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SCUOLA POETICA SICILIANA

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SCUOLA POETICA SICILIANA

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Centro culturale più aperto in Italia all’inizio del XIII: corte di Federico II di Svevia, nipote

di Federico Barbarossa, in Sicilia

IL SUD ITALIA

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Unisce in sé il titolo di Imperatore del Sacro Romano Impero e la Corona di Re di Italia, ereditati dal padre Enrico, figlio di Federico I, e la corona del Regno Normanno di Sicilia, di cui era erede la madre, Costanza d’Altavilla.

FEDERICO II

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Stato moderno fortemente accentrato retto da giuristi. Parlamento senza facoltà deliberativa

Opera di riorganizzazione del regnoBattaglia per l’egemonia ghibellina e laica

La cultura ha anche funzione politica

Corte Federico II

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Federico II:• Dà impulso alla Scuola Retorica di Capua

e a quella Medica di Salerno• Fonda l’Università di Napoli• Si interessa allo studio delle discipline

filosofiche e promuove lo studio del Latino• Scrive un trattato di falconeria in Latino e

alcune rime.

FEDERICO II E LA CULTURA

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La Magna Curia è un ambiente plurilingueAperto agli influssi di civiltà diverse: franco

normanna, germanica,ebraica, greco.bizzantina, araba e mussulmana.

FEDERICO II E LA CULTURA

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1230-1250: In Sicilia sorgono imitatori della poesia trobadorica, che, però, non utilizzano la lingua d’ Oc, bensì il loro volgare.

SCUOLA POETICA SICILIANA

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LIRICA CHE NASCE E SI SVILUPPA ALLA CORTE DI FEDERICO II

RIMATORI CHE DOVUNQUE FOSSERO NATI OPERARONO ALLA SUA CORTE (fino alla sua morte 1250 e poi a quella del figlio Manfredi 1266)

SCUOLA SICILIANA

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RIMATORI (funzonari magna curia)

Stessi sovrani e giovani appartenenti a famiglie nobili

Giuristi notai funzionari e giullari che erano a corte attratti dalla fama e liberalità di Fed II

Quasi tutti hanno compiuto presso le università studi di diritto e quello dell’ars dictandi

ATTIVITA’ ARISTOCRATICA

ASSENZA DI AUTONOMIA PROFESSIONALE:

MANCA UN TERMINE TECNICO PER INDICARE IL POETA

Al poeta interessa mostrarsi degno di partecipare alla raffinata civiltà di corte

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Iacopo da Lentini• Pier delle Vigne• Guido delle Colonne• Giacomino Pugliese• Stefano Protonotaro• Rinaldo D’Aquino

I POETI

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Secondo Dante nel : De vulgari eloquentia “tutto quanto gli Italiani compongono in poesia

è detto Siciliano”

SCUOLA POETICA

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Comunanza di temi e di stile caposcuola: Iacopo da Lentini, il Notaio. (Dante Purgatorio) Originale rielaborazione del modello provenzale,

attraverso una selezione dei contenuti e delle scelte formali.

Tendenza a recidere qualsiasi legame con le occasioni contingenti anche nella trattazione del tema amoroso.

SCUOLA POETICA

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Attività aristocratica, passatempo elegante

Consapevole convenzionalismo (temi modelli ricalcano quelli francesi in una realtà non feudale)

Poesia è ragionare d’amore, capacità di raffinato sentire di cui il canto del poeta è celebrazione

Aulica, sottilmente intellettualePur avendo un carattere fortemente

convenzionale, mostra spesso uno spessore psicologico nuovo nell’indagine della fenomenologia amorosa

Lirica siciliana

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Si tratta di un volgare siciliano depurato, estremamente raffinato ed influenzato dal

periodare latino (anche se a noi i testi dei Siciliani sono giunti copiati dai Toscani e con una

veste linguistica toscanizzata).Dante lo definisce un “volgare illustre”, adoperato con intenzione non dialettale,

ma letterariamente nobilitato.

Prima scuola poetica italiana

LA LINGUA

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Alta, illustre

Generalmente depurata di connotazioni dialettali e ricca di latinismi e provenzalismi

lingua

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La rima, che nell’originale c’era, risulta persa nella trascrizione toscana (rima imperfetta)

I poeti del 200-300 ritennero che queste anomalie di rime fossero degli effetti voluti

Rima siciliana

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CANZONE – genere alto per eccellenza, mescolanza endecasillabi e settenari, uso della coblas capfinidas

CANZONETTA realtà più quotidiana – spesso contiene parti dialogiche

SONETTO – creato dai siciliani – discussione dottrinale (natura dell’amore) descrizione della fenomenologia d’amore

metro

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sonet (Provenzale) “componimento poetico accompagnato dalla

musica”.

Sonetto: (Italia) forma metrica inventata forse da Iacopo da

Lentini

Deriva forse da una stanza (strofa) di canzone14 endecasillabi, suddivisi in quattro strofe, due

quartine e due terzine. Lo schema delle rime è vario

Al sonetto si adattano i più diversi argomenti

Il SONETTO

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Lirica provenzale: tema amoroso e politico-militare

Scuola poetica siciliana argomento unico: l’ AMORE.

L’amore cantato è quello cortese.

TEMI

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Amore come malattia

Angoscia

Sospiro

Aspetto dell’amante trasformato

Dolcezza

Fenomenologia d’amore

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Essere terreno nonostante la superiorità nei confronti dell’amante, creatura terrena perfetta

Essere superiore e irraggiungibileÈ designata attraverso il senhalConcezione aristocratica dell’amore, fondata sui

valori di dedizione, fedeltà, abnegazione, disinteresse, tipici sia del cavaliere che dell’amante fedele

Spesso infligge prove dure e crudeli al proprio amante

L’AMORE nei suoi confronti assume la valenza di un “servizio dovuto”, un amore che ingentilisce, un amore terreno, anche con aspetti materiali.

LA DONNA DEI PROVENZALI

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Ha perso buona parte della sua “fisicità” Subisce un processo di rarefazione e stilizzazione (cui

contribuisce anche lo ‘straniamento’ di questo modello in rapporto al contesto cui viene inserita)

Attenuazione della simbologia vassallatica È un essere superiore a tutti gli altri Lontana e crudele, spesso è indifferente alla sofferenza del

poeta innamorato Le sue qualità sono spesso definite in modo generico Bella (bionda testa, claro viso, bionda più ch ’auro fino) Dotata di saviezza e intendimento cioè di finezza di

educazione e di costume Cortese – capace di nobile amore, paragonata alla rosa

profumata o a una stella luminosa

LA DONNA DEI SICILIANI

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Per questi poeti • la poesia è ricerca di bellezza, evasione

dalla realtà e segno di appartenenza ad una ristretta cerchia

• l’amore è un puro gioco aristocratico e raffinato

SIGNIFICATO DELLA POESIA

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Nella produzione dell’Italia del Nord in lingua d’Oc, l’argomento politico è in primo piano. Nelle città del Nord improntate alle libertà comunali, gli scontri fra i partiti sono una realtà quotidiana.

Diversa è la realtà delle corti: il potere del sovrano impone una diversa dinamica.

LA POESIA SICILIANA E LA POLITICA

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L’amore cantato da entrambi è quello cortese con il servizio alla dama.

Quello dei Siciliani è un amore ulteriormente stilizzato, lontano dall’esperienza reale del poeta.

La figura femminile appare nei Siciliani meno concreta, quasi sublimata, anche se si tratta sempre di un amore carnale e sensuale.

Più frequente nei Siciliani è il ricorso a similitudini tratte dall’ambito naturalistico e scientifico.

PROVENZALI E SICILIANI