Celan Poems (Deutsch/Ita)

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Poems by Celan

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  • Aprile 2014

    MenteSuggeSostanza Edizionihttp://mentesuggesostanza.blogspot.it/https://www.facebook.com/MenteSuggeSostanza

    grafica ed impaginazione: InFraRedin copertina: Paul Celan

    Pubblicato con Licenza Creative Commons 3.0Attribuzione, Non Commerciale, Non Opere Derivate

  • Io sono il Perlustrato

    Poesie scelte di Paul Celan

    a cura di MSS

    a-versi in-versi

  • Indice

    Introduzione

    Limbisch/Limbico Augengneise/Gneis docchio MitSeetang-GeschmeideGefesselt/Legato con monili... Notgesang/Canto demergenza DieEingeweide/Le viscere DenWindimRcken/Il vento alle spalle Narbenheraldik/Araldica di cicatrici EsSchleichenKpfeumher/Strisciano teste attorno DasVergessen/Loblio DusuchstZuflucht/Tu cerchu asilo Welt/Mondo DasleiseGemerk/Il lieve accorgersi DemdasGehrte/A chi sgorga

    7

    11121315171819202223242526

  • 7Introduzione

    LaPoesia,SignoreeSignori:questapatentedinfinitodataaquantopuramortalitevanit!

    PaulCelan

    In questi versi c' tutta la poetica di Celan, poeta rumeno di origini ebree, esiliato dalla sua terra, costretto a scrivere in una lingua non sua, storia simile ad un altro influente perso-naggio del '900, Emil Cioran, altro esule fantasmagorico di una terra troppo martoriata. Celan il poeta dell'impossibilit dell'espressione di un con-tenuto, della non-parola, del senso svuotato, di un qualcosa di Tragico che sottende all'Essere, ma che non pu essere no-minato, anzi non riesce esso stesso a trovarsi un nome, e la sua vita e la sua poesia sono indissolubilmente legate, dato che la sua esperienza umana si concluder con una tragedia personale, il suicidio, quindi il silenzio del nulla imperscru-tabile. In ebraico la parola che indica il nome "Davar", che allo stesso tempo indica la "cosa", quindi soggetto ed oggetto, il

  • 8poeta maestro di parole un veggente che crea. Da queste prime righe si pu comprendere come la questione dell'iden-tit sia nella poesia di Celan un tema principale, Atemkristall (Cristallo di respiro) d'altronde forse la sua opera pi com-plessa, ed proprio basata su un dialogo tra un Io e un Tu non meglio precisati. La realt per il poeta non data a priori, essa va piuttosto conquistata a tastoni, con la fatica delle mani. La poesia si pone al servizio di tale missione, essa ambisce a conquistarsi realt di fronte ai capricci dell'assurdo, ed offre riparo, iden-tit e senso di fronte alle torsioni surreali della storia. Anche in virt di ci il poeta afferma di non scorgere dif-ferenza di principio tra un poema e una stretta di mani. Il silenzio da lui (il poeta) ricercato come humus primigenio che precedendo la parola ed il movimento il terreno ideale per aprirsi a-limite, la poesia cos prende vita in forma au-tonoma, e il poeta diviene un mezzo per trasmettere questo suono:

    Iononhonome.(Marciscenellapaludeumana).Iononhonomeesoloquestunamano.(Laltragiacedalnomeessagermoglia,germoglia.Concentoditagermoglia:ilnomemarcisceemarcisce)

  • 9Delimitare il limite del dicibile, stabilire un confine porta per con s anche una possibilit di trasgredirlo. Ma il salto oltreconfine non sar logico n progressivo, sar improvviso e assurdo. Celan smembra il linguaggio, lo rarefa, lo riaddensifica, un chirurgo, il corpo lessere, il sangue la parola, lo rende simile ad uno spartito musicale, con fughe ed armonia disarmoni-che, in modo da ottenere quellanalogia tra silenzio-musica-parola.

    VienifinoanoisullemaniChisoloconlalampadaHasololamanoperleggercidentro

    Con questo invito finale richiamiamo alla memoria di tutti ci che in fondo Celan ci ha lasciato in eredit: lo spasimo del reale identificato dalle parole che lotta ogni singolo istante con il vuoto insensato delluniverso.

  • 11

    Limbisch/Limbico

    EinReizversuch,hippokampisch,duwasrteaineFaserdavom,gehteininsKoronar-gerusch,

    dieStrgrenwedeln,

    derHerr,subkutan,ampelt.

    Un tentativo di stimolo, ippocampico,tu ne eri una fibra,entra nello strepito-coronario,

    i grossi perturbatorisventolano,

    Il Signore, sotto la pellefa luce intermittente.

  • 12

    Augengneise/Gneis docchio

    Augengneise,umvandeltvonFiebern,

    gehorsamsammelnsichun-bndigdieIsothermen,

    Isoglossenzerfallenzueinerlei,steinerleiFreiheit.

    Gneis docchio, girovagatida febbri,

    ubbidientisi raccolgono in-docili gli isotermi,

    isoglosse si spezzanoin uguale, pietralelibert.

  • 13

    MitSeetang-GeschmeideGefesselt/Legato con monili marini di fuoco

    DieAnrufungen,alle,freigetrunken,diekmpferischenKlagelaute,-freigelauscht.

    HierrherrschtdieErtrunkeneKette.

    DenSchmaltsenSchulternaufgeladenDiebrigeDmmerfracht.

    Duhierunddu,ihrsolltbleiben:

    EsisteuchNochAndereszugedacht,undauchdieKlagewillindieKlagewillinsichzurck.

    Le invocazioni, tutte, liberate nel bere,le combattive lamentazioni,- liberate nelludire.

    Qui regna la catena, Annegata.

  • 14

    Poggiato sulle pi piccole spalleIl restante carico crepuscolare.

    Tu e tu, voi dovete rimanere:

    a voiancora altro destinato,e anche il lamentovuol andare al lamentovuole tornare a s.

  • 15

    Notgesang/Canto demergenza

    NotgesangderGedankenvoneinemGefhlher,

    dashatderwachgesungenenNamennichtviele,

    stachling,so,unverkennbar,ausdemHartlaubgebsch,stehtesmitihnenhervor,direntgegen,stachlig,

    EsgehteinkleinesSterbenUmher,umher.

    Canto demergenza dei pensieriNato da un sentimento,

    che ha dei nomi svegliati dal canto

  • 16

    non molti,

    spinoso,cos, inconfondibile,dalla macchia di duro fogliame,sporge con loro; a teincontro,

    spinoso,

    vagaun piccolo morire.

  • 17

    DieEingeweide/Le viscere

    DieEingeweidedesKlangsteinsBreitgetanztimLichtDesElendsgestirns.

    Le viscere della pietra di suono,in danza calpestate nella lucedellastro di miseria.

  • 18

    DenWindimRcken/Il vento alle spalle

    DenWindimRcken,sterbichmicheinindenGrospassatundlebeerstrecht.

    Il vento alle spalle,io mi addentro alla mortenel grande aliseo e per questo ora vivo.

  • 19

    Narbenheraldik/Araldica di cicatrici

    NarbenheraldikimDunkeln,wir,dieEntnarbten,inmitten,mitallemausgesendetenPompunsresSchiksals,

    dusingstmirVelustzu,ichbindirber,ichherrscheVorgewutesherbei,alswieeinzweites,mchtigesGlck.

    Araldica di cicatrici nel buio, noi,i senza-cicatrici, in mezzo,con tuttolo sfarzo disperso del nostro destino,

    tu canti a meperdita, io sono a tesuperiore, io esigoqui il preconosciuto,come una secondapotente felicit.

  • 20

    EsSchleichenKpfeumher/Strisciano teste attorno

    EsSchleichenKpfeumherimBannkreisderFehldiktioneinerber-Kunst,

    Kutteln,metallischamHalsegelegt,ugen,

    einBolzenbenimtundbenimtsichbeiapriorischemSchein,

    leichtgeneigt,dominierstduauchdieseDaseins-Anrainer.

    Strisciano teste attornonella maliadella dizione errata di una sopra-arte,

  • 21

    viscere, incatenate al collo,occhieggiano,

    un bullone sottrae e si comportain aprioristica luce,

    un po inchinato,tu domini anche questiconfinanti-dessere.

  • 22

    DasVergessen/Loblio

    DasVergessenschenktdirGedchtnisAmTagdesbeflogenenMonds

    SchonbuddelstdustillimAstralstaub,umstauntvomGetschilpderewigkeitfestenMicroben.

    Loblio ti regala memoriaNel giorno del volo alla luna,

    gi tu frughi in silenzio nella polvere astrale,meravigliato dal cinguettiodei microbi attorno,certi in eterno.

  • 23

    DusuchstZuflucht/Tu cerchi asilo

    DusuchstZufluchtBeimunauflslichenErbsternsiewirddirGewhrt.JetztberlebstdudeinzweitesLeben.

    Tu cerchi asilonella indissolubilestella ereditaria ti sarconcesso. Orasopravvivi la tua secondavita.

  • 24

    Welt/Mondo

    Weltfingertandir:befragihreHrten,

    dieumnagelteMandel:beiihrvergewisseredich,daduzudirkommst,andeinenlichtfhligenRndern.

    Mondoti tasta con le dita: tu interrogale sue durezze,

    la mandorla orlata di chiodi: da leirassicurati,che rinvieni a te, ai tuoibordi alla luce sensibili.

  • 25

    DasleiseGemerk/Il lieve accorgersi

    DasleiseGemerk,feuchtnochvonAugen:deinWegknpftsichhinein

    Il lieve accorgersi,ancora umido di occhi:la tua viavi si annoda

  • 26

    DemdasGehrte/A chi sgorga

    DemdasGehrtequilltausdemOhrUnddieNchtedurchstrmt:ihmerzh,wasduabgelauschthastdeinenHnden.

    DeinenWanderhnden.GriffensienichtnachdemSchneedemdieBergeentgegenwuchsen?StiegensienichtindasherzendurchpochteSchweigendesAbgrunds?DeineHnde,dieWandrer.DeineWanderhnde

    A chi sgorga il sentito dallorecchioe scorre per le notti:a luiracconta ci che hai origliatodalle tue mani.

    Le tue mani migranti.

  • 27

    Non hanno cercatodi afferrare la neve verso cuicrescevano i monti?Non sono disceseNel cuorpalpitato silenzio dellabisso?Le tue mani, le viandanti.Le tue mani migranti.

  • 28

  • a-versi in-versi

    Aprile 2014

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