Camion & Servi zi - Iveco · Sales & Marketing Iveco analizza lo scenario congiunturale...

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Camion &Servizi R I V I S T A D E L L A U T O T R A S P O R T O ANNO 13 - NUMERO 93 - MAGGIO - LUGLIO 2009 - $ 0,52 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. 70% - N. 93/2009 RETE IVECO: UN INVESTIMENTO VINCENTE TEST STRALIS AT 440S48T/P NOVITÀ MAGGIO-LUGLIO 2009 WWW.CAMION-SERVIZI.IT

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Camion & Servizi

R I V I S T A D E L L ’ A U T O T R A S P O R T OANNO 13 - N

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2009 - $

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009

RETE IVECO: UN INVESTIMENTO VINCENTETEST STRALIS AT 440S48T/P

NOVITÀ

MAGGIO-LUGLIO 2009

WWW.CAMION-SERVIZI.IT

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reteprodotto eventifocus

& 2 NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009

Intervista a Franco Miniero

Il Senior Vice President Sales & Marketing Iveco analizza lo scenario congiunturaleinternazionale e le strategie Iveco

16 Intervista aBartolomeo Giachino, Sottosegretariodel Ministero delle Infrastrutturee dei Trasporti

EcoDailyForte per Natura

Dopo 30 anni di successi e oltre2 milioni di veicoli prodotti, Ivecolancia EcoDaily rinnovato neldesign e con nuove motorizzazionirispettose dell’ambiente

20 Test Stralis AT 440S48T/P

24 Presentazione Stralis AD 320S45Y/PS

PartnershipVirtuose

Eurocargo e Daily, ibridi e diesel,sono stati scelti da FedEx Express,Coca Cola e Deutsche Post per operare nel pieno rispetto dell’ambiente

Un investimentovincente

L’inaugurazione di 11 nuove sediconferma quanto la Rete Ivecocreda nel mercato e voglia esserevicina ai suoi clienti

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DIRETTORE RESPONSABILE SILVIA BECCHELLI COMITATO EDITORIALE FRANCO MINIERO, MARCO MONTICELLI, OTTAVIO GIOGLIO,FRANCESCO ORIOLO COMITATO DI REDAZIONE ALBERTO MONDINELLI (REDAZIONE), ALESSANDRA CELESIA, FEDERICO GAIAZZI, MARCO MONACELLI, MAURIZIO PIGNATA COLLABORATORI BARBARA BARBIERI, LUIGI CASETTA, BRUNO GIANOLLA, GIUSEPPE LISO,ALESSANDRA NARDINI, DOMENICO NASTASI, ELISA PIANO, LUCA SRA EDITORE SATIZ SRL, VIA POSTIGLIONE, 14, 10024 MONCALIERI (TO)REDAZIONE THE EDITOR, VIA SAN MAURIZIO 48, 24065 LOVERE (BG), TEL. 035.961.868, FAX 035.509.6958, E-MAIL [email protected] ILTE - MONCALIERI (TO) REGISTRAZIONE TRIB. DI TORINO N. 5446 DEL 10/11/2000È VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DI QUANTO PUBBLICATO SENZA AUTORIZZAZIONE

sommarioMAGGIO-LUGLIO 2009

Rubriche34 Protagonisti

Piccola Società Cooperativa EuropeaAWS Spa

38 AllestitoriFassi Gru SpaSperotto Spa

42 Iveco Capital44 Iveco Customer Service46 News50 Grandangolo

Camion & Servizi

Lo splendido scenario della basilica di Superga e la collina torinese hanno fatto dacornice al lancio stampa del nuovo Iveco EcoDaily, un veicolo “forte per natura”,ma altrettanto rispettoso dell’ambiente. Un ulteriore salto di qualità per proporsial mercato, in questo particolare momento congiunturale, con un deciso segnaledi cambiamento. Un tema, quello dell’attuale crisi economica mondiale, al centrodell’intervista a Franco Miniero, Senior Vice President Sales & Marketing, cheillustra il punto di vista di Iveco e analizza le strategie per fronteggiarla.

Anche l’Onorevole Bartolomeo Giachino, Sottosegretario di Stato del Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti, si focalizza sui temi scottanti dell’autotrasporto confermando diavere idee molto chiare sulle priorità del settore e di essere deciso ad agevolare il più possibilele richieste degli operatori.In ambito prodotto, il test del nuovo e tanto atteso Stralis AT 440S48T/P e la presentazione delloStralis AD320S45Y/PS a quattro assi confermano il cambio di passo con cui Iveco si pone datempo offrendo interessanti soluzioni di trasporto anche nel settore dei veicoli pesanti. La forza del costruttore nazionale, leader in Italia, si esprime inoltre attraverso la radicatapresenza sul territorio della propria rete commerciale e assistenziale. L’inaugurazione di 11 nuovesedi di Concessionarie in un solo anno dimostra la fiducia dei Dealer nella partnership con Ivecopensando al futuro con investimenti importanti. L’attenzione al cliente passa quindi attraverso ilcostante supporto della rete di vendita, delle proposte di Customer Service per i serviziassistenziali e di Iveco Capital per quelli finanziari. Al mondo Iveco si collegano infine le preziose attività degli Allestitori, note aziende comeFassi Gru e Sperotto, che offrono i loro prodotti dando smalto al Made in Italy nel mondo.

Silvia Becchelli

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editoriale

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focus<INTERVISTA A FRANCO MINIERO, IVECO SENIOR VICE PRESIDENT SALES & MARKETING

AL FIANCO DEI NOSTRI

CLIENTI

L’intervista conFranco Miniero,

Iveco Senior VicePresident Sales &Marketing, offrel’opportunità di

conoscere ilpunto di vista di

un grandecostruttore di

veicoli industrialisullo scenariocongiunturaleinternazionale. Le strategie diIveco partonosempre da una

solida partnershipcon i propri clienti

di Maurizio Pignata

Dopo la tempesta, un vero eproprio uragano che si èabbattuto sul mondo del tra-sporto, ora si comincia aintravedere qualche timidoraggio di sole che fa bensperare per il futuro. Noi

siamo andati a incontrare Franco Miniero,Senior Vice President Sales & Marketing diIveco, non solo per verificare se le nostre previ-sioni meteorologiche sono corrette, per capiremeglio se e quando il sole tornerà a splendereper davvero, ma anche il reale stato di salutedell’azienda e di tutto il settore dei trasporti.L’occasione ci è stata data dal lancio alla stam-pa internazionale di EcoDaily, il rinnovato vei-colo della gamma leggera che verrà lanciatosul mercato a fine estate.

C&S. La recessione mondiale iniziata alla finedello scorso anno ha colpito pesantemente ilmondo del trasporto merci. Quali sono state leripercussioni sui mercati nei quali Iveco operain Europa e nel mondo?Miniero. È inutile dilungarsi sulla difficile situa-zione che sta coinvolgendo l’industria del tra-sporto in tutto il mondo e dell’importanza chequesta, con tutta la sua filiera, riveste per l’eco-nomia del nostro Paese. Sappiamo anchequanto sia ancora lunga la strada per superarela crisi, di cui abbiamo conosciuto l’inizio manon ancora la fine. Già all’inizio dell’estate del2008 avevamo avvertito i primi segnali negati-vi da alcuni mercati, come per esempio laSpagna, che ha fatto registrare un improvviso ebrusco rallentamento della domanda. E poi viavia la situazione è andata deteriorandosi un po’ovunque. In questi mesi i temi del discorsoerano uguali ovunque. Mi è capitato di farecerti discorsi in Francia e di toccare gli stessiargomenti in Russia, piutto-sto che nei mercati delCentro Europa. Il filo condut-tore era sempre lo stesso: lacrisi, con tutte le sue riper-cussioni che ci hanno co -stretto a cambiare il modo diapprocciare il mercato.Ma la crisi è anche un ecce-zionale acceleratore deiprocessi evolutivi, smuovelo status quo mettendo anudo le difficoltà. Diventa quindi un incentivoal cambiamento, quello che si faceva primanon è detto che resti la soluzione migliore equesto impone approcci e modalità operativenuove. Questa è la strada scelta da Iveco.

C&S. Qual è oggi, a distanza di sei mesi, ilposizionamento di Iveco e quali sono le

strategie messe in atto per rispondere aquesta situazione?Miniero. Ci siamo trovati all’improvviso dentroun tunnel dal quale non sapevamo quando nesaremmo usciti. Le certezze in quel momentoerano ben poche se non quelle che il tunnelprima o poi finisce e che alla fine della crisi ilmondo economico-finanziario non sarà piùcome prima. In situazioni così difficili abbiamofatto l’unica cosa possibile, consapevoli che

stavamo e stiamo affrontan-do la prima crisi veramenteglobale: abbiamo cercato dimantenere una guida sicuraall’interno del tunnel, con laforza di chi crede nella pro-pria visione del mondo edel mercato. Così in questimesi siamo stati al fiancodei nostri clienti, abbiamosostenuto la nostra rete eabbiamo lavorato sull’im-

magine e sul prodotto. Siamo stati costretti alavorare in un contesto terribile in cui abbiamooperato per proteggere i margini, cercando dimantenere la nostra posizione sul mercato.Oggi siamo ancora dentro il tunnel, ma in Italiae in Spagna, dove abbiamo dovuto fare i conticon situazioni economiche particolarmentecritiche, stiamo conquistando quote, a dimo-

Nella pagina a fianco,Franco Miniero, Iveco Vice PresidenteSales & Marketing, di fianco al nuovoEcoDaily. Qui sopra, lo Stralis ASammiraglia della gamma pesante Iveco

“La crisi è anche un eccezionaleacceleratore

dei processi evolutividiventando un incentivo

al cambiamento”

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focus<INTERVISTA A FRANCO MINIERO, IVECO SENIOR VICE PRESIDENT SALES & MARKETING

strazione di come la nostra forza commercialesia intatta. Siamo sempre pronti a cogliereogni tipo di opportunità che il mercato ci offre.

C&S. A suo avviso quali misure legislativepotrebbero dare nuove opportunità al merca-to italiano?Miniero. In un contesto del genere che vasempre di più verso l’esigenza di un trasportosostenibile anche gli interventi legislatividovrebbero essere adeguati. In questo sensoin Italia c’è bisogno di un quadro fiscale e nor-mativo stabile, che garantisca in primo luogol'armonizzazione, in ambito urbano, dei prov-vedimenti di limitazione del traffico a favoredei veicoli a metano e soprattutto un piano dimisure fiscali e di incentivi duraturo e propor-zionato al valore del veicolo per tutta lagamma dei veicoli commerciali leggeri, medie pesanti, oltre al rinnovo delle flotte pubbli-che con l'acquisto di mezzi a metano. Sevogliamo entrare nel dettaglio, parlando diveicoli motorizzati a metano credo che parti-colari provvedimenti, come ad esempio loscorporo del peso aggiuntivo delle bomboledel metano per i veicoli commerciali fino a3,5 t, così come già avviene in Francia posso-no dare una grande spinta al mercato.In generale penso che l’opportunità di esten-dere l’utilizzo di veicoli commerciali sino a 6 tonnellate ai possessori di patente “B”,magari con qualche accorgimento del tipoche premia l’anzianità di guida senza inciden-ti o qualcosa del genere, possa essere sicura-mente un ottimo spunto per dare nuovi impul-si al mercato.

C&S. Si guarda con molta fiducia in una ripre-sa per la seconda metà dell’anno, quali sonole prospettive reali?Miniero. In situazioni come queste è sempremolto difficile fare previsioni. È vero molti par-

lano di una ripresa nella seconda parte,vedremo. Noi continuiamo ad andare avantiper la nostra strada, lavorando ancora di piùper riuscire a sfruttare tutte le opportunità chesi presentano, ben sapendo che la lotta sulmercato è più agguerrita che mai, soprattuttoadesso che il campo di battaglia è moltoangusto e ristretto. All’interno di questo con-testo,ancora estremamente negativo, abbia-mo lavorato facendo leva sui nostri punti diforza che sono una gamma giovane e com-pleta e la nostra rete commerciale, una strut-tura distributiva professionale, capillare, moltolegata all’azienda e forte di una relazione con-solidata con i clienti. Ora il mercato ci stadando qualche segnale positivo e a maggiol’indice degli ordini si è avvicinato per la primavolta ai valori dell’anno precedente, confer-mando che il mercato inizia a investire sullaripresa. Dobbiamo pensare che la secondaparte dell’anno sarà migliore della prima edessere pronti a sfruttare tutte le opportunità.Se lo sarà davvero lo vedremo ma dobbiamocomunque aver fiducia.

C&S. Iveco ha realizzato un grande sforzo dirinnovamento prodotto negli ultimi due anni;si pensa di proseguire su questa strada?Quali azioni intendete sviluppare nell’ulterio-re potenziamento di immagine del vostroBrand?Miniero. In un mondo che cambia continua-mente e soprattutto molto velocemente dob-biamo saper cogliere tutti i segnali che ci ven-gono dal mercato. Per questo negli ultimi dueanni abbiamo lavorato molto sul prodottotanto da avere una gamma rinnovata e allar-gata, in grado di rispondere a tutte le esigen-ze di produttività dei clienti. Nel segmento deicommerciali leggeri, quello che più da vicinotocca l’ambiente urbano, mancava un prodot-to capace di associare potenza e produttivitàcon un bassissimo livello di emissioni. Ivecorisponde a questa domanda non con un sin-golo veicolo ma con la gamma completaEcoDaily (di cui potete leggere in altra partedel giornale, ndr). Un veicolo che deve il suonome al binomio economia/ecologia, dove“economia” vuol dire la capacità di produrrevalore e reddito per i clienti ed “ecologia”quella di convivere in modo armonico conl’ambiente e con le persone. In questi mesi abbiamo anche lavorato sull’im-magine del nostro marchio, che vogliamo siapercepito sempre di più come forte e amiche-vole. Abbiamo anche trovato un testimonialideale per EcoDaily: un personaggio comePopeye, famoso in tutto il mondo e che espri-me forza e naturalezza proprio quello chevogliamo comunicare con questo veicolo.

C&S. Iveco è da tempo impegnata nella tute-la dell’ambiente , quali riscontri state avendoper i veicoli ecologici presenti nella vostraofferta?Miniero. Come detto prima, in questi ultimianni abbiamo lavorato molto sul prodotto eoggi Iveco vanta una gamma rinnovata eallargata, sicuramente all’altezza dei tempi,all’avanguardia in termini di prestazioni eco-logiche. Siamo gli unici con un’offerta cosìampia di versioni a metano, senza contare iveicoli elettrici e quelli ibridi che stiamotestando con la collaborazione di alcuniclienti, a testimonianza di come per Iveco ilrispetto per l’ambiente sia da tempo unadirettrice fondamentale dello sviluppo pro-dotto. Con EcoDaily abbiamo fatto un ulte-riore passo decisivo verso la mobilità soste-nibile. Il nostro nuovo veicolo commercialeleggero comprende tutte le opzioni resedisponibili dall’avanzata tecnologia automo-tive di oggi: alimentazioni tradizionali ad alta efficienza e basse emissioni, alimenta-zioni alternative e trazioni alternative.EcoDaily offre motorizzazioni Diesel e CNG,in linea con lo standard EEV (EnhancedEnvironmentally-friendly vehicle), nettamen-te migliorativo anche rispetto alla futura nor-mativa Euro 5, mentre la versione elettricaaddirittura non produce gas nocivi per l’uo-mo e per l’ambiente.

C&S. Quali sono invece le iniziative in materiadi sicurezza attiva e passiva?Miniero. La sicurezza, che per noi significasoprattutto innovazione, rappresenta unaspetto essenziale della nostra strategia di

sostenibilità. Disponiamo infatti di sistemiavanzati di assistenza alla guida, e sul nostroultimo nato, l’EcoDaily, abbiamo deciso diinserire come dotazione standard tutti isistemi elettronici per il controllo della tra-zione, della frenata e del carico. Con questisistemi siamo consapevoli di dare un contri-buto alla campagna dell’Unione Europea perla riduzione degli incidenti e anticipiamo pernostra volontà le norme che in futuro rende-ranno obbligatorio l’Esp anche sui veicolicommerciali. Altrettanto importante per lasicurezza stradale è il comfort del condu-cente. Per questo tema di vitale importanzaabbiamo ulteriormente migliorato i sedili, l’il-luminazione interna della cabina, i comandie i sistemi informativi.

Qui a fianco, il nuovoEcoDaily che coniuga grandiprestazioni al rispettodell’ambiente. Sotto, Eurocargo leader in Italia e in Europa nella gamma media.Nella pagina a fianco,Trakker il più venduto tra i veicoli cava-cantiere in Italia

“Facciamo leva sui nostri punti

di forza che sono una

gamma giovane ecompleta

e la nostra retecommerciale. Una strutturadistributiva

professionale,capillare, molto

legata all’azienda e forte

di una relazioneconsolidata con i clienti”

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“Un passo importante verso la mobi-lità sostenibile”, così OttavioGioglio, General Manager delMercato Italia Iveco, definisce ilnuovo EcoDaily. «Nel segmentodei commerciali leggeri, EcoDailyè il veicolo che anticipa il futuro

associando potenza e produttività ad un bassissimo livello diemissioni - spiega Gioglio -. Una gamma completa che com-prende tutte le opzioni offerte dalla tecnologia automotive dioggi: versioni diesel e a metano in linea con lo standard EEV (Enhanced Environmentally-friendly Vehicle) e a trazioneelettrica a emissioni zero ZEV (Zero Emission Vehicle). In oltre 30 anni di carriera, Daily ha cambiato la storia del tra-sporto con innovazioni come il turbo introdotto nel 1981, la tra-zione integrale nel 1984, il turbo a iniezione diretta del 1985 eil common rail nel 1999. Daily è stato un precursore anche nelcampo dell’ambiente con il lancio (nel 1998) della versioneCNG, primo veicolo commerciale ad adottare su scala industria-le un’alimentazione alternativa. Con l’innovazione Daily ha sapu-to anticipare i bisogni dei clienti e questa è la ricetta del suo suc-cesso, la ragione per cui è stato scelto da oltre due milioni diprofessionisti in tutto il mondo.EcoDaily rappresenta un ulteriore salto di qualità. È un pro-dotto nuovo per un mondo che cambia: è economico peraffrontare la crisi migliorando la redditività, ecologico percontribuire alla tutela dell’ambiente, innovativo nei sistemi disicurezza e di gestione. Così garantisce ai clienti un grandevalore e interpreta perfettamente la strategia con cui Ivecoaffronta il mercato».

Dopo 30 anni di successi e oltre2 milioni di veicoli prodotti,

Iveco lancia EcoDaily rinnovatonel design con un’offertaulteriormente ampliata: laversione 7 t, motorizzazioni

diesel EEV e a metano.Disponibile anche la trazione

elettrica a emissioni zero

FORTEPER NATURA

di Silvia Becchelli e Alberto Mondinelli

prodotto<PRESENTATO IL NUOVO

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PERFORMANCE, AMBIENTE,INNOVAZIONE E PRODUTTIVITÀ«EcoDaily è ideale per tutte le missioni - interviene BrunoGianolla, Responsabile Prodotto del Mercato Italia Iveco -: uncompagno di lavoro prezioso, versatile e affidabile. Un veico-lo nato dall’interpretazione dei bisogni del cliente che haportato a identificare quattro valori di prodotto fondamenta-li: performance, attenzione all’ambiente, innovazione e pro-duttività.EcoDaily eccelle in tutti questi campi per la sua forza e la suacapacità di lavorare in armonia con l’ambiente, mostrando rispet-to per la natura, per la salute e per la sicurezza di chi lavora».«Prima di entrare nel dettaglio tecnico - prosegue Gianolla -,osserviamo EcoDaily dal punto di vista dello stile. Si nota subi-to il nuovo frontale, decisamente in linea con le tendenze deldesign di oggi. Il marchio Iveco in evidenza e la griglia condisegno a nido d’ape donano un tocco quasi sportivo: il risul-tato è un’immagine ancora più forte e moderna.L’evoluzione del veicolo ha riguardato anche l’interno. I sedilirivestiti con nuovi tessuti, la console centrale in tinta allumi-nio, il cluster strumenti ridisegnato, tutto è studiato per offri-re non solo piacevolezza, ma anche ergonomia, comfort equindi sicurezza preventiva. Sul contagiri è evidenziata l’“areaverde”, la fascia di giri motore che consente di ridurre i con-sumi. Anche questo è un piccolo contributo all’educazioneambientale.

Il telaio a longheroni di deri-vazione truck è il “marchiodi fabbrica” del Daily: si trat-ta della soluzione miglioreper resistenza agli stressmeccanici e per garantirefacilità di allestimento.Anche qui c’è un aspetto“ecologico”: la forza dellastruttura si traduce in mino-re deperibilità, più durata epiù sicurezza.Tutti i motori sono caratte-rizzati da un’elevata coppiaa basso numero di giri:significa che offriamo pre-stazioni eccellenti a un regi-me di rotazione ridotto. Aquesto si aggiunge l’ampiaofferta di potenze distribuitein modo regolare (di 10 in10 cavalli). Il cliente scegliecosì la soluzione ideale perla sua mission senza lanecessità di “sovramotoriz-zare” il veicolo».

CINQUE NUOVE MOTORIZZAZIONILa ricca gamma di motori di Fiat Powertrain Technologiesassicura eccellenti prestazioni e un pieno rispetto dell’am-biente che non ha eguali nel segmento. Un’ampia scelta per i clienti con cui Iveco ha risposto ai mutati criteri di omologazione dei veicoli commerciali leggeri suddivisi in “light duty” e “heavy duty” con conseguente diversa normativa per le emissioni. EcoDaily è offerto in versione“light duty” con motori diesel di 2,3 e 3,0 litri common rail di ultima generazione e, nelle motorizzazioni più potenti,anche con VGT (Variable Geometry Turbine). Il motore 2,3 litri è stato ulteriormente sviluppato e offre orauna potenza di 106 CV e 126 CV, con eccezionali valori dicoppia motore rispettivamente di 270 Nm e 290 Nm, che siva ad aggiungere alle versioni già disponibili da 96 CV, 116 CVe 136 CV. Il motore 3,0 litri di 146 CV e 176 CV aggiunge alla potenzauna straordinaria elasticità. Tutti questi propulsori sonoomologati “light duty” e sono a norma Euro 4, grazie all’af-fermata tecnologia EGR (Exhaust Gas Recirculation: ricircologas di scarico).Sono invece omologate “heavy duty” le due nuovissime ver-sioni del motore 3,0 litri che erogano rispettivamente 170 CV,disponibile da subito, e 140 CV, offertainvece a partire dalla primavera prossi-ma. Si tratta di propulsori diesel com-merciali con le più basse emissioni oggi sul mercato e grazie ai qualiEcoDaily sarà in possesso fin dal lancio dell’omologazione EEV (EnhancedEnvironmentally-friendly vehicle), lostandard più severo previsto dalle nor-mative europee in tema di emissioni.

BI-FUEL METANO E BENZINALa gamma presenta anche la versione Natural Power bifuel,dotata di motore superecologico EEV e ottimizzata per il fun-zionamento a metano, con un piccolo serbatoio di benzina dautilizzare in caso di emergenza che garantisce la percorrenzadi circa 100 km. Questo veicolo infatti è progettato per soddi-sfare fin da oggi i futuri valori Euro 6, che prevedono un livel-lo di emissioni con limiti ancora più severi di quelli imposti dal-l’attuale normativa EEV.

PIÙ COMFORT CON IL CAMBIO AUTOMATIZZATOInoltre, il cambio automatico a 6 rapporti ZF AGile, accoppiatoa tutte le differenti motorizzazioni, grazie al software di gestioneavanzato migliora la partenza da fermo e consente di scalaremanualmente le marce pur rimanendo in modalità automatica.

EMISSIONI ZERO CON LA TRAZIONE ELETTRICAEcoDaily presenta all’interno della gamma anche un veicolo azero emissioni con motore elettrico, progettato e prodottodirettamente da Iveco. Antesignana in questa tecnologia,Iveco ha sviluppato e realizzato il primo Daily a propulsione

elettrica nel 1986. Oggi, i sistemi elettro-nici ad alta potenza uniti alla rete CAN ealle batterie sodio cloruro di nichel, con-sentono al modello Electric di garantirealti livelli di affidabilità.«EcoDaily Electric si carica a una normalepresa trifase da 380 volt e ha una autono-mia a pieno carico fino a 130 km - ricordaGianolla -. È il veicolo ottimale per le mu -nicipalità e, in generale, per gli impieghi

Sopra, Bruno Gianolla, Responsabile Prodotto del Mercato Italia Iveco.

Sotto, l’EcoDaily Natural Power a metano con in evidenza le bombole del gas dipinte di giallo.

Nella pagina a fianco, l’EcoDaily Electric a zero emissioni

Ampia l’offerta dei motori con potenze distribuite

in modo regolare da 108 a 178 CV

prodotto<PRESENTATO IL NUOVO

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a corto raggio dove si richiedano emissioni e rumorosità zero.Rispetto ai concorrenti ha un vantaggio fondamentale: è pro-gettato, costruito e soprattutto garantito direttamente daIveco. È un prodotto a listino, che si acquista in concessiona-ria e la cui manutenzione si effettua attraverso la nostra rete diassistenza. La prossima tappa di sviluppo della gamma sarà il lancio dellaversione ibrida diesel/elettrica caratterizzata da una architettu-ra mild-hybrid che consente di adottare un motore termico dipotenza e consumi ridotti. Si tratta di un veicolo ingegnerizza-to e perfettamente funzionante, già dall’anno scorso in fase disperimentazione sul campo presso i nostri clienti».

ECODAILY: FORZA E RISPETTO EcoDaily è forte perché con l’innovazione delle sue scelte pro-gettuali e tecniche assicura la massima produttività ai suoipossessori, ma è anche rispettoso, non solo dell’ambiente, maanche della sicurezza di chi lo conduce.«Quando si parla di innovazione, in Iveco significa prima di tuttosicurezza - ricorda Gianolla -. Su EcoDaily la sicurezza è di serie:tutti i sistemi elettronici per il controllo della trazione, della fre-nata e del carico sono standard. In questo modo Iveco dà uncontributo importante alla campagna dell’Unione Europea perla riduzione degli incidenti e anticipa volontariamente le normeche nel prossimo decennio renderanno l’ESP obbligatorioanche sui veicoli commerciali. All’Esp è abbinata una funzionesupplementare Load Adaptive Control (LAC) che lo ottimizza inbase alla distribuzione del carico tra gli assali. A questo sistemasi aggiungono, oltre all’ABS, anche l’HBA (Hydraulic Brake Assist),l’assistente idraulico di frenata per aumentare la capacità fre-nante al rilevamento di frenate da “panico” in situazioni di emer-genza e l’Hill Holder che evita l'arretramento del veicolo in casodi partenze da fermo in pendenza.Sempre in tema di innovazione EcoDaily adotta Blue&Me, la

più diffusa piattaforma telematica di bordo di prima installazione,già presente su più di 600 mila auto e veicoli commerciali nelmondo. È un sistema esclusivo sviluppato dal Gruppo Fiat conMicrosoft che integra tutti i sistemi di comunicazione del veicolo.Grazie alla partnership di Iveco con Qualcomm, leader mondialenella tecnologia e nei servizi wireless, ora il Blue&Me diventaanche un potente strumento di fleet management: dialoga intempo reale con le centraline di bordo, analizza percorrenze epercorsi e consente di valutare lo stile di guida e i consumi diogni autista. Con il Blue&Me Fleet, le aziende possono inserirela responsabilità ambientale tra i parametri dei propri sistemipremianti».«Produttività significa riduzione del fermo macchina edEcoDaily è tra i veicoli con intervallo di manutenzione piùlungo - prosegue Gianolla -, ben 40 mila km tra un cambiod’olio e l’altro, con un significativo risparmio di tempo e costirispetto alla gran parte dei concorrenti. Anche qui c’è unrisvolto ecologico, perché meno cambi olio significa ovvia-mente meno oli esausti da riciclare.Un’altra novità è l’introduzione della nuova versione da 7 tonnellate che consente di ridurre sia il costo sia l’impat-to ambientale per chilo trasportato. Un EcoDaily 70C apieno carico (con portata utile fino a 4.700 kg) è in gradodi muovere una quantità di merci equivalente a tre veicolida 3,5 t. Il bilancio ecologico ed economico del trasporto èquindi largamente favorevole in termini di costi di esercizio,consumi, emissioni e inquinamento acustico. Inoltre, conl’aggiunta della nuova versione da 7 tonnellate, Daily si con-ferma il veicolo con la gamma più ampia, flessibile e versa-tile del segmento leggero. In totale sono disponibili oltre 7 mila configurazioni di fabbrica: combinando portate, volu-mi, altezze, lunghezze, passi, ruote, assali, sospensioni,cambi e rapporti al ponte il cliente può costruirsi un veico-lo praticamente su misura».

Qui a fianco, un furgone EcoDailydurante i test stampa a Torinomentre attraversa il Po.Sotto, un primo pianodella nuova planciae un particolare del cambioautomatizzato ZF AGile

Sopra, la presentazionedell’EcoDaily durante la

“Partita del Cuore”. Qui, l’abbraccio tra Lapo Elkann

e Alessandro Del Piero; in secondo piano

l’ex difensore juventino Paolo Montero

ANTEPRIMA CON LA “PARTITA DEL CUORE”Il lancio di EcoDaily ha avuto un’anteprima eccezionalecon la “Partita del Cuore” dove Iveco è scesa in campoinsieme alla squadra “Ale+10”, capitanata da AlessandroDel Piero, che ha affrontato la Nazionale Cantanti alloStadio Olimpico di Torino.30 mila biglietti venduti, audience di oltre 4 milioni dipersone tra tv e web tv e una raccolta fondi di 750 mila eurodestinati a varie iniziative di solidarietà, tra cui il proget-to di ricostruzione di una scuola distrutta dal terremotoin Abruzzo.Al di là della semplice sponsorizzazione del team guida-to dal giocatore juventino, che aveva infatti il marchioIveco EcoDaily sulla maglia, Iveco ha deciso di essereparte attiva in questo grande evento sportivo per la fortecarica di solidarietà che, da sempre, lo caratterizza eperché esiste una forte sintonia tra i propri valori e quel-li di questa manifestazione.

prodotto<PRESENTATO IL NUOVO

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UNA STRATEGIA FORTE E COERENTE«L’attenzione all’ambiente è il risultato di un approccio checoinvolge tutte le aree di progetto e si riflette in tutte le carat-teristiche di prodotto - spiega Federico Gaiazzi, ResponsabileMarketing Iveco Mercato Italia -. In questi mesi abbiamo crea-to una strategia forte e coerente per il lancio e la comunica-zione di EcoDaily. È un veicolo per professionisti e come taleè riconosciuto dai clienti. Su questa caratteristica ha costruitoe mantenuto nel tempo il suo posizionamento Premium. Abbiamo seguito due filoni precisi: l’economia, cioè la capaci-tà di produrre valore e reddito per i clienti e l’ecologia, cioè lacapacità di convivere in modo armonico con l’ambiente e conle persone. A questo binomio economia/ecologia il nuovoEcoDaily deve il suo nome e anche il colore di lancio, il bellis-simo ecoverde metallizzato. In termini di valori tecnici, abbiamo sviluppato i temi dell’eco-nomia e dell’ecologia da un lato come “forza” (telaio a longhe-roni, motori ad alte prestazioni ed elevata capacità di carico) edall’altro come “rispetto” (per la natura, ma anche per la sicu-rezza di chi lavora).Siamo così arrivati in modo lineare e coerente alla scelta delconcept di lancio: “forte per natura”.Un percorso di grande semplicità e chiarezza che ha portatoanche a scegliere il testimonial ideale per EcoDaily. Un testi-monial che esprime forza e, come Iveco, la trae dal suo rap-porto con la natura: Popeye, Braccio di Ferro. È un personag-gio semplice e con una precisa etica, valori che si associanoperfettamente al mondo del trasporto commerciale. Braccio di

Ferro è conosciuto praticamente ovunque e tutti ricordano ilsuo nome. Non solo: ispira reazioni e sentimenti positivi, vieneinfatti associato alla forza, alla tenacia, alla determinazione ealla simpatia. Sono valori che si sovrappongono alla percezio-ne del Brand Iveco, collegato alla forza, all’affidabilità e allacapacità di lavoro.Dall’accostamento con Braccio di Ferro, EcoDaily trae quindiun vantaggio di immagine in termini di forza ma anche di affi-dabilità, simpatia, determinazione e rispetto per la natura. Perquesto si è deciso di abbandonare il tratto un po’ infantile delcartoon originale per adottare un trattamento grafico in bian-co e nero molto elegante, moderno e incisivo».

UN VEICOLO CHE ANTICIPA IL FUTURO«EcoDaily rappresenterà per i nostri clienti quello che perBraccio di Ferro sono gli spinaci: un partner tuttofare, forte pernatura, che aiuta tutti nelle sfide di tutti i giorni - concludeGioglio -. EcoDaily è il futuro del trasporto leggero ed è il futu-ro di uno dei veicoli commerciali più diffusi e più apprezzatidel mondo.Per i suoi trent’anni di successi meriterebbe un Oscar alla car-riera. Preferiamo però che lo prenda nei prossimi trent’anni.EcoDaily è l’unico con una gamma da 3,3 a 7 tonnellate conla più ampia scelta di portate utili e un’offerta completa di ali-mentazioni e propulsioni: diesel, bifuel CNG/benzina, a batte-ria e tra poco anche ibrido. Un veicolo che ha vinto, vince evincerà con i clienti per il suo impegno a fianco di chi lavora edi chi trasporta».

Sopra, Federico Gaiazzi,

Responsabile Marketing del Mercato Italia Iveco, e, qui a fianco, Popeye, il testimonial di EcoDaily

Iveco porta l’innovazione anche sul web con un sito rivisto nei contenuti e nelle fun-zionalità. Nasce www.ecodaily.iveco.com all’insegna del gioco e dell’interattività.Questo si traduce in numerose pagine web dedicate al nuovo prodotto: oltre a quel-le descrittive tradizionali, ci sono anche animazioni interattive che accompagnanol’utente nella scoperta del nuovo EcoDaily. Anche nel web il cliente è per Iveco sem-pre al centro dell’attenzione: se lo desidera può contattare l’azienda direttamente dalsito per pianificare una visita presso la rete vendita. È possibile inoltre condividereogni singolo ipertesto (un insieme di documenti messi in relazione tra loro da unaparola chiave, ndr) sui maggiori social media mondiali per massimizzare così la diffu-sione del messaggio. Forti dell’esperienza di “RugbyRadio”, lanciata più di un anno fa, Iveco presenta ora“DailyRadio”, che si potrà ascoltare direttamente online su www.dailyradio.iveco.com.Come tutte le web radioè raggiungibile sia viaweb, sia con lo specialelettore che l’utente puòscaricare sul suo pc.Musica, sport, notizie,informazioni sul traffico,sui prodotti e la storiaIveco, oltre a tante newsutili a chi viaggia. Unaweb radio quindi distampo professionaleper tutti coloro che lavo-rano viaggiando.

UN SITO E UNA WEB RADIO

prodotto<PRESENTATO IL NUOVO

& 14 NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009

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& 16 NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009 & 17NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009

Il trasporto vive un momento difficile legato alla partico-lare congiuntura economica, ma in Italia la situazione è forse peggiore che nel resto d’Europa, quali pensa ne siano le cause? n«L’autotrasporto di merci costituisce un’attività impren-ditoriale di primaria importanza per il nostro sistemaeconomico - spiega l’Onorevole Bartolomeo Giachino,

Sottosegretario di Stato del Ministero delle Infrastrutture e deiTrasporti -, sia per l’incidenza sul PIL nazionale, circa il 5%(mentre il sistema logistico nel suo insieme vale il 14%), sia perle implicazioni che un efficace servizio di movimentazionedelle merci comporta nei confronti dell’intera collettività.Sappiamo anche, però, che il settore, se da un lato è caratte-rizzato da grande dinamicità per la presenza di un gran nume-ro di piccole imprese, dall’altro sconta gravi carenze struttura-li, che rendono problematica la competitività delle nostreimprese di fronte a quelle straniere, e, quindi, la loro stessapossibilità di sopravvivere nel mercato.Il Governo è perfettamente consapevole che questa debolez-za strutturale è resa più drammatica dalla gravità della crisieconomica globale in atto: il nostro autotrasporto, infatti, pro-babilmente è il settore più colpito. Questo perché agli effettiprodotti dall’impennata del gasolio nella prima metà del 2008,

dal settembre dello stesso anno si è aggiunto un forte calodella domanda, che va dal 10 al 50% (settore bisarche).Dobbiamo tener conto che è una situazione che nei Paesieuropei non si verificava dal 1929, in quanto ci troviamo aregistrare un calo del Pil per due anni di seguito, dopo unanno di forte aumento delle materie prime».

C&S. Quali i possibili rimedi nel breve termine?Giachino. Partendo dalla consapevolezza che ci troviamo difronte ad una crisi di livello mondiale, dalla quale dobbiamouscire tutti insieme, abbiamo attivato un Tavolo apposito giàdal 12 marzo scorso, al quale abbiamo invitato autotrasportoe committenza (mentre la Commissione Europea ha ascoltatodalle Associazioni dell’autotrasporto l’esposizione delle diffi-coltà provocate dalla crisi solo il 20 aprile) ed in quella sedeabbiamo raccolto i dati diretti della situazione e le prime indi-cazioni e proposte, alla presenza dei Ministeri intervenuti(Economia, Lavoro, Interni).A livello di interventi, il Governo, proprio perché la crisi del-l’autotrasporto è cominciata ancor prima di quella generale,già nella manovra finanziaria dell’estate scorsa, aveva agito sudue fronti: - quello economico, stanziando nuove risorse per 200 milio-

ni di euro e riconvertendo in agevolazioni fiscali sui veicoli esui dipendenti altri 100 milioni di euro rivenienti dal vecchiofondo destinato agli investimenti, ma rimasto fino ad allorainutilizzato;- quello normativo, in prima battuta con l’art. 83 bis della legge133/08, che reca disposizioni volte a garantire il rispetto dellasicurezza, incentivare la stipula dei contratti in forma scritta, etutelare la parte più debole nei contratti di trasporto in caso diulteriori aumenti del prezzo del gasolio, e poi con l’adozionedel decreto legislativo 214/08, che ha varato i correttivi allariforma del settore, per garantire la regolarità delle operazionidi trasporto e favorire i controlli, con l’introduzione di un docu-mento di tracciabilità delle merci, la “sche-da di trasporto”, della data certa e deitempi massimi di carico e scarico dellemerci nei contratti scritti.La crisi economica globale della secondaparte dell’anno 2008 ha reso più graveuna situazione già precaria, ed ha indottoil Governo a prevedere un ulteriore stan-ziamento straordinario di 100 milioni dieuro nella legge finanziaria del 2009, chesi aggiungono alle risorse ordinariamentestanziate ogni anno, ed all’apertura deltavolo con le organizzazioni associative dei vettori e dei com-mittenti, proprio per ricercare insieme le soluzioni più adegua-te, da tradurre a breve termine in misure concrete di sostegno.Le prime risposte sono già arrivate, con la riduzione del pre-mio Inail relativo all’anno 2009, sia per le imprese strutturate(vale circa 800 euro a dipendente), sia per quelle artigiane,per complessivi 133 milioni di euro, e con la decisione di darvita ad un fondo di garanzia di 50 milioni di euro per agevola-re l’accesso al credito delle piccole e medie imprese di auto-trasporto,oltre allo sconto sul bollo per il 2008 che verrà ripe-tuto nel 2009.

Oltre ai 100 milioni per sconti sui pedaggi autostradali si èaggiunta la decontribuzione per il lavoro straordinario.Nel breve termine saranno operativi gli incentivi ai processi diaggregazione imprenditoriale (9 milioni di euro) ed alla forma-zione professionale (7 milioni di euro), approvati definitiva-mente dal Consiglio dei Ministri il 21 maggio scorso.

C&S. Quali invece le prospettive e le proposte per il lungoperiodo? Il trasporto su gomma può essere un elemento trai-nante della tanto auspicata ripresa economica?Giachino. Le criticità, palesate con l’apertura del mercato dell’au-totrasporto alla libera concorrenza, essenzialmente legate alla

fragilità dell’offerta, e al sottodimensiona-mento degli operatori, in gran parte ancora“padroncini”, nel confrontarsi con la concor-renza, ha rischiato di tradursi in una sorta di“deregulation”, a tutto vantaggio della parteeconomicamente più forte. Infatti, la mag-gior forza contrattuale della committenza hareso ancora più problematica la possibilità,per le imprese di autotrasporto, di coprire,con i ricavi gli elevati costi d’esercizio sem-pre più penalizzanti, con il rischio di usciredal mercato, oppure di non rispettare le

norme a tutela della sicurezza della circolazione, con quali con-seguenze per la collettività è fin troppo facile immaginare.L’obiettivo da perseguire, quindi, è quello della ristrutturazionedegli assetti imprenditoriali del settore. Il processo si è avviatocon la nuova disciplina per l’accesso al mercato dell’autotra-sporto, in vigore dal 2008, che costituisce un primo tentativodi strutturazione dell’offerta di trasporto, anche per porla ingrado di meglio ammortizzare gli effetti della liberalizzazione. Va anche sottolineato quello che si è fatto negli ultimi 4÷5 anni perspingere verso l’intermodalità e la comodalità, ossia verso formealternative di trasporto delle merci, che, da sole o in combinazione

All’autotrasporto è affidato un ruolo di primaria importanza

dall’attuale Esecutivo. Questo è quanto affermal’Onorevole Bartolomeo

Giachino, Sottosegretario dei Trasporti, in questa

intervista nella quale affronta i numerosi “nodi” del comparto

di Silvia Becchelli

AUTOTRASPORTODETERMINANTE

Nel breve terminesaranno operativi

gli incentivi ai processidi aggregazioneimprenditoriale e alla formazioneprofessionale

focus<INTERVISTA AL SOTTOSEGRETARIO DEI TRASPORTI BARTOLOMEO GIACHINO

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Qualcosa è già stato fatto, come il completamento del “passantedi Mestre”, che ha consentito di by-passare la vecchia tangen-ziale e favorire lo snellimento del traffico pesante in un’areadel Paese, caratterizzata da una molteplicità di insediamentiproduttivi e da un notevole aumento del traffico da e versol’Europa orientale.Molto altro è in fase di avanzata progettazione: pensiamo ai tun-nel ferroviari del Brennero e della Torino-Lione, che saranno lavera svolta per favorire le nostre esportazioni verso i mercati delCentro e del Nord Europa, ma anche ad opere di più breve respi-ro, come l’adeguamento degli accessi ai porti, le opere di comple-tamento degli interporti, l’eliminazione dei “colli di bottiglia”, comela tangenziale di Torino, la Brebemi, la Civitavecchia-Livorno, ingrado di velocizzare le operazioni di trasporto delle merci.

C&S. Quali strumenti il Governo e il suoMinistero in particolare si è dato per avere unrapporto più stretto con gli autotrasportatori?Giachino. Insediandomi come presidentedella Consulta generale per l’autotrasportoe per la logistica, organismo di primariaimportanza per la definizione delle politi-che della mobilità delle merci, ho potutoriavviare il vero tavolo di confronto “struttu-rale“ con il mondo dell’autotrasporto edella committenza.Con il definitivo varo, ormai imminente delregolamento organizzativo, la Consultapotrà acquisire piena operatività, dandovita a strutture come l’Osservatorio sulle attività di autotraspor-to, che ha il compito di raccogliere ed elaborare gli elementiper la formazione degli usi e consuetudini, da pubblicare neibollettini delle Camere di Commercio quale utile riferimentonei contratti verbali, e di determinare l’incidenza del costo delgasolio sui costi medi delle imprese.

È mia intenzione anche riattivare rapidamente le commissioniconsultive all’interno della Consulta, come quella normativa,quella per le questioni internazionali e quella per l’intermoda-lità, dove sono rappresentati gli operatori pubblici e privatiinteressati, e che costituiscono un valido supporto tecnico alledecisioni da assumere nella sede plenaria.

C&S. Sul fronte ambientale i costruttori hanno fatto il lorodovere sviluppando veicoli a basso impatto, cosa pensa difare il legislatore per incentivarne l’acquisto e ridurre l’obsole-scenza del parco circolante?Giachino. La legge finanziaria 2007 ha già destinato nel quadrodegli interventi a favore della riforma dell’autotrasporto di merci,risorse pari a 70 milioni di euro per incentivare il ricambio del

parco circolante pari o superiore a 11,5 ton-nellate con veicoli pesanti di categoria Euro 5.Il regolamento di attuazione, dopo il bene-stare comunitario del gennaio 2008, preve-de di erogare contributi per le acquisizionieffettuate nel corso del biennio 2007-2008. Dal 3 giugno sono iniziati i pagamenti deicontributi per i mezzi acquistati nel corsodell’anno 2007, mentre entro l’autunnopotranno essere liquidate le somme per gliacquisti effettuati entro l’anno 2008. Lamole delle domande pervenute, nonostan-te il modesto importo del contributo perogni camion acquistato (da un minimo di2.550 a un massimo di 4.250 euro) dimo-

stra che si tratta di una misura molto attesa dalla categoria, cheha dimostrato con i fatti la volontà di dotarsi di mezzi piùmoderni, più efficienti e meno inquinanti. È per questa ragioneche è intenzione del Governo di riprodurre questa misura perl’anno in corso, ovviamente fino a quando, nel prossimo mesedi ottobre, gli Euro 5 non diverranno obbligatori.

& 18 NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009 & 19NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009

focus<INTERVISTA AL SOTTOSEGRETARIO DEI TRASPORTI BARTOLOMEO GIACHINO

fra loro, siano in grado diridurre l’impatto ambientale ela congestione indotta dal tra-sporto su gomma.A questo mirano incentivicome l’ecobonus per l’utiliz-zo delle vie del mare, i contri-buti al combinato ferroviario,la promozione dell’acquistodegli Euro 5 che nel mese digiugno hanno visto il paga-mento dei primi incentivi pergli acquisti del 2007. Ciò nulla toglie al fatto che il tra-sporto stradale, per le caratteri-stiche di flessibilità dell’offerta,per la conformazione geografi-ca del nostro territorio e per lebrevi percorrenze medie, conti-nuerà a rappresentare il siste-ma di gran lunga più utilizzatoper la mobilità delle merci. Inquesto senso, contribuirà cer-tamente in misura decisiva allaripresa economica.

C&S. Molti trasportatori chie-dono a gran voce maggioricontrolli per essere tutelatidalla concorrenza sleale. Cosa si sta facendo su questo fronte?Giachino. I controlli posti in essere dalle forze dell’ordine e dalMinistero delle infrastrutture e dei trasporti si esplicano sia attra-verso le pattuglie stradali ordinarie, sia mediante i c. d. controlli“mirati”, effettuati con pattuglie miste Polstrada-Dipartimento tra-sporti, con l’ausilio dei CMR (Centri Mobili di Revisione). Questi ultimi, che rappresentano oggi il punto di eccellenzadei controlli su strada ed uno strumento essenziale per pro-teggere le aziende che si comportano correttamente, oltreche per la tutela della sicurezza stradale, sono aumentati del24% nel 2008 e verranno ulteriormente incrementati del50% quest’anno.Inoltre, a seguito della riunione della Commissione per la sicu-rezza dei mezzi pesanti del 16 aprile u. s., mi accingo a sotto-scrivere un protocollo d’intesa sui controlli fra il Ministero deiTrasporti ed il Ministero degli Interni, allo scopo di incrementa-re, sotto il profilo qualitativo e quantitativo, l’attività di controlloattraverso il rafforzamento dell’azione sinergica della PoliziaStradale e del Dipartimento per i Trasporti. Fra l’altro, sarannoimpiegate pattuglie, specificamente addestrate al controllo deiveicoli esteri, nelle zone a maggior densità di traffico interna-zionale, ed una particolare attenzione sarà prestata - soprattut-to nelle aree di confine - alle imprese estere che svolgono tra-sporti di cabotaggio stradale. Inoltre, saranno ridefinite le areestrategiche, ai fini dell’ottimizzazione della distribuzione territo-riale delle pattuglie specializzate nel controllo dell’autotraspor-to di merci, ed in particolare su quello internazionale, e delladislocazione territoriale dei Centri Mobili di Revisione.Il protocollo prevede anche l’istituzione di un apposito gruppodi studio, per compiere una ricognizione dell’impianto sanzio-natorio attualmente disegnato dal Codice della Strada e dalle

leggi speciali in materia, valu-tare l’efficacia delle sanzioniirrogate alle imprese estere,con particolare riguardo allesanzioni accessorie, come ilfermo o la confisca ammini-strativa del veicolo e dellamerce, uniformare le proce-dure sull’intero territorionazionale, e formulare propo-ste normative finalizzate allasemplificazione ed alla razio-nalizzazione del sistema.

C&S. Sono previsti incentivialle aziende in difficoltà, inparticolare per i piccoli tra-sportatori che non possonogodere degli ammortizzatorisociali? Quali misure sonopoi allo studio per sopperirealla difficoltà di accesso alcredito che strangola molteaziende di autotrasporto?Giachino. Per i trasportatorimonoveicolari, anche que-st’anno la legge finanziariaprevede sgravi fiscali per lespese non documentate, nel

limite aggiuntivo di spesa di 120 milioni di euro.Abbiamo poi già detto che, per agevolare l’accesso al creditodelle piccole e medie imprese di autotrasporto, 50 milioni dieuro sono destinati, alla costituzione di un apposito Fondo digaranzia, nell’ambito di quello già esistente per piccole emedie imprese. Va sottolineato il fatto che la garanzia nonriguarda solo i finanziamenti per investire, ma anche il creditoper sopperire a problemi di liquidità, oggi particolarmenterichiesto dalla categoria. L’iniziativa rientra nelle misure straordinarie per la crisi econo-mica, consentite dalla Comunicazione della Commissioneeuropea del dicembre scorso, nell’ambito di un “de minimis”allargato fino a 500.000 euro per impresa. Per darvi attuazio-ne nel nostro Paese, è stata varata, d’intesa con la ConferenzaStato-Regioni, apposita Direttiva del Presidente del Consigliodei Ministri, notificata alle autorità comunitarie, che hannoappena dato il benestare.

C&S. La carenza di infrastrutture in Italia è da sempre un pro-blema che si ripercuote pesantemente sull’autotrasporto.Quali iniziative sono in cantiere e con che tempi?Giachino. È ormai improcrastinabile l’esigenza di intervenire sulversante infrastrutturale con il miglioramento della rete viariaordinaria ed autostradale, con la costruzione dei trafori lungol’arco alpino, con il miglioramento della viabilità urbana, con larealizzazione di strutture di interscambio, poiché l’aumento delnumero dei veicoli pesanti in circolazione, a fronte di unasostanziale arretratezza della rete infrastrutturale, rende semprepiù evidenti i fattori di criticità e di congestione già presenti oggi,con gravi ripercussioni sulla redditività delle nostre imprese esulla stessa capacità di controllo da parte della Polizia stradale.

È ormaiimprocrastinabile

l’esigenza di interveniresul versante

infrastrutturale con il miglioramento dellarete viaria ordinaria ed autostradale

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prodotto<IN PROVA IL NUOVO STRALIS AT 440S48T/P

& 21NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009

CAMPIONEDI POTENZA

ED ECONOMIALo Stralis AT 440S48T/P nasce dalla precisa richiesta

di quei clienti che, pur non essendo impegnati su rottea lungo raggio, sentono la necessità di avere una

potenza più elevata garantita dal motore FPT Cursor 13

di Marco Bianchi

C’è una larga fascia diautotrasportatori che,non avendo l’esigen-za dello spazio offer-to dalla cabina ActiveSpace, vogliono peròpoter disporre dei

cavalli di un propulsore di 13 litri. Infattil’Italia è un paese con gran parte del territo-rio montagnoso e collinare. Anche chi com-pie mission giornaliere può trovarsi spesso asuperare passi alpini e appenninici; soprat-tutto viaggiando a pieno carico, può essereimportante disporre di un motore più esube-rante in termini di cavalli e di coppia. Iveco ha quindi deciso di offrire una solu-zione a questi clienti. Finora la gammaStralis AD/AT, Active Day e Active Time,rispettivamente a cabina corta e lungacon la variante per quest’ultima del tettoalto, era offerta solo con motorizzazioniFPT Cursor 8 e FPT Cursor 10 per unapotenza massima di 450 CV. Oggi inveceè possibile avere entrambe le versioni dota-te del motore FPT Cursor 13 da 480 CVallestito in una particolare versione, sem-pre Euro 5 con sistema SCR, dotato di tur-bina a geometria fissa e valvola Westgate.Questa è la principale differenza rispettoal 500 CV montato sullo Stralis AS chemonta invece una turbina a geometriavariabile. Il nuovo motore eroga unapotenza massima di 353 kW (480 CV) a1.900 giri/min con una coppia massima di2.200 Nm da 1.000 a 1.500 giri/min.

COMODO E POTENTEPrima di iniziare il test analizziamo da vicinoil veicolo. L’intervento dei progettisti ha por-tato alla sistemazione di un motore più volu-minoso all’interno di un vano più stretto perla minore altezza della cabina. Una sfidache i tecnici Iveco hanno risolto brillante-mente come è possibile verificare ribaltan-do la cabina, dove il Cursor 13 sembra tro-varsi perfettamente a proprio agio nel suovano. Smontando un piccolo carter fotogra-fiamo la turbina a geometria fissa che carat-terizza questo modello.Il nuovo Stralis AT/AD con motore da 480 CVè offerto in versione cabinato 6x2 con lapossibilità di scegliere tra il cambio automa-tizzato ZF Eurotronic 2 a 12 rapporti e ilmanuale ZF 16S2220 TD a 16 rapporti,sospensione anteriore parabolica o pneu-matica e quella posteriore pneumatica. Per il cabinato a tre assi è prevista una confi-gurazione con l’asse posteriore sterzante, unacon sospensione meccanica anteriore e pneu-matica posteriore e due con sospensione

pneumatica integrale, una per la distribuzionee una per il trasporto di casse mobili. Comunea tutte la massa totale a terra di 26 t. Il tratto-re a due assi è invece proposto in versionestandard e ribassata, quest’ultima solo con lacabina AT. Il modello in prova è un Active Time con lacabina a tetto alto e cambio automatizzatoZF Eurotronic 2. Una soluzione che ben sipresta anche per un impiego su rotte piùlunghe come sottolineano le due cuccetteche troviamo in cabina. In effetti, con l’unicaeccezione dell’ingombro del vano motoreche impedisce l’attraversamento della cabi-na, quando si viaggia il comfort per gli occu-panti è di livello assoluto, con poca invidiaper l’ammiraglia Active Space.Cruscotto e plancia sono quelli conosciuti e

Nella pagina a fiancoe qui sopra, alcunefasi del test.Qui, un primo pianodel motore Cursor 13,la vera novità delloStralis AT 440S48T/Pper la prima voltaabbinato alle cabineAT/AD

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& 22 NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009 & 23NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009

prodotto<IN PROVA IL NUOVO STRALIS AT 440S480T/P

In autostrada lo Stralis AT 440S48T/Pconferma ottime doti

prestazionali conconsumi contenuti.

Qui a fianco, dall’alto,il cruscotto comune a

tutta la gamma,l’eccellente dotazionedi vani portaoggetti

nella zona alta della cabina e la

razionale disposizione dei diversi livelli sotto la calandra

Sotto, la cabina Active Time più bassa rispetto alla Active Space facilita la salita.Qui, una vista degliinterni con la doppiacuccetta e la scalettaretrattile per la salita.Tra i due sedili, il frigorifero e un ampioportaoggetti

apprezzati della seconda generazioneStralis e il modello in prova monta alcunioptional molto utili: oltre al navigatore satel-litare, l’ACC (Adaptive Cruise Control) cheverifica la distanza del veicolo che precedee regola di conseguenza la velocità delnostro, il Lane Departure Warning Systemche avvisa quando si sormontano le linee didemarcazione della carreggiata.Molto bello e originale anche il colore “visone”metallizzato che dona un tocco di classe inpiù, ben completato dal semirimorchio Rolfo.

IL TESTSiamo proprio curiosi di provare il nuovoStralis AT 440S48T/P; abituati al possente500 vogliamo verificare alla prova dei fatticome la soluzione della turbina a geometriafissa adottata per il nuovo motore incidasulle prestazioni complessive. Ci accingiamoquindi a lasciare la sede Iveco di LungoStura Lazio a Torino per entrare in tangenzia-le e da lì imboccare l’autostrada per Aosta.Una volta a Biella prenderemo la bretella perla Milano-Torino e faremo rientro in Iveco.Un test breve ma probante che affrontiamocon il trattore Stralis AT a pieno carico persottoporlo a una verifica davvero valida.La prima sensazione in partenza ci convincesubito, l’abbinamento con l’automatizzatoEurotronic 2 è eccellente e ci avviamo interza marcia senza la minima esitazione. Perle partenze in salita c’è anche l’Hill Holderche evita di arretrare se si ha qualche esitazio-ne, mentre per le manovre il comando del cam-bio consente di selezionare, sia in marcia avan-

ti sia in retromarcia premendo i pulsanti perpiù di due secondi, la posizione “manouvring”che garantisce movimenti millimetrici. Primadi lasciare lo stabilimento Iveco per immet-terci sulla viabilità ordinaria proviamo diversemanovre riscontrando sempre la prontarisposta del cambio che consente regolazio-ni millimetriche degli spostamenti.Imbocchiamo la tangenziale torinese, il traffi-co è scarso e la progressione del Cursor 13 èeccellente. Affrontiamo la piccola salita di unviadotto, dobbiamo rallentare per lasciar sfila-re un’auto e quindi ripartiamo a velocità ridot-ta. Adesso il test è più probante, la ripresa èsempre possente, dobbiamo avere solo l’ac-cortezza di essere leggermente più generosicon l’acceleratore ma, una volta a regime,viaggiamo in totale scioltezza. In 12ª marciateniamo gli 85 km/h su cui abbiamo tarato ilcruise control con il motore che “ronfa” acirca 1.400 giri/min senza mostrare la mini-ma sofferenza. Da notare l’ottima silenziositàin marcia della cabina. In un ambiente cosìconfortevole affrontiamo lo svincolo per avvi-cinarci alla Milano-Torino. Anche in questocaso la salita è sfruttata per verificare la rispo-sta del motore che si conferma ottima, dob-biamo aiutarlo un po’ con il pedale dell’acce-leratore, ma i 65 km/h in decima marcia a circa 1.800 giri/min evidenziano che lagenerosità è certamente una delle doti delnuovo Cursor 13 da 480 CV. Nel tratto indiscesa, con la necessità di ridurre ulterior-mente la velocità per la curva del viadotto, si percepisce la progressione e l’efficienza del freno motore che è comandato dalla stes-sa leva di regolazione del cruise control, posi-zionato come consuetudine alla destra delvolante; l’Intarder non c’è e non se ne sentela mancanza.Sia il posto di guida sia quello del passegge-ro sono molto comodi e la sensazione digrande spazio in cabina è notevole. L’in -gombro centrale del cofano motore è utiliz-zato per ricavare un frigo e un ampio porta-oggetti, mentre il piano di calpestio (cheprobabilmente si utilizzerà solo per accede-re alla cuccetta superiore) è morbido equindi più accogliente se ci si sale a piediscalzi. Un particolare che denota la cura nelcomfort di bordo.L’ACC si rivela, come già verificato in altreoccasioni, molto preciso e utile e quindi lamarcia prosegue nel massimo relax. Con uncamion così saremmo pronti a partire per ilNord Europa e quindi anche per chi intendeutilizzarlo su tratte più impegnative, almenoin termini chilometrici, rappresenta unasoluzione ottimale che unisce un eccellentecomfort di bordo a prestazioni ottime.

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& 24 NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009 & 25NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009

prodotto<PRESENTAZIONE DELLO STRALIS AD320S45Y/PS 4 ASSI

Lo Stralis a quattro assi è un veicolo pensatoper un utilizzo stradale nella distribuzione dimateriale edilizio, collettame ferroso, cisternee per gli allestimenti con gru retrocabina, chesoddisfa tutte le mission che richiedono unveicolo pronto ad affrontare impegni gravosi.Proprio con gru retrocabina è il modello che

abbiamo trovato allestito presso la Concessionaria IvecoTentori Spa di Molteno, in provincia di Lecco, affiancato daun modello esattamente identico ma ancora in attesa di unallestimento. Unica differenza tra i due il cambio automatiz-zato ZF Eurotronic 2 a 12 marce montato sul modello allesti-to e il cambio manuale ZF 16S1920TD a 16 rapporti pre-sente sull’altro. Una differenza sostanziale che viene incon-tro alle diverse esigenze dei singoli autisti. Il veicolo può

infatti essere richiesto nelle due versioni per soddisfare lepreferenze della clientela.La sigla AD320S45Y/PS sta a indicare che il veicolo è dota-to di cabina Active Day, la più piccola dell’offerta cabine checomprende anche i modelli Active Space e Active Time. Inconsiderazione dell’uso prettamente locale si è in questocaso optato per la versione più consona per questo utilizzo,ma chi vuole maggiori spazi a bordo può avere a disposizio-ne le altre due opzioni, una scelta davvero ampia.Lo Stralis nella configurazione 4 assi (8x2x6) è dotato disospensioni paraboliche anteriori (derivate come l’idroguidada quelle del Trakker) e pneumatiche sui due assi posteriori;il passo è di 6050 mm, MTT 32.000 kg, MTC 44.000 kg peruna tara di 9.080 kg. Il veicolo è offerto con le motorizzazio-ni FPT Cursor 10 e FPT Cursor 13 da 420 CV a 500 CV, nelnostro modello si è scelta quella intermedia con il motore da10 litri e la taratura a 450 CV.Per l’allestimento si è adottata una gru retrocabina conragno della portata di 12 t a cui sarà abbinata un’attrezzatu-ra scarrabile: la destinazione del veicolo sarà infatti il tra-sporto di materiali ferrosi. L’utilizzo generalmente gravoso haconsigliato anche l’impiego di un telaio più robusto con unospessore di 7,7 mm.Un breve giro attorno alla Concessionaria offre l’opportunitàdi apprezzare la grande manovrabilità del veicolo, davveroinaspettata a fronte delle dimensioni importanti. Lo StralisAD320S45Y/PS si conferma quindi un veicolo specialisticoche risponde a una variegata gamma di impieghi, un veroprofessionista delle mission più impegnative.

PRONTOA TUTTO

Un veicolo allestito e uno ancora

a telaio, l’opportunità di conoscere

lo Stralis AD 320S45 Y/PS 8x2x6 in modo più completo

scoprendone tutti i numerosi plus

di Marco Bianchi

Qui a sinistra, i due veicoli affiancati. Sotto, una vistadell’imponente e robusto telaio, un’immagine da tergo del modelloallestito e l’interno della cabina Active Day con cambio manuale

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eventi<COLLABORAZIONI ALL’INSEGNA DEL RISPETTO AMBIENTALE

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PARTNERSHIPVIRTUOSE

FedEx Express, CocaCola, Deutsche Post.Eurocargo e Daily, ibridi e diesel, sono stati sceltida grandi aziende della distribuzione per poter operare nel pieno rispettodell’ambiente. Ne parliamo con Francesco Oriolo,Iveco Key Account Director

di Alberto Mondinelli

«Partiamo da Milano -entra subito nelmerito FrancescoOriolo, Iveco KeyAccount Director, nel presentare le im -portanti partnership

siglate negli ultimi mesi -. A sei mesi dall’ini-zio dei test su strada dei dieci Daily ibrididiesel-elettrici consegnati lo scorso anno aFedEx Express, è giunto il momento di stila-re un primo bilancio dell’attività. I veicolihanno percorso una media di 7.900 km, conuna riduzione dei consumi del 26,5% e unadiminuzione delle emissioni totali di CO2 di7,5 tonnellate rispetto a una flotta tradizio-nale; ciò grazie a sofisticati sistemi di con-trollo e funzioni quali Stop & Start, il lancio inmodalità elettrica e la frenata con recuperodi energia.Oltre ad aver ulteriormente constatato che iDaily sono veicoli ideali per usi commercialiin ambito urbano grazie alla loro grandemanovrabilità, gli autisti di FedEx Expresshanno espresso anche il loro apprezzamen-to per “la silenziosità” del motore e le pre-stazioni dei Daily ibridi nel traffico cittadino.Tutti i conducenti si sono inoltre dichiaratimolto fieri di poter contribuire alla salva-guardia dell’ambiente nello svolgimentodella propria attività quotidiana».«Anche Eurocargo è oggetto di una speri-mentazione con un modello ibrido sottopo-sto a test da Coca Cola - prosegue Oriolo -.Il veicolo sarà impiegato per le consegne aBruxelles a conferma della volontà di speri-mentare non veicoli “concept”, ma soluzionitecnologiche disponibili nel breve termine,che permettano alle aziende di trasporto diottimizzare il loro impatto ambientale a favo-re di tutti. L’Eurocargo Ibrido fa parte di unprogetto pilota con l’obiettivo di provare lavalidità della tecnologia ibrida per i veicolicommerciali in Europa ed effettuerà un pro-gramma specifico di alcuni mesi a Bruxellessu un percorso di 20 km all’interno del cen-tro cittadino». «Da ricordare infine anche l’importanteaccordo sottoscritto con Deutsche Post perla fornitura di 4.500 veicoli postali a bassoimpatto ambientale - conclude Oriolo -. Ilveicolo base è il Daily da 3,5 t equipaggia-to con motore turbodiesel da 116 CV. I vei-coli sono dotati di un cambio automatizzatoZF AGile per ridurre al minimo i consumi ela fatica dell’autista, risultando anche moltopiù efficace e comodo rispetto a un cambiotradizionale. Il motore da 2,3 litri, conformedi serie alla normativa Euro 4, evidenziavalori di emissioni decisamente ridotti. I

Daily sono inoltre dotati di filtro antipartico-lato che abbatte le emissioni di PM10, por-tandole nettamente al di sotto degli attualivalori limite. L’impiego di questi veicoli rap-presenta per Deutsche Post un importantepasso avanti nell’ambito del programma“GoGreen” finalizzato a ridurre del 10% leemissioni di CO2 per tutti i veicoli della flot-ta entro il 2012».

Nella pagina a fianco,Francesco Oriolo, IvecoKey Account Directore l’Eurocargo Ibridodella Coca Cola. Qui sopra,il Daily Ibrido testatoda FedEx a Milano e, sotto,un Daily della fornitura DHL,Gruppo Deutsche Post

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rete<IVECO E LA SUA RETE

Sono 56 le Concessionarie con cui Iveco opera sul territorio nazionale, importanti realtà ben radicate nelle proprie aree di competenza. Molte di esse hanno inaugurato di recente nuove sedi. Nella compagine si sono aggiunti anche due nuovi dealer, a riprova dell’effettocatalizzatore del brand Ivecodi Olga Lattuada

Accanto a valori legati alprodotto, come innova-zione, affidabilità, duratae consumi, per l’autotra-sportatore è determinan-te anche la qualità delservizio, la capillarità e il

forte radicamento sul territorio di una rete

efficiente. Sono questi elementi a fare la dif-ferenza nella scelta di acquisto, in particola-re per un bene di investimento come un veicolo industriale.In Italia Iveco opera attraverso una Rete di56 Concessionarie che rispecchiano questecaratteristiche e questa filosofia e negli anni,oltre ad aver sviluppato e allargato il loro

business, hanno sempre mantenuto un fortepresidio sul territorio cooperando stretta-mente con la Casa madre nel raggiungimen-to di obiettivi comuni.

IL CORAGGIO DI INVESTIRE«Il fatto che un numero così grande di dealerdecida in questo momento di investire suIveco e con Iveco è molto importante.L’inaugurazione di ben 11 nuove sedi da unanno a questa parte, dimostra infatti chel’azienda ha al suo fianco imprenditori veri,con la visione per guardare al di là delmomento attuale, le risorse per affrontarlo eil coraggio per investire sul futuro - sottoli-nea Ottavio Gioglio, General Manager delMercato Italia Iveco -.Le nuove sedi sono distribuite sia al Nordsia al Sud. Tutte adottano la nuova DealerIdentity, in parte sono impianti costruiti ex-novo per migliorare la presenza territo-riale, in parte sono ampliamenti e rinnovi distrutture esistenti. In due casi si tratta inve-ce di nuovi “mandati”, ovvero di partnership:due imprenditori, già dealer di successo perCase concorrenti hanno deciso di abbando-nare la concessione precedente per entrarenella rete Iveco. Questa è una notizia nellanotizia, perché dimostra come la crescita di mercato e di immagine degli ultimi anni abbia aumentato la capacità di Iveco di attrarre investimenti anche dal l’ester no.

Sempre in Italia altre strutture sono invia di realizzazione, e saranno pronte entrofine anno».«Le nuove sedi sono un segnale al mercato- ha proseguito Gioglio -: nessuno nelmondo del trasporto sta facendo oggi uninvestimento così importante ed estesosulle strutture territoriali. Tutte perseguonole linee guida della nuova Dealer Identityche nasce per dare coerenza a livello loca-le all’immagine forte, tecnologica e vincen-te che l’azienda ha conquistato attraverso il prodotto e la comunicazione in questi ulti-mi anni. Il sistema di marcatura delleconcessionarie è modulare: facile da perso-nalizzare in base alle esigenze, consente di rispettare il contesto urbanistico e siadatta bene alle sedi esistenti. I componen-ti e i materiali sono stati scelti per garantiresemplicità costruttiva, ridotta manutenzio-ne e attenzione all’ambiente. Tutti i concor-renti hanno fatto costosi interventi sull’im-magine coordinata nell’arco degli ultimidieci anni. La parola d’ordine con cui sirivolgevano alle loro reti distributive era:“…investite, perché sta per arrivare lanuova gamma di prodotto”. Iveco ha fattoesattamente il contrario: ha investito primasull’innovazione, la qualità e l’immagine. Ha rinnovato totalmente la propria gammamettendo la rete in condizione di vantaggioproprio sui temi oggi più sentiti dai clienti: ilvalore dei veicoli e l’ecologia delle presta-zioni. L’azienda adesso sta “incassando” ilpatrimonio di fiducia su cui ha investitonegli ultimi anni».

UN INVESTIMENTOVINCENTE!

Qui, Ottavio Gioglio,General Managerdel Mercato Italia IvecoIn grande, la sededella filiale di Saluzzo(Cuneo) dellaConcessionaria Garelli Spa

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rete<IVECO E LA SUA RETE

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che è alla base di un legame profondo conIveco e il Gruppo Fiat. Inoltre, entro la fine del-l’anno, in Italia avremo altre 16 realizzazionisempre in linea con la nuova Dealer Identity e30 progetti pronti a diventare operativi». «Ecco una breve scheda delle strutture chehanno aperto in questo ultimo anno - ha prose-guito Barbieri -. Sono 11, tutte nuove o comple-tamente rinnovate.In rigoroso ordine alfabetico, iniziamo dalla ATL Spa di Colico, in provincia di Lecco. LaConcessionaria è nata negli anni Ottanta su ini-ziativa del suo attuale Amministratore DelegatoPatrizio Dono, come concessionaria Magirus.Oggi rappresenta Iveco a Como, Lecco e inValtellina. La sede principale sorge all’uscitadella superstrada Milano-Sondrio ed è pro-prio quella che è stata recentemente rinnova-ta e ampliata creando un nuovo insediamen-to molto più moderno di 22 mila mq di cui 5.600 mq coperti.Borgo Agnello Spa è dealer Iveco per la zona diNovara, Verbania, Biella e Vercelli. La nuova sedenasce nell’area industriale di Novara, precisa-mente a San Pietro Mosezzo, ed è il frutto di unaformula innovativa: ha sviluppato una sinergiacon un’officina autorizzata Iveco, che nello stessoimpianto si occuperà delle attività di assistenza emanutenzione. La nuova struttura si aggiunge allasede principale di Paruzzaro, in provincia diNovara, e alla filiale di Gaglianico, in provincia diBiella. Il Presidente è Franco Savoini, mentrel’Amministratore Unico è il figlio Roberto Savoini.La Di Pinto & Dalessandro Spa nasce nel1964 come officina di riparazione veicoli com-merciali e industriali. Mandataria Iveco dal1978, è concessionaria per la zona di Bari eTaranto. La nuova struttura di Bari (che divente-rà la sede principale) è in posizione strategica,vicino alle autostrade, all’interporto e all’aero-

LEADER SUL TERRITORIOBarbara Barbieri, Responsabile Rete delMercato Italia Iveco, presenta le nuove sedi.«Per essere leader di mercato, occorre essereleader in ogni punto del territorio - ricordaBarbieri -. Questa è la missione della rete diconcessionari Iveco, la più importante rete full-liner d’Italia. Vediamola in cifre: i titolari dimandato sono 56, per un totale di 147 puntivendita e a questi si affiancano 628 Officineautorizzate. Sommando i centri di assistenzaannessi alle sedi di vendita e quelli distribuiticapillarmente sul territorio, si arriva a un totaledi 728 punti di servizio. Un numero importan-te, che garantisce una copertura del territorioequilibrata in ogni parte d’Italia.I nostri partner sono im prenditori con una real-tà finanziaria adeguata e un solido rapporto coni clienti. Anche se sono quasi tutte Società perazioni, le con cessionarie Iveco hanno spessoalle spalle un management familiare. In alcunicasi sono alla terza generazione. Una continuità

porto. Si estende per quasi 55 mila mq di cui coper ti 2 mila mq destinati a magazzi-no ricambi, 1.000 mq a uffici commerciali e 1.600 mq perla formazione del personale e per un’officina pi lota. L’Am mi -nistratore Delegato è LeonardoDi Pinto.La Esposito Spa di Melito, sullacirconvallazione esterna a Nord-Ovest diNapoli, discende dalla più grande azienda dibalestre della Campania. In un secondomomento si è sviluppata come officina e centrodistribuzione ricambi Iveco, per poi diventareConcessionaria nel 1985. La nuova strutturasorge a Pignataro Maggiore, in provincia diCaserta, su una superficie di 15 mila mq com-plessivi. Esposito sta anche rinnovando lo showroom della sede principale di Melito. Alfianco di Pasquale Esposito, Presidente dellasocietà, il fratello Francesco è l’attualeAmministratore Delegato, altrettanto attive lesorelle Grazia, Carmela e Filomena che sonoimpegnate nell’amministrazione, sia della con-cessionaria Iveco sia di altre aziende di famiglia.È stata recentemente inaugurata la sede diSaluzzo, in provincia di Cuneo, della concessio-naria Garelli Spa, dealer Iveco per le provincedi Cuneo e Asti. Si tratta della terza filiale del-l’azienda che è guidata dal suo fondatore EnzoGarelli, Presidente, e da suo figlio Gianluca,Amministratore Delegato. La nuova struttura si sviluppa su un’area di 15 mila mq di cui 5.200 mq coperti dove trovano spazio unamodernissima officina per le attività di diagno-stica e riparazione, il magazzino ricambi e lo

showroom con gli ufficicommerciali. La sede prin-cipale della Garelli Spa è aMondovì, sempre in provin-cia di Cuneo, e si sviluppasu un’area di 45 mila mq dicui 12 mila coperti; inoltrela Concessionaria disponedi un’importante filiale adAsti che si sviluppa su

un’area di 20 mila mq dei quali oltre 7 mila mqcoperti. Infine, è in fase di realizzazione unaquarta filiale a Cuneo, su un’area di 13 mila mqdi cui 5 mila mq coperti. La famiglia Ferrajoli, titolare della Con -cessionaria Me.Car Srl di Nocera Superiore(Salerno), opera nel settore del trasporto da più

“Nessunonel mondo del trasporto

sta facendo oggi un investimento così importante”

Qui sotto, Barbara Barbieri,Responsabile Rete

del Mercato Italia Iveco.Nelle due pagine, le

immaginidi alcune Concessionarie

inaugurate dall’iniziodell’anno. Tutte rispondono

alla nuova Identity Iveco.Il progetto

prevede tra l’altro l’impiego di materiali

tecnologicamente avanzaticome l’alluminio

e l’illuminazione a led

NASCE L’AICIAICI è l’acronimo di Associazione ItalianaConcessionari Iveco, ed è l’associazioneche da pochi mesi ha raccolto l’eredità dellaUCIF-GCI (Gruppo Con cessionari Iveco).Il primo atto della neonata associazione èstata l’elezione degli organi direttivi: ilPresidente è Massimo Tentori (Tentori V.I.), i Vice Presidenti sono RobertoSavoini (Borgo Agnello), Maurizio Cocchi (Baroncini), Massimo Campilli(Romana Diesel), Giulio Musca (Saicar) e Salvatore Mantella (MantellaV.I.). Tutti erano stati eletti in occasione dell’ultima Assemblea GeneraleUCIF-GCI di Torino dello scorso anno e quindi riconfermati con la nuovastruttura associativa.È stata inoltre istituita una struttura di segreteria che fornirà il supporto ancheal GACIE (Gruppo Associativo Concessionari Iveco Europei) e all’ACAI(Associazione Concessionari Autobus Iveco) presso la nuova sede operativanel Centro Polifunzionale Iveco.

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Delegati sono Emanuele Licitra che segue inparticolare l’attività commerciale, mentreAntonio Nania cura l’area amministrativa.La Tentori Spa nasce negli anni Cinquanta esi dedica via via al commercio di moto, autoe infine autocarri. È Concessionaria Iveco dal1975. L’investimento nella sede di Molteno,che occupa complessivamente un’area dicirca 35 mila mq dei quali 15 mila mq coper-ti, è stato uno dei primi a perseguire la nuovaDealer Identity. La struttura nasce di frontealla sede precedente, che ora è interamentededicata all’assistenza. Si tratta del primo tas-sello di un piano di sviluppo più ampio checomprende anche Varedo e Monza per com-pletare il presidio delle province di Como,Lecco, Monza e alcuni Comuni del Nordmilanese. Il Presidente è Massimo Tentori el’Amministratore De legato Pietro Tentori».Alle Concessionarie già da lungo tempo esi-stenti si aggiungono da inizio anno le duenuove realtà: Evicarri Srl e Piave Carri Spa allequali dedichiamo due box specifici.«I concessionari Ive co ci credono, e affrontanoil mercato guardando avanti - conclude Gioglio-, vogliono essere pronti quando partirà laripresa. Nelle loro scelte si leggono due cosemolto precise: la fiducia in Iveco e la fiducia nelmercato. Queste 11 nuove sedi, con investi-menti di milioni di euro, confermano la volon-tà di crescita di Iveco e della sua rete, con laconvinzione di avere un prodotto di primaqualità, in un mercato che presto tornerà alivelli di eccellenza e dimostrano la determina-

zione di guardare al futurocon la voglia di essereprotagonisti. Un concessionario che hafiducia trasmette fiducia alcliente: ed è quello chebisogna fare oggi per riac-cendere il ciclo virtuosodella crescita. La fiduciadella rete è un vantaggiocompetitivo per Iveco».

di 50 anni: inizia infatti a vendere auto e camionFiat nel 1952. Nel 1986 nasce la Me.Car, chesi specializza nella vendita dei veicoli commer-ciali con mandato Iveco. Giuseppe Ferrajoli èl’Amministratore Unico. La nuova struttura, suun’estensione di 12 mila mq, è caratterizzata daun edificio multipiano in vetro che consente divedere i prodotti esposti dall’esterno e da ogniparte dell’edificio.La Primosole V.I. Spa nasce nel 1998 dalla deci-sione di tre dealer di fondere le loro attività valo-rizzando le rispettive competenze. Oggi copretutta la Sicilia Orientale con le sedi di Messina,Ragusa e Catania e un ufficio vendite a Siracusa.Il nuovo investimento hainteressato la sede diCatania. La modernissi-ma struttura sorge accantoalla precedente e si esten-de su una superficie com-plessiva di 47 mila mq dicui 5 mila mq coperti. Il Pre sidente del Consiglio diAmministrazione è ArturoSchininà; i due Consiglieri

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rete<IVECO E LA SUA RETE

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LE NUOVECONCESSIONARIEEVICARRI SRL Evicarri Srl opera nel settore dei veicoli industriali già dagli anniSettanta e da quest’anno ha dato inizio alla partnership con Ivecodiventando Concessionaria per gran parte delle province diModena e Reggio Emilia. «La sede di Evicarri si trova lungo la via Emilia, una della arterie nevralgiche del commercio emiliano-romagnolo ma anche nazionale - spiega l’Amministratore DelegatoLuigi Pinelli -. Più precisamente la sede principale si trova a VillaBagno (Reggio Emilia) mentre un’officina con magazzino ricambi sitrova a Vignola (Modena). Dal 2006 Evicarri aveva già avviato unconsistente lavoro di ristrutturazione organizzativa al proprio inter-no all’insegna della continuità famigliare. Infatti mi hanno affianca-to i miei figli Matteo e Giovanni, rispettivamente ResponsabileCommerciale e Customer Service, oltre amia nuora Federica che segue laQualità. Loro, insieme ad altri giovani, hanno fatto scendere l’etàmedia dei principali responsabili a circa 30 anni». La sede di Villa Bagno, in cui è attivo il servizio 24 ore anche a domicilio, si sviluppasu una superficie di oltre 10 mila mq dei quali 1.600 coperti dove trovano spazio gli uffici amministrativi e commerciali con l’esposizio-ne del nuovo e dell’usato, l’officina e il magazzino ricambi. Presto verrà inaugurata una nuova sede di oltre 14 mila mq nella zona indu-striale “La Graziosa”, a San Cesario Modena. La realizzazione di questo insediamento porterà la Concessionaria a disporre di strutture al -l’avanguardia con importanti ricadute in termini di organizzazione e gestione dei servizi offerti ai clienti, sia per quanto riguarda il commer -ciale sia per il post-vendita. Inoltre sarà sempre operativa anche l’officina di Vignola. L’organico della Concessionaria è di 26 persone.«L’attivazione della nuova sede con l’affiancamento a quella di Villa Bagno garantisce lo sviluppo di un’attività customer service estre-mamente qualificata - prosegue Luigi Pinelli -, grazie alla dotazione di postazioni di lavoro ad alta tecnologia con un magazzino ricam-bi elettronico nell’area destinata al post-vendita. La nuova struttura annovera un modernissimo show-room, uffici commerciali e ammi-nistrativi, sala d’attesa, oltre alle già citate aree officina al piano terra di oltre 1.000 mq. È prevista anche un’ampia area dedicata almerchandising per autisti e trasportatori e una grande sala congressi destinata a eventi e incontri periodici».Evicarri Srl ha recentemente ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001:2000 relativa al Sistema di Gestione per la Qualità azienda-le. «L’area in cui operiamo - conclude Luigi Pinelli - si caratterizza per la presenza limitata di flotte, per la maggioranza di medie dimen-sioni, ma con un grande numero di operatori monoveicolari o con pochi veicoli. Il florido tessuto imprenditoriale genera anche unadomanda importante di veicoli per trasporto in conto proprio».

PIAVE CARRI SPA Piave Carri Spa nasce nel 2003 e inizia la sua attività nel 2004 comeConcessionaria di un marchio della concorrenza per le province diBelluno e Treviso. I soci fondatori Gabriele Pizzolato e AngeloBernardi, attuale Amministratore Delegato, provengono dal settoreavendo maturato in passato una lunga esperienza nell’ambito dellarete Iveco. Insieme ad essi sono inseriti nell’azienda anche i rispetti-vi figli Francesco Pizzolato e Luca Bernardi. Il 18 dicembre 2008 lasocietà ha firmato il mandato con Iveco. La sede principale dellaConcessionaria è a Susegana, in provincia di Treviso, e si trova sullaStatale 13 di Pontebbana, in un tratto che permette una buona visi-bilità e in un’area storicamente nota per la commercializzazione deiveicoli industriali, nonché strategica per il traffico oltralpe sia versoNord che verso Est. La struttura si estende per 6.800 mq comples-sivi e dispone di un’area coperta di 1.800 mq dove sono ubicati gliuffici commerciali e amministrativi e le attività di customer service.Dal 2007 Piave Carri ha anche una sede a Santa Lucia di Piave suun insediamento di 12 mila mq. Questa struttura assistenziale, ope-rativa dal giugno 2008, dispone di una officina di 2.500 mq e di800 mq destinati agli uffici. Un passo importante per sviluppare ulte-

riormente le attività di customer service e avere un maggiore presidio nell’area. L’organico della Concessionaria è di 30 persone.«Il nostro è un territorio molto ricco - spiega il Responsabile Commerciale Gabriele Pizzolato - con un forte presenza di flotte contoterzi di medie dimensioni e alcune anche molto importanti. Significativa anche la presenza degli operatori in conto proprio a frontedi un tessuto imprenditoriale molto attivo. Su queste basi vogliamo costruire il nostro futuro, sappiamo di poter contare su un mar-chio full range che eccelle come prodotto in tutti i segmenti ed è sempre molto vicino alle istanze della sua rete».

“Un concessionarioche ha fiducia

trasmette fiducia al cliente: ed è quelloche bisogna fare oggiper riaccendere il ciclovirtuoso della crescita”

Da sinistra: Matteo e Giovanni Pinelli, Federica Boccedi e Luigi Pinelli.

Da sinistra: Francesco e Gabriele Pizzolato, Luca e AngeloBernardi.

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protagonisti<

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La storia inizia come tante negli anni Settanta,quando Tarcisio Giacometti, dopo anni di lavo-ro come autista, decide di mettersi in propriocon un veicolo di gamma media per eseguiretrasporti, in ambito prevalentemente locale, perconto di un importante corriere nazionale.

LA SECONDA GENERAZIONELa crescita dell’impresa familiare, con sede a Novara, fucostante, segnata nei primi anni Novanta dall’ingresso inazienda del figlio Patrizio.

FASSI GRU SPALA LOGISTICADEL LATTE Patrizio Giacometti e Luca Locarno hanno trasformato l’azienda di autotrasporto di famiglia in una fiorente organizzazione logisticalegata alla distribuzione del latte e di alcuni suoi derivati

PICCOLA SOCIETÀ COOPERATIVA EUROPA

«All’inizio mi limitai ad affiancare mio padre - spiega PatrizioGiacometti -, in quegli anni avevamo avviato una stretta colla-borazione con la Latte Verbano, poi acquisita dal gruppoGranarolo, e con altre due importanti realtà del settore alimen-tare del novarese, in particolare la Pavesi. La nostra specializ-zazione nel trasporto di generi alimentari stava sempre piùcaratterizzando quel periodo, unita alla crescente specializza-zione nella gestione di trasporti a temperatura controllata. Ilraggio d’azione si era allargato a tutto il Nord Italia e, all’iniziodel 2000, la nostra flotta era di 15 veicoli di gamma pesante.Tutto lasciava presagire che su quel filone si sarebbe sviluppa-to il futuro dell’azienda».

Ma le cose non andarono proprio così, perché PatrizioGiacometti ebbe l’intuizione che rivoluzionò gli scenari e lamission dell’attività familiare.«È vero - racconta -. Proprio nel 2000 lasciai l’azienda pater-na e fondai, sempre a Novara, una cooperativa per il “picking”,cioè la gestione informatizzata delle consegne in base agliordini ricevuti dal cliente, sempre nell’ambito alimentare. Inpratica allestivo i singoli carichi che i veicoli di mio padredovevano poi distribuire in varie regioni dell’Italia settentriona-le. Il cliente principale era sempre il gruppo Granarolo e lamission più importante consisteva nella movimentazione siadel latte fresco sia di quello a lunga conservazione già confe-zionato per il consumo finale, quindi predisposto su bancaliper le singole consegne».Da allora al fianco di Patrizio Giacometti opera il cognato LucaLocarno e insieme hanno formato una coppia molto affiatata.«Siamo assolutamente complementari e sempre in perfettasintonia - spiega Patrizio Giacometti -. Penso che una parteimportante del successo della cooperativa sia proprio legatoalla grande armonia che regna tra noi. Proprio per questoabbiamo recentemente abbinato alla ragione sociale un logoche riproduce i nostri nomi, “Giacometti e Locarno”; infatti ilcognome Giacometti, anche per il lavoro svolto da mio padrein tanti anni, è conosciuto e apprezzato da tutti».

BINOMIO VINCENTEL’azienda paterna continua a operare nel settore dei traspor-ti affiancata dalla cooperativa che gestisce i viaggi e i carichidei veicoli.«Un binomio perfetto - continua Patrizio Giacometti -, cheall’ampliamento della flotta ha anche affiancato lo sviluppo deimagazzini dove sono gestite le merci. Abbiamo potenziato la

specializzazione nei trasporti a temperatura controllata, affian-cando anche la distribuzione di acque minerali e di vari lattici-ni, ma il latte resta il prodotto maggiormente trattato. Nel frat-tempo abbiamo ampliato la nostra struttura: a Novara operia-mo in un magazzino di 8 mila mq coperti su un insediamentodi oltre 20 mila mq, 600 mq sono occupati dalle celle frigori-fere per lo stoccaggio dei prodotti più deperibili. Un secondomagazzino è operativo ad Alessandria con mille mq coperti e250 mq di celle frigorifere.Un’evoluzione altrettanto importate è avvenuta anche nella flottadei veicoli. Oggi infatti operiamo sia con bilici di gamma pesan-te sia con furgoni coibentati per coprire tutte le diverse tipologiedi trasporto che ci sono richieste. Il nostro parco si compone di50 trattori, 70 semirimorchi frigoriferi, 10 motrici sempre digamma pesante e 25 furgoni. Sono tutti Iveco, i Daily hanno unaMTT di 65 q, mentre la quasi totalità di quelli di gamma pesantesono Stralis dei quali 27 recenti Euro 5. Negli ultimi acquistiabbiamo scelto alcuni trattori Active Space con motore da 500 CVe alcuni Active Time con motore da 450 CV. Una differenza lega-ta principalmente alla cabina: abbiamo voluto il modello più spa-zioso per gli autisti impegnati sulle rotte più lunghe, anche se lamaggior parte dei nostri viaggi si svolgono in Piemonte,Lombardia, Valle d’Aosta e Liguria. Tutti i veicoli sono dotati dicambio manuale, ma ne abbiamo uno in prova con l’automatiz-zato ZF Eurotronic 2 e siamo aperti a tutte le soluzioni che pos-sano migliorare la nostra efficienza e redditività.Proprio per questo il rapporto con il dealer Iveco Borgo Agnelloè storico. Iniziò quando la Concessionaria acquisì anche la pro-vincia di Novara, siamo clienti Iveco da sempre. Una fedeltàlegata alla qualità del prodotto e all’efficienza dei servizi post-vendita. Possiamo dire che si tratta anche in questo caso diun altro importante binomio come quello tra trasporto e logistica».

Nella pagina a fianco, lo schieramento di unaparte degli Stralis dellaflotta. Qui, da sinistra:Patrizio Giacometti e Luca Locarno

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protagonisti<

La profonda conoscenza delmondo dell’autotrasporto edun’organizzazione professio-nale sono alla base deglieccellenti risultati conseguitifinora. Lanciare la sfida aigrandi gruppi internazionali è

possibile solo quando si può contare su unaprofonda conoscenza ed esperienza del set-tore, su un’esperienza maturata in anni diduro lavoro, e si ha la forza di continuare ainvestire in un gruppo che ha fatto dell’eccel-lenza il proprio obiettivo costante.

LA STORIANei primi anni Settanta i fratelli Umberto eFrancesco Masera avviarono in Piemonteun’attività di trasporto locale. L’intenzione didiversificare il business li condusse presto altrasporto di rotoli di acciaio (coils), in arrivodalle principali acciaierie europee presso lestazioni ferroviarie dell’area di Torino, peressere poi distribuiti in tutta Italia. «Fondammo la Gleiscar nel 1979 e iniziam-mo i trasporti di acciaio con una piccola flot-ta - racconta Francesco Masera -. Col tempol’attività si ampliò con una forte espansionenegli anni Novanta: la Gleiscar divenne unasocietà per azioni arrivando a trasportare finoa 4 milioni di tonnellate di acciaio all’anno.

Oggi disponiamo di due centri intermodali:uno a Sant’Ambrogio, su una superficie di 40 mila mq, e l’altro presso l’interporto diOrbassano, con un’estensione di 60 mila mq».Alla vigilia del 2000, anche a fronte di unacrisi del settore siderurgico, i fratelli Maseradecisero di cercare nuovi sbocchi rilevandoAWS, un piccolo corriere con sede a Bolognae solo una ventina di filiali in Italia. AWS entròcosì a far parte del Gruppo Gleiscar.L’intuizione fu di puntare su un servizio nonancora maturo, la spedizione in espresso dimerce sopra i 50 kg, per poi arrivare, neglianni, all’espresso tradizionale. AWS oggi è ingrado di effettuare consegne eterogenee,dalla busta al bancale, con le stesse modali-tà, tempistiche (24-48 ore), e qualità del ser-vizio offerto. AWS vanta infatti percentuali diconsegna nei tempi stabiliti che si pongonoai vertici del comparto.AWS oggi ha un fatturato consolidato di oltre150 milioni di euro, un movimentato di circa9 milioni di colli annui, 25 mila clienti attivi,una flotta di quasi 2 mila veicoli ed una retedi collaboratori diretti e indiretti di circa2.500 persone.«Adesso le filiali sono ben 110 - prosegueFrancesco Masera, attuale Presidente - coor-dinate dal Centro Direzionale di Trofarello,alle porte di Torino. AWS è presente sull’inte-

ro territorio nazionale, per essere vicino alcliente, ovunque si trovi. AWS è cresciuta dal1999 con un trend costante di quasi il 20%annuo; stiamo seguendo un piano ambizioso,forti delle nostre qualità, certi di riuscire araggiungere gli obiettivi che ci siamo prefis-sati. L’efficienza è perseguita attraverso seve-ri controlli di ogni fase della spedizione: codi-ci a barre a lettura ottica, gabbie codificate,sistemi satellitari di rilevazione e sorveglian-za dei veicoli. Tutto è finalizzato a garantireun servizio ineccepibile».«Elemento distintivo di AWS - concludeMasera - è l’importanza attribuita ai valori ori-ginari dell’azienda: il rapporto quotidiano coni nostri clienti, la sensibilità verso le esigenzedel singolo, proponendo un servizio altamen-te professionale, tagliato su misura del clien-te. La volontà cioè di creare valore aggiunto,da sempre alla base della nostra filosofiaoperativa».Negli ultimi tre anni, AWS ha intrapreso unaforte politica di posizionamento del brand.Oltre al restyling della sua immagine, si èscelto di legare AWS al mondo dello sport,siglando accordi di partnership con laJuventus, di cui è Official Supplier, e conl’Albinoleffe, di cui è Sponsor Ufficiale.

ATTENZIONE AL SERVIZIOOggi la struttura organizzativa di AWS si basasu 12 hub, di cui uno intermodale, doveavviene lo smistamento delle merci. I colle-gamenti sono garantiti da quasi 400 veicoli,tutti di gamma pesante, che circolano dinotte. La distribuzione è affidata invece a

1.600 furgoni che curano anche il ritiro pres-so i clienti. Una flotta composta, per lagamma pesante, all’80% da Stralis, mentre il90% dei furgoni sono Daily.Per la gestione del parco veicoli esiste unrapporto storico con la ConcessionariaOrecchia di Moncalieri, dealer Iveco per laprovincia di Torino e Aosta. Per la più recen-te fornitura di Daily, 120 cabinati 35C12 confurgonatura di alluminio, sono previsti con-tratti di manutenzione programmata; unascelta che sottolinea ulteriormente la soliditàdella partnership. La maggior parte dei tratto-ri Stralis è data dal modello AT440S45 concambio manuale.

AWS SPA

AWS è un corriere espresso italiano, a capitale interamenteprivato,cheoperaconsuccesso inunmercatocontraddistinto da grandi competitor multinazionali

Nella pagina a fianco,Francesco Masera,Presidente di AWS Spa.Sopra, uno Stralisimpegnato neicollegamenti tra gli hubdistributivi. Sotto, uno dei Daily 35C12 della recentefornitura di 120 veicoli

LA SFIDAPOSSIBILE

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UN’ECCELLENZA ITALIANA NEL MONDO

Il brand Fassi nel mondo è sinonimo di gru retro cabina. Un’azienda italiana che esporta oltre l’80% del suo prodotto in 60 Paesi e cinque continenti. 14 stabilimenti, tutti in Italia,

e oltre 500 dipendenti votati all’eccellenza

Giovanni Fassi, Managing Director, è il dina-mico rappresentante della quarta genera-zione Fassi, una famiglia indissolubilmen-te legata all’azienda di famiglia e alla ber-gamasca Val Seriana dove hanno sedebuona parte delle unità produttive.

LA STORIA«Mio bisnonno Angelo e il nonno Giacomo erano piccoli tra-sportatori a livello locale - racconta Giovanni Fassi -, un’attivi-tà iniziata negli anni Trenta. Anche mio padre Franco iniziò afare l’autista, ma poi la passione per la meccanica prevalse equi ad Albino, in una parte dell’insediamento che è ancoraoggi la nostra sede principale, iniziò a eseguire lavori di ripa-razione e manutenzione su veicoli e allestimenti. Nel 1965realizzò la prima gru retrocabina e fino all’inizio degli anniSettanta le due attività continuarono a coesistere, per poi sce-gliere definitivamente quella che sarebbe diventata la nostramission industriale. Un’altra tappa fondamentale della nostra storia fu, all’iniziodegli anni Ottanta, la scelta di puntare decisamente sull’inter-nazionalizzazione dei nostri mercati a livello mondiale. Fu cosìche sbarcammo in Paesi lontani come Stati Uniti, Hong Kong eSudafrica, ancora prima che in molti stati europei. Una sceltalungimirante che diede i suoi frutti una decina di anni dopoquando, complice la competitività garantita dalla quotazionedella lira italiana, il nostro prodotto fu conosciuto e apprezzatoda un vasta platea di operatori in ogni parte del mondo, decre-tando il successo e la consacrazione della nostra azienda».

FASSI GRU OGGI«Il resto è storia recente - prosegue Fassi -, nel 2007 abbiamoraggiunto il nostro picco produttivo con quasi 10 mila gru eoggi stiamo affrontando il particolare momento congiunturaleconsci delle nostre grandi potenzialità. Siamo un gruppo indu-striale con 14 unità produttive tutte dislocate nel Nord Italia e520 dipendenti». La complessa struttura è articolata su seisocietà di progettazione e produzione. Fassi Gru Spa con sedead Albino è la capogruppo e cura il settore commerciale; sem-pre ad Albino la Omefa Spa produce le gru medie e pesanti (da 35 a 150 t). Nel vicino comune di Nembro, la Carmo Srl

produce le gru medie e leggere (da una a 35 t), mentre la Socage Srl di Sorbara (Modena) costruisce le piattaforme idrauli-che. Le altre due aziende, la Ocima Srl di Almè (Bergamo) e laCiesse di Campagnola (Reggio Emilia), producono rispettivamen-te componenti, come martinetti e cremagliere, e la carpenteria.«È importante sottolineare - prosegue Fassi - che tutto vienerealizzato in Italia e in larga parte direttamente nei nostri sta-bilimenti. Abbiamo fatto grandi investimenti per la robotizza-zione delle lavorazioni meccaniche e della verniciatura, men-tre il montaggio è realizzato interamente da un singolo tecni-co che lo segue dall’inizio alla fine. Per questo abbiamo realiz-zato specifiche basi che consentono di lavorare in modo idea-le e soprattutto sicuro».«Oggi siamo presenti in 60 nazioni in cinque continenti condealer esclusivi, una presenza importante e professionale chesegue non solo gli aspetti commerciali ma anche quelli legatial post-vendita con personale qualificato. La scelta strategicafatta oltre vent’anni fa è stata confermata e adesso circa l’80%della nostra produzione viene esportato. Negli ultimi anniabbiamo aperto nuovi mercati importanti come l’Europadell’Est e, più recentemente la Russia, ma ci siamo consolida-ti anche in altri altrettanto strategici, per esempio in Medio-Oriente siamo i leader.Il nostro prodotto, che si rivolge per il 90% all’impiego in cantie-ri edili e nei trasporti, è apprezzato soprattutto nei Paesi conun’economia evoluta, mentre in quelli con basso costo dellamanodopera incontra più difficoltà. Oggi il mercato più importante per le gru retrocabina è quelloitaliano dove deteniamo una quota del 20% e una rete venditaprofessionale e ramificata con 30 concessionarie: autentici spe-cialisti del prodotto, sempre pronti a consigliare i nostri clienti.La competenza del nostro personale è un “plus” a cui teniamomolto e per questo abbiamo istituito dei corsi, tenuti dagli stes-si concessionari, su tutto il territorio nazionale per rilasciare un“attestato” che certifichi le competenze dell’autista che poi ope-rerà con la nostra gru. Un importante contributo al lavoro insicurezza nei cantieri».

DAL PROGETTO AL PRODOTTO FINITOUna delle caratteristiche delle gru Fassi è quella di essere rea-lizzate interamente in azienda presso i propri stabilimenti, dallaprogettazione all’industrializzazione fino alla costruzione anchedi numerosi accessori.«La procedura di progettazione è stata completamente informa-tizzata fin dalla fine degli anni Ottanta - spiega Fassi -. Oggi perrealizzare un nuovo modello, dalla richiesta del mercato alla rea-lizzazione del primo prototipo già industrializzato, passanomediamente nove mesi per quelli più complessi, una volta eranonecessari anche due anni. Nell’area tecnica lavorano 32 addettidivisi in tre gruppi: uno si occupa del progetto, il secondo dei col-laudi e il quinto cura la documentazione tecnica e il disegno delleattrezzature di lavorazione. Un altro aspetto che curiamo molto è l’impiantistica elettronicacon l’obiettivo di semplificare il più possibile, e nella massimasicurezza, l’uso delle nostre gru che rispondono e sono certifica-te per tutte le norme antinfortunistiche richieste dalla legge».«Siamo consci delle nostre potenzialità - conclude Fassi -, abbia-mo la certezza di offrire un prodotto all’avanguardia e di avereuna rete commerciale e post-vendita ramificata e competente inogni parte del mondo».

FASSI GRU SPA

Qui sopra, Giovanni Fassi, Managing Director di Fassi Gru Spa.Nella pagina a fianco, alcune gru retrocabina Fassi montate su veicoli della gamma Iveco. In basso, un reparto dello stabilimento di Albino (Bergamo)

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zione e, nel 1984, la Sperottodiventò una Società per azioni.«Fino agli anni Novanta la pro-duzione fu dedicata esclusiva-mente agli autonegozi - prose-gue Vania Sperotto -, svilup-pando anche una rete di ven-dita ben distribuita sul territorioe un ufficio tecnico che segui-va lo sviluppo del prodotto. Nel1996, proprio in concomitan-za con il trasferimento nell’at-tuale insediamento a Sarcedo,a pochi chilometri da Thiene,venne deciso di diversificare laproduzione sulla base del-l’esperienza acquisita in tantianni di attività. Determinante inquesto processo la collabora-zione con Iveco che permisealla Sperotto di partecipare allegare di appalto per le forniturepubbliche di veicoli speciali. Fucosì che realizzammo furgoniper il trasporto detenuti e in seguito per Polizia, Carabinieri e Vigilidel Fuoco. Contemporaneamente ci specializzammo anche nellacostruzione di semirimorchi e motorhome per scopi pubblicitari edi hospitality sui campi di gara o in occasione di eventi, come è ilcaso dei trailer All Blacks realizzati per Iveco o di quello del teamrusso Katusha che ha seguito la squadra ciclistica al Giro d’Italia epoi al Tour de France e alla Vuelta de España».

VERSO NUOVI MERCATIIl nuovo insediamento si sviluppa su un’area di 25 mila mq deiquali 11 mila coperti dove lavorano 50 dipendenti, con un indot-to di un’altra trentina di artigiani che collaborano in maniera con-tinuativa con la Sperotto, a garanzia di quella qualità che costitui-sce sempre un caposaldo di ogni veicolo che esce dalla carroz-zeria vicentina.«Siamo e vogliamo restare un’azienda snella, rapida nelrispondere a tutte le nuove domande del mercato, all’avan-guardia nello studio di nuove soluzioni tecnologiche chemigliorino il prodotto e la sua efficienza - ricorda Vania

Sperotto -. Una scelta di successo che ci permette di affronta-re questa particolare congiuntura economica senza soffriretroppo. Se infatti gli autonegozi conoscono un momento diriflessione, negli ultimi due anni sono i veicoli per l’ordine pub-blico a costituire quasi il 60% della nostra produzione.Contemporaneamente un ruolo sempre più importante è rico-perto dai mercati esteri, frutto della decisa azione di mio mari-to Giuseppe Basile che ha conseguito importati risultati inmolti Paesi dell’Est europeo e più recentemente in Russia.Ogni modello ha una propria storia che inizia da un progetto vir-tuale sul computer a cura del nostro Ufficio tecnico, per svilup-parsi poi nei reparti di produzione. Tutto è seguito direttamentee solo per alcune forniture ci rivolgiamo all’esterno; sono lavora-zioni specifiche e scegliamo partner che abbiamo verificato neglianni e con cui c’è un rapporto di totale fiducia. Solo così possia-mo garantire la qualità del prodotto finale».Nel frattempo è pronta la terza generazione. «È mia figlia Marta -conferma Vania Sperotto -, che ha affiancato il padre nel seguirele rete commerciale e le commesse estere. Il futuro è già iniziato».

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allestitori<

All’inizio erano gli autonegozi, ma nel corsodegli anni si sono aggiunti allestimenti perveicoli destinati a Carabinieri e Polizia, permotorhome e semirimorchi hospitality pereventi sportivi, per officine mobili.Caratteristica di tutte le realizzazioni, la curadel particolare e le lavorazioni altamente

professionali che hanno creato un unico denominatore comu-ne legato alla qualità finale del prodotto, qualunque esso fosse.Una solida azienda familiare che, al fianco del fondatoreBartolomeo Sperotto, oggi Amministratore Unico della società,vede impegnati anche i tre figli: Vania alla Direzione, CinziaResponsabile amministrativa e Simone Responsabile dellaQualità, mentre Giuseppe Basile, marito di Vania Sperotto, è ilDirettore commerciale.

LA STORIATutto iniziò nel 1955, quando Bartolomeo Sperotto aprì una pic-cola carrozzeria artigianale a Thiene, in provincia d Vicenza.«Allora l’attività era ristretta soprattutto a interventi di riparazionee solo saltuariamente venivano effettuate modifiche di veicoli esi-stenti - spiega Vania Sperotto -. Dopo qualche anno, a fronte diprecise richieste di alcuni clienti, si iniziarono vere e proprie lavo-razioni su allestimenti specifici, in particolare la costruzione di fur-goni per la vendita ambulante. Solo negli anni Sessanta questiveicoli furono denominati “autonegozi”, ossia furgoni attrezzatiper la vendita che, una volta terminato il mercato e grazie adappositi meccanismi, si possono chiudere e trasformare in nor-mali mezzi stradali.Nel 1965 l’attività della Sperotto era completamente assorbitadalla costruzione di autonegozi. Grande attenzione era riservataanche al loro sviluppo, con lo studio di meccanismi oleodinami-ci per l’apertura dei banchi, ma anche di carrozzerie totalmentepersonalizzate partendo da telai scudati, con una tecnologiausata fino a quel periodo solo per gli autobus».Alla fine degli anni Settanta entrò in azienda la seconda genera-

SPECIALIZZAZIONENELLADIVERSIFICAZIONE

SPEROTTO SPA

Può sembrare una contraddizione

di termini, ma la chiave del successo

della Sperotto Spa è stata la specializzazione in allestimenti particolari

che hanno saputo diversificare l’offerta.

Fondamentale la partnership con Iveco

Nella pagina a fianco, da sinistra: Giuseppe Basile, Vania, Bartolomeo, Cinzia e Simone Sperotto; in alto, il reparto di montaggio degli autonegozi nella sede di Sarcedo (Vicenza). Qui sopra, ilsemirimorchio hospitality per il team Katusha e, sotto, alcuni veicoli per la Polizia

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ivecocapital<

Area Manager Iveco Capital, il nostro contat-to diretto con il mondo del trasporto. Più che mai in questo periodo si percepisceuna marcata esigenza di avere un consulentefinanziario capace di indirizzare i clienti versola definizione di piani di acquisto calibrati inmodo coerente con il loro business. Gli AreaManager svolgono proprio questo importantecompito, mettendo in contatto l’acquirentecon il resto della squadra che centralmenteprocede all’istruttoria della pratica. La tempestività nel dare risposte, offrendo unprodotto integrato al veicolo, è la chiavedeterminante per entrare in sintonia con l’au-totrasportatore e in questo il supporto dellarete commerciale Iveco è un vero punto diforza. A tal proposito Iveco Capital da temposi occupa della formazione soprattutto deineo venditori per offrire garanzie professiona-li al cliente finale.In questa particolare congiuntura economi-ca, caratterizzata anche da un fenomeno distretta creditizia nel sistema bancario,Iveco Capital vuole rivestire ancora di piùun ruolo di primo piano nel settore finanzia-rio a sostegno dell’acquisto di veicoli Iveco.Iveco Capital ha aumentato sensibilmente laquota di veicoli finanziati: oggi quasi un veico-lo immatricolato su tre è infatti finanziato dallanostra organizzazione. Possiamo quindi affer-mare che il supporto finanziario nella venditadei veicoli Iveco è cresciuto, sia grazie allastretta collaborazione con il Gruppo in uncontesto di tassi di mercato favorevoli checonsentono di realizzare campagne moltointeressanti per i clienti, sia grazie all’utilizzodi prodotti mirati per le varie tipologie delcomparto dell’autotrasporto».

SOFTLEASING, UN PRODOTTO VINCENTE«Uno dei prodotti finanziari che si sono rivela-ti più interessanti è Softleasing - prosegueZanframundo -, studiato per rispondere alleesigenze del mercato e ora riproposto conuna nuova veste per supportare l’acquisto diveicoli leggeri, cioè tutti i modelli Daily e lagamma Massif e Campagnola.Softleasing, come ogni leasing, offre la possi-bilità di pagare l’Iva mensilmente in baseall’importo del canone fatturato e non imme-diatamente in riferimento all’intero valore delveicolo come avviene con i finanziamentirateali. Inoltre si contraddistingue con treinteressanti caratteristiche base: in primis la durata di 72 mesi che consente di diluirei canoni su un periodo lungo; poi la differen-ziazione degli importi dei canoni con unasomma inferiore per i primi; infine, la possibi-lità di riscatto al 41° mese in aggiunta a

quella usuale prevista alla fine del contratto».«Già queste erano caratteristiche esclusivedell’offerta Softleasing, ma ora, per adattarsimeglio alle esigenze dei clienti, si sono ulte-riormente evolute attraverso tre strutture dif-ferenziate per anticipo e durata dei canoni“soft” - puntualizza Zanframundo -.Queste tre proposte sono:- Small con anticipo minimo del 15% e cano-ni ridotti per i primi 12 mesi.

- Medium con anticipo minimo del 20% ecanoni ridotti per i primi 24 mesi.

- Large con anticipo minimo del 20% ecanoni ridotti per i primi 40 mesi.

Inoltre, dal mese di giugno, si è aggiunta lapossibilità di scegliere il tipo di tasso, fisso oindicizzato, e di attivare il servizio assicurativoCredito Protetto nei pacchetti “+”, con tassidal 5,65%.

Insomma, il Softleasingdi Iveco Capital è oggi un prodotto maturo checonsente al cliente un ampio ventaglio di scel-te, tali da dare una ragione in più per l’acquistodi un Daily, un Massif o di una Campagnola».«Ovviamente non ci mancano aree di ulterio-re miglioramento sulle quali stiamo lavoran-do sodo - conclude Zanframundo -. Prima tratutte il rinnovo dei contenuti dei nostri servi-zi assicurativi, sui quali si può intervenire inun’ottica trasversale con la CustomerService Iveco, agevolando gli interventi riparativi eseguiti presso la Rete, tramitefranchigie differenziate ridotte al minimo. Ma di questo parleremo in seguito e i clien-ti Softleasing saranno i primi a saperlo, unmotivo in più per scegliere Iveco, e IvecoCapital in particolare».

Iveco Capital è la società finanziaria captivedel Gruppo Iveco volta a supportare ilfinanziamento dei veicoli Iveco, Irisbus eAstra. I prodotti Iveco Capital, studiati daprofessionisti che conoscono il mondodel trasporto e i relativi meccanismifinanziari, sono disponibili presso tutte le

Concessionarie Iveco.

LE SOLUZIONI DI IVECO CAPITAL«Una presenza capillare sul territorio, sem-pre a fianco degli autotrasportatori - spiegaClaudio Zanframundo, Sales & MarketingManager di Iveco Capital Mercato Italia -. Perrispondere alle esigenze dei clienti, oltre alpersonale della Concessionaria, ci sono gli

SOFTLEASING:PIÙ DI UN SEMPLICE LEASING

Softleasing è il prodotto finanziario Iveco Capital che si adegua alle esigenze dei clienti. Una nuova veste studiata per rispondere

alle richieste del mercato e finanziare l’acquisto di veicoli di gamma leggera: Daily, ma anche Massif e Campagnola

di Olga LattuadaNella pagina a fianco,Claudio Zanframundo,Sales & MarketingManager di Iveco CapitalMercato Italia

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& 45NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009& 44 NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009

customer service<

«Da quest’annoIveco selezionaalcune officinedella sua rete diassistenza - spie-ga Enzo Gioachin,Iveco Senior Vice

President Customer Service - per creare ungruppo di operatori dotati di spirito d’eccellen-za. Il progetto Officine Seven Star ha l’obiettivodi individuare le migliori officine d'Europa, sullabase di parametri molto selettivi definiti inaggiunta al già elevato standard qualitativo pre-sente sulla rete Iveco”. Le Officine Seven Star sono quindi la punta didiamante della rete con il compito di testare

parametri di qualità sempre più sfidanti edessere il punto di riferimento cui tutta la retedeve tendere. I parametri sui quali vengonodefinite le officine Seven Star sono cinque:performance, attrezzature, training, servizio ecapacità di analisi. Tra questi: • l’eccellenza nel 24h con l’obiettivo di ridurreal minimo il tempo di fermo macchina;• la capacità di accettare impegni sia sulla ge -stione dell’azienda che sulla soddisfazione delcliente;• l’eccellenza nel livello delle attrezzature adisposizione (Easy, Teleservizi);• misurazione dell’elevato livello di com-petenza e professionalità dei meccanici(training analysis e partecipazione al DEEC,collaborazioni con scuole di formazione).A tutto ciò vanno aggiunte le immancabili per-formance commerciali. Il miglioramento conti-nuo è da sempre il plus fondamentale di Ivecoper reggere il confronto con i concorrenti ma so -prattutto per essere un partner affidabile e sem-pre più vicino al cliente nei momenti di difficoltà.«Occorre offrire al cliente un’assistenza diprima classe proprio quando ne ha più biso-gno e deve ricorrere all’officina per un guasto- sottolinea Gioachin -. L’obiettivo di Iveco èoffrire una rete di assistenza affidabile e qua-lificata in particolare sulle maggiori arteriestradali europee a chi ha fatto dei nostri vei-coli il proprio strumento di lavoro».In Italia sono state selezionate 32 Officine SevenStar 2009 premiate nel corso di una cerimoniache si è svolta presso la sede Iveco a Torino.

SEVEN STARECCELLENZA IVECO NEL POSTVENDITA È a sette stelle il traguardo chesi sono poste

le Officine Iveco. “Seven Star”

è infatti il nomedell’iniziativa,

a livelloeuropeo, che hastabilito nuovistandard per le

officine piùvirtuose

con l’obiettivodi offrire

un servizio di eccellenza

al cliente

di Olga Lattuada

Sopra, l’intervento di EnzoGioachin, Iveco Senior VicePresident Customer Service.

Qui, un primo piano dellatarga consegnata

a 32 Officine meritevoli

Il kit Retrofit è previsto per tutta la gamma Iveco con motori Euro 3, con filtraggio a “rigenerazione attiva” (qui sopra) per i Daily e a“rigenerazione continua” (in alto) per quelli di gamma media e pesante

Lo standard Euro 5 prevede l’ab-battimento delle emissioni delparticolato dell’80% rispetto allivello Euro 3 per tutti i veicoliindustriali. L’Unione Europearaccomanda un “upgrade” pertutti i veicoli attualmente in cir-

colazione dotati di motorizzazioni che nonrispettano tale requisito. Attualmente sono alvaglio di diverse Nazioni proposte di norma-tiva per l’installazione di un sistema di filtroparticolato sui veicoli industriali in circolazio-ne. Spesso tali legislazioni si accompagnanoa un sistema di incentivazione fiscale.I “kit Retrofit DPF” originali Iveco abbattonole emissioni di particolato PM dei motoriEuro 3 di oltre il 90%. Questo grazie a unsistema composto da “filtri chiusi” (dettianche Wall-flow), prodotti studiati apposi-tamente per i veicoli industriali, risultato diun complesso lavoro che coniuga sistemidi avanzata tecnologia e conformità allepiù severe normative europee.

Nell’ottica di una mobilità sempre piùsostenibile, Iveco ha sviluppato unagamma completa di prodotti in grado di portare un veicolo da Euro 3 ai valori di particolato PM Euro 5 e ottemperarealle più recenti normative in materia.

Per i Daily conmo t o r i z z a z i o n iEuro 3 è disponibileun kit Retrofit DPFOrigin 100% Iveco.Il sistema è da consi-derarsi unico nel suogenere in quanto è ingrado di effettuareuna “rigenerazioneattiva” che consentedi utilizzare il DPF inogni condizione d’im-piego, sia urbana cheextra-urbana. La robu-stezza dei materialiimpiegati consentepercorrenze fino a 200 mila km senza lasostituzione di alcuncomponente; inoltre, ilsistema è stato sviluppa-to in modo da esserefacilmente intercambiabi-le con il silenziatore delveicolo rendendone age-vole il montaggio e garan-tendo una perfetta inte-grazione con il sistema discarico preesistente.

Anche per i veicoli di gamma media e pesante con moto-rizzazioni Euro 3 è disponibile un kit retrofit DPF Origin100% Iveco. Si tratta di un sistema a “rigenerazione conti-nua” con catalizzatore ossidante e filtro ceramico inCordierite. Iveco ha sviluppato una gamma completa cheprevede sistemi diversi a seconda delle motorizzazioni:Tector 4 e Tector 6 per i veicoli Eurocargo, Cursor 8 eCursor 10 per i veicoli Stralis.Tutti i prodotti sono stati approvati e omologati in tutti i Paesidove esiste normativa in materia e sono attualmente disponi-bili presso la rete autorizzata Iveco.

CON RETROFIT DA EURO 3 A EURO 5

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& 47NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009& 46 NUMERO 93 MAGGIO-LUGLIO 2009

news<

AnconAmbiente Spa, il maggior gestore di servizi di igiene urba-na della provincia di Ancona, specializzato nella raccolta diffe-renziata, ha scelto ben 25 Iveco Eurocargo 75E16 per la pro-pria flotta. La fornitura, iniziata con i primi 10 veicoli consegnatiufficialmente presso la sede dell’azienda di Ancona ad aprile, èstata poi completata nel corso dei mesi di maggio e giugno. «I mezzi, dedicati al sistema di raccolta domiciliare differenziata“porta a porta”, sono tutti allestiti con compattatori funzionali allaparticolarità dei contestiurbani in cui andranno a operare - ha spiega- to Federico Gaiazzi,Responsabile Marketingdel Mercato Italia Iveco -.È prevista la guida adestra, la cabina è quel-la corta del tipo ribaltabi-le, mentre i motori sonoFPT Tector Euro 5 da160 CV abbinati a uncambio automatizzatoZF Eurotronic a seimarce. Eurocargo, dasempre campione diversatilità e assoluto lea-der di mercato nel suosegmento, è stato lan-ciato nella nuova veste lo scorso anno ed è il veicolo medio piùa suo agio in città per le doti di affidabilità, robustezza flessibili-tà e maneggevolezza, in particolare nelle mission “stop & go”tipiche delle attività di raccolta rifiuti. Non a caso quindi Anco nAm biente ha scelto Euro cargo, certa di poter contare suun veicolo di altissima qualità, best-in-class nel segmento medio».«Al momento della scelta abbiamo preferito puntare su veico-li innovativi - ha dichiarato Giuseppe Tommaso Sanfilippo,Direttore Generale di An co nAmbiente - dato che il contestourbano di riferimento avrebbe richiesto un’operazione di pro-

fonda trasformazione in chiave moderna e tecnologica perfacilitare l’introduzione di un sistema di raccolta così particola-re come il porta a porta».Presenti alla cerimonia di consegna del primo lotto diEurocargo, oltre al management di AnconAmbiente e di Iveco,anche alcuni dirigenti della Concessionaria Naspetti Spa cheopera sull’intero territorio della regione Marche oltre che su unaparte della provincia di Teramo. Con sede principale a Falconara

Marittima (Ancona), laNaspetti offre serviziassistenziali e di manu-tenzione garantendo alcontempo una rete di25 Officine AutorizzateIveco e due Carrozzerie. AnconAmbiente, natanel 1973 come Asmiu(Azienda Servizi Munici-palizzati Igiene Urbana),ha negli anni arricchitoprofessionalmente e te -cnologicamente la pro-pria identità, trasforman-dosi in Società perAzioni a totale capitalepubblico nel 2001. «PerAnconAm biente gli ulti-

mi anni sono stati di progressivo avvicinamento a nuovi metodioperativi e ai relativi adattamenti aziendali - ha concluso San filippo -. Tra il 2008 e il 2009 abbiamo avviato e quasi ultima-to il “porta a porta” su tutta la città di Ancona e la forte motiva-zione interna è dimostrata anche dal progetto di estendere ilcampo d’azione dei servizi anche sui territori vicini».Nella foto in alto, la cerimonia di consegna con il manage-ment di AnconAmbiente, della Concessionaria Naspetti Spa edel Mercato Italia Iveco. Al centro, alcuni veicoli oggetto dellafornitura.

ANCONAMBIENTE HA SCELTO EUROCARGO

IL SURGELATO VIAGGIA IN DAILYLa fornitura di 400 Daily35C10 a Bofrost, non è soloun importante accordo com-merciale, ma rimarca anche ilgrande rapporto di fiduciache lega le due aziende conoltre 10 anni di collaborazio-ne. Ne parliamo con Luca Sra,Re spon sabile Vendite delMercato Italia Iveco.«L’accordo rientra in un rap-porto professionale diretto digrande fiducia che il clienteBofrost detiene da più di undecennio con Iveco - spiegaLuca Sra - che ha seguito eportato a termine l’importan-te contratto. Potrebbe sem-brare una naturale prosecu-zione di una partnership con-solidata ma così non è. Infatti un’azienda come Bofrost che affi-da ai suoi cabinati con cella frigorifera, non solo le consegne,ma anche tutta la sua operatività commerciale, deve poter con-tare su veicoli affidabili, veloci, economi nei consumi e nellamanutenzione. Gli operatori di Bofrost viaggiano e lavorano suiDaily. Si tratta di personale qualificato nella vendita porta aporta, non necessariamente nella guida. La meccanica è sotto-posta a grandi stress, legati all’elevato numero di chilometri che

si percorrono tutti i giorni, ma anche alle particolari condizionid’uso con un elevatissimo numero di soste e ripartenze. Legrandi doti di robustezza e affidabilità del Daily, unite alla poten-za delle sue motorizzazioni, ne fanno un veicolo ideale, irrinun-ciabile per queste specifiche mission». «La consegna dei primi Daily è già iniziata e sono in corso gliallestimenti con box frigoriferi, ma la fornitura è prevista in diver-si lotti e proseguirà fino ad aprile 2012 - conclude Sra -. Sulla

base dell’esperienza delle for-niture precedenti, il modello35C10 selezionato è statoindividuato come la soluzioneottimale per le esigenze diBofrost. Il cabinato, facilmenteallestibile, monta il brillantemotore da 2,3 litri a iniezionediretta turbointercooler consistema EGR, common rail diseconda generazione a bassoimpatto ambientale che garan-tisce ottime prestazioni e con-sumi contenuti».Nella foto, da sinistra: FabioRoncadin e Denis Fantuz diBofrost Italia; Luca Sra e MarcoEvola del Mercato Italia Iveco.

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Uno Stralis e un Daily CNG hanno fatto gli onori di casa sulnuovo impianto a metano della stazione di servizio BrianzaSud di Caponago, nella provincia di Monza Brianza. In occa-sione dell’inaugurazione da parte di Eni - Divisione Gas &Power - della stazione di servizio brianzola i due veicoli a gasnaturale della gamma Iveco sono stati esposti nella nuovastruttura unitamente ad altri modelli messi a disposizionedalla Filiale di Cavenago (Milano) della Concessionaria IvecoQuadri Veicoli Industriali che ha la sua sede principale aPontirolo Nuovo, in provincia di Bergamo. La cerimonia di inaugurazione è stata enfatizzata da unbreve dibattito che ha registrato la presenza di alcuni interventi di spicco. Fra questi quello di Bruno Villois, professore delDipartimento di Management dell’Università Bocconi di Milano e di Angelo Caridi, Direttore generale Eni divisione Refining& Marketing, mentre la chiusura è stata riservata a Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia. Molto ammiratii due veicoli a metano Iveco: in particolare lo Stralis CNG, lanciato in forma statica al salone di Hannover lo scorso settem-bre, completa l’ampio ventaglio di offerta Iveco nel settore dei veicoli a basso impatto ambientale, che comprendel’Eurocargo CNG e il Daily CNG in diverse versioni, oltre a veicoli elettrici e ibridi.

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Liquigas Sport Spa, società partecipata al 100% da Liquigas Spaper la gestione di un team di professionisti in ambito ciclistico,ha scelto quest’anno un Iveco Massif da utilizzare per il Girod’Italia.Il modello, fornito dalla Concessionaria Iveco Viva BresciaDiesel, è un Massif 25S15SW a 5 porte dotato del brillantemotore 3.0 HPI da 146 CV Euro 4 e cambio ZF a sei marcecon overdrive. Il nuovo fuoristrada professionale Iveco dispone di serie didue sedili anteriori e tre sedili posteriori con appoggiatesta,maniglie di appiglio su ambo i lati e fronte sedile passeggero,alzacristalli elettrici anteriori , pedane di salita cabina su amboi lati, predellino di salitaposteriore, specchi retroviso-ri esterni con grandangolointegrato. Il telaio a longhero-ni assicura grande robustez-za a questo veicolo off-roadlanciato da Iveco lo scorsoanno per il trasporto di per-sone e cose unitamente allaversione Campagnola desti-nata al trasporto passeggeri.Il fuoristrada è stato utilizza-to dal team della Liquigas

Sport Spa durante la celebre gara ciclistica che quest’anno hafesteggiato il suo Centenario con partenza da Venezia e arri-vo a Roma. L’Iveco Massif sarà poi al seguito della squadraLiquigas Sport al Tour de France e successivamente allaVuelta d’Espana.

Nella foto sopra, da sinistra:Sergio Salvi Henry, Am mi -nistratore Delegato dellaConcessionaria Iveco VivaBrescia Diesel; Andrea SalviHenry, Direttore CommercialeViva Brescia Diesel; FedericoGaiazzi, Responsabile MarketingIveco Italia; Mario Chiesa,Direttore Sportivo Liquigas SportSpa; Fabio Ciriello, DirettoreLogistica Liquigas Spa.

LIQUIGAS SPORTCON MASSIF

Iveco ha preso parte, attraverso le sue due Joint Ventures in Cina (Naveco e Saic-Iveco Hongyan), al13° Salone dell’Automobile di Shanghai. Sullo stand di 800 mq sono stati esposti 11 veicoli: Navecoha presentato uno chassis con motore F1C, un Power Daily elettrico, quattro minibus in versionescuolabus, un veicolo per la difesa e il camion leggero Yuejin. Saic-Iveco Hongyan ha proposto duemodelli del suo nuovo veicolo di gamma pesante stradale, il Genlyon (qui a fianco), lanciato questaprimavera a Pechino e un Trakker che completa l’offerta Iveco sul mercato cinese. Genlyon è progettato direttamente in Cina dove trasferisce l’eccellenza tecnologica e la qualità euro-pea di Iveco. Il nuovo veicolo monta la cabina dello Stralis Active Space con interni e design esterno appositamente studiati per il mer-cato locale. Il lancio del veicolo ha portato anche al debutto del nuovo motore Cursor 9 derivato dalla gamma FPT Cursor, un propul-sore di 9 litri con common rail di ultima generazione prodotto in Cina. Il motore è disponibile in quattro versioni con una potenza chevaria dai 290 a 400 CV ed è certificato secondo le norme Euro 3, ma è progettato per una possibile evoluzione a Euro 4 ed Euro 5,in linea con la politica dei trasporti cinese. Genlyon, che è offerto al momento in oltre 800 diverse combinazioni, è prodotto nello stabi-

limento SIH di Chongqing, nel cuore della Cina, inaugurato recen-temente (foto a sinistra.). Si tratta di un moderno impianto, costrui-to nella zona nord della metropoli cinese, dove saranno fabbricatitutti i futuri veicoli pesanti stradali e off-road della Joint Venture,consentendo un sensibile aumento della capacità di produzioneche si attesterà sulle 40 mila unità all’anno. Il nuovo impianto, realizzato su un’area di 460 mila mq, occupauna superficie di 185 mila mq ed è costituito da tre unità opera-tive: assemblaggio, verniciatura e lastratura.A consolidare ulteriormente i rapporti con la Cina, recentementeuna delegazione della divisione commerciale di Naveco, guidatada Fu Li Guo, General Manager Commercial Division, ha visitatoalcune strutture Iveco in Italia incontrando il management.

CINA: GENLYON AL SALONE DI SHANGHAI

NUOVO DISTRIBUTORE DI METANO IN BRIANZA

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È stato consegnato recentemente al plurimedagliato schermido-re italiano Aldo Montano un Daily 35C12 allestito con gru retro-cabina e cassone. Medaglia d’oro nella sciabola individuale alleOlimpiadi di Atene 2004 e medaglia di bronzo nella sciabola asquadre a Pechino 2008, Aldo Montano ha trovato il tempo, trauna prova di Coppa del Mondo e l’altra, per recarsi presso laConcessionaria Iveco Baroncini di Livorno che ha curato l’alle-stimento e gli ha consegnato le chiavi del veicolo. AldoMontano appartiene a unafamiglia di schermidori: ilpadre, il nonno e tre cuginidel padre parteciparono apassate edizioni delleOlimpiadi salendo tutti sulpodio nelle gare a squadre. Lasua specialità è la sciabola.Il Daily sarà utilizzato per l’at-tività che l’atleta livornesegestisce con il padre Mario,nell’ambito della societàTommaso Montano & Figli Srldi cui sono entrambi titolari,che svolge interventi dimanutenzione e carpenteria

navale prevalentemente nel porto di Livorno, ma anche pres-so i principali porti italiani. Il Daily 35C12, un cabinato dotatodi motore turbodiesel di 2,3 litri per una potenza di 116 CV,è il veicolo ideale per il trasporto e la movimentazione deipesanti attrezzi necessari per gli interventi di carpenteria emanutenzione nelle aree portuali.L’estroso campione di sciabola sempre alle prese con l’esi-genza di conciliare la vita portuale di Livorno con l’attività

agonistica, in attesa di riten-tare la conquista della meda-glia d’oro alle Olimpiadi diLondra nel 2012, salirà que-st’anno in pedana aiCampionati Europei di luglioa Plovdev in Bulgaria e aiCampionati Mondiali di otto-bre ad Antalya in Turchia.

Nella foto, da sinistra: il cam-pione di scherma AldoMontano e Alberto Bianchi,District Manager VenditeIveco Mercato Italia.

UN DAILY PER ALDO MONTANO

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5 “PACK” PER ECODAILY

Nel mondo dell’auto è una soluzione adottata da tempo per aiutare il cliente a sce-gliere nell’ampio ventaglio di dotazioni quelle più indicate per le sue esigenze. Medesima situazione che incontra anche l’acquirente di un veicolo commercialeleggero, come il nuovissimo EcoDaily che propone già al suo debutto una vastagamma di optional. Per questo Iveco ha ideato cinque diversi pacchetti di dotazioni,definiti “Pack”, che modificano radicalmente l’offerta di accessori creando una vali-da e pratica alternativa alla tradizionale scelta a catalogo.I “plus” tecnici del nuovo EcoDaily rappresentano certamente un elemento impor-tante ma non unico, così si è scelto di dare al cliente una nuova opportunità idean-

do 5 Pack declinati per i modelli a ruotasingola e gemellata, cabinato e furgone:• Eco, basato sull’ecologia e sull’econo-mia di gestione;• Security per la sicurezza del condu-cente e del veicolo;• Comfort per rendere sempre piùcomoda e piacevole la vita a bordo;• Blue&Me, espressione massima dellatecnologia applicata alla comunicazione;• Special Van, specificamente dedicatoal furgone e alle missioni tipiche delladistribuzione.

Oltre a semplificare l’offerta, i Packgarantiscono un vantaggio economicoimportante per un veicolo che avràanche un valore residuo più alto. Quindi, una doppia opportunità per ilcliente di EcoDaily!

Per avere maggiori informazioni si puòchiamare gratuitamente il numero verde800.800.288 e sarete contattati dallaConcessionaria di riferimento.

PACK ECO• Dispositivo filtro antiparticolato• Filtro antipolline• Cambio AGile • Chiusura centralizzata contelecomando

PACK SECURITY• Airbag autista• Quadro comfort con service Pack• Chiusura centralizzata con telecomando• Climatizzatore automatico• Alternatore da 140 A• Compressore da 170 cc

PACK COMFORT• Sedile anteriore a tre gradi di libertàcon supporto lombare• Vano portaoggetti sotto la panchetta passeggeri• Quadro comfort con service Pack• Chiusura centralizzata contelecomando• Climatizzatore automatico• Alternatore da 140 A• Compressore da 170 cc

PACK SPECIAL VAN• Pedana posteriore con back sensor• Porta posteriore con apertura a 270°• Chiusura centralizzata contelecomando

PACK BLUE&ME• Autoradio Bluethooth con comandi al volante• Airbag autista• Quadro comfort con service Pack• Chiusura centralizzata con telecomando• Climatizzatore automatico• Alternatore da 140 A• Compressore da 170 cc

Per EcoDaily Iveco ha ideato cinque diversipacchetti di dotazioni, denominati “Pack”,che consentono di personalizzare il veicolo in modo più semplice e razionale

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Sopra, il particolare della chiavetta usb.Sotto, la plancia con l’autoradio Bluetooth

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