cerimonia di partenza

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D’un colpo ogni cosa è cambiata, il tono, l’aria, non si sa chi pensare, chi ascoltare. Quasi che per tutta la vita ti avessero condotto per mano come una bambina e, a un tratto ti avessero lasciato: impara a camminare da sola. Allora ci si vorrebbe poter affidare all’essenziale, alla forza della vita o alla bellezza o alla verità, perché esse, e non le autorità umane ormai travolte, ti dirigano in modo sicuro e senza riserve più di quanto non avvenisse nella solita vita di sempre, ora tramontata e lontana. Boris Pasternak, Dottor Zivago Partire e’ affrontare il rischio “Lasciare” implica un “partire da”, ma anche un “andare verso”. Dio invita Abramo a dirigersi “verso al terra che io ti farò vedere”. L’oscurità della destinazione contrasta con la chiarezza di ciò che Abramo deve abbandonare. Il paese non è nemmeno nominato; non è dunque facile sapere quale strada prendere per recarvisi. Ogni chiamata a una nuova missione implica il lasciare dietro di sé ciò che è conosciuto, la propria sicurezza, per addentrarsi nell’ignoto e affrontare il rischio (Walter Vogels, Abraham. L’inizio della fede, San Paolo, Milano 1999). Io ho vissuto molto e mi pare di aver trovato quel che occorre per essere felice. Una vita tranquilla, appartata nella nostra solitudine di campagna, con la possibilità di far del bene alla gente, che è così facile beneficare perché non è abituata a questo, poi il lavoro, un lavoro che sembra recare un vantaggio, poi il riposo, la natura, un libro, la musica, l’amore per il prossimo, ecco una felicità, al di là del quale non osano spingersi i miei sogni. Ma qui, oltre a tutto questo, una tale amica come voi, una famiglia, forse, e tutto quanto un uomo può desiderare. Rinnovo della PROMESSA “Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio: - per compiere il mio dovere verso Dio e il mio Paese; - per aiutare gli altri in ogni circostanza - per osservare la legge Scout.” (Canto della promessa) Tolstoj, La felicità familiare “LE SCELTE CHE FACCIAMO TRACCIANO IL PERCORSO DELLA NOSTRA VITA. NON SEGUIRE IL SENTIERO GIA SEGNATO; VA’, INVECE , DOVE NON VI E’ ALCUN SENTIERO, E LASCIA UNA TRACCIA.”

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Proposta per una cerimonia di partenza

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D’un colpo ogni cosa è cambiata, il tono, l’aria, non si sa chi pensare, chi ascoltare. Quasi che per tutta la vita ti avessero condotto per mano come una bambina e, a un tratto ti avessero lasciato: impara a camminare da sola. Allora ci si vorrebbe poter affidare all’essenziale, alla forza della vita o alla bellezza o alla verità, perché esse, e non le autorità umane ormai travolte, ti dirigano in modo sicuro e senza riserve più di quanto non avvenisse nella solita vita di sempre, ora tramontata e lontana.

Boris Pasternak, Dottor Zivago Partire e’ affrontare il rischio “Lasciare” implica un “partire da”, ma anche un “andare verso”. Dio invita Abramo a dirigersi “verso al terra che io ti farò vedere”. L’oscurità della destinazione contrasta con la chiarezza di ciò che Abramo deve abbandonare. Il paese non è nemmeno nominato; non è dunque facile sapere quale strada prendere per recarvisi. Ogni chiamata a una nuova missione implica il lasciare dietro di sé ciò che è conosciuto, la propria sicurezza, per addentrarsi nell’ignoto e affrontare il rischio

(Walter Vogels, Abraham. L’inizio della fede, San Paolo, Milano 1999).

Io ho vissuto molto e mi pare di aver trovato quel che occorre per essere felice. Una vita tranquilla, appartata nella nostra solitudine di campagna, con la possibilità di far del bene alla gente, che è così facile beneficare perché non è abituata a questo, poi il lavoro, un lavoro che sembra recare un vantaggio, poi il riposo, la natura, un libro, la musica, l’amore per il prossimo, ecco una felicità, al di là del quale non osano spingersi i miei sogni. Ma qui, oltre a tutto questo, una tale amica come voi, una famiglia, forse, e tutto quanto un uomo può desiderare.

Rinnovo della PROMESSA

“Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio: - per compiere il mio dovere verso Dio e il mio Paese;

- per aiutare gli altri in ogni circostanza - per osservare la legge Scout.”

(Canto della promessa)

Tolstoj, La felicità familiare

“LE SCELTE CHE FACCIAMO TRACCIANO IL PERCORSO

DELLA NOSTRA VITA. NON SEGUIRE IL SENTIERO GIA SEGNATO;

VA’, INVECE , DOVE NON VI E’ ALCUN SENTIERO, E LASCIA UNA TRACCIA.”

Consegna della Bibbia: Martina, hai scelto di partire ma deve essere Lui a guidare i tuoi passi sulle strade del mondo per essere portatrice di pace e d’amore: Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno. Partire è non lasciarsi chiudere nei piccoli problemi,nelle comodità, nella monotonia dorata che non ci lascia vedere l’altro. Non devi andare per “convertire” ma per dialogare, devi partire perché ti affascina il mondo dell’altro, per creare un mondo nuovo, costruire uomini e donne che siano cittadini del mondo. La forza del partire, della missione e in una piccola parola. E li mandò… annunziando dovunque la buona novella! La fede non è qualcosa di collaterale alla vita, ma è la vita stessa nella sua forma migliore. “se hai qualcuno nel cuore, l’hai vicino per sempre”. Consegna della luce: Perché tu sia luce in tutta la tua vita e rimanga fedele alla chiamata del Signore: irradia la tua pace, non spegnerla sotto il moggio. Così non rinnegare la chiamata che il Signore ti ha fatto. Il moggio sotto cui puoi nascondere la tua luce e’ la paura degli uomini, o il conformismo con il mondo, o un atteggiamento di totale apatia verso il mondo. Tieni alta la tua lanterna sul cammino che ti si pone davanti. Attraverso monti e valli, con le bellezze del paesaggio che mutano ad ogni passo, ti senti un uomo libero. Non c’è piacere che si avvicini a quello di prepararsi il proprio pasto alla fine del giorno su un piccolo fuoco di braci ardenti; nessun profumo vale l’odore di quel fuoco…”

(da “La Strada verso il successo” - B.P.)

Non basta che io guardi come sta andando la mia vita, ma anche dove sta andando e per che cosa voglio spenderla.

Consegna dei nastri omerali:

Ti ricordiamo quello che di ciascuna eta’ scout non deve mai venir meno: - Il giallo, colore del branco, colore del sole, perché la gioia illumini chi ti circonda. - Il verde, colore del reparto, colore di tutto cio’ che cresce, perché non ti senta mai arrivata. - Il rosso, colore del clan, colore dell’amore, perché tu non abbia a risparmiarlo nei giorni che Dio ti donera’. Il nostro è tempo di continuo movimento che giunge spesso fino all’agitazione, col facile rischio del “fare per fare”. Dobbiamo resistere a questa tentazione, cercando di “essere” prima che “fare”. Ricordiamo a questo proposito il rimprovero di Gesù a Marta: ‘Tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno’ (Lc 10,41-42)

Giovanni Paolo I, Novo Millennio Ineunte, 15

Consegna della forcola:

Simbolo della scelta. Dinanzi a te si pongono sempre una via facile e una difficile: e’ tempo di scegliere!

Conoscere è anche sapere che cosa è essenziale e che cosa è secondario, ricercando l’essenziale, dando le giuste priorità, e scoprendo quale è il tuo compito nel mondo.

E’ di nuovo route…

Viene il giorno in cui chiedi a te stesso dove voli

Viene il tempo che ti guardi, i tuoi sogni son caduti, è il momento di rischiare, di decidere da soli,

non fermarsi e lottare per non essere abbattuti

Spingerò i miei passi sulla strada, passerò tra i rovi e l’erba alta,

la gioia m’ha trovato, la pienezza, non starò più seduto ad aspettare

Sulle spalle una mano che si stringe a trattenere,

vuol fermare l’avventura, ma ritorno a camminare: ho incontrato troppa gente che m’ha dato senza

avere voglio dare queste braccia, non c’è molto d’aspettare

Spingerò…

E’ parola come il vento: fra le porte quella stretta, gli uni gli altri nell’amore, non avere che un canto.

Questo tempo non ha niente da offrire a chi aspetta: prende tutto prende dentro sai fin dove non sai

quanto

Spingerò…

Non è strada per chi parte e già vuole arrivare; non la strada dei sicuri, dei sicuri di riuscire. Non è fatta per chi è fermo, per chi non vuol

cambiare E’ la strada di chi parte e arriva per partire

Spingerò….

Consegna dei doni…

CREDO Credo nella vita che Dio mi ha dato, Credo che questa mia vita meriti di essere vissuta, per i momenti di gioia e di entusiasmo che essa mi offre, e anche per le difficoltà e le sofferenze che essa incontra. Credo che vada vissuta per gli altri, Credo che sia da costruire insieme a colui che me l’ha donata. Credo nell’uomo. Credo che ognuno è stato creato da Dio e che perciò ha gli stessi miei diritti e doveri. Credo nella bontà di tutti gli uomini, nell’uguaglianza e nella fraternità di tutti i popoli, senza distinzioni. Credo ogni uomo capace di impegnarsi per la pace e la giustizia affinché possiamo trovarci in viaggio tutti assieme trovando sempre la strada giusta, anche nelle difficoltà. Credo nella chiesa Credo che in essa ci sia un posto anche per me, che mi impegno a scoprire e occupare con responsabilità e serietà. Questo sono sicuro/a, mi aiuterà nel mio futuro, nelle strade che imboccherò. Credo in te, Signore con il tuo aiuto, affronterò nuovi problemi con serenità donerò la mi amicizia e la mia voglia di vivere ad altre persone. Fa in modo che il viaggio ci trovi sempre uniti e compatti e aiutami a seguire la strada che tu hai pensato per me. Se il percorso sarà impervio aiutami a non scoraggiarmi; recuperami se mi perdo, curami se resterò ferito, rendimi umile e disponibile davanti ai consigli e agli aiuti degli altri. Signore,tu mi conosci e sai quanto valgo. Fa in modo che anch’io, al termine del mio cammino, possa conoscere Te, e quanto vali.

Canto: Insieme

Insieme abbiam marciato un di’ per strade non battute

insieme abbiam raccolto un fior sull'orlo di una rupe.

RIT: Insieme, insieme e’ il motto di fraternita’ insieme, nel bene crediam.

Insieme abbiam portato un di’ lo zaino che ci spezza

insieme abbiam goduto alfin del vento la carezza.

RIT... Insieme abbiamo appreso cio’

che il libro non addita abbiamo appreso che l'amor

e’ il senso della vita.