Catanzaro VS Gubbio

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Periodico Indipendente - Anno I° - num. 08 - Sabato 22-12-2012 - CATANZARO - GUBBIO Comune di Catanzaro Assessorato allo Sport CATANZARO CITTA’ SPORTIVA Comune di Catanzaro Assessorato allo Sport CATANZARO CITTA’ SPORTIVA www.ilgiallorossonline.it

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Periodico Indipendente - Anno I° - num. 08 - Sabato 22-12-2012 - CATANZARO - GUBBIO

Comune di CatanzaroAssessorato allo SportCATANZARO CITTA’ SPORTIVA

Comune di CatanzaroAssessorato allo SportCATANZARO CITTA’ SPORTIVAwww.ilgiallorossonline.it

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Dobbiamo ammetterlo, credevamo in una cla-morosa rimonta del nostro Catanzaro e nellapossibilità di lottare quantomeno per un piaz-

zamento in zona play off, e non ne avevamo certofatto mistero. Ci credevamo sulla scorta delle trevittorie sugli ultimi quattro incontri prima di Avel-lino, ma soprattutto perché la squadra aveva di-mostrato di essersi liberata da paure e isterismiche ne avevano condizionato il cammino per ilprimo terzodel campio-nato. Ritene-vamo la garain terra irpinal ’ a u t e n t i c a“prova delnove”, sullaf o n d a t e z z adelle nostresperanze. AlPartenio, in-vece, lo 0-2 fi-nale ci hariportati con ipiedi perterra, anchese sono co-munque arri-vati segnali positivi. Una gara approcciatabenissimo, e nel corso del primo tempo Russottoe compagni sono stati padroni del campo, gio-cando un calcio piacevole e propositivo, sfiorandoanche il meritato vantaggio. Nella ripresa l’Avel-lino avanza il baricentro del gioco e crea qualcheazione pericolosa. Pisseri e la difesa reggono be-nissimo l’urto, e la sensazione è che la gara debbaterminare senza vincitori né vinti. Fino all’espul-sione di Sirignano. Poi, giocoforza, vengono agalla i soliti limiti. Si subisce l’ennesimo gol supalle alte, la squadra sembra impaurita. Torniamo

all’espulsione. Per l’ottava volta su quattordici par-tite la squadra termina la gara in inferiorità nume-rica. Anche questa volta si recrimina sulla severitàcon la quale i direttori di gara giudicano i falli deinostri calciatori, e l’espulsione di Sirignano è ap-parsa eccessiva. Ora riguardiamo la classifica enotiamo che proprio i biancoverdi irpini sono intesta, con due punti di vantaggio sulle seconde. Equesto non fa che confermare come si tratti di un

c amp i on a t oquanto maiequ i l i b ra to ,senza una verasquadra lea-der, dove an-cora tutto èpossibile. Egià, perchèscorrendo lagraduatoria, cia c co r g i amoche sì, siamoin zona playout, ma a settepunti da quellaplay off, occu-pata da Pratoe Gubbio, pro-

prio l’avversario odierno. E ci accorgiamo che vin-cendo si potrebbe arrivare a soli quattro punti, ocinque se il Prato fa pari ad Andria, con un interogirone di ritorno da giocare. Ed allora il nostro in-guaribile ottimismo prende il sopravvento supaure e ansie, e torniamo a sognare. Del resto, latradizione positiva delle gare prenatalizie dà con-forto alle nostre speranze e sinceramente cre-diamo che neppure il più pessimista dei tifosivoglia immaginare un Catanzaro che lotti solo pernon retrocedere. Buon Natale a tutti, buon 2013 Catanzaro.

Buon Natale a tutti,buon 2013 Catanzaro

di Claudio Pileggi

L’undici sceso in campo ad Avellino (fonte uscatanzaro.net)

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Perdere non fa mai piacere sia con l’ultima in clas-sifica sia con la prima. Il Catanzaro al “Partenio”è tornato a casa con zero punti e con tanto ram-

marico. Sia chiaro, l’Avellino non ha rubato nulla, hafatto la sua partita ed ha sfruttato le occasioni che nelfinale del match si sono materializzate. Quello chebrucia oltremisura è l’ennesimo cartellino rosso, l’en-nesimo eccesso di zelo da parte della terna arbitralea discapito dei ragazzi di Ciccio Cozza. Una vera epropria costante sin dalla prima partita di questo cam-pionato. A vedere e rivedere le immagini che hannoportato all’espulsione di Ciro Sirignano non sem-brava un fallo da espulsione e tra le diverse recrimi-nazioni c’è un fallo da rigore su Fioretti grandequanto una casa. Evidentemente il signor Martinellidi Roma non era in giornata di grazia. Lui come i suoicolleghi, quando vedono giallorosso, tolgono quasisempre il cartellino rosso. Sarà forse un fatto croma-tico e non vogliamo minimamente pensare ad una“vendetta” del palazzo del calcio per la vicenda “Con-trattopoli”. Sarebbe l’ennesima vergogna del calcioitaliano. Speriamo che la regola della compensazione,che in questi casi s’invoca, sia applicata alla lettera nelgirone di ritorno. Ma ancora manca una partita dagiocare in questa prima parte di campionato. Oggi c’è

il sorprendete Gubbio di mister Sottil. Una squadranon bellissima da vedere. Una compagine che non sicaratterizza per un gioco brioso e spumeggiante maper un atteggiamento attendista e cinico. Gli umbrial momento hanno 22 punti in classifica e si trovanoin zona play-off essendo al quinto posto assieme alPrato. Gli eugubini hanno collezionato 6 vittorie, 4 pa-reggi e subìto 4 sconfitte. Ma il prossimo avversariodel Catanzaro è una squadra decisamente casalinga,avendo messo in cascina cinque (delle sei) vittorie al“Barbetti”. Tra le mura amiche ha, inoltre, pareggiatodue sole volte e non ha mai perso. Diverso l’anda-mento in trasferta: una sola vittoria, due pareggi eben quattro sconfitte. A conferma del fatto che il Gub-bio è una squadra cinica che gioca prettamente di ri-messa ci sono i pochissimi gol fatti: soltanto 12 (unoin più del fanalino di coda Barlettta). Mentre subi-scono veramente poco: 13 gol al passivo. Nelle ultimedue gare ha racimolato solo un punto: sconfitta a La-tina e pareggio casalingo con l’Andria. Questa la pos-sibile formazione che scenderà in campo al“Ceravolo”: Venturi tra i pali; difesa a quattro con: Se-meraro, Pambianchi, Radi, Galimberti; a centro-campo, invece, Sandreani, Guerri, Grea con Palermodietro le due punte Galabinov, Nappello.

Gubbio: concretezza e solidità di Luigi Conforto

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AFINE anno, come si sa, è tempodi bilanci. Una consuetudinealla quale non è stato rispar-

miato neanche il presidente del Ca-tanzaro Calcio 2011, GiuseppeCosentino che, in una chiacchieratadel tutto cordiale, ha sintetizzato do-dici mesi di passione giallorossa. Presidente, che anno è stato, cal-cisticamente parlando, quelloche sta per chiudersi?«Se dobbiamo considerare l’interoanno solare posso tranquilla-mente affermare che iprimi sei mesi sono statidavvero entusiasmanti. Seimesi che hanno avutocome epilogo felice lapromozione direttain Prima divisione.Un traguardo, que-sto, sicuramenteinaspettato ad iniziodi campionato con-siderato che era-vamo partiti inaffanno e con unasquadra costruita infretta. Poi, però, gra-zie a Cozza ed atutto l’ambienteche ci ha soste-nuto e suppor-tato, siamoriusciti a com-piere un veroe proprio mi-racolo. Las e c o n d aparte dell’anno,invece, è cominciataun pò male. Ab-biamo dovuto qual-che difficoltàiniziale, è vero, macredo che il peggio celo siamo lasciato allespalle ed i risultati sinqui ottenuti ci fannoben sperare per il fu-turo». Il primo campionatodella gestione Cosen-tino è stato una scom-messa vinta, visto come erapartito a luglio del 2011. Quello

di quest’anno, invece, che èstato preparato atavolino, ha avutoqualche imprevi-sto. Cosa è suc-

cesso realmente?«Sicuramente le diffi-coltà iniziali sono arri-vate dalla pocaconoscenza dellanuova categoria. Iopersonalmente non

conoscevo il gioco el’importanza della Prima divi-sione. Una categoria che nonsbaglierei se la definissi unaB2. Inoltre, facendo qualchepiccolo errore di valuta-zione, si è voluto dare fidu-cia a quei ragazzi che l’annoscorso ci hanno fatto conqui-stare la Prima divisione. Aquesto dobbiamo aggiun-gere il fatto che siamo capi-tati in un girone ben

assortito dove ci sono squadreben attrezzate per tentare il saltodi qualità. Ora, però, visti gli ultimirisultati ottenuti, devo constatareche qualcosa è cambiato. Alcuniragazzi hanno preso confidenza conla nuova categoria ed il cambia-mento lo si è visto con il diverso ren-dimento in campo. Ma non cifermeremo qui. A gennaio contiamodi fare qualche aggiustamento che ciconsentirà di arrivare alla fine delcampionato con più tranquillità ri-spetto alla parte iniziale». Chi, dei nuovi arrivati, se vuole

dirlo, lo ha favorevolmente im-

pressionato ?«Sicuramente il giovane Orchi, un ra-gazzo che fra qualche anno giocherànella massima serie. Per fortuna chelo abbiamo preso dalla Roma con laformula della comproprietà che ciconsente di poter pensare di riscat-tare la proprietà del ragazzo a finecampionato». Al di là di quelle che sono le va-lutazioni del momento, non sipossono dimenticare le sei scon-fitte rimediate nelle prime diecigiornate di campionato. Seisconfitte (quattro consecutive)che avevano fatto tremare la pan-china. Presidente, c’è stato unmomento in cui aveva pensato dirivedere il rapporto professio-nale con Ciccio Cozza?«No, mai. Questo Catanzaro fa partedi un progetto nato proprio conCozza. Quindi un suo disimpegno èassolutamente improbabile ed im-pensabile. E poi, le sconfitte, nel cal-cio, ci stanno. Se poi analizzassimocome sono maturate quelle subitedal Catanzaro, ci renderemmo contoche almeno cinque sono frutto di epi-sodi. Personalmente credo che solola sconfitta di Viareggio e quella incasa contro il Frosinone siano da im-putare ad una squadra poco brillante.Tornando alla domanda iniziale, riba-disco che con Cozza il progettoandrà avanti negli anni. Con lui ci to-glieremo qualche soddisfazione.Anche nel periodo buio della sta-gione ritengo di aver fatto bene aconfermare Cozza nonostante da piùparti mi si consigliava di cambiare la

Nel futuro c’é il bene di questa squadra e diquesta società. Un futuro che, però, ha biso-gno di tutte le componenti che girano attorno

ad una società di calcio: la città con la tifoseria, leistituzioni locali e l’imprenditoria

“ “

di Francesco Iuliano

Bilancio di fine annoIl Presidente analizza la stagione in corso e non solo

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guida della squadra. Se avessi datoretta alle voci avrei fatto la piùgrande fesseria della mia vita».Cosa c’è nel futuro di Cosentinoe del Catanzaro?«Nel futuro c’é il bene di questasquadra e di questa società. Un fu-turo che, però, ha bisogno di tutte lecomponenti che girano attorno aduna società di calcio: la città con la ti-foseria, le istituzioni locali e l’impren-ditoria. Quello che abbiamo fattodall’anno scorso ad oggi, però, lo ab-biamo fatto solo facendo affidamentosulle nostre forze. Non siamo statisupportati dalle istituzioni e non ciha supportato l’imprenditoria localead eccezione di tre/quattro impren-ditori che da due anni ci danno unapiccola mano. Sono venuto a Catan-zaro mettendo a disposizione solo ri-sorse personali. Non ho secondi fini.Catanzaro mi ha sempre attiratocome città, come gente e consape-vole che avrei potuto contare su unatifoseria matura che, nel calcio, havissuto momenti importanti». Da due anni, ormai, il Catanzarovive una situazione legata all’im-piantistica a dir poco deficitaria.Uno stadio che è un perennecantiere edile, senza parlare

della mancanza di strutture chepossano ospitare gli allenamentigiornalieri e lo svolgimento deitornei del settore giovanile. Pre-sidente, ha mai pensato di crearequalcosa che sia di proprietà delCatanzaro Calcio così comehanno fatto altre società calcisti-che in Italia ed anche nella no-stra regione?«Quello di avere strutture proprie èstato sempre un mio pallino. Pen-savo di poter realizzare qualcosa conl’ultimo contributo regionale delibe-rato ma, a quanto pare, quei soldisono stati destinati esclusivamentealla ristrutturazione del Ceravolo.Bene, vuol dire che per il momentoci concentreremo sul Ceravolo perpoi pensare di realizzarequalcosa di diverso. Lasperanza è quella diavere a disposizione,per la prossima sta-gione, uno stadio com-peto in ogni settore edun campo su cui poterciallenare. Non è più pen-sabile che durante lasettimana il problemaprincipale del tecnico edella squadra è reperire

un terreno su cui potersi allenare.Tutto questo non depone a favore nédella società né tantomeno dellacittà». Al di là dei risultati ottenutidalla prima squadra, è la forma-zione Berretti che sta facendoparlare di sé in questa primaparte della stagione: «I risultatiparlano da soli. Siamo secondi dietroil Lecce che l’anno scorso era in A esopra la Nocerina che viene dalla B.L’anno scorso a Catanzaro non c’erapiù nulla. Oggi possiamo dire che ab-biamo un ottimo settore giovanileche è, nel contesto, un ottimo risul-tato. Un risultato che è il frutto dellaprogrammazione attuata da me, daMarco Pecora e dallo stesso Cozza

Catanzaro mi ha sempre attiratocome città, come gente e consa-pevole che avrei potuto contare

su una tifoseria matura che, nel calcio,ha vissuto momenti importanti “ “

Il Presidente del Catanzaro Giuseppe Cosentino

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Periodico sportivo indipendente

Anno I° - n. 8 del 22.12.2012 - Tiratura: 5.000 copieReg. Tribunale di Catanzaro n. 15 del 25.10.2012

DIRETTORE RESPONSABILE E COORDINAMENTO GIORNALISTICO

Claudio Pileggi

EDITORELuigi Conforto - info: 333.8247197 - 331.7928935

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀOndaCalabra s.n.c. - Via L. Gariano - Catanzaro - Tel. [email protected]

FOTO: Cosimo Simonetta - Marco Nisticò

PROGETTO GRAFICO E REALIZZAZIONEStudiograficomaio - Via Indipendenza, 4 - 88069 Stalettì (CZ)

info: 0961.918427 - 339.2215585

STAMPA: Graficherre di Francesco RaffaeleVia P. F. Fiorentino, 6 - Catanzaro - Tel. 0961.792692

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Quindicesima e ultima giornata del girone di an-data del torneo di Lega Pro Prima Divisione. Ilturno prenatalizio sembra concedere un'ottima

occasione per tentare di nuovo la scalata alla prima po-sizione al duo laziale composto da Frosinone e Latina.Questi ultimi, però, dovranno affrontare una dellesquadre più in forma del momento, la Carrarese.Dopo una serie quasi infinita di 2-2, gli undici giallobluriescono finalmente a fare bottino pieno contro la No-cerina, costretta così a frenare la sua rincorsa al verticedella classifica. Rultato, maturato nel finale quandoMancuso ha beffato i molossi (in 10 per tutto il se-condo tempo) consentendo ai padroni di casa lasciareper la prima volta l’ultimo posto della classifica.Carrarese che conquista il quinto risultato utile con-secutivo e sale a 10 punti in classifica, iniziando a “ve-dere” le squadre davanti, ma soprattutto staccando inun solo colpo le due squadre appaiate, prima di questagiornata, in ultima posizione. Cade ancora, infatti ilBarletta che subisce l'ennesima sconfitta per mano delViareggio ed resta in ultima posizione, con soli 7 punti.3-0 il risultato maturato in Toscana. Il turno odiernovede i biancorossi affrontare il Benevento, che, sor-presissima della scorsa giornata, riesce a superare illanciatissimo Pisa. Alla doppietta di Altinier per i san-niti, risponde per i toscani Scappini ad un quarto d’oradal termine, ma il Benevento riesce comunque a por-tare a casa i tre punti, andando così a quota 18. Perdela prima posizione il Pisa, che resta a 24, e la cede al-l’Avellino, sua prossima avversaria, che supera per 2-0 il Catanzaro, che rimane quindi fermo a 15.Nonostante una prova coriacea dei giallorossi,quando, ancora non è chiaro se un'ennesima legge-rezza di Sirignano (alla terza espulsione) o una gran-dissima topica della terna arbitrale (le immagini nonriescono a dirimere i dubbi) affondano le velleità degliuomini di Cozza, Ad un quarto d’ora dalla fine Bianco-lino insacca di testa su un cross di Zappacosta. Nel fi-nale poi Castaldo chiude il match e porta gli irpini a

26 punti. Catanzaro fermo a 15 che arresta la strisciapositiva di 3 vittorie ed 1 pareggio nelle ultime 4 gare.L'ultima di andata per i giallorossi vedrà di scena ilGubbio. Impegno di certo non proibitivo, ma proprioper questo da prendere con le molle perchè l'obbiet-tivo fondamentale è quello di chiudere il giro di boa a18 punti per poter pianificare con più tranquillità il gi-rone di ritorno ed il mercato invernale alle porte.Interessante il match di oggi che si svolgerà oggi trail Frosinone ed il Viareggio.I ciociari provengono da un pirotecnico incontro inquel di Sorrento. Dopo esser passato in vantaggio al32' con Aurelio, il Frosinone, nella ripresa, in 5 minuti(61' e 66'), viene affossato da Schenetti che porta i pa-droni di casa in vantaggio. Sembra finita, ma ìn pieno recupero, Ricardo sfuggead un pessimo Bonomi, sempre fuori posizione. Il di-fensore rossonero stende l’avversario e per il sig. Biffiè rigore. Frara dagli 11 metri trasforma e regala il 2-2ai canarini. Decisione contestata perchè secondo moltiavvenuta oltre i minuti di recupero decretati. Il Frosi-none dunque limita i danni portandosi a 23 punti inclassifica. Sorrento sempre giù a 8. Per trovare l’ultimavittoria dei rossoneri bisogna tornare addirittura allaterza giornata, quando a farne le spese è stata la Car-rarese (all’epoca in caduta libera).Altro match interessante è quello che vedrà oggi difronte Andria e Prato. Senza vittoria ancora l’AndriaBAT che ottiene comunque un buon punto sul campodel certamente più quotato Gubbio. Eugubini in van-taggio con Guerri allo scadere della prima frazione digioco, pareggio ospite con Loiodice a dieci minuti daltermine. Prato che invece supera il Perugia. Benedettiporta in vantaggio i lanieri al 21'. I Biancoazzurri chiu-dono il match ad un quarto d’ora dalla fine con Casini.Prato in zona alta a 22. Perugia sempre nel lato destrocon 18 punti.Tanti auguri di Buon Natale e di sereno inizio di 2013a tutti i tifosi giallorossi.

di Emanuele VartoloChi sarà

campione d’inverno?

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- Sig. AGREStA GIANLuCA con punti 4, si aggiudica il primo premioconsistente in un accessorio tecnico GIVOVA.

- Sig. CORIGLIANO ALESSANDRO con punti 4, si aggiudica il secondo premio consistente in un biglietto di tribuna laterale.

Sig.na FEDERICA FASANO, ritira il primo premio consistente in unaccessorio tecnico GIVOVA.

Ogni settimana saranno proposte tre partite del campionato di prima divisione, delle quali occorrerà ten-tare di indovinare il pronostico (1-X-2) ed il risultato esatto. Se si indovina solo il pronostico sarà asse-gnato 1 punto, se si indovina il risultato esatto saranno assegnati 3 punti. Nel caso si indovinino

entrambi, i punti non si sommano, per cui il punteggio massimo attribuibile per ogni partita è di tre punti.Può anche essere possibile effettuare un pronostico in contraddizione con il risultato esatto (es: X, 1-0).Si procederà quindi alla stesura di una classifica ed al vincitore finale sarà assegnato un abbonamento delsettore “Tribuna Centrale” per il campionato 2013-2014. Sono previsti premi anche per il secondo classificato(“Abbonamento Settore Curva”) ed il terzo (Divisa ufficiale completa US Catanzaro).Premio settimanale: al primo classificato un accessorio tecnico offerto dalla Givova, sponsor ufficiale US Ca-tanzaro; al secondo classificato un biglietto di tribuna laterale. Per concorrere occorre collegarsi al sito “www.il-giallorossonline.it” nella sezione “il concorso” specificando nome e cognome del concorrente, con i datianagrafici (data e luogo di nascita). Si precisa che può essere inviato un solo pronostico per ogni concorrente e che in caso di parità sarà con-siderato vincitore chi lo avrà inviato per primo.

NB. Si raccomanda di utilizzare sempre lo stesso indirizzo mail.

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Gare del 6-01-2013 PRONOSTICO RISULTATO ESATTO

I pronostici da indovinare questa settimana sono i seguenti:

Classifica parziale per le prime dieci posizioni:

ESI LAB, composta da unteam di Tecnici Qualificati,nasce con l’obiettivo di for-

nire servizi su tutti i problemi chele aziende devono affrontare nelsettore ambientale ed agroali-mentare. Il laboratorio è iscrittonel Registro Regionale dei Labo-ratori di Analisi non annessi alleindustrie alimentari ai fini dell’au-tocontrollo fin dal 2006.Il laboratorio è accreditato AC-

CREdIA in conformitàalla norma UNI CEI ENISO/IEC17025 edopera con sistema diGestione per la Qualitàcertificato UNI EN ISO9001:2008. Strumen-tazione all’avanguardiae costante addestra-mento del personalegarantiscono al clienterapidità, affidabilità deldato analitico e consu-lenza sempre aggior-nata.

ESI LAB S.r.l. - Gruppo ESISUd

Via Lucrezia della Valle, 84

88100 Catanzaro

Tel. 0961/753902 - Fax 0961/752340

bARLEttA - CAtANZARO

1 - CAStAGNA ARNALDO 17

2 - NOSDEO LEONARDO 13

2 - CIAMbRONE vINCENZO 13

2 - GALLO StEFANO 13

2 - GACCEttA FORtuNAtO 13

6 - CIAMbRONE vIRGINIA 12

6 - LAMANNA FLAvIO 12

6 - DE SIENA FEDERICO 12

6 - NOSDEO LuCA 12

10 - vARONE A.; CARDAMONE A.; CIAMbRONE F.; CORIGLIANO A. 11

bENEvENtO - PERuGIA

LAtINA - PISA

CONCORRENTE PUNTI

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di Carlo Talarico

CATANZARO

Francesco COZZAAllenatore - Conf. stampadel 10 gennaio 2012

Marco PECORAAmm. Delegato - Calabria Ora del 6 luglio 2012

A Lamezia abbiamo giocato su uncampo impraticabile e con un fortevento e i valori non sono potuti venirfuori. Se avessimo giocato su un campodiscreto e senza vento non avremmoavuto difficoltà

“ “ Molte grandi squadre ci stanno vedendo comemodello da seguire, hanno riposto in noi credi-bilità e fiducia. Società come Roma, Parma eSampdoria ci cercano perché hanno visto innoi serietà e progettualità, ci stanno chiedendodi dargli una mano con i loro giovani

“ “RESTO DEL MONDO

Gigi CAGNI - Allenatore

“Antonio SIBILIA - Presidente

“Rocco NEREO - Allenatore

Se vinciamo siamo vincitori,

altrimenti siamo perditori

Tra una belladonna e unapartita di calcionon ho dubbi:scelgo la seconda

Il mio allenatoredeve soltantodire sì

Colpire tutto ciòche si muove a pelod'erba. Se è il pal-lone è meglio

“ “ “

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Comunque vada sarà un successo

di Giovanni Bevacqua *

Cozza, Ortoli e il Presidente Cosentino

Si chiude così. Un po’ come si è iniziato, trabuoni e cattivi. Con il Catanzaro che si ritrovaa dover fare i conti con una categoria per cui

non era preparato, e che inesorabilmente sta la-sciando i graffi sulla pelle di Ciccio Cozza e dei suoiuomini. Con la salvezza che appare pienamente allaportata di Russotto e compagni, ma se una dome-nica si mostra come una certezza quella successivadice che ci sarà da sudare fino alla fine. Si chiudecosì. Con qualcosa in meno di quello che ci si sa-rebbe aspettati e che sicuramente si sarebbe meri-tato. Con quei punti lasciati sparsi un pò qui e unpò lì e che oggi pesano come un macigno sulla testadelle Aquile. Con qualche giocatore in meno, sempre in inferio-rità numerica. Perché essendo in periodo natalizioè giusto osservare le tradizioni e c’è chi si sarebbeoffeso se il Catanzaro non avesse osservato le sue,per quanto recenti: finire una partita in undici sa-rebbe stato un oltraggio! Meglio farsi espellere ocomunque sperare che il direttore di gara si inventiqualche fallo inesistente tale da costringerlo adestrarre il rosso. Che in questo periodo lo si accettadi più perché fa comunque pendant. Si intona al ve-stito di Babbo Natale, si abbina all’intimo che sca-ramanticamente si privilegia in attesa dell’annonuovo. Si chiude così. Con la certezza che comunqueandrà a finire sarà un successo, perché Catanzaroha trovato finalmente quello che gli è mancato in

tutti questi anni. Un padre che se ne prendessecura per farlo crescere sano e forte. Un padre chelo difendesse nelle avversità ma pronto ad alzare lavoce quando la circostanza lo rendeva opportuno.Perché Catanzaro oggi può vantare Giuseppe Co-sentino, che vale molto più di una squadra di dieciCristiano Ronaldo (o forse no?). Con la stessa tena-cia con cui ha vinto la sua primissima sfida, controla Federazione che non voleva ammettere la sua so-cietà tra i professionisti, oggi sta combattendo den-tro le aule di un Tribunale per cercare di otteneregiustizia. Sta facendo quello che non solo a Catan-zaro ma in tutta Italia nessuno ha mai avuto il co-raggio di fare: denunciare gli imbrogli che esistonoe si nascondono dietro le maglie dello sport piùbello del mondo. Così come ha avuto il coraggio difare quello che a Catanzaro nessun catanzarese hamai avuto l’ardire di fare: mettersi in gioco per i co-lori giallorossi.Si chiude così. O meglio, ancora non si è chiuso. Sichiuderà nel primo sabato pomeriggio d’inverno, apochi giorni da cenoni e regali sotto l’albero. Il Ca-tanzaro aspetta il Gubbio, con la stessa passionecon cui un bimbo aspetta il suo regalo di Natale. Lasperanza è comune: una volta aperto il pacco nonsi vuole rimanere delusi.

* Giornalista pubblicistaRedattore ordinario Calabria Ora

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Un tifoso davvero speciale di Dora Dardano

Che il Catanzaro non sia una squadra cometante altre è una realtà testimoniata da in-numerevoli episodi. Tra questi, uno parti-

colarmente significativo e con aspettiaddirittura commoventi, riguarda un signoresardo, innamoratissimo dei colori giallorossigrazie ad un episodio di oltre 30 anni fa… Ilcolpo di fulmine tra Giu-seppe Angioy e i giallorossiscocca infatti il 17 maggio1981, la data la ricorda be-nissimo il protagonista diquesta bellissima storia,proprio come un fedele in-namorato “quel giorno –dice Giuseppe – mio padremi portò per la prima voltanella mia vita al “Sant’Elia”a vedere il Cagliari che gio-cava contro i giallorossi. Mainvece di appassionarmi perla squadra della mia città,mi innamorai perdutamentedel Catanzaro”. Per la cro-naca, quella era la penul-tima giornata dicampionato, i giallorossi vennero battuti 2 a 1,dopo essere passati in vantaggio al 40' con Pa-lanca che trasformò un calcio di rigore, ma isardi prima pareggiarono al 71' con Piras e poisuperarono O’Rey e compagni all’80' con Osel-lame. E per uno strano gioco del destino, quel-l’anno Catanzaro e Cagliari con 28 punti (lavittoria valeva 2 punti) si piazzarono al settimoposto in serie A, con la sesta posizione distanteuna sola lunghezza ed occupata dal Bologna.Ma quando senti parlare Giuseppe capisci cheil suo amore per le aquile è qualcosa di vero, in-credibilmente bello, quasi commovente. “Credodi essere l’unico sardo – continua Giuseppe – atifare per il Catanzaro. Ma questo mi inorgogli-sce. E’ da 31 anni che sono cotto per questa squa-dra e non mi sono mai stancato di esserlononostante i periodi bui che hanno attraversatoi giallorossi”. Un folle amore, insomma. Che di-venta addirittura “irrazionale” quando gli do-mando che emozione ha avuto entrando laprima volta al “Ceravolo”: “veramente – mi con-fessa Giuseppe – non sono mai stato a Catan-zaro”. Rimango un momento basita, ma poi nonposso che chiedergli se oltre alla partita del 17maggio 1981 ha mai più rivisto giocare dal vivola sua squadra del cuore. E lui, quasi come se“custodisse” gelosamente questo legame indis-solubile con le aquile, mi dice “certo, altre duevolte nella stagione 85 /86 a Cagliari e poi, nel

febbraio del 1990, vidi il Catanzaro, in trasferta,giocare contro la Lodigiani”. E nonostante da 22anni Giuseppe non ha più rivisto i giallorossigiocare dal vivo, il suo amore non è mai sce-mato “pensa che qualche settimana fa sono uscitoin giro per Cagliari con la maglia del Catanzaroche ho comprato su internet. E’ quella originale

– dice con un pizzico d’orgo-glio – di Machado. La gentemi guardava come se fossiun alieno”. Ride Giuseppe,perché è veramente inna-morato, basta guardare ilsuo profilo Facebook per ca-pire che è amore vero: c’è lasua foto con la maglia delCatanzaro e una grandeaquila con il simbolo dell’US1929. “Chissà se l’arbitro didomenica – scrive Giuseppesulla bacheca Facebook -sarà uguale agli altri pessimiarbitri che abbiamo incon-trato dalla prima giornata,con una collezione di espulsi,ammoniti e goal annullati”.

Segno, questo, che Giuseppe segue attentamentele sorti della squadra guidata da Ciccio Cozza edè molto teso per il prossimo incontro con il Gub-bio “so tutto del Catanzaro. Mi tengo sempre in-formato nonostante la distanza che mi separa daigiallorossi”. Nella vita Giuseppe fa il manager dispettacoli ed ha, oltre alla passione per il Catan-zaro, quella per il canto. E magari un giorno,così come fanno i grandi innamorati, canterà ilsuo pazzo amore per il Catanzaro proprio al “Ce-ravolo” in occasione di qualche momento difesta. Grazie Giuseppe, orgogliosi della tua pas-sione per i nostri colori!

Giuseppe Angioy

tifosi del Catanzaro al “Partenio” di Avellino (fonte uscatanzaro.net)

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Prima gara assolutacon il Gubbio

di Aurelio Fulciniti

Stavolta è stata davvero un’impresa. Abbiamoletto tutta la storia dell’Associazione SportivaCalcio Gubbio 1910 e in ben 112 anni di vicende

sportive della società umbra non siamo riusciti a tro-vare un precedente o quantomeno un “incrocio” si-gnificativo fra le due squadre. Troppo diverse lestrade delle due compagini per poter individuare unpunto in comune sul campo, è quasi superfluo am-metterlo. Il Gubbio ha militato quasi sempre nei cam-pionati dilettantistici e in Serie C, anche se vanta duepartecipazioni in B, l’ultima nello scorso campionatoe la prima nella lontana stagione 1947/48, in un gi-rone centro-meridionale – la B in quegli anni si com-poneva di tre gironi – con squadre come il Palermo(promosso), il Pisa, il Lecce, l’Empoli, il Pescara, ilSiena e persino il Perugia, il Cosenza e la Nocerina(retrocesse tutte e tre). Dalla B il Catanzaro era re-trocesso nella stagione 1946/47 e quindi l’incrociofra i giallorossi calabresi e i rossoblu umbri non si ve-rificò davvero per poco. Nel 1987 il Gubbio sarà pro-mosso in C2, per poi in seguito retrocedere etornarci nel 1998. Guarda caso gli stessi anni in cui ilCatanzaro vegeterà – è proprio il caso di dirlo – nellostesso campionato. Ma neppure in queste stagioni ledue squadre si incontreranno sul campo: mentre ilGubbio militerà nel girone B, il Catanzaro rimarràpiazzato in quello “meridionale”. Non potendo quindiospitare, nel nostro “amarcord” i precedenti sulcampo, abbiamo spulciato meglio nella storia dellaformazione umbra e abbiamo scoperto ben tre “ex”di lusso, tutti ex calciatori giallorossi che hanno la-sciato una traccia nella storia del Catanzaro, in qual-che caso minima, e in altri casi indimenticabile. Einiziamo subito dal primo. Al suo ritorno, in Serie C2,nel 1998, il Gubbio per puntellare l’attacco sceglie un“ariete” a fine carriera, già quasi trentacinquenne,che in campo darà il suo piccolo ma importante con-tributo. Stiamo parlando di Giuseppe Lorenzo, cen-travanti, nato a Catanzaro il 4 gennaio 1964. Anzi, diPino Lorenzo, come rimane nel mondo del calcio enella memoria dei tifosi giallorossi. Cresciuto nellegiovanili del Catanzaro, Lorenzo esordisce in SerieA nel campionato 1981/82 e nella stagione succes-siva viene mandato a “farsi le ossa” fra i dilettanti, aCasenatico, dove segna 22 gol in 26 partite. È un ex-ploit che lo riporta alla “casa madre”. Nella prima sta-gione Lorenzo segna 5 gol, secondo marcatore dopoEdi Bivi a quota 14, ma il Catanzaro retrocede inSerie C1. Ed è l’arrivo di un grande allenatore comeGibì Fabbri a rivitalizzare Lorenzo facendolo diven-tare una vera e propria “stella”. Il tecnico emiliano,con il suo modulo ispirato al “calcio totale” del-l’Olanda di Cruyff stile anni Settanta, contava sull’uti-lizzo di un solo attaccante nell’undici da schierare incampo, e Lorenzo si rivelerà eccellente nel ruolo. 18gol, molti di testa e due anche in rovesciata, lo por-

ranno all’attenzione del grande calcio italiano. Nellastagione successiva passa alla Sampdoria, vendutodal presidente Pino Albano letteralmente a pesod’oro, ma le due stagioni fra i blucerchiati non si ri-veleranno molto felici. Chiuso in attacco da due assicome Gianluca Vialli e Roberto Mancini otterrà 42presenze – spesso partendo dalla panchina – e soli 6gol realizzati. Passerà poi al Cesena e al Bologna,sempre in Serie A. Tornerà a Catanzaro nella sta-gione 1989/90 con 5 reti segnate e una nuova, dolo-rosissima retrocessione in C1. Concluderà poi laCarriera con Taranto, Pistoiese, Forlì, Gubbio eArezzo. Di lui rimane famoso il record mondiale perl’espulsione più rapida, noto anche a livello interna-zionale e rimasto imbattuto fino al 29 dicembre 2008,quando è stato polverizzato da David Pratt, dei mo-desti dilettanti inglesi del Chippenham Town, man-dato via dal campo dopo soli 3 secondi. Il 9 dicembre1990, durante un “derby” Parma-Bologna (terminato1-1) a dieci secondi dal suo ingresso in campo, nellaripresa, stende Apolloni con una gomitata, guada-gnandosi una bella squalifica e un record mondiale.Nella stagione di Serie C2 2007/2008 a guidare inpanchina il Gubbio c’è Raimondo Marino. Nato aMessina l’11 febbraio 1961, difensore, cresce nel Na-poli e con i partenopei esordisce in Serie A. Dopoquattro stagioni al Napoli, nel campionato di Serie B1983/84 arriva a Catanzaro e si presenta con 33 par-tite e 5 gol. Torna per altre due stagioni a Napoli, incontemporanea con l’arrivo di Diego Armando Ma-radona e prosegue poi la carriera con Lazio, Lecce,Messina e L’Aquila. La sua permanenza a Gubbio daallenatore non sarà fortunata e si concluderà conl’esonero. Il terzo “ex” è Agatino Cuttone. Catanesedi Adrano trapiantato in giovanissima età a Torino,dopo una stagione nella Reggina passa in Serie Anelle file dei granata torinesi, che dopo due stagionilo inviano a Catanzaro. Per lui, nel campionato diSerie A 1981/82, 21 presenze e un gol contro la Ju-ventus al “Comunale” di Torino, con un tiro angolatoma lentissimo che sorprende incredibilmente DinoZoff. Da giocatore, Cuttone sarà una bandiera del Ce-sena – città in cui vive attualmente – in cui militeràininterrottamente dal 1983 al 1991. Da allenatore ètornato a Catanzaro due volte ed in entrambe le oc-casioni ha graffiato e lasciato il segno, la prima voltanel male – anche se al di là dell’epilogo finale fu unottimo campionato – e la seconda volta nel male. Nelcampionato 2000/2001 il Catanzaro perse la finaleplay-off al termine di una scandalosa sconfitta controil Sora al Ceravolo. Nel 2007/2008 – in piena “era”Effeccì – Cuttone arrivò a Catanzaro alla ventidue-sima giornata e riuscirà a salvare il Catanzaro por-tandolo dalla piena zona play-off al decimo postofinale. Cuttone ha allenato a Gubbio dal 2005 al 2006conquistando una tranquilla salvezza e un esonero.

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Seimilacinquecento catanzaresi tornano,quindi, alle urne per la decisione del TAR cheha annullato l’esito delle elezioni in otto delle

circa novanta sezioni elettorali. Una decisione at-tesa e che, insieme alla indagine della Procurasulla compravendita di voti di alcuni candidati, hafinalmente acceso i riflettori su un sistema che daanni condiziona il voto di buona parte dell’eletto-rato. A Catanzaro tutti sanno come funziona, matutti fanno finta di non sapere. Aldilà dell’esito delvoto del 20 e 21 gennaio, quello che sta accadendosi spera possa finalmente determinare la svolta de-cisiva, e far sì che il voto d’opinione torni ad esserel’unico strumento per eleggere chi è davverodegno di amministrare la città capoluogo di re-gione, e che restituisca dignità e credibilità alla po-litica. Le dimissioni di Traversa dopo soli settemesi dalla sua elezione, e mai davvero motivate,avevano rappresentato un segnale importante, cheperò era rimasto fine a sé stesso. Ottimo ammini-

stratore Michele Traversa,così come SergioAbramo, che benestava lavorando nelprimo semestredel suo mandato.Entrambi, però,non avevano avutoil coraggio di ri-nunciare alla candi-

datura di queipersonaggi da sempre

discussi, e che inevitabil-

mente gettano ombre sull’intera amministrazione.Ma attenzione: anche a sinistra da tempo orbitaqualche personaggio quantomeno discutibile, aconferma di un problema gravissimo, che una cittàstoricamente civile e colta certamente non merita.Catanzaro ha quindi urgente necessità di ritrovareuna classe politica scevra da sospetti e veleni, conpolitici veri e non improvvisati, che siano sceltidalla popolazione in base alle proprie competenzeed alla sana passione per la città, anziché in base alogiche clientelari e di necessità. Le motivazionicon le quali il TAR ha annullato l’esito del votonelle otto sezioni pesano come un macigno sullavita democratica della comunità, quelli che eranosemplice sospetti sono stati tramutati in certezze.Sarebbe quindi il caso che tutta la città tornassealle urne, con una nuova campagna elettorale emagari con candidati a sindaco gli stessi Abramoe Scalzo, che dovrebbero però trovare il coraggiodi non accettare nelle liste candidati chiacchieratie discussi, ma solo genteperbene ed al di fuoridi ogni sospetto. Sol-tanto così si ritro-verebbe laserenità perdutae si potrebbe fi-nalmente inau-gurare unanuova stagioneper la nostra caris-sima Catanzaro.

Palazzo De Nobili senza pace di Clap

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07/10/2012 17/02/20136ª GIORNAtA

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14/10/2012 03/03/20137ª GIORNAtA

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28/10/2012 10/03/20138ª GIORNAtA

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18/11/2012 07/04/2013 11ª GIORNAtA

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ANDRIA BAT - AvELLINO

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16/12/2012 05/05/201314ª GIORNAtA

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GUBBIO - ANDRIA BAT

PAGANESE - LATINA

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ANDRIA BAT - PRATO

BARLETTA - BENEvENTO

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Page 23: Catanzaro VS Gubbio

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MARCAtORI

8 REtI: Evacuo F. (Nocerina).7 REtI: Castaldo L. (Avellino), Favasuli F. (Pisa).6 REtI: Altinier C. (Benevento), Biancolino R. (Avellino), Fioretti G. (Catanzaro), Mancuso L. (Carrarese), Napoli A. (Prato), PolitanoM. (Perugia).5 REtI: Barraco D. (Latina), Ciofani D. (Perugia), Galabinov A. (Gubbio), Girardi D. (Paganese), Magnaghi S. (Viareggio), Perez L.(Pisa), Scarpa F. (Paganese), Tulli G. (Pisa).4 REtI: Calamai M. (Viareggio), Frara A. (Frosinone), Ganci M. (Frosinone), Mancosu M. (Benevento).3 REtI: Arini M. (Andria), Aurelio S. (Frosinone), De Angelis G. (Avellino), De Vena A. (Viareggio), Dezi J. (Barletta), Fernandez M.(Paganese), Innocenti R. (Andria), La Mantia A. (Barletta), Makinwa A. (Carrarese), Mazzeo F. (Nocerina), Schenetti A. (Sorrento),Silva Reis D. (Prato), Tozzi Borsoi R. (Perugia).

top 11 della 14ª giornata

RUOLO CALCIATORE CLUB vOTO M/v GOAL STAG. MIGLIORE STAGIONE

Port. Gazzoli Viareggio 7 6,25 19 2003-2004 Genoa serie B 23 presenzedif. Orchi Catanzaro 6,5 6,5 0 Prima stagione professionistadif. Carnesalini Viareggio 7 6,5 0 2011-2012 1ª divisione Viareggio 32 presenze dif. Giosa Avellino 6,5 6,5 0 2006-2007 serie A Reggina Calcio 15 presenzeCentr. Casini Prato 7,5 6,75 1 Prima stagione da professionistaCentr. Mengazzini Pisa 7 6,5 1 2008-209 sere A Bologna 27 presenze, 2 goalCentr. Rajicic Benevento 7 6,5 - 2007-2009 serie B Frosinone 32 presenze, 1 goalCentr. Calamai Viareggio 7 6,5 4 2010-2011 1ª divisione Viareggio 12 presenze, 1 goalAtt. Altinier Benevento 8 7 6 2010-2011 serie B Portogruaro, 36 presenze, 13 goalAtt. Castaldo Avellino 7 6,75 7 2011-2012 Nocerina serie B 32 presenze, 10 goalAtt. Mancuso Carrarese 7,5 6,75 - Prima stagione da professionistaAll. Cuighi Viareggio 7 6,75 1998/1999 Messina, Promozione in C1 Modena

LA CLASSIFICA

SquAdRE

in CASA FuORi CASA  tOtALi GOL RiGORi

Casa Fuori tot. RF RC

G V n p G V n p G V n p R S R S R S t R t Rpunti

Avellino 26 8 4 4 0 6 3 1 2 14 7 5 2 12 4 7 5 19 9 7 6 0 0

Pisa 24 7 4 3 0 7 2 3 2 14 6 6 2 16 7 9 9 25 16 6 6 1 1

Latina 24 6 4 2 0 7 3 2 2 13 7 4 2 9 3 8 10 17 13 3 3 2 2

Frosinone 23 7 4 2 1 7 2 4 1 14 6 6 2 13 9 8 5 21 14 4 4 6 5

Prato 22 7 4 1 2 7 2 3 2 14 6 4 4 9 3 8 7 17 10 3 3 2 2

Gubbio 22 7 5 2 0 7 1 2 4 14 6 4 4 9 4 3 9 12 13 2 2 2 2

Paganese 20 6 3 3 0 7 2 2 3 13 5 5 3 7 2 10 10 17 12 2 2 4 3

viareggio 20 8 4 4 0 6 1 1 4 14 5 5 4 14 7 7 12 21 19 0 0 5 5

Nocerina 20 7 4 1 2 7 1 4 2 14 5 5 4 11 10 8 9 19 19 2 1 1 1

Benevento 18 7 3 1 3 7 2 2 3 14 5 3 6 8 6 11 10 19 16 5 4 3 3

Perugia 18 7 4 1 2 7 1 3 3 14 5 4 5 16 10 4 9 20 19 1 1 2 2

Catanzaro 15 7 3 1 3 7 1 2 4 14 4 3 7 10 12 8 14 18 26 2 2 4 4

Andria 14 6 1 3 2 8 2 4 2 14 3 7 4 5 7 8 8 13 15 2 1 3 2

Carrarese 10 7 2 2 3 7 0 2 5 14 2 4 8 8 12 5 15 13 27 2 2 0 0

Sorrento 8 8 1 5 2 6 0 0 6 14 1 5 8 7 8 0 10 7 18 0 0 3 3

Barletta 7 6 0 2 4 8 1 2 5 14 1 4 9 3 8 8 15 11 23 2 1 5 3

Legenda: C=In casa T=Totale R=Gol fatti S=Golsubiti RF=Rigori a favore RC=Rigori contro

Statistiche a cura di Antonio Costantino

Page 24: Catanzaro VS Gubbio

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Gare di andata Ris. Marcatori

CATANzARO - BARLETTA 4-3 Carboni (2), Fioretti, Cruz

LATINA - CATANzARO 1-0

CATANzARO - BENEvENTO 1-2 Papasidero

PAGANESE - CATANzARO 0-0

CATANzARO - ANDRIA 0-0

vIAREGGIO - CATANzARO 3-1 Fioretti (rig.)

CATANzARO - NOCERINA 2-3 Masini, Borghetti

PISA - CATANzARO 4-1 Quadri

CATANzARO - FROSINONE 0-3

PERUGIA - CATANzARO 2-4 Fioretti, Ulloa, Quadri, aut. Lebran

CATANzARO - PRATO 2-1 Ulloa, Russotto

CARRARESE - CATANzARO 2-2 Fioretti, Russotto

CATANzARO - SORRENTO 1-0 Fioretti

AvELLINO - CATANzARO 2-0

CATANzARO - GUBBIO

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SORRENTO - CATANzARO

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GUBBIO - CATANzARO

Risultati e marcatori giallorossiGare di ritorno Ris. Marcatori

Page 25: Catanzaro VS Gubbio

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Catanzaro Marina èstata oggetto- nella se-conda guerra mon-

diale- di bombardamenti,specie nella zona della sta-zione ferroviaria, dove ave-vano sede gli stabilimentidella LEDOGA e del-l'OLEARIA, e quando tuttofinì i ragazzi si riversarononelle piazze e inventandouna palla, incominciaronoad organizzarsi in squadre,liberando la loro fantasia, laloro forza, finchè la stan-chezza, il buio e le forti gri-date delle mamme a sera lifacevano tornare a casa. Crescono, qualcuno, già giova-netto, capisce la grande potenzialità calcistica del quartiereed è pronto, dopo lo scioglimento della vecchia societàsportiva AUDACE, a dare vita all'US Catanzaro Lido. Congrande arguzia e lungimiranza il prof. Luigi Mazzacua, ca-pisce che anche a Marina, come in altri campi, ci si deveorganizzare meglio. Riesce, in breve, a tesserare tutti i ra-gazzi del quartiere e per incanto si ritrova una formazionestraordinaria. Diventano calciatori del Catanzaro Lido i se-guenti ragazzi: Totò Nisticò - Totò Doria - Totò Nisticò dettoTumbilla - Totò Fratto - Rino Rispoli - Tonino Ursino -Franco Greco - Pietro Roccella - Salva-tore Procopio - Franco Millea. Marinanon dispone di un vero campo sportivoma il professore non si perde d'animoe organizza i suoi allenamenti suspiazzi liberi che vengono, con impe-gno collettivo, trasformati in veri campidi gioco ma privi di spogliatoi. Il più fa-moso spiazzo fu l'ORTO DEL MARE-SCIALLO, vera fucina di tanti giovanicalciatori. Le gare di campionato, con-siderato che allora si disputavano solola categoria Allievi e Juniores, venivanosvolte sul campo sportivo federale diCatanzaro Sala. Oggi su questa area èstata realizzata la sede Regionale della FIGC-LND ComitatoCalabria. Un’ opera di grande valore voluta fortemente dalprof. Antonio Cosentino già Presidente del Comitato è oravice presidente Nazionale della Lega Dilettanti. L’operacontinua a migliorarsi grazie all’apporto del nuovo Presi-dente regionale Saverio Mirarchi, il quale con grande im-pegno sta realizzando un secondo campo di calcio a 11 inerba sintetica ultima generazione e un campetto di calcioa cinque, nonché un centro medico regionale, per seguire

anche dal punto di vistadella salute tutto il mondosportivo. Oggi quanto rea-lizzato rappresenta un fioreall’occhiello per tutta la Ca-labria sportiva. Ma tor-niamo ai “pionieri” delcalcio marinaro. Quei baldigiovani strapazzavano tuttigli avversari di allora, tantoche l’US Catanzaro favore-volmente colpita da unacosì solida realtà, decidevadi acquistare in blocco l’in-tera formazione, per sup-portare al meglio leformazioni del campionato

nazionale “De Martino” e “Primavera”. Solo Franco Milleasi accasa prima con Lamezia e successivamente con il Co-senza in serie B, divenendone grande punto centrale difen-sivo e capitano per più di un decennio. Mentre TotòNisticò,- insieme a Rispoli – grande tecnica, capace di na-scondere la palla agli avversari, tanto da essere definito “Azappa”, Totò Fratto, fortissimo centravanti, dotato di un si-nistro alla “Gigi Riva”, Tonino Ursino – mediano dai centopolmoni - , Pietro Roccella – ottima tecnica bravo nei calcipiazzati, -Salvatore Procopio tecnico ed elegante sulla fa-scia laterale,- Franco Greco, della nidiata il più piccolo ma

straordinariamente il più dotato, eclet-tico, funambolo, tecnica sopraffina,tunnellista per dispetto, tutto facevapresagire una grande carriera, finì in-vece per divertirsi nel mondo dilettan-tistico, Nisticò, come dicevamo sopra,invece trovò molta attenzione da partedei tecnici del Catanzaro e in partico-lare dal mister Remondini, che lo fecedebuttare in serie B nella stagionesportiva 63-64, accanto a giocatori digrande spessore tecnico, come: Sardei– Tonani – Vanini- Maccacaro – Bui –Raise – Marchioro- ecc. Dotato di ot-tima tecnica e fisicamente ben messo,

capace di colpire la palla con esterno piede e servire i com-pagni di squadra con sistematica precisione, quando sem-brava che venisse stabilizzato in prima squadra, fu cedutoinvece al Potenza in serie C, per poi finire la sua carrieranell’immenso mondo del dilettantismo. Questa è una breve storia dei ragazzi di “Marina”, ma tantealtre sono ancora da raccontare...

Pino Della torre

I ragazzi della “Marina”

La formazione “Allievi” del SS Catanzaro Lido campione 1959-1960

Greco, Fratto e Rispoli

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SS Kennedy, 50 anni e non sentirli

Ricorrerà tra pochi mesi il cinquantenario dellaSocietà Kennedy di Catanzaro e a noi del“Giallorosso” fa piacere ricordarlo. Raccontare

50 anni di storia è impresa ardua, soprattutto se lastoria in questione è quella della società che ha datoalla città alcuni dei suoi cam-pioni più gloriosi.... Oggi lasede è a Runci, così da pre-cisa informatrice, pensavodi iniziare il mio interventodove ritenevo tutto avesseavuto inizio. Niente di piùinesatto!!!! La storia dellaKennedy inizia a Fonda-chello mitico e conosciutis-simo quartiere cittadino,famoso per la sua “scin-duta”....tant’è che al mio“non ci avrete mica gio-cato!?!?....” la risposta è stata...“invece i primi calci sono stati tirati proprio lì....perquanto poi il pallone, spesso, dovesse essere rac-colto nella Fiumarella!!!!” Parla di Catanzaro la Ken-nedy sotto molti aspetti è Catanzaro. Nel suo vivaioè cresciuta gente del calibro di Massimo Mauro,suo fratello Gregorio e Pino Lorenzo... Eppure, fratutti, una costante , oggi come allora, è Nino Lo-prete, infaticabile DS di una società che è soprat-tutto la sua famiglia. Lo incontro in una mattinapronta con le mie domande in attesa di risposte e....ho “toppato” ancora!!!! Arriva con la sua pendrive, che per la cronaca ha cambiato momentanea-mente possessore, in cui c'è la sua Kennedy, quellache da piccola è diventata grande, senza sgomitare,allevata con sacrificio e totale abnegazione. Bastascorrere le immagini per ammirare la gioia dei tor-

nei vinti, il rammarico per quelli persi, i campionatisempre ai vertici, e poi ancora, una dirigenza seriae motivata, a cui va il merito di aver mantenuto unlivello eccelso costante nel tempo e fondamentaleper il raggiungimento di un tale traguardo. E mister

Loprete? Sempre là, i capelliingrigiti e la tempra di chi hagiocato nei “campi di patate”e sa bene cosa sia il pallone,quello vero. Lo conosconotutti Nino Loprete, lo rispet-tano e lo stimano, segno digrande personalità. Lo ri-trovo spesso nei racconti dichi ha giocato, e non solonella Kennedy, e di chi giocaancora, lo ritrovo tra glispalti di cemento a seguire isuoi ragazzi, anche dopo chehanno lasciato il nido. Benin-

teso!!!! Non è una chioccia....ma una roccia, ferma,inamovibile, sicura. L’ho seguito in questi mesi, hocercato di farmene un’idea scevra da qualunquecondizionamento.....Ho ammirato il certosino lavorodi ricostruzione di un passato grande e di un pre-sente ancora più importante. Sarei banale se dicessiche questo signore il pallone lo ha nel sangue, lamia impressione è che lo abbia soprattutto nelcuore, un cuore giallorosso, certamente, ma essen-zialmente nella testa, perchè la Kennedy è una re-altà di cui la città deve andare fiera. Fiera di chi viè stato, fiera di chi ha dato, fiera di chi ancora c'è econtinua a dare, senza risparmiarsi e autocelebrarsi.

Gea brescia

Massimo Mauro con i suoi... successori

Il ds Loprete con i Pulcini

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Caro Gesù Bambino, ti dispiace se insieme aquelle dei miei piccoli amici anche io ti facciouna richiesta? So che hai ben altre cose a cui

pensare, ma se ti dovesse avanzare del tempo,passa da queste parti e fà una pausa....ti assicuroche non te pentirai!!! Soprattutto quando saraistanco del dolore, della cattiveria, delle ingiustiziedi questo mondo che sicuramente non avresti vo-luto così, fermati a guardare al Girasole, i mieiamichetti che giocano a pallone, che si divertono,ridono, scherzano e solo dopo imparano a calciareGiacché ti trovi fa una sosta tra i giovanissimi diTeti ed una tirata d'orecchie agli allievi di Proco-pio, giusto per portarti avanti con il lavoro, tantonon si perde!!!....teniamolo come "fieno in cascina"e speriamo di non doverlo usare ancora perchè si-gnificherà che questi ragazzi saranno stati final-mente meno spreconi, ed anche meno “troppobuoni”. E se poi vuoi rifarti gli occhi e il cuore, fer-mati a Calabricata, lì la Berretti di Spader da spet-

tacolo, gioca a calcio ed impara cosa esso sia, ecioè sacrificio, umiltà e lavoro, tanto lavoro. Lospiega soprattutto lui, il Giulio, come un elisir di“buona vita”, grande esempio di uomo prima chesportivo; un papà per questi ragazzi, un buonpadre di famiglia, alla catanzarese, un padre at-tento e severo, ma anche amorevole e presente. Forse, caro Gesù, potresti pure tu indossare gliscarpini ed i pantaloncini, e comprendere la gioiadi rincorrere un pallone, di veder la rete che sigonfia, di imparare “la dura legge del goal”.Magari ogni tanto potresti pure farlo un occhiolinoal sig.arbitro, anzi, meglio di no, va!!!Che poi , chisa come si mette!!! E poi , visto che ci sei, un ul-timo sforzo.... Un sorrisino a chi non ride mai, unabbraccio a chi qui non ha i suoi, un Buon Natalea chi ci legge, a chi ci elogia e a chi ci critica, aimiei colleghi, e soprattutto al Presidente e a Mi-ster Cozza, che di questi ragazzi sta facendo unagran squadra.

Caro Gesù bambino... di Gea Brescia

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