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MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURA DIRETTORE responsabile: dott. Franco Adessa Direzione - Redazione - Amministrazione: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà Via G. Galilei, 121 25123 Brescia - Tel. e fax (030) 3700003 www.chiesaviva.com Autor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990 Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS) contiene I. R. www.chiesaviva.com e-mail: [email protected] «LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI» (Jo. 8, 32) Chiesa viva ANNO XLIX - N° 479 FEBBRAIO 2015 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia. Abbonamento annuo: ordinario Euro 40, sostenitore Euro 65 una copia Euro 3,5, arretrata Euro 4 (inviare francobolli). Per l’estero Euro 65 + sovrattassa postale Le richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà 25123 Brescia, Via G. Galilei, 121 - C.C.P. n. 11193257 I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti Ogni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità

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MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURADIRETTORE responsabile: dott. Franco AdessaDirezione - Redazione - Amministrazione:Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 25123 Brescia - Tel. e fax (030) 3700003www.chiesaviva.comAutor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS)contiene I. R.www.chiesaviva.com e-mail: [email protected]

«LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI»(Jo. 8, 32)

Chiesaviva ANNO XLIX - N° 479FEBBRAIO 2015

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DICHIARAZ IONE D ICHIARAZ IONE D I UN ALTO PRELATODI UN ALTO PRELATO

«SIA ANATEMA!»

trati contro i Cristiani nel mondo (ieri comeoggi!): in Spagna, dove i cristiani scaccia-rono i “Mori” nella lunga “Reconquista”; inFrancia, nel 732 a Poitiers, con CarloMartello (nonno dell’Imperatore CarloMagno); l’olocausto d’Otranto: “800 cri-stiani decapitati e poi beatificati”; le ul-trasecolari razzie delle coste europee; l’as-sassinio, nel 1683 ad Algeri, del padre laz-zarista San Jean Le Vacher, console diFrancia, al quale imposero di abiurare la Fe-de Cattolica ponendolo sulla bocca di uncannone, violando anche il “Trattato delleCapitolazioni” tra Francia ed impero turcodel 1535, che garantiva l’inviolabilità al di-plomatico; le gravissime atrocità in Palesti-na, Grecia, Albania fino all’assedio di Vien-na del 1683, dove vennero respinti dai ge-nerali imperiali: Giovanni Sobieski re diPolonia, principe Eugenio di Savoia eRaimondo Montecuccoli conte del Frigna-no; il genocidio dei Cristiani Armeni; ilMahadi con i Dervisci che, nel Sudan, mas-

L’“Antipapa” il Ven. Maestro Fra-massone, Cardinale Jorge MarioBergoglio S.I. – sedicente papa

Francesco – è giudicato da N.S. Gesù Cri-sto, di cui pretende essere il “Vicario interra”, fra l’altro per il suo magistero sa-tanico, eretico e blasfemo, da framassoneosservante (“adoratore di Satana”!).Sfida Cristo N.S., Dio e lo Spirito Santo(che invoca in ogni pontificale con astuzia,falsità e blasfemìa!). Oltraggia la sacramemoria di oltre cento milioni di Martiri, ilS. Vangelo, i Padri, i Dottori, i Santi ed iBeati della S.R. Chiesa.Osa affermare, insultando il SantissimoSacramento dell’Eucarestia: «Pane e vi-no nella comunione come all’osteria congli amici», nel suo libro “Reflexiones espi-rituales sobra la vida apostolica”, Bilbao2014.Si prostra in raccoglimento, nella mo-schea di Istanbul, con l’Iman, ignorando –volutamente – i gravissimi massacri perpe-

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sacrarono lo stesso vicerè Lord Gordon; alpresente, il Califfato dell’ISIS, i massacri inNigeria, nel Mali, in Iraq, in Siria, gli attiterroristici in Australia, in Pakistan, nelloYemen, ecc..L’Antipapa Francesco non si comportacome il Beato Papa Urbano II che, nel1095, lanciò il grido «Deus lo vult» indi-cendo la Prima Crociata; tantomeno delPapa San Pio V che promosse la “LegaSanta”, portando alla vittoria di Lepantodel 7 ottobre 1571 ed istituendo, così, la Fe-sta di Nostra Signora del Rosario.S’inchina ad Ankara, recando anche unacorona d’omaggio, sulla tomba del fra-massone e criminale Kemal Pascià (Ata-turk) nel mausoleo, accompagnato dal“fratello” Framassone Erdogan.Riceve sempre, nel Palazzo Apostolico,con gli onori della Guardia Svizzera, soloi framassoni come Obama, il presidenteitaliano Renzi (anche se “scomunicato” co-me comunista, secondo la Notificazione delS. Uffizio del 1948!). Se non bastasse, abbraccia “fraternamen-te” (per ben due volte!) il “comunista” sin-daco di Roma, Marino, l’8 dicembre 2014,in piazza di Spagna. S’inchina al Patriarca ortodosso di Co-stantinopoli e, per “sottomissione” fra-massonica, si fa baciare la testa!La tenuta dell’Antipapa Francesco è pri-va di ogni dignità e decoro, offendendoCristo N. S. che pretende di rappresentare,abbligliandosi da “chef di cucina”!Affermava il Papa San Pio X, il 25 agosto1910, nell’enciclica “Notre charge apostoli-que”: «I veri amici del popolo non sononé i rivoluzionari, né gli innovatori (comel’Antipapa Francesco!), ma i tradiziona-listi», «Non abbiamo bisogno di una Chie-sa che si muova con il mondo. Abbiamobisogno di una Chiesa che muova il mon-do!».L’Antipapa Francesco è prostrato ai vo-leri del mondo, “il mondialismo” masso-nico, e all’“uomo-Dio”!Dal canto suo, il Papa San Pio X scriveva:

«Quando si aprono le porte della Chiesaper far entrare chi sta fuori, bisognapreoccuparsi che non escano coloro chesono dentro».Non possiamo dimenticare quanto, nel2013, ha affermato il Cardinale MiloslavVlk, arcivescovo emerito di Praga: «È im-possibile convertire Satana e così comu-nisti e massoni che lo adorano».Fra gli “adoratori di Satana” incontria-mo anche il “framassone” AntipapaFrancesco!Queste brevi note vogliono attirare, defini-tivamente, non solo l’attenzione dei fedelicattolici, MA SOPRATTUTTO DEICARDINALI, PATRIARCHI, ARCIVE-SCOVI, VESCOVI E PRESBITERI che,seguendo il magistero pontificio al servi-zio della massoneria e di Satana, diven-gono CORREI e devono risponderne aCristo N.S., la cui GIUSTIZIA SARÀTREMENDA E INESORABILE!

«PORTAE INFERI NON PRAEVALEBUNT ADVERSUS EAM»!

“Chiesa viva” *** Febbraio 2015

Avete beatificato Paolo VI sapendo che Egli:

fu un omosessuale fino ai suoi ultimi giorni e invase la Chiesa di Cristo di Prelati con lo stesso vizio impuro contro natura;

denunciò facendo arrestare, torturare e uccidere i preti e i vescovi che Pio XII inviava, in incognito, oltre cortina;

fu cacciato da Pio XII perchè lo tradiva con i servizi segreti dell’URSS;

fu eletto Papa al posto del card. Siri con le minacce di una persecuzionemondiale dei cattolici, fatte da membri della Massoneria dei B’nai B’rith;

fu massone e raggiunse il vertice mondialedivenendo Supremo Pontefice della Massoneria Universale;

4 “Chiesa viva” *** Febbraio 2015

una

BEATIFICAZIONEVERGOGNOSA!

una

BEATIFICAZIONEVERGOGNOSA!

19 ottobre 2014. Beatificazione di Paolo VI.

sviluppò il suo Pontificato in linea col giuramento fatto nella doppia

Messa nera con la quale Lucifero fu intronizzato nella Cappella Paolina;

nel 1965, pronunciò all’ONU il suo delirante discorso sul “culto dell’uomo”,

presentandosi al mondo come la Prostituta di Babilonia;

attuò il piano satanico degli Illuminati di corrompere il Clerointroducendo i Culti del Fallo, dell’Uomo e di Lucifero nella Chiesa;

fondò la “Nuova Chiesa Universale dell’Uomo” d’ispirazione satanica;

portò sul petto l’Ephod, il simbolo della negazione della divinità di Cristo;

non governò la Chiesa ma ne diresse l’auto-distruzione;

distrusse intenzionalmente ogni valore dogmatico essenziale della Santa Messa e della sacramentalità del Sacerdozio ministeriale;

tradì Cristo, la Chiesa e i popoli cristiani;

fu più volte glorificato come il più grande Cavaliere Rosa-Croce,per aver quasi eliminato il Sacrificio di Cristo sulla croce, nella Messa;

non volle alcun simbolo cristiano sulla sua bara, neppure la croce!

È ORMAI STORIA È ORMAI STORIA IL FATTO CHE SUI DUE “PAPI” IL FATTO CHE SUI DUE “PAPI”

CHE HANNO BEATIFICATO PAOLO VI CHE HANNO BEATIFICATO PAOLO VI GRAVA UNA CONDANNAGRAVA UNA CONDANNA

DI UN TRIBUNALE INTERNAZIONALE DI UN TRIBUNALE INTERNAZIONALE

PER CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ.

VERGOGNA!“Chiesa viva” *** Febbraio 2015 5

6 “Chiesa viva” *** Febbraio 2015

Dopo “l’ultima battagliadi don Luigi Villa”, du-rata sedici mesi, l’11

febbraio 2013, Benedetto XVI,rassegnava le sue dimissioni.Questa battaglia, pianificata nelsettembre 2011 da Padre Villa,doveva iniziare nel mese di di-cembre con un articolo cheavrebbe denunciato il fatto cheBenedetto XVI NON HA MAICREDUTO ALLA DIVINITÀDI CRISTO.A questo articolo sarebbe seguitoun secondo, nel mese di febbraioe, contemporaneamente, sarebbeiniziata la pubblicazione di di-versi studi sulla simbologia sata-nica impressa sulle principali in-segne liturgiche di BenedettoXVI, culminanti con il deva-stante studio sul suo stemma. A seguito di questa pubblicazio-ne, Padre Villa aveva previstouna reazione, da parte di Bene-detto XVI, che gli avrebbe con-sentito di rivolgersi direttamentealle Autorità della Chiesa. Co-me ultimo, avremmo pubblicatoun’Edizione Speciale su Bene-detto XVI in modo che il Papafosse costretto ad andarsene!».In dicembre 2011, Don Villapubblicò il suo primo articolo,seguito da altri, inclusi gli studisulla simbologia occulta delle in-segne liturgiche di Benedetto XVI.Il 15 settembre 2012, il Tribunale Internazionale per iCrimini della Chiesa e dello Stato (ITCCS), iniziò unprocesso relativo ad un genocidio di oltre 50.000 bambi-ni indiani, avvenuto principalmente in Canada.

Quasi contemporaneamente, fupubblicato il Numero Speciale di“Chiesa viva”: “L’Anticristonella Chiesa di Cristo?” chesmascherava i significati satanicidello stemma di Benedetto XVI.Improvvisamente, BenedettoXVI prese la decisione di beati-ficare Paolo VI. Questo fu l’er-rore previsto da padre Villa, ilquale scrisse una “Lettera aiCardinali” contro la beatifica-zione di Paolo VI.Padre Villa morì il 18 novembre2012, e l’edizione speciale suBenedetto XVI fu inviata, il 25gennaio 2013, agli abbonati e alclero d’Italia e, pochi giorni do-po, fu spedita l’edizione al Clerodi lingua spagnola.L’11 febbraio, Benedetto XVIrassegnava le sue dimissioni.Il 25 febbraio 2013, perveniva inVaticano la condanna di Bene-detto XVI a venticinque anni diprigione e, in seguito, France-sco rispondeva con un decretocol quale si rifiutava di conse-gnare il “Papa emerito” allagiustizia.Nel mese di maggio 2013, ToosNijenhuis, una donna olandese,obbligata per anni da suo padre apartecipare a rituali satanici, fecela seguente testimonianza: «Hovisto il card. Ratzinger uccide-

re una bambina in un castello francese nell’agosto del1987». L’ottobre seguente, un altro testimone oculare con-fermò quanto detto da Toos Nijenhuis, dichiarandoanch’egli di aver visto il card. Joseph Ratzinger uccide-re una bambina, nell’autunno del 1987.

BENEDETTO XVICondannato!

BENEDETTO XVICondannato!

Come dimostrato nel Numero Speciale “L’Anticristo nellaChiesa di Cristo?”, lo stemma di Benedetto XVI rappre-senta il rituale del 30° grado R.S.A.A. e glorifica il culto diLucifero, l’omicidio rituale, l’avversione alla Tiara,l’odio e la guerra a Dio. Nel suo significato occulto piùprofondo, lo stemma glorifica l’Anticristo, formato da Lu-cifero, Imperatore del Mondo e Patriarca del Mondo, letre bestie dell’Anticristo dell’Apocalisse di San Giovanni.La figura dell’orso-cinghiale dello stemma simboleggia Be-nedetto XVI, la sommità della Chiesa che, da Prostituta diBabilonia, offre i suoi servigi al potere politico mondiale, ecioè al Governo mondiale giudaico-massonico.

“Chiesa viva” *** Febbraio 2015 7

Dal sito del Tribunale In-ternazionale per i Cri-mini della Chiesa e del-

lo Stato (ITCCS) con sede cen-trale a Bruxelles, sempre a pro-posito del genocidio di oltre50.000 bambini in Canada,USA, Argentina, Europa, comevittime sospette di un Culto In-ternazionale di sacrifici dibambini che ha il nome di NonoCerchio, abbiamo letto:«Due ragazze hanno affermatodi essere state violentate dalCard. Jorge Bergoglio, mentrepartecipava ad un rituale di sa-crifici umani.Otto testimoni oculari, con pro-ve presentate alla ICLCJ diBruxelles, hanno confermatoqueste dichiarazioni.Secondo le dichiarazioni dei te-stimoni, questi rituali di sacrificidi bambini, effettuati da membridel satanico Nono Cerchio, so-no avvenuti nelle primavere deglianni 2009 e 2010, in zone ruralidell’Olanda e del Belgio.Da documenti provenienti dagliarchivi vaticani, e consegnati daun prominente funzionario vati-cano, ex impiegato della Curiavaticana, alla Corte di Giustizia,il card. Jorge Bergoglio risultaessere stato coinvolto in riti sa-tanici di sacrifici di bambini, altempo in cui era prete e vescovo in Argentina.Un altro testimone ha affermato di essere stato presenteall’incontro di Jorge Bergoglio con la Giunta militare,nel periodo della “Guerra Sporca” dell’Argentina deglianni ‘70.

Secondo questa testimonianza,Bergoglio collaborò in un traf-fico di bambini, figli di prigio-nieri scomparsi, per inserirli inun circolo internazionale disfruttamento di minori, gestitoda un ufficio del Vaticano».«Il Querelante Capo, ha affer-mato: “Alcuni sopravvissuti aquei rituali descrivono neonatifatti a pezzi su altari di pietra ei loro resti consumati dai par-tecipanti. Durante gli anni 1960, i testi-moni sopravvissuti erano ob-bligati a stuprare e mutilare al-tri bambini e poi tagliare lorola gola con dei pugnali sacrifi-cali”».«Secondo testimoni, JospephRatzinger, Jorge Bergoglio, ilgesuita Adolfo Pachon (Superio-re Generale dei Gesuiti) e l’Arci-vescovo anglicano di Canterbury,Justin Welby, partecipavano airituali di stupro e uccisione dibambini del Culto Satanico delNono Cerchio…».

«Venerdì, 18 luglio 2014. CausaNo. 18072014-002.Il giudizio unanime della Cortedi Giustizia è che i tre principaliimputati: Adolfo Pachon, JorgeBergoglio e Justin Welby sonostati giudicati colpevoli di con-

corso e complicità di crimini contro l’umanità, inclusol’assassinio e il traffico di esseri umani e di personalecoinvolgimento in questi crimini. La loro colpevolezza èstata presentata e provata oltre ogni ragionevole dubbiodall’accusatore».

FRANCESCOCondannato!FRANCESCOCondannato!

Come dimostrato nel Numero Speciale “La nuova Torre diBabele”, lo stemma di Francesco rappresenta il rituale del32° grado R.S.A.A. che simboleggia la fase finale del domi-nio della Massoneria sulla Chiesa cattolica. Il significato occulto dello stemma è il seguente: Francescopone la sua mitra-corona – simbolo di Lucifero e della suaredenzione gnostica – sul capo dell’Ebreo e partecipa allasua guerra di conquista e di dominio contro la Chiesacattolica per ricostruire la Nuova Torre di Babele per l’av-vento del regno di Lucifero trionfante sul Regno di Dio.Questa è la fase finale in cui la Prostituta di Babiloniasferra l’ultimo colpo, facendo uso di un magistero satanico.

SI PUÒ AMMETTERESI PUÒ AMMETTERELA POSSIBILITÀ DILA POSSIBILITÀ DI

UN ERRORE GIUDIZIARIO,UN ERRORE GIUDIZIARIO,MA NON SI PUÒ MA NON SI PUÒ

AMMETTERE IL SILENZIO AMMETTERE IL SILENZIO DI CHI DI CHI

È STATO CONDANNATOÈ STATO CONDANNATOINGIUSTAMENTE.INGIUSTAMENTE.

ILILVOSTRO SILENZIO VOSTRO SILENZIO È IL SIGILLO È IL SIGILLO DEFINITIVODEFINITIVO

ALLAALLA

VOSTRAVOSTRACONDANNA!CONDANNA!

“Chiesa viva” *** Febbraio 2015 9

L e Edizioni Effedieffehanno ristampato, nelnovembre 2014, la se-

conda edizione de “Il Baluar-do” del card. Alfredo Ottavia-ni (Roma, Ares, 1961). In questo libro, si trovano rac-colte le omelie e le conferenzedel porporato dal 1951 al 1960,cioè durante gli anni in cui ini-ziava la penetrazione nel verti-ce della Chiesa del neomoder-nismo, il quale si proponeva diabbattere i bastioni che sepa-ravano la Chiesa dalla Moder-nità soggettivista e relativista.Contro questa mentalità di re-sa al Mondo moderno, Otta-viani si eresse come un Ba-luardo, proprio come lo “Sten-dardo di Cristo” si erge controquello di Lucifero, negli “Eser-cizi Spirituali” di S. Ignazio daLoyola.

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Nel 1990, Emilio Cavaterra, per il 100° anniversario del-la nascita del “carabiniere della Chiesa” (come Ottavianiamava definirsi), potette consultare il diario, che il Cardi-nale aveva iniziato a compilare, sin dai primi anni di semi-nario, e ne ricavò un interessante libro “Il prefetto delSant’Offizio. Le opere e i giorni del cardinale Ottavia-ni”, (Milano, Mursia, 1990), che citerò, qui di seguito, in-dicando la pagina dell’opera. Nel 1935, Pio XI chiama Ottaviani come assessore al S.Uffizio e se ne serve nel 1937, essendo quel Papa già am-malato di tumore, per la stesura dell’Enciclica sul comu-

nismo ateo, materialista e “in-trinsecamente perverso”, “Di-vini Redemptoris missio” del19 marzo 1937 (p. 27). Il 4 marzo del 1948, Pio XII loconvoca, in gran segreto, performare la Commissione prepa-ratoria di un futuro Concilioecumenico per la «ridefinizionedei vari punti della dottrina cat-tolica minacciati da errori nonsoltanto teologici, ma anchemorali e filosofici, e perfino daabbagli sociologici. Egli (PioXI) è preoccupato per i graviproblemi che il comunismo po-ne alla Chiesa ad ovest (…) eper gli irenismi e i compromes-si di alcune frange del mondocattolico occidentale, che ha im-boccato la via in discesadell’opulenza» (p. 6). All’interno della Chiesa c’è il

neo-modernismo, reviviscenza del modernismo condan-nato da San Pio X, Papa Pacelli ordina a mons. Ottavianidi iniziare i lavori preliminari, nel massimo riserbo. Ma«via via che si procede nell’elaborazione della fase prepa-ratoria del futuro Concilio, le cose si complicano, le vedu-te divergono, i rapporti si incrinano in seno alla Commis-sione medesima» (p. 7). Pio XII allora blocca tutto (p. 7). Le omelie, conferenze e articoli del card. Ottaviani raccoltine “Il Baluardo” (Roma, I ed., Ares, 1961; II ed., Viter-bo/Milano, Effedieffe, 2014) trattano di questi argomenti,che già preoccupavano gli animi del medesimo Ottaviani edi Pio XII, in piena sintonia nella lotta contro il neomoder-nismo. Il 1° luglio del 1949, viene promulgato il Decreto discomunica per coloro che professano la dottrina atea

“IL BALUARDO”“IL BALUARDO”del card. Alfredo Ottavianidel card. Alfredo Ottaviani

di Alaphridus

Il card. Alfredo Ottaviani.

10 “Chiesa viva” *** Febbraio 2015

e materialistica del marxismo comunista, Decreto ri-confermato il 4 aprile del 1959 e ritenuto da Ottavianituttora in vigore in una intervista che rilasciò nel 1975(p. 59). Nel 1950, il card. Ottaviani collabora alla stesura della“Humani generis” (12 agosto 1950) che condanna ilneomodernismo detto “nouvelle théologie” da Teilhardde Chardin, così definito dal Nostro: «non è un teologo,ma un poeta che fa teologia e talvolta è un panteista cheidentifica Gesù con il cosmo, (…) volendo naturalizzareil soprannaturale» (pp. 54 e 55).

***

Durante il Concilio Vaticano II ècelebre la battaglia sulla “Libertàreligiosa” (Dignitatis humanae)nella quale il card. Agostino Beasi scontrò col card. Ottaviani, il19 giugno del 1962. Ottaviani difendeva la Tesi bellar-miniana, insegnata comunementee ininterrottamente dai Padri ec-clesiastici e dal Magistero sino aPio XII, sulla cooperazione su-bordinata dello Stato con laChiesa, data la gerarchia dei fini(naturali per lo Stato e soprannatu-rali per la Chiesa)1, mentre Beapresentò un documento (De Li-bertate religiosa) diametralmenteopposto per principio a quello delcard. Ottaviani (De Tolerantia re-ligiosa) e all’insegnamento comu-ne e costante della Chiesa. Storico è anche lo scontro (8 no-vembre 1963) che Ottaviani ebbecon il card. Frings sulla “colle-gialità”. Ottaviani, in quell’occa-sione, disse a Frings che «chi vuolessere una pecora di Cristo deveessere condotto al pascolo daPietro che è il Pastore, e non so-no le pecore (i Vescovi) che debbono dirigere Pietro, maè Pietro che deve guidare la pecore (i Vescovi) e gliagnelli (i fedeli)». Il caso più eclatante, però, è quello del 30 ottobre del 1962quando al card. Ottaviani, che parlava in aula sulla litur-gia ed aveva superato i 10 minuti di tempo, venne spentoil microfono dal card. Alfrink tra gli applausi dei neo-modernisti2. Ogni commento è superfluo: il ‘maggio del

1968 francese’ è iniziato in Vaticano, già nel 1962. Inoltre, ancora attende una risposta la “Lettera di presen-tazione del Breve Esame Critico del Novus Ordo Mis-sae” dei cardinali Ottaviani e Bacci3, nella quale è dettoche il nuovo Rito rappresenta «sia nel suo insieme comenei particolari, un impressionante allontanamento dallateologia cattolica della S. Messa, quale formulata nellaSessione XIII del Concilio di Trento. (…). Sempre i suddi-ti, al cui bene è intesa una legge, laddove questa si dimo-stri viceversa nociva, hanno avuto, più che il diritto, il do-vere di chiedere al legislatore l’abrogazione della leggestessa».

Un altro insigne giurista e canoni-sta, il card. Alfonso Maria Stick-ler, ha sempre detto che tale “Let-tera di presentazione” attende an-cora la risposta che le è dovuta.Nell’estate del 1965, Ottavianiscrive nel suo diario: «prego Diodi farmi morire prima della finedi questo Concilio, così almenomorirò cattolico» (p. 80).

***

Il 18 novembre del 1965, PaoloVI, con il “motu proprio” “Regi-mini Ecclesiae Universae”, can-cella l’aggettivo di “Suprema”che aveva caratterizzato la“Congregazione del S. Uffizio”.Al vertice della Chiesa, vi è ormaila Segreteria di Stato: la politicaprevale sulla purezza della Fede.Mons. Simicic ha raccontato che«Ottaviani commentò il fatto di-nanzi a un gruppo dei suoi colla-boratori: «Ricordatevi, questo èun giorno nero per la Storia del-la Chiesa”, perché non si trattadi titoli, bensì di sostanza. Infatti,finora il supremo principio digoverno della Chiesa era la dot-

trina rivelata, la cui custodia e retta interpretazione nellaChiesa è affidata in primo luogo al Papa, che si servivadella Suprema Congregazione del S. Uffizio (della qualeera il Prefetto). Ora, temo che, come criterio ispiratoredel governo della Chiesa, prevarrà quello diplomatico econtingente. Prevedo che la Chiesa ne subirà moltidanni» (p. 85). Nel 1967, il Cardinale rassegna le dimissioni per non

Il nuovo papa, Paolo VI, riceve l’ubbidienza da S. Em. il Card. Alfredo Ottaviani.

1 Vedi inoltre l’intervento del card. A. Ottaviani del 23 settembre 1964, in A.S., lib. III, cap. 2, p. 283 e l’intervento del 17 settembre 1965 in A. S., lib. IV,cap. 1, p. 179. Ottaviani parlava di “tol-leranza pratica” delle false religioni,poiché solo il vero ha diritti, mentre Bea insisteva sulla “libertà di diritto” ditutte le religioni. Ora, se vero e falso, male e bene hanno pari diritti, pratica-mente si nega la sinderesi (“malum vitandum, bonum faciendum”) e teorica-mente il principio di identità e non contraddizione, secondo il quale “il ve-

ro è il vero, il falso è il falso e il vero non è il falso”.2 T. Oostveen, Bernard Alfrink vescovo cattolico, Assisi, Cittadella editrice,1973, p. 76.3 Quando il card. Antonio Bacci muore, nel 1971, Paolo VI non si reca aisuoi funerali, come abitualmente fa il Papa per ogni cardinale di Curia, poichéBacci, nel 1970, aveva prefato il libro di Tito Casini “La tunica stracciata”,fortemente critico nei confronti della Nuova Messa (E. Cavaterra, Ib., p. 95).

“Chiesa viva” *** Febbraio 2015 11

contribuire allo smantellamento del S. Uffizio; le dimis-sioni sono accolte nel 1968, ma il Cardinale resta “Prefet-to emerito” e quindi sempre membro della neo Congrega-zione, nella quale può ancora far ascoltare la sua voce sinoal 1969, quando sarà dimesso totalmente per limiti di età. Il 23 novembre del 1970, esce il “motu proprio” di PaoloVI che esclude gli ottantenni dal Conclave. Ottaviani ri-lascia delle interviste in cui dice che tale provvedimentonon ha forza di legge, poiché contrario al diritto natu-rale. La cosa non piace al card. Garrone che scrive adOttaviani, il quale annota nel suo diario: «lettera al cesti-no» (p. 125). Nel 1972, il cardinale ritorna sulla “pastoralità” del Vati-cano II e annota nel diario: «L’arte pastorale consistenel saper applicare i princìpi ai casi concreti» (p. 135).Quindi, il Vaticano II non ha voluto enunciare o defini-re princìpi di Fede e Morale, ma si è limitato a dire, emale, come questi avrebbero dovuto essere applicatinelle circostanze del mondo contemporaneo degli anniSessanta. Nel 1974, trova ancora la forza, benché ottantaquattrenne,di sostenere la “crociata del referendum abrogativo del-la legge sul divorzio”, passata in Italia nel 1969. Purtroppo, l’indecisione di Paolo VI e dell’Episcopatoitaliano impediranno la vittoria: «Paolo VI era in dub-bio se l’iniziativa dovesse partire dall’Episcopato o dailaici». Ottaviani qualifica tale dubbio, annotato sempre nelsuo diario, come «ragionamento di lana caprina» (p.148). Soprattutto papa Montini non voleva che si presen-tasse il referendum abrogativo come una “Crociata” equindi fu una resa, o una “Caporetto” (come la definì Ot-taviani), prima ancora di combattere. Da lì, scaturironomoltissimi altri disastri antropologici e morali in Italia(l’aborto diverrà “legale” nel 1978). L’8 dicembre 1975, si celebrano i dieci anni della chiusu-ra del Vaticano II, «Ottaviani non va (e lo scrive nelsuo diario) alla funzione» (p. 154). L’ultima speranzaumana si riaccende in lui quando Giovanni Paolo II, il 19novembre del 1978, riceve mons. Lefebvre e sembra vo-ler sistemare la situazione, ma non se ne farà nulla.Oramai il cardinale si prepara all’incontro con la morte,che lo coglierà il 3 agosto del 1979. Le sue spoglie riposa-no nella chiesa di San Salvatore “in ossibus”, accanto aquella del suo maestro card. Borgongini Duca.

***

La vita e le opere del cardinale Alfredo Ottaviani ci inse-gnano l’amore della Verità, che animò il porporato e chesola ci “farà liberi” (Gv., VIII, 31), e l’accettazione delleumiliazioni, dalle quali sole nasce la vera umiltà di cuore(S. Ignazio da Loyola, “Esercizi spirituali”, nn. 165-167, Itre gradi di umiltà). Secondo il card. Pietro Palazzini, nella “Presentazione”a “Il Baluardo”, «la verità liberatrice potrebbe esserela categoria fondamentale, la chiave di lettura dell’esse-re e dell’operare del cardinale Alfredo Ottaviani» (p.V). Egli ha saputo percepire «con eccezionale acume econ impressionante lungimiranza l’intimo disordine e

gli amari sviluppi» (p. V), delle novità che iniziavano aserpeggiare già negli anni Quaranta e che esplosero du-rante il Vaticano II. La Chiesa durante la vita del porpo-rato era aggredita, ad extra, dal comunismo sovietico e,ad itra, dal neo-modernismo, che fu condannato nel 1950da Pio XII, coadiuvato dal porporato, ma che si è ripreso larivincita dopo la morte di papa Pacelli, quando nell’assiseconciliare il card. Ottaviani venne «isolato e mal tolle-rato» (p. V), dai modernisti condannati da Pio XII epromossi da Giovanni XXIII.Il primo movente dell’attività del cardinale fu «l’amoreper la purezza e l’integrità dottrinale» (p. V). Egli hacercato, nel corso della sua attività curiale, di «offrire lalinea della giusta direttiva del cammino, nella continualotta tra il bene e il male. (…). Non rifuggì dalla lottaquando questa si palesava dura e delicata insieme; do-vette quindi servire la Chiesa da posizioni spesso sco-mode, talvolta di isolamento» (p. VI). Il motto del card.Ottaviani era “semper idem/sempre lo stesso”.Che Egli ci aiuti a restare fedeli alla immutabilità sostan-ziale del dogma, della morale naturale e della Liturgiadi Tradizione apostolica per sentirci dire il giorno delGiudizio: «Euge, serve bone et fidelis, quia in pauca fui-sti fidelis intra in Gaudium Domini tui» (Orsù, servobuono e fedele, poiché sei stato fedele nel poco entra nellaGioia del tuo Signore).

Dicembre 1967. Ultima intervista al card. Alfredo Ottaviani.Nel 1967, il card. Ottaviani rassegna le dimissioni per non contrbuireallo smantellamento del Sant’Uffizio. Rimane “Prefetto emerito” finoal 1969, quando viene dimesso per limiti di età. Nel 1970, Paolo VIesclude gli ottantenni dal Conclave. Nel 1974, Ottaviani partecipa alla“crociata del referendum abrogativo” della legge sul divorzio (pas-sata in Italia nel 1969), perso per l’“indecisione” di Paolo VI.

12 “Chiesa viva” *** Febbraio 2015

DOCUMENTA FACTA

LA “BANDIERA DEI POVERI”di Francesco “vescovo di Roma”

«MARX NON HA INVENTATO NULLA. IO DICOCHE I COMUNISTI CI HANNO RUBATO LABANDIERA. LA BANDIERA DEI POVERI È CRI-STIANA».Beh! questa riflessione è l’ultima che un Papa avrebbedovuto esprimere. Perché così si equipara la carità evan-gelica e cristiana per il povero all’astuzia politica e ri-voluzionaria di cui s’è fatta bandiera, per oltre 70 anni dicrimini, il comunismo sovietico e tutti i comunismi locali.Non si tratta di aver rubato o non rubato. La questione èben altra: la bandiera dei poveri, che il comunismo agita, èdi tutt’altra natura, di tutt’altro colore, di tutt’altra finalitàche non quella che porta l’immagine di Gesù e della suaChiesa. La bandiera comunista porta l’effigie di Satana, predi-ca l’ateismo e l’odio, porta la rivoluzione, suppone eimpone la presenza di uno stato poliziesco e tirannico.La bandiera comunista non ama i poveri, che ritiene solomassa di manovra contro i ricchi. Papa Bergoglio confonde le due bandiere assimilandol’ideologia proletaria della lotta di classe, in pratica lapredicazione dell’odio dell’uomo contro l’uomo, allavirtù della carità cristiana.

Se il comunismo avesse rubato alla Chiesa la “bandiera diCristo”, non avremmo avuto le caterve di vittime accu-mulate da quel luciferino regime. E se la Vergine Mariaha chiesto alla Chiesa la consacrazione della Russia al suoCuore Immacolato, ciò sta a significare che non era quel-la sovietica la bandiera che garriva per amore dei po-veri. La prudenza, come ben si evince dal fatto presente e datanti altri precedenti, non è la virtù di questo Papa poi-ché una seppure superficiale conoscenza della storia gliavrebbe impedito di attribuire, così avventatamente, al co-munismo la categoria della pietas e dell’amore. Così come Giovanni Paolo II, se avesse conosciuto la sto-ria (e non poteva non conoscerla) avrebbe evitato di attri-buire alla triade giacobina – libertà, eguaglianza, fratel-lanza – la connotazione gloriosa e santa del Vangelo euna diretta filiazione cristiana. Sappiamo quali sono stati gli esiti dello zelo marxistaper il povero, quello zelo che gonfiò il petto di Lenin,di Stalin, di Mao, di Fidel Castro, di Ceausescu e com-pagnia recitando, così come sappiamo gli esiti di quellozelo che innalzò la ghigliottina e soffocò sotto gli zocco-li dei cavalli i poveri della Vandea: genocidi, traduzio-

del Prof. Luciano Pranzetti

ni di masse contadine – i kulaki – nei campi della Koli-ma siberiana e nell’arcipelago dei gulag; carestie pro-vocate e programmi di sterminio sistematico; attuazio-ne della teoria maltusiana nella demografia cinese delfiglio unico e i laogai, campi di rieducazione, dove an-cora oggi i poveri sono le vittime del colpo alla schie-na; le fogne di Bucarest qua-le abitazioni per gli emargi-nati del regime. Si può, allora, dire che il co-munismo abbia rubato la ban-diera del pauperismo allaChiesa? No, perché le due bandieresono incompatibili e perniente interscambiabili, MASI PUÒ AFFERMARE CHELA BANDIERA DI CRI-STO È STATA, ED È TUT-TORA, VILIPESA E CAL-PESTATA DA UOMINI DICHIESA NEL FOLLE ESACRILEGO PROGETTODI IMBASTARDIRLA ELORDARLA PROFESSAN-DO SUL-L’ALTARE IL CO-MUNISMO ATEO E CRI-MINALE. Chi sono stati e sono questiapostati, questi traditori? Eccone un elenco piccolo masignificativo: Don Franzoni,don Mazzi dell’Isolotto, donMilani, Don Gallo, don Fari-

nella, don Ciotti, don de’Paolis, don Gustavo Gutier-rez, fra Leonardo Boff, mons. Helder Camara, don Ca-millo Torres, fra Yves Congar, fra Edward Schille-beeckx, il card. Agostino Bea, il card. Casaroli, il card.Martini... ESSI HAN TENTATO DI FONDERE LAPURA CARITA DI CRISTO COL VERBO SPORCO

DI MARX.E a costoro si affiancano quan-ti – papi, cardinali, teologi –DA TEMPO STANNO SRO-TOLANDO LA BANDIERADELLA CARITA CRISTIA-NA NEL LIQUAME ZUC-CHEROSO DELLA FILAN-TROPIA MASSONICA.Dopo i documenti conciliari“Nostra Aetate”, “DignitatisHumanae”, “Gaudium etspes” e dopo Assisi 86/2011,con cui a tutte le religionidell’orbe terracqueo – anche alvoo-doo del Benin!!! – è stataattribuita una certa qual“santità” e una sicura valen-za salvifica, ci voleva che an-che al comunismo fosse rico-nosciuto il possesso, seppurrubato, della bandiera deipoveri.Un altro passo sulla via della“rivoluzione bergoglianad’ottobre” che vedrà altremagnifiche e progressive con-quiste.

14 “Chiesa viva” *** Febbraio 2015

I NEMICI DI PADRE PIO

Nel gruppo dei nemici di Padre Pio,spicca la figura di Mons. Loris Capo-villa. Più che un nemico frontale edapertamente esposto, Capovilla avevaun ruolo delicato ma indispensabile algruppo: fu l’uomo di fiducia, il colle-gamento, l’elemento di unione, il se-gretario, il consigliere, il controllore,l’esecutore...«Fu ordinato sacerdote il 23 maggio1940 e incardinato nel clero del pa-triarcato di Venezia. Prestò poi serviziopastorale come cappellano militare,durante la seconda guerra mondiale e,dopo l’8 settembre 1943, collaboròcon la Resistenza partigiana...»1.La zona d’azione della Resistenza par-tigiana, scelta da don Loris Capovilla,fu il Veneto, il cui Ispettore militare,dal 26 dicembre 1944, fu il terroristacomunista Leonardo Speziale che,forte dell’ospitalità, protezione e colla-borazione della famiglia Montini, rice-vette questo premio per la sua attivitàcriminale svolta nella provincia di Brescia. Dal 4 aprile 1944, inoltre, a Belluno e Feltre fu Ammini-stratore Apostolico e poi Vescovo, Mons. GirolamoBortignon, che si onorava di essere stato anch’egli un“eroe della Resistenza”.

Ecco cosa scrive Franco Bellegrandi, nel suo libro: “Ni-chitaroncalli - controvita di un Papa”, a proposito diquel periodo di collaborazione di don Loris Capovilla

Il segretodella “tomba vuota”

di Padre Pio

Il segretodella “tomba vuota”

di Padre Pio

con la Resistenza partigiana e del suoruolo di segretario del Patriarca di Ve-nezia, Card Angelo Roncalli e poiGiovanni XXIII.

«La carriera di Roncalli prosegue, por-tata avanti, sembra a taluni, da una ma-no misteriosa. Alla porpora cardina-lizia (12 gennaio 1953) fa seguito lanomina a Patriarca di Venezia (15gennaio 1953) con l’immediato trasfe-rimento nella Serenissima città dellalaguna. Ancora una volta la pedina èspostata sulla grande scacchiera. Avvi-cinata a Roma, preparata per Roma.(...) Roncalli, a Venezia, è un venetotra i veneti. Si sente a casa sua. Ha persegretario, scelto con cura nel mazzodi quelli aperti al marxismo, un pre-te dall’aspetto gracile e nevrotico, uncerto don Loris Capovilla, la cui cre-denziale semi-ignota ai più è rappre-sentata dal fratello, un capo-cellulacomunista di Mestre, lì a un bracciodi mare da Venezia. Perciò caldamen-te raccomandato a Roncalli dal par-

tito comunista italiano (PCI). (...)La pedina Roncalli farà adesso, in aggiunta, il gioco spic-ciolo del partito comunista italiano. Il segretario del Pa-triarca di Venezia, don Loris Capovilla, infatti, affogatofino al collo in un torbido passato di violenze rosse le-gate alla guerra civile in nord Italia, nel 1944-45, sarà ilnero angelo custode di Roncalli. Lo influenzerà accorta-mente guidando i suoi passi, fino all’ultimo istante dellasua vita.

4545

Padre Pio con le stigmate.

a cura del dott. F. A.

“Chiesa viva” *** Febbraio 2015 15

I fondi del Patriarca di Venezia sono, adesso,a disposizione delle locali sezioni comuniste,i manifesti del PCI si stampano con i soldidel patriarchio. (...)Farà scalpore, a quel tempo, soffocato nel ri-serbo, ma non troppo, l’episodio di Lour-des. Quando Roncalli, legato del papa, andràa consacrare quella basilica conterranea,all’autorità francese che vuole offrirgli un“contributo” per il viaggio di ritorno, echiede a quanto debba ammontare l’assegno,il patriarca di Venezia risponderà sorridendo:“Un milione di franchi”. L’assegno verràversato, non senza prima, però, essere statofotocopiato. Tutto questo groviglio di affarie attività politiche clandestine passa per lemani di don Capovilla». È il periodo, questo, in cui Roncalli cominciavivamente a interessarsi alla Russia sovietica ea quel comunismo. Presto, quest’interesse,fomentato da don Loris Capovilla con sa-piente bravura, lascia il passo a un vero eproprio amore, a una predilezione senti-mentale. Nasce il sogno di un avvicinamentodella Chiesa e della Santa Sede a quel paese,artefice della più grande rivoluzione socialeche la storia ricordi. L’incontro di Giovanni XXIII col gene-ro di Krusciev, Ajubei, nasce in quel tempo, a Venezia...»2.

«Ma torniamo a quel 1958. Nella sua quarantena a Milano,Montini conosce certamente la sua predestinazione. Eattende la morte di Pio XII. Da quel momento, rientreràsulla scena protagonista più o meno occulto, ma dal sicuroavvenire. Si può dire che partecipi direttamente al pon-tificato di Roncalli collaborando col papa alla stesuradei più importati documenti pontifici. Verso la secondametà del quinquennio di governo roncalliano della Chiesa,l’arcivescovo di Milano diventa il cervello conduttoredella politica di Giovanni XXIII: Mons. Capovilla fa laspola fra Roma e Milano. Il collegamento ininterrottotrapela in Vaticano. E a chi, con estrema cautela, ne do-manda le ragioni al papa, questi fa capire che sarà Mon-tini il prossimo papa ed è bene, quindi, che sia preparatoalla successione»3.

«La tesi di un ricorrente disturbo arteriosclerotico di Gio-vanni XXIII, accuratamente tenuto nascosto al mondoesterno, che avrebbe creato nella sua azione di governo ri-correnti periodi di lacune e di crisi, renderebbe conse-quenziali e densi di contenuto, i frequenti viaggi a Mi-lano del segretario del papa, Loris Capovilla che, neisuoi continui abboccamenti con Montini, arcivescovo diquella città, si affermava dai più informati in Vaticano, ri-cevesse da costui orientamenti e istruzioni su cui farmarciare la politica progressista del papa riformatore.Sta di fatto che, nella capitale lombarda, il potente segre-tario marxista di Giovanni XXIII si installò come in unsuo personalissimo ben mimetizzato ufficio politico.Mio zio, Enrico Pozzani, presidente dei Cavalieri del La-

voro, più di una volta, manifestò con me le sue apprensionisullo sviluppo sorprendente che il movimento sindacalelombardo stava vivendo in funzione quasi esclusiva, diuna politica mirante a inginocchiare l’iniziativa dell’in-dustria privata. Mi parlò a più riprese, in quelle occasio-ni, che da varie fonti bene informate, facenti capo a grandicomplessi industriali, come la Pirelli, l’Alfa Romeo e laFIAT, era stata individuata una diretta influenza di Ca-povilla sull’azione dei sindacati e sulla capillare attivitàsovversiva fra le maestranze delle fabbriche più im-portanti del nord Italia.Il mio celebre zio, che aveva frequenti contatti con le per-sonalità più rappresentative della grande industria italiana,in quel tempo, esaminò un rapporto che gli portò il profes-sor Valletta, amministratore delegato della FIAT in cui,dopo l’esposizione documentata della compromissionedel segretario del papa nella comunistizzazione e nellalotta sindacale delle maestranze metalmeccaniche delnord, si esprimevano le perplessità dei dirigentidell’azienda impotenti a vanificare un’azione tanto pe-ricolosa perché, praticamente, impossibile a vanificare. Ricordo quell’incontro, a cui partecipai come “vaticani-sta” dell’ufficio stampa della Federazione Nazionale deiCavalieri del Lavoro, all’EUR. (...) La piccola figura delprof. Valletta (...) era un gigante nella storia della ri-presa industriale italiana del dopoguerra. La FIAT e gliAgnelli devono a Valletta, se l’industria automobilistica to-rinese è diventata oggi quell’azienda che è»4.

1 Cfr. Wikipedia “Loris Francesco Capovilla”.2 Cfr. Franco Bellegrandi, “Nichita Roncalli - Contro vita di un papa”, EI-LES , Roma 2009, pp. 66-68).3 Idem, p. 86.4 Idem, pp. 99-100.

Don Loris Capovilla.

16 “Chiesa viva” *** Febbraio 2015

Questa è la vera animadel Governo mondialeebraico in cui si ravvisatutto l’odio di Luciferoper l’uomo e il suo in-tento di trionfare su Dio,distruggendo il suo Ordi-ne e la sua Legge con laguerra, la devastazione, lamorte e lo spopolamentodel pianeta.Per mettere in moto que-sto diabolico piano, però,si doveva fondare un’or-

ganizzazione occulta che prendesse il controllo di tuttele società segrete esistenti sulla terra e che avesse unprogramma politico segreto, per creare le condizioni cheavrebbero portato a continui conflitti e fatto procedere levarie fasi di questo piano.L’organizzazione fu l’Ordine degli Illuminati di Bavierail cui programma politico segreto era riassunto nei seguen-ti sei punti:

1. abolire ogni Monarchia e Governo legittimo;2. abolire la proprietà privata;3. abolire il diritto di eredità privata;4. abolire il patriottismo, l’identità delle singole patrie ela lealtà militare;

5. abolire la famiglia e cioè il matrimonio e la moralitàfamiliare cristiana (con droghe, omosessualità, perver-sioni e satanismo);

6. abolire qualsiasi religione (specialmente la Cattolica el’Ortodossa).

I l programma segretodell’“Ordine degliIlluminati di Bavie-

ra” (massima istanzamassonica universale!),promosso dal baroneMayer Amschel Roth-schild, nel 1776, avevacome scopo finale il Go-verno mondiale ebraicoe la distruzione sistema-tica di tutti gli Stati Cri-stiani. Questo piano erastato presentato dallostesso M.A. Rothschild ad un selezionato gruppo di ban-chieri ebrei, nel 1773 a Francoforte.

Questo programma, che aveva come premessa il control-lo totale dell’emissione monetaria da parte delle Ban-che Centrali a solo costo tipografico e a corso forzoso,prevedeva l’aumento continuo delle tasse, per rovinarel’economia e creare la depressione industriale, il panicofinanziario, la disoccupazione forzata, la fame; si dove-vano poi fomentare guerre tra le Nazioni per annien-tarle, facendole sprofondare sempre di più in un falso de-bito nazionale, che si poteva ottenere solo privando le Na-zioni della loro sovranità monetaria.L’ultima fase di questo piano infernale era la grande cata-strofe politica e sociale che fu così presentata al gruppo dibanchieri ebrei: «non rimarranno che masse di proleta-riato nel mondo con pochi ricchi devoti alla nostra cau-sa e forze di polizia e militari sufficienti a proteggere inostri interessi».

LLaa

CostituzioneCostituzione

DisattesaDisattesa

del Prof. S. L. Di San Giorgio

Roma 27 dicembre 1947. De Gasperi, De Nicola e Terracini alla firma della Costituzione italiana a Palazzo Giustiniani.

“Chiesa viva” *** Febbraio 2015 17

Questo programma segreto diverrà il programma politicodel “Manifesto Comunista” del 1848 dell’ebreo massoneCarlo Marx, le cui radici affondavano nelle retrologgemassoniche dell’Ordine degli Illuminati di Baviera. Ilprincipale obiettivo assegnato al comunismo, oltre ai seipunti elencati, era quello di infiltrare, corrompere eprendere il controllo della Santa Romana Chiesa, l’ulti-mo baluardo e vero ostacolo da abbattere. E questo do-veva avvenire partendo dai vertici della Chiesa, cioè daministri di Dio che, celando la loro vera identità, offrivanoil loro tradimento e la loro opera di prostituzione alla Mas-soneria e ai suoi Capi Incogniti.Del resto il Cardinale Miloslav Vlk, arcivescovo emeritodi Praga, nel 2013, affermava: «È quasi impossibile con-vertire Satana, come pure i comunisti e i massoni che loadorano». Con tali brevi epidittiche premesse, si puòegregiamente comprendere il perché anche la Costituzio-ne italiana (come quella di altri paesi, particolarmentenell’U.E.) viene spesso disattesa e calpestata!

ELEZIONI INCOSTITUZIONALI

L’esempio più eclatante sono le elezioni politiche che,dal 1948, sono palesemente incostituzionali, imbava-gliate da c.d. “leggi elettorali” che usurpano la sovra-nità del popolo!Ricordiamo che lo Statuto Albertino del 4 marzo 1848, fupromulgato da Carlo Alberto di Savoia-Carignano, re diSardegna, ed esteso al Regno d’Italia nel 1861 da VittorioEmanuele II e applicato fino al 13 giugno 1946, quando il“democratico/cattolico” frammassone Alcide De Gaspe-ri, presidente del Consiglio – nominato dal Re d’ItaliaUmberto II – ingiunse al sovrano di lasciare l’Italia au-to-proclamandosi “Capo provvisiorio dello Stato”, cuiseguirà il senatore del regno, De Nicola.Nel predetto “Statuto” era edittato che il Parlamento eracostituito dal Senato del Regno e dalla Camera dei De-putati (art. 3).Il Senato, di nomina regia, con membri a vita, aventi al-meno 40 anni di età (salvo i principi reali a 21 anni, condiritto di voto a 25 anni), scelti nelle seguenti categorie:

1. Arcivescovi e Vescovi dello Stato;2. il Presidente della Camera dei Deputati;3. i Deputati dopo tre legislature, o sei anni di esercizio;4. i Ministri di Stato;5. i Ministri Segretari di Stato;6. gli Ambasciatori;7. gli Inviati straordinari, dopo tre anni di tali funzioni;8. I primi Presidenti dei Magistrati di Cassazione e dellaCamera dei Conti;

9. I primi Presidenti dei Magistrati d’Appello;10. L’Avvocato generale presso il Magistrato di Cassazio-ne ed il Procuratore generale, dopo cinque anni di fun-zioni;

11. I Presidenti di classe dei Magistrati di Cassazione dopotre anni di funzioni;

12. I Consiglieri del Magistrato di Cassazione e della Ca-mera dei Conti, dopo cinque anni di funzioni;

13. Gli Avvocati Generali Fiscali Generali presso i Magi-strati d’Appello, dopo cinque anni di funzioni;

14. Gli Ufficiali generali di terra e di mare; tuttavia i Mag-giori generali e i Contro Ammiragli dovranno avere, dacinque anni, quel grado di attività;

15. I Consiglieri di Stato, dopo cinque anni di funzioni; 16. I membri del Consiglio di Divisione, dopo tre elezionialla loro presidenza;

17. Gli Intendenti generali, dopo sette anni di esercizio;18. I membri della Regia Accademia delle Scienze, doposette anni di nomina;

19. I membri ordinari del Consiglio Superiore d’Istruzionepubblica, dopo sette anni di servizio;

20. Coloro che, con servizio o meriti eminenti, avranno il-lustrata la Patria;

21. Le persone che da tre anni pagano tremila lire d’impo-sizione diretta in ragione dei loro beni o delle loro in-dustrie.

La Camera dei Deputati, elettiva, era composta di Depu-tati scelti dai Collegi Elettorali con voto preferenzialeconformemente alla Legge (art. 39).

L’art. 50 precisa: «Le funzioni di Senatore e Deputato nondanno luogo ad alcuna retribuzione».

18 “Chiesa viva” *** Febbraio 2015

Sempre lo “Statuto Albertino” prevedeva:

art. 1: «La Religione Cattolica Apostolica e Romana è lasola religione dello Stato. Gli altri culti ora esistenti sonotollerati conformemente alle leggi»;art. 68: «La giustizia emana dal Re ed è amministrata, insuo nome, dai giudici che Egli istituisce»;art. 69: «I Giudici sono nominati dal re»;art. 73: «L’interpretazione delle leggi, in modo per tuttiobbligatorio, spetta esclusivamente al potere legislativo».

***

Veniamo all’attuale vigente Costituzione, entrata in vigoreil 1° gennaio 1948, e che viene molto spesso disattesa eviolata.

L’attuale Costituzione sancisce che: «La sovranità appar-tiene al popolo...» (art. 1).Sia “de iure” che “de facto”, però, essa viene continua-mente usurpata da una cancrena partitocratica, nonprevista dalle Leggi Costituzionali.

Infatti, solo l’art. 49 recita: «Tutti i cittadini hanno dirit-to di associarsi liberamente in partiti per concorrere conmetodo democratico a determinare la politica nazionale».Questo “diritto di associarsi liberamente in partiti politici”costituisce un diritto costituzionale e non un obbligo! Nederiva che i cittadini possono non associarsi in partitipolitici! Pertanto, il soggetto politico non è e non può es-sere un partito ma il singolo cittadino (elettore o eleggi-bile!).Le c.d. “leggi elettorali”, dal 1948, sono palesemente in-costituzionali: il cittadino come elettore viene obbligato(contra legem) a porre una “croce” su un simbolo, rap-presentativo di un partito. Anche se vi fossero le “prefe-renze”, queste non sancirebbero il fatto che tali “prefe-renze” sono vincolate ad un simbolo di partito.Ne deriva che le c.d. “leggi elettorali” vengono colpite inradice da attentato alle funzioni costituzionali del citta-dino-sovrano con l’aggiunta poi di pretestuosi “quorum”o “premi di maggioranza”.Il cittadino, per esercitare il “diritto di voto”, viene coerci-to e limitato nelle sue insopprimibili prerogative costitu-zionali. Non parliamo poi dello scandaloso finanziamento pub-blico dei partiti (già abrogato con referendum), ma richia-mato in vita come il pretestuoso “rimborso spese eletto-rali”.LE ELEZIONI, COSÌ CONCEPITE, SONO INCO-STITUZIONALI E NULLE.Soltanto potrebbero essere come una presentazione direttae personale del candidato nel singolo collegio. L’elezionediretta con, al primo turno, il 50% di suffragio e, se infe-riore, al successivo ballottaggio.IL “PARTITO” LO RIBADIAMO, NON È CANDIDA-BILE, NE TANTO MENO ELEGGIBILE!

Esaminando i vari articoli, vediamo alcuni esempi.

L’art. 4 afferma: «La repubblica riconosce a tutti i citta-dini il diritto al lavoro».Come si regola lo Stato con la massa crescente di disoccu-pati?!

L’art. 7 dice: «Lo Stato e La Chiesa Cattolica sono cia-scuna nel proprio ordine, indipendenti e sovrani...».Come valutare le continue interferenze sulle attività eccle-siastiche, compreso anche chi partecipa a delle processionidi feste patronali o quando è stato perquisito l’ufficiodell’arcivescovo di Napoli (Cardinale Giordano) il qualeera pure titolare di “passaporto diplomatico” violando an-che le Convenzioni sulle Relazioni Diplomatiche (Vienna,1961) ratificate anche dall’Italia e dalla Santa Sede?

L’art. 16 recita: «Ogni cittadino può circolare e soggior-nare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazio-nale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in viagenerale per motivi di sanità o di sicurezza».Come consentire che l’amministrazione comunale metta“pedaggi” per entrare nel centro cittadino o altre limita-zioni come il pagamento di balzelli per posteggi: tutto que-sto è incostituzionale! Infatti, il citato art. 16 precisa: “soloda limitazioni che la legge stabilisce in via generale permotivi di sanità o di sicurezza”, non vediamo nelle “ordi-nanze comunali” motivi di sanità (cinture sanitarie per epi-demie, o sicurezza proclamando lo stato di emergenza conla conseguente applicazione della “legge stataria”!). Tutto il comparto pensionistico è palesemente anticostitu-zionale.

“Chiesa viva” *** Febbraio 2015 19

Il lavoratore è stato assunto a certe “condizioni” e parame-tri che possono solo essere migliorati, ma non ridotti! L’art. 28 recita: «I funzionari e i dipendenti dello Stato... sono direttamente responsabili, secondo leggi penali,civili e amministrative, degli atti compiuti in violazionedei diritti...».I magistrati non sono forse “dipendenti dello Stato” da cuiricevono regolari stipendi?! Pertanto non comprendia-mo, dopo che un referendum ha già previsto tale responsa-bilità, perché occorra una nuova pretestuosa legge perattivare la “responsabilità civile” dei magistrati.

L’art. 33, tra l’altro, prevede: «Tutti i privati hanno il di-ritto di istituire scuole e istituti di educazione, SENZAoneri per lo Stato...». Perché dunque lo Stato versa cospi-cui contributi ad enti privati, in violazione dell’art. 33 del-la Costituzione?

L’art. 34 prevede. «... L’istruzione inferiore, impartitaper almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capacie meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto diraggiungere i gradi più alti degli studi...».Perché il Ministero P.I. in violazione dell’art. 34, prevede esostiene economicamente una prosecuzione di studi oltregli “otto anni per tutti”?

L’art. 39: «L’organizzazione sindacale è libera...».Lo Stato versa cospicui “contributi” ai vari sindacati!?

L’art 53 afferma: «Tutti sono tenuti a concorrere allespese pubbliche in ragione della loro capacità contribu-tiva...».Le tasse, le imposte, le accise ed altro diventano spesso unarbitrio, non sostenute dal semplice dovere del cittadino dicontribuire alle spese pubbliche, ma facendo “contra le-gem” assurgere a spese pubbliche addizionali e disposi-zioni al solo scopo di ridurre il libero cittadino-sovranoa un miserabile schiavo, con molteplici palle al piede,vanificando i proventi del proprio lavoro, o pensione, ameno della metà fra imposte dirette e indirette. Concretamente, lo Stato impone tasse anche sulle som-me che il cittadino ha regolarmente guadagnato o rice-vuto, su cui ha già ampiamente versato le imposte.L’esempio più lampante sono i carburanti sovraccaricati diimposte indirette e accise, ampiamente superiori al prezzobase del prodotto, determinando un illegale tasso di usura!Cosa ha di concreto il cittadino-sovrano da questi Stati do-ve, in un vuoto laicismo, si predica contro l’ipoteticaevasione fiscale, come fosse un peccato mortale contro laDivinità che comunque, nella sua eticità di precetto reli-gioso, si basa sempre sul principio del libero arbitrio. Il cittadino-sovrano dovrebbe essere libero di valutare lalegittimità delle voci raccordate alle spese pubbliche e, diconseguenza, libero di contribuire e versare allo Statoquanto dovuto. Se consideriamo abominevoli, secondo lamorale e la legge penale, coloro che vivono sui proventidella prostituzione, perché in concreto il prestatore sessua-le è ridotto a una macchina per fare soldi, cosa dovremmodire di quegli Stati esosi e fiscalizzatori dove l’essere uma-

no è obbligato a corrispondere tasse e imposte senza poter-ne valutare la legittimità?In un mondo sempre più privo di eticità e condannato alla“damnatio memoriae”, perché la falsa politica socialeed economica, voluta dalla cancrena massonica, teme lacultura, teme l’uomo che pensa autonomamente con ilproprio cervello e lo vuole ridurre ad un povero robot,dove ogni suo atto o movimento deve essere controllatoda codici fiscali, impronte digitali, intercettazioni e te-lecamere?

Vorrei ricordare alle tante piramidi di cartapesta, chepretendono di governarci, come si reggevano e governa-vano i grandi Imperi con monarchi assoluti senza tutte lediavolerie di certi Stati così detti “democratici” di oggi. Basti l’epidittico esempio di S.M.C. e R.A. Carlo Vd’Asburgo, Sacro Romano Imperatore, Re apostolico diUngheria, re di Spagna, re del Portogallo e sovrano delNuovo Mondo che parlava e scriveva in italiano, france-se, fiammingo, ungherese, tedesco, inglese, spagnolo,portoghese e latino: sul suo impero non tramontavamai il sole ma, per assolvere ai doveri dello Stato, egliaveva una limitatissima burocrazia civile e militare chenon era neppure pagata dallo Stato.Si può fare cultura senza politica, ma non politica senzacultura!Ci permettiamo di scomodare anche Marco Tullio Cicero-ne per affermare, nella voce dei secoli: «Mala temporacurrunt!».

La verità è che è avvenuto ilpignoramento della Repub-blica Italiana, o, per meglio

definirla, la corporation REPU-BLIC OF ITALY...

Ma facciamo un passo indietro.Era il lontano 1934 quando il Pre-sidente degli USA, Franklin Dela-no Roosevelt, dopo la crisi finan-ziaria del 1929, fondò la S.E.C.,Securities and Exchange Com-mission (Commissione per i Titolie gli Scambi), l’ente federale statu-nitense preposto alla vigilanza del-la borsa valori. Questa agenzia, esi-stente a tutt’oggi, è analoga all’Ita-liana CONSOB (CommissioneNazionale per le Società e la Bor-sa) che tutti conoscono.E sapete cosa accadde?Molti Stati (ad oggi quasi 200) sitrasformarono in corporationsprivate iscritte e alla S.E. C. e proprio l’Italia fu unodei primi Stati ad associarvisi. Se si entra nel sito dellaS.E.C. è possibile osservare i numeri di registrazione dellaSocietà: REPUBLIC OF ITALY e scaricare anche tutti isuoi report annuali. È curioso che la sede legale si trovi a Londra.Osservando la data di iscrizione alla S.E.C. (1934), è inte-ressante notare che, quando Mussolini stipulò gli accordipolitico-militari dapprima con la Germania di Hitler, (at-

traverso l’Asse Roma Berlino nel1936), poi ancora con la stessaGermania (firmando il “Pattod’Acciaio” nel 1939), per conclu-dere con il Giappone (tramite il“Patto Tripartito”, detto anche “As-se Roma-Berlino-Tokyo”, nel1940), in realtà, il Regno d’Italia,a livello giuridico, era già una so-cietà registrata in America. Queste informazioni, naturalmente,erano riservate ad una piccola élitedi persone, tuttavia, con l’avventodi internet e delle nuove tecnolo-gie, oggi, tutti possono accedere aquesti dati.Ma a livello pratico, per il cittadi-no, cosa comporta tutto questo?È semplice: essendo l’Italia unasocietà, tutte le richieste di paga-mento, come ad esempio le tasse(casa, automobile, servizi vari), iverbali, le cartelle esattoriali in-

viate dalla Società Italia o da altre società che ad essasottostanno (in pratica i vari Ministeri), dal punto di vi-sta prettamente giuridico, sono dei contratti. E in generale, affinché un contratto sia valido necessita didue figure: un Proponente, colui che propone il contratto,e un Rispondente, colui che può accettare o rifiutare ilcontratto. La validità di un contratto scritto è data dalla firma inumido del Proponente.

20 “Chiesa viva” *** Febbraio 2015

Cessionedi sovranità

del Prof. Francesco Cianciarelli

11

Prof. Francesco Cianciarelli.

“Chiesa viva” *** Febbraio 2015 21

Il Rispondente può accettare il contratto, firmandolo a suavolta in umido oppure può accettarlo per silenzio-assen-so, dove previsto. Quest’ultimo caso, che riguarda il con-tratto unilaterale e, cioè, il contratto con obbligazioni a ca-rico del solo Proponente, è disciplinato dall’art. 1333 c.c.,il quale stabilisce che:

«La proposta diretta a con-cludere un contratto da cuiderivino obbligazioni soloper il Proponente è irrevoca-bile appena giunge a cono-scenza della parte alla qualeè destinata.Il destinatario può rifiutarela proposta nel termine ri-chiesto dalla natura dell’af-fare o dagli usi. In mancanza di tale rifiuto, ilcontratto è concluso».

Ecco che si comprende facil-mente che noi, nei confronti ditutte le richieste di pagamentopervenute dalla Società Italia(e anche dalle Banche) siamo iRispondenti. Se non conoscia-mo la Verità, accettiamo e pa-ghiamo quanto richiestoci persilenzio assenso.Conosciuta la Verità, però, ènostra facoltà decidere di nonaccettare il contratto; è sufficiente barrare il contratto indiagonale, scrivere “NULLO” al sopra della barra e ag-giungere la seguente dicitura:

«RIGETTO QUESTA OFFERTA DI CONTRATTO ENEGO IL CONSENSO AL PRESENTE PROCEDI-MENTO. SENZA PREGIUDIZIO UCC 1-308. NEGO L’AUTORIZZAZIONE AL TRATTAMENTODEI MIEI DATI PERSONALI UCC 1-103».

Infine, basta firmare, aggiungere la data e rinviare al Pro-ponente. Come si può notare nella dicitura sovrastante, vengono uti-lizzati dei codici: UCC 1-308, UCC 1-103. Cosa significano?UCC è la sigla dell’Uniform Commercial Code, codicestampato per la prima volta nel 1952, che rappresenta laprima ed unica legge per quanto riguarda il commerciointernazionale: viene utilizzato in tutto il Mondo, ma èusato in modo criptico.Difatti, non viene insegnato nelle Accademie di Diritto,pertanto, la maggior parte dei giuristi, degli avvocati e deimagistrati conosce poco o per nulla questo strumento.Tutte le aziende e gli Stati che sono iscritti, per auto-controllo alla S.E.C., sottostanno alle leggi dell’UCC.Ecco che, quindi, anche l’Italia ed i suoi cittadini devonosottostare alle leggi dell’UCC.

Ora, dicevamo: l’Italia è stata pignorata.Il tutto è iniziato con un’indagine durata diversi anni econdotta da tre avvocati che avevano accesso all’UCC. Il report dell’indagine è disponibile a questo link:http://www.scribd.com/doc/118067922/PARADIGM-DO-

CUMENT- FROM - THE -TREASURY-FINANCE-AG-INDUSTRIESTRASSE-21-CH-6055ALPNACH-DORF-SWITZERLAND.Questi avvocati, durante il lorolavoro investigativo, si sono ac-corti che, con un sistema cheperdura da oltre cento anni, IGOVERNI E LE BANCHEAVEVANO CREATO UNOSTATO DI SCHIAVITÙ NEICONFRONTI DEGLI ESSE-RI UMANI.E lo avevano anche depositatoin UCC! Nell’Ordine Esecutivo 13037,datato 4 marzo 1997, c’è la de-finizione di “ESSERE UMA-NO come CAPITALE”; neldocumento UCCD Doc #00000001811425776, deposi-tato il 12 agosto 2011, si fa ri-ferimento ai cittadini degli Sta-ti Uniti come patrimonio im-mobiliare “(Omissis) ... VERIUOMINI CON BRACCIA E

GAMBE”; nel documento UCCD Doc #00000002001059388, si evidenzia il modello della Fede-ral Reserve Bank di New York, utilizzato per renderecerti i fondi collaterali in tutto il Mondo, compresi i relati-vi certificati di assicurazione, le polizze, i beni e i nascitu-ri, questi ultimi definiti “CUCCIOLI DI ANIMALE”.In particolare, proprio l’ultimo documento ha una rilevan-za molto significativa perché risponde alla seguente do-manda: se l’Italia fosse una società, quali sarebbero isuoi beni?La risposta è semplice: siamo noi esseri umani.Come avviene questo meccanismo?Una volta capito è molto semplice.Quando nasciamo veniamo registrati all’anagrafe e vienecreato il CODICE FISCALE dall’Agenzia delle Entra-te. Al momento della registrazione, viene creata un’altraentità fittizia, definita in americano “strawman”, ovvero“uomo di paglia” (o meglio “spaventapasseri”), e a que-sta entità legano un bond, ovvero un titolo di Stato (cheattualmente sembra si aggiri intorno ai due milioni di dol-lari, cioè 2.000.000 $, che sono circa 1.600.000 Euro) cheviene quotato in Borsa.La cosa bizzarra è che tutte le leggi dello Stato, siano es-se civili o penali ricadono solo ed esclusivamente sullo“strawman” e non sull’“Essere Umano” in carne, ossae sangue.

(continua)

22 “Chiesa viva” *** Febbraio 2015

del Cardinale José Maria Caro y Rodriguezex Arcivescovo di Santiago - Cile

Conoscere la Massoneria

LEGGENDE E ALLEGORIE

I rituali massonici sono pieni di leggende, specialmentequelli degli alti gradi, iniziando da quello di Maestro, nelquale si trova la leggenda della morte e resurrezione diHiram. Queste leggende includono sempre delle allegorie,che la Massoneria usa per comunicare la Luce ai suoi mem-bri e nasconderla ai profani, proprio nello stesso modo colquale essa usa i simboli per nascondere la Luce agli iniziatidi grado inferiore.La differenza tra l’allegoria e il simbolo, secondo gli esper-ti massoni8, è questa:– il simbolo ha un significato puramente convenzionale,ed è impossibile scoprire il suo vero significato occultoper chi non abbia le conoscenze segrete di opportuno li-vello.– l’allegoria, invece, «è un discorso o una narrazione in cuivi è un senso letterale, o apparente, e un significato di re-lazione, o metaforico oppure occulto, con l’intenzione diusare il significato letterale o apparente per indicare quellometaforico o occulto, per analogia o confronto». Ne segue che per la corretta interpretazione di un simboloserve la chiave di una conoscenza della dottrina massonica,mentre l’interpretazione di una allegoria è alla portata di tut-ti, tanto che qualcuno degli esperti massoni ha affermato:«L’interpretazione dell’allegoria è semplice perché l’alle-goria abita in un palazzo trasparente».Ne risulta che mentre i simboli trasmettono agli iniziatimessaggi diversi, a seconda del livello di conoscenza posse-duto, le allegorie trasmettono a tutti lo stesso identicomessaggio.Quasi tutte le leggende della Massoneria sono allegorie,ed esse sono importanti solo per la presenza di allegoriee non per la verità storica che contengono.

Facciamo l’esempio della leggenda di Hiram. Egli era il Maestro che dirigeva i lavori del Tempio di Salo-mone. I lavoratori erano divisi in tre classi: apprendisti,compagni e maestri, e per potersi riconoscere tra loro, ogniclasse usava una particolare “parola”. Hiram fu ucciso datre compagni che volevano conscere la “parola” delMaestro, ma con la sua morte, questa “parola” si perse, di-venendo, così, la “parola perduta”. I massoni si riuniscononella loro Loggia, la Camera di Mezzo, non solo per rim-piangere la morte di Hiram ma anche per ritrovare la “paro-la perduta”. Questa leggenda è elaborata sino agli alti gradisenza che la “parola perduta” venga trovata, con l’eccezio-ne dell’ultimo grado.

Ed ora l’allegoria: cosa rappresenta la morte di Hiram echi sono i suoi tre assassini?Secondo certi gradi, Hiram rappresenta Jacques de Molay,il Gran Maestro Templare; per altri, Manete, fondatore del

Manicheismo: per altri, è Gesù Cristo (che per la Masso-neria non è altro che il Gran Maestro dell’Ordine); per altriancora, Geova, il Dio degli Ebrei in opposizione al Dio Unoe Trino dei cristiani; per altri, è “il popolo sovrano” la cuisovranità è stata distrutta da preti, re e soldati, rappresentan-ti “un serpente a tre teste”: la testa con la corona indica ilRe, quella con la Tiara, o con la Chiave, indica il Papa, equella con la Spada, indica l’Esercito. Per qualcun altro, Hi-ram è il simbolo dell’Umanità, mortale negli individui, im-mortale nella specie e il dramma della Camera di Mezzoindica la rinnovazione dell’umanità nel Santuario della ge-nerazione. Per altri ancora, Hiram è simbolo del Sole. Infi-ne, secondo altri, Hiram è Satana stesso, il dio buono deimassoni, detronizzato dal suo controllo quasi assolutosull’uomo da Adonai, il Dio dei cristiani, un Dio in tre Per-sone: Padre, Figlio e Spirito Santo.

L’esatta individuazione dei tre assassini sicuramente dipen-de dall’interpretazione che vien data a Hiram anche se, ana-lizzando tutte queste interpretazioni, si giunge sempre allastessa conclusione: i tre assassini sono i Preti, i Re e laCiviltà cristiana!Quindi, nella leggenda di Hiram, la “trasparenza” dell’alle-goria si dimostra col fatto che, indipendentemente dall’in-terpretazione di ogni singolo iniziato, la conclusione è sem-pre la stessa, quindi, l’interpretazione dell’allegoria è allaportata di tutti: l’obiettivo verso il quale si cerca di indiriz-zare la vedetta, per la quale i massoni vengono preparati eistigati e di cui essi sentono costantemente parlare nelleLogge, è il Cattolicesimo!L’unico vero significato occulto, per chi non abbia le co-noscenze segrete di opportuno livello è che questo “obiet-tivo” ha tre diversi livelli: il Cattolicesimo, la Chiesa diCristo, il Sacrificio di Cristo sulla Croce!

Card. José Maria Caro y Rodriguez,Primo Cardinale di Santiago, Cile (1939-1958).

8 Quelle che seguono sono le spiegazioni fornite dagli esperti massoni,specialmente: Benoit, Preuss, Serra Causa e Espasa.

“Chiesa viva” *** Febbraio 2015 23

DAI MEMORIALI DI VINCENZO

CALCARA: le cinque entità rivela-

te a Paolo Borsellino

Simone MazzaVincenzo Calcara

Il libro racconta la vera storia diuno dei più attendibili pentiti diMafia, Vincenzo Calcara, fedelecollaboratore del giudice PaoloBorsellino.Al Pm, Calcara aveva rivelatol’esistenza di 5 Entità, forze oc-culte che hanno da sempre deci-so l’assetto politico e finanziariodell’Italia.Dove “presumibilmente” avràscritto le annotazioni lo intuireteleggendo il libro in cui scopriretealtresì vicende e fatti di grandeimpatto e circostanze che, solooggi, possono essere rivelate,vuoi perché i tempi sono cam-biati, vuoi perché alcuni dei pro-tagonisti sono deceduti. Il libro ripercorre cronologica-mente la vita di Calcara. Si co-mincia dall’infanzia a Castelve-trano, città dove morì il banditoGiuliano e sede della famigliapiù potente del trapanese, iMessina Denaro, per poi parla-re dell’iniziazione di Calcara allaMassoneria, del suo ingresso inCosa Nostra, fino a comprende-re e abbracciare episodi salientidella storia della Prima Repub-blica, tutti rigorosamente vissutida Calcara e comprovati da di-verse sentenze.La prefazione del libro è stataaffidata all’Ing. Salvatore Borsel-lino, fratello del giudice ucciso eleader delle Agende rosse.

SEGNALIAMO:

«Guardati dall’uomo cheha letto un solo libro».

(S. Tommaso d’Aquino)

In Libreria

li aprirebbe gli occhi ... Cosa ne pensa?Comunque l’obiettivo che hanno questi sata-nisti è davvero quello di portare alla danna-zione eterna quante più anime potranno.Cordialmente

(G. F.)

***

Dopo l’invio del Numero Speciale: “Paolo VIil Papa che cambiò al Chiesa”GrazieChe dio la benedica

(George Zebrowski - Canada)

***

Caro in Cristo:La prego di continuare a inviarmi le informa-zioni ottime e intesessanti come quella del fu-turo “beato” Montini. Dio La aiuti a continuare la sua opera di di-vulgazione.In unione di preghiera.In Gesù e Maria

(Juan Diego Ortega)

***

Caro amico della Redazione di “Chiesa viva”,ho letto con grande interesse e stupore ilgrande articolo sul “nono cerchio”.Voglio congratularmi con voi per i vostri arti-coli che non hanno attenuato il rigore, nono-stante la morte di don Luigi Villa, che sonoun faro di luce in questi tempi poco chiari econfusi.

(Juan Zulaga)

***

Grazie Franco per la tua gentilezza e per i tuoi sforzi. Ti pre-go di inviarmi il vostro indirizzo. I miei amici desidererebbero inviarvi una do-nazione per ciò che voi state facendo per noi.Che la Madonna vi benedica.

(Dan Linnel - USA)

RAGAZZE e SIGNORINEin cerca vocazionale, se desiderate diventare

Religiose-Missionarie” – sia in terra di missione, sia restando in Italia –

per opere apostoliche, con la preghiera e il sacrificio,potete mettervi in contatto, scrivendo o telefonando a:

“ISTITUTO RELIGIOSO MISSIONARIO”Via Galileo Galilei, 121 - 25123 Brescia - Tel. e Fax: 030 3700003

Caro Franco,non perché tu debba fare qualcosa, ma non tiè mai capitato di non aver fiducia di nessuno,persino di preti “tradizionalisti”? Date le stranezze che abbiamo visto e speri-mentato da noi, questa è la nostra conclusio-ne, di cui prendiamo atto, e questa considera-zione è devastante!Sono ancora così sconvolta dal numero diquesta mattina, perché non mi ero ancora resaconto della gravità della situazione... Tutto ciò che posso pensare è che prima dellanostra conversazione, noi andammo ad unaudienza generale di Ratzinger, nel maggio2013. Noi ci trovavamo nella sezione dei vip e Rat-zinger, mentre passava, ebbe un contatto ocu-lare con mio figlio, che si trovava in prima fi-la, e gli ha strizzato entrambi gli occhi facen-dogli un grande sorriso, ed io non potrò per-donarmi di per aver permesso a questo mostrodi aver persino guardato mio figlio!Comunque v’è una cosa che tu puoi fare pernoi: per favore, prega per noi come noi pre-gheremo per te.In Gesù e Maria

(Annie - USA)

***

Caro “Amigo” Certo che desidero che Lei continui a inviar-mi i vostri ottimi lavori, Un forte abbraccio.

(T.I.G.P.)

***

Egregio Generale,questa è proprio la domanda che ho appenarivolto a Franco (Adessa). Gli ho chiesto se ha sentore di qualche reazio-ne significativa da parte delle autorità eccle-siastiche.Cercano di usare il “muro di gomma” ma, aun certo punto, anche questo può non bastarepiù. Occorrerebbe una reazione di quei Sacer-doti e Prelati rimasti ancora fedeli (non molticredo) e forse allora anche una parte dei fede-

Lettere alla Direzione

Per richieste:

Edizioni il Molo

[email protected]

2 Dichiarazione di un Alto Prelato:«Sia anatema!»

4 Una Beatifcazione Vergognosa!di F. Adessa

9 “Il Baluardo” del card. Alfredo Ottavianidi Alaphridus

12 Documenta Facta

14 Il segreto della tomba vuota di Padre Pio (45)a cura di F. A.

16 La Costituzione disattesadel Prof. S.L. Di San Giorgio

20 Cessione di sovranità (1)del Prof. F. Cianciarelli

22 Conoscere la Massoneria

23 Lettere alla Direzione - In Libreria

24 Conoscere il Comunismo

FEBBRAIO 2015

SOMMARIO N. 479

«SIA

ANATEMA!»

SCHEMI DI PREDICAZIONE

Epistole e VangeliAnno B

di mons. Nicolino Sarale

(Dalla IV Domenica di Quaresimaalla Domenica di Pasqua)

LA GUERRA MONDIALELA RIVOLUZIONE LIBERALEE QUELLA BOLSCEVICA.

Lenin, con le sue gite in bicicletta, lungo ilconfine galiziano-russo, aveva già richiamatol’attenzione delle autorità di polizia austria-che. Allo scoppio delle ostilità, fu arrestato eimprigionato per sospetto spionaggio. A Vienna, il capo dei socialdemocratici, Ad-ler, si presentò al ministro dell’interno e di-chiarò: «Lenin era già nemico dello Zar quan-do vostra eccellenza gli era invece amico; gliresterà nemico anche quando vostra eccellen-za tornerà a essergli amico!». Il sorriso delministro, Conte Sturgk, fu sufficiente per li-berare il prigioniero. Lenin, non ritenendosipiù sicuro nell’Austria imperiale, appena glifu possibile, riparò in Svizzera. Come un naufrago affamato, fece la sua appa-rizione nei circoli socialisti internazionali deivari fuoriusciti, della neutrale Svizzera, men-tre nel suo intimo coltivava la convinzioneche il proletariato mondiale, riunito si sarebbeschierato contro la guerra, così come era statodichiarato all’unanimità, diversi anni prima,ad un congresso della Seconda Internazio-nale. La classe dei lavoratori doveva prevale-re sulla nazione; questa, per Lenin, era la viadella rivoluzione!Quando i socialdemocratici tedeschi, per pri-mi, aderirono alla guerra, inizialmente incre-dulo, considerò il fatto una “falsificazione delgoverno tedesco per far cadere nel tranello isocialisti stranieri”!.. Poi, di fronte all’eviden-za, non gli rimase che definirli “i peggioritraditori della classe lavoratrice”! Sul locale e misero giornaletto dei fuoriuscitirussi apparve la poi celebre e storica frase:«la Seconda Internazionale ha cessato di

esistere; essa, ormai, rimane solo una legaper la giustificazione dello sciovinismo na-zionale».1Messo al bando da tutti i socialisti, divenutisuoi nemici mortali, tagliato fuori da qualsiasiattività e seguito solo da uno sparuto gruppodi persone, per Lenin, cominciò il periodopiù oscuro e di miseria di tutta la sua vita;nel 1915, volendo trasferirsi da Basilea a Zu-rigo, ebbe il problema di procurarsi i 28 fran-chi per il viaggio!Le discussioni politiche, dove venivano esa-minati i più importanti avvenimenti della po-litica mondiale, avvenivano nella cucina diun misero appartamento di una vecchia e ca-dente casa di Zurigo e con un uditorio costi-tuito da un attorucolo senza lavoro, dalla ve-dova di un fornaio e da un misero italiano in-definibile. In capo a tre mesi di elucubrazioni,Lenin si mostrò perfettamente convinto dellaesclusiva validità delle sue tesi: «la guerra de-ve risolversi in una guerra civile ... deve por-tare alla completa sconfitta della Russia, …così si creeranno le condizioni e le circostan-ze favorevoli per l’insorgere della rivoluzionein Europa e in Asia! Il pacifismo – diceva – èuna pura bestialità, un pregiudizio borgheseda lasciare ai sognatori e ai pazzi!... Tantopiù grande è il numero dei soldati caduti incombattimento, tanto più si avvicina la ri-voluzione! Io disprezzo tutti quelli, comeTrotzski, che affermano che la nostra lottaè una lotta per la pace!».In pubblico, ufficialmente, si scagliava con-tro i sanguinari imperialisti, che, per brutalimotivi, avevano scatenato un così grande eimpressionante spargimento di sangue. Inquel periodo, le preoccupazioni che rivelanole sue lettere sono economiche: «Non ho de-naro, né passaporto – egli scrive – e tutto va

a cura del Gen. Enrico Borgenni

Conoscere il Comunismonel modo peggiore!».Il 9 gennaio 1917, nel discorso commemorati-vo del dodicesimo anniversario della domeni-ca di sangue di San Pietroburgo, ad un ristret-to circolo di lavoratori, Lenin ripeté, a uoministanchi e delusi, le solite tesi e concetti tantevolte enunciati. Anch’egli era abbattuto e av-vilito, il suo ottimismo rivoluzionario appari-va distrutto! «Noi vecchi – diceva – non riu-sciremo a vivere il tempo dell’avvento del-la rivoluzione!».Queste sue parole erano state pronunciate seisettimane prima dello scoppio della Rivolu-zione in Russia, che doveva determinare l’ab-dicazione al trono dello zar e la formazionedi un governo provvisorio che di fatto, subito,annullò la monarchia.

1 Divenuta, storica, dopo l’affermazione e consoli-damento del regime comunista in Russia.

(continua)

Vladimir Uljanov (Lenin).

LeninLenin

24 “Chiesa viva” *** Febbraio 2015