Cartesio Riepilogo

75
CARTESIO 1. Gli anni giovanili Da La Fléche a Breda Le uniche testimonianze (oscure e confuse) riguardo la giovinezza di Cartesio sono raccolte nell’opera Vie de Monsieur Descartes di Baillet. Qualcosa della giovinezza del filosofo viene anche raccontato nel Discorso sul metodo da lui stesso. Vengono considerati come scritti giovanili quelli anteriori al 1637. Essi documentano una ricerca ansiosa di una direzione, di uno scopo esistenziale, ma anche molte incertezze e molti sbandamenti e false partenze. Dal 1616 e per i successivi 20 anni Cartesio comincia entusiasticamente una serie di opere lasciandole, infine, incompiute o soltanto abbozzate. La prima opera che da Cartesio verrà pubblicata e stampata è il Discorso sul metodo, seguito da tre saggi scientifici. René Descartes (Renato Cartesio, latinizzato) nacque nel 1596 a La-Haye (ora La Haye Descartes o solo Descartes) da una famiglia di medici e giuristi. La sua famiglia ottenne la nobiltà di toga, ovvero venne dato loro un titolo nobiliare grazie ai servizi resi nella pubblica amministrazione. Egli nacque seigneur du Perron, titolo ereditato dalla madre. La sua salute non è ferrea. Egli non venne indirizzato agli studi filosofici, bensì a professioni più redditizie e socialmente più rispettate. Egli infatti seguì i corsi di diritto all’università di Poitiers. Precedentemente la sua formazione era avvenuta al collegio di La Flèche. Il collegio gesuita venne fondato da Enrico IV nel 1604 (Re convertito al cattolicesimo, “Parigi val bene una messa”). Nel 1762 i gesuiti vennero cacciati dalla Francia e il collegio diventò un liceo militare, come è tuttora. Anche i meno abbienti vi erano ammessi, se meritevoli, e trattati con gli stessi riguardi degli altri. Cartesio definisce il collegio come la culla del pregiudizio scolastico, di un sapere ben organizzato e regolato. Egli vi studiò per ca. 9 anni. Anche qui la datazione precisa è incerta. I primi 6 anni di corso erano indirizzati a studi umanistici (storia, letteratura, grammatica) i restanti tre erano specialistici e comprendevano lo studio della filosofia (logica, fisica, morale e metafisica) e della matematica (algebra e geometria). Cartesio decise di non continuare i suoi studi a La Flèche. Il primo incontro di Cartesio con la nuova scienza moderna avvenne tramite la lettura di un sonetto, composto da un allievo del collegio, in cui si celebra la scoperta di Galilei dei satelliti di Giove (Teorie di Galileo esposte nel Sidereus Nuncius). La formazione filosofica e scientifica di Cartesio ha seguito le linee tradizionali dell’insegnamento dei collegi gesuitici. I programmi di studio non sono noti, ma si può supporre che Cartesio avesse utilizzato i più famosi manuali di filosofia della Scolastica. Egli conosceva sicuramente i testi dei Conimbrincensi (gesuiti di Coimbra, grandi commentatori di Aristotele). Per quanto riguarda la matematica egli utilizzò sicuramente un manuale di algebra pubblicato dal più celebre matematico gesuita Christophorus Clavius. Le notazioni matematiche che egli utilizza inizialmente sono i caratteri cossici, per poi, in seguito, inventare una propria notazione, tutt’ora utilizzata.

description

Riepilogo del pensiero filosofico di Cartesio. Il manuale del riepilogo-riassunto è "Cartesio" di Gianluca Mori, Carocci.Dispensa utile per esami di storia della filosofia moderna.

Transcript of Cartesio Riepilogo

CARTESIO 1. Gli anni giovanili Da La Flche a Breda Le uniche testimonianze (oscure e confuse) riguardo la giovinezza di Cartesio sono raccolte nellopera Vie de Monsieur Descartes di Baillet.QualcosadellagiovinezzadelfilosofovieneancheraccontatonelDiscorsosulmetododa lui stesso. Vengonoconsideraticomescrittigiovaniliquellianteriorial1637.Essidocumentanouna ricercaansiosadiunadirezione,diunoscopoesistenziale,maanchemolteincertezzee moltisbandamentiefalsepartenze.Dal1616eperisuccessivi20anniCartesiocomincia entusiasticamente una serie di opere lasciandole, infine, incompiute o soltanto abbozzate.La prima opera che da Cartesio verr pubblicata e stampata il Discorso sul metodo, seguito da tre saggi scientifici.RenDescartes(RenatoCartesio,latinizzato)nacquenel1596aLa-Haye(oraLaHaye Descartes o solo Descartes) da una famiglia di medici e giuristi. La sua famiglia ottenne la nobilt di toga, ovvero venne dato loro un titolo nobiliare grazie ai servizi resi nella pubblica amministrazione. Egli nacque seigneur du Perron, titolo ereditato dalla madre.La sua salute non ferrea. Egli non venne indirizzato agli studi filosofici, bens a professioni pi redditizie e socialmente pi rispettate. Egli infatti segu i corsi di diritto alluniversit di Poitiers.Precedentemente la sua formazione era avvenuta al collegio di La Flche. IlcollegiogesuitavennefondatodaEnricoIVnel1604(Reconvertitoalcattolicesimo, Parigi val bene una messa). Nel 1762 i gesuiti vennero cacciati dalla Francia e il collegio diventunliceomilitare,cometuttora.Ancheimenoabbientivieranoammessi,se meritevoli, e trattati con gli stessi riguardi degli altri.Cartesiodefinisceilcollegiocomelaculladelpregiudizioscolastico,diunsapereben organizzato e regolato. Egli vi studi per ca. 9 anni. Anche qui la datazione precisa incerta.I primi 6 anni di corso erano indirizzati a studi umanistici (storia, letteratura, grammatica) i restantitreeranospecialisticiecomprendevanolostudiodellafilosofia(logica,fisica, morale e metafisica) e della matematica (algebra e geometria). Cartesio decise di non continuare i suoi studi a La Flche. Il primo incontro di Cartesio con lanuovascienzamodernaavvennetramitelaletturadiunsonetto,compostodaunallievo delcollegio,incuisicelebralascopertadiGalileideisatellitidiGiove(TeoriediGalileo esposte nel Sidereus Nuncius). LaformazionefilosoficaescientificadiCartesiohaseguitolelineetradizionali dellinsegnamento dei collegi gesuitici.I programmi di studio non sono noti, ma si pu supporre che Cartesio avesse utilizzato i pi famosimanualidifilosofiadellaScolastica.Egliconoscevasicuramenteitestidei Conimbrincensi(gesuitidiCoimbra,grandicommentatoridiAristotele).Perquanto riguardalamatematicaegliutilizzsicuramenteunmanualedialgebrapubblicatodalpi celebre matematico gesuita Christophorus Clavius.Lenotazionimatematichecheegliutilizzainizialmentesonoicarattericossici,perpoi,in seguito, inventare una propria notazione, tuttora utilizzata.Il primo scritto risale al 1616, anni in cui studia diritto a Poitier. Egli espone 40 tesi del tutto convenzionali.Cichemaggiormenterisaltalalungaletteradedicatoria,scrittainun latino pomposo e barocco.Cartesio sente le scienze come un mare infinito da cui sgorgano infiniti ruscelli, anche se per il momento si accontenta di esplorare solo quello della giurisprudenza.Noncancoratracciadellinteresseversolamatematicaelafilosofia,dueruscelliperil momento troppo aridi. I figli dei nobili erano solitamente indirizzati o verso la vita ecclesiastica o verso lesercito. Cartesio,acausadeirapportisemprepifreddiconilpadre,scegliediarruolarsi nellesercito di Maurizio di Nassau nel 1618. M. di N. un protestante alleato della cattolica Franciaestremamenteliberodipensieroeappassionatodimatematica.Nelfrattempo comincia la Guerra dei Trentanni, che lo accompagner per tutta la vita. Cartesio risiede a Breda presso la corte di Maurizio di Nassau.Un maestro: Isack Beeckman Descartes ha avuto un maestro di cui non vuole far sapere nulla: era un personaggio molto orgoglioso. Disse che la filosofia non la si pu apprendere da chicchessia, Platone, Aristotele o Epicuro, ma bisogna praticarla in proprio su vere ragioni. SiraccontacheCartesiopasseggiandoperBredanotunmanifestosucuieraespostoun problemamatematico.Ilproblemaerainfiammingo,alloraBeeckmancheconoscevail latinosifermaspiegarelatracciaalgiovaneCartesio.Nonsisaquantodiverocisiain questo aneddoto. Molti dettagli riportati nella biografia di Baillet sono inventati.Lunica cosa certa e importante che tra i due nasce un sodalizio fatto di affetto e reciproca stima destinato a durare per qualche mese. Verr interrotto per un decennio e ripreso senza troppa convinzione nei primi anni trenta.IsackBeeckam(1588-1637)erapocopianzianodiCartesio.Provenivadauncontesto socialediverso:nonerariccodifamigliaedovevalavorarecomeproduttoredicandelee impiantiidrauliciperlebirrerie.Autodidattainmatematicaefisica,ottennelalicenzain medicinaeinsegnlatinoconservandolinteresseperledisciplinescientifiche.Non pubblicmainullainvita.SoltantoilsecoloscorsostatorinvenutoilJournal,utileper ricostruire i primi passi di Cartesio filosofo e scienziato.SualcunetematichenecessarioritenereBeeckmanlispiratorediCartesio:peres.:il meccanicismo,ilprincipiodellacontinuazionedelmovimento,ilcopernicanesimo,lidea cheDioabbiacreatoilMondosecondoparametriquantitativiechelamatematicasiala chiave per la comprensione della natura. La lista comunque potrebbe anche essere pi lunga.Nonostante tutto il meccanicismo di cartesio sar pi raffinato e solido nei suoi fondamenti filosofici rispetto a quello di Beeckman, in un certo senso ancora molto legato allatomismo antico.InoltreCartesiointenderanchediversamenteilrapportomatematicaestudiodella natura.Linfluenzainnegabile:promotoredeimieistudiemioprimomaestro,disse Cartesio, il solo che vinse la sua innata pigrizia.1618: pubblicazione della prima opera di Cartesio Compendium musicae: un breve trattato di teoria musicale. Lo don a Beeckman che ne era anche stato lispiratore principale. un primoapprocciocaratteristicodiDescartes:lapplicazionedellamatematicaallarealt fisica.UnideagiricorrenteinBeeckman.Gidaipitagoricilamusicaeralunicoluogo privilegiato da una tale unione.Cartesio non utilizza la musica per comprendere le strutture matematiche, ma la matematica percomprenderelamusica,inparticolareperchiarirelafunzionechetradizionalmentele veniva attribuita: provocare piacere nellascoltatore.Lunico studioso che Cartesio cita nel Compendium Gioseffo Zarlino (Veneto). Egli aveva tentatodimatematizzarelamusica,senzaesitarenelpoggiarelesueanalisisuun platonismo cristiano matematizzante.Cartesio ritiene la musica: 1. fondata su proporzioni di tipo matematico (sia per il tempo che per laltezza del suono); 2.associazionedimusicaepsicologia(originalitdelCompendium)epreludeallefuture riflessioni sul rapporto tra corpo e mente.3. le consonanze di due note fondate su progressioni aritmetiche sono pi gradevoli di quelle fondate su progressioni geometriche.Il Conpendium costituisce anche una breve analisi dellarte compositiva che Cartesio riduce adalcuneregolegenerali.IltrattatosichiudeconunadedicaaBeeckmanacuiDescartes chiede di conservarlo nel suo archivio, senza mostrarlo ad altri. Sempre su consiglio di Beeckman Cartesio si occupa della caduta dei gravi. Egli analizza il fenomeno solamente attraverso nozioni matematiche omettendo nozioni fisiche, misurazioni edatiempiricamenteverificabili.Inquestocasoleconclusionidicartesiosonoerrate.Di queste analisi interessante notare come Descartes abbia iniziato ad abbozzare alcune teorie chesuccessivamenteriprenderinmanierapiesaustiva:unembrionedelprincipiodi inerziaedellacontinuazionedeldelmovimento(adottatonellastessaformulazionedi Beeckman, momentaneamente).Beeckman si oppone alla teoria aristotelica classica (una forza esterna deve essere applicata alcorpostesso)eallateoriamedievaledellimpetus(unaforzainternaalcorpomosso) affermandocheicorpipermuoversiuniformementenonhannobisognodinessunaforza: essicontinuerannoilloromotofintantochequalcosanonglisioppone.Dardiverse formulazioni riguardo ai movimenti accelerati e alla caduta dei gravi, informandosi tramite le opere di Gilbert e Keplero.Trail1618-1619Cartesioforniscealcuneformulazionidellacadutadeigravi:icorpi vengonoattrattidaunaforzaattrattivaversoilbassoeconstante,chesommandosiistante peristantedeterminalaccelerazionedelmovimentodicaduta.Durantelacadutailcorpo mantienelaquantitdimovimentocheavevanellistanteprecedente,acuisisommanole quantitdimovimentodegliistantisuccessivi.(Principiodellacontinuazionedel movimento).Siispirquialladottrinascolastica:questateoriateologicadiCartesiosar destinata a durare.Unaltra concezione cartesiana particolare quella del tempi che viene visto come composto di instanti indipendenti gli uni dagli altri. Nel corso degli anni Cartesio arriver a dare una giustificazione teologica del principio di inerzia.GlispuntidelleriflessionigiovanilidiDescartessonoindubbiamentedaricercarsiin Beeckman.Cartesio si infuria con Beekman nel momento in cui egli si defin il suo maestro e ispiratore del Compendium. In una lettera, colma di insulti e acrimonia, si rompe il sodalizio tra i due. Ci sar una pacificazione gelida anche Descartes presenter una lettera in tono arrogante incuisosterrdiavertrovatounadimostrazioneveraepropriariguardoalladiffusione istantaneadellaluce.Beeckmancheritenevachelaluceavesseunasuapropriavelocit elevatissimi, si sent accusato di ogni specie di sofisma e falso ragionamento.QuestocomportamentounacostanteinDescartes:nemoanteme(Primadime, nessuno).QuandoBeeckmanmorirCartesiodisse,perconsolareunamicocomune,disse solo che non ci dobbiamo preoccupare se siamo chiamati qualche anno prima o dopo.Viaggi, sogni e progetti Gli appunti di Descartes sono andati completamente perduti. Solo una trascrizione di Baillet ci pervenuta. Unulteriore trascrizione parziale effettuata da Leibniz, venne perduta sotto il titolo Cogitationes privatae.SifantasticmoltosuCartesio,ritenendoloperesempiounaffiliatodeiRosacroce:setta esotericadicuisivociferavaparecchioallepoca.Dicertosisachecartesiosiinteressa molte cose, quindi non da escludere che fece delle ricerche anche riguardo ai Rosacroce e adalcunedottrineoccultistiche(scienzecuriosecitateneldiscorsosulmetodo)eai cosiddettimiracoli.StetteanchevicinoaitemidellamagianaturalediGiambattistaDella Porta.Tutti questi interessi confusi testimoniano sia lampiezza degli interessi dello scienziato sia lincapacit momentanea di incanalarli in ununica direzione.Cartesiotemeilconfrontoconilmondoesterno,vuoleprimasaperelareazionedeglialtri per poi potersi esporre liberamente. Talvolta confessa di voler pubblicare anonimamente per vedere leffetto che far. Vivr una vita in solitudine.Nel1619Descartesvivrunperiododiinstabilitchedurerperquasidiecianni.Cosla scelta di cosa fare ricade nuovamente sulle armi.NellostessoannoCartesiocercariparodalrigidoinvernoeprobabilmentesistabiliscenel ducato di Neuburg. In questo luogo della Baviera avr i 3 famosi sogni. Tutto ci che sappiamo di questi sogni ci stato tramandato da Baillet: oltre alla descrizione dei sogni, vengono anche riportate le interpretazioni date ad essi dallo stesso Cartesio.SinarracheCartesiodifronteadundizionariopensallunitdellescienzeedifronteal versodi un poeta latinocompreselintima connessione tra filosofia e saggezza: quod vitae sectabor iter? Quale strada prender nella vita? Lunitdariscopriredelsaperesarilfiloconduttoredituttoilpensierocartesiano.Per interpretare i sogni di Descartes vennero interpellati svariati psicologi e psicoanalisti, tra cui ancheSigmundFreud.Leconclusioninonlasciarononulladicerto,anziirisultatifurono estremamente variopinti.Secondo alcuni lettori in questo periodo della vita dellautore egli non ancora cartesiano. Ci si interrogati spesso riguardo allinvenzione mirabile o scienza mirabile: per molti lascopertadelmetodo,peraltrilageometriaanalitica,peraltriancoraunascoperta scientificanonancoraidentificataoppureunteoremamatematicaparticolarmente importante.Per Descartes linverno una specie di luogo simbolico per le sue riflessioni principali: 1619: la scoperta della scienza mirabile 1637: la scoperta del metodo 1640: tutta la sua metafisica (Meditazioni) Cartesio detesta il calore delle citt meridionali e per uno scherzo del destina morir proprio nella fredda Stoccolma.I sogni di Cartesio vanno interpretati come la definitiva scelta di vita di Cartesio: improntata sullinizio di un lungo itinerario filosofico che lo porter lontano.DopolinvernoCartesiosirecaaUlmdoveconoscerilmatematicoJohannFaulhaber: Descartespromette,entrolapasquasuccessiva,dipubblicareuntrattatorivoluzionario. ProbabilmentesitrattavadelThesaurusmathematicus(titolorinvenutotraisuoiappunti) opera che tra laltro non vedr mai la luce, n a Pasqua, n mai. Il progetto di tale opera er estremamente ambizioso e lo si capisce gi dal sottotitolo che Cartesio vi pose: Eglivolevatrovareunamatematicauniversale(mathesisuniversalis)intesacomescienza generaledellequantit.Moltialtristudiosicinquecenteschivolleroritrovareunascienza capacedirisolverequalsiasiproblemamatematico.Cartesioseguequestastradaelosi capisce dalle parole utilizzate in una lettera a Beeckman.Il primo passo per Cartesio quello di unificare aritmetica e geometria. Questa unificazione deve avvenire tramite unalgebra capace di dominare quantit discrete come numeri reali e quantitcontinuecomeglientigeometrici.Quiabbozzatoilprogettodiquellachein futurosarlasuageometriaanalitica:volevastabilireunostrettoparallelismotra aritmeticaegeometria,distinguendotuttiipossibiliproblemiinclassidiversetraloroe reciprocamente corrispondenti.SicomunqueancoralontanidasaggioGeometriapubblicatoconilDiscorsosulmetodo del1637.Questosolounprimoabbozzoditentativodiridurrelequestionimatematiche allinterno di un piano bidimensionale.Lerelazionitralescienzeelalorounitloggettoprincipaledellopera,anchessa incompiuta,Studiumbonaementis.ConsisteinunasortadiabbozzodelDiscorsosul metodo.Sicominciaatrattaredellascienzauniversaleedialtritemipistrettamente filosofici.Comunqueancoraquestitemisonoindefiniti.Nulladiprecisostatoancora detto.Questo periodo della giovent di Cartesio un periodo soprattutto di viaggi: Italia (Venezia, Roma, Toscana senza incontrare Galileo). Parigi dove risieder con una certa continuit e dove conoscer Marin Mersenne, stimolatore e amico di Descartes.Allo stesso tempo questo per Descartes un periodo di grandi incertezze.2. Dalle Regole al Mondo Lunit della scienza 1628 - 1633 cerca seriamente di dare ordine compiuto ai suoi pensieri sparsi nei vari ambiti del sapere> matematica, fisica, metafisica e teoria della conoscenza.I reperti di questi anni sono molto pi rilevanti rispetto ai frammenti giovanili.Il primo scritto degno di nota Regulae ad directionem ingenii(=regole per la guida dellintelligenza). Venne pubblicata postuma e tratta della questione della possibilit diunaconoscenzacertaedelmetodoperacquisirla:temafondantedituttala filosofia cartesiana. Vi sono anche riflessioni ricadenti in altri ambiti tematici. NonsicertiriguardoalladatadistesuradelleRegole,sipossonofaresolamente dellecongetturedelimitandolarcoditempoincuiragionevolmenteCartesio avrebbe potuto comporla: non dopo il 1629 ma non prima del 1625. Momento della sua vita in cui si stabil fisso, dopo una serie di peregrinazioni, a Parigi.Di questopera nemmeno il titolo conosciuto con certezza. Il progetto, comunque, prevedeva tre parti composte da 12 regole ciascuna: il testo ne contiene soltanto 21, e delle ultime 3 abbiamo solo i titoli. Nella XII regola Cartesio chiarisce la tripartizione dellopera: 1. precetti metodologici generali e proposizioni semplici e chiare di per s; 2. questioni che si in grado di comprendere con chiarezza ma di cui mancano ancora le soluzioni (le equazioni matematiche ad una o pi incognite); 3. questioni non comprese perfettamente (quelle che includono dati empirici). Landamento dello scritto non lineare, uniforme e sistematico, bens presenta parti complesseeoscure.Vipossibiletrovareoscillazionievaghezzaterminologiche importanti:-cose, nature, enti, idee non sono definite con chiarezza. LeRegolesiapronoconunaffermazionedicapitaleimportanzaperlascienza moderna e per la filosofia cartesiana: La scienza una sola e non la si pu ricercare percorrendo anche diverse vie. Bisogna innanzi tutto dedicarsi allo studio della retta mente o il buon senso (traduzioni di bona mens). La mente infatti la fonte di ogni conoscenza: come il sole che illumina le cose pi varie restando sempre lo stesso. (Questa strada porter alla rivoluzione copernicana di Kant). CicheinizialmenteDescartessiprefiggedieffettuareunadisaminadelle possibilit conoscitive della mente umana, cercando di comprendere i limiti e quale strada sia quella giusta, ovvero trovare il metodo, per giungere alla verit. Tema che sar riecheggiato da Locke e Kant.La mente umana capace di cogliere il vero purch usata rettamente: necessario respingereleconoscenzesolamenteprobabilieabbracciareleconoscenze perfettamentenote.Cartesio,perraggiungeregliscopichesieraprefissato,part dallamatematica.PerCartesioquestononimplicachegliuominidebbano solamente limitarsi allo studio della aritmetica e della geometria, bens che debbano focalizzarsisuqueglioggettichepossanoavereparicertezzaaquelladelle dimostrazioni aritmetiche e geometriche.La matematica eretta a criterio della conoscenza umana certa e a una svalutazione delle conoscenze di tipo storico-umanistico: costante nel pensiero di Descartes.Infattiilmetodocartesianosifondasulleproceduredeimatematici:dalla conoscenzaintuitivadialcunientifondamentaliedialcuniassiomivalidi universalmentesipassa,attraversocateneargomentatechemantengonointattele proposizioni iniziali, a dimostrare teoremi dotati della massima certezza.Cartesiocomunquesiaccorgechelamatematicanonesaurisceilcampodella scienzaumanacerta:egliabbandonailprogettodellamatematicauniversale(pur presente in qualche pagina delle Regole), concentrandosi su un metodo che abbia la stessa certezza della matematica ma che possa abbracciare ogni conoscenza.Lamatematicauniversaleilprimopassoversolescienzeperchdefiniscein generale i rapporti quantitativi tra grandezze di qualsiasi tipo (numeri, figure, astri e suoni) ma in ci trova anche il suo limite, perch gli oggetti della scienza non sono enti solamente quantificabili.Dunque,perDescartes,bisognainiziaredallamatematicaperpoiprocedere, trattando con zelo, anche le scienze un poco pi elevate.Ilmetododevepartiredallamatematicaperpoiabbracciaretuttalaconoscenza umana a partire dalla sua fonte pi importante: lintelletto pensante.Il segreto del metodo Il segreto del metodo sta nellordine: riflessione centrale della filosofia cartesiana. Lordine,perDescartes,uncriterioepistemologicouniversalecheabbraccianon soltantolegrandezzematematiche,maanchetuttelecoseacuilamenteumana pu rivolgersi, compresa s stessa e Dio.Infatti una volta trovato lordine, la verit si mostrer da s stessa.Ordine significa dunque partire dalle conoscenze pi facili e basilari, per elevarsi a quellepicomplesseedifficili,chedipendonodalleprime.Inquestomodoil sapere appare organizzato in catene di proposizioni tra loro concatenate, arrivando cosadottenereunastrutturaalternativarispettoallatradizionaleclassificazione delle categorie aristoteliche.In questo senso bisogna sempre cercare un primum, una conoscenza vera di per s, da cui le altre dipendono.NelCartesiodelleRegolelordineilprincipiofondantedelmetodoedacuiil metodostessotraeorigine.Cartesiogiafferma:nientesipuconoscereprima dellintelletto,dalmomentochedaquestodipendelaconoscenzadituttelealtre cose,enonviceversa.GiquisipunotarelattrazionediCartesioperi ragionamenti circolari: 1./4. Studiare la mente umanada cui tutte le conoscenze dipendono2. Metodo per guidare la mente3. Partire da ci che semplice e non dipende da altroQuestiragionamenticircolaridiCartesio,mostranolesistenzadiuncerto dinamismo allinterno del suo pensiero. Dopoaverpostopreliminarmenteeprovvisoriamenteunpostulatoiniziale, Descartes, lo fonda via via allinterno del processo argomentativo. Per dimostrare che il metodo come una di quelle arti che si costruiscono da sole i propristrumenti,presentalesempiodelfabbro.Egliprimadilavorareimetalli dovr preoccuparsi di forgiare gli strumenti del mestiere necessari. Analogamente il metodo dovr mettere a punto le regole, partendo da qualche precetto informe, che deveessereaffinato,provatoe,soltantodopochesiastatofondato,applicatoagli altri oggetti del conoscere.Lafortunadelmetodocheisemidicuiessoconstasonoinnati,dunque dovremmopreoccuparcidiriportarlisolamenteallaluce,rendendolamente consapevole. La conoscenza umana, che, per Cartesio, va studiata prima di tutto il resto, divisa indueambiti:conoscenzadelsoggettopensanteeconoscenzadeivarioggetti pensabili.Allinternodelsoggettonecessariodistinguere,secondouna tripartizione,lefacoltconoscitivesuperiorieinferiori.Lafacoltconoscitiva superiorerappresentatadallintelletto,mentrelefa.inferiorisonorappresentate dallimmaginazioneelasensibilit.Questasuddivisioneresterpregnantein Cartesio, anche se in alcune parti aggiunger una quarta facolt: la memoria. Nel Cartesio delle Regole il confine tra mente e corpo non stato ancora marcato: sicomprendesolamentecheilpensierocomeunaforzaconoscitiva(vis cognoscendi)chesiesprimeinvarimodi:allintelletto,puramentespirituale,o ancheallefacoltinferiori,chesonodaconsiderarsicorporeeinquantocollegate con lapparato sensoriale e con la fantasia.Laconoscenzaintellettualeilluogodellaveritedellacertezza,chesono indipendentiinquantotalidaogniesperienzaesterna.Lintellettolavora direttamenteattraversolintuizione(intuitus)ciolaconoscenzadirettadiogni verit incontrovertibile.Cartesiosiriallacciaalladefinizionediintuizionechevennedatainperiodo scolastico. Gi per san Tommaso lintuizione si differenzia dalla deduzione:intuizione:quandosiconoscequalcosaimmediatamenteeconlacertezza,taleda escludere ogni dubbio. deduzione:quandositrattadiconoscenzediscorsive(sillogismo),incuisiabbia una successione di pensieri. Cartesio,per,alcontrariodiTommaso,limitalintuizionealsolointelletto. Lintuizione per gli scolastici poteva anche aversi nella sensibilit. Lo scopo principale del metodo non quello di insegnare ad avere intuizioni, bens di liberare la mente da pregiudizi e ostacoli, per far s che la mente contempli senza sforzo le verit delle cose.NelleRegoleDescartesconsideraintuizionelacertezzaimmediatacheognunoha di esistere e pensare (prima avvisaglia del futuro cogito ergo sum) e che il triangolo delimitatodatrelati:quisihalaprimaequiparazione,dalpuntodivista epistemologico,traveritmatematiche(assuntecomemodelloconoscitivo)ele veritdiunaclassediversa,nonancorabendefinite.Leintuizionicartesianenon sono, dunque, soltanto intuizioni singole, ma possono consistere anche in inferenze, purchsitrattidiinferenzechesipossonocogliereconunsoloattodellamente, come per esempio, lequivalenza: 2+2 oppure 3+1. Cartesiocomunqueammettechecerteconoscenzepossonoessere,asecondadei casi,intuizioniodeduzioni:quandotraggounaconclusionedaunprincipio evidentediperspossofarlosiaintuitivamente(conunsoloattodipensiero) oppurededuttivamente(attraversounasuccessionediattidipensiero).Cosogni deduzionediventariconducibileaunintuizione.Inconclusionenecessario effettuarelenumerazioneovverorivolgereunosguardocomplessivosuivari passaggidellargomentazione,riducendoli,difatto,adunosolo,erendendo minimo, se non nullo, lapporto della memoria.Per lottenimento della conoscenza Cartesio esclude il sillogismo, allineandosi cos allarivoluzionescientificaincorsoinqueglianni.Descartesritienecheil sillogismosiasteriledalpuntodivistaconoscitivo,inquantoessosireggesu premesse generali, di cui nessuno si preoccupato di vagliarne la veridicit.Ilsillogismoappartienepiuttostoallaretorica:allartedipersuadereenoncentra nulla con la scienza, che ha come scopo larricchimento del patrimonio conoscitivo umano.Cartesiosipreoccuper,allora,disaperequalesiailpossibilecontenutodiverit delle intuizioni. Nature semplici innanzituttodoverosochiarirechenonsiintuisconoveritcomplessemacose note di per s, semplicissime.Linterosapereumanopoggiasuunnumerolimitatoditalinature,dallacui composizione ordinata nasce ogni conoscenza certa. Di nature semplici ne aveva gi parlato Bacone nel Novum Organon.Cartesio,talvoltasembraavvicinarsiaBacone,affermandochelenaturesemplici sianocosechecompongonoglioggettiechedevonoessereraccoltecon lesperienza. Altrevoltechiarisceilconcettoaffermandocheessecostituisconoil modo con cui noi conosciamo gli oggetti.Ilconcettodinaturasemplicehaunavalenzapuramenteconoscitiva:concernele cose in quanto sono percepite dallintelletto e non le cose in quanto tali. Alle nature semplici appartengono: 1. la figura 2. il movimento 3. il pensiero 4. la causa 5. il limite 6. privazioni di realt: il nulla. Talinaturesemplicinonsonoulteriormentescomponibili,sebbenenellarealtsia impossibiledistinguerledallecoseincuirisiedono:uncorpouncorpo,nonun misto di estensione e figura.Le nature semplici costituiscono il bagaglio conoscitivo proprio della mente umana, che lintuizione coglie da s con la massima spontaneit.GlielementibasilaridellasoluzionediCartesio(tentativodispiegazionedella corrispondenzatralanostraconoscenzaelecosestesse)perquantoriguarda loggetto della conoscenza, riduzione dei corpi a parti di materia geometricamente determinabili,e,perquantoriguardailsoggetto,ilricorsoaglistrumentidella mathesisuniversalis(ordineemisura)comeprincipiinterpretativideidati sensoriali.InquestoperiodoCartesioriconduceilprocessopercettivounazione meccanicadelloggettosugliorganisensorialidelsoggetto:similitudinediorigine aristotelica. (Come ragiona un Aristotelico: pag. 56, libro E. Scribano) Inquestiannidiriflessionesiiniziaancheadintravedereunconcettochesar fondamentaleinCartesio:ladissomiglianzatraglistaticognitivimentaliegli oggetti esterni da essi rappresentati. LaposizionediDescartesriguardoalproblemadellaconoscenzadeicorpinonlo rende un personaggio atipico per il suo tempo, bens lo riporta al contesto culturale diqueglianni:letdelmeccanicismo,incuisiimponechelamatematicasiala chiavediletturadellinteromondomateriale.(Tesidiorigineplatonica,ma soprattutto non lontana dai fautori della rivoluzione scientifica seicentesca: Keplero eGalilei).KeplerovennesicuramentelettodaCartesio,esipotrebbecredereche, grazieadelleconcordanzetraledueopere,perilsuoMondo,Descartes,abbia preso come riferimento il Saggiatore.AppuntonellostessoSaggiatore,Galileicidicedeicaratterimatematiciincuiil grandissimo mondo della natura scritto: triangoli, cerchi, quadrati. Keplero invece teorizzilcaratteredivinodellageometria,affermandocheDiocihamessonelle nostre menti per farci conoscere il mondo. Cartesio ritene che la mente umana possa conoscere i nessi matematici della realt, contemplandoliconlaiutodallaimmaginazioneeinterpretandograzieadessi lesperienza.Le nature semplici di Cartesio non sono essenze, nel senso classico, in quanto non fornisconoladefinizionediunacosamasonopiuttostodeglielementicostitutivi, dal punto di vista della conoscenza umana, delle essenze delle cose.Descartes suddivide le nature semplici in tre gruppi diversi: 1. nature semplici materiali (estensione, figura, movimento); 2.naturesempliciintellettuali(statimentalidellacognizione,dellavolizione,del dubbio); 3.naturesemplicicomuni(riferitesiaacosematerialicheacoseintellettuali) suddivise a loro volta in: 3a.naturesempliciriferiteaimodidiesistenzadellecose (esistenza, durata, nulla); 3b.naturesemplicichegovernanolerelazionitraaltrenature semplici(assiomigeneralieindimostrabili:dettinozionicomuni). Peresempioduecoseidenticheadunaterza,sonoidentichetra loro.IltestodelleRegolesifermaprimadelprevisto,avendoappenaesaminatola questionedellecosecompreseperfettamente,percuiCartesiosipreoccupa solamente di applicare modelli di tipo logico-matematico. Descartesutilizzsempreunasuapersonalenotazionealgebrica:esprimevale potenzecondeinumeriinesponenteelegrandezzenoteconleprimelettere minuscole dellalfabeto. Non tratt nemmeno molto il tema delle nature semplici intellettuali. Nelle Regole nonvimoltoriguardoaDiosenonlasserzioneche,dalfattocheioesisto,si giunge a dimostrare anche lesistenza divina. Non viene comunque spiegato in che modo.InaltrepartirisultainvececheDiononpossaessereoggettodelmetodo dunque Descartes: Filosofare o no su Dio? (Indecisione speculativa che si risolver presto). Cartesioavrebbevolutodareunfondamentoallafisicaeallesueleggi.Questa potrebbeessereconsiderataunamotivazioneplausibilechespiegherebbe linterruzionedellastesuradelleregole.Leleggidellafisica,infatti,nonpossono essereinterpretateinterminidinaturesempliciconosciuteperintuizionedirette, anzihannobisognodiunfondamentoesterno(teologico)cheasuavoltapotr essere conquistato con la costruzione di una nuova metafisica.Descartesutilizzerspessoneisuoiscrittiunalungaseriedimetaforeedilizie.In questoperiodo,segnatodallinterruzionedellastesuradelleRegole,impossibile non notare una vera e propria crisi filosofica per Cartesio stesso.1628:CartesiosistabiliscenellatolleranteOlanda. AspingerloneiPaesiBassi forseilclimarigido,cheegliritienepisalubre,maanchequellalibertdi movimentoediricercachesololeProvinceuniteolandesi,allepoca,potevano garantire.La creazione delle verit eterne Cartesio rivela a Mersenne che la materia che ha studiato di pi la metafisica che gli ha permesso di trovare i fondamenti della sua fisica.Inizierlacomposizionediunbrevetrattato,cheandatoperduto,incuivoleva dimostrareleveritmetafisiche,einparticolarelesistenzadiDioelimmortalit dellanimaperfartaceregliatei.Cartesiopretendevadidimostrarelesistenzadi dio in maniera pi evidente delle dimostrazioni geometriche.QuiviunevidenterotturaconleintenzionichesieraprepostonelleRegole: precedentemente aveva individuato nella geometriae nella matematica il culmine e anziilcriteriostessodellevidenzaedellaverit.Lemotivazioniconcettualisono comunque oscure.In tre missive per Mersenne Cartesio si focalizza sulla questione del potere di Dio sullecosiddetteveriteterne,einparticolare,perilmomento,sulleverit matematiche.Concludecheleveriteternesonoeterneinmodoimproprio,in quanto, realmente, dipendono da Dio.LoriginalitdiCartesioquiassoluta:fuilprimoeultimonellastoriadella filosofia(apartequalchesuccessorefedelissimo)ateorizzarechefuDioavolere che 2+2=4 e che la somma interna degli angoli di un triangolo equivale a 180. Descartes arriv alla conclusione che lesistenza di Dio, infatti, la prima e la pi eternaditutteleveritchevipossanoessere,elasoladacuituttedipendano.Il rischio sarebbe stato, altrimenti, di cadere nellateismo: negare lonnipotenza di Dio equivarrebbe a negare la sua esistenza. Cartesio qui punta il dito contro un gesuita, esponente della Scolastica 5-6centesca, FranciscoSurez,ilquale,nellasuaoperaDisputationesmethaphysicae,teorizz lindipendenza delle verit da Dio. Cartesio, non daccordo a questa teoria, equipra difattoleveritadellecreature,assoggettandolecompletamentealpoteredivino. Dio,secondoDescartes,disponeleveriteternecinlostessogeneredicausalit con cui ha creato tutto il resto. Perilfilosofo,leveriteternesonoqualchecosa,dunqueegliattribuspessore ontologico alle verit eterne.NonsolamenteleveriteternedipendonodallaliberadisposizionediDio,male stesse essenze.1629-1630:Cartesioiniziaseriamenteadedicarsiallostudiodellanuovafisica (meccanica). Appuntolateoriametafisicadellacreazionedelleveriteternenasce in stretto rapporto con la fisica.La fisica cartesiana si fonda sulla certezza che la realt ha una struttura meccanica interpretabile in termini matematici, e in quanto tale accessibile allintelletto.Leveriteternedellamatematicasonosnozioniinnatenellenostrementi (mentibusnostrisingenitae)malosonononsolopercheternediperse indipendentidaDio,bensperchdiohavolutocos.(VolereeintendereinDio sono la stessa cosa) Allastrutturacombinatoriadellenaturesemplicisisostituisceunaconcezione piramidaledelsapere,chevedealsuoverticelesistenzadiDio,primaverit,da cuituttelealtredipendono.Lesistenzapievidentedelleveritmatematiche, perch queste dipendono ontologicamente e logicamente da quella, e non viceversa.InquestosihailsuperamentodelmatematismodelleRegoleedellateoriadelle nature semplici, vere di per s e non bisognose di alcun fondamento, e una coerente radicalizzazionedelprogrammariduzionisticopresenteinquellopera,basatosul segreto dellordine.Laricercadelfondamentoultimodellaconoscenzaumanametteindiscussioneil primatodellenaturesemplici,ponendolorigineprimadiogniverit nellonnipotenza di Dio.Lafisicacartesianaavrebbedovutoesserebasatasullordineesullamisura,cio sullamathesisuniversalisdelleRegole.Descarteshacomunquescopertoil caratterecreazionisticodellamathesisedunquerischiadinonesserepi universalis,ovverolafontediogniconoscenza,inquantodipendeessastessada qualcosa di superiore. AquestopuntoCartesio,didovrdedicareallaricercadiquellacertezza,che erroneamenteavevaritrovatonellamatematica.Lefondamentapisolidesi troveranno, appunto, negli attributi di Dio. Le leggi della natura e la favola del mondo 1629: Cartesio scrive a Mersenne di essere deciso a spiegare tutti i fenomeni della natura, che vale a dire tutta la fisica. Egli occuper i successivi 4 anni a scrivere un trattato che prender il nome di Mondo, il cui sottotitolo Trattato della luce.InDescarteslaluceoccupaunaposizioneprivilegiata,comeintuttalanuova scienza. Negli anni successivi dir che tutta la fisica dipende dalla semplice analisi della luce in termini di materia e movimento. Far seguire anche unampia trattazione sul corpo umano: LUomo.NonostantelebuoneintenzioniancheIlMondorester,comemolteopere, incompiuto. IlMondosiapreconunaquestionediteoriadellaconoscenzaenonconuno scenarioscientifico.Inquestaparteinizialeemergelinversionetrasoggettoe oggettodellaconoscenzaperoratanelleRegole:perconoscereilmondooccorre esaminare preliminarmente luomo e le sue facolt conoscitive. La distinzione tra le caratteristiche qualitative dei corpi (odori, sapori, sensazioni e colori) e le caratteristiche quantitative e misurabili (figura, dimensione, movimento, posizione reciproca) occupano un dogma essenziale di ogni meccanicismo. Cartesio, come gli altri interpreti della rivoluzione scientifica, adottarono tali teorie per opporsi alla dottrina scolastica delle specie. (E. Scribano, pag 56) NelMondoCartesioaffermachelenostrepercezionisonodiversedaglieventi fisicichelecausano.[Egliutilizzailtermineideaperindicareunapercezione qualunque.] Comunqueloscartotraconoscenzaumanaeilmondoesterno,sarchiaramente spiegato allinterno delle Meditazioni Metafisiche. PeroraDescartessipreoccupatodiaffinarelasuateoriadellesensazioni:esse sonodeisegnistabilitidaunanonmeglioidentificatanaturaecostantemente collegatiacertimovimenticorporei,allostessomodoincuileparolesono collegateadeglioggettisenzaaverenienteincomuneconessi.GidalloperaIl Mondo si comprende come per che cosa siano, di per s, i corpi. Descartes chiaro a riguardo: i corpi sono privi di propriet non quantificabili; non si danno in essi n qualit reali (caldo, freddo, umidit e secchezza) n forme sostanziali suscettibili di organizzare la materia bruta.Per Cartesio, appunto, la materia si identifica di fatto con lestensione spaziale, che lunica caratteristica inseparabile dalla materia. (Si pu pensare ad un corpo senza colore od odore, ma non ad un corpo senza estensione) Lestensionesiormaiinsediatanellessenzadeicorpienonpisoltantouna natura semplice che, unita ad altre, ci permette di conoscerli. Lequivalenzatramateriaedestensioneunapietremiliarenellafisicaenella metafisica cartesiane e porta con s delle inevitabili conseguenze: 1.lamateriaindefinitamentedivisibileenoncisonoatomi(ogni particella, seppur minima, scindibile in particelle pi piccole); 2.innaturanonvisonospazivuotiequellichecisembranotalisono composti della stessa materia degli altri, solamente in maniera pi rarefatta. Lassenza di vuoto permette a Descartes di spiegare la possibilit della trasmissione dellaluceedidefinirla:essaunacomunicazioneistantaneadimovimentotra corpitraloroanchelontanissimi,comelestelleegliocchidegliuominichele guardano, attraverso lintermediario della materia cosmica. (per es.: la percussione diunestremitdiunbastonetrasmetteilmovimentoistantaneamenteallaltra estremit). Le differenze tra le varie parti di materia, si possono spiegare solamente tramite il movimento: un corpo solido tale a causa dellaggregato di particelle dotate dello stessomovimentocomune,mainquieterelativeleunerispettoallealtre.I4 elementi della fisica scolastica (acqua, aria, terra e fuoco), non sono altro che nomi diversi per le varie configurazioni della stessa identica materia.Secondolafisicacartesianapossibileritrovareovunquenelcosmolamateria sottile (o primo elemento): 1. composto di particelle minuscole 2. caratterizzate dal movimento vorticoso 3. capaci di riempire ogni interstizio tra le parti degli altri corpi 4. portare il movimento in ogni luogo della natura. Anche la materia-estensione viene concepita come dipendente da Dio. ComegiallepocadelsodalizioconBeeckman,stavoltapiesplicitamente, Descartesmutuadallateologiascolasticailprincipiodellacreazionecontinua:ad ogniistanteDioricreailMondoche,nonhalaforzadipersisterenellesseree perci abbisogna continuamente del sostegno creativo divino.Inoltre Dio continua a conservare la materia nella stessa maniera in qui lha creata: questariflessioneportaCartesioadenunciare,nelMondo,treregoleoleggi generali: 1.Persistenzadeglistatidimovimentoequiete:uncorpoinmovimento continuer a muoversi uniformemente finch non incontrer impedimenti; 2. Conservazione della quantit di movimento: ogni corpo che urta un altro corpo comunica a questultimo una quantit di movimento identica a quella cheessostessoperde;laquantitdimovimentopresentenelluniverso, dunque, costante.3.Rettilinearittendenzialedelmovimento:icorpihannouninclinazione naturale al movimento rettilineo. La prima regola, unita alla terza, determinano quella che in seguito sar la legge di inerziadiNewton.Lasecondacheponeunprincipioconservativo,sarmeglio precisata dalla newtoniana legge di azione e reazione. La differenza tra gli studi di NewtoneDescartesquellacheCartesiotentdicostruireunafisicadeduttiva,i cuifondamentisianoteologicamentegarantitieincuisipossagiungereauna conoscenza integralmente dimostrativa. Dal punto di vista della creazione delluniverso, Cartesio pi moderno rispetto aNewton,inquantoperquestultimoluniversoilteatrodellacreazionediDio, mentreperDescartesluniversoilrisultatodelleleggidellanatura,senzachevi sia particolare bisogno dellintervento divino, oltre al semplice impulso creativo, n al momento della creazione n dopo. Letreleggi,espostenelMondo,servonoancheperdarcontodellorigine delluniverso e in particolare del sistema solare. A questo punto dellopera, il lettore sitrovacatapultatoinunafavola,cheCartesiocominciaanarrareapartiredal capitolo 6 dellopera.Descartescollocalanarrazioneneglispaziimmaginari(nonparladelmondovero di cui si parla nelle Sacre Scritture), ma il lettore arriver a comprendere che i due mondi, quello fiabesco e quello reale, coincidono. La favola non serve ad indicare uncarattereipoteticodellafisicacartesianamaunefficacestrategiaretorica,tutta trasparente e consapevole.SecondoCartesioDiohacreatolamateria,senzadarlealcunadeterminazione particolare: Inizialmenteregnavauncaosprimordialeincuisisupponecheleparticelledi materia fossero disomogenee. Poich nemmeno durante la creazione sono ammessi vuoti, ogni particella si scontra con le altre, perdendo e cedendo proporzionalmente movimento.Nonpotendosimuovererettilinearmente,leparticelleassumonoda subitounmotocircolare,cheportallanascitadivorticidimaterianeiquali linterazione dei corpi causa laggregazione al centro del vortice delle particelle del primoelemento(sottilissimeedotatediforteagitazione)eilformarsidiampie masse fluide di materia del secondo elemento ruotano in torno al centro, allinterno delle quali sono trasportati dei conglomerati di materia solida del terzo elemento.Il sistema solare, per Cartesio, non altro che uno di questi vortici, con al centro il sole, composto di materia sottile e fonte di luce, ed attorno ad esso i pianeti, tra cui laterra,compostidimateriasolidadelterzoelementoinincessantemovimento orbitale.Cartesio rifiuta lidea secondo la quale sia necessario un demiurgo intelligente, o un creatorechetaleordineabbiaprogettatoerealizzatonellacreazione.Ritieneche tuttalafisicasifondisugliattributidiDio,manonsullintelligenzaosulla saggezza,benssullimmutabilit:ilDiodelMondosoprattuttoilmotoredella materiae la fonte necessaria delle leggi naturali. InfattinonnecessariocheDiodispieghiunasaggezzaparticolare:leleggi meccaniche della natura sono sufficienti allo scopo e dal caos primordiale avrebbe potuto far sorgere con il tempo un mondo identico a quello attuale.Ritorno alla realt Cartesiosisentefilosofoenonostantevogliaprogredirelesuericerche,la tentazione dellisolamento, dellestraneazione, sempre fortemente in agguato. ConIlMondoCartesiosadiaveretralemaniuntestoesplosivo:egliin apprensionesoprattuttoperquantoriguardalatesidellinfinitdelluniverso, implicata dalla riduzione della materia a estensione geometrica. interessato alla vicenda di Giordano Bruno, che da poco tempo era stato messo al rogo e il tema risultava ancora scabroso. La definitiva delusione di Cartesio arriva nel1633,quandoGalileovienecondannatoecostrettoadabiurareletesiesposte. Con la condanna, Descartes vede processato e messo al bando anche il suo Mondo: glisorgespontaneaunariflessione:seilcopernicanesimofalso,falsisaranno allora, anche, tutti i fondamenti della sua filosofia.Laproibizionedelcopernicanesimovienefattavalereanchenelcasoincuiesso vengapropostoipoteticamente,ancheseprecedentementecosnonera.(cirende inutile anche lespediente della favola di Cartesio. Ora distinguibile in Cartesio un conflitto irrisolto, riguardante il fondamento della conoscenza umana: poloumanistico:emergedalleRegole,laconoscenzafondatasullintuizione naturaledialcunenozionibasilarieindubitabili,dallacuicombinazionesorge tutto il sapere. polo teocentrico: manifestato in alcune lettere inviate a Mersenne nella primavera del1630,laconoscenzaumanafondatasulpotereassolutodiunDionon sottoposto ad alcun ordine, causa libera delle essenze e delle esistenze delle cose. Cartesio unir questi due poli nelle Meditazioni, senza rinunciare alle peculiarit di ciascuno di essi, evitando, per, di evocare i loro aspetti pi radicali.AllafineDescartesescluderlateoriadellacreazionedelleveriteternedallesue operedimetafisica,taleteorianonriuscafarladivenireparteintegrantedel cartesianesimo. Nel Mondo si parla di verit eterne, cio quelle matematiche, solo come idee innate nellamenteumana,senzaalluderechesiaDioacrearleliberamente. Afferma,in pi, che esse sarebbero valide in ogni mondo possibile. Fin dallinizio dunque Cartesio non considera la teoria della creazione delle verit eterneindispensabilenelsuosistema:nonneparlernellasuafisicaenemmeno nella sua metafisica. InCartesiolaprioritepistemologicadellesistenzadiDioaffermatacongrande vigore.Eglicomunquelontanoancoradallateologiarazionale,inquantodeve portarenecessariamenteatermineilcompitodecisivo:dimostrarelesistenzadi Dio, da cui deriva e dipende appunto la scienza umana.LaporiadiCartesiononpotresseresuperatasenonattraversounarinnovata riflessionesulluomo,sulmondoesuDiostesso.Taleriflessionetroverlasua massima espressione soltanto nelle Meditazioni Metafisiche. 3. Il Discorso sul metodo Storia di una mente Nel Discorso sul metodo troviamo un po di tutto di Cartesio. 1. parte: autobiografia che si ricollega allopera Studium bonae mentis; 2. parte: dedicata al metodo; 3. parte: annuncia gli interessi morali degli ultimi anni (max espressione ne Le passioni dellAnima); 4. parte:siriallacciaaltrattatodimetafisicaandatopersonel1629ealle future Meditazioni; 5. parte: dedicata alla fisica (Temi delle Regole, del Mondo, dellUomo); 6. parte:siprefiggediesporreunnuovoparadigmadelsaperechesi realizzer nei Principi di filosofia. Il Cartesio di questopera un Cartesio rivisto e corretto, che fornisce una visione edulcoratadellesuedottrineprincipali.Loperavennescrittainfrancese,affinch tutti, anche le donne, potessero capirci qualcosa. Il Discorso sul metodo doveva essere solo una prefazione a tre saggi scientifici, che pervenneromessiinombradaquellachesarebbedovutaessereunasemplice prefazione. Descartes teneva moltissimo ai suoi saggi, tanto che si vantava delle scoperte che aveva raggiunto, in particolare nel campo dellottica. I tre saggi erano: Meteore, Diottrica e Geometria. Il Discorso e i tre saggi vennero pubblicati per la prima volta nel 1637. Le idee per i suoi saggi scientifici vennero in mente a Cartesio gi dal 1629, mentre lidea di un Discorso arriv solamente nel 1635.InizialmenteilDiscorsodovevaavereuntitolomoltopilungo,cheriecheggiava lidea della mathesis universalis. Alla fine ripieg sul titolo attuale: Il Discorso sul metodo,perindicarechenonintendevascrivereuntrattatodogmatico,benssolo evidenziare gli aspetti dei suoi procedimenti di ricerca. Il metodo infatti non si pu n insegnare, n apprendere da dei maestri, ma soltanto praticare in proprio.Il metodo non altro che la narrazione di come il metodo sia nato, per cos dire, da s stesso, attraverso le esperienze dirette del suo scopritore: corrisponde alla storia della mente di Descartes. Cartesiochiedealleditoredimantenerelassolutaanonimit.Nonostantelasua richiesta,Cartesioordina200copiedelsuolibroperfarlorecapitareaisuoi corrispondenti: pare un paradosso che un uomo che avrebbe voluto essere alieno da qualunque gloria mondana, decida di ordinarne cos tante copie.Sta di fatto che, le corti europee e i Dotti del tempo, vennero, in pochissimo tempo, a conoscenza del libro e del suo autore.Descartesfecerecapitareunacopiadelsuovolumeaunsuovecchiomaestro gesuita di La Flche chiedendo che venga esaminato. Molti altri scienziati e filosofi (Galileo) ottennero una copia del Discorso cartesiano.Descartes facendo cos rinunci completamente allanonimato. Lincipitdivennefamoso:ilbuonsensolacosaalmondomeglioripartita. Cartesiosaggialapossibilitdirisvegliareillettoredaipregiudizi,partendodai pregiudizi stessi. Tutti credono di avere buon senso a sufficienza con tutta la sua bonariacomplicit.ImmediatamentedopoCartesiooperaunadiversione semantica: il buon senso per come lo intende lui altro non che la ragione, ovvero la facolt di distinguere il vero dal falso. Infatti proprio la ragione (bona mens) la protagonista del Discorso. Cartesio scrisse lopera in prima persona (influenza di Montaigne). Il punto di vista soggettivistico solo apparente: Descartes fa parlare luomo razionale che in lui, riconoscendosi non superiore alla media e anzi meno capace di altri in molte cose. (Strano punto di vista per un uomo estremamente competitivo e vanitoso) Ci che egli afferma del tutto funzionale allo scopo che egli si propone: vuole dimostrare che la ragione uguale in tutti gli uomini.CartesiosiriaffidaallautoritdegliScolastici(nonostantefosseroisuoistessi avversari):selessenzadelluomodiessereunanimaledotatodiragione,la ragionesarnecessariamenteugualeintuttie,silasciaintendere,leregoleper condurla bene saranno altrettanto universali.Conquestoespediente,Descartesfagiungeredallasuapartegliuominisprovvisti diformazionefilosoficaefacredereallettoreimbevutodiculturascolasticache non sta dicendo nulla di nuovo. Lautore mira a ottenere lattenzione e il consenso dei lettori, presentando anche dottrine nuove. Uno dei suoi seguaci Henricus Regius scriver che non c bisogno di ripudiare le qualitrealidegliScolastici:bastafarcapirechesipuandaravanti,emeglio, senza di esse. Cartesioriprendefindasubitolespedienteletterariodellafavolaperintrodurreil lettore nella prima parte del Discorso, facendolo, anche, riapparire in vari luoghi. Scrive di non voler dettare un metodo generale su come condurre la ragione, ma far vedere in che modo ha cercato di condurre la sua. Il prosieguo del testo dimostrer comequestononsiaaffattovero:Descarteshasfumatoabilmenteilconfinetra esperienzaindividualeemessaggiouniversale,tantodafarlosembrare impercettibile.LautobiografiapartedallesperienzadiLaFlche,accompagnata dallinsoddisfazioneperilsaperescolastico(fontedidubbiederrori)eperuna matematica,lacuiapplicazioneerastrettamentelimitataallecosepratiche,senza averealcunospessorefilosofico.Eglidisseanchediaverpassato9annialeggere libri antichi, affermando che quando si d troppa importanza allantichit si finisce coldimenticareilmondoattuale.Stufodeilibriscolasticidecisedileggereil GrandelibrodelMondo(=iniziaviaggiare),lasciandoglisolamentealtre incertezze.Oltrecheallarelativitdelsapere,venneacontattoancheconla relativit dei costumi: ci che a noi sembra stravagante e ridicolo, viene accettato e approvato da culture diverse. Cartesio inizia a ricercare la soluzione da s stesso: da sstessoappuntotroverilmetodoperdistinguereilverodalfalso,perveder chiaro nelle sue azioni e procedere con sicurezza nella sua vita. Evidenza, divisione, ordine, enumerazione RisultastranocheCartesioabbiadedicatopocopidiunapaginaalle4regole fondamentali del metodo. Nella parte che precede lesposizione delle 4 regole, si ha unaampiaargomentazioneincuiDescartesaffermacheleriformefattedauno solosonomoltomiglioridiquellefattedamoltepliciartefici.Nelcasodella scienzalunicoriformatoresarebbeappuntolostessoCartesioeilfattocheuno degliesempisceltiatitolodicomparazionesiaaddiritturaDio,facomprendere comeCartesioritenessediesserestatoinvestitodaunamissionedavvero importante.LeregoledelmetodovengonoinmenteaDescartesnellinvernodel1619-1620, quando si ritir a meditare nella Stube.1. Evidenza: non bisogna accogliere come vero ci che non chiaro e distinto. 2. Analisi:Iproblemichesiriscontranonellaricercasonopifacilmente risolvibili se vengono divisi nei loro elementi pi semplici. 3. Sintesi:necessarioimporreunordinegeneraleaiproblemi.Sideve partire dagli oggetti pi facilmente conoscibili agli oggetti pi complessi. 4. Enumerazione:bisognaverificaredinonaverdimenticatonullaedinon aver commesso errori nei passaggi precedenti. possibile ritrovare qualche cosa delle Regole per la guida dellintelligenza anche nelDiscorso,sebbenesiadoverosodirechelorizzontedelleriflessioni metodologiche di Cartesio sia infatti sensibilmente mutato.SinotacomenelDiscorsolenaturesemplici,dinomeedifatto,eiconcettidi intuizione e deduzione, siano scomparsi. Questi elementi non si ritroveranno pi in nessuno scritto dellintera produzione cartesiana.LintuitusdelleRegolesopravvivecomunquenegliscrittimaturi:losinotanella conoscenzacheognunohadellapropriaesistenzainquantoesserepensante(il cogito)einquelladegliassiomiattestatiinmodonondiscorsivodallume naturale.Lintuitusvieneescluso,apartiredal1630,dallaapplicazioneche sembrava la pi ovvia: la matematica. Rimangonocomunquepresentialtridueconcettichiavedellafilosofiacartesiana: levidenza, fulcro della prima regola, e lordine, centrale nelle altre tre regole. Levidenzaha,inprimoluogo,soppiantatolintuizionestessacomecriteriodi validitdellaconoscenza.Cartesiononpidispostoasostenerechevisiano nozionivalideinquantotali,primadiogniindaginesullorofondamento. Bisogner stabilire che cosa si debba accettare come vero, secondo quanto recita la primaregoladelDiscorso.Bisogneranchedarcontodellapossibilit dellillusione: per distruggere tale ipotesi Cartesio utilizzer la sua intera metafisica (anchesevienegicitatonella4partedelDiscorso).Comunqueilfondamento dellevidenzaancoraunavoltadacercarsiinDio.Insintesi,levidenzanon garanzia di verit, tesi che sarebbe stata inconcepibile allepoca delle Regole. Nel Discorso sono due i caratteri definitori della conoscenza evidente: la resistenza ad ogni dubbio possibile e la chiarezza e la distinzione.Levidenzailrisultatofinalediunprocessoconoscitivocomplessovoltoad eliminareognicaratterespuriodallaconoscenza,eildubbio(comesarmeglio spiegato nelle Meditazioni) lo strumento precipuo di questo processo selettivo. Chiarezza e distinzione sono due concetti fondamentali per la filosofia cartesiana e non si vuole intendere ununica espressione (chiaro/distinto). Descartes si preoccuper di definire questi termini: -chiarezza: ci che presente immediatamente alla mente; -distinzione: ci che non mescolato ad alcunch di non chiaro. Le altre tre regole girano attorno alla nozione di ordine della conoscenza.Laregoladelladivisione(dettaimpropriamentedellanalisi)equella dellenumerazionesonoprecettioperativicheconsentonodiapplicarenellasua massimaportatalaterzaregola,quelladellordine,cheprescriveunagerarchia delle conoscenze dalle pi semplici e facili a quelle pi complesse: ecco il segreto del metodo. Luso della coppia analisi/sintesi per la seconda e la terza regola antico: risale al padre Poisson, primo autore di un commento al Discorso. Cartesio non utilizz mai le parole analisi e sintesi. Le regole del metodo non faranno un grandissimo effetto. Arnauld e Nicole autori della logica cartesiana Logica di Port-Royal si limiteranno a rammentarle. Leibniz addirittura le paragona alle vuote formule di certi alchimisti.MaanchelostessoCartesioparenonprenderlemoltoinconsiderazione,nonvi ritornerpisopradopoilDiscorso.Nellalettera-prefazionedelledizionedei Principi di filosofia dedica al metodo soltanto poche righe, accennando alle regole diunalogicadiversadaquellavolgare,dapraticareprimadipassareallavera filosofia. Il metodo rimane cos una mera propedeutica.NonostantetuttoilmetodorimanevivoinCartesio,soprattuttonellasuapratica filosofica: lo si nota nellesposizione della sua metafisica. La migliore illustrazione delmetodosarannoleMeditazioniMetafisiche:egliconquistafaticosamente unevidenza iniziale e risalir con ordine alla risoluzione dei singoli problemi, posti allinizioedistintirigorosamentegliunidaglialtri.Ilmetodopuessereinteso comepropedeutica,mavienesoprattuttoconsideratocomespinadorsaledi qualsiasiragionamentofilosofico:siestendeatutto,tantoallametafisicaquanto allealtrediscipline. Allafinesiscoprircheilmetodononsufficienteins,ma dipendeasuavoltadapremessemetafisiche.Aquestocorrispondelacircolarit argomentativa di Descartes: dopo la pubblicazione delle Meditazioni verr discussa ampiamente. Una morale provvisoria Cartesio si presenta, dunque, come il riformatore del sapere. Riforma da cui esclude lamoraleelareligione.Lapoliticalavevagiesclusainprecedenzaaffermando cheleriformesonopericoloseesolamenteifollipossonoriteneredipoterle intraprendere.Per quanto riguarda la religione, in particolare per la teologia rivelata, lesclusione dalle procedure del metodo si ritiene definitiva, per la morale si parla per lo pi di una soluzione transitoria, bench opportuna in attesa di tempi migliori. Motivo per cuilamoraledelDiscorsosidefinisceprovvisoriaotemporanea.Nella3parte del Discorso Cartesio elencher 3/4 massime a cui essa si riduce. Ledificio che stava costruendo non era ancora pronto, pertanto necessario trovare riparofintantochelacostruzionenonfosseultimata(passioneperlemetafore edilizie).Lamoraleilluogodellenostresceltequotidiane,chenonpossono attendereilcompimentodellinteroprocessodiricostruzionedelsapere.Per Cartesionecessariocomprenderecomecisidebbamuoverenelmondoquando ancora non si disponga dei lumi della scienza. Anche la morale viene presentata con laconsuetasfumaturasoggettivistica.Taliriflessionileportaterminelinverno che passo a Neuburg. Secondo alcuni interpreti, Cartesio venne in possesso di una copia della Sagesse di Charron, opera che venne messa allindice nel 1605. Lopera ebbe una notevole influenza sulla morale provvisoria di Cartesio.Descartesritienechenonparlaredifedeodimoraleloavrebberoresoun miscredenteounnichilista.Dunqueparlaredellamoralediventaperilfilosofo pressante. Le tre massime esposte nella 3 parte del Discorso sono: 1. Obbedire alle leggi e ai costumi del mio paese e propendere in generale per le opinioni pi moderate e lontanedagli eccessi. Questamassimametteinevidenzailcarrateconservatoreeconformisticodella moraleprovvisoria,predicandolaccettazionedellostatusquoeilrifiutoperogni estremismo.Concezionelargamentediffusaallepoca.Ilsaggiolibertinononsi erigeariformatoredellamoraleedellareligione,bensadottaemantienela religioneincuinatoeincuistatoeducato,senzaesporsipubblicamente.Tale atteggiamentoeraancheilfruttodidecennidiguerretracattolicieugonotti. Cartesioinfattiafferm:Holareligionedelmiore.Cartesiorifiutaogni radicalismo,nonsoloperquantoriguardalesceltepubbliche,bensancheper quelle private: non si deve restringere la propria libert dazione contraendo legami indissolubili. Ci si ricollega alla vita affettiva di Cartesio che fu alquanto povera. Ebbeunafiglia,Francine,dallarelazioneconHelena(domestica).Ilegamitradi lorosarannoeffimeri,egliinfattiverrscioltadaquesticollegamentiperdiversi motivi: Francine muore allet di cinque anni e Descartes finanzia il matrimonio di Helenaconunaltrouomo.SecondoBaillet,Cartesiosiliberdaunpericoloso impegno. Da bambino rimase colpito da una ragazzina un po strabica.2.Esserefermoerisolutoilpipossibilenellemieazioniperseverandonelledecisionipresee seguendo in ogni caso le opinioni pi probabili. La seconda massima mostra, come in realt, le fonti della morale provvisoria siano benpicomplessee,soprattutto,irriducibiliadunasemplicerivisitazionedi Charron e Montaigne.ConlemassimedellamoraleCartesiopreparailterrenoperlesuedottrinepi innovative.AlperiododiDescarteseraaccesoildibattitotraprobabilioristie lassisti.Ilfilosofosiavvicinamaggiormenteaiprimi,affermandolanecessitdi abbracciare le opinioni pi probabili, seguendole con il massimo rigore: la costanza delle scelte morali infatti un valore in s stessa e va perseguita senza alcunaconcessioneperiripensamenti:chisiperdeinunaforestadevesempre andareinunadirezione,ancheselhasceltaacaso,invecechevagarequel rischiando di non uscirne mai. Cartesiotenta,infatti,didistinguerelaquestionemoraledallaquestione speculativa. In questa fase del suo pensiero riallaccia le sue idee a quelle della tarda scolastica,inparticolareconSurez,chesieraallontanatodallaristotelismo, insistendosulvaloreintrinsecodellacoscienzamorale.Cartesiodaccordocon lui:sipuagireconlacertezzadifareilbeneanchesenzaessereilluminatidalla lucedellaverit,perchlaprobabilit,oildubbio,concernonosoltantolaspetto strettamenteconoscitivo,mentreinambitopraticolegittimotradurrela probabilit in certezza. Cartesio rovescia cos, in ambito morale, la sua posizione in ambito teoretico.Nellesceltemorali,unopinionedubbiooincertadovressereconsiderata verissimaecertissima,unavoltaabbracciata,perchpiprobabiledellealtreo semplicemente perch si doveva scegliere senza indugiare oltre.3. Cercare di vincere me stesso piuttosto che la fortuna, e di cambiare i miei desideri piuttosto che lordine del mondo. LaterzamassimaaumentaancoralospettrodellefontiutilizzatedaCartesio. InizialmenteegliabbraccialeteoriedeilibertiniedellaScolastica,oralamorale stoica. (Epitteto e Giusto Lipsio) Ilsaggiostoicosuggeriscediaccettareildestinoconmeditatarassegnazione ripiegando su s stesso e trovando felicit nella limitazione dei suoi desideri: nulla interamenteinnostropoteretranneipensieri.Dunqueibeniesterioriverranno consideratifuoridellanostragiurisdizione.Ilmodomiglioreperotteneretuttoci che desideriamo dunque non desiderare niente oltre a ci che dipende da noi. Nella1partedelDiscorsoCartesioavevamostratouncertosdegnoversola saggezzastoica:cicheprimaavevaadditatocomeunorgogliomalsanodiventa oralagrandeforzadeglistoici:quelladisottrarsialdominiodellafortunaper contendere la felicit ai loro di.LeoscillazionidiDescartes,peritemietici,sonofrequenti:civerrconfermato tardivamente anche nelle Passioni dellAnima.Secondo Cartesio la 3 parte del Discorso doveva contenere 3/4 massime, in quanto la conclusione pu, o meno, essere considerata come tale. Le prime tre massime, poste come morale provvisoria, sono, al contrario basilari in tutto il pensiero morale di Cartesio:bisogna sempre cercare di accrescere le proprie conoscenze, perch lerrore pratico deriva sempre da ignoranza e nessuno, come dicevano gli scolastici, sceglie il male se non sotto lapparenza del bene.Cosilprobabilismocartesianononunapassivitdifronteaicasidellavita,ma unacondottarazionaledettatadallaragione,cherestasempreallaricercadella soluzionemigliore.Anchelostoicismovienefattovalereperpromuoverela conoscenza,perchlalimitazionedeidesideriallasferadelpensieroimplica comunque il massimo potenziamento dellattivit conoscitiva.NellamoralediDescartesmancaunadeguatariflessioneriguardoallalibert delluomo.Vicomunqueunaspettomaggiormenteprecarioproprionelsuo moralismo:laquestionedellescelteindividualiridottaadungiocointernodi pensieriedopinioni,intesicomestatimentalideltuttoindipendentidai condizionamentidelcorpo.Lamoralesembrerebbenonavernienteachevedere conlecosechesononelluomomasenzadipenderedalluomo.NelDiscorso(3 parte)nonvienenemmenocontemplataunapossibileinterazionetreledue componenti dellessere umano: mente e corpo. LadirezionecheCartesiodecidediintraprenderelasicomprendechiaramente dalla6partedelDiscorso:ognibenedelluomodipendestrettamentedal temperamentoedalladisposizionedegliorganidelcorpo,tantveroche,per rendere gli uomini pi saggi, occorre pensare in primo luogo alla loro salute fisica. In sintesi, anche in morale, si dovranno fare i conti con il corpo. La macchina del corpo GliargomentitrattatidaDescartesallinternodellUomo,vengonoripresinella5 partedelDiscorso.Questavoltaconcautela.Inquestapartetroviamolateoria, famosa, di Cartesio: quella degli animali-macchina. LUomo si apriva con una sezione chiamata La macchina del corpo. Cartesio, come gialtrifilosofiprima,ScolasticieAristotele,avevanotentatodiutilizzareun modelloartificialeperspiegarealcunefunzionidelcorpo.Loriginalitcartesiana sta maggiormente nel rigore riduzionistico con cui procede nel suo ragionamento: il corpo per Cartesio solamente una macchina.Ilcorpovienepresentato,nondaunpuntodivistaanatomico,inquantolostesso Cartesioconsapevoledinonavernulladinuovodadirerispettoaglialtri specialisti dellanatomia come Vesalio e Bauhin.Cartesio non innovativo dal punto di vista fisiologico, bens lo nella analisi delle funzioni del corpo umano (non nella descrizione dei suoi vari organi). Ilcorpoaltrononcheunautoma,comeunorologio(simbolodituttoil meccanicismo seicentesco). un congegno il cui funzionamento non oscuro, ma indagabile secondo criteri della nuova fisica meccanica. Cichesisapevadelcorpoumanoeraancorafortementeinfluenzatodalla tradizione galenica e dalla teoria degli umori corporei: Cartesio se ne distacca non tanto per le singole spiegazioni, quanto per la loro traduzione nel nuovo linguaggio della rivoluzione scientifica.Leteoriecartesianesonofondatesumodellimeccanici,inparticolarequellodella fermentazioneedelladilatazionedovutaalsurriscaldamentodelleparticelledi materia, cio, in ultima analisi, al loro movimento vorticoso.Peres.:ladigestioneconsistenellascomposizionedeglialimentidapartedei liquidi presenti nello stomaco, che ne separano le parti cos come gli acidi attaccano imetalli;lepartipisottilipassanoattraversopiccoliporieconfluisconoinuna grossa vena che le porta al fegato, dove vengono depurate e trasformate in sangue, iniziando quindi a circolare, con il sangue stesso, allinterno dellorganismo. Lacircolazionedelsanguenel1630eranotagrazieaglistudidiWilliamHarvey (De motu cordis).Inizialmentesiritenevacheilsanguevenisseprodottodalfegatoeriscaldatodal cuoreeche,inseguito,andasseintuttoilcorpo.Cartesiogiustificalasuateoria (erronea) affermando di aver letto Harvey solamente dopo aver scritto lUomo.ComunqueDescartesaffermachelascopertadelsanguecomunquemeritodello scienziato inglese, rinunciando ad ogni paternit. Harvey:ilcuoreunmuscolocapacedicontrarsiedistendersi,facendocos scorrere il sangue nel sistema circolatorio. Cartesio:ilcuoreunafontedicalorefuocosenzafiamma,cheriscaldail sangue,lodilataelospingeneipolmoni,doveessosicondensaetornaad alimentare il cuore stesso, dunque il motore del corpo.Dalpuntodivistamedico-scientificoHarveypiavanzatodiCartesio,anchese questultimopiingradodelloscienziatoinglesedispiegareilmovimentodel cuore con le leggi della fisica, reinterpretando il tutto in termini meccanicistici.Descartesritienecheilsistemacircolatoriosiastrettamenteconnessoalsistema nervoso, da cui dipendono le principali funzioni corporee. I nervi sono piccoli tubi dotati di un filamento interno e diffusi in tutto lorganismo. Vi scorrono, allinterno, glispiritianimali(concettodior.galenica),cheCartesioriprendeperindicare piccole particelle di materia sottilissima (analoghe al primo elemento) e dotate di unmovimentorapido.Egliritienecheglispiritianimalisigenerino meccanicamente nel cervello che irrorato continuamente di sangue, che affluisce dal cuore al cervello. Ilsanguevienefiltratodaunsetaccioformatoditessutocerebralechelascia passare dai suoi pori soltanto le parti pi piccole di cui esso composto: gli spiriti animali, appunto, che entreranno nei nervi. Le funzioni motorie degli spiriti animali sono: 1. motoria: determinano e guidano la contrazione e il rilassamento dei muscoli; 2. neurotonica:tengonotesiifilamentideinervipermettendolacomunicazionedegli impulsi; 3. sensoriale:modificanoilcervelloincorrispondenzadieventinegliorganiinternied esterni del corpo. Il cervello il centro direzionale del corpo e consiste in un complesso di filamenti nervosi,ingradodiassumereeconservarestatifisicidiversi,asecondadegli stimoli ricevuti dal passaggio degli spiriti animali: qui si origina la memoria, cio la capacit di conservare le tracce cerebrali di sensazioni avute in passato. Ilnucleodelcervellocostituitodallaghiandolapineale(simileadunapigna): sospesadaunaseriedifilamenti,lasededelsensocomune,cioilpunto dincontro di tutto il sistema nervoso. Si tratta dellunica parte del cervello che non siadoppiaequella,dunque,dovelecitosupporrechesiriuniscanotuttele informazioni provenienti dal corpo.Ghiandolapineale>spiritianimali>entranoneinervipassandodaipori presenti nel cervello. Agendosuquestaghiandolalamente,seequandosarunitaalcorpo,potr controllarne tutti i movimenti. CartesioapplicailmodellodelleRegole:tuttiimessaggitrasmessidallapparato nervoso al cervello consistono nellagitazione dei filamenti interni dei nervi che si trasmettedalleterminazionisensorialefinoalcervello,provocandolaperturadei poricorrispondentinellacavitcerebraleinterna.Glispiritianimaliprovenienti dallaghiandolapineale,possonoalloraaffluireneinerviattraversoquestistessi pori,destinandolarispostamotoriadallostimoloricevuto(=allaprimascottatura ritiriamo subito il piede dal fuoco). Lesensazionieleemozioninondipendonodaeventicerebralistrutturalmente diversitraloro:cambianosoltantolefigure(configurazioniditessutocerebrale)a cui corrispondono.Lavista:CartesiocontrarioallateoriaScolastica.Limmaginedelloggetto causatadallapressionedellalucesugliocchi,einparticolaresullaretina,dove vienedipinta,rovesciata(comeKepleroavevadapocoscoperto).Limmagine vienepoitradottainimpulsodaifilamentidelnervoottico,lacuiagitazione determina,asuavolta,laformazionediunafiguranellacavitdelcervello,dove laperturadeirelativiporipermettedimodificarelafflussodispiritianimalinella ghiandolapineale,dandoleancheunaparticolareinclinazionecheimpedisceo attenua le altre sensazioni: mentre il nostro sguardo segue una freccia, noi sentiamo lodore di un fiore. AncheinfisiologiaCartesiooperaunradicaleriduzionismo:infisicafacevaa meno delle qualit e delle forme, qui addirittura dellanima. Gli Scolastici avevano suddiviso lanima in: 1. Anima vegetativa (piante: viventi ma prive di sensazioni); 2. Anima sensitiva (animali: non solo viventi ma anche sensibili); 3. Anima razionale (uomini: razionalit, vita e sensibilit). Cartesiointendeevitarequalsiasiinterazionetraanimaecorpo,dunque,rifiutala tripartizionedellanimaeriportatuttelefunzioniinferioriallasolamateria meccanicamenteorganizzata:percomprenderelavitaelevariefunzioni meccanichenonnecessariodistingueretraanimavegetativaesensitiva,n supponealtriprincipidimovimento,bensconsiderareiltuttocausatodal movimento del sangue e degli spiriti animali. QuandoDescartesparladimacchine,lofainmanierachiaraconlesempiodegli animali.Egli,gialtempodelleRegole,assercheleazionideglianimalifossero spiegabili in termini di modificazioni corporee. Questo punto centrale in quanto: 1. Fa comprendere quanto possa la materia senza il pensiero; 2. Rende pi chiaro, in negativo, che cosa il pensiero sia. PeroraCartesiosipreoccupadidefinireilpensierocomecoscienza,cio consapevolezzaimmediatadelleproprieazioniedeipropristatimentali: consapevolezza che andr negata agli animali. Gli animali sono, appunto, macchine prive di consapevolezza. Cartesio nega che gli animali abbiano la ragione: and contro le teorie di Montaigne asserendo che anche gliatti,piumanieraffinati,indicanocomunquelamancanzadiragione.Gli animali sono privi di ragione per due motivi: 1. Illinguaggio,chepropriodelluomoechenessunanimaleriesceadimitaresenon emettendosuoniincorrispondenzadicertistimoli,cosacheancheunamacchina potrebbe fare. 2. luniversalitecreativitdellaragioneumana,chesiapplicaadoggettisemprenuovi, mentreglianimalisannofaresoltantounacosa,perquantolafaccianobenissimoein alcuni casi meglio delluomo.Cartesio cerca comunque di ingraziarsi gli Scolastici, utilizzando ancora il termine animarazionale.IprimilettoriinfattisonoindottiapensarecheCartesiosia disposto a sostenere che gli organi corporei sono sufficienti a produrre le sensazioni echeproponga,dunque,unasortaditeoriamaterialisticadellasensibilit,per quantocircoscrittaaisolianimali.CertepartidelDiscorsopresentanocomunque delle ambiguit: per esempio dove si legge che la macchina del corpo sufficiente pertuttequellefunzioniincuiglianimalicisomiglianoesonoindipendenti dallanima razionale.Gliscolasticicompresero:lamateriasufficienteperlasensibilit,anchesenon per la ragione. Queste obiezioni gli furono mosse da uno dei primi avversari: Liber Foridmont, professore di teologia a Lovanio. Cartesio si trova cos costretto a dover chiarire le cose: Gli animali non hanno la ragione, ma sono comunque in grado di fare determinate cose, presentano comunque una forma di memoria, hanno immaginazioni retiniche, il punto fondamentale che gli animali non sentono di avere tutte queste capacit e funzioni. Descartesmuterancoralasuaposizioneriguardoaglianimali,rasentando lagnosticismo:nonpossiamosaperequellocheprovanoglianimaliperchla conoscenzaunfattoprivatoedunquesoltantounanimalepotrebbetestimoniare dei suoi eventuali stati coscienziali.Ladottrinadellanimale-macchinaunodeipunticriticidelcartesianesimo: verranno effettuate ogni serie di accuse e caricature.Adessereinaccettabileerasoprattuttolatesisecondolaqualeglianimalinon fossero capaci di provare dolore: questo venne inteso come se gli animali potessero essere vittime di ogni sadica crudelt da parte delluomo. Cartesio giustific la sua tesidicendocheneglianimalicisonomovimentiesternideldolore,manonil dolore stesso. (Descartes aveva un cane Monsieur Grat) Restaunulterioreinterrogativo:Chiilprogettistaearteficedellamacchinadel corpo, umano e animale? Dio, risponde subito Cartesio. Egli precis comunque che linsufficienza di dati disponibili gli imped di affrontare la questione con lo stesso stiledelresto,eciosenzadifferenziarelaquestionedelloriginedellavitada quelladelloriginedelluniversonelsuocomplesso.Descartesconfermchedal caos dei primordi usc una macchina che si mont da s, e, quindi, una macchina in sensoquantomaiimproprio:Cartesiodircheilprocessoautocostruttivolo spiegher in futuro.Concludendo si pu affermare che il numero e lordine dei nervi, delle vene, delle ossaedellealtrepartidiunanimale,dipendasoltantodaunanaturacheagisce seguendo le leggi esatte delle meccaniche. PocoprimadimorireCartesiosiimposeunaltrasfidaimpossibile:spiegaresulla basedellesoleleggidelmovimentolaformazionedelfetonelluteromaterno, ovviamente non riuscendoci.Lastradadaluiimboccata,condurr,neisecolisuccessivi,allunificazionedella scienza, da noi chiamata biologia. Scienza e societ Nella6partedelDiscorsosiassisteaunpiccoloeserciziodiretorica.Cartesio deve assolutamente negare di essere copernicano, ma allo stesso tempo far capire il contrario, a chi voglia e possa capirlo, e motivare in qualche modo la decisione di non divulgare la sua fisica. Questa parte presenta una serie di descrizioni allusive e presunti periodi ipotetici dellirrealt. Huygens, che aveva avuto difficolt a seguire iragionamentidiDescartes,scrissechepervederepubblicatelealtreopere(Il Mondo)avrebberodovutoucciderlo.QuantoalMondo,Cartesiodichiaradinon aver rinunciato alla pubblicazione, e che fa uscire il Discorso proprio per sondare il terreno. ItresaggicontenutinelDiscorsosonoformulatidaunpuntodivistaassaipi ristrettorispettoaquellodelMondo:Cartesiononvolevafarscopriretuttalasua fisica. Infatti nei 3 saggi mancano: la ricerca dei principi primi, le leggi della natura elalorofondazione,lanelitoversounaspiegazioneunificatadellanaturasulla base di poche e semplici nozioni.NellaDiottricasitrattadellaluce,manondellasuanatura:egliprogredirsulla basedimeresupposizioni,nonnelsensochesitrattidiipotesi,ancoraunavolta, masemplicementeperchsirinunciaamostrarecometalisupposizionisiano deducibiliapriori,limitandosiadapplicarleallesperienza.Prenderlestesse precauzioni per le Meteore (fenomeni meteorologici). UnastrutturapisistematicalariservaallaGeometria,trattatochepasseralla storiagrazieallateoriadellageometriaanalitica,nonostantequestoconcetto chiave sia solo enunciato di passaggio e criticamente.Cartesioaginquestomodo,nonpernonturbareglianimidegliScolasticied evitarelacensuracattolica,bensperlasuasolitaossessione:laconcorrenza intellettuale.Nella6partedelDiscorsosicomprendechequalcosainDescartescambiato: sono remoti i tempi in cui scriveva le Regole per s stesso. annunciato un vero e proprio programma di riforma scientifica e culturale, un programma pensato per gli uominipuramenteuomini,ovveropergliuomininellaloronaturalit,prividella graziadivinachedevonocostruirsidasolileloroesperienzedivitainquesto mondousandolintellettoelealtrefacoltconoscitive,ovviamente,usandoleal meglioeportandoleallamassimaperfezione.CicheDescartessiprefiggedi creareunafilosofiapraticamediantelaquale,conoscendolaforzadeglielementi naturaliedituttiglialtricorpichecicircondanopotremoservirceneperrenderci quasi signori e padroni della natura. Questo identifica il lato baconiano di Cartesio, pressoch inesistente prima del Discorso. SempreavendoBaconecomepuntodiriferimento,Cartesioiniziaametterea fuoco un tema centrale per la scienza moderna: il rapporto tra scienza e tecnica. Il rapporto viene inteso in due sensi: 1. Le macchine inventate dagli artigiani e dai meccanici servono come modelli esplicativi per le ricerche di fisica e fisiologia; 2. Laprogettazioneecostruzionedimacchinecostituisceasuavoltaunosbocco privilegiato della ricerca scientifica stessa, che ha come scopo quello di liberare luomo dalla schiavit del lavoro manuale, facendoci godere senza fatica alcuna dei frutti della terra e di tutte le comodit che essa offre. Proprio per questo Cartesio si occup anche a lungo allo studio dellottica, dunque delle lenti. Egli avrebbe voluto fabbricare lenti iperboliche destinate ad un nuovo e pi potente cannocchiale. ChieseroalcardinaleRichelieudipromuoverelinvenzionedeicannocchiali,ma laspetto economico dellimpresa si riveler deludente. Ci che Cartesio intende per filosofia pratica, non nel senso di una cooperazione filosofica, bens di una divisione del lavoro sperimentale. Infatti se le leggi della fisica sono universali e necessarie, e se tutto il mondo una macchina, resta sapere di quali ingranaggi essa sia composta. Ritorna anche qui un concettodiBacone:occorreindividuareunesperienzacruciale(instantiacrucis), chedeterminiunivocamente,escludendotuttelealtrepossibilit,quale configurazione particolare della materia sottostia ad un determinato fenomeno. Cartesio comprende che per far progredire la scienza sono necessari finanziamenti pubblici. Qualche nobile si offrir di sostenerlo nelle sue indagini, ma anche verso questo tipo di mecenatismo Cartesio sar sempre molto diffidente, data anche la sua scelta,attestatadallamoraleprovvisoria,dinoncontrarrelegamiedoveriverso chicchessia. Egli ritiene che il finanziamento dovrebbe essere destinato soltanto a lui, in quanto il lavoro meglio che lo finisca chi lo ha iniziato. I fondi pubblici non arriveranno mai comunque, anche a causa della sua lontananza dalla Francia. Descarteschiedeesplicitamentecheglivenganomosseobiezioni,anchesepoi comprendechetuttoquestolohadistrattodalsuoscopoprincipale:la pubblicazionedelMondo.Succedeinfattiche,invecediandareavantisuquesta strada, si mette a scrivere un trattato di metafisica.Inizialmenteritienedidoverlofareperlinsoddisfazionechegliderivavadal riassunto del suo pensiero metafisico nella 4 parte del Discorso. Cartesioavevainfattiannacquatolesuetesi,eliminandoneitrattipiscabrosima rischiando anche di inficiare lordine delle ragioni a cui tanto teneva, e proprio sulle questioni per lui fondamentali (esistenza di Dio e immaterialit dellanima). Petit (ingengere del re) disse che la dimostrazione dellesistenza di Dio era oscura: decise, cos, Cartesio, di scendere in campo con una metafisica. Mentre tutti si aspettavano la pubblicazione del Mondo, Descartes sorprender tutti con luscita delle Meditazioni metafisiche.Inizialmente Cartesio voleva attendere per costruire una metafisica, che la fisica si facessestrada,dieciannidopo,(condannadiGalileoelepolemichealDiscorso) comprendechelasuanonpotrmaivederlaluceselesuestruttureportantinon vengonoprimafondatedaunametafisicaadeguata,acuidedicafinalmentetuttii suoi sforzi.4. Meditazioni metafisiche Le ragioni del dubbio Opera pubblicata da Cartesio nel 1641 e, una seconda volta, nel 1642. Meditazioni: un termine religioso che indica unascesi sulla via della santit, mentre, in ambito filosofico,deveessereintesocomelaviaperlasalvezzaspeculativa,liberadapregiudizi.Le Meditazioni rappresentano un percorso di crescita individuale, non privo di ostacoli, il cui risultato sar la consapevolezza del valore della conoscenza umana.Il titolo originale era Meditazioni di filosofia prima. Cartesio aveva inteso di differenziare la sua operadallatradizionalemetafisicascolastica.Rispettoalladefinizionedi AristoteledellaFilosofia prima (Scienza dellessere in quanto essere), Cartesio la riferisce alla scienza che ha come oggetto tutte le prime cose che si possono conoscere filosofando con ordine. Inizialmente Cartesio distingue leduediscipline,sebbenepoigiungaadidentificarle.IltestoiniziaconunaletteraaiDottidella Sorbona e prosegue con il Riassunto delle 6 Meditazioni. Laquestionedellimmortalitdellanimanonappartieneallafilosofiaprimacartesiana,mentrela distinzione sostanziale dellanima dal corpo si. Limmortalit non necessita di alcuna dimostrazione filosofica: ogni sostanza incorruttibile e, in particolare la mente, immortale per sua natura.La lettera di apertura, indirizzata al decano e ai dottori della Sorbona, rivela il movente ufficiale: la lottaallateismoeallempiet.Cartesioaffermadivolersoloriesporreconmaggiorchiarezzale miglioridimostrazionigipresentatedaaltrisullesistenzadiDioelimmortalitdellanima, smentendosinellasecondaPrefazione(uncamminocospocobattutoecoslontanodallavia ordinaria).Questoilmotivopercuiunoscrittoinfrancesedestinatoatuttinonsarebbestato adeguato. Cartesio confessa a Mersenne che le Meditazioni contengono tutti i fondamenti della sua fisica.Nella prima parte dei Principi di filosofia (Dei principi della conoscenza umana) vengono ripresi i temiprincipalidelleMeditazioni.Ilruolodellametafisicanelsistemacartesianodunque confermato: luogo di discussione dei fondamenti della conoscenza (che sar sia conoscenza di Dio chedellanaturamentaleecorporea).Cartesiostabiliscecosilcompitodellafilosofiastessa, compito che non sar mai messo in discussione fino a Kant incluso.Il testo redatto nel tradizionale latino filosofico, tuttavia non abbandona la prima persona narrante del Discorso sul metodo. Si avr comunque il passaggio dallautobiografia al monologo.

Liomeditantedialogoconsstessoeriportalesueriflessioniinunasortadidiariometafisico, ponendosiobiezionierispondendovi.Lequestionieledifficoltsisuccedono:lacausalitsolo apparente,Cartesioinfattitieneparticolarmenteallordinedelleragioni.Lordinevissutoe pensatodalsoggetto,conpassifalsieimprovvisiarretramenti.Cartesioconsigliaerichiede espressamente al suo lettore di meditare con lui. La metafisica di Cartesio si apre con il dubbio e, letteralmente, con una generale distruzione del sapere costituito.Cartesio si propone di ripartire da zero, facendo a meno di qualsiasi opinione ed autorit. Il suo un dubbioradicale,metodico:perdubitareoccorronodelleragionisolidissimeespessotuttaltroche immediate. Nel riassunto iniziale Cartesio sostiene che si debba dubitare di tutto.LeMeditazionihannoinfattiunastrutturacircolare:nelcorsodeltestoeallafinesitornerLL stesse questioni, fino a trovare luscita dal labirinto.Si possono distinguere due tipi di dubbio: 1.dubbiosullacorrispondenzatralenostrerappresentazionieglioggettiacuiessesi riferiscono; 2.dubbio sullesistenza reale degli oggetti pensati dalla mente. Nella 1 Meditazione Cartesio afferma che i sensi: 1.ci ingannano facendoci credere che un oggetto diverso da quello che ; 2.potrebberoingannarcinelfarcicrederecheilnostrocorpoesisterealmenteechetuttala nostra esperienza potrebbe essere soltanto un sogno o lespressione di una follia delirante. InCartesioogniconoscenzaderivatadaisensisaroggettodidubbioedunquedarifiutarein blocco. Sorgeunaltraquestione:Potrebbeesserechelavitasiaunsogno,maalloraqualisonole componentifondamentalidellenostreimmaginazioni,oniricheorealichesiano?Cartesioritiene chesianoleproprietmatematichedellarelat(estensione,figura,numeroemovimento).Setutti questielementicorrispondonoalveroalloraancheladisciplinacheseneoccupasarveraed indubitabile: la matematica. Apparentemente questa disciplina certa e inattaccabile dal sogno: non concepibile che 2+3 non faccia 5. Cartesioalloraapprofondisceulteriormente:faentrareinscienzaunavecchiaopinione:quella che esista un Dio che tutto pue da cui luomo sia stato creato.Il Dio ingannatore agisce su due piani del dubbio: 1.sullesistenza reale delle cose fuori di me e delle loro costituente essenziali; 2.sullavaliditdellemieconoscenze,persinodiquelleevidentissime,cherisultanodalle operazionimatematiche:Diomipotrebbeingannareogniqualvoltaioeseguaoperazioni elementari (2+3 oppure contare i lati di un quadrato). LargomentodelDioingannatorenondiinvenzionecartesiana,bensrialeaSurez.Cartesio riprendelargomentoelopiegaaisuoiscopi.Proprioquestapossibilitrendelamatematicaela geometrica non esenti dal dubbio: esse non possono pretendere il ruolo di criterio della verit.LaScolasticaritenevachelamatematicafossecertanellesueoperazionieconclusioni:Cartesio mette in discussione proprio questa certezza. Secondo Cartesio non posso essere sicuro della veridicit della mia conoscenza finch non conosco lorigine della mia mente: una scienza senza metafisica non possibile.LipotesidelDioingannatoreappuntounabuonaragione,quindipermettereindiscussionela certezza della conoscenza umana anche di fronte ad unevidenza razionale.EpossibileinoltrestabilireunrapportotralipotesidelDioingannatoreeladottrinadella creazionedivinadelleveriteterne:QualeDio,senonunDiochehaperfinopoteresulleverit, potrebbefarsche2+3nonfaccia5?IlDioingannatoredella1Meditazioneinseritoinun contestoepistemologicamenteconfuso,incuinonsiancorapostoilproblemadelloriginedelle verit e delle essenze. A un tale Dio basterebbe truccare la mente delluomo che le pensa, creando una sorta di inganno sistematico e continuo: irrimediabile.Laquestioneepistemologicadunquediventaimprovvisamenteunaquestioneteologicalesistenza di Dio deve essere difesa, contro atei e libertini, sebbene non solo in nome della fede cristiana bens in nome, soprattutto, della scienza e della sua possibilit. Cartesio comprende che largomento del Dioingannatoreastrusoemenofaciledaconcepirepercifasubentrareunaltropersonaggio:il genio maligno, versione indebolita e meno soggetta a obiezioni teologiche rispetto a Dio. Il Genio maligno fa pensare alla possibilit di un inganno conoscitivo, limitato alle sole percezioni sensibili e non allevidenza matematica. IlGeniomalignopossiedeunintelligenzasuperioremapursemprefinita:nonpotrebbefarmi concepireconevidenzaunanozionefalsa,anchesepotrebbe,conisuoiartifici,persuadermi illusoriamente dellesistenza di qualunque cosa. LimportanteperDescartessgombrareilcampodallenozionisoltantoverosimilie,soprattutto scindereinduelaconoscenzaumana:quelladipendenteinqualchemododallacosematerialie quella invece che non ha nessun rapporto con il corpo.La scoperta del soggetto La 2 Meditazione si apre con la scoperta che una sola certezza esente dal dubbio: quella che io esistonelmomentoincuipenso.UnsimileconcettoceragiinSantAgostinotuttavialanovit non sta in questa affermazione, quanto nella sua analisi, nelle sue implicazioni e nelle conseguenze che egli ne sa trarre. Lergonondevecomunquefarintenderecheilcogitosiaunaconoscenzadiscorsivaoun sillogismo. Cartesio vuole pi che altro afferma che si tratta di unesperienza incontrovertibile: so di esistere mentre penso e nulla al mondo pu farmi cambiare idea. Il cogito resiste ad ogni dubbio, e in particolare al dubbio nella sua massima forma: Dio ingannatore.Infatti il dubbio sul cogito, anzich negarlo, finisce per verificarlo unaltra volta.Con il cogito viene dunque acquisito il primo principio della filosofia, ma in un senso diverso da quello tradizionale.Nonnelsensochedalcogitosipossanodedurrelogicamentetuttelealtreverit;alcontrario,ci sonoassiomipigeneralidelcogito,dacuiilcogitopuesserededotto.Cartesioprecisacheil cogitopresupponemoltealtreconoscenze:unassiomacomeilnullanonfanulla,pur indubitabile, non implica affatto che qualcosa esista, il cogito costituisce unesperienza esistenziale immediata, che riunisce pensiero ed essere in un nesso inscindibile. Il cogito non il primo principio perch rivela la mia indipendenza ontologica, perch al contrario la mia esistenza come quella di ogni altro essere creato dipende da Dio in ogni istante.Il cogito primo nel senso in cui Cartesio parlava di filosofia prima: quella che inizia con le nozioni pi semplici e facili da conoscersi, innalzandosi per gradi a quelle pi complesse. Infatti proprio dal cogito che si deve partire per arrivare a conoscere tutto il resto.Ilcogitomiattestacheiopenso(horealmentelaproprietdiesserepensanteenonpossonon averla) e che io esisto (sono qualcosa e non un nulla).Il cogito appartiene alla dimensione, intrascendibile, del soggetto conoscente: prima o senza di esso niente pu essere pensato. Proprio rispettando il sottotitolo della 2 Meditazione Cartesio vuole affermare che la mente ha un accessoprivilegiatoallasuaesistenzacomesoggettodiattidipensiero,echequindiessapi facileaconoscersidelcorpo.Ilcogitodimostracheiosono,cioesisto,mentrepenso.Bisogno saperechecosasono.NelDiscorsosulmetodoCartesiosostenevacheiosonounasostanza pensante.IlpercorsoargomentativodelleMeditazionimoltopisinuoso.Cartesioidentifica qualcosadiinseparabiledalcogito,qualcosacherestaintattoanchesupponendodinonavereun corpoedellemembra:soloilfattodipensareilpensiero,essosolononpuessereseparatoda me.Lacosachepensa,qui,nonpuessereancoraequiparataallasostanzapensantedelDiscorso: questolosiavrnella6Meditazione.AquestopuntoCartesiononpuancoraaffermarechei corpi siano diversi dalle menti: immaterialismo (sono soltanto una mente e il mio corpo non esiste, anzi non esiste nessun corpo) e materialismo (sono una mente ma la mia mente non altro che una modificazione del mio corpo).Ilpensierocartesianodiversodallanimascolastica.Pensaresignificaaveretuttelefunzioni di un soggetto consapevole dei suoi stati cognitivi (sentire, immaginare, concepire intellettualmente, affermare e negare). Lultima parte della 2 Meditazione comprende lesempio del pezzo di cera: si tratta di confutare chicredacheicorpisianopifaciliaconoscersirispettoallamente.Lavversariocuiquesto esempio diretto il filosofo Scolastico, persuaso che la conoscenza dipenda necessariamente dai sensi, che ci metterebbero in contatto con gli oggetti esterni. Vedendo la cera,noi in realt stiamo compiendo unoperazione intellettuale che ci fa riconoscere al di l delle rappresentazioni sensibili, unchediestesocheoccupauncertoluogoechemutacontinuamentestatoacausadiinfiniti movimentimateriali,neppurepercepibili.Cartesiovuoleribadirechesoltantolintellettocifa conoscere gli oggetti esterni, sempre ammesso che esistano.Lamentenonsoloconoscesestessa,comeattestatodalcogito,mapermetteanchediacquisirela conoscenza dei corpi. Comunque permane ancora lincertezza su Dio, sul mondo e sul mio stesso corpo. Dallio a Dio Ioesisto,dunqueDioesiste:loaffermavaCartesiogiallinterodelleRegole,solochesitratta oraditrasformarlainunadimostrazione(anziduedimostrazionidistinte)allinternodella3 Meditazione.PerdimostrarelesistenzadiDiosidevepartiredallunicacosadicuisisiacerti:lapropria esistenza da cose pensanti, il cogito.Cartesiofatabularasaditutteledimostrazioniprecedenti,cherisalivanoalle5vieproposteda Tommaso: tutte partivano dalle cose del mondo o della natura in generale e servivano per elevarsi al creatore.Ilmeditante,soggettodelleMeditazioni,nonsaancoraseilmondoesiste,anzinenega lesistenza, perci lunico punto di partenza il cogito. Allinizio della 3 Meditazione si assiste a un progressivo riassunto delle prime due, in particolare per ribadire lo scopo: non una generica dimostrazione dellesistenza di Dio, ma laffermazione della validitdellaconoscenzaumana,einparticolaredellaconoscenzaevidente,attraversolarisposta allobiezioni pi insidiosa: quella del Dio ingannatore.Per Cartesio dimostrare lesistenza di Dio significa soprattutto fondare e giustificare le conoscenze chiare e distinte.Partire dal cogito significa partire da tutti quegli stati mentali, dunque dalle idee. Cartesio introduce uninnovazione terminologica rispetto alla tradizione platonico-agostiniana e poi scolastica: le idee erano i modelli delle cose create. Cartesio utilizza unaccezione ben pi ristretta: attimentaliches