CHE COS'E' A COSA SERVE PERCHE' LA DEVO USARE IN CLASSE A COSA SERVE QUESTO CORSO Tutor_ Maria Luisa...
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CHE COS'E' A COSA SERVE PERCHE' LA DEVO
USARE IN CLASSE A COSA SERVE
QUESTO CORSO
Tutor_ Maria Luisa De Nigris
14 dicembre 2012
Nuove tecnologie nella didattica:LIM e tablet
Calendario Formazione in presenza per la Certificazione EIPASS
Nuove tecnologie nella didattica : Lim & tablet Nativi digitali e Lavagne 2.0
MODULO 1 Componenti hardware del sistema LIM
MODULO 2 Componenti software
MODULO 3: Strumenti e tecniche per la creazione di “Learning Object” MODULO 4 Presentazione e condivisione dei materiali in Ambiente di Apprendimento
MODULO 5: Impiego della L.I.M. nella didattica di tipo inclusivo
EIPASS® LimProgramma analitico d’esame
Modulo 1: Componenti hardware del “sistema LIM”Modulo 2: Componenti softwareModulo 3: Strumenti e tecniche per la creazione di “Learning Object”
Elenco moduli d’esame
Modulo 4: Presentazione e condivisione dei materiali in Ambiente di ApprendimentoModulo 5: Impiego della LIM per una didattica di tipo inclusivo
4.0.1 Progettare la presentazione
a.Elaborare la mappa della presentazione che si intende realizzare
b. Creare un archivio dati funzionale all’inserimento di testi, immagini, suoni e filmati all’interno dellapresentazione
c. Ipotizzare eventuali link ipertestuali da inserire nella presentazione
4.0 Realizzazione di una presentazione multimediale
4.0.2 Impostare la presentazione
a. Selezionare il layout delle diapositiveb. Impostare lo sfondo comune alle diapositivec. Impostare l’orientamento, gli effetti di transizione fra le diapositive
4.0.3 Realizzare la presentazione a. Inserire i testib. Formattare i testic. Inserire le immaginid. Dimensionare le immaginie. Modificare il layout di una o più diapositive in base ai contenuti dainseriref. Inserire link ipertestuali fra diapositiveg. Applicare in modo razionale effetti di animazione automatici o manualih. Impostare note alle diapositive
4.1 Realizzazione di un ipertesto4.1.1 Progettare l’ipertesto a. Descrivere la struttura di un ipertesto(Parole Calde, Link, Folder ecc.)b. Realizzare fra gli argomentidell’ipertesto collegamenti efficientied efficacic. Simulare il funzionamentodell’ipertesto prima di passare allafase realizzativad. Selezionare i materiali da inserire(testi, immagini)
4.1.2 Impostare l’ipertesto a. Realizzare le slides componenti le paginedell’ipertestob. Realizzare i testic. Selezionare le immaginid. Selezionare i formati più opportuni per testi, immagini suoni4.1.3Realizzare l’ipertesto a. Procedere all’assemblaggio del documentob. Verificare il funzionamento e l’efficacia dei Link impostatic. Procedere alla fase di debugging del documento
4.2.1 Definire le teorie di base per la realizzazione di una mappa concettualea. La teoria Costruttivistab. La teoria Costruzionistac. Gli Ambienti di Apprendimento
4.2 Progettazione e realizzazione di una mappa concettuale
4.2.2 Descrivere la struttura di una mappa concettuale (modello di Novak)a. Definire i nodib. Definire Relazioni fra i nodic. Definire le struttura complessiva della mappa
4.2.3 Realizzare la mappa concettuale a. Realizzare la mappa in formato cartaceob. Realizzare la mappa su LIMc. “Collaudare” la mappa realizzata attraverso una procedura descrittiva
4.2.3 Realizzare la mappa concettuale a. Realizzare la mappa in formato cartaceob. Realizzare la mappa su LIMc. “Collaudare” la mappa realizzata attraverso una procedura descrittiva
COSTRUIAMO UNA MAPPACOSA SONO LE MAPPE
“SISTEMI DI RAPPRESENTAZIONE MENTALI DELLA CONOSCENZA” ((Bargero))
•a visualizzare la natura dei concetti•a esplicitare le relazioni tra essi•a evidenziarne le relazioni gerarchiche•a far emergere la struttura ideativa di un testo•a raffigurare graficamente le conoscenze
•a visualizzare la natura dei concetti•a esplicitare le relazioni tra essi•a evidenziarne le relazioni gerarchiche•a far emergere la struttura ideativa di un testo•a raffigurare graficamente le conoscenze
•a valutare il livello di concettualizzazione•a far emergere la struttura cognitiva•a rappresentare graficamente e in modo coinciso le conoscenze
•a valutare il livello di concettualizzazione•a far emergere la struttura cognitiva•a rappresentare graficamente e in modo coinciso le conoscenze
Oggi ci occuperemo di
Come costruire una mappa concettualein classe
Maria Luisa De Nigris
Una mappa serve per orientarsi in un percorso (mappa del tesoro, mappa di un parco, mappa di una città,...)Anche per studiare è utile costruire mappe delle conoscenze,
delle idee - chiave e di tutti i possibili collegamenti fra i concetti. Così il percorso di apprendimento sarà facilitato e si avrà inoltre a
disposizione un'ottima guida per l'esposizione.
Le mappe concettuali vengono utilizzate in misura crescente in tutte le attività in cui è necessario rappresentare, utilizzare e gestire la conoscenza, sia negli ambienti aziendali, sia negli ambienti
formativi (scolastico/accademici).
Le mappe concettuali da tempo sono variamente utilizzate anche nella scuola e il fatto che compaiano in alcuni libri di testo, come schemi riassuntivi o in qualche esercitazione, ne testimonia un uso
piuttosto diffuso.
Una mappa rappresenta graficamente
concetti, ricordi, eventi, teorie ed immagini,
esplicitandone i legami.
Il modo in cui la conoscenza viene rappresentata nelle mappe è molto vicino a quello in cui viene conservata e reperita nella mente umana:
esiste un isomorfismo tra le nostre strategie di pensiero, che procede per assonanze e analogie "navigando" in una rete di significati, e la mappa che fa emergere ed esplicita, rendendoli concreti e
tangibili, i collegamenti tra oggetti o concetti.
Chi disegna le mappe deve conoscere la zona da rappresentare: come si potrebbe disegnare la mappa di un parco...se non lo si conosce?
I “mattoni” che si usano per costruire mappe:
ES: H2O
• ELLISSI contengono i concetti- oggetti e i concetti-eventi• FRECCE indicano la direzione del collegamento
• PAROLE LEGAME indicano il significato del collegamento• LINEE SPEZZATE indicano gli esempi che si scrivono senza ellisse
Le mappe, come tutti gli strumenti, hanno una metodologia d’uso consolidata e
verificata che prevede una precisa sequenza di fasi:
• Individuazione del concetto di partenza
• Raccolta dei concetti collegati
• Selezione dei concetti
• Costruzione dei legami
• Assegnazione delle parole legame
• Gerarchizzazione della mappa
Vediamole insieme…
L'individuazione del concetto di partenza
è una scelta che andrebbe contrattata con la classe, una prima
riflessione utile a concentrare l'attenzione, a delineare l'argomento
e creare un territorio comune.
TERREMOTO
Mercalli
Richter
zolle
tettonico
maremoto
bradisismo
vulcanico
cittadini
ipocentro
crosta terrestre
scale
epicentro
movimentostudio
graficionde sismiche
Giappone
Italia
paura morti
La raccolta di concetti Una volta definito il campo di
indagine segue una fase di raccolta di concetti, che dovrebbe essere la più larga e aperta possibile; è bene infatti dedicare a questa attività il tempo necessario a far emergere il maggior numero di concetti che il gruppo è in grado di esprimere.
L'ampiezza non deve spaventare, in quanto si tratta qui di raccogliere materiale grezzo che poi andrà
selezionato.
• La raccolta può essere svolta in modo più o meno strutturato, si possono
utilizzare le metodologie di alcune fasi del brainstorming, in particolare
le fasi di produzione di idee e di selezione, o aiutarsi con alcuni testi
da cui estrapolare i concetti. Sarà l'insegnante a decidere la
modalità più opportuna in base alle conoscenze possedute dal gruppo e alla complessità e tipologia dell'argomento
scelto e della situazione didattica.
• Può essere utile anche utilizzare due modalità: prima una raccolta libera che
farà emergere le conoscenze disciplinari pregresse e quelle di tipo esperienziale, da completare con una raccolta di concetti individuati da una veloce e mirata consultazione di testi.
• E’ opportuno che il docente abbia svolto prima il lavoro che propone alla classe, in modo da avere già un’idea
dell’estensione dell'area concettuale in esame per poter eventualmente porre
domande e stimoli agli studenti.
La selezione dei concettiCon la successiva selezione dei concetti ci si chiederà cosa di quanto raccolto è
davvero pertinente e a quale livello di approfondimento si
dovrà giungere.
Per operare la selezione sarà necessario discutere con la
classe alcuni criteri condivisi, quali l'eliminazione di concetti
poco collegabili agli altri, troppo personali o specifici, il
vincolo del tempo, la coerenza dei contenuti.
Al docente il compito di guidare la discussione con
opportune domande, cercando di non fornire
risposte dirette, dovremmo infatti abituarci a guidare e
portare avanti il lavoro riformulando e riproponendo i problemi che di volta in volta
si presentano.
bradisismo
TERREMOTO
ipocentro
crosta terrestre
scale
Mercalli
Richter
zolle
tettonico
epicentro
maremoto
vulcanico
movimento
grafici
cittadini
studio
onde sismiche
Giappone
Italia
paura morti
Vengono in questo caso eliminati i concetti che riguardano emozioni, in quanto la mappa avrà un taglio descrittivo e
scientifico
La costruzione della mappa e dei collegamenti
Iniziando a costruire i collegamenti si verificano le scelte fatte e spesso ci si
accorge di aver tralasciato qualche concetto.
Attraverso rielaborazioni successive, si arriva gradualmente ad una mappa concettuale che tenda ad avvicinarsi
alla visione disciplinare del problema e a diventare condivisa all'interno del
gruppo.
E’ necessario tenere presente che le prime esperienze di costruzione di
mappe mettono in evidenza la difficoltà dei ragazzi a staccarsi dalla forma libro,
tendono cioè ad essere lineari, con pochi collegamenti e generalmente
poco organizzate.
Compito dell’insegnante è quello di far esplicitare i punti complessi e favorire,
attraverso processi di mediazione, nuove acquisizioni cognitive (di concetti
o di relazioni); mettendo gli alunni in condizione di procedere il più possibile da soli e attraverso l'interazione con i
compagni.
TERREMOTO
movimento
ipocentro epicentro
previsto
costruzioni
informazione
tettonico vulcanico bradisismo
margini zone
zolle vulcani
studioosservazione
maremoto
TERREMOTO
movimento
È un
ipocentroepicentro
ha origine nell’
posto sopra
previstopuò essere
costruzioni
informazione
Si previene con
antisismicodi tipo
cittadiniai
tettonico vulcanico bradisismo
può essere
margini zone
zolle vulcani
si verifica ai si verifica nelle
delle dei
si manifesta nell’
studioosservazione
mediante
maremoto
Questo lavoro costringe quindi a prendere coscienza del proprio percorso di pensiero, ad esplicitare il perché si
collega una parola ad un'altra e a motivarlo nel confronto con il gruppo;
L’esplicitazione dei legami
riflessione metacognitiva sulla pertinenza e
coerenza delle relazioni:significato dei verbi, delle congiunzioni, delle frasi che si utilizzano come
legami.
• ha/contiene/comprende approfondimento o analisi delle parti del concetto,
• che/produce legame di causa/effetto,
• costituisce/forma, concetti superordinati,
esemplificazioni, analogie, sequenze temporali.
La gerarchizzazione della mappaPerché il prodotto sia leggibile, organizzato, logicamente coeso e ben
bilanciato nelle sue parti, diventa necessario un lavoro di gerarchizzazione dei concetti.
Normalmente è necessario qualche tentativo per arrivare a produrre una mappa graficamente corretta.
Alcune convenzioni che rendono la mappa più leggibile:
• porre i concetti di pari livello sullo stesso asse (verticale o orizzontale)
• porre i concetti subordinati uno sotto l’altro,
• orientare le frecce nel senso della lettura del collegamento
• usare frasi concise e precise per definire i collegamenti
• nel caso che il dominio concettuale da rappresentare sia molto ampio,
valutare se è il caso di spezzarlo in “sotto-mappe” dipendenti dalla
prima e ad essa collegate.
TERREMOTO
movimento
È un
ipocentrocrosta terrestre epicentro
ha origine nell’della
posto sopra
onde sismiche
longitudinali trasversali superficiali
hanno origine dall’
scale
S i classifica conMercalli
Richter
sono
sismografi
sismogrammi
grafici
cioè
che disegnano
viene individuato dai
previstopuò essere
costruzioni
informazione
Si previene con
di tipo
ai
tettonico vulcanico bradisismo
può essere
margini zone
zolle vulcani
si verifica ai si verifica nelle
delle dei
possono essere
si manifesta nell’
studioosservazione
mediante
registrano le
maremoto
hanno origine dall’
antisismico
cittadini
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE