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503*/0 CRONACA la Repubblica GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2015 7 SARA STRIPPOLI U N solo centro di riferi- mento in Piemonte per gli interventi sul sarco- ma. Da 1 a quattro quelli per il tumore all’esofago, dove non si superano i 150 casi all’anno nel- la nostra Regione. Una ventina i centri regionali ritenuti ade- guati per intervenire sui tumo- ri al colon, visto che l’incidenza della patologia arriva a 3500 ca- si all’anno. Qualche centro in meno per la mammella, consi- derato che il Sant’Anna, da so- lo, ha numeri superiori a mille interventi. In questo caso po- trebbe essere sufficiente aver- ne 14-18 dedicati. I pazienti cui è stato diagnosticato un tumo- re sul quale si ritiene si possa in- tervenire devono sapere a qua- le ospedale è opportuno rivol- gersi. La Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta sta lavorando ad un importan- te progetto per definire la map- pa dei centri che presentano le caratteristiche – numeri e qua- lità – per garantire massima si- curezza ai pazienti che si devo- no sottoporre ad un intervento per tumore. Un piano per identificare i Centri di riferimento regionale per patologie in campo oncolo- gico, un lavoro capillare che par- te dalla Città della Salute in que- sti giorni e da fine maggio por- terà a convocare tavoli specifici per patologie cui parteciperan- no tutti i responsabili delle chi- rurgie nelle diverse province del Piemonte. Il lavoro sarà con- cluso entro fine anno e andrà in parallelo alla riorganizzazione della rete ospedaliera. Un mo- dello che ambisce ad essere adottato a livello nazionale, do- ve la discussione è già aperta in ministero con una intesa di massima Stato-Regioni. Il mo- dello della Rete piemontese, in- sieme con quello toscano, è in- fatti già da tempo il più avanza- to in Italia. «La considero una sfida importante», commenta il direttore della Rete Oscar Ber- tetto. Un riordino è necessario. Un monitoraggio effettuato dalla Rete oncologica nei mesi scorsi ha permesso di scoprire che in molti casi i pazienti piemontesi si sono rivolti a centri non ade- guati. Nel 2013, ad esempio, su 3600 malati a cui era stato con- sigliato un’operazione per ri- muovere un carcinoma al co- lon-retto, oltre 700 hanno scel- to il centro sbagliato: gli ospeda- li dove si sono fatti operare non avevano i numeri minimi di in- terventi all’anno sufficienti per garantire la sicurezza. Per il co- lon-retto la quota standard fis- sata a livello nazionale è di al- meno 50 all’anno. Sotto quella soglia i rischi aumentano. Dati altrettanto allarmanti si sono registrati per la mammella: mil- le donne si sono fatte operare in centri in strutture al di sotto degli standard. Come convincere i pazienti a non rivolgersi ai centri sbaglia- ti? Come Rete oncologica, spie- ga Bertetto «Noi possiamo deci- dere che non sia rimborsata la tariffa per le visite interdiscipli- nari che si fanno in questo caso. Per il resto dovrà essere la Re- gione a dover scegliere e even- tualmente non riconoscere le prestazioni ai centri che non so- no nella lista dei centri di riferi- mento». SAITTA Antonio Saitta, assessore alla sanità pensa di esportare questo modello in tutta Italia T ORINO è al primo posto fra le città italiane per nume- ro di melanomi diagnosti- cati. Sono 19 i casi riscontrati ogni anno ogni 100 mila abitan- ti. Solo una corretta e tempesti- va diagnosi può contribuire ad evitare che l’indice di mortalità cresca. Per il momento resta stabile. La prevenzione diventa dunque essenziale e la Città del- la Salute corre ai ripari con un’iniziativa per sollecitare i pa- zienti a farsi controllare. Sabato, in occasione dell’Eu- romelanoma Day, dalle 9 alle 13, la clinica universitaria dell’ospedale San Lazzaro offre la possibilità di farsi visitare gratuitamente (presso gli am- bulatori al piano terra) per un check up. Chi fosse interessato è pregato di prenotarsi ancora oggi telefonando al numero 011/6337120 dalle 14 alle 15. Nell’occasione saranno valuta- ti «solo i nevi e le lesioni cuta- nee a rischio evolutivo, mentre per quanto riguarda le comuni patologie cutanee», spiega Pao- lo Broganelli dell’équipe della clinica universitaria. Per quan- to riguarda le comuni patologie cutanee, invece -psoriasi, ecze- mi o altre dermatiti - si conti- nuerà a fare riferimento alle normali attività ambulatoriali. Solo i pazienti prenotati saran- no visitati, fanno sapere all’ospedale: una decisione as- sunta per garantire la possibili- tà di fare visite dermatologiche non affrettate ma all’altezza dello standard di una visita di routine offerta a tutti gli altri pazienti. Un modo anche per evitare che si formino lungho code di pazienti in attesa di es- sere visti. La media italiana, 12 casi su 100mila, chiarisce ancora Bro- ganelli, è più bassa di quella to- rinese. I numeri peraltro sono in costante aumento, seguen- do una tendenza in ascesa regi- strata in tutte le popolazioni oc- cidentali. Com’è ormai noto a tutti so- no le persone con la carnagione chiara e con scarsa abitudine a sottoporsi ai raggi solari quelle più soggette a sviluppare un melanoma. «La prevenzione as- sociata alle più recenti tecniche diagnostiche non invasive - pro- segue il medico - permettono di selezionare con elevata affida- bilità le neoformazioni da asportare chirurgicamente con- sentendo un approccio adegua- to alla richiesta in crescita». (s.str.) LO SPECIALISTA Paolo Broganelli Pianeta sanità Chirurgia dei tumori ecco la nuova rete per far la scelta giusta Ogni anno troppi interventi eseguiti in ospedali inadatti Nascono pochi centri specializzati per ogni patologia Si pensa di creare fino a 20 reparti in Piemonte per il cancro al colon: la forma più frequente I NOMI BERTETTO Oscar Bertetto responsabile della rete oncologica regionale denuncia le attuali carenze ©RIPRODUZIONE RISERVATA L’INIZIATIVA Sabato il “melanoma day” perchè Torino è la città dove colpisce più persone Le visite gratuite ai nei “pericolosi” all’ospedale San Lazzaro, ma è necessario prenotarsi ©RIPRODUZIONE RISERVATA CHIRURGIA Sono necessari 50 interventi l’anno perchè un reparto sia “sicuro” Altre notizie e immagini sul sito torino.repubblica.it PER SAPERNE DI PIÙ Copia di 423ee23ce0390da8184fce9ab8e6121a

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503*/0 CRONACA laRepubblica GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2015 7

SARASTRIPPOLI

UN solo centro di riferi-mento in Piemonte pergli interventi sul sarco-

ma. Da 1 a quattro quelli per iltumore all’esofago, dove non sisuperanoi150casiall’annonel-la nostra Regione. Una ventinai centri regionali ritenuti ade-guati per intervenire sui tumo-ri al colon, visto che l’incidenzadellapatologiaarrivaa3500ca-si all’anno. Qualche centro inmeno per la mammella, consi-derato che il Sant’Anna, da so-lo, ha numeri superiori a milleinterventi. In questo caso po-trebbe essere sufficiente aver-ne 14-18 dedicati. I pazienti cuiè stato diagnosticato un tumo-resulqualesiritienesipossa in-tervenire devono sapere a qua-le ospedale è opportuno rivol-gersi. La Rete oncologica delPiemonte e della Valle d’Aostasta lavorando ad un importan-teprogettoper definire lamap-pa dei centri che presentano lecaratteristiche – numeri e qua-lità – per garantiremassima si-curezza ai pazienti che si devo-no sottoporre ad un interventopertumore.

Un piano per identificare iCentri di riferimento regionaleper patologie in campo oncolo-gico,unlavorocapillarechepar-tedallaCittàdellaSaluteinque-sti giorni e da fine maggio por-teràa convocare tavoli specificiper patologie cui parteciperan-no tutti i responsabili delle chi-rurgie nelle diverse provincedelPiemonte. Il lavorosaràcon-clusoentro fineannoeandrà inparallelo alla riorganizzazionedella rete ospedaliera. Un mo-dello che ambisce ad essereadottato a livello nazionale, do-ve ladiscussioneègià aperta inministero con una intesa dimassima Stato-Regioni. Il mo-dellodellaRetepiemontese, in-sieme con quello toscano, è in-

fatti giàda tempo il piùavanza-to in Italia. «La considero unasfida importante», commentaildirettoredellaReteOscarBer-tetto.

Un riordino è necessario. Unmonitoraggio effettuato dallaRete oncologica nei mesi scorsiha permesso di scoprire che inmolti casi i pazienti piemontesisi sono rivolti a centri non ade-guati.Nel 2013, adesempio, su3600malati a cui era stato con-sigliato un’operazione per ri-muovere un carcinoma al co-lon-retto, oltre 700 hanno scel-to ilcentrosbagliato:gliospeda-li dove si sono fatti operare nonavevano i numeri minimi di in-terventi all’anno sufficienti pergarantire la sicurezza. Per il co-lon-retto la quota standard fis-sata a livello nazionale è di al-meno 50 all’anno. Sotto quella

soglia i rischi aumentano. Datialtrettanto allarmanti si sonoregistratiper lamammella:mil-le donne si sono fatte operarein centri in strutture al di sottodegli standard.

Comeconvincere i pazienti anon rivolgersi ai centri sbaglia-ti? Come Rete oncologica, spie-gaBertetto«Noipossiamodeci-

dere che non sia rimborsata latariffaper levisite interdiscipli-nari che si fanno inquesto caso.Per il resto dovrà essere la Re-gione a dover scegliere e even-tualmente non riconoscere leprestazioniai centri chenonso-nonella lista dei centri di riferi-mento».

SAITTAAntonio Saitta,assessore alla sanitàpensadi esportarequestomodelloin tutta Italia

TORINO è al primoposto frale città italiane per nume-ro dimelanomi diagnosti-

cati. Sono 19 i casi riscontratiogniannoogni100milaabitan-ti. Solo unacorretta e tempesti-va diagnosi può contribuire adevitareche l’indicedimortalitàcresca. Per il momento restastabile.Laprevenzionediventadunqueessenzialee laCittàdel-la Salute corre ai ripari conun’iniziativapersollecitare ipa-zientia farsi controllare.

Sabato, in occasione dell’Eu-romelanoma Day, dalle 9 alle13, la clinica universitariadell’ospedale SanLazzaro offrela possibilità di farsi visitaregratuitamente (presso gli am-bulatori al piano terra) per uncheck up. Chi fosse interessatoè pregato di prenotarsi ancoraoggi telefonando al numero011/6337120 dalle 14 alle 15.Nell’occasione saranno valuta-ti «solo i nevi e le lesioni cuta-nee a rischio evolutivo,mentreper quanto riguarda le comunipatologiecutanee», spiegaPao-lo Broganelli dell’équipe dellaclinica universitaria. Per quan-toriguarda le comunipatologiecutanee, invece -psoriasi, ecze-mi o altre dermatiti - si conti-nuerà a fare riferimento allenormali attività ambulatoriali.Solo i pazienti prenotati saran-no visitati, fanno sapereall’ospedale: una decisione as-sunta per garantire la possibili-tàdi farevisitedermatologichenon affrettate ma all’altezzadello standard di una visita diroutine offerta a tutti gli altripazienti. Un modo anche perevitare che si formino lunghocode di pazienti in attesa di es-serevisti.

La media italiana, 12 casi su100mila, chiarisce ancora Bro-ganelli, è più bassa di quella to-rinese. I numeri peraltro sonoin costante aumento, seguen-douna tendenza in ascesa regi-strata intutte lepopolazionioc-cidentali.

Com’è ormai noto a tutti so-no lepersone con la carnagionechiara e con scarsa abitudine asottoporsi ai raggi solari quellepiù soggette a sviluppare unmelanoma.«Laprevenzioneas-sociataallepiùrecenti tecnichediagnostichenoninvasive -pro-segue ilmedico - permettonodiselezionare con elevata affida-bilità le neoformazioni daasportarechirurgicamentecon-sentendounapproccio adegua-toalla richiesta increscita».

(s.str.)

LO SPECIALISTAPaolo Broganelli

Pianetasanità

ChirurgiadeitumorieccolanuovareteperfarlasceltagiustaOgnianno troppi interventieseguiti inospedali inadattiNasconopochicentri specializzatiperognipatologia

Sipensadicreare finoa20reparti inPiemonteper il cancroalcolon:la formapiù frequente

INOMI

BERTETTOOscar Bertettoresponsabile dellarete oncologicaregionale denunciale attuali carenze

©RIPRODUZIONERISERVATA

L’INIZIATIVA

Sabatoil “melanomaday”perchèTorinoèlacittàdovecolpiscepiùpersone

Levisitegratuiteainei“pericolosi”all’ospedaleSanLazzaro,maènecessarioprenotarsi

©RIPRODUZIONERISERVATA

CHIRURGIASononecessari50 interventil’annoperchèun repartosia “sicuro”

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Sabrina
Rettangolo
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LA STAMPA

GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2015 .Valsesia e Valsessera .45��

A TRIVERO UNA PETIZIONE E LA RICHIESTA DI INCONTRARE IL NUOVO DIRETTORE

Servizi sanitariarischio tagli“L’Aslcidevedaregaranzie”Una raccolta firme e un con-siglio comunale straordina-rio con il nuovo general ma-nager dell'Asl di Biella. ATrivero c'è preoccupazioneper il futuro dei servizi sani-tari all'ex ospedaletto. Il pun-to di primo soccorso da iniziomarzo ha ridotto l'orario,mentre voci danno tagli suiletti del servizio Sci (Struttu-ra di cure intermedie).

A riguardo l'Asl tranquil-lizza con una nota del diret-tore distrettuale MicheleSartore: «La convenzioneper la Struttura di cure in-termedie con il Cissabo è sta-ta rinnovata e non è stato ap-portato alcun cambiamentoin termini assistenziali». LaSci è una struttura sanitariache si rivolge a persone an-ziane, attraverso l'attivazio-ne di posti letto gestiti daimedici di famiglia e per lequali è previsto il rientro adomicilio una volta termina-ta la degenza. Per di più sitratta di un servizio attivoper i Comuni della vallata.

I timori dell’opposizioneEppure i gruppi di opposizio-ne chiedono a gran voce unincontro con Gianni Bonelli,il nuovo direttore dell'AslBiella, che ha preso da pocoin mano la sanità provinciale.«E' opportuno un incontrocon il nuovo general managerdell'Asl in Consiglio comuna-le - spiega Silvano Civra Da-

no -. La riduzione di orario delpunto di primo soccorso pre-occupa. Si parla di una riorga-nizzazione momentanea, maormai sono passati due mesi».

Civra Dano punta a un con-fronto «per meglio organizza-re il servizio», mentre «Pro-getto per Trivero» vuole averechiarimenti sul futuro del ser-vizio Sci. «Notizie fondate par-lano di una progressiva ridu-zione di letti - spiega il capo-gruppo Piero Casula -. Perquesto chiederemo al sindacodi organizzare un Consiglioaperto invitando i vertici Asl;nel frattempo avvieremo una

raccolta firme tra la popolazio-ne per non toccare i letti Sci eper ripristinare il vecchio ora-rio del primo soccorso».

Riorganizzazione in attoFino a fine febbraio infattil'apertura era garantita dalle 8del mattino per l'intera giorna-ta, ora invece si apre alle 10 enel fine settimana l'ambulato-rio rimane chiuso. «E' una que-stione momentanea - avevaspiegato in Consiglio il sindacoMassimo Biasetti -. L'Asl stariorganizzando e tutto dovreb-be tornare alla normalità». Maintanto sono passati due mesi.

Sempre durante l’ultima se-duta consiliare si è parlato diuna delle ipotesi per sfruttaremeglio gli spazi della struttu-ra sanitaria San Bernardo alCentro Zegna, ovvero creareun ambulatorio gestito daimedici di base del territorio.«E' impensabile - sottolineaancora il consigliere Casula -che si mettano a fare suture oaltri servizi del primo soccor-so. Ripeto: il servizio non vatolto. Se proprio è una que-stione di numeri allora spo-stiamo i casi meno gravi comele suture dall'ospedale di Biel-la a Trivero».

Nel mirinoIl futuro

dell’exospedaletto

di Triveropreoccupa

i consiglieridi minoranza

che hannoavviato una

raccoltadi firme

e chiedonoun incontrocon il nuovo

direttoredell’Asldi Biella

MATTEO PRIATRIVERO

APPELLO DEL PRESIDENTE

L’AuserVallestronain cercadi volontariL'età avanza e anche l'AuserVallestrona ha bisogno di rin-novarsi con nuove forze. Ilgruppo di volontariato è allaricerca di persone intenzio-nate a proseguire il serviziodi animazione e trasporto sulterritorio. Oggi sono 178 i socieffettivi, ma di questi soltan-to 48 quelli attivi, ovvero co-loro che si occupano di eroga-re una serie di servizi allepersone anziane e non solo.

«Siamo partiti nel febbraio2001 - ricorda lo storico presi-dente Pierino Crepaldi - conalcune persone che deciserodi mettere disposizione leproprie energie e il propriotempo libero per il territo-rio». La collaborazione con ilComune è proseguita e si èampliata nel tempo, si è ini-ziato con il trasporto degli an-ziani e dei malati Alzheimernei centri specializzati e si èproseguito con altre attività.

Sono oltre 5 mila le richie-ste di assistenza che arriva-

no dagli anziani del territorio,ma il gruppo Vallestrona si oc-cupa anche del pre e postscuola e dell'assistenza sulloscuolabus. Attualmente sonosette le vetture a disposizionee due pulmini che all'anno per-corrono una media di 178 milachilometri con viaggi versoTorino, ma anche fuori daiconfini regionali.

«Siamo diventati un puntodi riferimento per le famiglie -riprende Pierino Crepaldi -.Gli anni, però, passano per tut-ti e servono forze nuove perportare avanti la nostra attivi-tà». Ecco perchè si cercanopersone con un po' di tempo li-bero e che vogliano impegnar-si sul territorio: del resto sonopassati 14 anni da quando l'av-ventura è iniziata e per moltivolontari l'età inizia a farsisentire. Chi fosse interessatopuò passare in sede il mercole-dì pomeriggio, oppure contat-tare i numeri 015/702926 o347/0672235. [M. PR.]

A destra il presidente dell’Auser Pierino Crepaldi

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40 .Cuneo e provincia .

LA STAMPA

GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2015

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“OspedalediCeva, chirurgiasu7giorni”Il sindaco: “Così è stato fatto perSusa”.Oggi vertice con l’assessore regionale

«Se l’ospedale di Susa,che è di area disa-giata come noi, ha

ottenuto l’estensione del servi-zio di chirurgia su sette giorni,chiediamo lo stesso per il no-stro ospedale». Il sindaco diCeva, Alfredo Vizio, torna sul-l’argomento dopo che all’ulti-moQuestion timedelConsiglioregionale, l’assessore AntonioSaitta aveva risposto all’inter-pellanza del consigliere Fran-cesco Graglia, dichiarando che«l’attuazione delle scelte diprogrammazione sanitaria siverificherà in un quadro in cuisaranno affiancate le questionidell’ospedalizzazione, dellacontinuità assistenziale e del-l’assistenza territoriale. Primadella stesura dell’atto azienda-le dell’Asl Cn1 affronteremo laquestione con il nuovo diretto-re FrancescoMagni».

Dalla medicina alla dialisi

Classificato come ospedale diarea disagiata insieme allestrutture sanitarie di Susa,Ovada e Cuorgnè, all’ospedaledi Ceva spettano alcuni servizidi base come la day eweek sur-gery, la medicina e il Prontosoccorso. «Noi abbiamo anche- spiega Alfredo Vizio - l’oculi-stica, la nefrologia e dialisi e lariabilitazione. Il 19 febbraiosiamo stati ricevuti dall’asses-sore e abbiamochiesto di potermantenere questi servizi ag-giuntivi. L’assessore è statopossibilista per la riabilitazio-ne,menoper oculistica e nefro-logia. Poi è arrivata la notiziache a Susa è stato raggiuntol’accordo per l’ampliamentodella chirurgia su sette giorni echiediamo lo stesso anche peril nostro ospedale».Oggi pomeriggio l’assessore

sarà a Cuneo per parlare dellariforma dell’assistenza territo-riale e incontrerà i sindaci del-la provincia. «Avevamo giàchiesto un altro incontro all’as-sessore - prosegue Vizio - maancora non ci è stata comuni-cata né la disponibilità né undata. Vedremo se sarà possibi-le fissare unnuovo incontro. Senon ci sarà disponibilità daparte dell’assessorato ad in-contrarci prima del nuovo attoaziendale, ne prenderemo attoa valuteremo quali iniziativeintraprendere».

AntonioSaitta

L’assessoreregionale

alla Sanitàoggi a Cuneo

parleràdella

assistenzaterritoriale

A latouna

manifestazionedavanti

all’ospedale diCeva

CAMILLA PALLAVICINO

CUNEO

SANITÀ,PROBLEMIENOVITÀ

Farmacistadell’anno

e lacucinasenzaglutine

�E’ cuneese ilnuovo farmaci-sta dell’anno.Marco Parente,26 anni, è statopremiato da PiaPolicicchio,presidente dellaFenagifar, laFederazionenazionale giova-

ni farmacisti, alCosmofarma2015. Parente hasviluppato «IQuaderni delMaster ChiaraColombo IVEdizione», unostrumento cheaiuta i farmacistia dispensare imedicinali piùinnovativi. [P. C.]

�L’11 e il 18maggio al-l’Ascom di Savi-gliano in viaSchiaparelli 13,l’Asl Cn1 orga-nizza un corsogratuito sullacucina senzaglutine rivolto aristoratori ealbergatori dellaristorazionecollettiva. Inprogramma 2lezioni, unateorica e unapratica di 4 oreciascuna. Periscrizioni con-tattare la dieti-sta DeborahTaddio328/8263655.

�L’assessore regio-nale Antonio Saitta in-contrerà oggi, alle 17,al Centro incontri dellaProvincia a Cuneo sin-daci, direttori di Asl eAso e medici cuneesi:tema del confronto lanuova assistenza sani-taria territoriale. Il pia-no prevede un ruoloforteper iDistretti sani-tari, con bacino di 80-150 mila abitanti. Nel-l’Asl Cn1 passerebberoda 6 (Saluzzo, Saviglia-no/Fossano, Cuneo/Borgo, Dronero, Ceva,Mondovì) a 4 (Droneroe Ceva hanno meno di80mila abitanti). Nes-sun cambiamento nel-l’Asl Cn2 dove c’è ununico distretto. Previ-sta la creazione delleAft, aggregazioni fun-z i o n a l iterritoria-li, struttu-re gestiteda 15-20m e d i c iciascuna,con infer-mieri e as-s i s t e n t isociali, ele Uccp, unità comples-se di cure primarie, stu-di medici con servizio24oresu24,conmedicidi famiglia, specialisti,pediatri. Salvio Sigi-smondi, presidentedell’ordine dei medicidi Cuneo, fondatoredel cap di Fossano: «Ilprincipio da cui parte laRegione è buono, mamancanoisoldiperrea-lizzarlo. Le Aft già esi-stono ma non c’è per-sonale, e le Uccp conquali soldi verranno fi-nanziate? Si chiede aimedici di famiglia turnisu 24 ore, ma il contrat-to è bloccato da ottoanni». [C. P.]

Nell’AslCn1Idistrettiridotti

daseiaquattro

SalvioSigismondi

TermediLurisia

Espertianchedall’esteroperunconfrontosulRadonTutto quel che si deve saperesul radon. È il senso della duegiorni oggi e domani, conesperti italiani e stranieri alleterme di Lurisia. Un simposiointernazionale che trasforme-rà la Lurisia diMadameCurie,dove ancora oggi targhe e viericordano il suopassaggio, nel-la capitale delRadon.Un gas che non si smette

ancora di studiare. Nellagrotta dove ancora si annidaè prevista oggi una visita, inapertura della due giorni diLurisia. L’evento è promossodall’Associazione italiana diradioprotezione con la colla-borazione di Arpa e Asl Cn1.Tutti sulle orme di MadameCurie. La due volte premioNobel arrivatanel 1918aLuri-sia per studiare il radon 222, ilmateriale radioattivo che lei eil marito cercavano per leproprietà curative. MadameCurie lo voleva utilizzare percurare i soldati al Fronte nel-la Prima GuerraMondiale.

A Lurisia, prima della Curie,a divulgare le proprietà cica-trizzanti del Radon ci avevapensato la leggenda popolare.Finché non venne fuori che ilradon 222 era un gas radioatti-vo e potenzialmente pericoloso.«Dal 2018 – spiegano dall’Asl -entrerà in vigore una direttivache impegna a fare rilievi sulla

presenza del Radon nelle scuo-le e nelle abitazioni private».Oltre a tavole rotonde e visite

alla grotta Curie, verrà propostoun documento inedito: il raccon-to filmatodegliultimiminatoridiLurisia.Fuunodi loroascoprire,nella galleriaCurie, la prima sor-gente (oggi ce ne sono4) chedie-devita all’AcquadiLurisia. [C. V.]

Dirigenti dell’Asl durante una visita alla grotta Curie

Sabrina
Rettangolo
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VERCELLIEVALSESIAGIOVEDÌ7MAGGIO2015

Chetempofa

14° 24°DomaniAncora un po’ disole al mattino,ma diviene piùnuvoloso conpiogge inestensione dalleore centrali dalleAlpi alle pianu-re. Possibilitemporali.

13° 26°SabatoResidui addensa-menti o foschienel primo matti-no in rapidodissolvimentocon passaggio acondizioni bensoleggiate ingiornata. Tem-perature inaumento

SituazioneIn un contestosoleggiatocorrenti frescheoccidentali inquota manten-gono una lieveinstabilità conrischio diqualche ac-quazzone nelpomeriggio.Piogge piùestese domani.

14° 28°OggiBen soleggiatocon cielo serenoo poco nuvolo-so. Nel pomerig-gio annuvola-menti cumuli-formi sui rilievicon qualcheacquazzone.Temperaturestazionarie.

Comune

Culturae lavoroForumcon lacittà

Maggio APAGINA40Un forum dedicato a Vercelli

«Vercellesi, dite la vostra sullacittà del futuro». Con il forumpubblico Vercelli 2020, il Co-mune fa partire un processo diascolto della cittadinanza, invista della costruzione del Pia-no strategico. Prima tappa delpercorso domani al Civico.

Calcio

Scaglia vuoleunaProdi leoni

Lanza ALLEPAGINE48E49Capitan Scaglia

Capitan Scaglia vuole una Pro«di leoni». La stessa vista saba-to scorso al Piola, capace distendere il Crotone anche do-po mille difficoltà. Senza ar-rendersi. Ma dovrà stare at-tenta, laPro,aiquattrouominiche ha in diffida.

IL MINISTRO CONFERMA CHE L’OPERA SARÀ FINANZIATA

Delrio: “Subito laPedemontana”Masserano-Ghemmenelpianodelgoverno, i lavoripartonodalVercellese

Stava fra i dossier «caldi» cheil quasi-nuovo ministro delleinfrastrutture ha trovato sulsuo tavolo. E ci resterà: la Pe-demontina è pronta per finirenel documento di program-mazione pluriennale del dica-stero, ossia il piano delle ope-re pubbliche prioritarie. Pa-

rola di Graziano Delrio. Che inun incontro con il presidentedel Piemonte Sergio Chiampa-rino e il suo assessore France-sco Balocco ha detto di esserepronto a «sbloccare gli ostacoliburocratici» ancora davanti aicantieri.

E dare il via alla realizzazio-ne del collegamento tra il casel-lo di Ghemme lungo la A26 e lo

sbocco della 142 Biella-Laghi aMasserano. Legando Biellese eVercellese con un nodo d’asfal-to da 12 chilometri e 200 milio-ni di euro.

Il crono programma è quelloreso noto da Balocco lo scorsodicembre: i lavori saranno divi-si in due lotti. E comincianocon la parte vercellese, daGhemme fino a Gattinara,

compreso il lungo ponte sul Se-sia che rappresenta la sfida piùcomplicata per i progettisti. Ilsecondo lotto, sulla cui realiz-zazione molti biellesi hannoespresso dei dubbi, partirà su-bito dopo. Da Gattinara fino aMasserano, all’attuale capoli-nea della superstrada laniera.

LaPedemontina è ricompre-sa dunque nelle opere conside-

rate prioritarie a piazza Ca-stello. Chino sul dossier ancheil consigliere regionale bielleseVittorio Barazzotto: «Ho rice-vuto conferme sul fatto che ilprogetto considerato priorita-rio riguarda l’intera opera enon solo la parte che raggiun-gerà Gattinara. Una buona no-tizia che fugamolti dubbi solle-vati nei mesi scorsi».

SAMUEL MORETTIVERCELLI 200

mlionidi euro è il

valoredell’opera da

Ghemme aMasserano

CERIMONIA IL 25 MAGGIO

ABalocconasceviaUmbertoAgnelliTutto pronto a Balocco per lacerimonia di intitolazionedella SP 60 a UmbertoAgnelli fissata per lunedì 25alle 11: un particolare ricono-scimento che il Comune diBalocco, trovando il via libe-ra della Provincia, ha volutodedicare alla famiglia Agnel-li per lo sviluppo portato sulterritorio dall’insediamento(avvenuto nel 1963) della pi-sta di collaudo Fiat, ora de-nominata Proving GroundFca di Balocco.

«E’ una storia che ha radicilontane- spiega Gian MarioMorello, primo cittadino diBalocco – e che nel tempo haportato benefici economici eoccupazionali importantissi-mi per il nostro paese. Di quila scelta di intitolare unastrada a un componente dellafamiglia Agnelli e, su volontà

degli stessi famigliari, è stataindicata la figura di Umberto».La nascita del complesso di Ba-locco si inquadra in un’epoca digrande espansione del settoreautomobilistico: erano gli albo-ri degli Anni 60 e Alfa Romeoaveva acquistato i terreni in lo-calità Bastia per crearvi unapista di collaudo.

Il programma prevede l’ini-zio della cerimonia alle 11 nelviale della strada provinciale60 (adiacente al Castello me-dievale) con il saluto agli ospitida parte del sindaco Morello edel presidente della ProvinciaCarlo Riva Vercellotti, a segui-re benedizione del parroco diBalocco don Paolo Perrone, inrappresentanza dell'arcivesco-vo di Vercelli monsignor Mar-coArnolfo. E’ atteso l’interven-to di Andrea Agnelli, presiden-te della Juventus. [V. RO.]

�La Fondazione di Specchio dei tempi ha stanziato 49 mila euro a sostegno delleattività dell’Unione ciechi di Vercelli. L’associazione alla fine dello scorso anno avevalanciato l’allarme: «I finanziamenti pubblici sono diventati insufficienti: non coprononeppure le necessità basilari». Servizio APAGINA41

L’AIUTODISPECCHIODEITEMPI

LaFondazioneaccantoall’Unioneciechi

SANITÀ

AssistenzaSaitta lunedìsaràaVercelli

Ricomincia il tour nei territo-ri l’assessore regionale allasanità Antonio Saitta. Que-sta volta per parlare del nuo-vo piano per l’assistenza ide-ato dalla giunta Chiampari-no. Saitta sarà a Vercelli lu-nedì prossimo dopo averetoccato le province di Cuneo(oggi) e Novara (domani).

«Il documento sull’assi-stenza territoriale - ha dettol’assessore - è una bozza di la-voro aperta al confronto e al-la partecipazione. Vogliamoraccogliere suggerimenti,proposte e critiche in tutte leprovince prima di predispor-re la delibera, che adottere-mo entro giugno. La riorga-nizzazione e il potenziamen-to dei servizi sul territorio èun tassello fondamentale del-la riforma insieme al riordinodella rete ospedaliera». [R.S.]

Viaggio in giornata per EXPO 2015 | Tutti i giorni dal 2 maggio al 31 ottobre 2015

Partenza ore 7.30 / 9.00 da Alessandria / Casale M.to / Vercelli / Astiarrivo ore 10.00 a Expo Rho Fiera

Partenza ore 19.15 da Expo Rho Fieraarrivo ore 20.15 / 21.45 a Vercelli / Casale M.to / Alessandria / Asti

Partenza notturna extra al Sabato e Domenica

da precisare all’atto della prenotazione

Partenza ore 23.00 da Expo Rho Fieraarrivo ore 24.00 / 1.30 a Vercelli / Casale M.to / Alessandria / Asti

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da Alessandria e Asti € 57,00* solo viaggio € 25,00da Casale M.to e Vercelli € 52,00* solo viaggio € 20,00

* Per le prenotazioni effettuate fino al 30 aprile e fino a esaurimento dei biglietti d’ingresso