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Catalogo Bilancini, pinze, paranchi, attrezzature per sollevamento Funi d’acciaio dal 1977

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Catalogo Bilancini, pinze, paranchi, attrezzature per sollevamento

Funi d’acciaio dal 1977

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Bilancini, pinze, paranchi, attrezzature per sollevamento Indice Bilancini di sollevamento Bilancini monotrave pag. 3 Bilancini ad “H” pag. 4 Considerazioni sull’uso dei bilancini di sollevamento pag. 6 Morse e pinze per sollevamento Morse per sollevamento lamiere pag. 10 Staffe per sollevamento lamiere pag. 12 Parti di ricambio pag. 14 Considerazioni sull’uso delle pinze per sollevamento lamiere pag. 15 Pinze speciali pag. 20 Paranchi a catena Paranchi manuali a catena pag. 22 Paranchi a leva a catena pag. 23 Carrelli e pinze per paranchi pag. 24 Considerazioni sull’uso dei paranchi a catena pag. 25 Paranchi elettrici a catena pag. 27 Informazioni sui paranchi elettrici a catena pag. 32 Argani e verricelli per fune d’acciaio Argani a fune passante pag. 33 Verricelli manuali pag. 34 Accessori: pinze per funi d’acciaio pag. 35 Considerazioni sull’uso degli argani e dei verricelli pag. 36 Attrezzature per sollevamento Dinamometri pag. 38 Martinetti idraulici pag. 39 Binde meccaniche a cremagliera pag. 42 Sollevatori magnetici pag. 43 Pulegge, carrucole, taglie per funi d’acciaio pag. 47 Considerazioni sull’uso delle attrezzature per sollevamento pag. 48

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Bilancini di sollevamento

Bilancini monotrave

Tipo con un attacco superiore e due attacchi inferiori Tipo con un attacco superiore e 2·n attacchi inferiori

Tipo con due attacchi superiori e due attacchi inferiori Tipo con due attacchi superiori e 2·n attacchi inferiori

Carico di Lavoro L 2.000 mm

L 3.000 mm

L 4.000 mm

L 5.000 mm

L 6.000 mm

L 8.000 mm

1 ton Misura 1.2 Misura 1.3 Misura 1.4 - - - 2 ton Misura 2.2 Misura 2.3 Misura 2.4 Misura 2.5 Misura 2.6 - 3 ton Misura 3.2 Misura 3.3 Misura 3.4 Misura 3.5 Misura 3.6 - 4 ton Misura 4.2 Misura 4.3 Misura 4.4 Misura 4.5 Misura 4.6 - 5 ton Misura 5.2 Misura 5.3 Misura 5.4 Misura 5.5 Misura 5.6 - 6 ton Misura 6.2 Misura 6.3 Misura 6.4 Misura 6.5 Misura 6.6 - 8 ton Misura 8.2 Misura 8.3 Misura 8.4 Misura 8.5 Misura 8.6 - 10 ton Misura 10.2 Misura 10.3 Misura 10.4 Misura 10.5 Misura 10.6 - 12 ton Misura 12.2 Misura 12.3 Misura 12.4 Misura 12.5 Misura 12.6 Misura 12.8

Articolo 707 Bilancino monotrave – Realizzazione solo su richiesta – Relazione di calcolo eseguita da studio esterno fornibile a richiesta

Certificazione e marcature secondo le normative vigenti. Realizzazione di modelli con Carico di Lavoro e dimensioni speciali (A, B, D, L, I1… In-1), per ogni esigenza di sollevamento. Esecuzioni con lunghezze L personalizzate in base al tipo di applicazione.

TECNOFUNI

L

I1 I2 In-1 I1 I2 In-1

D

TECNOFUNI

L

D

TECNOFUNI

L

B

A

I1 I2 In-1 I1 I2 In-1

TECNOFUNI

L

B

A

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

4

Bilancini ad “H”

Tipo con un attacco superiore Tipo con due attacchi superiori

Tipo con un attacco superiore e quattro attacchi inferiori Tipo con due attacchi superiori e quattro attacchi inferiori

Tipo con un attacco superiore e 4·n attacchi inferiori Tipo con due attacchi superiori e 4·n attacchi inferiori

Articolo 708 Bilancino ad “H” – Realizzazione solo su richiesta – Relazione di calcolo eseguita da studio esterno fornibile a richiesta

L2

L2

I1 I2 In-1 I1 I2 In-1

L2

I1 I2 In-1 I1 I2 In-1

L2

L1

L2

TECNOFUNI

L1

D

L1

L2

TECNOFUNI

L1

B

A

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Misura Carico di Lavoro L1 L2

ton mm mm

2.2 2 2.000 1.000 2.3 2 3.000 2.000 2.4 2 4.000 2.000 2.5 2 5.000 3.000 3.2 3 2.000 1.000 3.3 3 3.000 2.000 3.4 3 4.000 2.000 3.5 3 5.000 3.000 5.2 5 2.000 1.000 5.3 5 3.000 2.000 5.4 5 4.000 2.000 5.5 5 5.000 3.000 8.2 8 2.000 1.000 8.3 8 3.000 2.000 8.4 8 4.000 2.000 8.5 8 5.000 3.000 10.2 10 2.000 1.000 10.3 10 3.000 2.000 10.4 10 4.000 2.000 10.5 10 5.000 3.000

Articolo 708 Bilancino ad “H” – Realizzazione solo su richiesta – Relazione di calcolo eseguita da studio esterno fornibile a richiesta

Certificazione e marcature secondo le normative vigenti. Realizzazione di modelli con Carico di Lavoro e dimensioni speciali (A, B, D, L1, L2, I1… In-1), per ogni esigenza di sollevamento. Esecuzioni con lunghezze L1 e L2 personalizzate in base al tipo di applicazione.

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Considerazioni sull’uso dei bilancini di sollevamento

Articolo 001

Articolo 022

I bilancini di sollevamento possono essere forniti corredati di alcuni accessori importanti, da ordinare a parte, quali i grilli ad omega ad alta resistenza con perno a vite, come l’articolo 001, ed i ganci girevoli ad alta resistenza con sicura, come l’articolo 022. Si veda il catalogo Ganci, golfari, accessori per sollevamento per i dati tecnici e per richiedere accessori simili.

I bilancini con due attacchi superiori sono solitamente utilizzati con un tirante di catena a due bracci, come l’articolo 252, da ordinare a parte. Si consulti il catalogo Catene d’acciaio per sollevamento per i dati tecnici e per verificare i vari tipi di tiranti disponibili.

In fase d’ordine è importante specificare il tipo di gancio del carroponte o della gru con cui si utilizza il bilancino, in modo da realizzare l’attacco superiore dimensionato esattamente per tale gancio. In particolare è necessario considerare le misure C, G ed H. In caso di gancio ad ancora (cioè con due uncini) è consigliabile utilizzare bilancini con due attacchi superiori e due tiranti di catena ad un braccio indipendenti art 251.

Per collegare brache e tiranti al bilancino di sollevamento è importante considerare l’apertura di imbocco C dei ganci posti negli attacchi inferiori. Questa va dimensionata in modo che le brache ed i tiranti di portata adeguata al sollevamento possano essere inseriti ed alloggiati comodamente nei ganci stessi. Al momento dell’ordine occorre verificare attentamente questa misura.

C

A-A

H

G

A

A

C

H

Z

TECNOFUNI

Articolo 252

TECNOFUNI

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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I bilancini con due attacchi superiori come quello utilizzato nel caso A garantiscono una maggiore stabilità del carico durante il sollevamento, rispetto a quelli con un solo attacco superiore, come quello utilizzato nel caso B. Presentano però un aspetto che può essere svantaggioso nel caso in cui la gru abbia un tiro limitato in altezza (per motivi meccanici, braccio corto o fune corta, o per motivi logistici, operazioni all’interno di un capannone con soffitto basso o presenza di elementi che costringono a tenere il braccio basso, come fili elettrici o strutture sporgenti). I bilancini con due attacchi superiori infatti, siccome sono usati generalmente con un tirante di catena a due bracci, presentano una perdita di tiro in altezza massima raggiungibile che nella figura del caso A è quantificata con il valore P, rispetto ai bilancini con un solo attacco superiore. In pratica, l’altezza massima a cui il carico sollevato può essere portato nel caso A di un bilancino a due attacchi superiori è H2, mentre nel caso B di un bilancino ad un attacco superiore è H1. Risulta H1>H2 e la relazione tra le due altezze dipende proprio da P, valore della lunghezza a cui lavora il tirante di catena a due bracci, secondo la formula H2 = H1 – P.

In alcuni casi, per ottimizzare l’altezza massima raggiungibile dal carico nel sollevamento con bilancini ad un attacco superiore, può essere richiesto il valore minimo possibile di realizzazione della quota U. Questo parametro dipende dal corpo del trave del bilancino in maniera vincolante (che è una grandezza di progetto imprescindibile) e dall’attacco superiore e da quello inferiore. Per minimizzare il valore di U si possono utilizzare ganci e grilli particolari con dimensioni ridotte (si veda il catalogo Ganci, golfari, accessori per sollevamento), si può studiare l’attacco superiore ottimizzato per il gancio della gru di sollevamento, oppure si possono utilizzare materiali speciali per la realizzazione del trave portante in modo da contenerne le dimensioni.

Nel caso di bilancini a due attacchi superiori, per ottimizzare l’altezza massima raggiungibile dal carico nel sollevamento, conviene minimizzare la quota V, e poi, in un secondo tempo scegliere ganci e grilli per gli attacchi inferiori di dimensioni più contenute possibili. La quota V dipende, come nel caso precedente, dal corpo del trave del bilancino (in maniera imprescindibile) e dal tipo di tirante di catena a due bracci utilizzato. Per minimizzare il valore di V si possono utilizzare tiranti di catena a due bracci con angoli di divergenza particolari, ma sempre nel rispetto delle normative di legge (si veda il catalogo Catene d’acciaio per sollevamento per un utilizzo corretto) o si possono utilizzare materiali speciali per la realizzazione del trave portante in modo da contenerne le dimensioni.

TECNOFUNI

V

TECNOFUNI U

H1

B

H1

H2

P

H2 = H1 - P

A

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Nel caso sia necessario applicare il bilancino alle forche di un muletto è possibile su richiesta fornire modelli per una o due forche, indicando la portata richiesta, le dimensioni A e B della sede ove alloggiare le forche e la lunghezza L qualora si utilizzino due forche. E’ possibile fornire anche modelli standard.

Carico di Lavoro A B L

ton mm mm mm

2 160 80 600 3 160 80 600 5 160 80 600

B

A

TECNOFUNI

A

B

L

Art 707B1 Bilancino per una forca

Art 707B2 Bilancino per due forche

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Verifiche periodiche – Controllo dimensionale dei parametri principali

Con frequenza trimestrale è necessario eseguire dei controlli da parte di personale specializzato per verificare l’efficienza del bilancino e garantire condizioni di sicurezza in ogni sollevamento. Occorre tenere nota dei controlli eseguiti in un apposito registro per monitorare costantemente i parametri fondamentali durante il ciclo di servizio del bilancino. Se il bilancino è sottoposto ad usi intensi è necessario eseguire i controlli più spesso, anche prima di ogni impiego.

Criteri di scarto Criteri di scarto

Parametro Massima variazione ammissibile Parametro Massima variazione ammissibile B + 5% Fs + 5% Fi +5% Fi +5% α <1° α <1° β <1° β <1°

Se le dimensioni rilevate dei parametri indicati sopra superano quelle originali di una misura superiore alla variazione massima ammissibile è necessario porre fuori servizio immediatamente il bilancino. E’ vietato eseguire qualunque tipo di riparazione, in particolare le saldature. Non raddrizzare i tratti storti.

E’ necessario che personale da ente accreditato (es. Istituto italiano della Saldatura) verifichi periodicamente l’integrità delle saldature. Inoltre se si rilevano segni di deformazione, usura, parti schiacciate, ruggine, abrasioni, tagli, contatti con fonti di calore, bagni galvanici ed elettrolitici o sostanze chimiche ed agenti corrosivi è necessario sostituire immediatamente il bilancino. Utilizzare solo per temperature nell’intervallo 0°÷70°. In caso di dubbi consultare i nostri uffici.

Realizzazione di modelli particolari su richiesta del cliente

TECNOFUNI

Fs

Fi

α

β

TECNOFUNI

B

Fi

α

β

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Morse e pinze per sollevamento

Morse per sollevamento lamiere

Misura Apertura Carico di Lavoro

A B C D E F Peso

mm kg mm mm mm mm mm mm kg

¾ 0÷13 750 45 35 100 30 50 205 2 1.1/2 0÷22 1.500 80 60 175 65 80 335 7

3 0÷30 3.000 85 70 230 70 115 430 15 5 0÷35 5.000 115 90 240 75 120 500 22

7.1/2 0÷40 7.500 120 95 250 75 130 530 30 10 0÷52 10.000 125 140 335 86 130 620 60 15 0÷76 15.000 135 160 400 90 135 760 70 2-S 17÷38 2.000 80 58 185 63 43 350 6

4.1/2-S 25÷50 4.500 85 65 225 68 67 430 15 6-S 28÷57 6.000 112 78 275 74 67 500 20

7.1/2-S 28÷62 7.500 110 58 275 75 73 540 24 12-SA 0÷52 12.000 120 110 310 84 75 610 42 12-SB 50÷100 12.000 120 110 390 84 75 610 42 15-SB 80÷150 15.000 120 110 440 90 75 550 77 25-SA 5÷85 25.000 170 140 495 100 115 880 140 25-SB 80÷150 25.000 170 140 580 100 115 880 145

Articolo 150 Pinza per sollevamento verticale – Le misure i cui dati sono riportati su sfondo giallo sono disponibili solo a richiesta.

Con le pinze articolo 150 le lamiere possono essere prese in posizione orizzontale, sollevate e trasportate in posizione verticale, ed infine riportate in posizione orizzontale, in maniera agevole, operando in totale sicurezza. Adatte anche alla movimentazione di manufatti in acciaio come putrelle e profili di vario tipo. Tutte le pinze sono dotate di una leva di bloccaggio con un eccentrico, che comanda la ganascia mobile, in modo che, durante il sollevamento, questa possa essere chiusa saldamente e garantire la tenuta al massimo dell’efficienza della lamiera, impedendo qualunque tipo di scivolamento o disinserimento accidentale della stessa. Carico minimo consentito: 5% del Carico di Lavoro per lamiere con durezza superficiale fino a 27 Rc (900 N/mm2); 10% del Carico di Lavoro per lamiere con durezza superficiale fino a 37 Rc (1.170 N/mm2).

F

D

E C

B

A

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Misura Apertura Carico di Lavoro

A B C D E F Peso

mm kg mm mm mm mm mm mm kg

¾ 0÷13 750 45 35 100 30 50 265 2 1.1/2 0÷22 1.500 80 60 175 65 80 455 8

3 0÷30 3.000 85 70 230 70 115 605 17 5 0÷35 5.000 115 90 240 75 120 695 25

2-S 17÷38 2.000 80 58 185 63 43 470 7,3 4.1/2-S 25÷50 4.500 85 65 225 68 67 695 17

6-S 28÷57 6.000 120 78 275 74 67 760 23 9-S 28÷62 9.000 110 70 285 80 73 820 30

12-SA 0÷52 12.000 120 110 310 80 75 960 46 12-SB 50÷100 12.000 120 110 390 84 75 960 47 15-SA 0÷76 15.000 120 110 310 90 75 940 79 15-SB 80÷150 15.000 120 110 440 90 75 940 82 25-SA 5÷85 25.000 170 140 495 100 115 1150 158 25-SB 80÷150 25.000 170 140 580 100 115 1150 161

Articolo 151 Pinza per sollevamento universale con doppio snodo – Le misure i cui dati sono riportati su sfondo giallo sono disponibili solo a richiesta.

Con le pinze articolo 151 le lamiere possono essere prese in posizione orizzontale, sollevate e trasportate in posizione verticale, ed infine riportate in posizione orizzontale, in maniera agevole, operando in totale sicurezza. Adatte anche alla movimentazione di manufatti in acciaio come putrelle e profili di vario tipo. Tutte le pinze sono dotate di una leva di bloccaggio con un eccentrico, che comanda la ganascia mobile, in modo che, durante il sollevamento, questa possa essere chiusa saldamente e garantire la tenuta al massimo dell’efficienza della lamiera, impedendo qualunque tipo di scivolamento o disinserimento accidentale della stessa. Tra l’anello di sollevamento ed il corpo centrale è inserito un elemento di congiunzione snodato su due piani ortogonali, in modo da ottenere una maggiore ampiezza di angolazione, consentendo così di sollevare lamiere e profilati in qualunque posizione con più facilità. Carico minimo consentito: 5% del Carico di Lavoro per lamiere con durezza superficiale fino a 27 Rc (900 N/mm2); 10% del Carico di Lavoro per lamiere con durezza superficiale fino a 37 Rc (1.170 N/mm2).

C

B

A

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D

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

12

Staffe per sollevamento lamiere

Misura Apertura Carico di Lavoro in coppia

A B C D E Peso in coppia

mm kg mm mm mm mm mm kg

500 0÷60 1.000 180 225 160 30 10 12 1.500 0÷60 3.000 180 230 160 30 15 16 3.000 0÷60 6.000 180 235 180 30 20 24

Articolo 152 Pinza per sollevamento orizzontale – Da utilizzarsi sempre in coppia o multipli di due.

Morse di sicurezza per il sollevamento ed il trasporto in posizione orizzontale di singoli fogli di lamiera rigida. Il peso alla coppia è molto contenuto per garantire la massima maneggevolezza e rapidità d’uso. L’impiego delle pinze è sempre in coppia o in multipli di due, disposte ad intervalli regolari lungo i due lati della lamiera. Quando vengono usate quattro o più pinze, queste vengono appese ad un bilancino, in modo da distribuire omogeneamente le varie coppie di pinze, garantendo la movimentazione della lamiera in modo stabile e sicuro. Attenzione: verificare che la lamiera da trasportare in posizione orizzontale non presenti flessione, cioè sia rigida e spessa. In caso contrario consultare i nostri uffici. Non usare per trasportare pacchi di lamiere. Movimentare sempre solo una lamiera per volta.

A

B

C

D

E

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Misura Apertura Carico di Lavoro in coppia

A B C D E Peso in coppia

mm kg mm mm mm mm mm kg

500 0÷60 1.000 180 225 160 30 10 12 1.500 0÷60 3.000 180 230 160 30 15 16 3.000 0÷60 6.000 180 235 180 30 20 24

Articolo 152P Pinza per sollevamento orizzontale con protezioni – Non lascia segni sulle lamiere – Da utilizzarsi sempre in coppia o multipli di due.

Morse di sicurezza per il sollevamento ed il trasporto in posizione orizzontale di singoli fogli di lamiera rigida. Il peso alla coppia è molto contenuto per garantire la massima maneggevolezza e rapidità d’uso. Le pinze articolo 152P sono dotate di protezioni in materiale sintetico ad elevato coefficiente di frizione, in modo che le lamiere possano essere movimentate in sicurezza senza lasciare impronte o segni sulla superficie. Ideali per acciaio inox, alluminio, rame, ottone, e materiali delicati che non devono essere danneggiati durante la movimentazione. L’impiego delle pinze è sempre in coppia o in multipli di due, disposte ad intervalli regolari lungo i due lati della lamiera. Quando vengono usate quattro o più pinze, queste vengono appese ad un bilancino, in modo da distribuire omogeneamente le varie coppie di pinze, garantendo la movimentazione della lamiera in modo stabile e sicuro. Attenzione: verificare che la lamiera da trasportare in posizione orizzontale non presenti flessione, cioè sia rigida e spessa. In caso contrario consultare i nostri uffici. Non usare per trasportare pacchi di lamiere. Movimentare sempre solo una lamiera per volta.

A

B

C

D

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Parti di ricambio

Tipo Ricambio Codice Ricambio

Pinza (Art) Misura Pinza

U01 Anello di

sollevamento

U01.007 150 ¾ U01.015 150 1.1/2 U01.030 150 3 U01.050 150 5 U01.075 150 7.1/2 U01.100 150 10 U01.150 150 15

U02 Leva di

bloccaggio

U02.007 150-151 ¾ U02.015 150-151 1.1/2 U02.030 150-151 3 U02.050 150-151 5 U02.075 150 7.1/2 U02.100 150 10 U02.150 150 15

U03 Ganascia

dentata mobile

U03.007 150-151 ¾ U03.015 150-151 1.1/2 U03.030 150-151 3 U03.050 150-151 5 U03.075 150 7.1/2 U03.100 150 10 U03.150 150 15

U04 Spina per anello di

sollevamento

U04.007 150-151 ¾ U04.015 150-151 1.1/2 U04.030 150-151 3 U04.050 150-151 5 U04.075 150 7.1/2 U04.100 150 10 U04.150 150 15

U05 Molla per leva di bloccaggio

U05.007 150-151 ¾ U05.015 150-151 1.1/2 U05.030 150-151 3 U05.050 150-151 5 U05.075 150 7.1/2 U05.100 150 10 U05.150 150 15

U06 Ganascia

dentata fissa

U06.007 150-151 ¾ U06.015 150-151 1.1/2

U06.030-100 150-151 3 – 5 – 7.1/2 – 10 U06.150 150 15

U07 Perno per

camme

U07.007 150-151 ¾ U07.015 150-151 1.1/2 U07.030 150-151 3 U07.050 150-151 5 U07.075 150 7.1/2 U07.100 150 10 U07.150 150 15

U08 Complessivo

snodato

U08.007 151 ¾ U08.015 151 1.1/2 U08.030 151 3 U08.050 151 5

U09 Perno

U09.005 152-152P 500 U09.015 152-152P 1.500 U09.030 152-152P 3.000

U10 Ganascia

dentata mobile

U10.005 152 500 U10.015 152 1.500 U10.030 152 3.000

U11 Ganascia

dentata mobile con protezione

U11.005 152P 500 U11.015 152P 1.500 U11.030 152P 3.000

U10

U09

U11

U08 U02

U05

U03 U04

U06 U07

U01

U02

U05

U03 U04

U06 U07

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

15

Considerazioni sull’uso delle pinze per sollevamento lamiere

I modelli di pinze descritti in questo catalogo possono essere forniti a richiesta in configurazioni particolari, ad esempio con Carico di Lavoro speciale, superiore o diverso da quelli riportati nelle varie tabelle. Interpellate i nostri uffici per avere dati tecnici e preventivi. Inoltre, sempre su richiesta, è possibile fornire gli articoli 150 e 151 in configurazione con ganasce protette per movimentare lamiere delicate, per esempio in acciaio inox, alluminio, rame, ottone, senza lasciare segni di danneggiamento sulla superficie. Gli articoli 150, 151, e 152 possono poi essere prodotti per specifiche esigenze con aperture speciali, superiori o diverse da quelle indicate nelle tabelle di questo catalogo. Interpellateci per avere informazioni.

Considerare attentamente la durezza superficiale delle lamiere da movimentare prima di ogni sollevamento! Questa non deve superare 37 Rc (1.170 N/mm2). In caso di lamiere con superfici molto dure (47-50 Rc) occorre equipaggiare le pinze con ganasce dentate fatte con materiale speciale in grado di penetrare e fare presa sulla lamiera stessa. Richiedete ulteriori informazioni presso i nostri uffici. Non utilizzare le pinze descritte in questo catalogo per movimentare lamiere con durezza superficiale > 37 Rc!

E’ possibile fornire pinze con dimensioni e pesi speciali, diversi da quelli indicati nelle tabelle del catalogo. Dimensioni e pesi particolari possono essere utili per determinate applicazioni, ove gli spazi ristretti, ad esempio, rendono necessarie pinze con ingombri e pesi assai contenuti. Maggiori informazioni presso i nostri uffici.

Norme per i carichi laterali: occorre tenere conto durante le operazioni di sollevamento che l’efficienza delle pinze è subordinata all’inclinazione del tiro, ossia alla direzione delle forze ad esse applicate. Solo per determinate angolazioni le pinze garantiscono una totale efficienza della portata (100% del Carico di Lavoro a tabella). Per altre angolazioni invece l’efficienza diminuisce notevolmente (anche sino al 50% del Carico di Lavoro effettivo): si vedano i casi (a), (c) e (d). Vi sono inoltre situazioni ove il campo delle angolazioni in cui è consentito lavorare è molto ristretto e al di fuori delle quali il Carico di Lavoro non è garantito neppure in minima parte: si veda il caso (b).

(a) (b) (c) (d)

45°

90°

45°

90°

100% 100%

50% 50%

45°

90°

45°

90°

100% 100%

50% 50% 0°

45°

90°

45°

90°

100% 100%

50% 50%

100%

15° 15°

DIMENSIONI SPECIALI DIMENSIONI SPECIALI

GANASCE SPECIALI PER Rc > 37

APERTURA SPECIALE APERTURA SPECIALE GANASCE SPECIALI PER LAMIERE DELICATE: NON LASCIANO SEGNI

PINZE SPECIALI PER LAMIERE PESANTI

xx ton!

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

16

(e) (f)

Norme per i carichi laterali: considerazioni dello stesso tipo delle precedenti vanno fatte anche per i casi (e) ed (f). L’utilizzatore dovrà tenere conto in generale di una riduzione della portata delle pinze, a seconda delle modalità di impiego. Quindi particolare cura dovrà essere destinata alla scelta delle brache e dei tiranti in catena o fune d’acciaio da collegare alla varie morse, pinze e staffe durante le operazioni di movimentazione di lamiere e profilati metallici. Sarà estremamente importante calcolare le giuste misure di lunghezza delle brache e dei tiranti per garantire angoli di lavoro all’interno degli intervalli consentiti. Inoltre si dovrà tenere conto della portata delle brache e dei tiranti stessi, in modo che sia adeguata a quella delle pinze. A tal proposito si vedano i cataloghi Funi d’acciaio e Catene d’acciaio per sollevamento per ulteriori informazioni.

(g) (h)

(i)

Norme per i carichi laterali: L’utilizzatore dovrà prestare attenzione, durante le varie operazioni di movimentazione di manufatti metallici con tiranti e brache, alle diverse inclinazioni delle funi o delle catene e di conseguenza alle condizioni di lavoro delle pinze collegate. Nel caso (g) dovrà essere β < 30° per eseguire operazioni di sollevamento in sicurezza (un angolo maggiore sino ad un massimo di 60° potrebbe essere supportato solo da pinze con doppio snodo!). Nel caso (h) dovrà essere α < 60° per rientrare nell’ambito di operazioni di movimentazione in sicurezza (non è consigliabile lavorare con 60° < α < 90° anche se in teoria possibile!). Nel caso (i) dovrà essere α < 60° per agire in condizioni di sicurezza.

Su qualunque pinza, morsa, e staffa di sollevamento è vietato eseguire qualsiasi tipo di riparazione, in particolare mediante saldatura! Per le parti di ricambio originali ed il relativo montaggio rivolgersi esclusivamente a Tecnofuni. La temperatura di esercizio delle pinze è: 0° ÷ 70°.

SEVERAMENTE VIETATO EFFETTUARE RIPARAZIONI MEDIANTE SALDATURA!

α

α β

100%

15° 15° 0°

45°

60°

100%

50%

30°

75%

TEMPERATURA DI ESERCIZIO 0° ÷ 70°

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

17

Le lamiere ed i vari profili dei manufatti e semilavorati metallici devono essere inseriti, uno per volta, sino in fondo, nella pinza per garantire una presa corretta.

Di seguito sono descritte alcune operazioni effettuate durante la movimentazione di lamiere e manufatti metallici. L’operatore addetto all’uso delle pinze deve considerare attentamente tutti gli aspetti qui descritti per agire in maniera corretta e sicura.

e1

e2

ERRATO ERRATO CORRETTO

CORRETTO ERRATO ERRATO ERRATO

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

18

e3

e1: le lamiere vanno movimentate quando sono libere da ogni impedimento; se prelevate in catasta, non bisogna prendere quelle intermedie, con sopra altre lamiere. e2: le pinze tipo le staffe articolo 152-152P non possono essere usate singolarmente, come invece le pinze articolo 150 e 151. e3: considerare sempre la giusta direzione lungo cui applicare la forza di sollevamento. e4 – e5: considerare sempre il baricentro del pezzo da sollevare ed applicare le pinze in maniera corretta per evitare oscillazioni e ribaltamenti; in caso di lamiere molto lunghe utilizzare bilancini e più pinze. e6: NON sollevare lamiere sottili, con flessioni! e7: NON utilizzare pinze di diversa natura contemporaneamente per movimentare le lamiere.

e4

e5

e6 e7

G

G

G

G

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

19

Attenzione! Le lamiere sporche (con polvere, terra e residui di lavorazioni meccaniche) e soprattutto unte (con olio, grasso ed altri lubrificanti) NON possono essere movimentate con pinze, morse e staffe poiché non è garantita l’efficienza della presa. Prima di ogni operazione, assicurarsi che la superficie della lamiera sia perfettamente, pulita, asciutta, priva di ogni detrito ed impurità e non contenga alcuna traccia di olio, grasso e simili.

Verifiche periodiche – Controllo dimensionale dei parametri principali Con frequenza trimestrale è necessario eseguire dei controlli da parte di personale specializzato per verificare l’efficienza delle pinze e garantire condizioni di sicurezza in ogni sollevamento. Occorre tenere nota dei controlli eseguiti in un apposito registro per monitorare costantemente i parametri fondamentali durante il ciclo di servizio delle pinze. Se le pinze sono soggette ad usi intensi è necessario eseguire i controlli più spesso, anche prima di ogni impiego.

Se si rilevano segni di deformazione, riduzioni delle dimensioni principali di oltre il 5% dell’originale, usura, parti schiacciate, ruggine, abrasioni, tagli, contatti con fonti di calore, bagni galvanici ed elettrolitici o sostanze chimiche ed agenti corrosivi è necessario sostituire immediatamente le pinze.

In particolare vi sono elementi che vanno costantemente controllati, poiché una loro avaria sarebbe molto critica ai fini del sollevamento. Tutte le pernerie (U07 – U09), soprattutto quelle interne meno visibili (U04 e quelle inserite nel complessivo snodato U08) vanno verificate frequentemente. Se si rileva anche una minima flessione, sostituire immediatamente. Attenzione: tutti i perni sono portanti e da questi dipende ogni operazione di sollevamento!

L’anello di sollevamento U01, il complessivo snodato U08 e la ganascia dentata mobile U10 (ed U11) nella parte dell’occhio vanno controllati per verificare il loro stato; al minimo segno di deformazione o allungamento (Max variazione ammissibile sulla quota D = + 5%) sostituire immediatamente.

La ganascia dentata fissa U06, le ganasce dentate mobili U03 ed U10 vanno controllate per verificare lo stato dei denti di presa; al minimo segno di usura (denti di presa con spigoli consumati) sostituire immediatamente. Attenzione: è importante verificare lo stato delle ganasce dentate poiché in caso di avaria e difetti si può determinare lo scivolamento della lamiera nel sollevamento con gravi conseguenze!

Inoltre se si verificano segni di deformazione evidenti sul corpo principale della pinza o della staffa è necessario porla immediatamente fuori servizio.

Uso, manutenzione e magazzinaggio L’uso e la manutenzione delle pinze descritte in questo catalogo è destinato solamente a personale qualificato ed istruito. Occorre aver letto e compreso il presente manuale, tenendo presente in particolare tutte le situazioni critiche in esso descritte che si possono verificare durante le operazioni di sollevamento. In caso di dubbi consultare i nostri uffici. Tecnofuni declina ogni responsabilità in caso di danni riportati a persone o cose per uso improprio od errato delle pinze per sollevamento. Attenzione: le conseguenze in caso di errori durante operazioni di sollevamento di lamiere e manufatti metallici con pinze, morse e staffe possono essere assai gravi! Si possono verificare la perdita del carico, lo schiacciamento e la distruzione di macchinari ed oggetti circostanti, danni alle attrezzature di sollevamento, lesioni, ferite, schiacciamenti ed anche, nei casi estremi, la morte per gli operatori ed il personale che si trova nell’area di manovra! Prima di iniziare qualunque operazione di sollevamento, occorre valutare tutte le situazioni di pericolo che si possono creare ed utilizzare i corretti metodi per evitarle. Le pinze, le morse e le staffe vanno conservate in un luogo asciutto e riparato, a temperatura ambiente, protetto dagli agenti atmosferici, dall’umidità, dalle polveri, dalle sostanze chimiche, corrosive ed acide. E’ vietato effettuare zincatura o bagni galvanici, e qualunque tipo di saldatura. E’ buona norma mantenere leggermente lubrificati gli elementi snodati ed il meccanismo della leva di bloccaggio, facendo però attenzione che il lubrificante non si depositi sulle ganasce dentate e fisse!

U10 deformata

U10 usurata

staffa deformata

U08 deformato

U06 U03 usurata usurata

U01 deformato

U06 U03 usurata usurata

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

20

Pinze speciali

Dispositivo meccanico automatico di apertura/chiusura senza necessità dell’intervento dell’operatore disponibile a richiesta.

Misura Apertura G min-Max Carico di Lavoro A min-Max B Max C Max D E F Peso mm kg mm mm mm mm mm mm kg

12.1 100÷300 125 385÷640 340 520 28 38 160 15 25.1 80÷200 250 305÷460 230 370 28 38 160 12 25.2 125÷400 250 500÷810 460 670 37 47 200 20 50.1 80÷200 500 315÷460 265 440 28 38 160 15 50.2 100÷300 500 415÷640 340 540 28 38 157 20 50.3 160÷500 500 630÷1.010 560 845 50 65 250 40

100.1 100÷300 1.000 380÷590 330 435 37 47 160 20 100.2 125÷400 1.000 500÷810 460 670 37 47 200 25 100.3 200÷630 1.000 730÷1.800 680 1.030 37 47 250 60 200.1 160÷500 2.000 630÷1.010 560 845 50 65 250 80

Articolo 712 Pinza per tondi in acciaio, cemento, legno – Esecuzione di modelli speciali su richiesta.

Dispositivo meccanico automatico di apertura/chiusura senza necessità dell’intervento dell’operatore disponibile a richiesta.

Misura Apertura G min-Max Carico di Lavoro A min-Max B Max C Max D E F Peso mm kg mm mm mm mm mm mm kg

12.1 210÷300 125 320÷430 350 520 28 38 150 10 12.2 310÷400 125 335÷465 460 520 28 38 150 15 25.1 270÷380 250 390÷680 440 670 37 47 200 20 25.2 380÷500 250 410÷720 580 670 37 47 200 18 50.1 210÷300 500 335÷430 350 520 28 38 185 15 50.2 310÷400 500 335÷465 460 520 28 38 150 20 50.3 390÷500 500 505÷885 600 840 50 65 250 25 50.4 500÷650 500 555÷910 750 850 50 62 250 27

100.1 270÷380 1.000 390÷680 440 670 37 47 200 25 100.2 380÷500 1.000 410÷720 580 670 37 47 200 30 200.1 390÷500 2.000 505÷885 600 840 50 65 250 50 200.2 500÷650 2.000 525÷910 750 840 50 65 250 65

Articolo 710 Pinza per parallelepipedi, blocchi di cemento, marmo, legno – Esecuzione di modelli speciali su richiesta.

D

E

A

B

C

F

G

D

E

A

B

C

F

G

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

21

Imbracatura in catena da richiedere a parte. Consultare il catalogo Catene d’acciaio per sollevamento per ulteriori informazioni.

Misura Apertura E

Carico di Lavoro A B C D F G H L Peso

mm kg mm mm mm mm mm mm mm mm kg

1,5 60 ÷ 120 500 272 150 162 110 20 13 30 50 7 3,0 60 ÷ 120 1.000 272 150 162 110 20 13 30 50 7

Articolo *02CBA Pinza per tubi di cemento e pozzetti – Utilizzare sempre tre pinze insieme per effettuare un sollevamento.

Imbracatura in catena da richiedere a parte. Consultare il catalogo Catene d’acciaio per sollevamento per ulteriori informazioni. Disponibile a richiesta modello con un solo attacco superiore e contrappeso di bilanciamento per gru e carroponti con tiro limitato.

Misura Carico di Lavoro A min A Max B C G H Peso kg mm mm mm mm mm mm kg

50 5.000 500 1.000 1.000 550 80 180 200 80 8.000 500 1.000 1.000 600 80 220 280 100 10.000 625 1.250 1.250 650 90 260 470 160 16.000 750 1.500 1.500 700 100 310 860 200 20.000 750 1.500 1.500 750 110 340 1.080 250 25.000 850 1.750 1.750 800 120 370 1.350

Articolo 713 Gancio a forma di C per coils con due attacchi superiori – Esecuzione di modelli con portate e dimensioni speciali su richiesta.

C

B

H

G

TECNOFUNI

A TECNOFUNI

A

B

C

D E

F G

H

L

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

22

Paranchi a catena

Paranchi manuali a catena

0,5t – 2t

3t – 5t

10t

0,5t – 10t

20t

Corpo interamente in acciaio, compatto e leggero Puleggia ad alta resistenza Doppio sistema automatico di freno Catena di sollevamento zincocromata in acciaio legato grado 80 Ganci di sollevamento e di sospensione forgiati a caldo e dotati entrambi di dispositivo di sicurezza Disponibili modelli con qualunque misura di lunghezza di catena di sollevamento e di manovra

Misura Carico di Lavoro

Catena di sollevamento standard

Dimensioni catena di

sollevamento (diametro

x passo)

N.ro tratti di catena di

sollevamento

Catena di

manovra

standard

Dimensioni catena di manovra (diametro x passo)

Trazione alla

catena di

manovra

A B min

C D H Peso

t m mm m mm kg mm mm mm mm mm

kg

½ 0,5 3 6 x 18 1 3 5 x 25 25 125 255 30 113 17 9 1 1 3 6 x 18 1 3 5 x 25 30 147 306 34 126 22 12 2 2 3 8 x 24 1 3 5 x 25 41 183 366 41 141 30 19 3 3 3 8 x 24 2 3 5 x 25 34 183 486 48 141 38 27 5 5 3 10 x 30 2 3 5 x 25 41 215 616 52 163 48 42 10 10 3 10 x 30 4 3 5 x 25 41 404 750 64 163 63 83 20 20 3 10 x 30 8 3 5 x 25 41 x 2 595 1.000 85 191 90 193

Articolo 704 Paranco manuale a catena – Modelli con portate e dimensioni speciali disponibili a richiesta.

D TECNOFUNI

A

B

C

H

TECNOFUNI

A

B

C

H

TECNOFUNI

A

B

C

H

D TECNOFUNI

A

B

H

C

Page 23: Catalogo Bilancini, pinze, paranchi, attrezzature per ... · Considerazioni sull’uso dei bilancini di sollevamento pag. 6 Morse e pinze per sollevamento Morse per sollevamento lamiere

BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

23

Paranchi a leva a catena

0,75t – 3t

6t

0,75t – 6t

9t

Corpo interamente in acciaio, compatto e leggero

Puleggia ad alta resistenza

Doppio sistema automatico di freno

Catena di sollevamento zincocromata in acciaio legato grado 80

Gancio di sollevamento e di sospensione dotati entrambi di dispositivo di sicurezza

Ganci forgiati a caldo per garantire l’apertura graduale in caso di sovraccarico ed evitare il pericolo di rottura

Leva di trazione con maniglia in gomma antiscivolo

Senza carico la catena può essere svolta velocemente

Disponibili modelli con qualunque misura di lunghezza di catena di sollevamento e di manovra

Misura Carico di

Lavoro

Catena di sollevamento

standard

Dimensioni catena di

sollevamento (diametro x

passo)

N.ro tratti di catena di

sollevamento

Trazione sulla leva di

manovra

A B Min

C D F L Peso

t m mm kg mm mm mm mm mm mm kg

¾ 0,75 1,5 6 x 18 1 14 136 325 34 148 90 280 7 1.1/2 1,5 1,5 8 x 24 1 22 160 380 38 172 98 410 11

3 3 1,5 10 x 30 1 32 180 480 48 200 115 410 21 6 6 1,5 10 x 30 2 34 235 620 52 200 115 410 31 9 9 1,5 10 x 30 3 36 320 700 58 200 115 410 46

Articolo 703 Paranco a leva a catena – Modelli con portate e dimensioni speciali disponibili a richiesta.

F

D

TECNOFUNI

B

C

A

L

D

F

C

L B

A

C

B

A

L

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

24

Carrelli e pinze per paranchi

Misura Larghezza trave

Carico di Lavoro Raggio minimo di curvatura A B C H Peso

mm t mm mm mm mm mm kg

½ 50 ÷ 220 0,5 1.100 285 198 158,0 64,5 5,0 1 58 ÷ 220 1 1.300 285 238 183,0 66 8,7 2 66 ÷ 220 2 1.500 300 277 208,0 75 13,9 3 74 ÷ 220 3 1.700 321 324 249,0 85 23,5 5 90 ÷ 220 5 2.300 354 373 296,5 100 40

Articolo 705 Carrello a spinta per paranco – Disponibili a richiesta modelli con traslazione meccanica a cremagliera con comando a catena.

Misura Larghezza trave Carico di Lavoro A B min

B Max

C D E F min

F Max

G H Peso

mm t mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm kg

1 75 ÷ 220 1 260 180 360 64 5 215 102 155 25 22 4,5 2 75 ÷ 220 2 260 180 360 74 6 215 102 155 25 22 5,0 3 80 ÷ 320 3 354 235 490 103 8 260 140 225 45 24 10,5 5 80 ÷ 320 5 354 235 490 110 10 260 140 225 45 28 11 10 90 ÷ 320 10 365 320 505 120 12 280 170 235 50 40 16

Articolo 705BC Pinza porta paranco – Utilizzabile anche nella movimentazione di putrelle.

A

B

C D

E

F

G

H

A

H

B

C

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Considerazioni sull’uso dei paranchi a catena

I paranchi a catena sono attrezzature per sollevamento destinati ad essere impiegate da personale qualificato e competente, istruito in materia di sicurezza nelle operazioni di movimentazione e sollevamento carichi. L’installazione del paranco o dell’eventuale carrello o pinza porta paranco va effettuata su una struttura solida (precedentemente certificata) e adatta alla portata del paranco. Le operazioni di movimentazione del carico (salita/discesa) effettuate tramite azione sulla catena di comando (paranchi manuali) o sulla leva (paranchi a leva) vanno eseguite esclusivamente in tiro perfettamente verticale, cioè in asse al corpo del paranco. E’ vietato effettuare tiri trasversali, cioè quelli in cui la catena di sollevamento non è parallela all’asse del paranco R.

Nei ganci di sospensione e di sollevamento non devono essere inseriti corpi spigolosi ed acuminati, poiché li rovinerebbero creando una rapida usura. E’ importante operare nell’intervallo di temperatura 0° ÷ 40°, e non oltre, affinché i dischi dei freni, che mantengono il carico automaticamente sospeso, non si surriscaldino perdendo la loro efficienza.

Attenzione: i paranchi non sono progettati per un utilizzo continuo, senza interruzione. E’ necessario un periodo di riposo di almeno 15 min dopo ogni ciclo di lavoro ininterrotto, per permettere ai dischi dei freni di raffreddarsi e tornare al pieno dell’efficienza. La durata massima dei cicli di lavoro ininterrotti varia a seconda del tipo di carico che si solleva.

La catena di sollevamento va mantenuta lubrificata. Utilizzare lubrificanti oleosi e di tipo secco. L’impiego del grasso è invece vietato. Una corretta lubrificazione allunga notevolmente il ciclo di servizio della catena. Attenzione: durante la lubrificazione della catena di sollevamento assicurarsi che il lubrificante non raggiunga i dischi della frizione del freno. In tal caso la tenuta del carico in sospensione non è più garantita. Possono verificarsi scivolamenti del carico con gravi conseguenze.

Prima dell’impiego del paranco occorre accertarsi che la sua portata sia adeguata al carico da sollevare. Non effettuare mai dei sovraccarichi! E’ pericoloso e possono verificarsi rotture e cedimenti! Occorre verificare che la catena di sollevamento sia perfettamente allineata, diritta e senza intrecci, nodi o torsioni alcune. Non effettuare sollevamenti con la catena ritorta ed intrecciata poiché possono verificarsi rotture improvvise delle maglie!

Verifiche periodiche – Controllo dimensionale dei parametri principali Con frequenza trimestrale è necessario eseguire dei controlli da parte di personale specializzato per verificare l’efficienza del paranco e degli eventuali accessori e garantire condizioni di sicurezza in ogni sollevamento. Occorre tenere nota dei controlli eseguiti in un apposito registro per monitorare costantemente i parametri fondamentali durante il ciclo di servizio del paranco. Se il paranco è soggetto ad usi intensi è necessario eseguire i controlli più spesso, anche prima di ogni impiego.

La catena di sollevamento va controllata in ogni maglia per verificare la presenza di difetti, cricche, segni di usura, corrosione, diminuzione del diametro, schiacciamenti, allungamenti. In particolare vanno effettuati i seguenti controlli: Controllo dell’allungamento del passo: il passo rilevato Pe non può essere superiore al passo originale P del 5%. Controllo della media dei diametri: la media dei diametri su due sezioni ortogonali non deve essere inferiore al 10% del diametro originale D. Controllo del diametro nel punto più consumato: il diametro rilevato nel punto di massima usura De non deve essere inferiore al 10% del diametro originale D. Controllo visivo: non vi deve essere alcun segno di deformazioni, schiacciature, tagli, incisioni. Qualora uno o più controlli non vengano superati positivamente è necessaria l’immediata sostituzione della catena di sollevamento!

Deformazioni e schiacciature

De

D

De Min = - 10% D

D1

D

(D1 + D2) / 2 Min = - 10% D

D2

Pe P

Allungamento Pe Max = + 5% P

TECNOFUNI R

TEMPERATURA DI ESERCIZIO 0° ÷ 40°

TEMPO MAX DI ESERCIZIO SENZA INTERRUZIONE Carichi leggeri 60 min Carichi medi 30 min Massimo Carico di Lavoro 15 min

QUANTO PESA IL CARICO DA SOLLEVARE ?

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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I ganci di sospensione e di carico vanno controllati per verificare eventuali segni di usura, corrosione, deformazioni, schiacciamenti, tagli, piegamenti ed eventualmente sostituiti. In particolare occorre rilevare le quote C, D ed H al momento della consegna del paranco nuovo e ad ogni controllo successivo per verificare le relazioni di tolleranza massime consentite, come riportate a lato.

Anche i perni di collegamento dei ganci alla catena di sollevamento ed, eventualmente al corpo del paranco, vanno controllati alla stessa maniera, rilevando il diametro PG e verificando che sia in tolleranza.

In caso le tolleranze non siano rispettate eseguire immediate sostituzioni.

Il gruppo del freno automatico di sospensione rappresenta una parte fondamentale del paranco, poiché garantisce la tenuta in posizione fissa del carico sollevato. Si compone in particolare di una ruota dentata, di due dischi di frizione, disposti ai lati, e di due nottolini d’arresto, che si incastrano nelle varie posizioni dei denti della ruota, spinti da apposite molle. L’efficienza del gruppo del freno automatico consente di eseguire operazioni di sollevamento e rilascio del carico in condizioni di sicurezza e stabilità. Occorre quindi verificare con estrema cura il diametro della ruota dentata V, che non può mai essere inferiore del 2% rispetto alla dimensione originale, e la lunghezza A dei nottolini d’arresto, che non deve mai essere inferiore del 5% rispetto al valore originale. In caso di usura superiore alle tolleranze massime consentite è necessaria l’immediata sostituzione dei pezzi. Non utilizzare il paranco con pezzi usurati. Possono verificarsi incidenti.

I ganci di sospensione e di carico sono dotati di dispositivo di sicurezza a molla. Prima di ogni uso verificare l’efficienza del dispositivo. In caso di sicurezza danneggiata o mancante eseguire la sostituzione.

Mantenere lubrificati tutti gli ingranaggi del paranco, in particolare l’albero di trasmissione collegato alla noce di carico, con lubrificanti di classe EP2. Controllare periodicamente la corretta lubrificazione di tutti gli ingranaggi. Attenzione: il lubrificante non deve raggiungere i dischi della frizione del freno automatico!

Uso, manutenzione e magazzinaggio L’uso e la manutenzione dei paranchi descritti in questo catalogo è destinato solamente a personale qualificato ed istruito. Occorre aver letto e compreso il presente manuale, tenendo presente in particolare tutte le situazioni critiche che si possono verificare durante le operazioni di sollevamento. In caso di dubbi consultare i nostri uffici. Tecnofuni declina ogni responsabilità in caso di danni riportati a persone o cose per uso improprio od errato dei paranchi per sollevamento.

Attenzione: le conseguenze in caso di errori durante operazioni di sollevamento con paranchi possono essere assai gravi! Si possono verificare la perdita del carico, lo schiacciamento e la distruzione di macchinari ed oggetti circostanti, danni alle attrezzature di sollevamento, lesioni, ferite, schiacciamenti ed anche, nei casi estremi, la morte per gli operatori ed il personale che si trova nell’area di manovra! Prima di iniziare qualunque operazione di sollevamento, occorre valutare tutte le situazioni di pericolo che si possono creare ed utilizzare i corretti metodi per evitarle.

I paranchi vanno conservati in un luogo asciutto e riparato, a temperatura ambiente, protetto dagli agenti atmosferici, dall’umidità, dalle polveri, dalle sostanze chimiche, corrosive ed acide, dalle fonti di calore. E’ vietato effettuare zincatura o bagni galvanici. L’uso dei paranchi è previsto solo per il sollevamento di carichi inerti, non di persone! Il personale addetto all’uso del paranco deve indossare adeguate protezioni per movimentare il carico. Durante le operazioni di sollevamento, l’area di manovra deve essere ben delimitata e vietata alle persone non autorizzate. E’ vietato lasciare carichi appesi non segnalati opportunamente e per lungo periodo. Prima di ogni utilizzo verificare che tutti i perni e le viti siano correttamente serrati. Sui paranchi e sugli eventuali accessori (carrelli e pinze porta paranco) non devono comparire segni di deformazione, usure, piegamenti, tagli, incisioni e riduzioni delle dimensioni originali. I cuscinetti a sfera dei carrelli devono scorrere perfettamente allineati.

Sui paranchi, sui carrelli e pinze porta paranco e sulla catena di sollevamento e sui ganci di sospensione e sollevamento è vietato eseguire qualunque tipo di riparazione, in particolare mediante saldatura! Non raddrizzare maglie di catena o ganci piegati! Possono verificarsi rotture improvvise!

Dati tecnici paranchi a catena

Articolo Paranco 704 (paranco manuale) (*) 703 (paranco a leva)

Misura Paranco ½ 1 2 3 5 10 20 ¾ 1.1/2 3 6 9

Carico di Lavoro (t) 0,5 1 2 3 5 10 20 0,75 1,5 3 6 9

Carico di Prova (kN) 7,5 15 30 45 75 150 300 11,25 22,5 45 90 115

Catena sollevamento standard (m) 3 3 3 3 3 3 3 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5

Min. distanza tra i ganci (mm) 255 306 366 486 616 750 1.000 325 380 480 620 700

Peso con catene standard (kg) 9 12 19 27 42 83 193 7 11 21 31 46

Peso 1m di catena (kg) (**) 1,7 1,7 2,3 3,7 5,6 9,7 19,4 0,8 1,24 2,2 4,4 6,6

(*) Catena di manovra standard 3m – (**) Per l’articolo 704 si intende peso di 1m di catena di sollevamento + 1m di catena di manovra; per l’articolo 703 si intende peso di 1m di catena di sollevamento

SEVERAMENTE VIETATO EFFETTUARE RIPARAZIONI MEDIANTE SALDATURA!

A: Max - 5%

A

V: Max - 2%

V

PG: Max - 10%

PG H

C

D

H: Max - 10%

D: Max + 5% C: Max + 10%

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Paranchi elettrici a catena

Paranchi elettrici a catena serie W La serie W rappresenta una gamma completa di paranchi elettrici a catena, in grado di soddisfare le più svariate esigenze in tutti i settori dell’industria, coprendo ampi intervalli di portate con diverse velocità di sollevamento, e consentendo anche lo spostamento laterale del carico con appositi carrelli di traslazione. Le principali caratteristiche sono le seguenti:

• Dimensioni estremamente ridotte per sfruttare al massimo l’altezza disponibile.

• Affidabilità delle parti elettriche e meccaniche per una maggiore durata nel tempo ed una minore manutenzione (tutte le parti meccaniche sono sottoposte a varie prove di resistenza per garantire cicli di lavoro regolari e duraturi).

• Grande manovrabilità e ridotta usura della catena che permette all’operatore di lavorare

sempre nella maniera corretta ed in totale sicurezza. I paranchi sono costruiti in pieno accordo alle normative europee in relazione alle Direttive Macchine, Bassa Tensione, Compatibilità Elettromagnetica, Norme Armonizzanti Applicate Sicurezza del Macchinario, Sicurezza dell’Apparecchiatura Elettrica, Dispositivo d’Arresto d’Emergenza.

Motore elettrico: cilindrico, trifase autofrenante ad elettrocalamita, disponibile ad una o due polarità per paranchi con singola o doppia velocità. Isolamento in classe F. Costruzione secondo classe di funzionamento FEM 2m. Intermittenza di funzionamento: 40% per paranchi ad una velocità; 10+30% per paranchi a due velocità. Alimentazione 230/400V 50 Hz (per i motori a singola polarità è sempre possibile il cambio di tensione mentre per i motori a doppia polarità occorre precisare l’esatta tensione di rete). Freno motore elettromeccanico a molle in corrente continua 230V. Grado di protezione: IP54. Ambiente di lavoro coperto e privo di vapori. Riduttore: epicicloidale lubrificato con grasso permanente, costruito in acciaio ad alta resistenza e sottoposto a trattamenti di tempra e cementazione per consentire una lunga durata nel tempo. Temperatura di utilizzo: -20°C - +60°C. Limitatore di carico a frizione: dispositivo di sicurezza che delimita la massima corsa sia in salita che in discesa ed interviene anche come limitatore per i sovraccarichi. Costruito mediante due dischi di materiale frenante esente da amianto e spinti fra loro tramite molle a tazza, viene considerato come fine corsa di emergenza e non deve essere usato regolarmente. Taratura pari al 15% del Carico di Lavoro del paranco. Quadri elettrici: realizzati secondo il sistema tradizionale di cablaggio manuale su cavo elettrico ed alloggiati nell’apposita cassetta in plastica disponibile anche in alluminio. L’autotrasformatore di bassa tensione 24V e contattori di alta qualità consentono un grande numero di manovre pari a 240 avviamenti/ora. Le schede sono unificate per tutti i paranchi della serie. Guidacatena: costruito in un unico pezzo ricavato dalla fusione del corpo centrale con un sistema brevettato. Garanzia di massima precisione per lo scorrimento e l’alloggiamento della catena negli alveoli della noce di traino.

Paranco elettrico a catena Serie W – Disponibile solamente su richiesta

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Misura Carico di Lavoro

Velocità di sollevamento

Motore di sollevamento

Catena di sollevamento (diametro x n.ro tiri)

A min

B D E F ØG J K S W X Y Peso

kg m/min kW mm x nr mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm kg

125/5 125 5 0,5 4 x 1 355 255 175 110 12 31 130 225 150 70 38 200 27 125/8 125 8 0,5 4 x 1 355 255 175 110 12 31 130 225 150 70 38 200 27 125/12 125 14 1 4 x 1 355 255 175 110 12 31 130 225 150 70 38 200 29 125/1-4 125 1 – 4 0,2 – 0,5 4 x 1 355 255 175 110 12 31 130 225 150 70 38 200 27 125/2-8 125 2 – 8 0,2 – 0,5 4 x 1 355 255 175 110 12 31 130 225 150 70 38 200 29 125/3-12 125 3,5 – 14 0,2 – 0,5 4 x 1 355 255 175 110 12 31 130 225 150 70 38 200 29

250/5 250 5 0,5 4 x 1 355 255 175 110 12 31 130 225 150 70 38 200 27 250/8 250 8 0,8 4 x 1 355 255 175 110 12 31 130 225 150 70 38 200 27 250/12 250 12 1 5 x 1 355 255 175 110 12 31 130 225 150 70 38 200 29 250/16 250 16 1 5 x 1 355 255 175 110 12 31 130 225 150 70 38 200 29 250/1-4 250 1 – 4 0,2 – 0,5 4 x 1 355 255 175 110 12 31 130 225 150 70 38 200 27 250/2-8 250 2 – 8 0,25 – 1 4 x 1 365 255 185 110 12 31 130 235 150 70 38 200 35 250/3-12 250 3 – 12 0,25 – 1 5 x 1 400 255 185 110 12 31 130 235 150 70 38 200 35

500/4 500 4 0,8 5 x 1 370 255 175 110 12 31 130 225 150 70 38 200 29 500/6 500 6 0,8 5 x 1 370 255 175 110 12 31 130 225 150 70 38 200 29 500/8 500 8 1 5 x 1 380 255 185 110 12 31 130 235 150 70 38 200 35 500/12 500 12 1,5 5 x 1 380 255 185 110 12 31 116 235 150 70 38 200 35 500/1-4 500 1 – 4 0,25 – 1 5 x 1 380 255 185 110 12 31 116 235 150 70 38 200 35 500/2-8 500 2 – 8 0,4 – 1,8 7 x 1 410 275 200 125 18 36 116 260 200 75 58 230 44 1000/4 1.000 4 1 7 x 1 435 275 190 125 18 36 116 240 200 75 58 230 41 1000/6 1.000 6 1,6 7 x 1 445 275 200 125 18 36 116 260 200 75 58 230 44

1000/1-4 1.000 1 – 4 0,4 – 1,8 7 x 1 445 275 200 125 18 36 116 260 200 75 58 230 44 1000/8 1.000 8 2 10 x 1 520 315 245 135 40 41 185 275 320 90 62 235 67

1000/2-8 1.000 2 – 8 0,5 – 2 10 x 1 520 315 245 135 40 41 185 290 320 90 62 235 69 1500/4 1.500 4 2 10 x 2 618 315 245 135 40 41 185 275 320 90 62 235 82

1500/1-4 1.500 1 – 4 0,5 – 2 10 x 2 618 315 245 135 40 41 185 290 320 90 62 235 87 2000/4 2.000 4 2 10 x 2 618 315 245 135 40 41 185 275 200 90 62 235 82

2000/1-4 2.000 1 – 4 0,5 – 2 10 x 2 618 315 245 150 40 41 185 290 200 90 62 235 87

Articolo PEC-WF Paranco elettrico a catena – tipo fisso

Corsa gancio standard mt 3, cavo pulsantiera standard mt 2,5 – Classe FEM 2m – avviamenti/ora = 240

Rapporto di intermittenza = 40% per paranchi ad una velocità, 10 + 30% per paranchi a due velocità

Disponibile qualunque altra misura di lunghezza di catena di sollevamento e di cavo pulsantiera

Esecuzione di modelli in configurazione speciale e con portate superiori disponibili a richiesta. Informazioni presso i nostri uffici.

A

D

S

B

E G

F

J

K Y

X

W

TECNOFUNI

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Misura Carico di Lavoro

Velocità di sollevamento

Motore di sollevamento

Catena di sollevamento

(diametro x n.ro tiri)

A min

D H I J K L ØP ØR S U Y Peso

kg m/min kW mm x nr mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm kg

125/5 125 5 0,5 4 x 1 348 175 8 196 130 225 100 14 50 150 60 200 33 125/8 125 8 0,5 4 x 1 348 175 8 196 130 225 100 14 50 150 60 200 33 125/12 125 14 1 4 x 1 348 175 8 196 130 225 100 14 50 150 60 200 35 125/1-4 125 1 – 4 0,2 – 0,5 4 x 1 348 175 8 196 130 225 100 14 50 150 60 200 33 125/2-8 125 2 – 8 0,2 – 0,5 4 x 1 348 175 8 196 130 225 100 14 50 150 60 200 35

125/3-12 125 3,5 – 14 0,2 – 0,5 4 x 1 348 175 8 196 130 225 100 14 50 150 60 200 35 250/5 250 5 0,5 4 x 1 348 175 8 196 130 225 100 14 50 150 60 200 33 250/8 250 8 0,8 4 x 1 348 175 8 196 130 225 100 14 50 150 60 200 33 250/12 250 12 1 5 x 1 348 175 8 196 130 225 100 14 50 150 60 200 35 250/16 250 16 1 5 x 1 348 175 8 196 130 225 100 14 50 150 60 200 35 250/1-4 250 1 – 4 0,2 – 0,5 4 x 1 348 175 8 196 130 225 100 14 50 150 60 200 33 250/2-8 250 2 – 8 0,25 – 1 4 x 1 358 185 8 196 130 235 100 14 50 150 60 200 35

250/3-12 250 3 – 12 0,25 – 1 5 x 1 358 185 8 196 130 235 100 14 50 150 60 200 41 500/4 500 4 0,8 5 x 1 370 175 8 196 130 225 100 14 50 150 60 200 35 500/6 500 6 0,8 5 x 1 370 175 8 196 130 225 100 14 50 150 60 200 35 500/8 500 8 1 5 x 1 380 185 8 196 130 235 100 14 50 150 60 200 41 500/12 500 12 1,5 5 x 1 380 185 8 196 116 235 100 14 50 150 60 200 41 500/1-4 500 1 – 4 0,25 – 1 5 x 1 380 185 8 196 116 235 100 14 50 150 60 200 41 500/2-8 500 2 – 8 0,4 – 1,8 7 x 1 430 200 12 290 116 260 162 18 70 200 90 230 57 1000/4 1.000 4 1 7 x 1 440 190 12 290 116 240 162 18 70 200 90 230 54 1000/6 1.000 6 1,6 7 x 1 440 200 12 290 116 260 162 18 70 200 90 230 57

1000/1-4 1.000 1 – 4 0,4 – 1,8 7 x 1 440 200 12 290 116 260 162 18 70 200 90 230 57 1000/8 1.000 8 2 10 x 1 505 245 15 290 185 275 162 22 70 320 90 235 83

1000/2-8 1.000 2 – 8 0,5 – 2 10 x 1 505 245 15 290 185 290 162 22 70 320 90 235 85 1500/4 1.500 4 2 10 x 2 595 245 15 290 185 275 162 22 70 320 90 235 98

1500/1-4 1.500 1 – 4 0,5 – 2 10 x 2 595 245 15 290 185 290 162 22 70 320 90 235 102 2000/4 2.000 4 2 10 x 2 595 245 15 290 185 275 162 22 70 200 90 235 98

2000/1-4 2.000 1 – 4 0,5 – 2 10 x 2 595 245 15 290 185 290 162 22 70 200 90 235 102

Articolo PEC-WCS Paranco elettrico a catena – carrello a spinta

Corsa gancio standard mt 3, cavo pulsantiera standard mt 2,5 – Classe FEM 2m – avviamenti/ora = 240

Rapporto di intermittenza = 40% per paranchi ad una velocità, 10 + 30% per paranchi a due velocità

Disponibile qualunque altra misura di lunghezza di catena di sollevamento e di cavo pulsantiera

Esecuzione di modelli in configurazione speciale e con portate superiori disponibili a richiesta. Informazioni presso i nostri uffici.

A

D

S

J

K Y

TECNOFUNI

U

L

R

P I

H

Page 30: Catalogo Bilancini, pinze, paranchi, attrezzature per ... · Considerazioni sull’uso dei bilancini di sollevamento pag. 6 Morse e pinze per sollevamento Morse per sollevamento lamiere

BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

30

Misura Carico di Lavoro

Velocità di sollevamento

Motore di sollevamento

Catena di sollevamento

(diametro x n.ro tiri)

A min

D H I J K L ØP ØR S U Y Peso

kg m/min kW mm x nr mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm kg

125/5 125 5 0,5 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 14 65 150 88 200 43 125/8 125 8 0,5 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 14 65 150 88 200 43 125/12 125 14 1 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 14 65 150 88 200 45 125/1-4 125 1 – 4 0,2 – 0,5 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 14 65 150 88 200 43 125/2-8 125 2 – 8 0,2 – 0,5 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 14 65 150 88 200 45

125/3-12 125 3,5 – 14 0,2 – 0,5 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 14 65 150 88 200 45 250/5 250 5 0,5 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 14 65 150 88 200 43 250/8 250 8 0,8 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 14 65 150 88 200 43 250/12 250 12 1 5 x 1 375 175 8 290 130 225 158 14 65 150 88 200 45 250/16 250 16 1 5 x 1 375 175 8 290 130 225 158 14 65 150 88 200 45 250/1-4 250 1 – 4 0,2 – 0,5 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 14 65 150 88 200 43 250/2-8 250 2 – 8 0,25 – 1 4 x 1 385 185 8 290 130 235 158 14 65 150 88 200 45

250/3-12 250 3 – 12 0,25 – 1 5 x 1 385 185 8 290 130 235 158 14 65 150 88 200 51 500/4 500 4 0,8 5 x 1 390 175 8 290 130 225 158 14 65 150 88 200 45 500/6 500 6 0,8 5 x 1 390 175 8 290 130 225 158 14 65 150 88 200 45 500/8 500 8 1 5 x 1 400 185 8 290 130 235 158 14 65 150 88 200 51 500/12 500 12 1,5 5 x 1 400 185 8 290 116 235 158 14 65 150 88 200 51 500/1-4 500 1 – 4 0,25 – 1 5 x 1 400 185 8 290 116 235 158 14 65 150 88 200 51 500/2-8 500 2 – 8 0,4 – 1,8 7 x 1 405 200 12 290 116 260 162 18 70 200 90 230 60 1000/4 1.000 4 1 7 x 1 430 190 12 290 116 240 162 18 70 200 90 230 57 1000/6 1.000 6 1,6 7 x 1 440 200 12 290 116 260 162 18 70 200 90 230 60

1000/1-4 1.000 1 – 4 0,4 – 1,8 7 x 1 440 200 12 290 116 260 162 18 70 200 90 230 61 1000/8 1.000 8 2 10 x 1 505 245 15 290 185 275 162 22 70 320 90 235 86

1000/2-8 1.000 2 – 8 0,5 – 2 10 x 1 505 245 15 290 185 290 162 22 70 320 90 235 88 1500/4 1.500 4 2 10 x 2 595 245 15 290 185 275 162 22 70 320 90 235 103

1500/1-4 1.500 1 – 4 0,5 – 2 10 x 2 595 245 15 290 185 290 162 22 70 320 90 235 107 2000/4 2.000 4 2 10 x 2 595 245 15 290 185 275 162 22 70 200 90 235 103

2000/1-4 2.000 1 – 4 0,5 – 2 10 x 2 595 245 15 290 185 290 162 22 70 200 90 235 107

Articolo PEC-WCM Paranco elettrico a catena – carrello meccanico (traslazione con cremagliera a catena)

Corsa gancio standard mt 3, cavo pulsantiera standard mt 2,5 – Classe FEM 2m – avviamenti/ora = 240

Rapporto di intermittenza = 40% per paranchi ad una velocità, 10 + 30% per paranchi a due velocità

Disponibile qualunque altra misura di lunghezza di catena di sollevamento e di cavo pulsantiera

Esecuzione di modelli in configurazione speciale e con portate superiori disponibili a richiesta. Informazioni presso i nostri uffici.

A

D

S

J

K Y

TECNOFUNI

U

L

R

P I

H

Page 31: Catalogo Bilancini, pinze, paranchi, attrezzature per ... · Considerazioni sull’uso dei bilancini di sollevamento pag. 6 Morse e pinze per sollevamento Morse per sollevamento lamiere

BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

31

Misura Carico di Lavoro

Velocità di sollevamento

Motore di sollevamento

Catena di sollevamento

(diametro x n.ro tiri)

A min

D H I J K L O ØP ØR S U Y Peso

kg m/min kW mm x nr mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm kg

125/5 125 5 0,5 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 265 14 65 150 88 200 57 125/8 125 8 0,5 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 265 14 65 150 88 200 57 125/12 125 14 1 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 265 14 65 150 88 200 59 125/1-4 125 1 – 4 0,2 – 0,5 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 265 14 65 150 88 200 57 125/2-8 125 2 – 8 0,2 – 0,5 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 265 14 65 150 88 200 59 125/3-12 125 3,5 – 14 0,2 – 0,5 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 265 14 65 150 88 200 59

250/5 250 5 0,5 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 265 14 65 150 88 200 57 250/8 250 8 0,8 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 265 14 65 150 88 200 57 250/12 250 12 1 5 x 1 375 175 8 290 130 225 158 265 14 65 150 88 200 59 250/16 250 16 1 5 x 1 375 175 8 290 130 225 158 265 14 65 150 88 200 59 250/1-4 250 1 – 4 0,2 – 0,5 4 x 1 375 175 8 290 130 225 158 265 14 65 150 88 200 57 250/2-8 250 2 – 8 0,25 – 1 4 x 1 385 185 8 290 130 235 158 265 14 65 150 88 200 59 250/3-12 250 3 – 12 0,25 – 1 5 x 1 385 185 8 290 130 235 158 265 14 65 150 88 200 65

500/4 500 4 0,8 5 x 1 390 175 8 290 130 225 158 265 14 65 150 88 200 59 500/6 500 6 0,8 5 x 1 390 175 8 290 130 225 158 265 14 65 150 88 200 59 500/8 500 8 1 5 x 1 400 185 8 290 130 235 158 265 14 65 150 88 200 65 500/12 500 12 1,5 5 x 1 400 185 8 290 116 235 158 265 14 65 150 88 200 65 500/1-4 500 1 – 4 0,25 – 1 5 x 1 400 185 8 290 116 235 158 265 14 65 150 88 200 65 500/2-8 500 2 – 8 0,4 – 1,8 7 x 1 405 200 12 290 116 260 162 265 18 70 200 90 230 74 1000/4 1.000 4 1 7 x 1 430 190 12 290 116 240 162 265 18 70 200 90 230 71 1000/6 1.000 6 1,6 7 x 1 440 200 12 290 116 260 162 265 18 70 200 90 230 74

1000/1-4 1.000 1 – 4 0,4 – 1,8 7 x 1 440 200 12 290 116 260 162 268 18 70 200 90 230 74 1000/8 1.000 8 2 10 x 1 505 245 15 290 185 275 162 268 22 70 320 90 235 98

1000/2-8 1.000 2 – 8 0,5 – 2 10 x 1 505 245 15 290 185 290 162 268 22 70 320 90 235 102 1500/4 1.500 4 2 10 x 2 595 245 15 290 185 275 162 268 22 70 320 90 235 114

1500/1-4 1.500 1 – 4 0,5 – 2 10 x 2 595 245 15 290 185 290 162 268 22 70 320 90 235 117 2000/4 2.000 4 2 10 x 2 595 245 15 290 185 275 162 268 22 70 200 90 235 114

2000/1-4 2.000 1 – 4 0,5 – 2 10 x 2 595 245 15 290 185 290 162 268 22 70 200 90 235 117

Articolo PEC-WCE Paranco elettrico a catena – carrello elettrico (traslazione con motore elettrico)

Corsa gancio standard mt 3, cavo pulsantiera standard mt 2,5 – Classe FEM 2m – avviamenti/ora = 240

Rapporto di intermittenza = 40% per paranchi ad una velocità, 10 + 30% per paranchi a due velocità

Disponibile qualunque altra misura di lunghezza di catena di sollevamento e di cavo pulsantiera

Esecuzione di modelli in configurazione speciale e con portate superiori disponibili a richiesta. Informazioni presso i nostri uffici.

A

D

S

J

K Y

TECNOFUNI

U

L

R

P I

H O

Page 32: Catalogo Bilancini, pinze, paranchi, attrezzature per ... · Considerazioni sull’uso dei bilancini di sollevamento pag. 6 Morse e pinze per sollevamento Morse per sollevamento lamiere

BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

32

Informazioni sui paranchi elettrici a catena

Carrelli elettrici

Motore carrelli elettrici

Velocita di traslazione 7 m/min 14 m/min 7-14 m/min

Potenza (per paranchi 125 – 2.000 kg)

0,2 kW 0,2 kW 0,1 – 0,2 kW

Motore autofrenante ad indotto conico

Raggio minimo di curvatura 900 mm

Grandezza ruota

A mm

B mm

C mm

D mm

Trave minima

mm 1 50 70 15 - 46

I carrelli elettrici vengono impiegati sui paranchi quando il peso, di una certa entità, oltre ad essere sollevato deve essere traslato lateralmente. Sono costruiti con piastre in acciaio pantografato ed equipaggiati con quattro ruote girevoli su cuscinetti a sfera, dotati di dispositivo di staffa paracadute e di fine corsa elettrici di traslazione per limitare la corsa trasversale.

2 65 90 25 60 64 3 70 94 29 63 73

Riferimento alla misura ØR delle tabelle dei paranchi. Esecuzione di modelli speciali e con portate superiori disponibili a richiesta. Informazioni presso i nostri uffici.

Bozzello Gancio DIN

15401

Portata A C D G H M

nr kg mm mm mm mm mm mm

T1 012 125 62 24 81 15 19 50

T1 012 250 62 24 81 15 19 50

T1 025 500 62 28 88 19 24 50

T1 05 1.000 72 34 110 24 31 50

T1 1 2.000 88 40 135 32 40 60

T2 1 1.500 194 40 135 32 40 142

T2 1 2.000 194 40 135 32 40 142

Bozzello con gancio T1 Bozzello con gancio T2 Esecuzione di modelli speciali e con portate superiori disponibili a richiesta. Informazioni presso i nostri uffici.

Catena calibrata costruita in acciaio speciale ad alta resistenza ed elevata stabilità dinamica, viene sottoposta a trattamento di zincatura a caldo per contrastare i processi di ossidazione nel tempo.

Diametro D

Passo P

Larghezza esterna

LE

Larghezza interna

LI

Peso

mm mm mm mm kg/m

4 12 13,7 5,0 0,35

5 15 16,9 6,0 0,54

7 22 23,6 8,4 1,1

10 28 34,0 12 2,2

Catena calibrata di sollevamento EN 818 – 7 Esecuzione di modelli speciali e con diversi diametri disponibili a richiesta. Informazioni presso i nostri uffici.

Installazione, manutenzione, controlli e verifiche periodiche sui paranchi elettrici a catena devono essere eseguite da ditte specializzate ed enti autorizzati, operanti secondo le normative vigenti, con rilascio di certificazione a garanzia dell’esecuzione delle varie operazioni in maniera corretta.

L’uso dei paranchi elettrici a catena è destinato solamente a personale qualificato, istruito con corsi di formazione teorici e pratici per operatori di apparecchi motorizzati di sollevamento (gru, carroponti, paranchi) presso enti o ditte autorizzate, e munito di patentino attestante l’idoneità all’impiego.

P

LI LE D

A

D

H

C

H

G

M

A

D

H

C

H

G

M

A

D

B

C

Page 33: Catalogo Bilancini, pinze, paranchi, attrezzature per ... · Considerazioni sull’uso dei bilancini di sollevamento pag. 6 Morse e pinze per sollevamento Morse per sollevamento lamiere

BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

33

Argani e verricelli per funi d’acciaio

Argani a fune passante

Misura Carico di Lavoro

Forza di trazione

Diametro della fune

Sforzo sulla leva

Lunghezza leva

Avanzamento nominale

A B C D E F Peso senza fune

kg kg mm kg mm mm mm mm mm mm mm mm kg

8.3 800 1.200 8,3 34,3 800 52 426 65 235 59 170 22,0 6 11.3 1.600 2.500 11,3 44,1 1.200 55 545 97 280 72 190 24,5 11 16.3 3.200 5.000 16,3 44,1 1.200 28 660 116 325 94 220 29,5 22

Articolo 701 Argano manuale a fune passante: argano a leva – Fune d’acciaio con gancio terminale ad un capo da ordinare a parte.

Corpo dell’argano compatto e leggero, stampato in lega d’alluminio ad alta resistenza. Manutenzione semplice per una lunga attività operativa. Utilizzo per movimentare (sollevare ed abbassare, tirare ed avvicinare) carichi in verticale, orizzontale e diagonale. I perni di sicurezza e la leva mostrano chiari segnali di deformazione, sino alla rottura, come avviso in caso di sovraccarico, impedendo la manovra di trazione e rendendo possibile solo quella di rilascio e discesa. Applicazione nella tesatura di linee elettriche, nel settore navale, industriale, edilizio, nei trasporti e nelle telecomunicazioni.

Disponibili diverse misure di lunghezze di funi di acciaio e ganci terminali di vario tipo (vedere i cataloghi Funi d’acciaio e Ganci, golfari, accessori per sollevamento).

Misura Forza di trazione

Diametro fune Peso Misura Forza di trazione Diametro fune

kg mm kg kg mm

F2 400 2 ÷ 8 4,0 G2 400 2 ÷ 8 F3 600 7 ÷ 15 5,2 G3 600 7 ÷ 15 F4 800 14 ÷ 18 6,2 G4 800 14 ÷ 18

Articolo 748 Tenditore a leva per fune d’acciaio: tirvit Articolo 749 Pinza serrafune per tirvit – Disponibile fino ad esaurimento scorte.

Articoli 748 e 749 non adatti al sollevamento ma solo alla trazione!

TECNOFUNI

OVADA

A

F

E

C

D

B

Articolo 748

Articolo 749

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

34

Verricelli manuali

Verricello per fune d’acciaio in classe 1.770 N/mmq

(Fune d’acciaio e ganci terminali da ordinare a parte)

Misura Diametro Max fune

Carico di Lavoro

Fune avvolgibile

B Ø H L T X Y Peso senza fune

mm kg m mm mm mm mm mm mm mm kg

AV4-01 5 250 27 270 13 450 120 90 145 244 15 AV4-02 7 500 31 310 15 540 143 115 220 275 25

AV4-02A 8 750 37 370 15 540 178 115 220 325 27 AV4-03 10 1.000 37 370 15 525 173 140 250 325 38 AV4-04 13 1.500 43 435 20 580 210 180 300 380 61 AV4-05 14 2.000 43 435 20 620 217 180 260 380 78

Articolo *17-0020 Verricello manuale a vite elicoidale – Esecuzione di modelli in configurazione speciale disponibili a richiesta. Informazioni presso i nostri uffici.

Disponibili diversi modelli di funi di acciaio e ganci terminali di vario tipo (vedere i cataloghi Funi d’acciaio e Ganci, golfari, accessori per sollevamento).

T H

X

L Y B

Ø

Page 35: Catalogo Bilancini, pinze, paranchi, attrezzature per ... · Considerazioni sull’uso dei bilancini di sollevamento pag. 6 Morse e pinze per sollevamento Morse per sollevamento lamiere

BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

35

Accessori: pinze per funi d’acciaio

Misura 16 – 38

Misura 4 – 10

Misura Diametro fune Forza di trazione B C D H chiusa

H aperta

Apertura

ganasce

L W Peso

mm kg mm mm mm mm mm mm mm mm kg

4 1 ÷ 4 500 36 15 19 47 51 6,5 124 19 0,25 8 3 ÷ 8 1.000 47 21 20 76 82 10 169 20 0,85 10 5 ÷ 10 1.700 44 24 18 80 88 12 195 18 1,1 16 8 ÷ 16 3.000 54 25 30 83 97 19 245 39 1,8 26 12 ÷ 26 3.500 62 31 29 107 130 26 265 38 3,5 38 20 ÷ 38 4.000 62 36 29 126 153 40 286 38 6,5

Articolo 751 Pinza serrafune a ganascia (morsetto tipo “rana”) – Non adatta al sollevamento ma solo alla trazione!

B

W

D

L

C

H

B

W

D

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

36

Considerazioni sull’uso degli argani e dei verricelli

Gli argani ed i verricelli sono attrezzature per sollevamento e trazione destinate ad essere impiegate da personale qualificato e competente, istruito in materia di sicurezza nelle operazioni di movimentazione e sollevamento carichi. L’ancoraggio dell’argano o l’installazione del verricello va effettuata su una struttura solida (precedentemente certificata) e adeguata alla portata. Le operazioni di movimentazione del carico (salita/discesa) effettuate tramite azione sulle leve di comando (argani manuali a leva) o sulla manovella (verricelli manuali) vanno eseguite esclusivamente in tiro perfettamente verticale e allineato al corpo dell’argano e del verricello. E’ vietato effettuare tiri trasversali, cioè quelli in cui la fune non è parallela all’asse principale del corpo dell’argano e del paranco.

Negli eventuali ganci alle estremità delle funi non devono essere inseriti corpi spigolosi ed acuminati, poiché li rovinerebbero creando una rapida usura. E’ importante operare nell’intervallo di temperatura 0° ÷ 40°, e non oltre, affinché tutti i componenti degli argani e dei verricelli mantengano la loro efficienza.

Prima dell’impiego dell’argano e del verricello occorre accertarsi che la sua portata sia adeguata al carico da movimentare. Non effettuare mai dei sovraccarichi! E’ pericoloso e possono verificarsi rotture e cedimenti! Occorre verificare che la fune d’acciaio sia perfettamente allineata, diritta e senza intrecci, nodi o torsioni alcune. Non effettuare operazioni con la fune ritorta ed intrecciata poiché possono verificarsi rotture improvvise! I nodi diminuiscono il carico di lavoro drasticamente, di almeno il 50% del valore originale!

Le funi d’acciaio per argani e verricelli sono normalmente fornite con torsione crociata destra. La torsione indica il senso di avvolgimento dei trefoli che compongono la fune; questi sono avvolti sempre a partire dal basso e salendo verso l’alto con verso destro comunque si guardi la fune. Per le funi con torsione destra si deve rispettare un senso di avvolgimento sul tamburo del verricello, a seconda che si esegua un avvolgimento di sopra, oppure di sotto. Le figure riportate di seguito indicano l’avvolgimento di sopra (la fune va avvolta da sinistra verso destra) e l’avvolgimento di sotto (la fune va avvolta da destra verso sinistra). Non vengono normalmente fornite funi con avvolgimento crociato sinistro.

Uso, manutenzione e magazzinaggio L’uso e la manutenzione degli argani e dei verricelli descritti in questo catalogo è destinato solamente a personale qualificato ed istruito. Occorre aver letto e compreso il presente manuale, tenendo presente in particolare tutte le situazioni critiche che si possono verificare durante le operazioni di movimentazione di carichi. In caso di dubbi consultare i nostri uffici. Tecnofuni declina ogni responsabilità in caso di danni riportati a persone o cose per uso improprio od errato degli argani e dei verricelli.

Attenzione: le conseguenze in caso di errori durante operazioni di movimentazione di carichi con argani e verricelli possono essere assai gravi! Si possono verificare la perdita del carico, lo schiacciamento e la distruzione di macchinari ed oggetti circostanti, danni alle attrezzature impiegate, lesioni, ferite, schiacciamenti ed anche, nei casi estremi, la morte per gli operatori ed il personale che si trova nell’area di manovra! Prima di iniziare qualunque operazione di movimentazione dei carichi, occorre valutare tutte le situazioni di pericolo che si possono creare ed utilizzare i corretti metodi per evitarle.

Gli argani ed i verricelli vanno conservati in un luogo asciutto e riparato, a temperatura ambiente, protetto dagli agenti atmosferici, dall’umidità, dalle polveri, dalle sostanze chimiche, corrosive ed acide, dalle fonti di calore. E’ vietato effettuare zincatura o bagni galvanici. L’uso degli argani e dei verricelli è previsto solo per la movimentazione di carichi inerti, non di persone! Il personale addetto all’uso degli argani e dei verricelli deve indossare adeguate protezioni per movimentare il carico. Durante le operazioni, l’area di manovra deve essere ben delimitata e vietata alle persone non autorizzate. E’ vietato lasciare carichi appesi non segnalati opportunamente e per lungo periodo. Prima di ogni utilizzo verificare che tutti i perni e le viti siano correttamente serrati. Sugli argani, sui verricelli, sulle funi e sui ganci non devono comparire segni di deformazione, usure, piegamenti, tagli, incisioni e riduzioni delle dimensioni originali.

Sugli argani, sui verricelli, sulle funi e sui ganci è vietato eseguire qualunque tipo di riparazione, in particolare mediante saldatura! Non raddrizzare ganci ed accessori piegati! Possono verificarsi rotture improvvise!

SEVERAMENTE VIETATO EFFETTUARE RIPARAZIONI MEDIANTE SALDATURA!

Avvolgimento di sotto di fune crociata destra. Senso di avvolgimento: da destra verso sinistra.

Avvolgimento di sopra di fune crociata destra. Senso di avvolgimento: da sinistra verso destra.

QUANTO PESA IL CARICO DA MOVIMENTARE ?

TEMPERATURA DI ESERCIZIO 0° ÷ 40°

TECNOFUNI

OVADA

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

37

Verifiche periodiche – Controllo dimensionale dei parametri principali

Con frequenza trimestrale è necessario eseguire dei controlli da parte di personale specializzato per verificare l’efficienza dell’argano, del verricello e degli eventuali accessori e garantire condizioni di sicurezza in ogni movimentazione del carico. Occorre tenere nota dei controlli eseguiti in un apposito registro per monitorare costantemente i parametri fondamentali durante il ciclo di servizio. Se l’argano ed il verricello sono soggetti ad usi intensi è necessario eseguire i controlli più spesso, anche prima di ogni impiego. Non utilizzare argani e verricelli in condizioni non idonee all’impiego! Particolare attenzione va riservata al controllo della fune d’acciaio, poiché rappresenta un elemento critico di fondamentale importanza per il funzionamento corretto ed in sicurezza dell’argano e del verricello.

Criterio della diminuzione del diametro per usura. Una fune d’acciaio per argano o verricello va posta fuori servizio se si verifica una diminuzione del diametro superiore al 15%, per motivi di usura.

Non usare se: De≤0,85·D per usura ed affaticamento

Criterio della diminuzione del diametro per corrosione. Una fune d’acciaio per argano o verricello va posta fuori servizio se si verifica una diminuzione del diametro superiore al 10%, per motivi di corrosione.

Non usare se: De≤0,90·D per corrosione e ruggine

Criterio del numero dei fili rotti r in una distanza L di fune. Una fune d’acciaio per argano o verricello va posta fuori servizio se si contano un certo numero r di fili rotti in una determinata lunghezza L di fune.

Non usare se: r≥6 per L = n·D, con n=6

Non usare se: r≥14 per L = n·D, con n=30

Non usare se: r≥3 per L = n·D, con n≤1

Occorre verificare puntualmente tutte e tre le relazioni!

Una fune d’acciaio per argano o verricello va posta fuori servizio se si verificano deformazioni meccaniche dovute a schiacciature a causa del carico manovrato erroneamente, a causa di abrasioni provocate da interazioni con oggetti esterni, a causa della fuoriuscita dalla sede di lavoro del verricello o delle pulegge di rinvio. Anche la presenza di deformazioni a canestro con espulsione dei fili nei trefoli esterni a causa di rotazioni forzate intorno all’asse della fune, non scaricate, richiede l’immediata sostituzione della fune stessa.

Una fune d’acciaio per argano o verricello va posta fuori servizio se si verificano deformazioni o rotture con fuoriuscita della fune nei manicotti pressati. Trattandosi di materiale in lega d’alluminio è necessario controllare ripetutamente lo stato dei manicotti, per verificare eventuali diminuzioni del diametro originale. Rappresentano una parte fondamentale delle funi d’acciaio, poiché da essi dipende la tenuta dell’asola che formano.

Una fune d’acciaio per argano o verricello va posta fuori servizio se si verificano nodi, cocche ed intrecci con deformazioni meccaniche ed attorcigliamenti dovuti a manovre errate, con tensionamento improvviso di funi lasche. Le funi d’acciaio lesionate da tali deformazioni perdono rapidamente la loro efficienza nel carico di rottura, e di conseguenza nel carico di lavoro massimo sostenibile, giungendo rapidamente alla rottura.

Gli eventuali accessori, in particolare i ganci, collegati alle funi d’acciaio vanno controllati per verificarne le condizioni di impiego. Se si rilevano segni di danneggiamento, deformazioni, tagli, abrasioni ed incisioni l’accessorio va sostituito subito. Parimenti accessori con parti piegate, allungate o con sezioni diminuite rispetto all’originale vanno posti fuori servizio. Le zone consumate per usura e corrosione rappresentano un grave pericolo, poiché in prossimità di esse possono verificarsi cedimenti improvvisi. Criteri di scarto E: Max -10% / D: Max +5% / H: Max -10% / C: Max +10%

Se si rilevano segni di usura e corrosione sulle ganasce interne all’argano che bloccano la fune in fase di trazione o rilascio, queste vanno subito sostituite. Inoltre se il sistema frenante del verricello (nottolino d’arresto e relativi ingranaggi dentati elicoidali) sono usurati o corrosi, occorre l’immediata sostituzione.

Le sicure dei ganci devono essere sempre presenti ed efficienti, altrimenti vanno sostituite. Le viti dell’argano e del verricello devono sempre essere ben serrate. Non deve comparire alcun segno di danneggiamento, usura, corrosione, deformazione, piegamento sul corpo, sulle leve e sui perni di tenuta dell’argano e del verricello.

C

D

E

H

Attorcigliamento

Rottura del manicotto pressato

Schiacciatura

D

L = n· D Numero Fili rotti = r

D

De

Riduzione del diametro originale

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

38

Attrezzature per sollevamento

Dinamometri

Misura Carico di Lavoro Risoluzione

A B C D E F G H I L Peso

t kg mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm kg

1 1,0 0,2 460 414 204 256 290 148 46 68 32 29 18,5 2 2,5 0,5 520 460 204 256 290 178 55 78 39 36 20,5 5 5 1 575 495 204 256 290 196 78 94 48 48 27 10 10 2 632 544 204 256 290 239 90 107 57 58 31 25 25 5 1.000 853 204 256 330 476 139 194 101 99 100 50 50 10 1.327 1.144 204 256 380 666 185 254 100 118 250

Articolo 780 Dinamometro elettronico ad alta precisione – Esecuzione di modelli in configurazione speciale disponibili a richiesta. Informazioni presso i nostri uffici.

Elevata precisione 0,03% fondo scala

Caratteristiche metrologiche secondo OIML-R60

Controllo temperatura cella e linearizzazione risposta

Uscita seriale per stampante e trasmissione radio

Gancio girevole montato su cuscinetti

Display led rossi 38 mm ad alta visibilità

Luminosità variabile per ottimizzazione autonomia

Autospegnimento programmabile

Custodia in lamiera d’acciaio ad alto spessore

Protezione IP65

Alimentazione batteria ricaricabile al piombo 6V

Autonomia 80-120 ore in uso continuo – tempo di ricarica 10 ore

Funzioni telecomando ON/OFF

Autotara Memorizzazione e totalizzazioni Richiamo e azzeramento memoria

Regolazione luminosità display Test batteria

Accessori standard

Telecomando a raggi infrarossi – Caricabatterie

Golfare superiore – Gancio girevole inferiore Accessori opzionali

Stampante – Trasmissione a radiofrequenza

Scudo termico – Griglia di protezione Stampante integrata

Scudo termico

Caratteristiche tecniche

Carico limite Carico di rottura Linearità Isteresi Ripetibilità Scorrimento sotto carico nominale

(30min)

Effetto della temperatura sullo

zero segnale

Effetto della temperatura sul segnale d’uscita

Campo temperatura

nominale

Eu Ed dlin dhy ER dcr TKSmin TKC BT

150% Emax 500% Emax 0,1% Cn 0,1% Cn 0,1% Cn 0,1% Cn 0,003% Cn/°C 0,005% Cn/°C 0 ÷ 40 °C La cella di carico a trazione per la pesatura di carichi sospesi utilizzata nel dinamometro non è omologata CE-M per la vendita al pubblico con peso dichiarato in un documento fiscale. L’impiego del dinamometro è limitato solo all’uso interno di produzione, stoccaggio e magazzino per rilevare pesi che compaiono solo in documenti interni della ditta utilizzatrice.

C

F

A

E

B

I

L

H

G

D

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

39

Martinetti idraulici

Misura Carico di Lavoro

A B C D E F Tipo di base Peso

t mm mm mm mm mm mm kg

A 2-170 2 170 92 115 377 28 103x105 Piana 2,9 A 3,5-170 3,5 170 92 115 377 28 103x105 Piana 2,9 A 5-212 5 212 100 150 462 40 110x110 Piana 3,9

AX 8-220 8 220 110 150 480 48 124x122 Basculante 5,7 A 10-220 10 220 110 150 480 48 124x122 Basculante 5,7 A 12-230 12 230 110 157 497 48 134x120 Basculante 7,1

AX 15-230 15 230 110 155 495 60 139,5x130 Basculante 8,3 A 20-240 20 240 110 155 505 60 164x160 Basculante 10,7

AH 25-240 25 240 118 157 515 65 185x176 Basculante 13,1 A 30-240 30 240 100 142 482 65 185x176 Basculante 14,5 A 50-250 50 250 -- 155 405 72 290x235 Rinforzata 33

AX 100-300 100 300 -- 150 450 95 330x295 Rinforzata 87

A = altezza minima D = altezza massima B + C = corsa

Articolo 770 Martinetto idraulico – serie standard – Disponibile solo su richiesta.

Linea completa di martinetti idraulici per sollevamento da 2 ton a 100 ton costruiti secondo la norma DIN 76024 e con l’approvazione TÜV. Tipo con pistone ed albero filettato regolabile con esecuzione precisa e robusta, di sicuro funzionamento. Valvola di sicurezza contro il sovraccarico.

Speciali guarnizioni indeformabili

Leva a settori nell’imballo

Possibile utilizzo in posizione orizzontale

Temperatura di utilizzo: 0°C ÷ 70°C

I modelli con pistone di alta portata A 50-250 e AX 100-300 sono dotati di ampia base rinforzata e doppia pompa d’alzata (figura a lato). La prima pompa, a sinistra, in relazione alla valvola di tenuta, è utilizzata per l’avvicinamento rapido del pistone alla portata di 12,5 ton (A 50-250) e 25 ton (AX 100-300). La seconda pompa, più lenta, serve per giungere alle portate finali di 50 ton (A 50-250) e 100 ton (AX 100-300).

D

A

F

E

B

C

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

40

ATDX 3-185 AT 5-215 ATD 10-120

ATN 10-175 ATG 10-200 / ATPX 12-230

Misura Carico di Lavoro

A B C D E F Tipo di base Peso

t mm mm mm mm mm mm kg

ATDX 3-185 3 185 -- 215 400 R 50 126x93 Basculante 4,1 AT 5-215 5 215 -- 305 520 43 134x120 Basculante 6,3

ATG 10-200 10 200 68 262 530 43 164x160 Basculante 8,8 ATN 10-175 10 175 -- 210 385 43 197x168 Piana 7,9 ATD 10-120 10 120 -- 110 230 39,5 164x160 Basculante 6,9

ATPX 12-230 12 230 85 255 570 48 176x185 Basculante 12,2

A = altezza minima D = altezza massima B + C = corsa

Articolo 771 Martinetto idraulico – serie telescopica – Disponibile solo su richiesta.

Linea completa di martinetti idraulici per sollevamento da 3 ton a 12 ton costruiti secondo la norma DIN 76024 e con l’approvazione TÜV. Tipo con doppio pistone telescopico ed albero filettato regolabile (ove previsto) con esecuzione precisa e robusta, di sicuro funzionamento. Valvola di sicurezza contro il sovraccarico.

Speciali guarnizioni indeformabili garantiscono la tenuta dei cilindri

Leva a settori nell’imballo

Possibile utilizzo in posizione orizzontale

Temperatura di utilizzo: 0°C ÷ 70°C

Corpo ribassato per i modelli ATN 10-175 e ATD 10-120 per applicazioni con spazio di inserimento ridotto.

Altezza di sollevamento maggiore grazie al doppio pistone telescopico. Ulteriore incremento dell’altezza di sollevamento con l’albero filettato regolabile (ove previsto).

D

A

F

E

B

C

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

41

Misura Carico di Lavoro

A B C D E F Tipo di base Peso

t mm mm mm mm mm mm kg

ADX 4-370 4 370 -- 260 630 75 110x110 Piana 5,9 ADX 10-370 10 370 -- 260 630 75 124x122 Basculante 8,5

A = altezza minima D = altezza massima B + C = corsa

Articolo 772 Martinetto idraulico – serie speciale – Disponibile solo su richiesta.

Linea speciale di martinetti idraulici per sollevamento da 4 ton e 10 ton costruiti secondo la norma DIN 76024 e con l’approvazione TÜV. Tipo ad unico pistone telescopico con esecuzione precisa e robusta, di sicuro funzionamento. Valvola di sicurezza contro il sovraccarico.

Speciali guarnizioni indeformabili garantiscono la tenuta dei cilindri

Leva a settori nell’imballo

Possibile utilizzo in posizione orizzontale

Temperatura di utilizzo: 0°C ÷ 70°C

Corpo particolarmente allungato per applicazioni ove occorre un’alzata elevata. Stabile pistone ed ampio piattello di sollevamento.

D

A

F

E

B

C

Page 42: Catalogo Bilancini, pinze, paranchi, attrezzature per ... · Considerazioni sull’uso dei bilancini di sollevamento pag. 6 Morse e pinze per sollevamento Morse per sollevamento lamiere

BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

42

Binde meccaniche a cremagliera

Misura Carico di Lavoro Sforzo sulla

manovella

A B C min

D min

E F G H K R S Corsa

T Peso

Piastra superiore

Piede inferiore

t t N mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm kg

3 3 2,1 380 83 130 740 70 60 45 138 249 170 140 350 128 20 5 5 3,5 550 108 140 735 80 71 68 170 249 190 155 350 128 28 10 10 7,0 540 124 140 805 100 86 76 170 300 252 185 320 250 46 16 16 11,2 730 135 200 900 160 75 85 230 400 270 220 320 280 65 20 20 14 800 135 240 960 150 80 85 270 400 300 240 300 280 90

Articolo 750 Binda meccanica a cremagliera – Disponibile solo su richiesta.

Costruzione in lamiera d’acciaio. Sollevamento possibile sulla piastra superiore o sul piede inferiore per ogni tipo di carico. Grande stabilità con l’ampia base di appoggio. Sforzo minimo grazie all’ottimo rapporto di riduzione. Massima sicurezza nelle manovre grazie ad un doppio sistema di arresto meccanico. Manovella con freno per sostenere il carico in qualunque posizione. Maniglia pieghevole per facilitare il trasporto. In accordo alle norme DIN 7355. Temperatura di utilizzo: 0°C ÷ 40°C

A

K

C

B G

D

S E

T

H

F

R

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

43

Sollevatori magnetici

Misura A B C D E F G Peso mm mm mm mm mm mm mm kg

K3 190 180 80 80 65 35 45 6 K5 250 235 100 100 90 50 60 15 K10 340 310 130 130 90 50 60 34 K20 390 460 195 170 120 70 90 80

Articolo 760K Sollevatore magnetico bipolare al neodimio con comando a leva – Disponibile solo su richiesta.

Condizioni di Lavoro

Misura Carico di Lavoro S min L Max Carico di Lavoro d min / Max L Max

kg mm mm kg mm mm

K3 300 20 1.000 150 75 / 200 1.000 K5 500 30 1.500 250 100 / 250 1.500 K10 1.000 35 2.000 500 150 / 300 1.500 K20 2.000 45 2.500 1.000 150 / 400 1.500

Articolo 760K Sollevatore magnetico bipolare al neodimio con comando a leva – TABELLA DI PORTATA.

d TECNOFUNI

OVADA

L

TECNOFUNI OVADA

L

S

A

D

E

TECNOFUNI OVADA

C

F

G

B

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Descrizione tecnica del sollevatore con magnete permanente Il sollevatore è costituito superiormente da un golfare di aggancio in FE 510, ricavato dal pieno, con foratura fissata alla parte superiore con viti di classe UNI 8.8. Nel suo complesso è costituito principalmente in FE 360, materiale adatto alla trasmissione magnetica e chiuso con due flangie in lega d’alluminio. La parte interna è costituita da un nucleo rotante (rotore) con inseriti i due magneti in Neodimio N35. Lo statore, parte fissa, posto ai lati del rotore è composto anch’esso da magneti in Neodimio N35. L’azionamento manuale è effettuato tramite leva di comando che, ruotando, consente l’inserimento ed il disinserimento dell’azione magnetica sulle traverse di contatto poste inferiormente al sollevatore e a contatto del carico da sollevare. La leva è dotata di appoggio elastico con azione magnetica disinserita, mentre in posizione attiva viene bloccata da un apposito fermo che ne impedisce il disinserimento accidentale. Il collaudo del magnete viene effettuato con un carico superiore almeno a due volte il Carico di Lavoro (ma spesso si preferisce un carico superiore a tre volte il Carico di Lavoro). Per la salvaguardia della sua efficienza si consiglia un uso corretto dell’apparecchio ed una revisione generale almeno ogni 12 mesi. Uso corretto del sollevatore magnetico L’attivazione del magnete deve essere inserita in fase di lavoro solamente nel momento in cui le espansioni polari vengono appoggiate sopra una base ferrosa onde evitare uno sforzo inutile all’attivazione. Nell’operazione di stacco la leva deve essere accompagnata con la mano fino a raggiungere l’ammortizzatore situato per il fine corsa di leva. Uno sgancio rapido potrebbe nel tempo danneggiare il rotore posto all’interno, causando un possibile schiacciamento dei magneti ed automaticamente la rottura degli alloggiamenti. Il sollevatore è collaudato alla trazione su superfici perfettamente piane e nel caso si volessero sollevare pezzi con superfici non uniformi, accertarsi dell’esatto peso da movimentare. Consultare sempre la TABELLA DI PORTATA prima di iniziare le operazioni di movimentazione. Il sollevatore magnetico bipolare è destinato ad essere impiegato da personale qualificato e competente in materia di sollevamento e movimentazione di carichi. Occorre aver letto e compreso il presente manuale, tenendo presente in particolare tutte le situazioni critiche che si possono verificare durante le operazioni di movimentazione di carichi. In caso di dubbi consultare i nostri uffici. Tecnofuni declina ogni responsabilità in caso di danni riportati a persone o cose per uso improprio od errato dei sollevatori magnetici.

Attenzione: le conseguenze in caso di errori durante operazioni di movimentazione di carichi con sollevatori magnetici possono essere assai gravi! Si possono verificare la perdita del carico, lo schiacciamento e la distruzione di macchinari ed oggetti circostanti, danni alle attrezzature impiegate, lesioni, ferite, schiacciamenti ed anche, nei casi estremi, la morte per gli operatori ed il personale che si trova nell’area di manovra! Prima di iniziare qualunque operazione di movimentazione dei carichi, occorre valutare tutte le situazioni di pericolo che si possono creare ed utilizzare i corretti metodi per evitarle.

Caratteristiche Il dimensionamento del sollevatore magnetico è effettuato su piastra di acciaio povera di carbonio. ATTENZIONE: il sollevatore magnetico perde la sua efficacia se utilizzato su materiali non magnetici (ad esempio acciaio inox). Riduce la sua efficacia se utilizzato su acciai legati, dipendendo dal tenore della lega. Consultare le avvertenze. Le prestazioni sono mostrate su targa apposita posta su piastra di acciaio. E’ severamente vietato oltrepassare il Carico di Lavoro massimo consentito. La temperatura di esercizio è: 0°C ÷ 40°C.

Il diagramma a lato mostra come varia la portata dei sollevatori magnetici su una superficie piana in funzione dello spessore della superficie stessa. Si osservi che al di sotto di un certo spessore minimo l’efficacia del magnete degrada rapidamente. Quando lo spessore della superficie è notevolmente al di sotto del minimo consentito, risulta molto difficile azionare la leva di comando (si avverte una grande forza contraria alla sua rotazione), a conferma dell’azione errata che si sta tentando di compiere.

Curva Spessore

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0

Portata [%]

Spe

ssor

e La

mie

ra [m

m]

K3

K5

K10

K20

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Il diagramma a lato mostra come all’aumentare dello spessore dell’aria di traferro diminuisca l’efficienza del sollevatore magnetico. La piena efficienza si ottiene solamente con la totale aderenza alla superficie del materiale da movimentare.

Curva Traferro

0

0,5

1

1,5

2

2,5

100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0

Portata [%]S

pess

ore

Aria

di T

rafe

rro

[mm

]

Il diagramma a lato indica che la portata del sollevatore magnetico diminuisce all’aumentare della rugosità della superficie del materiale da movimentare. La piena efficienza del sollevatore si raggiunge solo con superfici perfettamente lisce, ossia con indice di rugosità inferiore a 6,3 µm.

Rugosità superficiale

0

5

10

15

20

25

30

50 100

Portata [%]

Rug

osità

sup

erfic

iale

[ m

icro

m]

Attività preliminari per la messa in servizio Occorre verificare che la portata della gru, del carroponte e del paranco sia adeguata alla portata del sollevatore magnetico e di tutti i carichi che devono essere movimentati. Bisogna poi scegliere diverse geometrie e leghe di materiali come campioni su cui eseguire i test di prova (il peso dovrebbe oscillare tra il 110% ed il 150% del Carico di Lavoro). Posizionare poi il sollevatore sui singoli pezzi da sollevare, avendo cura di rispettare il baricentro, per evitare pericolose oscillazioni e posizioni oblique instabili. Effettuare un sollevamento minimo, solo fino al distacco del pezzo da terra di pochi mm, in modo da non correre alcun pericolo in caso di imprevisti. Terminati i test su tutti i campioni occorre verificare che la geometria sollevata non abbia ceduto, che non si riscontrino deformazioni sui vari pezzi, rumori anomali e movimenti, che il sollevatore sia perfettamente integro, senza segni di danneggiamenti, piegamenti, curvature, allungamenti, in ogni sua parte. Occorre nominare l’operatore addetto all’uso del magnete, che dovrà conoscere il lavoro da svolgersi con il sollevatore. All’operatore sarà raccomandato di: a) non permettere ad alcuno di avvicinarsi all’area di manovra durante l’uso del sollevatore; b) di non far usare il sollevatore a personale estraneo; c) di non porre mai le mani, o altre parti del corpo, o persone sotto il carico sollevato con il magnete. Installazione ed esercizio

a) Verificare visivamente lo stato del sollevatore per accertarsi dell’idoneità all’impiego (in presenza di danni, usura, piegamenti, deformazioni NON usare!). b) Pulire accuratamente la superficie del pezzo da porre a contatto con il sollevatore per la movimentazione ed eliminare ogni residuo di polvere, sabbia,

terra, impurità, macchie di olio, grasso od altre sostanze; se ci sono bave, sfogliature superficiali, limarle. Nel caso esse siano profonde rinunciare al sollevamento!

c) Porre il sollevatore a contatto del pezzo. Fare attenzione alla posizione del carico: il sollevatore deve essere messo al centro di gravità del pezzo, altrimenti il carico oscillerà pericolosamente!

d) Magnetizzare il sollevatore, portando la leva in posizione di esercizio (ON), fino a scatto della chiusura automatica. e) Informare le persone intorno che si sta iniziando un sollevamento con un dispositivo magnetico e segnalare l’area di manovra! f) Sollevare leggermente il carico (pochi mm da terra, in sicurezza contro eventuali imprevisti) e sollecitarlo con piccoli tocchi, per verificare che la presa sia

buona e la tenuta sia efficace.

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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g) Spostare il carico con precauzione, evitando sbilanciamenti e movimenti bruschi. h) L’operatore non deve mai rimanere sotto il carico! Il carico deve essere guidato spingendolo o tirandolo per i bordi. L’operatore non deve mai essere in

una posizione in cui il carico, cadendo per un imprevisto, possa urtarlo o schiacciarlo! i) Posare il pezzo con precauzione, prestando attenzione al fatto che il carico sia adagiato in modo sicuro e stabile. Solo successivamente portare la leva

in posizione di scarico (OFF) per demagnetizzare il pezzo. j) Alzare lentamente il sollevatore per assicurarsi che il pezzo sia staccato.

Norme di impiego

a) Utilizzare sempre TUTTA la superficie polare del sollevatore per un’aderenza totale delle piastre di contatto b) Verificare sempre la forma della superficie di contatto per avere una buona planarità ed un buon contatto. Non sollevare forme che non consentono un

buon contatto, ad esempio, tubi di diametro troppo piccoli, superfici molto curve e con tanti avallamenti interposti. Consultare il diagramma Curva Traferro che mostra la diminuzione della forza di sollevamento all’aumentare del traferro, cioè alla presenza di avvallamenti, protuberanze, corpi estranei che si interpongono tra il sollevatore ed il carico.

c) Magnetizzare il sollevatore solo dopo aver appoggiato il sollevatore sul carico! d) Sollevare il carico solo dopo aver bloccato la leva di azionamento manuale nella posizione di lavoro (ON)! e) Verificare sempre il peso del carico, prima del sollevamento! Se esso non è noto, occorre mettere un dinamometro tra il gancio della gru, o del paranco

del carroponte ed il sollevatore magnetico, per verificare di non oltrepassare mai il Carico di Lavoro massimo consentito! f) Sollevare completamente il carico solo dopo un pre-sollevamento iniziale di pochi mm, per accertarsi del buon aggancio e dell’assenza di distorsioni

nella struttura da sollevare (una forte distorsione può pregiudicare la stabilità e staccare il carico!). g) Verificare sempre che il carico sia ben bilanciato e stabile. Sollevare sempre un solo pezzo per volta! h) Una volta appoggiato il carico, accertarsi sempre della buona stabilità dello stesso e solo successivamente smagnetizzare il sollevatore, portando la

leva nella posizione di scarico (OFF). Avvertenze

a) La portata nominale di tabella (Carico di Lavoro) è relativa ad un pezzo avente spessore maggiore della distanza tra i poli del sollevatore. Per spessori minori della larghezza tra i due poli di contatto, SI HA UNA RIDUZIONE DELLA PORTATA PROPORZIONALE A TALE RIDUZIONE DI SPESSORE (ad esempio, per spessori pari a metà della distanza tra i poli di contatto, il carico massimo è la metà di quello di tabella).

b) Per materiali diversi dall’acciaio dolce, la portata si riduce. I fattori di riduzione sono i seguenti

Materiale Efficienza del sollevatore magnetico

Ferro 100% Acciaio fuso 90%

Acciaio basso legato (con tenori medi di carbonio) 80% Acciaio tipo C60 (acciaio legato) 70%

Ghisa 45%

c) La temperatura del carico non deve mai superare i 40°C. Attenzione: le fonti di calore rovinano le proprietà magnetiche del sollevatore! d) La temperatura di esercizio non deve scendere sotto 0°C.

Manutenzione

a) Controllare che i poli di contatto del sollevatore siano in buono stato, cioè che non vi siano palesi ammaccature, danni meccanici, segni di corrosione, deformazioni o altro. Qualora così non fosse o se fossero usurati, porre fuori servizio il sollevatore o contattare i nostri uffici.

b) Controllare la buona visibilità delle targhette poste sul sollevatore. In caso esse fossero danneggiate consultare i nostri uffici. c) Mantenere lubrificato il ruotismo della leva di azionamento.

Il sollevatore magnetico bipolare non richiede altro tipo di manutenzione

Considerazioni finali I nuovi sollevatori magnetici bipolari al neodimio articolo 760K uniscono caratteristiche di grande maneggevolezza all'elevata potenza: di dimensioni ridottissime, leggeri e compatti, grazie al sistema bipolare consentono un'elevata portata e una superiore sicurezza. L'accresciuta penetrazione del campo magnetico consente infatti un'elevata tenuta anche in presenza di considerevoli traferri, senza che diminuisca la forza a contatto. Con il loro uso si evitano inoltre le imbracature dei pezzi da sollevare ed il ricorso a catene che possono danneggiare gli spigoli del carico. Grazie al principio del bipolarismo il medesimo sollevatore può movimentare pezzi piani o tondi. Sono particolarmente indicati per barre, tondi, putrelle, blocchi ossitagliati, stampi, pezzi di lamiera.

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Pulegge, carrucole, taglie per funi d’acciaio

Misura Diametro Max fune

Carico di Lavoro Carico Max sulla fune

A L Diametro esterno

carrucola

Peso

mm t t mm mm mm kg

4478.01 11 2,0 1,0 145 330 135 11 4478.02 15 3,9 1,95 196 450 185 14 4478.03 19 6,2 3,1 232 540 220 25 4478.05 24 9,8 4,9 304 690 290 49 4478.08 30 15,6 7,8 380 860 365 85 4478.10 34 19,6 9,8 428 965 410 113 4478.12 38 24,5 12,25 475 1.070 456 167

Articolo %4478 Puleggia di rinvio apribile per fune d’acciaio con terminale ad occhio girevole – Esecuzione di modelli speciali su richiesta.

Pulegge apribili in acciaio di elevata qualità. Finitura standard: carter in acciaio zincato, carrucola in ghisa G22 UNI 668, boccola in bronzo e terminale girevole ad occhio allungato. Utilizzo: cavi di acciaio. – Temperatura di utilizzo: 0°C ÷ 70°C. Dotazioni a richiesta: terminale girevole a gancio, carrucola in acciaio zincato, cuscinetti a sfera. Conformità: UNAV 4478 / Possibilità di collaudo secondo: American Bureau of Shipping – Bureau Veritas – Det Norske Veritas Germanischer Lloyd Italy – Lloyd’s Register of Shipping – Marina Militare Italiana – RINA

Esecuzione a richiesta di carrucole in acciaio verniciato o zincato su cuscinetti a sfera da applicare su perni di grilli di sollevamento ad alta resistenza, completi di boccole con funzione di spessore autocentrante e guida-fune per impedire fuoriuscite accidentali della fune dalla sede della carrucola.

A

L

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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L’utilizzo di una puleggia di rinvio dipende dall’angolo di deflessione β. Come è noto dalla teoria delle carrucole a fune, se un carico esercita su una estremità della fune una forza di intensità P, sull’altro capo della fune l’apparecchio traente (il verricello, l’argano o il paranco) deve imprimere alla fune una forza di intensità F pari esattamente a P affinché il carico sia movimentato. Qual è la risultante delle forze R agenti sulla puleggia? Questa è funzione di β:

R = 2·F·cos(β/2) con 0°≤β≤120°

Ne risulta quindi che per β = 0° si ha R = 2·F, ossia la puleggia deve sopportare due volte la forza che l’apparecchio traente imprime alla fune. Invece per β = 90° si ha R ~ (1,4)·F, cioè la puleggia sopporta meno di una volta e mezza la forza che l’apparecchio traente imprime alla fune. Per β = 120° si ha R = F, che significa che la puleggia deve resistere solo ad una volta la forza che l’organo traente esercita sulla fune. Aumentando l’angolo di deflessione β, a parità di forza F impressa sulla fune, diminuisce quindi lo sforzo risultante R che la puleggia deve sostenere. Per questa ragione è necessario utilizzare sempre carrucole di cui si conosca con precisione il Carico di Lavoro massimo sostenibile. Verificare sempre inoltre che la puleggia sia compatibile con il diametro di fune usato!

Durante la fase di trazione, con il carico collegato alla fune e sostenuto dalla puleggia, lo sportello dotato di chiusura a mappa deve essere chiuso, con l’aggancio di sicurezza. E’ vietato eseguire manovre di trazione con lo sportello aperto! Verificare, da opportuna distanza di sicurezza, che la fune, durante la trazione, sia sempre alloggiata correttamente nella sede della carrucola. La fuoriuscita della fune dalla sede naturale della carrucola può causare gravi danni: si può anche verificare il taglio e la rottura della fune stessa!

Occorre ispezionare regolarmente le pulegge per verificarne l’efficienza. In presenza di parti piegate, usurate, corrose, deformate, con segni di tagli, incisioni, colpi e rotture è vietato l’impiego. Se si rilevano diminuzioni delle dimensioni originali degli elementi portanti (terminale ad occhio girevole, perno di rotazione della carrucola, fondo gola della carrucola) porre fuori servizio la puleggia. Tenere lontano la puleggia da agenti chimici e corrosivi. Conservare la puleggia in ambienti protetti e riparati da agenti atmosferici, privi di umidità.

Considerazioni sull’uso delle attrezzature per sollevamento Tutte le attrezzature per sollevamento descritte in questo catalogo sono destinate ad essere impiegate da personale qualificato e competente in materia di sollevamento e movimentazione di carichi. Occorre aver letto e compreso il presente manuale, tenendo presente in particolare tutte le situazioni critiche che si possono verificare durante le operazioni di movimentazione di carichi. In caso di dubbi consultare i nostri uffici. Tecnofuni declina ogni responsabilità in caso di danni riportati a persone o cose per uso improprio od errato delle attrezzature per sollevamento descritte nel presente catalogo. Attenzione: le conseguenze in caso di errori durante operazioni di movimentazione di carichi con le attrezzature per sollevamento possono essere assai gravi! Si possono verificare la perdita del carico, lo schiacciamento e la distruzione di macchinari ed oggetti circostanti, danni alle attrezzature impiegate, lesioni, ferite, schiacciamenti ed anche, nei casi estremi, la morte per gli operatori ed il personale che si trova nell’area di manovra! Prima di iniziare qualunque operazione di movimentazione dei carichi, occorre valutare tutte le situazioni di pericolo che si possono creare ed utilizzare i corretti metodi per evitarle. Non utilizzare le attrezzature per sollevamento descritte in questo catalogo per sollevare persone! Esse sono destinate solo alla movimentazione di carichi inerti! Non eccedere per alcuna ragione il Carico di Lavoro massimo consentito! Delimitare l’ara di manovra chiaramente e renderla inaccessibile a chi non è autorizzato. Non sostare sotto i carichi sospesi! Durante ogni manovra tenersi sempre a debita distanza, in condizioni di sicurezza in caso di imprevisto. Il personale deve sempre essere aggiornato sull’uso delle attrezzature, consultando i vari manuali e frequentando corsi specializzati. Utilizzare solo attrezzature di cui sia certo il Carico di Lavoro. Non effettuare alcun tipo di riparazione su di esse, soprattutto mediante saldature. Effettuare controlli e verifiche trimestrali (o più frequenti se necessario, dopo usi intensi) da parte di personale specializzato. Conservare in luoghi asciutti, a temperatura ambiente, privi di umidità, riparati dagli agenti atmosferici.

β

P

F

R

Considerare sempre la variazione di portata in funzione di β!

Vietato usare carrucole di cui non sia certa la portata (Carico di Lavoro)!

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BILANCINI, PINZE, PARANCHI, ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO

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Osservazioni generali

I disegni, le fotografie ed i dati tecnici riportati in questo catalogo non sono impegnativi ma solo indicativi. Possono essere modificati per il miglioramento dei prodotti senza preavviso alcuno. I carichi di lavoro e le portate indicate nelle tabelle si riferiscono a prodotti nuovi ed in perfetta efficienza. In caso di danneggiamenti o parti usurate e corrose, non utilizzare o diminuire adeguatamente il carico massimo sostenibile. Durante l’impiego dei prodotti descritti in questo catalogo, il personale è obbligato ad indossare adeguate protezioni, secondo le normative vigenti. Occorre valutare tutti i rischi possibili in caso di incidente imprevisto. Il personale addetto alle operazioni di movimentazione dei carichi può riportare ferite e lesioni di diverso genere alle mani e a varie parti del corpo. Si può verificare lo schiacciamento di mani, piedi, arti inferiori e superiori e varie parti del corpo. Si possono ricevere colpi, in caso di rotture improvvise, anche molto violenti a varie parti del corpo, in particolare al volto ed alla testa. La perdita del carico in caso di incidenti può provocare danni assai gravi a tutto il personale addetto alle manovre di sollevamento, ma anche alle persone ed agli animali che si trovano nelle vicinanze ed alle strutture ed ai macchinari circostanti. Nel caso in cui il carico venga perso in maniera incontrollata, anche se di piccole dimensioni e peso, può provocare tagli, lacerazioni, schiacciamenti, abrasioni, mutilazioni a tutte le persone nelle vicinanze (compreso l’operatore) ed anche la morte nei casi più estremi.

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TECNOFUNI SNC Via Pastore 3 Loc Coinova 15076 Ovada (AL) Tel 0143/81038 Fax 0143/833.139 www.tecnofuni.com E-mail: [email protected]