CERTIFICATO ENERGETICO - geometraraimondo.it

13
CERTIFICATO ENERGETICO L' A.P.E. (prima delle modifiche del decreto 63/2013 veniva chiamato A.C.E.) è un documento che descrive le caratteristiche energetiche di un edificio, di un’abitazione o di un appartamento. E' uno strumento di controllo che sintetizza con una scala da A a G le prestazioni energetiche degli edifici . Al momento dello acquisto o della locazione di un immobile, oltre ad essere obbligatorio, è utile per informare sul consumo energetico e aumentare il valore degli edifici ad alto risparmio energetico . La certificazione energetica degli edifici è una procedura di valutazione volta a promuovere il miglioramento del rendimento energetico degli edifici in termini di efficienza energetica, grazie all'informazione fornita ai proprietari e utilizzatori, circa i suoi consumi energetici richiesti per mantenere determinate condizioni ambientali interne. Essa fa parte delle misure volte alla tutela dell'ambiente, sia per un conseguente freno all'utilizzo delle risorse naturali, sia per un desiderabile contenimento delle emissioni clima alteranti. Si tratta di un documento redatto da un tecnico abilitato, chiamato gergalmente certificatore energetico, che tiene conto delle caratteristiche architettoniche dell'edificio, dei prospetti, della zona climatica, dell'affaccio delle singole facciate, del tipo di riscaldamento e di tutto ciò che può influire sui consumi energetici. La legge più importante in ambito energetico è UNI/TS 11300 che detta delle linee guida su come svolgere la certificazione energetica. Con il decreto legge 192 del 2005 diventa obbligatorio stabilire una classe energetica per gli edifici da allegare alla relazione tecnica e da qui nasce la figura del certificatore. Il direttore lavori e il responsabile della sicurezza non possono effettuare la certificazione energetica perché verrebbe a crearsi un conflitto di interessi mentre il progettista la può eseguire in quanto non c’è una continuità. LA NORMATIVA NAZIONALE ITALIANA La normativa in materia di certificazione energetica degli edifici è contenuta nel d.lgs. 19 agosto 2005, n. 192, recante le disposizioni di attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico dell'edilizia. Tale normativa è stata successivamente modificata da una serie di ulteriori provvedimenti legislativi, fra i quali devono ricordarsi: - La legge 239 del 2004 ha differenziato l’Italia in varie zone climatiche - D.lgs. 311/06, in vigore dal 2/2/2007: "disposizioni correttive al D.lgs.192/05" - D.lgs. 30 maggio 2008, n. 115, recante Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE, di cui devono segnalarsi l'art. 11, rubricato Semplificazione e razionalizzazione delle procedure amministrative e regolamentari, il quale detta disposizioni volte a incentivare gli interventi di riqualificazione energetica e di ricorso a energie alternative e l'art. 18, il quale stabilisce la disciplina applicabile in via transitoria alle fattispecie precedenti l'emanazione dei decreti previsti dall'art. 4, comma 1, lettere a), b), c) del D. Lgs. n. 192/2005; - D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella legge 6 agosto 2008, n. 133, il cui art. 35, comma 2-bis, ha disposto l'abrogazione dei commi 3 e 4 dell'art. 6 e dei commi 8 e 9 dell'art. 15 del D. Lgs. n. 192/2005, i quali prevedevano, a pena di nullità del contratto, l'obbligo di allegazione dell'attestato

Transcript of CERTIFICATO ENERGETICO - geometraraimondo.it

CERTIFICATO ENERGETICO

L' A.P.E. (prima delle modifiche del decreto 63/2013 veniva chiamato A.C.E.) è un documento che descrivele caratteristiche energetiche di un edificio, di un’abitazione o di un appartamento. E' uno strumento dicontrollo che sintetizza con una scala da A a G le prestazioni energetiche degli edifici. Al momento delloacquisto o della locazione di un immobile, oltre ad essere obbligatorio, è utile per informare sul consumoenergetico e aumentare il valore degli edifici ad alto risparmio energetico.

La certificazione energetica degli edifici è una procedura di valutazione volta a promuovere ilmiglioramento del rendimento energetico degli edifici in termini di efficienza energetica, grazieall'informazione fornita ai proprietari e utilizzatori, circa i suoi consumi energetici richiesti per manteneredeterminate condizioni ambientali interne. Essa fa parte delle misure volte alla tutela dell'ambiente, sia perun conseguente freno all'utilizzo delle risorse naturali, sia per un desiderabile contenimento delle emissioniclima alteranti. Si tratta di un documento redatto da un tecnico abilitato, chiamato gergalmentecertificatore energetico, che tiene conto delle caratteristiche architettoniche dell'edificio, dei prospetti,della zona climatica, dell'affaccio delle singole facciate, del tipo di riscaldamento e di tutto ciò che puòinfluire sui consumi energetici.

La legge più importante in ambito energetico è UNI/TS 11300 che detta delle linee guida su come svolgerela certificazione energetica.

Con il decreto legge 192 del 2005 diventa obbligatorio stabilire una classe energetica per gli edifici daallegare alla relazione tecnica e da qui nasce la figura del certificatore. Il direttore lavori e il responsabiledella sicurezza non possono effettuare la certificazione energetica perché verrebbe a crearsi un conflitto diinteressi mentre il progettista la può eseguire in quanto non c’è una continuità.

LA NORMATIVA NAZIONALE ITALIANA

La normativa in materia di certificazione energetica degli edifici è contenuta nel d.lgs. 19 agosto 2005, n.192, recante le disposizioni di attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico dell'edilizia.Tale normativa è stata successivamente modificata da una serie di ulteriori provvedimenti legislativi, fra iquali devono ricordarsi:

- La legge 239 del 2004 ha differenziato l’Italia in varie zone climatiche

- D.lgs. 311/06, in vigore dal 2/2/2007: "disposizioni correttive al D.lgs.192/05"

- D.lgs. 30 maggio 2008, n. 115, recante Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienzadegli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE, di cuidevono segnalarsi l'art. 11, rubricato Semplificazione e razionalizzazione delle procedureamministrative e regolamentari, il quale detta disposizioni volte a incentivare gli interventi diriqualificazione energetica e di ricorso a energie alternative e l'art. 18, il quale stabilisce la disciplinaapplicabile in via transitoria alle fattispecie precedenti l'emanazione dei decreti previsti dall'art. 4,comma 1, lettere a), b), c) del D. Lgs. n. 192/2005;

- D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella legge 6 agosto 2008, n. 133, il cui art. 35, comma 2-bis,ha disposto l'abrogazione dei commi 3 e 4 dell'art. 6 e dei commi 8 e 9 dell'art. 15 del D. Lgs. n.192/2005, i quali prevedevano, a pena di nullità del contratto, l'obbligo di allegazione dell'attestato

di certificazione energetica agli atti traslativi a titolo oneroso, nonché l'obbligo di consegna e/omessa a disposizione dello stesso a favore del conduttore.* DPR 59/09, in vigore dal 25/06/09

- DM 26 giugno 2009 (linee guida nazionali)- D. Lgs. 3 marzo 2011, n.28 in vigore dal 27/03/11: "Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla

promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazionedelle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE. (11G0067)"

- Decreto 22 novembre 2012, "Modifica del decreto 26 giugno 2009, recante: «Linee guida nazionaliper la certificazione energetica degli edifici".

- Decreto Legge "Destinazione Italia", 23 dicembre 2013, convertito con modificazioni con la legge n.9/2014

Sul territorio italiano, a decorrere dal 2005, si deve procedere alla certificazione energetica degli edifici,introdotta come principio in Italia dalla Legge 10/1991 che forniva formule per eseguire il calcolo termico inmodo da raggiungere un certo livello di BENESSERE. Questa procedura non era controllata dai comuni chela prendevano per lo più come deposito.

- D.M. 26 giugno 2015: " Adeguamento del Decreto del Ministero dello sviluppo economico, 26giugno 2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici."

- D.M. 26 giugno 2015: " Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetichee definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici."

- D.M. 26 giugno 2015: " Schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazionetecnica di progetto ai fini dell'applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi diprestazione energetica degli edifici."

CALCOLO DEL FABBISOGNO DI ENERGIA PER IL RISCALDAMENTO E ILRAFFRESCAMENTO DELL’AMBIENTE

Indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale EP

EPI inv = Q HND / A utile [ KWh/m2 annuo ]

Q HND = fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale [ KWh/annuo ]

A utile = superficie utile dell’edificio [ m2 ]

Q NH tot “fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale” si ottiene sommando ifabbisogni mensili di energia termica utile per tutta la durata della stagione di riscaldamento chedipende dalla zona climatica

Q HND = å Q NH

Q NH = Q H tot - h GH x Q GH

Q NH = fabbisogni mensili di energia termica utile = Q NH = Q H tot - h GH x Q GH

Q H tot = dispersioni totali = Q H tot = Q H ve + Q H tr

h GH = rendimento globale medio stagionale dell’impianto

*Q GH = guadagni totali = Q GH = Q int + Q sol

Q H tot = Q H ve + Q H tr

Q H ve = calore disperso per ventilazione = Q H ve = H ve Dt ( h / 1000 )

Q H tr = calore disperso per trasmissione = Q H tr = H tr Dt ( h / 1000 )

Q H tr = H tr Dt ( h / 1000 )

Dt = 20 C° temperatura interna – la temperatura esterna in quel determinato mese ( dati climaticiper la località UNI 10349 94 ) la temperatura esterna decresce di -1 C° ogni 200 m

h = ore di funzionamento dell’impianto ( dati climatici per la località UNI 10349 94 )

H tr = somma dei Hti “coefficiente di dispersione dei singoli elementi del involucro” ciascuno conla sua trasmittanza = H tr = å Hti

Hti = U x A x btr

U = trasmittanza del singolo elemento “compreso di ponti termici”

A = superficie del singolo elemento (per elemento si intende: tetto - muro- solaio a terra - finestre)

btr = fattore di conversione della temperatura

btr = Ttr int Ta / Ttr int - Te

Ttr int = temperatura interna

Ta = temperatura della zona climatica a temperatura diversa

Te = temperatura dell’esterno

Q H ve = H ve Dt ( h / 1000 )

Dt = 20 C° temperatura interna – la temperatura esterna in quel determinato mese ( dati climaticiper la località UNI 10349 94 ) la temperatura esterna decresce di -1 C° ogni 200 m

h = ore di funzionamento dell’impianto ( dati climatici per la località UNI 10349 94 )

H ve = coefficiente globale di scambio termico per ventilazione

Q NH = Q H tot - h GH x Q GH

*Q GH = guadagni totali = Q GH = Q int + Q sol

Q GH = Q int + Q sol

Q int = guadagni dei rapporti interni

*Q sol = guadagni dei rapporti solari

Q int =jint ( h / 1000 )

Per determinare j int si fa riferimento alla specifica tabella UNI/TS 11300 - 1:2008

A f = area netta della superficie del pavimento della zona termica riscaldata

Q NH = Q H tot - h GH x Q GH

*Q GH = guadagni totali = Q GH = Q int + Q sol

Q sol = guadagni dei rapporti solari = Q sol = Asol x Fh x Isol x h

*Q int = guadagni dei rapporti interni

Q sol = Asol x Fh x Isol x h

Asol = è l’area dei serramenti As + l’area dei vetri Av per la trasmittanza di energia solare totale dellaparete trasparente ggl per il fattore telaio (valore assoluto 0.2) + la somma dell’area del vanomurario Am per la trasmittanza U per la resistenza termica superficiale esterna del componenteopaco (UNI EN ISO 6946 : 2008) Rse per il fattore di assorbimento solare del componente opacoasc. Asol = ( As x ggl x 0.2 ) + (Am x U x Rse x asc )

Asol = ( As x ggl x 0.2 ) + (Am x U x Rse x asc )

0.2 è un valore assoluto solo se il telaio è pari a + o – al 20% della finestra, in caso contrario siapplica la seguente formula

Asol = ( As x ggl + Av x ggl ) + (Am x U x Rse x asc )

Asv

ggl = trasmittanza di energia solare totale della parete trasparente ggl = ggln x Fw

Fw = fattore di esposizione (valore assoluto 0.9 )

ggln

asc = fattore di assorbimento solare del componente opaco

Fh = fattore di riduzione per ombreggiatura

I = irradiazione media mensile sull’area fatto conto dell’orientamento e dell’angolo di inclinazione

h = ore di funzionamento del impianto ( dati climatici per la località UNI 10349 94 )

Q NH = Q H tot - h GH x Q GH

h GH = rendimento globale medio stagionale dell’impianto

gH < 0 e gH¹ 1 h GH = 1- gHah

1- gHah + 1

gH = 1 h GH = ah

ah +1

ah = ah0 + tth0 + 1

gH = QGH tot guadagni totali = Q GH = Q int + Q sol

. QH tot dispersioni totali = Q H tot = Q H ve + Q H tr

( th0 ah0 ) sono due valori costanti PAG 23 MTC

t = Cm /3600 x Sdis

Hm

IMPIANTO DI RISCALDAMENTO

Carico termico medio annuo = Q HND x 1000 = < 4. Tempo tot di riscaldamento x Volume

h e = h emissione = ( prospetto 17 UNI2 MTG pag 28 )

Se la parete non è isolata si ha un decremento di -0,04 sul valore più basso quindi = 0,92-0,04 =0,88 per parete non isolata si intende una parete con U < 0,8

Qe = PERDITE DI EMISSIONE = Q HND x (1 - h e) = [KWh]h e

h rg = h regolazione = ( prospetto 20 UNI2 MTG )

Q rg = PERDITE DI REGOLAZIONE = ( Q HND + Q le ) x ( 1 - h rg ) =h rg

h d = h distribuzione =

Q d = PERDITE DI DISTRIBUZIONE = ( Q HND + Q rg + Qe ) x ( 1 - h d ) =h d

Qp = PERDITE DI PRODUZIONE = Q HND + Q rg + Qe + Q d

f avg = potenza media richiesta = Qp / ( Tempo tot di riscaldamento x 24 “ore di riscaldamento” )

f gn = Potenza installabile = f avg / F clima =

F1 = fattore di sovradimensionamento = f installata / f gn

hgn :

Qgn = ( Q HND + Q rg + Qe + Q d ) x ( 1 - h gn ) =h gn

FC = f avg / f installata

Qaux = W aux x ( Tempo tot di riscaldamento x 24 “ore di riscaldamento” ) x FC =

Qph = Q HND + Q rg + Qe + Q d + Qgn + Qaux

ACQUA CALDA

Qhw = P x C x Vw x ( ter – t0 ) x G

P = massa volumetrica dell’acqua 1000 Kg/m3

C = calore specifico dell’acqua 1,163 Wh/Kg °C

VW = volume dell’acqua richiesta = VW = a x Su [m3 / G]

SU = superficie utile dell’abitazione

a :

Ter = temperatura di erogazione [°C]

T0 = temperatura di ingresso dell’acqua fredda sanitaria [°C]

G = il numero di giorni del periodo di calcolo 365

her = perdite erogazione = 0,95 (fisso)

Qer = Qhw x ( 1 - her ) = [KWh]her

hd = perdite distribuzione = 1 – Flwd x Frhwd

Qd = ( Qer + Qhw ) x ( 1 - her ) = [KWh]her

hgn = perdite generazione = 0,95 ( bollitore elettrico )

Qge = ( Qd + Qer + Qhw ) x ( 1 - her ) = [KWh]her

QW = Qgn + Qd + Qer + Qhw = [KWh]