Cimitero Monumentale Di Staglieno

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  • 8/9/2019 Cimitero Monumentale Di Staglieno

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    CIMITERO MONUMENTALE DI STAGLIENOarte scultorea a Genova tra il 1850 e il 1950

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    UNA DELLE MERAVIGLIE DEL MONDOE. Hemingway

    Fin dalle sue origini, personaggi dirilievo come Nietzsche, Maupassant,Mark Twain, limperatrice dAustriaSissi e Hemingway hanno visitatoStaglieno e hanno lasciato memoriadel loro passaggio lungo le galleriemonumentali, o fra i viali alberati dellacollina alle spalle del Pantheon.Ognuno ha ricordato come restimpressionato e affascinato daquesti luoghi che uniscono memoriepubbliche e private, in una fusioneunica tra monumenti, arte scultorea enatura romantica.Oggi, come allora, potete anchevoi immergervi in unatmosfera chesembra rimasta inalterata da duesecoli, caratterizzata da un profondosilenzio, da giochi di luci e ombre chemutano col susseguirsi delle stagioni.Prendetevi il vostro tempo e ammiratecome larte celebra la storia e lacultura non solo della borghesiagenovese in ascesa, dai primidellOttocento no ai tragici eventidelle Guerre Mondiali, ma di tuttalItalia.Durante linteressante passeggiatapotrete osservare i linguaggi artistici

    di oltre un secolo, dal Neoclassicismo

    al Realismo, dal Simbolismo alLiberty e al Dco. Non stupitevi sesu molti monumenti troverete incisii nomi di scultori di fama nazionalee internazionale come Santo Varni,Giulio Monteverde, Augusto Rivalta,Lorenzo e Luigi Orengo, LeonardoBistol, Demetrio Paernio, Edoardo DeAlbertis, Eugenio Baroni e molti altri.

    StoriaLidea di costruire un cimiteromonumentale per la citt nacque inseguito al decreto del Re Carlo Albertodel 1832 ( a sua volta ispirato alledittonapoleonico di Saint-Cloud del1804) che viet, per ragioni di salutepubblica, la tumulazione allinternodelle mura cittadine, nelle chiesee nei cimiteri parrocchiali. La suaprogettazione fu afdata allarchitettogenovese Carlo Barabino nel 1835,che gi aveva realizzato per la cittopere neoclassiche come il TeatroCarlo Felice e ladiacente PalazzodellAccademia. Limpianto neoclassicoideato fu rispettato da GiovanniBattista Resasco, che port avantii lavori dopo la morte del maestro,avvenuta prima dellapprovazione delprogetto nel 1840.

    da sinistra:il Pantheon,Tomba GiuseppeBenedettoBadaracco,Tomba Ammirato

    Il Cimitero Monumentale diStaglieno stato pi voltedefinito un museo allapertoper la concentrazione di operedi grandi artisti e architetti chehanno lavorato per costruire ledimore eterne dei Genovesi enon solo.

    COME RAGGIUNGERE STAGLIENOIn auto: uscita Autostrada A12, casellodi Genova Est e poi seguendo leindicazioni per il cimitero.In autobus: linee 12, 13, 14 (fermate:Piacenza1/Cimitero Staglienoo Piacenza2/Resasco);34 (fermate: Piacenza1/Cimitero diStaglieno o Resasco/Capolinea);48, 480 e 482 (fermata: Istria3/PonteMonteverde).In treno: Stazione Brignole e poiin autobus.In aereo: con il Volabus no allaStazione Brignole e poi in autobus.

    COME MUOVERSI ALLINTERNODEL CIMITERO DI STAGLIENOData lampiezza del Cimitero e in certicasi il dislivello considerevole tra lentratae i settori sulla collina, al suo internosono previste due comode linee delservizio pubblico AMT (tel. 848 000 030):CF - dallIngresso a Ponente delCimitero, lungo il Rio Veilino no alForno Inceneritore;CS - dallIngresso a Ponente delCimitero, lungo il Rio Veilino, attraversoil Cimitero degli Inglesi e il BoschettoIrregolare, no al Campo delle Rose(dietro al Porticato Semicircolare).

    ARTE E CULTURA

    INFORMAZIONI

    Indirizzo: piazzale G.B. Resasco 2Tel. 010/87 01 84 - 010/87 01 85Fax 010/81 59 60Orari: lun.-dom. 7.30 - 17.00(ultimo ingresso ore 16.30)Giorni di chiusura: 1 e 6 gennaio;Luned dellAngelo; 2 e 24 giugno;15 agosto; 8 e 26 dicembreAperto solo al mattino: Pasquae Natale con orario 7.30 - 13.00(ultimo ingresso ore 12.30)Possono accedere allinternodel cimitero solo i veicoli munitidi permesso: per il rilasciocontattare gli Ufci.

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    da sinistra:PorticatoInferiore aLevante,Tomba Gorlero,Tomba Celesiasotto:Tomba Ferrari

    Il Cimitero di Staglieno

    nella LetteraturaLo scrittore americano Mark Twain nelsuo romanzo-diario di viaggio,Innocentsabroad, or The New Pilgrim Progress (Londra, 1869) ricorda il suo passaggionella Necropoli di Staglieno e riporta leforti suggestioni che gli trasmise:Lultima visita fu quella al Cimitero(un luogo di sepoltura che fu pensatoper accogliere 60.000 corpi), e di cuicontinuer a ricordarmi quando misar dimenticato dei palazzi. unvasto porticato di marmo a colonneche si sviluppa intorno ad un grandequadrato di terreno vuoto; il suo ampiopavimento di marmo e su ogni lastrac uniscrizione - perch, ogni lastra,copre un cadavere. Su ciascun lato, dalmomento che si cammina al suo interno,ci sono monumenti, tombe e gurescolpite che sono piene di grazia ebellezza. Esse sono nuove e immacolatecome la neve; ogni contorno perfetto,ogni forma priva di mutilazioni,crepe o imperfezioni; perci, questaimponente schiera di affascinanti forme per me di gran lunga pi piacevoledella statuaria danneggiata e squallidache hanno salvato dalla rovina dellarteantica e collocato nei musei di Parigi perla venerazione del mondo.

    Il cimitero fu aperto al pubblico nel

    1851, anche se i lavori continuarono alungo, potendosi ritenere conclusi soloverso il 1880.Ancora oggi il visitatore che entradallingresso principale investitoda una forte suggestione provocatadal perfetto abbinamento creatodallimpianto architettonico ideatodal Barabino con quello naturalisticoideato dal Resasco: il Pantheon, nellasua magnicenza, sovrasta una serie diporticati (detti inferiori), contornatoda un susseguirsi di porticati (quellisuperiori) e il tutto collegatoda una scala monumentale; questaenorme scenograa ha come sfondouna orente vegetazione,a tratti selvaggia, disseminata dicappelle e monumenti.Il Resasco riusca combinare

    armonicamente la tipologia del

    cimitero mediterraneo e di quelloanglosassone: di impronta piarchitettonica e monumentaleil primo e di impianto pi naturalisticoil secondo. Fin dalla sua apertura, perquesto motivo, Staglieno si distinsecome modello di riferimento in Italia eallestero.

    Lo SviluppoParallelamente alla crescita di Genova,anche il cimitero ha continuato aespandersi, comportando dellemodiche al progetto gi in fasedi realizzazione: negli anni 60dellOttocento Resasco ide ilporticato semicircolare a levante,divenuto anchesso galleriamonumentale, mentre negli anni90 furono ideati gli ampliamentidellarea dedicata alle altre religioni edel cimitero degli Inglesi, di stampo

    prettamente naturalistico. deiprimi del Novecento, invece,lespansione a ponente con la

    Galleria Montino, ricca di opere inart dco, il Sacrario ai Caduti della

    Prima Guerra Mondiale (anni 30)e il Porticato SantAntonino,concluso neglianni 50.

    UN PATRIMONIO DIFFUSOIl Cimitero di Staglieno fa partedellAssociation of SignicantCemeteries in Europe (ASCE),unorganizzazione no-prot cheraccoglie oltre 150 cimiteri di rilievoper importanza storica o artistica,con lintento di promuoverei cimiteri europei come una partefondamentale del patrimoniodellumanit.http://www.signicantcemeteries.org

    UNA STRADACHE UNISCE LEUROPADal 2010 Staglieno stato inclusonellaEuropean Cemeteries Route (Strada dei Cimiteri Europei), unpercorso ideato dal ConsigliodEuropa nellambito del progettodelle Strade Culturali dEuropa perpromuovere il valore dellartefunebre nella cultura europea anchecome attrazione turistica, fornendoitinerari di visita e di conoscenza eideando iniziative educative epedagogiche.http://www.cemeteriesroute.eu

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    Ma Twain non stato lunico a voler

    lasciare traccia delle sue riessioni edemozioni; anche lo scrittore ingleseEvelyn Waugh, un secolo dopo, quandoormai quel candore e quella perfezioneche impressionarono Twain non eranopi presenti, non pu fare a meno didecantare la monumentalit e il pregioartistico di Staglieno, elevandolo amuseo borghese dellarte del XIXsecolo nel suo A Tourist in Africa (Londra, 1960):A Genova, per pi di un secolo,le famiglie dei grandi mercanti oprofessionisti fecero a gara nellerigere

    cappelle squisitamente domestiche.

    Le vediamo tuttattorno a due grandiquadrilateri e sulle terrazze della collina,dove gli echi di Canova evidenti neiprimi esempi, si smorzano in sussurri diMestrovic e di Epstein nei pi recenti.Sono in marmo o in bronzo:un affastellato compatto e intricato.Figure pi o meno drappeggiate,simboli di lutto e speranza. Sono quicollocate in disinvolta intimit coni ritratti dei defunti di un realismoinquietante. Qui stanno le immaginidei cari estinti che mostrano, sullarcodi un secolo, le mutevoli mode: luomocoi basettoni, vestito alla nanziera,

    occhialuto; la signora incrinolina, scialle guarnito

    di pizzi, il cappellino dipiume, ogni bottone

    o laccio esattamenteriprodotto

    da sinistra:Tomba Molinari,Tomba Casella ,Tomba diGiuditta Varnisotto:Tomba Lavarello

    E gli angeli di marmo che emergono,

    consolatori, dalle porte di bronzo,sussurrano qualcosa allorecchio deiparenti inginocchiati: veritableauxvivants! In uno di questi gruppi lillusionedoppia: una mamma di marmo reggeil bambino che bacia il busto di marmodel padre! Verso gli anni 80 lo stileliberty ammorbidisce il troppo acutocesello. Quello che stato fatto dopo il1918 non ha alcun interesse per il veroconoscitore. Il Camposanto di Genova,nel pieno e vero senso della parola, un museo dellarte borghese dellaseconda met del secolo scorso. Il PreLachaise e lAlbert Memorial sono nullaal confronto e la loro scomparsa nonsarebbe una perdita grave no a quandoquesta collezione esister.

    Staglieno citato anche nellAntologiadi Spoon River (1915), una raccolta dipoesie dello statunitense Edgar LeeMasters, tradotta in italiano da FernandaPivano e che ha ispirato lalbum diDe Andr Non al denaro, non allamoren al cielo del 1971.Nella poesia Dora Williams recitainfatti:[] Sposai il conte Navigato, di originegenovese. / Andammo a Roma.Mi avvelen, credo. /

    Ora nel Campo Santo che guarda /

    il mare dove il giovane Colombo sognnuovi mondi, / ecco coshanno scritto:Contessa Navigato / implora eternaquiete.

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    PIETRE DA RISCOPRIRE

    Nellambito del progettoStaglieno 2000 Comune diGenova e Universit hanno creatola Scuola di Restauro Lapideo perqualicare personale altamentepreparato per lo studio,la conservazione e il restaurodei monumenti funebrie non solo.

    VISITE GUIDATEIl Comune di Genova organizzacon cadenza di un week-end almese delle visite guidate gratuiteper conoscere il Cimitero diStaglieno in compagnia di unaguida esperta. Le visite partonodalla statua della Fede ai piedi delPantheon e si svolgono anche incaso di pioggia.Per informazioni su giorni e orari:Direzione Servizi CiviciTel. 010/55 76 874 / 909;e-mail: [email protected]

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    Viale Fede

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    Viale Fede Viale Centrale Semicircolare

    Piazzale Resasco

    P ar t i gi ani

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    CameraMortuaria

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    TempioProtestante

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    Campi Radiali

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    Crematorio

    Via Bobbio

    Via Superiore del Veilino

    Via PiacenzaCentro Citt Molassana

    Ponte Giulio Monteverde

    Bus12 14 34 48.

    G a l l e r i a M o n t i n o

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    Porticato Sup. a Ponente Porticato Sup. a Levante

    Pantheon

    Rampa a Ponente Rampa a Levante

    Rampa arconi a Levante

    Campo delle Rose

    Rampa arconi a Ponente V i a l e

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    PiazzaleS. Olcese

    Viale Perrone

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    Viale Mosto

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    NuovoTempio Cinerario

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    Torrente Bisagno

    Entrataa Ponente

    Entrataa Levante

    Entrata Principale

    Chiesadi San Bartolomeo

    Apostolodi Staglieno

    ItinerarioStorico - Artistico

    Itinerario del Veilino

    Varianti allItinerario del Veilino

    Raccordo con itinerariodel Boschetto Irregolare

    Itinerario dalBoschetto Irregolare al Campo dei Mille eal Campo delle Rose

    Itinerariodel Boschetto Irregolare

    Fermata Autobus

    PiazzaleTrento e Trieste

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    CampoMilitare

    Sacrarioai caduti

    CappellaRaggio

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    ITINERARIO STORICO-ARTISTICO

    La Tomba Pellegrini, scolpita da D. Carlinel 1888, abbina il tema della famigliae quello della carit per i poveri:resterete impressionati dalla cura concui sono rappresentati il povero, labimba e i loro vestiti. La Tomba DaCosta, opera di S. Saccomanno del1877, esemplica il dolore privato: unglio d lultimo saluto al padre e loscultore descrive minuziosamente anchela veste da camera e le pantofole deldefunto; la Tomba Botto (1871), e laTomba Tagliaferri (1866), entrambe diG. Benetti, invece, ben rappresentanolimportanza che la societ riconoscevaalluomo nella sua professione. Verso il fondo di questo primo braccio,fermatevi ad ammirare la Tomba Sibilla,eseguita da Carlo Rubatto nel 1852: sitratta di unimponente composizione diarchitettura classica e tratti romantici,caratterizzata da una gura femminilepiangente. Degne di nota, di fronte ea anco, due tombe scolpite da Santo Varni: la Tomba Chighizola, del 1852,e la Tomba Petrusati, del 1855. Diconcezione classicheggiante la secondacon il sarcofago decorato a bassorilievocon una scena di dolore attorno alla

    da sinistra:Tomba Pellegrini,Tomba Monticelli,Tomba Sibillasotto:TombaCampodonico

    defunta, mentre pi improntata al

    Romanticismo la prima, con un angelocolto nellatto di scrivere. Seguite ilporticato svoltando a destra e superatela monumentale Tomba De Asarta,scolpita dal Varni nel 1879, e la TombaPolleri di G.B. Cevasco del 1851 che fuuna delle prime due ad essere sistematanel braccio occidentale di Staglieno.

    La venditrice di nocciolineSul lato sinistro, alla base dello scaloneinterno che porta al Porticato Superiore,incontrerete uno dei monumentipi noti: la Tomba di CaterinaCampodonico, soprannominata lavenditrice di noccioline. Come appareevidente dalla rappresentazione,ma anche dichiarato nellepigrafein dialetto genovese, recitata inprima persona, si tratta di una donnadel popolo che impieg il denaroguadagnato vendendo ciambelle enoccioline per far scolpire, ancora invita, il proprio monumento funebreda uno degli scultori prediletti dallaborghesia, Lorenzo Orengo (1881).Questo monumento si inserisceperfettamente nel contesto dellepocae lo rappresenta, con il suo realismo,nel migliore dei modi: cos come i ricchiborghesi si fanno ritrarre con i simboli

    del lavoro che ne hanno determinato

    il successo e lascesa sociale (ancore,caducei, ingranaggi, libri), anche lavenditrice ambulante si fa ritrarre conle sue merci. Da notare la cura con cuiOrengo ha riproposto labbigliamentotipico della donna, con frange e pizzi,la sua acconciatura e le mani nodosee vecchie che stringono ciambelle ecollane di noccioline. Uscite dal porticoe percorrete, tenendo la sinistra, lerampe che salgono verso il Pantheon.Una volta in cima, avviatevi sottoal Porticato Superiorea Ponente che vitroverete davanti.

    Il Porticato Superiorea PonenteIl primo monumentoche incontrate laTomba Pienovi,scolpita da G.B. Villa nel 1879. Inquesta scultura ben presente iltema ricorrentedella pietas :la moglie china sul lettodi mortedel marito e

    Questo itinerario unapasseggiata attraverso il nucleooriginario del Cimitero, coscome fu concepito da Barabinoe Resasco.

    La partenza ideale sarebbe dallingressocentrale su piazzale Resasco, maessendo questo aperto solo neine settimana e nei festivi, si partedallingresso a ponente. Imboccate adestra il passaggio coperto attraversoquello che fu il primo muro perimetraledella Necropoli e raggiungete ilPorticato Inferiore a Ponente, le cuiarcate si affacciano sui campi del grandequadrangolo barabiniano.Resterete subito impressionatidallaffollarsi di sculture che vi accoglie:in corrispondenza di ogni nicchione, diogni pilastro e di ogni arco se ne trovanouna o pi. Tenete la sinistra e cominciateil vostro percorso in senso orario.Passando, osservate a destra la TombaMonticelli, di impianto classico, scolpitada G.B. Cevasco nel 1863, e poi sullasinistra alcuni esempi del Realismoportato al suo apice.

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    solleva il lenzuolo, con un gesto che

    non sappiamo se volto a coprireluomo appena spirato o a scoprirloper poterlo guardare unultima volta.Anche qui, come in alcuni casi delPorticato Inferiore, ci troviamo agliestremi del Realismo di ne Ottocentoche tanto piacque ai Genovesi: ognidettaglio curato, dallabbigliamentoallambientazione. Si sono ormaiabbandonati i ltri del Classicismo e lamorte viene rappresentata in una dellesue forme pi vere e dure.Pochi passi pi avanti, si trova la TombaDufour, eseguita tra il 1859 e il 1865,che si distingue per la sua particolarit.Lo scultore Santo Varni in questo casoha scelto uno schema rinascimentale,ponendo la statua del defuntosu un

    introduce il tema della naturalezza e

    del realismo, rafgurando due guredai tratti moderni: la vedova, in abiticontemporanei ma scalza, in uno statodi profonda sofferenza e sta seduta suigradini afancata da unaltra gura inpiedi che personica il dolore. In alto, acoronamento, rappresentata una delleguarigioni di Ges.Di fronte, sotto larcata, si trova la TombaRolla, scolpita dal toscano G. Isola nel1865: una donna giace su un sarcofagodi impronta rinascimentale con temioreali, in una posa quasi dormiente e inuna dimensione atemporale.Seguendo landamento del porticato,che curva a destra, si raggiunge un altromonumento funerario scolpito dal Varninel 1864, la Tomba Bracelli Spinola.Una gura che rappresenta laFede sormonta il sarcofago (di gustosquisitamente neoclassico) ed circondata da due allegorie: ilSonnoEterno (riconoscibile dalla corona di semidi papavero e il cerchio) e laSperanza (che guarda la fede e tiene lancora).Allaspetto pi concreto e reale dellamorte riservato solo il bassorilievo sulfronte del monumento, che rafgura ladefunta circondata dai parenti.Sullo stesso lato, si incontra la TombaRaggio, ad opera di Augusto Rivalta e

    sarcofago posto su un basamento

    decorato, allinterno di una nicchiadi gusto quattrocentesco. Sololabbigliamento del defunto, una vesteda camera, consente di ambientarlo aisuoi giorni.A seguire, sul lato sinistro, la TombaPignone Avanzini, scolpita da GiuseppeBenetti nel 1867. Lartista precorre itempi offrendo, sotto unimpostazionearchitettonica tradizionale, unarappresentazione della morte chesi distacca dalla concezione classicamostrandola nel suo aspetto crudo edrammatico. Nel ventennio successivosar uno dei temi ricorrenti chedenoteranno il cosiddetto RealismoBorghese. Una donna giace, priva di

    vita, su unadormeuse ottocentesca,coperta da un coprilettoscomposto, e il suo viso segnatodalla malattia e da una lunga

    sofferenza.Dello stesso autore la Tomba

    Gatti, scolpita nel 1875.Anche qui, sullo sfondo diun impianto tradizionale

    (la porta di unacappella, simbolodel passaggio dalla

    vita terrena a quellaultraterrena), Benetti

    da sinistra:Tomba Dufour,Tomba PignoneAvanzini,Tomba Gattisotto:Tomba Pienovi

    datata 1872. impressionante come

    lo scultore riesca a rappresentare inmodo realistico e coinvolgente il quadrofamiliare e lambientazione borghese:il defunto sul letto e nella stanza sonoi due gli e cinque donne, di cui una seduta su una poltrona. un quadroiperrealistico, dove la cura dei dettaglinon relativa solo allarredo e agliabiti, ma anche alla riproduzione dellesensazioni e dei sentimenti provati daipersonaggi, con una cura maniacale dimani e volti.Continuando il percorso in senso orario,vi verr spontaneo fermarvi davantiallangelo della Tomba Oneto, scolpitada Giulio Monteverde nel 1882. Su unosfondo sobrio, mosso solo dalla presenzadel sarcofago lineare e dal bassorilievodi una croce, la scultura esprime tuttalinquietudine che si cominciava a sentirea ne secolo nei confronti della vita,della morte e dellincertezza dellal dil. Langelo, in una posa quasi sensuale,regge la tromba che annuncer ilgiudizio, senza consolare n daresperanza, ma con uno sguardo assortoo lontano. Questo tema riscuoter ungrande successo sia a Staglieno siaoltre conne e oltre oceano, dove verrriproposto e rielaborato. Verso la ne del porticato si trovano due

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    architetti Barabino e Resasco, politici

    come De Ferrari, Ricci e Bensa o scrittoricome Barrili e poeti come Sanguineti.Lungo il muro perimetrale sono dispostiquattro altari ancheggiati ciascuno dadue statue di personaggi biblici, scolpiteda vari artisti tra il 1876 e il 1878. Laltarecentrale, sotto la lanterna in vetro, circondato da una balaustra neoclassicain marmo bianco che sorregge ottoimponenti candelabri in bronzo, mentrela statua del Cristo Benedicente che losovrasta (del 1925) opera di FrancescoMessina. Uscite ora dal Pantheon.Qui potete decidere se terminare ilvostro tour e quindi tornare allingressoscendendo la scala monumentale, o secontinuare la visita dei porticati a levante.

    Il Porticato Superiore a LevantePer raggiungere il porticato a levanteattraversate il campo alla destra delPantheon; noterete tra i cipressi laTomba Lavarello, scolpita da Brizzolaranel 1926, che rappresenta il defuntocircondato da alcune gure dolenti,quasi fuse in un tuttuno, e due bambini.Giunti sotto il porticato, la prima tombaalla vostra destra quella della FamigliaMontarsolo, che vi colpir per linsolitarappresentazione: Chronos (il tempo)sta gettando un masso, quasi nellatto

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    da sinistra:Tomba Raggio,esterno ed internodel Pantheonsotto:Tomba Oneto

    presente la famiglia e il defunto, vestito

    con una tunica, viene abbracciato da unangelo che gli indica che il momento diandare verso il cielo e la vita eterna.La Tomba Rivara, invece, scolpita daG.B. Villa nel 1896, ancora ben saldanelliperrealismo che caratterizz lascultura funeraria della borghesia dallane degli anni Sessanta. Il defunto,che giace su un sarcofago, si spentovegliato dai familiari che vengonofedelmente ritratti, con una dovizia diparticolari che sora lossessione. Villa sidistacca dal vecchio modello estraendola scena dallambientazione borghesepresente ad esempio nella TombaRaggio, ma reintroduce il motivo classicodel sarcofago rinascimentale e quelloreligioso della Vergine Consolatrice.Tornate ora sui vostri passi e lasciate ilporticato, dirigendovi verso il Pantheon.

    Pantheon Vi trovate di fronte al tempio dellamemoria collettiva dei Genovesi.Ledicio, gi ideato nella primaversione del progetto della necropoli daBarabino in forma piramidale e mutatodal Resasco ispirandosi al Pantheon diRoma, doveva nascere come Cappelladei Suffragi. Con lattuazione delprogetto, la struttura assunse un ruolo

    ITINERARIO STORICO ARTISTICO

    centrale nellimpianto scenico globale,

    sia per la posizione centrale e difronte allingresso principale, sia per lamonumentalit che sovrasta le imponentigallerie laterali.I Padri del Comune decisero di destinarloa luogo di sepoltura dei benemeritie cos il Pantheon divenne, al pari diquello di Roma e di quello di Parigi, unFamedio, il luogo della riconoscenzada parte della Patria ai gli che lediedero lustro, come recita la scritta trail timpano e larchitrave sorretti da seicolonne doriche in marmo bianco:Deodomus claris memoria Genuensibus (Tempio dedicato a Dio e alla memoriadei Genovesi illustri). Dal pronao viimpressioner il colpo docchio suicampi e sulle gallerie inferiori, dominatidallimponente scala e dalle statuedei profeti Giobbe e Geremia. Entrateattraverso il grande portale in bronzoper osservare linterno delledicio,caratterizzato da una pianta circolarerivestita in marmi policromi, da sedicicolonne ioniche in marmo nero, e dallacopertura a cupola schiacciata decorataa cassettoni con rosoni e cornici instucco. Percorrendo il corridoio esternopotrete notare a pavimento le lapidi deipersonaggi illustri qui sepolti: personaggirisorgimentali come Bixio e Canzio, gli

    tombe, una precedente di ventuno anni

    la Tomba Oneto e laltra posteriore diquattordici che possono far ben capirela modernit e la novit introdotte daMonteverde, ma non sposate da tuttigli artisti contemporanei. Nella TombaGambaro (G.B. Cevasco, 1861) saldo ilmodello del monumento funebre aulico.

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    inutilmente di sfuggire alla morte in una

    sorta di danza macabra ed eterna.Notate com forte il contrasto conla Tomba Patrone, scolpita dal Varnidiciassette anni prima: davanti ad unacappella sormontata da un sarcofagocon due allegorie, stanno una donnaaddolorata seduta sui gradini con duebambini e un angelo in piedi che leindica il cielo e quindi la via dellaVitaEterna in un gesto carico di speranzae di signicato. Il contrasto ancorapi forte con la Tomba Rossi, scolpitada G. Benetti nel 1878, sul modellodel monumento funebre di Cristina

    dAustria del Canova: si esasperalimpianto classico riproponendo unapiramide con un ingresso in bronzo,davanti al quale una giovane donnaaccompagna una pi anziana,la defunta, e aggiungendovi gli

    elementi propri del Realismo, checoinvolgono persino langelo

    seduto a destra della tomba,che sembra parteciparea quel momento conla sua espressione

    quasi malinconica eaddolorata.Sullangolo con lagalleria, notate lapiccola scultura

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    di voler demolire una cappella che pare

    scavata nella roccia, sormontata daunallegoria delleVirt.Subito dopo si trova la TombaCelle realizzata in bronzo da GiulioMonteverde nel 1893. Questopera molto nota per la forza del suomessaggio: una gura macabra e rigida,spettrale, afferra per i polsi una giovanedonna abbandonata dalle forze ma inuna posa sensuale che cerca di sottrarsialla sua presaed entrambesono avvoltein uno stessovelo che lefascia. lallegoriadellaVita che cerca

    ITINERARIO STORICO ARTISTICO

    che poggia sul basamento ellittico: la

    Tomba di Giuditta Varni (1873), mogliedello scultore. Lopera si ispira alla TombaParadis da lui scolpita nel 1865 e collocatanel Porticato Superiore a Ponente:entrambe rafgurano una fanciulla con ilsuo cagnolino, simbolo dellaFedelt .Di fronte a voi si trova ora la TombaPallavicino, scolpita da Rivalta nel 1883per celebrare la nobile famiglia genovese.Lopera, nella sua monumentalit, abbinaarchitettura e scultura: sullo sfondo diuna cappella neoquattrocentesca, con isimboli della morte (le civette), tralci divegetazione e le insegne nobiliari dellafamiglia; un angelo fa da guardia allaporta mentre in alto una donna seduta assorta in preghiera. Poco oltre, sottouna delle arcate a sinistra, notate lacomposta disperazione espressa nellaTomba Ammirato, scolpita da EdoardoDe Albertis nel 1917: non vediamo ilvolto di questa donna chinata in avantie con i capelli che le cadono oltre leginocchia, ma latteggiamento ci fa capiree condividere il suo sentimento.A met del porticato, sulla destra, siincontra la Tomba Ratto, scolpita daLorenzo Orengo nel 1890, che abbinaRealismo e Classicismo: rafgura ildefunto nelle vesti della sua professione(indossa la toga da avvocato) su un

    basamento che riporta i simboli della

    vita e della morte (lalfa e lomega) maanche quelli del diritto (bilancia e tavoledella legge); contemporaneamente neesalta il ruolo di benefattore, ponendosugli scalini le statue di una donna e diuna bambina evidentemente povere, maanche un angelo che regge uno scudocon le parole Sola nobilitas virtus .La tomba successiva, realizzata perla Famiglia Montanari da G.B. Villanel 1888, riprende il modello dellaTomba Pallavicino, collocando lascena sullo sfondo di una cappellaneoquattrocentesca dedicata allaSanta Croce, ma restando, a differenzadellopera del Rivalta, pi legataal Realismo: una donna alimenta ilcandelabro con lolio contenuto in unvaso. Villa in questopera rinforza il climadi mistero che gi aveva affrontato nellaTomba Pienovi nel 1879 e si spinge no alSimbolismo, di cui la scena interamentepervasa: la amma come simbolo delricordo eterno dei defunti, il candelabro asette bracci come punto di collegamentotra cristianit ed ebraismo, la palma elulivo simboli di gloria e pace.Lasciate ora il porticato e scendete lungole rampe tenendo sempre la sinistra,no a raggiungere il Porticato Inferiore aLevante.

    da sinistra:Tomba Celle,Tomba Ratto,Tomba Montanarisotto:Tomba Patrone

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    da sinistra:Tomba Queirolo,Tomba Orsini,Tomba Crocesotto:Tomba Ribaudo

    ITINERARIO STORICO ARTISTICO

    Proseguite lungo il portico e portatevi

    verso il fondo e sulla vostra sinistraosservate tre opere quasi in successione.Le prime due sono apertamentesimboliste, pur nella cura del dettaglio:una la Tomba Croce, scolpita daGiacomo Moreno nel 1889, che

    rappresenta un angelo nellatto di

    schiudere un sarcofago, mentre conun gesto indica la via verso ilPadreEterno ; laltra la Tomba Carpaneto,scolpita da Giovanni Scanzi nel 1886,che rappresenta un angelo nellattodi ammainare le vele di un vascello,

    Porticato Inferiore a Levante

    Gi dai primi monumenti che siincontrano in questa parte delporticato, ci si rende conto di come cisi trovi davanti ad opere di artisti cheinterpretano i nuovi sentimenti cheaforano nella borghesia di ne 800 einizio 900. Per lo pi, infatti, le sculturequi posizionate risalgono allultimodecennio del XIX secolo e ai primidecenni del XX e nella maggior parte deicasi, sembrano ormai lontani i modellidel Neoclassicismo e del Realismo.Subito a sinistra vi colpir per il suogigantismo la Tomba Lavarello,scolpita da Demetrio Paernio nel1914 e ultima sua opera, in cui sposadenitivamente il Simbolismo: unaragazza (laVita) osserva un teschio (laMorte ) in una sorta di muto dialogo. Sullato opposto, poco oltre, notate la primadi una serie di cinque tombe realizzatetra il 1914 e il 1916 dallo scultore GiacintoPasciuti per la Famiglia Rebora: in questeopere, simili e di impronta chiaramenteliberty, le gure dolenti sembrano usciredalla pietra sgrossata in una sorta dinon nito che vuole lasciare pi spazioalle emozioni che alla forma.La Tomba Canessa (Pittaluga, 1893),qualche passo pi avanti sulla sinistra,ripropone invece il modello della Tomba

    Oneto di Monteverde, segno che a

    undici anni di distanza linuenza dettatadalla sua innovativit era ancora forte.In fondo a questo ramo del porticatosvoltate a destra e osservate subitosulla vostra sinistra la Tomba Queirolo,scolpita da G. Navone nel 1901. unascultura estremamente innovativa perlepoca: la morte viene rappresentata inmodo macabro e crudo: uno scheletro indecomposizione in cui si notano ancoraalcuni brandelli di carne. Ma il signicatodi questo complesso gruppo scultoreova cercato nellepitafo: Fulminata lamorte: eterno impera il regno della vita.Per contro, la Tomba Pietrafraccia,sempre di Navone ma di otto anniposteriore, affronta un altro tema pisobrio e pi legato alla religione, cheebbe un discreto successo in quelperiodo: il matrimonio mistico.Una sosta merita sicuramente la secondaopera di Leonardo Bistol a Staglieno,la Tomba Orsini, scolpita nel 1906.La concezione simbolista della morteraggiunge qui il suo apice, vedendoinsieme una serie di allegorie laicheriunite intorno alla croce, unico simboloreligioso: ilPensiero , lAmore Filiale ,la Giovinezza , lInfanzia , ilDolore ,la Maternit , laFede e ilLavoro (da sinistra a destra).

    TOMBA RIBAUDO E TOMBA CAPRILE(PORTICATO SEMICIRCOLARE)Deviate un momento dal vostro percorsolungo i porticati e seguite, dopo laTomba Orsini, il passaggio a sinistra, chevi porter nello spazio delimitato dalPorticato Semicircolare. Percorrete tutto iltratto del porticato trasversale a destra e,in fondo, troverete due monumentiinteressanti.La Tomba Ribaudo, opera di OnoratoToso del 1910, un tipico esempio dellacultura decadente e simbolista: unangelo sdraiato in un atteggiamento di

    disperazione e quasi di resadavanti allineluttabilit

    della morte, sopra ad un sarcofagodecorato con simboli egizi, segno delmistero, ma anche di una cultura pilaica. Di fronte, la Tomba Caprile, scolpitada E. De Albertis nel 1924, si spiega dasola attraverso lepitafo che vi inciso:Sceser le Grazie a visitar la tomba di chif il bene e linor damore. Su unosfondo di marmo nero, risaltano le tregure in marmo bianco, unite da un veloche le fascia durante una danza da cui

    traspare un sentimento allimite dellangoscia arichiamare il rimpiantodella giovinezza.

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    su richiesta del committente, una sua

    opera del 1872 (Tomba Castello) aventead oggetto il tema dellelevazionedellanima verso il cielo. Di fronte, quasiin aperto contrasto, la cruda e realistaTomba Queirolo, che rappresenta unangelo seduto su una culla in vimini conil lenzuolo scomposto, che regge inbraccio un bimbo morto.

    Porticato Inferiore a PonenteAttraversato il Viale della Fede,proseguite sotto il porticato. Subito allavostra destra, troverete la Tomba PietroBadaracco, che fonde i simboli classici (laporta e la clessidra alata) con il Realismo(la descrizione della donna che bussa allaporta).Sul lato opposto la Tomba Podest,costruita per i coniugi che sonorafgurati in piedi, ciascuno davanti allapropria cappella. Lo scultore D. Carli inquestopera del 1892 ancora legatoalla tradizione classica per limpostazionearchitettonica, mentre la rafgurazionedei committenti iperrealistica, masi pu notare come ci si trovi gi alleporte del Simbolismo, per il modo in cuirielabora il messaggio.Altre sculture degne di nota in questotratto sono la Tomba Drago (a destra),che ritrae un uomo addolorato, con il

    questo probabilmente il segno del

    gusto ancora incerto delle famigliecommittenti nellultimo decennio del XIXsecolo, in unalternanza tra ricerca delnuovo e legame con la tradizione.Proseguendo, svoltato langolo versodestra, notate la Tomba Pastorini(Navone, 1902) che propone il tema dellabenecenza, molto caro ai Genovesi e laTomba De Barbieri (L. Brizzolara, 1918)in cui una donna sensuale coperta daun velo sollevata in volo e rappresentalanima che va verso Dio.Una sosta merita sul lato destro laTomba Delmas, opera simbolista diLuigi Orengo del 1909, scolpita per unaragazza morta a 25 anni in un incidentestradale. La scultura composta dadue gure: un uomo vigoroso nudo,seduto, sorregge una donna seminudabaciandole il capo e tenendola strettaa s, in una sorta di malinconico ultimosaluto che amplica la carica drammatica

    di tutta lopera.Poco pi avanti, doveil porticato incrocia il

    Viale della Fede, si trovala Tomba Parpaglioni

    (Federico Fabiani, 1884),ancora immersa nello stile

    romantico. Lo scultoreripropose rielaborandola,

    simbolo della vita giunta al suo ultimo

    porto. Deffetto la frase qui incisa, checolp anche lImperatrice Sissi dAustriadurante la sua visita: Avventurato chi nel

    mare della vita ebbe nocchiero s do.La terza, la Tomba Piccollo (G.

    Moreno, 1891), puressendo posteriore,

    mantiene uno sfondodi impostazioneclassica, mentre la

    scena tipica delRealismo.

    cappello in mano e appoggiato a un

    muro, e la Tomba Casella (a sinistra),dove si raggiunge uno dei massimipunti dellIperrealismo: una donnatiene in braccio una bambina che bacialimmagine del padre defunto scolpitasulla tomba; ogni gura della scena descritta nei minimi particolari.Sullo stesso lato, poco pi avanti, laTomba Gnecco, scolpita da AntonioRota nel 1882. Lo scultore genoveseusa in questopera il marmo bianco e ilbronzo e, nella ricerca della concretezzatipica del Realismo di ne 800, nonsi limita a ritrarre fedelmente le gurerappresentate ma si spinge no a creareun vero impianto narrativo. Lanimadella madre dei due ragazzi si alza involo e un angelo indica il cielo, luogodove tutti si ricongiungeranno. Inalto quattro cherubini sono pronti adaccogliere lanima: sono i quattro gliche premorirono alla madre.Passando oltre, notate come nellaTomba G.B. Badaracco (G. Moreno,1878), lo scultore abbia voluto esasperarela ricerca della realt, soffermandosi ascolpire addirittura le lacrime sul voltodella donna che piange il marito.Di seguito, si trovano tre tombe, tuttededicate alla Famiglia Piaggio, marealizzate in tempi diversi da artisti diversi

    da sinistra:Tomba Pastorini,Tomba PietroBadaracco,Tomba Gneccosotto:Tomba Carpaneto

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    da sinistra:TombaDa Passano,Tomba Erba,Tomba Galli nosotto:Tomba Amerigo

    Sullo stesso lato, seguono due opere di

    G. Moreno, esempi di come lo scultorefosse molto legato al Realismo Borghesedegli anni 80 e 90 del XIX secolo, maricercasse anche la rappresentazionedegli aspetti pi intimistici legati allamorte e alla sofferenza.Cos, la Tomba Amerigo (1890)rappresenta il compianto per il defuntonel suo ruolo sociale di benefattoree ai piedi del piedistallo con il bustoche lo rafgura stanno, infatti, un ciecoe unorfanella ritratti con dovizia diparticolari. La Tomba Gallino (1894), invece rivolta al compianto privato chenon pi rappresentato nel momentodel trapasso, ma in un ricordo posterioreche avviene gi sul sepolcro. Moreno sisofferma sulla descrizione iperrealisticadei familiari, non solo nellaspettoesteriore, ma cercando di cogliere anchelanimo di ciascuno di essi.Tornando verso il punto da cui avetecominciato il vostro itinerario, notatela Tomba Taliacarne, una delle operedi Santo Varni pi improntate alNeoclassicismo (1868). Sono presenti isimboli classici della morte, la clessidrae la civetta, oltre alla colonna spezzata,simbolo della caducit della vita edelle cose terrene, e allallegoria dellaFede che abbraccia il monumento,

    La morte un passaggio, nellattesa del

    Giorno del Giudizio e della Resurrezione,che rimangono, per, solo unaspettativaumana.Particolarmente struggente per ilsignicato intrinseco la Tomba DaPassano, scolpita da P. Costa nel 1870e posizionata in una delle ultime arcateprima di svoltare langolo a destra.Lo scultore rafgura su un letto disfattouna giovane donna viva, nellatto diafferrare una mano, in modo dolce equasi supplichevole, ad unaltra donnache, in piedi davanti a lei, indica il cielo.Lopera dedicata ad una donna mortapoco prima delle nozze, nel ore dellagiovinezza, e per questo Costa lhaimmortalata come se chiedesse ancoradel tempo.Svoltate langolo e notate alla vostrasinistra laustera Tomba Erba, altraopera di Saccomanno del 1883. Quilautore si evoluto ancora rispettoalla rappresentazione diChronos nellaTomba Piaggio e ne traspare tutto ilpessimismo; la donna addormentata equasi sensuale, riporta la morte in unavisione ancor pi laica e misteriosa,distante anche dal concetto dellattesadel Giudizio Universale: i semi dipapavero rappresentano infatti il sonnoeterno e leterno oblio.

    a sottolineare il contrasto tra le

    cose materiali e quelle superiori eimperiture.Chiude questo tratto del porticato laTomba Priaro (1880), in cui DemetrioPaernio concilia il ricordo pubblicoe privato del defunto: in alto rappresentato nelle vesti di avvocatoe grande oratore, mentre in basso lamoglie addolorata prega per lui conun breviario in mano.Per uscire, svoltate a sinistra e lasciateil portico, vi troverete di nuovo difronte allingresso di ponente delCimitero.

    e ben rappresentano il mutare dellarte

    in coincidenza del mutare del rapportodella societ borghese con la morte.In quella scolpita da Benetti nel1873 per Giovanni Battista Piaggio,svetta unimponente architetturaneoquattrocentesca, ma i messaggisono afdati alla lunetta in alto, dovesono collocati i simboli professionaliche distinguevano larmatore e quindi ilsuo ruolo sociale, e alla realistica guradolente colta nellatto di uscire dallacappella con un libro di preghiere inmano ed evidentemente provata sia nelsico sia nello spirito.La seconda tomba, quella di RoccoPiaggio, comincia a segnare il distaccodai concetti della pietas e del ricordo siapubblico sia privato del defunto:un angelo con la tromba indica cheil Giorno del Giudizio arrivato, mentreil sepolcro scoperto signica che laResurrezione dei morti si realizzata.Pi in l si spinge la terza tomba, scolpitada Saccomanno nel 1877.La rappresentazione diChronos , iltempo, come un vecchio alato seduto suun sarcofago con le braccia conserte e inun atteggiamento inquietante di attesa,non lascia spazio ad alcuna speranza enon presente nessun simbolo chepossa dare conforto.

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    ITINERARIO DELLA VALLE DEL VEILINO

    Il Cimitero di Staglieno, oltread essere un luogo doveammirare larte scultorea degliultimi due secoli, anche unparco della memoria: perquesto il secondo itinerario pi panoramico, come unapasseggiata che si inoltra tragallerie, monumenti e memorialilungo la valle del torrente Veilino

    e salendo lungo il fianco dellacollina.

    per la statua di unCristo Crocisso , ma

    senza croce appunto, e la frase in latinoCrux abest Christus adest (La croce nonc ma Cristo c).Percorrendo il viale dei memoriali,vi siete ormai avvicinati al PorticatoMontino, edificato nei primi decennidel 900 come espansione a ponentedel progetto del Resasco e i cuinicchioni furono subito acquistati edecorati dalle importanti famigliedellemergente borghesia mercantile eimprenditoriale genovese. Sotto questiportici, molte sono le forme darte chesi affiancano, alcune pi riecheggiantigli stili del passato, altre gi rivolte allamodernit di inizio secolo. Lungo ilbraccio destro spiccano alcune tombesevere e composte, come la TombaInga - dove due angeli statici, in piedisu un sarcofago nero, reggono unaltro sarcofago poggiato sulle testechine e sulle ali chiuse. Tipiche deltardo Dco sono la Tomba Scorza -scolpita da E. De Albertis nel 1931 eche, sul modello della Tomba Capriledel 1924, rappresenta tre figure quasistilizzate, riecheggianti le grazie delCanova, ma in un aspetto dolente - ela Tomba Perani (1927) dello stessoautore. Tipicamente novecentesca invece la Tomba Coppa, del 1930,

    da sinistra: Viale agli Eroicaduti in tuttele Guerre,Cimitero Ebraico,Tomba Scorzasotto a sinistra:Monumentoai Bersaglieri

    Il percorso comincia dallingresso aponente della Necropoli, nel vialeintitolato agli Eroi Caduti in Guerra.Seguendo la strada che curva a sinistrapotrete notare i numerosi monumentidedicati dalla Patria riconoscente ai suoigli morti per difenderla o darle lustro. Vi sono statue e lapidi che ricordanoi corpi dellEsercito: lAeronautica, laPolizia, la Guardia di Finanza, i Carabinieri,i Bersaglieri, i Vigili del Fuoco e pocooltre tre monumenti forse pi suggestividi altri: i due ai caduti in Russia e quello aicaduti dispersi e pertanto senza una croceche li ricordi. Questultimo riconoscibile

    MEMORIA EBRAICANascosto dal Tempio Laico, vi lingresso al Reparto Israeliticoossia lantico Cimitero Ebraico chefu ideato gi in fase di progettazionedella Necropoli. Gli Ebrei, infatti,gi da alcuni secoli prima dellacostruzione di Staglieno ebbero unloro cimitero: in zona Portello noal 1705, poi in Castelletto per circaun secolo e quindi qui dal 1886,come ricorda una lapide. Sulle paretidellingresso coperto, edicato sullostile mediorientale, sono collocate tregrandi lapidi in marmo che ricordanoi deportati dai nazisti e morti inGermania. Ci si affaccia quindi suquello che sembra un giardinoincolto, circondato da un muro,dove le tombe, ispirate alla massimasemplicit e recantiscritte in ebraico eitaliano, sonoper lo pi dine 800 einizio 900,addossate leune alle altree coperte divegetazionespontanea.

    FOTO DEPOCAA destra del Cimitero Ebraico si apreun altro ingresso dellarea riservataai protestanti. Appena varcato ilcancello, a sinistra, si trova la tombadi Alfred Noack, rafgurato in unbronzo che decora la sua lapide.Noack stato un famoso fotografodel XIX secolo e contribu gi alloraa rendere immortale Staglienocon i suoi scatti artistici cheritraevano le tombe pi bellee suggestive.

    24 25ITINERARIO DELLA VALLE DEL VEILINO

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    sinistra, quasi nascosta alla vista, c la

    Cappella della famiglia De Andr. Quiriposa il famoso cantautore genovesescomparso nel 1999 e la sua tomba meta di pellegrinaggio dei suoinumerosi fans. Anche senza leggere ilcognome, riconoscerete questo luogoperch allinterno sono conservatiuna chitarra del cantautore e qualchesimbolo del Genoa (la sua squadra delcuore), mentre spesso qualche accanitofumatore come lui lascia sulla soglia unpacchetto di sigarette.

    Il Porticato SantAntoninoContinuando a camminare lungo ilviale, passate sotto agli archi dellanticoacquedotto e subito dopo il pilastroalla vostra sinistra imboccate il viale chevi condurr al Porticato SantAntonino.Si tratta dellultimo ampliamentomonumentale realizzato a Staglieno,su progetto dellArchitetto MicheleFenati. Cominciato nel 1937 mainaugurato solo nel 1955, vi colpirimmediatamente per la sua ampiezzae luminosit, segno palese del notevoledistacco dalle altre gallerie e porticati:le ampie arcate e i monumenti quiospitati sono contraddistinti da unostile pi sobrio oltre che da soggettipi marcatamente religiosi che

    da sinistra:Tomba Coppa,Tomba Dolcino,CappellaDe Andrsotto:Tomba Govi

    dove si nota luso di materiali molto

    differenti e il distacco dalla sobriet delmarmo bianco: due figure in bronzo,una dolente e un angelo pensoso,sono appoggiati ad un sarcofagoin marmo e sullo sfondo il mosaicorappresenta in toni brillanti (rosa,oro, azzurro) un paesaggio. Lungoil braccio sinistro, notate la TombaIsolabella (Baroni, 1930) con il suo stilemoderno e struggente: lo scultore haraffigurato, in una corsa quasi sospesa,la bimba cui il monumento dedicato.Sorprendentemente solenne e austera la Tomba Homberger, in marmo nero,raffigurante un organo.Di seguito, spicca per il suo legamealla tradizione classica e alla scuola diSanto Varni la Tomba Dolcino (Gaggero,1918) che raffigura laFede; , invece,liberty la Tomba Ivaldi dove una donna,coperta da un velo che ne lasciaintravedere le forme sensuali, tende lebraccia al cielo circondata da fanciulledolenti. Sul fondo della galleria,svoltando a sinistra, molte tombe vistupiranno per il loro gigantismo,fenomeno diffusosi allinizio del XXsecolo.Oltrepassato il fornice centrale dellaGalleria, ci si avvia lungo il VialeInferiore Veilino; al suo principio, sulla

    ACQUEDOTTO STORICOLAcquedotto Storico unastruttura che ha le sue origini circaduemila anni fa, quando i Romanicostruirono le prime condotteidriche per portare lacqua dalla ValBisagno ai moli dellodierno PortoAntico. Nei secoli lopera statamodicata e ampliata, arrivandooltre i conni della citt. La parteche si nota oggi allinterno delCimitero di Staglieno, il ponte-sifone sul Veilino, quella piimponente e meglio conservata:il ponte lungo 380 m e la partecentrale poggia su nove arcatecon piloni in pietra e archi inmattoni. Questo fu realizzato primadellapprovazione del progetto delCimitero Monumentale, tra il 1837e il 1840, sulla base di unidea deglistessi progettisti: Carlo Barabinoe G.B. Resasco che, sfruttandola teoria dei vasi comunicanti,riuscirono a far superare il profondoavvallamento tra le colline.

    hanno sostituito le rappresentazioni

    allegoriche o quelle realistiche deicommittenti.Una delle figure pi ricorrenti, infatti, Cristo.Notate, ad esempio, la TombaBibolini in ardesia e bronzo (opera diA. Barabino), la Tomba Peschiera inardesia e marmo (opera di Galletti del1957) e la Tomba Conti in marmo verdee granito (opera di Garaventa del 1963).Raggiunto il centro del porticatoa semicerchio, troverete a destradella scala la tomba di uno dei pigrandi attori dialettali del Novecento,Gilberto Govi, che commission il suomonumento allo scultore Guido Gallettinel 1963, tre anni prima di morire. una tomba facile da riconoscerepoich riporta i segni distintivi delteatro: le maschere della commedia edella tragedia greca appoggiate su unsarcofago in marmo nero.

    ITINERARIO DELLA VALLE DEL VEILINO26 27

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    TOMBA WHITESe la vegetazione non troppotta, si possono percorrere le rampeche raggiungono le terrazze sullacollina del Boschetto, di fronte alTempio Protestante. Qui si trovanole lapidi delle tombe trasferitedallantico cimitero settecentesco.Sulla seconda terrazza si trova ilmonumento di William White,scolpito nel 1905 dallo scultoreveneto Luigi De Paoli in marmobianco e roccia naturale. Loperarappresenta una scena carica disimboli tipici della corrente libertye simbolista affermatasi a cavallotra la ne del XIX e liniziodel XX secolo in Liguria e incontrapposizione con la culturamonteverdiana della ricercadel contrasto tra vita e morte.Due giovani fanciulle, una inginocchio e laltra che le cingeil collo con le braccia, sono in unevidente stato di dolore (quasi lopersonicano) e melanconia,tenendo in grembo dei ori,simbolo della giovinezza recisa,sullonda del tema dellaMorte Giovane avviata dalBistol.

    Liguria, dove mor nel 1898.

    Poco oltre, sulla vostra destra, svettala Tomba Whitehead e Bentley, uncomplesso formato da due statuescolpite da Lorenzo Orengo nel 1885-87,ma posizionate a Staglieno solo nel1898. Lartista, in linea con il pensierodi fine 800 che identificava luomo conil suo lavoro, ha raffigurato lingegnereWhitehead vicino ad un banco da lavoro,e sul basamento, in bassorilievo, hascolpito linvenzione che lo rese celebre:la macchina a vapore.Alla destra delluomo posta la statuadella moglie, raffigurata con una fedeltquasi straordinaria sia per la fisionomiariprodotta alla perfezione, sia per ilminuzioso lavoro che contraddistinguela descrizione del suo abbigliamento:cappello, pizzi, merletti e pieghe delvestito o del parasole cui la donnasi appoggia con eleganza. Orengoraggiunge con queste opere una delleespressioni pi significative del RealismoBorghese di fine Ottocento.Passando davanti al Tempio Protestantee svoltando a destra raggiungete ilretro, dove si trovano due tombe moltointeressanti. La prima quella di BertheGrosso Bonnin, caratterizzata da unascultura in bronzo, opera di EugenioBaroni, lo stesso autore del Monumento

    Il Cimitero Protestante

    Continuate a percorrere il porticato finoin fondo e poi tornate sul viale principalelasciandovi sulla destra lacquedotto.Dopo pochi passi, sempre sulla destra,si apre laccesso al Cimitero Protestante.Come per gli Ebrei, anche questocimitero, fondato dalla comunit svizzera,era stato nel quartiere di Carignano dal1782 al 1888, quando fu trasferito qui, aseguito della concessione da parte delComune di questarea pianeggiante edella collina che sale verso il Boschetto,oggi diviso in tre terrazze.Appena varcato lingresso, pur essendoseparati solo da un muretto, noteretecome latmosfera sia differente daicampi appena attraversati: ci si trova inunambientazione romantica di fine 800.Qui le tombe, meno monumentali e digusto tipicamente inglese con le basse esemplici croci, sono quasi assorbite dallavegetazione.Una delle prime tombe che si incontra,a pochi passi dallentrata, una croceceltica, avente come unico fregio untralcio dedera. quella dellirlandeseMary Constance Lloyd che fu, comericorda lepigrafe, la moglie di OscarWilde. La donna, scrittrice e giornalista,abbandon Londra a seguito deicontrasti con il marito e si trasfer in

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    da sinistra:TempioProtestante,Tomba White,Tomba di MaryCostance Lloydsotto:Tomba Bentley

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    da sinistra:CommonwealthWar Graves,Tomba Bauer,Sacrario ai Cadutidella PrimaGuerra Mondialesotto:Tomba GrossoBonnin

    CIMITERO DEGLI INGLESIE COMMONWEALTH WARGRAVESPercorrendo il viale alla sinistra delTempio Protestante ci si dirige versoil Cimitero degli Inglesi, a cui siaccede da una lunga scala nel muroche delimita la collina. Questa partedella Necropoli fu costruita nel 1902su disegno di Gino Copped, autoreanche della Tomba Davidson in cimaalla gradinata, ed articolata in seiterrazze. La prima accoglie le tombepi antiche, trasferite qui dalCimitero che si trovava alle portedella citt, verso il quartiere diSampierdarena; la terza e la quartaospitano i militari inglesi cadutia Genova nella Prima GuerraMondiale; la sesta raccoglie i restidei militari che contribuirono nellaSeconda Guerra Mondiale allaliberazione dellItalia dai nazi-fascisti.

    ITINERARIO DELLA VALLE DEL VEILINO

    veste semplice si intuisce il ventre ancora

    gonfio per la gravidanza.Il committente, infatti, chiese di ricordarela tragedia che segn la vita della donna:la morte della figlia lo stesso giorno dellanascita nel 1912.La seconda, di fianco, la TombaBauer, prima opera di Leonardo Bistolfiallinterno di Staglieno, datata 1904.Lartista, che influenz pesantementenegli anni a venire la scultura in Liguria(probabilmente anche a seguito delsuo successo alla Biennale di Venezianel 1905), rappresenta qui la nuovaconcezione simbolista della morte,inaugurando il tema della Bella Morte,dove mistero e sensualit si mescolano:un uomo morente circondato da trefanciulle, ma le quattro figure sembranofondersi in un tuttuno.

    Il Cimitero dei Grecie degli OrtodossiTornando sui vostri passi e lasciandoil Cimitero Protestante, dal vialeprincipale tenete la destra e avviateviverso il Viale Superiore Veilino. Dopopochi passi, sulla destra, scorgerete ilCimitero dei Greci e degli Ortodossi,che fino al 1882 era ubicato nella zonadella Foce e che si distingue per lasua semplicit. Le tombe pi antiche

    risalgono al 1852-1889 e comprendono

    non solo Greci, ma anche Russi, Bulgarie in generale i defunti di religioneOrtodossa.Percorrendo tutto il viale che costeggiail muraglione, si raggiunge PiazzaleTrento e Trieste. Qui si trovano alcunimonumenti dedicati ai caduti delle dueGuerre Mondiali, lOssariodei Soldati Francesi (1922)e gli Ossari dei Cadutidella Seconda GuerraMondiale.

    Il Sacrario ai Cadutidella Prima GuerraMondialeSalendo la monumentalescalinata sulla destra, intipico stile razionalista,raggiungerete il Sacrarioai Caduti della PrimaGuerra Mondiale (1935-36).Allinterno sono sepoltialcuni valorosi, i cui nomisono incisi sulle lastredi marmo verde cherivestono le pareti. Ilsoffitto decoratoda mosaici su fondoverde e oro cheraffigurano i soldati

    di tutte le Armi in vita e quelli defunti

    accompagnati in cielo dagli angeli.Qui si conclude litinerario lungo il Veilino; potete tornare sui vostri passiper raggiungere luscita o decideredi proseguire salendo le scalinate cheportano ai terrazzamenti superiori opercorrere Viale Testero che risalela collina verso il nuovo Cimitero

    Israelitico di inizio 900.In entrambi i casi, tenetecome punto di riferimentoda raggiungere larcodellacquedotto. Superandoquestultimo, troverete inbasso alla vostra destra il

    Cimitero Inglese con leCommonwealth WarGraves e poco oltre,sullo stesso lato, ilVentaglio alle spalledel Pantheon. Seguendo Viale Brian, passeretetra monumenti ecappelle inoltrandovinel BoschettoIrregolare; dopo pocoincontrerete una frecciaper la Tomba di Mazziniche vi permetter dicollegarvi allitinerarion. 3.

    ai Mille di Quarto, che risale al 1921.

    La statua rappresenta, con il linguaggiotipicamente espressionista dellultimoquindicennio di Baroni, una donna inpiedi, provata dal dolore, con le braccialungo i fianchi e nella mano destra unacuffietta da neonato, mentre sotto la

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    ITINERARIO BOSCHETTO IRREGOLARE Inoltrandosi nel boschetto, seguendo

    il sentiero a destra, osservando ilmemoriale mazziniano e percorrendoun cerchio che riporta a questo punto,si incontrano lapidi, obelischi e bustidi uomini in uniforme: si tratta deimartiri che persero la vita per i loroideali durante il Risorgimento o dicombattenti caduti per lUnit dItalia.Potrete notare, gi dopo pochi

    da sinistra:Tomba Savi,Tomba DavidChiossone,Lobelisco diMichele Novarosotto:Tomba Burl ando,Mausoleodi G. Mazzini

    salire le scalette, tenendo la sinistra eseguendo le indicazioni, raggiungereteil mausoleo di Giuseppe Mazzini.Questa tomba di impronta neoclassicae che sembra scavata nella roccia, fuprogettata da Gaetano Vittorio Grassonel 1874 e fu conclusa nel 1877.Si pu riconoscere, oltre che per ilnome in lettere bronzee sormontateda un ramo di palma, per la severasobriet: due massicce colonne dorichereggono larchitrave in granito edelimitano il pronao attraverso il qualesi accede alla cripta, dove la tomba circondata dalle bandiere repubblicaneche accompagnarono Mazzini durantei funerali.Potrete notare le numerose lapidi, siaallinterno che allesterno, dedicate daigruppi mazziniani e repubblicani, o dasingole personalit come il premieringlese Lloyd George, i poeti Carducci,Guerrazzi e DAnnunzio, lo scrittorerusso Tolstoj.Davanti al monumento si trova la Tombadi Maria Drago, madre di Mazzini, cheebbe un ruolo importante non solonelleducazione patriottica del figlio, maanche nellispirazione della Giovine Italia.

    passi la Tomba Savi, opera di Rivalta,

    che raffigura un angelo nellatto discrivere sul marmo la data della mortedel patriota e la Tomba di FedericoCampanella a forma di incudine,simbolo dellopera di forgiare glianimi degli Italiani. Salendo la scala,raggiungerete lobelisco scolpito da

    32 33ITINERARIO BOSCHETTO IRREGOLARE

    Questo itinerario ha comepunto di partenzail Porticato Superiore a Levante.Una volta raggiunto il Pantheon epercorso il primo tratto del porticato,

    tenendo la destra dirigeteviverso la galleria e salitela scala che vi porterallaperto; quindipercorrete la scala alla

    vostra sinistra fino araggiungere

    il Viale SuperiorePontasso.Da qui seguite

    la mattonatache vi introducenel cosiddetto

    Boschettodei Mille,una parte delBoschetto

    Irregolare in cuisono dispostenumerose tombe

    dei patrioti delRisorgimento.Continuando a

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    si raggiunge di nuovo la Tomba di

    Mazzini; qui potete scegliere tra duealternative. Se volete fare un percorsopi breve, ripercorrete le scale che avetesalito per raggiungere il Boschetto deiMille, tornando al punto di partenza.Se invece volete fare una piacevole malunga passeggiata, potete continuare acamminare lungo Viale Mosto (la stradache avete trovato dopo la Tomba diNovaro) costellato di eleganti emonumentali cappelle private,appartenenti alle agiate famiglieborghesi di fine 800 e inizio 900, opercorrere i sentieri che camminano incosta, attraverso il Boschetto e la VallettaPontasso. In entrambi i casi, il puntodarrivo da tenere come riferimento Largo Francesi: al bivio, la strada in salitavi condurr al Campo dei Mille e deiReduci Garibaldini. In questultimosono sepolti i resti di coloro cheparteciparono alla spedizione partita daQuarto per unificare lItalia. Al centro delcampo sorge un piccolo obeliscocommemorativo.La strada in discesa, invece, o inalternativa le numerose scalette, viguideranno fino al Campo delle Rose ea Viale Perrone (il terrazzamento a destradel Porticato Superiore a Levante, vostropunto di partenza).

    da sinistra:Tomba Gargiullo,Campo dei Mille,Cappella Raggiosotto:Tomba Sorrentino

    Dopo la tomba dellatleta Gargiullo

    (Bartalai, 1928) scendete la scalettaa sinistra fino al primo sentiero asinistra. Qui riconoscerete facilmente laCappella Rubattino, per la decorazionea fasce bianche e grigie, per leguglie goticheggianti e il pinnacolocentrale in marmo e vetro che lacontraddistinguono. La costruzione del Resasco, lo stesso architetto checur la costruzione di Staglieno e ospitalarmatore Raffaele Rubattino, che fornle navi utilizzate per limpresa dei Millepartita da Quarto.Di fronte si trova la Tomba Sorrentino,in marmo bianco, scolpita da LuigiOrengo nel 1922. Lopera, grazie allasua impostazione piramidale, sottolinea

    lo slancio verso il cielo ed compostada un sarcofago sormontato da

    una statua di donna in posa plasticaavvolta in un velo sollevato dal vento. proprio questo vento che sembrasollevarla, simboleggiando lascesadellanima dalla terra verso Dio.Con questopera Orengo sposa lacorrente artistica modernista edesaspera il simbolismo, nascondendoil significato allegorico nella ricerca diun rapporto pi soggettivo e intimocon la morte.Continuando sul sentiero di ghiaia,

    34 35ITINERARIO BOSCHETTO IRREGOLARE

    CAPPELLA RAGGIO

    Lungo Viale Perrone si trovano alcunetombe di personaggi illustri come ilCapitano DAlbertis, il primo italiano adattraversare il Canale di Suez e lunicoche ripercorse il viaggio di Colomboriproducendone gli strumenti nautici.Pi avanti, vi incuriosir gi da lontano unatomba ben riconoscibile per le numeroseguglie in marmo bianco. Si tratta dellaCappella Raggio, una tomba di famigliache il Commendatore Armando Raggiocommission nel 1896 allArchitetto LuigiRovelli, lo stesso che progett il castello delfratello, larmatore Edilio Raggio.Oggi il castello Raggio di Cornigliano nonesiste pi, ma lo stile era il medesimo:Rovelli, uno dei maggiori esponentidellEclettismo, si ispir a forme neogoticheispirandosi al Duomo di Milano. Nonostantelevidente stato di abbandono, lacostruzione spicca per la sua mole (28 metridi altezza sopra la cripta e una base di 35metri quadrati) e la sua maestosa eleganza.

    Realizzazione editoriale: 2012, M&R Comunicazione - GenovaEdizione a cura del Comune di Genova -Ufcio Sviluppo e Promozione del TurismoCartograa: M&R Comunicazione su base

    cartograca del Comune di Genova -Direzione Servizi Civici - Servizi CimiterialiFoto di copertina: Tomba Pietrafraccia(G. Navone 1909)

    G.B. Cevasco nel 1888 a decorazione

    della Tomba di Michele Novaro, chemusic lInno dItalia e in cima, gi sulviale asfaltato a destra, i busti di DavidChiossone, scolpito da Lorenzo Orengonel 1883 e del poeta patriota PaoloGiacometti, scolpito da Santo Varni nel1884, che volle riprodurre i simboli dellacultura classica. Lasciate sulla sinistralobelisco in mattoni che decora ilsarcofago dei martiri della GiovineItalia, fucilati nel 1833 e continuate sulviale asfaltato.

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    Ufci di Informazione edAccoglienza Turistica (I.A.T.)[email protected]

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    IAT Via Garibaldi Via Garibaldi 12rTel. +39 010 55 729 03 / 72 751Fax +39 010 55 724 14

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    Largo Pertini 13Tel. +39 010 86 061 22Fax +39 010 86 064 76

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    IAT Aeroporto C. Colombo (piano arrivi)Genova - Sestri PonenteTel. e Fax +39 010 60 152 47

    Visite guidate al centro storicoe ai Palazzi dei Rolli, patrimonio UNESCOTutti i weekend sar possibile visitareil centro storico di Genova e scoprire ilfascino di alcuni dei Palazzi dei Rolli.Le visite saranno in italiano, inglese,spagnolo, francese e tedesco.

    Scopri il centro storico con le nuoveaudio guide multilingue! Visita la citt antica in piena libert, con unapasseggiata di circa 2 ore, accompagnatodalla narrazione accurata, piacevole eapprofondita di una guida professionista.

    Per maggiori informazioni su costi e linguerivolgersi agli ufci sopra indicati.

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