 2007: i ghiacci delmare Artico si sono visibilmen-te ritirati.

Antartide: nel 2002, in pochi giorni, la piattaforma di ghiaccio Larsen B, grande co-me la Val d’Aosta, si è staccata dalla banchisa, dividendosi in piccoli iceberg.

La riduzione dei ghiacci

artici è del 3% circa

per decennio.

ClimaTest L’uomo ha immesso nell’atmosfera

anidride carbonicagas serraCO2

abc

Bruciareenergie

3031

Intergovern-mental

Panel on Climate

Change significa

Comitato Intergo-

vernativo sui Cambiamenti

Climatici.È un

organismodell’ONU.

Negli ultimi 150 anni l’uomo ha forse fatto più scoperte e invenzioni che in tuttala sua storia precedente. Il vapore, l’elettricità, il motore a scoppio e quello a rea-zione, il nucleare, l’elettronica hanno migliorato la nostra vita e risparmiato moltaenergia umana. Ma di energia ne serve lo stesso, anzi più di prima: per far funzio-nare auto, aerei, computer e macchinari, per assicurarci luce, acqua e riscaldamen-to e per produrre quello che ci serve.

Ci siamo procurati l’energia necessaria usando le enormi quantità di combustibilifossili sottoterra e in fondo al mare, che derivano dall’accumulo dei resti degli or-ganismi vissuti tanto tempo fa. Carbone, petrolio, gas metano: in un secolo e mez-zo abbiamo molto probabilmente quasi esaurito giacimenti accumulati nel corsodi milioni di anni.

Bruciando combustibile abbiamo l’energia che ci serve, ma emettiamo anche CO2 e al-tri gas serra che si concentrano nell’atmosfera. Negli ultimi cinquant’anni i Paesi ricchi,che consumano grandi quantità di energi a, hanno prodotto anche molta anidride car-bonica, ben più di quella che serve al naturale ciclo del carbonio. Anche il disboscamen-to massiccio delle foreste tropicali ha ridotto l’emissione di ossigeno e aumentato laconcentrazione di CO2 nell’atmosfera. Se ti ricordi, questa concentrazione è aumentatanello stesso periodo in cui è aumentata la temperatura media della Terra. Secondo unorganismo mondiale che si chiama IPCC (Intergovernmental Panel on ClimateChange), il riscaldamento del pianeta si deve “molto probabilmente” all’uomo e allesue attività. Non è una certezza al 100%: alcuni climatologi attribuiscono il riscalda-mento all’attività solare, come è successo altre volte in passato. Ma la maggior partedegli scienziati è d’accordo con il rapporto dell’IPCC: le cause del veloce riscaldamentodella Terra sono umane. Ora alle emissioni di anidride carbonica dei paesi ricchi si sonoaggiunte quelle di paesi come la Cina, l’India e il Brasile, tutti in forte e veloce sviluppoeconomico e tecnologico.

ClimaTest Le conseguenze del riscaldamento sarebbero

socialiambientalicosmiche

abc

Che Succederà?

3233

Ritiro dei ghiacciai

Erosione delle spiagge

Raccolti scarsi e carestie

Aumento delle malattie infettive e cardiopolmonari

Mancanza d’acqua e siccità

Aumento della mortalità

Desertificazioni

Tutti i Paesi del mondo sono interessati, anche se quelli più vulnerabili sarebbero i Paesiin via di sviluppo, perché più poveri. Affrontare scenari come questi sarebbe infatti ancheenormemente costoso. Il riscaldamento climatico è inequivocabile, e su una cosa sono tut-ti d’accordo: le emissioni di gas serra vanno ridotte.

Estinzione di alcune specie animali

Aumento del livello del mare

Alluvioni e inondazioni

Gli scienziati non sono indovini, prendono in considerazione solo fatti noti. Nonpossono prevedere il clima della Terra tra cinquanta o cento anni, ma possono fa-re delle proiezioni climatiche ipotizzando certe situazioni socio-economiche.Tenen-do conto di tutte le possibili proiezioni nel 2100 potremmo avere sulla Terra da1,8 a 4 gradi di temperatura in più. 4 gradi sono già una variazione molto gran-de: la metà di quella che è servita per provocare un’era glaciale, ma in riscalda-mento invece che in raffreddamento.Gli scienziati tentano anche di immaginare le possibili conseguenze sull’ambientee sugli esseri viventi. Non è facile: nella macchina del clima, lo sai, ogni evento èlegato a un altro.

Le osserva-zioni su tutti i continenti e

la maggiorparte degli

oceani mostrano chemolti sisteminaturali sonoo stanno peressere colpitidai cambia-

menti climati-ci regionali,

in particolaredall’aumentodella tempe-

ratura.

ClimaTest Il protocollo di Kyoto impegna

a eliminare i gas serraa fermare i gas serraa ridurre i gas serra

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Tra i Paesi Industrializzati

il Paese che ha emesso ed

emette più gasserra sono gliStati Uniti.

Tra i Paesiemergenti la

Cina è il paese che

emette di più.

D’accordo: è una faccenda veramente grossa. Lesue dimensioni sono quelle del mondo. Infatti èun problema globale, e per prima cosa se ne de-vono interessare i governi di tutti i Paesi. Come?C’è un trattato internazionale, di cui hai sentitoparlare molte volte, detto Protocollo di Kyoto, dalnome della città giapponese che lo ha “tenuto abattesimo”. È un accordo fra nazioni, che riguar-da proprio il riscaldamento globale e le strategieper contrastarlo.

I Paesi che hanno firmato e ratificato l’accordo si sono impegnati per il periodo 2008-2012 a ridurre le emissioni di CO2 e altri cinque gas serra del 5% rispetto al 1990.Non tutto fila liscio: dal 2000 le emissioni globali di gas serra stanno crescendo e con-tinuando così cresceranno anche nei prossimi decenni. Stati Uniti e Australia, che pu-re avevano firmato il protocollo, non lo hanno ratificato, e in sostanza non aderisconoall’accordo, anche se gli Stati Uniti sono il Paese che emette più gas serra al mondo. Ci-na, India e altri Paesi in via di sviluppo che hanno ratificato il protocollo non sono pe-rò tenuti a ridurre le emissioni per non ostacolare la loro crescita economica e perchénon sono considerati tra i principali responsabili delle emissioni nel periodo che, secon-do gli scienziati, avrebbe provocato il riscaldamento. Di fatto, la Cina sta addirittura au-mentando le emissioni!I Paesi che non aderiscono al protocollo sono responsabili del 40% dell’emissione mon-diale di gas serra.

Comunque il Protocollo di Kyoto è unpasso avanti molto importante, ancheperché ha contribuito a far conoscereil problema a tutti i cittadini, che og-gi si pongono domande nuove.La più urgente è questa: cosa possofare io?

una Faccendagrossa

ClimaTest Un condizionatore d’aria immette nell’ambiente

frescocaloreCO2

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AbbASSa

Sì, possiamo. Possiamo fare qualcosa. Ognuno di noi può portare il suo contributo perridurre il problema. Come si fa? Con azioni semplici, ma importanti se sommate tut-te insieme. Non devi cambiare vita, solo seguire quattro regole: Abbassa, Spegni, Ri-cicla, Cammina.

Isola la tua casaLa fuga di calore è spreco di energia. Isolare tubature delriscaldamento, serbatoi di acqua calda e cavità murali e met-tere doppi vetri alle finestre riduce moltissimo gli sprechi.

Non usare acqua troppo caldaNon è necessario regolare la caldaia o ilboiler oltre i 60 °C. Non dovrai raffreddarlacon altra acqua e consumerai molto meno.

Usa il termostatoProgrammalo per spegnere il riscal-damento la notte e quando in ca-sa non c’è nessuno.

Davveropossiamo?

Evita di mettere in frigo cibi caldiLasciali raffreddare prima e risparmierai al-tra energia.

Usa lavatrice e lavastoviglie solo a pieno caricoAltrimenti seleziona la modalità mezzo carico o equi-valente.

Usa lampadine a basso consumoDurano anche 10 volte più delle lampadine normali.Costano di più ma alla fine… costano di meno!

Spegni le luci inutiliSpegnendo 5 lampadine lasciate accese inu-tilmente puoi risparmiare ed evitare l’emis-sione di 400 kg di CO2 all’anno.

Non lasciare apparecchi in standbyUna Tv accesa 3 ore al giorno consuma il 40%della propria energia durante lo standby delle al-tre 21 ore. Stacca il caricabatterie se non lo usi.

Rinfrescati con un ventilatoreI condizionatori divorano energia e in un’ora produ-cono circa 650 gr di CO2. In genere ricorda: il freddosi fa solo generando caldo da qualche altra parte!

Preferisci la doccia al bagnoUna doccia può richiedere 4 volte menoenergia di un bagno.

Chiudi il rubinetto!Dosa l’acqua quando ti lavi i denti, per esem-pio. Se un rubinetto perde fallo aggiustare.

SpeGNi

Non surriscaldare la casaRiduci la temperatura di 1 °C. Ridurrai la bol-letta ma anche le emissioni di CO2, fino a300 kg ogni anno.

ClimaTest Consumare meno carburante

produce meno energiaproduce più CO2produce meno CO2

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Davveropossiamo?

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RiciCLa

Riutilizza le borse di plasticaRiducendo il consumo dei sacchetti di pla-stica si risparmia e si inquina meno.

Ricicla i rifiuti organiciSe il tuo Comune raccoglie separatamentei rifiuti organici partecipa anche tu. Se haiun giardino riciclali per fare compost.

Acquista con criterioUna bottiglia da un litro e mezzo richiedemeno energia e produce meno rifiuti di unada mezzo litro!

Usa la bicicletta Oppure vai a piedi invece di usare la moto ola macchina. Ogni litro di benzina bruciatoda un motore rilascia più di 2,5 kg di CO2.

Usa i trasporti pubbliciAnche un autobus emette CO2, e un treno funzio-na con elettricità prodotta da combustibili fossili,ma trasportano molte persone tutte in una volta!

Occhio al consumo di carburanteQuando cambi l’automobile, considera an-che quanto consuma. I produttori di autosono obbligati a dare informazioni sulleemissioni di CO2.

Evitate i brevi percorsi in autoIn genere un percorso urbano su due è inferiore ai 3chilometri, una distanza facilmente percorribile a piedio in bici.

Non correreModerare la velocità fa risparmiare grandiquantità di carburante... ed è più prudente.

Non abusare dell’aria condizionataSe l’auto è bollente, guida qualche minuto a fine-strini aperti, poi chiudili e accendi il condizionato-re. Questo fa risparmiare il carburante necessarioad abbattere la temperatura iniziale.

Da ricordare agli adulti…

Da ricordare agli adulti…

Da ricordare agli adulti…

CaMMiNa

Fai la raccolta differenziataUsa le campane e i cassonetti del tuo Co-mune, separando carta, vetro, lattine ecc.Riciclare una lattina significa risparmiare il90% dell’energia per farne una nuova!

ClimaTest L’Unione Europea

ha firmato il protocollo di Kyotoha ratificato il protocollo di Kyotonon aderisce al protocollo di Kyoto

L’Europa pensa che sarai tu a decidere il futuro del clima, e che le tue scelte siano parti-colarmente importanti e decisive. Nel sito troverai molte delle cose che hai letto qui, opu-scoli e materiale da scaricare, filmati, animazioni, suggerimenti utili e altro ancora, com-presa una calcolatrice del carbonio per sapere quanto puoi risparmiare con le tue azioni.Potrai anche lasciare la tua firma a testimonianza del tuo impegno.

È un po’ la storia del bicchiere e dello zucchero. Se in un bicchiere pieno d’acqua metti ungranello di zucchero la differenza di sapore non si sentirà. Un granello è troppo poco. Seperò continui ad aggiungere un granello per volta prima o poi l’acqua diventerà dolce.È tutto.

No, quasi tutto!

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Tutti insieme

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La campagnaeuropea

Sei tu checontrolli i

cambiamenticlimatici ha

per mottoCHANGE, cioè CAMBIA, ed è

attiva nei 25stati

dell’UnioneEuropea.

I tuoi semplici gesti possono aiutare a ridurre le emissioni, facendoti risparmiaresenza peggiorare il tuo stile di vita. Non è facile da credere, vero? Eppure sono inmolti a scommettere che le azioni di uno, moltiplicate per miliardi di persone e permigliaia di giorni, portano alla fine a risultati di vasta portata.L’Unione Europea per esempio ci crede, e lo dimostra con una campagna tutta de-dicata… a te, che si chiama Sei tu che controlli i cambiamenti climatici.Questo è il suo indirizzo web:

www.climatechange.eu.com

Niente è inutile: rispetta l’ambiente e rispetterai te stesso!

Niente è inutile sesi fa la cosa giusta

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CliMa inCucina

Ascensore d’Acqua

2 barattoli di vetro

pezzetto di carta

acquarello liquido

moneta

barattolo cilindrico grande candelina

acqua calda eacqua fredda

cubetti dighiaccio

piattino

catino

bottiglia di vetro piccola

bottiglia di

plastica coltappo

bottiglia divetro

col collostretto

Per tutti questi esperimenti ti bastano:La moneta viene spinta via. Infat-ti l’aria nella bottiglia, scaldatadalle tue mani, si dilata abbastan-za da premere più forte dell’ariache da fuori grava sulla moneta.In questo esperimento l’acqua èparticolarmente indicata ancheper sigillare meglio il “tappo“ fat-to con la moneta.

La bottiglia si accartoccia! L’aria calda e di-latata al suo interno, infatti, raffreddando-si si contrae e occupa meno spazio. A quelpunto la pressione esterna intorno alla bot-tiglia è più forte della pressione interna e labottiglia si deforma.

SpreMibottiglia

L’aria calda e umida nel barattolo, a contatto conil freddo del piattino, si condensa tanto da produr-

re goccioline sempre più gran-di e pesanti, finché queste sistaccheranno dal fondo delpiattino e cadranno giù. Èquello che succede a una nu-vola quando si raffredda e ilsuo vapore acqueo si con-densa in pioggia.

La pallina cadrà all’esterno, e non dentro labottiglia. Questo perché l’aria del tuo soffio, en-trando nella bottiglia, aumenta la pressioneverso l’esterno e crea un mulinello di correnteche torna indietro e spinge fuori la pallina.

Versa dell’acqua in un barattolo, e coloralacon qualche goccia di acquarello liquido,per esempio blu. Metti il barattolo nel free-zer e lascia che si raffreddi bene (non devecongelare). Riempi un secondo barattolo divetro trasparente con acqua calda. Tira fuo-ri l’altro barattolo dal freezer e aspira un po’d’acqua colorata con una siringa senza ago.Immergi la punta della siringa nell’acquacalda e spingi lentamente il pistone.Cosa farà l’acqua che esce dalla siringa? L’acqua fredda, resa visibile

dal colorante, scenderà sulfondo, proprio come succedealle correnti fredde oceaniche.Puoi anche fare l’esperimen-to contrario: immettendo ac-qua calda in un barattolo diacqua fredda cosa potrà acca-dere? Per la riuscita dell’espe-rimento è importante pompa-re l’acqua dalla siringa moltolentamente, o si mischieràtroppo con l’acqua intorno.

La candela si spegnerà immediatamente,perché l’aria segue la superficie curva delbarattolo da entrambi i lati e si congiungedietro. Puoi fare una prova usando un ba-rattolo a forma di parallelepipedo: cosa do-vrebbe accadere?

SpeGnimoCColoAccendi una candelina: l’ideale è un lumi-no basso da scaldavivande. Metti un ba-rattolo cilindrico (tipo quelli usati per il sa-le o lo zucchero) proprio davanti alla can-dela. Metti la bocca al livello del baratto-lo e soffia forte.Cosa pensi che succederà?

Vento in bottigLiaPrendi una bottiglia di vetro col collo stretto,vuota, e coricala sul tavolo. Prendi un fogliettodi carta di 5 cm di lato e fanne una pallina. Col-loca la pallina all’imboccatura della bottiglia. Lapallina non deve ostruire l’apertura. Con labocca a livello della bottiglia soffia forte sullapallina.Cosa pensi che dovrebbe accadere?

La Nuvola in BarattoloPrepara 3-4 cubetti di ghiaccio su un piattino. Riem-pi un barattolo con acqua molto calda e aspetta chesi riscaldi bene. Togli metà dell’acqua e copri velo-cemente il barattolo col piattino.Osserva cosa succede.

SaltamonetaRiempi un catino di acqua fred-da (non gelata). Immergici unabottiglia piccola di vetro e unamoneta che possa tapparne

l’apertura (da un euro oda 50 centesimi) easpetta che si sianoraffreddate. Prendila bottiglia, toglinel’acqua e tappala ve-locemente con lamoneta. Metti lemani intorno allabottiglia e aspetta.Cosa succede allamoneta?

Esperimenti da fare con quattro ca-rabattole e il permesso delle autori-tà competenti.Acqua, aria e calore sono gli ingredienti ba-se del clima. Ma anche la forma delle co-se ha a volte la sua importanza. Con que-sti elementi e con pochi oggetti facili datrovare, diventa uno scienziato e controllada te perché accadono certi fenomeni!

Riempi per un quarto una bottiglia di pla-stica di acqua calda (basta quella del rubi-netto). Chiudila col tappo e scuotila beneper scaldarla. Metti la bottiglia chiusa sot-to il rubinetto dell’acqua fredda.Cosa succede?

siringasenza ago

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ClimaTest:cambiao noncambia?

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0 - 8 Punti

MeteoriteIl tuo difetto forse è la velocità! Con piùcalma e riflessione avresti ottenuto unpunteggio migliore. Che dici, ci riprovi?

9 - 17 Punti

AlbedoSei più efficiente nel respingere che nell’as-sorbire informazioni. L’argomento non è dif-ficile come sembra: puoi certo fare di meglio!

18 - 25 Punti

Gas serraSei abile nel catturare molecole di infor-mazioni, ma con troppa… dispersione!C’è sempre il secondo tentativo.

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AliseoCongratulazioni: sei costante e affidabile, enon ti manca l’orientamento. Nel tuo futu-ro c’è un ruolo da protagonista del clima?

Quanto hai capito di tutta la faccenda? È ilmomento di saperlo. Ma qualunque sia il tuopunteggio, complimenti per l’impegno che haidimostrato arrivando fin qui.

Le soluzioni dei Quiz

Progettazione editoriale: Giunti Progetti EducativiResponsabile editoriale: Rita Brugnara

Coordinamento e supervisioneper il progetto EDURISK: Romano Camassi, Anita Grezio

Testi e illustrazioni: Roberto LucianiComitato scientifico: Sergio Castellari, Anita Grezio,

Silvio Gualdi, Marcello VichiProgettazione grafica e impaginazione: Carlo Boschi

EDURISK significa educazione al rischio. In particolare al rischio sismico e vulcanico. EDURISK è un progetto pilota, pro-mosso dal Dipartimento della Protezione Civile, che propone strumenti e percorsi formativi per la scuola, finalizzati alla ridu-zione del rischio. Il clima che cambia è uno degli strumenti formativi per la scuola primaria realizzati dal progetto.

www.giuntiprogettieducativi.itwww.cmcc.itwww.edurisk.it

© 2007 Giunti Progetti Educativi S.r.l., Firenze© 2007 INGV-CMCC, BolognaPrima edizione: dicembre 2007

Ristampa Anno6 5 4 3 2 1 0 2010 2009 2008 2007

Stampato presso Giunti Industrie Grafiche S.p.A. – Stabilimento di Prato

Ministero dell’Ambientee della Tutela del Territorio e del Mare