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C A M E R A D IC O M M E R C I O

D I P A R M AB I L A N C I O D I

M A N D AT O1 9 9 9 - 2 0 0 9

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Presentazione

La Camera di commercio di Parma

Cenni storici

La missione e i valori

Gli uomini della Camera di commercio

I programmi

Le attività realizzate: 10 anni di risultati

La Pubblica Amministrazione per l’impresa

L’authority locale per la regolazione del mercato

Un motore per la crescita del territorio

La promozione delle filiere agroalimentari

Il supporto per affrontare i mercati esteri

Le azioni per lo sviluppo dell’imprenditorialità

L’accesso al credito e i contributi alle imprese

La produzione di conoscenza

Una comunicazione chiara, efficace e trasparente

Un’organizzazione al passo con i tempi

La gestione delle risorse

Le dinamiche dei bilanci camerali

L’evoluzione del patrimonio camerale

Il valore aggiunto

Le prospettive future

Gruppo di lavoro

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Presentazione

Con la conclusione di questo secondo mandato, dopo la riforma del 1993, ho avuto il grande onore di essere il primo presidente della Camera di commercio di Parma non di nomina ministeriale, ma espressione delle categorie economiche del territorio rappresentate nel Consiglio. In questi dieci anni ho accompagnato dunque la nascita della “nuova” Camera di commercio. Nel 1999, abbiamo trovato una Camera di commercio che era percepita come un ente essenzialmenteburocratico, ma non era certo questa la missione attribuita dalla riforma che enfatizzava il ruolo della Camera come istituzione “delle” imprese e “per” le imprese. Era quindi indispensabile stimolare e dirigere il cambiamento. Questi dieci anni sono stati una straordinaria avventura nel corso della quale si è cercato di affrontarequesta sfida sia all’interno, partendo dalla approvazione dello statuto e dalla riorganizzazione della struttura, come all’esterno, accreditandoci con credibilità presso tutti i referenti della nostra azione: le imprese, le associazioni di categoria, gli enti. Una credibilità sostenuta dalla concretezza che ha sempreimprontato la nostra azione. Abbiamo moltiplicato gli interventi e rispettato sempre gli impegni che ci siamo assunti con la serietà tipica del mondo economico. Oggi possiamo tranquillamente sostenereche sul nostro territorio non c’è un solo intervento di segno economico che non ci abbia visto tra i promotorio che non abbia visto la nostra partecipazione. Siamo intervenuti per creare, potenziare o valorizzareinfrastrutture che dessero alla nostra provincia lo “slancio” indispensabile per posizionarsi nella geografiaeuropea, abbiamo promosso e sostenuto l’impegno della nostre aziende sui mercati esteri e abbiamofavorito il loro accesso al credito. Siamo intervenuti nella regolazione del mercato puntando sulla trasparenza delle relazioni tra imprese e tra imprese e consumatori. Non abbiamo certo tralasciatol’informazione economica e anzi, tra i risultati che vorrei ricordare, c’è il crescente impatto della “Giornatadell’economia”. Un’iniziativa del sistema camerale italiano che la Camera di Parma ha saputo declinare a favore del territorio con impegno speciale. Nelle due ultime edizioni abbiamo offerto, a lato degli studieconomici, una sorta di “road map” dello sviluppo della nostra provincia e delle singole aree che la costituiscono in base ad una metodologia innovativa che proietta nel tempo il rapporto esistente tra capitale territoriale e crescita economico-sociale. In questa pubblicazione troverete testimonianza del lavoro svolto in questo decennio. Uno sforzo di comunicazione che intende tracciare pubblicamente un bilancio di quanto è stato fatto e dei risultatiraggiunti. Risultati che sono maturati grazie all’elevata qualità delle persone che hanno composto la Giunta e il Consiglio, che hanno saputo muoversi in maniera unitaria, superando gli interessi di parte. A tutti loro, alla dirigenza e al personale della Camera, senza il quale nessun sforzo progettuale avrebbepotuto tradursi in realtà, vanno i miei ringraziamenti. Infine una parola per il futuro. Rimangono tante coseda fare in molte direzioni. La crescente complessità dell’economia, la globalizzazione dei mercati e l’incertezza degli scenari stanno mettendo alla prova la capacità competitiva delle nostre imprese: si profilano orizzonti più vasti e impegni più importanti per la stessa Camera di commercio. Sono certo che la Camera sarà pronta ad affrontarli, confermando ciò che è divenuta in questi anni: un’istituzioneall’altezza del suo tempo e delle sfide che porta con sé.

Andrea ZanlariPresidente Camera di commercio di Parma

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Le radici delle Camere di commercio affondano nelle organizzazioni di auto-tutela e rappresentanza delle categorie economiche che si sono succedutein diversi momenti della storia del nostro Paese. Ad esempio, i Collegia opi-ficum mercatorum dell’antica Roma e le Corporazioni di arti e mestieri del-l’epoca medioevale, che nascevano dall’associazione degli esercenti unastessa arte o una stessa professione, ed erano regolate da propri statuti confunzioni giurisdizionali, politiche di controllo e di regolazione del mercato.A Parma le corporazioni più vitali e influenti erano quelle dei marmorari e

dei lapidari, alle quali si affiancarono le “quattro arti” principali dei “beccai, fabbri, calzolai e pellicciai”:negli Statuta Communis Parmae Digesta anno MCCLV uno dei capitoli più importanti - la Determinatiocompositionis mercadanciae, che regolava gli scambi - mostra chiaramente quale fosse il loro peso poli-tico e la loro supremazia, destinata a tramontare solo dal XVII secolo.Il percorso storico che portò alla costituzione delle Camere di commercio si sviluppò nella seconda metàdel XVIII secolo sotto la spinta di due fenomeni: da un lato, il processo di formazione dello Stato moderno,che determinò la veloce disgregazione di un sistema corporativo incapace ormai di assicurare un effettivocontrollo sull’attività economica; dall’altro, la creazione di un unico centro direttivo che garantisse la siste-maticità degli interventi economici. La nascita delle prime Camere di commercio coincise quindi con lacrisi e con la progressiva eliminazione delle corporazioni e delle strutture analoghe, cui subentrarono, avolte senza soluzione di continuità ed ereditandone in alcuni casi il patrimonio, la sede e gli atti: tanto chealcune Camere, tra cui quella di Parma, conservano ancora oggi nei propri archivi fondi degli istituti pree-sistenti. Nel caso di Parma, si tratta di documenti relativi all’Arte della lana, dei ferrari, della seta, deimerzari, dell’Università dei mercanti, poi dei negozianti. I precedenti più prossimi alla nostra Camera dicommercio sono rintracciabili proprio nell’Università dei negozianti, nata nel 1736 dalla fusione delle trearti sorelle (seta, lana e merceria), nonché nell’attività della Conferenza settimanale sul Commercio, isti-tuita dal Du Tillot, allora primo ministro del Ducato, nel 1760.

La Camera di commercio di ParmaCenni storici

Una stor ia che parte da lontano

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di Parma, e al 1941 la sua prima manifestazione fieristica, “Mostra Autarchica per scatole e imballaggiper conserve alimentari”, promossa dalla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari(SSICA) con il sostegno della Camera di commercio, che allora si chiamava Consiglio delle Corporazioni.La manifestazione fu realizzata per consentire ai produttori di aggiornarsi e adeguarsi al miglior livelloscientifico e tecnico attraverso una mostra annuale. La stessa SSICA era stata fondata pochi anni prima,nel 1922, con il contributo della Camera e con l’intento di creare un centro di ricerca applicata in grado dipromuovere il progresso tecnico e scientifico dell’industria conserviera italiana per i settori frutta, ortag-gi, carni e pesce.

Nel corso degli anni la Camera ha dunque adeguato sempre più la sua presenza sul territorio all’evoluzio-ne sociale ed economica del Paese, sino alla legge 29 dicembre 1993, n. 580, la cosiddetta “legge di rior-dino”, che ne ha consolidato il ruolo e le competenze. Quest’ultima norma ha riconosciuto autonomia sta-tutaria agli Enti camerali, definiti ora «enti autonomi di diritto pubblico» (art. 1) in grado di autoregola-mentarsi con proprio potere statuario per quanto riguarda sia l’organizzazione sia il funzionamentodell’Ente; si tratta dunque di una autonomia normativa prima di tutto, ma anche politica e finanziaria. Dal 1° gennaio 2000 la Camera di commercio di Parma ha adottato un proprio Statuto che ne determina icompiti e l’organizzazione e ne regola il funzionamento. Sono immediatamente seguiti, sulla base di quan-to previsto dallo Statuto stesso, i Regolamenti relativi al Consiglio camerale, alla Giunta e all’organizza-zione degli Uffici e dei Servizi.Una tappa importante è stata l’istituzione del nuovo Registro delle imprese, che ha sostituito e accorpatoil precedente Registro delle ditte, già tenuto dalla Camera di commercio, e il Registro delle società, con-servato presso i Tribunali prima della riforma. In questo modo, è stata unificata la funzione di anagrafedelle imprese, precedentemente condivisa con le Cancellerie dei Tribunali, garantendo un più efficacesistema di pubblicità commerciale.La riforma ha poi introdotto modalità più democratiche nella designazione dei componenti degli organi digoverno camerali. I componenti del nuovo Consiglio camerale, insediatosi il 27 aprile 1999, sono stati desi-gnati, infatti, dalle organizzazioni imprenditoriali, dalle organizzazioni sindacali e da quelle di tutela deiconsumatori e degli utenti. È stato così realizzato un recupero dell’originario carattere di rappresentativitàdell’Ente, nato storicamente come reale espressione della società economica e a essa finalmente restituito.

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La Camera di commercio di ParmaCenni storici

La Camera di commercio di Parma come istituzione, intesa nel senso moderno del termine, è stata unadelle prime in Italia. Fu istituita con Decreto del Governo Provvisorio degli Stati di Parma, Piacenza eGuastalla 13 maggio 1814, n. 35, sotto Maria Luisa d’Austria. Aveva compiti consultivi, promozionali e divigilanza sulle attività commerciali e manifatturiere. Le sue attribuzioni, come viene sottolineato nelDecreto, restavano ben distinte da quelle del Tribunale del Commercio, che rimase in vigore, a Parma comenel resto d’Italia, fino al 1888 (il nuovo Codice di Commercio dello Stato italiano è del 1882).Il Decreto istitutivo del 1814 fu la risposta a una precisa richiesta dei Negozianti notabili della città, i qualilamentavano la grave mancanza di «uno stabilimento, il quale, formato da scelto numero di mercatantiper lumi e probità ragguardevoli, promuova continuamente la prosperità del commercio stesso, indichi lecause che ne ritardano i progressi, e mostri i rimedi che vi si possono applicare, vegli all’esecuzione sì deipubblici lavori, che delle leggi e regolamenti risguardanti il commercio, proponga premi all’industria bene-merita, e impedisca finalmente gli abusi, e i danni che provengono alla mercatura e alle arti dall’intrusio-ne di persone inabili, insolvibili, o di mala fede. Manca in somma chi dirigga [sic] dappresso ed imprima,per così dire, lo spirito e la vita al commercio. Al quale mancamento facciamo la rispettosa proposta diprovvedere colla formazione d’una Camera di commercio, la quale abbia a un dipresso le attribuzioni cheabbiamo or ora toccate».

Nel 1817 anche a Piacenza fu istituita una Camera di commercio, con le medesime norme vigenti per quel-le di Parma; con il Decreto sovrano del 2 aprile 1850 nel Ducato fu invece creata una Camera di commer-cio unica articolata in due sezioni autonome, una a Parma e una a Piacenza.

Con l’Unità nazionale, la legge 6 luglio 1862, n. 680, istituì in ogni capoluogo di provincia le “Camere dicommercio ed arti”. Al pari di ogni altra Camera, anche quella di Parma venne poi riordinata con il r.d. 31agosto 1862, n. 814. Il ruolo della Camera di commercio a sostegno dello sviluppo economico assunse sempre maggiore impor-tanza: nei primi decenni di attività vale in particolare la pena ricordare l’Esposizione industriale e scien-tifica che nel settembre del 1887 vide protagonista Parma. L’evento venne organizzato contestualmente altradizionale Concorso agrario regionale, una grande manifestazione in cui l’industria agraria e il primatonel settore della caseificazione poterono fungere da traino all’intera economia, dando visibilità e prestigioal territorio e suscitando l’ammirazione del Re, «ben lungi dall’attendersi di trovare a Parma una manife-stazione tanto importante».

Dal secondo dopoguerra la Camera ha accentuato la sua azione di promozione e sostegno allo sviluppo del-l’imprenditorialità: nuove tecnologie, sostegno all’export, creazione di prodotti di qualità e relativi distret-ti. Una particolare attenzione è stata riservata all’affermazione di gran parte dei prodotti a denominazio-ne d’origine e ad altri strumenti creati o sostenuti dall’Ente per la valorizzazione globale del prodotto ali-mentare riconducibile al territorio; un esempio importante sono i Consorzi: quello “del FormaggioParmigiano-Reggiano” dal 1954; “del Prosciutto di Parma” dal 1963; “Parma Alimentare” dal 1976; “deiVini dei Colli di Parma” dal 1977.

Nella strategia di promozione dell’imprenditoria rientra anche il contributo dato al potenziamento delleinfrastrutture materiali e immateriali della provincia, attraverso investimenti e partecipazioni: opere alservizio dell’economia come mercati all’ingrosso, strutture fieristiche e doganali, di trasporto e di forma-zione tecnica e professionale. Risale al 1939 la “Mostra delle Conserve Alimentari”, antecedente delle Fiere

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La Camera di commercio di ParmaCenni storici

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La Mission. La Camera di commercio ha assunto con la riforma della legge580/1993 una nuova identità istituzionale riassunta nel concetto di “autono-mia funzionale”. Esso esprime un modello nuovo di istituzione nel quale trovariconoscimento il sistema delle imprese e attraverso il quale le imprese stes-se perseguono autonomamente i propri interessi generali.I cambiamenti avvenuti sul piano dell’ordinamento hanno determinato unmutamento di prospettiva nel rapporto con l’istituzione camerale sia da partedelle imprese sia da parte delle associazioni che le rappresentano e che sonodirettamente coinvolte nella guida politica della Camera. Una Camera che è

divenuta sempre più istituzione delle imprese, chiamata a recepire le istanze provenienti dal mondo produt-tivo, a rielaborarle e a proporre politiche di sviluppo per il sistema economico locale nel suo complesso.

La Camera di commercio di ParmaLa missione e i valori

Un ponte con lo Stato , forza per le imprese

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All’interno del rinnovato scenario istituzionale che si è venuto a delineare, la Camera di commercio ha inquesti anni integrato le proprie tradizionali funzioni, di cui è investita per legge, con una vasta gamma diazioni progettate per valorizzare le specificità del “sistema Parma”.

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La Camera di commercio di ParmaLa missione e i valori

Il nuovo assetto istituzionale e i cambiamenti che ne sono derivati hanno interessato naturalmente anchela struttura camerale, chiamata a privilegiare una logica di servizio basata sull’ascolto permanente delleesigenze che provengono dal tessuto economico e ispirata a criteri di efficacia e di efficienza.La missione fondamentale della Camera di commercio di Parma è la promozione del sistema delle impre-se della provincia dal punto di vista settoriale, dimensionale e territoriale.

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La Camera di commercio di ParmaLa missione e i valori

Dal punto di vistasettor ia le

Dal punto di vistadimensionale

Dal punto di vistaterr i tor ia le

> Stimolare lacompetitività del sistemadelle imprese, agendo sufiliere e settori trainantiche possono fare damoltiplicatori dellosviluppo economico

> Rafforzare la presenzasul territorio sviluppandola telematica e glistrumenti digitali

> Favorire l’integrazionea rete tra imprese,associazioni e istituzioni

> Promuovere le impresecome componentiessenziali del territorio eil territorio come fattoredi competitività delleimprese

> Differenziare approccie tipo di interventiin funzione delladimensione delle imprese

MissionPromozione del sistemadelle impresedella provincia

Funzioni tradizionaliSettore anagrafico-amministrativo: Registro delle imprese, tenuta di albi, elenchi,ruoli; certificati, visti, certificazioni per l’estero, ecc.

Regolazione del mercato

Attività ispettive o di vigilanza; creazione di strumenti diretti a promuovere maggiorecorrettezza, trasparenza e funzionalità del mercato (sportello di conciliazione, cameraarbitrale, contratti-tipo, sviluppo della Borsa Merci tradizionale e introduzione dellaBorsa Merci telematica)

Interventi e serviziinnovativi per promuoverela competitività delle imprese

Finanziamento di attività e investimenti innovativi nelle micro e piccole imprese,diffusione della cultura della innovazione tecnologica ed informatica, informazioni sul mercato del lavoro, alternanza scuola-lavoro

Interventi per lo sviluppocompetitivo dell’economiaterritoriale

Infrastrutture, finanza per le imprese, internazionalizzazione, turismo e marketingterritoriale, analisi economica

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I valori. L’attività della Camera di commercio si ispira a principi e orientamenti di fondo, che ne regolanoi comportamenti e che contribuiscono a definirne la responsabilità nei confronti dei portatori d’interesse.Alcuni di questi sono criteri imprescindibili per una pubblica amministrazione moderna e sono patrimoniocomune del sistema di cui la Camera è espressione. Si tratta dei principi di:• efficacia ed efficienza;• economicità, sussidiarietà e flessibilità;• trasparenza, responsabilità, imparzialità e correttezza.In coerenza con le riforme in senso federalista dell’ordinamento statale e con gli altri interventi normativi tesia modernizzare il ruolo della pubblica amministrazione, l’Ente camerale esplica la propria azione nel rispet-to del principio di sussidiarietà, al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse pubbliche e private. Ciò si tradu-ce nell’impegno a rafforzare i soggetti privati, in particolare le associazioni di rappresentanza, per sviluppa-re l’offerta di servizi da parte dei soggetti che possono fornirli alle imprese nel modo più economico e utile.Con altrettanta forza, la Camera di Parma esprime e interpreta alcuni valori specifici, ispirati alle tradi-zioni e alle peculiarità del contesto e della cultura in cui opera:• flessibilità e tempestività dell’azione amministrativa;• attenzione alla professionalità delle risorse umane;• propensione all’innovazione, che significa soprattutto sostegno e rafforzamento delle nuove vocazioni,

preservando al contempo quelle che hanno caratterizzato storicamente il sistema parmense;• impegno a essere soggetto propulsivo della concertazione tra attori locali;• centralità della strategia delle alleanze istituzionali;• orientamento verso una collaborazione continuativa con le organizzazioni rappresentative delle imprese;• apertura verso sinergie e integrazioni operative nell’ambito del sistema camerale;• approccio di sistema nella progettazione e realizzazione delle attività e dei servizi;• orientamento costante al confronto e al dialogo con l’ambiente esterno per comprendere le esigenze

di sviluppo del sistema imprenditoriale ed individuare la risposta più adeguata;• sensibilità nel promuovere il miglioramento delle condizioni di contesto per agevolare l’attività impren-

ditoriale;• attenzione verso la piccola impresa, nel quadro più generale della promozione del sistema imprendi-

toriale e del territorio nel suo complesso.

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I mutamenti strutturali e funzionali che la Camera ha vissuto negli ultimi diecianni sono stati determinati tanto dalle modifiche legislative quanto dalla sua

stessa volontà di dotarsi di un impianto organizzativo e decisionale moder-no, agile e al contempo adeguato ai compiti che è chiamata a svolgere.Lo Statuto è la carta fondamentale di autogoverno della Camera di com-mercio di Parma. Rappresenta la più immediata espressione della sua

autonomia e disegna la struttura di governo dell’Ente, delineando la compo-sizione degli organi, le loro competenze e modalità di funzionamento. Gli orga-

ni statutari della Camera di commercio di Parma sono il Consiglio, la Giunta, ilPresidente e il Collegio dei revisori dei conti.Il Consiglio determina l’indirizzo generale della Camera, predispone e approva lo Statuto e i regolamenti,elegge il Presidente e la Giunta, nomina i membri del Collegio dei revisori dei conti. Su proposta dellaGiunta, delibera il preventivo economico e approva il bilancio di esercizio.È composto da esponenti di tutti i settori dell’economia provinciale. Il numero dei membri dei Consiglicamerali varia in funzione del numero di imprese iscritte nel Registro delle imprese. Per la Camera di com-mercio di Parma è pari a 27 membri.Il Consiglio è nominato dal Presidente della Giunta regionale sulla base delle designazioni delle organiz-zazioni rappresentative delle imprese, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di tutela degliinteressi dei consumatori e utenti.Dura in carica cinque anni.Il primo Consiglio della Camera di Parma insediato secondo le disposizioni della legge 580/1993 è statonominato con Decreto del Presidente della Giunta regionale del 16 aprile 1999. L’attuale Consiglio came-rale è stato nominato con Decreto del Presidente della Giunta regionale del 14 giugno 2004.La Giunta è l’organo esecutivo della Camera di commercio. Adotta i provvedimenti necessari per la realiz-zazione del programma di attività; controlla il conseguimento degli obiettivi prefissati e la gestione dellerisorse; predispone il preventivo economico e il bilancio di esercizio per l’approvazione del Consiglio.Resta in carica cinque anni in coincidenza con la durata del Consiglio.È composta dal Presidente e da 9 membri eletti dal Consiglio tra i propri componenti.

La Camera di commercio di ParmaGli uomini della Camera di commercio

Rappresentat iv i tà , esper ienza, competenza

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Il Presidente è eletto dal Consiglio tra i suoi componenti. Guida la politica generale della Camera e ha la rappre-sentanza legale, politica e istituzionale dell’Ente. Convoca e presiede il Consiglio e la Giunta. In caso di assenza odi impedimento, le sue funzioni sono assunte dal Vicepresidente, nominato dalla Giunta tra i suoi componenti.

Il Collegio dei revisori dei conti, composto da 3 membri effettivi e 2 supplenti, dura in carica quattro anni.Collabora con il Consiglio, da cui è nominato, esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziariadella gestione, attesta la corrispondenza tra il bilancio d’esercizio e le risultanze della gestione, redige larelazione al preventivo economico.

L’Organo di Valutazione Strategica opera ai sensi del d.P.R. 254/2005. È nominato dalla Giunta e la suppor-ta nella verifica dello scostamento delle attività e dei risultati rispetto ai programmi. Predispone a questoscopo specifici indicatori e redige per gli organi di governo relazioni periodiche sull’andamento delle attività.Fornisce alla Giunta elementi di giudizio per la valutazione del Segretario generale e a quest’ultimo per lavalutazione dei dirigenti.

Al vertice della struttura organizzativa c’è il Segretario generale, il cui compito è attuare gli indirizzi sta-biliti dagli organi di governo, garantendo unitarietà e coordinamento all’azione amministrativa. È nomina-to dal Ministero dello Sviluppo Economico su designazione della Giunta camerale.Dal febbraio 2006 il Segretario generale della Camera di Parma è Alberto Egaddi, succeduto a DanieleAlfieri, rimasto in carica dal luglio 1997 al gennaio 2006.

Dal 1999 a oggi la struttura dell’Ente si è evoluta all’insegna di criteri di flessibilità e di snellezza, alloscopo di rispondere con sempre maggiore efficacia e prontezza ai bisogni di un contesto in continuo muta-mento. Due gli interventi fondamentali:• la riduzione dei livelli gerarchici attraverso l’individuazione, al di sotto della dirigenza, di un’unica unità

organizzativa, denominata Servizio, che risponde anche a criteri di valorizzazione e responsabilizzazionedei quadri intermedi;

• l’introduzione di una vera e propria cultura manageriale, che prevede la gestione dell’Ente incentrata suprogetti e obiettivi.

La Camera di commercio di ParmaGli uomini della Camera di commercio

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Laureato in giurisprudenza e consulente d’impresa, ha ricoperto incarichi nel mondo dell’associazionismo parmense.Storico dell’età moderna, insegna Storia e cultura dell’alimentazione presso la Facoltà di Agraria dell’Università diParma. Dal 2003 è Presidente di Unioncamere Emilia-Romagna. È Presidente di INDIS (Istituto Nazionale dellaDistribuzione e Servizi) e Vicepresidente di Borsa Merci Telematica Italiana Spa.

Andrea Zanlari Presidente della Camera di commercioCommercioAscom ConfcommercioConsulente d’impresadal 1999 al 2004

Composizione del Consiglio e della Giunta 1999-2004 I membri della Giunta

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

È imprenditore artigiano. È stato Presidente provinciale della CNA di Parma dal 1994 al 2001. Sindaco di Torrile, è statomembro del Consiglio generale dell’Ente Fiere di Parma e Consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Parma.

Sergio Giuffredi Vicepresidente della Camera di commercioArtigianatoCNAImprenditoredal 1999 al 2004

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NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Geometra, è titolare di un’impresa di costruzioni a Collecchio, è stato Presidente del Gruppo Imprese Artigiane per oltre15 anni e ne è oggi Presidente onorario.

Corrado CavazziniIndustriaGIAImprenditoredal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Indimenticato Presidente di Confartigianato, è scomparso nel 2005. Ha guidato l’associazione per quasi 30 anni: dal1978 al 2004. È stato Vicepresidente di Confartigianato Emilia-Romagna e Consigliere di Cassa di Risparmio, Soprip eMontagna 2000.

Franco GambazzaArtigianatoAPLA ConfartigianatoImprenditoredal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Ragioniere Commercialista, è dal 1972 in Ascom Confcommercio di Parma dove, dall’anno successivo, è chiamato allacarica di Direttore generale. Membro del CdA di SO.GE.A.P., società di gestione dell’aeroporto di Parma, è inoltreConsigliere di Alma Srl - Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Enzo MalancaCommercioAscom ConfcommercioDirigentedal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Dirigente della Cooperativa Proges, è stato Presidente di Legacoop Parma fino al 2002. È Presidente dell’IstituzioneBiblioteche promossa dal Comune di Parma.

Luciano MazzoniServizi alle ImpreseLegacoop ParmaDirigentedal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Esercente titolare di un’erboristeria, ha ricoperto numerosi incarichi associativi all’interno della Confesercenti di Parma,di cui è stata anche Presidente fino al 2007. Attualmente è Presidente di Confesercenti Servizi.

Lina Rocchi TragniCommercioConfesercentiImprenditricedal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

È titolare di una storica azienda di trasformazione del pomodoro e di un’azienda agricola di produzione di Parmigiano-Reggiano. Già membro del Consiglio direttivo di UPI, è stato Presidente di Te.Ta - Centro Servizi dalla Terra alla Tavola,di cui ora è Presidente onorario.

Giuseppe RodolfiIndustriaUnione Parmense IndustrialiImprenditoredal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Segretario provinciale di APLA Confartigianato Parma dal 1993. È attualmente componente del Cda di SEP, ParmaAlimentare, Unifidi Emilia-Romagna, Cepim, Formart e componente del Comitato Territoriale Unicredit per Modena,Parma, Piacenza e Reggio Emilia dal 2003.

Alberto BertoliServizi alle ImpreseAPLA ConfartigianatoDirigentedal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Avvocato cassazionista è iscritto all’albo dal 1985. È Presidente del Consorzio Agrario di Parma, realtà fondata nel 1893per sostenere lo sviluppo delle produzioni agrarie e delle aziende del territorio.

Fabio Massimo CantarelliAgricolturaUnione Provinciale AgricoltoriAvvocatodal 1999 al 2004

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Composizione del Consiglio e della Giunta 1999-2004 I Consiglieri

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Ex Presidente CIA di Parma e Consigliere comunale di Palanzano. È stato inoltre Consigliere della Comunità MontanaAppennino Est e Vicepresidente della Latteria Sociale Val d'Enza.

Roberto BeriniAgricolturaCIAImprenditoredal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Imprenditore agricolo è stato, dal 1997 al 2000, Presidente dell’Unione Agricoltori di Parma. Membro della Camera deiDeputati nella XIV legislatura, è stato eletto al Senato della Repubblica il 26 ottobre 2006.

Luca MarcoraAgricolturaUnione Provinciale AgricoltoriDirigentedal 1999 fino al 18/12/2001

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Professore presso l’Università degli Studi di Parma S.S.D. Economia ed estimo rurale. È Consigliere di amministrazionedell’Università degli Studi di Parma e Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Parma.

Giuseppe BonazziAgricolturaUnione Provinciale Agricoltoridocente universitario dal 18/12/2001 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

È stato Direttore del Gruppo Imprese Artigiane. Vanta una vasta esperienza nelle tematiche connesse all’agroalimenta-re. Dal 2008 è nel Consiglio direttivo dell’Associazione dei Musei del Cibo.

Guido Umberto ChiariIndustriaGIADirigentedal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

È titolare di un’azienda di progettazione e produzione impianti per la refrigerazione industriale.

Claudio CoperciniIndustriaApindustriaImprenditoredal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

È titolare dal 1963 di una tipo-litografia. Ha iniziato la vita associativa presso l’Unione Parmense degli Industriali comeConsigliere del Gruppo Giovani Industriali; successivamente ha ricoperto numerosi incarichi nella stessa associazionenel settore della piccola industria.

Romano Dall’AglioIndustriaUnione Parmense IndustrialiImprenditoredal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Imprenditore di Sala Baganza, è scomparso nel 2008 all’età di 75 anni. Nel 1962 fondò un’azienda specializzata inimpianti di refrigerazione ad alta tecnologia per la conservazione delle carni in condizioni climatiche ottimali.

Renato RemediIndustriaUnione Parmense IndustrialiImprenditoredal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Titolare di un impresa alberghiera a Tabiano Terme, è stato Presidente del Gruppo Albergatori di Tabiano ASAT.

Roberto MontevecchiTurismoAscom ConfcommercioImprenditoredal 1999 al 2004

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NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

A capo di un gruppo industriale che opera nella logistica integrata, è stato Presidente fino al 2004 di SO.GE.A.P., socie-tà di gestione dell’aeroporto di Parma.

Paolo CavalieriTrasporti e SpedizioniUnione Parmense IndustrialiImprenditoredal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Dal 2000 è Presidente del Consiglio di amministrazione di una società che opera nel settore turistico.

Gabriele RigoniTrasporti e SpedizioniCNAImprenditoredal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Titolare di un’azienda agricola specializzata nella produzione di latte per la trasformazione in formaggio Parmigiano-Reggiano, è Presidente del Consorzio Produttori Latte e, dal 1996, Vicepresidente di Confcooperative.

Andrea BonatiCooperativeConfcooperative ParmaImprenditoredal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Laureato presso l’Università degli studi di Parma, ha percorso tutto il cursus honorum presso la Cassa di Risparmio, chelascia nel 2003 con la qualifica di Direttore generale. Attualmente è Consigliere d'Amministrazione della Bonatti Spa.

Fabrizio AmpolliniCreditodesignato da ABIDirigente Bancariodal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Consigliere Delegato di CNA Servizi Parma dal 1994 al 2004, è Direttore dell’Associazione provinciale a partire dal set-tembre del 2004.

Domenico CapitelliArtigianatoCNADirigentedal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Artigiano esercente l’attività di stagionatura formaggi in Fidenza, ha ricoperto per oltre vent’anni la carica di dirigentedi APLA Confartigianato Parma tra cui la vicepresidenza. È Presidente della Commissione Provinciale dell’Artigianato ecomponente della Commissione Regionale.

Claudio CaraffiniArtigianatoAPLA ConfartigianatoImprenditoredal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Dal 1984 è titolare di un'attività artigianale di costruzione di impianti elettrici. Dal 1999 al 2009 è stato Sindaco delComune di Tizzano Val Parma. Dal 13 giugno 2009 è Presidente di CNA Parma.

Gualtiero GhirardiArtigianatoCNAImprenditoredal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Laureato in Economia e commercio, è stato Presidente provinciale del Gruppo Cartolai di Parma. Dal 2004 è Presidenteprovinciale di Ascom Confcommercio e da dicembre 2007 Presidente per la stessa associazione della ConfcommercioUnione Regionale Emilia-Romagna.

Ugo MarginiCommercioAscom ConfcommercioImprenditoredal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Ha avviato l’attività sindacale nel 1975, divenendo Segretario generale della Cisl di Parma per 8 anni (fino al 2001) eSegretario regionale dal 2001 al 2005. Attualmente è Segretario provinciale dei Pensionati CISL e componente del diret-tivo regionale della stessa categoria.

Baldo IlariOrganizzazioni sindacalidesignato da CGIL, CISL, UILDirigente Sindacaledal 1999 al 2004

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Avvocato civilista in Parma e specialista ADR. Da due mandati è Presidente della Camera Arbitrale di Parma.

Mariuccia Sissaorganizzazioni dei consumatoriMovimento ConsumatoriAvvocatodal 1999 al 2004

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NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Laureato in giurisprudenza e consulente d’impresa, ha ricoperto incarichi nel mondo dell’associazionismo parmense.Storico dell’età moderna, insegna Storia e cultura dell’alimentazione presso la Facoltà di Agraria dell’Università diParma. Dal 2003 è Presidente di Unioncamere Emilia-Romagna. È Presidente di INDIS (Istituto Nazionale dellaDistribuzione e Servizi) e Vicepresidente di Borsa Merci Telematica Italiana Spa.

Andrea Zanlari Presidente della Camera di commercioCommercioAscom ConfcommercioConsulente d’impresadal 2004 al 2009

Composizione del Consiglio e della Giunta 2004-2009 I membri della Giunta

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

È imprenditore artigiano. È stato Presidente provinciale della CNA di Parma dal 1994 al 2001. Sindaco di Torrile, è statomembro del Consiglio generale dell’Ente Fiere di Parma e Consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Parma.

Sergio Giuffredi Vicepresidente della Camera di commercioArtigianatoCNAImprenditoredal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Segretario provinciale di APLA Confartigianato Parma dal 1993. È attualmente componente del Cda di SEP, ParmaAlimentare, Unifidi Emilia-Romagna, Cepim, Formart e componente del Comitato Territoriale Unicredit per Modena,Parma, Piacenza e Reggio Emilia dal 2003.

Alberto BertoliServizi alle ImpreseAPLA ConfartigianatoDirigentedal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

È titolare dal 1963 di una tipo-litografia. Ha iniziato la vita associativa presso l’Unione Parmense degli Industriali comeConsigliere del Gruppo Giovani Industriali; successivamente ha ricoperto numerosi incarichi nella stessa associazionenel settore della piccola industria.

Romano Dall’AglioIndustriaUnione Parmense IndustrialiImprenditoredal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

È titolare di una storica azienda di trasformazione del pomodoro e di un’azienda agricola di produzione di Parmigiano-Reggiano. Già membro del Consiglio direttivo di UPI, è stato Presidente di Te.Ta - Centro Servizi dalla Terra alla Tavola,cui ora è Presidente onorario.

Giuseppe RodolfiIndustriaUnione Parmense IndustrialiImprenditoredal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

È stato Presidente di Legacoop Parma dal novembre del 2002 fino a metà 2007. Dal 2007 è responsabile presso l’asso-ciazione nazionale del settore organizzazione, risorse, strumenti e politiche di integrazione.

Giancarlo FerrariCooperazioneLegacoop ParmaDirigentedal 2004 al 31/07/2008

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Imprenditore, è Presidente della cooperativa Casa del Lavoratore G. Di Vittorio di Fidenza. Ha ricoperto numerosi incari-chi in qualità di amministratore pubblico, tra i quali quello di Sindaco di Fidenza. Subentra in Giunta a Giancarlo Ferrari,come Presidente di Legacoop Parma.

Giovanni MoraServizi alle ImpreseLegacoop ParmaImprenditoredal 05/09/2008 al 2009

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NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Imprenditore, titolare di un’impresa di costruzioni, è Presidente di APLA Confartigianato Parma dal luglio 2004. Tra i suoiincarichi va segnalato quello di Consigliere di Cariparma Crédit Agricole. È subentrato a Franco Gambazza nella Giuntadella Camera di commercio di Parma nel 2005.

Marco GranelliArtigianatoAPLA ConfartigianatoImprenditoredal 17/10/2005 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Nato a Parma nel 1971, è titolare di un’azienda agricola a indirizzo zootecnico che fornisce latte per la produzione delParmigiano-Reggiano. Dal 1998 e fino al 2009 è stato Presidente di Coldiretti Parma.

Davide GuareschiAgricolturaColdirettiImprenditoredal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Laureato in ingegneria elettronica nel 1982, entra nel 1983 in una società che produce apparecchi elettrici ed elettroni-ci, della quale è socio e legale rappresentante dal 1986. È stato Consigliere dell’Ente Fiere di Parma e dal 2003 èPresidente del Gruppo Imprese Artigiane.

Gian Paolo LombardoArtigianatoGIAImprenditoredal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Ragioniere Commercialista, è dal 1972 in Ascom Confcommercio di Parma dove, dall’anno successivo, è chiamato allacarica di Direttore generale. Membro del CdA di SO.GE.A.P., società di gestione dell’aeroporto di Parma, è inoltreConsigliere di Alma Srl - Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Enzo MalancaCommercioAscom ConfcommercioDirigentedal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Indimenticato Presidente di Confartigianato, è scomparso nel 2005. Ha guidato l’associazione per quasi trenta anni: dal1978 al 2004. È stato Vicepresidente di Confartigianato Emilia-Romagna e Consigliere di Cassa di Risparmio, Soprip eMontagna 2000.

Franco GambazzaArtigianatoAPLA ConfartigianatoImprenditoredal 2004 al 17/10/2005

I Consiglieri

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Professore presso l’Università degli Studi di Parma S.S.D. Economia ed estimo rurale. È Consigliere di amministrazionedell’Università degli Studi di Parma e Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Parma.

Giuseppe BonazziAgricolturaUnione Provinciale Agricoltoridocente universitariodal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Artigiano esercente l’attività di installazione impianti elettrici civili e industriali in Monticelli Terme, per oltre quindicianni ha ricoperto la carica di dirigente di APLA Confartigianato Parma, di cui è stato Vicepresidente. È anche componen-te della Commissione prezzi opere edili della Camera di commercio.

Eligio CasaliniArtigianatoAPLA ConfartigianatoImprenditoredal 2004 al 2009

Composizione del Consiglio e della Giunta 2004-2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

È titolare di un’impresa artigiana. È stato Presidente di CNA Parma per due mandati consecutivi, dal 2001 al 2009.

Gian Paolo GattiArtigianatoCNAImprenditoredal 2004 al 2009

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NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

È stato direttore del Gruppo Imprese Artigiane. Vanta una vasta esperienza nelle tematiche connesse all’agroalimenta-re. Dal 2008 è nel Consiglio direttivo dell’Associazione dei Musei del Cibo.

Guido Umberto ChiariIndustriaGIADirigentedal 2004 al 08/02/2006

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Nato a Parma nel 1954, è stato docente presso l’Università di Parma. Dal 2000 è Direttore dell’Unione Parmense degliIndustriali e, dal 2002, è Presidente della Fondazione Collegio Europeo di Parma.

Cesare AzzaliIndustriaUnione Parmense IndustrialiDirigentedal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

È direttore di stabilimento, responsabile pianificazione ed energy manager di un’impresa alimentare parmense. ÈVicepresidente del Gruppo Giovani dell’Unione Parmense Industriali.

Simone CarotenutoIndustriaUnione Parmense IndustrialiImprenditoredal 2007 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Titolare di un’azienda agricola specializzata nella produzione di latte per la trasformazione in Formaggio Parmigiano-Reggiano. Dal 2004 è Presidente di Confcooperative Parma.

Paolo BandiniCooperazioneConfcooperativeImprenditoredal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Imprenditore commerciale nel settore dell’elettronica di consumo. Dal 2009 è Vicepresidente di Confesercenti Parma.

Marco De SimoniCommercioConfesercentiImprenditoredal 15/02/2008 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Fa parte del Consiglio della Strada del Fungo di Borgotaro IGP. È Presidente della delegazione Ascom di Borgotaro e mem-bro della Giunta di Ascom Parma.

Luciano BertagniniCommercioAscom ConfcommercioImprenditoredal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Esercente titolare di un’erboristeria, ha ricoperto numerosi incarichi associativi all’interno della Confesercenti di Parma,di cui è stata anche Presidente fino al 2007. Attualmente è Presidente di Confesercenti Servizi.

Lina Rocchi TragniCommercioConfesercentiImprenditricedal 2004 al 27/11/2007

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Titolare di una storica impresa parmense del settore edile, è laureato in architettura. Fa parte della consulta per l’edili-zia all’interno di Unione Parmense Industriali.

Luciano ManaraIndustriaUnione Parmense IndustrialiImprenditoredal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Dopo una lunga carriera all’interno dell’Unione Parmense Industriali, dal 2005 è direttore del Gruppo Imprese Artigiane.È membro del CdA di SEP dal 2003 e dal 2007 fa parte del CdA di Parma Alimentare.

Giulio VenturiniIndustriaGIADirigentedal 12/04/2006 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Dal 2000 è Vicepresidente di Ascom Confcommercio Parma. Dal 2006 è Vicepresidente di UERA (Unione Emilia-RomagnaAlbergatori) di Federalberghi-Confcommercio.

Emio IncertiTurismoAscom ConfcommercioImprenditoredal 2004 al 2009

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NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Torino, ha iniziato nel 1972 la propria carriera professionalepresso la Cassa di Risparmio di Torino. Dal 2007 è Amministratore Delegato del gruppo Cariparma.

Guido CorradiCredito e Assicurazionidesignato da Abi-AniaBancariodal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

È titolare di un’azienda di progettazione e realizzazione di impianti elettrici.

Pietro GardoniServizi alle ImpreseAscom ConfcommercioImprenditoredal 2004 al 03/10/2005

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Coordinatrice ATO della Provincia di Parma, ha fatto parte del movimento Federconsumatori.

Daria MainiOrganizzazioni dei consumatori FederconsumatoriDirigentedal 09/05/2005 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Segretario generale della UIL di Parma dal 1992, è membro del CdA del Fondo Pensioni del Personale ex Credito ItalianoSpa e membro del CdA di APA Spa (Gruppo UGR).

Mario MianoOrganizzazioni Sindacalidesignato da CGIL-CISL-UILDirigente sindacaledal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Presidente di Apindustria dal 1997 al 2004, è titolare di un’azienda del settore dell’elettronica.

Sergio di NunzioServizi alle ImpreseAscom ConfcommercioImprenditoredal 28/11/2005 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Imprenditore di Sala Baganza, è scomparso nel 2008 all’età di 75 anni. Nel 1962 fondò un’azienda specializzata inimpianti di refrigerazione ad alta tecnologia per la conservazione delle carni in condizioni climatiche ottimali.

Renato RemediIndustriaUnione Parmense IndustrialiImprenditoredal 2004 al 23/02/2007

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

A capo di un gruppo industriale che opera nella logistica integrata, è stato Presidente fino al 2004 di SO.GE.A.P., socie-tà di gestione dell’aeroporto di Parma.

Paolo CavalieriTrasporti e SpedizioniUnione Parmense IndustrialiImprenditoredal 2004 al 2009

NomeSettore

OrganizzazioneAttività professionale

Partecipazione al Consiglio

Consigliere Delegato di CNA Servizi Parma dal 1994 al 2004, è Direttore dell’Associazione provinciale a partire dal set-tembre del 2004.

Domenico CapitelliTrasporti e SpedizioniCNADirigentedal 2004 al 2009

Il Collegio dei revisori dei conti

Presidente Componenti

Angelo Anedda (dal 1999 al 2003, dal 2003 al 2007 e dal 2007 al 2011)Gianluca Ambrosini (dal 1999 al 2003)Aldo Di Fazio (dal 1999 al 2002)Michele Ametta (dal 2002 al 2003 e dal 2003 al 2007)Andrea Dondi (dal 2003 al 2007)Liviana Grandi (dal 2007 al 2011)Bruno Rastelli (dal 2007 al 2011)

L’Organo di valutazione strategica (2001-2004 e 2004-2009)

Presidente Componenti

Gaetano SpampinatoGiuseppe DazziFurio Luotti

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Anche i progetti migliori per funzionare al meglio debbono rientrare in unapproccio complessivo che li comprenda e che attribuisca loro un ruolo

all’interno di un orizzonte più largo. Elaborato per la prima volta nel 2002,il Programma strategico pluriennale rappresenta, dopo lo Statuto, laprincipale espressione dell’autonomia della Camera e nel contempo è unimportante strumento organizzativo in quanto definisce il quadro entro il

quale vanno elaborate azioni e iniziative. La programmazione delle lineestrategiche serve a definire e strutturare le attività della Camera per valoriz-

zare le imprese locali e favorire la crescita economica del territorio.Nel corso del periodo osservato, che comprende due mandati degli organi, sono stati definiti i programmipluriennali per il 2002-2004 e per il 2006-2009. Gli indirizzi strategici pluriennali relativi a questi pro-grammi sono stati di volta in volta aggiornati con i documenti di programmazione annuali, nei quali veni-vano specificate le attività da svolgere nei vari esercizi.

La Camera di commercio di ParmaI programmi

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La Camera di commercio di ParmaI programmi

La Camera di commercio di ParmaI programmi

Aree di intervento 2002 - 2004 Obiettivi

Il Registro delle imprese • Semplificare e informatizzare la Pubblica verso lo sportello virtuale Amministrazione per creare una “macchina

amministrativa” efficiente• Dare al Registro delle imprese una nuova e ulteriore valenza• Fare della Camera il riferimento privilegiato della conoscenza degli aspetti strutturali delle aziende

Informazione economica • Dare una risposta professionalmente adeguata alle crescenti esigenze di informazione degli attori del mercato, imprese e consumatori• Diffondere informazioni su programmi nazionali e comunitari relativi ad agevolazioni finanziarie e fiscali• Creare strumenti che forniscano una fotografiaaggiornata e trasversale della struttura e dell’andamento dell’economia provinciale o di determinati settori

Regolazione del mercato • Accrescere una nuova “cultura” della giustizia alternativa promuovendo gli strumenti per la soluzione alternativa delle controversie• Controllare e prevenire formule contrattuali abusive• Reinterpretare alla luce delle nuove funzioni le tradizionali attività riconducibili alla regolazione del mercato (rilevazione dei prezzi, usi e consuetudini)• Organizzare le funzioni trasferite dallo Stato (Uffici metrici e UPICA) accentuando il profilo dell’informazione e della prevenzione

Potenziamento delle infrastrutture • Promuovere la realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo economico del territorio• Valorizzare il potenziale di sviluppo del sistema di trasporti, in particolare di quello aeroportuale• Valorizzare i nessi tra turismo, sistema agroalimentare, congressualità, fiere e beni culturali

Accesso al credito • Promuovere un rapporto flessibile e specializzato tra piccole imprese e sistema creditizio-finanziario• Programmare l’attività di sostegno a cooperative di garanzia e consorzi fidi in modo da indirizzare il finanziamento camerale a favore di investimenti rientranti in specifiche aree di intervento, da ritenersi strategiche per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e per un adeguamento della struttura produttiva e organizzativa delle piccole imprese alle più urgenti dinamiche concorrenziali

Internazionalizzazione • Diffondere la cultura dell’internazionalizzazione• Fornire le informazioni di base per orientare e spingere le imprese a proiettare la propria attività oltre i confini nazionali• Individuare i mercati-obiettivo• Realizzare sinergie tra la rete diplomatica italiana e il sistema camerale

Comunicazione • Far conoscere e valorizzare l’identità e il ruolo della Camera di commercio nel contesto istituzionale del territorio• Far conoscere la gamma dei servizi e delle attività camerali• Migliorare significativamente il rapporto tra l’Istituzione e i soggetti che fruiscono dei suoi servizi

Organizzazione istituzionale • Introdurre e diffondere una cultura dell’attività della Camera di commercio amministrativa che sia sempre più orientata

al perseguimento del risultato• Promuovere lo sviluppo di servizi in rete a supporto dell’attività camerale• Divenire lo strumento privilegiato per rendere possibile al sistema delle imprese parmensi dialogare, confrontarsi e avere una forte soggettività verso le istituzioni territoriali, il Governo centrale, l’Unione Europea, le autorità indipendenti e le altre istituzioni funzionali

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La Camera di commercio di ParmaI programmi

La Camera di commercio di ParmaI programmi

Ruolo propulsivo • Promuovere una politica complessa e articolata, che possa guardare alla piccola impresa, alla media e alla grande, cogliendone le specificità• Progettare e realizzare servizi di sistema• Definire modalità organiche di collaborazione innanzitutto con la Regione• Organizzare relazioni di collaborazione con gli enti territoriali

Aree di intervento 2006 - 2009 Obiettivi

Potenziamento • Qualificare Parma come nodo logistico del sistema infrastrutturale di rilevanza ultraregionale

Rinnovare la missione e l’immagine del “sistema Parma” proiettando Parma in una dimensione europea e qualificandola come Polo europeo dell’agroalimentare• Migliorare la qualità del sistema dei trasporti e inserire la provincia in un migliore contesto di intermodalità rispetto alla rete europea

Marketing territoriale • Accrescere la competitività del “sistema Parma” • Richiamare risorse e investimenti provenienti dall’esterno• Aumentare il livello di qualità della vita

Innovazione • Promuovere strumenti e percorsi preferenziali atti a incentivare le attività di R&S svolte dall’Universitàe dai centri di ricerca e orientandole a favore del sistema delle PMI locali• Diffondere la cultura dell’innovazione, creando un vantaggio competitivo nella sfida della globalizzazione• Affermare il ruolo della Camera di commercio come interlocutore primario nei processi di gestione della ricerca e sviluppo

Internazionalizzazione • Aiutare le PMI ad acquisire le capacità necessarie per muoversi con autonomia sui mercati internazionali e accedere alle risorse e ai servizi• Rafforzare le funzioni internazionali di un numero più ampio di singole imprese e di sistemi di PMI• Promuovere i valori e l’immagine del “sistema Parma” nei mercati esteri

Formazione e sviluppo • Valorizzare il ruolo della Camera di commerciodell’imprenditorialità quale interfaccia tra scuola e mondo delle imprese

• Fornire informazioni per la previsione delle figure professionali maggiormente richieste• Rafforzare la competitività del tessuto economico di Parma attraverso la qualificazione delle risorse umane e la valorizzazione della cultura d’impresa

Credito • Sostenere le imprese, con particolare attenzione alle PMI, nel processo di ottenimento del credito alla luce dell’introduzione del Documento di Basilea• Confermare e migliorare gli strumenti operativi che orientano l’impresa verso le tipologie di finanziamento più consone alla fase di vita e agli obiettivi di sviluppo• Incrementare le azioni a favore delle imprese nella fase di start up, sia sviluppando i servizi a esse dedicati, sia promovendone la nascita

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La Camera di commercio di ParmaI programmi

Regolazione del mercato • Sviluppare forme condivise di regolamenti contrattuali• Diffondere la cultura nell’ambito di brevetti e marchi

Pubblica Amministrazione per le imprese • Innalzare la cultura digitale nel tessuto economico parmense• Modernizzare i servizi amministrativi attraverso la revisione e semplificazione di alcune procedure, il passaggio dalla gestione delle pratiche tramite il sistema telematico a quello in rete• Integrare l’operatività del Registro delle imprese con gli altri ambiti della Pubblica Amministrazione

Informazione e analisi economica • Diffondere l’informazione economica• Valorizzare l’attività di analisi economica come strumento di conoscenza

Comunicazione • Rafforzare il modello della comunicazione integrata• Partecipare ai processi relativi a semplificazione amministrativa e sussidiarietà favorendo l’avvicinamento della Camera alle diverse realtà territoriali e agli stakeholder

Evoluzione della struttura organizzativa • Realizzare una struttura organizzativa improntata alla flessibilità

Ruolo propulsivo • Promuovere la collaborazione sociale e istituzionale(governance sinergica) • Dare maggior valore e potenzialità di impatto alle proprie azioni a sostegno della competitività del sistema imprenditoriale e del territorio nel suo complesso• Affermarsi come istituzione che promuove, entra in interazione e ricerca fattiva collaborazione

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa Pubblica Amministrazione per l’impresa

Sempl i f icaz ione ed ef f ic ienza sono le nuove paro le d ’ordine

Le principali competenze camerali in campo amministrativo riguardano leattività anagrafiche, di certificazione e di registrazione, rivolte in partico-

lare a imprese, professionisti e altri operatori economici. È questo l’am-bito in cui maggiore è stata l’influenza dell’evoluzione normativa e nelquale si sono resi necessari degli interventi per favorire un’applicazionecoerente con i principi della semplificazione e della trasparenza ammi-

nistrativa.La Camera di commercio di Parma, in questi anni, ha operato per il miglio-

ramento continuo dei rapporti con l’utenza e per lo snellimento delle procedureamministrative proprio a cominciare da questi servizi, attraverso la telematizzazione e la diffusione deglistrumenti informatici.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa Pubblica Amministrazione per l’impresa

I servizi amministrativi. Il nucleo storico delle attività camerali è rappresentato dai servizi erogati alleimprese in relazione alle loro esigenze di tipo anagrafico e certificativo. Si tratta di attività relative allatenuta del Registro delle imprese e di altri albi, ruoli ed elenchi.La stessa legge 580/1993, all’art. 8, ha previsto l’istituzione del Registro delle imprese, prefigurandone lagestione attraverso tecniche informatiche, in modo da assicurare completezza, organicità e tempestività del-l’informazione su tutto il territorio nazionale. Nel Registro delle imprese delle Camere di commercio vengonoregistrati tutti i principali atti e fatti della vita aziendale; il che lo rende l’anagrafe pubblica delle imprese.La gestione del Registro a livello di sistema camerale ha visto lo sviluppo di sportelli collegati in rete e unacomune infrastruttura informatica. In tal modo, il sistema delle Camere di commercio è in grado di forni-re in tempo reale la mappatura del tessuto imprenditoriale italiano. È un ingente patrimonio informativo,che viene quotidianamente alimentato e svolge una funzione fondamentale per il buon andamento del-l’economia: oltre all’evidente utilità ai fini dell’informazione economica, contribuisce in maniera positivaalla trasparenza del mercato.Il Registro delle imprese e, in generale, la gestione delle attività amministrative per le imprese sono statiorientati in questi anni nella direzione di ridurre il peso burocratico esercitato sulle imprese stesse in ter-mini di tempo e di risorse economiche.L’obiettivo di fondo è stato quello della semplificazione attraverso procedure completamente informatizza-te, la possibilità di dialogare con le imprese per via telematica, l’attuazione di politiche di e-government.In particolare, l’avvento della telematica e il passaggio a un sistema completamente informatizzato hannointrodotto innovazioni sostanziali nell’ottica della riduzione degli oneri burocratici e del miglioramento deiservizi, da un punto di vista sia qualitativo sia quantitativo. In questa fase di evoluzione del suo ruolo amministrativo, la Camera di commercio di Parma si è impegna-ta per acquisire il necessario capitale tecnologico e per la formazione del proprio capitale umano. Il pas-saggio dalla gestione cartacea delle pratiche a quella informatica, la revisione di alcune procedure, la loromaggiore fruibilità hanno richiesto uno sforzo di adeguamento e modernizzazione dell’organizzazionecamerale, anche da un punto di vista “culturale”. Rendere la macchina amministrativa più efficiente haimplicato, infatti, l’abbandono della logica formalista tipica della Pubblica Amministrazione nella suaaccezione più tradizionale e l’adozione di una logica del servizio basata su criteri e modalità operative ana-loghe a quelle a cui si ispira il sistema delle imprese.È stato affrontato anche il processo di integrazione tra il Registro delle imprese e l’Albo delle imprese arti-giane, affidato con delega regionale agli Enti camerali, con la prospettiva di unificare i procedimenti e diestendere maggiormente i vantaggi dell’approccio telematico. A questo scopo nel 2008 la Camera ha intro-dotto il nuovo sistema STARWEB, ideato da Infocamere per facilitare e promuovere l’uso della pratica tele-matica per quelle tipologie di imprese ancora prevalentemente orientate verso i modelli cartacei (impreseartigiane e in generale imprese individuali).L’innovazione ha coinvolto anche altri servizi della Camera, come quelli relativi agli elenchi dei protesti aalle denunce annuali dei rifiuti mediante il MUD.La Camera di commercio ha lavorato per preparare l’utenza alle novità previste dalle nuove procedure informa-tiche. Al fine di semplificare i processi di apprendimento, ha organizzato, in stretta collaborazione con le asso-ciazioni di categoria e gli ordini professionali, percorsi formativi ad hoc e ha predisposto una manualistica con-tinuamente aggiornata. Oltre che per il loro intrinseco valore formativo, tali iniziative hanno avuto il merito difar conoscere le potenzialità legate alle nuove modalità. Hanno accompagnato gli utenti verso un cambiamen-to di approccio al procedimento amministrativo e, più in generale, ai rapporti con la Pubblica Amministrazione.In definitiva, il Registro delle imprese in versione telematica ha semplificato il rapporto impresa-

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Pubblica Amministrazione, eliminando inutili duplicazioni di adempimenti, riducendo i costi, contraendo itempi per l’avvio delle attività imprenditoriali e per la comunicazione e acquisizione delle modifiche socie-tarie. Ha anche potenziato il suo storico ruolo di anagrafe economica con obiettivi di conoscenza e traspa-renza del mercato; nessun’altra struttura, infatti, è in grado di fornire la mappatura del sistema impren-ditoriale italiano in tempo reale e con tanta ricchezza e articolazione di dati.Aspetti che sono chiaramente evidenti quando si osserva come la quota di pratiche evase entro 5 giornidalla loro presentazione sia passata da un terzo del totale al 56,9% tra il 2005 e il 2008. Nello stesso anno,l’incidenza delle pratiche presentate su supporto informatico o attraverso il canale telematico è arrivataquasi al 70%, mentre nel 2000 era meno del 14%; nel frattempo le pratiche presentate manualmentepresso lo sportello si sono ridotte da oltre l’80% a poco più di un quarto.

2005

2006

2007

2008

Tempi di evasione delle pratiche del Registro delle imprese e dell’Albo delle imprese artigiane

56,9% 12,3%

47,9% 11,1%

29,5%

33,3% 11,0% 55,7%

11,4% 59,1%

41,0%

30,8%

entro 5 giorni 6-10 giorni oltre 10 giorni*

* I dati sono influenzati dal fatto che le pratiche artigiane, pari in media il 14% delle pratiche totali negli anni considerati,hanno tempi di istruttoria strutturalmente superiori ai 10 giorni, in quanto sottoposte a deliberazione della locale CommissioneProvinciale Artigianato, che a Parma si riunisce a cadenza mensile

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa Pubblica Amministrazione per l’impresa

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa Pubblica Amministrazione per l’impresa

È nato nel 1996 il nuovo Registro delle imprese disciplinato dalla legge 580/1993 e gesti-to dalle Camere di commercio, ma è negli ultimi dieci anni che esso ha assunto, sulla basedi una serie di interventi normativi, una configurazione assolutamente innovativa nelpanorama della Pubblica Amministrazione. Il legislatore, oltre a farne il primo sportelloamministrativo virtuale in Italia, ne ha rafforzato il valore giuridico come strumento ingrado di garantire completezza e affidabilità informativa. Di seguito la cronologia deglieventi principali.

> 2000. La legge 340 modifica il Codice civile, sopprimendo il procedimento di omologa-zione presso il Tribunale degli atti costitutivi e modificativi di società di capitali eponendo in capo al notaio la verifica di legittimità e la richiesta di iscrizione al Registrodelle imprese, riducendo drasticamente i tempi di quest’ultima.

> 2003. Nasce Il Registro delle imprese telematico. L’obbligatorietà della presentazionetelematica riguarda una parte del mondo delle imprese: quelle costituite in forma disocietà; per le imprese individuali, la presentazione telematica è opzionale.

> 2004. Entra in vigore la riforma del Codice civile attinente al diritto societario, cheamplia il numero di atti societari soggetti a iscrizione e i casi in cui l’iscrizione ha effi-cacia costitutiva, ossia determina l’efficacia giuridica dell’atto.

> 2006. Entra in vigore la riforma del diritto fallimentare, che estende ulteriormente lacasistica degli atti o fatti soggetti per legge a iscrizione.

> 2007-2008. Viene introdotta la Comunicazione unica per l’impresa. Essa vale comeassolvimento di tutti gli adempimenti amministrativi previsti per l’iscrizione al Registrodelle imprese e ha effetto, sussistendo i presupposti di legge, ai fini previdenziali, assi-stenziali e fiscali, oltre che per l’ottenimento del Codice fiscale e della Partita IVA. LaComunicazione unica, attualmente in fase di sperimentazione, diventerà obbligatoriacon la prossima entrata in vigore del DPCM contenente le specifiche tecniche per la pre-sentazione telematica. Attraverso di essa l’obbligo di presentazione telematica si esten-de alle imprese individuali.

> 2009. Nelle società a responsabilità limitata viene abolito l’obbligo di tenuta del librosoci; gli effetti delle partecipazioni sociali nei confronti della società prima derivantidall’annotazione del trasferimento nel libro soci oggi sono esclusivamente riferibili aldeposito dell’atto di trasferimento nel Registro delle imprese.

Nel 2008 Infocamere ha creato www.registroimprese.it, il portale che le Camere di commer-cio italiane mettono a disposizione di imprese, professionisti, associazioni di categoria eprivati cittadini per accedere ai servizi on line offerti dal sistema camerale. Consente atutti gli utenti la navigazione tra i dati del Registro delle imprese e delle altre principalibanche dati camerali, oltre a poter usufruire dei nuovi prodotti e servizi per l’inoltro tele-matico delle pratiche.

Registro delle imprese: quando la burocrazia diventa servizio alle imprese

Registro delle imprese e Albo imprese artigiane: pratiche suddivise per modalità di presentazione

Anno N. % N. % N. % N. %

2000 23.033 82,9 3.868 13,9 910 3,2 27.781 100

2001 25.544 79,6 5.371 16,7 1.162 3,6 32.077 100

2002 26.293 74,1 8.089 22,8 1.091 3,1 35.473 100

2003 12.019 40,3 16.730 56,2 1.013 3,4 29.764 100

2004 11.174 29,7 25.054 66,6 1.342 3,5 37.571 100

2005 10.923 30,7 23.322 65,6 1.304 3,6 35.549 100

2006 11.600 33,0 22.264 63,4 1.231 3,5 35.095 100

2007 11.502 30,9 24.140 64,8 1.573 4,2 37.215 100

2008 9.709 26,9 24.687 68,4 1.692 4,6 36.088 100

Manuale Telematica/informatica Altre modalità Totale

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I dati esposti riflettono la storia dell’applicazione telematica al Registro delle imprese: il boom di certifi-cati di firma digitale emessi tra il 2002 e il 2004 costituisce l’impatto dell’obbligo di presentazione informa telematica delle domande di iscrizione. Impatto che ha registrato una fase di stallo tra il 2005 e il2007 per poi riprendere vigore nel 2008, grazie anche ai nuovi strumenti di firma, agili e integrati, creatidal sistema camerale.2007: parliamo a questo proposito di business key, una chiave USB evoluta che permette di firmare digi-talmente i documenti con pieno valore legale, accedere in sicurezza ai servizi on line della PA e disporre ditutti i documenti della propria impresa depositati presso il Registro delle imprese della Camera di com-mercio. A oggi sono più di 1.000 le business key distribuite dalla Camera, che hanno certamente contri-buito a innalzare l’interesse degli operatori verso l’impiego della firma digitale grazie alla loro semplicitàe flessibilità di utilizzo.A completamento dei propri servizi telematici, sempre nel 2007, la Camera di Parma istituisce il proprioindirizzo istituzionale di posta elettronica certificata (PEC), avvalendosi del sistema Infocamere Legalmail.Si tratta di una forma di comunicazione simile alla posta elettronica standard, cui si aggiungono caratte-ristiche di sicurezza e di certificazione della trasmissione con un’efficacia giuridica del tutto equivalentealla tradizionale raccomandata cartacea con ricevuta di ritorno o alla notificazione nel caso in cui la stes-sa sia consentita tramite servizio postale.

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Il ruolo del Registro delle imprese è destinato ad ampliarsi ulteriormente con la prossima introduzione, invia definitiva, della Comunicazione unica per l’impresa, che richiede un raccordo con gli altri enti coin-volti negli adempimenti dell’impresa. Anche in questo caso, nel corso della fase sperimentale avviata dallaCamera nel giugno 2008, sono stati organizzati una serie di incontri che hanno permesso di rendere que-sto collegamento tra enti costruttivo ed efficace. Tra maggio e luglio 2009 sono stati inoltre organizzatiuna serie di momenti formativi con l’obiettivo di accompagnare gli utenti verso il nuovo percorso tecnico econcettuale che caratterizza la Comunicazione unica.Le disposizioni in materia di cancellazioni d’ufficio delle imprese che presentano situazioni di non opera-tività1, a cui la Camera sta dando crescente attuazione, consentiranno di mirare a un Registro delle impre-se ancora più affidabile, specchio dell’economia reale del territorio.

Le tappe dell’informatizzazione. La messa a regime dei servizi telematici ha determinato un cambiamen-to del rapporto con l’utenza, chiamata ad avere sempre più come interlocutore uno sportello virtuale alposto dello sportello fisico tradizionale. Peraltro, il sistema camerale è stato il primo nel panorama delleamministrazioni pubbliche a creare una rete informatica dei propri servizi e dei relativi archivi. A questofondamentale passo ne sono seguiti altri, sempre più significativi.2000: nasce la smart card, un dispositivo per la sottoscrizione su supporto informatico o via internet dipratiche mediante la firma digitale, ossia un sistema che permette la sottoscrizione di documenti digitalicon la stessa validità della firma autografa.2003: con il Registro delle imprese in versione telematica viene semplificata la vita alle aziende. Oggi ilRegistro delle imprese italiano è diventato il modello di riferimento nel progetto di un Registro europeo,base indispensabile per la completa attuazione del mercato unico.2004: la Carta nazionale dei servizi (CNS) sostituisce e amplia i servizi offerti dalla smart card. Provvistadi un microchip con caratteristiche equivalenti a quelle della carta d’identità elettronica, consente di dia-logare e di interagire con i servizi di tutte le amministrazioni pubbliche per via telematica.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa Pubblica Amministrazione per l’impresa

Anno

2001 1.052 26,3

2002 3.341 81,6

2003 4.471 109

2004 2.480 60,4

2005 1.156 27,6

2006 984 23,4

2007 681 8

2008 1.749 39,5

Smartcard/CNSemesse

Smart card/CNS emessesu 1000 imprese attive nell’esercizio

N. di smart card e CNS emesse

1 DPR 247/2004 per imprese individuali e società di persone e art. 2490 c.c. per le società di capitali.

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La regolazione del mercato è un’area di intervento nuova: sono infatti del1998 le ultime norme2 che affidano agli Enti camerali le funzioni esercita-

te prima dagli Uffici provinciali per l’industria commercio artigianato(UPICA) e dagli Uffici provinciali metrici. Si tratta delle funzioni metro-logiche e delle attività ispettive e di controllo. Alla regolazione del mercato si collega poi una serie di attività tradizio-

nali della Camera, riconducibili alla sua antica natura corporativa, comela rilevazione dei prezzi, la raccolta di usi e consuetudini e le Camere arbi-

trali, ma che hanno assunto grazie alla legge 580/1993 autonoma dignità.La Camera di commercio ha interpretato l’intervento legislativo come un’opportunità per ridisegnare l’or-ganizzazione interna, dando autonomia a tutte le attività riconducibili alla missione di tutela di un effi-ciente, equilibrato e trasparente funzionamento del mercato. La Camera di commercio di Parma, fin da subito, ha dunque considerato la regolazione del mercato comeun’area funzionale complessa da attribuire a un’unica unità organizzativa. La nuova area, istituita nel 2001,si è caratterizzata per un superamento dell’approccio esclusivamente burocratico e per lo spazio dedicatoalla relazione con imprese, associazioni di categoria e professionisti, al fine di far comprendere contenuti eragioni delle “regole” su cui la Camera è chiamata a vigilare e prevenire così possibili violazioni.

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’authority locale per la regolazione del mercato

Un punto d i r i fer imento per imprese e consumator i

2 d.lgs. n. 112/1998, uno dei cosiddetti “decreti Bassanini”.

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Nell’aprile del 2009 la Camera di commercio ha deciso di formalizzare la richiesta di iscrizione del proprioServizio di conciliazione al Registro degli organismi di conciliazione istituito presso il Ministero dellaGiustizia, con 5 conciliatori abilitati in possesso dei necessari requisiti.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’authority locale per la regolazione del mercato

Conciliazione e arbitrato. Il servizio di conciliazione e la Camera arbitrale sono stati costituiti con lo scopodi diffondere il ricorso alla giustizia alternativa soprattutto tra le piccole e le medie imprese del territorio.La Conciliazione è stata introdotta nel 1998, mentre la Camera arbitrale è un organismo istituito presso laCamera già dal 1974, rinnovato e potenziato a partire dal 2000.L’obiettivo è sempre quello di semplificare e l’Ente camerale lo persegue attraverso lo snellimento e la velo-cizzazione delle procedure riguardanti la soluzione delle liti commerciali in via alternativa ai mezzi di giu-stizia ordinaria. Di fronte a situazioni di conflitto, infatti, la conciliazione consente di agire con rapidità, attraverso l’in-tervento di un conciliatore imparziale che guida le parti nella negoziazione e le aiuta a trovare un accordo.Nell’arbitrato le contese vengono risolte in base alle leggi dello Stato; le pronunce degli arbitri hanno glistessi effetti di una sentenza del giudice, previa omologazione da parte del tribunale. Quello che cambiaè l’approccio: rapido e semplificato.

La leva delle procedure da sola non sarebbe comunque sufficiente. Altrettanto importante è, infatti, infor-mare le imprese e i consumatori sulle forme di giustizia alternativa di cui possono disporre.A partire al 2004 sono stati realizzati workshop, convegni e seminari che hanno portato a un notevole incre-mento delle domande di attivazione del servizio. Per la conciliazione sono state 212 in totale: per 55 di esseha potuto essere avviata la procedura, e 43 si sono concluse con esito positivo; 7 sono stati gli arbitratirealizzati, il primo dei quali nel 2004.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’authority locale per la regolazione del mercato

> Legge 29 dicembre 1993, n. 580, art. 2, comma 4: attribuisce agli Enti camerali la possibi-lità di promuovere la costituzione di commissioni arbitrali e conciliative per la risoluzionedelle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori e utenti.

> Legge 18 giugno 1998, n. 192, in materia di subfornitura: stabilisce che le controversie rela-tive a tali rapporti «siano sottoposte al tentativo obbligatorio di conciliazione presso laCamera di commercio nel cui territorio ha sede il subfornitore».

> Legge 30 luglio 1998, n. 281, sulla tutela dei diritti dei consumatori: afferma che le asso-ciazioni di consumatori «possono attivare, prima del ricorso al giudice, la procedura di con-ciliazione davanti alla camera di commercio competente per territorio [...]. Il verbale di con-ciliazione omologato (dal pretore) costituisce titolo esecutivo».

> D.lgs. 17 gennaio 2003, n. 5 (facente parte della riforma del diritto societario): prevede lapossibilità di inserire negli statuti delle società la “clausola di conciliazione”.

Le norme della giustizia alternativa

Anno

2004 • Workshop di formazione e aggiornamento professionale sulla Risoluzione alternativadelle controversie (ADR)

• Convegno dedicato all’arbitrato amministrato

• Convegno “Conciliazione e diritto societario: istituzioni, imprese e professioni a confronto”

2005 • Simulazione di una conciliazione sotto forma di performance teatrale dal titolo“Monologo sul conflitto e simulazione di conciliazione”, insieme al Teatro di Impresa

2006 • Corso di formazione e aggiornamento in materia societaria

2007 • Seminario “Il coraggio di arbitrare: un’opportunità per le imprese e i professionisti”,organizzato con la collaborazione della Camera arbitrale di Milano

2008 • Incontro dedicato alla conciliazione “I conflitti e le soluzioni. Focussulla Conciliazione”

2009 • Convegno: “L’arbitrato amministrato in Italia, Germania e nell’Unione Europea”

Eventi formativi su arbitrato e conciliazione

Attività

Conciliatori formati 1998 44

Conciliatori formati 2004 30

Conciliatori formati nel 1998 aggiornati nel 2004 12

Corso in materia societaria 2006 13

Attività formativa per i conciliatori

Percorso formativo e anno di realizzazione Numero di conciliatori formati

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L’Ufficio metrico provvede anche alla concessione del marchio d’identificazione per i metalli preziosi e alle rela-tive attività di vigilanza, oltre che alla tenuta del Registro degli assegnatari dei marchi di identificazione, nelquale sono riportati i nominativi dei soggetti che producono o importano oggetti realizzati con metalli preziosi.Provvede inoltre al controllo dei prodotti preimballati per verificare che le quantità dichiarate sulle confe-zioni corrispondano a quelle previste dalla normativa.

L’azione ispettiva di controllo e sanzionatoria. Questa competenza, esercitata in passato dagli ex UPICA,viene svolta dalla Camera di commercio in collaborazione con altri organismi accertatori (NAS, Guardia diFinanza, ASL). L’Ente camerale si impegna a procedere in questo ambito in modo equilibrato e nel pienorispetto degli operatori del mercato e degli altri organismi di controllo. All’attività ispettiva si ricollega la con-seguente attività sanzionatoria in materia, ad esempio, di installazione degli impianti, etichettatura dei pro-dotti tessili, conformità dei giocattoli alla normativa in vigore. Inoltre, la Camera emette le ordinanze di paga-mento di sanzioni nei riguardi di imprese che hanno violato gli adempimenti relativi ai Registri camerali.

Concorsi a premio. Dal 20023 le Camere di commercio offrono un nuovo servizio di intervento nei concor-si a premio, con un funzionario incaricato di partecipare alle estrazioni o assegnazioni dei premi qualegarante della fede pubblica. Sono stati 143 gli interventi effettuati dalla Camera di Parma fino a oggi.

Protesti cambiari. In base ai provvedimenti che hanno regolamentato l’attività della Camera in materiadi protesti cambiari4, il relativo ufficio camerale ha acquisito nuovi compiti e responsabilità. Si occupadella pubblicazione ufficiale nel Registro informatico dei protesti degli elenchi dei soggetti sui quali sonostati levati i protesti nel mese precedente; tali elenchi sono trasmessi dagli ufficiali levatori e dalla Stanzadi compensazione della Banca d’Italia. Provvede inoltre alla ricezione, istruttoria ed esecuzione delle istan-ze di cancellazione dei protesti stessi nonché al rilascio di informazioni sull’esistenza dei protesti levati nelterritorio nazionale a carico di persone e imprese.Dal maggio 2009 ha preso avvio la trasmissione telematica degli elenchi dei protesti cambiari con firmadigitale. Gli uffici della Camera, sulla scorta delle indicazioni scaturite dai lavori di apposito Tavolo costi-tuito a livello nazionale, hanno svolto una capillare attività di informazione nei confronti degli ufficiali abi-litati alla levata dei protesti in ambito provinciale con importanti risultati. A maggio di quest’anno, infat-ti, circa il 90% dei protesti pubblicati è pervenuto telematicamente, modalità che, oltre a essere previstadalla normativa vigente, consente di innalzare le condizioni di sicurezza di tutte le fasi della proceduraassicurando una maggiore tempestività nelle operazioni.

Brevetti e marchi. Le nuove norme introdotte in questi ultimi anni in ambito comunitario e l’entrata invigore nel marzo 2005 del Codice della proprietà industriale hanno rafforzato la protezione dei segni distin-tivi e delle denominazioni d’origine, offrendo alle imprese nuove opportunità per valorizzare la propria atti-vità e per proteggerla da operazioni di contraffazione. Dal 2000 i compiti in materia di marchi e brevettisono stati trasferiti alle Camere di commercio, che raccolgono dunque le domande e i documenti necessa-ri per ottenere il brevetto per invenzioni industriali, modelli d’utilità, disegni e modelli ornamentali, mar-

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’authority locale per la regolazione del mercato

Le funzioni metrologiche. La corretta misurazione della merce oggetto di compravendita è uno degliaspetti fondamentali delle transazioni commerciali. Attraverso la metrologia legale è possibile intervenireper regolare la concorrenza tra imprese e tutelare il consumatore.Il trasferimento delle funzioni metrologiche agli uffici metrici delle Camere è avvenuto dal 1° gennaio 2000e i suoi servizi sono stati finanziati dallo Stato fino al 2005. Dall’anno successivo le Camere di commerciohanno provveduto ad autofinanziare lo svolgimento di tali mansioni, stabilendo delle tariffe tendenti adassicurare la copertura dei costi, determinate quindi in un’ottica di economicità. La Camera di Parma ha definito nel luglio 2007 le tariffe relative ai servizi di metrologia legale. Tale ope-razione è stata completata nel dicembre 2008 con la fissazione di quelle specifiche per il settore delladistribuzione dei carburanti per autotrazione e di quelle relative alla verificazione di nuovi tipi di strumen-ti metrici.La tutela della fede pubblica nelle transazioni commerciali prevede funzioni di controllo preventivo e perio-dico. In particolare:> verifiche sul corretto funzionamento degli strumenti di misura e sulla corretta indicazione delle unità di

misura;> verifiche periodiche per accertare il mantenimento dell’affidabilità metrologica nel tempo;> verifica dei convertitori di volume di gas.Nel periodo considerato l’Ente ha raggiunto importanti risultati, dal punto di vista sia quantitativo sia qua-litativo. Oltre 11.000 gli strumenti controllati, tra bilance commerciali e industriali, distributori di carbu-rante, complessi di misurazione per gas metano e pese a ponte.

Dall’agosto 2005 è attivo il servizio di rilascio delle carte tachigrafiche per il funzionamento del cronota-chigrafo digitale. È uno strumento che garantisce la corretta rilevazione dei tempi di guida dei veicoli,obbligatorio dal 2006 sui mezzi di trasporto pesanti. Finora sono state rilasciate 3.550 carte tachigrafiche.Nel 2008 sono state sottoscritte delle Convenzioni con CNA e APLA per attivare il servizio anche presso que-ste Associazioni di categoria.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’authority locale per la regolazione del mercato

2005 5

2006 804

2007 1.519

2008 998

2009 * 224

TOTALE 3.550

Carte cronotachigrafiche rilasciate dalla Camera di commercio

Anno Carte rilasciate

* dato parziale al 30 aprile 2009

3 d.P.R. 26 ottobre 2001, n. 4304 Legge 235/2000 e d.m. 316/2000

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revole per il rilascio dell’autorizzazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Annualmentel’Ufficio camerale competente effettua visite ispettive di controllo sull’attività dei magazzini, sulla regola-re tenuta dei registri di emissione di fedi di deposito e note di pegno, sulle attrezzature e sui locali. A Parmasono presenti 14 Magazzini Generali di stagionatura del Formaggio Parmigiano-Reggiano.

Strumenti contrattuali condivisi. Per garantire chiarezza delle regole e fluidità dei rapporti, l’Ente came-rale si è attivato anche sul fronte delle funzioni di prevenzione e controllo circa la presenza di clausolevessatorie nei contratti. A tal fine ha predisposto e diffuso una serie di modelli contrattuali in grado dimantenere un solido equilibrio tra gli interessi delle imprese e quelli dei consumatori.

La credibi l i tà è un valore che va costrui to

Contratto-tipo di agenzia. Il primo impegno della Camera di commercio di Parma ha riguardato la defini-zione di un contatto-tipo di agenzia, che rappresenta ancora oggi uno dei contratti maggiormente utilizza-ti dalle imprese per la commercializzazione dei prodotti. L’azione è stata intrapresa a seguito dell’istanzapervenuta dal Gruppo Agenti e rappresentanti di commercio aderenti ad ASCOM. La Commissione apposi-tamente nominata sta ultimando le attività, che hanno potuto beneficiare del prezioso lavoro effettuato inmateria dalla Camera di Ancona.

Progetto pluriennale di regolazione del mercato immobiliare. Nella convinzione che la trasparenzamigliori la competitività del sistema economico locale, dal 2004 la Camera ha dato il via a un progetto perfavorire lo sviluppo di dinamiche corrette e condivise all’interno del mercato immobiliare della provincia ea promuovere le opportunità di incontro tra domanda e offerta in un clima di fiducia dei soggetti operantiall’interno dello stesso.La prima parte del progetto ha portato una Commissione tecnico-consultiva composta dalle maggiori asso-ciazioni rappresentative degli interessi in gioco (mediatori, consumatori, proprietà edilizia, inquilini), alla

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’authority locale per la regolazione del mercato

chi d’impresa, traduzioni di brevetti europei, ricorsi, transazioni. Presso la Camera è anche possibile con-sultare le banche dati nazionali, comunitarie e internazionali.Dal 2006 il deposito delle domande di marchi e brevetti può essere effettuato per via telematica. L’Ufficiocamerale continua comunque a ricevere le domande su supporto cartaceo, trasformando i documenti informato digitale tramite lo speciale Sportello Assistito.

Usi e consuetudini. La Camera ha il compito di curare gli usi e le consuetudini connessi alle attività eco-nomiche. Viene svolta una periodica attività di revisione attraverso una Commissione provinciale compo-sta da rappresentanti delle associazioni di categoria, dei consumatori e degli ordini professionali. Il suocompito è coordinare le operazioni di revisione degli usi operate da appositi Comitati tecnici specifici perle tipologie di merci e/o servizi maggiormente trattati sul territorio provinciale. È attualmente in fase di conclusione la revisione riferita al 2005.

Magazzini generali. Gli imprenditori che intendono aprire un magazzino generale in una determinata pro-vincia devono presentare domanda alla locale Camera di commercio, che emette il preventivo parere favo-

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’authority locale per la regolazione del mercato

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Marchi 288 228 216 300 255 313 284 326 354 131

Invenzioni 69 94 82 115 99 82 115 100 89 41

Modelli di utilità 23 13 13 16 16 15 12 17 11 5

Modelli ornamentali 15 10 7 10 6 7 1 2 1 1

Attività dell’Ufficio brevetti e marchi (2000-2009)

Brevetti e marchi depositati per modalità di presentazione delle domande (2000-2009)

Cartacea Telematica Cartacea Telematica Cartacea Telematica Cartacea Telematica

Marchi 13 271 16 310 9 345 8 123

Invenzioni 5 110 1 99 1 88 0 41

Modelli 1 11 2 15 0 11 1 4di utilità

Modelli 1 0 1 1 0 1 0 1ornamentali

2009200820072006

• Incarico di mediazione per la vendita in esclusiva

• Incarico di mediazione per la vendita non in esclusiva

• Proposta d’acquisto immobiliare

• Incarico esclusivo di mediazione per la locazione immobiliare

• Incarico non esclusivo di mediazione per la locazione immobiliare

• Proposta di locazione immobiliare

Progetto di regolazione del mercato immobiliare

Moduli contrattuali

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ni che accoglie gli operatori del settore, oltre a uffici e locali di servizio. Gli spazi sono stati allestiti utilizzan-do moderni apparati tecnologici.La consistente partecipazione di operatori del settore alle giornate borsistiche ha fatto da sfondo all’avviodella stretta collaborazione con Borsa Merci Telematica Italiana, che dispone di un proprio spazio all’inter-no della nuova sede. Diversi incontri e dibattiti sono stati organizzati presso la Borsa Merci di Parma circale caratteristiche e le opportunità offerte dalla gestione delle contrattazioni su piattaforma telematica.

Mister prezzi. In base alle prescrizioni della legge finanziaria per il 2008, il Governo ha istituito presso ilMinistero dello Sviluppo Economico il Garante per la sorveglianza dei prezzi, incaricato di sorvegliare ladinamica dei prezzi sul territorio e di loro eventuali anomalie.Le Camere di commercio sono coinvolte in questa attività con l’attribuzione di specifiche funzioni di tute-la dei consumatori sul fronte dei prezzi e delle tariffe a livello provinciale. In un quadro d’intervento orga-nico a livello di sistema camerale, è stato attivato il numero verde unico nazionale al quale i consumatoripossono segnalare i prezzi ritenuti eccessivi. È stato anche realizzato un portale a livello nazionale, in col-laborazione tra Unioncamere e Ministero dello Sviluppo Economico, al quale possono pervenire le segnala-zioni e tramite il quale saranno resi disponibili gli esiti delle verifiche effettuate.La Camera di commercio di Parma ha istituito il proprio Ufficio prezzi e ha individuato il relativo respon-sabile. Ha provveduto a darne notizia al pubblico mediante una campagna informativa, con un’adeguatapubblicità sul sito internet e sulla newsletter camerale. Dal marzo 2008 ci sono state 44 segnalazioni da parte dei cittadini, soprattutto per pane, latte e benzina.Nell’aprile 2008 è stata definita la composizione di un Tavolo di valutazione provinciale per effettuare pre-cise analisi sulle dinamiche dei prezzi e delle tariffe.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’authority locale per la regolazione del mercato

definizione di moduli contrattuali per la mediazione immobiliare. Ne sono stati definiti 6, depurati da ognipresenza di clausole vessatorie e conformi alle disposizioni in materia di tutela del consumatore.Tutti i moduli sono disponibili sul sito della Camera, in un’apposita sezione: utilizzarli non è obbligatorio,ma è un segnale importante per chi vuole negoziati chiari e non penalizzanti per il cliente. Così come lo èla scelta di aderire al Regolamento di disciplina e al relativo Decalogo, entrambi voluti dalla Camera perrendere ancora più efficace il percorso verso la trasparenza.Gli operatori che ne fanno parte, ricevono tra l’altro un logotipo con cui possono personalizzare tutta la pro-pria documentazione.L’attività della Camera nel settore immobiliare ha portato inoltre alla recente costituzione di BorsaImmobiliare di Parma (BI.PAR.). È un progetto che si propone di dar vita – in collaborazione conAssociazioni, istituzioni e ordini professionali – a importanti servizi. Prevede infatti la realizzazione, in for-mato on line e cartaceo, di un listino dei prezzi degli immobili della città e della provincia, suddiviso pertipologie; la creazione di un portale nell’ambito del quale gli operatori accreditati potranno inserire le tran-sazioni offerte come in una vetrina virtuale; l’istituzione di un servizio di valutazione degli immobili, che per-metta ai soggetti interessati di ottenere la stima o un parere di congruità del prezzo degli immobili stessi.Nella definizione del progetto, la Camera ha ricevuto il sostegno di Tecnoborsa, una società consortile delsistema camerale nata proprio per assistere le singole Camere nella costituzione di Borse immobiliari alivello provinciale in una logica di rete. Con l’obiettivo di garantire la diffusione di metodologie operative univoche su tutto il territorio nazionale,Tecnoborsa ha infatti dato vita a Borsa Immobiliare Italiana (BII), deputata a coordinare una piattafor-ma informatica per la gestione di una banca dati immobiliare comune.

Il monitoraggio dei prezzi. Questa funzione, fondamentale per perseguire il percorso della trasparenza,viene storicamente esercitata dalla Camera di commercio con riferimento sia ai prezzi all’ingrosso di unaserie di prodotti agroalimentari trattati nella locale Borsa Merci sia ai prezzi delle opere edili.Per le opere edili viene realizzata, fin dal 1970, una pubblicazione dal titolo “Prezzi informativi delle opereedili in Parma”, particolarmente apprezzata dal pubblico e nota anche al di fuori della provincia.La rilevazione riguarda i prezzi relativi ai materiali utilizzati e ai lavori e opere compiute in campo edilizio.Fino al 2000 è uscita con cadenza trimestrale; è poi divenuta quadrimestrale e, dal 2006, semestrale. Dallostesso anno è disponibile on line, modalità che consente di reperire anche i numeri pregressi fino al 2003.

Borsa Merci di Parma. Rappresenta un’istituzione storica per la Camera di Parma. Costituita nell’ottobre1967, agisce sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico, che nomina annualmente laDeputazione di Borsa e ne definisce il calendario, e della Camera di commercio di Parma, che ha emana-to i relativi Regolamenti.La Borsa Merci di Parma, per mezzo delle Commissioni di listino nelle quali è articolato il Comitato di vigi-lanza, cura la rilevazione dei prezzi all’ingrosso delle merci maggiormente trattate nell’ambito del settoreagroalimentare locale.Nell’arco del decennio trascorso molto è stato fatto in funzione della trasparenza delle informazioni: dallapubblicazione cartacea dei listini dei prezzi si è passati all’invio in tempo reale alle testate giornalistichedi riferimento, fino a giungere all’inserimento dei dati sul sito internet dedicato.Le rilevazioni avvengono settimanalmente dall’ottobre 2006, quando la Borsa Merci è stata trasferita pressola nuova prestigiosa sede cittadina, presso il Centro Agroalimentare di Parma. Si tratta di circa 1.000 mq,con due sale utilizzate per lo svolgimento delle sedute delle Commissioni di listino e un Salone contrattazio-

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’authority locale per la regolazione del mercato

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La valorizzazione del territorio e della sua economia è una delle attività qua-lificanti degli Enti camerali. Negli ultimi dieci anni la Camera di commer-

cio l’ha interpretata con forza, secondo un approccio integrato che hacoinvolto le componenti strategiche del “sistema Parma”: le infrastrut-ture logistiche, il sistema dei servizi, la filiera agroalimentare, il com-parto turistico.

In tale ottica sono state operate scelte di dismissione riguardanti infrastrut-ture ormai “mature” per addivenire a una sostanziale privatizzazione delle

stesse, ricavando cospicue risorse da reinvestire in nuove iniziative. L’intervento camerale si è quindi “riposizionato” a favore di strutture e infrastrutture con vocazione spe-cialistica e con elevata connotazione di servizio, privilegiandole rispetto alle infrastrutture pesanti (conl’importante eccezione dell’aeroporto). In pratica, si è operato nell’ottica di uno sviluppo qualitativo del ter-ritorio, finalizzato anche a dare impulso a una sua proiezione internazionale.Nel dettaglio, sono stati perseguiti i seguenti obiettivi:> valorizzare il potenziale del sistema dei trasporti puntando sullo sviluppo di infrastrutture di livello

internazionale;> sostenere strutture innovative in grado di valorizzare il nesso tra sistema agroalimentare, turismo, for-

mazione, cultura e congressualità;> sostenere il consolidamento di centri di competenza per l’innovazione e il trasferimento tecnologico.

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn motore per la crescita del territorio

Creare le premesse per uno sv i luppo equi l ibrato

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn motore per la crescita del territorio

Il potenziamento del sistema della mobilità. Il rafforzamento delle infrastrutture per la mobilità ha rap-presentato, nel periodo osservato, un settore prioritario di investimento e di impegno della Camera. In questo campo, l’azione camerale si è fortemente concentrata sullo sviluppo dell’aeroporto. È stata una scel-ta lungimirante, premiata dal peso che la presenza a Parma della stazione aeroportuale ha avuto nell’aggiudi-cazione dell’Authority per la Sicurezza Alimentare; inoltre, proprio lo sviluppo dell’aeroporto dischiude l’opportu-nità di una qualificazione dell’area parmense come nodo logistico di rilevanza sovraregionale.

L’obiettivo è far volare il territorio sempre più in alto

Il progetto di un aeroporto a Parma nasce nel lontano 1980, anche se è dal 1986 che si consolida con l’isti-tuzione di SO.GE.A.P. Spa. L’alleanza tra le principali forze istituzionali ed economiche della provincia san-cisce il vero avvio della fase di start up, sviluppatosi nel corso di un lungo arco temporale in un contestosegnato dalla crescente competitività nel sistema italiano delle infrastrutture aeroportuali. La Camera haconsolidato nel corso degli ultimi dieci anni il proprio ruolo di istituzione-traino del complesso e onerosoprocesso di lancio dell’aeroporto. Un processo che ha implicato investimenti in conto capitale, complessi-vamente pari a circa 3,9 milioni di euro negli anni dal 1999 al 2007, che hanno portato la Camera a dete-nere il 26% del valore azionario.Nel 2008 la Camera di Parma e gli altri enti territoriali promotori del “progetto aeroporto” hanno ritenuto com-pletata la fase di start-up e hanno deciso di guidare la società verso una progressiva privatizzazione, chiu-dendo così un periodo di 20 anni di gestione guidata dalla “mano pubblica”: gli enti pubblici parmensi con-tinuano comunque a presidiare l’amministrazione della struttura, con una partecipazione complessivamente

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn motore per la crescita del territorio

Da sempre sostenuto sul piano politico e operativo dalla Camera di commercio di Parma, l’aeropor-to “Giuseppe Verdi” è gestito da SO.GE.A.P. Spa, società nata dall’alleanza tra enti pubblici territo-riali, associazioni economiche, alcuni istituti di credito e oltre 130 imprese private.Con una superficie di 1.800 mq, una capacità di 180 pax/ora, per 250.000 pax/anno, attual-mente collega Parma con Roma Fiumicino (compagnia Air Alps), Londra Stansted (Ryanair),Palermo e Catania (Wind Jet), Tirana (Belleair) e presto Alghero (Ryanair).Nel 2007 ha ottenuto la certificazione ENAC, a seguito delle verifiche di conformità ai requisiti disicurezza prescritti dal Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti. Recentemente, insieme alla privatizzazione, è stato avviato un progetto di ammodernamento eampliamento, segno che la ulteriore crescita dell’aeroporto è un’opzione fortemente sentita.Essa fa leva sia sulla consapevolezza della centralità logistica dell’infrastruttura rispetto a unbacino di utenza che comprende un’ampia area a cavallo tra il Nord-Ovest e il Centro Italia siasulla volontà di farne uno strumento per inserire il territorio nei circuiti italiani e internaziona-li del business e del turismo. Una considerazione supportata dal progressivo e costante miglio-ramento dei risultati sul fronte dei voli attivati e del numero di passeggeri.

L’Aeroporto di Parma: una scommessa per l’internazionalizzazione del territorio

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Movimento passeggeri dell’aeroporto di Parma (1999-2008)

45.111

68.69781.396

62.139 66.258 68.119

61.429

127.669145.916

280.190

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ci, i grandi eventi fieristici, artistici e culturali. È questa quindi la principale motivazione che ha spintola Camera di Parma a rivedere il proprio metodo di intervento, passando a un approccio promozionale ingrado di integrare tutta l’immagine del territorio in un sistema di qualità.Il turismo, considerato una delle leve strategiche per la promozione territoriale, è stato dunque rafforzatosoprattutto in un’ottica di internazionalizzazione. L’intento è stato quello di presentare il patrimonio stori-co, artistico, culturale, il termalismo e l’enogastronomia come risorse tipiche e qualificanti del territorio,capaci di attrarre nuovi flussi turistici da altri Paesi.Da qui, la spinta della Camera verso l’immagine di un “sistema Parma” fatto di eccellenze non solo pro-duttive, ma anche culturali, artistiche e ambientali.In collaborazione con gli enti locali e con le associazioni imprenditoriali, sono stati organizzati grandi even-ti culturali come le mostre su Giovanni Lanfranco e Giovanni Scaramuzza, quella sul “Medioevo secon-do Le Goff”. Sono state inoltre organizzate due esposizioni di rilevanza internazionale dedicate ai grandipittori che hanno contraddistinto l’arte parmense del Cinquecento: > la mostra “Parmigianino e il Manierismo europeo”, svoltasi da febbraio a marzo 2003, che ha, con i

suoi oltre 280.000 visitatori, indiscutibilmente dimostrato il potenziale di Parma come territorio di turi-smo culturale;

> la mostra del 2008 sul Correggio, che si è chiusa con un numero record di visitatori, oltre 433.000biglietti staccati, una media giornaliera di 3.387 ingressi, risultando l’esposizione più frequentata inItalia nell’anno.

Tale politica si è rivelata vincente, determinando un rafforzamento delle presenze e ricadute positive supiù di un settore produttivo.

Portare i turisti sul territorio è un’iniziativa valida ma comunque non sufficiente. Occorre anche risponde-re in maniera adeguata alle aspettative che si sono create ed essere all’altezza dei più elevati standard diofferta. Per questo, la Camera ha promosso un progetto sistema qualità dell’accoglienza, in collaborazio-ne con l’Agenzia per lo sviluppo locale SOPRIP e con il supporto della Provincia. L’intento è coinvolgere glioperatori in una strategia di qualificazione comune. Si è trattato di un progetto-pilota che, al fine di sperimentare l’applicazione di un sistema di qualità dell’of-ferta, ha preso le mosse da un singolo comparto, quello degli agriturismi, ancora in fase di lancio nel nostroterritorio e perciò particolarmente aperto ad azioni di supporto e accompagnamento. Presupposto conferma-to dal riscontro ricevuto dalle aziende: ben 32 quelle che hanno aderito, impegnandosi a proporre, oltre astandard di accoglienza, un’offerta incentrata sui valori del territorio e descritta nella Carta della qualità.

Sf ide sempre più complesse chiedono r isposte sempre più integrate

La valorizzazione del territorio è passata anche attraverso il rilancio di aree della provincia con un’econo-mia radicata nel turismo, ma con vocazione divenuta troppo specialistica per poter far fronte alle incertez-ze congiunturali. Parliamo dell’area di Schia-Monte Caio, una delle zone appenniniche di maggior richia-mo per i turisti nella nostra provincia. Finora la notorietà della zona è stata prevalentemente legata aglisport invernali, la cui pratica ha però negli ultimi anni subito un drastico ridimensionamento. Le caratte-ristiche ambientali della zona rivelano i presupposti per sviluppare un’offerta turistica pluristagionale.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn motore per la crescita del territorio

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn motore per la crescita del territorio

non inferiore a un quinto del capitale sociale (la partecipazione della Camera di commercio è ora pari a circail 7,5%) e il diritto a esprimere il Presidente e 4 componenti del Consiglio di amministrazione.

Per ciò che attiene alle infrastrutture stradali, l’azione camerale si è concentrata essenzialmente lungodue direttrici.La prima ha rappresentato la conseguenza del buon esito dell’investimento fatto per la realizzazione e lostart up dell’arteria Autocamionale della Cisa, della cui società di gestione la Camera ha fatto parte perdecenni come socio di riferimento. Tra il 2003 e il 2004, considerato il deciso consolidamento dell’opera-tività e la raggiunta capacità di autofinanziamento dell’infrastruttura, la Camera ha proceduto ad alie-nare la quasi totalità della propria quota di partecipazione nella società di gestione.La seconda ha riguardato il corridoio Tirreno-Brennero, Ti.Bre, che rappresenta uno snodo fondamentalenei rapporti con i porti liguri e toscani, l’area padana e l’Europa centro-settentrionale. Significativo èstato il contributo fornito dalla Camera per sostenere la realizzazione di quest’opera importante sia perpotenziare i collegamenti sia per l’alleggerimento della viabilità ordinaria.

Più st rada, p iù v is ib i l i tà , p iù impresa

In questo contesto, nel 2007, l’allora Presidente del Consiglio Romano Prodi ha sottoscritto l’AttoAggiuntivo alle intese-quadro tra Governo e Regione Emilia-Romagna. Ciò ha di fatto sbloccato la situa-zione in merito alla prosecuzione di queste importanti infrastrutture legate al completamento del cosid-detto “passante Nord”, che appunto comprende l’asse ferroviario Tirreno-Brennero e il collegamento auto-stradale tra l’A15 e l’A22.Tale realizzazione promuoverebbe, tra le altre cose, il ruolo dell’Interporto di Parma, struttura parte-cipata dalla Camera fin dalla sua nascita nel 1974, a polo logistico di riferimento, in posizione cen-trale rispetto agli altri snodi di Livorno, La Spezia e Verona. Oggi l’Interporto accoglie circa 80 impre-se che impiegano 1.500 persone e muove oltre 5 milioni tonnellate annue di merce, di cui quasi 1,5milioni su ferro.Nell’ottica di reindirizzare gli investimenti verso iniziative innovative, senza dimenticare il valore strate-gico attribuito al rafforzamento delle strutture di intermodalità, nel 2008 l’Ente ha proceduto alla vendi-ta della struttura immobiliare. Attraverso una procedura di evidenza pubblica, l’aggiudicazione è statacorrelata alla presentazione da parte dei potenziali acquirenti di un progetto di arricchimento della dota-zione dei servizi finalizzati alla valorizzazione delle potenzialità dell’Interporto. Come auspicato, date lepremesse e a garanzia dell’effettività degli obiettivi prefigurati, l’aggiudicatario è risultato essere CepimSpa, società di gestione dell’Interporto.

Il turismo e la sinergia delle eccellenze. La Camera di commercio di Parma, nella progettazione dei pro-pri interventi, ha prestato particolare attenzione al territorio, inteso come habitat da cui le imprese trag-gono linfa vitale e capacità competitiva, e a cui le imprese – con le loro richieste ed esigenze, con la lorocapacità di creare qualità e innovazione – imprimono la spinta per migliorare il proprio assetto comples-sivo. Tale modo di percepire le imprese e il territorio, come fattori che interagiscono in modo virtuoso, hafatto sì che l’Ente camerale intraprendesse numerose azioni per promuovere l’insieme dei prodotti checaratterizzano il “sistema Parma”: l’alimentare, i percorsi enogastronomici, la moda, gli itinerari turisti-

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn motore per la crescita del territorio

L’Ente ha approvato il sostegno su base triennale a un programma di interventi che doteranno il compren-sorio delle infrastrutture necessarie per garantire la fruibilità della zona per tutto l’arco dell’anno, oltreche per rafforzarne la vocazione invernale.Ma è sul fronte della internazionalizzazione del comparto turistico che la Camera ha maggiormenteincentrato la propria azione; la politica promozionale verso i mercati esteri ha assunto infatti in que-sto ambito, negli ultimi anni, una connotazione assolutamente originale rispetto al passato e rispettoalle politiche turistiche delle altre istituzioni territoriali.Integrazione dell’offerta turistica nell’insieme dei “prodotti” presentati e promossi nel corso di missio-ni e iniziative all’estero; realizzazione di specifiche azioni per la promozione di pacchetti e di servizituristici verso Paesi esteri individuati in base a una valutazione delle caratteristiche del “turista inte-ressato all’Italia”. La tipologia delle iniziative è variata in funzione dei singoli Paesi ma il modellomaggiormente utilizzato è stato quello del workshop, contraddistinto da due momenti: il primo di pre-sentazione generale del territorio e delle caratteristiche dell’offerta turistica, rivolto non solo a opera-tori, ma anche a media e opinion makers; un secondo, più operativo, consistente in incontri B2B traoperatori parmensi ed esteri.Tappe di queste iniziative sono state Zurigo e Monaco nel 2004, Bruxelles e Parigi nel 2005 (insiemealla Provincia), Londra nel 2006, Tokyo (nel quadro del Progetto Giappone) nel 2007; Wiesbaden nel2008, anno in cui è stata anche organizzata un’azione incoming di tour operator da Montreal e Toronto.Da non dimenticare la collaborazione con la Fondazione Teatro Regio per la promozione nel mondo delrinnovato “Festival Verdi”: il road show che lo scorso anno la Camera ha sostenuto tra Tokyo, New Yorke Hong Kong ha certamente contribuito al successo senza precedenti dell’edizione 2008 del Festival, atestimonianza del valore di una formula che, senza dimenticare la qualità dello spettacolo, valorizza a360 gradi le specificità del territorio.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn motore per la crescita del territorio

La Camera di commercio è dotata di un moderno e attrezzato Centro Congressi. L’idea di una struttura di questo tipo fu concepita negli anni sessanta per rispondere all’esi-genza della comunità economica e sociale di disporre di uno spazio adeguato nel centro dellacittà per manifestazioni di vario genere; fu quindi inserita nel progetto originario di costruzio-ne della nuova sede dell’Ente camerale, inaugurata nel 1970. Il Centro Congressi, che si trova in una posizione centrale e strategica, a poche decine di metridalla baricentrica Piazza cittadina e dalla stazione ferroviaria, è facilmente raggiungibile anchedall’aeroporto e si compone di numerose sale di diverse dimensioni, con posti a sedere chevariano dai 40 della Sala Farnese e Stendhal ai 100 della Sala Du Tillot ai 260 della Sala AureaParma, per non parlare dei 1.000 metri quadri dell’ampia Sala Borsa.In circa 30 anni, nella struttura si sono svolti convegni economici della Camera di commercio edelle istituzioni locali, oltre a numerose altre manifestazioni sia nazionali che internazionali.Negli anni novanta si sono realizzati importanti lavori di ammodernamento e ristrutturazione,e nel 1997 è stato redatto il Regolamento per la sua gestione.Ma è negli ultimi anni che il Centro ha ricevuto un nuovo e definitivo impulso, grazie alla volon-tà da parte degli organi camerali di rilanciare la funzione congressuale dell’Ente, soprattuttoin vista della riallocazione della Borsa Merci presso le aree del Centro Agroalimentare. La ex-Sala Borsa è così diventata uno spazio multifunzionale per attività di carattere cultura-le, espositivo e promozionale: si è voluta recuperare l’idea di una “piazza coperta urbana” adisposizione della collettività per eventi e manifestazioni di vario genere.La riconversione di questa superficie ha visto coinvolti anche giovani architetti e ingegneri cheattraverso il concorso svoltosi nel 2005 contestualmente al Festival dell’Architettura hanno potutooffrire idee nuove per l’utilizzo della sala.Fondamentale per il rilancio è stato nello stesso anno il sostanziale ammodernamento delladotazione tecnologica al servizio del Centro, che offre oggi ambienti adatti a ogni genere dimanifestazione e attrezzati con i più moderni sistemi audiovisivi e multimediali, con una gran-de duttilità di allestimento per adeguarsi alle varie tipologie di eventi.Analoga predisposizione è stata prevista anche per gli spazi dell’attuale Borsa Merci presso ilCentro Agroalimentare, che dal 2007 sono stati ufficialmente annessi al Centro Congressi:questi locali, che essendo decentrati sono avvantaggiati sul piano logistico, con esclusione deigiorni in cui vi si svolgono le contrattazioni, sono ora utilizzati per lo svolgimento di corsi, riu-nioni, workshop.

Centro Congressi

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn motore per la crescita del territorio

2004 2005 2006 2007 2008

Numero eventi congressuali realizzati presso il Centro congressi (anni 2004-2008)

63

6667

70

75

L’innovazione e l’alta formazione. Perseguire l’innovazione in ogni sua forma e accezione è un passag-gio obbligato per accrescere la capacità competitiva del territorio e raggiungere un più elevato livello dibenessere. La competitività del sistema economico e produttivo risulta, infatti, intimamente connessacon la capacità di fare ricerca e di apportare innovazione tecnologica.In questi anni, l’Ente camerale si è inserito nel processo di governo locale dell’innovazione, con un ruolodi promozione, informazione e raccordo tra imprese, mondo della ricerca e attori istituzionali. Partendodal presupposto che Parma si connota come area di eccellenza nel campo della ricerca scientifica maanche della formazione di alto livello, la Camera si è impegnata a promuovere l’innovazione e a favorir-ne l’accesso a tutte le imprese. Quest’azione è stata esplicata sia per le imprese più inclini a innovare,spingendole a divenire i driver del sistema, sia per le piccole imprese tradizionali, che incontrano mag-giori difficoltà nello sviluppo di processi innovativi.Per promuovere la connessione tra ricerca pubblica, soprattutto universitaria, e fabbisogno di innova-zione tecnologica delle imprese, la Camera ha innanzitutto sostenuto la costituzione del ConsorzioParma Tecninnova, che ha condotto poi, nel 1999, alla costituzione della società di gestione ParmaTecninnova Srl.

Una spinta decisa verso nuove idee

Negli anni 1999-2004 la Camera ha fornito alle imprese del territorio la propria assistenza in tema diinnovazione, attraverso i servizi del proprio ufficio Eurosportello, dedicandosi in particolar modo alla dif-fusione delle normative in tema di certificazione di qualità e all’informazione sulle possibili fonti difinanziamento di attività innovative.A partire dal 2005, la Camera di commercio ha intensificato il proprio ruolo di sostegno all’innovazione

Parma Tecninnova Srl è la società nata per promuovere la ricerca, il trasferimento tecnologicoe l’innovazione continua. Cinque i soci: Camera di commercio, Comune e Provincia di Parma,Soprip SpA, Unione Parmense degli Industriali e Università di Parma; ha sede all’interno delCampus universitario, nell’area in cui sono concentrate le facoltà scientifiche. Le sue attivitàvanno dal trasferimento tecnologico, alla creazione di nuove imprese high-tech e al fund rai-sing a supporto dei progetti di ricerca.Tra i servizi che offre: assistenza alla rendicontazione dei progetti di finanziamento, imposta-zione e coordinamento di progetti di ricerca applicata, assistenza legale e manageriale nellafase di costituzione di nuove imprese high-tech, assistenza al reperimento di finanziamenti,consulenze finalizzate al posizionamento sul mercato, partecipazioni a manifestazioni e fiere,organizzazione di seminari, convegni, giornate di studio.Parma Tecninnova ha registrato al proprio attivo dal 2003 al 2008 la stipulazione di 179 con-tratti di progetto per un valore complessivo di 6,9 milioni di euro.

Parma Tecninnova: dove si incontra l’innovazione.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn motore per la crescita del territorio

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn motore per la crescita del territorio

È un istituto di formazione superiore che prepara giovani laureati provenienti da tutto il mondonell’ambito del diritto, dell’economia e delle politiche dell’Unione Europea.Fondato nel 1988 come consorzio di enti, il Collegio Europeo di Parma è divenuto Fondazionenel 2004. Insieme alla Camera di Parma sono soci fondatori: il Comune e la Provincia di Parma,la Regione Emilia-Romagna, l’Università degli Studi di Parma, l’Unione Parmense degliIndustriali e la Fondazione Cariparma. Il Ministero degli Affari Esteri è socio sostenitore.L’offerta si divide in due categorie: formazione post-universitaria e formazione professionaliz-zante. La prima si incentra sul Diploma Avanzato in Studi Europei (DASE) inaugurato nel 2003con la finalità di preparare giovani laureati alle carriere presso le istituzioni comunitarie,nazionali e locali, le associazioni di categoria, il mondo delle imprese; ma anche alle libere pro-fessioni. Il corpo docente del Collegio Europeo è costituito da esponenti di chiara fama delmondo accademico, alti dirigenti delle istituzioni europee, politici, esperti di tematiche euro-pee. L’obiettivo è quello di fornire adeguate conoscenze teoriche, completate da una formazio-ne pratica sul campo. L’esperienza diretta portata da ciascun docente diviene una risorsa for-mativa significativa per gli allievi del DASE, che hanno la possibilità di integrare studio teori-co e contatto ravvicinato con chi opera direttamente nel “Cantiere Europa”.Dal 2003 a oggi il Corso DASE ha registrato una media di 46 alunni per anno accademico. Senei primi anni i giovani provenienti dai Paesi UE erano in netta prevalenza, negli ultimi anniaccademici è aumentata la quota di studenti provenienti da aree geografiche al di fuoridell’Unione.Il Collegio europeo, nel tempo, ha ampliato la propria offerta di alta formazione. Sono statiintrodotti corsi specialistici, come il Master in finanziamenti e progettazione europea e ilMaster per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo sostenibile. Un’altra novità sono stati i corsidi aggiornamento sui programmi comunitari, rivolti soprattutto a professionisti e funzionaridella Pubblica Amministrazione; questo filone di attività, peraltro, ha registrato uno sviluppograzie agli accordi intervenuti con Formez e con la Scuola superiore della PubblicaAmministrazione.La sede della Fondazione ospita anche il Centro di documentazione europea, aperto agli stu-denti e ai cittadini che desiderano ricevere informazioni aggiornate e dettagliate sulle attivitàdella Commissione Europea.

Collegio Europeo: superiore per origine

attraverso azioni di informazione e orientamento. Nel periodo 2005-2008 ha aderito all’iniziativa“Sportelli per l’innovazione e il trasferimento tecnologico”, un progetto del sistema camerale regiona-le, che ha previsto, per la provincia di Parma, la realizzazione di un’indagine permanente sui fabbiso-gni tecnologici delle imprese, la conduzione di check-up tecnologici presso le imprese, l’organizzazio-ne di seminari; l’iniziativa è stata anche un’occasione per il potenziamento della rete regionale per l’in-novazione – imperniata sulla collaborazione tra Camere di commercio, ASTER, Università, centri diricerca – e la formazione tecnica del personale addetto. Per quanto riguarda specificamente l’attività seminariale, nel trienno 2006-2008, la Camera ha orga-nizzato 9 incontri tecnici di informazione e orientamento, fra cui il ciclo “Giornate dell’innovazione”,riguardante le novità espresse dal mondo della ricerca.Dal 2008 la Camera fornisce i propri servizi per l’innovazione nell’ambito della rete comunitariaEnterprise Europe Network, creata dalla Commissione Europea per supportare le PMI e sviluppare il loropotenziale commerciale e di innovazione. In Emilia-Romagna e Lombardia la rete Enterprise operaattraverso il consorzio SIMPLER, che raggruppa partner con pluriennale esperienza nell’ambito dei ser-vizi alle imprese.Inoltre, tenuto conto della necessità di garantire maggiori finanziamenti per la ricerca e l’innovazione,la Camera di commercio sostiene, attraverso tre specifiche linee di contributo, le imprese provincialiche intendono realizzare innovazioni organizzative al loro interno.

La capacità di un sistema economico di fare innovazione si fonda anche sulla sua capacità di attrar-re, formare e qualificare le risorse umane. In particolare, i giovani rappresentano, da questo punto divista, una potenzialità straordinaria di ricchezza per il territorio. Per questo motivo, la Camera di com-mercio ha sostenuto fin dall’inizio il progetto per la fondazione del Collegio europeo di Parma e i suc-

cessivi interventi tesi a una sua riorganizzazione e ulteriore qualificazione. Si tratta di una strutturache, insieme al Collegio di Bruges, rappresenta un punto di riferimento in Europa e nel mondo per laformazione superiore di giovani laureati su materie riguardanti il processo di integrazione europea e lepolitiche e le normative comunitarie.

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Tra i principali obiettivi della Camera in questi ultimi due mandati vi era quel-lo di proiettare Parma in una dimensione europea facendo leva sulle sue

potenzialità di polo europeo dell’agroalimentare.E i risultati sono stati importanti e molto significativi.Nel 2000, Parma si è candidata a diventare sede dell’EFSA, l’Authorityeuropea per la sicurezza alimentare, considerando la sua presenza sul

territorio un’opportunità di crescita economica, culturale e di immagineper l’intero sistema delle imprese. Il 13 dicembre 2003 il traguardo è stato

raggiunto, grazie all’impegno corale delle istituzioni provinciali, tutte rappresen-tate nel Comitato promotore di cui la Camera è stata tra i soggetti fondatori.

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Benvenut i ne l la Food Val ley

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Nuove strutture al servizio delle filiere. Oltre che verso l’esterno, la Camera ha fatto sentire il proprio pesoanche nelle azioni mirate a rafforzare dall’interno il sistema agroalimentare locale. Per fare questo, haacquisito ampie superfici del nuovo Centro Agroalimentare e Logistica di Parma. È la struttura dove si con-centrano tradizionalmente le attività del mercato ortofrutticolo e dove si è sviluppato negli ultimi anni unreparto dedicato alla logistica, che offre molteplici servizi: custodia e trasporto merci, assemblaggio pro-dotti, esposizione di produzioni mediterranee e produzioni tipiche, controllo qualità, consegna a domicilio,confezionamento prodotti.Obiettivo dell’acquisizione: trasferire all’interno dei nuovi spazi la Borsa Merci, prima localizzata nella sedecamerale, riorganizzarne la logistica e, soprattutto, rilanciarne appieno la funzionalità. In questo modo, nell’ottobre 2006, è stata aperta la nuova Borsa Merci di Parma. Uno dei suoi punti diforza è costituito dalla integrazione con la Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI). Il sostegno a BMTI Scpa è stato un punto centrale nelle recenti strategie dell’Ente camerale. La Camera diParma si è mossa in tre direzioni:> promuovere il nuovo sistema di contrattazione presso le categorie interessate della provincia;> consolidare il ruolo camerale come socio di riferimento di BMTI;> introdurre l’utilizzo della BMTI per le contrattazioni dei prodotti DOP del territorio (Parmigiano-Reggiano

e Prosciutto di Parma).

Altro fiore all’occhiello del territorio parmense è il centro fieristico, riconosciuto come uno dei piùsignificativi in Italia per la capacità di sviluppare manifestazioni divenute nel mondo punto di riferi-mento del settore food (Cibus) e food processing (Cibus Tec). La Camera di Commercio è stata tra leistituzioni fondatrici dell’Ente Fiere parmense e nel 2005 è diventata socio della nuova Fiere di Parma

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa promozione delle filiere agroalimentari

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa promozione delle filiere agroalimentari

La prima fondamentale tappa che ha condotto alla nascita dell’EFSA risale al 2000, con la pub-blicazione da parte della Commissione Europea del “Libro Bianco sulla sicurezza alimentare”.Tale documento conteneva indicazioni per ripristinare la fiducia dei consumatori europei, dopole “crisi” alimentari divampate negli ultimi anni novanta e stabilire nuove modalità per la tute-la della sicurezza alimentare. Nella visione della Commissione, esse poggiavano su due princi-pi: valutazione su base rigorosamente scientifica dei rischi alimentari e loro comunicazioneefficace e tempestiva. Lo strumento più adeguato al conseguimento di questi scopi venne iden-tificato in un’autorità indipendente, strutturata in modo da garantire l’assoluta valenza scien-tifica delle valutazioni e capace di porsi come punto autorevole di riferimento, informazione erassicurazione per la comunità civile, economica e scientifica in Europa e nel mondo.Fu a questo punto, all’indomani della pubblicazione del “Libro Bianco”, che le istituzioni par-mensi vararono il progetto “Authority alimentare a Parma”, candidandola a divenire la sededella nuova agenzia e costituendo un Comitato promotore per sostenere la candidatura. LaCamera di commercio fu tra i fondatori e finanziatori del Comitato (co-presieduto dal Presidentedella Provincia Andrea Borri e dal Sindaco di Parma Elvio Ubaldi).La candidatura di Parma fu rapidamente accreditata dal Governo italiano (primo ministroGiuliano Amato) e portò all’assegnazione, che venne formalizzata nel dicembre 2003, nelle ulti-me settimane della Presidenza italiana del Consiglio Europeo (primo ministro SilvioBerlusconi). Fu questo un risultato per certi versi inatteso, considerato il peso della principalecandidatura “avversaria”, vale a dire Helsinki, capitale della Finlandia.A partire dal maggio 2004 iniziò il trasferimento degli uffici dell’EFSA dalla sede temporaneaa Bruxelles. Oggi l’EFSA si è saldamente insediata nel territorio. Dato atto della sua missione istituzionaleche senza dubbio valica i confini locali, la presenza dell’agenzia suggella ulteriormente la voca-zione del territorio parmense per l’agroalimentare di qualità e lo rappresenta con immediata evi-denza ed efficacia nei rapporti con i Paesi esteri. Inoltre alimenta la vocazione di Parma comecittà d’Europa, pronta ad abbandonare una dimensione provinciale e a porsi come centro cata-lizzatore di relazioni, progetti e infrastrutture di valenza internazionale. E anche di risorseumane: a oggi EFSA impiega quasi 400 persone, provenienti da tutti gli Stati dell’Unione e chesi prevede diverranno circa 500 entro il 2013.

EFSA: l’Europa incontra Parma

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SpA con l’obiettivo di valorizzare il collegamento tra territorio e sistema fieristico e focalizzarne ulte-riormente la vocazione verso ambiti complementari alle peculiarità dell’economia provinciale e siner-gici con il suo sviluppo competitivo.

Alta formazione, promozione e valorizzazione. La Camera di commercio ha contribuito in modo deter-minante anche all’avvio di ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, una risposta alle esi-genze di fortificare la vocazione agroalimentare del territorio, facendone un centro di eccellenza nonsolo dal punto di vista produttivo ma anche da quello dei servizi e della formazione per la ristorazione.La Provincia e la Camera di Parma sono state capofila di questo progetto: la prima ha messo a dispo-sizione una delle location più prestigiose del territorio, all’interno della Reggia ducale di Colorno. LaCamera ne ha sostenuto la fase di avvio e di consolidamento, anche coinvolgendo direttamente laScuola e le sue attività formative nelle azioni di promozione del “sistema Parma” sui mercati esteri,nel quadro delle azioni dell’Ente per l’internazionalizzazione e il marketing territoriale.Altro passo verso la valorizzazione della filiera all’estero, è il sostegno della Camera alla società parteci-pata Parma Alimentare. Nel corso di questi due mandati la società è stata riposizionata quale strumentostrategico per la valorizzazione non solo dei prodotti agroalimentari, ma anche per la promozione dell’in-tero territorio provinciale, con un ruolo di promoter del messaggio “Parma = cibo e territorio di qualità” econ una funzione di supporto nei progetti di marketing territoriale delle istituzioni locali.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa promozione delle filiere agroalimentari

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È il mercato telematico italiano dei prodotti agricoli, agroalimentari e ittici. Consente lo scam-bio quotidiano e continuo delle merci e delle derrate agricole da postazioni remote. Le contrattazioni telematiche si svolgono sotto il controllo della Deputazione Nazionale, orga-nismo di vigilanza e di indirizzo generale. Gli altri organi che costituiscono la BMTI sono laSocietà di Gestione, che gestisce la piattaforma telematica di negoziazione, e le Camere dicommercio, con un ruolo di supporto al funzionamento della piattaforma. Antecedente della BMTI è Meteora, società del sistema camerale, costituita nel 2000 conl’obiettivo di ammodernare l’ordinamento delle Borse di commercio, sulla base del decretodel Ministro dell’Industria, che autorizzava la negoziazione dei prodotti agroalimentari ancheattraverso strumenti informatici per un periodo sperimentale. Nell’ottobre 2005, Meteora Spaviene trasformata in BMTI, società consortile per azioni. A seguito degli importanti risultaticonseguiti durante i primi anni di sperimentazione, il Ministro delle Politiche Agricole eForestali, con il d.m. 174/2006, ha istituito ufficialmente la BMTI: l’Italia è così stata ilprimo Paese al mondo a realizzare una piattaforma telematica ufficializzata da un percorsolegislativo.Con il 26,5 % del capitale, la Camera di Parma è il maggiore azionista della società.Parma è sede di due Comitati nazionali di filiera (gli organismi deputati a elaborare la piatta-forma regolamentare delle contrattazioni dei prodotti): Formaggio Parmigiano-Reggiano eProsciutto di Parma DOP. È stata richiesta recentemente da parte della Giunta camerale allaDeputazione nazionale di BMTI l’assegnazione di ulteriori due Comitati: quello del siero e quel-lo dei derivati del pomodoro.I prodotti dei mercati attualmente attivi appartengono a 9 macrocategorie: avicunicoli, cerea-li e coltivazioni industriali, foraggi e mangimi, lattiero-caseari, mezzi tecnici, olio di oliva e disemi, prodotti ortofrutticoli, suini, vino e uve da vino; a queste corrispondono 32 tipologie diprodotti trattati. Il valore degli scambi negli ultimi 3 anni è cresciuto in modo quasi esponenziale, passando dai47 milioni del 2006 ai 204 milioni del 2007; se nel 2004 il numero dei contratti conclusi si fer-mava a 611, esso ha raggiunto nel 2007 i 3.267; e nel solo mese di gennaio 2009 sono giàstati superati i 600 contratti.La stragrande maggioranza delle transazioni che coinvolge operatori della provincia riguardale compravendite di Parmigiano-Reggiano: 84 nel 2008 i contratti conclusi per un valore diquasi 25 milioni di euro.Le contrattazioni telematiche riferite al Prosciutto di Parma DOP sono iniziate a fine ottobre 2008:ad aprile 2009 sono stati conclusi 25 contratti per un valore di circa 600.000 euro.

Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI): la nuova frontiera dei mercati agroalimentari

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Nata nel 2002 e subito considerata come il più autorevole centro di formazione della cucina italia-na a livello internazionale, ALMA Srl è frutto della collaborazione tra istituzioni private e pubblicheper la valorizzazione a livello mondiale della cucina e dei prodotti nazionali.Attualmente i soci sono 23: accanto alle associazioni di rappresentanza del territorio parmen-se e di realtà nazionali del settore alimentare, aderiscono due istituzioni pubbliche, laProvincia di Parma e la Camera di commercio, quest’ultima con una quota del 52%.Per l’Ente camerale la partecipazione alla Scuola rappresenta una scelta strategica per quali-ficare l’intero territorio e promuovere un consumo corretto e consapevole dell’alimentare italia-no, sostenendo così l’esportazione dei migliori prodotti della food valley.Sotto la guida del rettore, il grande chef Gualtiero Marchesi, i più importanti cuochi e pastic-ceri italiani e i più grandi esperti del settore tengono le proprie lezioni per chi ha concluso laScuola alberghiera o ha iniziato da pochi anni l’attività. La scuola offre aule e attrezzature didattiche all’avanguardia e una biblioteca di pubblicazio-ni gastronomiche tra più complete in Italia, con oltre 8.000 volumi e tutte le principali rivistedel settore. Il core business è il Corso superiore di cucina italiana, due edizioni annue della durata di 10mesi ciascuna. Ma nel tempo l’offerta didattica si è ampliata e diversificata con il Corso supe-riore di pasticceria (7 mesi) e il Corso di sommelier professionista internazionale (11 mesi).Inoltre, la scuola sta stringendo collaborazioni con alcune tra le più importanti realtà interna-zionali. Nel 2008 ALMA e the Italian Culinary Academy di Manhattan, la più dinamica scuola dicucina italiana negli USA, si sono unite per inserirsi nel mercato statunitense, in cui operanooltre 25.000 ristoranti italiani. È stato realizzato, nella sede americana, un piano didattico cheprosegue in Italia con lezioni a Colorno e con stage presso i ristoranti del network “ALMA”. Ilprogramma è iniziato nel 2007 e a oggi ha consentito la formazione di 70 allievi statunitensi.Collaborazioni simili sono in corso anche con il George Brown College di Toronto, con la scuo-la di cucina coreana Il Cuoco – Italian Culinary Institute e con l’Institut de Tourisme ed’Hotellerie de Quebec di Montreal.

ALMA - Scuola Internazionale di Cucina Italiana: il top è servito

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Progetto pomodoro Nome sintetico per un progetto in realtà molto articolato, volto(2004-2005) a sviluppare gli strumenti per la rintracciabilità di filiera,

il perfezionamento delle tecniche colturali, le possibilità di recuperodei materiali di scarto della lavorazione come combustibile, il recuperoenergetico dei fanghi degli impianti di depurazione.

Autocontrollo Questo progetto è nato per fornire alle PMI e alle organizzazioni per la qualità di categoria delle soluzioni tecniche adatte a definire modellialimentare di autocontrollo attraverso la gestione informatica delle informazioni.(2006-2007) Obiettivo finale: implementare i sistemi gestionali e informatici nelle PMI

del settore agroalimentare al fine di facilitare gli adempimenti richiesti dalla normativa UE in materia di sicurezza alimentare e tracciabilità. 500 le imprese della provincia coinvolte.

Sistema informativo Con questo intervento si è voluto promuovere l’inserimento dei prodottisulla qualità alimentari di alta gamma nella ristorazione collettiva. È stato realizzatodei prodotti alimentari un “prontuario delle qualità” relativo a diversi prodotti, per ciascuno(2007-2008) dei quali sono stati definiti parametri qualitativi, utilizzabili dai gestori

della ristorazione collettiva per valutare compiutamente, e non solo in termini quantitativi, le caratteristiche del prodotto richiesto. Tali parametri sono risultati utili anche agli stessi produttori per meglio “posizionare” il proprio prodotto rispetto ai bisogni dei consumatori.

Progetti realizzati da TeTa in collaborazione con la Camera di commercio

È nata nel 1976 con l’obiettivo di promuovere in tutto il mondo la conoscenza della tradizio-ne e l´elevata qualità delle produzioni agroalimentari della provincia. Oltre alla Camera di commercio di Parma – ente fondatore e da sempre socio di maggioran-za – ne fanno parte istituzioni, associazioni di categoria e consorzi di tutela dei prodotti DOP: Unione Parmense Industriali, Provincia e Comune di Parma, Apindustria, Apla, Ascom, Cna,Confesercenti, Gia, Legacoop, Confcooperative, Consorzio Agrario, Consorzio del Prosciutto diParma e Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano.Tra il 2001 e il 2002, è stato avviato il processo di riorganizzazione e di rilancio della società. LaCamera è stata capofila di un progetto per esaltare il ruolo di Parma Alimentare per la promozio-ne integrata della food valley e ancora oggi continua a sostenerla sia sotto il profilo economicoche sotto quello del sostegno al programma promozionale; quest’ultimo comprende l’organizza-zione di partecipazioni collettive di imprese alle principali fiere internazionali dell’alimentare e larealizzazione di iniziative di comunicazione dei valori e della qualità della produzione alimentaremade in Parma, sempre presentata in stretta combinazione con le specificità del territorio.In cinque anni il volume d’affari è cresciuto considerevolmente, passando dai 186.500 euro del2003 ai 327.371 del 2008. Nell’ultimo anno, Parma Alimentare è stata presente a un totale di 6manifestazioni fieristiche e 11 eventi, ai quali hanno partecipato rispettivamente 34 e 43 azien-de del territorio.

Parma Alimentare: il sapore del successo

Prodotti tipici e di qualità. L’economia di Parma è sempre stata fortemente caratterizzata dalla pro-duzione di prodotti alimentari tipici e di qualità. La tutela della sicurezza e della qualità lungo l’inte-ra filiera è, dunque, un obiettivo primario per la Camera di commercio.Uno dei primi aspetti presi in considerazione in ordine di importanza è stata la rintracciabilità dei pro-dotti alimentari. In questa ottica, va inquadrato l’investimento per la creazione di TeTa – CentroItaliano Servizi dalla Terra alla Tavola – Srl, costituito nel 1998 con l’adesione di Enti locali e came-rali, associazioni dell’agricoltura, dell’artigianato e dell’industria e organismi per l’innovazione nei varisettori agroalimentari.La missione di TeTa è promuovere attività finalizzate alla qualità e alla sicurezza nelle filiere agroali-mentari attraverso la ricerca di soluzioni innovative. Non ha tra i propri scopi la consulenza alle sin-gole aziende, bensì lo sviluppo di progetti di utilità collettiva.Insieme alla Regione Emilia-Romagna che ne ha promosso l’istituzione, la Camera di commercio è tragli enti del territorio che ne hanno stimolato con maggiore energia le iniziative. Numerosi sono i pro-getti che TeTa ha realizzato negli ultimi anni, sempre sulla base di un confronto con le categorie eco-nomiche e con il determinante concorso progettuale ed economico della Camera di commercio.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa promozione delle filiere agroalimentari

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa promozione delle filiere agroalimentari

Selvatica e fortemente radicata nel territorio, quella del Suino Nero di Parma è una razza pre-giata e nota sin dall’antichità per la qualità delle sue carni. Sul finire del secolo scorso, l’usoin incrocio con altre razze provenienti dall’Inghilterra e l’utilizzo di tecniche di allevamentoindustriale a scapito di quello allo stato brado, hanno determinato un calo costante degliesemplari più puri, fino a determinarne la quasi totale scomparsa negli anni sessanta. A partire da metà degli anni novanta, grazie al contributo di Camera di commercio, SOPRIP eProvincia di Parma, si è attuato un progetto per il «recupero della antica razza suina nera diParma e la sua reintroduzione nell’Appennino parmense». Le tappe sono state dapprimaun’azione sperimentale di individuazione e reintroduzione delle razze suine anticamente pre-senti a Parma, poi, alla fine del 2005, è arrivato il riconoscimento formale del tipo genetico“Nero di Parma”, con l’iscrizione nel Registro Nazionale dei Riproduttori ibridi, tenuto da ANAS. Il riconoscimento formale del tipo genetico ha consentito di avviare un percorso per la tutela ela valorizzazione commerciale dei prodotti derivanti dal “Suino Nero di Parma”; ed è così ini-ziata la fase promozionale del progetto, che ha visto il più ampio coinvolgimento delle aziendeproduttrici. È stato istituito un Consorzio di Tutela, con la partecipazione dei produttori maanche dei tre enti promotori. Il Consorzio si è dotato di un disciplinare di produzione. La Cameraha nel frattempo creato e registrato un marchio collettivo “Suino Nero Parma” (differenziato in“Suino Nero Parma Brado” e “Suino Nero Parma Stabulato”), di cui ha successivamente con-cesso l’uso al Consorzio.Attualmente i soci allevatori, tra piccoli e medio grandi, sono 22, un numero di rilievo se si con-siderano il rigore e la selettività imposti dal disciplinare e ancora prima le non facili metodo-logie di allevamento. Rigore e tipicità tuttavia premiano: il progetto parmense ha di recente conquistato l’interessedel Giappone.il Consorzio, attualmente guidato da Massimo Spigaroli, ha delineato nel marzo 2009 un accor-do con un’importante società di food giapponese che ha incluso il Suino Nero nel novero dellecarni commercializzate, nonostante questo prodotto presentasse costi maggiori degli altrimaiali neri europei.

Suino Nero di Parma: il recupero di una razza… e dei sapori di una volta

Per quanto riguarda la promozione della filiera del Parmigiano-Reggiano, gli interventi camerali sisono concentrati nella qualificazione delle figure tecniche fondamentali e nell’adeguamento delleaziende ai requisiti igienico-sanitari e ambientali. Attraverso il contributo a:> Scuola casearia, un progetto che ha origini lontane e che sta finalmente diventando realtà; la for-

mazione e l’aggiornamento permanente dei tecnici lattiero-caseari, i “casari”, è la base imprescin-dibile per assicurare la sopravvivenza di una produzione da secoli incentrata sul “saper fare”;

> Sistema Informativo del Parmigiano-Reggiano (SIPR) del Centro Ricerche Produzioni Animali(CRPA) per l’analisi e il monitoraggio continuativo delle dinamiche produttive, commerciali e di con-sumo del settore; elemento che, all’interno di una filiera tanto lunga e articolata, ha grande rilevan-za per orientare le scelte produttive degli operatori;

> il Piano qualità latte varato nel 2008 insieme alla Provincia, una risposta pronta delle istituzioni aun’esigenza più ampia rispetto al mero adempimento di nuove normative; piuttosto, uno stimolo pergli operatori zootecnici della filiera a presidiare in modo permanente, con l’attivazione di interventitecnici professionali, la qualità e il rendimento della materia prima.

L’industria agroalimentare rappresenta il settore di punta del sistema economico parmense. Il comparto sicolloca infatti ai vertici del panorama regionale e nazionale per fatturato ed esportazioni, con un vantag-gio competitivo fondato sulla qualità delle produzioni, che ha consentito di ottenere grande notorietàall’estero attraverso la diffusione di marchi di fama ormai internazionale.In questo contesto, assume particolare rilevanza la tutela della qualità dei prodotti attraverso la valoriz-zazione delle DOP e IGP. Si tratta di strumenti nati per offrire una valida garanzia per il consumatore, cheha così la consapevolezza di acquistare alimenti di qualità, capaci di rispondere a determinati requisiti eprodotti nel rispetto di precisi disciplinari. Costituiscono peraltro una tutela per gli stessi produttori chesono protetti da eventuali imitazioni e dalla concorrenza sleale.A Parma le DOP riconosciute sono relative al Prosciutto di Parma, al Parmigiano-Reggiano e al Culatellodi Zibello. Il marchio IGP è invece concesso al Fungo di Borgotaro.Rientrano però a pieno merito tra i prodotti più noti e ricercati il Salame di Felino e la Coppa di Parma,rappresentativi anch’essi di una cultura della trasformazione delle carni suine profondamente radicatanel territorio. Per questi due prodotti nel 2007 è stata quindi presentata la documentazione in sede europea per ottene-re il riconoscimento dell’IGP.

Qual i tà uniche, garant i te sempre

La Camera ha accompagnato l’iter che è a tutt’oggi in corso. Nel novembre 2001, nell’ambito dell’istrut-toria per il conseguimento della tutela ai due prodotti, si sono tenute presso l’Ente le riunioni di pubblicoaccertamento, alla presenza dei rappresentanti del Ministero delle Politiche Agricole e degli Assessoratiprovinciale e regionale dell’Agricoltura, per accogliere le osservazioni e gli orientamenti dei settori produt-tivi interessati, attraverso un pubblico esame dei disciplinari di produzione.Un importante successo per il Salame di Felino è stato raggiunto nel 2006, quando una sentenza dellaCorte d’Appello di Bologna ha sancito che può essere così definito solamente il salame prodotto all’inter-no dei confini della provincia di Parma, contro la richiesta di chi voleva invece concedere l’utilizzo di que-

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sta denominazione per prodotti di un territorio più ampio, che sarebbe arrivato a comprendere 7 regioniitaliane, dal Piemonte alla Toscana. Questo ha rappresentato un’ulteriore tappa verso il riconoscimento del marchio IGP, e ha avuto grande riso-nanza a livello nazionale grazie alla conferenza stampa organizzata a Roma dall’Associazione per la tute-la del Salame di Felino con il sostegno della Camera e dell’Unione Parmense Industriali nel giugno 2006. Non minore attenzione è stata rivolta al piccolo ma emergente comparto vitivinicolo. La Camera da annicollabora con il Consorzio di Tutela dei Vini Colli di Parma DOC per stimolare una riqualificazione dellagamma dei vini parmensi dal punto di vista quantitativo (ampliamento del numero dei vini a denomina-zione geografica) e qualitativo (innalzamento dello standard). Il tutto puntando su una continuativa ecapillare azione di ricerca e formazione per migliorare le competenze delle aziende del Consorzio.Ma la tutela della qualità delle produzioni del territorio passa anche attraverso la definizione di progetticome quello per la tutela e la valorizzazione del Suino nero di Parma, che ha portato a recuperare una anti-ca razza suina autoctona e a integrare nel segno della tradizione e della tipicità la già cospicua offerta ali-mentare del territorio.

I prodott i t ip ic i . Mol to p iù che t ip ic i

I distretti agroalimentari. Sono stati introdotti con il d.lgs. 18 maggio 2001, n. 228, che ha individuatodue tipologie: i distretti rurali e i distretti agroalimentari di qualità. Questi ultimi sono definiti dall’art. 13del decreto come «sistemi produttivi locali, anche a carattere interregionale, caratterizzati da significati-va presenza economica e da interrelazione e interdipendenza produttiva delle imprese agricole e agroali-mentari, nonché da una o più produzioni certificate e tutelate ai sensi della vigente normativa comunita-ria o nazionale, oppure da produzioni tradizionali o tipiche».La Camera di commercio di Parma è tra gli enti promotori del Distretto del Prosciutto di Parma e del Distrettodel Pomodoro, che hanno visto nascere nel giro di un anno le proprie matrici strategiche e organizzative.Il Distretto del Prosciutto di Parma: a seguito di uno studio commissionato da Regione Emilia-Romagnae Provincia di Parma, nel 2008 è stato sottoscritto un accordo di programma che coinvolge ben 35 sogget-ti istituzionali del territorio e che individua come prioritari tre obiettivi: la qualificazione e valorizzazioneambientale, la pianificazione urbanistica e territoriale, la definizione delle linee strategiche del governo didistretto. È stata impostata l’organizzazione delle attività, definendo tre diversi piani operativi: laConferenza di programma, con compiti di indirizzo e coordinamento, il Comitato esecutivo, con funzionidecisionali e tre Gruppi di lavoro, con funzioni di analisi e proposta. La pianificazione del Festival delProsciutto di Parma e del suo rilancio, una ricerca sul rapporto DOP-non DOP, lo studio di un protocollod’intesa sui temi del risparmio energetico: questi i primi output decisionali che saranno affrontati nel corsodel 2009.Il Distretto del Pomodoro è nato nel 2007 come realtà sovraprovinciale, attraverso il coinvolgimento deiterritori di Parma, Piacenza e Cremona, per rafforzare la posizione competitiva del sistema produttivo nelsettore del pomodoro da industria. Il neonato distretto si è dato l’obiettivo di avviare una prima indagine tra i soggetti che ne fanno parte, cheporti alla identificazione dei temi meritevoli di maggiore attenzione e delle azioni prioritarie da svolgere. A seguito di tale individuazione si potrà passare all’identificazione di specifici gruppi di lavoro ed even-tualmente alla predisposizione di specifiche iniziative sui singoli temi.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa promozione delle filiere agroalimentari

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Proiettare le imprese della provincia sui mercati internazionali, sostenerle eaccompagnarle; valorizzare l’ampio mix di specializzazioni e di eccellenze

che contraddistinguono Parma, contribuendo a rafforzarne l’immagineinternazionale. Questo è l’impegno di sempre della Camera di commer-cio, onorato negli ultimi dieci anni con la consapevolezza che la variabi-lità dell’assetto dei mercati internazionali e la globalizzazione presenta-

no delle opportunità ma anche nuove difficoltà.Nel corso di due mandati gli uomini che si sono succeduti alla guida

dell’Ente hanno messo a punto una strategia per il conseguimento di due obiet-tivi prioritari, declinati rispettivamente sulle imprese e sul sistema territoriale parmense:

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiIl supporto per affrontare i mercati esteri

Ins ieme verso nuove f ront iere

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiIl supporto per affrontare i mercati esteri

Il primo obiettivo è stato quello di incrementare le relazioni tra il sistema imprenditoriale della provin-cia e i mercati esteri, rafforzando la capacità di competere a livello internazionale di un numero semprepiù ampio di imprese, sia prese singolarmente sia di loro gruppi e consorzi. Ciò ha significato:• monitorare i bisogni delle imprese in tema di internazionalizzazione individuando difficoltà, priorità e

aspettative per una migliore taratura delle azioni camerali;• adottare per la programmazione delle azioni promozionali un metodo organico attraverso la definizione

di percorsi concertati con le categorie economiche, mirati al target di imprese di volta in volta indivi-duato e funzionali ai mercati di destinazione;

• consolidare le attività di informazione nei riguardi delle imprese attraverso il sito internet e la newslet-ter telematica settimanale;

• accrescere le competenze degli addetti camerali per orientare meglio le imprese nelle scelte strategiche,commerciali o promozionali;

• rafforzare le attività di formazione, con una particolare attenzione verso le imprese ancora non orientateall’internazionalizzazione o con un approccio poco consapevole e organizzato. I percorsi formativi hannofornito conoscenze in materia di contrattualistica e marketing internazionale, fiscalità comunitaria e inter-nazionale, normativa doganale, assicurazione, credito e finanziamenti all’esportazione, valutazione deirischi-Paese, logistica, e-commerce. Ma hanno anche previsto moduli specificamente rivolti alle impreseancora impreparate ma desiderose di esplorare per la prima volta le opportunità all’estero;

• rivedere e ampliare la gamma degli interventi contributivi a sostegno dell’internazionalizzazione crean-do regolamenti ad hoc.

Il secondo obiettivo prioritario è stato declinato sul sistema territoriale parmense, per promuoverne ivalori e l’immagine all’estero. Per centrarlo è stato necessario innanzitutto mettere a punto azioni promo-zionali in grado di presentare in modo integrato gli aspetti rilevanti del territorio.È stata adottata una logica di marketing territoriale, tesa a incoraggiare sia l’incremento dei flussi turi-stici sia l’interesse di potenziali investitori esteri.La Camera di commercio, con le sue iniziative promozionali, si è incaricata di far conoscere le nuove infra-strutture costruite o consolidate nell’ultimo decennio. Ma anche la “cultura del territorio”, ossia il suo stile,caratterizzato dall’alta qualità delle produzioni, da una solida base imprenditoriale, da un altrettanto soli-do equilibrio socio-ambientale e da una vivace e capacità di elaborazione culturale.

L’Ente ha operato in stretta collaborazione con i soggetti istituzionali locali e regionali e con il sistemaregionale, nazionale e internazionale delle Camera di commercio, intessendo una fitta rete di alleanze perrealizzare iniziative integrate di elevato valore progettuale e in grado di produrre il massimo impatto suimercati di destinazione.E le azioni della Camera hanno certamente favorito la perfomance positiva delle esportazioni dal 1999 a oggi.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiIl supporto per affrontare i mercati esteri

Azioni e strumenti per l’internazionalizzazione. La Camera ha messo in atto un’ampia gamma di attivi-tà per agevolare l’ingresso e la permanenza delle imprese e del “sistema Parma” in generale nei mercatistranieri. In particolare:> ha organizzato missioni imprenditoriali/commerciali e missioni istituzionali all’estero;> ha ricevuto delegazioni estere (imprenditoriali e/o istituzionali);> ha partecipato a fiere e mostre in Paesi europei ed extra-europei, realizzate direttamente o sostenute

tramite contributi economici;> si è impegnata nella formazione delle imprese attraverso l’organizzazione di seminari-Paese e di semi-

nari tecnici sulle tematiche peculiari del commercio con l’estero;> ha realizzato progetti integrati per promuovere le produzioni e il “sistema Parma”;> ha attivato dei desk all’estero, vere e proprie “antenne” per fornire assistenza alle imprese interessate

a intraprendere relazioni commerciali o a investire all’estero.

Andamento dell’export in provincia di Parma (1999-2008) - valori in milioni di euro

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

24942769 2904 3028 3198

3326 35003932

4379 4510

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiIl supporto per affrontare i mercati esteri

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiIl supporto per affrontare i mercati esteri

Missioni e altre iniziative promozionali della Camera di commercio verso l’estero

Anno Iniziativa

1999 Canada: missione istituzionale

2000 Argentina: missione istituzionaleBrasile: missione istituzionaleUsa: missione imprenditorialeCanada: missione imprenditorialeRomania: missione imprenditoriale

2001 Yemen: missione istituzionale e imprenditorialeMoldova: missione imprenditorialeStati Uniti: missione istituzionale Canada: missione istituzionale

2002 Russia: missione istituzionale e imprenditorialeRomania: missione imprenditorialeUsa: missione istituzionale Canada: missione istituzionaleProgetto Germania

2003 Romania: missione imprenditorialeBosnia Erzegovina: missione istituzionaleProgetto Nord Europa

2004 Canada: missione promozionaleBulgaria: missione istituzionaleProgetto Cina

2005 Pechino, Shanghai e Quingdao: evento promozionale “I Sapori d’Italia”Progetto Nord EuropaManifestazione “Italia a Belgrado - prospettive di cooperazione economica e commerciale in Serbia e Montenegro”Parigi: iniziativa promozionale “Parma, le melodie del vivere” Cina: missione imprenditoriale per le aziende agroalimentariRomania: business meeting “settimana del Made in Italy”Norvegia, Danimarca e Islanda: iniziative promozionali per il settore agroalimentare

2006 India: missione imprenditorialeProgetto America LatinaBosnia Erzegovina: fiera dell’economia di MostarBosnia Erzegovina: missione imprenditorialeProgetto Russia per i settori della meccanica agricola e della trasformazione agroalimentareProgetto Nord America: convegno su “Autenticità e imitazione dei prodotti italiani in Nord America”

2007 Progetto GiapponeAmerica Latina: progetto “BID-IIC”Progetto Lussemburgo Russia: fiera “Prodexpo” a Mosca

2008 Canada:missione istituzionale e imprenditorialeFrancia: missione istituzionaleProgetto GermaniaProgetto Argentina

2009 Russia: fiera “Prodexpo” a Mosca Progetto Giappone: Japan Italy Meeting. Agroalimentare e turismo, la qualità italiana per il business col Giappone

Iniziative seminariali per l’internazionalizzazione organizzate dalla Camera di commercio

Titolo seminario PeriodoDal contatto al contratto maggio 1999L’economia agroalimentare canadese: sinergie e opportunità di cooperazione con Parma e l’Emilia-Romagna novembre 1999Seminario di presentazione dell’iniziativa Eurologo gennaio 2000Romania - quali opportunità per le imprese di Parma aprile 2000Seminario sul mercato polacco aprile 2000Il marchio europeo Eurologo maggio 2000Seminario sugli strumenti per agevolare l’export e l’internazionalizzazione: gli sportelli camerali in rete con lo sportello regionale ottobre 2000L’esportazione di alimenti conservati verso gli USA: come superare gli ostacoli della Food and Drug Administration novembre 2000Gli scambi intracomunitari: l’IVA e le novità Intrastat dicembre 2000La sicurezza alimentare: esperienze internazionali a confronto. Convegno internazionale febbraio 2001Il contratto internazionale di agenzia maggio 2001Italia-Giappone, imparare a competere nel mercato giapponese maggio 2001Seminario internazionale di formazione per commercialisti argentini -visita di studio a Parma maggio 2001Videoconferenza sull’euro settembre 2001Euro e funzione amministrativa dell’impresa ottobre 2001Gli impatti dell’Euro sui sistemi informativi aziendali novembre 2001Euro e gestione finanziaria dell’impresa novembre 2001L’effetto dell’introduzione dell’Euro sulle strategie delle imprese novembre 2001Opportunità commerciali con la Russia aprile 2002Cina e Sud Est Asiatico: analisi, prospettive e opportunità commerciali maggio 2002Il contratto di concessione di vendita all’estero - problematiche contrattuali giugno 2002Investire in Romania: opportunità per le imprese parmensi aprile 2003Gli scambi intracomunitari: novità in tema di IVA e procedure doganali giugno 2003Giornata dell’economia bielorussa giugno 2003Il marketing dei prodotti alimentari e delle bevande negli Stati Uniti giugno 2003Svezia e Finlandia: opportunità per l’agroalimentare emiliano romagnolo settembre 2003Presentazione del Desk Sarajevo delle Camere di commercio emiliano romagnole ottobre 2003Il mercato cinese: rischi e opportunità maggio 2004La costituzione di una società in Cina. L’imposizione fiscale ottobre 2004Tutela della proprietà intellettuale in Cina: difficoltà ed opportunità di una scelta strategica aprile 2005Opportunità di cooperazione commerciale e produttiva offerte dal mercato rumeno giugno 2005Danimarca, Norvegia e Islanda: il mercato dei prodotti alimentari settembre 2005Il mercato dell’abbigliamento a Mosca e le opportunità per le imprese di Parma giugno 2006Albania: opportunità di business per le imprese giugno 2006Opportunità per le aziende del settore agroalimentare nel mercato russo e nel mercato turco novembre 2006Il mercato agroalimentare tedesco: opportunità di accesso ai canali di vendita novembre 2006

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Ponendo la massima cura nell’individuazione dei mercati-obiettivo, definendo i progetti su base plurien-nale e adottando un metodo di programmazione che ha fatto leva sul concetto chiave di “sistema terri-toriale”, la Camera di commercio, nell’arco di dieci anni, ha coinvolto nelle sue iniziative promozionalimolteplici settori produttivi (dal manifatturiero all’artigiano, dal commercio ai servizi) dedicandosisoprattutto alle imprese piccolissime, piccole e medie, che compongono la struttura portante del siste-ma imprenditoriale locale.

I l mondo come mercato , un mercato a l la vo l ta

Nella programmazione ha tenuto conto della necessaria distinzione tra prodotti di consumo e beni stru-mentali. I primi sono meglio collocabili in aree geografiche con reddito pro capite elevato, in quanto perl’acquisto di prodotti alimentari tipici e capi di abbigliamento-pelletteria, oltre che per proposte turistichesofisticate, è necessario puntare a un target con alto potere di acquisto (Paesi del Nord America, princi-pali Paesi dell’Unione europea, Giappone e alcune circoscritte aree dell’Est Europa). Mentre per la mecca-nica, l’impiantistica alimentare e il settore dei “grandi lavori” sono di sicuro interesse i Paesi emergenti,i subcontinenti a eccezionale sviluppo come l’India e le potenze mondiali come la Cina.Dieci anni di attività sono tanti. Non si darà qui conto di tutta l’attività realizzata giorno per giorno. Ma

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiIl supporto per affrontare i mercati esteri

Insieme verso nuove frontiere

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiIl supporto per affrontare i mercati esteriInsieme verso nuove frontiere

Iniziative seminariali per l’internazionalizzazione organizzate dalla Camera di commercio

Titolo seminario PeriodoOutsourcing e delocalizzazione: opportunità a confronto sul mercato cinese febbraio 2007Cina: problematiche fiscali aprile 2007La concorrenza dei mercati: opportunità o minaccia? novembre 2007Le strategie: basi di marketing internazionale novembre 2007Le opportunità di business negli Stati Uniti novembre 2007Concorrenza dei mercati. Seminari sull’internazionalizzazione dell’impresa novembre 2007Il check up aziendale: valutazione del potenziale della mia impresa. Seminari sull’internazionalizzazione dell’impresa novembre 2007Strategie di marketing internazionale e di strumenti promozionali. Seminari sull’internazionalizzazione dell’impresa novembre 2007Workshop sulla distribuzione agroalimentare in Germania novembre/dicembre 2007Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca: seminario sulle opportunità di inserimento dei prodotti agroalimentari italiani gennaio 2008I pagamenti internazionali. Seminario sul commercio internazionale marzo 2008I documenti e la gestione operativa delle varie fasi del credito documentario alla luce delle norme UCP 600. Seminario sul commercio internazionale marzo 2008La Svizzera: conoscere meglio un Paese vicino aprile 2008Gli scambi intracomunitari e le novità di compilazione di modelli intrastat. Seminario sul commercio internazionale aprile 2008L’origine delle merci e le sue implicazioni operative. Seminario sul commercio internazionale aprile 2008Stato dell’economia cinese e delle opportunità per le imprese regionali giugno 2008Il supporto di SACE e SIMEST all’internazionalizzazione delle imprese. Seminario sul commercio internazionale giugno 2008Il business plan come strumento di pianificazione per l’internazionalizzazione. Seminario sul commercio internazionale giugno 2008Il copyright e la proprietà intellettuale in Cina: aspetti giuridici e strumenti per la tutela del Business settembre 2008Japan Italy Meeting - Agroalimentare e turismo: la qualità italiana per il business col Giappone marzo 2009Il rischio di credito e le problematiche contrattuali nella vendita internazionale marzo 2009Gli Incoterms e le forme di pagamento con l’estero marzo 2009I crediti documentari, le Stand by Letter of credit e le garanzie bancarie aprile 2009

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Progetto Nord Europa. Svezia, Finlandia, Norvegia: il progetto Nord Europa è stato costruito intorno aquesti Paesi di diversa cultura alimentare ma attenti alle suggestioni dei prodotti e della cucina italia-na. L’obiettivo principale è stato individuare nuove opportunità per le aziende agroalimentari della pro-vincia attraverso due strade: seminari-Paese in collaborazione con gli Uffici ICE di Helsinky e la Cameradi commercio italiana per la Svezia; successivi incontri B2B tra aziende parmensi e buyer scandinavi.Nella seconda metà degli anni 2000 il progetto ha visto un’evoluzione, trasformandosi, con la collabo-razione di Unioncamere regionale e dell’Assessorato Agricoltura della Regione, in “Deliziando. Tradition& Quality: the legendary flavours of Emilia-Romagna”. Maggiore il numero di Paesi coinvolti nelle dueazioni realizzate a oggi: nel 2008 un workshop con circa 150 aziende regionali impegnate in incontri B2Bcon 40 buyer provenienti da varie realtà europee.

Progetto Russia ed Est Europa. I mercati nuovi, in Europa, sono a Est e il primo grande mercato è quel-lo russo. I contatti e le iniziative dell’Ente partono nei primi anni 2000 e proseguono a tutt’oggi. È del2002 la missione di carattere economico-istituzionale che ha portato a Mosca 60 esponenti dell’impren-ditoria e delle istituzioni di Parma e Reggio Emilia. Più di uno i settori coinvolti: agroalimentare, mec-canica agricola, food technology, abbigliamento e pelletteria, telecomunicazioni, arredamento, servizialle imprese, turismo.Un primo risultato tangibile è stato l’accordo firmato tra la Camera di Parma e l’ente di certificazionerusso Eximest, che consentirà alle imprese italiane di essere certificate in Russia tramite questo cana-le privilegiato.Negli anni successivi, la presenza di Parma in Russia è passata attraverso la partecipazione delle azien-de del settore agroalimentare alla manifestazione fieristica Prodexpo – iniziativa ora inserita nel pro-getto regionale Deliziando - e la creazione del Desk Russia, con funzioni di assistenza e informazione.Nel frattempo il raggio d’azione della Camera si è allargato ad altri Paesi dell’Est Europa come Romania,Polonia, Bielorussia, Repubblica di Moldova. Nel 2008 è stata firmata una collaborazione con la Cameradi commercio italiana in Moldova per fornire assistenza alle imprese di Parma interessate a quel mercato.

In Asia

Progetto Parma Cluster India. L’India è un mercato nuovo per Parma, da esplorare con la consapevo-lezza di possedere un eccezionale know-how nel settore della meccanica e della trasformazione alimen-tare. Il progetto è stato avviato nel 2006 insieme ad Unione Parmense degli Industriali al fine di posi-zionare alcune delle produzioni d’eccellenza di Parma sul mercato indiano. Ricerche macroeconomiche,dettagliati studi di mercato e missioni esplorative in loco chiariscono che le opportunità più interessan-ti sono per chi produce macchine per la trasformazione alimentare.Il progetto cresce con modalità integrate: visite di delegazioni indiane a Parma per esplorare le modalitàstrategiche più opportune; seminari informativi e studi mercato ad hoc per le singole imprese parmensiinteressate; un sito internet ufficiale come supporto operativo oltre che informativo. La prima fase è cul-minata nella missione economica a New Delhi nel 2007, alla quale hanno partecipato 10 aziende per oltre50 incontri con imprenditori indiani. Nello stesso anno ha preso il via “Focus India”, servizio di assisten-za e accompagnamento con incontri individuali tra esperti del mercato indiano e imprese locali.È attualmente alle prime battute la seconda fase del progetto “Parma Cluster India”, incentrata sulla

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiIl supporto per affrontare i mercati esteri

saranno ricordati i principali progetti e, in particolare quelli pluriennali e “integrati”. Per testimoniare inche modo la Camera ha spinto il made in Parma a farsi strada nei mercati del mondo.

In Europa

Progetto Germania. Un mercato ampio, consolidato, ricettivo. È naturale per la Camera di commercio averinvestito, nell’arco di dieci anni, risorse e progettualità nella vicina Germania, puntando soprattutto su agroa-limentare, turismo e tecnologie per la tutela ambientale. Il fil rouge della decennale attività camerale sul mer-cato tedesco è il consolidato rapporto di collaborazione con le Camere di commercio italiane in Germania, inparticolare quella di Francoforte sul Meno. Cuore finanziario del Paese e rilevante centro culturale, la capita-le dell’Assia ha stabilito un rapporto privilegiato con Parma grazie alla collaborazione fra i due Enti camera-li. Anche le cifre dell’export confermano che il mercato tedesco è di primaria importanza per le merci made inParma: nel 2007, il 12,1% delle esportazioni provinciali è stato assorbito dalla Germania.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiIl supporto per affrontare i mercati esteri

Assia 2002. Nel più florido dei Land tedeschi è stato avviato un intenso programma di inizia-tive per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tipici e di qualità di Parma e dell’Emilia-Romagna, delle “strade dei vini e dei sapori” e dei grandi eventi culturali. La Camera di Parmaè stata capofila dell’iniziativa, coordinando le attività dei Consorzi di tutela coinvolti e deglialtri Enti camerali regionali che vi hanno preso parte. In collaborazione con la Camera diCommercio Italiana per la Germania, sono state coinvolte varie controparti tedesche: grandiristoranti, numerosi buyer, scuole alberghiere, tour operator, stampa specializzata nel food enel tempo libero, imprenditori delle “tecnologie verdi”. Agli incontri in Germania hanno fattoseguito quelli in Emilia-Romagna: 90 aziende agroalimentari di Parma, Piacenza, ReggioEmilia e Modena sono state protagoniste di incontri B2B con buyer tedeschi. Lo scambio sulletecnologie per la tutela dell’ambiente, iniziato a Francoforte, si è consolidato invece nell’idea-le cornice di “Ricicla”, fiera internazionale del recupero delle materie e sulle energie alterna-tive in programma ogni anno a Rimini, dove sono continuati gli incontri B2B.Assia 2007. A pochi chilometri da Francoforte, nella città termale di Wiesbaden, la Cameradi commercio ha presentato a un pubblico selezionato il territorio, i suoi prodotti e i suoieventi culturali. In contemporanea si è svolto un workshop tra operatori del settore turisti-co e degustazioni di prodotti tipici nel più importante centro commerciale dell’Assia. Partner dell’iniziativa, oltre alla Camera di Commercio Italiana per la Germania, il Comunee la Provincia di Parma, i Consorzi del Prosciutto di Parma e del Parmigiano-Reggiano, laFondazione Teatro Regio, le Terme di Salsomaggiore e Tabiano. Per un gioco di squadra cheha avuto un efficace ritorno in termini di presenze turistiche e di maggior conoscenza deidue prodotti “ambasciatori” per eccellenza del made in Parma: Prosciutto e Parmigiano.

Parma e l’Assia

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiIl supporto per affrontare i mercati esteri

Insieme verso nuove frontiere

realizzazione, in collaborazione con il Governo italiano e quello indiano, di un “Agro-food Park”, ossiauna struttura di forte impatto strategico e in grado di creare una stabile posizione del sistema agroin-dustriale italiano nel Paese.

Progetto Giappone. C’è qualcosa di Parma anche nel Paese del Sol Levante. L’entusiasmo dei Giapponesiper la cultura italiana e il made in Italy riguarda sia specialità alimentari come il Parmigiano-Reggiano eil Prosciutto di Parma sia l’alta sartoria e pelletteria delle aziende riunite nel Consorzio “Parma Couture”.Negli anni, grazie a efficaci azioni promozionali, sta crescendo l’attenzione anche per la città, il territorioe i suoi eventi culturali, in particolare il Festival Verdi. Ciò anche grazie al lavoro dell’Ente che, a partiredal 2007, ha impostato un progetto pluriennale dedicato al Giappone e declinato su un mix di azioni rivol-te non a un solo settore ma all’intero territorio e alle sue eccellenze, con scelte progettuali improntate afantasia e rigore attuate con il supporto organizzativo di Parma Alimentare:> corso di “cucina parmigiana certificata” presso la prestigiosa “Hattory Nutrition School” di Tokyo

a cura dello chef Massimo Spigaroli in collaborazione con ALMA;> “Settimana della cucina di Parma” in alcuni grandi ristoranti della capitale. Presentazione del

Festival Verdi presso l’Istituto di cultura italiana;> presentazione del “sistema Parma” e cena di gala all’Hotel New Totani per un pubblico scelto di

operatori, opinion leader, giornalisti e grandi imprenditori;> partecipazione all’inaugurazione della “Primavera italiana” all’Ambasciata di Tokyo con brochure

in lingua giapponese su Parma e il suo territorio distribuite al National Museum of Western Art diTokyo in occasione della mostra Grazia e affetti. Natura e artificio. Protagonisti dell’arte a Parma,da Correggio a Lanfranco.

Azioni profittevoli che hanno determinato l’Ente, a inizio del 2009, a organizzare il convegno “JapanItaly meeting. Agroalimentare e turismo, la qualità italiana per il business con il Giappone”. Due gior-ni fitti di incontri tra aziende ed esperti del mercato giapponese per mettere a fuoco le migliori stra-tegie culturali e commerciali per entrare e consolidarsi sul mercato.

In Amer ica

Progetto Argentina e Brasile. Stabili e di lungo periodo sono i rapporti dell’Ente con l’Argentina e ilBrasile, soprattutto attraverso la rete delle Camere di commercio italiane all’estero. È del 1998 laConvenzione firmata assieme a Modena con la Camera di commercio italiana di Rosario e sempre rin-novata perché importante elemento di cooperazione tra le comunità imprenditoriali delle tre città.Frequenti i contatti attraverso missioni istituzionali ed economiche riguardanti in particolare il setto-re dell’impiantistica alimentare. Di grande interesse, sia per gli argentini sia per i brasiliani, anchelo scambio di know-how tecnologico e organizzativo.

Progetto Nord America. Da tempo Canada e Stati Uniti rappresentano mercati strategici sui qualil’Ente ha concentrato grandi risorse, per la particolare importanza che qui riveste il made in Italy,come avviene in tutti i Paesi con grosse comunità di origine italiana.I settori privilegiati sono l’agroalimentare e gli altri beni di consumo, il turismo, la meccanica ele tecnologie avanzate. Numerose le iniziative realizzate nel solco di una consolidata tradizione di

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiIl supporto per affrontare i mercati esteri

rapporti istituzionali e di contatti commerciali realizzati anche in collaborazione con le locali Cameredi commercio italiane: eventi di presentazione del “sistema Parma”; visite istituzionali; incontri diret-ti tra le aziende; seminari di approfondimento. Ad esempio:• “Discover Italy: good business and good living” (2004), missione imprenditoriale organizzata in col-

laborazione con ICE e con la Camera di commercio di Vancouver da Comune e Provincia di Parma.Obiettivo: promozione della città, del suo territorio e dei suoi prodotti di eccellenza. Agroalimentare,food-technology, moda e turismo i settori coinvolti, per una fitta serie di incontri istituzionali, work-shop, conferenze stampa, sfilate di moda;

• “Italian Sounding” (2006) importante ricerca sul fenomeno dell’imitazione del made in Italy ali-mentare realizzata dall’ufficio ICE di New York e presentata nel convegno svoltosi a Parma dal tito-lo “Autenticità e imitazione dei prodotti alimentari italiani nel mercato nord americano”;

• “Progetto integrato Canada” (2008), missione economica e istituzionale di scouting cui ha fattoseguito un incoming di operatori canadesi (dei settori turistico, agroalimentare e impiantistica)provenienti dal Québec e dall’Ontario, che hanno visitato Parma per scoprire il territorio e avviarecontatti con le aziende locali, con un ricco programma di attività realizzate grazie alla collabora-zione con le Camere di commercio italo-canadesi di Toronto e Montréal.

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Fino a qualche anno fa il quadro normativo e istituzionale lasciava poco spazioalle iniziative camerali per creare un ponte tra mondo scolastico e sistema

imprenditoriale. Altre istituzioni, in primis Province e Regioni, avevano unruolo predominante in termini di competenze riconosciute, come anche difinanziamenti pubblici.

La Legge di riforma della scuola5 ha invece introdotto, tra le principali novi-tà, la possibilità di conseguire diplomi e qualifiche in regime di alternanza

scuola-lavoro. In questo ambito, per la prima volta, è stato riconosciuto un ruoloistituzionale alle Camere di commercio quali soggetti da coinvolgere nella progettazione,

attuazione e valutazione dei percorsi formativi in alternanza e come potenziali soggetti di convenzioni perl’accoglienza di studenti in tirocinio formativo.Oltre alla normativa nazionale, anche quella regionale6 ha previsto il coinvolgimento delle Camere nelleConferenze provinciali di coordinamento. A questo si è aggiunta la riforma universitaria7, che ha indi-cato agli Atenei la possibilità di tener conto, nella propria programmazione, delle esigenze delle impre-se, raccordando domanda e offerta attraverso il coinvolgimento dei loro rappresentanti, tra cui leCamere di commercio.A livello regionale, nel giugno 2003 è stato stipulato un accordo tra l’Ufficio scolastico regionale eUnioncamere Emilia-Romagna, con l’intento di realizzare percorsi che introducessero e sviluppasseromomenti di alternanza all’interno dei piani di studi.

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiAzioni per lo sviluppo dell’imprenditorialità

Far crescere le persone fa crescere l ’economia

5 Legge 28 marzo 2003, n. 536 Legge regionale 30 giugno 2003, n. 127 d.m. 3 novembre 1999, n. 509

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Valorizzazione del capitale umano. Impostare interventi per far fronte all’esigenza di personale adegua-to da parte dell’imprenditoria provinciale, soprattutto delle PMI; promuovere la crescita culturale e orga-nizzativa dell’impresa e la nascita di nuove imprese. Sono entrambi obiettivi primari della Camera di com-mercio, perseguiti con costanza dalle Giunte che si sono susseguite nell’arco di un decennio. Le principa-li azioni indirizzate a promuovere la valorizzazione del capitale umano sono state:> l’osservazione del mercato del lavoro con la valorizzazione del patrimonio di dati che il sistema informa-

tivo “Excelsior” di Unioncamere fornisce annualmente, attraverso approfondimenti sulla realtà parmen-se e la diffusione dell’indagine presso le scuole e l’Università;

> la promozione e il sostegno a due importanti istituzioni formative quali il Collegio Europeo per l’alta for-mazione in materia di diritto e economia dell’Unione Europea e Alma, la scuola internazionale di cucinaitaliana;

> la promozione e il sostegno all’istituzione di Universitas Mercatorum, l’Università telematica del siste-ma camerale, principalmente indirizzata a persone già occupate che vogliono accrescere il livello dellaloro formazione attraverso una piattaforma on line.

Formare uomini a misura d’az ienda e az iende a misura d’uomo

Promozione dell’imprenditoria femminile. Nel 2001 la Camera ha istituito il Comitato per la promozionedell’imprenditoria femminile, composto da rappresentanti delle associazioni economiche, dei sindacati, delcredito, della Camera stessa e della Provincia di Parma. Il Comitato ha mosso i suoi primi passi partendodalla constatazione che Parma, pur essendo tra le province con il più alto tasso di imprenditorialità, regi-stra una percentuale di imprese femminili relativamente bassa. Di qui l’idea di introdurre strumenti peraiutare le donne ad arricchire ulteriormente il patrimonio imprenditoriale del territorio. Nel 2003 il Comitato

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiAzioni per lo sviluppo dell’imprenditorialità

Alternanza scuola-lavoro. A partire dall’anno scolastico 2004-2005, Unioncamere Emilia-Romagna hainaugurato un progetto per l’avvio sperimentale di percorsi di alternanza scuola-lavoro, iniziativa che si èconsolidata nelle successive tre annualità. Il progetto ha ottenuto l’approvazione e i contributi del Fondodi perequazione e ha valorizzato il ruolo delle Camere di commercio come interfaccia tra le imprese e ilmondo della scuola, ma anche come soggetto attivo nelle funzioni di orientamento al lavoro e all’autoim-prenditorialità.Nell’ambito di questa iniziativa, alla quale il mondo scolastico della provincia ha dato una risposta com-plessivamente positiva, la Camera ha partecipato alle procedure di selezione dei progetti di alternanzaproposti dalle scuole sulla base dei bandi emanati annualmente dalla Regione. Per favorire l’applicazionedella nuova metodologia didattica, la Camera ha realizzato:> corsi di formazione per tutor scolastici e aziendali;> strumenti ad hoc per facilitare i percorsi di orientamento alle scelte professionali e all’imprenditorialità;> l’implementazione e l’aggiornamento del sistema informativo Polaris, una banca dati on line per l’in-

contro tra domanda e offerta di tirocini;> la “Giornata delle scuole” per presentare gli strumenti messi a disposizione delle Camere di commercio

in materia di orientamento al lavoro e all’imprenditorialità.Ha provveduto inoltre alla pubblicazione di volumi che hanno raccolto i risultati dei progetti di alternanza,nonché di altri volumi di informazione e orientamento sul mercato del lavoro e sulla creazione d’impresa:> Il mercato del lavoro che cambia - guida alla Riforma Biagi;> A scuola in azienda - guida alla creazione d’impresa; > Formazione e lavoro - le opportunità occupazionali in Emilia-Romagna.

Ma il rapporto tra mondo della scuola e Camera di commercio non si è esaurito nella realizzazione dei per-corsi di alternanza. Ogni anno la Camera ha organizzato, su richiesta di scuole o di singoli docenti, incon-tri con gli studenti per fornire loro un quadro dell’economia territoriale, dei principali adempimenti per l’av-vio di una impresa, dei servizi e degli strumenti di sostegno che l’Ente camerale mette a disposizione perchi vuole sviluppare la propria attività.In particolare, nel quadro di un progetto promosso da Legacoop Parma, la Camera ha organizzato nel 2008un ciclo di tre incontri con classi di istituti superiori della provincia. Obiettivo: fornire elementi conosciti-vi per la costruzione di un progetto di impresa simulata cooperativa.

100

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiAzioni per lo sviluppo dell’imprenditorialità

2004-2005 3

2005-2006 3

2006-2007 13

2007-2008 10

Dati sull’alternanza scuola-lavoro

Anno scolastico N° progetti approvati

Il premio “Scuola, creatività e innovazione”, istituito da Unioncamere nel 2005, vuole promuo-vere e coltivare nei giovani delle scuole medie superiori la propensione all’iniziativa d’impresabasata sulla originalità dell’idea imprenditoriale e sulla capacità progettuale. La Camera dicommercio dà ampia diffusione ai bandi di Unioncamere, sensibilizzando soprattutto il circui-to degli istituti scolastici coinvolti nei progetti di alternanza scuola-lavoro.La risposta da parte delle scuole è stata estremamente positiva e altrettanto i risultati.Nel 2006 l’Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci si è classificato al primo posto nellasezione Servizi Innovativi con il progetto Uniticket e al secondo posto nella sezione Prodotti inno-vativi con il progetto Hot Food. Nel 2007, sempre l’Istituto Leonardo da Vinci ha conseguito ilsecondo posto nella sezione Prodotti innovativi con il progetto Barella F16, mentre il progetto GirlMate dell’Istituto Pietro Giordani si è classificato al quinto posto nella stessa sezione.

La scuola fucina d’impresa

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ha elaborato la “Convenzione per l’accesso al credito delle imprese femminili”, stipulata tra Camera diCommercio, Provincia, Associazioni di categoria, Confidi e istituti di credito. La Convenzione prevede con-dizioni di assoluto vantaggio per finanziamenti finalizzati allo start-up di nuove imprese o allo sviluppo diprogetti aziendali innovativi. A oggi, la Convenzione ha alimentato finanziamenti per quasi sei milioni dieuro a favore di 252 imprese femminili.Nel 2005 la Camera ha raccolto l’impulso del Comitato a indagare il fenomeno dell’impresa femminilenella provincia di Parma. È nata da queste premesse l’indagine “Le imprese delle donne. L’economia alfemminile nella provincia di Parma”, che ha rivelato come gli stereotipi di genere siano tuttora in grado diinfluenzare una donna nel momento di mettersi in proprio; tali argomenti hanno portato sostanziosi spun-ti di discussione nel corso del convegno di presentazione della indagine svoltosi nel febbraio 2006. Nel 2007, la consolidata sensibilità verso le donne imprenditrici ha portato la Camera, sempre in collabo-razione con il Comitato, a organizzare un ciclo di seminari tecnici sotto l’egida del progetto “Percorsi fem-minili di formazione e sostegno della crescita professionale e dell’autoimprenditorialità”. Nel 2008, entrato in vigore il protocollo d’intesa tra il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali eUnioncamere nazionale. il Comitato per l’imprenditorialità femminile, con la Camera e la Provincia, ha atti-va un servizio informativo e di assistenza tecnica gratuita per la progettazione e presentazione di iniziati-ve aziendali ai sensi dell’art. 9 della legge 53/2000. Tali iniziative riguardano, in particolare, il sostegnoalla maternità e paternità, il diritto alla cura, alla formazione e al coordinamento dei tempi delle città. Ilservizio, da subito, si è configurato come uno strumento a disposizione di tutte le imprese, non solo quel-le femminili. È stato un segnale di cambiamento culturale, che ha introdotto il tema della conciliazionevita-lavoro come elemento di benessere generale, rivolto indiscriminatamente a lavoratori e lavoratrici.

Informazione e orientamento per gli aspiranti imprenditori. Nel 2003 è stato avviato lo “SportelloGenesi”. È un progetto promosso da Unioncamere Emilia-Romagna sulla base di un protocollo d’intesacon le Associazioni di categoria regionali. Lo sportello è diventato negli anni un punto di riferimento perchi vuole avviare un’attività d’impresa. Offre informazioni di base e orienta chi possiede un’idea impren-ditoriale sufficientemente delineata verso i servizi di consulenza e assistenza tecnica delle associazio-ni provinciali di categoria.Dalla nascita a oggi lo Sportello Genesi ha risposto ai quesiti di 1.112 persone.I dati relativi al servizio, monitorati annualmente, rivelano che gli utenti sono in leggera maggioranzadonne, in maggioranza in possesso di un diploma di scuola superiore o di laurea, quasi la metà ha dai26 ai 35 anni. Commercio e servizi sono i settori d’attività preferiti per l’avvio dei progetti d’impresa. Lerichieste informative riguardano principalmente le agevolazioni per le imprese e gli adempimenti buro-cratici. Di rilievo è anche la richiesta di orientamento per le forme giuridiche delle compagini sociali eper gli adempimenti fiscali.

102

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiAzioni per lo sviluppo dell’imprenditorialità

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Sono davvero numerose le imprese di piccole e medie dimensioni presenti nelterritorio parmense e rivestono un ruolo fondamentale nell’economia provin-

ciale. Come tutte le PMI hanno un problema di fondo: sono sottocapitalizza-te, scarsamente autofinanziate e incontrano difficoltà nell’accesso al cre-dito. D’altronde si tratta di una questione nazionale. Il sistema finanziario

italiano destina, infatti, i tre quarti delle risorse creditizie alle imprese dimaggiori dimensioni, che rappresentano il 15% del totale, lasciando alle PMI

il restante quarto.

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’accesso al credito e i contributi alle imprese

Soluz ioni tempest ive per la p iccola e media impresa

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Di seguito, una breve cronologia dell’evoluzione dell’intervento camerale a favore dei Confidi.

Nel 2003 la quota di bilancio destinata a sostenerne l’attività è crescita fino a 813.000 euro, cifra quasiquadruplicata rispetto al 2000 e salita in seguito a 850.000 euro nel 2005 e a 870.000 nel 2008.Nello stesso anno, è stata sottoscritta da tutti i Confidi e dalle principali banche della provincia laConvenzione per l’accesso al credito delle imprese femminili promossa dal Comitato provinciale per l’im-prenditoria femminile. La Camera di Parma ha finanziato annualmente tale accordo, dal 2003 al 2008, perun importo totale di 400.000 euro, consentendo l’attivazione di finanziamenti per circa 6 milioni di euro.Sempre nel 2003 è varata la riforma

8del sistema dei Confidi, che ne perfeziona la definizione giuridica

e operativa, imponendo una maggiore capitalizzazione e limiti minimi alle quote sociali e al patrimonio.Inoltre regolamenta e incentiva le trasformazioni e le fusioni, spingendo verso una maggiore organizzazio-ne e trasparenza dei Consorzi. Questi cambiamenti hanno aperto nuovi scenari forieri di opportunità per ilrafforzamento del ruolo dei Confidi, ma anche di rischi in relazione alla possibile uscita dal mercato dellestrutture più piccole e meno patrimonializzate.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’accesso al credito e i contributi alle imprese

Il sostegno alle imprese tramite il sistema dei Confidi. Promuovere un rapporto flessibile e specializzato traPMI e sistema creditizio-finanziario. Per questa finalità strumenti preziosi sono le Cooperative di garanzia ei Consorzi fidi (Confidi). Essi, secondo gli accordi di Basilea 2, hanno la missione di supportare il fundingdelle PMI, aiutando a raccordare i loro bisogni finanziari con il mercato del credito.La Camera ha erogato risorse ai Confidi per sostenere i loro Fondi rischi e contribuire in tal modo alla fon-damentale funzione di garanzia che essi esercitano; ha inoltre consentito loro la concessione di finanzia-menti a tassi agevolati per la copertura delle loro specifiche aree di intervento, quali ad esempio: il sup-porto a imprese di nuova costituzione, in particolare quelle giovanili e femminili; sviluppo e innovazionetecnologica; incremento occupazionale; tutela ambientale.

Dar credi to a chi mer i ta credibi l i tà

All’inizio del suo primo mandato, nel 1999, la Giunta camerale ha modificato il precedente regime di soste-gno, che comportava l’assunzione a carico del bilancio di una quota degli interessi di ammortamento deiprestiti garantiti. Tale regime, ritenuto insostenibile dal punto di vista della corretta gestione delle risorseeconomiche poiché non consentiva una programmazione a monte delle somme da destinare annualmente,è stato modificato a decorrere dal 2000 assegnando agli organismi consortili disponibilità predeterminatesu base annuale: in questo modo ha creato non solo un effetto positivo dal punto di vista della gestione delbilancio camerale ma ha anche incentivato una migliore programmazione e gestione da parte dei Confidi.

L’entità e il valore degli interventi messi in campo negli ultimi anni dalla Camera a sostegno dell’accessoal credito rappresentano un dato importante: è l’istituzione locale che più ha contribuito a promuovere esostenere l’operatività dei Confidi.

106

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’accesso al credito e i contributi alle imprese

Contributi alle imprese tramite i Confidi (serie storica anni 2000-2008) - valori in euro

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

206.590

382.192 403.000

813.000 814.000850.000 850.000 850.000 870.000

Terziario 1.796.688 euro;(29,8%)

Cooperazione 178.273 euro(3,0%)

Agricoltura 655.808 euro(10,9%)

Artigianato 1.940.905 euro(32,1%)

Industria 1.467.108 euro;(24,3%)

Ripartizione per settori dei contributi alle imprese tramite i Confidi (dati cumulati 2000-2008)

8 Art. 13 L. 326/2003

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Il 2005 rappresenta uno snodo importante nel processo di ristrutturazione delineato dalla riforma del 2003.La Camera ha varato un intervento straordinario di 550.000 euro a sostegno della patrimonializzazionedei Confidi per «sostenere il processo di ristrutturazione del sistema provinciale secondo le linee dellariforma approvata e tenendo conto degli scenari aperti da Basilea 2».

Nel 2007 gli uffici camerali hanno svolto una ricognizione dei rapporti tra Camere di commercio e sistemadei Confidi. Frutto di questo lavoro sono le Linee guida per la gestione dei contributi camerali ai Confidi,applicate per la prima volta nel 2008, sia pure con la consapevolezza che sono destinate a fungere da solu-zione-ponte in un contesto che si rivela in rapida trasformazione.Nel 2008, infatti, a seguito di due processi di fusione, l’assetto del sistema dei Confidi della provincia diParma ha affrontato una prima riconfigurazione, in risposta alle esigenze di rafforzamento strutturale pre-viste dalla Legge Quadro e al conseguimento dei requisiti dimensionali e patrimoniali richiesti per l’iscri-zione nell’elenco speciale degli intermediari finanziari di cui all’art. 107 del Testo Unico Bancario.La prima fusione ha riguardato la Cooperativa Artigiana di Garanzia – espressione delle tre associazionidi categoria artigiane presenti nel territorio – che, insieme ad altre 13 cooperative artigiane della regione,ha deliberato la propria incorporazione in Unifidi Emilia-Romagna (già Artigiancredit Emilia-Romagna). Laseconda fusione ha coinvolto Api Fidi (nato su iniziativa di Apindustria Parma), che dal 31 dicembre 2008è incorporato nel Confidi regionale Fidindustria Emilia-Romagna.In entrambi i casi, la fusione non ha pregiudicato il principio del radicamento territoriale, tradizionalepunto di forza del sistema dei Confidi. Le strutture esistenti sono state mantenute e hanno continuato aoperare come sedi provinciali degli organismi in cui sono confluiti, tenendo fermo il loro ruolo di riferimen-to operativo per il mondo delle imprese parmensi e di interfaccia con le istituzioni locali.Se i contributi erogati annualmente dalla Camera per sostenere l’accesso al credito possono ormai quali-ficarsi come ordinari, occorre menzionare altri interventi “straordinari”. Per ciascuno di questi, i Confidihanno assunto un ruolo da protagonisti, essendo chiamati a gestire l’utilizzo dei fondi sulla base di spe-cifiche Convenzioni.Nel 2004, infatti, per arginare i gravi problemi di liquidità e accesso al credito delle imprese locali gene-rati dalla crisi Parmalat, l’Ente ha istituito uno speciale Fondo di controgaranzia per favorire l’accessoal credito delle imprese coinvolte nel crac, con un importo di 1 milione di euro.Nel 2008, per sostenere il programma di finanziamenti agevolati predisposto dalla Cooperativa di Garanziadei commercianti per le imprese di Piazza Ghiaia in crisi per i lunghi lavori di totale ristrutturazione delluogo, l’Ente ha varato un Fondo di controgaranzia di 200.000 euro.A inizio 2009, quando i contraccolpi della crisi economica e finanziaria che ha investito i mercati mondia-li hanno raggiunto anche Parma, l’Ente ha reagito prontamente, consapevole che, a fronte dell’irrigidimen-to del sistema bancario nei confronti delle piccole e piccolissime imprese, fosse necessaria una soluzionetempestiva e una “chiamata di responsabilità” rivolta a tutti gli attori del territorio. Ecco allora l’istituzio-ne, in collaborazione con la Provincia e i Confidi, di un Fondo straordinario di controgaranzia per l’ac-cesso al credito delle imprese provinciali del valore di 2 milioni di euro (1,5 milioni di euro messi a dispo-sizione dalla Camera di commercio e 500.000 euro dalla Provincia). Il Fondo è operativo da marzo e preve-de la controgaranzia delle due istituzioni promotrici per finanziamenti di importo non superiore a 50.000euro ottenuti tramite i Confidi provinciali a sostegno dei fabbisogni di liquidità aziendale. A fine maggio,le domande presentate erano oltre 400 per un ammontare di finanziamenti richiesti pari a circa 15 milio-ni di euro. Il trend appare in continua crescita, a testimonianza della capacità dell’intervento camerale difare fronte, anche in questo caso, ai reali bisogni delle imprese del territorio.

109108

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’accesso al credito e i contributi alle imprese

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’accesso al credito e i contributi alle imprese

L’intervento camerale rispetto ai problemi delle imprese colpite dal crac Parmalat è stato effi-cace e tempestivo: > da gennaio 2004 si insedia un Comitato di crisi costituito da Provincia, Camera di commer-

cio, Regione Emilia-Romagna, associazioni imprenditoriali e Confidi, che porta, in breve,alla nascita di un Tavolo interistituzionale;

> nel febbraio dello stesso anno, la Camera di commercio realizza, su incarico del Comitato,un’indagine sul numero di aziende coinvolte nella crisi e sulla dimensione delle sofferenzebancarie derivanti;

> nel marzo, il Comitato di crisi individua nell’istituzione di un Fondo speciale di garanzia lostrumento per sostenere i fabbisogni di liquidità delle imprese coinvolte nella crisi; laCamera di commercio assegna risorse per 1 milione di euro per l’attivazione del Fondo ecoordina i lavori per la stesura della Convenzione atta a definirne le modalità operative;

> in aprile la Convenzione è sottoscritta: il Fondo Provinciale di Garanzia verrà destinato aoperazioni di consolidamento del debito (trasformazione dell’indebitamento a breve in mutuia medio/lungo termine). I Confidi provinciali rilasceranno garanzie fino all’80% dell’impor-to dei mutui concessi dalle Banche alle imprese creditrici Parmalat. I mutui avranno inmedia la durata di 60 mesi. Sempre in aprile si concordano con i principali istituti di credi-to operanti in provincia le condizioni di particolare favore applicabili ai finanziamenti atti-vati nel quadro della Convenzione;

> nell’agosto 2004, viene predisposto presso i locali della Camera di commercio, su richiestadel Tribunale di Parma e per gli scopi della procedura di amministrazione strordinaria, unpunto di consultazione informatica con la possibilità di sfogliare on line l’elenco dei credi-tori Parmalat integrato con le osservazioni del commissario straordinario Enrico Bondi.

Il Fondo provinciale di garanzia ha sostenuto con successo l’economia locale, con 43 impresefinanziate, e nel comparto terziario è stato il solo fondo pubblico a intervenire a favore delleaziende in difficoltà.Insieme al fondo istituito dalla Regione Emilia-Romagna per i comparti industria, artigiana-to e cooperazione, il Fondo provinciale di garanzia ha avuto come unici riferimenti, in quali-tà di soggetti gestori, i Confidi parmensi dell’industria, dell’artigianato, della cooperazionee del terziario.

Caso Parmalat: risposte pronte alle crisi

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’accesso al credito e i contributi alle imprese

Studi e ricerche, tavoli di lavoro. Nel 2005 l’Istituto G. Tagliacarne ha realizzato, su incarico della Cameradi commercio di Parma, uno studio sul sistema creditizio provinciale, presentato nel corso dell’edizioneannuale della Giornata dell’economia.Dallo studio emerge che Parma è la provincia dell’Emilia-Romagna con il più elevato peso degli impieghia favore delle aziende rispetto al totale degli impieghi: quasi l’80% si indirizza verso il mondo produtti-vo, mentre la media regionale è del 60%. Parma risulta anche la provincia con il più alto livello di impie-ghi per azienda: 237.000 euro per azienda a fronte dei 172.000 euro della media regionale.Lo studio ha evidenziato inoltre l’andamento dei tassi di interesse a breve, che colloca Parma tra le pro-vince con i tassi più bassi a livello italiano, al 99° posto nella graduatoria delle 103 province. Ciò testi-monia la solidità del sistema produttivo e la positiva interazione tra sistema del credito e mondo delleimprese, certamente favorita dall’importanza crescente del ruolo dei Confidi.Sempre nel 2005 la Camera ha promosso, su istanza delle associazioni economiche del territorio, uno stu-dio sull’assetto strutturale del sistema provinciale dei Confidi. L’obiettivo era evidenziare potenzialità ecriticità per fornire al mondo delle rappresentanze economiche e agli stessi Confidi gli strumenti conosci-tivi necessari ad approfondire possibili percorsi di riorganizzazione e aggregazione.Lo studio è stato presentato nel febbraio 2006 alle associazioni economiche e ai Confidi, con i quali nelsuccessivo mese di giugno è stato istituito un tavolo di lavoro per approfondire i risultati dello studio, conparticolare riferimento alle possibili formule aggregative applicabili nell’ambito del sistema provinciale.Per favorire la cultura del rating, elemento-chiave del nuovo assetto dei rapporti banca-impresa secondoBasilea 2, la Camera di commercio si è impegnata, a fine 2007, in un programma di informazione eorientamento degli imprenditori, in collaborazione con Unioncamere regionale e Confidi Emilia-RomagnaServizi. Sono stati messi a disposizione degli imprenditori due strumenti:> un test di autovalutazione dell’affidabilità creditizia, concepito principalmente per le piccole e le micro

imprese, il cui risultato è accompagnato da una serie di suggerimenti utili;> una guida all’analisi di bilancio, che permette alle aziende più strutturate, tenute a redigere il bilancio

d’esercizio secondo gli schemi obbligatori previsti dal Codice civile, di familiarizzare con lo studio ragio-nato dei “fondamentali” di bilancio e di prepararsi all’esame del rating bancario.

In entrambi i casi, l’obiettivo è stato quello di rendere consapevoli le imprese dei propri punti di forza e didebolezza, agevolando il confronto con i funzionari di banca in merito al rating e al relativo pricing che sifonderà, in conseguenza di Basilea 2, su precise analisi economiche, patrimoniali e finanziarie. Il tutto conla volontà di trasmettere una consapevolezza fondamentale: l’oggettiva valutazione dell’azienda secondoi nuovi parametri deve, in realtà, partire dal suo interno.Nell’ottobre 2008 la Giunta camerale, considerate le gravi implicazioni che la crisi in atto può determina-re sulle condizioni di accesso al credito da parte delle imprese, ha deciso di attivare un tavolo di monito-raggio sull’andamento del credito. Il tavolo, costituito dalle principali banche che operano sul territorio,dalle associazioni economiche e dalla Provincia, è stato per la prima volta convocato nel dicembre 2008ed è a oggi pienamente operativo; 5 gli incontri realizzati con la finalità di promuovere uno scambio perio-dico di informazioni sulle dinamiche del credito alle imprese e sulle criticità emergenti.

Contributi diretti alle imprese. I contributi in conto capitale che la Camera di commercio eroga diretta-mente alle imprese come sostegno agli investimenti rappresentano un filone tradizionale di intervento pro-mozionale dell’Ente. Sono erogati secondo le condizioni previste da specifici regolamenti che individuanopresupposti e ambiti di operatività del contributo, condizioni e modalità di concessione. Obiettivo dellaCamera di commercio è migliorare la qualità dei processi aziendali e il posizionamento sul mercato delle

110

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’accesso al credito e i contributi alle imprese

imprese: il sistema locale è incentrato sulla presenza preponderante di imprese di piccole e piccolissimedimensioni, che rappresentano le naturali destinatarie di tali linee di contributo.Negli ultimi anni la gamma dei regolamenti “storici” è stata integrata con nuovi regolamenti allo scopo disostenere investimenti per attività o esigenze “emergenti”. Periodicamente si è proceduto infatti a ricognizio-ni generali dei contenuti e del livello di utilizzo dei regolamenti, individuando di volta in volta gli interventicorrettivi opportuni avvalendosi della collaborazione delle associazioni provinciali di categoria. È il caso, adesempio, dei regolamenti per l’e-commerce e per l’esposizione a fatti criminosi, introdotti nel 2001.Nel 2004 si è realizzata un’analisi e ridefinizione della “mappa” dei contributi camerali secondo criteri dicoerenza con le esigenze operative delle piccole imprese (evitando naturalmente qualsiasi sovrapposizio-ne con altre linee di finanziamento pubbliche) promuovendo così l’effettiva e integrale fruibilità deglistanziamenti previsti. L’attività è stata portata avanti da una commissione tecnica costituita da membridella Giunta e da funzionari camerali. È servita a identificare alcune linee di intervento, riguardanti in par-ticolare la formazione degli imprenditori.Nell’ultimo biennio anche in materia di sostegno all’internazionalizzazione sono state introdotteimportanti novità, come il nuovo regolamento per iniziative promozionali e pubblicità sui mercati este-ri, e la modifica dei regolamenti già esistenti per quanto riguarda azioni promozionali consortili e la par-tecipazione a fiere.

Contributi diretti alle imprese (serie storica anni 1999-2008) - valori in euro

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

211.744 212.995

334.982

370.473

307.900

431.346

396.050

469.012

526.796

582.535

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’accesso al credito e i contributi alle imprese

Nel 2008 è iniziata una ulteriore azione di revisione e aggiornamento del quadro regolamentare, assegna-ta a un gruppo di lavoro appositamente costituito con le Associazioni di categoria, che ha individuato nuoviambiti di intervento in tema di:> sicurezza, con l’adeguamento alla nuova normativa prevista dal d.l. 81/2008 che ha sostituito la legge

626/1994;> certificazioni aziendali “innovative”, come le certificazioni ambientali, di responsabilità sociale, per i

prodotti alimentari, ecc.;> costituzione e start-up di consorzi e cooperative.

Sempre nel 2008, complice la attenuazione delle norme europee in materia di aiuti di Stato, sono stati inol-tre estesi al settore agricolo i contributi previsti per la partecipazione a fiere, per la sicurezza e la tuteladella salute nei luoghi di lavoro, per l’introduzione di sistemi di gestione aziendale e di certificazione perla sicurezza alimentare.Così come anche è stato emanato il bando rivolto al settore zootecnico per interventi di assistenza tec-nica nel quadro del progetto straordinario “Qualità del Latte”, promosso dalla Camera di commercioinsieme alla Provincia di Parma.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiL’accesso al credito e i contributi alle imprese

Fiere41,2%

Sistema qualità aziendale17,3%

Commercio elettronico3,8%

Impianti antirapina5,5%

Formazione professionale imprese0,1%

Pubblicità e promozionesui mercati esteri1,8%

Iniziative consortili1,5%

Dispositivi antifumo0,7%

Sicurezza ambientidi lavoro26,5%

Rimborso spese costituzione cooperative1,7%

Composizione dei contributi alle imprese (valori cumulati 1999-2008)

Spese legali e notarili di costituzione di consorzi di imprese 1984artigiane e di cooperative di giovani (diventato “Costituzione e start up di consorzi di imprese e di cooperative” nel 2009)

Iniziative promozionali di consorzi di imprese (modificato nel 2008)

Partecipazione a fiere e mostre specializzate (modificato nel 2009) 1987

Interventi per la sicurezza e la tutela della salute 1994negli ambienti di lavoro (modificato nel 2009)

Realizzazione e certificazione del sistema qualità aziendale 1995ai sensi della norma UNI EN ISO 9001

Introduzione di dispositivi antirapina delle imprese maggiormente 2001esposte a fatti criminosi (modificato nel 2008)

Iniziative di commercio elettronico

Iniziative di formazione professionale continua degli imprenditori 2007

Iniziative di promozione e pubblicità sui mercati esteri

Interventi di assistenza tecnica nel settore lattiero-caseario 2008

Introduzione di sistemi di certificazione per la qualità 2009e sicurezza alimentare

Introduzione di sistemi certificati di gestione aziendale 2009

Costituzione e start-up di consorzi di imprese e di cooperative 2009

Contributi diretti alle imprese

Tipologia di intervento finanziato Anno di inizio operatività regolamento

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In uno scenario caratterizzato dalla globalizzazione dei mercati, la cono-scenza è sempre più una risorsa strategica per la competitività delleimprese e per lo sviluppo di un sistema territoriale. Le azioni promozio-nali non possono prescindere, infatti, da un’approfondita conoscenza delcontesto e della sua evoluzione; così come altrettanto necessario è unpuntuale monitoraggio dei settori economici della provincia.

La Camera di commercio, anche attraverso iniziative di sistema, mette a disposizione strumenti di cono-scenza statistica ed economica del territorio. I destinatari dell’attività di informazione economica sono leimprese e gli altri operatori economici; ma anche le associazioni di categoria, gli enti e tutte le ammini-strazioni pubbliche.

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa produzione di conoscenza

L’ informazione economica come leva st rategica di sv i luppo

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sti 10 anni. Ecco un elenco delle principali ricerche, indagini o relazioni predisposte dalla Camera di com-mercio a fronte di esigenze di analisi e approfondimento provenienti dal mondo delle imprese:> Gli imprenditori immigrati nella provincia di Parma (2004), indagine promossa dalla Commissione pro-

vinciale dell’artigianato;> La situazione del credito nella provincia di Parma (2005), presentata nel corso della terza Giornata del-

l’economia;> Le imprese delle donne. L’economia al femminile nella provincia di Parma (2006), indagine promossa

dal Comitato provinciale per l’imprenditorialità femminile.Dal 2006 i fenomeni analizzati in queste indagini sono oggetto di osservazione permanente e di una spe-cifica analisi all’interno del Rapporto annuale sull’economia provinciale.Nel corso della sesta Giornata dell’economia è stato presentato uno studio intitolato Le componenti dellosviluppo nella provincia di Parma, realizzato in collaborazione con il Centro Studi di Unioncamere Emilia-Romagna. Su richiesta delle comunità locali e delle loro istituzioni, questo studio è stato declinato a livel-lo comunale con:> Le componenti dello sviluppo nei Comuni della Bassa est, presentato a Colorno nell’ottobre 2008; > Le componenti dello sviluppo nei Comuni dell’Unione delle Terre verdiane, presentato a Fidenza nel

marzo 2009.L’obiettivo perseguito dalla Presidenza e dalla Giunta camerale è stato quello di avviare un percorso mira-to a focalizzare l’ingente patrimonio di dati elaborabili dalla Camera di commercio su singoli ambiti terri-toriali della provincia. Si vogliono così fornire inediti strumenti di lettura dei fattori di competitività e disviluppo delle aree subprovinciali che compongono il territorio parmense alle istituzioni locali, ma anchealle associazioni di categoria e a tutti gli altri soggetti interessati.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa produzione di conoscenza

Il monitoraggio dell’economia locale. Le attività di analisi della realtà economica da parte della Cameradi commercio di Parma prevedono l’elaborazione e la diffusione di studi relativi al sistema economico loca-le. Oltre a rappresentare degli strumenti efficaci per definire i percorsi d’intervento istituzionale dellaCamera stessa, tali studi consentono di:> fornire conoscenze ed elementi utili agli enti preposti allo sviluppo locale;> diffondere presso gli operatori economici informazioni che agevolino le scelte aziendali.La Camera di commercio ha quindi potenziato la propria attività di “osservatorio economico”, attraversostrumenti sempre più capillari. Grazie anche a una costante interazione tra l’attività di studio e le funzio-ni di comunicazione, ha saputo riposizionare la propria immagine come ente che produce un’informazioneeconomica efficace, completa e imparziale.La verifica periodica dell’andamento dell’economia provinciale è una delle tradizionali attività dellaCamera: le analisi congiunturali costituiscono uno strumento di monitoraggio sistematico delle variabilieconomiche del territorio. Attraverso il coordinamento di Unioncamere regionale, la Camera di commerciodi Parma aderisce all’Osservatorio congiunturale realizzato a livello nazionale dal sistema camerale; inquesto ambito, elabora i dati trimestrali relativi alla provincia sull’andamento dei principali macrosettoridell’economia (industria manifatturiera e delle costruzioni, artigianato, commercio). La strutturazionedell’Osservatorio consente alla Camera di confrontare l’andamento locale di ciascun indicatore con i cor-rispondenti dati nazionali, di macroripartizione e regionali. Ciò permette di evidenziare la specificità del-l’evoluzione economica provinciale e rende l’analisi camerale la fonte locale più autorevole di monitorag-gio della congiuntura.Contemporaneamente all’indagine congiunturale, quindi con la stessa cadenza trimestrale, la Camera pre-dispone il Rapporto sulla consistenza imprenditoriale della provincia a partire dalle banche dati delRegistro delle imprese. È un’analisi sulle dinamiche settoriali del sistema delle imprese; anche in questocaso la dimensione nazionale della rete camerale, e del Registro delle imprese in particolare, consentonola comparazione dei dati provinciali con quelli nazionali e regionali.Particolare importanza riveste il Sistema informativo Excelsior, indagine nazionale che si svolge da 11anni. Dal 2003 la Camera di commercio presenta annualmente un rapporto sulle prospettive occupaziona-li e i fabbisogni professionali delle imprese parmensi. Le analisi riguardano non solo i flussi occupaziona-li previsti ma anche le caratteristiche e la qualità dei fabbisogni professionali.L’Ufficio statistica affianca l’Ufficio studi nella consueta opera di coordinamento dell’attività dei Comuniper lo svolgimento dei Censimenti decennali su agricoltura, industria e servizi, popolazione e abitazioni.Gli Uffici camerali forniscono inoltre supporto al Sistema Statistico Nazionale (SISTAN) in occasione diindagini di rilevanza nazionale, quali: indagini su forze lavoro, edilizia privata e pubblica, rete commercia-le e distributiva, prodotti agricoli e consistenza del patrimonio zootecnico.Per rendere più agevole la fruizione delle informazioni economiche, vengono annualmente pubblicati:> il Rapporto sull’economia della provincia di Parma in collaborazione con l’Ufficio studi di Unioncamere

Emilia-Romagna;> Parma in cifre, una pubblicazione in italiano e in inglese che rappresenta un agile strumento di infor-

mazione e consultazione sulle dinamiche socio-economiche del territorio parmense.Dal 2003 la Camera di commercio elabora con cadenza annuale il Rapporto sull’artigianato che pone sottola lente l’evoluzione del settore da diversi punti di vista: congiuntura, demografia delle imprese, valoreaggiunto. Il Rapporto rappresenta la risposta della Camera a una precisa richiesta della categoria econo-mica interessata e testimonia la sua vocazione di porsi al servizio delle istanze di conoscenza provenientidal territorio. Peraltro, proprio in questa direzione si è fortemente caratterizzata l’attività camerale in que-

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa produzione di conoscenza

È una nuova metodologia di analisi dello sviluppo economico in grado di trovare efficace appli-cazione a singole aree territoriali ovvero a più aree territoriali omogenee. Il presupposto da cuiè partito il Centro Studi di Unioncamere Emilia-Romagna è che gli indicatori economici tradi-zionali, pur indispensabili, non sono sufficienti a rendere compiutamente comprensibile la real-tà. La grande quantità di dati a disposizione deve essere organizzata in maniera che possa tra-sformarsi in vera e propria informazione economica. Di qui l’idea di organizzare la molteplicitàdei dati a livello territoriale secondo un metodo innovativo, basato sulla relazione tra le risorseaccumulate nel territorio e il livello di sviluppo raggiunto. In particolare, le risorse vengono ana-lizzate attraverso una serie di indicatori che, sintetizzati, portano a individuare quattro forme di“capitale territoriale”:> il capitale naturale, che riguarda principalmente l’analisi degli andamenti demografici; > il capitale tecnico, attinente alla struttura e alla produttività del sistema imprenditoriale; > il capitale umano, definito dai dati sull’occupazione e sui livelli di formazione;> il capitale sociale, che considera una serie di indicatori innovativi in grado di evidenziare il livel-

lo di integrazione sociale e di apertura delle comunità territoriali considerate.

Le componenti dello sviluppo nei Comuni del Parmense:dalla statistica all’informazione economica

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiI prograammi

La diffusione dell’informazione economica. A ribadire il proprio ruolo di osservatorio privilegiato dell’eco-nomia locale, nell’ambito di un progetto nazionale avviato nel 2003 da Unioncamere italiana, l’Ente came-rale organizza annualmente la Giornata dell’economia. Fulcro dell’appuntamento è la presentazione delRapporto annuale sull’economia provinciale: l’utilizzo integrato di numerose e aggiornate fonti di informa-zione economica e statistica del sistema camerale consente una lettura innovativa dello sviluppo e delposizionamento competitivo delle province italiane.Per la Camera di commercio di Parma la Giornata rappresenta anche un imprescindibile momento di con-fronto con le istituzioni e le associazioni imprenditoriali sullo stato dell’economia e sugli interventi neces-sari per lo sviluppo locale. Molteplici i contenuti presentati nelle 7 edizioni, qui riassunti nelle linee essenziali.

2003 - Commento alla “Relazione economica sulla provincia di Parma” Con la partecipazione di Alessandro Arrighetti, Università degli studi di Parma

2004 - Commento alla “Relazione economica sulla provincia di Parma” - Relazione “L’economia italiana nel 2003 e le prospettive per il 2004”- Relazione “Gli snodi competitivi del “sistema Parma””- Premiazione delle aziende vincitrici dei premi per la giovane impresa innovativa e per l’impresa più longeva e di successoCon la partecipazione di: Corrado Martone, Istituto Tagliacarne - Alessandro Arrighetti, Università degli studi di Parma - Carlo Sangalli, Unioncamere nazionale (in videoconferenza)

2005 - Presentazione dello studio “Dinamiche di sviluppo, potenzialità e carenze del sistema socio-economico della provincia di Parma”- Presentazione dello studio “Situazione del credito nel territorio parmense”- Interventi su “Economia, credito, prospettive di sviluppo”- Relazione “Banca e impresa promotori di sviluppo economico e sociale del territorio”- Tavola rotonda con i protagonisti del mondo bancario e imprenditoriale locale sul rapporto tra banche e imprese nella provincia di ParmaCon la partecipazione di: Corrado Martone, Istituto Tagliacarne - Lino Cardarelli, Fondo di Private Equity Rhone Group di New York - Elvio Ubaldi, Comune di Parma - Vincenzo Bernazzoli, Provincia di Parma

2006 - Presentazione della relazione “Parma in dieci punti. Riflessioni per una nuova fase di sviluppo”- Riflessione su “La strategia di Lisbona a Parma” Con la partecipazione di: Guido Caselli, Unioncamere Emilia-Romagna - Massimo Marchesi, Commissione Europea

2007 - Relazione “L’economia di Parma nel 2006 e previsioni per il 2007”- Relazione “Le componenti dello sviluppo: il capitale sociale come fattore di competitività”Con la partecipazione di: Guido Caselli e Matteo Beghelli, Unioncamere Emilia-Romagna

2008 - Relazione “L’economia di Parma: i risultati del 2007 e le previsioni per il 2008”- Relazione “Sviluppo, crescita delle imprese e benessere dei cittadini”- Commenti su fattori e qualità della ricchezza economica nella provincia di ParmaCon la partecipazione di: Ugo Girardi e Matteo Beghelli, Unioncamere Emilia-Romagna - Pietro Vignali, Comune di Parma - Vincenzo Bernazzoli, Provincia di Parma -Mons. Enrico Solmi, Vescovo di Parma - Giorgio Triani, Università di Verona

2009 - Relazione “Parma 2.0: il futuro non si prevede, si fa”- Relazione “L’economia di Parma nel 2008”- Intervento su “Come competere nella crisi e dopo la crisi”Con la partecipazione di: Giordana Olivieri, CCIAA di Parma - Matteo Beghelli, Unioncamere Emilia-Romagna - Fabrizio Onida, Università Bocconi - Giovanni Graziani,Università di Parma

Le Giornate dell’economia

Anno Contenuti

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiLa produzione di conoscenza

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Per la Camera di commercio di Parma la comunicazione rappresenta una fun-zione specialistica, alla quale sono assegnate adeguate risorse professionalie finanziarie. Si tratta di una vision moderna dell’Ente, tesa a rafforzarne lareputazione sia nei rapporti con l’esterno sia nelle dinamiche interne. In que-sti dieci anni, le attività camerali sono state promosse e potenziate da pun-tuali iniziative di comunicazione, che hanno fatto leva su strumenti integratie dinamici: sito internet, newsletter telematica, conferenze e comunicatistampa, pubblicazione di riviste e bollettini periodici, oltre a ben strutturaterelazioni con i media locali. Gli obiettivi dei piani di comunicazione appronta-ti possono essere così sintetizzati:

> migliorare il rapporto tra l’istituzione e la rete dei suoi stakeholder;> dare visibilità al ruolo della Camera come istituzione che incide con la sua attività sullo sviluppo socioe-

conomico del territorio e promuove l’immagine del sistema locale;> diffondere con tempestività e chiarezza le informazioni di interesse per il sistema imprenditoriale.Per raggiungerli è stato creato nel 2001 un Ufficio stampa all’interno del Servizio Relazioni esterne e nel-l’ambito di un piano di comunicazione adottato dalla Giunta camerale.

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUna comunicazione chiara, efficace e trasparente

Strument i e approcci che comunicano e creano immagine

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Risale al 2002 la nascita della collana editoriale della Camera di commercio “I libri di Parma economica”che ha per obiettivo la diffusione di studi e ricerche su temi dell’economia e della storia economica e socia-le. Si avvale della qualificata collaborazione di studiosi appartenenti a diverse discipline e di differenteformazione culturale.I volumi pubblicati fino ad oggi:> Rapporto dello stato dell’agroalimentare in Italia, a cura di Fausto Cantarelli (quattro edizioni: 2002-

2003-2004-2006);> Storia del maiale. Il futuro del passato della razza suina parmigiana, di Giovanni Ballerini (2002);> Vite: emergenze fitosanitarie nelle province di Parma e Piacenza, a cura del Consorzio fitosanitario di

Parma (2008).

Negli anni 2003 e 2004 è stata ideata e pubblicata la rivista bimestrale Economia&impresa, distribuita atutte le imprese della provincia. Nel 2008 ne è stata proposta anche una la versione on line, che riprendelo schema editoriale della rivista e ne ripropone i contenuti offrendone un costante aggiornamento.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUna comunicazione chiara, efficace e trasparente

Comunicazione on line. Il sito camerale, divenuto in questi anni sempre più ricco di contenuti e aggiorna-to, ha visto crescere i propri utenti in modo esponenziale, grazie anche all’interazione con tutti gli altri stru-menti di comunicazione e informazione utilizzati. Nel 2008 il sito camerale è arrivato a registrare unamedia mensile di 3.700 pagine visitate e di 2.000 visitatori “unici”.È in fase di completamento la ristrutturazione e il restyling del sito, destinato a diventare un vero e pro-prio portale dei servizi camerali. Il sito, da importante mezzo di comunicazione e di promozione dell’imma-gine istituzionale, diventerà così per gli utenti un portale di servizi integrati, offrendo l’opportunità dieffettuare on line adesioni a iniziative o servizi, versamenti e invii di modulistica.

Si molt ip l icano i canal i , c resce la comunicaz ione

Sempre in rete viaggia la newsletter settimanale [email protected]. Nata nel 2003 a cura dell’Ufficio stam-pa, viene inviata a circa 4.000 tra imprese e professionisti. Contiene informazioni sulle iniziative e i pro-getti camerali, sulle novità legislative nazionali e comunitarie e altri argomenti di interesse economico.Grazie a essa, inoltre, gli operatori sono messi in condizione di conoscere in tempo reale la pubblicazionesul sito di guide operative e manuali essenziali per rendere più agevoli gli adempimenti amministrativi,soprattutto quelli di nuova introduzione. Dal 2005 la Camera collabora – insieme ad altre strutture del sistema camerale italiano coordinate daPromos Milano – alla redazione di Newsmercati, newsletter con cadenza quindicinale dedicata all’interna-zionalizzazione. Agli utenti sono offerti approfondimenti su temi specifici come, ad esempio, le novità legi-slative di interesse per le imprese che operano con l’estero.

Iniziative editoriali. La rivista trimestrale Parma economica è la testata storica della Camera di commer-cio. Completamente aggiornata nel 2001 dal punto di vista editoriale e grafico, ha una forte identità comestrumento di divulgazione e approfondimento di temi economici, sociali e culturali legati al territorio e diinteresse per gli operatori economici e istituzionali. Ha una tiratura di circa 1.500 copie, distribuite a tito-lo gratuito a un indirizzario di 600 destinatari istituzionali, in abbonamento a 560 imprese della provinciae vendute nelle principali librerie e nelle edicole della provincia.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUna comunicazione chiara, efficace e trasparente

Fondata nel 1869, è la più antica pubblicazione periodica della provincia di Parma.La sua funzione era in origine quella di fornire alle imprese del territorio informazioni e aggior-namenti di carattere economico. Era infatti il Bollettino della Camera di commercio, avevacadenza mensile e conteneva un rendiconto dell’attività camerale, le principali novità in mate-ria legislativa e altre notizie sintetiche di interesse specifico (come ad esempio import-export,tariffe e dogane, mostre, rilevazioni statistiche e altri dati economici su Parma e sull’Italia).Forniva inoltre i dati riguardanti il movimento ditte, gli atti di protesto, gli avvisi di concorso, lasituazione degli istituti di credito cittadini, ecc.La svolta si ha negli anni sessanta: quando il Bollettino diventa Parma Economica. Bollettino diinformazioni a cura della Camera di commercio, una vera e propria rivista, con una graficanuova e nuovo spazio per articoli di approfondimento. Dal 1974 la cadenza è trimestrale: lavarietà dei contributi nel corso del tempo si è ampliata notevolmente con nuove rubriche e ras-segne informative; ha acquisito una dimensione sempre più internazionale, adeguandosi alleesigenze di una realtà economica in rapida evoluzione. L’originaria funzione di bollettino è statain parte ereditata negli ultimi anni da altri strumenti, come il sito internet e la newsletter: ParmaEconomica è a tutt’oggi una rivista che si rivolge alle imprese, ma anche a tutti quanti abbia-no curiosità e interesse per l’economia locale e internazionale, così come per Parma, il suo ter-ritorio e la sua cultura.

Parma Economica: la più antica voce dell’economia provinciale

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Nei dieci anni considerati si sono verificati numerosi e importanti accadimenti chehanno accentuato la complessità delle competenze camerali e reso necessario

rivisitare l’intero assetto organizzativo per assicurare funzionalità ed efficien-za dell’istituzione, ottimizzandone le risorse in un’ottica di modernizzazione.I mutamenti della struttura organizzativa sono avvenuti sotto la spinta di

nuovi input, richieste e necessità provenienti dalla realtà economica locale,ma anche per rispondere agli interventi legislativi che, proprio a partire dalla

fine degli anni novanta, hanno ampliato le aree di attività dell’Ente. Sono state,infatti, trasferite alle Camere le funzioni dei soppressi Uffici metrici provinciali e degli

UPICA ed è stata loro delegata la gestione dell’Albo delle imprese artigiane. Nello stesso periodo, maggio-ri e più complessi compiti sono stati assegnati in materia di tenuta del Registro dei protesti e nel campodella regolazione di mercato. Si è manifestata l’esigenza di introdurre un efficace sistema di controllo digestione, anche in collaborazione con il neo-istituito Nucleo di Valutazione e Controllo Strategico, a com-pletamento del sistema di programmazione-realizzazione-valutazione dei risultati. Sono sorte per ilRegistro delle imprese le nuove sfide legate all’introduzione della telematica.

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn’organizzazione al passo con i tempi

Per essere p iù v ic ina al le imprese

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn’organizzazione al passo con i tempi

Il nuovo assetto organizzativo. Nel 2000 è iniziato un processo di riassetto organizzativo con l’individua-zione da parte del Consiglio camerale dei criteri ispiratori dell’organizzazione dell’Ente attraverso un appo-sito regolamento che ha stabilito:> la distinzione tra le responsabilità di indirizzo e controllo e quelle di gestione e conseguimento dei risultati;> la chiara individuazione di responsabilità e dei relativi livelli di autonomia con riferimento agli obietti-

vi e alle risorse assegnate ai diversi livelli dirigenziali;> la centralità delle esigenze degli utenti;> la flessibilità organizzativa in relazione alle dinamiche dei bisogni dell’utenza e alle relative modifica-

zioni dei sistemi di erogazione dei servizi;> la piena valorizzazione delle risorse umane;> la costante valutazione dei risultati conseguiti in conformità ai principi di trasparenza ed economicità;> lo sviluppo delle attività nell’ambito della rete integrata dei servizi camerali nazionale ed europea.Partendo da una ricognizione dei carichi di lavoro, si è ritenuto opportuno razionalizzare la struttura esi-stente attraverso accorpamenti di competenze secondo un criterio di omogeneità. È stato delineato unassetto organizzativo basato su 2 aree dirigenziali all’interno delle quali sono state individuate 5 posizio-ni organizzative con l’attribuzione delle relative competenze.La struttura è stata pensata con un unico livello di responsabilità, denominato “servizio”, al di sottodella dirigenza. Ciò al fine di rispondere a criteri di valorizzazione e responsabilizzazione dei quadriintermedi e ottenere una struttura snella, flessibile e capace di rispondere con tempestività alle mute-voli esigenze dell’utenza, dando concreta attuazione alle strategie individuate dal Consiglio, in un’ot-tica di gestione per obiettivi.Negli anni seguenti, la struttura descritta è risultata aderente alle aspettative, riuscendo a cogliere lerichieste di cambiamento provenienti dall’esterno e a dare loro risposta con modalità appropriate, effi-caci ed efficienti. Finché, sul finire del 2005, data la crescente complessità delle funzioni attribuite alRegistro delle imprese, sono stati creati 2 servizi a esso afferenti. Sono quindi diventati 3 i servizi pre-senti all’interno dell’Area affari anagrafici, economici e promozionali e 6 quelli presenti in totale nell’or-ganizzazione camerale.Nel 2009 è stato compiuto un ulteriore passo avanti all’insegna della flessibilità: all’interno dei vari ser-vizi sono state individuate delle figure assegnatarie di specifici compiti che comportano particolariresponsabilità.Il Segretario generale, capo degli uffici e del personale, svolge un controllo costante per adeguare la strut-tura organizzativa agli obiettivi dell’Ente camerale, curando che a una maggiore autonomia e responsabi-lità delle diverse funzioni corrispondano nello stesso tempo adeguati meccanismi di integrazione e coordi-namento tra le stesse.

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn’organizzazione al passo con i tempi

SEGRETARIO GENERALE

Affari generali

Area Affari generali - Amministrativo-contabile e Regolazione di Mercato (Vice Segretario generale)

Area Affari anagrafici, economici e promozionali

(Conservatore Registro imprese)

SegreteriaGenerale

Relazioni Sindacali

GestioneRisorse Umane

Contabilitàdel personale

Informaticacamerale

Provveditorato

Protocollo/Archivio

Sicurezza e Protezione sul lavoro

Servizi ausiliari e centralino

Contabilitàgeneralee controllo di gestione

Partecipazioni

Cassa

Diritto annuale

CentroCongressi

Concorsi a premio -Carte crono-tachigrafiche

Camera arbitrale -Sportello diconciliazione -Sanzioniamministrative

Statistica -Prezzi

Opere edili -Borsa immobiliare

Borsa Merci -Magazzini generali - Usi e consuetudini

Marchi eBrevetti

ProtestiCambiari

Ufficio metrico

Registro impresesezione ordinaria

Visure e certificati

Procedure dicancellazioned’ufficio

Registro impresesezione speciale/REA

Elenchi di imprese

Albo agenti di commercio

Ruolo mediatori

Elenco periti ed esperti

Albo impreseartigiane

Rilascio dispositivi di firma digitale

Azioni per lo sviluppo economico del territorio

Iniziative e servizi perl’internaziona-lizzazione

Contributi alle imprese

Sostegno dell’accesso al credito

Documenti perl’esportazione

Adempimentiambientali(MUD - RAEE)

Attività vitivinicole

Informazioneeconomica e studi

Comunicazioneistituzionale e ufficio stampa

URP

Affari amministrativo-

contabili

Regolazione di mercato

Registroimprese(sezione

ordinaria)

Registro imprese (sezionespeciale) / REA /

Albi e ruoli

Affari economiciRelazioniesterne

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn’organizzazione al passo con i tempi

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiI prograammi

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn’organizzazione al passo con i tempi

L’informatizzazione dei servizi camerali. Molto è stato fatto anche per diffondere la cultura dell’innovazionetecnologica. Nel 2005 l’emanazione del Codice dell’amministrazione digitale, inserendosi in un percorso giàavviato in apertura del nuovo millennio, ha aggiornato il quadro giuridico relativo alle nuove tecnologie dell’in-formazione, includendo la loro applicazione tra gli obiettivi prioritari dell’attività delle pubbliche amministra-zioni. Queste ultime sono state investite da un processo di digitalizzazione e di diffusione della cultura dell’in-novazione che ha portato all’affermazione di nuove modalità di organizzazione e funzionamento negli ufficipubblici, con la graduale sostituzione degli strumenti tradizionali nel rapporto con le imprese e i cittadini.In questo contesto la Camera di commercio ha sviluppato, nel corso del tempo e con oculati investimen-ti economici, una moderna infrastruttura dove le varie tecnologie disciplinate dal Codice dell’ammini-strazione digitale sono state implementate e hanno trovato concreta attuazione con l’attivazione di ser-vizi testati e funzionanti.Ma non solo. Altre importanti innovazioni tecnologiche, pur non espressamente previste dal Codice, hannocontribuito a un cambiamento radicale del tradizionale modello organizzativo centrato sulla gerarchia dellecomunicazioni. L’attenzione si è spostata sui singoli dipendenti, sulle loro motivazioni, sulla loro capacitàdi fare squadra e di concorrere al raggiungimento degli obiettivi dell’Ente.La Camera di Parma, insieme ad altre Camere di commercio, rappresenta una struttura pilota del proces-so di semplificazione e informatizzazione della Pubblica Amministrazione. Il Registro delle imprese ha resocompletamente telematico il processo di acquisizione, gestione e distribuzione delle informazioni. Stessamodalità telematica, in collaborazione con le Associazioni di categoria, è stata introdotta nella proceduradi presentazione delle pratiche per l’Albo delle imprese artigiane. L’intento comune è quello di velocizzare e razionalizzare la circolazione dei documenti, soprattutto riducen-do quelli cartacei: in quest’ottica va letto il passaggio all’invio telematico per i documenti archiviatidall’Ufficio Protocollo e la promozione del servizio di posta elettronica certificata (PEC).

Posta elettronica > Per facilitare le comunicazioni interne e con l’utenza esterna,e accesso ogni dipendente è dotato di un accesso a Internet e di un proprio alla rete Internet indirizzo di posta elettronica

(tutte le comunicazioni di servizio sono effettuate attraverso e-mail)

> Alla casella di posta elettronica istituzionale è stato affiancato un indirizzo di posta elettronica certificata per lo scambio telematico, con i privati e le altre pubbliche amministrazioni, di comunicazioni che necessitano di una ricevuta di invio o di consegna

Digitalizzazione > Da oltre 10 anni la corrispondenza in entrata e in uscita viene dei documenti cartacei protocollata e acquisita otticamente con la creazione di un archivio

facilmente consultabile da qualsiasi postazione di lavoro abilitata

> Gli atti deliberativi degli organi di governo dell’Ente e della dirigenza sono digitalizzati e archiviati grazie a un apposito applicativo che consente di ricercare ed estrarre i provvedimenti d’interesse

Interoperabilità tra le PA > Il sistema di gestione del protocollo informatico assicura la completainteroperabilità tra enti che sono in grado di scambiarsi reciprocamente,sulla base di standard di comunicazione universali, informazioni tratte dai rispettivi registri di protocollo

Condivisione > Gli uffici condividono, in un ambiente sicuro e controllato,delle informazioni file e database sui quali possono lavorare in modalità collaborativa e delle risorse elaborative con grandi benefici in termini di costi e tempi di elaborazione

> È stata effettuata la razionalizzazione delle risorse di stampa con l’introduzione di stampanti di rete e la conseguente riduzione degli oneri collegati al mantenimento di quelle individuali

> Attivazione dell’intranet: è lo strumento informativo attraverso il qualeviene consentito l’accesso a diversi applicativi di interesse generale

> Gestione informatica degli impianti

Attivazione di siti Internet I siti Internet della Borsa Merci e del Prezzario delle Opere Edili in Parma:specializzati

> consentono la pubblicazione di informazioni di notevole importanza per il mondo economico provinciale

> hanno contribuito alla razionalizzazione delle procedure di back officesemplificando le attività di gestione e di segreteria

Principali innovazioni tecnologiche introdotte a servizio della struttura camerale

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Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn’organizzazione al passo con i tempi

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn’organizzazione al passo con i tempi

La formazione per il personale. I lusinghieri risultati ottenuti sono stati il frutto di una ben precisa scel-ta gestionale in tema di risorse umane: porre l’accento più sulla qualità che sulla quantità. L’efficienzadi un’organizzazione di servizi, quale è la Camera di Commercio, non può che trovare il proprio riferimen-to nella professionalità delle risorse umane.La formazione è uno strumento per valorizzare le competenze del personale e garantire, allo stesso tempo,la condivisione di obiettivi indispensabile per il buon funzionamento dell’organizzazione.In un periodo non favorevole all’implementazione del personale delle amministrazioni pubbliche, laCamera di Parma ha fortemente creduto nella crescita professionale del personale, perseguito comeobiettivo primario per coniugare prestazioni di alto livello da parte dei dipendenti alla presa di coscien-za da parte degli stessi del contributo apportato al perseguimento degli obiettivi dell’istituzione.La strutturazione di percorsi formativi qualificanti, volti a garantire un costante aggiornamento delle spe-cifiche competenze professionali, ha garantito una pronta risposta da parte della struttura allo sviluppodi nuove attività e nuovi servizi.Investire nella crescita qualitativa del personale mediante il ricorso a un’intensa azione formativa hadato il via a un processo di riqualificazione, realizzato per il tramite di progressioni orizzontali e vertica-li di carriera dei dipendenti. Ciò ha ha portato alla crescente valorizzazione delle professionalità interne,che occupano oggi posizioni di vertice all’interno della struttura.Da anni la Camera di Parma aderisce al piano formativo predisposto in sede regionale sulla base delleistanze rappresentate dalla singole Camere: si tratta di uno strumento prezioso – in quanto i seminarivengono strutturati in modo da soddisfare esigenze precise e mirate – che viene normalmente affianca-to all’offerta formativa proposta dall’Istituto G. Tagliacarne.

La cul tura del r isul tato , un l inguaggio comune

Particolare cura è stata posta nella diffusione all’interno dell’Ente di una cultura dell’attività amministra-tiva che, senza trascurare il principio di legittimità, sia sempre più orientata al perseguimento del risul-tato. Per questo sono stati previsti, in conformità con le disposizioni legislative, fondamentali momenti for-mativi e meccanismi di condivisione con tutta l’organizzazione delle fasi della programmazione e della rile-vazione dei risultati, secondo le metodologie proprie del controllo di gestione.

Pari opportunità. La presenza della componente femminile nell’organizzazione e nei suoi centri decisio-nali, un tema giustamente caldo in molte realtà, non è in questione all’interno della Camera di Parma.Qui, il 79% dei dipendenti è di sesso femminile, mentre i dirigenti e il 67% dei titolari di posizione orga-nizzativa sono donne.

Valutazione del personale. Introdotto dalla Camera di Parma nel 2002, il sistema di valutazione riguardatutto il personale, dalla dirigenza ai dipendenti, e ha l’obiettivo di individuare e premiare le risorse che for-niscono le migliori prestazioni. È un processo trasparente, condiviso e partecipato, legato alla crescita dellaproduttività e all’effettivo miglioramento dei servizi. Questo sistema favorisce il senso di appartenenza, lacoscienza del proprio ruolo e il rafforzamento globale dell’immagine della Pubblica Amministrazione.Nel programma pluriennale vengono definiti gli obiettivi strategici e il piano degli interventi: in funzione di

questi, si individuano le risorse e si determinano i parametri per la valutazione dei risultati. In questomodo, al termine di ogni esercizio, il Nucleo di Valutazione può certificare il grado di raggiungimento deirisultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati, fornendo le informazioni necessarie a valutare la dirigen-za e i dipendenti. L’apporto di ciascuno al perseguimento degli obiettivi dell’Ente viene quantificato utiliz-zando apposite schede. Il sistema premiante fonda su queste basi il riconoscimento al personale dellacomponente variabile della retribuzione legata all’incremento della produttività.Per consentire il riconoscimento delle progressioni orizzontali, che conferiscono un compenso economicopiù elevato nell’ambito della categoria professionale di appartenenza, è stato introdotto un analogo siste-ma di valutazione.

Caratteristiche strutturali del capitale umano. Al 31 dicembre 2008 il numero dei dipendenti dellaCamera di commercio di Parma era 76, due in più rispetto al 1999.Come già visto in precedenza, la maggior parte del personale camerale è costituita da donne: il numerodel personale femminile è cresciuto ulteriormente nel corso degli anni, passando dal 64% nel 1999 al 79%nel 2008.Alla fine del decennio sono tre i dipendenti con qualifica dirigenziale, mentre più della metà del persona-le appartiene alla categoria C.Oltre la metà delle risorse umane ha un titolo di studio di scuola superiore e il 30% dei dipendenti è laureato.La maggioranza dei dipendenti camerali è in servizio da 11-30 anni, mentre il 18% del personale da menodi dieci anni.

Trend del numero dei dipendenti (anni 1999-2008)

74

71

73 73

76

73

75

7374

76

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

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135134

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn’organizzazione al passo con i tempi

Le attività realizzate: 10 anni di risultatiUn’organizzazione al passo con i tempi

Donne 47 60

Uomini 27 16

20081999

Composizione del personale per genere

Organico al 1° gennaio 76 74

Cessazioni dal servizio 4 1

Assunzioni 2 3

Organico al 31 dicembre 74 76

20081999

Flusso del personale della Camera di commercio

1999 19 36 19 74

2008 11 42 23 76

Composizione del personale per titolo di studio

TOTALELaureaLicenza mediasuperiore

Fino alla scuoladell’obbligo

CdC Impiegati categoria A 3 -

categoria B 18 7

categoria C 31 43

categoria D 18 23

Dirigenti 4 3

TOTALE 74 76

Ripartizione del personale per categoria

20081999

1999 22 22 19 7 4 74

2008 14 26 27 8 1 76

Composizione del personale per anzianità di servizio

0-10 11-20 21-30 31-40 >40 TOTALE

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137

Nell’arco del decennio trascorso l’intero sistema camerale ha amministrato le risor-se disponibili utilizzando sistemi di rilevazione dei fatti di gestione sempre più

vicini alle logiche imprenditoriali: già il precedente regolamento di contabilità9

aveva introdotto la contabilità economica, anche se con un ruolo solo di sup-porto a quella finanziaria. Il successivo Regolamento per la disciplina della

gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di commercio, emanato nel200510, ha sancito il definitivo passaggio alla contabilità economico-patrimonia-

le. Quest’ultima, rilevando gli accadimenti gestionali con il metodo della partita dop-pia, consente di misurare il valore delle risorse umane e strumentali (vale a dire beni e servi-

zi) gestite dall’organizzazione camerale nelle sue diverse articolazioni, riunite in quattro funzioni istituzionali:> organi istituzionali e segreteria generale;> servizi di supporto;> funzioni anagrafico-certificative e di regolazione di mercato;> promozione, studi e informazione econonomica.Dal confronto tra queste componenti negative (costi) e i ricavi realizzati ha origine il risultato economicod’esercizio. Infine, l’introduzione già a partire dal bilancio 2008 dei Principi contabili, definiti da un’appositaCommissione ministeriale, ha completato un iter decennale e ha consacrato la definitiva transizione del siste-ma camerale da una visione “pubblicistica” a un’impostazione di stampo aziendalistico. Ciò implica il passag-gio da una gestione delle risorse incentrata sull’aspetto giuridico dell’evento (assunzione dell’impegno di spesa)a una che privilegia l’ottica dell’effettiva fruizione delle risorse, l’unica coniugabile con una gestione per obiet-tivi e progetti. Secondo il nuovo regolamento, infatti, dall’organo politico vengono definite le linee strategicheattraverso i programmi pluriennali. Gli obiettivi strategici si traducono annualmente in interventi concreti,descritti nelle relazioni previsionali e programmatiche. La Giunta individua e ripartisce fra le diverse funzioniistituzionali le risorse disponibili, che devono essere gestite dai dirigenti attraverso la formazione dei budgetnecessari per raggiungere gli obiettivi specifici. La nuova ottica si riflette nei documenti contabili che dannoconto della gestione annuale: il bilancio d’esercizio, composto da stato patrimoniale, conto economico e notaintegrativa, è accompagnato da una relazione sui risultati della gestione, che mette in evidenza il raggiungi-mento dei risultati rispetto agli obiettivi e ai programmi previsti dalla relazione previsionale e programmatica.

La gestione delle risorse

9 d.m. 23 luglio 1997, n. 287, in vigore dal 1° gennaio 199810 d.P.R. 254/2005

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139

L’analisi dei dati di bilancio permette di comprendere l’andamento complessi-vo della gestione della Camera di commercio di Parma nel corso dei due man-dati, una gestione improntata alla realizzazione di scelte coerenti con la mis-sion istituzionale, in attuazione di quel principio di sussidiarietà che vuole isti-tuzioni attente alle dinamiche economiche e in grado di rispondere in modoefficace alle istanze dei propri rappresentati.Nel corso degli anni i bilanci consuntivi hanno sempre registrato l’assegnazio-ne di cospicue risorse in ambito promozionale, finalizzate a consentire l’indivi-

duazione e lo sviluppo di strategie mirate a rafforzare la competitività delle imprese, fornendo un soste-gno adeguato a consolidarne i punti di forza.Significativi risultano inoltre gli investimenti attuati in società, enti e organismi partecipati, strumentoprincipe attraverso il quale l’Ente realizza gli scopi che gli sono propri: è la stessa legge 580/1993 a sta-bilire che la promozione, realizzazione e gestione di strutture e infrastrutture di interesse economico gene-rale a livello locale, regionale o nazionale costituisce una modalità privilegiata attraverso la quale veico-lare risorse a favore del territorio.Nell’ambito di una situazione congiunturale mutevole e non sempre positiva, la Camera di commercio diParma ha saputo stare al fianco delle imprese, mantenendo gli impegni assunti e profondendo ulteriorisforzi nei periodi maggiormente critici.Per dare una rappresentazione chiara e omogenea dei dati di bilancio in chiave economica, le risultanzedei conti consuntivi degli anni 1999-2006 sono state ricondotte allo schema delineato dal nuovo regola-mento, applicato per la prima volta nel 2007.

La gestione delle risorseLe dinamiche dei bilanci camerali

Organizzaz ione e programmazione diet ro ogni r isul tato

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141

La gestione delle risorseLe dinamiche dei bilanci camerali

140

La gestione delle risorseLe dinamiche dei bilanci camerali

Proventi correnti 7.932 9.001 9.107 9.052 9.220 9.498 9.588 9.859 10.262 12.719

Oneri correnti 8.923 8.460 8.141 8.697 8.612 8.988 9.502 10.792 9.688 12.207

Risultato - 991 541 966 356 608 510 86 -933 574 512della gestione corrente

Proventi finanziari 86 68 43 87 91 104 101 308 326 436

Oneri finanziari - - - - - - 10 18 16 14

Risultato 86 68 43 87 91 104 91 290 309 422della gestione finanziaria

Proventi 1 7 160 487 758 82 1.071 730 546 792straordinari

Oneri straordinari 27 23 105 0 22 2 2 1 52 155

Risultato - 26 - 16 55 487 736 81 1.070 729 494 637della gestione straordinaria

Rettifiche - 130 - 98 - 567 - 117 - 333 - 80 - 1.349 - 737 - 216 -dell’attivo patrimoniale

Risultato - 1.061 495 496 813 1.102 614 -102 - 651 1.161 1.570economico della gestione

Prospetto sintetico del Conto economico (anni 1999-2008) - valori in migliaia di euro

2008200720062005200420032002200120001999

Diritto annuale 5.958 6.587 6.245 6.449 6.660 6.811 6.802 6.973 7.190 9.660

Diritti 1.613 1.823 1.988 1.941 1.699 2.131 2.242 2.343 2.392 2.443di segreteria

Contributi 66 148 161 154 123 139 85 67 500 361e trasferimenti

Proventi 57 70 76 57 57 36 38 113 181 254da gestione di servizi

Altri proventi, 237 374 637 451 681 381 421 362 -1 0rimborsi, variazioni rimanenze

Proventi correnti 7.931 9.002 9.107 9.052 9.220 9.498 9.588 9.859 10.262 12.718

Dinamica dei proventi correnti (anni 1999-2008) - valori in migliaia di euro

2008200720062005200420032002200120001999

Proventi e oneri correnti (1999-2008) - valori in migliaia di euro

10.262

12.719

9.8599.5889.4989.2209.0529.1079.0017.932

8.9238.460

8.141 8.697 8.612 8.988 9.502

10.792

12.207

9.688

Proventi correnti Oneri correnti

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

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143

La gestione delle risorseLe dinamiche dei bilanci camerali

Andamento dei proventi. L’accertamento di risultati economici positivi è da attribuire in larga misura auna dinamica di costante incremento dei proventi.A fronte di oneri correnti per un importo complessivo di 94 milioni di euro, nel decennio 1999-2008 laCamera di Parma ha movimentato una ricchezza complessiva pari a 96,5 milioni di euro di proventi cor-renti, la cui componente principale va senz’altro individuata nel diritto annuale, tributo versato annual-mente dalle imprese iscritte o annotate nel Registro delle imprese, e che costituisce il principale strumen-to di finanziamento delle attività camerali.La riforma del sistema di calcolo, oltreché dei presupposti impositivi e delle modalità di versamento, intro-dotta nel 2001 ha visto il proprio completamento proprio nel 2008: il decreto emanato annualmente dalMinistero dello Sviluppo Economico per stabilire le misure del diritto annuale dovuto dalle imprese hainfatti statuito la fine del periodo transitorio. La normativa consente a ciascuna Camera di aumentare letariffe fissate annualmente fino al 20%, anche se la Camera di commercio di Parma non si è mai avval-sa di tale facoltà.Fatta eccezione per i diritti di segreteria, le restanti componenti hanno contribuito in maniera marginalealla formazione dei proventi complessivi.

142

La gestione delle risorseLe dinamiche dei bilanci camerali

Oneri per iniziative di promozione economica (1999-2008) - valori in migliaia di euro

2.809

2.1772.090 1.998

2.3202.575

3.086

3.462

2.926

3.506

Destinazione delle risorse. Nel corso dei due mandati la Camera di Parma ha destinato direttamente unimporto complessivo che sfiora i 27 milioni di euro alle iniziative di promozione economica; le risorse glo-bali ridistribuite a favore del territorio superano i 34,8 milioni di euro se si considerano anche le sommeindirettamente finalizzate all’economia, per il tramite degli organismi del sistema camerale: cifre ragguar-devoli, corrispondenti al 37% degli oneri correnti e al 36,1% dei proventi correnti.

Composizione dei proventi correnti (valori cumulati 1999-2008)

Diritti di segreteria21%

Contributi e trasferimenti2%

Proventi da gestione di servizi1%

Altri proventi,rimborsi, variazionirimanenze4%

Diritto annuale72%

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

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Le risorse riversate a beneficio del territorio comprendono inoltre le significative operazioni di capitalizza-zione delle società di gestione di locali infrastrutture, della cui compagine sociale l’Ente fa parte, opera-zioni che hanno impegnato le finanze camerali per 7,9 milioni di euro.

144

La gestione delle risorseLe dinamiche dei bilanci camerali

2008

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

Partecipazioni azionarie - valori in migliaia di euro

1.113

1.440

1.434

304

1.128

686

127

229

225

1.008

Contestualmente nell’arco del decennio in esame gli oneri di funzionamento della struttura (vale a direutenze, manutenzioni, pulizie, acquisti di cancelleria e materiale di consumo, spese postali e per la riscos-sione delle entrate, imposte e tasse, ecc.) hanno fatto registrare un incremento contenuto, il cui trend èevidenziato dal grafico seguente.

Oneri di funzionamento della struttura (1999-2008) - valori in migliaia di euro

1.506 1.474

1.6941.794

1.635 1.609 1.621

1.9461.872 1.881

145

La gestione delle risorseLe dinamiche dei bilanci camerali

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

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L’incremento delle spese per il personale, vista la scarsa movimentazione dell’organico camerale effettivo,è prevalentemente imputabile agli adeguamenti contrattuali che si sono succeduti negli anni, che hannodeterminato anche la necessità di conseguenti accantonamenti per la costituzione del fondo per le indenni-tà di fine servizio: a differenza di quanto avviene per numerose pubbliche amministrazioni, tale indennità èinteramente a carico del bilancio della Camera di commercio, che provvede direttamente all’erogazione.

146

La gestione delle risorseLe dinamiche dei bilanci camerali

Oneri per il personale (1999-2008) - valori in migliaia di euro

3.001 3.0552.943

2.850

3.2483.425

3.196

3.685

3.265

3.525

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

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149

Le variazioni delle consistenze patrimoniali. La Camera di Parma presenta unastruttura patrimoniale decisamente solida, e ben articolata.

La composizione delle attività ha subito alcune modifiche a seguito di ope-razioni a forte valenza strategica che hanno determinato la conversione dispecifici elementi patrimoniali in altri elementi di diversa natura: vanno

ricordate la cessione dell’appartamento di proprietà dell’Ente, che ha avutoluogo nel 2002, la dismissione della maggior parte della partecipazione

camerale nella società Autocamionale della Cisa SpA, avvenuta nel 2003, l’ac-quisizione nel 2005 di superfici presso il Centro Agroalmentare da destinare a nuova sede

della Borsa Merci, la cessione della proprietà superficiaria del complesso immobiliare di Bianconese diFontevivo, comprendente gli edifici adibiti a sede dell’Agenzia delle Dogane e della locale postazione dellaGuardia di Finanza, oltre a un magazzino locato e a un’area edificabile (2008).Va ricordato infine il blocco delle giacenze liquide esistenti presso la Banca d’Italia operata con la leggefinanziaria per il 2006, disposizione che ha determinato la transizione delle disponibilità in questione nel-l’ambito della voce patrimoniale che accoglie i crediti a medio-lungo termine, poiché la restituzione, che ètuttora in corso, avverrà nell’arco di un quinquennio.Lo stato patrimoniale espone inoltre, tra i conti d’ordine, le garanzie ancora in essere prestate dallaCamera di Commercio di Parma a favore delle imprese del territorio coinvolte nella vicenda “Parmalat”,mentre una quota del patrimonio netto pari a 1,5 milioni di euro è indisponibile per assicurare l’integralecopertura del Fondo anticrisi, costituito dall’Ente per favorire l’accesso al credito delle imprese nell’attua-le situazione congiunturale depressiva.

La gestione delle risorseL’evoluzione del patrimonio camerale

Una cresci ta costante per una sol id i tà crescente

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150

La gestione delle risorseI programmi

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

Attivo Passivo Patrimonio netto

7.594 19.386

26.980

6.883 17.797

24.680

6.486 16.424

22.909

6.365 17.053

23.418

5.714 17.133

22.847

5.577 16.365

21.942

5.536 15.110

20.646

4.913 14.034

18.947

5.466 13.235

18.700

4.821 12.667

17.488

Principali grandezze dello stato patrimoniale (1999-2008) - valori in migliaia di euro

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153

Il valore aggiunto globale rappresenta la ricchezza generata dalla Camera diCommercio per la collettività e gli stakeholder, ossia per i soggetti che

sono in relazione con l’Ente e sono coinvolti dalle attività che esso svol-ge. Il valore aggiunto è rappresentato dai proventi della gestione carat-teristica e dalla gestione accessoria e straordinaria, al netto dei costinecessari al funzionamento dell’organizzazione camerale.

Il valore aggiunto è impiegato per la promozione delle imprese e del terri-torio della provincia. La distribuzione del valore aggiunto considera, infatti,

tutte le risorse dedicate alle varie iniziative della Camera per il rafforzamentodel sistema imprenditoriale e del tessuto economico in generale: dalle infrastrutture all’internazionalizza-zione, dai servizi amministrativi a quelli di regolazione del mercato, dalla formazione al credito, dall’infor-mazione economica alla comunicazione.Nell’arco dei due mandati, la Camera di commercio ha dimostrato di aver accresciuto il valore aggiunto equindi le risorse destinate al perseguimento dei propri obiettivi strategici. Si evidenzia, infatti, un trendassolutamente positivo e crescente nel decennio.Per ciò che riguarda il valore aggiunto distribuito, emerge una remunerazione per gli stakeholder “desti-natari delle politiche camerali” pari a circa tre quarti del totale. Altre risorse, pari a poco più dell’11%,sono state conferite agli altri enti della rete camerale come quote associative e sono finalizzate, in ultimaanalisi, al perseguimento di programmi e iniziative di sistema.La remunerazione dell’Ente, ascrivibile ai risultati d’esercizio e agli ammortamenti, ammonta a poco piùdel 12%.Quote più contenute di valore aggiunto sono state conferite alla Pubblica Amministrazione sotto forma dioneri fiscali e, ancor di più, al Capitale di credito sotto forma di oneri finanziari.

La gestione delle risorseIl valore aggiunto

La r icchezza prodotta e d ist r ibui ta

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155154

La gestione delle risorseIl valore aggiunto

La gestione delle risorseIl valore aggiunto

Trend del valore aggiunto prodotto (serie storica anni 1999-2008) - valori in migliaia di euro

5.479

6.493 6.304 6.399

7.2117.104

6.8037.124

8.225

9.216

Diritto Annuale 5.958 6.587 6.245 6.449 6.660 6.811 6.802 6.973 7.190 8.040

Diritti di segreteria 1.613 1.823 1.988 1.941 1.699 2.131 2.242 2.343 2.392 2.443e oblazioni

Proventi 57 70 76 57 57 36 38 113 181 254da gestione di servizi

Contributi 66 148 161 154 123 139 85 67 500 361e trasferimenti

Altri proventi 347 493 706 603 816 549 535 693 326 436

Variazione 2 -2 5 -2 -1 0 0 0 -1 0delle rimanenze

Rimborsi -26 -49 -31 -62 -41 -64 -14 -23 0 0di entrate e proventi diversi

Valore globale 8.017 9.068 9.150 9.140 9.311 9.602 9.688 10.167 10.588 11.534della produzione

Costi strutturali 2.087 2.134 2.333 3.110 2.499 2.498 2.605 3.035 2.641 2.955

VALORE AGGIUNTO 5.930 6.934 6.817 6.029 6.812 7.104 7.083 7.131 7.947 8.579CARATTERISTICO LORDO

Saldo gestione -130,00 -97,76 -567,34 -116,76 -333,21 -79,97 -1.349,40 -737,00 -215,62 0,00accessoria

Saldo gestione -321,40 -343,76 54,59 486,77 732,31 80,80 1.069,90 729,45 493,96 636,84straordinaria

Saldo -451 -442 -513 370 399 1 -279 -8 278 637della gestione accessoria e straordinaria

VALORE AGGIUNTO 5.479 6.493 6.304 6.399 7.211 7.104 6.803 7.124 8.225 9.216GLOBALE LORDO

Prospetto di produzione del valore aggiunto - valori in migliaia di euro

2008200720062005200420032002200120001999

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

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157156

La gestione delle risorseIl valore aggiunto

La gestione delle risorseIl valore aggiunto

Destinatari 5.167 4.556 4.343 4.183 4.751 5.124 5.448 6.254 5.452 6.053delle politiche camerali

Altri enti 769 855 835 722 728 720 765 789 841 840del sistema camerale

Capitale di credito 0 0 0 0 0 0 10 18 16 14

Pubblica 190 161 193 246 219 228 244 283 312 318Amministrazione

Ente -646 921 933 1.248 1.514 1.031 337 -221 1.605 1.991

VALORE AGGIUNTO 5.479 6.493 6.304 6.399 7.211 7.104 6.803 7.124 8.225 9.216GLOBALE LORDO

Prospetto di distribuzione del valore aggiunto - valori in migliaia di euro

Distribuzione del valore aggiunto (dati cumulati 1999-2008)2008200720062005200420032002200120001999Remunerazione

Destinatari delle politiche camerali73,0%

Altri Enti del sistema camerale11,2%

Capitale di credito0,1%

Pubblica Amministrazione3,4%

Ente12,4%

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La Camera di commercio, come testimoniato anche dalle attività illustrate inquesto Bilancio di mandato, progetta e realizza le proprie iniziative tenen-

do conto delle esigenze e delle indicazioni provenienti dal contesto in cuiè inserita. Attraverso il dialogo, il confronto e la collaborazione continua,sono state poste in essere azioni integrate e di elevato valore aggiuntoper la competitività e lo sviluppo del territorio.

A suggello di questo documento si riportano le testimonianze di alcuniinterlocutori dell’Ente, portatori di un punto di vista privilegiato. Da questi

contributi è possibile ricavare una valutazione sull’operato della Camera di com-mercio in questi due mandati e, soprattutto, sulle sue prospettive in un contesto in continua evoluzione.

Le prospettive future

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bliche amministrazioni e il governo regionale da un lato, le imprese e le loro organizzazioni dall’altro.In primo luogo, come ha insegnato l’esperienza dell’ultima crisi, è sempre più decisiva la conoscenza delledinamiche economiche, in modo dettagliato, puntuale e tempestivo, per quanto riguarda sia la congiuntu-ra, sia le trasformazioni strutturali. Questa funzione storica delle Camere è quindi determinante per l’effi-cacia dell’azione pubblica e sicuramente una sinergia in questo ambito, come nello spirito dell’accordoRegione-Camere di commercio del 2006, può contribuire molto all’efficacia delle politiche. Accanto a questo, bisogna far funzionare sempre meglio il mercato, rendere attrattivo il territorio, promuo-vere occasioni di sviluppo. L’azione della Regione è stata in questo da sempre accompagnata dalle Camerenell’ambito degli interventi per l’internazionalizzazione e la promozione economica del territorio.La globalizzazione richiederà sempre più attenzione alla gestione efficace e mirata dei progetti e dellerisorse. Né le imprese né il settore pubblico possono permettersi di disperdere risorse. Chi è responsabiledella gestione e realizzazione dei fattori collettivi della competitività e dello sviluppo, dovrà sempre di piùmisurarsi sugli obiettivi, sui risultati e sull’efficienza degli interventi. Fare rete, anche tra le istituzioni, èquindi un fattore fondamentale di contrasto alla crisi e di sviluppo.

Vincenzo Bernazzoli, Presidente della Provincia di Parma

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO E LE ATTIVITÀ DELLE CAMERE DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI SONO

STATE LE INIZIATIVE DI SISTEMA PIÙ RILEVANTI?Nel corso degli anni il rapporto tra Provincia e Camera di commercio è andato rafforzandosi sulla basedi un obiettivo comune, quello di lavorare allo sviluppo economico dell’intero territorio provinciale. Si èquindi intensificata la collaborazione con i nostri uffici, così come nei Tavoli di lavoro sui finanziamen-ti per il Commercio e l’artigianato, nel Comitato di pilotaggio del progetto ESP, nei progetti ad hoc orga-nizzati nel tempo. A questo proposito, uno sforzo rilevante è stato fatto sull’internazionalizzazione delsistema economico, consolidando le strutture preposte e investendo in offerta formativa e momenti distudio e approfondimento. Notevole anche la prontezza con cui la Camera di commercio ha risposto al sistema locale nei momenti dicrisi, senza far mai mancare il suo sostegno, già ai tempi del caso Parmalat. Lo stesso impegno lo abbia-mo ritrovato oggi, lavorando insieme alla costituzione del Maxifondo per le imprese in difficoltà, un’inizia-tiva possibile grazie alla capacità della Camera di commercio di coordinare le forze sociali coinvolte.

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO IL SISTEMA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER IL FUTURO? SU QUALI ASPETTI E SU QUALI

INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRARE IL LORO IMPEGNO?Uscire bene dalla crisi economica che stiamo attraversando è senza dubbio la prima delle sfide che ciattendono, e per questo bisogna mantenere alta l’attenzione almeno fino alla fine del 2009, confermandoe, se necessario, potenziando le iniziative già avviate. Contemporaneamente, però, dobbiamo essere in grado di guardare oltre, per uscire da questo momento didifficoltà con nuovo slancio, pronti a cogliere gli spazi e le opportunità che si apriranno sul piano interna-zionale. La ripresa va impostata adesso, impegnando tutte le forze e le risorse disponibili sul territorio,lavorando di più e meglio sulle leve del nostro sviluppo. A partire dall’innovazione, incrementando quindii servizi alle imprese, anche in raccordo con il Tecnopolo che sorgerà all’Università. Sul fronte dell’interna-

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Le prospettive future

Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-Romagna

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO E LE ATTIVITÀ DELLE CAMERE DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI SONO

STATE LE INIZIATIVE DI SISTEMA PIÙ RILEVANTI?È la valutazione positiva di un impegno comune, di un modo di governare e di “fare sistema” che negliultimi anni si è venuto delineando con sempre maggiore forza, attraverso intese specifiche e accordi gene-rali anche con le amministrazioni locali e le forze sociali. Questo lavoro condiviso si è dimostrato la stra-da migliore per promuovere la crescita e garantire qualità allo sviluppo della nostra regione. A partire dalpatto che firmammo nel 2004, per arrivare a quello sottoscritto di recente per “attraversare” la crisi. Amaggior ragione lo è oggi che ci troviamo a fronteggiare una fase difficile che richiede una sempre mag-giore capacità di “fare insieme”, finalizzando iniziative e risorse all’obiettivo di salvaguardare la base pro-duttiva e prepararci ad agganciare la ripresa. E in questi ultimi dieci anni abbiamo potuto toccare conmano diversi risultati concreti. Penso in particolare all’evoluzione significativa del ruolo informativo, allepolitiche di rete, ai servizi per facilitare la creazione di nuove imprese e favorire l’innovazione, alla colla-borazione sui mercati esteri, alla tutela di marchi e brevetti.

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO LA REGIONE E IL SISTEMA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER IL FUTURO? SU QUALI ASPET-TI E SU QUALI INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRARE IL LORO IMPEGNO?La sfida principale, come accennavo, è quella di attraversare la crisi senza fare passi indietro e, anzi, riuscen-do a cogliere tutte le opportunità per uscirne più forti e innovativi. Sia sul fronte economico sia su quello socia-le. Da un lato, dunque, occorre sostenere il sistema economico con investimenti nella ricerca, nel trasferimen-to tecnologico; dall’altro, ed è il senso dell’accordo sugli ammortizzatori sociali, evitare ricadute sull’occupa-zione soprattutto in quei settori e nelle piccolissime imprese dove i lavoratori sono esclusi dalle tutele.Ma ci sono altri fronti che richiedono altrettanta attenzione e collaborazione. Ne cito tre. Una sfida preoc-cupante con la quale ci troveremo inevitabilmente a fare i conti è quella di garantire la legalità del mer-cato contro i rischi di infiltrazioni criminali. Una seconda riguarda la semplificazione amministrativa: per i cittadini e le imprese. Da anni stiamo inve-stendo molto in questa direzione. L’Emilia-Romagna è la prima regione in Italia ad aver costruito un’infra-struttura telematica su tutto il territorio, grazie alla rete Lepida. Ora dobbiamo dotarci degli strumenti nor-mativi e formativi che consentano un pieno utilizzo dell’informatica. Le Camere, da parte loro, possonosvolgere un ruolo fondamentale affinché le imprese siano in grado di accogliere al loro interno l’innovazio-ne e sfruttare le infrastrutture oggi a loro disposizione per aumentare la competitività.Un terzo versante sul quale le imprese saranno chiamate a cimentarsi, e che il sistema camerale dovràsostenere, è quello ecologico, sia nel senso della sostenibilità ambientale sia nell’uso delle fonti energeti-che alternative.L’impegno delle imprese a partecipare attivamente al progresso della comunità riguarda temi che si stan-no gradualmente affermando, ma che dovranno assumere dimensioni sempre maggiori, come la respon-sabilità sociale e il welfare.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA DEL

TERRITORIO? QUALE A SUO AVVISO IL RUOLO DEL SISTEMA CAMERALE?Il settore pubblico deve assumere la capacità di essere protagonista attivo dello sviluppo, attraversol’accompagnamento e il rafforzamento delle dinamiche imprenditoriali e l’anticipazione del cambiamen-to. A questo scopo, le Camere di commercio possono giocare un ruolo determinante a fianco delle pub-

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attraverso la creazione di “sistemi integrati di interessi, visioni e progettualità” raggiungendo la massacritica necessaria per l’attrazione di investimenti pubblici e privati e per competere con qualche chan-ce nei mercati globali.Se questo è vero in assoluto, lo è a maggior ragione per quei contesti che scelgono di giocare una partita nellenuove dimensioni dell’eccellenza urbana, come poli dell’economia della conoscenza e come nodi delle retilogistiche. In entrambi i casi una visione di sviluppo giocata tutta dentro logiche e confini predefiniti puòcompromettere in partenza ogni sforzo per attrarre nuovi soggetti o per canalizzare e gestire nuovi flussi.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA DEL

TERRITORIO? QUALE A SUO AVVISO IL RUOLO DEL SISTEMA CAMERALE?Oggi, a fronte dei tanti cambiamenti negli scenari socioeconomici nazionali e internazionali, il territorioparmense ha bisogno di una visione esplicitata e condivisa tra tutti i soggetti attivi nel panorama econo-mico, associativo e istituzionale locale. Un paradigma da costruire intorno all’opportunità e all’esigenza di“stare nei processi” cogliendone tutte le opportunità e contrastandone tutte le eventuali derive.In ciò si configura un compito nuovo per i vertici degli enti locali, e per tutti coloro che, come la Cameradi commercio, possono svolgere un ruolo di governance. Non basta più accompagnare con la “buonaordinaria amministrazione”uno sviluppo che fluisce spontaneo: la direzione va scelta, e a questo com-pito occorre abituarsi. Le nuove vocazioni delle singole aree vanno costruite, non più solamente “ricono-sciute e favorite”.

Gino Ferretti, Magnifico Rettore dell’Università di Parma

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO E LE ATTIVITÀ DELLE CAMERE DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI SONO

STATE LE INIZIATIVE DI SISTEMA PIÙ RILEVANTI?Il continuo evolversi del panorama economico globale ha negli ultimi anni costituito un motore propulsoreverso il cambiamento delle strategie di sostegno alle imprese verso la costituzione di un sistema capacedi promuovere l’agglomerazione delle stesse e un sistema di servizi altamente qualificati per l’internazio-nalizzazione, il marketing e lo sviluppo di nuovi progetti.La Camera di Commercio ha saputo, su tali temi, costituire in questi anni un sistema estremamente fles-sibile e funzionale che ha portato le sue imprese verso nuovi mercati, ha condotto le stesse a tal fine adunirsi esportando progetti di filiera di estrema importanza, come il progetto condotto dalla camera dellamoda in Russia, ma anche per costituire joint-ventures finalizzate alla conduzione di progetti di sviluppocon ricadute di rilievo sulle imprese partecipanti.L’attività di promozione ed informazione, condotta attraverso seminari tematici, nel campo della ricerca edell’innovazione, attuata insieme all’Università di Parma, ha dato ottimi risultati in termini di partecipa-zione e di interesse, costituendo un’ulteriore base sulla quale costruire nuove politiche di miglioramentodella cultura di impresa.

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO IL SISTEMA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER IL FUTURO? SU QUALI ASPETTI E SU QUALI

INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRARE IL LORO IMPEGNO?Il sostegno attraverso strumenti operativi concreti e facilmente fruibili dal tessuto imprenditoriale, senza

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zionalizzazione, inoltre, bisognerà collaborare di più con tutti gli attori locali, per evitare ripetizioni e dop-pioni e liberare così nuove energie. Un altro settore in cui dovremo rafforzarci è quello del marketing terri-toriale, per promuovere maggiormente il territorio e valorizzarne le peculiarità, sia in loco, sia all’estero.Occorrerà, infine, lavorare per attrarre più investimenti esteri, pensando a creare e coordinare servizi loca-li rivolti alle aziende straniere che vogliono insediarsi nel nostro territorio.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA DEL

TERRITORIO? QUALE A SUO AVVISO IL RUOLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO?Nell’efficacia delle iniziative a favore dell’economia ha un peso rilevante l’efficienza dei servizi. Comeespressione delle associazioni di rappresentanza delle imprese, la Camera di commercio potrebbe allorafungere da luogo di raccordo privilegiato anche per supportare nuove progettualità o nuove azioni, anchesperimentali, volte a rafforzare il livello di know how delle associazioni. Un altro contributo all’economiadel territorio potrebbe venire da un dibattito più costante e puntuale sui temi dello sviluppo, insieme alleistituzioni, alle associazioni e agli altri attori locali. Su queste basi si potrebbe dare vita a un Tavolo didiscussione e confronto permanente, aperto a tutti, per raccogliere e monitorare i bisogni del sistema eprogettare gli interventi richiesti. Un ulteriore sforzo si potrebbe fare inoltre per potenziare ancor di più il servizio di informazione rivolto siaagli attori locali, sia ai potenziali investitori, con rapporti specifici e aggiornati sull’andamento dell’eco-nomia parmense, e con supporti informativi in lingua a disposizione di istituzioni e visitatori stranieri perdescrivere e promuovere il nostro sistema territoriale.

Pietro Vignali, Sindaco di Parma

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO E LE ATTIVITÀ DELLE CAMERE DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI SONO

STATE LE INIZIATIVE DI SISTEMA PIÙ RILEVANTI?Da molti anni la Camera di commercio di Parma offre con competenza e attenzione fondamentali serviziper le imprese e un opera di monitoraggio scientifico e puntuale dello stato di salute delle nostra econo-mia. Si tratta di due funzioni delicate e cruciali in un momento in cui la velocità e la fluidità con cui evol-ve il mercato rendono necessario alle imprese affinare tutti gli strumenti per mantenere e implementare lapropria efficienza e per attrezzarsi alle nuove sfide, e al tempo stesso per saper leggere in tempo reale icambiamenti, l’evoluzione dei trend e le opportunità che si offrono.

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO IL SISTEMA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER IL FUTURO? SU QUALI ASPETTI E SU QUALI

INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRARE IL LORO IMPEGNO?Da tempo ormai si è consolidata l’idea che la dimensione territoriale non corrisponda a un semplice “sfon-do” di processi economici e sociali ma rivesta un ruolo di risorsa, motore e fattore di regolazione di fonda-mentale importanza nelle politiche pubbliche di sviluppo.A maggior ragione credo che oggi sia più che mai prioritaria la necessità di superare la tradizionale dif-ficoltà del Paese a proporsi con forza come piattaforma logistica a scala internazionale, valorizzando ilnostro posizionamento geografico nel contesto allargato (Europa, Mediterraneo), e aggirare gli handicapdimensionali riscontrabili nei sistemi urbani e produttivi (poche grandi città, poche grandi imprese)

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se, emerse attraverso le Associazioni di categoria, e che oggi sono maggiormente adeguati a un contestoevoluto di imprenditorialità. Penso ad esempio ai contributi che hanno sostenuto gli investimenti erogati alleimprese e ai loro Consorzi di Garanzia.Mi riferisco anche, e con dolore, ai tavoli di crisi che la Camera ha saputo istituire e coordinare e a cuiha saputo destinare risorse straordinarie; questo ha consentito e sta consentendo oggi di tamponaregli effetti di un triste capitolo dell’economia parmense (il crack Parmalat) e di fornire alle piccole emedie imprese strumenti immediati per fronteggiare le nuove difficoltà che la crisi economica interna-zionale ha posto loro di fronte.

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO LA CAMERA PER IL FUTURO? SU QUALI ASPETTI E SU QUALI INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRA-RE IL SUO IMPEGNO?I prossimi anni saranno anni difficili per tutti, anni non più di governo della crescita ma di sostegno eincentivo; per questo alle istituzioni sarà chiesto un impegno maggiore per salvaguardare il benessere cheil nostro territorio ha conquistato. Partendo da questo presupposto, la sfida più grande per la Camera saràquella di selezionare con attenzione le azioni verso cui orientare il proprio sostegno e in tal senso leAssociazioni di categoria potranno essere di grande aiuto, attraverso il loro ruolo di rappresentanza degliinteressi delle imprese e le loro competenze tecniche interne.Crediamo che sarà importante per il nostro territorio e le sue istituzioni fare lo sforzo di comprendere megliola multisettorialità del tessuto economico parmense. Occorre cambiare l’idea che Parma sia solo agroali-mentare; esistono altri settori che stanno conoscendo uno sviluppo importante, come l’elettromedicale ealtra meccanica specializzata, che esprimono aziende leader a livello internazionale. Occorre puntare a faremergere le eccellenze di questi settori in crescita che risultano altamente qualificanti per questo territo-rio. In questo modo penso che il sistema delle Istituzioni potrà dare un valido impulso all’innovazione e alladiversificazione e sostenere nuove opportunità per le risorse umane.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA DEL

TERRITORIO DA PARTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO?Se la sfida per il benessere del territorio si giocherà sulla capacità di rispondere sempre meglio alle esi-genze delle imprese, sarebbe utile avviare da parte della Camera di Commercio un’analisi di customersatisfaction sulle aziende da realizzarsi con il contributo delle Associazioni di categoria, per valutare l’ef-ficacia delle azioni compiute. Questo sottintende un maggiore coordinamento con le Associazioni di cate-goria e con le istituzioni per la creazione di tavoli di collaborazione volti a far emergere spunti utili per laricerca di nuove soluzioni a vecchi problemi. I tavoli delle piccole e medie imprese coordinati da altri entiin questo senso insegnano che dal confronto aperto escono spesso soluzioni importanti.

Marco Granelli, Presidente APLA Confartigianato

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO DELLA CAMERA DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI SONO STATE LE INI-ZIATIVE PIÙ RILEVANTI?La Camera di commercio, dopo l’entrata in vigore della legge di riforma, ha dapprima sistemato il propriobilancio e al contempo è riuscita a sostenere realmente le imprese incentivando e patrimonializzando i

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Le prospettive future

barriere dal punto di vista culturale, soprattutto quello delle piccole e medie imprese del territorio, dovràessere un obiettivo fondamentale, nel medio termine, per tutte le istituzioni nell’ambito ognuno dei propriobiettivi istituzionali.La Camera di Commercio come più sopra si diceva ha già delineato un percorso per raggiungere tale obietti-vo, l’Università di Parma da parte sua sta cercando di dare un messaggio al mondo economico di grande aper-tura, in modo da favorire l’avvicinamento delle piccole e medie imprese al mondo della ricerca applicata.L’azione congiunta e partecipativa fra tutte le istituzioni del territorio su linee strategiche condivise in fattodi politiche di sostegno alle PMI porterebbe le attività operative ad esse legate ad avere possibilità di suc-cesso estremamente elevate con evidenti ricadute dal punto di vista economico e sociale.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA DEL

TERRITORIO DA PARTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO?Un range di strumenti operativi importantissimi a sostegno delle PMI, nella messa in atto dei quali laCamera di Commercio può e dovrà giocare un ruolo fondamentale, è l’insieme relativo all’internazionalizza-zione. L’impatto della globalizzazione sul settore delle piccole e medie imprese, quest’ultimo considerato damolti vittima della globalizzazione stessa, è molto più profondo in relazione a quello relativo alle grandiaziende, e non deve essere considerato solo negativamente. Negli ultimi dieci anni diverse piccole e medieimprese del nostro territorio hanno operato con successo su mercati esteri. Se si vede l’internazionalizzazio-ne di impresa come quel processo volto a sviluppare networks commerciali in stati esteri attraverso strate-gie ben definite di espansione, penetrazione ed integrazione va da sé che occorra lavorare al fine di valuta-re l’attitudine delle imprese verso l’internazionalizzazione cercando di delineare ad esempio le differenze intermini di variabili economiche, culturali, politiche e di marketing strategico tra il mercato italiano ed ilpotenziale mercato estero. Occorrerà parimenti verificare quali sono i requisiti, in termine di parametri orga-nizzativi e gestionali, delle PMI che si vogliono inserire sui mercati esteri e di fatto quale può essere il lorogrado di internazionalizzazione (valore di export sul totale della produzione). Considerando inoltre che il tasso di internazionalizzazione più alto è relativo alle cosiddette high tech com-panies, insieme all’Università di Parma potranno essere messe in atto strategie per favorirne la costituzio-ne e la crescita e la presenza sui mercati internazionali.

Gian Paolo Faggioli, Presidente Apindustria

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO E LE ATTIVITÀ DELLA CAMERA DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI SONO

STATE LE INIZIATIVE PIÙ RILEVANTI?Non possiamo che esprimere apprezzamento generale su quanto in questi dieci anni la Camera ha saputoconcretizzare. Sono stati anni di crescita per il nostro territorio e per le nostre imprese e il ruolo che laCamera ha esercitato è stato di salvaguardia e sostegno all’economia del territorio. La Camera ha saputoattuare un buon lavoro di coordinamento e sintesi degli interessi che il territorio ha espresso, istituzionali,economici e sociali.L’Istituzione ha saputo cogliere gli sproni delle Associazioni di categoria e li ha tradotti, evidenziando ancheuna buona dinamicità, in nuove azioni a favore delle imprese e a supporto dello sviluppo del territorio.Faccio riferimento in particolare ai nuovi regolamenti camerali che hanno recepito le esigenze delle impre-

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Le prospettive future

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re a esso come istituzione, al suo interno, ma anche e soprattutto nei rapporti esterni con le imprese e leloro rappresentanze. Penso si possa oggi affermare che la Camera sia diventata elemento attivo e propo-sitivo nel più complesso sistema economico provinciale, investendo e promuovendo azioni concrete laddo-ve l’economia lo richiedeva ma le imprese individualmente non erano in grado di arrivare.

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO IL SISTEMA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER IL FUTURO? SU QUALI ASPETTI E SU QUALI

INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRARE IL LORO IMPEGNO?Il primo obiettivo che le istituzioni territoriali dovrebbero porsi, a mio parere, è senza dubbio quello di met-tersi a sistema impegnandosi congiuntamente e unitariamente su progetti di sviluppo condivisi, ai qualisolo la somma degli investimenti che pro-quota le singole istituzioni non sarebbero in grado di sostenerepotrebbe consentire di raggiungere masse critiche finanziarie, sufficienti per agire in modo efficace neiprogetti più importanti.EFSA è stato un traguardo raggiunto proprio in questo modo; altri grandi obiettivi possono essere conse-guiti solo con lo sviluppo delle massime sinergie tra le istituzioni e non certo operando separatamente suglistessi obiettivi.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA DEL

TERRITORIO? QUALE A SUO AVVISO IL RUOLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO?Le caratteristiche fondamentali della nostra economia, sostanzialmente legate all’agroalimentare, rendo-no più che altrove indispensabile la tutela del territorio e il legame tra produttori e zone di produzione: nonsi può infatti valorizzare gli uni senza potenziare le altre. La Camera di commercio su questa linea è giàintervenuta in passato e sicuramente lo farà in futuro, promuovendo all’estero l’immagine di qualità deinostri prodotti e delle imprese che li realizzano, sostenendo il marketing territoriale delle zone di produzio-ne e quello turistico indotto dall’attrattività di tutto il sistema, senza per altro trascurare la nuova voca-zione turistico-culturale che si sta progressivamente sviluppando nella nostra provincia.

Guido Baratta, Presidente CIA

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO E LE ATTIVITÀ DELLA CAMERA DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI SONO

STATE LE INIZIATIVE PIÙ RILEVANTI?L’operato della Camera di commercio negli ultimi anni è stato senza dubbio positivo, contraddistinto dallaattenzione alle problematiche delle imprese. Ricordiamo – fra le azioni più importanti per le imprese agri-cole – il sostegno alle aziende lattiere per la qualità del latte (cellule somatiche), al sistema zootecnico perla scuola casearia, all’accesso al credito attraverso la Cooperativa Agricola di Garanzia. Inoltre, la Cameradi Parma si è impegnata nel sostegno delle imprese vitivinicole attraverso il Consorzio dei Vini.

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO IL SISTEMA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER IL FUTURO? SU QUALI ASPETTI E SU QUALI

INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRARE IL LORO IMPEGNO?L’economia parmense che ruota attorno all’agroalimentare dovrà cogliere alcune importanti sfide:aggregazioni delle imprese per competere;qualità e sicurezza delle produzioni agricole;

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Le prospettive future

Confidi provinciali, stanziando in dieci anni oltre 7 milioni di euro. I Confidi con il loro patrimonio hannogarantito gli istituti bancari nell’erogazione del credito alle imprese per i loro investimenti. La Camera hainoltre stanziato, agli inizi del 2004, assieme alla Regione Emilia-Romagna e alla Provincia di Parma,un’importante somma per aiutare le diverse imprese coinvolte a risalire dalla crisi Parmalat e oggi, assie-me alla nostra Provincia, ha erogato un altro consistente stanziamento per supportare le imprese nel supe-ramento di questa difficile e lunga situazione di crisi economica. Si è anche prodigata nell’informatizzazio-ne degli uffici in modo che le oltre 40.000 aziende del nostro territorio potessero risparmiare tempo, snel-lendo così la burocrazia. Altro filone importante di attività è stato l’affiancamento alle imprese, specie le piùpiccole, nella ricerca di nuovi mercati nazionali, europei ed extraeuropei. Decisamente apprezzabile il decol-lo dell’attività inerente la regolazione del mercato, con l’istituzione della camera arbitrale e l’adozione didiversi regolamenti. Mi sento inoltre di rimarcare la ristrutturazione dell’Ufficio studi camerale, oggi in gradodi aiutare gli enti e le imprese a capire e studiare le dinamiche e le evoluzioni dei mercati.

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO IL SISTEMA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER IL FUTURO? SU QUALI ASPETTI E SU QUALI

INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRARE IL LORO IMPEGNO?Oggi stiamo sempre di più entrando in un mercato globale e le barriere protezionistiche dei singoli Statistanno pian piano crollando. La Camera di commercio deve essere, in piena sintonia con gli enti localiquali le amministrazioni pubbliche e l’Università, al passo con i tempi per sostenere la nostra economia econseguentemente le nostre imprese. L’impegno nei prossimi anni dovrà conseguentemente incentrarsi nelsostenere e incentivare le aziende ad affrontare la ricerca e l’innovazione tecnologica: passaggio inevita-bile per cercare di competere nel mercato mondiale. Altra iniziativa costante della Camera dovrà essere,se non vogliamo correre il rischio di essere costretti ad abbassare il nostro livello di benessere, la ricercadi nuovi mercati, anche quelli più lontani, e questa prospettiva non deve spaventare le nostre piccoleimprese, che rappresentano oltre il 95% delle oltre 40.000 aziende della provincia.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA DEL

TERRITORIO? QUALE A SUO AVVISO IL RUOLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO?Oggi l’utilizzo dell’informatica non è più un lusso riservato a pochi, nell’ultimo quinquennio è entrato pre-potentemente nell’utilizzo quotidiano delle imprese e bene ha fatto la Camera di commercio a investire inquesto campo per essere sempre in linea con la continua evoluzione informatica. Le informazioni, sia inentrata che in uscita (da e verso le imprese) devono sempre di più utilizzare i canali informatici, costanomeno e permettono di risparmiare tempo. Il Registro delle imprese è già allineato a questa filosofia nellemodalità di inoltro di pratiche e bilanci e a breve lo stesso avverrà anche per l’albo delle imprese artigia-ne. Una volta registrato l’indirizzo mail di tutte le imprese non sarà più un’utopia inviare periodicamentenotizie sui mercati, sugli eventi economici, sulle ricerca di operatori commerciali.

Ugo Margini, Presidente ASCOM Confcommercio

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO E LE ATTIVITÀ DELLA CAMERA DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI SONO

STATE LE INIZIATIVE PIÙ RILEVANTI?Credo che in questi anni di grande cambiamento la Camera di Parma abbia dimostrato di sapersi adegua-

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Le prospettive future

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Il ruolo della Camera di commercio è stato ampiamente apprezzato dagli operatori economici della pro-vincia. In particolare le funzioni istituzionali svolte dagli uffici risultano tempestive e puntuali. Il front-office registra un buon apprezzamento da parte di una clientela così articolata come quella che si rivol-ge alla Camera di commercio. Gli organi dell’Ente camerale hanno funzionato con buona armonia e nel-l’assoluto interesse delle numerose e diverse imprese del territorio. Alcune osservazioni più di meritosarebbe opportuno riservarle al capitolo delle “quotazioni delle merci”. In particolare, occorre evidenzia-re come il mercato agroalimentare della nostra provincia sia molto influenzato da queste rilevazioni.Sarebbe quindi opportuno procedere a una seria riflessione sulle metodologie attuate nello sviluppo delprocesso di contrattazione, processo che soprattutto per i prodotti caseari e suinicoli rappresenta unsicuro punto di riferimento anche per i mercati nazionali e internazionali. Il giudizio di sintesi e complessivo sull’attività della Camera di commercio è quindi positivo e per quantoattiene le iniziative più rilevanti promosse dalla Camera di commercio di Parma sono a segnalare le“Giornate dell’’Economia”, un evento stimolante per la mole di informazioni che mette a disposizione deglioperatori economici. L’istituzione di una camera di conciliazione e di arbitrato, la promozione di convegni suimercati agro-alimentari, iniziativa che ha visto relatori qualificati e sicuramente specializzati nei segmen-ti produttivi che più caratterizzano la nostra produzione, il Parmigiano-Reggiano, il Prosciutto di Langhirano,il pomodoro, il forte sostegno ai Confidi e l’istituzione del fondo anti-crisi.

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO IL SISTEMA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER IL FUTURO? SU QUALI ASPETTI E SU QUALI

INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRARE IL LORO IMPEGNO?Il sistema delle “istituzioni territoriali” credo si possa suddividere in quello istituzionale, caratterizzatodai Comuni, dalla Provincia, dalle Comunità montane, e quello più di rappresentanza legato alla fortepresenza di organismi associativi del mondo del lavoro e dell’imprenditoria. Il predetto tessuto istituzio-nale ha rappresentato di fatto una governance del sistema economico caratterizzando e determinandoil PIL della provincia di Parma. Nel loro complesso le istituzioni territoriali hanno quindi affrontato sfidedi ogni genere, sfide che si riproporranno nell’immediato e nel prossimo futuro. La complessità di que-ste sfide rende però necessaria una maggiore integrazione delle forze e delle risorse che dovranno esse-re messe in campo. Oggi sempre più si è alla ricerca di valori condivisi per migliorare un tessuto rela-zionale su cui costruire nuove opportunità. Il mondo istituzionale si deve caratterizzare con precisi obiet-tivi da conseguire al più presto e in particolare occorre ridurre i costi delle diverse macchine istituzio-nali; riportare al centro del dibattito l’utilizzazione armonica del territorio, edilizia, agricoltura, infra-strutture; bisogna rivedere i propri strumenti urbanistici nel loro complesso al fine di accrescere il ruolodella politica territoriale e del marketing territoriale; infine occorre sviluppare collegamenti esterni siacon le realtà prossime, sia con quelle più lontane.Le sfide per il futuro sono quindi sicuramente impegnative ma il percorso già intrapreso deve e potràguidarci nel prosieguo della nostra attività.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA

DEL TERRITORIO? QUALE A SUO AVVISO IL RUOLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO?Quando si cerca di definire gli interventi possibili per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, per-sonalismi ed egoismi molto spesso frenano la messa a punto di programmi concreti atti a sviluppa-re quanto si è programmato in sede istituzionale. Gli eccessi burocratici tipici dei nostri sistemi isti-tuzionali contribuiscono a rallentare il percorso attuativo. Risulta quindi estremamente importantesnellire la macchina burocratica e come esempio di queste considerazioni sarebbe forse opportuno

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Le prospettive future

qualità dell’intero territorio provinciale che in sinergia con arte e cultura possa interessare e attrarre i cit-tadini europei.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA DEL

TERRITORIO? QUALE A SUO AVVISO IL RUOLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO?La Camera di commercio come sistema di imprese deve puntare, influenzare e qualificare la qualità delprodotto “Parma”, favorire l’export e l’accesso al credito.

Gian Paolo Gatti, Presidente CNA

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO E LE ATTIVITÀ DELLA CAMERA DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI

SONO STATE LE INIZIATIVE PIÙ RILEVANTI?In questi anni abbiamo lavorato bene e in armonia. Nei due mandati presi in esame abbiamo saputo lavorareper il bene delle imprese e con grande efficacia. Più che a iniziative eclatanti credo che il segno che maggior-mente qualifica l’operato della Camera di commercio sia il costante e cospicuo impegno a favore del sistemadei Confidi. Le PMI necessitano in primo luogo di facilitatori per l’accesso al credito e le cooperative di garan-zia svolgono in questo senso un ruolo importante, grazie anche al contributo della Camera di commercio.

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO IL SISTEMA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER IL FUTURO? SU QUALI ASPETTI E SU QUALI

INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRARE IL LORO IMPEGNO?Le sfide che ci attendono per il futuro sono quelle di sempre: promuovere la qualità del made in Parma,investire in ricerca e innovazione, conquistare fette sempre più ampie di mercati all’estero. In questosenso l’impegno deve essere continuo e costante, mettendo a fuoco i diversi obiettivi attraverso inizia-tive promozionali e di conoscenza dei mercati, un impegno che in questi anni è stato garantito dallaCamera di commercio e che, come artigiani, ci attendiamo venga rinnovato nel futuro.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA

DEL TERRITORIO? QUALE A SUO AVVISO IL RUOLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO?Vi è un solo tema, centrale per incrementare l’efficacia delle iniziative a favore del territorio: essere sem-pre più interpreti dei bisogni e delle necessità delle imprese. È un lavoro di costante attenzione e con-tatto con il mondo dell’imprenditoria che deve essere sempre al centro della nostra iniziativa. In questosenso la Camera di commercio può giocare un ruolo fondamentale in quanto casa delle imprese e luogodi incontro degli interessi dei diversi settori produttivi del territorio.

Paolo Bandini, Presidente Confcooperative

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO E LE ATTIVITÀ DELLA CAMERA DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI

SONO STATE LE INIZIATIVE PIÙ RILEVANTI?

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Le prospettive future

Page 86: CAMERA DI COMMERCIO DI PARMA BILANCIO DI MANDATO … · BILANCIO DI MANDATO 1999-2009. Presentazione La Camera di commercio di Parma Cenni storici La missione e i valori Gli uomini

mativo. L’economia e il fare impresa oggi non è più un fatto isolato dal contesto produttivo in cui siopera; la Camera di commercio rappresenta il luogo ideale dove coltivare una comunità economica dina-mica e capace di affrontare e vincere le sfide del futuro.

Gian Paolo Lombardo, Presidente GIA

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO E LE ATTIVITÀ DELLA CAMERA DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI SONO

STATE LE INIZIATIVE PIÙ RILEVANTI?Sicuramente si deve dare una valutazione positiva sia per le numerose iniziative che hanno riguardatomolte e importanti tematiche sia, soprattutto, per l’attenzione e la sensibilità mostrata da sempre verso lereali esigenze delle imprese e del mondo dell’economia in generale.A mero titolo esemplificativo, tra gli impegni più importanti che la Camera di commercio ha assunto inquesti ultimi anni, vorrei ricordare il continuo aiuto alle aziende sulla promozione e sviluppo della lorointernazionalizzazione, organizzando incontri specifici con operatori economici stranieri a Parma o in deter-minate missioni all’estero ed erogando anche contributi alle aziende per la loro partecipazione a fiere inter-nazionali. Ricorderei la presenza della Camera di commercio a sostegno, ogni volta ci sia stata la neces-sità, di importanti realtà locali, come ad esempio l’aeroporto cittadino o il Collegio Europeo. E infine, anchese forse è l’impegno più importante, citerei il contributo a sostegno dei Consorzi Fidi, evidenziando leimportanti e consistenti erogazioni effettuate tramite loro sia durante la passata vicenda Parmalat, sia,proprio negli ultimi mesi, per consentire alle aziende, nella difficile crisi che attraversa oggi l’economia, diricorrere a un sostegno per la loro “liquidità”.

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO IL SISTEMA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER IL FUTURO? SU QUALI ASPETTI E SU QUALI

INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRARE IL LORO IMPEGNO?Sperando che termini al più presto e che venga superata senza troppi danni l’attuale congiuntura negati-va dell’economia mondiale, molte sono le tematiche sulle quali occorrerà portare molta attenzione e impe-gnarsi concretamente. Ritengo che la sfida più impegnativa e più importante sia quella di riuscire ad apri-re ancora di più il nostro territorio alla internazionalizzazione e in particolare a renderlo sempre più attrat-tivo per gli investimenti. Questo vorrà dire migliorare tutto ciò che riguarda le nostre infrastrutture logisti-che e di comunicazione e riuscire a far sì che tutte le nostre imprese, anche le più piccole, si abituino aoperare con orizzonti più vasti di quelli su cui attualmente ci si muove.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA DEL

TERRITORIO? QUALE A SUO AVVISO IL RUOLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO?Gli interventi sono molteplici e, come ho in parte anticipato, spaziano dal potenziamento delle infrastrut-ture alla razionalizzazione e velocizzazione degli iter burocratici e delle procedure amministrative. Il ruolo fondamentale che ritengo debba avere la Camera di commercio è quello di sostenere e svilupparetutte le iniziative che servono alla valorizzazione del territorio e alla diffusione della conoscenza della nostrarealtà economica. È un’attività importante sulla quale mi auguro continui il proficuo lavoro che la Cameradi Parma ha intrapreso. E ciò non solo in relazione alle eccellenze della produzione agricola e della industriaalimentare, ma anche a quel corollario di aziende di altri settori che pure eccellono in vari campi: dal vetro

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Le prospettive future

pensare più a fondo e con più tempo a nuovi e più efficaci strumenti urbanistici e rendere invecemolto più semplici le procedure attuative che servono a sviluppare il quadro di riferimento delineatoin sede istituzionale.Questo vale ad esempio per il settore agroalimentare: evitare il sovrapporsi di competenze, di controlli e disanzioni per tutte quelle normative tese alla qualificazione e certificazione qualitativa delle nostre filiereproduttive, rappresenterebbe indubbiamente un elemento di crescita competitiva per l’intero settore.Il ruolo della Camera di commercio in questi percorsi è quanto mai necessario sia per la fase di coordi-namento e di promozione sia per i capitoli relativi all’intervento finanziario e alla partecipazione attivanelle società di scopo. Un ruolo più incisivo da parte della Camera di commercio sarebbe apprezzato e apprezzabile nel com-parto dei prodotti tipici della nostra provincia.

Corrado Testa, Presidente Confesercenti

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO E LE ATTIVITÀ DELLA CAMERA DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI

SONO STATE LE INIZIATIVE PIÙ RILEVANTI?La valutazione che esprimiamo è sicuramente positiva nel complesso. La Camera di commercio ha sapu-to essere a fianco del sistema imprenditoriale parmense soprattutto per quanto riguarda le funzioni del-l’internazionalizzazione e dell’accesso al credito, dove sono state messe a punto iniziative importanti siaper quanto riguarda l’approfondimento della conoscenza dei mercati esteri, sia per quanto concerne ilsostegno al credito attraverso la promozione del sistema dei Confidi.

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO IL SISTEMA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER IL FUTURO? SU QUALI ASPETTI E SU QUALI

INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRARE IL LORO IMPEGNO?Le sfida che ci attende per il futuro continua a essere quella che ha caratterizzato almeno quest’ultimodecennio: la promozione di Parma sui mercati internazionali. L’andamento economico della nostra pro-vincia dipende dalla nostra capacità di esportare all’estero, facendo conoscere in tutto il mondo lanostra attenzione per la tradizione, la qualità, ma anche lo stile di vita. In questo senso occorre fare diParma un vero e proprio “brand” che possa essere riconosciuto in tutto il mondo. È così che potremoincentivare lo sviluppo turistico di un territorio, il nostro, che ha grandissime potenzialità attrattiveverso l’esterno. In questo senso dobbiamo ulteriormente sviluppare un vero e proprio marketing territo-riale i cui effetti positivi si potranno avvertire tanto sul settore dell’accoglienza turistica, quanto sulleaziende che promuovono i propri prodotti all’estero. Occorre infine mantenere alta l’attenzione su quel-lo che è il nostro principale settore produttivo, l’agroalimentare. Dobbiamo favorirne sempre il rafforza-mento e lo sviluppo in modo da garantirne l’alta competitività sui mercati esteri.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA

DEL TERRITORIO? QUALE A SUO AVVISO IL RUOLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO?La Camera di commercio è il luogo di aggregazione delle imprese. Tanto è stato fatto in questa direzio-ne ma occorre mantenere alta l’attenzione sul tema. Così come è opportuno accrescere la capacità dicomunicare verso le imprese e con le imprese creando sempre più occasioni di scambio culturale e infor-

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Le prospettive future

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il valore del lavoro, il pensiero di lungo periodo, la centralità della persona, ecc.). Cose sulle quali il movi-mento cooperativo ha molto da dire e da dare.

Lorenzo Bonazzi, Presidente Unione Agricoltori

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO E LE ATTIVITÀ DELLA CAMERA DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI SONO

STATE LE INIZIATIVE PIÙ RILEVANTI?Abbiamo lavorato con grande armonia all’interno della Camera di commercio di Parma. La nostra associa-zione ha partecipato attivamente ai processi decisionali che hanno portato alla definizione di tante inizia-tive, che hanno saputo raggiungere le imprese del territorio. Come Unione Agricoltori mi piace sottolinea-re – a titolo di esempio – il regolamento messo a punto nel 2008 con lo scopo di incentivare gli interven-ti finalizzati all’adeguamento dei processi e delle metodologie di allevamento delle imprese agricole zoo-tecniche della provincia di Parma, un’iniziativa realizzata nel quadro del progetto straordinario “Qualitàdel latte”, promosso con la Provincia di Parma.

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO IL SISTEMA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER IL FUTURO? SU QUALI ASPETTI E SU QUALI

INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRARE IL LORO IMPEGNO?Anche in riferimento ai recenti dati forniti nel corso della 7° Giornata dell’Economia, la sfida che attendeil nostro territorio è quella dell’innovazione nella qualità. Dobbiamo puntare costantemente sull’innovazio-ne di prodotto e dei processi per mantenere alta la competitività del “sistema Parma”. Dal punto di vistadell’agricoltura vi è poi da dire che occorre investire su processi culturali che orientino verso un consumoconsapevole dei prodotti. Sostenibilità, basso impatto ambientale e filiere ridotte sono i terreni sui quali sigioca e si giocherà sempre più il futuro di un settore che è, non scordiamolo mai, il punto di partenza ditutta la nostra economia basata sull’agroalimentare di qualità.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA DEL

TERRITORIO? QUALE A SUO AVVISO IL RUOLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO?La Camera di commercio può e deve essere sempre più il tavolo strategico attorno al quale si siedono tuttigli attori e portatori di interesse che operano in campo economico a livello provinciale. In questa sua fun-zione essa diviene non solo insostituibile, ma motore di un costante rinnovamento delle iniziative e inter-prete sempre più autorevole dei bisogni delle imprese che vivono nel territorio.

Daniele Pezzoni, Presidente Unione Parmense degli Industriali

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO E LE ATTIVITÀ DELLE CAMERE DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI SONO

STATE LE INIZIATIVE DI SISTEMA PIÙ RILEVANTI?La valutazione complessiva sull’operato della Camera di commercio negli ultimi anni non può che esserepositiva. La Camera ha attivato importanti iniziative soprattutto nel campo dell’internazionalizzazione, con

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Le prospettive future

alla chimica, dall’edilizia alla farmaceutica, dal legno al packaging, dalla meccanica all’elettronica. Si trat-ta di una elencazione puramente indicativa, ma che ben rappresenta il quadro dell’economia provinciale.Il rilevante e fondamentale apporto al PIL provinciale del comparto agroalimentare è infatti, fortunatamen-te, supportato anche da altre realtà produttive quali quelle sopra elencate e, sempre a titolo esemplifica-tivo ma certo non esaustivo, per quanto attiene segnatamente all’artigianato, da eccellenze nel settoredella grafica, della pelletteria, dell’abbigliamento e della cosmesi.

Giovanni Mora, Presidente Legacoop

QUAL È LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’OPERATO E LE ATTIVITÀ DELLA CAMERA DI COMMERCIO NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI SONO

STATE LE INIZIATIVE PIÙ RILEVANTI?La Camera di commercio ha saputo essere in questi anni l’interprete delle esigenze del territorio, sia dalpunto di vista del rapporto con le istituzioni sia da quello del rapporto con il mondo delle imprese. Iniziativece ne sono state tante, ma considero fondamentale e identificativa delle modalità di lavoro adottate inquesta Camera la tempestiva istituzione di un Maxifondo Anticrisi a sostegno delle imprese in difficoltànell’accesso al credito. Un esempio di quella capacità di farsi interprete delle necessità reali che le impre-se avvertono, della quale parlavamo in premessa.

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO IL SISTEMA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER IL FUTURO? SU QUALI ASPETTI E SU QUALI

INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRARE IL LORO IMPEGNO?Un sistema territoriale come quello parmigiano, con un’economia forte e improntata alla produzione diqualità, necessita di essere sempre più competitivo. Anche nel pieno della crisi economico-finanziaria chestiamo vivendo, la sfida per il futuro è dunque quella di mantenere alta questa competitività attraversouno sviluppo infrastrutturale costante e interventi per la promozione delle imprese e dei loro prodotti. Nonva poi sottovalutato il fatto che accanto a un sistema produttivo forte occorre che si sviluppi un settore diservizi adeguato, capace di far crescere tanto le imprese quanto la società e il benessere dei cittadini. Inquesto senso la Camera di commercio deve saper diversificare gli investimenti e sostenere con iniziativemirate tanto la produttività del manifatturiero che la qualità del terziario, soprattutto di quello avanzato.Per tutto questo, è evidente quanto decisivo sia far crescere il patrimonio di conoscenze e di formazione;patrimonio indispensabile per mantenere alti livelli di qualità, di competitività e di vita.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA DEL

TERRITORIO? QUALE A SUO AVVISO IL RUOLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO?In questi anni la Camera di commercio sempre più è divenuta il luogo dove i diversi bisogni delle impresetrovano attenzione, capacità di analisi e risposte. È questa una funzione fondamentale che dobbiamo porcil’obiettivo di interpretare in maniera sempre più autorevole, affinché l’economia e la società parmensisiano in grado di reggere alla crisi pesantissima che, come noto, ha investito il mondo. Reggere e raffor-zarsi in prospettiva futura. È evidente come occorra, al fine di migliorare l’efficacia degli interventi came-rali, guardare al nuovo da un lato (sostenibilità dello sviluppo, tecnologie avanzate, socialità solidale, sus-sidiarietà, ecc.) e, dall’altro, concorrere a riscoprire valori appannati nei passati anni del “mercatismosfrenato” (il primato della produzione materiale, la finanza a servizio dello sviluppo – e non viceversa –,

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Le prospettive future

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missioni (alcune delle quali realizzate in collaborazione con la nostra Unione, come quella in India), incontricon delegazioni straniere, momenti di approfondimento su tematiche specifiche, volte a favorire in misurasempre maggiore l’approccio ai mercati esteri per le aziende del nostro territorio.Rilevanti e positivi anche gli interventi della Camera nel settore del credito, con lo stanziamento di importan-ti risorse a sostegno dei Consorzi fidi, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà per la nostra economia(vedi caso Parmalat, attuale crisi finanziaria, ecc.).

QUALI SONO LE SFIDE CHE ATTENDONO LA REGIONE E IL SISTEMA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER IL FUTURO? SU QUALI ASPET-TI E SU QUALI INIZIATIVE SI DOVRÀ CONCENTRARE IL LORO IMPEGNO?La principale sfida che attende la Camera nei prossimi anni è sicuramente quella di affiancare e sostene-re in modo sempre più efficace e concreto il sistema economico del nostro territorio, che sarà chiamato aoperare in un contesto economico generale sempre più “globalizzato” e in costante e rapida evoluzione.In tale prospettiva è importante che la Camera sappia svolgere in modo sempre più efficace il ruolo che le èproprio di riferimento e di coordinamento tra le diverse realtà economiche della nostra provincia, nell’ottica didifendere e rafforzare la specificità territoriale e l’eccellenza delle nostre produzioni (anche contribuendo arendere più efficace l’azione dei Distretti produttivi, come quelli del Prosciutto di Parma e del pomodoro), maanche di favorire, attraverso la destinazione di specifici aiuti, la crescita e lo sviluppo delle tante imprese cheoperano in settori nuovi ed emergenti e di quelle che maggiormente investono nella ricerca e nell’innovazione.

QUALI INTERVENTI POSSONO CONTRIBUIRE A MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ L’EFFICACIA DELLE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ECONOMIA DEL

TERRITORIO? QUALE A SUO AVVISO IL RUOLO DEL SISTEMA CAMERALE?Nel campo dei servizi camerali, crediamo sia prioritario proseguire e accelerare il processo di informatiz-zazione già avviato positivamente da qualche anno; ciò potrà consentire di snellire ulteriormente le proce-dure necessarie per la gestione delle pratiche, limitando quanto più possibile i tempi e gli spostamentidegli utenti.Per quanto riguarda le iniziative a favore del territorio, oltre alla prosecuzione dell’attività svolta in questianni negli ambiti sopra evidenziati (internazionalizzazione, credito, ecc.) auspichiamo che la Camera,attraverso il rafforzamento della sua Borsa Merci, anche nella versione “telematica”, possa divenire sem-pre più il principale punto di riferimento per l’intero mercato nazionale relativamente alle produzioni ali-mentari per le quali Parma rappresenta, per unanime convinzione, centro di assoluta eccellenza (Prosciuttodi Parma e salumi, Parmigiano-Reggiano, conserve vegetali, ecc.).Per rimanere nel nostro contesto provinciale, la Camera dovrà a nostro avviso farsi carico, in sinergiacon le altre istituzioni del territorio, del problema rappresentato dalla crescente crisi delle aree appen-niniche, attivando iniziative (ad esempio la valorizzazione della Strada della Cisa) che ne favoriscano ilrilancio da tutti auspicato.

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Le prospettive future

GRUPPO DI LAVORO

Si ringrazia tutto il personale della Camera di commercio di Parma per la collaborazione nella realizzazio-ne del Bilancio di mandato, con il coordinamento e la supervisione del Segretario generale, Alberto Egaddi,e delle due dirigenti responsabili delle Aree dell’Ente, Isabella Benecchi e Manuela Zilli.Un ringraziamento particolare è rivolto a Chiara Carnevali, per la selezione della documentazione e per l’elaborazione dei testiMaria Simonini, per l’elaborazione dei testi e la raccolta del materiale iconograficoMassimo Capuccini, per la raccolta delle testimonianzeCecilia Bonati, per l’elaborazione dei testi—————————————————

Il gruppo di lavoro interno alla Camera di commercio è stato affiancato e supportato da Retecamere s.c.r.l.(Biagio Caino, metodologia; Oksana Muraviova, raccolta dati ed elaborazione testi).

Referenze fotografiche

Archivio Camera di commercio di ParmaArchivio Comune di Parma (Foto Amoretti, Pietro Ronchini, Furoncoli, Milla Mariani)Archivio Provincia di ParmaArchivio Associazione Castelli del Ducato di Parma e PiacenzaArchivio Consorzio del Parmigiano-ReggianoArchivio Consorzio del Prosciutto di ParmaFoto Bob Sacha

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