CARTA DEI SERVIZI - FONDAZIONE GIULIO MORONI
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CARTA DEI SERVIZI FONDAZIONE GIULIO MORONI
Fondazione Centro Assistenza Anziani Giulio Moroni onlus Via Cardinal Ferrari, 4 – 21053 Castellanza (VA) Tel. 0331 502103
Fax 0331 507785 – P.IVA 01364330124 – Cod. Fiscale 81009930124
email: [email protected] –
Iscritta al Registro delle Imprese n.1692 – R.E.A. n. 289505
La presente modulistica è patrimonio aziendale.
È vietata la riproduzione salvo espressa autorizzazione della Fondazione Moroni.
Aggiornamento Luglio 2020
F o n d a z i o n e
Gi u l io Mor on i Centro Assistenza Anziani
onlus
FONDAZI ONE CENTRO ASSISTENZA ANZIANI
GIULIO MORONI ONLUS
CASTELLAZNA
INTRODUZIONE
2
Gentile Signore/a Questo fascicolo costituisce la “Carta dei Servizi” della Fondazione Centro Assistenza Anziani Giulio
Moroni onlus – Castellanza (Varese). Si tratta di un documento che Le permetterà di conoscere
meglio la nostra struttura: l’organizzazione, le unità di offerta, i servizi offerti e gli obiettivi che la
Struttura si propone per rispondere al meglio alle Sue necessità ed alle Sue aspettative nonché gli
strumenti che ci siamo dati per garantire il soddisfacimento dei bisogni dei nostri Ospiti.
I contenuti sono suddivisi in tre sezioni:
SEZIONE A: PRESENTAZIONE DELL’ENTE GESTORE
Finalità e obiettivi
Le unità di offerta
Struttura organizzativa
Localizzazione
Contatti
SEZIONE B: PRESENTAZIONE DELLE UNITÀ DI OFFERTA
SEZIONE C: ALLEGATI
Rette
Reclami e suggerimenti
Questionario di soddisfazione
Carta dei diritti della persona anziana
Regolamento interno
Tra gli allegati troverà i moduli predisposti per permetterLe di esprimere il Suo giudizio sui servizi
ricevuti. La invitiamo quindi ad offrirci i Suoi consigli ed a segnalare eventuali disservizi affinché Lei
possa contribuire allo sviluppo del progetto che Le riguarda
Il Direttore Generale
Dott. Angelo Chessa
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S e z i o n e A PRESENTAZIONE DELL’ENTE GESTORE
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SEZIONE A
PRESENTAZIONE DELL’ENTE GESTORE
Indice
LOCALIZZAZIONE Pagina 04
CONTATTI Pagina 04
FINALITÀ E OBIETTIVI Pagina 04
LE UNITÀ DI OFFERTA Pagina 05
STRUTTURA ORGANIZZATIVA Pagina 06
Organigramma
FIGURE PROFESSIONALI Pagina 07
Qualifiche degli operatori
Modalità di riconoscimento degli operatori della struttura
Descrizione figure professionali
MISURA DELLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE Pagina 08
Reclami e suggerimenti
Valutazione del servizio
TUTELA DEGLI ASSISTITI Pagina 09
Consenso informato
Tutela della privacy
Dichiarazione prevista ai fini fiscali
Documentazione socio-sanitaria
Diritti dell’ospite
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LOCALIZZAZIONE
La Fondazione Giulio Moroni è sita a Castellanza
(VA) in Via Cardinal Ferrari n. 4 nelle immediate
vicinanze dell’Istituto Clinico “Mater Domini”.
COME ARRIVARE IN AUTO PROVENIENZA MILANO (A8 MILANO-LAGHI)
Uscita Castellanza: alla rotonda svoltare a sinistra e
proseguire su Via Saronnese direzione Castellanza.
Sempre diritto, superare la rotonda, poi
successivamente due semafori. Alla prima rotonda
svoltare a destra in Via Bettinelli. Dopa aver passato
l'ingresso di Humanitas Mater Domini girare a destra
e seguire le indicazioni
PROVENIENZA VARESE (A8 MILANO LAGHI)
Uscita Castellanza: svoltare a destra e proseguire su
Via Saronnese direzione Castellanza. Superare due
semafori. Alla prima rotonda svoltare a destra in Via
Bettinelli. Dopa aver passato l'ingresso di Humanitas
Mater Domini girare a destra e seguire le indicazioni
DOVE PARCHEGGIARE
Nei dintorni di della Fondazione Moroni sono
disponibili due ampi parcheggi:
parcheggio a pagamento a tariffa oraria in Via
dei Mulini, aperto 24h
parcheggio libero in Via Binda (ad esclusione di
venerdì, giorno di mercato)
COME ARRIVARE IN TRENO FERROVIE NORD- STAZIONE DI CASTELLANZA
Consulta il sito di Trenord per informazioni ed orari.
Dalla stazione è possibile raggiungere l'Istituto
avvalendosi del Servizio di Trasporto Urbano -
Autobus Linea Verde, fermata in Via dei Mulini.
Orari e costi sul sito del Comune di Castellanza
FERROVIE DELLO STATO- STAZIONE DI LEGNANO - BUSTO A.
Consulta il sito di Trenitalia per informazioni ed orari.
Dalla stazione prendere le autolinee STIE, direzione
Castellanza e fermarsi in C.so Matteotti. Scendere
la scalinata sulla destra, attraversare la piazza
mercato (un grande parcheggio), percorrere Via
dei Mulini, allo stop a destra.
CONTATTI EMAIL [email protected]
TELEFONO 0331 502103
FAX 0331 507785
FINALITÀ E OBIETTIVI La Fondazione Centro Assistenza Anziani Giulio
Moroni intende fornire accoglimento,
soddisfacimento dei bisogni primari, prestazioni
sanitarie, educative e di recupero e/o
mantenimento delle capacità residue a persone
anziane fragili, nel rispetto delle vigenti normative e
degli standard strutturali e gestionali che
consentono l’accreditamento con la Regione
Lombardia.
L’operatività della Fondazione ha come obiettivo
ultimo il raggiungimento e mantenimento del
miglior livello possibile di qualità di vita per ciascun
utente e si informa a criteri di efficienza ed efficacia
nell’organizzazione e nell’erogazione del servizio.
La Fondazione si ispira ai principi contenuti nel
codice etico allegato.
Il Codice Etico della Fondazione è redatto ai sensi
del Decreto Legislativo 231/01 ed indica i diritti e i
doveri morali che devono essere rispettati da parte
di ogni persona che partecipi all’organizzazione ed
alla vita della Fondazione.
L’approccio attraverso cui l’Ente intende curare la
formazione del personale, controllare la qualità del
servizio erogato e la qualità dei risultati aziendali è
ispirato alla logica della Qualità Totale, sempre
comunque nel rispetto dell'anziano come persona
portatrice di una sua individualità, di una sua storia
e di un suo progetto di vita.
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LE UNITÀ DI OFFERTA
UDO TIPOLOGIA UTENZA MODALITÀ DI ACCESSO
RSA Persone > 65 aa, non autosufficienti e
necessitanti di supporto di tipo socio
sanitario ed assistenziale, con bisogni clinici
e funzionali complessi, anche in quadri di
demenza complicata da disturbi del
comportamento. In casi particolari possibile
anche accoglienza di persone < 65 aa.
Attivato dal 2019 apposito Nucleo Alzheimer
denominato nucleo Agata. Gli altri due
nuclei sono il nucleo Giada: accoglie utenti
con quadri di complessità clinica e
disautonomia funzionale, e con quadro
cognitivo adeguato o solo lievemente
compromesso. Il nucleo Ambra accoglie
persone con rave deficit cognitivo e severa
complessità clinica
Presentazione di apposita domanda.
In relazione all’emergenza Covid, la domanda
verrà inviata a mezzo mail a chi ne farà
richiesta telefonando al numero della struttura
o scrivendo a
[email protected] Il servizio prevede il pagamento di una retta.
Il servizio è residenziale con assistenza
multidisciplinare sulle 24 ore
RSA
APERTA Due sono le tipologie di utenza che possono
fruire di questo servizio:
persone >75 anni con indennità di
accompagnamento e disautonomia
funzionale (indice di Barthel < 24)
persone con quadri di demenza
diagnostica da neurologo o geriatra di
struttura accreditata
In relazione all’emergenza Covid, è possibile
scaricare la domanda direttamente dal sito ed
effettuare richiesta di attivazione chiamando in
struttura o scrivendo a
[email protected]. Verificato il possesso dei requisiti, viene
effettuata visita geriatrica al domicilio di presa
in carico. Il servizio è gratuito per gli interventi
previsti (assistenziali, educativi, riabilitativi, di
nursing infermieristico). Il servizio prevede
interventi domiciliari multi-professionali. Al
momento parzialmente in deroga le attività in
struttura ed i possibili anche brevi periodi di
ricovero (soggetti al pagamento di una retta).
Presentazione di apposita domanda.
In relazione all’emergenza Covid, la domanda
verrà inviata a mezzo mail a chi ne farà
richiesta telefonando al numero della struttura
o scrivendo a
CDI Persone > 65 aa con quadri di non
autosufficienza intermedi, che necessitino di
supervisione nella vita quotidiana e di
attività socializzanti e/o di mantenimento
delle autonomie.
Possibile anche ingresso di persone con
deterioramento cognitivo, accolte in
appositi spazi dedicati, nel rispetto delle
disposizioni vigenti in tema di prevenzione
dei rischi correlati al Covid
Il servizio prevede il pagamento di una retta.
Il servizio si svolge dal lun al ven dalle ore 8.30
alle ore 17.30
L’ingresso è subordinato all’esecuzione di test
sierologico e tampone
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ADI Persone con bisogni sanitari e/o riabilitativi,
per i quali sia difficoltoso il trasporto extra
domiciliare.
Sono interventi anche urgenti (attivazione in
24 ore: esempio terapie iniettive, prelievi o
altro), e comunque, in casi non urgenti, da
attivarsi nell’arco delle 72 ore dalla richiesta
alla struttura.
Previa ricettazione della necessità di intervento
su ricettario regionale da parte dei MMG o dei
medici ospedalieri e successiva presentazione
di domanda di avvio del servizio al distretto
sociosanitario di Castellanza o Busto A. In sede
di distretto viene presentata una lista di
erogatori del servizio tra i quali il caregiver
dell’utente possa scegliere e quindi contattare
telefonicamente per l’avvio del servizio
SAD Persone con bisogni assistenziali e di
supporto alla vita quotidiana (igiene,
piccole commissioni, cura del sé…)
Presentazione di richiesta ai servizi sociali del
comune (per questo servizio la Fondazione
opera nel solo comune di Castellanza) e scelta
dell’erogatore del servizio sulla base di una lista
di pattanti
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STRUTTURA ORGANIZZATIVA
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FIGURE PROFESSIONALI
QUALIFICHE DEGLI OPERATORI
La struttura si avvale di personale in possesso dei
necessari titoli professionali e relativi attestati di
qualificazione e cura particolarmente la
formazione continua del proprio organico. Le risorse
umane rispettano gli standard regionali vigenti.
MODALITÀ DI RICONOSCIMENTO DEGLI OPERATORI DELLA STRUTTURA
Tutti gli operatori del Servizio sono dotati di tessera
di riconoscimento (D Lgs 81/08), contenente le
generalità dell’operatore e mansione. Essi devono
assicurare l’integrazione dei propri interventi ed il
trasferimento reciproco delle informazioni anche al
medico di medicina generale dell’assistito.
Di seguito vengono descritti i profili professionali che
agiscono nelle diverse Unità di Offerta (Udo) della
Fondazione Moroni.
L’elenco delle figure professionali previste
nell’ambito delle Udo sono riportate nella sezione B.
DESCRIZIONE FIGURE PROFESSIONALI
Responsabile sanitario
Medico specialista in geriatria con esperienza
biennale in gestione di servizi socio sanitari e corsi di
management sanitario
Care manager
Coordinatore infermieristico che svolge attività di
natura gestionale ed organizzativa sulle attività
assistenziali previste per tutti gli assistiti in carico al
soggetto gestore
Medici specialisti
Specialisti in geriatria, medicina interna, fisiatria.
FISIATRA: Medico specialistica in Terapia Fisica e
Riabilitazione. Si occupa del trattamento di
disabilità causata da diverse affezioni
patologiche e/o dal dolore e presenta
competenze specifiche in ambito neurologico,
neuromuscolare, osteoarticolare, cognitivo –
relazionale, biomeccanico – ergonomico.
Infermieri professionali
È una figura professionale che identifica i bisogni di
assistenza infermieristica della persona e della
collettività e formula i relativi obbiettivi (Decreto
ministeriale 14 settembre 1994, n. 739).
Fisioterapista
Operatore sanitario che si occupa della diagnosi
funzionale, stesura del progetto riabilitativo e del
trattamento di disturbi del movimento di origine
neuromuscolare.
Educatore
Operatore sociale e sanitario che, attua specifici
progetti educativi e riabilitativi, volti al recupero
delle funzioni nella vita quotidiana, operando sulle
famiglie e sul contesto sociale dei pazienti.
Psicologo
Offre un contributo alla valutazione ed al supporto
dell’utente; si occupa della supervisione del
personale e del rapporto con i caregivers dalle fasi
di accoglienza all’evoluzione della presa in carico.
OSS (Operatore Socio Sanitario)
Favorisce il benessere e l’autonomia di coloro che
vivono una condizione di difficoltà a casa, in
ospedale o nelle strutture residenziali dove vivono.
Per questo collabora con altri operatori
professionali che lavorano in servizi che si
occupano di assistenza sanitaria e sociale (Legge
10 Agosto 2000, Ministero della Sanità).
ASA (Ausiliario Socio Assistenziale)
L’ASA è un operatore socio– assistenziale che
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interviene per supplire alle carenze dell’utente nello
svolgimento delle attività di vita quotidiana e lo
aiuta nell’ espletamento delle sue funzioni personali
essenziali sapendosi integrare con altri operatori
(D.C.R n. IV/1267 del 28/02/1989 quale operatore
dell’area sociale).
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MISURA DELLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE
RECLAMI, SEGNALAZIONI E SUGGERIMENTI
La Direzione della Fondazione ritiene di
fondamentale importanza la collaborazione e
l'ascolto degli ospiti e delle loro famiglie. Pertanto
sono graditi consigli e suggerimenti (vedi modello
allegato) finalizzati al miglioramento della qualità di
vita degli anziani all'interno del Fondazione.
Il diritto al reclamo è ritenuto dalla Fondazione
Centro Assistenza Anziani uno dei punti qualificanti
per migliorare il proprio operato. Utenti e parenti
possono presentare reclami avverso atti o
comportamenti ritenuti lesivi della dignità, della
salute o della libertà dell’ospite o che comunque
vadano contro le norme espresse dal vigente
Regolamento.
Presso la Fondazione è aperto dalle ore 11.00 alle
ore 12.00 lunedì e giovedì l’Ufficio Relazioni con il
Pubblico (personale amministrativo).
Gli ospiti ed i parenti esercitano il proprio diritto
contattando la Direzione o inserendo il modulo
predisposto in apposita cassetta, come da
procedura aziendale. I reclami dovranno essere
presentati nel più breve tempo possibile dal
momento in cui l’interessato abbia avuto
conoscenza dell’atto o del comportamento lesivo
dei propri diritti e comunque non oltre 15 gg.
dall'accaduto. Non verranno prese in
considerazioni segnalazioni anonime o che non
facciano riferimento a precisi fatti circostanziati. Per
le segnalazioni di reclami è a disposizione apposita
modulistica (vedi allegato).
Entro 15 giorni dalla presentazione del reclamo
scritto, la Direzione si impegna, con la medesima
modalità, a riferire in merito all’utente.
VEDI ALLEGATO
VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
La valutazione della soddisfazione del Cliente
rispetto alla qualità del servizio prestato viene svolta
attraverso la compilazione di un questionario
costituito da una serie di domande relative a servizi
erogati e standard percepito di organizzazione ed
efficienza. I questionari, che una volta raccolti
saranno analizzati dall’Area qualità, vengono
somministrati con cadenza annuale a utenti e
familiari del Servizio. I risultati dell'elaborazione di tali
questionari verranno portati a conoscenza degli
ospiti e dei loro familiari.
VEDI ALLEGATO
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TUTELA DEGLI ASSISTITI
CONSENSO INFORMATO
La persona assistita o chi per legge delegato è
informata in modo comprensibile ed esauriente
circa le cure e le procedure assistenziali previste dal
PAI. Riceve inoltre copia della Carta dei Servizi e
del PAI.
TUTELA DELLA PRIVACY
La Fondazione Giulio Moroni assicura che la
raccolta e la gestione dei dati personali del
paziente avviene in conformità con quanto
prescritto dal D.lgs. 196/03 e dal Regolamento UE
679/16. Le modalità di trattamento dei dati sensibili
vengono comunicate al paziente attraverso
specifico modulo.
DICHIARAZIONE PREVISTA AI FINI FISCALI
L’ente si impegna, in conformità alla normativa
nazionale e regionale vigente, a rilasciare la
certificazione della retta ai fini fiscali, per i servizi
che prevedono la compartecipazione ai costi
sanitari da parte dell’utente, entro i tempi utili per la
presentazione della dichiarazione dei redditi
DOCUMENTAZIONE SOCIO-SANITARIA
L’ospite o in sua rappresentanza il tutore o
amministratore di sostegno ha accesso alla propria
documentazione socio/sanitaria e può ottenerne il
rilascio in copia previa richiesta scritta motivata. La
documentazione richiesta è fornita entro 7 giorni
dalla richiesta al costo di €. 20 fino a 50 pagine + 20
centesimi per ogni foglio aggiuntivo.
Le eventuali integrazioni sono fornite entro il termine
di 30 giorni dalla presentazione della richiesta.
CODICE ETICO
In ottemperanza agli adempimenti del D. Lgs. N.
231/01 la Fondazione Moroni ONLUS ha elaborato
ed adottato un Codice Etico Comportamentale.
DIRITTI DELL’OSPITE
L’ospite ha diritto:
al rispetto del proprio “progetto di vita”, che si è
costruito secondo il proprio vissuto lavorativo,
sociale, culturale ed educativo ed ha diritto che
l’Ente si attivi in tal senso, purché tale progetto
sia compatibile con la vita in comunità;
al rispetto della propria privacy e tutto il
personale della Fondazione è tenuto al segreto
professionale ai sensi della Decreto Legislativo
196/2003 e del GDPR 679/16;
a ricevere tutta l’assistenza necessaria per
svolgere con dignità e decoro ogni atto della
vita quotidiana;
a non accettare i trattamenti sanitari e le
terapie che gli vengono proposti. In tal caso
però se ne assume (lui o un suo tutore) la piena
responsabilità di cui verrà chiesta attestazione
scritta;
al rispetto della sua dignità personale, intimità e
pudore;
ad essere trattato con cortesia, umanità e senza
arroganza;
di conoscere il nome delle persone preposte
alla propria assistenza e cura;
di chiedere informazioni riguardanti
l’organizzazione dei servizi, i compiti e le
attribuzioni del personale e degli amministratori;
ad avere riconosciuta una effettiva parità per
quanto riguarda differenze di sesso, cultura,
condizioni economiche, età, nazionalità;
al rispetto della propria fede e ad avere
assistenza religiosa, se richiesta;
a ricevere visite negli orari all’uopo stabiliti,
evitando di recare disturbo agli altri ospiti nelle
ore di riposo;
IN ALLEGATO CARTA DEI DIRITTI DELL’ANZIANO
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SEZIONE B
PRESENTAZIONE
DELLE UNITÀ DI OFFERTA
RSA
RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE
CDI CENTRO DIURNO INTEGRATO
ADI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA
SAD
SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE
RSA APERTA DOMICLIARE E SEMIRESIDENZIALE
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RSA RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE
DESCRIZIONE
74 posti letto di cui 72 accreditati e contrattualizzati
con Regione Lombardia. Di questi 72 ne sono stati
accreditati 17 come posti Nucleo Alzheimer. La
struttura è aperta tutto l’anno con servizio
continuativo 24h.
Il servizio che la Fondazione offre agli ospiti è
indirizzato a garantire all'anziano non solo il
soddisfacimento dei bisogni assistenziali e sanitari,
ma intende soprattutto dare loro l'occasione di
vivere in una comunità accogliente, stimolante,
rispettosa dei bisogni del singolo, ricca di occasioni
di relazioni umane che possono mantenere viva
l'affettività e la capacità relazionale dei propri
componenti.
Proprio per questo la Fondazione Centro Assistenza
Anziani è aperta alla collaborazione con la
famiglia, con altri Enti e con le varie opportunità ed
iniziative offerte dal territorio, in modo tale da far
sentire l'anziano ancora legato alla propria famiglia
ed alla propria storia.
OBIETTIVO
Intende fornire accoglimento e soddisfacimento
dei bisogni assistenziali, prestazioni sanitarie,
educative e di recupero e/o mantenimento delle
capacità residue a persone anziane, non
autosufficienti, nel rispetto delle vigenti normative e
degli standard strutturali e gestionali che
consentono l’accreditamento con la Regione
Lombardia. L’operatività della Struttura ha come
obiettivo ultimo il raggiungimento e mantenimento
del miglior livello possibile di qualità di vita per
ciascun ospite e si informa a criteri geriatrici di
efficienza ed efficacia nell’organizzazione e
nell’erogazione del servizio.
POPOLAZIONE INTERESSATA Soggetti ultra 65enni, così come indicato nelle
regole di gestione della lista di attesa. Previa
valutazione ATS è possibile l’inserimento di utenti
non autosufficienti di età inferiore ai 65 anni
VISITE GUIDATE
In relazione all’emergenza Covid allo stato attuale
sono sospese le visite guidate della struttura da
parte di utenti potenziali e familiari.
ORARI DI INGRESSO
In relazione all’emergenza Covid allo stato attuale
le visite da parte del familiare di riferimento, sono
consentite dal lunedì al sabato previa prenotazione
da effettuarsi contattando telefonicamente la
struttura tra le 13.30 e le 14.30 e se del caso, previo
parere favorevole da parte del responsabile
sanitario. Le visite si svolgono nel rispetto delle
disposizioni vigenti in tema di distanziamento a
prevenzione dei rischi Covid correlati.
RETTA
L’ospite o il suo garante, è tenuto a versare la retta
mensile in via posticipata nonché all’ingresso in
Struttura l’importo una tantum a fondo perso nella
misura determinata dal Consiglio di
Amministrazione.
La Fondazione elabora mensilmente la fattura
relativa alla retta con eventuale dettaglio di costi
aggiuntivi per servizi erogati e non compresi nella
retta. In allegato retta di degenza dell’anno in
corso.
La Fondazione ai sensi della DGR 21 marzo 1997 n
26316 rilascia, con cadenza annuale, in tempo utile
per la presentazione dei modelli fiscali,
certificazione al fine di consentire la deduzione o la
detrazione fiscale della quota parte sanitaria della
retta di degenza.
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PROGETTI ED INDICATORI DI QUALITÀ
La Fondazione Centro Assistenza Anziani Giulio
Moroni ONLUS aderisce all’Osservatorio Settoriale
sulle RSA promosso dal CREMS – Centro di Ricerca
in Economia e Management in Sanità e nel Sociale
- dell’Università Carlo Cattaneo di Castellanza. Tale
organizzazione offre un’occasione di incontro per
affrontare, in una logica di benchmarking,
argomenti e problematiche di interesse trasversale,
favorendo lo scambio di buone prassi e la
realizzazione di corsi di formazione per il personale.
La Fondazione ha per il momento individuato i
seguenti indicatori di qualità che possono essere
monitorati e verificati dagli stessi utenti:
Procedure di ingresso
Nel momento in cui si libera un posto letto, l’Ente si
impegna a contattare entro il giorno successivo la
persona Individuata come potenziale nuovo ospite.
In conformità con le disposizioni vigenti in tema di
emergenza Covid, attualmente, i criteri della lista di
attesa, sono parzialmente in deroga. Inoltre, in
ordine alle disposizioni, provvede l’Ente a fornire le
indicazioni procedurali di natura sanitaria ed
amministrativa.
Area sanitaria
Di norma è previsto che:
1. per quanto attiene l'esecuzione di esami
ematici urgenti questi verranno eseguiti,
attraverso impegnativa medica, entro il giorno
stesso, se la prescrizione del medico avviene
entro le ore 9.00 del mattino o entro il mattino
successivo, qualora la prescrizione avvenga
dopo tale ora;
2. per quanto attiene altri esami strumentali, se
ritenuti urgenti dal medico dell’Ente, questi
verranno immediatamente richiesti alla Struttura
sanitaria competente. L’Ente si attiverà affinché
l’esame venga effettuato il più presto possibile.
Sarà sempre a carico della Fondazione il ritiro dei
referti di tali esami. Qualora i tempi indicati al punto
1 non vengano dall’Ente rispettati, per casi ad esso
imputabili e comunque fatti salvi il caso fortuito e la
forza maggiore, l'Ente si farà carico dei costi
dell’esame previsto.
PERSONALE
Area direzionale
direttore, responsabile sanitario
In staff alla direzione
responsabile qualità e formazione, responsabile
amministrativo
Area amministrativa
impiegati e consulenti
Area servizi generali
responsabile di cucina e personale di servizio,
impresa esterna per le pulizie generali e la gestione
della lavanderia.
Equipe multiprofessionale
L’equipe multiprofessionale dell’RSA definisce gli
interventi multidimensionali da erogare tramite
l’elaborazione dei Piani Assistenziali Individualizzati
(PAI) costruiti sulla base di bisogni di ciascun ospite
considerato nella sua complessità. Il PAI viene
revisionato periodicamente, perlomeno
semestralmente, in base all’evoluzione della
condizione dell’anziano. L’organizzazione e la
supervisione di quanto sopra esposto è
responsabilità del medico dell’RSA che tuttavia
assicura l’autonomia professionale di ogni
operatore.
Area assistenziale
ASA (Ausiliario Socio Assistenziale), OSS (Operatore
Socio Sanitario): suddivisi in tre nuclei, ciascun
nucleo è coordinato da una OSS referente di
nucleo
Area sanitaria
infermieri in servizio sulle 24 ore, coordinati da una
coordinatrice infermieristica, personale medico
specialista (geriatri, internista, fisiatra), nutrizionista
clinico coordinati dal responsabile sanitario
(specialista in geriatria)
Area educativa-riabilitativa
fisioterapisti, psicomotricista, educatore
professionale, animatore sociale coordinati da un
coordinatore educativo-riabilitativo (educatore
professionale)
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SERVIZI COMPRESI NELLA RETTA
Servizio sanitario
E' a disposizione degli ospiti personale infermieristico
e medico specializzato per le prestazioni ed i
controlli sanitari. La Fondazione, secondo la
convenzione con la Regione Lombardia,
garantisce a proprio carico l’erogazione di
prestazioni di medicina di base, riabilitazione,
assistenza farmaceutica e presidi per
l’incontinenza. Accertamenti diagnostici, analisi di
laboratorio e visite specialistiche rimangono a
carico del SSN e non della Fondazione, con
conseguente pagamento di ticket, ove richiesto:
permangono valide le esenzioni ticket personali.
L’ospite, o suo delegato, ha diritto di ricevere, con
un linguaggio a lui facilmente comprensibile,
informazioni complete riguardanti la propria salute
e le cure che gli vengono somministrate.
Servizio educativo-riabilitativo
L’equipe educativa-riabilitativa accompagnerà
l'ospite nell'inserimento garantendo capacità di
ascolto e di relazione, offrendogli continue
occasioni di socializzazione, di relazioni
interpersonali significative, spesso realizzate
nell'ambito di progetti intergenerazionali, di eventi
culturali, di attività creative/ricreative nel rispetto
dei suoi interessi e potenzialità. È attivo un servizio
riabilitativo, fisioterapico per il mantenimento ed il
recupero delle autonomie funzionali.
Assistenza religiosa
E’ assicurata l’assistenza religiosa per coloro che
professano la religione cattolica cristiana. Le
funzioni religiose sono officiate nella Cappella
“Sacra Famiglia”, attigua alla Fondazione Centro
Assistenza Anziani. Qualora vi fossero ospiti di altre
religioni viene comunque garantita loro la libertà di
culto e ci si attiverà per contattare, se ce ne fosse
la richiesta, ministri di altri culti.
Altri servizi
Servizio lavanderia e guardaroba per i capi
personali, esclusi i capi di pura lana o seta. Tale
servizio comprende lavaggio, asciugatura, stiratura
ed eventuali rammendi dei capi di biancheria
personale. Biblioteca ed abbonamenti a vari
quotidiani e riviste - sala con tv a schermo
panoramico. In relazione all’emergenza Covid,
attualmente sospese gite ed uscite dalla Struttura
della durata di 1 giornata.
La Fondazione Centro Assistenza Anziani per il
momento ha sospeso la collaborazione con le
associazioni di volontariato.
Servizio ristorazione Il vitto è a carattere familiare ed offre cibi il più
possibile gradevoli, puntando sulla qualità e sulla
varietà. Il menù prevede piatti tradizionali e
qualche novità, tutti cucinati in modo tale da
assicurare la massima digeribilità.
Il menù giornaliero viene predisposto dalla
Direzione, in collaborazione con la cucina, tenendo
conto anche delle preferenze segnalate dagli ospiti
e viene reso noto mediante affissione in bacheca. È
articolato in 7 giorni, per ognuno dei quali sono
previsti piatti diversi, sia per il pranzo che per la
cena. Per ogni pasto sono sempre disponibili tre
primi, tre secondi, due contorni, frutta di stagione e
frutta frullata, pane, acqua, vino e caffè.
Sono possibili diete particolari su prescrizione
medica. La colazione è servita alle h. 8.30, il pranzo
alle h. 12.00 e la cena alle h. 18.45, in sala da
pranzo. Alla sera è servita una bevanda calda. Gli
ospiti possono invitare a pranzo parenti ed amici, i
quali pagheranno il costo del pranzo consumato.
Menù tipo PRIMO PIATTO:
primo piatto del giorno e due alternative SECONDO PIATTO:
secondo piatto del giorno e una alternativa CONTORNO:
contorno del giorno e due alternative
frutta, caffè, acqua e vino
Quotidianamente, in funzione dei bisogni clinici e
nutrizionali sono disponibili le relative diete speciali
(ipercalorica, priva di glutine, ipoproteica, per
Morbo di Parkinson, a ridotto apporto di fibre e
lattosio, per disfagia) redatte dalla nutrizionista
attraverso specifico protocollo presente in struttura)
Esempio: Lunedi prima settimana PRIMO PIATTO:
pasta al pomodoro (alternative: pasta in bianco, pastina) SECONDO PIATTO:
frittata con verdura (alternative: pollo lesso) CONTORNO:
verdura cotta (alternative: patata / insalata)
SERVIZI NON COMPRESI NELLA RETTA
Trasporto
Il trasporto in strutture sanitarie per ricoveri, visite ed
esami viene svolto tramite ambulanza di enti terzi
con costi determinati dal tariffario di questi ultimi
Parrucchiere e podologo
L'ospite può usufruire di un servizio parrucchiere /
barbiere e di un servizio di podologia, il cui costo
verrà saldato direttamente al fornitore sulla base
delle prestazioni effettuate. Le tariffe sono visionabili
in bacheca espositiva sita all’ingresso.
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GIORNATA TIPO
Gli orari di alcune attività
possono subire modifiche in
relazione a programmi
specifici di reparto ed alle
esigenze individuali degli
ospiti.
06.00 - 08.00 Sveglia ed igiene personale
08.30 Colazione
09.00 - 11.30 Attività sanitarie, riabilitative, psicomotorie ed educative
12.00 Pranzo
13.30 - 15.00 Eventuale riposo pomeridiano per chi lo desidera
15.00 - 17.30 Attività educative e fisioterapiche
18.45 Cena
SICUREZZA
La Fondazione Centro Assistenza Anziani G. Moroni ONLUS, nella gestione delle proprie attività, presta
particolare attenzione alla sicurezza fisica degli ospiti, dei visitatori e degli operatori con l’organizzazione di
particolari dotazioni e l’attuazione di corrette misure preventive.
In particolare:
scrupoloso rispetto delle norme di igiene con sanificazione degli ambienti secondo validi protocolli, con
particolare riferimento a quelle in materie di prevenzione infezioni Covid correlate;
servizio di ristorazione svolto applicando un piano di prevenzione per la sicurezza igienica degli alimenti,
fondato sui principi metodologici internazionali del sistema HACCP che si compone di due fondamentali
momenti: l’individuazione e la pianificazione dei rischi, ed il controllo dei punti critici del processo produttivo;
rispetto delle norme sulla sicurezza previste dalle vigenti disposizioni, con particolare riferimento a quelle in
materie di prevenzione infezioni Covid correlate;
smaltimento dei rifiuti potenzialmente infetti o inquinanti, secondo le vigenti norme di legge;
eliminazione delle barriere architettoniche;
uso di sollevatori elettrici per la mobilizzazione degli ospiti non autosufficienti;
la Struttura è in possesso del Certificato di Prevenzione Incendi e di adeguata dotazione di mezzi
antincendio, tra cui impianto automatico di rilevazione fumi in tutti gli ambienti. Il personale della
Fondazione è addestrato per intervenire in caso di incendio e tutelare la sicurezza degli ospiti;
impianto automatico di illuminazione di emergenza;
piano di evacuazione in caso di emergenza e all’interno della struttura norme e comportamenti da attuare
in caso di necessità;
impiantistica elettrica e termica a norma di legge.
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AMMISSIONE Sono ammessi, in base alle vigenti normative e alla
disponibilità del posto letto, persone anziane fragili.
Poiché la finalità della Fondazione è il
raggiungimento e mantenimento del miglior livello
possibile di qualità di vita per ciascun ospite, le
condizioni di salute psico-fisica e le modalità
relazionali di chi dovrà accedervi devono essere
tali da:
permettere loro la vita in comunità;
permettere all’organizzazione della Struttura
stessa di garantire a loro ed al resto della
comunità la protezione e la sicurezza necessarie
alla realizzazione di una buona qualità di vita.
MODALITÀ DI AMMISSIONE
Per poter essere accolti nella Fondazione è
necessario compilare una domanda di ammissione
e sottoscrivere il contratto di ingresso. Al momento
della presentazione della domanda il Responsabile
qualità dell’Ente effettuerà un colloquio con gli
interessati per conoscere le motivazioni e le
problematiche familiari che hanno portato alla
richiesta di ricovero ed illustrerà le procedure di
accoglienza e presa in carico dell’ospite. Il
Responsabile amministravo coordinerà gli aspetti
amministrativi.
Il Responsabile qualità è a disposizione dei
potenziali utenti e dei loro familiari per effettuare
una visita guidata della Fondazione e per illustrarne
l’organizzazione.
CRITERI DI GESTIONE DELLE LISTE DI ATTESA
I criteri di definizione lista di attesa sono soggetti
periodicamente a revisione da parte del Consiglio
di Amministrazione della Fondazione
1. APPROPRIATEZZA DELLA RISPOSTA AL BISOGNO IN
BASE A FRAGILITÀ DI UTENTE E CAREGIVER
2. PROSSIMITÀ TERRITORIALE
3. URGENZA SEGNALATA DA SERVIZI SOCIALI E
OSPEDALE
INGRESSO
L’anziano che viene contattato per occupare il
posto resosi disponibile, dovrà confermare la
volontà di essere inserito nella struttura entro i tre
giorni lavorativi successivi a quello in cui è stato
contattato, in mancanza verrà considerato
rinunciatario. L’anziano giudicato idoneo
all’ingresso in Struttura dovrà occupare il posto letto
entro la data concordata.
DIMISSIONE
Le dimissioni volontarie dal Centro Assistenza
Anziani vanno presentate almeno quindici giorni
prima della data fissata, con relativo pagamento di
quanto maturato. In caso di dimissione verrà
redatta specifica lettera di dimissione comprensiva
dei dati clinici, cognitivi e funzionali necessari ad
attuare una dimissione protetta. Se l’utente
dovesse rientrare al domicilio verranno inoltre forniti
i farmaci ed i presidi necessari ai primi giorni post
dimissione.
DIMISSIONE PROTETTA
L’ente gestore si fa carico di garantire percorsi di
continuità assistenziale sia all’interno dei servizi
direttamente erogati dalla Fondazione che per i
percorsi di presa in carico di cui l’utente fruirà in altri
ambiti. A tale scopo viene redatta apposita
relazione di dimissione di raccordo comprensiva
delle informazioni necessarie allo scopo
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CDI CENTRO DIURNO INTEGRATO
ACCESSIBILITÀ E FUNZIONAMENTO
Il Centro Diurno Integrato è attivo da lunedì a
venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00 per tutto l’anno
escluse festività. L’utente può raggiungere il centro
accompagnato dai caregivers famigliari e non
famigliari oppure può fruire di un servizio di
trasporto con accompagnatore previa disponibilità
di posti. Le visite sono permesse negli orari di
apertura.
POSTI
Il CDI ha una capacità ricettiva totale di 40 ospiti: è
autorizzato all’esercizio di 26 posti accreditati e
contrattualizzati e di ulteriori 14 posti non
contrattualizzati dedicati a persone che
presentano problematiche cognitive e
comportamentali.
POPOLAZIONE SERVITA
Persone con compromissione dell’autosufficienza:
affette da pluripatologie cronico-degenerative,
fra le quali anche le demenze, ma senza gravi
disturbi comportamentali
di norma di età superiore ai 65 anni
sole, anche con un discreto livello di autonomia
ma a rischio di emarginazione delle cure,
oppure inserite in un contesto famigliare o
solidale, per le quali l’assistenza domiciliare
risulta insufficiente o troppo onerosa
Non sono ammissibili persone autosufficienti, né che
già fruiscano di servizi residenziali socio-sanitari, né
con elevate esigenze clinico-assistenziali, né
persone con problematiche psichiatriche attive o
con demenza associata a gravi disturbi
comportamentali né persone in età giovane o
giovane adulta con disabilità
VISITE GUIDATE
In relazione all’emergenza Covid, attualmente sono
sospese le visita guidate della struttura da parte di
utenti potenziali e familiari.
FINALITÀ
Il CDI rappresenta una possibile risposta per
l’anziano con riduzione parziale dell’autosufficienza
che non può essere adeguatamente assistito a
domicilio e che non presenta patologie acute o
necessità riabilitative tali da richiedere il ricovero in
ospedale.
Il servizio opera in regime diurno e si rivolge a
persone anziane con compromissione del grado di
autosufficienza, soli o abitualmente ospiti in famiglie
che presentano difficoltà a garantire loro la
necessaria assistenza per tutta la giornata al fine di
tutelare il diritto a rimanere il più a lungo possibile
nel proprio ambiente familiare e sociale,
garantendo nel contempo le prestazioni socio-
assistenziali e sanitarie necessarie. Tale servizio ha la
finalità di supportare e migliorare la qualità della
vita dell’anziano evitando o ritardando
l’istituzionalizzazione e supportando il nucleo
familiare facendosi carico nelle ore diurne di
situazioni che, per intensità o continuità degli
interventi necessari, sono divenute troppo
impegnative per la sola assistenza domiciliare. Il CDI
si caratterizza per la flessibilità e la modularità nella
ricettività degli ospiti e per un’offerta di attività
differenziate in grado di rispondere alla complessità
dei bisogni. La programmazione delle attività è
finalizzata a contrastare il processo di
deterioramento stimolando l’acquisizione di
comportamenti favorenti il benessere psico-fisico e
la prevenzione di manifestazioni di disagio. Per gli
ospiti meno autonomi o con deterioramento
cognitivo, sono previsti percorsi di sostegno e
gestione individuale o a piccoli gruppi, oltre che
interventi multiprofessionali mirati. Particolare è
quindi l’attenzione ai bisogni sanitari, ma anche
sociali, relazionali, culturali e riabilitativi dell’anziano,
in accordo con i più recenti orientamenti che
riconoscono il processo di invecchiamento come
una fase della vita con una propria dimensione
emotiva, psicologica e affettiva, e non
necessariamente come momento patologico.
Tutti gli operatori del CDI sono chiamati a fondare
tutte le proprie scelte operative sui seguenti
principi generali:
operare all’interno della sfera di autonomia
residua dell’anziano, funzionalmente al
mantenimento e/o recupero delle abilità
fisiche e psichiche.
procedere attraverso Piani Assistenziali
Individualizzati (PAI) per favorire una visione
completa e personale di ogni singolo anziano
senza adeguare in maniera rigida i bisogni
delle persone alle logiche della struttura.
mantenere attivi i contatti con la realtà esterna
(gruppi di volontariato, associazioni, scuole,
ecc.) e gli scambi con il tessuto sociale locale,
seppur in questo momento le attività di questo
tipo in presenza siano sospese in relazione
all’emergenza Covid.
operare attraverso un lavoro di équipe: la
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collaborazione tra le diverse figure professionali
impegnate nella gestione della struttura è alla
base di un intervento di qualità elevata.
PERSONALE Area direzionale
direttore, responsabile sanitario
In staff alla direzione
responsabile qualità e formazione, responsabile
amministrativo
Area amministrativa
impiegati e consulenti
Area servizi generali
responsabile di cucina e personale di servizio,
impresa esterna per le pulizie generali e la gestione
della lavanderia.
Equipe multiprofessionale
L’equipe multiprofessionale dell’RSA definisce gli
interventi multidimensionali da erogare tramite
l’elaborazione dei Piani Assistenziali Individualizzati
(PAI) costruiti sulla base di bisogni di ciascun ospite
considerato nella sua complessità. Il PAI viene
revisionato periodicamente, perlomeno
semestralmente, in base all’evoluzione della
condizione dell’anziano. L’organizzazione e la
supervisione di quanto sopra esposto è
responsabilità del medico dell’RSA che tuttavia
assicura l’autonomia professionale di ogni
operatore.
Area assistenziale ASA (Ausiliario Socio Assistenziale), OSS (operatore socio
sanitario): suddivisi in tre nuclei, ciascun nucleo è
coordinato da una OSS referente di nucleo
Area sanitaria
infermieri in servizio sulle 24 ore, coordinati da una
coordinatrice infermieristica, personale medico
specialista (geriatri, internista, fisiatra), nutrizionista
clinico coordinati dal responsabile sanitario
(specialista in geriatria)
Area educativa-riabilitativa
fisioterapisti, psicomotricista, educatore
professionale, animatore sociale coordinati da un
coordinatore educativo-riabilitativo (educatore
professionale)
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SERVIZI E PRESTAZIONI EROGATE
La Fondazione Centro Assistenza Anziani G. Moroni
ONLUS, nella gestione delle proprie attività, presta
particolare attenzione alla sicurezza fisica degli
ospiti, dei visitatori (in questa fase non presenti) e
degli operatori con l’organizzazione di particolari
dotazioni e l’attuazione di corrette misure
preventive.
In particolare:
scrupoloso rispetto delle norme di igiene con
sanificazione degli ambienti secondo validi
protocolli;
servizio di ristorazione svolto applicando un
piano di prevenzione per la sicurezza igienica
degli alimenti, fondato sui principi metodologici
internazionali del sistema HACCP che si
compone di due fondamentali momenti:
l’individuazione e la pianificazione dei rischi, ed
il controllo dei punti critici del processo
produttivo;
rispetto delle norme sulla sicurezza previste dalle
vigenti disposizioni;
smaltimento dei rifiuti potenzialmente infetti o
inquinanti, secondo le vigenti norme di legge;
eliminazione delle barriere architettoniche;
uso di sollevatori elettrici per la mobilizzazione
degli ospiti non autosufficienti;
la Struttura è in possesso del Certificato di
Prevenzione Incendi e di adeguata dotazione di
mezzi antincendio, tra cui impianto automatico
di rilevazione fumi in tutti gli ambienti. Il
personale della Fondazione è addestrato per
intervenire in caso di incendio e tutelare la
sicurezza degli ospiti;
impianto automatico di illuminazione di
emergenza;
piano di evacuazione in caso di emergenza e
all’interno della struttura norme e
comportamenti da attuare in caso di necessità;
impiantistica elettrica e termica a norma di
legge.
SERVIZI COMPRESI NELLA RETTA
01. Servizio sanitario
Personale infermieristico e medico specializzato per
le prestazioni ed i controlli sanitari. La Fondazione,
secondo la convenzione con la Regione
Lombardia, garantisce a proprio carico
l’erogazione di prestazioni di medicina di base,
riabilitazione. Accertamenti diagnostici, analisi di
laboratorio e visite specialistiche rimangono a
carico del SSN e non della Fondazione e sono
soggette alla prescrizione del medico di assistenza
primaria. L’ospite, o suo delegato, ha diritto di
ricevere, con un linguaggio a lui facilmente
comprensibile, informazioni complete riguardanti la
propria salute e le cure che gli vengono
somministrate.
Il medico coordina le attività sanitarie e la stesura
dei PAI. Mantiene i contatti con i medici di
medicina generale, che rimangono titolari della
cura dei singoli ospiti. Il servizio viene garantito nel
rispetto dei parametri della normativa vigente.
Compiti del medico sono:
mantenere e stimolare i contatti col medico di
medicina generale suggerendo eventuali
interventi e recependo ogni modifica
terapeutica;
programmare periodiche valutazioni
psicofisiche di ciascun ospite;
provvedere alla stesura e all’aggiornamento
delle cartelle sanitarie;
partecipare agli incontri di èquipe con gli altri
operatori del CDI al fine di programmare e
verificare i Piani Assistenziali Individualizzati;
partecipare all’attuazione dei Piani Assistenziali
Individualizzati;
partecipare agli incontri periodici per la verifica
dell’attività svolta;
proporre ed organizzare eventuali incontri di
educazione sanitaria nell’ambito delle attività
L’infermiere professionale che opera presso la
struttura segue il decorso clinico di ogni ospite,
relazionando al medico sullo stato di salute degli
anziani e attuando eventuali interventi sanitari
previsti nel PAI. Il servizio viene garantito nel rispetto
dei parametri previsti alla normativa vigente. Più
precisamente l’IP svolge le seguenti mansioni:
Somministrazione dei farmaci come da
prescrizione medica;
Misurazione periodica di pressione, polso e peso
corporeo e se necessario di altri parametri,
come specificato nel PAI;
Medicazioni; Cura delle piaghe da decubito;
Aggiornamento delle cartelle infermieristiche
individuali e documentazione sanitaria;
Disinfezione e sterilizzazione del materiale per
l’assistenza diretta
Le restanti mansioni prescritte dalla normativa
vigente
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02. Assistenza di base e cura della persona
La Fondazione Giulio Moroni garantisce, attraverso
il proprio personale qualificato, un'attenta lettura
dei bisogni dei singoli ospiti in modo da offrire
risposte personalizzate, rispettose delle individualità
e della dignità dei singoli e che stimolino ogni
anziano a esprimere le proprie potenzialità e
capacità funzionali residue.
Per realizzare ciò la Struttura garantisce la stesura di
progetti assistenziali individualizzati (PAI) che
verranno costruiti e monitorati attraverso un lavoro
di équipe che prevede la collaborazione di diverse
professionalità al fine di avere una lettura
personalizzata dei bisogni, l'individuazione di
obiettivi studiati su ogni singolo ospite e del relativo
percorso per attuarli
I servizi di assistenza e di cura alla persona erogati
dal CDI consistono fondamentalmente nelle
seguenti attività:
Igiene personale: Viene garantito, qualora
necessario, l’aiuto a provvedere ogni giorno
all’igiene del corpo e alla doccia settimanale. Si
provvede al cambio dei materiali e prodotti
monouso per incontinenti secondo le singole
esigenze.
Assistenza motoria: Il personale di assistenza aiuta
l’ospite in tutti i movimenti necessari valorizzando
l’autonomia residua.
Supporto agli interventi sanitari. Aiuto ad
assumere i farmaci secondo gli orari previsti.
Nutrizione. Il personale adibito all’assistenza,
attento all’osservanza delle eventuali prescrizioni
del medico, provvede alla distribuzione dei pasti
e, ove necessario, alla nutrizione dell’ospite stesso.
Supporto al servizio educativo. Il personale
assistenziale svolge un ruolo di supporto alle
attività educative programmate, favorendo la
partecipazione dell’ospite alle attività stesse.
03. Servizio educativo
L’equipe educativa accompagnerà l'ospite
nell'inserimento garantendo capacità di ascolto e
disponibilità a mettersi in gioco nella relazione,
offrendogli continue occasioni di socializzazione, di
relazioni interpersonali significative, spesso realizzate
nell'ambito di progetti individualizzati, di eventi
culturali, di attività creative/ricreative nel rispetto
dei suoi interessi e potenzialità. Vengono svolti
interventi di gruppo o individuali (eventi culturali,
attività manuali e pratiche, letture, etc.) per
contenere il rallentamento psico-fisico e la
tendenza all’isolamento sociale e culturale, nonché
per sviluppare una concezione positiva della vita
04. Servizio riabilitativo
Servizio riabilitativo fisioterapico per il
mantenimento ed il recupero delle autonomie
funzionali. Le prestazioni riabilitative comprendono
l’insieme di interventi volti a mantenere
l’autosufficienza o a migliorare il recupero
funzionale in caso di disabilità di vario grado. La
riabilitazione assume, quindi, un ruolo non soltanto
terapeutico, ma anche preventivo, volto ad evitare
o limitare l’aggravamento motorio o la disabilità
permanente. Per restituire un certo grado di
autosufficienza si rendono necessarie strategie
diversificate, mirate ad obiettivi limitati ma
ugualmente efficaci nel migliorare, talvolta in
maniera determinante, la qualità di vita. Pertanto il
terapista della riabilitazione, sulla base delle
necessità individuali stabilite nel PAI, effettua
interventi di riabilitazione fisioterapica attiva e
passiva, di rieducazione neuromotoria
05. Servizi amministrativi
I servizi amministrativi vengono svolti da impiegati
che provvedono alle esigenze di Amministrazione
del CDI.
06. Servizio di orientamento, accompagnamento e
sostegno al contesto familiare e solidale
Si rivolge alle famiglie e ai caregiver di anziani non
autosufficienti con l’obiettivo di sostenerli nel
complesso lavoro di cura, di informarli sulle
caratteristiche e le conseguenze delle patologie
che affliggono i loro cari, di prevenire situazioni di
particolare stress.
In particolare le famiglie possono usufruire di:
informazioni e/o orientamento nell’utilizzo dei
servizi per anziani;
valutazione del bisogno, individuazione del
percorso di cura più adeguato,
accompagnamento;
percorsi di ascolto e sostegno finalizzati a
sviluppare una maggiore consapevolezza e
capacità di gestire i problemi quotidiani;
supporto nella gestione al domicilio dell’anziano
non autosufficiente;
Interventi di informazione ed educazione per
favorire l’utilizzo al domicilio di tutti i presidi, gli
ausili e le procedure che adattino l’ambiente
domestico al grado di non autosufficienza
raggiunto e supportino l’autonomia residua
della persona anziana
07. Assistenza religiosa
È assicurata l’assistenza religiosa per coloro che
professano la religione cattolica cristiana. Le
funzioni religiose sono officiate nella Cappella
“Sacra Famiglia”, attigua alla Fondazione Giulio
Moroni. Qualora vi fossero ospiti di altre religioni
viene comunque garantita loro la libertà di culto e
ci si attiverà per contattare, se ce ne fosse la
richiesta, ministri di altri culti.
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08. Ristorazione
Il vitto è a carattere familiare ed offre cibi il più
possibile gradevoli, puntando sulla qualità e sulla
varietà. Il menù prevede piatti tradizionali e
qualche novità, cucinati in modo tale da assicurare
la massima digeribilità. Il menù a rotazione mensile
viene predisposto dalla nutrizionista clinica, in
collaborazione con la cucina, tenendo conto
anche delle preferenze segnalate dagli ospiti e
viene reso noto mediante affissione in bacheca. È
articolato in 5 giorni, per ognuno dei quali sono
previsti piatti diversi, sia per il pranzo che per la
cena. Per ogni pasto sono sempre disponibili tre
primi, tre secondi, due contorni, frutta di stagione e
frutta frullata, pane, acqua, vino e caffè. Sono
possibili diete particolari su prescrizione medica. Il
pranzo è servito alle h. 12.00
Menù tipo PRIMO PIATTO:
primo piatto del giorno e due alternative SECONDO PIATTO:
secondo piatto del giorno e una alternativa CONTORNO:
contorno del giorno e due alternative
frutta, caffè, acqua e vino
Quotidianamente, in funzione dei bisogni clinici e
nutrizionali sono disponibili le relative diete speciali
(ipercalorica, priva di glutine, ipoproteica, per
Morbo di Parkinson, a ridotto apporto di fibre e
lattosio, per disfagia) redatte dalla nutrizionista
attraverso specifico protocollo presente in struttura)
Esempio: Lunedi prima settimana PRIMO PIATTO:
pasta al pomodoro (alternative: pasta in bianco, pastina) SECONDO PIATTO:
frittata con verdura (alternative: pollo lesso) CONTORNO:
verdura cotta (alternative: patata / insalata)
SERVIZI NON COMPRESI NELLA RETTA
09. Parrucchiere
È possibile usufruire di un servizio di parrucchiere interno in giorni prefissati e previa disponibilità di posti e
compatibilità con l’organizzazione
10. Trasporto
In relazione alla gestione emergenza Covid, la disponibilità del servizio potrà subire variazioni. Una volta
ripristinato, sarà possibile il trasporto da domicilio al Centro diurno e viceversa in orari variabili, da definire in
base alla posizione geografica di residenza e previa disponibilità. Tali trasporti possono prevedere un
accompagnatore professionale in funzione dei bisogni della persona. Costi vedi allegato “Rette”)
GIORNATA TIPO
09.00 – 09.30 Ingresso degli ospiti
09.30 - 10.30 Accoglienza
10.30 - 12.00 Trattamenti infermieristici, visite mediche, attività educative e riabilitative
12.00 Pranzo
13.00 - 15.00 Riposo, relax e svolgimento di attività su base individuale
15.00 - 16.00 Attività educative, attività ludico motorie o riabilitative;
16.00 Break alimentare
16.30 - 17.00 Ritorno a casa
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AMMISSIONE CRITERI DI AMMISSIONE, ACCOGLIENZA E PRESA IN CARICO
In relazione a questa fase di emergenza Covid, le persone interessate possono presentare domanda di
ammissione, preferibilmente a mezzo mail a [email protected]
La richiesta di inserimento, verificata in prima istanza dal Responsabile Sanitario del CDI, dovrà essere corredata
degli allegati “Scheda Sociale” e “Scheda Sanitaria” ivi inseriti. L’ammissione al CDI è subordinata inoltre a
valutazione psico-fisica e visione della documentazione sanitaria recente (ricoveri in ospedale, esami, visite
specialistiche) da parte del medico della struttura e dall’avvenuta esecuzione del test sierologico e del
tampone Sarà inoltre richiesta la prescrizione farmacologica da parte del medico curante redatta su carta
intestata. Una volta stabilita l’idoneità all’ammissione, la struttura comunicherà la data d’ingresso ai familiari e al
nuovo ospite e si procederà alla firma del contratto di ingresso. Eventuali richieste superiori ai posti disponibili
saranno inserite in lista d’attesa. Il personale di assistenza segue con attenzione il primo periodo di inserimento
del nuovo ospite, in modo da facilitarne l’integrazione e la socializzazione con gli altri ospiti, pone attenzione a
che familiarizzi con la struttura, i servizi, gli ospiti e operatori, indicando allo stesso le semplici regole di vita del
CDI. Il medico esegue una visita del nuovo ospite, informa il responsabile, compila la cartella sanitaria e
coordina l’équipe per la stesura del Piano Assistenziale Individualizzato, evidenziando le esigenze e la tipologia
di assistenza dell’anziano, impartendo le eventuali istruzioni al personale infermieristico e socio-assistenziale sulle
terapie e le prestazioni specifiche di assistenza. In presenza di diete particolari il medico fa in modo che il
personale addetto recepisca le opportune disposizioni.
CRITERI DI GESTIONE LISTA DI ATTESA
La lista d’attesa viene stilata in base alla data di presentazione della domanda. Successivamente vengono
stabiliti i seguenti criteri di gestione della lista d’attesa
1. Appropriatezza della risposta al bisogno in base a fragilità di utente e caregiver
2. Prossimità territoriale
3. Segnalazione da servizi sociali e ospedale
4. In mancanza di domande di cui ai punti da 1 a 3, si dà priorità ad anziani residenti nel territorio dell’ATS
Insubria.
5. È possibile l’inserimento di anziani residenti in altre ATS Lombarde solo in mancanza di domande di cui ai
punti precedenti
DIMISSIONE
Il rapporto giuridico che si instaura tra il CDI e l’ospite può essere a tempo determinato oppure a tempo
indeterminato salvo disdetta tra le parti.
Il rapporto inizia con l’accettazione della richiesta dell’ospite da parte della direzione del CDI e con la firma del
contratto di ingresso. Termina nei seguenti casi:
per disdetta scritta da parte dell’ospite indirizzata alla direzione, con preavviso di 30 giorni. Il pagamento del
corrispettivo per retta proseguirà fino alla data indicata nella disdetta;
per disdetta scritta dalla direzione inviata all’ospite;
per decesso dell’ospite;
per allontanamento dell’ospite da parte della direzione causa gravi motivi;
La direzione può allontanare anche senza preavviso l’ospite che tenga una condotta gravemente
incompatibile con la vita comunitaria o che commetta ripetute e gravi infrazioni alle regole. In caso di morosità,
viene inviata una lettera di diffida ad adempiere alle proprie obbligazione entro i successivi 5 giorni; se la
morosità persiste, l’ospite verrà dimissionato immediatamente, salvo che l’ospite o altro parente obbligato agli
alimenti, ex art. 433 C.C., provveda a sanare il debito.
In ogni altro caso previsto dalle leggi.
Per aggravamento delle condizioni cliniche dell’ospite, tale da non consentire una gestione in regime diurno
da parte del CDI.
DIMISSIONE PROTETTA L’ente gestore si fa carico di garantire percorsi di continuità assistenziale sia all’interno dei servizi direttamente
erogati dalla Fondazione che per i percorsi di presa in carico di cui l’utente fruirà in altri ambiti. A tale scopo
viene redatta apposita relazione di dimissione di raccordo comprensiva delle informazioni necessarie allo
scopo.
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ADI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA
DEFINIZIONE ADI
L’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) si colloca
nella rete dei servizi sociosanitari volti a garantire
alle persone, in condizione di fragilità, prestazioni
sociosanitarie integrate a domicilio.
Le prestazioni sono complementari al caregiver
familiare e sono erogate da personale qualificato
che sostiene e/o integra la presenza del famigliare
e/o collaboratore non sostituendolo
completamente.
TERRITORIALITÀ E ACCESSIBILITÀ
Il servizio di assistenza domiciliare integrata (ADI)
della Fondazione Giulio Moroni è autorizzato e
accreditato col Servizio Sanitario Regionale.
Opera attualmente nel territorio del distretto ASST di
Busto Arsizio/Castellanza – ATS Insubria
La sede operativa è a Castellanza, in via Cardinal
Ferrari, 4.
La sede è aperta secondo i seguenti orari: lunedì -
venerdì
dalle ore 9.00 alle ore 18.00
Nei restanti orari è attiva la segreteria telefonica al
seguente numero
0331 502103
OBIETTIVI
L’ADI è finalizzata ad assicurare alla famiglia della
persona un reale supporto per:
Migliorare la qualità della vita quotidiana e
allontanare nel tempo il ricorso a unità d’offerta
residenziali;
Stabilizzare il quadro clinico della persona a
seguito di dimissione ospedaliera;
Garantire la continuità dell’assistenza tra sistema
sanitario, sociosanitario e sociale;
Prevenire/limitare il deterioramento della
persona in condizione di fragilità.
A CHI SI RIVOLGE
L’ADI è rivolta a persone in situazione di fragilità,
caratterizzate dalla presenza di:
Una situazione di non autosufficienza parziale o
totale, di carattere temporaneo o definitivo;
Una condizione di non deambulabilità e di non
trasportabilità presso presidi sanitari
ambulatoriali in grado di rispondere ai bisogni
della persona;
Presenza di un supporto nella rete familiare e/o
formale o informale;
Condizioni abitative che garantiscano la
praticabilità dell’assistenza, acquisite anche a
seguito di azioni necessarie per il superamento
di eventuali fattori che la ostacolano (es.
abbattimento di barriere architettoniche).
Non sono previsti limiti di età né di reddito.
COSTO
Il servizio per il paziente è gratuito in quanto tutte le
prestazioni sono a carico del S.S.R. (Servizio Sanitario
Regionale). Chi ha il diritto di usufruire di questo
servizio ottiene un voucher che è utilizzato per
ottenere le prestazioni necessarie da un elenco di
soggetti accreditati dall’ATS.
CONTINUITÀ DELL’ASSISTENZA
La continuità assistenziale è garantita dal Lunedì
alla Domenica per 7 ore di assistenza domiciliare
giornaliera anche attraverso la pronta disponibilità
telefonica, in funzione degli interventi stabiliti dal
Piano Assistenziale Individuale, e l’accesso
programmato a favore dei pazienti complessi.
Reperibilità telefonica, per urgenze sanitarie di
competenza degli operatori del servizio di
assistenza domiciliare, tutti i giorni della settimana
dalle 9.00 alle 18.00 al numero telefonico
0331 502103
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PRESTAZIONI PREVISTE
L'assistenza domiciliare integrata (medica, fisioterapica, infermieristica e ausiliaria tutelare) comprende attività
sanitarie e socio assistenziali integrate fra loro. L'obiettivo è rispondere alle esigenze del paziente non
autosufficiente, svolgendo una funzione di raccordo con l'azione delle strutture sanitarie, in collaborazione con
il medico di medicina generale e con la famiglia. La Fondazione Moroni è strutturata per rispondere a tutti i
profili di assistenza previsti in ambito di Assistenza Domiciliare Integrata della Regione Lombardia. L’utente che
usufruisce del servizio ADI viene raggiunto al proprio domicilio da personale qualificato per la somministrazione
di prestazioni di natura socio-sanitaria, dotato di appositi DPI secondo disposizioni correlate all’emergenza
Covid:
Medico specialistiche
consulti e visite specialistiche a domicilio
coerentemente con la richiesta effettuata
al servizio competente dell’ATS
Infermieristiche
cura e prevenzione delle lesioni cutanee,
medicazioni; cambio catetere; gestione
sondino naso-gastrico; gestione PEG;
gestione di uro-colo-nefro-cistostomie;
gestione di catetere venoso centrale;
controllo parametri vitali; educazione
sanitaria. Somministrazione di terapie
intramuscolo ed endovena.
Assistenziali
assistenza e supporto nelle attività della
vita quotidiana; collaborazione con
l'infermiere nella cura, alzata, aiuto nella
mobilizzazione; addestramento caregiver;
igiene personale
Riabilitative
tramite l’accesso del fisioterapista (es.
rieducazione motoria, mobilizzazione
passiva e attiva assistita, ripristino delle
attività quotidiane attraverso esercizi di
equilibrio e di rinforzo muscolare);
riabilitazione ortopedica; riabilitazione
neurologica; addestramento al corretto
utilizzo degli ausili
Educative
Supporto educativo: presenza della figura
dell’educatore, per fornire indicazioni per
un’organizzazione adeguata dell’ambiente
domestico, per interventi di educazione e
accompagnamento in tutte le fasi della
vita quotidiana, anche attraverso il
coinvolgimento dei famigliari
FIGURE PROFESSIONALI
Responsabile sanitario
Care manager
Medici specialisti in geriatria, medicina interna, fisiatria.
Infermieri professionali
Fisioterapista
Educatore
Psicologo
OSS (Operatore Socio Sanitario)
ASA (Ausiliario Socio Assistenziale)
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ATTIVAZIONE DELL’ADI
Come richiederla
La domanda per le prestazioni di Assistenza
Domiciliare Integrata può essere presentata al
Distretto Socio Sanitario – ASST di residenza,
attraverso:
prescrizione del Medico di Medicina
Generale/Pediatra di Libera Scelta
dimissione ospedaliera/struttura riabilitativa
prescrizione del medico specialista
A seguito della domanda viene attivato un
processo di valutazione articolato in fasi differenti e
di tipo multidimensionale che tiene conto, oltre che
della valutazione dei bisogni della persona, anche
degli aspetti sociali quali la rete assistenziale e
l’adeguatezza della condizione abitativa e
dell’ambiente di vita.
Da questa valutazione vengono determinati:
il livello di gravità della persona e il relativo
profilo assistenziale cui ha diritto;
la durata dell’intervento (massimo 3 mesi) e
numero di accessi previsto;
l’eventuale urgenza;
il valore economico del voucher assegnato.
La famiglia a questo punto può utilizzare il voucher
assegnato per ottenere i servizi necessari presso
uno dei soggetti accreditati il cui elenco viene
forniti dall’ASST competente.
L’intensità assistenziale viene definita dalla ASST
sulla base di un modello teorico che collega il livello
di gravita e il profilo assistenziale. I servizi resi si
articolano nei seguenti profili di intensità di
intervento.
PROFILI PRESTAZIONALI
prestazionale occasionale o continuativo
prelievi occasionali o continuativi
PROFILI ASSISTENZIALI
1 livello
2 livello
3 livello
4 livello
Al momento non vengono erogati profili relativi alle
cure palliative. La Fondazione è responsabile del
materiale sanitario necessario all'esecuzione delle
prestazioni previste dal piano.
PRESA IN CARICO
Modalità e tempistica erogazione del servizio
Il servizio di cura a domicilio viene attivato secondo
le seguenti modalità e tempi massimi:
La presa in carico (ossia il tempo che trascorre
dalla data del primo contatto alla definizione
del PAI) è garantita entro 72 ore salvo urgenze
segnalate dal medico o dalla struttura
ospedaliera (tali urgenze sono prese in carico
entro 24 ore);
Il limite delle 72 ore non vale per le prestazioni di
riabilitazione ricomprese nel PAI che possono
essere attivate anche successivamente.
Erogazione dei servizi
Con la presa in carico del soggetto, la ns. Struttura
procede, dopo l’analisi dei bisogni emersi dalla
valutazione multidimensionale, alla stesura del PAI.
e alla definizione degli obiettivi dell’assistenza. Il PAI.
deve essere coerente con quanto emerso in
precedenza, in modo da garantire che vengano
messe a disposizione dell’assistito e della sua
famiglia tutte le competenze professionali
necessarie per tutto il periodo previsto.
La Fondazione si impegna a dare attuazione ai
protocolli di continuità dell’assistenza previsti dalla
normativa vigente ed elaborati dalle figure
sanitarie competenti.
Durante il periodo di erogazione del servizio è
tenuto aggiornato, presso il domicilio della persona
assistita, un diario domiciliare per la registrazione
delle prestazioni erogate dai diversi operatori,
datate e controfirmate dall’operatore e
dall’assistito/Tutore/amministratore di sostegno, al
fine di assicurare l’integrazione degli interventi ed il
trasferimento reciproco delle informazioni per il
raggiungimento degli obiettivi assistenziali.
Se dovessero intervenire delle variazioni nelle
condizioni della persona assistita si procede ad una
rivalutazione, a cura dell’Unità di Valutazione
Multidisciplinare dell’ASST che può portare o ad un
rinnovo del medesimo profilo o all’attribuzione di un
nuovo profilo e quindi all’erogazione di un nuovo
voucher.
DURATA DELL'ASSISTENZA
Il voucher socio sanitario ha una durata di tre mesi
ed è rinnovabile fino al persistere delle condizioni di
necessità del paziente.
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DIMISSIONE
Condizioni e modalità per la dimissione
Se durante l’erogazione del servizio non dovessero
essere emerse delle variazioni, alla scadenza del
periodo previsto dal PAI:
si procede a rivalutare l’assistito, nel caso la
persona necessiti di una prosecuzione
dell’intervento;
si dimette l’assistito se vengono meno i bisogni
assistenziali.
E' facoltà del paziente sospendere il servizio o
revocare la scelta del soggetto erogatore, qualora
a suo giudizio non sussistano le premesse per
proseguire l'assistenza
Dimissione protetta
L’ente gestore si fa carico di garantire percorsi di
continuità assistenziale sia all’interno dei servizi
direttamente erogati dalla Fondazione che per i
percorsi di presa in carico di cui l’utente fruirà in altri
ambiti. A tale scopo viene redatta apposita
relazione di dimissione di raccordo comprensiva
delle informazioni necessarie allo scopo.
STANDARD
Fattore di qualità Indicatore Standard
ACCESSIBILITÀ TEMPESTIVITÀ
CONTINUITÀ
ACCESSIBILITÀ
Operatività degli uffici dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00
alle ore 18.00.
Reperibilità per i pazienti 7 giorni su 7 dalle 9.00 alle 18.00
Segreteria telefonica nei restanti orari.
GIORNI DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO 365 all'anno
ORARIO DI ATTIVITÀ DEL SERVIZIO Per accessi programmati e non programmati ordinari: dalle
8.00 alle 20.00 per 365 giorni all'anno
CONSULENZE SPECIALISTICHE Secondo il piano assistenziale
ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO Entro 24 per patologie con alto grado di intensità
assistenziale o prestazioni richieste urgenti;
Entro 48 ore patologie con medio grado di intensità
assistenziale;
Entro 72 ore per patologie con basso grado intensità
assistenziale
CONSEGNA MATERIALI A DOMICILIO All'avvio delle cure e ogni volta in cui si renda necessario
QUALITÀ
DELLE CURE
NORME DI SICUREZZA
Ex D. Lgs 81/08 ex 626/94
REGOLE DI CONDOTTA Codice etico ex d.lgs. 231/2001
A disposizione degli utenti presso la sede operativa
RISPETTO DELLA PRIVACY Ex D. Lgs 196/2003
RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE Questionario specifico per pazienti/caregiver
CONTINUITÀ ASSISTENZIALE Riferimento costante degli operatori ai coordinatori del
servizio di Assistenza Domiciliare
PROCEDURE CONDIVISE Utilizzo di linee guida, protocolli e procedure operative
predisposte dalla Fondazione e periodicamente
aggiornate, a disposizione di tutti gli operatori;
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Corsi e convegni ECM proposti a tutti gli operatori
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SAD SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE
TERRITORIALITÀ E ACCESSIBILITÀ
Il SAD fa riferimento all'Ambito territoriale specifico
del Comune di Castellanza. Ogni Comune ha
caratteristiche sue proprie, per quanto riguarda:
• Il numero potenziale di fruitori di progetti
assistenziali;
• il numero e la potenziale tipologia degli interventi
assistenziali autorizzati da erogare.
Pertanto il cittadino residente nell’Ambito territoriale
del Comune di Castellanza, che desideri accedere
al SAD, per avere informazioni relative a
disponibilità, costi e procedure di svolgimento del
Servizio e/o a fini di attivazione dello stesso deve
rivolgersi direttamente ai Servizi Sociali comunali. La sede operativa del SAD è a Castellanza, in via
Cardinal Ferrari, 4.
La sede è aperta secondo i seguenti orari: dal
lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00
Nei restanti orari è attiva la segreteria telefonica al
seguente numero 0331 502103
A CHI SI RIVOLGE
Il SAD fornisce prestazioni di tipo socio-assistenziale
in regime domiciliare finalizzate a soddisfare il
bisogno di persone anziane, disabili e/o adulte
fragili.
Gli utenti del Servizio di Assistenza Domiciliare sono i
cittadini residenti nell’Ambito territoriale del
Comune di Castellanza che presentano le
caratteristiche necessarie per usufruire dei servizi
richiesti secondo l'apposito Regolamento d'ambito
e i singoli regolamenti comunali.
L’attivazione del SAD si effettua tramite richiesta ai
Servizi Sociali del Comune di residenza
ORARI DEL SERVIZIO
Il servizio si svolge dal lunedì al sabato nell’orario
compreso tra le 7.00 e le 20.00, secondo il
calendario programmato con le assistenti sociali
comunali. In particolari ed eccezionali circostanze
o situazioni potranno essere forniti anche servizi
festivi o in deroga all’orario previsto.
FINALITÀ E OBIETTIVO
Il Servizio di Assistenza Domiciliare ha come
obiettivo principale la salvaguardia dell'autonomia
degli individui e la permanenza nel nucleo familiare
e/o nella propria residenza, la riduzione o il
posticipo di ricorso a strutture residenziali.
Il SAD è inoltre finalizzato: a migliorare la qualità di
vita e ad arginare il fenomeno dell'isolamento e
dell'emarginazione, mediante interventi di
promozione del benessere, della salute individuale,
della soddisfazione dei propri bisogni fondamentali;
al mantenimento dell'equilibrio familiare, qualora
sia minato da eccessivi oneri assistenziali verso
qualcuno dei componenti; all'attivazione delle
risorse personali, familiari e comunitarie; alla
prevenzione ed al recupero di situazioni di
emarginazione. Il Servizio di Assistenza Domiciliare
opera in integrazione con gli altri Servizi nel
territorio, con gruppi di volontariato e con operatori
di altri Enti (operatori formali e informali).
PRESTAZIONI Aiuto nell’attività di assistenza diretta alla
persona (esempio: alzata, igiene personale,
mobilizzazione, deambulazione, vestizione,
assunzione dei pasti);
Aiuto nella gestione dell’ambiente domestico
(esempio: cura delle condizioni igieniche
dell’alloggio, riordino del letto e della stanza,
cambio della biancheria, preparazione dei pasti
e acquisti);
Interventi per favorire la promozione, il sostegno
e l’integrazione sociale a livello famigliare ed
extra famigliare (esempio: coinvolgimento di
parenti, amici, vicini, rapporti con strutture
ricreative e culturali del territorio);
Aiuto nell’impostazione ed evasione di pratiche
amministrative quali ad esempio quelle di
carattere pensionistico, informazione circa i
servizi del territorio;
Trasporto e accompagnamento dell’utente per
visite mediche, rientri al proprio domicilio e
ricoveri presso strutture sanitarie e/o residenziali,
qualora non sia disponibile un caregiver
familiare
La Fondazione si impegna a mettere a
disposizione per il trasporto ed
accompagnamento, il personale ASA dotato di
idoneo veicolo con adeguata copertura
assicurativa e di DPI, secondo disposizioni in
relazione all’emergenza Covid;
Il personale addetto dovrà inoltre:
Sollecitare l’autonomia residua dell’utente.
Valutare la condizione delle persone e
sollecitare in caso di necessità l’intervento di altri
operatori.
Rafforzare i comportamenti positivi dell’assistito
e coinvolgere attivamente il contesto familiare.
Le prestazioni da rendere al domicilio sono
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erogate in base a progetti individuali predisposti
dai Servizi Sociali e comunicate al Referente di
Servizio della Fondazione.
CONTINUITÀ DELL’ASSISTENZA
La continuità assistenziale è garantita dal lunedì al
sabato dalle 7 alle 20, con reperibilità telefonica,
per urgenze di competenza degli operatori del
servizio di assistenza domiciliare, tutti i giorni della
settimana dalle 9.00 alle 18.00 al numero telefonico:
0331 502103
La continuità assistenziale è garantita inoltre da un
team stabile di operatori della Fondazione Moroni
ONLUS formati e dedicati all’erogazione delle
prestazioni SAD.
La peculiarità della Fondazione Moroni è quella di
integrare questo servizio, di per sé mono-
professionale, all’interno di una rete più complessa
di servizi che offrano risposte modulate in base alle
effettive necessità dell’utente.
ATTIVAZIONE DEL SAD
Come richiederlo
Il cittadino che necessiti del Servizio di Assistenza
Domiciliare e/o la persona di riferimento dello stesso
deve farne richiesta presso gli Uffici del Servizio
Sociale del Comune che, valutata la situazione
stilerà un Patto di Servizio.
Il Patto di Servizio redatto in triplice copia è firmato
congiuntamente dall’Assistente Sociale del
Comune di residenza e dall’utente e ne indica:
1) i dati anagrafici dell’utente e le generalità del
familiare di riferimento;
2) gli interventi indispensabili per l’utente;
3) il costo a carico del cittadino in relazione all’ISEE;
4) la quota a carico del Comune;
5) la durata temporale degli interventi, con una
clausola espressa che riconosce a favore
dell’utente la più ampia ed autonoma facoltà di
risoluzione del contratto prima della scadenza di
tale durata.
Una volta pervenuto il Patto di Servizio alla
Fondazione Moroni ONLUS, in accordo con il
cittadino interessato, il Coordinatore SAD della
Fondazione programma un primo accesso
domiciliare a cura dell’operatore per la valutazione
dei bisogni e per l’elaborazione del PAI
procedendo di fatto all’attivazione del Servizio. Nel
PAI, oltre ai dati dell’utente, vengono riportati:
gli operatori coinvolti;
i bisogni rilevati e gli obiettivi dell’erogazione
prestazioni SAD;
la frequenza ed il numero degli accessi;
la tipologia degli interventi in ottemperanza al
principio dell’appropriatezza rispetto agli
effettivi bisogni dell’utente;
la verifica periodica del raggiungimento
obiettivi;
la condivisione con l’utente e/o con la persona
di riferimento.
Esso viene verificato bimestralmente ed
eventualmente rimodulato dopo rivalutazione
periodica.
Il PAI viene rivisto in seguito alla revisione del Patto
di Servizio a cura del Servizio Sociale inviante.
Qualora si rilevasse una modifica significativa dei
bisogni espressi, si inoltrerà apposita segnalazione ai
Servizi Sociali invianti.
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SEZIONE C
ALLEGATI
CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA ANZIANA
TUTTE LE UNITÀ DI OFFERTA
ALLEGATO
MODULO RECLAMI E SUGGERIMENTI TUTTE LE UNITÀ DI OFFERTA
ALLEGATO
QUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE
SERVI RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI
ALLEGATO
QUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE SERVIZI DOMICILIARI
ALLEGATO
RETTE DI DEGENZA RSA
ALLEGATO
RETTE E TRASPORTI CENTRO DIURNO INTEGRATO
ALLEGATO
REGOLAMENTO FONDAZIONE GIULIO MORONI
ALLEGATO
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S e z i o n e C ALLEGATI
32
ALLEGATO 1
CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA ANZIANA
Gli anziani rappresentano un patrimonio per la
società, non solo perché in loro si identifica la
memoria culturale di una popolazione, ma anche
perché sempre più costituiscono una risorsa umana
attiva, un contributo di energie e di esperienze del
quale la società può valersi.
Questo nuovo ruolo emerge dalla ricerca clinica e
sociale che rende ragione della constatazione di
un numero sempre maggiore di persone di età
anagrafica avanzata ed in buone condizioni psico
fisiche.
Tuttavia esistono delle condizioni nelle quali
l’anziano è ancora una persona fragile, sia
fisicamente che psichicamente, per cui la tutela
della sua dignità necessita di maggiore attenzione
nell’osservanza dei diritti della persona, sanciti per
la generalità dei cittadini.
La valorizzazione del ruolo dei più anziani e della
loro cultura si fonda sull’educazione della
popolazione al riconoscimento ed al rispetto dei
loro diritti, oltre che sull'adempimento puntuale di
una serie di doveri da parte della società. Di questi,
il primo è la realizzazione di politiche che
garantiscono ad un anziano di continuare ad
essere parte attiva nella nostra società, ossia che
favoriscano la sua condivisione della vita sociale,
civile e culturale della comunità.
Questo documento vuole indirizzare l’azione di
quanti operano a favore di persone anziane,
direttamente o indirettamente, come singoli
cittadini oppure all’interno di:
istituzioni responsabili della realizzazione di un
valore pubblico (ospedali, residenze sanitario-
assistenziali, scuole, servizi di trasporti ed altri
servizi alla persona sia pubblici che privati);
agenzie di informazione e, più in generale, mass
media;
famiglie e formazioni sociali.
Con loro condividiamo l’auspicio che i principi qui
enunciati trovino la giusta collocazione all’interno
dell’attività quotidiana, negli atti regolativi di essa
quali statuti, regolamenti o carte dei servizi, nei suoi
indirizzi programmatici e nelle procedure per la
realizzazione degli interventi.
PRINCIPI DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO ITALIANO
Richiamiamo in questo documento alcuni dei
principi fondamentali dell’ordinamento giuridico
italiano:
IL PRINCIPIO DI GIUSTIZIA SOCIALE
enunciato nell’articolo 3 della Costituzione, là dove
si ritiene compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale che,
limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana.
La letteratura scientifica riporta che lo sviluppo
pieno della persona umana è un processo
continuo, non circoscrivibile in una classe di età
particolare poiché si estende in tutto l’arco della
vita;
IL PRINCIPIO DI SOLIDARIETÀ
enunciato nell’articolo 2 della Costituzione, là dove
si ritiene compito della Repubblica riconoscere e
garantire i diritti inviolabili dell’uomo, sia come
singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la
sua personalità, e richiedere l’adempimento dei
doveri inderogabili di solidarietà politica,
economica e sociale.
A queste espressioni di solidarietà inderogabili
vanno affiancate quelle proprie della libera
partecipazione del cittadino al buon
funzionamento della società e alla realizzazione del
bene comune, pure finalizzate alla garanzia della
effettiva realizzazione dei diritti della persona;
IL PRINCIPIO DELLA SALUTE
enunciato nell’articolo 32 della Costituzione, là
dove si ritiene compito della Repubblica tutelare la
salute come fondamentale diritto dell’individuo e
interesse della collettività e garantire cure gratuite
agli indigenti.
Va inoltre ricordato che, al concetto di salute
affermato dall’Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS) nella dichiarazione di Alma Ata (1978)
come equilibrio fisico, psichico e sociale, si è
affiancato il concetto di promozione della salute
della dichiarazione di Ottawa (1986).
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PERSONA ANZIANA AL CENTRO DI DIRITTI E DOVERI
Non vi è dunque contraddizione tra asserire che la
persona gode, per tutto l’arco della sua vita, di tutti
i diritti riconosciuti ai cittadini dal nostro
ordinamento giuridico e adottare una carta dei
diritti specifica per i più anziani: essa deve favorire
l’azione di educazione al riconoscimento ed al
rispetto di tali diritti insieme con lo sviluppo delle
politiche sociali, come si è auspicato
nell’introduzione
LA PERSONA HA IL DIRITTO
Di sviluppare e di conservare la propria
individualità e libertà
Di conservare e veder rispettate, in osservanza
dei principi costituzionali, le proprie credenze,
opinioni e sentimenti.
Di conservare le proprie modalità di condotta
sociale, se non lesive dei diritti altrui, anche
quando esse dovessero apparire in contrasto
con i comportamenti dominati nel suo ambiente
di appartenenza.
Di conservare la libertà di scegliere dove vivere.
Di essere accudita e curata nell’ambiente che
meglio garantisce il recupero della funzione
lesa.
Di vivere con chi desidera.
Di avere una vita di relazione.
Di essere messa in condizione di esprimere le
proprie attitudini personali, la propria originalità
e creatività.
Di essere salvaguardata da ogni forma di
violenza fisica e/o morale.
Di essere messa in condizione di godere e di
conservare la propria dignità e il proprio valore,
anche in casi di perdita parziale o totale della
propria autonomia ed autosufficienza.
LA SOCIETÀ E LE ISTITUZIONI HANNO IL DOVERE
Di rispettare l’individualità di ogni persona
anziana, riconoscendone i bisogni e realizzando
gli interventi ad essi adeguati, con riferimento a
tutti i parametri della sua qualità di vita e non in
funzione esclusivamente della sua età
anagrafica.
Di rispettare credenze, opinioni e sentimenti
delle persone anziane, anche quando essi
dovessero apparire anacronistici o in contrasto
con la cultura dominante, impegnandosi a
coglierne il significato nel corso della storia della
popolazione.
Di rispettare le modalità di condotta della
persona anziana, compatibili con le regole della
convivenza sociale, evitando di “correggerle” e
di “deriderle” senza per questo venire meno
all’obbligo di aiuto per la sua migliore
integrazione nella vita della comunità.
Di rispettare la libera scelta della persona
anziana di continuare a vi-vere nel proprio
domicilio, garantendo il sostegno necessario,
non-ché, in caso di assoluta impossibilità, le
condizioni di accoglienza che permettano di
conservare alcuni aspetti dell’ambiente di vita
abbandonato.
Di accudire e curare l’anziano fin dove è
possibile a domicilio, se questo è l’ambiente che
meglio stimola il recupero o il mantenimento
della funzione lesa, fornendo ogni prestazione
sanitaria e sociale ritenuta praticabile ed
opportuna. Resta comunque garantito
all’anziano malato il diritto al ricovero in struttura
ospedaliera o riabilitativa per tutto il periodo
necessario per la cura e la riabilitazione.
Di favorire, per quanto possibile, la convivenza
della persona anziana con i familiari,
sostenendo opportunamente questi ultimi e
stimolando ogni possibilità di integrazione.
Di evitare nei confronti dell’anziano ogni forma
di ghettizzazione che gli impedisca di interagire
liberamente con tutte le fasce di età presenti
nella popolazione.
Di fornire ad ogni persona di età avanzata la
possibilità di conserva-re e realizzare le proprie
attitudini personali, di esprimere la propria
emotività e di percepire il proprio valore, anche
se soltanto di carattere affettivo.
Di contrastare, in ogni ambito della società, ogni
forma di sopraffazione e prevaricazione a
danno degli anziani.
Di operare perché, anche nelle situazioni più
compromesse e ter-minali, siano supportate le
capacità residue di ogni persona, realizzando
un clima di accettazione, di condivisione e di
solidarietà che garantisca il pieno rispetto della
dignità umana.
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ALLEGATO 2
MODULO RECLAMI E SUGGERIMENTI
Il sottoscritto
In qualità di
Con la presente intende sottoporre alla vostra attenzione il seguente
RECLAMO SUGGERIMENTO
DATA FIRMA DATA FIRMA
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ALLEGATO 3
QUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE 2020 Servizi residenziali e semiresidenziali
UNITÀ DI OFFERTA DESTINATARIO
RSA OSPITI
RSA APERTA FAMIGLIARI
CENTRO DIURNO INTEGRATO
Questa scheda si compone di 6 domande di rilevazione: Le chiediamo di esprimere il suo giudizio ai seguenti
aspetti del servizio che le viene offerto. Per ogni argomento indichi se la sua soddisfazione è alta, media o bassa
ponendo una crocetta nel quadratino corrispondente al valore da Lei prescelto. Se lo ritiene opportuno può
esprimere alcune osservazioni negli spazi vuoti. Il questionario è anonimo. Grazie per la collaborazione
SODDISFAZIONE
ALTA MEDIA BASSA
1 Relazioni L’ospite nella nostra struttura ha la possibilità di
essere inserito in un contesto comunitario di scambi
relazionali positivi?
2 Comfort L’ospite nella nostra struttura ha la possibilità di
vivere in un luogo accogliente, confortevole, pulito,
con un’atmosfera rispettosa delle esigenze dei
residenti?
3 Salute L’ospite nella nostra struttura beneficia di azioni di
cura e riabilitazione erogate da personale
professionalmente preparato, personalizzate ed
integrate nel contesto di vita quotidiano?
4 Gusto L’ospite nella nostra struttura fruisce di un servizio di
ristorazione con un’alimentazione completa, varia e
gustosa, con una possibilità di scelta adeguata alle
condizioni di salute?
5 Operosità
L’ospite nella nostra struttura ha la possibilità di
vedere favorite le proprie attitudini, nel rispetto delle
abilità, possedute?
6 Interiorità
L’ospite nella nostra struttura ha la possibilità di fruire
di occasioni, spazi e servizi adeguati per il
raccoglimento spirituale (nel rispetto del pluralismo
religioso)?
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LE CHIEDIAMO DI PROPORCI QUALCHE SUGGERIMENTO PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO
ALLEGATO 4
QUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE 2020 Servizi domiciliari
UNITÀ DI OFFERTA DESTINATARIO
ADI NUCLEO FAMIGLIARE
RSA APERTA
SAD
Questa scheda si compone di 6 domande di rilevazione: Le chiediamo di esprimere il suo giudizio ai seguenti
aspetti del servizio che le viene offerto. Per ogni argomento indichi se la sua soddisfazione è alta, media o bassa
ponendo una crocetta nel quadratino corrispondente al valore da Lei prescelto. Se lo ritiene opportuno può
esprimere alcune osservazioni negli spazi vuoti. Il questionario è anonimo. Grazie per la collaborazione
PROFESSIONISTA CHE HA SVOLTO LE PRESTAZIONI DOMICILIARI
Infermiere
fisioterapista
medico specialista
educatore
altra professione (indicare quale)
SODDISFAZIONE
ALTA MEDIA BASSA
1 Quanto è soddisfatto delle informazioni che riceve
da chi svolge in casa le prestazioni professionali?
2 Quanto è soddisfatto dell’organizzazione del servizio
che le è stato offerto a domicilio (orari, tempestività,
ecc.)?
3 Quanto è soddisfatto del rapporto che si è creato
con il professionista che si è maggiormente
occupato di lei? (indicare professionista)
4 Quanto è soddisfatto della capacità del servizio di
rispondere ai bisogni assistenziali più importanti che
si sono presentati durante il periodi di intervento al
domicilio?
LE CHIEDIAMO DI PROPORCI QUALCHE SUGGERIMENTO PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO
FONDAZI ONE CENTRO ASSISTENZA ANZIANI
GIULIO MORONI ONLUS
CASTELLAZNA
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ALLEGATO 5
RETTE DI DEGENZA RSA ANNO 2020
POSTO ACCREDITATO E CONTRATTUALIZZATO RETTA GIORNALIERA
€. 70.00
POSTO ACCREDITATO E NON CONTRATTUALIZZATO RETTA GIORNALIERA
€. 82.00
POSTO NUCLEO ALZHEIMER RETTA GIORNALIERA
€. 73.00
FONDAZI ONE CENTRO ASSISTENZA ANZIANI
GIULIO MORONI ONLUS
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ALLEGATO 6
RETTE E TRASPORTI CENTRO DIURNO INTEGRATO ANNO 2020
TARIFFE FREQUENZA CENTRO DIURNO INTEGRATO CONTRATTUALIZZATO
Tipologia di frequenza Tariffa mensile
FREQUENZA CONTINUATIVA - TEMPO PIENO DA LUNEDÌ A VENERDÌ 490
FREQUENZA CONTINUATIVA - MEZZA GIORNATA SENZA PASTO DA LUN. A VEN. 304
FREQUENZA CONTINUATIVA - TEMPO PIENO 4 GG SETTIMANA 403
FREQUENZA CONTINUATIVA - MEZZA GIORNATA SENZA PASTO 4 GG SETTIMANA 255
FREQUENZA CONTINUATIVA - TEMPO PIENO 3 GG SETTIMANA 311
FREQUENZA CONTINUATIVA - MEZZA GIORNATA SENZA PASTO 3 GG SETTIMANA 201
FREQUENZA CONTINUATIVA - TEMPO PIENO 2 GG SETTIMANA 213
FREQUENZA CONTINUATIVA - MEZZA GIORNATA SENZA PASTO 2 GG SETTIMANA 142
FREQUENZA CONTINUATIVA - TEMPO PIENO 1 GG SETTIMANA 109
FREQUENZA CONTINUATIVA - MEZZA GIONATA SENZA PASTO 1 GG SETTIMANA 76
COSTO PASTO PER CHI FREQUENTA MEZZA GIORNATA LA MATTINA 10
TARIFFE FREQUENZA CENTRO DIURNO INTEGRATO NON CONTRATTUALIZZATO
Tipologia di frequenza Tariffa mensile
FREQUENZA CONTINUATIVA - TEMPO PIENO DA LUNEDÌ A VENERDÌ 615
FREQUENZA CONTINUATIVA - MEZZA GIORNATA SENZA PASTO DA LUN. A VEN. 381
FREQUENZA CONTINUATIVA - TEMPO PIENO 4 GG SETTIMANA 506
FREQUENZA CONTINUATIVA - MEZZA GIORNATA SENZA PASTO 4 GG SETTIMANA 321
FREQUENZA CONTINUATIVA - TEMPO PIENO 3 GG SETTIMANA 392
FREQUENZA CONTINUATIVA - MEZZA GIORNATA SENZA PASTO 3 GG SETTIMANA 255
FREQUENZA CONTINUATIVA - TEMPO PIENO 2 GG SETTIMANA 272
FREQUENZA CONTINUATIVA - MEZZA GIORNATA SENZA PASTO 2 GG SETTIMANA 179
FREQUENZA CONTINUATIVA - TEMPO PIENO 1 GG SETTIMANA 142
FREQUENZA CONTINUATIVA - MEZZA GIONATA SENZA PASTO 1 GG SETTIMANA 98
COSTO PASTO PER CHI FREQUENTA MEZZA GIORNATA LA MATTINA 10
TARIFFE MENSILI PER TRASPORTO CENTRO DIURNO
Tipologia di frequenza Tariffa mensile per trasporto
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IN CASTELLANZA
FUORI CASTELLANZA
FREQUENZA CONTINUATIVA - DA LUNEDÌ A VENERDÌ 109 208
FREQUENZA CONTINUATIVA - 4 GG SETTIMANA 92 175
FREQUENZA CONTINUATIVA - 3 GG SETTIMANA 75 138
FREQUENZA CONTINUATIVA - 2 GG SETTIMANA 52 94
FREQUENZA CONTINUATIVA - 1 GG SETTIMANA 29 50
ALLEGATO 7
REGOLAMENTO INTERNO DEGLI OSPITI APPROVATO NELLA SEDUTA DEL C.D.A. DEL 19/12/2019
La Fondazione Centro Assistenza Anziani Giulio Moroni ONLUS, nell’adempimento delle proprie finalità si indirizza
prevalentemente alla gestione di servizi sociosanitari assistenziali. A tale scopo gestisce una RSA (Residenza
Sanitaria Assistenziale) che intende fornire accoglimento, soddisfacimento dei bisogni primari, prestazioni
sanitarie, educativo-animative e di recupero e/o mantenimento delle capacità residue a persone anziane, non
autosufficienti, nel rispetto delle vigenti normative e degli standard strutturali e gestionali che consentono
l’accreditamento con la Regione Lombardia.
La Fondazione ha come obiettivo il raggiungimento e mantenimento della migliore qualità di vita possibile per
ciascun ospite e si informa a criteri di efficienza ed efficacia nell’organizzazione e nell’erogazione del servizio
dotandosi di apposita Carta dei Servizi.
L’approccio attraverso cui l’Ente intende curare la formazione del personale, controllare la qualità del servizio
erogato e dei risultati aziendali s ispira alla logica della Qualità Totale nel rispetto della persona.
Il servizio che la Fondazione offre agli ospiti è indirizzato a garantire all'anziano non solo il soddisfacimento dei
bisogni assistenziali e sanitari, ma soprattutto l'occasione di vivere in una comunità accogliente, stimolante,
rispettosa dei bisogni del singolo, ricca di occasioni di relazioni umane che possono mantenere viva l'affettività
e la capacità relazionale dei propri componenti.
Proprio per questo la Fondazione è aperta alla collaborazione con la famiglia, con altri Enti e con le varie
opportunità ed iniziative offerte dal territorio, in modo tale da far sentire l'anziano ancora legato alla propria
famiglia ed alla propria storia.
Per quanto attiene i Servizi forniti si fa riferimento alla Carta dei servizi allegata al presente documento. In
aggiunta a quanto già specificato nella Carta dei Servizi, si dichiara quanto segue:
Art. 1 - Ingresso
A seguito della programmazione della data di ricovero, l’ospite e il suo garante sono tenuti a:
a) firmare il contratto di ingresso in segno di accettazione incondizionata delle normative relative
all’organizzazione e presa d’atto di impegno e garanzia del pagamento della retta stabilita;
b) concordare la data di ingresso formale ai fini di decorrenza del corrispettivo;
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c) accettare la retta stabilita.
All’atto dell’ingresso, l’ospite deve disporre di un corredo personale, al fine di garantire, nel corso della
permanenza, quanto necessario per il decoro e l’igiene personale.
Ogni capo di vestiario dovrà essere opportunamente contrassegnato a carico dei parenti in modo da
identificare con precisione l’ospite proprietario.
L’elenco preciso degli indumenti necessari e l’indicazione precisa del numero di contrassegno verranno forniti
prima dell’ingresso.
Art. 2 - Retta
L’ospite e/o il suo garante, è tenuto a versare al momento dell’ingresso la quota ‘una tantum’ a fondo perso,
nella misura richiesta e la retta mensile posticipata entro il 15 del mese successivo a quello a cui si riferisce ed a
saldare le spese extra addebitate. In caso di mancato pagamento della retta o di ingiustificato ritardo per due
mesi la Fondazione potrà procedere per le dimissioni assistite come previsto dalla normativa regionale.
Il ritardato versamento della retta, dà diritto alla Fondazione all’applicazione dell’interesse nella misura del tasso
legale, da addebitarsi congiuntamente alla retta del mese successivo all’accertato ritardo.
Art. 3 - Assistenza sociosanitaria
In ordine alla contrattualizzazione con Regione Lombardia, la Fondazione garantisce a proprio carico
l’erogazione di prestazioni di cura, riabilitazione, assistenza farmaceutica e presidi per l’incontinenza.
La prescrizione di medicinali, o sospensione degli stessi, è di competenza esclusiva del personale medico di cui
si avvale la Fondazione.
Per evitare interferenze con terapie mediche e dietetiche, biscotti, caramelle, frutta o alimenti vari, non
dovranno essere consegnati direttamente agli ospiti, ma al personale di servizio che ne curerà l'opportuna
gestione nell'interesse esclusivo degli ospiti.
Ogni assistenza medica o terapia farmacologica praticata agli ospiti ad opera di persone esterne deve essere
espressamente autorizzata per iscritto dal Responsabile sanitario della Fondazione.
L’ospite, o un suo delegato, ha diritto di ricevere, con un linguaggio a lui facilmente comprensibile, informazioni
complete riguardanti la propria salute e le cure che gli vengono somministrate. Tali informazioni andranno
richieste, previo appuntamento, unicamente al personale sanitario, che è disponibile, giornalmente, in orari
prestabiliti. L’ospite o chi lo rappresenta:
a) Richiede al personale interventi specifici in merito alle proprie necessità e difficoltà. Il personale agirà nel
rispetto dei diritti dell’ospite, tenuto conto delle esigenze di servizio.
b) Qualora ne ravvisasse la necessità per il proprio stato di salute, può chiedere un consulto con un medico
specialista esterno alla Fondazione, avvisando di questo il Responsabile Sanitario dell’Ente e la Direzione per
organizzare al meglio l'incontro tra i due sanitari. I relativi oneri sono a carico del richiedente.
Art. 4 - Servizio ristorazione
La Direzione potrà introdurre criteri organizzativi diversi in relazione ad esigenze degli ospiti ed ai costi di
gestione. Gli ospiti possono invitare a pranzo parenti ed amici, segnalando alla direzione, entro le ore 10.00 del
giorno prescelto, il numero delle persone invitate, le quali pagheranno il costo del pranzo.
Il tutto subordinato ad autorizzazione ed alla disponibilità dei posti tavola.
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Art. 5 - Servizio lavanderia
E’ a disposizione degli ospiti e compreso nella retta, un servizio di lavanderia e guardaroba per i capi personali,
esclusi i capi delicati di pura lana e seta.
Per l’utilizzo di tale servizio, è necessario applicare un numero identificativo sugli indumenti che viene indicato
dalla Fondazione prima dell’ingresso dell’ospite in Struttura. Il servizio comprende lavaggio, asciugatura,
stiratura ed eventuali rammendi dei capi di biancheria personale, che verranno poi riconsegnati nella camera
dell’ospite, e qualora le sue condizioni fisiche lo rendano necessario, verranno anche sistemati nei cassetti e/o
armadi. Qualora alcuni capi di abbigliamento andassero smarriti o rovinati, verranno sostituiti con capi di valore
equipollente, con costo a carico della Fondazione.
Art. 6 - Diritti dell’ospite
I diritti degli ospiti sono riportati nella specifica sezione della Carta dei servizi.
L’ospite e/o il suo garante, hanno il diritto di conoscere le informazioni riguardanti l’organizzazione dei servizi, i
compiti e le attribuzioni di operatori ed amministratori.
La Fondazione ritiene di fondamentale importanza la collaborazione e l’ascolto degli ospiti e delle loro famiglie.
Pertanto sono graditi consigli e suggerimenti finalizzati al miglioramento della qualità di vita degli anziani
all'interno della struttura.
Il diritto al reclamo è uno dei fattori più incisivi nel processo di miglioramento della qualità dei servizi.
Utenti e parenti possono presentare reclami scritti verso disservizi e/o atti o comportamenti ritenuti lesivi della
dignità, della salute o della libertà dell’ospite o che comunque vadano contro le norme espresse dal vigente
Regolamento.
Nei suddetti casi e nei casi in cui in cui intendano avanzare richieste straordinarie o segnalare inadempimenti
nel servizio, occorre rivolgersi alla Direzione e/o al Responsabile Area Qualità e/o compilare l’apposito modulo
ed inserirlo nella cassetta “segnalazioni e suggerimenti” predisposta.
I reclami dovranno essere presentati nel più breve tempo possibile dal momento in cui l’interessato abbia avuto
conoscenza dell’atto o del comportamento lesivo dei propri diritti e comunque non oltre 15 gg. dall’accaduto.
Non verranno prese in considerazione segnalazioni anonime o che non facciano riferimento a precisi fatti
circostanziati.
Entro 15 giorni dalla presentazione del reclamo scritto, la Direzione e/o il Responsabile Area Qualità si
impegnano, con la medesima modalità, a dare riscontro.
In tema di diritto alla privacy, il trattamento dei dati dell’ospite e dei suoi riferimenti legali e/o familiari avviene
secondo il GDPR 679/2016.
Art. 7 - Regole di comportamento
L’ospite gode della massima libertà nel rispetto dei precetti della comune morale e delle norme della civile
convivenza, con libertà di programmare la propria spontanea adesione alle attività della Fondazione.
L’ospite può ricevere visite negli orari all’uopo stabiliti, evitando di recare disturbo agli altri ospiti nelle ore di
riposo.
L’ospite che decide di assentarsi per l’intera giornata dovrà avvertire la Direzione ed il Personale Sanitario e
rientrare entro l’orario di chiusura della Struttura.
L’ospite deve altresì informare la Direzione nel caso non consumasse i pasti presso la Struttura.
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L’ospite è tenuto a non recare disturbo agli altri ospiti ed in particolare nei seguenti orari:
a) nei locali comuni dalle ore 22.30 alle ore 8.00;
b) nelle zone notte dalle ore 13.30 alle ore 15.30 e dalle ore 21.00 alle ore 7.30.
Art. 8 - Visite
Visite negli spazi comuni (ad esempio: salone, salottini, atrio, giardino)
Le visite sono ammesse tutti i giorni, dalle h. 8.00 alle ore 20.00, nei restanti orari sono permesse previa
autorizzazione della Direzione.
Visite nelle camere
Prima delle ore 9.00, dalle 12.00 alle 15.00 e dopo le 18.30, per il rispetto della privacy degli ospiti, sarebbe
opportuno concordare con la direzione le visite.
Le visite nelle camere sono consentite soltanto ai parenti ed amici degli ospiti che le occupano e pertanto non
è ammesso l’ingresso dei visitatori in camere che non siano occupate da loro congiunti.
Le visite sono permesse a condizione che non si arrechi disturbo agli altri ospiti della camera. Presso la
Fondazione Centro Assistenza Anziani funziona un Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) che riceve il mattino
dalle ore 9.00 alle ore 10.00 il lunedì e il giovedì.
Art. 9- Norme di comportamento dei visitatori
Il comportamento dei visitatori, sia nelle camere sia nei luoghi comuni, è da limitarsi alle attività di
compagnia/relazione rivolte all’ospite.
Il comportamento dei visitatori deve essere sempre improntato all’educazione, alla civile convivenza in ordine
al mantenimento di pulizia degli ambienti (quali i servizi igienici), rispetto dell’operatività del personale in turno,
rispetto della privacy degli ospiti, rispetto al mantenimento di un contesto tranquillo e privo di elementi di
disturbo. Il personale ha l’obbligo di vigilare sul rispetto di tali regole ed ha il dovere di intervenire qualora
queste vengano violate informandone la Direzione.
La Direzione, previo parere favorevole del Consiglio di Amministrazione, può diffidare per iscritto il parente, in
difetto la Fondazione si riserva ogni opportuno provvedimento al riguardo.
Art. 10- Norme di sicurezza
E’ fatto divieto assoluto di:
- fumare;
- utilizzare e mantenere in camera apparecchi elettrici salvo il televisore e comunque previa espressa
autorizzazione.
A tal proposito, è consentito portare in camera il televisore purché il suo utilizzo venga concordato con il
compagno di camera e l’ascolto, nelle ore di riposo venga effettuato tramite cuffia.
La Direzione può peraltro autorizzare l’audizione a volume ridotto, in modo da non recare alcun disturbo agli
altri ospiti;
- intervenire per modifiche dell’impianto elettrico, istallare prolunghe, prese multiple;
- utilizzare fornelli di qualsiasi genere, scaldini e stufette;
- utilizzare coperte collegate all’impianto elettrico;
- utilizzare ferri da stiro o simili;
- conservare recipienti con liquidi, gas infiammabili o tossici;
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- conservare liquidi di qualsiasi genere in recipienti diversi da quelli originari;
- spostare e manomettere attrezzature antincendio;
- collocare arredi personali senza specifica autorizzazione;
- collocare sedie e arredi, materiali di ingombro sui balconi, nei corridoi ed in prossimità delle porte
tagliafuoco;
- conservare in camera biancheria o effetti personali in quantità maggiore rispetto alle necessità
concordate con la Direzione;
- mantenere farmaci personali nelle camere;
- tenere in camera cibi facilmente deperibili (es. yogurt, frutta, formaggi, affettati)
L’ospite si impegna a:
a) osservare le regole dell’igiene e della coabitazione;
b) mantenere in buono stato la camera, gli impianti e le apparecchiatura installate ed adeguarsi alle richieste
della Direzione, al fine di garantire la perfetta utilizzazione degli stessi;
c) consentire al personale di servizio o a qualsiasi persona, dalla Direzione autorizzata, di entrare in camera per
provvedere a pulizie, controlli e riparazioni;
d) custodire i propri effetti personali e i valori negli appositi armadi muniti di serratura. La Fondazione non
svolge servizio di custodia degli oggetti e dei valori detenuti dagli ospiti e, conseguentemente, non
risponde dell’asportazione o del furto degli stessi.
L’uso degli ascensori richiede una particolare attenzione e rispetto delle norme vigenti, in particolare:
- non si deve entrare in cabina in numero superiore a quello indicato nella portata massima;
- è vietato l’uso dell’ascensore a persone non in grado di eseguire autonomamente i comandi necessari, se
non sono accompagnate;
- deve essere data la precedenza al personale nelle ore in cui l’ascensore è utilizzato per il servizio ai piani.
In ogni caso non deve mai essere utilizzato in caso di incendio.
E’ fatto divieto di ospitare, anche per una sola notte, persone estranee, qualunque sia il legame di parentela
e/o amicizia con l’ospite.
Eventuali eccezioni possono essere autorizzate unicamente dalla Direzione per gravi motivi di assistenza.
L’ospite deve occupare il letto a lui assegnato, senza possibilità di scambio con il compagno di camera.
Art. 11- Cambi camera
A seguito delle mutate condizioni dell’ospite o qualora risulti indispensabile per un miglior funzionamento della
struttura, previa informazione all’ospite stesso e al suo garante, il Responsabile Sanitario, in accordo con la
Direzione, si riserva la facoltà di provvedere al cambio della camera.
Il cambio di camera potrà avvenire anche più volte nel corso della permanenza nella struttura.
Art. 12- Norme generali
L’ospite e/o chi lo rappresenta, deve adeguarsi alle decisioni della Direzione adottate nell’interesse dell’intera
comunità. La Direzione, al fine di tutelare i beni di ogni ospite, quando questi non è in grado di disporvi
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responsabilmente, non permetterà ad alcuno di asportare cose di proprietà dell’ospite, in assenza di
autorizzazione scritta del legale rappresentante.
La Fondazione declina ogni responsabilità per danni che possono derivare, senza sua colpa agli ospiti ed alle
loro cose, specialmente negli spostamenti all’esterno dell’ambito della Struttura e non assume in ogni caso
alcuna responsabilità per i valori conservati nella camera degli ospiti.
Art. 13 Valutazione del servizio prestato ed indicatori di qualità
Annualmente la direzione si impegna a consegnare agli ospiti e/o ai loro familiari un questionario di valutazione
della soddisfazione della qualità del servizio prestato al fine di raccogliere indicazioni che possano essere utili
per il miglioramento della qualità della vita degli ospiti.
I risultati dell'elaborazione di tali questionari verranno portati a conoscenza del Consiglio di Amministrazione,
degli ospiti e dei loro familiari.
Art. 14- Dimissioni
Per gravi e circostanziati motivi, il Direttore, previa informazione al Presidente, sentito anche il parere del
Responsabile Sanitario, dispone la dimissione dell’ospite che abbia adottato, volontariamente o per
sopravvenuti problemi cognitivi, comportamenti tali da non consentire la prosecuzione del suo soggiorno nella
Fondazione.
In ordine al provvedimento verrà informato il Consiglio di Amministrazione.
Le dimissioni volontarie vanno presentate dall’ospite e/o dal suo garante di norma 15 giorni prima della data
fissata, con relativo pagamento di quanto maturato.
In caso di decesso dell’ospite, si salderanno le giornate usufruite, compreso il giorno del decesso.
In caso di assenza temporanea, lo sconto applicato sarà pari al 20% della retta giornaliera, per un periodo
massimo di 15 gg. consecutivi.
In caso di dimissioni lo sgombero della camera deve essere concordato e deve essere effettuato entro un
numero massimo di 1 giorno dalla dimissione stessa (per il quale verrà pagata la retta relativa) e deve avvenire
alla presenza di una persona incaricata dalla Direzione.
Art. 15- Decesso
In caso di decesso, i parenti dovranno provvedere direttamente e personalmente al servizio funebre, con libera
scelta dell’impresa di pompe funebri, mettendo la Direzione in condizioni di poter consegnare gli effetti
personali e quant’altro di proprietà del defunto agli aventi diritto.