Ciao, mi presento · a prima vista” il mio per il movimento. ... ti spettano di diritto è...

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Ciao, mi presento... dei Mebri eletti Equipe nazionale MSAC 2011-2014 Rosathea Caruso - Ragusa Ciao msacchinii!! Sono Rosathea, appartengo alla diocesi di Ragusa (Sicilia) e ho conosciuto il movimento poco più di un anno fa, in occasione della SFS che si è tenuta a Rimini. E’ stato “amore a prima vista” il mio per il movimento. Ho avuto l’opportunità di scoprire ciò che avrebbe potuto rendere la mia vita veramente “piena”. Mi ero sempre impegnata a scuola, cercavo di partecipare ma mi sentivo perennemente insoddisfatta, poco gratificata e spesso sola. La scuola vissuta così, come una lotta continua per “ritagliarsi” degli spazi che, in teoria, ti spettano di diritto è qualcosa di estenuante. La SCUOLA DI FORMAZIONE è stata la scossa definitiva. Cosa c’è di più gratificante che cercare di vivere lo studio in prospettiva di ciò che si vuole essere per gli altri? Ecco cosa cercavo! Per essere veramente felici bisogna mettersi a servizio. Questo mi ha insegnato il movimento. A questo è chiamato il “buon cristiano”: a manifestare con la vita il messaggio evangelico. Da quel momento in poi tutto è stato chiaro. Il Signore mi chiedeva di essere un suo strumento. Una Santa che mi sta molto a cuore, Madre Teresa di Calcutta diceva sempre: “Sono come una piccola matita nelle Sue mani, nient’altro. E’ lui che pensa. E’ lui che scrive. La matita non ha nulla a che fare con tutto questo. La matita deve solo poter essere usata.” Sapevo che nulla dipendeva da me, ma tutto è dono e come tale sta a me farlo fruttare. Con il motto dell’I CARE è cambiata, quindi, la mia vita. Sì, io desidero interessarmi, preoccuparmi, prendermi cura della realtà che mi sta intorno, che sia scuola, città o parrocchia. Questa è la mia missione. Con il movimento però ho anche imparato a sognare, a volare alto, a portare avanti progetti ambiziosi e a non lasciarmi scoraggiare dai fallimenti che inevitabilmente ho incontrato. Come dimenticare però l’insegnamento più interessante! La condivisione. Non c’è niente di più vero del motto” l’unione fa la forza”. Il movimento è bello perché noi lo rendiamo tale e anche il mondo è bello se siamo noi che lavoriamo per migliorarlo e rispettarlo. Ma c’è sempre un NOI. Non si può contare solo sulle proprie forze. Nessuno è infallibile, purtroppo o per fortuna. L’esperienza associativa è ricca anche per questo e rappresenta una vera e propria esercitazione alla libertà, al rispetto e alla democrazia. C’è ancora un sogno che mi insegue ed ho un triennio circa per realizzarlo(con il vostro aiuto!). Vorrei che il MSAC fosse una proposta condivisa dalla maggior parte degli studenti, soprattutto dai più piccoli in quanto è a loro(anche a noi, certo)che resta in eredità tutto. Sarebbe più bello se fossero i piccoli a preoccuparsi di far evolvere in meglio la società, di migliorare la scuola secondo le loro esigenze, di adottare stili di vita più compatibili con il mondo che ci circonda e che “grida” perché lo stiamo distruggendo. Allora rimbocchiamoci le maniche perché c’è un Msacco da fare!!!! Del resto WE ARE IN MISSION FOR GOD!!w il movimento!

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Ciao, mi presento...dei Mebri eletti Equipe nazionale MSAC 2011-2014

Rosathea Caruso - Ragusa

Ciao msacchinii!! Sono Rosathea, appartengo alla diocesi di Ragusa (Sicilia) e ho conosciuto il movimento poco più di un anno fa, in occasione della SFS che si è tenuta a Rimini. E’ stato “amore a prima vista” il mio per il movimento. Ho avuto l’opportunità di scoprire ciò che avrebbe potuto rendere la mia vita veramente “piena”. Mi ero sempre impegnata a scuola, cercavo di partecipare ma mi sentivo perennemente insoddisfatta, poco gratificata e spesso sola. La scuola vissuta così, come una lotta continua per “ritagliarsi” degli spazi che, in teoria, ti spettano di diritto è qualcosa di estenuante. La SCUOLA DI FORMAZIONE è stata la scossa definitiva. Cosa c’è di più gratificante che cercare di vivere lo studio in prospettiva di ciò che si vuole essere per gli altri? Ecco cosa cercavo! Per essere veramente felici bisogna mettersi a servizio. Questo mi ha insegnato il movimento. A questo è chiamato il “buon cristiano”: a manifestare con la vita il messaggio evangelico. Da quel momento in poi tutto è stato chiaro. Il Signore mi chiedeva di essere un suo strumento. Una Santa che mi sta molto a cuore, Madre Teresa di Calcutta diceva sempre: “Sono come una piccola matita nelle Sue mani, nient’altro. E’ lui che pensa. E’ lui che scrive. La matita non ha nulla a che fare con tutto questo. La matita deve solo poter essere usata.” Sapevo che nulla dipendeva da me, ma tutto è dono e come tale sta a me farlo fruttare. Con il motto dell’I CARE è cambiata, quindi, la mia vita. Sì, io desidero interessarmi, preoccuparmi, prendermi cura della realtà che mi sta intorno, che

sia scuola, città o parrocchia. Questa è la mia missione. Con il movimento però ho anche imparato a sognare, a volare alto, a portare avanti progetti ambiziosi e a non lasciarmi scoraggiare dai fallimenti che inevitabilmente ho incontrato. Come dimenticare però l’insegnamento più interessante! La condivisione. Non c’è niente di più vero del motto” l’unione fa la forza”. Il movimento è bello perché noi lo rendiamo tale e anche il mondo è bello se siamo noi che lavoriamo per migliorarlo e rispettarlo. Ma c’è sempre un NOI. Non si può contare solo sulle proprie forze. Nessuno è infallibile, purtroppo o per fortuna. L’esperienza associativa è ricca anche per questo e rappresenta una vera e propria esercitazione alla libertà, al rispetto e alla democrazia. C’è ancora un sogno che mi insegue ed ho un triennio circa per realizzarlo(con il vostro aiuto!). Vorrei che il MSAC fosse una proposta condivisa dalla maggior parte degli studenti, soprattutto dai più piccoli in quanto è a loro(anche a noi, certo)che resta in eredità tutto. Sarebbe più bello se fossero i piccoli a preoccuparsi di far evolvere in meglio la società, di migliorare la scuola secondo le loro esigenze, di adottare stili di vita più compatibili con il mondo che ci circonda e che “grida” perché lo stiamo distruggendo. Allora rimbocchiamoci le maniche perché c’è un Msacco da fare!!!! Del resto WE ARE IN MISSION FOR GOD!!w il movimento!

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Biagio Gatto - PadovaMi chiamo Biagio, ho 25 anni e studio lettere classiche all'Università di Padova. Ho conosciuto l'Azione Cattolica fin da piccolo, da quando frequentavo i gruppi acr nella mia parrocchia e da allora posso dire che la mia formazione spirituale e umana si è costruita pian piano in AC, grazie a educatori e sacerdoti che tengo davvero nel cuore. Il primo contatto con il Movimento Studenti risale agli anni in cui frequentavo le superiori, quando durante un camposcuola diocesano mi venne fatta la proposta di partecipare agli incontri del Movimento. Padova però era lontana per me, che abitavo in un paese in provincia e perciò dovetti rinunciare. Davvero però i casi della vita son strani, perchè due anni fa mi è stato chiesto di diventare educatore del circolo di Padova (già prestavo servizio nel settore giovani diocesano), credo un po' anche casualmente. Certo che da allora le mie giornate siano cambiate non poco, perchè di lavoro ce n'è molto. Ho imparato a conoscere questa nuova realtà per me, fatta di ragazzi e ragazze che con il loro esempio e il loro entusiasmo mi hanno toccato. Ho cominciato a rivedere quando io son stato studente alle superiori e a quanto poteva servirmi un'esperienza come il

Msac per vivere meglio il mio stare a scuola e per coltivare maggiormente e senza paure il mio essere cristiano tra coetanei. Invidio in parte i ragazzi del nostro circolo che hanno anche questa via per crescere e formarsi proprio nell'ambiente che in questo periodo di vita è affidato loro: la scuola. Il mio augurio è quello di trovare sempre nel Movimento un luogo di crescita per me innanzitutto, come persona e come cristiano, grazie al continuo confronto con le persone che ho vicino. Credo poi sia l'augurio di tutti, quello di vedere studenti appassionati e impegnati nelle loro scuole e nel loro studio, perchè credo che questo solo è quello che possiamo ora fare per poter cambiare un giorno qualcosa attorno a noi, più che tante parole o iniziative che puntano sull'immagine, studiare...e lo dico anche a me stesso.

Vincenzo La Rosa - Andria

“Hai da fare stasera?” “ No, perché?” “Ci incontriamo oggi pomeriggio alle 19 per parlare di scuola, se vuoi raggiungerci...” Così inizia la mia vita MSACchina: una semplice proposta avanzata dal mio caro ex assistente diocesano del circolo che, dopo l’ora di religione una mattina qualsiasi di scuola nel lontano ottobre 2004, mi chiede ‘qualcosa in più da donare agli altri’. Da quel giorno chissà quante volte ho ripetuto io quella domanda a tanti altri giovani incontrati nella mia vita di semplice studente a cui stava a cuore ‘qualcosa’... Col tempo ho imparato a comprendere il senso di quel ‘qualcosa’ e pian piano ci sto capendo sempre di più: servire la scuola, servire la città, servire gli altri. Tutto quanto per fare come Gesù, Colui che è venuto non per essere servito ma per servire e dare la sua vita. Scolpita nelle mia mente e nel mio cuore c’è sempre una bellissima espressione di V. Bachelet: “Il servizio è la gioia”. Fare della mia vita un dono per gli altri donando e ricevendo quanto c’è di bello in me e nelle

persone che incontro. Così, attraverso la scuola (mi sono diplomato nel 2008 presso l’I.T.C. “E. Carafa” di Andria), l’Università (sono iscritto al terzo anno della facoltà di Economia e Commercio di Bari), la Parrocchia Sacro Cuore di Gesù (sono educatore ACR), il Circolo Msacchino “A. Marvelli” della Diocesi di Andria (Segretario nel triennio 2008-2011), l’AC diocesana (membro equipe Settore Giovani-consigliere diocesano) provo a rendere visibile la Sua Testimonianza verso gli altri con dedizione e amore. Non è stata facile la scelta di candidarmi come membro equipe nazionale (di certo porterà un ridimensionamento degli

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impegni in Diocesi) ma, dopo una meditata riflessione, ho pensato che, probabilmente, Qualcuno mi chiede qualcosa in più e non posso che rispondere in modo positivo, “affidandomi”. Sono un appassionato di Politica ‘Alta’ e frequento una Scuola di Formazione all’impegno sociale e politico promossa dall’Associazione “Cercasi un fine” (Don Lorenzo Milani ne è l’ispiratore). Sono un gran ritardatario, ma poi riesco a giustificarmi (quasi) sempre con valide motivazioni. Amo parlare (anche se urlo), ma anche ascoltare... Mi piace sognare, e soprattutto sognare di volare alto. Perché dunque non condividere i miei sogni con il MSAC nazionale? Cosa non vi ho detto? Ah ecco, il nome e l’età. Sono Vincenzo Larosa e ho 21 anni. Evviva il MSAC e un augurio grandissimo a tutti!!!

Laura Spanu - Alghero

Ciao a tutti! :-) mi chiamo Laura, ho 20 anni e sono una studentessa universitaria. Frequento il corso di mediazione linguistica alla facoltà di Lingue e letterature straniere dell'Università di Sassari. Vivo ad Alghero, una bellissima città sul mare (…in Sardegna!!!) Il mio sogno nel cassetto è diventare un interprete e girare il mondo. Ho scoperto il Movimento Studenti grazie al la mia educatrice giovanissimi, che nella lontana estate del 2008 spedì, me e la mia “socia”, al campo nazionale del MSAC a Campestrin di Fassa. Li mi innamorai del Movimento e della sua bellissima proposta. E’ stato questo campo, e tutte le persone conosciute, che mi hanno dato la carica giusta, per poter iniziare, assieme ad altri ragazzi, il percorso del MSAC in diocesi. Nel settembre 2008 (..un po’ in ritardo rispetto al resto d’Italia :P ) celebrammo il nostro primo congresso e fui eletta segretaria diocesana insieme ad un altro ragazzo. Il MSAC mi ha dato tanto, mi ha “aperto gli occhi” sulla partecipazione scolastica e mi ha aiutata a vivere la scuola

da protagonista insegnandomi lo stile dell’ “I Care” di don Milani. Un punto fondamentale della mia esperienza msacchina è stato l'incontro con ragazze e ragazzi delle varie diocesi italiane, il confronto con loro mi ha dato tanto e ogni volta era un'occasione di crescita e arricchimento!Il mio sogno per il msac è che si riesca a rendere ancora più bella questa proposta, per far si che all’interno della scuola ci siano msacchini sempre più appassionati che abbiano voglia di rendersi protagonisti veri nella vita dei loro istituti attraverso partecipazione attiva che coinvolga anche gli altri studenti, ed avendo attenzione non solo per il mondo della scuola, ma anche al territorio in modo che le scuole siano anche luoghi di crescita culturale e sociale.So che sono sogni in grande, ma ho imparato che tutto è possibile! “Piccoli passi, grandi obiettivi”!