Capitolo IV - La mobilità dei disabili in provincia di ... · Studio per il Piano della Mobilità...
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Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili
Capitolo IV - La mobilità dei disabili in provincia di Milano
1 Quantificare la domanda
Una delle difficoltà riscontrate nello studio è la ricostruzione della �domanda� di mobilità e di
servizi di trasporto da parte dei disabili in Provincia di Milano.
Studiare la mobilità dei disabili in provincia di Milano dal punto di vista quantitativo si è rivelato
problema di ardua soluzione. I dati sulla distribuzione della popolazione disabile sono
difficilmente reperibili in quanto non esiste un registro unico con le diverse disabilità. E� proprio
la diversità nelle condizioni di disabilità, le quali possono sommarsi in vario modo, che non
consente una semplice classificazione.
Ciò è vero sia per quanto riguarda la quantità complessiva delle varie categorie di disabili, su
cui non risultano divulgate o disponibili statistiche affidabili e complete, sia per quanto attiene
alla quota di disabili interessata a servizi di trasporto di tipo pubblico o dedicato.
I disabili non sono classificati clinicamente ma in base ai servizi di cui godono, o meglio, di cui
fanno richiesta alle strutture pubbliche preposte. Anche per quanto riguarda le associazioni, non
è possibile ricavare dal numero degli iscritti il quadro della popolazione disabile. Le associazioni
infatti hanno finalità e obiettivi diversi, per cui molte di esse tutelano categorie di disabili, ma
molte altre si occupano di problemi trasversali ai diversi soggetti disabili. Per cui uno stesso
soggetto può essere iscritto a diverse associazioni, così come è possibile che molti disabili non
siano iscritti a nessuna associazione.
L�analisi della popolazione disabile è stata quindi condotta prevalentemente da un punto di vista
qualitativo, indagando le esigenze della mobilità dei disabili attraverso le associazioni che in
larga parte li rappresentano.
Questa difficoltà provocherà, in fase di redazione del PdMD, una forte incertezza nella
valutazione a priori dell�impatto e dell�efficacia di una serie di interventi proponibili.
Se però si guarda non solo alla categoria specifica dei disabili, ma in generale all�utenza con
difficoltà di movimento/percezione autonoma, un dato interessante riguarda le quote di
popolazione anziana in Provincia.
Da dati di fonte ISTAT e Regione Lombardia risultano residenti in Provincia le seguenti quote di
popolazione anziana
1982 1986 1991 1996 2011*
% residenti con età > 64 11,8 11,9 13,7 15,8 22,9
% residenti con età > 74 4,0 4,8 6,0 6,2 10,1
% residenti con età > 84 0,6 0,7 1,0 1,5 2,1
7ove i dati relativi al 2011 sono frutto di previsioni demografiche.
E� evidente che l�aumento della popolazione anziana è legata anche all�aumento della vita
media, e quindi alle condizioni sanitarie; per questo mediamente aumenta la parte di
popolazione anziana con buone capacità percettive e motorie.
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In generale comunque si è avuto e si avrà un aumento della �base� potenziale della domanda di
servizi di trasporto adatti a persone con difficoltà.
Tenendo anche conto che circa il 40% degli anziani oltre 74 anni vive da solo (fonte
Censimento 1991) ed ha quindi generalmente minori possibilità di accompagnamento.
La metodologia d�indagine
Un�indagine conoscitiva è stata sviluppata avendo come obiettivo quello di indagare nella
maniera più esaustiva possibile la questione della mobilità dei disabili. L�analisi verte quindi
sull�indagine diretta ai due fronti: quello della domanda (le associazioni dei disabili) e quello
dell�offerta (le aziende che erogano i servizi del trasporto pubblico).
Per questo sono stati predisposti due appositi questionari a supporto di questa indagine,
riportati nell'Allegato 1.
L�indagine dettagliata della domanda e dell�offerta che è possibile compiere attraverso i
questionari richiede un impegno di risorse e tempi che va oltre l�ambito di uno studio
propedeutico al Piano della Mobilità delle persone disabili. Nella fase analitica i questionari sono
serviti per avere una base interlocutoria per discutere con alcune associazioni più significative
nella realtà milanese, e con alcune aziende di trasporto pubblico.
In una fase più progettuale i questionari si offrono come validi strumenti per la conoscenza di
dettaglio del problema, con il suggerimento di coinvolgere soprattutto le associazioni in
un�analisi quasi censuaria dello stato delle cose per quanto riguarda la mobilità ed accessibilità
dei disabili.
Metodologia
Si è visto che il nucleo del problema della mobilità, autonoma per quanto possibile, dei disabili
si situa nella garanzia della continuità degli spostamenti e quindi nella continuità della
percorribilità di tutto il precorso, dal punto di origine al punto di destinazione finale.
Questa considerazione è la base da cui siamo partiti per indagare domanda e offerta di
spostamento dei soggetti disabili.
I due questionari d�indagine, uno rivolto alle associazioni disabili e l�altro alle aziende che
erogano servizi di trasporto pubblico, partono quindi entrambi dal considerare il percorso
completo del soggetto disabile, dall�origine alla destinazione dell�itinerario scelto.
L�intento è quello di considerare non le difficoltà incontrate nell�uso dei diversi vettori, ma più in
generale gli ostacoli che limitano il diritto alla mobilità e cioè che rompono la continuità dello
spostamento, che nella maggior parte dei casi, come si avrà modo di vedere, sono situati
proprio negli interscambi tra un vettore e l�altro.
Lo schema di lettura di entrambi i questionari si riferisce quindi ad un percorso suddiviso, per
ogni modalità di spostamento, in tappe (come mostrato nella figura sottostante).
Si vuole indagare il problema dell�accessibilità nelle diverse fasi dello spostamento.
I questionari sono costituiti da quesiti generali e da domande riferite invece a questioni tecniche
particolareggiate.
Per quanto riguarda il questionario destinato alle aziende, le domande generali hanno lo scopo
di capire qual è l�approccio dell�azienda interpellata al problema dell�accessibilità, e quali sono
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le difficoltà che si riscontrano nell�attuare politiche di miglioramento dell�accessibilità; le
domande particolareggiate approfondiscono il tema, e riguardano gli interventi attuati o previsti
per migliorare l�accessibilità in ogni fase dello spostamento.
Per quanto riguarda invece il questionario destinato alle
associazioni, la scheda d�indagine ha lo scopo di
indagare le diverse tipologie di barriere architettoniche
che l�utente può incontrare in ogni step del suo
spostamento. Vengono considerati tutti i modi del
trasporto pubblico, e le associazioni sono chiamate a
dare pareri sull�uso di ogni vettore, indipendentemente
dall�utilizzo effettivo dei mezzi da parte degli associati.
Come già accennato, la scheda può essere utilizzata,
qualora se ne riscontrasse l�utilità e vi fossero le risorse
necessarie, per un rilievo più estensivo, che costituisca
un censimento degli ostacoli della mobilità dei disabili sul
territorio (censimento che potrebbe essere proposto
all�iniziativa delle stesse associazioni).
area di scambio
con altri modi di trasporto
accessibilità alla
infrastruttura(stazione)
accessibilità a servizi interni e
strutturecomplementari
accesso al luogo di attesa del
mezzo
accesso al mezzo
permanenza a bordo del mezzo
continuità dei percorsi esterni
continuità dei
percorsi interni
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2 - Il punto di vista delle associazioni presenti sul territorio provinciale
2 1 Le associazioni contattate con il questionario
L�Associazione Paraplegici
L�Apl, Associazione Italiana Paraplegici, ha come obiettivo generale il soddisfacimento delle
necessità individuali e sociali dei medullolesi e il loro ampio inserimento sociale. L�associazione
si propone come soggetto capace di rappresentare i tetraplegici e paraplegici lombardi e delle
altre regioni italiane, nelle loro esigenze ed aspirazioni. Inoltre essa svolge attività volte alla
tutela degli gli invalidi nei loro diritti ed interessi materiali e morali, come categoria e come
singoli. Quindi promuove ogni iniziativa, ad ogni livello ed in ogni ambito - pubblico, privato,
normativo, morale, assistenziale, sanitario, preventivo, informativo, scientifico, lavorativo,
economico, scolastico, sportivo, ecc. - che abbia lo scopo diretto o indiretto di favorire il
progresso dei medullolesi oppure di diffondere e migliorare la conoscenza delle loro condizioni.
Infine l�associazione partecipa ad analoghe iniziative o attività attuate da altri organismi
giudicate utili ai fini dell�inserimento sociale dei medullolesi. L�Apl ha come base territoriale
prevalente la Lombardia. L�Associazione è dotata di Statuto Sociale.
L�Unione Italiana Ciechi
L'Unione Italiana dei Ciechi è stata fondata nel 1920, ed ha come scopo l�integrazione dei
minorati della vista nella società, anche mediante convenzioni con lo Stato ed enti pubblici e
privati che lavorano nei settori della prevenzione della cecità, dell�istruzione e formazione
professionale dei ciechi, del lavoro, dell�assistenza. L�U.i.ciechi ha una direzione nazionale e
sedi regionali e provinciali. L�Unione è dotata di uno Statuto Sociale e gli assistiti sul territorio
italiano sono circa 3000.
L'Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare
La Uildm, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare , è nata nel 1961, con lo scopo di
promuovere, con tutti i mezzi, la ricerca scientifica e l'informazione sanitaria sulla distrofia
muscolare progressiva e di promuovere e favorire l'integrazione sociale della persona disabile.
Essa è oggi presente su tutto il territorio nazionale con 9 Comitati regionali e 73 Sezioni
provinciali. Le sezioni svolgono un lavoro sociale e di assistenza medico-riabilitativa, e alcune di
esse gestiscono centri ambulatoriali di riabilitazione, prevenzione e ricerca, in stretta
collaborazione con le strutture universitarie e socio sanitarie di base.
La Lega per i Diritti dell�Handicappato
La Ledha, Lega per i Diritti dell�handicappato, nasce nel 1979 quando numerose associazioni
del settore handicap, impegnate a rispettare un codice di comportamento morale che qualifichi
e renda più incisiva la lotta per l�affermazione dei diritti dei disabili, si riuniscono e decidono di
costituire un unico coordinamento federativo.
Oggi le Associazioni per cui la Ledha svolge funzione di coordinamento federativo sono 3210. La
Ledha indica tra i suoi fini l�impegno di �testimoniare e difendere i diritti civili delle persone con
10 Le associazioni federate della Ledha:
A.Fa.Di.G. (Associazione Famiglie Disabili Garbagnatesi)
A.G.P.D. (Associazione Genitori e Persone con sindrome di Down)
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handicap ogni volta che vengano trascurati o violati� e quello di �liberare le persone con
handicap da una condizione storica di chiusura e soggezione, anche attraverso la ricerca di un
collegamento con le categorie professionali finora considerate esterne al problema: operatori
economico-sociali e dell'informazione, magistrati, avvocati, architetti, medici, ecc.�. I settori in
cui è impegnata sono diversi: di tipo legislativo, che si esplica nella collaborazione con gli enti
che legiferano in materia di diritto degli handicappati; di tipo giuridico-legale, con offerta di un
servizio gratuito di consulenza legale; di tipo educativo, legato alla collaborazione con le scuole;
e di tipo culturale e informativo. La Ledha ha come base territoriale prevalente la Lombardia.
L� Associazione Tempo Libero Handicappati
L�Atlha, Associazione Tempo Libero Handicappati, nasce in seguito a una iniziativa di alcuni
volontari-insegnanti che, nel marzo 1983, organizzano un programma di intervento per periodi
festivi dell'anno appositamente strutturato e rivolto in particolare ai ragazzi disabili e alle loro
famiglie. L�anno di effettiva costituzione dell�associazione è il 1986. Attraverso il tempo libero,
l'Associazione si batte per l'affermazione di una cultura capace di integrare le diversità.
L'Atlha ha come obiettivo anche la valorizzazione del volontariato, riconosciuto come spina
dorsale dell'Associazione e come risorsa indispensabile e propositiva nel dialogo con le
componenti sociali e i rappresentanti istituzionali. Al fine di favorire l�inserimento dei disabili e
delle loro famiglie nella comunità, l�Atlha ha istituito cooperative di lavoro, laboratori, comunità
A.I.A.S. Milano Onlus (Associazione Italiana Assistenza Spastici)A.I.A.S. Monza (Associazione Italiana Assistenza Spastici)
A.I.S.A. (Associazione Italiana Sindromi Atassiche)A.I.S.Ac. (Associazione Informazione e Studio Acondroplasia)_A.I.S.M. - Sezione provinciale Milano "Anna Covai" (Associazione Italiana Sclerosi Multipla)
A.L.F.A. (Associazione Lombarda Famiglie Audiolesi)A.L.I.S.B. ( Associazione Lombardia per l�Idrocefalo e la Spina Bifida)A.N.F.F.A.S. - Comitato Reg. Lombardo (Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e
Relazionali)A.N.I.R.E. (Associazione Nazionale Italiana Riabilitazione Equestre)A.N.M.I.L. (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro)A.N.S. (Associazione Nazionale Subvedenti)
A.S.P.H.I. (Associazione Sviluppo Progetti Informatici per gli Handicappati)AGAPH (Associazione Genitori ed Amici dei Portatori di Handicap)ANGSA Lombardia (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici)
Associazione Orizzonti Oltre l�Handicap Associazione "Oltre Noi... la vita"Associazione Fondo di Solidarietà Paola Martinazzi Freeman
Associazione Genitori de La Nostra FamigliaAssociazione Genitori Ex Scuola Treves DeSanctisAssociazione Genitori Fondazione Don Gnocchi
Associazione L�AbbraccioATHENA (Ass. Famiglie Disabili)Coordinamento Genitori CSE Milano
Federazione Alzheimer ItaliaFondazione Luisa FlaianoL.P.S. (Associazione per lo Studio e la cura della Labiopalatoschisi)
Patronato di Assistenza ai Bambini Discinetici Ginevra Terni De GregoriFIARP (Federazione Italiana per la Retinite Pigmentosa)RAGGIUNGERE (Associazione Italiana per Bambini con Malformazioni agli Arti)
STEFANIA (Associazione per l�Educazione e l�Assistenza nell�ambito dell�handicap)U.F.HA. (Unione Famiglie Handicappati)U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)
VIVI DOW N (Ass. Italiana per la Ricerca Scientifica e la Tutela della Persona Down)
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alloggio, e attiva interventi formativi, culturali, professionali, ricreativi, turistici e sportivi.
L'Associazione organizza gite, vacanze, viaggi di studio, scambi giovanili, di ricerca e
aggiornamento in Italia e all'estero, dibattiti, convegni, pubblicazioni, servizi per il tempo libero e
qualsiasi attività autonoma o integrata nei servizi di altri enti e associazioni pubbliche o private,
che si riconducono agli scopi primari dell'Associazione. Il territorio di riferimento
dell�Associazione è prevalentemente quello milanese.
2.2 Le risposte alle domande generali
Il numero di disabili che usano i mezzi di trasporto pubblico sul territorio provinciale e la
domanda potenziale
Il numero dei disabili che usano il trasporto pubblico non è noto con esattezza alle associazioni.
Secondo le indicazioni fornite in termini percentuali la quota dei disabili che oggi viaggia sul
mezzo pubblico rappresenta il 20-30% dei disabili che hanno contatti con le associazioni o ne
sono soci. Sul dato relativo non alla domanda espressa ma alla domanda potenziale le
associazioni non sono generalmente in grado di rispondere.
Le iniziative delle associazioni nel campo della mobilità
Le iniziative delle associazioni nel campo della mobilità sono di diverso tipo: a volte di servizio e
assistenza, indirizzate a fornire supporto ai disabili che esprimono l�esigenza di spostamenti su
relazioni particolari; a volte più conoscitivo, con raccolta di informazioni sulla funzionalità del
trasporto pubblico nelle aree corrispondenti all�organizzazione territoriale delle stesse.
Le associazioni spesso dispongono di studi conoscitivi ottenuti attraverso la distribuzione di
questionari agli associati e di materiale che raccoglie casi e soluzioni italiani ed esteri sul tema
della mobilità dei disabili.
Tra le iniziative storiche dell�Apl, nell�ambito delle azioni concrete c�è l�acquisizione, all�inizio
degli anni ottanta, di un pulmino attrezzato per il trasporto degli associati in carrozzina. Il
pulmino effettua su richiesta accompagnamenti dei soci para-tetraplegici nell�ambito della città
di Milano e degli ospedali limitrofi che operano a favore dei medullolesi.
Tra le attività congressuali dell�Associazione, si ricorda il convegno "Liberi di viaggiare. Un
nuovo campo di integrazione per i disabili", organizzato nella Sala Presidenziale della stazione
centrale di Milano nell�ottobre 1992 avente come oggetto i programmi e i progetti delle Ferrovie
dello Stato a favore dei cittadini con gravi limitazioni motorie. Nel giugno 1994, presso la
Motorizzazione Civile di Milano, si è invece svolto il convegno "Patenti speciali, legislazione e
prospettive".
Tra le pubblicazioni dell�Associazione, il volume �Quattro normative a confronto", sui
procedimenti legislativi relativi all�eliminazione delle barriere architettoniche.
Il presidente dell�Associazione, Luigi Carrara, è inoltre membro del Consiglio di Amministrazione
dell�ATM (Azienda Trasporti Milanesi).
Tutte le azioni dell�Unione Italiana Ciechi volte al miglioramento delle condizioni della mobilità
dei non vedenti, si inseriscono nel più ampio programma per l�autonomia dei ciechi che è
finalizzata ad attivare contatti con tutte le amministrazioni pubbliche amministrative di ogni
livello e educative oltre che con le aziende private affinché tutte le azioni di queste siano
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guidate da una sensibilità sempre maggiore al problema dei non vedenti. L�organizzazione
regionale e provinciale dell�Unione consente a questa di avere rapporti e scambi diretti con le
amministrazioni locali e di collaborare alle loro politiche per la mobilità. Tra i servizi offerti
dall�Unione il Centro Documentazione Giuridica offre gratuitamente consulenza legale a tutti i
non vedenti e a tutte le strutture dell�Unione Italiana dei Ciechi, inoltre mette a disposizione di
quanti lo volessero, la propria banca dati giuridica con i propri pareri, la Legislazione Nazionale
e Regionale, Diritto Comunitario e Giurisprudenza. Tra le riviste specialistiche sostenute
dall�Unione, il Bollettino Internazionale segue e dà diffusione alle iniziative europee nel campo
della disabilità e ai lavori di comparazione a dimensione europea delle condizioni dell�
accessibilità al trasporto pubblico da parte dei ciechi come il �Questionario riguardante le
concessioni sui trasporti ferroviari per i non vedenti, gli ipovedenti, le guide e i cani guida�
pubblicato sul Bollettino del febbraio 2000. L�Unione è impegnata anche nelle azioni volte a fare
rispettare scrupolosamente la direttiva europea sull'accessibilità dei siti internet.
L�Uildm si propone come organizzazione che è in prima linea nella lotta contro le barriere
architettoniche in qualsiasi forma, �nei trasporti, negli edifici pubblici, nei luoghi di ritrovo e
anche di svago�. Per l� Uildm �muoversi significa conoscere, significa vivere e crescere� ed essa
crede fermamente che, grazie alla tecnologia, �quello che sembra un'utopia come la guida di un
auto, anche per un disabile motorio grave può, con gli strumenti giusti, diventare una realtà�.
Tra le principali iniziative di sensibilizzazione dell�opinione pubblica la Uildm organizza la
�maratona di solidarietà� della Telethon, volta alla raccolta di fondi per la ricerca sulle malattie
genetiche alla base della distrofia muscolare. Per favorire la conoscenza e l'informazione sui
diritti e sui bisogni delle persone con disabilità, la Uildm ha istituito, nel 1995, un Centro per la
Documentazione Legislativa che funge da sportello informativo rivolto a disabili, familiari,
operatori pubblici e privati, oltre a raccogliere e distribuire metodicamente materiale informativo
di carattere legislativo.
Inoltre l�Uildm pubblica la rivista Quaderni di DM, periodico trimestrale pubblicato a partire dal
1961, che contiene articoli sul problema della mobilità dei disabili, in particolare nella rubrica
�Tempo Libero�. Il numero 1/1996, intitolato "Il diritto alla mobilità", costituisce una monografia
dedicata al trasporto e raccoglie articoli sui temi del trasporto pubblico, del trasporto privato,
della patente di guida e su altri temi legati alla mobilità.
Sempre nel 1996 si è svolto a Padova il Convegno "Vita Indipendente" che ha affrontato i temi
del superamento delle barriere architettoniche, dell'integrazione scolastica, dello sviluppo dei
trasporti adeguati, dell'inserimento lavorativo, della partecipazione sportiva, e di tutti i principali
problemi di vita sociale da disabili. Nel dicembre 1999 si è svolta la prima conferenza nazionale
sulle politiche dell�handicap con una sezione intitolata �Accessibilità, mobilità e comfort urbano�.
La Ledha è impegnata sul tema della mobilità con servizi di assistenza e con il recepimento
delle segnalazioni che dagli handicappati vengono circa la violazione dei diritti degli
handicappati. Tra le azioni concrete, nel 1988 la Ledha ha promosso un Coordinamento a
sostegno di una legge di iniziativa popolare per l�abbattimento delle barriere architettoniche.
Nel 1989, ha contribuito in modo determinante alla raccolta di oltre 25.000 firme necessarie alla
legge regionale 13/89 sull�abbattimento delle barriere architettoniche e, in seguito, ha sviluppato
varie iniziative volte a tenere alta l�attenzione attorno all�attuazione della legge. Tra i risultati
della Ledha anche l�attivazione del corso postlaurea "Progettare senza barriere" e, insieme a
Medicina Democratica, la pubblicazione di un quaderno informativo su Barriere architettoniche,
oltre il manuale.
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La Ledha contribuisce a promuovere l�attenzione al tema della disabilità attraverso una vivace
attività di rassegna cinematografica dal titolo �Lo sguardo degli altri�; con la distribuzione alle
scuole di film italiani ed esteri sul tema; attraverso collaborazioni alla realizzazione di
trasmissioni televisive e spettacoli teatrali. Nel 1989 ha pubblicato un dossier sulla situazione
dei disabili nelle scuole milanesi e nei Centri Territoriali Riabilitativi.
Le attività dell�Atlha sono particolarmente interessate dal problema degli spostamenti dei
disabili, essendo l�azione dell�associazione concentrata sul tempo libero degli handicappati e
richiedendo quindi anche l�organizzazione di gite, vacanze, viaggi di studio, in Italia e all'estero.
Per l�Associazione le nozioni di tempo libero e mobilità sono strettamente connesse, così come
le azioni volte alla riduzione delle distanze e delle barriere fisiche e culturali. E� tra gli obiettivi
finali dell�Associazione permettere alla persona disabile di �muoversi liberamente dentro e fuori
le mura della città� e quindi contribuire all� �attivazione di politiche sociali che riconoscano nella
città il luogo della terapia e della socializzazione, facilitando l'uso del tempo e degli spazi urbani
e naturali�. L' Atlha, in occasione del 3 dicembre 1998, ricorrenza europea dei diritti delle
persone disabili, ha proposto di istituire una �Giornata nazionale dedicata alla mobilità del
disabile�.
Il rapporto con le pubbliche amministrazioni, e con i soggetti esercenti i servizi di
trasporto pubblico
I rapporti con le amministrazioni pubbliche descritti nei questionari sono spesso molto buoni, di
collaborazione costruttiva. Anche i rapporti con le aziende di trasporti tendono ad assumere
forme sempre più formalizzate con scambi e incontri periodici.
L�Apl, fin dagli anni ottanta, ha stabilito contatti di fruttuosa collaborazione con il Comune di
Milano (in particolare con l�Assessorato dei servizi sociali) e con la Regione (Assessorato alla
sanità). Un risultato significativo di una cooperazione estesa anche alle strutture ospedaliere
preposte alla cura dei para-tetraplegici è stata l�istituzione, nel 1982, della Unità Spinale
Integrata (polo neurochirurgico - Ospedale di Legnano, polo urologico - Ospedale di Magenta,
polo riabilitativo - Ospedale di Passirana di Rho e Ospedale di Longone al Segrino).
L�U.i.ciechi ha attivato canali di partecipazione ai gruppi di lavoro costituiti dall'amministrazione
delle Ferrovie dello Stato per la ristrutturazione delle stazioni e dei servizi ai clienti in situazione
di handicap. L�Unione collabora inoltre con gli enti locali che stanno predisponendo percorsi
visivo-tattili e sistemi di informazione acustica in ambienti pubblici e sui mezzi di trasporto, per
facilitare la circolazione autonoma dei ciechi e degli ipovedenti.
La Ledha collabora con lo Stato e la Regione Lombardia nell�attività di legiferazione. La legge
regionale sull�handicap approvata dalla Regione Lombardia nel 1980 accoglie molte delle
modifiche e integrazioni proposte dall�Unione. Nel 1988, su proposta della Ledha, il Comune di
Milano ha creato una Consulta per i problemi dell�handicap per coordinare gli interventi in favore
dei disabili.
Le relazioni dell� Atlha con le istituzioni impegnate nelle politiche sociali a favore delle persone
disabili sono strutturate all�interno di un progetto che prevede l� individuazione di alcune priorità
che le stesse istituzioni possono assumere come traccia di lavoro per dare un contenuto alla
mobilità e al tempo libero.
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La Regione Lombardia è stata contattata per il contributo che può dare nel finanziamento di un
progetto di Osservatorio regionale e di una banca dati per l' accesso al turismo e alla cultura
senza barriere, e anche per l�adozione di una specifica legge regionale e di una Carta degli
Impegni per promuovere il diritto alla mobilità.
Inoltre alla Regione è stato chiesto di riconoscere, con l�Approvazione del Piano Socio
Assistenziale, le attività del tempo libero come ambito di intervento delle politiche più generali
dell' handicap, e di destinare risorse finanziare allo sviluppo di progetti e servizi specifici nell'
ambito del tempo libero nei Comuni della Lombardia che attiveranno sportelli di turismo sociale.
Alla Provincia di Milano è stato chiesto che inserisca il tema della mobilità e del tempo libero
nei programmi di formazione professionale per gli operatori che lavorano nei servizi dell'
handicap, e che sostenga e promuova presso gli enti locali l' istituzione di sportelli per il turismo
delle persone disabili in ambito integrato.
La proposta rivolta al Comune di Milano è stata quella di avviare una sperimentazione per
l�istituzione di tragitti conoscitivi della città e di accesso ai luoghi di cultura, di svago, di sport
(musei, teatri, parchi, strutture sportive).
Al Comune è stato inoltre chiesto che inserisca una specificità tra gli obiettivi del progetto
�Tempi della Città� per agevolare la fruizione degli spazi e dei tempi urbani a tutti i portatori di
handicap; che sviluppi i programmi di soggiorno terapeutico per disabili e le prestazioni di
carattere socio-ricreativo; che proponga, come maggiore azionista dell' A.T.M. e dell' M.M., un
piano di sviluppo dei trasporti cittadini senza barriere architettoniche; che garantisca la funzione
di controllo nei confronti dei disservizi e della scarsa manutenzione e/o operatività delle
attrezzature e degli ausili per l' accesso nei luoghi di transito.
Anche il Provveditorato agli Studi è stato contattato con la richiesta che inserisca nei programmi
didattici delle scuole superiori specifici corsi di sensibilizzazione al tema della mobilità e del
tempo libero delle persone disabili.
Nei confronti dell' Authority del Volontariato l�invito è stato quello di sviluppare interventi di
sostegno e di formazione nei confronti dell' associazionismo che si dedica al tempo libero delle
persone disabili e delle loro famiglie.
Alla Camera di Commercio è stato chiesto che definisca un protocollo con le agenzie di viaggio
e con i tour operator per inserire nelle offerte programmi turistici integrati e finalizzati ai portatori
di handicap; che definisca un piano per aumentare l'accesso ai luoghi di svago e di cultura, in
particolare nei cinema e nei teatri; che operi un monitoraggio per conoscere il fabbisogno
presso le attività commerciali delle misure di abbattimento delle barriere architettoniche.
Ancora, alle Organizzazioni Sindacali è stato chiesto che si facciano promotrici di un tavolo di
concertazione tra le istituzioni e le parti sociali per l' affermazione del diritto alla mobilità
attraverso il dialogo sociale e l'assunzione di responsabilità da parte di tutti gli attori pubblici e
privati.
Infine, alle Università è stato chiesto che promuovano, attraverso la ricerca scientifica, uno
studio per valutare i programmi, i servizi e le prestazioni del tempo libero inteso anche come
cura e riabilitazione delle persone con handicap.
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Le realtà, italiane o straniere segnalate come esempi da seguire nell�affrontare il tema
della mobilità
Le realtà conosciute sono molte. I canali conoscitivi sono la letteratura, ma anche tutte le
iniziative di scambio diretto coi paesi esteri, attraverso convegni internazionali, viaggi
organizzati, gemellaggi con associazioni impegnate sugli stessi fronti. Alcune realtà estere
indicate nei questionari sono Parigi e San Diego.
L�U.i.ciechi ha attivato nelle varie sedi italiane operazioni di raccolta e catalogazione di
materiale informativo dall'Italia e dall'estero, contenente linee guida per l�uniformazione degli
standards sugli ambienti accessibili ai non vedenti. Essa inoltre mantiene rapporti con l�estero
attraverso l�Unione Europea dei Ciechi (EBU) e l�Unione Mondiale dei Ciechi (WBU) che
rappresentano canali privilegiati per la penetrazione anche in Italia di informazioni sulle politiche
europee a favore dei non vedenti.
L�Uildm ha �associazioni consorelle� in Europa con cui ha fondato, nel 1970 l'Eamda, European
Alliance of Muscular Dystrophy Associations, organismo che ha permesso una collaborazione
fattiva tra i paesi membri per quanto concerne la ricerca e le politiche sociali.
L�Atlha ha attivato fin dal 1984 quello che diventerà il primo scambio internazionale tra giovani
portatori di handicap italiani e americani, denominato "Un Ponte Italia-Usa".
2.3 Le risposte alle schede sull�accessibilità ai mezzi di trasporto pubblico.
Sono di seguito riportati, nella forma di osservazioni qualitative, i risultati provenienti dalla
compilazione, da parte delle associazioni dei disabili presenti sul territorio della provincia di
Milano, delle schede sull�accessibilità ai mezzi di trasporto pubblico.
La parte relativa all�accessibilità dei diversi vettori di trasporto (autobus, treno, metropolitana,
tram, taxi) è riportata aggregando le risposte per tipo di accessibilità: alle stazioni e autostazioni,
ai servizi e alle strutture complementari, alle fermate e ai luoghi di attesa del mezzo (banchine
e marciapiedi), al mezzo. Le differenze all�interno di questi livelli di accessibilità, dovute alle
differenze nel mezzo e alle diverse forme di disabilità sono indicate, là dove emergono,
all�interno dello stesso paragrafo.
Questa suddivisione consente di tenere saldo lo schema concettuale assunto per dare ordine
alla problematica dell� accesso al trasporto pubblico, che dà rilievo alla sequenzialità delle
azioni che vanno svolte per realizzare uno spostamento completo, e quindi all�importanza che
assume la presenza di continue e sequenziali soluzioni di accessibilità.
Accessibilità delle stazioni e delle autostazioni
Questo tipo di accessibilità è propria prevalentemente del vettore treno e in secondo luogo del
vettore autobus. L�indagine presso le associazioni disabili rivela che è proprio l�accessibilità alle
stazioni e autostazioni la voce che risulta più problematica ai fini dell�accessibilità del trasporto
pubblico.
In particolare sono le discontinuità orizzontali la voce cui sono stati attribuiti pesi indicativi di una
situazione più grave determinante l� �impossibilità� dell�accessibilità stessa: porte di larghezza
insufficienti, spazi di manovra inadeguati, restringimenti dovuti alla struttura muraria o agli
arredi, oggetti a terra ingombranti.
61Polinomia s.r.l.
Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili
La voce discontinuità verticali viene segnalata con quasi pari importanza di gravità.
I pesi attribuiti indicano che l�ostacolo responsabile di una discontinuità verticale può, in
alcune circostanze, rendere impossibile lo spostamento, come nel caso della presenza nelle
strutture delle stazioni di dislivelli coperti da scale . In altri casi, dislivelli di minore importanza
sono invece superabili con aiuto esterno.
Infine l�accessibilità alle stazioni e alle autostazioni, cosi come l�accessibilità alle fermate e ai
luoghi di attesa del mezzo, può dirsi tale solo se sono assicurati anche adeguati dispositivi di
presentazione delle informazioni che vanno conosciute per compiere lo spostamento. Le
informazioni cui i disabili possono accedere devono essere organizzate in considerazione delle
diverse limitazioni sensoriali di cui soffrono, che si riflettono proprio sulla possibilità di
programmare correttamente lo spostamento, oltre che di effettuarlo.
Accessibilità alle fermate e ai luoghi di attesa del mezzo
Le indicazioni che vengono dai questionari con riferimento all�accessibilità alle fermate e ai
luoghi di attesa del mezzo suggeriscono che non sono solo le costruzioni e gli edifici irriguardosi
delle norme per l�abbattimento delle barriere architettoniche ad essere responsabile dei disagi.
A volte, anche in assenza di costruzioni, come è il caso delle fermate degli autobus e dei tram,
le discontinuità verticali e orizzontali sono attribuibili a una scorretta progettazione dei manufatti
stradali (strade, marciapiedi, pavimentazioni) o semplicemente a interventi permanenti o
temporanei sugli stessi che vengono fatti senza riguardo del problema della disabilità:
installazione di pali per la segnaletica stradale e semaforica, costruzione di strutture di
protezione dei percorsi o di impedimento degli attraversamenti pericolosi, posizionamento di
attrezzature per cantieri stradali. Nel caso dei luoghi di attesa dei treni, ovvero dei marciapiedi
interni alle stazioni ferroviarie, il disagio percepito sembra meno rilevante, forse in ragione della
minore promiscuità di questi spazi con altre funzioni urbane e tipi di traffico.
Con riferimento alle attese emerge come disagio sentito la mancanza di adeguati spazi di
seduta, ma soprattutto la mancanza di protezioni dalla pioggia, che può diventare un ostacolo di
livello 2 ovvero richiedente l�intervento di aiuto esterno, per i disabili che utilizzano ausili del tipo
carrozzelle e bastoni.
Accessibilità alle strutture complementari
Le biglietterie e i distributori di biglietti, le sale d�attesa, i bagni, i bar e gli altri servizi presenti
nelle stazioni e nelle autostazioni, sono tutti luoghi dove il viaggiatore è necessitato a svolgere
attività indispensabili al compimento dello spostamento o a spendere del tempo forzatamente.
Perché queste strutture complementari siano accessibili da parte dei disabili non solo deve
essere garantita l�accessibilità architettonica, ma anche l� utilizzabilità concreta di macchinari e
oggetti.
Le risposte dei questionari indicano la grave situazione di inaccessibilità di queste strutture nel
territorio milanese o l�attuazione di interventi di adeguamento settoriali (le altezze degli sportelli
delle biglietterie) che contribuiscono a migliorare l�accessibilità locale ma non necessariamente
la possibilità completa di compiere spostamenti. Inoltre alcuni servizi, come il servizio di vendita
dei titoli di viaggio, sono oggi realizzati al di fuori delle strutture tradizionali delle stazioni, in bar
e in altri esercizi dove si possono ripetere le condizioni di inaccessibilità.
62 Polinomia s.r.l.
Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili
Accessibilità del mezzo e permanenza a bordo
L�accessibilità del mezzo è sentita come significativamente problematica da tutte le
associazioni che hanno risposto e con riferimento a tutti i mezzi di trasporto pubblico. Essa
rappresenta la più ovvia condizione che deve essere realizzata perché si possa dire che lo
spostamento con mezzo pubblico è possibile ed è spesso la prima cosa che viene verificata dal
disabile che voglia programmare uno spostamento.
Le risposte confermano la percezione dell�insufficienza nel territorio della provincia di Milano di
mezzi con caratteristiche tecnologiche adeguate al trasporto dei disabili. Solo per gli autobus
c�è una maggiore informazione circa l�esistenza di mezzi accessibili. Ma questa informazione si
scontra con l�incertezza legata al timore che, nonostante l�accessibilità del mezzo, lo
spostamento non possa essere compiuto per intero a causa di altri ostacoli presenti prima e
dopo l�accesso al mezzo o perché non vi è certezza che, sulla relazione che interessa, il mezzo
attrezzato transiti con continuità. Capita cioè, sia per gli autobus che per i treni, che sulle stesse
relazioni i mezzi nuovi viaggino alternandosi ai mezzi vecchi e inadeguati al trasporto disabili,
con effetti di inattendibilità del servizio.
Inoltre le risposte segnalano che l�informazione circa il transito di mezzi adatti al trasporto
disabili è un�informazione insufficiente in quanto non specifica quali reali dotazioni tecnologiche
il mezzo offre in relazione alle diverse forme di disabilità (per i non deambulanti sono prioritarie
le pedane che consentono l�ingresso delle carrozzelle e le soluzioni per la collocazione e
permanenza delle carrozzelle a bordo; per i non vedenti i mezzi devono essere dotati di
dispositivi acustici o tattili per la comunicazione delle fermate e delle caratteristiche del servizio
di trasporto offerto; per altri disabili sono necessari dispositivi visivi a supporto delle
comunicazioni acustiche o pulsantiere accessibili per la richiesta di servizi di aiuto e fermata).
L�ambiente che si trova a bordo del mezzo ripropone le diverse esigenze di mancanza di
discontinuità verticali e orizzontali e di esistenza di adeguate informazioni ed eventuale
assistenza, con l�aggiunta del fattore cinematico che rappresenta per molte disabilità un fattore
di concreto aggravamento della capacità di �stare� nell�ambiente.
I casi in cui l�accessibilità al mezzo (treno, autobus o tram) è garantita sono ancora casi in cui lo
spostamento è programmato con anticipo e il disabile verifica telefonicamente, chiamando i
centri di assistenza delle Ferrovie dello Stato e gli uffici delle ferrovie Nord o chiamando le
compagnie automobilistiche, che su quella specifica relazione, per quello specifico calendario di
spostamenti siano messi a disposizione mezzi e personale. E� evidente che in questo caso il
vincolo a una libertà di circolazione sta proprio nell�obbligo della programmazione.
Relativamente alle soluzioni alternative che sono offerte ai disabili che non dispongono di
accompagnatore e auto propria, e non si muovono sulle relazioni dove le compagnie di
trasporto offrono servizio di assistenza, le possibilità sono limitate ai seguenti casi: i servizi delle
associazioni disabili che si rivolgono al proprio volontariato (come il pulmino messo a
disposizione dall�Apl sul territorio milanese); i mezzi speciali offerti da alcune cooperative sul
territorio milanese che svolgono il servizio a pagamento - come la ALATHA, la Missione
Handicap e la CTA; i servizi di assistenza e accompagnamento, svolti dagli enti locali che
prevedono questo impiego a carico degli obiettori di coscienza.
63Polinomia s.r.l.
Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili
3. Le strategie delle aziende di trasporto pubblico milanesi in materia dimiglioramento dell�accessibilità
3.1. Le Ferrovie dello Stato - Trenitalia
Le Ferrovie dello Stato ormai da anni perseguono una politica mirata per rendere possibili ai
disabili gli spostamenti in treno. Gli interventi sono stati rivolti sia agli aspetti di servizio, con
l�istituzione dei Centri di Assistenza alla Clientela, che agli aspetti strutturali, con l�inserimento
delle esigenze della clientela disabile nei progetti di restyling delle stazioni e nei progetti dei
nuovi treni.
Il Servizio di Assistenza alla clientela delle Ferrovie dello Stato è attivo in 152 stazioni in Italia
(in Lombardia nelle stazioni di Como S.G., Cremona, Lecco, Milano C., Milano P.ta Garibaldi,
Pavia) e offre servizi di informazione, prenotazione dei posti riservati, eventuale messa a
disposizione di una sedia a rotelle, guida alla stazione/fermata e accompagnamento al mezzo in
partenza e arrivo, aiuto all�incarrozzamento attraverso carrelli elevatori, servizio di portabagagli.
Il posto auto per il disabile è praticamente garantito in tutte le stazioni della Provincia, sul
piazzale antistante la stazione.
Riguardo alle stazioni, la Provincia di Milano è quella dotata del maggior numero di stazioni
accessibili rispetto alle altre province lombarde, considerando che alcune stazioni sono state
recentemente ricostruite e ammodernate (Milano Lambrate, Milano Rogoredo, Milano Certosa e
Milano P.ta Garibaldi) e che in Milano ci sono 4 stazioni nuove del Passante (Lancetti, P.ta
Garibaldi, Repubblica, P.ta Venezia), e in pochi anni saranno aperte le nuove stazioni di Milano
Dateo, Milano P.ta Vittoria e Villapizzone. Molte stazioni sono oggetto di programmi di restyling
che prevedono adeguamento dei percorsi e degli accessi dall�esterno, abbassamento degli
sportelli di biglietteria e dotazione di nuovi impianti parla-ascolto, installazione di nuove porte e
infissi, rifacimento e innalzamento dei marciapiedi di accesso ai treni, dotazione di nuove
pensiline, posa di nuove passerelle in gomma per gli attraversamenti a raso.
I treni che le Ferrovie dello Stato dispongono per il trasporto dei disabili sono i treni TAF, gli
ETR e I treni con carrozza disabili in composizione. I treni TAF ad alta frequentazione viaggiano
attualmente sul Passante ferroviario di Milano e sulle relazioni delle Ferrovie dello Stato Milano-
Varese. Essi sono dotati di pedana di incarrozzamento per carrozzelle, di posti riservati ai
disabili e di due toilette ecologiche, una delle quali attrezzata per portatori di handicap, oltre
che di pulsantiere con scrittura in "braille" per i non vedenti. I treni IC ed ETR viaggiano sulle
principali relazioni intercity italiane. Essi sono dotati di servizi igienici adeguati e di zona viaggio
con finestrino e accessori (tavolino, mancorrente, pulsante di chiamata). Sulle linee Fs in
Lombardia circolano attualmente n. 9 treni TAF. In Italia circolano 15 treni ETR 450, n. 6 treni
ETR 460, n. 14 treni ETR 480, n. 60 treni ETR 450. I treni che hanno in composizione una
carrozza attrezzata viaggiano su alcune relazioni italiane principali specificate nell�Orario
Ufficiale delle Ferrovie dello Stato. Le stazioni che si trovano su queste relazioni sono anche
dotate di bagni accessibili e di carrelli elevatori, oltre che presenziate dal personale del Servizio
di Assistenza alla Clientela.
Per i viaggi con treni Eurostar è organizzato, nelle città di Milano, Bologna, Firenze, Roma,
Napoli, Padova e Venezia Mestre, un servizio a pagamento di trasporto dal domicilio
all�ingresso della stazione e viceversa.
Relativamente alle agevolazioni tariffarie, le persone disabili titolari dell�indennità di
accompagnamento/comunicazione attestata da apposita certificazione possono richiedere la
64 Polinomia s.r.l.
Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili
Carta Blu che offre al viaggiatore disabile con accompagnatore la possibilità di poter acquistare
un biglietto ai prezzi previsti per il treno utilizzato valido per due persone.
Le Ferrovie dello Stato collaborano con molte associazioni disabili in tutta Italia. Oltre a recepire
le comunicazioni relative allo stato dell�accessibilità sul territorio, le Ferrovie coinvolgono
direttamente le Associazioni disabili ai tavoli di progettazione per gli interventi nelle stazioni, la
progettazione tecnica dei nuovi treni, i miglioramenti del servizio.
scheda stato attuale e interventi previsti per il miglioramento dell'accessibilità
FERROVIE DELLO STATO - TRENITALIA
descrizione
interventi stato attuale previsioni
INTERVENTI SULLE INFRASTRUTTURE A TERRA
INTERVENTI PER L'ACCESSIBILITÀ' ESTERNA
(aree di interscambio)
Parcheggi
Destinazione di
posti per disabili
nei parcheggi
Circa 130 stazioni su un totale
di 300 in Lombardia sono
dotate di parcheggi. Il posto
auto per disabili è però
garantito sempre sul piazzale
di stazione, anche in
mancanza di parcheggio.
Percorsiesterni
Percorsi di
raccordo protetti da
pensiline tra aree
funzionali esterne
(parcheggi, altre
stazioni) e stazioni
Alcuni adeguamenti dei
percorsi orizzontali sono
previsti in Provincia di
Milano nelle stazioni di
Carnate U., Seregno,
Arcore, Parabiago, Desio,
Vanzago.
Accesso alfabbricato di stazione
Complanarità o
rampe/ascensori
tra piazzale e atrio
biglietteria e tra
atrio e al
marciapiede. Porte
di larghezza
adeguata
In Milano le stazioni nuove o
ristrutturate hanno fabbricato
accessibile: Passante,
Lambrate, P.ta Garibaldi,
Certosa, Centrale, Rogoredo.
Nel resto della Provincia la
presenza di gradini
compromette l'accessibilità nel
50% dei casi.
Le nuove stazioni del
Passante che offriranno
completa accessibilità
sono Milano Dateo, Milano
P.ta Vittoria, Milano
Villapizzone. Possibili
adeguamenti anche a Rho
nel contesto dei lavori di
restyling.
Informazione(Paline,Segnaletica)
L'installazione di una
nuova segnaletica disabili
e' prevista in Provincia di
Milano nelle stazioni di
Carnate U., Seregno,
Legnano, Arcore,
Parabiago, Desio.
65Polinomia s.r.l.
Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili
descrizione
interventi stato attuale previsioni
INTERVENTI PER L'ACCESSIBILITA' INTERNA
Accessibilitàallo sportello di biglietteria
Riduzione altezza
sportello a 90 cm
Le stazioni con sportelli di
biglietteria accessibili sono
Milano Certosa, Milano
Lambrate, Milano Rogoredo,
dove e' stata applicata la
normativa sulla sicurezza negli
ambienti di lavoro e gli
sportelli sono stati abbassati a
90 cm.
Le nuove stazioni del
Passante di Milano che
offriranno completa
accessibilità sono Milano
Dateo, P.ta Vittoria, Milano
Villapizzone. Interventi di
adeguamento anche a
Rho, Carnate, Legnano
nel contesto dei restyling.
Accessibilitàalla sala d'attesa
Riservazione di
un posto disabile
in sala d'attesa Potenzialmente possibile
Accessibilità ai bagni
Bagno a norma
con spazi di
manovra e
maniglioni
Delle 152 stazioni con servizio
di assistenza alla clientela
disabile in Italia 38 sono
dotate di WC accessibili. In
Provincia di Milano, oltre alle
stazioni del Passante, le
stazioni di Milano Centrale,
Milano Lambrate, Milano
Garibaldi, Milano Rogoredo.
Accessibilità a tutti gli ambienti interni alla stazione
Porte
adeguatamente
larghe,
complanarità tra
ambienti o
rampe/ascensori
Anche nelle stazioni storiche
le situazioni più comuni sono
di complanarità.
INTERVENTI PER L'ACCESSO AL MEZZO
Accessibilità dei marciapiedi
Attraversamenti a
raso o ascensori
Gli attraversamenti a raso
sono possibili nel 90% dei
casi.
Nuovi attraversamenti
realizzati con Passerelle in
Gomma sono previsti in
Provincia di Milano nelle
stazioni di Monza,
Carnate U., Seregno,
Arcore, Parabiago, Desio,
Vanzago.
66 Polinomia s.r.l.
Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili
descrizione interventi stato attuale previsioni
Accessibilità dei marciapiedi
Attraversamenti a raso
o ascensori
Gli attraversamenti a raso
sono possibili nel 90% dei
casi.
Nuovi attraversamenti
realizzati con Passerelle
in Gomma sono previsti
in Provincia di Milano
nelle stazioni di Monza,
Carnate U., Seregno,
Arcore, Parabiago,
Desio, Vanzago.
Marciapiedi complanari
con il vestibolo del
mezzo
I marciapiedi alti sono stati
realizzati nelle stazioni del
Passante, a Milano
Lambrate, a Milano
Certosa, Milano Rogoredo.
Nuovi marciapiedi alti
sono previsti in Provincia
di Milano nelle stazioni
di Rho, Legnano, Milano
P.ta Garibaldi, Sesto
S.Giovanni, Parabiago.
Incarrozzamentofacilitato
Carrelli elevatori
manovrati da
personale di stazione
I carrelli elevatori sono
presenti a Milano C. e
Milano P.ta Garibaldi.
Protezione dei marciapiedi Dotazione di Pensiline
Le stazioni milanesi sono
quasi tutte dotate di
pensiline. Fuori Milano le
pensiline sono spesso
mancanti soprattutto sul 2 ̂
marciapiede.
INTERVENTI SUL MEZZO
Mezzi adatti al trasportodisabili
Treni IC e ES dotati di
posti riservati ai disabili,
di servizi igienici
adeguati, di zona viaggio
con finestrino e
accessori (tavolino,
mancorrente, pulsante di
chiamata).
In Italia circolano 15 treni
ETR 450, n. 6 treni ETR
460, n. 14 treni ETR 480,
n. 60 treni ETR 450.
Treni TAF, dotati di
pedana di
incarrozzamento per
carrozzelle, di posti
riservati ai disabili, di una
toilette ecologica
attrezzata per portatori di
handicap, di pulsantiere
con scrittura in "braille"
per i non vedenti.
Sulle linee Fs e Fnm in
Lombardia circolano
attualmente n. 9 treni TAF.
67Polinomia s.r.l.
Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili
DESCRIZIONE
INTERVENTI STATO ATTUALE PREVISIONI
Relazionicoperte
Relazioni in cui la
partenza e l'arrivo sono
garantiti in stazioni
accessibili ai disabili e
che sono realizzate su
treni adatti al trasporto
disabili
5 treni IC e 34 ES sulla
linea Milano-Roma-
(Siracusa); 10 IC e 2 ES
sulla Milano-Lecce; 4 IC
sulla Torino-Reggio C.; 23
IC e 2 ES sulla Torino-
Milano-Venezia; 7 IC sulla
Trieste-Salerno; 4 IC sulla
Milano-Genova-
Ventimiglia; 47 relazioni
internazionali.
SERVIZI
Servizio di assistenza allaclienteladisabile
Servizio che offre
informazioni,
prenotazione dei posti
riservati, eventuale sedia
a rotelle, guida alla
stazione/fermata e
accompagnamento al
mezzo in partenza e
arrivo, carrelli elevatori,
portabagagli
Servizio di Assistenza alla clientela delle
Ferrovie dello Stato. Attivo
in 152 stazioni in Italia. In
Lombardia a Como S.G.,
Cremona, Lecco, Milano
C., Milano P.G., Pavia.
Servizio per informazioni ai disabili
Servizio telefonico per
ogni tipo di informazione
ai disabili
Telefonando al Servizio di
Assistenza alla clientela
disabile.
Soluzionispeciali per l'accessibilitàdelleinformazioni in stazione e a bordo
Soluzioni tecnologiche
che consentono di
rendere accessibile le
informazioni anche ai
non vedenti e non udenti
Oltre agli impianti acustici
installati sui treni Taf, Es e
IC, i treni Taf sono dotati
di pulsantiere con scrittura
in "braille" per i non
vedenti.
AGEVOLAZIONI TARIFFARIE
Carte per portatori di handicap che danno diritto a sconti sui biglietti
Carte speciali rilasciati
ai portatori di handicap
e/o agli accompagnatori
che danno diritto a sconti
sui biglietti
Carta Blu rilasciata ai
portatori di handicap che
hanno diritto
all'accompagnatore.
Consente il pagamento di
un solo biglietto di viaggio.
68 Polinomia s.r.l.
Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili
3.2. Le Ferrovie Nord Milano
La società Ferrovie Nord Milano Esercizio gestisce dal 1879 la rete ferroviaria collocata nell�
area a nord di Milano corrispondente alle linee per Como, Saronno, per Novara, per Varese,
con numerose stazioni che ricadono nella Provincia di Milano.
L�intervento di riqualificazione più recente e significativo ai fini dell�accessibilità ai disabili è
quello è relativo alla tratta Milano Bovisa-Saronno dove, oltre al quadruplicamento, sono stati
realizzati nuovi fabbricati viaggiatori più moderni e accessibili, dotati di porte dimensionate per
l�ingresso di carrozzelle e di sportelli di biglietteria di altezza adeguata.
Relativamente all�ammodernamento del parco rotabile la spesa più importante è quella relativa
ai treni TAF ad alta frequentazione, che viaggiano anche sulle nuove relazioni per Malpensa e,
con i treni delle Ferrovie dello Stato -Trenitalia, sul Passante ferroviario di Milano.
L�Orario Ufficiale delle Ferrovie Nord Milano contiene un numero telefonico che può essere
chiamato per ottenere informazioni circa il trasporto dei disabili e per avere risposte sul da
parte del personale ferroviario sulla relazione di interesse.
3.3. Le Ferrovie Nord Milano Autoservizi
Le Ferrovie Nord Milano Autoservizi svolgono un servizio di trasporto su gomma con carattere
integrativo rispetto al servizio delle Ferrovie Nord Milano (coincidenze degli orari dei bus e dei
treni, integrazione delle relazioni).
L�azienda opera su un territorio abbastanza vasto a nord di Milano, soprattutto in provincia di
Como e Varese. L�eterogeneità amministrativa del territorio servito rappresenta uno dei
principali vincoli aziendali allo sviluppo di politiche uniformi di miglioramento del servizio,
soprattutto per quanto riguarda l�ammodernamento dell�infrastruttura a terra (spazi di sosta,
pensiline, paline).
Recentemente le fermate sono state dotate di 2400 nuove paline.
Le soste non sono invece state adeguate in ragione dell�indisponibilità di spazi e perché questi
tipi di intervento sono di competenza dei singoli Comuni.
Il parco veicoli si sta anch�esso progressivamente ammodernando: sono in circolazione 33
autobus per il trasporto disabili su un parco veicoli totale di 165 autobus, e 2 autobus
granturismo attrezzati su un totale di 39 mezzi destinati a questo tipo di servizio. Altri 14 bus
per il trasporto disabili sono già stati acquistati con contributo regionale e sono pronti per
essere consegnati all�Azienda.
Gli autobus per il trasporto disabili sono attrezzati con pedana estraibile e incarrozzamento
facilitato. Gli autobus granturismo sono dotati anche di toilette accessibile ai disabili.
La necessità di servire un�aria vasta e densamente abitata impone l�utilizzo dei mezzi a pieno
regime senza la possibilità di destinare gli autobus attrezzati per il trasporto disabili a relazioni
esclusive.
69Polinomia s.r.l.
Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili
scheda stato attuale e interventi previsti per il miglioramento dell'accessibilitàFERROVIE NORD MILANO
descrizione interventi stato attuale previsioni
INTERVENTI SULLE INFRASTRUTTURE A TERRA
INTERVENTI PER L'ACCESSIBILITA' ESTERNA (aree di interscambio)
ParcheggiDestinazione di posti per
disabili nei parcheggi
Sono già dotate di
parcheggio le stazioni di
Bovisa, Quarto Oggiaro,
Serenella, Cesate, Caronno,
Saronno Sud, Busto,
Garbagnate, Rescaldina, su
un totale di 120 stazioni. In
queste stazioni e' assicurato
anche il parcheggio per
disabili.
Percorsiesterni
Percorsi di raccordo
protetti da pensiline tra
aree funzionali esterne
(parcheggi, altre stazioni) e
stazioni
Accesso al fabbricato di stazione
Complanarità o
rampe/ascensori tra
piazzale e atrio biglietteria
e tra atrio e al
marciapiede. Porte di
larghezza adeguata
Sono state dotate di porte
scorrevoli le 11 biglietterie
della linea Milano-Saronno;
nelle restanti stazioni
l'accesso al 1^ marciapiede
è complanare, ma spesso
presenta un gradino
l'accesso alla biglietteria dal
piazzale della stazione.
Con i lavori di
triplicamento della linea
le stazioni della linea
Bovisa-Seveso
saranno adeguate.
INTERVENTI PER L'ACCESSIBILITA' INTERNA
Accessibilitàallo sportello di biglietteria
Riduzione altezza sportello
a 90 cm
Sono state adeguate le 11
biglietterie della linea Milano-
Saronno. Nelle restanti
stazioni lo sportello è poco
più alto di 90 cm.
Accessibilitàalla sala d'attesa
Riservazione di un posto
disabile in sala d'attesa Potenzialmente possibile
70 Polinomia s.r.l.
Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili
descrizione interventi stato attuale previsioni
Accessibilitàai bagni
Bagno a norma con spazi
di manovra e maniglioni
Sono dotate di bagni
accessibili tutte le stazioni
della linea Milano-Saronno e
solo Cormano sulla linea
Bovisa-Seveso.
Saronno sarà
attrezzata con nuovi
bagni.
Accessibilitàa tutti gli ambientiinterni alla stazione
Porte adeguatamente
larghe, complanarità tra
ambienti o
rampe/ascensori
INTERVENTI PER L'ACCESSO AL MEZZO
Accessibilitàdeimarciapiedi
Attraversamenti a raso o
ascensori
Ascensori a Busto A. nuova,
Novate, Rescaldina,
Malpensa, Quarto Oggiaro,
Novate, Bollate C.,
Villanuova. Sul resto della
rete gli attraversamenti a
raso sono sempre possibili.
Sono previsti ascensori
a Bovisa, Saronno,
Erba, Lonate Pozzolo
e Bullona (nella nuova
stazione a 100 m
dall'attuale) e nuovi
attraversamenti a raso
nelle restanti stazioni
della rete
Incarrozzamento facilitato
Marciapiedi complanari
con il vestibolo del mezzo
Sono state adeguati i
marciapiedi della linea
Milano-Saronno, oltre a
quelli di Rescaldina, Busto
A., Seveso.
Carrelli elevatori manovrati
da personale di stazione
Le Fnm hanno in dotazione
due carrelli elevatori a
Saronno e Cadorna.
Protezionedeimarciapiedi Dotazione di Pensiline
INTERVENTI SUL MEZZO
Mezzi adatti al trasporto disabili
Treni TAF, dotati di posti
riservati ai disabili, di una
toilette ecologica
attrezzata per portatori di
handicap, di pulsantiere
con scrittura in "braille" per
i non vedenti.
Sulle linee Fnm circolano
attualmente 9 treni Taf.
Altri treni Taf sono già
stati acquistati e
saranno presto in
circolazione.
71Polinomia s.r.l.
Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili
descrizione interventi stato attuale previsioni
Relazionicoperte
Relazioni in cui la partenza
e l'arrivo sono garantiti in
stazioni accessibili ai
disabili e che sono
realizzate su treni adatti al
trasporto disabili
SERVIZI
Servizio di assistenzaalla clientela disabile
Servizio che offre
informazioni, prenotazione
dei posti riservati,
eventuale sedia a rotelle,
guida alla stazione/fermata
e accompagnamento al
mezzo in partenza e arrivo,
carrelli elevatori,
portabagagli
Servizio per informazioniai disabili
Servizio telefonico per ogni
tipo di informazione ai
disabili
Le Fnm hanno un servizio
telefonico per disabili
pubblicato anche sull'orario
Soluzionispeciali per l'accessibilità delle informazioniin stazione e a bordo
Soluzioni tecnologiche che
consentono di rendere
accessibile le informazioni
anche ai non vedenti e non
udenti
AGEVOLAZIONI TARIFFARIE
Carte per portatori di handicap che danno diritto a sconti sui biglietti
Carte speciali
rilasciati ai portatori di
handicap e/o agli
accompagnatori che
danno diritto a sconti
sui biglietti
3.4 L�Azienda Trasporti Milano
La politica adottata dall�azienda di trasporto pubblico milanese per garantire ai disabili il diritto
alla mobilità si esprime nel progetto �Una rete accessibile a tutti�.
Tale politica è basata sul principio che il modo migliore per garantire l�accessibilità ai disabili sia
quello di garantire un�accessibilità estesa e completa a tutti gli utenti.
72 Polinomia s.r.l.
Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili
Approcci basati su servizi dedicati ai disabili si sono dimostrati non adeguati soprattutto dal
punto di vista del ritorno degli investimenti in termini di efficacia degli interventi. Servizi dedicati,
ed interventi volti a dotare la rete del trasporto pubblico di attrezzature specifiche alle esigenze
delle diverse tipologie di disabilità, sono inefficaci soprattutto perché è impossibile coprire tutte
le esigenze specifiche, ed in secondo luogo perché una tale politica aumenterebbe il senso di
separatezza del disabile dal resto degli utenti.
ATM ha quindi scelto di estendere l�obiettivo del miglioramento dell�accessibilità a tutti gli utenti,
oppure, volendo considerare il concetto dall�altro punto di vista, ha scelto di far diventare le
esigenze del disabile parametro per misurare l�accessibilità del trasporto per tutti i cittadini.
Gli obiettivi che stanno alla base del nuovo programma possono essere sintetizzati nei seguenti
punti:
!" incrementare l'accessibilità della rete dei trasporti pubblici milanesi a tutte le categorie di
utenza: disabili, anziani, bambini, tutti i soggetti che possano soffrire condizioni di handicap;
!" migliorare la qualità del servizio: comfort, affidabilità, efficienza e sicurezza.
Gli interventi che costituiscono il progetto di una rete accessibile a tutti riguardano la rete
automobilistica, quella tranviaria e quella metropolitana. Si tratta di un progetto di lungo periodo,
che prevede il progressivo adeguamento di tutte le strutture del trasporto pubblico, fino ad
arrivare appunto alla diffusione completa dell�accessibilità.
Elemento importante della strategia ATM è costituito dai contatti con le associazioni, che sono
chiamate a fornire indicazioni e suggerimenti. In generale l�aspetto comunicativo e informativo è
considerato molto importante proprio per vincere la reticenza del disabile all�uso del mezzo
pubblico.
Altro elemento molto importante è il contatto con gli uffici tecnici comunali, a cui compete
l�attrezzatura delle soste dei mezzi di superficie. Il coordinamento tra azienda e uffici comunali è
infatti fondamentale per garantire che gli investimenti in termini di accessibilità del mezzo non
vengano annullati dall�impossibilità di garantire un minimo accessibilità e di mobilità sicura una
volta che l�utente è sceso dal mezzo e si muove in città. Nel caso del Comune di Milano gli uffici
comunali si impegnano quindi a realizzare gli interventi necessari a rendere accessibili le
fermate delle linee di trasporto pubblico e le aree di adduzione alle fermate, interventi che
vengono però progettati da tecnici ATM.
La progettazione delle fermate non si limita alla banchina ma si estende alle aree limitrofe per
garantire un minimo di continuità del percorso dalla fermata fino al marciapiede o a punto di
attestamento di trasporto pubblico più vicino.
Riportiamo di seguito una scheda con la descrizione degli interventi attuati e previsti su tutta la
rete.
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Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili
4 Le esperienze di alcune significative aziende di trasporto pubblico al di fuori della realtà milanese
L�esperienza dell�ATM torinese
Nel luglio 1995 il Comune di Torino ha trasferito all�Azienda Torinese Mobilità il servizio di
trasporto disabili a mezzo minibus, che in precedenza veniva gestito direttamente dal Comune.
Il servizio, che prima si basava sul rapporto diretto tra l�utente disabile e il privato trasportatore,
viene interamente riorganizzato nella gestione, mentre per quanto riguarda l�esecuzione l�ATM
l�affida a privati tramite appalto.
Allo scopo di garantire un maggior controllo e una maggiore efficienza ed economicità nel
servizio, l�ATM istituisce un centralino proprio, presso il quale l�utente è chiamato ad effettuare
la prenotazione dello spostamento desiderato.
La prenotazione, ordinata e schedata per potere organizzare corse collettive, viene poi trasferita
al vettore che effettua il trasporto. I mezzi attrezzati per questo servizio sono 7, ognuno dei quali
può trasportare tre o quattro carrozzelle.
Una prima razionalizzazione del servizio è stata messa in campo con l�imposizione di effettuare
corse collettive (mentre prima si effettuava una corsa a disabile), concordando le prenotazioni
per le tratte comuni. Ogni anno a settembre gli utenti presentano le richieste per i servizi fissi
(pendolari su determinate tratte).
Gli utenti annui sono 400, in costante crescita (in un anno sono passati da 280 a 400).
Nel 1998 il trasferimento del servizio trasporto disabili è completato con l�affidamento all�ATM
del servizio tramite taxi e scuolabus.
Anche nel caso dei taxi le prenotazioni, in tempo reale, avvengono tramite un centralino ATM
che poi trasferisce le richieste al centralino dei taxi.
La razionalizzazione del servizio ha reso possibile realizzare economie nella gestione (700
milioni risparmiati nel 1998 e 400 nel 1999), ed altre economie sono previste con l�introduzione
del sistema di pagamento automatico tramite card personale (l�ATM finanzia al 25% gli
investimenti per attrezzare le vetture taxi con la strumentazione per l�uso della card).
Ogni tre mesi l�ATM incontra le associazioni disabili per monitorare esigenze e problemi.
I progetti forti che ATM sta portando avanti sono tre:
!" Sperimentazione per l�utilizzo sui minibus di carta microchips per il pagamento automatico
dei viaggi (il progetto si inserisce nel progetto europeo Distinct). L�obiettivo è quello di
rendere più semplice l�uso del servizio per l�utente e di abbattere i costi di gestione, con
l�eliminazione dei biglietti cartacei e delle obliteratrici.
!" Sperimentazione per l�utilizzo di carta microchips che serva per ogni tipo di spostamento
cittadino, e non solo per i disabili: autobus, taxi, parcheggi e tratte ferroviarie metropolitane.
In particolare per i taxi si prevede anche l�introduzione di un sistema di gestione
automatizzata delle chiamate (un maggior controllo e l�uso di sistemi automatizzati che
eliminano la presenza di denaro a bordo garantiscono anche maggiore sicurezza al
conducente).
Si calcola che l�investimento per attrezzare la rete con le carte a microcips si può ripagare, in
termini economici, in 5 anni (considerando i risparmi sulla manutenzione e gestione), a patto
che venga realizzato su tutta la rete.
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!" Sperimentazione di un prototipo di carrozzella automatizzata per disabile, che sia interattiva
con i mezzi pubblici e con i sistemi informatizzati di organizzazione del servizio di trasporto
pubblico (progetto portato avanti dal Politecnico di Torino).
Per quanto riguarda gli autobus di linea esiste un piano di investimenti triennale per il rinnovo
del parco veicolare con mezzi attrezzati secondo gli standard europei. Permane il problema
dell�attrezzatura delle fermate, che è di competenze del Servizio Mobilità degli uffici comunali e
difficilmente coordinabile in maniera organica con gli interventi ATM.
Solo alcune fermate sono attrezzate con paline in Braille.
Nella politica dell�azienda si punta molto sulla valorizzazione del ruolo del personale viaggiante
che, essendo il rappresentante dell�azienda di fronte al cittadino, è chiamato ad offrire il servizio
migliore, tra cui appunto l�assistenza all�utente disabile, per sopperire le carenze della rete in
fatto di accessibilità.
L�esperienza dell�ASM di Brescia
Il problema della mobilità dei disabili viene affrontato dall�azienda che gestisce il trasporto
pubblico bresciano puntando essenzialmente su servizi dedicati.
La graduale sostituzione del parco veicolare con i nuovi mezzi costruiti secondo gli standard
europei in materia di accessibilità totale (ad ora è adattato il 30% del parco mezzi), comporta
tempi lunghi e investimenti consistenti. D�altra parte l�inadeguatezza dell�attrezzatura delle
fermate, marciapiedi e soste degli autobus, renderebbe inefficaci gli sforzi, e gli investimenti, per
attrezzare mezzi che poi non potrebbero funzionare.
Interventi complessivi di abbattimento delle barriere architettoniche e miglioramento
dell�accessibilità complessiva del trasporto pubblico vengono concentrati nel progetto LAM,
Linee ad Alta Mobilità, che partirà a breve. L�organizzazione di tali linee, viene effettuata in
collaborazione con il Settore Mobilità e Traffico del Comune di Brescia, al quale spetta il
compito di adeguare le fermate, mentre l�ASM assicura per quelle linee (si tratta di linee radiali
ad alta frequentazione) il servizio dei mezzi attrezzati (pianale ribassato, pedana scorrevole,
inginocchiamento, posti riservati alle carrozzine).
Il progetto LAM si attiverà nel breve-lungo periodo, mentre per quanto riguarda la necessità di
garantire il servizio di trasporto pubblico all�utenza disabile è attivo dal 1992 il servizio Hbus.
ASM gestisce il trasporto disabili per conto del Comune di Brescia tramite questo servizio a
chiamata. Il soggetto disabile può fare richiesta di usufruire di questo servizio al settore servizi
sociali del Comune, il quale rilascia un permesso che consente al disabile di acquistare presso
l�azienda di trasporto l�abbonamento, nel caso di utenti pendolari, oppure di accedere al servizio
a chiamata. Il servizio a chiamata viene effettuato prenotando il giorno prima la corsa. In ogni
caso le corse vengono effettuate dall�abitazione dell�utente fino alla destinazione finale richiesta.
I mezzi che effettuano il servizio sono due minibus attrezzati, più un mezzo di riserva.
Per coprire le richieste anche nel caso di forte domanda, l�ASM ha stipulato una convenzione
con una cooperativa di tassisti, che effettuano il servizio in caso di indisponibilità dei minibus,
rimanendo invariata la tariffa per l�utente disabile.
L�esperienza dell�ATAF di Firenze
L�azienda di trasporto pubblico fiorentina ha individuato nel progetto Personalbus il punto forte
della propria strategia di approccio al problema della mobilità dei disabili.
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Personalbus è un servizio dedicato, attivo nella zona di Campi Bisenzio, che permette ai disabili
di prenotare il tragitto desiderato. L�utente può scegliere tra oltre 170 fermate a disposizione, e
prenotare tramite numero verde con almeno mezzora di anticipo sulla corsa richiesta. Il numero
di utenti che usufruiscono del servizio è passato da 190 passeggeri/mese del 1997 (anno in cui
ha preso il via il progetto) ai 7000 passeggeri attuali.
Il progetto Personalbus è stato sviluppato da ATAF nell�ambito di SAMPO, un progetto europeo
nel campo della telematica applicata ai trasporti, finanziato nel IV Programma Quadro
dell�Unione Europea.
L�esperienza maturata dall�azienda attraverso il progetto Personalbus ha condotto alla
promozione di un Progetto di Agenzia per la mobilità di persone con difficoltà motorie. Il
progetto è stato elaborato da ATAF in collaborazione con il Comune di Firenze, ed ha chiesto
l�ammissione al finanziamento previsto dalla L. 162/98 concernente misure di sostegno in
favore delle persone disabili.
Il progetto ha l�obiettivo di costituire un�Agenzia che offra servizi flessibili e integrati
(coordinando i diversi operatori del trasporto) a un�utenza allargata. Un centro coordinato
digestione delle prenotazioni permetterebbe di gestire il servizio a chiamata per utenti con
difficoltà motorie (permanenti o temporanee), ma anche di integrare il servizio di linea per
quanto riguarda le relazioni tra i principali nodi di scambio modale e per quanto riguarda servizi
particolari (serali e notturni, relazioni con ospedali e scuole).