cap 06 risultati_silvia nascetti

DINAMICHE DEL MERCATO DEL LAVORO E LE FIGURE PROFESSIONALI NECESSARIE ALLE AZIENDE DELLA PROVINCIA DI LECCE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI SETTORI EMERGENTI POR Puglia FSE 2007/2013: conferimento funzioni alle Province Pugliesi Asse II – Occupabilità – trasferimenti

a cura di: Silvia Nascetti, giuslavorista esperta di Politiche del Lavoro e Formazione

VI.114

:: indice SEZIONE VI ::

VI RISULTATI ........................................................................................ VI.116 VI.1 OPINION LEADER & MAKER............................................................................VI.117

VI.1.1 Sintesi dei questionari/interviste ......................................................................VI.118 VI.1.1.1 Caratteristiche del tessuto economico della provincia di Lecce e tendenze di mutamento [item da 1 a 3]....................................................................................................... VI.118 VI.1.1.2 Analisi S.W.O.T. del tessuto economico locale [item da 4 a 7]............................ VI.122 VI.1.1.3 Quadro generale provincia di Lecce: settori economici / nicchie di mercato e relative figure professionali (lavoro dipendente) [item da 8 a 14] ...................................................... VI.133 VI.1.1.4 Quadro generale provincia di Lecce: settori economici / nicchie di mercato per la creazione di nuove imprese o di lavoro autonomo [item da 15 a 20] ..................................... VI.139 VI.1.1.5 Offerta di formazione professionale e ricerca delle Risorse Umane [item da 21 a 27] VI.143

VI.2 AZIENDE ...............................................................................................................VI.149 VI.2.1 Sintesi dei questionari ...................................................................................... VI.150

VI.2.1.1 I dati delle imprese [item da 1 a 7]........................................................................ VI.150 VI.2.1.2 Fabbisogni di figure professionali [item da 8 a 21] .............................................. VI.153 VI.2.1.3 Innovazione aziendale [item da 22 a 27]............................................................... VI.168



VI.115

:: indice grafici e tabelle SEZIONE VI :: Grafico n.58 – Esempio Analisi "SWOT" ..........................................................................................VI.124 Grafico n.59 – Analisi SWOT della provincia di Lecce (Opinion Leader & Maker) ........................VI.125 Tabella n.60 – Matrice Settori/nicchie di mercato ............................................................................VI.133 Tabella n.61 – Matrice delle figure professionali (dati dell’indagine) .............................................VI.134 Tabella n.62 – Competenze trasversali..............................................................................................VI.138 Tabella n.63 – Settori emergenti per la creazione d’impresa ...........................................................VI.139 Tabella n.64 – Business idea .............................................................................................................VI.140 Tabella n.65 – Competenze strategiche per la creazione d’impresa.................................................VI.141 Tabella n.66 – Policies per favorire il ricambio generazione imprenditoriale .................................VI.142 Grafico n.67 – Valutazione offerta formativa....................................................................................VI.143 Grafico n.68 – Organismi idonei a soddisfare le esigenze formative del territorio..........................VI.143 Tabella n.69 – Policies per migliorare il dialogo/collaborazione tra organismi di formazione e imprese............................................................................................................................................................VI.144 Tabella n.70 – Policies per una formazione più innovativa e di qualità ...........................................VI.146 Grafico n.71 – Canale utilizzato per la ricerca delle Risorse Umane...............................................VI.148 Grafico n.72 – Percentuale del campione-aziende per aree strategiche...........................................VI.150 Grafico n.73 – Percentuale del campione-aziende per dimensione ..................................................VI.150 Tabella n.74 – Percentuale del campione-aziende per dimensione e aree strategiche.....................VI.151 Grafico n.75 – Classificazione settore attività economica (cod.ATECO) del campione aziende .....VI.151 Grafico n.76 – Sviluppo dell’attività di formazione in azienda.........................................................VI.152 Grafico n.77 – Attività di formazione in azienda saltuaria o periodica............................................VI.152 Grafico n.78 – Percentuale aziende che hanno/non hanno avuto necessità di reperire figure professionali nel corso dell’ultimo anno ...........................................................................................VI.153 Grafico n.79 – Percentuale per aree strategiche delle aziende che hanno avuto necessità di reperire figure professionali nel corso dell’ultimo anno.................................................................................VI.153 Grafico n.80 – Percentuale per aree strategiche delle aziende che NON hanno avuto necessità di reperire figure professionali nel corso dell’ultimo anno...................................................................VI.154 Tabella n.81 – Figure professionali/mansioni maggiormente ricercate dalle aziende nel corso dell’ultimo anno .................................................................................................................................VI.154 Grafico n.82 – Percentuale aziende che hanno/non hanno svolto una ricerca attiva sul territorio per reperire figure professionali ..............................................................................................................VI.155 Grafico n.83 – Percentuale aziende che hanno svolto una ricerca attiva sul territorio per reperire figure professionali (per aree strategiche) ........................................................................................VI.156 Grafico n.84 – Percentuale aziende che NON hanno svolto una ricerca attiva sul territorio per reperire figure professionali (per aree strategiche) ........................................................................................VI.156 Grafico n.85 – Tempo medio di ricerca attiva...................................................................................VI.157 Tabella n.86 – Tempo medio di ricerca attiva (per aree strategiche) ...............................................VI.157 Grafico n.87 – Canale utilizzato per la ricerca di personale ............................................................VI.158 Tabella n.88 – Canale utilizzato per la ricerca attiva di personale (per aree strategiche) ..............VI.158 Tabella n.89 – Fabbisogno figure professionali (aziende area GREEN)..........................................VI.159 Tabella n.90 – Fabbisogno figure professionali (aziende area AGRI&FOOD) ...............................VI.161 Tabella n.91 – Fabbisogno figure professionali (aziende area NEW ECONOMY) ..........................VI.162 Tabella n.92 – Fabbisogno figure professionali (aziende area TOURISM, CULTURAL IDENTITY & LOISIR) ..............................................................................................................................................VI.164 Tabella n.93 – Fabbisogno figure professionali (aziende area I-CARE)..........................................VI.166 Grafico n.94 – Necessità aziendale di acquisire dall’esterno servizi innovativi per aumentare la competitività (ultimo triennio) ...........................................................................................................VI.168 Grafico n.95 – Previsione aziendale di esternalizzare alcuni servizi (outsourcing) .........................VI.169 Grafico n.96 – Azienda favorevole a formule di partnership, accordi, joint venture con imprese giovanili che offrano servizi di tipo innovativo .................................................................................VI.170 Grafico n.97 – Tipo di investimento l’azienda è disponibile ad effettuare sulle risorse umane o sulle neo-imprese, considerandole un “valore competitivo”.....................................................................VI.171



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VI RISULTATI



VI.117

VI.1 OPINION LEADER & MAKER



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VI.1.1 Sintesi dei questionari/interviste

VI.1.1.1 Caratteristiche del tessuto economico della provincia di Lecce e tendenze di mutamento [item da 1 a 3]

Il 100% degli Opinion Leader & Maker intervisti ha affermato che, negli ultimi

cinque anni, il tessuto economico della provincia di Lecce è mutato in mnodo

significativo.

Le principali tendenze di mutamento, alla luce dei fenomeni di

delocalizzazione, di concorrenza delle economie emergenti e della crisi

economico finanziaria, sono:

• La crisi economica che, oramai, attanaglia il Paese da anni non ha

tardato a far sentire i suoi effetti anche nel Salento

• settori in crisi: Agricoltura,TAC (tessile abbigliamento calzaturiero),

Metalmeccanico

• dal 2009 al 2013, la provincia di Lecce rappresenta il 25,4% delle

imprese artigiane (19.145 su 75.376) della Regione Puglia. Ha perso

261 unità (-1,3 %). il settore manifatturiero è quello più colpito (-569

attività, pari ad un tasso negativo dell’11,2%). Segue il commercio (-

100 unità, pari al 5,6%). Crescono, quasi a sorpresa, le costruzioni di

212 unità, pari al 2,9%, sono dati in controtendenza. Dopo un’analisi

attenta, però, si evince che spesso i lavoratori disoccupati del settore,

non avendo alternative, sono costretti ad intraprendere la strada

dell’impresa individuale. È questa la più probabile ragione dell’aumento

delle imprese edili;

• depauperamento del tessuto industrialele tradizionale ma anche le

timide occasioni di riconversione non sembrano attecchire

concretamente

• il numero di imprese attive è in calo: numerose cessazioni e

diminuzione degli avvii di nuove attività



VI.119

• progressiva terziarizzazione tessuto produttivo

• produzioni a basso valore aggiunto (es. declino del TAC) ormai

delocalizzate o non più operanti

• resistono produzioni di nicchia nel settore medio-fine

• riqualificazione del manifatturiero e interesse verso altri settori

(agroalimentare, turismo)

• nascita di nuove imprese nel terziario e soprattutto in ambito turistico

• assenza di programmazione della riconversione

• maggiore concorrenza di manodopera straniera, immigrata ed

extracomunitaria

• diminuzione dei contratti a tempo indeterminato verso forme

contrattuali più flessibili e temporanee, sintomo della crisi congiunturale

e delle difficoltà in cui si trovano gli imprenditori

• aumentata esclusione dal MdL di over 45 enni, disoccupati di lunga

durata, persone con basso titolo di studio

• aumenta il fenomeno c.d. di "outcoming" (si cerca e si trova lavoro in

province diverse rispetto a quella di residenza)

• sfiducia e scoraggiamento nella ricerca di un posto di lavoro,

soprattutto nei giovani, che porta ad aumentare la propensione

all'inattività.

• aumento del livello di sottoutilizzo dei lavoratori di giovane età.

• più bassa propensione di iscrizione all'Università che non si rivela più

come "opportunità" per trovare una più elevata occupazione, ma viene

avvertita come "perdita di tempo"

• alti tassi di disoccupazione, dispersione ed abbandono della scuola da

parte dei minori, propensione a non proseguire gli studi da parte della

maggior parte degli studenti in uscita dalla scuola dell'obbligo, maggiori

discriminazioni di genere, fenomeni di intolleranza verso gli immigrati.

Tutto questo può generare, come del resto è già accaduto, tensioni

sociali e sfiducia collettiva nelle Istituzioni.



VI.120

• il mutamento è, certamente negativo e la Formazione Professionale, in

questo scenario, potrebbe giocare un ruolo da protagonista, tuttavia

risulta uno dei comparti più penalizzato dalla governance che vede

altre priorità e relegandola nella scala di importanza, agli ultimi posti

• anche i professionisti come le altre categorie di lavoratori risentono

della crisi per cui il lavoro è calato molto, sopratutto per i giovani

• la contrazione dei consumi dovuta alla diminuzione del reddito pro

capite per i molteplici motivi che conosciamo, ha determinato una

reazione a catena che, coinvolgendo tutti i comparti dell'economia

locale, ha portato mutamenti negli stili di vita della popolazione.

Mentre, per le previsioni dello scenario economico della provincia di Lecce,

nei prossimi 5 anni :

• lo scenario sarà sempre peggiore se non si interviene per migliorare

l'economia che è imprescindibile dagli investimenti

• manca ancora l'attenzione alla localizzazione del Salento, alle

infrastrutture,servizi, trasporti

• lo scenario per i prossimi 5 anni manterrà lo stesso trend di crescita

lenta

• depauperamento industriale nazionale e locale

• ulteriore terziarizzazione dell'economia locale

• lo scenario sarà determinato dalle scelte strategiche del governo

centrale, in primis, nonché, a seguire, dalle opportunità che i governi

locali saranno in grado di mettere a disposizione delle imprese

• la provincia di Lecce non è avulsa dal contesto nazionale pertanto

riteniamo che i prossimi 5 anni in assenza di politiche industriali serie lo

scenario continuerà a presentare disoccupazione e disuguaglianze

• riposizionamento competitivo del settore manifatturiero con notevole

ridimensionamento



VI.121

• consolidamento di realtà industriali in settori innovativi, es. prodotti di

lusso

• di contro, continueranno a presentare una significativa sofferenza il

settore delle costruzioni, manifatturiero (T.A.C.), del commercio (con

particolare riferimento alla piccola distribuzione)

• con adeguato impegno Istituzioni e parti sociali possibile proporre un

diverso modello di sviluppo verso cui orientare la libera

iniziativa,guardando con fiducia ad una crescita possibile

• occorre individuare settori trainanti che possano dare risposte concrete

• possibile recrudescenza della crisi economico-finanziaria che influirà

sulla sempre maggiore connotazione temporanea e di breve durata del

lavoro e relativo incremento del fenomeno di in-and-out dal mercato del

lavoro

• aumento del lavoro straniero, in particolare extracomunitario

• aumento del n° di persone in cerca di lavoro nel territorio provinciale di

residenza, sempre più però con basso titolo di studio, in particolare

giovani che hanno abbandonato i percorsi scolastici e cercano di

inserirsi nel mercato del lavoro senza una professionalità specifica e

adulti fuoriusciti dal mercato del lavoro in tarda età con bassa

scolarizzazione e competenze obsolete.

• in relazione all’andamento economico dei diversi settori produttivi e

nicchie di mercato, potrebbero registrare livelli positivi il settore

Turistico (nelle diverse filiere e sub- settori: enogastronomico, rurale,

agriturismo, itti-turismo, etc..) e l’Agricoltura (con le specifiche

specializzazioni nel biologico, a km.0, valorizzazione dei prodotti della

dieta mediterranea, etc.).

• il MdL, nei prossimi 5 anni, sarà interessato in maniera particolarmente

significativa dalla crescita di nuove professioni dal contenuto sempre

più specialistico e caratterizzate da un elevato standard qualitativo

• lo scenario dipenderà dalle politiche che si vorranno perseguire. Se si

continuerà con un atteggiamento volto a tamponare le falle che la



VI.122

condizione di crisi causa, allora non si va da nessuna parte. Se si

diventa lungimiranti e si usa un approccio sistemico volto a

capitalizzare le risorse investendo nel medio e lungo termine, il

contesto sociale ha i mezzi per uscirne e diventare, per così dire,

un'isola felice nel meridione d'Italia

VI.1.1.2 Analisi S.W.O.T. del tessuto economico locale [item da 4 a 7] I questionari/interviste hanno avuto la finalità di evidenziare la situazione

attuale e le prospettive di sviluppo economico dell’area provinciale di Lecce,

diretti ad interlocutori privilegiati in grado di evidenziare le caratteristiche ed i

segnali più importanti emergenti dal territorio.

Qui di seguito, i risultati delle interviste vengono riportati in maniera

schematica e strutturata, seguendo la metodologia SWOT che è appunto

ricorrente nelle analisi di sviluppo e di politiche locali (ad es. l’analisi SWOT è

prevista, a vari livelli settoriali e territoriali, nella valutazione dei fondi strutturali

dell’UE), nonché utile schema interpretativo ampiamente utilizzato nei piani di

sviluppo locale e, in generale, nell’implementazione di politiche a scala

territoriale.

Lo schema seguente riporta, nel tipico schema SWOT, le quattro categorie di

punti emersi dalle interviste, seguita da un’analisi di maggior dettaglio di

ciascuna di esse.



VI.123

Il termine SWOT è l’abbreviazione delle parole Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats, in italiano Forze, Debolezze, Opportunità, Minacce. L’analisi SWOT trova il suo tradizionale campo di applicazione a livello aziendale. La definizione della strategia di un’impresa (sotto vari profili: marketing, gestione del personale ecc.) richiede di valutarne i punti di forza e di debolezza al suo interno, come pure le opportunità e le minacce presenti nel mercato. Ma negli ultimi anni si è esteso l’uso del termine anche all’analisi di strategie riferite ad organizzazioni pubbliche ed alla analisi dello sviluppo locale e dell’implementazione delle relative politiche (come avviene ai fini dell’utilizzo dei fondi strutturali comunitari in materia di sviluppo delle aree depresse, dell’occupazione ecc., oppure più in generale, es. Piani di Sviluppo Locali o Provinciali). Nel manuale della Commissione Europea (MEANS Collection), viene definita come uno strumento utile per supportare gli obiettivi di un programma, individuare più precisamente gli effetti che devono essere raggiunti e gli interventi più appropriati per conseguirli. In sintesi, ciò che accomuna l’utilizzo dell’analisi SWOT nelle varie situazioni è la propedeuticità rispetto alla definizione di strategie e di azioni finalizzate al raggiungimento di determinati obiettivi. Le quattro componenti della SWOT permettono infatti di evidenziare le caratteristiche dell’oggetto dell’analisi, di far emergere i meccanismi interni sui quali si vuole intervenire, e di descrivere il contesto esterno di riferimento che influenza il perseguimento degli obiettivi. Secondo un’altra prospettiva si può affermare che la SWOT consente di descrivere il modello di funzionamento di una determinata unità sistemica, indicando le variabili endogene strumentali (i punti di forza e di debolezza), e le variabili esogene che influenzano il comportamento del sistema (le potenzialità e le minacce). La strategia successivamente fisserà le variabili obiettivo e conseguentemente le azioni sulla base del modello descritto nella SWOT. Sintesi tratta da Roberto Pagni (2001), Lettera IRPET – La parola: “SWOT”



VI.124

Grafico n.58 – Esempio Analisi "SWOT"



VI.125

Grafico n.59 – Analisi SWOT della provincia di Lecce (Opinion Leader & Maker)

• ricchezza del patrimonio storico, culturale e naturalistico e posizione privilegiata nell'area euromediterranea

• dinamismo imprenditoriale e diffusa propensione all’imprenditorialità

• medio alto livello d’istruzione delle Risorse Umane e Polo Universitario

• identità e attrattività turistica, agroindustria con filiere

• accoglienza e propensione all'adattamento ai cambiamenti e alle difficoltà

• scarsa capacità di aggregazione e associazionismo imprenditoriale

• insufficienti politiche del lavoro (disoccupazione, precariato, lavoro irregolare, alto costo del lavoro) e investimenti nella formazione

• sottocapitalizzazione delle aziende e scarsa riconversione

• alta pressione fiscale, difficile attrazione investimenti e internazionalizzazione, inadeguato utilizzo dei fondi U.E.

• eccessiva burocrazia e carente governante

• dimenzioni aziendali ridotte • scarsa innovazione e

informatizzazione delle imprese • scarsa cultura d'impresa e ricambio

generazione • insufficienti infrastrutture e trasporti

• diversificazione e destagionalizzazione dell’offerta turistica

• potenziamento dei rapporti con i Paesi del Mediterraneo

• green economy (riciclo, energie alternative, acqua, rifiuti, ecc.)

• figure professionali qualificate ed innovative, rientro dei "cervelli"

• promozione dell'identità territoriale e del suo brand

• nuove attività, nuovi prodotti, investimenti (banda larga, collegamenti con l'estero, ecc.)

• internazionalizzazione, uso dei Fondi strutturali europei

• riqualificazione risorse agricole e commercializzazione produzioni agroalimentari

• governance

• impoverimento di capitali e risorse umane; invecchiamento popolazione e imprenditori

• Paesi competitors con basso costo del personale

• declino industriale e desertificazione produttiva manifatturiera

• mancata valorizzazione e promozione del territorio e delle risorse locali

• sfaldamento coesione e tensione sociale, insinuazione pratiche illegali

• inadeguatezza politiche del lavoro e assenza intervento pubblico

• crisi economica e calo consumi/fatturati/occupazione

• difficoltà accesso al credito



VI.126



VI.127



VI.128

DETTAGLIO

patrimonio storico, naturale, culturale, paesaggistico e risorse enogastronomiche

grande ricchezza del patrimonio, latu sensu, del territorio provinciale e della popolazione che vi insiste

paesaggio agrario di alto pregio ambientale e naturalistico (ad esempio, gli ulivi)

ambiente posizione privilegiata nell'area euro-mediterranea territorio ricco di potenzialità turistiche, culturali ed eno-gastronomiche. dinamismo imprenditoriale e diffusa propensione all’imprenditorialità capacità produttiva spirito di iniziativa privata flessibilità della struttura della micro impresa diffusa sul territorio alta densità imprese artigiane tessuto produttivo (manifatturiero, agricolo, turistico, artigianato e

servizi) che aspetta solo pochi stimoli per ripartire risorse umane altamente scolarizzate, qualificate e con high skills medio alto livello d’istruzione della popolazione residente università di eccellenza presenza di un importante e dinamico Polo universitario ed

infrastrutture per l’istruzione di buon livello popolazione laboriosa con potenzialità inespresse turismo di qualità con lavoro e formazione buona permanenza turistica media connessi all’esistenza di centri

urbani con notevole pregio storico-artistico-architettonico offerta turistica legata ai prodotti agroalimentari agroindustria con filiere identità e attrattività del Salento la capacità di assecondare i

cambiamenti del mercato accoglienza privata propensione all'adattamento ai cambiamenti economici capacità di adattamento alle difficoltà del territorio



VI.129

DETTAGLIO

sistema imprenditoriale minacciato dalla mancata aggregazione/ rete/associazionismo tra imprese/aziende e tra questi e gli Organismi pubblici

debole associazionismo e scarsa capacità di aggregazione

pmi lavorano in maniera disgiunta ridotto lavoro in rete degli operatori scarsa capitalizzazione delle imprese e del tessuto imprenditoriale scarsa patrimonializzazione sottocapitalizzazione delle aziende specializzazione sufficiente ma non eccellente mancata riconversione eccessiva pressione fiscale inadeguato sistema di relazione col credito insufficiente propensione all'internazionalizzazione speculazione ed investimenti esteri difficoltà ad attrarre investimenti esterni scarso utilizzo fondi UE e nazionali eccessiva lungaggine delle procedure amministrative in genere governance carente (pubblico-imprese-enti intermedi) eccessive pastoie burocratiche mancanza progetto strategico di sviluppo dimensione troppo piccola delle imprese scarso utilizzo di servizi ad elevato contenuto ICT scarsa digitalizzazione ed innovazione nelle imprese lacunosa cultura di impresa fra i neo-imprenditori scarso ricambio generazionale insufficienti infrastrutture materiali e immateriali carenza rete di trasporti approssimazione alto tasso di disoccupazione, specie giovanile, e tasso di occupazione

inferiore alla media elevato livello di lavoro precario, irregolare con modalità contrattuali

sempre più flessibili e temporanee eccessiva disoccupazione composta da persone, anche giovane con

gap formativi evidenti scarsa integrazione tra politiche del lavoro, sistema imprenditoriale e

della formazione professionale costi sociali eccessivi che distolgono le risorse dagli investimenti

produttivi scarsa cultura aziendale ad investire nella formazione e/o

aggiornamento e/o qualificazione delle RU.



VI.130

DETTAGLIO

pochi e mirati stimoli di governance che consentano di rimuovere gli ostacoli all'economia

vicinanza geografica e affinità economica con tutti i paesi

centralità nel bacino del mediterraneo patrimonio beni culturali e ambientali positivo trend del Salento come

destinazione turistica, con una prima, timida tendenza alla destagionalizzazione (turismo congressuale e culturale)

prospettiva di potenziamento dei rapporti con i Paesi del Mediterraneo per la previsione dell’Area di libero scambio e con i Balcani, connessa alla previsione in forte crescita del traffico merci nell’area del Mediterraneo, sviluppo della cantieristica navale e da diporto (sviluppo di reti di trasporto mercantile e passeggeri grazie alla previsione della Puglia anche come snodo nazionale verso il Corridoio VIII)

ambiente riciclo:accordi con istituzioni e parti datoriali green economy energie alternative utilizzo del marchio "Salento" creazione di un brand salento cogliere le specificità territoriali promozione del territorio nuove attività che il mercato può offrire capaci di inserirsi nelle

intercapedini del sistema e, per così dire, oliare un ingranaggio che con le mutate esigenze dei mercati tende ad incepparsi.

prodotti con grandi opportunità di mercato investimenti di lungo periodo anche in infrastrutture (banda larga,

razionalizzazione dei collegamenti anche con l'estero, ecc.) internazionalizzazione Risorse rinvenienti dall'Obiettivo 1 e uso opportuno dei Fondi strutturali

europei turismo: destagionalizzazione e professionalizzazione previsto incremento di flussi turistici con conseguenti iniziali strategie e

policies territoriali di rilancio del settore turistico come leva di valorizzazione dei luoghi, dell’ambiente, delle tipicità e dell’offerta culturale locale (turismi e turismo integrato)

possibilità di diversificare e destagionalizzare l’offerta turistica quale leva economica dell’intero territorio

potenziamento della portualità turistica crescente attenzione esterna verso il territorio salentino con le sue

tradizioni e la sua cultura



VI.131

forza lavoro qualificata nuove ed innovative figure professionali che sappiano coniugare le

tecnologie con la promozione e la produttiva del sistema. recupero e rientro dei talenti che sono andati via tendenza ad una sempre più alta qualificazione delle professionalità riqualificazione delle risorse agricole crescente domanda di mercato per i prodotti agricoli di qualità, prodotti

biologici ed enogastronomici tipici trasformazione produzioni agricole e commercializzazione strumento D.U.C. per rilanciare aree commerciali



VI.132

DETTAGLIO

spiccata assenza di intervento pubblico spirale improduttiva che diviene sempre più

pungente con politiche di breve termine che finanziano la spesa corrente

accentuarsi della crisi economica concreto rischio di declino industriale desertificazione produttiva manifatturiera

impoverimento di capitali e risorse umane proprietà che passa nelle mani di non salentini circolo vizioso calo consumi/fatturati/occupazione difficoltà accesso al credito crisi sistema creditizio riflusso tendenza positiva turistica per debolezza strutture scarsa attenzione all'immagine Salento (es. vedi ILVA) poca promozione virtuosa mancanza politiche attive del lavoro mancata valorizzazione di opportunità e risorse mancanza di lavoro e ulteriore perdita di posti di lavoro depauperamento forza lavoro o scomparsa di professionalità tipiche dal

territorio progressiva senilizzazione degli artigiani e dei piccoli imprenditori locali,

con perdita dei laboratori di artigianato tipico locale e mancato passaggio/continuità generazionale

impoverimento diffuso della popolazione locale con conseguente inasprimento delle tensioni sociali

manodopera a basso costo paesi dell'est radicamento di competitori esterni forte concorrenza paesi emergenti maggiore concorrenza sul mercato globale, specie in settori tradizionali

e quindi con necessità di riconversione (cfr. TAC e manifatturiero in generale), di Paesi competitors con basso costo del personale e di lavorazione

rischio di esclusione dai cicli produttivi ad alto valore aggiunto (per carenza di RU qualificate e competenti, per inadeguato utilizzo di tecnologie ed applicazioni ICT, per scarsa cultura a fare rete tra imprese, etc..) per i quali l’area provinciale non offre le condizioni di base

sfaldamento di coesione sociale sottovalutazione dei momenti di protesta e tensione sociale insinuazione di pratiche illegali .



VI.133

VI.1.1.3 Quadro generale provincia di Lecce: settori economici / nicchie di mercato e relative figure professionali (lavoro dipendente) [item da 8 a 14]

Tabella n.60 – Matrice Settori/nicchie di mercato

SETTORI/NICCHIE DI MERCATO OBSOLETI E IN DECLINO

TAC (tessile abbigliamento

calzaturiero) specie se di basso target

manifatturiero di bassa qualità meccanico e metalmeccanico

tradizionale costruzioni settore legno arredo commercio tradizionale

SETTORI/NICCHIE DI MERCATO TRADIZIONALI CHE ANCORA REGGONO

turismo ristorazione/enogastronomia agroalimentare artigianato metalmeccanico fine e meccanico agricoltura, olivicoltura e viticoltura commercio innovativo metalmeccanico impiantistica façon di target elevato benessere servizi alla famiglia e alla persona

SETTORI/NICCHIE DI MERCATO NUOVI E EMERGENTI

turismo sostenibile e di nicchia servizi connessi al turismo eventi culturali artigianato artistico e tipico cantieristica navale e croceristica green economy, energie rinnovabili

e alternative, difesa ambiente informatica e web 2.0 servizi innovativi alle PMI e terziario

avanzato agroalimentare e enogastronomia agricoltura biologica meccanica fine componentistica aereospaziale meccatronica biomedicale servizi alla persona



VI.134

Tabella n.61 – Matrice delle figure professionali (dati dell’indagine)

LE FIGURE IN DECLINO operai generici operai generici del TAC opera tessili, confezionatrici, cucitrici operai settore legno e arredo operai settore metallurgico ortofrutticoltori generici

LE FIGURE FRAGILI operai industriali addetti alle classiche catene di montaggio operai non specializzati operai manifatturiero muratori generici e tradizionali (con professionalità

polivalente) muratori costruttore e restauratore di volte a stellaposatori

pavimentisti (pavimentazioni speciali) carpentieri (armature in legno e metalliche) impiegati commessi, vetrinisti, addetti al banco esercenti e addetti vendite al minuto agenti di commercio



VI.135

LE FIGURE INSTABILI / INCERTE tecnici per la riparazione, manutenzione e installazione operatori del controllo qualità addetti macchine a controllo numerico operai specialistici e specializzati (metalmeccanica) saldatori a filo continuo tornitori e fresatori direttore d'albergo bagnino, assistente bagnanti con brevetto receptionist lingue straniere (inglese, francese, tedesca e

cinese), intrattenitori turistici animatori di villaggi turistici hostess organizzazione eventi, addetti allestimento stand guida culturale turistica accompagnatore turistico barman, cuochi, pizzaioli, camerieri, addetto alla preparazione di cibi operatori/trici, addetti alla ristorazione tecnici di reti Informatiche operatori Cad e Cam tecnici informatici impiegati conoscenza lingue addetti qualificate nel terziario artigiani antichi mestieri (stagnino, arrotino, ciabattino,

lavorazione della pietra leccese, lavorazione della cartapesta, della terracotta e del ferro battuto, operatore edile muretti a secco, ricamatrici, ecc)

modelliste agronomi casari, estetiste, parrucchieri operatori socio assistenziali (OSA) e tecnico assistenziali

(OTA) assistenti domiciliari, alla terza età, all'infanzia,care giver



VI.136

LE FIGURE EMERGENTI impiantisti e termoidraulici specializzati nel settore della

sostenibilità ambientale manager turistico tour operators local accompagnatore turistico assistente delle destinazioni turistiche gestore di agenzie di viaggio on line e strutture recettive turismatici programmatori Web 2.0 guide turistiche (plurilingue) operatori per lo svago e tempo libero tecnici per la promozione del turismo con ICT addetti marketing 2.0 per il turismo animatori e/o comunicatori ambientali e naturalisti ortofrutticoltore biologico, tecnico delle coltivazioni biologiche esperti in coltivazione di piante aromatiche e/o officinali tecnici agroalimentari addetto/a alla trasformazione e commercializzazione del

prodotto agroalimentare addetto alla valorizzazione prodotti locali



VI.137

LE FIGURE CRITICHE eco brand manager manager di eco-turismo tecnici di certificazione ambientale tecnici energie rinnovabili, riciclo rifiuti, ecc. manutentore impianti nuove energie professioni collegate al settore ingegneria meccanica e

ambientale esperti in social network community manager data security manager guest relation manager revenue manager event manager tecnici del ciclo di surgelazione di prodotti ittici ed agricoli adddetti ai processi produttivi agricoli a filiera corta addetti alla ristorazione a km 0 (es. eco-chef) esperto in itinerari enogastromici esperti nel settore alberghiero operatori delle imbarcazioni, con particolare riferimento

alle professioni collegate all’economia del mare (es. ecoturismo nautico, pescaturismo, ittiturismo, charter viaggi e di pesca, bed&breakfast nautici, etc..)

nuove professionalità nella croceristica e nautica da diporto

esperto in integrazione mobilità-turismo antichi mestieri dell’artigianato artistico e di altro livello operatore videodigitale documenti storici operatore didattica museale addetto ai servizi per la valorizzazione del patrimonio

artistico, naturale e museale e archeologico



VI.138

Tabella n.62 – Competenze trasversali

LE COMPETENZE TRASVERSALI attitudini e capacità relazionali conoscenza lingua inglese comprendere il mercato del lavoro conoscenze informatiche e telematiche economia aziendale per lo start-up e gestione d'azienda skills tecnologiche competenze organizzative tecniche di gestione del tempo vita - lavoro per le donne skill comunicativa e linguistica (anche in lingua straniera) sicurezza marketing web marketing professionalità sul lavoro tecniche di formazione ed autoformazione continua etica del lavoro responsabilità di ruolo deontologia professionale • formazione trasversale,multidisciplinare, empirica • operare in modo cooperativo • promuovere il proprio lavoro • senso e spirito d’iniziativa • legislazioni vigenti in materia di fisco • agevolazioni all'imprenditoria • capacità di autoaggiornamento • life long learning • capacità lavoro in team



VI.139

VI.1.1.4 Quadro generale provincia di Lecce: settori economici / nicchie di mercato per la creazione di nuove imprese o di lavoro autonomo [item da 15 a 20]

Tabella n.63 – Settori emergenti per la creazione d’impresa

SETTORI EMERGENTI PER CREAZIONE DI IMPRESA

GREEN Ambiente Green & Bio riciclo rifiuti impiantistica ecosostenibile energie rinnovabili

AGRI&FOOD Agricoltura Agro-alimentare Eno-gastronomia

agricoltura biologica agroalimentare (anche biologico) attività/servizi legati all'agroindustria commercializzazione produzioni tipiche locali ristorazione ed enogastronomia tipica

NEW ECONOMY ICT New Economy

terziario avanzato informatica e web 2.0 e-commerce nuove applicazioni ICT al turismo (turismatica) aerospaziale nuove tecnologie

TOURISM, CULTURAL IDENTITY & LOISIR

turismo innovativo servizi innovativi al turismo: enogastronomico, rurale, verde, ecoturismo,

ittiturismo, ecc. ricettività di lusso tour operator locali moda beni culturali artigianato artistico (antichi mestieri)

I-CARE Servizi alle persone Well being

servizi per il benessere della persona servizi di cura e assistenza alla persona



VI.140

Tabella n.64 – Business idea

IDEE DI IMPRESA GREEN Ambiente Green & Bio

impresa energie rinnovabili impresa servizi ambientali

AGRI&FOOD Agricoltura Agro-alimentare Eno-gastronomia

imprese agricole ad alto valore tecnologico agenzia di banqueting e catering, ristorante a km 0, innovative forme di

ristorazione (frutteria, churrascheria, piadineria, zupperia, creperia, focacceria, rosticceria, etc..)

eno-gastronomia (cake desiner, cuoco, enologo, ecc.). promozione dei prodotti eno-gastronomici commercio prodotti tipici

NEW ECONOMY ICT New Economy

e-commerce web marketing e ICT a sostegno imprese turistiche (promozione strutture,

servizi, ed attività connesse, sul web). traduzioni lingue on line servizi agli studenti

TOURISM, CULTURAL IDENTITY & LOISIR

servizi innovativi al turismo attività ricettive catering/location agenzia di organizzazione viaggi on line real estate agriturismo promozione culturale attività ricreative-culturali artigianato e promozione (produzione di piccoli manufatti in cartapesta,

legno, pietra leccese, ceramica da vendere anche con l'ausilio del web)

I-CARE Servizi alle persone Well being

centro wellness impresa nei servizi alle persone servizi all’infanzia e all’adolescenza (es.ludoteca, baby parking, centro

giochi, organizzazione feste ed eventi; play house privata o convenzionata; servizio tagesmütter; centro giochi playground, fattoria didattica,ecc.)



VI.141

Tabella n.65 – Competenze strategiche per la creazione d’impresa

COMPETENZE STRATEGICHE PER LA CREAZIONE D’ IMPRESA

cultura imprenditoriale a 360° attitudini e capacità relazionali spirito di sacrificio idea di impresa che si sviluppi nel breve-medio periodo capacità di interazione intersettoriale

competenze trasversali:

- capacità comunicativa - stabilità emotiva - creatività - innovazione - intraprendenza - flessibilità - capacità di mediazione - problem solving - progettualità - flessibilità

capacità di analisi di mercato conoscenze di ricerca di mercato su potenzialità e attrattività conoscenza mercato di riferimento conoscenza del prodotto/servizio/processo capacità di redazione business plan reali con esatta stima dei

costi/opportunità conoscenza sistema istituzioni e regole conoscenza materie economiche e giuridiche conoscenza delle norme in materia di impresa, fisco e agevolazioni competenza nell’amministrazione economica e contabile (conoscenza

sistema contabile, di controllo e reporting finanziario) economia aziendale e conoscenze amministrative competenze gestionali nella conduzione ed amministrazione delle RU

(anche dal punto contrattualistico ed amministrativo- fiscale) finanziamenti UE / fund rising capacità di autofinanziamento conoscenze informatiche e telematiche conoscenza dei software gestionali di supporto, web, e tecnologie

aziendali. competenze tecniche conoscenza tendenze consumi di prodotto marketing e web marketing



VI.142

Tabella n.66 – Policies per favorire il ricambio generazione imprenditoriale

AZIONI PER RICAMBIO GENERAZIONALE IMPRENDITORIALE FORMAZIONE

• formazione professionale adeguata • preparazione e formazione in itinere • affidamento a consulenze, corsi universitari (diritto, finanza, ecc.) • un nuovo modello di formazione ed istruzione che privilegi, tra l'altro,

un orientamento volto ad indirizzare il giovane verso un percorso mirato che possa consentirgli di non sprecare il proprio tempo (es. due o tre anni di praticantato preso questo e quell'ordine che poi non consente l'ingresso alla professione)

MOTIVAZIONE

• motivazione e sostegno all'emancipazione dei giovani • consapevolezza a rendersi partecipi della crescita • responsabilizzazione delle giovani generazioni • campagne di sensibilizzazione e azioni/strategie di marketing

territoriale atte a far crescere e stimolare l’idea imprenditoriale tra le giovani generazioni

• eliminazione delle rendite di posizione e privilegio del merito, competenze e valore

MENTORING

• accompagnamento/mediazione tra generazioni • interventi progettuali di mentoring ad hoc come azioni e misure di un

programma generale di policy territoriale promossa dalle istituzioni, enti locali e stakeholders territoriali

• predisposizione di strumenti che permettano il trasferimento di conoscenze senza gravare finanziariamente sulle imprese

• associazionismo tra imprese • puntare sui manager distinguendo proprietà e gestione

SOSTEGNO ALLO START UP

• sostegno alle imprese giovanili e innovative • start up agevolato • reale snellimento degli adempimenti e degli oneri amministrativi e

burocratici • patrimonializzazione delle aziende • detassazione sulle imprese • sostegno per l'impiego e sgravi contributivi per chi assume • servizi alle imprese di 2^ generazione • eliminazione di impedimenti burocratici e barriere d'ingresso al lavoro

(es. tasse ancor prima di produrre che svantaggiano i giovani ancor prima di partire)



VI.143

VI.1.1.5 Offerta di formazione professionale e ricerca delle Risorse Umane [item da 21 a 27]

Grafico n.67 – Valutazione offerta formativa

Grafico n.68 – Organismi idonei a soddisfare le esigenze formative del territorio

(in ordine di preferenza)

1°. Organismi di formazione privati

2°. Università 3°. Istituti scolastici e

Scuole professionali 4°. Fondi interprofessionali 5°. Enti bilaterali 6°. C.A.T. di Associazioni

categoria 7°. Camera di commercio



VI.144

Tabella n.69 – Policies per migliorare il dialogo/collaborazione tra organismi di formazione e imprese ATTIVITÀ PER MIGLIORARE IL DIALOGO E LA COLLABORAZIONE TRA

ORGANISMI DI FORMAZIONE E SISTEMA IMPRENDITORIALE

promuovere una collaborazione col supporto istituzionale ,es. tavoli

tecnici intra-assessorili e programmazione concertata

strutturare i rapporti anche attraverso convenzioni o appositi accordi

incoraggiare e favorire patti territoriali, patti integrati d’area, partenariati,

protocolli d’intesa atti a favorire l’integrazione tra sistemi

sviluppare consorzi integrati tra imprese ed organismi, secondo il modello

dei distretti territoriali

“convenzioni-quadro” tra imprese ed aziende per realizzare iniziative

congiunte

programmazione con le organizzazioni datoriali e criteri di premialità agli

organismi di F.P.

creazione di uffici (nei CTI, nelle strutture comunali, etc..) delegati a

specifiche funzioni di raccordo tra sistema formativo e quello

imprenditoriale (es. uffici stages, uffici borse di studio, etc..)

saper interpretare e costantemente monitorare i fabbisogni professionali e

formativi delle imprese, e farli diventare impegni nelle politiche attive del

territorio

minore burocrazia tale da consentire un dialogo più immediato ed una

risposta più veloce ai fabbisogni espressi nel presente, non nel passato

incrementare il trasferimento di conoscenze tecnico pratiche attraverso

percorsi di confronto con gli imprenditori, presso le scuole e presso le

sedi aziendali



VI.145

superare i limiti culturali che vedono la formazione come una perdita di

tempo o modo per dare risposte occasionali ai lavoratori in difficoltà

incentivare e promuovere una cultura aziendale maggiormente orientata e

favorevole verso la formazione come necessaria leva strategica

(campagne ed azioni di sensibilizzazione alle imprese

workshop e seminari tra imprese ed organismi della formazione,

diffusione di cataloghi dell’offerta formativa alle imprese territoriali, etc.)

promuovere, da parte di P.A. e soggetti pubblici, percorsi integrati

formazione-imprese (es. IFTS)

formazione continua per il personale aziendale

voucher di formazione per le imprese

coinvolgere nelle faculty/organico dei docenti/esperti degli organismi

formativi accreditati, anche esperti provenienti dal mondo aziendale ed

imprenditoriale, come prassi comune al sistema formativo

potenziare, anche negli Avvisi pubblici, la modalità formativa di visite

aziendali, stage e tirocini rispetto alla formazione d’aula per “abituare”

l’imprenditore alla bontà e necessità di un’adeguata formazione delle RU

sfruttare le proposte formative già esistenti (tirocini, voucher, ...)

non privilegiare OO.SS. e/o Associazioni varie, o dover passare da nulla

osta di “carrozzoni” a cui non importa nulla ma che rendono lavoro

macchinoso



VI.146

Tabella n.70 – Policies per una formazione più innovativa e di qualità

ATTIVITÀ PER GARANTIRE UNA FORMAZIONE PIÙ INNOVATIVA E DI QUALITÀ

nella PROGRAMMAZIONE

analisi del mercato del lavoro con dati aggiornati

costituzione di “poli/distretti formativi” attraverso la realizzazione di

corsi specifici strettamente legati al mercato

garanzia di una più stretta connessione e rete territoriale tra soggetti

della formazione, del MdL, OSS, imprese, centri di R&S e Università

(protocolli d’intesa, occasioni di incontro e confronto, etc…)

taratura della formazione su aziende omogenee per dimensione più

che per settore, legandola direttamente ai luoghi di lavoro

strutturazione di percorsi e di progetti secondo profili professionali e/o

contenuti formativi connessi ai rapidi mutamenti delle innovazioni

tecnologiche e socio-economiche

progettazione di una formazione che tenga conto dei futuri trend a

medio e lungo termine del MdL (carattere pro-attivo della formazione)

selezione degli Organismi Formativi per know-how al fine di garantire

qualità e serietà nell’attuazione

riserva di maggiori finanziamenti economici, da parte di P.A. e

Soggetti pubblici, a valere su Bandi/ Avvisi pubblici, che possa

permettere agli Organismi formativi accreditati la proposta di percorsi

e progetti qualitativamente più elevati

coinvolgimento nella progettazione e nell’erogazione dei servizi di

testimonial ed esperti settoriali



VI.147

nelle METODOLOGIE

faculty adeguata, preparata, professionale atta a garantire la

progettazione e la continua sperimentazione di una formazione

orientata all’innovazione e alla qualità

apertura all'Europa e richiesta agli Operatori ed Enti di esperienze,

metodologie, buone pratiche sviluppate anche grazie a scambi in

progetti transnazionali

utilizzo di metodologia didattica blended, esperienziale ed orientata ai

nuovi strumenti ICT ed a tutte le nuove modalità multimediali

possesso, da parte delle learning organizations ed Organismi che

operano nella formazione, dell’attitudine continua

all’autoaggiornamento (capacità di creatività, di miglioramento

continuo, d’innovazione, formazione continua delle proprie risorse

umane, ecc...)

nel CONTROLLO DEI RISULTATI feedback costante corsisti/enti formazione/imprese

customer satisfaction

controllo e condizioni finanziamenti sui risultati

sistema di indicatori di efficacia ed efficienza atti a valutare i processi

attivati, migliorare i risultati raggiunti e valorizzare le migliori pratiche

realizzate (indicatori di best practices)

garanzia, da parte di soggetti pubblici deputati alla verifica ed al

controllo di organismi operanti nella formazione, di un maggiore

monitoraggio sull’applicazione di regolamenti, requisiti e standard

normativi di qualità



VI.148

Significativa una nota a margine del questionario di un organismo di

formazione, che qui si riporta integralmente “Le problematiche del comparto

della Formazione Professionale sono molteplici, tuttavia questo rimane e,

credo, sempre rimarrà, una fattore strategico di sviluppo. In tutte le aziende, il

fattore umano è considerato l'unico fattore della produzione che rappresenta

margini illimitati di sviluppo. Questa affermazione dovrebbe essere presa

molto sul serio dalla governance e non considerare le persone da collocare al

lavoro come un problema ma, un'opportunità che può portare margini illimitati

di beneficio se solo si toccano le leve giuste e se si innesca un processo di

crescita virtuoso. Non si può prescindere dalla F.P. che, al contrario delle altre

forme di istruzione, molto teoriche, costituisce uno dei pochi strumenti in grado

di far dialogare le parti (imprese, formazione, istituzioni, mercato, ecc.) e di

creare momenti di sviluppo. Personalmente, approvo questo strumento di

rilevazione [ndr. Il Questionario] ed auspico che il presente lavoro porti a nuove e

proficue iniziative.”

Grafico n.71 – Canale utilizzato per la ricerca delle Risorse Umane



VI.149

VI.2 AZIENDE



VI.150

VI.2.1 Sintesi dei questionari

VI.2.1.1 I dati delle imprese [item da 1 a 7] Grafico n.72 – Percentuale del campione-aziende per aree strategiche

Grafico n.73 – Percentuale del campione-aziende per dimensione



VI.151

Tabella n.74 – Percentuale del campione-aziende per dimensione e aree strategiche

MICRO

IMPRESA PICCOLA IMPRESA

MEDIA IMPRESA

GRANDE IMPRESA TOTALE %

GREEN 71% 14% 14% 100% AGRI-FOOD 86% 14% 100% NEW ECONOMY 100% 100% TOURISM-LOISIR 75% 21% 4% 100% I-CARE 25% 75% 100% Grafico n.75 – Classificazione settore attività economica (cod.ATECO) del campione aziende



VI.152

Grafico n.76 – Sviluppo dell’attività di formazione in azienda

Grafico n.77 – Attività di formazione in azienda saltuaria o periodica



VI.153

VI.2.1.2 Fabbisogni di figure professionali [item da 8 a 21] Grafico n.78 – Percentuale aziende che hanno/non hanno avuto necessità di reperire figure professionali nel corso dell’ultimo anno

Grafico n.79 – Percentuale per aree strategiche delle aziende che hanno avuto necessità di reperire figure professionali nel corso dell’ultimo anno



VI.154

Grafico n.80 – Percentuale per aree strategiche delle aziende che NON hanno avuto necessità di reperire figure professionali nel corso dell’ultimo anno

Tabella n.81 – Figure professionali/mansioni maggiormente ricercate dalle aziende nel corso dell’ultimo anno

GREEN Ambiente Green & Bio figura richiesta INGEGNERE ELETTRICO funzioni principali gestione parchi fotovoltaici figura richiesta ELETTRICISTA funzioni principali manutenzione

AGRI&FOOD Agricoltura Agro-alimentare Eno-gastronomia figura richiesta AGRONOMO funzioni principali assistenza tecnica per le produzioni

attività di direzione delle coltivazioni e allevamento / consulenza

figura richiesta ESPERTO ENO-GASTRONOMIA TIPICA funzioni principali creare menù eno-gastronomici tipici

formare il personale

NEW ECONOMY ICT New Economy figura richiesta SISTEMISTA SW funzioni principali responsabile software figura richiesta ADDETTO COMMERCIALE funzioni principali sviluppo commerciale figura richiesta GRAFICO funzioni principali grafica e produzione stampa figura richiesta STAMPATORE OFFSET

funzioni principali addetto alla stampa



VI.155

TOURISM, CULTURAL IDENTITY & LOISIR figura richiesta ADDETTO AL RICEVIMENTO funzioni principali accoglienza clienti

fornire informazioni e suggerimenti figura richiesta BARMAN funzioni principali servizio al tavolo figura richiesta CHEF DE RANG funzioni principali rapporti clientela

ordinazioni figura richiesta PIZZAIOLO funzioni principali preparare pizze figura richiesta CAMERIERE

funzioni principali allestimento sala accoglienza clienti somministrazione pietanze e bevande

I-CARE Servizi alle persone Well being figura richiesta EDUCATORE PROFESSIONALE funzioni principali partecipare a progetti educativi e riabilitativi figura richiesta PODOLOGO funzioni principali curare la postura della persona figura richiesta CHINESIOLOGO funzioni principali affiancamento fisioterapista figura richiesta INFERMIERE funzioni principali assistenza infermieristica alla persona figura richiesta OPERATORE SOCIO SANITARIO

funzioni principali assistenza alla persona cura della persona ausilio agli altri operatori

Grafico n.82 – Percentuale aziende che hanno/non hanno svolto una ricerca attiva sul territorio per reperire figure professionali



VI.156

Grafico n.83 – Percentuale aziende che hanno svolto una ricerca attiva sul territorio per reperire figure professionali (per aree strategiche)

Grafico n.84 – Percentuale aziende che NON hanno svolto una ricerca attiva sul territorio per reperire figure professionali (per aree strategiche)



VI.157

Grafico n.85 – Tempo medio di ricerca attiva

Tabella n.86 – Tempo medio di ricerca attiva (per aree strategiche)

GREEN AGRI-FOOD

NEW ECONOMY

TOURISM-LOISIR I-CARE TOTALI

meno di 1 mese 0% 50% 0% 0% 50% 100% meno di 6 mesi 0% 0% 0% 60% 40% 100% più di 6 mesi 0% 100% 0% 0% 0% 100% è ancora in corso 0% 0% 100% 0% 0% 100%



VI.158

Grafico n.87 – Canale utilizzato per la ricerca di personale

Tabella n.88 – Canale utilizzato per la ricerca attiva di personale (per aree strategiche)

GREEN AGRI-FOOD

NEW ECONOMY

TOURISM-LOISIR I-CARE

raccolta dei nominativi nelle Scuole/Università 0% 7% 0% 13% 0% canali istituzionali (Centri per l’Impiego, ecc.) 0% 0% 0% 13% 25% organismi di Formazione Professionale 0% 0% 13% 0% 13% inserzioni sulla stampa 0% 7% 25% 0% 0% agenzie private specializzate 0% 0% 0% 0% 0% canali informali (reti amicali e conoscenze, reti di relazione, selezione candidature, ecc) 86% 86% 63% 75% 63% altro 14% 0% 0% 0% 0% 100% 100% 100% 100% 100%



VI.159

Tabella n.89 – Fabbisogno figure professionali (aziende area GREEN)

GREEN Ambiente Green & Bio figura professionale richiesta

INGEGNERE ELETTRICO

motivo NUOVI MERCATI caratteristiche prof.li ESPERIENZA NEL CAMPO DELLE FONTI

RINNOVABILI LINGUA SPAGNOLO, TEDESCO ED INGLESE

titolo di studio preferenziale LAUREA esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche FONDAMENTALI: TEDESCO, INGLESE E

SPAGNOLO età preferenziale (anni) 25-39 tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO/INDETERMINATO reperibilità sul mercato locale MOLTO DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca SCARSITA' DI REQUISITI SCOLASTICI

SCARSITA' DI REQUISITI PROFESSIONALI MANCANZA SUL MERCATO

ambito territoriale della ricerca COMUNALE/PROVINCIALE


INGEGNERE PROGETTISTA

motivo NUOVI INVESTIMENTI caratteristiche prof.li // titolo di studio preferenziale LAUREA esperienze lavoro RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI età preferenziale (anni) 24-34 tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO

RAPPORTO DI LAVORO AUTONOMO reperibilità sul mercato locale DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca SCARSITA' DI REQUISITI PROFESSIONALI

ambito territoriale della ricerca PROVINCIALE


OPERAIO ELETTRICISTA SPECIALIZZATO

motivo NUOVI INVESTIMENTI caratteristiche prof.li CONOSCERE L'ELETTROTECNICA titolo di studio preferenziale QUALIFICA PROFESSIONALE

DIPLOMA DI SCUOLA MEDIA SUPERIORE esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO reperibilità sul mercato locale NORMALE ostacoli/difficoltà nella ricerca SCARSITA' DI REQUISITI PROFESSIONALI




VI.160


ELETTRICISTA

motivo NUOVI PRODOTTI caratteristiche prof.li OPERAIO SPECIALIZZATO titolo di studio preferenziale QUALIFICA PROFESSIONALE esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche NON NECESSARIE conoscenze linguistiche NON NECESSARIE età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO reperibilità sul mercato locale MOLTO DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca SCARSITA' DI REQUISITI PROFESSIONALI



OPERATORE ECOLOGICO

motivo ESIGENZE DI TURNOVER caratteristiche prof.li GODERE DI BUONA SALUTE titolo di studio preferenziale LICENZA MEDIA esperienze lavoro NON NECESSARIE conoscenze informatiche NON NECESSARIE conoscenze linguistiche NON NECESSARIE età preferenziale (anni) 35-39 tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO reperibilità sul mercato locale MOLTO FACILE ostacoli/difficoltà nella ricerca RISORSE ECONOMICHE LIMITATE

DELL'AZIENDA

ambito territoriale della ricerca COMUNALE


OPERAIO

motivo ESIGENZE DI TURNOVER caratteristiche prof.li AUTOMUNITI

VERSALITA’ SESSO MASCHILE

titolo di studio preferenziale DIPLOMA S.M.S. esperienze lavoro RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI conoscenze informatiche RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI conoscenze linguistiche NON NECESSARIE età preferenziale (anni) 18-39 tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO

TEMPO PARZIALE reperibilità sul mercato locale FACILE ostacoli/difficoltà nella ricerca SCARSITA' DI REQUISITI SCOLASTICI




VI.161

Tabella n.90 – Fabbisogno figure professionali (aziende area AGRI&FOOD)

AGRI&FOOD Agricoltura Agro-alimentare Eno-gastronomia figura professionale richiesta

BIOLOGO

motivo NUOVI PRODOTTI caratteristiche prof.li CONOSCENZA DELLA FISIOLOGIA

VEGETALE E PRODOTTI FUNZIONALI titolo di studio preferenziale LAUREA esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO reperibilità sul mercato locale NORMALE ostacoli/difficoltà nella ricerca MANCANZA SUL MERCATO



ASSISTENTI ATTIVITA’ DIDATTICA

motivo NUOVI PRODOTTI caratteristiche prof.li // titolo di studio preferenziale LAUREA esperienze lavoro RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche FONDAMENTALI età preferenziale (anni) 20-24 tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO reperibilità sul mercato locale MOLTO DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca SCARSITA’ REQUISITI SCOLASTICI

MANCANZA SUL MERCATO



ADDETTO MARKETING E SVILUPPO

motivo NUOVI MERCATI caratteristiche prof.li ESPERIENZA NEL SETTORE titolo di studio preferenziale LAUREA, ESP.MARKETING esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche FONDAMENTALI età preferenziale (anni) 35-39 tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO reperibilità sul mercato locale DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca MANCANZA SUL MERCATO

ambito territoriale della ricerca REGIONALE



VI.162

Tabella n.91 – Fabbisogno figure professionali (aziende area NEW ECONOMY)

NEW ECONOMY ICT New Economy figura professionale richiesta

GRAFICO

motivo ESIGENZE DI TURNOVER caratteristiche prof.li CONOSCENZA SOFTWARE

PROFESSIONALI DI GRAFICA titolo di studio preferenziale DIPLOMA S.M.S. esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI età preferenziale (anni) 18-34 tipo di rapporto di lavoro TEMPO PARZIALE reperibilità sul mercato locale MOLTO DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca RISORSE ECONOMICHE LIMITATE

DELL'AZIENDA



COMMERCIALISTA

motivo NUOVI MERCATI NUOVI PRODOTTI

caratteristiche prof.li // titolo di studio preferenziale LAUREA esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro RAPPORTO DI LAVORO AUTONOMO reperibilità sul mercato locale NORMALE ostacoli/difficoltà nella ricerca SCARSITA' DI REQUISITI

PROFESSIONALI



ESPERTO COMMERCIALE

motivo NUOVI MERCATI caratteristiche prof.li // titolo di studio preferenziale LAUREA esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche FONDAMENTALI età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro RAPPORTO DI LAVORO AUTONOMO reperibilità sul mercato locale MOLTO DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca MANCANZA SUL MERCATO




VI.163


TECNICO INFORMATICO PROGRAMMATORE

motivo NUOVI INVESTIMENTI caratteristiche prof.li // titolo di studio preferenziale QUALIFICA PROFESSIONALE esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro TEMPO INDETERMINATO reperibilità sul mercato locale MOLTO DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca SCARSITA' DI REQUISITI

PROFESSIONALI



INFORMATICO

motivo NUOVI PRODOTTI caratteristiche prof.li PROGRAMMATORE PER SVILUPPO

PORTALI TURISTICI titolo di studio preferenziale LAUREA esperienze lavoro RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche FONDAMENTALI età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO reperibilità sul mercato locale MOLTO DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca MANCANZA SUL MERCATO



ADDETTO WEB MARKETING

motivo NUOVI MERCATI caratteristiche prof.li INTRAPRENDENZA E COMPETENZA titolo di studio preferenziale LAUREA esperienze lavoro RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche FONDAMENTALI età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro TEMPO INDETERMINATO reperibilità sul mercato locale DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca RISORSE ECONOMICHE LIMITATE

DELL'AZIENDA




VI.164

Tabella n.92 – Fabbisogno figure professionali (aziende area TOURISM, CULTURAL IDENTITY & LOISIR)

TOURISM, CULTURAL IDENTITY & LOISIR figura professionale richiesta

DIRETTORE DI ALBERGO

motivo NUOVI INVESTIMENTI caratteristiche prof.li // titolo di studio preferenziale LAUREA esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche FONDAMENTALI età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro RAPPORTO DI LAVORO AUTONOMO reperibilità sul mercato locale MOLTO DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca SCARSITA' DI REQUISITI

PROFESSIONALI

ambito territoriale della ricerca EXTRAREGIONALE


OPERATORE MARKETING

motivo NUOVI INVESTIMENTI caratteristiche prof.li // titolo di studio preferenziale LAUREA esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI conoscenze linguistiche RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro TEMPO INDETERMINATO reperibilità sul mercato locale NORMALE ostacoli/difficoltà nella ricerca SCARSITA' DI REQUISITI

PROFESSIONALI



ESPERTO FIERE INTERNAZIONALI

motivo NUOVI PRODOTTI NUOVI MERCATI

caratteristiche prof.li CONOSCENZA LINGUA INGLESE E RUSSA

titolo di studio preferenziale LAUREA esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche FONDAMENTALI età preferenziale (anni) 35-50 tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO reperibilità sul mercato locale DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca MANCANZA SUL MERCATO

ambito territoriale della ricerca EXTRAREGIONALE



VI.165


CAMERIERE DI SALA

motivo NUOVI PRODOTTI caratteristiche prof.li FLESSIBILITA', BELLA PRESENZA,

CONOSCENZA LINGUA INGLESE titolo di studio preferenziale QUALIFICA PROFESSIONALE esperienze lavoro RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche FONDAMENTALI età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO reperibilità sul mercato locale FACILE ostacoli/difficoltà nella ricerca MANCANZA SUL MERCATO



BANCONISTA

motivo ESIGENZE DI TURNOVER caratteristiche prof.li // titolo di studio preferenziale QUALIFICA PROFESSIONALE esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche FONDAMENTALI conoscenze linguistiche RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro CONTRATTO STAGIONALE reperibilità sul mercato locale MOLTO DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca RISORSE ECONOMICHE LIMITATE

DELL'AZIENDA SCARSITA' DI REQUISITI PROFESSIONALI



MANUTENTORE (VILLAGGIO TURISTICO)

motivo NUOVI INVESTIMENTI caratteristiche prof.li BUONA MANUALITA' CON PITTURE E D

ATTREZZI VARI titolo di studio preferenziale LICENZA MEDIA

QUALIFICA PROFESSIONALE DIPLOMA DI S.M.S.

esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche NON NECESSARIE conoscenze linguistiche NON NECESSARIE età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO (STAGIONALE) reperibilità sul mercato locale DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca SCARSITA' DI REQUISITI

PROFESSIONALI




VI.166

Tabella n.93 – Fabbisogno figure professionali (aziende area I-CARE)

I-CARE Servizi alle persone Well being figura professionale richiesta

MEDICO

motivo NUOVI SERVIZI ESIGENZE DI TURNOVER

caratteristiche prof.li SPECIALISTA IN GERIATRIA DISPONIBILITA' PER ALMENO 6 ORE SETTIMANALI

titolo di studio preferenziale LAUREA esperienze lavoro FONDAMENTALI conoscenze informatiche RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI conoscenze linguistiche RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro RAPPORTO DI LAVORO AUTONOMO reperibilità sul mercato locale MOLTO DIFFICILE ostacoli/difficoltà nella ricerca MANCANZA SUL MERCATO

RISORSE ECONOMICHE LIMITATE DELL’AZIENDA



EDUCATORE/ANIMATORE

motivo ESIGENZE DI TURNOVER caratteristiche prof.li PROFESSIONALITA' E VOGLIA DI FARE titolo di studio preferenziale DIPLOMA DI S.M.S.

LAUREA esperienze lavoro RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI conoscenze informatiche NON NECESSARIE conoscenze linguistiche NON NECESSARIE età preferenziale (anni) 20-34 tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO (STAGIONALE) reperibilità sul mercato locale MOLTO FACILE ostacoli/difficoltà nella ricerca RISORSE ECONOMICHE LIMITATE

DELL’AZIENDA




VI.167


INFERMIERE

motivo NUOVI INVESTIMENTI ESIGENZE DI TURNOVER

caratteristiche prof.li titolo di studio preferenziale LAUREA esperienze lavoro RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI conoscenze informatiche NON NECESSARIE conoscenze linguistiche NON NECESSARIE età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO reperibilità sul mercato locale MOLTO FACILE ostacoli/difficoltà nella ricerca RISORSE ECONOMICHE LIMITATE

DELL'AZIENDA



OPERATORE SOCIO SANITARIO

motivo NUOVI SERVIZI / INVESTIMENTI ESIGENZE DI TURNOVER

caratteristiche prof.li ESPERIENZA ACQUISITA titolo di studio preferenziale QUALIFICA PROFESSIONALE esperienze lavoro RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI conoscenze informatiche RICHIESTE, MA NON ESSENZIALI conoscenze linguistiche NON NECESSARIE età preferenziale (anni) // tipo di rapporto di lavoro TEMPO DETERMINATO reperibilità sul mercato locale MOLTO FACILE ostacoli/difficoltà nella ricerca //




VI.168

VI.2.1.3 Innovazione aziendale [item da 22 a 27] Grafico n.94 – Necessità aziendale di acquisire dall’esterno servizi innovativi per aumentare la competitività (ultimo triennio)

I principali servizi innovativi richiesti :

• affiancamento di aziende leader • progettazione • certificazioni aziendali di qualità • reti per la caratterizzazione dei prodotti • ICT, software e realizzazione siti web • video, grafica, pubblicità • nuove tecnologie di produzione



VI.169

Grafico n.95 – Previsione aziendale di esternalizzare alcuni servizi (outsourcing)



VI.170

Grafico n.96 – Azienda favorevole a formule di partnership, accordi, joint venture con imprese giovanili che offrano servizi di tipo innovativo



VI.171

Grafico n.97 – Tipo di investimento l’azienda è disponibile ad effettuare sulle risorse umane o sulle neo-imprese, considerandole un “valore competitivo”

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