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Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Indice
Introduzione .......................................................................................................................... 1 Premessa metodologica ........................................................................................................ 3 Parte I - Economia, imprese e mercato del lavoro ............................................................ 5 1. Il contesto internazionale e l’economia italiana nel 2015.................................................... 6 2. La congiuntura locale e il ricorso alla cassa integrazione guadagni ................................. 10 3. L’evoluzione della struttura imprenditoriale ...................................................................... 20 4. Il mercato del lavoro in base ai dati di fonte Istat ............................................................. 35 Parte II - L’Osservatorio sui bilanci d’impresa ................................................................ 56 5. Sintesi delle principali dinamiche congiunturali riferite all’esercizio 2014 ......................... 57 6. Principali caratteristiche della banca dati e del campione ................................................ 60 7. Dimensione e struttura patrimoniale delle imprese manifatturiere .................................... 64 8. La formazione del reddito ................................................................................................ 71 9. Investimenti ..................................................................................................................... 86 10. Alcuni indicatori di redditività e produttività .................................................................... 90 11. Il lavoro nelle imprese: occupazione, costi unitari e produttività ..................................... 96 12. Sintesi e considerazioni conclusive.............................................................................. 107 Appendice statistica ........................................................................................................ 113 I. Come leggere le tabelle .................................................................................................. 113 II. Le classifiche ................................................................................................................. 115 III. Metodologia di analisi di un caso aziendale per la contrattazione di secondo livello ..... 124
A cura di Corrado Paccassoni
Simona Ricci
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Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Introduzione
Questa edizione dell'annuale ricerca sulla congiuntura economica e sui bilanci delle imprese
del nostro territorio provinciale è particolarmente significativa per due ordini di motivi. Il primo
perché si allarga il campione di imprese osservate che sale a 234 di cui ben 170
manifatturiere; il secondo perché, anche da un punto di vista metodologico, rende l'analisi
ancora più chiara nella rappresentazione dei risultati per il campione analizzato. Un
Osservatorio, quindi, che si conferma essere uno strumento importante per il Sindacato, per
le rappresentanze nei luoghi di lavoro e per tutti coloro che vorranno apprezzarne i contenuti,
per contrattare la produttività, per comprendere le dinamiche settoriali, per partecipare
consapevolmente al processo produttivo, da protagonisti. Per comprendere meglio ciò che
sta accadendo al lavoro nel nostro territorio.
Tutto ciò diventa ancora più importante nel momento in cui Cgil Cisl Uil sono impegnate in un
confronto, difficile ma potenzialmente strategico per il futuro del paese, su un nuovo e
moderno sistema di relazioni industriali (Documento unitario del 14 Gennaio '16): una
proposta, attualmente oggetto di confronto con le Associazioni datoriali, che fonda i suoi
pilastri sui due livelli di contrattazione, sull'inclusione e sulla partecipazione. Per un nuovo
modello di sviluppo fondato sull'innovazione e la qualità del lavoro. Un obiettivo che, nel
nostro territorio provinciale, dove sono ancora poche le imprese in cui si fa contrattazione
integrativa e dove la dimensione di impresa suggerirebbe la sperimentazione di una
contrattazione innovativa per filiere, siti e distretti, dovrebbe diventare un imperativo.
Rifondare un nuovo sistema produttivo che abbia come architravi l'innovazione e la qualità
del lavoro. Perché di rifondazione si tratta se lo sguardo, preoccupato, si sposta sui dati della
congiuntura economica del territorio provinciale. Ogni indicatore, analizzato e raffrontato nel
lungo periodo della crisi, con le Marche e con l'Italia, ci dà una incontrovertibile
rappresentazione del declino economico del nostro territorio, giunto all'ottavo anno di crisi.
Gli ammortizzatori sociali aumentati in misura quasi doppia rispetto alla media marchigiana e
più che tripla rispetto al resto del paese nel periodo 2008/15; una diminuzione più accentuata
delle imprese attive rispetto al resto delle Marche e all'Italia; un tasso di occupazione che nel
2015 scende al 59,9%, il valore più basso degli ultimi dodici anni, al di sotto della media
regionale che si attesta nel 2015 al 62,1%. Colpisce, guardando l'analisi delle fasce di età
degli occupati, il crollo maschile dei 25 – 34enni, il futuro del paese, il cui tasso di
occupazione, solo 2015, perde ben 11 punti percentuali, collocandosi al 69,9%. L'industria,
durante lo scorso anno, subisce un crollo senza precedenti degli occupati pari al 18% e una
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contrazione, dal 2009, di ben il 36,4%, quasi 19.000 addetti complessivi, tra dipendenti e
autonomi, che non ci sono più.
Al deterioramento del quadro occupazionale fa da contraltare l'incremento del 20,5%, nel
solo 2015, delle persone in cerca di lavoro, che salgono a 18.300, il valore più alto dal 2008,
in netta controtendenza alle dinamiche regionali e a quelle delle 69 province del centro nord
del paese.
Non crediamo di esagerare sostenendo, come facciamo in realtà da tempo, che è l'intero
sistema economico e sociale locale, salvo qualche rara ed insufficiente eccezione, ad essere
molto vicino ad un punto di rottura. Non appaiono sufficienti, in questo senso, i dati del 2015
sulle principali variabili congiunturali (produzione, ordinativi, fatturato ed esportazioni),
decisamente positivi sia rispetto alla media marchigiana sia a quella nazionale, e comunque
in contraddizione rispetto all'andamento del mercato del lavoro. Difficile trarre conclusioni o
avere certezze anche rispetto al 2016. Probabilmente gli effetti sul lavoro e sull'occupazione
attendono una stabilizzazione del quadro macroeconomico e in ogni caso occorrerà più
tempo per recuperare lo svantaggio accumulato negli anni della crisi. Il campione delle
imprese del manifatturiero sembra reagire in maniera complessivamente positiva ma,
appunto, senza riuscire ad incidere significativamente per frenare l'emorragia di posti di
lavoro che appare inarrestabile. Gli appelli all'ottimismo non sono sufficienti quando una
realtà così amara presenta il conto. Occorre reagire con concretezza e capacità d'impresa,
rimettendo in discussione modelli che oggi più che mai dimostrano tutta la loro fragilità, la
loro precarietà e l'inadeguatezza per affrontare le sfide che altri sistemi locali, agganciando la
ripresa, hanno saputo cogliere.
Anche quest'anno, i ringraziamenti vanno ai ricercatori che hanno curato con curiosità e
passione la ricerca e alla Camera di Commercio di Pesaro e Urbino che ogni anno ci mette a
disposizione le sue preziose banche dati.
Pesaro, giugno '16.
La Segretaria Generale CGIL
(Simona Ricci)
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Premessa metodologica
Nella 18° edizione dell’Osservatorio dei bilanci d’impresa della provincia di Pesaro e Urbino è
stato realizzato un importante ampliamento della base campionaria includendo ben 234
imprese rispetto alle 159 della precedente edizione. La ridefinizione del campione nel quale
continuano a rimanere incluse una cospicua parte delle società presenti in passato, ne ha in
parte modificato sia la struttura settoriale che quella dimensionale.
Gran parte delle nuove società appartengono all’industria in senso stretto che conta,
complessivamente, 170 unità. La disponibilità di un campione di più ampie dimensioni ha
determinato la scelta di presentare i risultati per le sole imprese manifatturiere declinando le
osservazioni per le principali articolazioni settoriali e dimensionali. Tuttavia, dal momento che
la finalità ultima di tale ricerca consiste nel supportare l’attività di contrattazione di secondo
livello delle categorie sindacali, tutte le voci dello stato patrimoniale e del conto economico
nonché gli indicatori di bilancio (espressione di redditività, efficienza, e produttività dei fattori)
sono stati calcolati per l’intero campione e inseriti nella banca dati fruibile da tutti coloro che,
all’interno dell’organizzazione sindacale, abbiano la necessità di analizzare l’andamento
delle singole imprese mettendole a confronto con il più opportuno insieme di riferimento.
Come nelle precedenti cinque indagini, inoltre, tutte le elaborazioni vengono effettuate anche
in base alla dimensione d’impresa. La classe d’addetti è stata determinata sulla base della
dimensione dell’organico osservato al 2014 e mantenuta costante per gli esercizi precedenti.
Per il settore del legno mobile e della meccanica, numericamente i più rappresentati sia
all’interno del campione che nell’ambito dell’economia locale la dimensione settoriale e
strutturale sono state tra loro incrociate al fine di delineare performance e caratteristiche di
segmenti omogenei di imprese.
Nel complesso, le modifiche apportate al campione, pur soffrendo degli effetti distorsivi insiti
nelle procedure seguite per l’individuazione delle unità, dovrebbe tuttavia aver determinato,
almeno per il comparto manifatturiero, una migliore rappresentazione statistica dei fenomeni
osservati, tale comunque da risultare sufficientemente attendibile per tratteggiare le principali
dinamiche evolutive e le più importanti caratteristiche strutturali di una rilevante parte del
sistema economico provinciale.
Altra importante novità introdotta rispetto al recente passato ma che riprende il filone
d’indagine delle prime edizioni dell’Osservatorio è la rilevazione dei dati relativi alle
esportazioni riportati nella nota integrativa dei bilanci d’esercizio. L’informazione è stata
reperita, tuttavia, solo in 76 casi su 234, quasi tutti riconducibili al manifatturiero.
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Problematica, come spesso accade, la determinazione del numero di dipendenti per quelle
imprese che non riportano l’informazione nella specifica sezione della nota integrativa. Tale
carenza informativa è risultata piuttosto frequente per le nuove società incluse nel campione.
Al fine di non disperdere il patrimonio informativo e mantenere ampia la base campionaria, le
categorie sindacali e altre associazioni di categoria si sono impegnate a individuare i
dipendenti in forza nell’esercizio 2014 per il quale è stato calcolato il costo medio per
addetto. Tale grandezza, nell’ipotesi di sua invariabilità, è stata utilizzata per determinare i
dipendenti nei restanti esercizi mettendola a rapporto con il complessivo costo del lavoro.
Tutti gli importi, salvo diversa precisazione, sono espressi in migliaia di euro a prezzi
correnti. L’analisi proposta prende in considerazione, dapprima, le principali voci dello stato
patrimoniale e del conto economico che sono rese disponibili mediante aggregazioni
settoriali e dimensionali. Nel capitolo successivo vengono proposti alcuni indicatori di
produttività e di redditività. Al lavoro è dedicata una specifica sezione in cui si riportano non
solo valori unitari ma anche dinamiche occupazionali per tipologia di qualifica. La tematica
viene approfondita con l’elaborazione di alcuni indicatori di produttività.
Per la maggiore parte delle tematiche affrontate viene proposto un raffronto con le risultanze
di altre due indagini: Classifica delle principali imprese marchigiane, a cura della Fondazione
Merloni e dell’Istituto Istao e l’Indagine Mediobanca sulle società manifatturiere.
Le tabelle di ogni capitolo sono riferite al complesso delle 170 imprese manifatturiere mentre
nella relativa appendice statistica si trovano i corrispondenti prospetti declinati per settore e
dimensione d’impresa.
Come nel più recente passato, in considerazione della delicata fase economica attraversata
sia dai Paesi Occidentali che da gran parte di quelli in via di sviluppo, viene proposto un
sintetico quadro congiunturale dell’economia e del mercato del lavoro della provincia per
contestualizzare e interpretare al meglio i fenomeni osservati.
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Parte I - Economia, imprese e mercato del lavoro
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1. Il contesto internazionale e l’economia italiana nel 2015
■ Nel corso del 2015, il ciclo economico internazionale è apparso in rallentamento rispetto
all’anno precedente, registrando un’espansione complessiva pari al 3,1%. Tale dinamica è
stata determinata da un moderato progresso sperimentato dalle economie avanzate (da
+1,8% nel 2014 a +1,9% nel 2015) a fronte del deterioramento sofferto da quelle emergenti
(dal +4,6% al +4,0%) da cui, tuttavia, proviene il contributo principale alla crescita.
Tab. 1: il prodotto interno lordo mondiale per aree e paesi
Media Proiezioni
1998-2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Mondo 4,2 3,0 -0,1 5,4 4,2 3,5 3,3 3,4 3,1 3,2
Economie avanzate 2,8 0,2 -3,4 3,1 1,7 1,2 1,2 1,8 1,9 1,9
- Stati Uniti 3,0 -0,3 -2,8 2,5 1,6 2,2 1,5 2,4 2,4 2,4
- Giappone 1,0 -1,0 -5,5 4,7 -0,5 1,7 1,4 0,0 0,5 0,5
- Regno Unito 3,0 -0,5 -4,2 1,5 2,0 1,2 2,2 2,9 2,2 1,9
- Unione Europea 2,7 0,7 -4,3 2,0 1,8 -0,4 0,3 1,4 2,0 1,8
- Area Euro 2,4 0,5 -4,5 2,1 1,6 -0,9 -0,3 0,9 1,6 1,5
-- Germania 1,7 0,8 -5,6 3,9 3,7 0,6 0,4 1,6 1,5 1,5
-- Francia 2,4 0,2 -2,9 2,0 2,1 0,2 0,7 0,2 1,1 1,1
-- Italia 1,5 -1,1 -5,5 1,7 0,6 -2,8 -1,7 -0,3 0,8 1,0
-- Spagna 3,9 1,1 -3,6 0,0 -1,0 -2,6 -1,7 1,4 3,2 2,6
-- Grecia 3,9 -0,3 -4,3 -5,5 -9,1 -7,3 -3,2 0,7 -0,2 -0,6
-- Portogallo 2,1 0,2 -3,0 1,9 -1,8 -4,0 -1,1 0,9 1,5 1,4
Economie emergenti 5,8 5,8 3,0 7,4 6,3 5,3 4,9 4,6 4,0 4,1
- Cina 9,9 9,6 9,2 10,6 9,5 7,7 7,7 7,3 6,9 6,5
- India 7,1 3,9 8,5 10,3 6,6 5,6 6,6 7,2 7,3 7,5
- Russia 5,8 5,2 -7,8 4,5 4,3 3,5 1,3 0,7 -3,7 -1,8
- Brasile 3,0 5,1 -0,1 7,5 3,9 1,9 3,0 0,1 -3,8 -3,8
Fonte: Elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro su dati FMI, Aprile 2016 "World Economic Outlook" pp 168 and following.
Prodotto interno lordoVariazioni percentuali annue
Rimane costante al 2,4% il tasso d’incremento del Pil degli Stati Uniti che, nel 2015, hanno
beneficiato della considerevole espansione della domanda esterna. Riparte lentamente
l’economia giapponese (+0,5%) dopo la stagnazione sofferta nel 2014, mentre l’UE
consegue una dinamica espansiva caratterizzata da ritmi più sostenuti rispetto al 2014 (da
+1,4% a + 2,0%). La Gran Bretagna risulta maggiormente dinamica della media europea
(+2,2%) ma sconta un rallentamento sull’anno precedente. Prosegue la ripresa dei Paesi
dell’Area Euro favorita dal traino dei consumi privati: in base alla stima del Fondo Monetario
Internazionale la crescita media del Pil dei 19 Paesi si attesta all’1,6% (è stata dello 0,9% nel
2014). In tale ambito, mentre la crescita della Germania rallenta (da +1,6% a +1,5%), in Italia
si registra una lieve accelerazione che permette al Paese di uscire dalla recessione (da -
0,4% a +0,8%). In Francia il ritmo di espansione del Pil migliora e si attesta all’1,1%; la
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Spagna riesce a consolidare il trend favorevole, già in atto nel 2014, rivelandosi una delle
economie più dinamiche dell’Area (da +1,4% a +3,2%).
“Il rallentamento delle economie emergenti in atto ormai da cinque anni, trova nel 2015 una
ulteriore accentuazione così che il divario positivo di crescita rispetto ai paesi avanzati, dopo
aver raggiunto il picco del 2009, si erode progressivamente fino ad annullarsi se si esclude
dal computo l’economia cinese” (Banca d’Italia, Bollettino economico n. 2 / 2016, pag. 9). La
Cina, infatti, dopo tre decenni di crescita a due cifre, rallenta ulteriormente e scende, per la
prima volta, sotto il livello del 7%. Il contesto economico si è nettamente deteriorato in
Brasile (la crescita del Pil è passata da +0,1% nel 2014 al -3,8% del 2015) soprattutto a
seguito del calo delle quotazioni delle commodity e della crisi politica interna; in Russia si
registra una dinamica ancora peggiore (da +0,5% a -3,7) sulla quale hanno contribuito sia il
corso sfavorevole delle materie prime, il petrolio in particolare, sia le sanzioni seguite alle
tensioni politiche in Ucraina e Crimea.
Graf. 1: andamento del Pil in alcune delle principali economie avanzate
Fonte: Elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro su dati FMI, Aprile 2016 "World Economic Outlook"
80,0
90,0
100,0
110,0
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05
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Usa
Francia
Germania
Italia
Tra i BRIC l’unica eccezione è costituita dall’India che sperimenta un’espansione del 7,3%,
superando per la prima volta la Cina per dinamica del Pil. L’India, nell’ambito del G20 è il
paese con la crescita più accentuata e l’unico, tra le principali economie emergenti a
conseguire, nel 2015, una crescita del prodotto interno lordo superiore a quella del periodo
pre-crisi (+7,1% nella media degli anni 1998-2007).
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■ A partire dal primo trimestre 2015 l’economia italiana è finalmente uscita dalla seconda
fase recessiva durata tre anni perché, proprio durante questo periodo, si è registrata una
prima inversione di tendenza del Pil tornato in crescita dello 0,4% rispetto ai precedenti tre
mesi del 2014. Tuttavia, a partire dal primo trimestre 2007, periodo sicuramente al di fuori del
perimetro che circoscrive l’intero evolversi della crisi, il prodotto interno lordo del Paese ha
subito una contrazione cumulata pari al -8,3%
Tab. 2: il Pil italiano e le sue principali componenti (variazioni percentuali)
2015*
I° II° III° IV°
Pil -1,1% -5,5% 1,7% 0,6% -2,8% -1,7% -0,3% 0,4% 0,3% 0,2% 0,1% 0,8% -8,3%
Importazioni -3,7% -12,9% 12,4% 0,5% -8,1% -2,3% 3,2% 2,9% 1,6% -0,2% 1,0% 6,0% -6,9%
Domanda nazionale -0,6% -1,1% 1,0% -0,5% -3,3% -1,9% 0,2% 0,9% 0,3% 0,5% 0,0% 0,5% -5,6%
Investimenti fissi lordi -3,1% -9,9% -0,5% -1,9% -9,3% -6,6% -3,4% 0,6% 0,0% 0,2% 0,8% 0,8% -29,8%
Spesa consumi famiglie -1,1% -1,6% 1,2% 0,0% -3,9% -2,5% 0,6% 0,1% 0,4% 0,5% 0,3% 0,9% -6,3%
Spesa consumi amm. 1,0% 0,4% 0,6% -1,8% -1,4% -0,3% -1,0% -0,6% -0,3% 0,2% 0,6% -0,7% -3,3%
Esportazioni -3,1% -18,1% 11,8% 5,2% 2,3% 0,6% 3,1% 1,2% 1,4% -1,3% 1,3% 4,3% 3,4%
Fonte: Istat - I.Stat, Conti annuali; valutazione: valori concatenati, anno di riferimento 2010; correzione: dati grezzi
* variazioni percentuali rispetto il periodo precedente
Italia
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Fonte: elab. Ufficio Studi camera del lavoro CGIL Pesaro e Urbino su dati Istat e Banca D'Italia
Pil
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2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Spesa per consumi
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92
94
96
98
100
102
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Investimenti
60
70
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90
100
110
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Esportazioni / importazioni
75
80
85
90
95
100
105
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Importazioni
Esportazioni
Il recente cammino dell’economia italiana, inoltre, viene a caratterizzarsi per la perdurante
debolezza di segnali di ripresa. La variazione annuale del Pil appare contenuta (da -0,4% a
+0,8%) e d’intensità decrescente nel susseguirsi dei trimestri: +0,4% nel primo, +0,3% nel
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secondo, +0,2% nel terzo e +0,1% nel quarto. Una dinamica simile a quella del Pil, sia su
base annua che nel medio lungo periodo, viene riportata dal valore aggiunto (+0,6% sul 2014
e -7,5% rispetto al 2007). L’economia italiana è stata sostenuta dall’aumento dei consumi
delle famiglie (+ 0,9% in ragione d’anno) risultati maggiormente vivaci nella parte centrale
dell’anno. La componente dei consumi di beni è aumentata dell’1,4%, quella dei servizi dello
0,7%, trainata dalla spesa per trasporti (+5,5%) istruzione (+2,7%) e cultura (2,4%)1. E’
risultata in calo, viceversa, la spesa delle pubbliche amministrazioni (-0,7%) diminuita per il
sesto anno consecutivo. Gli investimenti, dopo sette anni di ininterrotta recessione (-29,8%
rispetto ai valori pre-crisi) hanno registrato un incremento complessivo dello 0,8%, grazie alla
moderata accelerazione avvenuta a fine anno. La variazione positiva è dovuta in gran parte
agli investimenti nei mezzi di trasporto (+19,7%) mentre è risultata più contenuta la dinamica
degli acquisti di impianti e macchinari “verosimilmente rinviati al 2016 per beneficiare delle
agevolazioni fiscali introdotte dalla legge di stabilità approvata alla fine dello scorso anno”
(Banca d’Italia, 2016, Bollettino Economico, n. 2, pag. 23). Le esportazioni hanno registrato,
nel corso del 2015, un’accelerazione del trend espansivo passando dal +3,1% del 2014 al
+4,3%, nonostante la frenata accusata nel terzo trimestre. Il commercio con l’estero è l’unica
componente che, già al termine del 2014, aveva recuperato il livello pre-crisi, pur con un
segno positivo di soli 2,8 punti percentuali2. Una variazione davvero modesta se si pensa
che il commercio mondiale, durante lo stesso periodo, è cresciuto, approssimativamente, del
5% all’anno3. Nel 2015, le vendite delle imprese italiane, in base alla fonte Coeweb4, sono
aumentate sia verso i mercati dell’Unione Europea (+3,9%) sia nei confronti dei Paesi extra
UE (+3,6%)5. Nell’ambito dell’Area Euro il giro d’affari è aumentato del 3,3% con variazioni
sostenute verso il Belgio (+10,6%) la Spagna (+10,1%) e il Regno Unito (+7,4%). Crollano le
vendite sul mercato della Russia, in calo del 25,2%, mentre vengono conquistate quote di
mercato negli Stati Uniti (+20,9%).
1 Fonte: Istat, dati provvisori.
2 A prezzi costanti.
3 Centro di ricerca e documentazione Luigi Einaudi, XX° rapporto sull’economia mondiale.
4 Dati grezzi a prezzi correnti
5 Fonte: Confindustria, Rapporto 2015 sull’industria marchigiana.
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2. La congiuntura locale e il ricorso alla cassa integrazione guadagni
■ Sulla base dei dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Marche e pubblicati da
Industria Flash6, il manifatturiero provinciale e regionale, nel corso del 2015, sono stati
interessati da un’evoluzione favorevole dei livelli di attività produttiva che, in media d’anno, è
aumentata, rispettivamente, dell’1,2% e dello 0,9%. Entrambi i risultati si colloca al di sotto
dell’incremento registrato a livello nazionale (+1,8%). Dopo un avvio in negativo (-0,8% nel
primo trimestre) le imprese di Pesaro e Urbino sembrano aver conseguito un apprezzabile
ritmo di crescita della produzione che ha toccato il suo massimo nel trimestre conclusivo,
chiuso con un’espansione del +2,1%.
Tab. 1: andamento della produzione e delle vendite (variazioni % rispetto lo stesso trimestre dell’anno precedente)
Produzione I-2014 II-2014 III-2014 IV-2014 2014 I-2015 II-2015 III-2015 IV-2015 2015
- Pesaro Urbino 4,1% -1,5% -2,9% 2,1% 0,5% -0,8% 1,9% 1,5% 2,1% 1,2%
- Marche 0,4% -0,5% -0,2% 0,2% 0,0% -0,4% 1,6% 1,1% 1,4% 0,9%
- Italia 1,2% -0,4% -2,0% -1,2% -0,6% -0,3% 2,6% 2,7% 2,2% 1,8%
- Pesaro Urbino 0,4% -0,5% 14,0% 6,7% 5,2% -0,4% 2,0% -1,5% 0,8% 0,2%
- Marche -0,8% -0,7% 0,2% -0,3% -0,4% 0,6% 1,5% 1,4% 2,8% 1,6%
- Pesaro Urbino 4,6% 1,3% 3,1% 7,1% 4,0% 2,7% 2,7% 0,9% 4,7% 2,8%
- Marche 3,3% -0,1% -0,9% 5,0% 1,8% -0,1% 2,1% 0,9% 0,6% 0,9%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Confindustria
Attività produzione
Vendite sul mercato interno
Vendite sul mercato estero
Attività produttiva
-15%
-10%
-5%
0%
5%
10%
1-1
2
2-1
2
3-1
2
4-1
2
1-1
3
2-1
3
3-1
3
4-1
3
1-1
4
2-1
4
3-1
4
4-1
4
1-1
5
2-1
5
3-1
5
4-1
5
Pesaro Urbino
Marche
Italia
Persaro urbino: vendite
-18%
-9%
0%
9%
18%
1-1
2
2-1
2
3-1
2
4-1
2
1-1
3
2-1
3
3-1
3
4-1
3
1-1
4
2-1
4
3-1
4
4-1
4
1-1
5
2-1
5
3-1
5
4-1
5
Mercato interno
Mercato estero
L’attività commerciale delle imprese della provincia si caratterizza per le perduranti difficoltà
sul mercato interno che, a seguito della positiva chiusura del 2014, perde slancio registrando
6 Trimestrale economico e finanziario della provincia di Pesaro e Urbino
11
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
una sostanziale stabilità del giro d’affari (+0,2%). Le imprese marchigiane, viceversa,
riescono ad intercettare con maggiore efficacia la domanda nazionale conseguendo una
crescita del fatturato pari all’1,6%. Il quadro risulta capovolto se si osserva l’andamento delle
esportazioni: le manifatture di Pesaro e Urbino, nel 2015, riescono ad aumentare le vendite
sui mercati internazionali del +2,8% a fronte di una dinamica più contenuta per quelle del
panel regionale (+0,9%).
■ Un contesto decisamente più favorevole emerge dall’indagine di Unioncamere Marche
secondo la quale tutte le variabile congiunturali considerate mostrano un profilo evolutivo di
gran lunga più favorevole a Pesaro e Urbino che non nei restanti riferimenti territoriali
considerati. I dati, inoltre, confermano la maggiore tonicità delle esportazioni rispetto alle
vendite realizzate sul territorio nazionale.
Tab. 2: andamento delle principali variabili congiunturali (variazioni % rispetto lo stesso trimestre dell’anno precedente)
Produzione I-2014 II-2014 III-2014 IV-2014 2014 I-2015 II-2015 III-2015 IV-2015 2015
- Produzione -2,1% -2,2% -1,6% -1,7% -1,9% 5,6% 7,0% 2,5% 5,5% 5,2%
- Ordinativi -1,1% -2,2% -2,2% -1,0% -1,6% 7,7% 8,8% 7,8% 5,0% 7,3%
- Fatturato totale -0,8% -2,2% -1,8% -0,2% -1,3% 0,7% 11,3% 0,5% 5,6% 4,5%
- Esportazioni 9,9% 15,5% 8,5% 9,3% 10,8% 9,9% 15,5% 8,5% 9,3% 10,8%
- Produzione -1,7% -2,7% -2,0% -1,7% -2,0% 2,5% 3,9% 1,9% 2,0% 2,6%
- Ordinativi -1,1% -2,8% -2,3% -1,6% -2,0% 2,2% 4,7% 3,3% 6,2% 4,1%
- Fatturato totale -0,8% -2,1% -1,9% -0,5% -1,3% 4,5% 5,3% 0,8% 1,5% 3,0%
- Esportazioni -0,2% 1,2% -0,9% 1,2% 0,3% 8,7% 8,9% 0,6% -2,1% 4,0%
- Produzione 1,2% 0,2% -0,7% -0,7% 0,0% -0,3% 0,5% 0,3% 1,2% 0,4%
- Ordinativi 1,2% 0,0% -0,7% -1,0% -0,1% 0,3% 0,7% 0,6% 1,1% 0,7%
- Fatturato totale 1,4% 0,3% -0,5% -0,7% 0,1% 5,8% 1,5% 3,0% 1,9% 3,1%
- Esportazioni 4,8% 2,9% 2,8% 1,9% 3,1% 1,7% 3,1% 2,7% 3,0% 2,6%
Fonte: elab. Ufficio Studi CGIL pesaro e Urbino su dati Unioncamere Marche - Giuria della congiuntura
Marche
Italia
Pesaro e Urbino
Andamento tendenziale della prodizione: totale
imprese fino a 499 dipendenti
-15%
-10%
-5%
0%
5%
10%
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Andamento tendenziale del fatturato: totale imprese
fino a 499 dipendenti
-15%
-10%
-5%
0%
5%
10%
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
panel regionale (+0,9%).
12
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
■ La buona performance dell’economia provinciale sui mercati esteri viene confermata dai
dati di fonte Istat - Coeweb riferiti all’intera economia. Nel 2015 le esportazioni di Pesaro e
Urbino registrano un incremento del +14,1%, decisamente più sostenuto della media
nazionale (+3,8%) e in controtendenza al dato delle Marche (-2,3%). La flessione accusata
dal tessile abbigliamento (-14,6%) e dall’alimentare, in calo del -3,4%, è ampiamente
compensata dalle variazioni positive in tutti le restanti articolazioni del manifatturiero locale. Il
legno segna un incremento del +4,6% e il mobile – voce prevalente del comparto “CM altre
attività manifatturiere” – aumenta il giro d’affari del +9,7%. Molto dinamica la meccanica,
soprattutto nella sua componente dei mezzi di trasporto (+97,7%).
Tab. 3: il commercio estero
Importazioni 2007 2012 2013 2014 2015 2014/15 2007/15
Pesaro e Urbino 197.953.673 186.061.823 175.416.815 189.742.583 191.874.705 1,1% -3,1%
Marche 1.554.457.938 1.752.447.022 1.692.981.691 1.704.338.820 1.660.215.253 -2,6% 6,8%
Italia 373.339.814.043 380.292.480.869 361.002.213.272 356.938.846.843 368.715.332.261 3,3% -1,2%
Esportazioni 2007 2012 2013 2014 2015 2014/15 2007/15
Pesaro e Urbino 584.056.611 560.133.515 563.156.630 562.056.180 641.173.330 14,1% 9,8%
Marche 12.458.286.297 10.345.239.949 11.608.382.839 12.497.166.366 12.210.774.045 -2,3% -2,0%
Italia 364.743.919.186 390.182.091.869 390.232.593.094 398.870.413.894 413.881.348.775 3,8% 13,5% Esportazioni manifatturiero Pesaro e Urbino 2007 2012 2013 2014 2015 2014/15 2007/15
CA-Prodotti alimentari, bevande e tabacco 10.913.617 27.739.530 15.289.656 14.853.751 14.353.392 -3,4% 31,5%
CB-Prodotti tessili, abbigliamento, pelli 55.429.573 49.104.076 51.115.195 52.746.813 45.050.998 -14,6% -18,7%
CC-Legno e prodotti in legno; carta e stampa 14.188.860 13.496.804 15.897.265 15.708.453 16.433.553 4,6% 15,8%
CD-Coke e prodotti petroliferi raffinati 5.129 12.228 33.225 18.056 58.023 221,4% 1031,3%
CE-Sostanze e prodotti chimici 5.980.015 7.364.188 10.723.309 9.990.170 10.281.774 2,9% 71,9%
CF-Articoli farmaceutici, chimico-medicinali 6.327.103 988.911 406.021 934.007 1.487.792 59,3% -76,5%
CG-Gomma e materie plastiche, minerali non met. 30.120.402 35.560.009 34.926.506 36.427.942 38.318.604 5,2% 27,2%
CH-Metalli di base e prodotti in metallo 101.593.465 148.080.958 138.112.166 130.020.806 155.343.940 19,5% 52,9%
CI-Computer, apparecchi elettronici e ottici 2.446.542 2.962.813 3.250.903 1.994.675 2.621.403 31,4% 7,1%
CJ-Apparecchi elettrici 36.063.008 22.802.585 24.178.652 25.687.010 29.593.804 15,2% -17,9%
CK-Macchinari ed apparecchi n.c.a. 153.832.543 131.874.381 155.988.669 157.734.151 195.557.582 24,0% 27,1%
CL-Mezzi di trasporto 33.298.786 10.785.068 9.290.693 8.496.099 16.799.669 97,7% -49,5%
CM-Prodotti delle altre attività manifatturiere 124.597.224 93.221.368 88.924.156 83.752.647 91.846.607 9,7% -26,3%
Totale manifatturiero 574.796.267 543.992.919 548.136.416 538.364.580 617.747.141 14,7% 7,5%
Fonte: elab ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro e Urbino su dati Istat Coeweb; valori a prezzi correnti
Fonte: elab ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro e Urbino su dati Istat Coeweb
Importazioni
60
90
120
150
180
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Esportazioni
60
80
100
120
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
13
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
■ Nel 2015, dopo tre anni di crescita ininterrotta e sostenuta, il complessivo ricorso alla
cassa integrazione guadagni registra una flessione del -44,5% riducendo l’ammontare
complessivo da 12,7 a poco più di 7 milioni di ore. Tale dinamica, leggermente più
accentuata di quella registrata dalle Marche e dall’intero Paese, è dovuta all’andamento
favorevole registrato in tutte le tre gestioni Inps: quella ordinaria diminuisce, su base annua,
del -24,2%, quella straordinaria del -64,3%, quella in deroga del -14,3%. Si noti, tuttavia,
come a partire dal 2008, anno in cui si manifestarono i primi effetti della crisi, le ore di Cig
autorizzate dall’Inps siano aumentate a ritmo molto più sostenuto a Pesaro e Urbino che non
nei restanti riferimenti territoriali considerati. Solo per la componente ordinaria si osserva, a
partire da quello stesso anno, un incremento meno accentuato a livello provinciale che non
nelle Marche (+63,0% e +224,2% rispettivamente).
Graf. 1: la cassa integrazione guadagni per gestione
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Inps
Ordinaria
0
100
200
300
400
500
600
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
PU
Marche
Straordinaria
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
PU
Marche
Deroga
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
16000
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
PU
Marche
Totale
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
PU
Marche
Nonostante le recenti favorevoli dinamiche, rimane ancora su valori elevati il monte ore della
cassa integrazione straordinaria e, soprattutto, di quella in deroga, che, nel 2015, si attesta a
4,3 milioni di unità. Tale strumento di sostegno al reddito, utilizzato prevalentemente
dall’artigianato e dalla piccola impresa, rappresenta il 60,5% del totale complessivo
14
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
autorizzato in provincia. Anche nelle Marche prevale la Cig in deroga, ma registra
un’incidenza del 42,8%, mentre in Italia rimane maggiore il ricorso alla Cig straordinaria che
rappresenta il 59,0% del complessivo monte ore autorizzato dall’Inps. Tutti i principali settori
dell’economia provinciale riducono, in complesso, il ricorso alla cassa integrazione guadagni.
Nell’agricoltura, la flessione su base annua è pari al -28,4%, nell’industria al -46,4%, nelle
costruzioni al -51,9% e nel terziario al -34,1%. Queste variazioni, se si esclude l’agricoltura,
risultano più accentuate, e quindi più favorevoli, rispetto a quelle della regione. Ciò vale
soprattutto per l’industria in senso stretto (-46,4% a Pesaro e Urbino e -29,9% nelle Marche).
Il manifatturiero provinciale, tuttavia, ne ha usufruito maggiormente durante gli anni della
crisi: dal 2008, infatti, ha registrato un incremento delle ore autorizzate, nelle tre gestioni
Inps, più che doppio rispetto a quello osservato su scala regionale (+680% e +304%
rispettivamente).
Graf. 2: la cassa integrazione guadagni per macro settore di attività (numeri indice a base fissa 2005=100)
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Inps
Agricoltura
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
PU
Marche
Industria
0
200
400
600
800
1.000
1.200
1.400
1.600
1.800
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
PU
Marche
Costruzioni
0
50
100
150
200
250
300
350
400
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
PU
Marche
Servizi
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
16.000
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
PU
Marche
Con riferimento alle articolazioni delle attività industriali, nel 2015 si registrano variazioni di
segno negativo in quasi tutte le componenti ad esclusione del tessile abbigliamento, in
crescita del +4,1%. La flessione risulta più sostenuta nei minerali non metalliferi (-48,1%)
15
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
nella carta e stampa (-52,6%) nel legno mobile (-49,2%) e nella meccanica in calo del
-57,7%. In questi settori l’evoluzione favorevoli interessa tutte le gestioni Inps e risulta
generalmente più accentua per quella straordinaria.
Graf. 3: la cassa integrazione guadagni per i principali settori manifatturieri (numeri indice a base fissa 2005=100)
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Inps
Tessile abbigliamento
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
PU
Marche
Minerali non metalliferi
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
PU
Marche
Legno mobile
0
500
1000
1500
2000
2500
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
PU
Marche
Meccanica
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
PU
Marche
Trasformando le ore autorizzate dall’Inps in dipendenti a tempo pieno (full time equivalent
calcolati sulla media 1.752 ore all’anno e cassa integrazione guadagni a zero ore) il loro
numero ammonta, nel 2015, a oltre 4mila unità, di cui circa 2.500 interessati dalla cassa
integrazione in deroga e poco più di 900 da quella straordinaria. I valori hanno registrato
livelli molto più elevati nel triennio precedente, lasciando all’oggi traccia evidente sul mercato
del lavoro.
Tab. 4: full time equivalent nella provincia di Pesaro e Urbino
2008 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Ordinaria 420 1.238 1.605 903 684 -24,2% 63,0%
Straordinaria 4 1.882 1.818 2.573 920 -64,3% 21062%
Deroga 71 2.717 3.260 3.776 2.452 -35,1% 3374%
Totale 495 5.837 6.683 7.252 4.056 -44,1% 720%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Inps
Pesaro Urbino
Full time equivalent
Valori Variazioni %
16
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Appendice statistica capitolo 2
Tab. 1 - Ore autorizzate di cassa integrazione guadagni per gestione e interventi, Pesaro e Urbino
2008 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15 2008 2015
Industria 465.412 1.527.592 2.058.522 1.118.548 857.047 -23,4% 84,1% 53,7% 12,1%
Edilizia 270.061 641.279 753.458 463.178 341.655 -26,2% 26,5% 31,2% 4,8%
Totale 735.473 2.168.871 2.811.980 1.581.726 1.198.702 -24,2% 63,0% 84,9% 16,9%
Industria 7.613 3.135.034 2.870.906 3.975.073 1.523.708 -61,7% 19914,6% 0,9% 21,4%
Edilizia 0 94.235 163.614 279.027 11.521 -95,9% - - 0,2%
Artigianato 0 0 0 0 0 - - - -
Commercio 0 68.779 150.350 253.949 75.834 -70,1% - - 1,1%
Settori vari 0 0 0 0 0 - - - -
Totale 7.613 3.298.048 3.184.870 4.508.049 1.611.063 -64,3% 21062,0% 0,9% 22,7%
Industria 14.220 533.488 427.006 455.559 232.493 -49,0% 1535,0% 1,6% 3,3%
Edilizia 0 130.694 324.379 539.588 114.274 -78,8% - - 1,6%
Artigianato 109.304 2.763.788 3.537.484 3.630.440 2.552.978 -29,7% 2235,7% 12,6% 35,9%
Commercio 0 1.298.901 1.384.587 1.932.803 1.378.225 -28,7% - - 19,4%
Settori vari 151 32.574 38.320 57.892 18.725 -67,7% 12300,7% 0,0% 0,3%
Totale 123.675 4.759.445 5.711.776 6.616.282 4.296.695 -35,1% 3374,2% 14,3% 60,5%
Industria 487.245 5.196.114 5.356.434 5.549.180 2.613.248 -52,9% 436,3% 56,2% 36,8%
Edilizia 270.061 866.208 1.241.451 1.281.793 467.450 -63,5% 73,1% 31,2% 6,6%
Artigianato 109.304 2.763.788 3.537.484 3.630.440 2.552.978 -29,7% 2235,7% 12,6% 35,9%
Commercio 0 1.367.680 1.534.937 2.186.752 1.454.059 -33,5% - - 20,5%
Settori vari 151 32.574 38.320 57.892 18.725 -67,7% 12300,7% 0,0% 0,3%
Totale 866.761 10.226.364 11.708.626 12.706.057 7.106.460 -44,1% 719,9% 100,0% 100,0%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Inps
Deroga
Totale
Pesaro Urbino
Ordinaria
Straordinaria
Q.ta %Valori Variazioni %
Tab. 2 - Ore autorizzate di cassa integrazione guadagni per gestione e interventi, Marche
2008 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15 2008 2015
Industria 1.595.372 7.105.048 14.683.334 7.345.611 6.266.612 -14,7% 292,8% 24,1% 19,1%
Edilizia 715.030 2.005.944 2.948.144 1.846.721 1.229.137 -33,4% 71,9% 10,8% 3,7%
Totale 2.310.402 9.110.992 17.631.478 9.192.332 7.495.749 -18,5% 224,4% 34,8% 22,8%
Industria 3.423.502 12.949.911 11.901.060 15.445.982 10.179.462 -34,1% 197,3% 51,6% 30,9%
Edilizia 0 539.438 621.902 1.526.646 518.848 -66,0% - - 1,6%
Artigianato 152 24.960 0 0 0 - -100,0% 0,0% -
Commercio 22.085 272.889 778.995 1.082.553 610.688 -43,6% 2665,2% 0,3% 1,9%
Settori vari 0 19.448 961 0 0 - - - -
Totale 3.445.739 13.806.646 13.302.918 18.055.181 11.308.998 -37,4% 228,2% 52,0% 34,4%
Industria 158.980 2.445.711 2.279.200 3.080.777 1.558.223 -49,4% 880,1% 2,4% 4,7%
Edilizia 0 585.080 1.309.119 1.939.170 722.710 -62,7% - - 2,2%
Artigianato 809.651 9.430.107 11.143.915 11.500.395 8.217.504 -28,5% 914,9% 12,2% 25,0%
Commercio 7.430 4.481.605 4.589.256 5.905.298 3.516.926 -40,4% 47234,1% 0,1% 10,7%
Settori vari 29.203 201.032 79.042 95.418 71.157 -25,4% 143,7% 0,4% 0,2%
Totale 1.005.264 17.143.535 19.400.532 22.521.058 14.086.520 -37,5% 1301,3% 15,2% 42,8%
Industria 4.450.268 22.500.670 28.863.594 25.872.370 18.004.297 -30,4% 304,6% 67,1% 54,7%
Edilizia 1.480.989 3.130.462 4.879.165 5.312.537 2.470.695 -53,5% 66,8% 22,3% 7,5%
Artigianato 659.117 9.455.067 11.143.915 11.500.395 8.217.504 -28,5% 1146,7% 9,9% 25,0%
Commercio 39.331 4.754.494 5.368.251 6.987.851 4.127.614 -40,9% 10394,6% 0,6% 12,5%
Settori vari 0 220.480 80.003 95.418 71.157 -25,4% - - 0,2%
Totale 6.629.705 40.061.173 50.334.928 49.768.571 32.891.267 -33,9% 396,1% 100,0% 100,0%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Inps
Deroga
Totale
Marche
Ordinaria
Straordinaria
Q.ta %Valori Variazioni %
17
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 3 - Ore autorizzate di cassa integrazione guadagni per gestione e interventi, Italia
2008 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15 2008 2015
Industria 78.740.695 269.117.335 276.566.462 183.777.344 132.965.249 -27,6% 68,9% 34,5% 19,6%
Edilizia 34.344.422 70.923.280 80.063.479 67.068.302 47.313.650 -29,5% 37,8% 15,0% 7,0%
Totale 113.085.117 340.040.615 356.629.941 250.845.646 180.278.899 -28,1% 59,4% 49,5% 26,6%
Industria 81.742.763 352.500.692 408.706.029 466.249.100 332.432.616 -28,7% 306,7% 35,8% 49,1%
Edilizia 920.932 21.434.041 28.492.838 35.857.042 24.144.990 -32,7% 2521,8% 0,4% 3,6%
Artigianato 81.958 118.179 70.720 67.004 210 -99,7% -99,7% 0,0% 0,0%
Commercio 4.257.495 26.364.719 37.816.755 62.150.145 42.883.698 -31,0% 907,3% 1,9% 6,3%
Settori vari 139.854 157.011 38.324 94.886 92.509 -2,5% -33,9% 0,1% 0,0%
Totale 87.143.001 400.574.642 475.124.666 564.418.177 399.554.023 -29,2% 358,5% 38,1% 59,0%
Industria 19.606.149 109.392.563 58.671.771 60.180.040 21.215.799 -64,7% 8,2% 8,6% 3,1%
Edilizia 181.881 16.548.808 20.015.210 20.006.955 5.433.089 -72,8% 2887,2% 0,1% 0,8%
Artigianato 5.384.287 98.551.627 89.758.180 57.639.351 30.052.302 -47,9% 458,1% 2,4% 4,4%
Commercio 2.832.376 146.268.757 112.715.705 97.640.571 40.210.933 -58,8% 1319,7% 1,2% 5,9%
Settori vari 332.060 2.944.803 2.249.835 1.644.199 576.890 -64,9% 73,7% 0,1% 0,1%
Totale 28.336.753 373.706.558 283.410.701 237.111.115 97.489.013 -58,9% 244,0% 12,4% 14,4%
Industria 180.089.607 731.010.589 743.944.262 710.206.484 486.613.664 -31,5% 170,2% 78,8% 71,8%
Edilizia 35.447.235 108.906.129 128.571.527 122.932.299 76.891.729 -37,5% 116,9% 15,5% 11,4%
Artigianato 5.466.245 98.669.806 89.828.900 57.706.355 30.052.512 -47,9% 449,8% 2,4% 4,4%
Commercio 7.089.871 172.633.476 150.532.460 159.790.716 83.094.631 -48,0% 1072,0% 3,1% 12,3%
Settori vari 471.913 3.101.814 2.288.159 1.739.085 669.399 -61,5% 41,8% 0,2% 0,1%
Totale 228.564.871 1.114.321.814 1.115.165.307 1.052.374.938 677.321.935 -35,6% 196,3% 100,0% 100,0%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Inps
Deroga
Totale
Italia
Ordinaria
Straordinaria
Q.ta %Valori Variazioni %
Tab. 4 - Totale ore di cassa integrazione per settore di attività, Pesaro e Urbino
2008 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15 2008 2015
Agricoltura estr. 6.652 51.070 132.399 153.384 109.786 -28,4% 1550,4% 0,8% 1,5%
Alimentare 0 48.432 66.832 100.929 39.861 -60,5% - - 0,6%
Tessile abbigliamento 154.950 633.618 816.419 743.123 796.650 7,2% 414,1% 17,9% 11,2%
Pelli e calzature 8.536 32.427 35.743 54.906 55.415 0,9% 549,2% 1,0% 0,8%
Minerali non metalliferi 137.379 729.294 749.131 816.422 423.390 -48,1% 208,2% 15,8% 6,0%
Carta stampa editoria 3.065 170.580 357.656 309.822 146.925 -52,6% 4693,6% 0,4% 2,1%
Legno mobile 153.435 2.904.921 3.167.747 3.422.841 1.738.368 -49,2% 1033,0% 17,7% 24,5%
Chimica gomma plastica 1.708 369.932 279.298 255.843 174.296 -31,9% 10104,7% 0,2% 2,5%
Meccanica 119.806 2.380.435 2.698.356 2.734.975 1.156.808 -57,7% 865,6% 13,8% 16,3%
Energia riciclaggio 1.675 0 12.645 22.815 425 -98,1% -74,6% 0,2% 0,0%
Totale industria 580.554 7.269.639 8.183.827 8.461.676 4.532.138 -46,4% 680,7% 67,0% 63,8%
Costruzioni 268.119 1.123.429 1.358.864 1.306.227 628.791 -51,9% 134,5% 30,9% 8,8%
Commercio 2.691 1.000.417 1.035.752 1.504.398 787.574 -47,6% 29167,0% 0,3% 11,1%
Alberghi ristoranti 0 91.986 99.606 102.232 34.142 -66,6% - - 0,5%
Trasporti 1.617 158.219 318.765 300.873 160.083 -46,8% 9800,0% 0,2% 2,3%
Altri servizi 7.128 531.604 579.413 877.267 853.946 -2,7% 11880,2% 0,8% 12,0%
Totale servizi 11.436 1.782.226 2.033.536 2.784.770 1.835.745 -34,1% 15952,3% 1,3% 25,8%
Totale 866.761 10.226.364 11.708.626 12.706.057 7.106.460 -44,1% 719,9% 100,0% 100,0%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Inps
Pesaro Urbino
Totale ore cig
Q.ta %Valori Variazioni %
18
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 5 - Totale ore cassa integrazione guadagni per gestione e settore di attività, Pesaro e Urbino
2008 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15 2008 2015
Agricoltura estr. 6.501 9.428 17.487 13.504 8.620 -36,2% 32,6% 97,7% 7,9%
Alimentare 0 12.968 29.631 23.107 1.247 -94,6% - - 3,1%
Tessile abbigliamento 77.748 94.175 131.828 56.132 58.406 4,1% -24,9% 50,2% 7,3%
Pelli e calzature 3.519 13.823 27.559 26.065 20.889 -19,9% 493,6% 41,2% 37,7%
Minerali non metalliferi 136.571 121.890 166.415 194.842 108.108 -44,5% -20,8% 99,4% 25,5%
Carta stampa editoria 3.065 19.224 108.198 19.678 13.785 -29,9% 349,8% 100,0% 9,4%
Legno mobile 134.377 464.467 940.929 436.194 414.026 -5,1% 208,1% 87,6% 23,8%
Chimica gomma plastica 1.708 107.453 51.873 24.815 11.508 -53,6% 573,8% 100,0% 6,6%
Meccanica 93.356 650.542 552.345 286.542 194.804 -32,0% 108,7% 77,9% 16,8%
Energia riciclaggio 1.675 0 802 822 425 -48,3% -74,6% 100,0% 100,0%
Totale industria 452.019 1.484.542 2.009.580 1.068.197 823.198 -22,9% 82,1% 77,9% 18,2%
Costruzioni 268.119 641.690 753.688 464.396 344.833 -25,7% 28,6% 100,0% 54,8%
Commercio 1.877 8.254 10.297 11.299 10.967 -2,9% 484,3% 69,8% 1,4%
Alberghi ristoranti 0 0 0 0 0 - - - 0,0%
Trasporti 1.617 17.022 13.575 6.003 3.252 -45,8% 101,1% 100,0% 2,0%
Altri servizi 5.340 7.935 7.353 18.327 7.832 -57,3% 46,7% 74,9% 0,9%
Totale servizi 8.834 33.211 31.225 35.629 22.051 -38,1% 149,6% 77,2% 1,2%
Totale 735.473 2.168.871 2.811.980 1.581.726 1.198.702 -24,2% 63,0% 84,9% 16,9%
Agricoltura estr. 0 0 55.120 11.268 3.528 -68,7% - - 3,2%
Alimentare 0 0 0 2.529 0 -100,0% - - 0,0%
Tessile abbigliamento 4.900 154.168 250.208 241.845 263.910 9,1% 5285,9% 3,2% 33,1%
Pelli e calzature 2.713 0 0 18.215 27.116 48,9% 899,5% 31,8% 48,9%
Minerali non metalliferi 0 293.472 438.626 447.118 230.633 -48,4% - - 54,5%
Carta stampa editoria 0 22.656 81.970 75.929 5.905 -92,2% - - 4,0%
Legno mobile 0 1.642.156 1.045.071 1.880.800 537.501 -71,4% - - 30,9%
Chimica gomma plastica 0 165.332 106.702 100.793 61.967 -38,5% - - 35,6%
Meccanica 0 811.603 906.101 1.147.382 395.774 -65,5% - - 34,2%
Energia riciclaggio 0 0 0 0 0 - - - 0,0%
Totale industria 7.613 3.089.387 2.828.678 3.914.611 1.522.806 -61,1% 19902,7% 1,3% 33,6%
Costruzioni 0 126.772 142.806 302.350 7.993 -97,4% - - 1,3%
Commercio 0 66.272 77.625 219.301 37.285 -83,0% - - 4,7%
Alberghi ristoranti 0 4.999 3.361 0 0 - - - 0,0%
Trasporti 0 3.990 76.632 60.519 39.277 -35,1% - - 24,5%
Altri servizi 0 6.628 648 0 174 - - - 0,0%
Totale servizi 0 81.889 158.266 279.820 76.736 -72,6% - - 4,2%
Totale 7.613 3.298.048 3.184.870 4.508.049 1.611.063 -64,3% 21062,0% 0,9% 22,7%
Agricoltura estr. 151 41.642 59.792 128.612 97.638 -24,1% 64561% 2,3% 88,9%
Alimentare 0 35.464 37.201 75.293 38.614 -48,7% - - 96,9%
Tessile abbigliamento 72.302 385.275 434.383 445.146 474.334 6,6% 556,0% 46,7% 59,5%
Pelli e calzature 2.304 18.604 8.184 10.626 7.410 -30,3% 221,6% 27,0% 13,4%
Minerali non metalliferi 808 313.932 144.090 174.462 84.649 -51,5% 10376,4% 0,6% 20,0%
Carta stampa editoria 0 128.700 167.488 214.215 127.235 -40,6% - - 86,6%
Legno mobile 19.058 798.298 1.181.747 1.105.847 786.841 -28,8% 4028,7% 12,4% 45,3%
Chimica gomma plastica 0 97.147 120.723 130.235 100.821 -22,6% - - 57,8%
Meccanica 26.450 918.290 1.239.910 1.301.051 566.230 -56,5% 2040,8% 22,1% 48,9%
Energia riciclaggio 0 0 11.843 21.993 0 -100,0% - - 0,0%
Totale industria 120.922 2.695.710 3.345.569 3.478.868 2.186.134 -37,2% 1707,9% 20,8% 48,2%
Costruzioni 0 354.967 462.370 539.481 275.965 -48,8% - - 43,9%
Commercio 814 925.891 947.830 1.273.798 739.322 -42,0% 90725,8% 30,2% 93,9%
Alberghi ristoranti 0 86.987 96.245 102.232 34.142 -66,6% - - 100,0%
Trasporti 0 137.207 228.558 234.351 117.554 -49,8% - - 73,4%
Altri servizi 1.788 517.041 571.412 858.940 845.940 -1,5% 47212,1% 25,1% 99,1%
Totale servizi 2.602 1.667.126 1.844.045 2.469.321 1.736.958 -29,7% 66654,7% 22,8% 94,6%
Totale 123.675 4.759.445 5.711.776 6.616.282 4.296.695 -35,1% 3374,2% 14,3% 60,5%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Inps
Ordinaria
Straordinaria
Deroga
Pesaro UrbinoValori Variazioni % Q.ta %
19
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 6 - Totale ore di cassa integrazione per settore di attività, Marche
2008 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15 2008 2015
Agricoltura estr. 32.326 568.946 1.034.191 1.095.576 878.327 -19,8% 2617,1% 0,5% 2,7%
Alimentare 182.817 661.367 945.156 744.130 563.863 -24,2% 208,4% 2,7% 1,7%
Tessile abbigliamento 635.023 2.088.496 2.405.138 2.055.254 2.217.703 7,9% 249,2% 9,4% 6,7%
Pelli e calzature 1.787.339 4.436.045 5.048.601 5.232.663 4.253.977 -18,7% 138,0% 26,4% 12,9%
Minerali non metalliferi 177.636 1.291.881 1.601.060 1.676.210 1.077.739 -35,7% 506,7% 2,6% 3,3%
Carta stampa editoria 262.309 732.203 1.373.988 1.146.445 864.698 -24,6% 229,6% 3,9% 2,6%
Legno mobile 266.027 5.124.236 6.291.612 6.520.593 3.835.593 -41,2% 1341,8% 3,9% 11,7%
Chimica gomma 222.576 1.399.686 2.168.955 1.788.396 1.714.813 -4,1% 670,4% 3,3% 5,2%
Meccanica 2.285.546 13.020.123 16.462.814 14.285.187 8.855.652 -38,0% 287,5% 33,8% 26,9%
Energia riciclaggio 3.307 49.046 114.018 104.030 129.388 24,4% 3812,5% 0,0% 0,4%
Totale industria 5.822.580 28.803.083 36.411.342 33.552.908 23.513.426 -29,9% 303,8% 86,1% 71,5%
Costruzioni 734.105 3.891.350 5.350.720 5.776.549 3.053.777 -47,1% 316,0% 10,9% 9,3%
Commercio 18.700 3.388.843 3.858.749 4.515.836 2.430.171 -46,2% 12895,6% 0,3% 7,4%
Alberghi ristoranti 8.542 326.733 327.441 427.729 159.070 -62,8% 1762,2% 0,1% 0,5%
Trasporti 66.473 1.085.424 1.045.815 1.271.731 594.073 -53,3% 793,7% 1,0% 1,8%
Altri servizi 78.680 1.996.795 2.306.671 3.128.242 2.262.423 -27,7% 2775,5% 1,2% 6,9%
Totale servizi 172.395 6.797.795 7.538.676 9.343.538 5.445.737 -41,7% 3058,9% 2,5% 16,6%
Totale 6.761.406 40.061.174 50.334.929 49.768.571 32.891.267 -33,9% 386,5% 100,0% 100,0%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Inps
Totale ore cig
MarcheQ.ta %Valori Variazioni %
Tab. 7 - Totale ore di cassa integrazione per settore di attività, Italia
2008 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15 2008 2015
Agricoltura estr. 1.791.454 10.620.925 10.536.200 12.392.564 9.086.909 -26,7% 407,2% 0,8% 1,3%
Alimentare 6.469.373 15.926.086 15.506.826 14.979.649 10.996.257 -26,6% 70,0% 2,8% 1,6%
Tessile abbigliamento 36.910.904 94.202.422 76.864.154 60.919.785 41.668.911 -31,6% 12,9% 16,1% 6,2%
Pelli e calzature 8.116.328 20.364.992 20.851.649 17.494.807 11.099.160 -36,6% 36,8% 3,6% 1,6%
Minerali non metalliferi 7.147.637 52.341.047 53.558.009 47.570.093 29.117.039 -38,8% 307,4% 3,1% 4,3%
Carta stampa editoria 5.339.751 28.767.650 27.931.580 27.798.221 19.585.403 -29,5% 266,8% 2,3% 2,9%
Legno mobile 9.770.937 70.247.782 71.879.690 64.881.527 43.461.866 -33,0% 344,8% 4,3% 6,4%
Chimica gomma 15.921.918 65.027.782 61.363.678 48.710.815 31.911.305 -34,5% 100,4% 7,0% 4,7%
Meccanica 80.125.483 366.678.472 398.228.787 375.357.529 248.166.993 -33,9% 209,7% 35,1% 36,6%
Energia riciclaggio 290.004 2.217.900 2.674.106 2.767.635 3.245.039 17,2% 1019,0% 0,1% 0,5%
Totale industria 170.092.335 715.774.133 728.858.479 660.480.061 439.251.973 -33,5% 158,2% 74,4% 64,9%
Costruzioni 37.941.350 131.050.492 143.616.967 134.217.599 88.420.189 -34,1% 133,0% 16,6% 13,1%
Commercio 4.497.810 82.562.358 91.403.443 100.734.199 58.258.437 -42,2% 1195,3% 2,0% 8,6%
Alberghi ristoranti 492.474 12.813.781 9.663.593 8.625.781 3.713.875 -56,9% 654,1% 0,2% 0,5%
Trasporti 8.636.844 53.774.653 47.980.256 53.197.564 35.539.717 -33,2% 311,5% 3,8% 5,2%
Altri servizi 5.112.605 107.725.473 83.106.373 82.727.175 43.050.836 -48,0% 742,1% 2,2% 6,4%
Totale servizi 18.739.733 256.876.265 232.153.665 245.284.719 140.562.865 -42,7% 650,1% 8,2% 20,8%
Totale 228.564.872 1.114.321.815 1.115.165.311 1.052.374.943 677.321.936 -35,6% 196,3% 100,0% 100,0%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Inps
Totale ore cig
ItaliaQ.ta %Valori Variazioni %
20
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
3. L’evoluzione della struttura imprenditoriale
Nota metodologica - Nell’analisi della demografia d’impresa, si deve considerare il passaggio
di sette comuni dell’Alta Val Marecchia dalla Provincia di Pesaro e Urbino a quella di Rimini.
Gli archivi informatici Unioncamere - Movimprese sono stati conseguentemente aggiornati
con il trasferimento, dal 01/01/2010, di 1.789 unità attive da un territorio all’altro.
■ Il lungo periodo di recessione e stagnazione ha determinato, anche nel 2015, una nuova
contrazione della struttura imprenditoriale della provincia che riscontra una riduzione sia del
numero di imprese registrate sia, in particolare, di quelle attive.
Graf. 1: demografia, totale economia, periodo 2000 - 2015
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Movimprese
Totale imprese registrate
94
96
98
100
102
104
106
108
110
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Totale imprese attive
85
90
95
100
105
110
115
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Tasso di attività
82,0%
84,5%
87,0%
89,5%
92,0%
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Tasso di crescita
-1,5%
-0,7%
0,1%
0,9%
1,7%
2,5%
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Tasso di natalità
5,0%
6,0%
7,0%
8,0%
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Tasso di mortalità
5,0%
5,5%
6,0%
6,5%
7,0%
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
21
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Le dinamiche, pur denotando un tenue alleggerimento del fenomeno rispetto al triennio
precedente, risultano comunque più accentuate di quelle riferite alle Marche e, soprattutto,
all’Italia dove, a fronte di un marginale calo delle imprese attive (-0,1%) quelle registrate
aumentano dello 0,3%. Nel 2015, lo stock di imprese registrate sul territorio di Pesaro e
Urbino è 41.256 unità e risulta in calo, su base annua, dello 0,4% (-162 unità); le attive sono
35.911, 369 in meno rispetto al 2014 (-1,0%).
Anche in una prospettiva di medio periodo il tessuto imprenditoriale della provincia sembra
avere maggiormente sofferto durante gli anni di recessione accusando una contrazione, in
termini percentuali, più sostenuta sia di quella accusata dalla regione che dall’intero Paese.
Prendendo come riferimento il 2010, per evitare l’effetto amministrativo del passaggio di
1.789 imprese alla provincia di Rimini, le unità registrate diminuiscono del -2,4% a Pesaro e
Urbino, del -2,2% nelle Marche e del -0,8% in Italia. Con riferimento alle attive, le variazioni
risultano, seguendo lo stesso ordine, pari a -5,0% (1.875 unità), -4,4% e -2,6%.
Graf. 1: demografia, totale economia, periodo 2010 - 2015
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Movimprese
Totale imprese registrate
96
97
98
99
100
101
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Totale imprese attive
94
95
96
97
98
99
100
101
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Gli effetti congiunti della crisi economica e dell’azione politica hanno dunque portato la
consistenza della base imprenditoriale della provincia su livelli quantitativamente inferiori a
quelli del 2000. A Pesaro e Urbino, inoltre, nascono sempre meno nuove imprese: anche nel
2015, infatti, prosegue la dinamica declinante delle iscrizioni che risultano in calo del -6,2%.
Nelle Marche la flessione è più contenuta mentre in Italia si riscontra una tenue crescita. Tale
fenomeno sembrerebbe indicare la presenza di un contesto territoriale che, nell’insieme delle
sue dimensioni economica, sociale e di governo, risulterebbe scarsamente attrattivo per
l’attività di impresa percepita come poco assistita, sempre più difficile e rischiosa nonostante
le cessazioni siano in calo per il secondo anno consecutivo. La differenza tra imprese iscritte
e cessate è negativa per il quarto anno consecutivo e determina, per il 2015, un tasso di
22
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
crescita pari al -0,17%, lo stesso dello scorso anno. Questo valore risulta leggermente più
sfavorevole rispetto al dato delle Marche mentre il tessuto imprenditoriale della nazione
progredisce con un tasso dello 0,75%. La stazionarietà dell’indice considerato è dovuta, nella
provincia di Pesaro e Urbino, al contestuale calo del tasso di natalità (dal 5,4% al 5,1% il
livello più basso a partire dal 2000) e di mortalità (dal 5,6% al 5,3%).
■ Rispetto all’insieme complessivo, la contrazione della base imprenditoriale risulta
nettamente più accentuata per il segmento dell’artigianato: a Pesaro e Urbino lo stock di
imprese attive passa da 11.727 a 11.369 con una riduzione, sul 2014, del -3,1%. Nelle
Marche la flessione rimane contenuta al -1,9% e in Italia al -1,6%.
Graf. 3: demografia d’impresa, artigianato, periodo 2000 - 2015
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Movimprese
Totale imprese registrate
80
85
90
95
100
105
110
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Totale imprese attive
80
90
100
110
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Tasso di attività
98,5%
99,0%
99,5%
100,0%
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Tasso di crescita
-3,5%
-2,5%
-1,5%
-0,5%
0,5%
1,5%
2,5%
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Tasso di natalità
5,5%
6,0%
6,5%
7,0%
7,5%
8,0%
8,5%
9,0%
9,5%
10,0%
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Tasso di mortalità
6,0%
6,5%
7,0%
7,5%
8,0%
8,5%
9,0%
9,5%
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
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Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Nel 2015, l’artigianato locale si riduce di 358 unità, una perdita che costituisce da sola il 38%
circa della flessione complessiva di imprese artigiane attive nella regione. Le dinamiche sono
ancora più negative se valutate in una prospettiva di medio lungo periodo. Rispetto al 2008,
infatti, si osserva una contrazione del -18,7% che risulta di entità decisamente superiore, in
termini percentuali, rispetto a quella registrata nelle Marche (-10,4%) e nel resto del Paese
(-9,2%). Si noti come il fenomeno si attenui solo parzialmente se si considera il periodo 2010
- 2015 mantenendo così costante la base territoriale del confronto (-11,1%, -7,4% e -7,5%
rispettivamente).
Graf. 4: demografia d’impresa, artigianato, periodo 2010 - 2015
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Movimprese
Totale imprese registrate
85
89
93
97
101
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Totale imprese attive
85
89
93
97
101
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Il tasso di crescita dell’artigianato, sistematicamente negativo fin dall’esordio della crisi si
attesta, nel 2015, al -2,92% un valore che rimane più sfavorevole sia rispetto alla media
regionale (-1,86%) sia a quella nazionale, pari al -1,24%, e in netto deterioramento rispetto
alla misura del 2014. Un motivo di tale sfavorevole quadro d’insieme potrebbe essere
individuato sia nella dimensione settoriale dell’artigianato, maggiormente concentrato nelle
manifatture e nelle costruzioni assai duramente colpiti dalla crisi, sia nelle difficoltà di queste
imprese ad accedere con continuità ai mercati esteri in grado di garantire più sostenuti tassi
di crescita a fronte di una domanda interna che, negli ultimi anni, è stata fortemente
penalizzata dal calo dei consumi. Il comparto dell’artigianato rappresenta, nella provincia,
una quota pari al 31,7% del complessivo tessuto imprenditoriale, evidenziando un’incidenza
leggermente più ampia rispetto a quella delle Marche (30,9%, con Ancona al 28,7% e Fermo
al 35,4%) e in particolare a quella dell’Italia, in cui si attesta al 26,2%. La concentrazione
delle imprese artigiane, nella provincia di Pesaro e Urbino, sale fino al 62,8% nelle
produzioni manifatturiere e al 76,4% nell’edilizia. Nelle Marche i medesimi rapporti sono pari,
rispettivamente, al 67,0% e al 76,2%.
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Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
■ Nel 2015 le società di capitale attive in provincia di Pesaro e Urbino sono 7.001 e risultano
in aumento del +1,9% rispetto all’anno precedente (+3,1% e +3,5% nelle Marche e in Italia).
Le società di persone sono 7.522 mentre le ditte individuali, le più numerose, ammontano a
20.863. Entrambe registrano una flessione, su base annua, pari al -1,5% e al -1,9%. Le altre
forme, prevalentemente riconducibili al terzo settore, sono 525, 9 in più rispetto al 2014.
L’evoluzione del tessuto imprenditoriale in base alla natura giuridica mostra come le imprese
più strutturate, riconducibili alle società di capitale, abbiano dimostrato maggiori capacità di
affrontare e superare la crisi rispetto alle altre. A partire dal 2008, infatti, il loro numero è
sistematicamente aumentato pur mostrando un ritmo di espansione più contenuto rispetto ai
primi anni ‘2000 (+81,1% dal 2000 al 2008 e +9,0% dal 2008 al 2015). Nel 2015 la loro
diffusione ha ripreso slancio ma nelle Marche e soprattutto in Italia il ritmo di espansione è
risultato ancora più accentuato.
Graf. 5: dinamiche per forma giuridica (numeri indice a base fissa 2000=100)
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Movimprese
Società di capitale
90
110
130
150
170
190
210
230
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Società di persone
90
92
94
96
98
100
102
104
106
108
110
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Ditte individuali
80
85
90
95
100
105
110
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Altre forme
90
100
110
120
130
140
150
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
25
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Prendendo come riferimento l’anno 2010, infatti, le società di capitale sono aumentate del
+7,3% nella provincia a fronte di un incremento di poco superiore al +12% misurato su scala
regionale e provinciale. La loro incidenza sulla complessiva base imprenditoriale è pari al
19,5%, una quota che risulta di circa 2 punti percentuali superiore rispetto a quella della
regione Marche (17,8%), ma inferiore alla media nazionale posizionata al 20,3%. A fronte
della dinamica espansiva delle società di capitale si osserva una considerevole riduzione
delle altre forme giuridiche: dal 2008 le società di persone diminuiscono del -9,2%, le ditte
individuali del -15,8%, mentre le altre forme rimangono sostanzialmente costanti.
Graf. 6: composizione della struttura imprenditoriale per natura giuridica
Fonte: elab Ufficio Studi Cgil su dati Movimprese
Società di capitale
9,5%
8,3%
10,1%
19,5%
17,8%
20,3%
PU
Marche
Italia2000
2015
Altre forme
1,3%
1,4%
1,9%
1,5%
1,8%
2,5%
PU
Marche
Italia
Società di persone
20,7%
19,4%
17,9%
20,9%
17,7%
16,2%
PU
Marche
Italia
Ditte individuali
68,5%
70,9%
70,0%
58,1%
62,6%
61,0%
PU
Marche
Italia
■ Nel 2015 l’evoluzione della base imprenditoriale della provincia è determinata dalla
contrazione delle imprese del primario (-1,2%), di quelle manifatturiere (-1,8%) e dell’edilizia,
in calo del -4,2%. Solo per il terziario le dinamiche non risultano negative e dopo la flessione
del 2014, il loro numero torna nuovamente a crescere seppure in termini davvero marginali.
Nelle Marche le variazioni sono sostanzialmente simili mentre in Italia si riscontra una
26
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flessione più contenuta nell’edilizia (-1,7%) e quadro leggermente più favorevole
nell’evoluzione del terziario, complessivamente in crescita dello 0,7%.
Graf. 7: imprese attive per settore di attività, totale economia (numeri indice a base fissa 2010=100)
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Movimprese
Agricoltura estrattive
85
90
95
100
105
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Industria
90
93
96
99
102
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Costruzioni
80
85
90
95
100
105
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Servizi
99
100
101
102
1032010
2011
2012
2013
2014
2015
Nell’ambito del manifatturiero provinciale tutti le principali articolazioni settoriali mostrano
variazioni negative. Risultano in controtendenza le imprese dell’alimentare (+1,8%) quelle
della lavorazione di pelli e calzature (+1,8%) della fabbricazione di carta e prodotti di carta
(+10,3% da 29 a 32) e le produzioni di prodotti chimici e farmaceutici (da 41 a 44 +7,3%).
Prosegue, viceversa, la flessione di entrambi i settori più importanti della provincia. Per il
legno mobile si registra una contrazione del -3,6%, con uno stock di attive che scende da
1.281 a 1.235. Sia la lavorazione del legno sia la produzione di mobili mostrano un profilo
declinante che risulta più accentuato per la prima componente (-5,6%) che non per la
seconda, in flessione del -2,8%. Tale differente tenuta potrebbe essere dovuta al fatto che la
manifattura di mobili si caratterizza per produzioni a maggiore valore aggiunto e reti
commerciali con l’estero più estese e consolidate che hanno consentito di beneficiare
dell’andamento più vivace del commercio internazionale. Per la meccanica le dinamiche
indicano una riduzione, in ragione d’anno, del -2,2% (simile a quella dello scorso anno) che
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Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
porta la loro consistenza da 1.427 a 1.395 unità, il 3,9% del complessivo stock di imprese
attive (si tratta di una percentuale ancora più alta di quella del legno mobile pari al 3,4%). Fra
le sue articolazioni, la flessione è più accentuata per la fabbricazione di prodotti in metallo (-
3,1% da 784 a 760 la componente più numerosa), per quella di apparecchiature elettriche (-
2,2%) ed elettroniche (-8,6%). Crescono le imprese specializzate nella produzione di altri
mezzi di trasporto che passano da 168 a 177 (+5,4%).
Graf. 8: imprese attive nei principali settori del manifatturiero, totale imprese (numeri indice a base fissa 2010=100)
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Movimprese
Alimentare
98
100
102
104
106
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Tessile abbigliamento
85
90
95
100
105
110
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Legno mobile
82
86
90
94
98
102
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Meccanica
85
89
93
97
101
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Nel terziario si riscontra una crescita considerevole per le imprese delle attività finanziarie e
assicurative (+4,3%) e, in particolare per quelle dei servizi alle imprese, in aumento del
+5,4%. Progressi considerevoli vengono registrati anche nel settore dell’istruzione e della
sanità e servizi sociali (+8,8% e +6,2% rispettivamente). Con riferimento all’anno 2010 la
base imprenditoriale di Pesaro e Urbino ha registrato contrazioni più accentuate, rispetto a
Marche e Italia, sia nell’industria sia nelle costruzioni; al contempo il terziario si è rivelato
meno dinamico. Nel manifatturiero provinciale, durante i cinque anni osservati, le imprese
attive sono diminuite del -9,8% (-7,4% nelle Marche e -8,3% in Italia); nelle costruzioni la
flessione è stata del -15,3% (-11,1% e -8,4% su scala regionale e nazionale) mentre per il
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terziario si è registrato un incremento del +1,4% a fronte di una crescita del +1,7% e +2,6%
registrata nei due restanti riferimenti territoriali considerati.
Con riferimento all’artigianato le dinamiche risultano nettamente più deteriorate rispetto al
complessivo stock di imprese, in tutte le principali articolazioni settoriali dell’economia
provinciale. Lo stesso fenomeno è ravvisabile anche nelle Marche e a livello nazionale.
Graf. 9: imprese attive per settore di attività, artigianato (numeri indice a base fissa 2010=100)
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Movimprese
Agricoltura estrattive
90
93
96
99
102
105
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Industria
85
88
91
94
97
100
103
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Costruzioni
80
83
86
89
92
95
98
101
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Servizi
94
96
98
100
102
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Nel manifatturiero le imprese artigiane diminuiscono, rispetto al 2014, del -3,0%, nelle
costruzioni del -5,1% e nel terziario del -1,1% delineando una dinamica evolutiva più
sfavorevole rispetto a quella delle Marche (-1,9%, -3,0% e -0,5%) e dell’intero Paese (-1,9%,
-1,7% e -0,3%). Si noti come, la contrazione dello stock di imprese artigiane dell’industria e
delle costruzioni sia venuta ad accentuarsi, nella nostra provincia, a partire dal 2012. Le
dinamiche fin qui analizzate concorrono a mantenere una struttura settoriale caratterizzata,
rispetto alla media nazionale, dal maggiore peso delle attività manifatturiere che, sul territorio
provinciale, registrano un’incidenza del 13,6% a fronte del 10,1% relativo all’Italia. Nelle
Marche si registra una simile diffusione per l’industria in senso stretto che si attesta al 13,4%.
Di riflesso, riscontrano una minore numerosità, le unità attive del terziario che rappresentano
29
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
il 55,6% dello stock complessivo a livello locale contro il 60,5% osservato nell’intero Paese.
Per le costruzioni si osserva una quota pari al 14,9%, circa 2 punti percentuali in meno
rispetto all’anno 2000; tale incidenza risulta superiore a quella delle Marche (13,9%) e
perfettamente allineata al dato nazionale.
Graf. 10: composizione percentuale delle imprese attive per settore di attività, totale economia
Fonte: elab Ufficio Studi Cgil su dati Movimprese
Agricoltura
17,9%
21,3%
16,5%
15,8%
18,7%
14,7%
PU
Marche
Italia2009
2015
Servizi
50,7%
50,0%
56,6%
55,6%
54,0%
60,4%
PU
Marche
Italia
Industria
14,1%
13,6%
10,7%
13,6%
13,4%
10,1%
PU
Marche
Italia
Costruzioni
16,8%
14,9%
15,7%
14,9%
13,9%
14,8%
PU
Marche
Italia
Graf. 11: composizione percentuale delle imprese attive per settore di attività, artigianato
Fonte: elab Ufficio Studi Cgil su dati Movimprese
Agricoltura
0,7%
0,7%
0,8%
0,7%
0,6%
0,8%
PU
Marche
Italia
2009
2015
Servizi
32,9%
33,0%
34,8%
36,2%
35,8%
37,2%
PU
Marche
Italia
Industria
27,6%
30,0%
24,4%
27,0%
29,0%
23,5%
PU
Marche
Italia
Costruzioni
38,5%
36,1%
39,8%
36,0%
34,4%
38,4%
PU
Marche
Italia
30
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Appendice statistica al capitolo 3
Tab. 1 – Struttura e dinamiche imprenditoriali della provincia di Pesaro e Urbino con esclusione ed inclusione dei comuni della Val Marecchia
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Registrate 42.465 42.298 42.389 42.389 42.126 41.745 41.418 41.256 -0,4% -2,8%
Attive 38.157 37.780 37.773 37.773 37.401 36.777 36.280 35.911 -1,0% -5,9%
Iscritte 2.683 2.457 2.524 2.524 2.408 2.479 2.262 2.121 -6,2% -20,9%
Cessate 2.622 2.616 2.262 2.262 2.552 2.719 2.335 2.190 -6,2% -16,5%
Registrate 44.463 44.272 42.389 42.389 42.126 41.745 41.418 41.256 -0,4% -7,2%
Attive 40.015 39.598 37.773 37.773 37.401 36.777 36.280 35.911 -1,0% -10,3%
Iscritte 2.789 2.558 2.524 2.524 2.408 2.479 2.262 2.121 -6,2% -24,0%
Cessate 2.735 2.739 2.262 2.262 2.552 2.719 2.335 2.190 -6,2% -19,9%
Saldo 54 -181 262 262 -144 -240 -73 -69 5,5% -227,8%
Tasso di natalità 6,27% 5,75% 5,70% 5,95% 5,68% 5,88% 5,42% 5,12% -0,30 -1,15
Tasso di mortalità 6,15% 6,16% 5,11% 5,34% 6,02% 6,45% 5,59% 5,29% -0,31 -0,86
Tasso di attività 90,00% 89,44% 89,11% 89,11% 88,78% 88,10% 87,59% 87,04% -0,55 -2,95
Tasso di crescita 0,12% -0,41% 0,59% 0,62% -0,34% -0,57% -0,17% -0,17% 0,01 -0,29
Registrate 178.536 177.771 177.503 177.656 176.555 175.617 174.093 173.573 -0,3% -2,8%
Attive 161.667 160.237 159.458 159.118 157.615 155.844 153.625 152.365 -0,8% -5,8%
Iscritte 11.599 10.788 11.796 11.179 10.429 10.679 9.938 9.605 -3,4% -17,2%
Cessate 10.487 11.206 9.767 10.752 11.044 11.094 10.636 9.719 -8,6% -7,3%
Saldo 1.112 -418 2.029 427 -615 -415 -698 -114 83,7% -110,3%
Tasso di natalità 6,50% 6,04% 6,64% 6,30% 5,87% 6,05% 5,66% 5,52% -0,14 -0,98
Tasso di mortalità 5,87% 6,28% 5,49% 6,06% 6,22% 6,28% 6,06% 5,58% -0,47 -0,29
Tasso di attività 90,55% 90,14% 89,83% 89,57% 89,27% 88,74% 88,24% 87,78% -0,46 -2,77
Tasso di crescita 0,62% -0,23% 1,14% 0,24% -0,35% -0,24% -0,40% -0,07% 0,33 -0,69
Registrate 6.104.067 6.085.105 6.109.217 6.110.074 6.093.158 6.061.960 6.041.187 6.057.647 0,3% -0,8%
Attive 5.316.104 5.283.531 5.281.934 5.275.515 5.239.924 5.186.124 5.148.413 5.144.383 -0,1% -3,2%
Iscritte 410.666 385.512 410.736 391.310 383.883 384.483 370.979 371.705 0,2% -9,5%
Cessate 374.262 368.127 338.206 341.081 364.972 371.802 340.261 326.524 -4,0% -12,8%
Saldo 36.404 17.385 72.530 50.229 18.911 12.681 30.718 45.181 47,1% 24,1%
Tasso di natalità 6,71% 6,32% 6,75% 6,41% 6,28% 6,31% 6,12% 6,15% 0,03 -0,55
Tasso di mortalità 6,11% 6,03% 5,56% 5,58% 5,97% 6,10% 5,61% 5,40% -0,21 -0,71
Tasso di attività 87,09% 86,83% 86,46% 86,34% 86,00% 85,55% 85,22% 84,92% -0,30 -2,17
Tasso di crescita 0,59% 0,28% 1,19% 0,82% 0,31% 0,21% 0,51% 0,75% 0,24 0,15
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Movimprese
Valori
Pesaro Urbino: esclusi comuni dell'Alta Val Marecchia
Pesaro Urbino: inclusi comuni dell'Alta Val Marecchia
Marche: inclusi comuni dell'Alta Val Marecchia
Italia
Totale impreseVariazioni %
31
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab.2 - Struttura e dinamiche imprenditoriali: artigianato, Pesaro e Urbino, Marche e Italia
Imprese
artigiane 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Registrate 14.089 13.745 12.903 12.883 12.511 12.104 11.877 11.513 -3,1% -18,3%
Attive 13.991 13.649 12.790 12.761 12.417 11.972 11.727 11.369 -3,1% -18,7%
Iscritte 1.107 836 970 944 781 744 752 643 -14,5% -41,9%
Cessate 1.167 1.180 1.225 954 1.147 1.141 974 990 1,6% -15,2%
Saldo -60 -344 -255 -10 -366 -397 -222 -347 -56,3% -478,3%
Tasso di natalità 7,82% 5,93% 7,06% 7,32% 6,06% 5,95% 6,21% 5,41% -0,80 -2,41
Tasso di mortalità 8,25% 8,38% 8,91% 7,39% 8,90% 9,12% 8,05% 8,34% 0,29 0,09
Tasso di attività 99,30% 99,30% 99,12% 99,05% 99,25% 98,91% 98,74% 98,75% 0,01 -0,56
Tasso di crescita -0,42% -2,44% -1,86% -0,08% -2,84% -3,17% -1,83% -2,92% -1,09 -2,50
Registrate 52.699 51.949 51.099 50.598 50.065 49.081 48.301 47.374 -1,9% -10,1%
Attive 52.499 51.712 50.806 50.325 49.831 48.790 47.993 47.060 -1,9% -10,4%
Iscritte 4.028 3.353 3.715 3.629 3.921 3.358 3.226 3.027 -6,2% -24,9%
Cessate 3.816 4.098 3.961 4.116 4.443 4.317 3.968 3.924 -1,1% 2,8%
Saldo 212 -745 -246 -487 -522 -959 -742 -897 -20,9% -523,1%
Tasso di natalità 7,67% 6,36% 7,15% 7,10% 7,75% 6,71% 6,57% 6,27% -0,31 -1,40
Tasso di mortalità 7,26% 7,78% 7,62% 8,05% 8,78% 8,62% 8,08% 8,12% 0,04 0,86
Tasso di attività 99,62% 99,54% 99,43% 99,46% 99,53% 99,41% 99,36% 99,34% -0,03 -0,28
Tasso di crescita 0,40% -1,41% -0,47% -0,95% -1,03% -1,92% -1,51% -1,86% -0,35 -2,26
Registrate 1.496.645 1.478.224 1.470.942 1.461.183 1.438.601 1.407.768 1.382.773 1.361.014 -1,6% -9,1%
Attive 1.486.559 1.465.949 1.458.922 1.449.566 1.426.995 1.396.051 1.371.577 1.349.797 -1,6% -9,2%
Iscritte 125.484 108.542 109.753 104.438 100.317 92.853 88.498 87.929 -0,6% -29,9%
Cessate 123.356 126.963 117.027 114.197 122.899 123.685 113.476 109.689 -3,3% -11,1%
Saldo 2.128 -18.421 -7.274 -9.759 -22.582 -30.832 -24.978 -21.760 12,9% -1122,6%
Tasso di natalità 8,40% 7,25% 7,42% 7,10% 6,87% 6,45% 6,29% 5,73% -0,6 -2,7
Tasso di mortalità 8,03% 8,32% 7,77% 7,53% 8,26% 8,39% 7,74% 6,97% -0,8 -1,1
Tasso di attività 99,33% 99,17% 99,18% 99,20% 99,19% 99,17% 99,19% 99,14% -0,1 -0,2
Tasso di crescita 0,37% -1,06% -0,34% -0,43% -1,39% -1,94% -1,45% -1,24% 0,2 -1,6
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Movimprese
* Incluse imprese dell'Alta Val Marecchia
Valori Variazioni
Pesaro Urbino*
Marche
Italia
32
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 4 - Struttura e dinamiche imprenditoriali per forma di impresa: totale economia, Pesaro e Urbino, Marche e Italia
Totale economia
Imprese attive 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Pesaro Urbino
Soc. capitale 6.423 6.501 6.525 6.650 6.751 6.756 6.868 7.001 1,9% 9,0%
Soc. di persone 8.283 8.235 7.919 7.897 7.891 7.777 7.638 7.522 -1,5% -9,2%
Ditte individuali 24.786 24.335 22.815 22.701 22.229 21.547 21.258 20.863 -1,9% -15,8%
Altre forme 523 527 527 525 530 697 516 525 1,7% 0,4%
Totale attive 40.015 39.598 37.786 37.773 37.401 36.777 36.280 35.911 -1,0% -10,3%
Marche
Soc. capitale 23.091 23.603 24.252 25.027 25.419 25.854 26.352 27.180 3,1% 17,7%
Soc. di persone 30.119 29.686 29.277 29.099 28.833 28.335 27.651 26.986 -2,4% -10,4%
Ditte individuali 105.948 104.383 103.293 102.331 100.653 98.564 96.882 95.425 -1,5% -9,9%
Altre forme 2.509 2.565 2.636 2.661 2.710 3.091 2.740 2.774 1,2% 10,6%
Totale attive 161.667 160.237 159.458 159.118 157.615 155.844 153.625 152.365 -0,8% -5,8%
Italia
Soc. capitale 878.005 903.666 929.340 953.949 966.141 982.943 1.008.451 1.043.841 3,5% 18,9%
Soc. di persone 929.045 920.618 909.490 900.153 888.048 871.448 852.245 832.311 -2,3% -10,4%
Ditte individuali 3.391.051 3.338.368 3.319.141 3.297.359 3.259.192 3.198.612 3.161.195 3.139.288 -0,7% -7,4%
Altre forme 118.003 120.879 123.963 124.054 126.543 133.121 126.522 128.943 1,9% 9,3%
Totale attive 5.316.104 5.283.531 5.281.934 5.275.515 5.239.924 5.186.124 5.148.413 5.144.383 -0,1% -3,2%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Movimprese
Valori Variazioni
Tab. 5 - Struttura e dinamiche imprenditoriali per macro settore di attività: totale economia, Pesaro e Urbino, Marche e Italia
Totale economia
Imprese attive 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2010/15
Agricoltura, estrattive 7.103 6.389 6.253 6.115 5.878 5.757 5.690 -1,2% -10,9%
Industria 5.599 5.336 5.320 5.234 5.052 4.973 4.886 -1,7% -8,4%
Costruzioni 6.661 6.322 6.292 6.108 5.808 5.591 5.356 -4,2% -15,3%
Servizi 20.072 19.689 19.884 19.921 20.034 19.948 19.970 0,1% 1,4%
Nd 163 50 24 23 5 11 9 -18,2% -82,0%
Totale attive 39.598 37.786 37.773 37.401 36.777 36.280 35.911 -1,0% -5,0%
Agricoltura, estrattive 34.081 32.968 32.119 31.419 30.198 29.110 28.468 -2,2% -13,6%
Industria 21.788 21.657 21.583 21.304 20.936 20.617 20.403 -1,0% -5,8%
Costruzioni 23.921 23.877 23.721 23.137 22.474 21.847 21.218 -2,9% -11,1%
Servizi 80.138 80.861 81.589 81.644 82.200 82.002 82.244 0,3% 1,7%
Nd 309 95 106 111 36 49 32 -34,7% -66,3%
Totale attive 160.237 159.458 159.118 157.615 155.844 153.625 152.365 -0,8% -4,4%
Agricoltura, estrattive 872.676 854.847 832.666 813.349 780.033 761.150 753.681 -1,0% -11,8%
Industria 566.084 560.276 553.915 543.914 534.051 526.581 521.338 -1,0% -6,9%
Costruzioni 828.097 830.253 828.767 813.277 790.681 774.124 760.867 -1,7% -8,4%
Servizi 2.991.308 3.026.550 3.052.417 3.062.290 3.077.449 3.083.031 3.105.825 0,7% 2,6%
Nd 25.366 10.008 7.750 7.094 3.910 3.527 2.672 -24,2% -73,3%
Totale attive 5.283.531 5.281.934 5.275.515 5.239.924 5.186.124 5.148.413 5.144.383 -0,1% -2,6%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Movimprese
Valori Variazioni
Pesaro Urbino
Marche
Italia
33
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 6 - Struttura e dinamiche imprenditoriali per settore di attività: totale economia, imprese attive
Pesaro Urbino Q.ta%
Totale imprese attive 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2009/15 2015
Agricoltura, silvicoltura pesca 7.073 6.365 6.229 6.091 5.857 5.738 5.671 -1,2% -19,8% 15,8%
Estrazione di minerali 30 24 24 24 21 19 19 0,0% -36,7% 0,1%
Attività manifatturiere 5.517 5.264 5.224 5.113 4.924 4.835 4.749 -1,8% -13,9% 13,2%
Industrie alimentari 362 339 342 348 345 353 358 1,4% -1,1% 1,0%
Tessile abbigliamento 706 677 702 690 692 688 680 -1,2% -3,7% 1,9%
Industrie tessili 134 141 152 153 146 139 133 -4,3% -0,7% 0,4%
Articoli di abbigliamento; 572 536 550 537 546 549 547 -0,4% -4,4% 1,5%
Articoli in pelle e simili 75 62 57 56 55 57 58 1,8% -22,7% 0,2%
Legno mobile 1.533 1.474 1.460 1.405 1.314 1.281 1.235 -3,6% -19,4% 3,4%
Ind. del legno 493 452 446 416 390 373 352 -5,6% -28,6% 1,0%
Fabb di carta e di prod di carta 36 31 32 32 30 29 32 10,3% -11,1% 0,1%
Stampa e riprod supporti reg 127 123 121 113 106 103 102 -1,0% -19,7% 0,3%
Fabb di coke e prodotti raff 3 1 1 1 1 1 1 0,0% -66,7% 0,0%
Fabb di prodotti chimici 42 42 42 42 42 41 44 7,3% 4,8% 0,1%
Fabb di prodotti farmaceutici 3 2 2 1 1 1 1 0,0% -66,7% 0,0%
Fabb di art in gomma e mat plast 125 126 125 123 117 119 119 0,0% -4,8% 0,3%
Fabb di prodotti in minerali non met 240 227 218 213 202 192 186 -3,1% -22,5% 0,5%
Meccanica 1.715 1.599 1.570 1.523 1.460 1.427 1.395 -2,2% -18,7% 3,9%
Metallurgia 26 25 24 22 20 20 20 0,0% -23,1% 0,1%
Fabbricazione di prod in metallo 939 871 856 835 797 784 760 -3,1% -19,1% 2,1%
Fabb prod di elettronica e ottica 99 95 95 88 87 86 79 -8,1% -20,2% 0,2%
Fabb apparecchiature elettr 143 129 122 117 116 114 111 -2,6% -22,4% 0,3%
Fabb di macchinari ed apparecchiature 273 264 268 256 240 238 233 -2,1% -14,7% 0,6%
Fabb di autoveicoli e rimorchi 17 16 16 18 18 17 15 -11,8% -11,8% 0,0%
Fabb di altri mezzi di trasporto 218 199 189 187 182 168 177 5,4% -18,8% 0,5%
Fabbricazione di mobili 1.040 1.022 1.014 989 924 908 883 -2,8% -15,1% 2,5%
Altre industrie manifatturiere 355 348 341 338 329 316 307 -2,8% -13,5% 0,9%
Rip, manutenzione ed install. di macchine 195 213 211 228 230 227 231 1,8% 18,5% 0,6%
Energia riciclaggio 82 72 96 121 128 138 137 -0,7% 67,1% 0,4%
Fornitura di energia elettrica, gas 26 21 41 61 64 69 67 -2,9% 157,7% 0,2%
Fornitura di acqua; reti fognarie, 56 51 55 60 64 69 70 1,4% 25,0% 0,2%
Costruzioni 6.661 6.322 6.292 6.108 5.808 5.591 5.356 -4,2% -19,6% 14,9%
Terziario 20.072 19.689 19.884 19.921 20.034 19.948 19.970 0,1% -0,5% 55,6%
Commercio 9.144 8.920 8.941 8.886 8.894 8.744 8.673 -0,8% -5,2% 24,2%
Trasporto e magazzinaggio 1.410 1.302 1.282 1.246 1.207 1.181 1.157 -2,0% -17,9% 3,2%
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 2.425 2.390 2.451 2.488 2.493 2.526 2.540 0,6% 4,7% 7,1%
Servizi di informazione e comunicazione 496 501 514 534 529 530 520 -1,9% 4,8% 1,4%
Attività finanziarie e assicurative 582 551 556 560 608 631 658 4,3% 13,1% 1,8%
Attivita' immobiliari 2.104 2.133 2.191 2.216 2.297 2.262 2.283 0,9% 8,5% 6,4%
Att profess, scientifiche e tecniche 1.038 1.049 1.064 1.110 1.108 1.132 1.134 0,2% 9,2% 3,2%
Noleggio, ag viaggio, servizi imprese 605 611 654 644 671 708 746 5,4% 23,3% 2,1%
Amm pubb e difesa; assicurazione soc. 0 0 0 0 0 0 0 - - -
Istruzione 72 79 81 82 88 91 99 8,8% 37,5% 0,3%
Sanita' e assistenza sociale 147 153 160 160 157 161 171 6,2% 16,3% 0,5%
Attività artistiche, sport e intratt.. 425 453 448 456 459 460 466 1,3% 9,6% 1,3%
Altre attività di servizi 1.624 1.547 1.542 1.539 1.523 1.522 1.523 0,1% -6,2% 4,2%
Imprese non classificate 163 50 24 23 5 11 9 -18,2% -94,5% 0,0%
TOTALE 39.598 37.786 37.773 37.401 36.777 36.280 35.911 -1,0% -9,3% 100,0%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Movimprese
Valori Variazioni
34
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 7 - Struttura e dinamiche imprenditoriali per macro settore di attività: artigianato, Pesaro e Urbino, Marche e Italia
Artigianato
Imprese attive 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2010/15
Agricoltura, estrattive 96 81 82 75 78 81 80 -1,2% -1,2%
Industria 3.761 3.508 3.465 3.368 3.221 3.162 3.067 -3,0% -12,6%
Costruzioni 5.259 4.917 4.904 4.740 4.485 4.313 4.093 -5,1% -16,8%
Servizi 4.489 4.259 4.293 4.218 4.172 4.157 4.111 -1,1% -3,5%
Nd 44 25 17 16 16 14 18 28,6% -28,0%
Totale attive 13.649 12.790 12.761 12.417 11.972 11.727 11.369 -3,1% -11,1%
Agricoltura, estrattive 354 330 333 315 322 311 305 -1,9% -7,6%
Industria 15.525 15.132 14.832 14.633 14.275 14.007 13.664 -2,4% -9,7%
Costruzioni 18.655 18.343 18.155 17.804 17.202 16.686 16.171 -3,1% -11,8%
Servizi 17.056 16.923 16.932 16.999 16.913 16.921 16.841 -0,5% -0,5%
Nd 122 78 73 80 78 68 79 16,2% 1,3%
Totale attive 51.712 50.806 50.325 49.831 48.790 47.993 47.060 -1,9% -7,4%
Agricoltura, estrattive 11.470 11.312 11.157 10.978 10.812 10.714 10.639 -0,7% -5,9%
Industria 357.962 351.425 346.231 338.421 330.285 323.726 317.527 -1,9% -9,6%
Costruzioni 583.930 582.876 579.939 567.001 548.011 532.604 518.475 -2,7% -11,0%
Servizi 509.931 511.577 510.785 509.065 505.838 503.468 502.146 -0,3% -1,8%
Nd 2.656 1.732 1.454 1.530 1.105 1.065 1.010 -5,2% -41,7%
Totale attive 1.465.949 1.458.922 1.449.566 1.426.995 1.396.051 1.371.577 1.349.797 -1,6% -7,5%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Movimprese
Variazioni Valori
Pesaro Urbino
Marche
Italia
35
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
4. Il mercato del lavoro in base ai dati di fonte Istat
Nota metodologica - A partire dall’anno 2010 l’Istat ha ricostruito e aggiornato le stime
relative alle forze di lavoro residenti nei sette comuni della Val Marecchia passati dalla
provincia di Pesaro e Urbino a quella di Rimini.
■ Continua, anche nel 2015, la prolungata fase di debolezza del mercato del lavoro
provinciale che, dopo il pesante deterioramento sofferto nel precedente biennio, non riesce
ancora ad invertire tendenza, registrando una generale flessione di tutti i principali indicatori
e un’ulteriore contrazione della base occupazionale. A fronte di una dinamica demografica
declinante, la popolazione residente di 15 anni e oltre diminuisce di 702 unità (-0,2%) e si
osserva una più consistente riduzione della forza lavoro (-0,8%) che va ad alimentare
l’insieme degli inattivi. In riferimento ad essi, la sostanziale stabilità del segmento 15-64 (-
0,3%) sembrerebbe escludere un ulteriore diffondersi di fenomeni di scoraggiamento in
quanto la separazione dal mercato del lavoro, nel 2015, riguarderebbe in gran parte la
popolazione più adulta (over 65).
Graf. 1: popolazione 15 e oltre, variazioni assolute 2014/15
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro e Urbino su dati Istat Rcfl.
-702 -1.222
520
-212
3.110
-4.332
Pop. FDL Inattivi In. 15-64 Occ. Dis.
Popolazione 15 oltre
-358
-828
470
-135
-3.9
16
3.0
88
-344
-394
50
-77
-416
22
Pop. FDL Inattivi In. 15-64 Occ. Dis.
Maschi
Femmine
La minore partecipazione coinvolge maggiormente gli uomini, in calo del -0,9%, poiché le
donne registrano una flessione lievemente più contenuta (-0,6%). Tuttavia, negli ultimi tre
anni la componente femminile ha sperimentato un’accentuata separazione dal mercato del
lavoro: nel 2012, infatti, il loro ammontare era pari a poco meno di 78mila unità mentre nel
2015 la partecipazione è scesa a 68.200, un valore ancora più basso di quello del 2004.
36
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Graf. 2: popolazione, forze di lavoro e inattivi
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil su dati Istat Rcfl. Numeri indice a base fissa 2004 = 100
Popolazione 15 oltre: dinamiche complessive
90
94
98
102
106
110
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Pesaro Urbino: dinamiche in base al genere
88
94
100
106
112
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Maschi
Femmine
Forze di lavoro 15 oltre: dinamiche complessive
90
94
98
102
106
110
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Pesaro Urbino: dinamiche in base al genere
88
91
94
97
100
103
106
109
112
115
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Inattivi 15 oltre: dinamiche complessive
90
94
98
102
106
110
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Pesaro Urbino: dinamiche in base al genere
88
91
94
97
100
103
106
109
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Pesaro Urbino: dinamiche complessive
82
89
96
103
110
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Popolazione 15 oltre
Forze di lavoro 15 oltre
Inattivi 15 oltre
Inattivi 15 - 64
37
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
■ La contrazione subita dall’offerta di lavoro femminile nella provincia di Pesaro e Urbino
durante l’ultimo triennio è pari al -12,5% (9.700 unità); si tratta di una dinamica che non ha
riscontro in nessuna provincia del Centro Nord mentre solo cinque del Sud Italia registrano
variazioni negative più accentuate. Si noti come, nello stesso periodo, le donne attive
aumentino sia a livello nazionale (+1,1%) sia, in particolare, nella media delle regioni del
Centro in cui si osserva un incremento pari al +4,6%. Nelle Marche la flessione della
partecipazione femminile misurata nel medesimo intervallo temporale si arresta al -1,0%
(-3mila unità circa) e riguarda, oltre che Pesaro e Urbino, solo la provincia di Fermo in cui si
registra un calo del -5,7%. In questo caso, tuttavia, la sfavorevole dinamica delle donne è in
gran parte compensata dall’espansione della componente maschile.
L’evoluzione non favorevole della forza lavoro nel territorio di Pesaro e Urbino si riflette in un
marginale livellamento del tasso di attività 15-64 che, nel 2015, si posiziona al 67,9%. Tale
valore, sebbene migliore della media italiana (64,0%) risulta inferiore sia a quello delle
Marche (69,2%) sia a quello di tutte le circoscrizioni territoriali prese a riferimento. La
partecipazione maschile è al 77,1%, quasi in linea al dato regionale; quella femminile è pari
al 58,7% e sconta un differenziale negativo di 2,3 punti percentuali rispetto alle donne della
nostra regione.
Graf. 3: tasso di attività 15 - 64
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil su dati Istat Rcfl.
Dinamiche complessive
58
62
66
70
74
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU Marche Italia
Pesaro e Urbino: dinamiche in base al genere
40
50
60
70
80
90
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Maschi
Femmine
38
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
■ Non si arresta neanche nel 2015 la sistematica e perdurante contrazione dell’occupazione
provinciale che, su base annuale, risulta complessivamente in calo del 3,0%. L’ulteriore
recesso dello stock di occupati, pari a oltre 4mila unità, è un chiaro sintomo delle difficoltà del
sistema economico locale nell’intercettare la pur tenue ripresa e innescare un ciclo virtuoso
che riporti il mercato del lavoro su equilibri complessivamente più favorevoli.
Graf. 4: Occupati 15 e oltre
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil su dati Istat Rcfl. Numeri indice a base fissa 2004 = 100
Dinamiche complessive
90
94
98
102
106
110
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Pesaro Urbino: dinamiche in base al genere
88
94
100
106
112
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Maschi
Femmine
L’occupazione cala anche a livello regionale ma gran parte di tale flessione si concentra
proprio nella nostra provincia. Si noti che, in base all’indagine Istat, l’andamento rilevato a
Pesaro e Urbino nel 2015 è il peggiore tra quelli delle 69 province del Centro-Nord dopo
quello di Verona. Il complessivo numero di occupati scende al di sotto delle 140mila unità,
posizionandosi su valori decisamente inferiori sia a quelli riferiti al periodo pre-crisi (-12,5%
dal 2008) sia a quelli del 2004, anno di inizio delle nuove serie storiche (-8,3%). Si noti poi
come gran parte dell’erosione della base occupazionale si concentri negli ultimi tre anni
(-12,7% dal 2012) quando nelle Marche e soprattutto a livello nazionale si osservano
moderate tendenze espansive. In ogni caso, qualunque orizzonte temporale si prende a
riferimento le dinamiche dell’occupazione di Pesaro e Urbino risultano nettamente più
sfavorevoli di quelle delle altre province delle Marche e delle circoscrizioni territoriali prese
come termini di raffronto.
Rispetto al 2014 l’occupazione cala del -4,7% per gli uomini e del -0,7% per le donne; anche
in una prospettiva di medio lungo periodo la flessione è più accentuata per la componente
maschile che, dal 2008, sperimenta una contrazione del -13,3% corrispondente a oltre
12.300 unità. Quella femminile cala del -11,3% mandando persi circa 7.600 posti di lavoro.
Il tasso di occupazione 15-64 scende al 59,9%, il valore più basso degli ultimi dodici anni, e
segna una flessione di -1,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Tale dinamica lo
39
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
tiene ancora al di sotto della media regionale che si attesta, nel 2015, al 62,1%. Da notare
come si sia significativamente ridotto anche il vantaggio rispetto al dato nazionale, pari a 9,7
punti percentuali nel 2012, scesi a 3,6 nel 2015.
Il tasso di occupazione maschile si attesta, nella nostra provincia, al 68,5% e risulta in
flessione di 2,8 punti percentuali rispetto al 2014. Quello femminile declina lievemente
passando dal 51,8% al 51,4%. Entrambi i valori si collocano al di sotto della media regionale.
Graf. 5: tasso di occupazione 15 - 64
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil su dati Istat Rcfl.
Dinamiche complessive
54
56
58
60
62
64
66
68
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU Marche Italia
Pesaro e Urbino: dinamiche in base al genere
40
50
60
70
80
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Maschi
Femmine
■ Il deterioramento del contesto occupazionale sofferto nel 2015 non riguarda l’intera forza
lavoro con la medesima intensità. La declinazione dei tassi di occupazione per classi di età
mostra, infatti, dinamiche assai eterogenee. Dopo una contrazione che prosegue quasi
ininterrotta dall’inizio della crisi, il tasso di occupazione giovanile registra una moderata
espansione (dal 17,5% al 18,6%) che interessa unicamente la componente femminile. A tale
dinamica si contrappone la consistente flessione delle tre classi centrali che costituiscono la
componente principale della forza lavoro. Il segmento 25-34 si contrae di circa 4 punti
percentuali a causa del forte regresso subito dalla componente maschile: il tasso di
occupazione dei 25-34enni passa dall’80,9% al 69,9% perdendo ben 11 punti percentuali in
un solo anno. Nella classe successiva l’indicatore si attesta al 74,1% con una flessione che
riguarda sia gli uomini (dal 90,2% all’85,9%) che le donne (dal 67,8% al 62,2%). Più
contenuto il deterioramento che caratterizza la classe 45-54: il corrispondente tasso di
occupazione registra una dinamica declinante che dal 76,6% lo porta al 73,3% con esiti
sfavorevoli per entrambe le componenti di genere. A fronte delle tendenze negative
registrate tra la popolazione di età compresa tra i 25 e 54 anni si osserva un incremento
dell’occupazione tra i più adulti che avvantaggia sia uomini che donne. Le dinamiche
40
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
osservate, soprattutto se declinate in una prospettiva di medio lungo periodo, sembrano
indicare due diversi fenomeni che agiscono contemporaneamente: da un lato la crisi
economica e la riforma del sistema pensionistico che hanno penalizzato particolarmente la
componente giovanile, dall’altro il progressivo invecchiamento della forza lavoro. Per la
prima volta, nel 2015, si è registrato, a livello nazionale, un declino demografico. La lieve
flessione della popolazione residente desta preoccupazioni poiché mostra una notevole
divergenza tra dati reali e previsioni di crescita.
Graf. 6: tasso di occupazione per classi di età
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro e Urbino su dati Istat RcflValori in punti percentuali
Maschi: Marche e Italia Femmine: Marche e Italia
Maschi e femmine: Marche e Italia Pesaro e Urbino: maschi e femmine
PU; 23,8
PU; 69,9
PU; 85,9PU; 81,3
PU; 61,8
MA; 24,9
MA; 74,7
MA; 88,2
MA; 84,3
MA; 63,1
15-24 25-34 35-44 45-54 55-64
PU; 38,0
PU; 65,1PU; 62,2
PU; 66,0
PU; 13,8
MA; 45,6
MA; 67,6MA; 67,0
MA; 61,7
MA; 12,6
15-24 25-34 35-44 45-54 55-64
PU; 49,5
PU; 73,3PU; 74,1
PU; 68,0
PU; 18,6
MA; 54,0
MA; 75,9MA; 77,6
MA; 68,2
MA; 18,9
15-24 25-34 35-44 45-54 55-64
33,7
73,184,4
79,0
32,624,0
77,7
80,6
78,8
52,3
18,6
68,0
74,173,3
49,5
15-24 25-34 35-44 45-54 55-64
2008
2012
2015
41
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
■ L’evoluzione negativa del quadro occupazionale registrato nel 2015 coinvolge sia il lavoro
alle dipendenze che quello autonomo. Nel primo caso si osserva una contrazione del -3,1%
corrispondente a circa 3.300 posti di lavoro. La dinamica registrata a Pesaro e Urbino non è
la più accentuata delle Marche. Tuttavia, laddove si osserva un calo dei dipendenti
(Macerata, Ascoli Piceno e Fermo) l’incremento degli autonomi tende a ridurre l’erosione
dell’intera base occupazionale. Nella nostra provincia, viceversa, risulta in flessione anche
l’insieme dei lavoratori non alle dipendenze che, rispetto al 2014, si riduce del -2,6%.
Graf. 5: occupati 15 oltre per posizione nella professione
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil su dati Istat Rcfl. Numeri indice a base fissa 2004 = 100
Occupazione dipendente
90
95
100
105
110
115
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Occupazione indipendente
80
85
90
95
100
105
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
■ Tra le principali articolazione dell’economia provinciale solo il terziario, nel suo complesso,
registra una dinamica favorevole (+5,7%) con variazioni percentualmente assai sostenute sia
per i dipendenti (+6,4%) sia per gli autonomi, in aumento del +4,0%. Alla marginale flessione
del commercio (-1,2%) fa infatti riscontro l’accentuato incremento delle altre attività dei
servizi il cui numero di occupati passa da poco meno di 56.700 a oltre 62mila unità (+9,5%).
Segno negativo, viceversa, per agricoltura, industria in senso stretto e costruzioni. Nel
primario l’occupazione cala del -26,6% con variazioni negative pari a -278 dipendenti e -921
autonomi. Nell’edilizia la forte riduzione del lavoro alle dipendenze (-18,8%) determina la
contrazione complessiva del settore che perde, in ragione d’anno, circa 1.000 occupati
attestandosi, complessivamente, a poco più di 11.500 unità.
Altra pesante battuta d’arresto per l’industria in senso stretto che dal 2009 declina
sistematicamente quasi senza soluzione di continuità. Nel 2015 si registra la contrazione più
accentuata di tutto il periodo considerato con il numero di occupati in flessione del -18,0%.
Tale dinamica non ha riscontri né a livello regionale, nonostante le situazioni di criticità
dell’industria di Macerata e Ascoli Piceno, né considerando le circoscrizioni del Centro Nord.
Si pensi che, in termini assoluti, solo nella provincia di Brescia si registra una variazione
negativa più ampia di quella sperimentata a Pesaro e Urbino (-19.387 e -7.201
rispettivamente). A partire dal 2009, anno in cui veniva raggiunto il livello più elevato,
42
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
l’industria provinciale ha perso il 36,4% degli addetti complessivi di cui 16.400 tra i lavoratori
alle dipendenze (-35,6%) e 2.400 tra gli autonomi (-42,3%).
Graf. 6: occupati per settore e posizione nella professione
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro Cgil Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl. Numeri indice a base fissa 2008 = 100
Agricoltura: dinamiche complessive
85
115
145
175
205
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Pesaro Urbino
0
50
100
150
200
250
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Dipendenti
Indipendenti
Industria: dinamiche complessive
60
69
78
87
96
105
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Pesaro Urbino
40
80
120
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Costruzioni: dinamiche complessive
70
80
90
100
110
120
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Pesaro Urbino
65
90
115
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Servizi: dinamiche complessive
90
95
100
105
110
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Pesaro Urbino
85
95
105
115
125
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
43
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Nel 2015, la base occupazionale del settore si attesta a 32.800 unità con un’incidenza, sul
complessivo stock territoriale, pari al 23,4%; nel 2009 l’industria contava su una forza lavoro
di oltre 51.500 unità e registrava una peso relativo pari al 31,4%. Bastano queste poche cifre
per esprimere la profonda trasformazione in atto nella nostra economia e il disagio sofferto
dall’intera provincia.
44
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
■ Al preoccupante peggioramento del quadro occupazionale, nel 2015 si accompagna un
nuovo aumento delle persone in cerca di lavoro che si attestano a poco meno di 18.300
unità, il valore più elevato dall’inizio delle nuove serie storiche.
Graf. 6: persone in cerca di occupazione 15 e oltre
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil su dati Istat Rcfl. Numeri indice a base fissa 2004 = 100
Dinamiche complessive
40
90
140
190
240
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU
Marche
Italia
Pesaro Urbino: dinamiche in base al genere
0
70
140
210
280
350
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Maschi
Femmine
L’incremento, pari al 20,5%, risulta in netta controtendenza alle dinamiche regionali e a
quelle di tutte le circoscrizioni territoriali considerate. In provincia di Pesaro e Urbino la
disoccupazione cresce unicamente per la componente maschile che arriva a sfiorare la
soglia delle 10mila unità (+45,4%) mentre quella femminile rimane sostanzialmente costante.
Anche in una prospettiva di medio lungo periodo il fenomeno della disoccupazione assume
dimensioni e dinamiche ben più accentuate rispetto alle Marche e alla media del Paese. A
partire dal 2008, infatti, il numero delle persone alla ricerca di lavoro cresce del 127,0% in
complesso e del 269,9% con riferimento alla componente maschile.
■ Il tasso di disoccupazione, a seguito delle dinamiche particolarmente sfavorevoli appena
descritte, sale all’11,6% superando il valore riferito alle Marche (9,9%) e allineandosi alla
media del Paese, pari all’11,9%.
Graf. 7: tasso di disoccupazione 15 e oltre
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil su dati Istat Rcfl.
Dinamiche complessive
0
2
4
6
8
10
12
14
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
PU Marche Italia
Pesaro e Urbino: dinamiche in base al genere
0
2
4
6
8
10
12
14
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Maschi
Femmine
45
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Con riferimento alle due componenti di genere si osserva una forte impennata per quella
maschile che dal 7,5% sale all’11,0%; per quella femminile il tasso di disoccupazione rimane
praticamente costante e si attesta al 12,3%. In entrambi i casi i valori risultano più elevati
rispetto al dato delle Marche e assai prossimi alla media nazionale (11,3% e 12,7%
rispettivamente). Come osservato per il tasso di occupazione, la situazione è assai
differenziata nelle varie fasce di età. Per i più giovani, dopo una crescita sostenuta e
ininterrotta dal 2010 al 2014, il tasso di disoccupazione scende dal 39,5% al 34,6%
posizionandosi poco al di sopra della media regionale (32,0%). L’evoluzione risulta
favorevole solo per la componente femminile, in calo di 19 punti percentuali, poiché per
quella maschile si registra un’ulteriore incremento che lo posiziona al 32,0%.
Alle favorevoli dinamiche riferite al segmento più giovane della forza lavoro fa riscontro un
ulteriore deterioramento del contesto occupazionale della classe 25-34 con l’indicatore che
sale dal 9,4% al 15,3%. Si pensi che il suo valore era pari al 5,7% nel 2011 e al 2,7% nel
2005. Nel 2015 l’incremento è più accentuato per gli uomini con il tasso di disoccupazione
che, in un solo anno, registra un sostanziale raddoppio attestandosi al 18,4%, 5,4 punti
percentuali in più rispetto alla media regionale. La disoccupazione aumenta anche tra la
popolazione di 35 anni e oltre: l’indice complessivo passa dal 7,1% all’8,6% con un
deterioramento più accentuato per la componente maschile.
46
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Appendice statistica al capitolo 4 Tab. 1 – Forze di lavoro 15 anni e oltre
Valori
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Maschi
Pesaro Urbino 95.186 99.776 93.640 93.418 96.455 92.739 90.884 90.056 -0,9% -5,4%
Marche 388.736 391.814 385.106 377.303 390.875 383.861 384.269 388.771 1,2% 0,0%
Nord Est 2.988.466 2.961.541 2.970.341 2.958.499 2.994.721 2.980.284 2.999.641 2.987.050 -0,4% 0,0%
Centro 2.880.477 2.897.343 2.908.209 2.887.733 2.928.614 2.940.139 2.996.242 3.017.233 0,7% 4,7%
Italia 14.623.960 14.517.370 14.458.572 14.424.634 14.627.573 14.588.581 14.687.240 14.753.998 0,5% 0,9%
Femmine
Pesaro Urbino 72.842 74.495 69.074 70.155 77.916 71.366 68.602 68.208 -0,6% -6,4%
Marche 295.626 301.713 296.247 300.447 308.063 307.535 311.233 305.066 -2,0% 3,2%
Nord Est 2.256.452 2.253.992 2.272.517 2.308.975 2.355.187 2.344.588 2.359.528 2.342.826 -0,7% 3,8%
Centro 2.191.462 2.208.587 2.207.055 2.219.753 2.306.389 2.348.682 2.430.704 2.411.458 -0,8% 10,0%
Italia 10.130.708 10.087.906 10.124.003 10.234.907 10.629.417 10.670.621 10.827.687 10.744.010 -0,8% 6,1%
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 168.028 174.271 162.714 163.573 174.371 164.105 159.486 158.264 -0,8% -5,8%
Marche 684.362 693.527 681.353 677.750 698.938 691.396 695.502 693.837 -0,2% 1,4%
Nord Est 5.244.918 5.215.533 5.242.858 5.267.474 5.349.908 5.324.872 5.359.169 5.329.876 -0,5% 1,6%
Centro 5.071.939 5.105.930 5.115.264 5.107.486 5.235.003 5.288.821 5.426.946 5.428.691 0,0% 7,0%
Italia 24.754.668 24.605.276 24.582.575 24.659.541 25.256.990 25.259.202 25.514.927 25.498.008 -0,1% 3,0%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
TerritoriVariazioni %
Tab. 2 – Tasso di attività 15 – 64 anni
Valori percentuali
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15 Terr. Genere
Maschi
Pesaro Urbino 75,9 79,0 77,3 77,4 79,1 77,9 77,2 77,1 -0,1 1,2 - 18,4
Marche 76,5 76,7 76,1 74,6 76,7 76,1 76,7 77,5 0,8 1,1 -0,4 16,5
Nord Est 79,0 78,0 78,2 77,9 78,7 78,0 78,3 78,4 0,1 -0,6 -1,3 15,9
Centro 76,6 76,5 76,4 75,6 76,2 75,7 76,6 77,1 0,5 0,6 0,0 16,2
Italia 74,3 73,5 73,1 72,8 73,7 73,3 73,6 74,1 0,5 -0,2 3,1 20,0
Femmine
Pesaro Urbino 59,9 60,0 58,1 58,4 65,6 60,8 59,0 58,7 -0,3 -1,2 - -18,4
Marche 59,3 59,8 59,2 59,6 61,3 61,4 62,5 61,0 -1,5 1,7 -2,3 -16,5
Nord Est 61,4 60,9 60,9 61,6 62,9 62,5 62,8 62,5 -0,3 1,1 -3,8 -15,9
Centro 57,5 57,3 56,9 56,9 59,0 59,6 61,4 61,0 -0,4 3,5 -2,2 -16,2
Italia 51,6 51,1 51,1 51,4 53,4 53,6 54,4 54,1 -0,3 2,5 4,6 -20,0
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 68,0 69,6 67,7 67,9 72,4 69,3 68,1 67,9 -0,2 -0,1 - -
Marche 67,9 68,2 67,6 67,1 69,0 68,7 69,6 69,2 -0,3 1,3 -1,3 -
Nord Est 70,3 69,5 69,6 69,7 70,8 70,3 70,6 70,5 -0,1 0,2 -2,6 -
Centro 66,9 66,8 66,5 66,1 67,5 67,5 68,9 68,9 0,0 2,0 -1,0 -
Italia 62,9 62,3 62,0 62,1 63,5 63,4 63,9 64,0 0,1 1,1 3,9 -
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
Punti di variazione Differenze 2015 Territori
47
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 3 - Inattivi 15 anni e oltre
Valori
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Maschi
Pesaro Urbino 62.403 59.487 57.747 57.682 54.477 58.344 59.970 60.440 0,8% -3,1%
Marche 254.685 256.435 255.718 263.534 250.484 259.017 258.666 253.256 -2,1% -0,6%
Nord Est 1.670.128 1.734.279 1.750.056 1.772.631 1.755.364 1.798.852 1.802.856 1.822.034 1,1% 9,1%
Centro 1.828.356 1.854.799 1.866.708 1.914.423 1.911.142 1.965.038 1.955.155 1.944.947 -0,5% 6,4%
Italia 9.591.426 9.851.926 10.013.023 10.142.166 10.063.954 10.286.496 10.331.712 10.303.310 -0,3% 7,4%
Femmine
Pesaro Urbino 93.421 93.713 92.055 91.533 83.868 90.409 92.996 93.046 0,1% -0,4%
Marche 395.590 395.709 396.512 394.422 387.909 388.897 384.605 390.057 1,4% -1,4%
Nord Est 2.721.534 2.772.268 2.791.589 2.781.743 2.756.082 2.785.883 2.787.809 2.810.805 0,8% 3,3%
Centro 2.988.462 3.024.214 3.058.413 3.080.551 3.029.038 3.038.261 2.991.613 3.022.938 1,0% 1,2%
Italia 16.069.115 16.299.020 16.400.195 16.419.356 16.136.330 16.222.165 16.162.470 16.268.903 0,7% 1,2%
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 155.824 153.200 149.802 149.215 138.345 148.753 152.966 153.486 0,3% -1,5%
Marche 650.275 652.144 652.230 657.956 638.393 647.914 643.271 643.313 0,0% -1,1%
Nord Est 4.391.662 4.506.547 4.541.645 4.554.374 4.511.446 4.584.735 4.590.665 4.632.839 0,9% 5,5%
Centro 4.816.818 4.879.013 4.925.121 4.994.974 4.940.180 5.003.299 4.946.768 4.967.885 0,4% 3,1%
Italia 25.660.541 26.150.946 26.413.218 26.561.522 26.200.284 26.508.661 26.494.182 26.572.213 0,3% 3,6%
TerritoriVariazioni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
Tab. 4 - Inattivi 15 – 64 anni
Valori
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Maschi
Pesaro Urbino 29.608 26.065 26.743 26.487 24.298 25.675 26.244 26.109 -0,5% -11,8%
Marche 116.698 116.621 117.899 124.936 114.078 116.816 113.613 108.928 -4,1% -6,7%
Nord Est 773.299 814.435 808.453 821.544 789.478 815.396 803.870 796.719 -0,9% 3,0%
Centro 861.172 869.832 878.755 910.746 889.155 918.398 890.874 868.863 -2,5% 0,9%
Italia 4.951.125 5.118.548 5.212.922 5.272.250 5.099.142 5.203.179 5.141.909 5.032.306 -2,1% 1,6%
Femmine
Pesaro Urbino 48.471 48.955 49.072 48.774 40.150 45.575 47.431 47.354 -0,2% -2,3%
Marche 201.085 200.746 202.086 200.604 191.885 191.014 184.690 190.884 3,4% -5,1%
Nord Est 1.403.153 1.436.021 1.443.226 1.424.697 1.376.136 1.391.386 1.377.707 1.386.060 0,6% -1,2%
Centro 1.605.064 1.626.107 1.651.441 1.661.253 1.585.090 1.573.417 1.507.784 1.521.622 0,9% -5,2%
Italia 9.405.422 9.566.387 9.612.408 9.570.342 9.176.133 9.152.076 8.979.864 9.005.550 0,3% -4,3%
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 78.079 75.020 75.815 75.261 64.448 71.250 73.675 73.463 -0,3% -5,9%
Marche 317.783 317.367 319.985 325.540 305.963 307.830 298.303 299.812 0,5% -5,7%
Nord Est 2.176.452 2.250.456 2.251.679 2.246.241 2.165.614 2.206.782 2.181.577 2.182.779 0,1% 0,3%
Centro 2.466.236 2.495.939 2.530.196 2.571.999 2.474.245 2.491.815 2.398.658 2.390.485 -0,3% -3,1%
Italia 14.356.547 14.684.935 14.825.330 14.842.592 14.275.275 14.355.255 14.121.773 14.037.856 -0,6% -2,2%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
TerritoriVariazioni %
48
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 5 – Occupati 15 anni e oltre
Valori
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Maschi
Pesaro Urbino 92.513 94.611 89.499 89.023 90.747 85.216 84.081 80.165 -4,7% -13,3%
Marche 373.612 367.874 366.638 356.700 360.234 346.746 350.975 353.649 0,8% -5,3%
Nord Est 2.919.119 2.850.317 2.839.598 2.838.523 2.823.279 2.787.512 2.806.220 2.804.314 -0,1% -3,9%
Centro 2.748.177 2.733.027 2.719.491 2.697.313 2.687.430 2.657.869 2.684.936 2.711.595 1,0% -1,3%
Italia 13.820.323 13.541.164 13.374.548 13.340.142 13.193.585 12.914.214 12.945.255 13.084.587 1,1% -5,3%
Femmine
Pesaro Urbino 67.463 69.394 65.912 65.299 69.566 62.540 60.233 59.817 -0,7% -11,3%
Marche 278.897 279.810 276.159 275.025 275.431 268.970 274.349 271.153 -1,2% -2,8%
Nord Est 2.149.028 2.123.865 2.117.630 2.167.680 2.176.168 2.127.502 2.141.009 2.138.273 -0,1% -0,5%
Centro 2.014.536 2.007.038 2.011.467 2.025.709 2.054.587 2.066.499 2.125.841 2.139.155 0,6% 6,2%
Italia 9.270.032 9.157.557 9.152.307 9.258.107 9.372.382 9.276.320 9.333.663 9.380.163 0,5% 1,2%
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 159.976 164.005 155.411 154.322 160.313 147.756 144.314 139.982 -3,0% -12,5%
Marche 652.509 647.684 642.797 631.725 635.665 615.716 625.324 624.802 -0,1% -4,2%
Nord Est 5.068.147 4.974.182 4.957.228 5.006.203 4.999.447 4.915.014 4.947.229 4.942.587 -0,1% -2,5%
Centro 4.762.713 4.740.065 4.730.958 4.723.022 4.742.017 4.724.368 4.810.777 4.850.750 0,8% 1,8%
Italia 23.090.355 22.698.721 22.526.855 22.598.249 22.565.967 22.190.534 22.278.918 22.464.750 0,8% -2,7%
TerritoriVariazioni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
Tab. 6 – Tasso di occupazione 15 – 64 anni
Valori percentuali
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15 Terr. Genere
Maschi
Pesaro Urbino 73,7 74,8 73,8 73,6 74,2 71,4 71,3 68,5 -2,8 -5,3 - 17,1
Marche 73,4 71,9 72,3 70,4 70,5 68,6 69,9 70,3 0,4 -3,1 -1,8 16,2
Nord Est 77,1 75,0 74,7 74,6 74,1 72,8 73,1 73,5 0,4 -3,6 -5,0 16,5
Centro 73,0 72,1 71,3 70,5 69,8 68,3 68,4 69,1 0,7 -3,9 -0,6 15,1
Italia 70,1 68,5 67,5 67,3 66,3 64,7 64,7 65,5 0,8 -4,6 3,0 18,3
Femmine
Pesaro Urbino 55,4 55,8 55,4 54,3 58,5 53,3 51,8 51,4 -0,4 -4,1 - -17,1
Marche 56,0 55,4 55,2 54,5 54,8 53,6 55,0 54,1 -0,9 -1,9 -2,7 -16,2
Nord Est 58,5 57,3 56,8 57,8 58,1 56,7 56,9 57,0 0,0 -1,5 -5,6 -16,5
Centro 52,8 52,1 51,8 51,9 52,5 52,4 53,6 54,0 0,4 1,2 -2,6 -15,1
Italia 47,2 46,4 46,1 46,5 47,1 46,5 46,8 47,2 0,3 -0,1 4,2 -18,3
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 64,7 65,4 64,6 63,9 66,3 62,3 61,5 59,9 -1,6 -4,8 - -
Marche 64,7 63,6 63,7 62,4 62,6 61,1 62,4 62,1 -0,3 -2,6 -2,2 -
Nord Est 67,9 66,2 65,8 66,2 66,1 64,7 65,0 65,3 0,2 -2,6 -5,3 -
Centro 62,8 61,9 61,4 61,0 61,0 60,2 60,9 61,4 0,5 -1,3 -1,5 -
Italia 58,6 57,4 56,8 56,8 56,6 55,5 55,7 56,3 0,6 -2,3 3,6 -
Punti di variazione Differenze 2015 Territori
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
49
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 7 – Tasso di occupazione 15 – 24 anni
Valori percentuali
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15 Terr. Genere
Maschi
Pesaro Urbino 37,4 38,5 35,1 28,4 31,3 30,4 25,6 23,8 -1,8 -13,6 - 9,9
Marche 34,8 30,2 29,4 23,3 27,0 21,5 20,6 24,9 4,2 -9,9 -1,1 12,3
Nord Est 38,2 33,9 31,6 29,2 28,7 24,3 25,3 24,8 -0,5 -13,3 -1,0 7,6
Centro 29,3 27,4 25,2 23,4 22,0 18,9 18,0 18,9 1,0 -10,3 4,8 5,4
Italia 29,0 25,9 24,0 22,8 21,8 18,7 18,2 18,6 0,4 -10,4 5,1 6,2
Femmine
Pesaro Urbino 29,9 25,8 24,7 16,9 16,0 16,7 8,5 13,8 5,3 -16,1 - -9,9
Marche 23,5 20,7 19,8 17,5 15,7 13,7 13,2 12,6 -0,6 -10,9 1,2 -12,3
Nord Est 27,4 24,1 22,9 22,9 20,7 18,8 17,4 17,3 -0,2 -10,1 -3,4 -7,6
Centro 20,6 18,2 17,1 15,7 14,8 14,0 12,9 13,6 0,7 -7,1 0,3 -5,4
Italia 19,2 16,9 16,3 15,5 15,0 13,7 12,8 12,4 -0,3 -6,8 1,4 -6,2
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 33,7 32,2 30,1 22,3 24,0 23,7 17,5 18,6 1,1 -15,1 - -
Marche 29,3 25,6 24,7 20,5 21,4 17,7 17,0 18,9 1,9 -10,4 -0,3 -
Nord Est 32,9 29,1 27,4 26,1 24,8 21,6 21,5 21,1 -0,4 -11,7 -2,5 -
Centro 25,1 22,9 21,2 19,7 18,5 16,5 15,5 16,3 0,8 -8,7 2,3 -
Italia 24,2 21,5 20,2 19,2 18,5 16,3 15,6 15,6 0,1 -8,6 3,0 -
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
Punti di variazione Differenze 2015 Territori
Tab. 8 – Tasso di occupazione 15 – 29 anni
Valori percentuali
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15 Terr. Genere
Maschi
Pesaro Urbino 48,6 54,9 49,6 51,3 49,2 49,2 41,1 38,2 -2,8 -10,4 - 10,1
Marche 51,0 45,7 47,0 42,5 42,3 38,8 38,0 40,6 2,6 -10,4 -2,4 12,8
Nord Est 56,3 52,2 49,3 47,9 46,6 41,9 41,3 41,2 -0,1 -15,1 -3,0 10,1
Centro 46,7 43,9 42,2 40,0 38,0 35,3 33,9 33,9 0,0 -12,8 4,3 6,4
Italia 45,1 41,4 39,2 38,2 36,7 32,9 32,0 32,6 0,7 -12,5 5,6 8,2
Femmine
Pesaro Urbino 40,2 43,9 40,8 33,2 35,3 33,2 27,5 28,1 0,7 -12,0 - -10,1
Marche 38,6 36,5 33,9 34,0 32,0 28,7 28,8 27,8 -1,0 -10,8 0,4 -12,8
Nord Est 44,2 40,9 38,8 38,9 37,0 33,2 32,2 31,1 -1,1 -13,1 -3,0 -10,1
Centro 36,1 33,8 32,1 30,8 29,5 27,1 27,0 27,5 0,5 -8,6 0,6 -6,4
Italia 32,8 30,4 28,9 28,4 27,6 25,2 24,6 24,4 -0,2 -8,4 3,7 -8,2
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 44,5 49,5 45,3 42,4 42,4 41,3 34,4 33,3 -1,1 -11,2 - -
Marche 44,9 41,2 40,6 38,3 37,2 33,9 33,5 34,3 0,8 -10,6 -1,0 -
Nord Est 50,3 46,6 44,1 43,4 41,9 37,6 36,8 36,2 -0,6 -14,1 -3,0 -
Centro 41,5 38,9 37,2 35,4 33,8 31,3 30,5 30,8 0,3 -10,7 2,5 -
Italia 39,1 36,0 34,1 33,4 32,3 29,1 28,3 28,6 0,3 -10,5 4,7 -
Punti di variazione Differenze 2015 Territori
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
50
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 9 – Occupati per posizione nella professione 15 anni e oltre: totale settori
Valori
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Dipendenti
Pesaro Urbino 122.720 125.842 114.163 113.557 117.973 109.224 105.492 102.185 -3,1% -16,7%
Marche 485.621 480.737 469.722 466.164 477.021 463.242 466.013 454.794 -2,4% -6,3%
Nord Est 3.818.346 3.789.713 3.759.240 3.827.894 3.824.020 3.729.460 3.763.124 3.790.431 0,7% -0,7%
Centro 3.527.090 3.532.552 3.501.357 3.513.849 3.545.746 3.523.473 3.596.459 3.645.249 1,4% 3,4%
Italia 17.213.355 17.030.473 16.832.592 16.939.812 16.945.186 16.682.496 16.780.200 16.987.641 1,2% -1,3%
Indipendenti
Pesaro Urbino 37.256 38.163 41.248 40.765 42.340 38.532 38.822 37.797 -2,6% 1,5%
Marche 166.888 166.947 173.075 165.561 158.644 152.474 159.311 170.008 6,7% 1,9%
Nord Est 1.249.801 1.184.469 1.197.988 1.178.309 1.175.427 1.185.554 1.184.105 1.152.156 -2,7% -7,8%
Centro 1.235.623 1.207.513 1.229.601 1.209.173 1.196.271 1.200.895 1.214.318 1.205.501 -0,7% -2,4%
Italia 5.877.000 5.668.248 5.694.263 5.658.437 5.620.781 5.508.038 5.498.718 5.477.109 -0,4% -6,8%
Totale
Pesaro Urbino 159.976 164.005 155.411 154.322 160.313 147.756 144.314 139.982 -3,0% -12,5%
Marche 652.509 647.684 642.797 631.725 635.665 615.716 625.324 624.802 -0,1% -4,2%
Nord Est 5.068.147 4.974.182 4.957.228 5.006.203 4.999.447 4.915.014 4.947.229 4.942.587 -0,1% -2,5%
Centro 4.762.713 4.740.065 4.730.958 4.723.022 4.742.017 4.724.368 4.810.777 4.850.750 0,8% 1,8%
Italia 23.090.355 22.698.721 22.526.855 22.598.249 22.565.967 22.190.534 22.278.918 22.464.750 0,8% -2,7%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
TerritoriVariazioni %
Tab. 10 – Occupati per posizione nella professione 15 anni e oltre: agricoltura
Valori
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Dipendenti
Pesaro Urbino 1.138 936 403 992 1.737 1.063 1.402 1.124 -19,8% -1,2%
Marche 5.029 4.386 3.957 6.540 6.839 3.284 4.041 4.253 5,2% -15,4%
Nord Est 47.677 48.678 55.573 56.159 63.470 53.454 58.874 65.636 11,5% 37,7%
Centro 43.736 52.059 52.031 46.989 50.570 49.627 61.484 60.827 -1,1% 39,1%
Italia 399.187 389.065 397.206 400.774 415.764 396.531 406.129 428.528 5,5% 7,4%
Indipendenti
Pesaro Urbino 1.910 3.607 4.222 4.786 3.038 2.666 3.100 2.179 -29,7% 14,1%
Marche 7.326 12.085 13.871 10.659 8.701 9.957 10.429 11.267 8,0% 53,8%
Nord Est 121.688 116.687 119.493 118.776 118.987 111.696 107.439 100.682 -6,3% -17,3%
Centro 63.035 69.851 67.534 66.769 59.410 62.504 59.246 58.169 -1,8% -7,7%
Italia 454.935 448.675 451.875 431.136 417.613 402.626 405.618 414.317 2,1% -8,9%
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 3.048 4.543 4.625 5.778 4.775 3.729 4.502 3.303 -26,6% 8,4%
Marche 12.355 16.471 17.828 17.199 15.540 13.241 14.470 15.520 7,3% 25,6%
Nord Est 169.365 165.365 175.066 174.935 182.457 165.150 166.313 166.318 0,0% -1,8%
Centro 106.771 121.910 119.565 113.758 109.980 112.131 120.730 118.996 -1,4% 11,4%
Italia 854.122 837.740 849.081 831.910 833.377 799.157 811.747 842.845 3,8% -1,3%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
TerritoriVariazioni %
51
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 11 – Occupati per posizione nella professione 15 anni e oltre: industria in senso stretto
Valori
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Dipendenti
Pesaro Urbino 42.312 45.890 39.143 35.741 33.844 35.442 35.456 29.536 -16,7% -30,2%
Marche 188.952 186.301 177.405 164.504 159.049 159.851 166.290 159.054 -4,4% -15,8%
Nord Est 1.222.186 1.200.099 1.153.140 1.190.538 1.156.357 1.120.296 1.148.349 1.167.171 1,6% -4,5%
Centro 747.553 705.235 682.179 666.687 647.994 661.361 675.616 678.076 0,4% -9,3%
Italia 4.241.900 4.093.270 3.942.099 4.005.067 3.953.407 3.901.037 3.956.114 3.973.364 0,4% -6,3%
Indipendenti
Pesaro Urbino 7.270 5.674 8.264 5.862 6.628 5.702 4.554 3.273 -28,1% -55,0%
Marche 30.215 26.849 25.774 23.205 26.384 23.507 21.007 23.451 11,6% -22,4%
Nord Est 170.589 154.087 153.666 150.138 146.527 144.893 136.239 133.846 -1,8% -21,5%
Centro 149.145 135.516 131.827 127.377 119.376 115.107 117.106 104.519 -10,7% -29,9%
Italia 686.599 626.922 613.428 596.532 571.013 547.627 553.208 533.974 -3,5% -22,2%
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 49.582 51.564 47.407 41.603 40.472 41.144 40.010 32.809 -18,0% -33,8%
Marche 219.167 213.150 203.179 187.709 185.433 183.358 187.297 182.505 -2,6% -16,7%
Nord Est 1.392.775 1.354.186 1.306.806 1.340.676 1.302.884 1.265.189 1.284.588 1.301.017 1,3% -6,6%
Centro 896.698 840.751 814.006 794.064 767.370 776.468 792.722 782.595 -1,3% -12,7%
Italia 4.928.499 4.720.192 4.555.527 4.601.599 4.524.420 4.448.664 4.509.322 4.507.338 0,0% -8,5%
TerritoriVariazioni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
Tab. 12 – Occupati per posizione nella professione 15 anni e oltre: costruzioni
Valori
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Dipendenti
Pesaro Urbino 7.211 9.029 6.865 6.869 6.958 6.352 5.985 4.858 -18,8% -32,6%
Marche 23.694 27.444 26.565 22.896 22.869 20.586 19.278 16.650 -13,6% -29,7%
Nord Est 239.094 224.134 221.782 213.086 204.746 191.207 179.193 176.297 -1,6% -26,3%
Centro 225.413 238.604 246.614 229.102 210.586 195.310 173.430 163.935 -5,5% -27,3%
Italia 1.238.498 1.196.815 1.168.711 1.097.779 1.032.668 919.393 861.413 863.534 0,2% -30,3%
Indipendenti
Pesaro Urbino 5.601 5.745 6.080 5.743 5.161 4.844 6.516 6.699 2,8% 19,6%
Marche 19.986 18.727 21.748 21.172 17.067 15.938 18.818 18.760 -0,3% -6,1%
Nord Est 170.617 162.098 157.343 156.064 149.499 142.879 146.093 137.987 -5,5% -19,1%
Centro 148.841 151.536 164.432 140.808 137.234 139.431 139.923 134.308 -4,0% -9,8%
Italia 714.017 719.705 720.286 693.379 667.215 633.781 622.668 604.762 -2,9% -15,3%
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 12.812 14.774 12.945 12.612 12.119 11.196 12.501 11.557 -7,6% -9,8%
Marche 43.680 46.171 48.313 44.068 39.936 36.524 38.096 35.410 -7,1% -18,9%
Nord Est 409.711 386.232 379.125 369.150 354.245 334.086 325.286 314.284 -3,4% -23,3%
Centro 374.254 390.140 411.046 369.910 347.820 334.741 313.353 298.243 -4,8% -20,3%
Italia 1.952.515 1.916.520 1.888.997 1.791.158 1.699.883 1.553.174 1.484.081 1.468.296 -1,1% -24,8%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
TerritoriVariazioni %
52
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 13 – Occupati per posizione nella professione 15 anni e oltre: totale servizi
Valori
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Dipendenti
Pesaro Urbino 72.059 69.987 67.752 69.955 75.435 66.366 62.648 66.667 6,4% -7,5%
Marche 267.946 262.608 261.793 272.226 288.266 279.521 276.403 274.838 -0,6% 2,6%
Nord Est 2.309.387 2.316.803 2.328.747 2.368.113 2.399.446 2.364.509 2.376.709 2.381.329 0,2% 3,1%
Centro 2.510.389 2.536.655 2.520.533 2.571.075 2.636.601 2.617.178 2.685.928 2.742.418 2,1% 9,2%
Italia 11.333.772 11.351.324 11.324.580 11.436.207 11.543.360 11.465.544 11.556.542 11.722.232 1,4% 3,4%
Indipendenti
Pesaro Urbino 22.475 23.137 22.682 24.374 27.511 25.322 24.652 25.647 4,0% 14,1%
Marche 109.363 109.283 111.683 110.521 106.488 103.074 109.056 116.532 6,9% 6,6%
Nord Est 786.910 751.597 767.481 753.330 760.416 786.078 794.329 779.641 -1,8% -0,9%
Centro 874.597 850.609 865.808 874.214 880.244 883.854 898.039 908.505 1,2% 3,9%
Italia 4.021.437 3.872.946 3.908.667 3.937.368 3.964.933 3.923.995 3.917.218 3.924.054 0,2% -2,4%
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 94.534 93.124 90.434 94.329 102.946 91.688 87.300 92.314 5,7% -2,3%
Marche 377.309 371.891 373.476 382.747 394.754 382.595 385.459 391.370 1,5% 3,7%
Nord Est 3.096.297 3.068.400 3.096.228 3.121.443 3.159.862 3.150.587 3.171.038 3.160.970 -0,3% 2,1%
Centro 3.384.986 3.387.264 3.386.341 3.445.289 3.516.845 3.501.032 3.583.967 3.650.923 1,9% 7,9%
Italia 15.355.209 15.224.270 15.233.247 15.373.575 15.508.293 15.389.539 15.473.760 15.646.286 1,1% 1,9%
TerritoriVariazioni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
Tab. 14 – Occupati per posizione nella professione 15 anni e oltre: commercio
Valori
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Dipendenti
Pesaro Urbino 16.566 17.254 19.437 17.681 20.606 19.996 17.979 18.447 2,6% 11,4%
Marche 75.575 68.999 67.562 69.575 77.536 77.272 72.197 72.520 0,4% -4,0%
Nord Est 633.940 650.658 641.380 644.779 677.365 638.751 653.085 645.950 -1,1% 1,9%
Centro 609.024 583.635 573.983 572.516 610.570 615.587 610.943 635.437 4,0% 4,3%
Italia 2.817.494 2.779.941 2.752.473 2.717.419 2.870.697 2.814.245 2.800.406 2.851.490 1,8% 1,2%
Indipendenti
Pesaro Urbino 10.947 10.124 11.025 11.345 10.730 11.439 12.649 11.807 -6,7% 7,9%
Marche 50.120 51.686 54.275 54.318 48.994 48.415 53.784 53.601 -0,3% 6,9%
Nord Est 361.466 332.863 339.464 330.574 340.789 360.072 353.975 326.903 -7,6% -9,6%
Centro 350.597 353.228 355.840 358.478 353.750 358.663 371.023 365.498 -1,5% 4,3%
Italia 1.794.547 1.730.398 1.719.255 1.723.832 1.707.782 1.700.860 1.695.520 1.676.667 -1,1% -6,6%
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 27.513 27.378 30.462 29.026 31.336 31.435 30.628 30.254 -1,2% 10,0%
Marche 125.695 120.685 121.837 123.893 126.530 125.687 125.981 126.121 0,1% 0,3%
Nord Est 995.406 983.521 980.844 975.353 1.018.154 998.823 1.007.060 972.853 -3,4% -2,3%
Centro 959.621 936.863 929.823 930.994 964.320 974.250 981.966 1.000.935 1,9% 4,3%
Italia 4.612.041 4.510.339 4.471.728 4.441.251 4.578.479 4.515.105 4.495.926 4.528.157 0,7% -1,8%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
TerritoriVariazioni %
53
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 15 – Occupati per posizione nella professione 15 anni e oltre: altri servizi
Valori
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Dipendenti
Pesaro Urbino 55.492 52.733 48.316 52.275 54.829 46.370 44.669 48.219 7,9% -13,1%
Marche 192.370 193.611 194.234 202.652 210.730 202.248 204.206 202.318 -0,9% 5,2%
Nord Est 1.675.446 1.666.143 1.687.363 1.723.331 1.722.083 1.725.760 1.723.625 1.735.379 0,7% 3,6%
Centro 1.901.367 1.953.020 1.946.555 1.998.559 2.026.031 2.001.592 2.074.984 2.106.978 1,5% 10,8%
Italia 8.516.284 8.571.384 8.572.107 8.718.783 8.672.668 8.651.309 8.756.137 8.870.745 1,3% 4,2%
Indipendenti
Pesaro Urbino 11.529 13.013 11.655 13.028 16.781 13.882 12.003 13.841 15,3% 20,1%
Marche 59.244 57.595 57.403 56.203 57.494 54.659 55.274 62.930 13,9% 6,2%
Nord Est 425.446 418.735 428.018 422.759 419.625 426.001 440.353 452.734 2,8% 6,4%
Centro 523.997 497.380 509.960 515.739 526.494 525.190 527.022 543.009 3,0% 3,6%
Italia 2.226.896 2.142.550 2.189.402 2.213.543 2.257.146 2.223.124 2.221.704 2.247.379 1,2% 0,9%
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 67.021 65.746 59.971 65.303 71.610 60.252 56.672 62.060 9,5% -7,4%
Marche 251.614 251.206 251.637 258.855 268.224 256.907 259.480 265.248 2,2% 5,4%
Nord Est 2.100.892 2.084.878 2.115.381 2.146.090 2.141.708 2.151.761 2.163.978 2.188.113 1,1% 4,2%
Centro 2.425.364 2.450.400 2.456.515 2.514.298 2.552.525 2.526.782 2.602.006 2.649.987 1,8% 9,3%
Italia 10.743.180 10.713.934 10.761.509 10.932.326 10.929.814 10.874.433 10.977.841 11.118.124 1,3% 3,5%
TerritoriVariazioni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
Tab. 16 – Persone in cerca di occupazione 15 anni e oltre
Valori
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15
Maschi
Pesaro Urbino 2.674 5.165 4.141 4.395 5.708 7.523 6.803 9.891 45,4% 269,9%
Marche 15.126 23.941 18.467 20.604 30.641 37.116 33.294 35.122 5,5% 132,2%
Nord Est 69.347 111.228 130.743 119.973 171.447 192.771 193.427 182.736 -5,5% 163,5%
Centro 132.304 164.317 188.713 190.422 241.186 282.271 311.306 305.636 -1,8% 131,0%
Italia 803.644 976.211 1.084.015 1.084.487 1.433.999 1.674.370 1.741.986 1.669.414 -4,2% 107,7%
Femmine
Pesaro Urbino 5.378 5.101 3.162 4.857 8.350 8.826 8.369 8.391 0,3% 56,0%
Marche 16.727 21.902 20.089 25.422 32.632 38.564 36.883 33.913 -8,1% 102,7%
Nord Est 107.421 130.125 154.887 141.297 179.013 217.087 218.510 204.552 -6,4% 90,4%
Centro 176.921 201.549 195.594 194.045 251.799 282.181 304.860 272.305 -10,7% 53,9%
Italia 860.668 930.351 971.705 976.814 1.257.019 1.394.294 1.494.017 1.363.838 -8,7% 58,5%
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 8.052 10.266 7.303 9.252 14.058 16.349 15.172 18.282 20,5% 127,0%
Marche 31.853 45.843 38.556 46.026 63.273 75.680 70.177 69.035 -1,6% 116,7%
Nord Est 176.768 241.353 285.630 261.270 350.460 409.858 411.937 387.288 -6,0% 119,1%
Centro 309.225 365.866 384.307 384.467 492.985 564.452 616.166 577.941 -6,2% 86,9%
Italia 1.664.312 1.906.562 2.055.720 2.061.301 2.691.018 3.068.664 3.236.003 3.033.252 -6,3% 82,3%
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
TerritoriVariazioni %
54
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 17 – Tasso di disoccupazione 15 e oltre
Valori percentuali
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15 Terr. Genere
Maschi
Pesaro Urbino 2,8 5,2 4,4 4,7 5,9 8,1 7,5 11,0 3,5 8,2 - -1,3
Marche 3,9 6,1 4,8 5,5 7,8 9,7 8,7 9,0 0,4 5,1 1,9 -2,1
Nord Est 2,3 3,8 4,4 4,1 5,7 6,5 6,4 6,1 -0,3 3,8 4,9 -2,6
Centro 4,6 5,7 6,5 6,6 8,2 9,6 10,4 10,1 -0,3 5,5 0,9 -1,2
Italia 5,5 6,7 7,5 7,5 9,8 11,5 11,9 11,3 -0,5 5,8 -0,3 -1,4
Femmine
Pesaro Urbino 7,4 6,8 4,6 6,9 10,7 12,4 12,2 12,3 0,1 4,9 - 1,3
Marche 5,7 7,3 6,8 8,5 10,6 12,5 11,9 11,1 -0,7 5,5 1,2 2,1
Nord Est 4,8 5,8 6,8 6,1 7,6 9,3 9,3 8,7 -0,5 4,0 3,6 2,6
Centro 8,1 9,1 8,9 8,7 10,9 12,0 12,5 11,3 -1,2 3,2 1,0 1,2
Italia 8,5 9,2 9,6 9,5 11,8 13,1 13,8 12,7 -1,1 4,2 -0,4 1,4
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 4,8 5,9 4,5 5,7 8,1 10,0 9,5 11,6 2,0 6,8 - -
Marche 4,7 6,6 5,7 6,8 9,1 10,9 10,1 9,9 -0,1 5,3 1,6 -
Nord Est 3,4 4,6 5,4 5,0 6,6 7,7 7,7 7,3 -0,4 3,9 4,3 -
Centro 6,1 7,2 7,5 7,5 9,4 10,7 11,4 10,6 -0,7 4,5 0,9 -
Italia 6,7 7,7 8,4 8,4 10,7 12,1 12,7 11,9 -0,8 5,2 -0,3 -
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
Punti di variazione Differenze 2015 Territori
Tab. 18 – Tasso di disoccupazione 15 - 24
Valori percentuali
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15 Terr. Genere
Maschi
Pesaro Urbino 7,2 24,3 12,4 17,9 21,3 26,4 30,7 32,0 1,2 24,7 - -6,4
Marche 10,9 22,2 14,9 21,5 26,3 32,9 33,4 29,4 -4,0 18,6 2,5 -7,5
Nord Est 8,5 13,0 16,0 18,3 23,1 24,8 24,6 22,0 -2,6 13,4 10,0 -9,1
Centro 16,9 21,3 24,5 26,5 31,3 36,2 40,5 36,5 -4,0 19,6 -4,5 -2,9
Italia 18,8 23,2 26,9 27,1 33,7 39,0 41,3 38,8 -2,5 19,9 -6,8 -3,8
Femmine
Pesaro Urbino 15,3 17,7 8,6 27,1 34,1 33,8 57,4 38,3 -19,0 23,0 - 6,4
Marche 14,8 23,4 15,6 26,8 32,4 40,9 40,9 36,9 -4,0 22,1 1,4 7,5
Nord Est 13,1 18,6 22,6 21,2 25,2 30,3 34,8 31,1 -3,7 18,0 7,3 9,1
Centro 23,0 28,8 27,4 31,7 39,4 43,3 45,0 39,4 -5,6 16,4 -1,0 2,9
Italia 24,7 28,5 29,4 32,1 37,6 41,5 44,7 42,6 -2,0 18,0 -4,3 3,8
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 10,9 21,8 10,9 21,9 25,9 29,1 39,5 34,6 -4,9 23,7 - -
Marche 12,5 22,6 15,2 23,8 28,6 36,2 36,4 32,0 -4,4 19,6 2,6 -
Nord Est 10,5 15,3 18,8 19,5 24,0 27,2 29,0 25,9 -3,1 15,4 8,7 -
Centro 19,5 24,4 25,6 28,6 34,7 39,3 42,4 37,7 -4,7 18,2 -3,1 -
Italia 21,2 25,3 27,9 29,2 35,3 40,0 42,7 40,3 -2,4 19,1 -5,7 -
Punti di variazione Differenze 2015 Territori
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
55
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 19 – Tasso di disoccupazione 15 - 29
Valori percentuali
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014/15 2008/15 Terr. Genere
Maschi
Pesaro Urbino 8,6 17,3 12,7 9,3 12,9 14,6 21,5 25,6 4,1 17,0 - -1,0
Marche 8,3 17,3 11,3 12,5 20,0 21,7 21,2 20,8 -0,4 12,5 4,8 -4,3
Nord Est 5,9 8,3 11,3 11,0 14,8 16,6 17,0 15,7 -1,3 9,8 9,9 -7,4
Centro 11,0 14,8 16,7 17,9 22,4 24,3 28,4 26,8 -1,6 15,8 -1,3 -0,9
Italia 13,5 16,8 19,2 18,9 24,2 28,5 30,4 28,8 -1,7 15,2 -3,2 -2,6
Femmine
Pesaro Urbino 16,9 10,4 7,7 19,4 20,8 20,8 28,4 26,6 -1,8 9,6 - 1,0
Marche 12,0 15,0 15,4 19,7 23,2 28,5 26,3 25,1 -1,2 13,2 1,5 4,3
Nord Est 9,3 12,5 15,3 14,6 17,0 21,9 23,5 23,1 -0,4 13,8 3,5 7,4
Centro 17,0 20,0 20,5 21,4 27,1 30,5 31,7 27,7 -4,0 10,7 -1,1 0,9
Italia 17,7 20,4 21,8 22,7 26,9 31,4 33,2 31,4 -1,9 13,6 -4,8 2,6
Maschi e femmine
Pesaro Urbino 12,5 14,4 10,5 13,5 16,4 17,1 24,4 26,0 1,6 13,5 - -
Marche 9,9 16,3 13,0 15,8 21,4 24,7 23,4 22,6 -0,8 12,7 3,4 -
Nord Est 7,4 10,2 13,1 12,6 15,8 19,0 19,9 19,0 -1,0 11,6 7,0 -
Centro 13,7 17,1 18,3 19,4 24,5 27,0 29,9 27,2 -2,7 13,5 -1,2 -
Italia 15,3 18,3 20,3 20,5 25,4 29,8 31,6 29,9 -1,8 14,5 -3,9 -
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Istat Rcfl
Punti di variazione Differenze 2015 Territori
56
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Parte II - L’Osservatorio sui bilanci d’impresa
57
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
5. Sintesi delle principali dinamiche congiunturali riferite all’esercizio 2014
■ Nel corso del 2014, l’economia mondiale, disattendendo tutte le previsioni più accreditate,
ha mantenuto lo stesso modesto ritmo di espansione del biennio precedente conseguendo
un incremento del prodotto interno lordo pari al +3,4%. La stazionarietà del Pil mondiale è
stata determinata dal rallentamento delle economie emergenti (+4,6% dal +5,0% del 2013)
compensato dalla lieve crescita di quelle avanzate, il cui tasso di espansione è passato dal
+1,2% al +1,8%. Debole è risultata anche la dinamica degli scambi internazionali cresciuti
del +3,2%, in lieve decelerazione rispetto all’anno precedente. L’economia trainante è
risultata essere quella americana, capace di mettere a segno una crescita del +2,4% in
ragione d’anno, grazie allo slancio impresso nella seconda metà dell’anno. La crescita
economica è rimasta complessivamente debole anche nei Paesi dell’eurozona (+0,9%),
nonostante l’emergere, nella seconda parte del 2014, di un graduale consolidamento di
dinamiche più favorevoli. La politica monetaria della BCE e la conseguente svalutazione
dell’euro rispetto al dollaro, ha favorito le esportazioni mentre il calo del petrolio e migliori
condizioni nel mercato del lavoro hanno incentivato i consumi privati che, anche per il futuro,
dovrebbero confermarsi come principale motore della ripresa economica. La spesa per
investimenti è risultata, viceversa, più debole, con una flessione registrata nel terzo trimestre
a causa del calo di quelli in costruzioni mentre è rimasta stabile la componente non legata
all’edilizia.
■ L’economia italiana, nell’ultimo trimestre del 2014, è tecnicamente uscita dalla recessione,
ma la variazione del Pil, su base annuale, è risultata per il terzo anno consecutivo di segno
negativo. La flessione del -0,3%, più contenuta rispetto alle due precedenti (-2,8% nel 2012 e
-1,7% nel 2013), delinea uno scenario di progressivo rallentamento delle dinamiche
recessive, con prospettive di ripresa legate alla favorevole evoluzione del commercio estero,
sostenuta dalla svalutazione dell’euro, e da una graduale stabilizzazione della domanda
interna. Tuttavia, nonostante sia aumentata la fiducia di famiglie e imprese, il riavvio del ciclo
economico deve ancora consolidarsi e il valore del Pil, nel quarto trimestre 2014, ha toccato
il punto più basso dall’inizio della crisi (-9,4% dal primo trimestre 2008) tornando al livello del
terzo trimestre 2000. In termini pro-capite, la perdita dal 2007 risulta pari al -11,9%,
corrispondenti a oltre 3.400 euro per abitante7. La flessione del Pil riscontrata nel 2014 è
stata accompagnata da un aumento delle importazioni di beni e servizi (+1,8%) che ha
lasciato l’insieme delle risorse disponibili sostanzialmente invariato rispetto all’anno
7 Confindustria, Rapporto 2014 sull’industria marchigiana.
58
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
precedente. Sul versante degli impieghi si è registrata, in ragione d’anno, una contrazione
degli investimenti fissi lordi del -3,3%, determinata dalle variazioni negative registrate dalle
costruzioni (-4,9%), dai macchinari e attrezzature (-2,7%) e dai mezzi di trasporto (-1,2%). I
consumi finali delle famiglie residenti sono cresciuti del +0,3%, mettendo a segno un lieve
recupero rispetto all’accentuata contrazione del 2013 (-2,8%) grazie all’aumento della spesa
per servizi (+0,7%), mentre quella di beni è rimasta sostanzialmente costante. Si è inoltre
osservata, su base annuale, una variazione negativa del -0,9% dei consumi delle pubbliche
amministrazioni. Sempre con riferimento all’anno, le esportazioni sono aumentate del +2,7%,
mettendo a segno una performance migliore di quella conseguita nel biennio precedente.
L’attività commerciale con l’estero è rimasta costante con i Paese extra UE, mentre è
aumentata del +3,8% con gli stati membri.
■ L’economia locale è stata interessata, nel 2014, da un’evoluzione più favorevole rispetto a
quella italiana: il Pil regionale è infatti cresciuto del +0,5% a fronte dalla nuova flessione che
ha interessato il Paese. La contrazione cumulata a partire dal 2007, tuttavia, è nettamente
più accentuata per le Marche che, nei sette anni considerati, perdono il 13,1% del valore del
Pil creato prima dell’inizio della crisi (Italia -9,0%). Considerando il valore aggiunto a prezzi
correnti, proxy del Pil disponibile per le economie locali, nel 2014 le Marche hanno registrato
una flessione del -0,3% che è risultata abbastanza difforme sul territorio. Risultati positivi
hanno interessato le province di Macerata e Ascoli Piceno con variazioni pari,
rispettivamente, al +0,9% e al +0,1%. Alla contenuta flessione di Ancona (-0,5%) segue la
consistente contrazione sperimentata da Fermo (-1,0%) e da Pesaro e Urbino, il cui valore
aggiunto complessivo diminuisce del -1,1% rispetto all’anno precedente8.
Sulla base dei dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Marche e pubblicati da
Industria Flash9, il manifatturiero provinciale è stato interessato da un’evoluzione
moderatamente espansiva dei livelli di attività produttiva che si è rilevata particolarmente
accentuata nel trimestre di apertura in cui si è registrato un incremento tendenziale del
+4,1%. Dopo la netta contrazione sperimentata nella parte centrale dell’anno, le imprese di
Pesaro e Urbino hanno conseguito un nuovo aumento della produzione (+2,1% nel quarto
trimestre) che ha portato il risultato complessivo, per l’intero 2014, in territorio positivo con
una crescita del +0,5%. Nelle Marche la variazione è stata nulla, mentre a livello nazionale si
è registrata una flessione – la terza consecutiva su base annuale – del -1,1%. All’andamento
non sfavorevole della produzione si è accompagnata, nelle nostra provincia, un’apprezzabile
8 Fonte: Osservatorio mercato del lavoro Regione Marche, Rapporto annuale 2015
9 Trimestrale economico e finanziario della provincia di Pesaro e Urbino
59
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
vivacità dell’attività commerciale che, soprattutto sul mercato interno, riesce a conseguire
risultati più soddisfacenti rispetto alle imprese del panel regionale. Per le manifatture
provinciali, infatti, le vendite in ambito domestico aumentano del +2,0%, mentre risultano in
flessione del -0,4% su scala regionale. Anche la ripresa dell’export risulta più decisa a livello
locale con le imprese capaci di incrementare gli scambi internazionali del +4,0%, a fronte di
una variazione più contenuta (+1,8%) conseguita dalle aziende incluse nel campione
rappresentativo delle produzioni regionali.
Un quadro meno propizio emerge dall’indagine di Unioncamere Marche secondo la quale
l’attività produttiva del comparto manifatturiero ha registrato, sia nelle Marche sia nella
provincia di Pesaro e Urbino, una contrazione del -2,0% circa in media d’anno a fronte di una
sostanziale stabilità rilevata a livello nazionale; nel complesso del Centro Italia, invece, è
diminuita mediamente del -1,0%. Su scala regionale, il calo dell’attività produttiva ha
riguardato soprattutto le imprese di piccole dimensioni (1-9 dipendenti) con un tasso medio
annuo pari al -3,1%; la flessione ha assunto caratteri di rilevanza anche per quelle della
fascia intermedia (10-49 dipendenti) che hanno sperimentato una flessione del -2,2% mentre
l’Artigianato ha mantenuto la sua intonazione negativa durante l’intero anno (-3,1%). Tra le
province marchigiane, le maggiori difficoltà, in termini di calo della produzione, si sono
osservate per quella di Fermo, che ha presentato una variazione tendenziale media pari al -
3,4% e, in misura minore, per quella di Macerata (-2,4%). Anche le restanti due province
hanno ottenuto risultati negativi, pur attestandosi al di sopra dell’andamento medio regionale:
Ascoli Piceno registra una flessione del -1,6% e Ancona del -1,2%10. Nella provincia di
Pesaro e Urbino, l’ammontare complessivo del fatturato, calcolato a prezzi correnti, ha
mostrato una flessione media annua pari al -1,3%, perfettamente in linea all’andamento
misurato su scala regionale. Sia a Pesaro e Urbino sia nelle Marche, la crisi del mercato
interno non è stata compensata adeguatamente dall’export, cresciuto, rispettivamente, nella
modesta misura del +0,5% e del +0,3% nel corso del 2014. Un risultato deludente, se si
considera che la crescita degli scambi con l’estero in ambito nazionale è risultata pari al
+3,1% e il dato di sintesi del Centro Italia si è attestato a +1,5%. Nel 2014 ha inciso
profondamente anche la situazione politica internazionale con particolare riferimento alla
riduzione degli scambi con la Russia, un partner commerciale di primo piano per tutti i
principali settori merceologici delle Marche, quali calzature, mobili, apparecchi per uso
domestico ed abbigliamento.
10
Fonte: Unioncamere Marche, Rapporto di sintesi 2015
60
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
6. Principali caratteristiche della banca dati e del campione
■ La banca dati messa a disposizione delle categorie include 234 imprese operanti in tutti i
principali settori di attività economica della provincia ad esclusione dell’agricoltura.
L’industria, e in particolare il manifatturiero, è il settore maggiormente rappresentato con 170
aziende.
Tab. 1: composizione della banca dati per macro settore di attività
Settore Numero %
Industria 170 72,6%
Costruzioni 13 5,6%
Servizi 51 21,8%
Totale 234 100,0%
Fonte: elab Ufficio Studi CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio ( CCIAA )
72,6%
5,6%
21,8%
Industria
Costruzioni
Servizi
Con riferimento alla dimensione d’impresa prevalgono le unità con meno di 51 addetti il cui
numero è pari a 149. Le medie imprese (51-250) sono 67 mentre quelle di grandi dimensioni,
ossia con oltre 251 dipendenti, ammontano, complessivamente, a 18 unità.
Tab. 2: composizione della banca dati in base alla dimensione d’impresa (classi di addetti)
Classe addetti Numero %
Piccole [ 1 - 50 ] 149 63,7%
Medie [ 51 - 250 ] 67 28,6%
Grandi [ 251 oltre ] 18 7,7%
Totale 234 100,0%
Classe addetti Numero %
1-20 77 32,9%
21-50 72 30,8%
51-100 43 18,4%
101-250 24 10,3%
250 - 500 7 3,0%
500 oltre 11 4,7%
Totale terziario 234 100,0%
Fonte: elab Ufficio Studi CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio ( CCIAA )
63,7%
28,6%
7,7%
Piccole [ 1 - 50 ]
Medie [ 51 - 250 ]
Grandi [ 251 oltre ]
32,9%
30,8%
18,4%
10,3%
3,0%
4,7%
1-20
21-50
51-100
101-250
250 - 500
500 oltre
Come anticipato nella nota metodologica iniziale, le analisi della presente edizione
dell’Osservatorio verranno focalizzate sulle manifatture della provincia. Il campione
selezionato per l’esercizio 2014 risulta composto da 170 imprese, ben 49 in più rispetto al
panel della precedente indagine. Sono state escluse quelle società che, già nell’esercizio
2013 risultavano in liquidazione e, al contempo, ne sono state aggiunte di nuove, in parte
segnalate dalle categorie sindacali, in parte reperite su elenchi di associazioni e database
61
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
on-line. Tale modalità di individuazione delle unità campionarie determina fenomeni distorsivi
per il solo fatto di includere aziende che hanno più visibilità mediatica di altre che, viceversa,
potrebbero non avere capacità e risorse per acquisirla. Le nuove entrate sono imprese
prevalentemente di piccole e medie dimensioni che, tuttavia, sono da tempo presenti sul
mercato. Considerata la recessione economica degli ultimi anni, tale longevità, che peraltro
caratterizza l’intero campione preso in esame11, implica che stiamo osservando un segmento
dell’economia locale particolarmente dinamico ed evoluto. Questa circostanza ha permesso
di rilevare indicatori, caratteristiche strutturali e dinamiche del reddito probabilmente più
performanti rispetto all’intero manifatturiero provinciale.
La totalità delle imprese incluse nel campione è riconducibile a società di capitale. Sotto il
profilo del settore di attività prevalgono le unità del legno mobile e della meccanica presenti,
rispettivamente, con 57 e 52 unità.
Tab. 3: composizione del campione di imprese manifatturiere in base al settore di attività
Manifatture Numero %
Alimentare 5 2,9%
Tessile e abbigliamento: 17 10,0%
- Tessile 4 2,4%
- Abbigliamento 13 7,6%
Legno mobile: 57 33,5%
- Lav. legno / accessori 16 9,4%
- Produzione mobili 25 14,7%
- Produzione cucine 9 5,3%
- Imbottiti 3 1,8%
- Arredo / varie 4 2,4%
Carta e stampa 4 2,4%
Chimica gomma plastica 17 10,0%
Minerali non metalliferi: 16 9,4%
- Lavorazione vetro 7 4,1%
- Lavorazione pietra 4 2,4%
- Materiali per l'edilizia 3 1,8%
- Prodotti abrasivi 2 1,2%
Meccanica: 52 30,6%
- Metallurgia 12 7,1%
- Prodotti in metallo 14 8,2%
- Macchine macchinari 26 15,3%
Altre industrie 2 1,2%
Totale Industria 170 100,0%
Fonte: elab Ufficio Studi CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio ( CCIAA )
2,9%
10,0%
2,4%
7,6%
33,5%
9,4%
14,7%
5,3%
1,8%
2,4%
2,4%
10,0%
9,4%
4,1%
2,4%
1,8%
1,2%
30,6%
7,1%
8,2%
15,3%
1,2%
Alimentare
Tessile e abbigliamento:
Tessile
Abbigliamento
Legno mobile:
Lav. legno / accessori
Prod. mobili
Prod. cucine
Imbottiti
Arredo / varie
Carta e stampa
Chimica gomma plastica
Minerali non metalliferi:
Lav. vetro
Lav. pietra
Materiali edilizia
Prodotti abrasivi
Meccanica:
Metallurgia
Prodotti in metallo
Macchine macchinari
Altre industrie
La corrispondente incidenza all’interno del panel si avvicina sostanzialmente a quella rilevata
nell’insieme delle imprese non artigiane di fonte Movimprese. Data la relativa numerosità e la
loro importanza nell’ambito dell’economia provinciale, tali settori sono stati anche declinati
sia in base alle principali specializzazioni settoriali che alla dimensione d’impresa. Sono poi
11
L’età media stimata delle imprese incluse nel panel supera i 26 aani.
62
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
presenti 5 aziende dell’alimentare, 17 del tessile abbigliamento, 4 della carta e stampa, 17
della chimica gomma plastica, 16 dei minerali non metalliferi e due appartenenti alla
componente residuale delle altre industrie.
L’altra variabile con la quale sono state osservate le dinamiche d’impresa è quella della
dimensione valutata sulla base del numero di dipendenti e addetti.
Con riferimento alle classificazioni Istat12 le unità presenti sono state suddivise in tre classi:
1-50 addetti (piccole imprese), che rappresentano una quota pari al 62,9%;
51-250 addetti (medie imprese), che rappresentano una quota pari al 31,2%;
251 e oltre (grandi imprese) che rappresentano una quota pari al 5,9%.
Queste tra classi sono state sono state poi ulteriormente scomposte in sottoinsiemi per
osservarne caratteristiche e dinamiche in riferimento a quei segmenti di economia che
risultano quantitativamente prevalenti nel tessuto economico locale.
Tab. 3: composizione del campione di imprese manifatturiere per classi di addetti
Industria Numero %
Piccole [ 1 - 50 ] 107 62,9%
Medie [ 51 - 250 ] 53 31,2%
Grandi [ 251 oltre ] 10 5,9%
Totale 170 100,0%
Classe addetti Numero %
1-20 50 21,4%
21-50 57 24,4%
51-100 33 14,1%
101-250 20 8,5%
250 - 500 5 2,1%
500 oltre 5 2,1%
Totale terziario 170 72,6%
Fonte: elab Ufficio Studi CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio ( CCIAA )
62,9%
31,2%
5,9%
Piccole [ 1 - 50 ]
Medie [ 51 - 250 ]
Grandi [ 251 oltre ]
32,9%
30,8%
18,4%
10,3%
3,0%
4,7%
1-20
21-50
51-100
101-250
250 - 500
500 oltre
Per le imprese fino a 50 addetti, tutte le voci di bilancio e gli indicatori elaborati sono stati
dunque declinati13 anche per l’insieme delle unità con non più di 20 addetti, le cosiddette
12
La Raccomandazione della Commissione UE del 6 maggio 2003 considera piccole imprese quelle con meno di 50 addetti, medie imprese quelle con un numero di addetti compreso tra 50 e 250 e grandi imprese quelle con più di 250 addetti. La classificazione UE prevede altri parametri quali il volume di fatturato (inferiore a 7 milioni di euro nelle piccole imprese, compreso tra i 7 ed i 40 milioni di euro nelle medie imprese e superiore a 40 milioni di euro nelle grandi imprese) ed il valore dell’attivo patrimoniale (inferiore a 5 milioni di euro nelle piccole imprese, compreso tra 5 e 27 milioni nelle medie imprese e superiore ai 27 nelle grandi imprese). Infine, viene definita “microimpresa” quell'impresa il cui organico è inferiore a 10 persone e il cui fatturato o il totale di bilancio annuale non supera 2 milioni di euro. 13
I dati analitici sono riportati nell’appendice statistica e comunque a disposizione della Segreteria Confederale della Camera del Lavoro CGIL di Pesaro e Urbino.
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Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
micro imprese, molto diffuse sul territorio provinciale. Il loro ammontare è pari a 50 e registra
un’incidenza del 21,4%. Tale metodologia è anche propedeutica all’attività di contrattazione
di secondo livello: nello studio di casi aziendali è infatti utile confrontare i risultati osservati
per la singola impresa con appropriati e coerenti segmenti di mercato. Le aziende di medie
dimensioni sono state suddivise nelle due sottoclassi 51-100 e 101-250, rispettivamente con
33 e 20 unità e un peso complessivo del 31,2%. Infine, il panel include 10 imprese con oltre
250 addetti di cui 5 superano la soglia dei 500. Le società di medie-grandi dimensioni, ossia
quelle con oltre 50 addetti, nonostante l’accresciuta incidenza delle piccole imprese, trovano
così nel campione, diversamente da quanto avviene nella realtà, un peso superiore a quello
delle micro e piccole imprese. È probabile, dunque, che il panel in esame tenda a
sottostimare tale dimensione e risulti maggiormente rappresentativo in riferimento alle
dinamiche di aziende maggiormente strutturate. Tale caratteristica è evidente se si considera
che il numero medio di addetti per impresa è pari 75 unità, mentre fatturato e dimensione
patrimoniale risultano ammontare rispettivamente a 17,4 e 16,2 milioni di euro circa.
64
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7. Dimensione e struttura patrimoniale delle imprese manifatturiere
■ L’insieme delle risorse materiali, immateriali e finanziarie che costituiscono il patrimonio
delle 170 imprese manifatturiere incluse nel campione ammonta a circa 2,8 miliardi di euro14
e presenta una media di oltre 16,3 milioni per azienda. Rispetto all’esercizio precedente, il
capitale investito registra un incremento complessivo del +1,8%. Si osserva una variazione
positiva, su base annua, per l’alimentare (+6,6%) la chimica gomma plastica (+2,7%), i
minerali non metalliferi (+15,8%) e la meccanica (+1,5%). Con riferimento alla dimensione
d’impresa le unità della classe 51-250 segnano l’espansione più accentuata con una crescita
del +3,9%. Il patrimonio delle grandi imprese rimane sostanzialmente costante mentre quello
delle unità con meno di 50 dipendenti risulta in aumento, rispetto all’esercizio 2013, del
+2,1%.
Tab. 1: stato patrimoniale e indicatori di struttura
Sta to pa trimonia le
Tota le industria 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Attivo
Immobilizzazioni 742.222 768.477 791.513 835.151 5,5% 12,5% 0,0% 27,8% 30,2%
Capitale circolante 1.925.249 1.881.841 1.929.245 1.934.602 0,3% 0,5% 0,0% 72,2% 69,8%
- Rimanenze 651.846 615.998 641.675 625.849 - 2,5% - 4,0% - 4,0% 24,4% 22,6%
Totale attivo 2.667.471 2.650.318 2.720.758 2.769.753 1,8% 3,8% 0,0% 100,0% 100,0%
Pa ssivo
Patrimonio netto 864.234 865.138 897.373 930.707 3,7% 7,7% 0,0% 32,4% 33,6%
Fondo rischi e oneri 44.394 47.364 50.510 58.186 15,2% 31,1% 0,0% 1,7% 2,1%
Fondo TFR 95.004 95.578 100.503 102.694 2,2% 8,1% 0,0% 3,6% 3,7%
Debiti 1.663.839 1.642.238 1.672.372 1.678.166 0,3% 0,9% 0,0% 62,4% 60,6%
- Debiti vs banche 684.511 693.808 665.575 664.579 - 0,1% - 2,9% - 4,2% 25,7% 24,0%
Totale passivo 2.667.471 2.650.318 2.720.758 2.769.753 1,8% 3,8% 0,0% 100,0% 100,0%
Dime nsione me dia
Numero di imprese 170
Patrimonio netto 5.084 5.089 5.279 5.475 3,7% 7,7% 0,0% - -
Fondo TFR 559 562 591 604 2,2% 8,1% 0,0%
Totale attivi / passivo 15.691 15.590 16.004 16.293 1,8% 3,8% 0,0% - -
Indic a tori di struttura
Indipendenza finanziaria 32,4% 32,6% 33,0% 33,6% 0,6 1,2 0,0 - -
Margine di struttura 116,4% 112,6% 113,4% 111,4% - 1,9 - 5,0 - 5,0 - -
Q.ta% deb banche / tot deb. 41,1% 42,2% 39,8% 39,6% - 0,2 - 1,5 - 2,6 - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
14
Al lordo di rivalutazioni e svalutazioni
65
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Anche in una prospettiva temporale di medio periodo la dimensione patrimoniale delle
società incluse nel panel risulta crescente (+3,8%) pur presentando notevoli divergenze
settoriali. Un consistente progresso viene conseguito dall’alimentare (+9,8%), dal legno
mobile (+8,0%) dalla chimica gomma plastica (+13,4%) e, seppure in termini più contenuti,
dalla meccanica (+2,0%). Sperimentano un contenuto ridimensionamento delle proprie
risorse, nel corso del periodo 2011-2014, il tessile abbigliamento (-0,4%), la carta stampa
(-0,3%), i minerali non metalliferi (-2,5%) e, ancora di più, le altre industrie (-6,9%). Il
complessivo capitale delle piccole imprese si attesta su livelli leggermente più bassi di quelli
del 2011 mentre per quelle delle due classi successive la crescita è pari, rispettivamente, al
+6,9% e al +3,5%.
■ Sul versante degli impieghi si osserva un considerevole aumento delle immobilizzazioni
(+5,5%) e una marginale variazione del capitale circolante15 (+0,3%). Tale dinamica non
determina, tuttavia, un eccessivo appesantimento della struttura patrimoniale in quanto
l’incidenza del capitale fisso si mantiene entro il 30,0% dell’attivo.
■ Con riferimento alle fonti, le 170 imprese manifatturiere registrano, nel 2014, un
incremento annuo del patrimonio netto pari al +3,7%; il fondo rischi e oneri cresce del
+15,2%, il fondo Tfr del +2,2% arrivando ad un ammontare di poco inferiore ai 103 milioni di
euro (circa 600mila euro per impresa e 8mila per dipendente). L’entità complessiva dei debiti
varia marginalmente così come rimane sostanzialmente costante, in ragione d’anno,
l’esposizione verso gli istituti di credito (-0,1%). Il complessivo patrimonio netto, ossia il
capitale conferito all’azienda dalla proprietà – detto anche capitale di rischio – è di circa 931
milioni di euro, con un valore medio pari a 5,5 milioni per impresa. Rispetto al 2013 è
aumentato del +3,7% (+7,7% sul 2011) con variazioni positive per tutte le classi dimensionali
e tutte le componente settoriali ad esclusione dei minerali non metalliferi (-12,3%).
Mettendo a rapporto il patrimonio netto con il totale delle fonti, si ottiene l’indice di
capitalizzazione o di indipendenza finanziaria che segna la misura in cui l’azienda dipende
da fonti di finanziamento esterne: un indice molto basso significa che l'azienda deve far
fronte a maggiori oneri finanziari a discapito del risultato di gestione. Mediamente, e con tutte
le cautele del caso, si ritiene come accettabile un livello di conferimenti per importi pari ad
almeno un terzo del capitale complessivo investito nell’attività economica. Valori inferiori,
eventualmente abbinati ad un’elevata incidenza dell’indebitamento a breve, possono
seriamente compromettere la solidità patrimoniale dell’azienda. Per le 170 imprese del
15
Il capitale circolante è calcolato al lordo di ratei e risconti
66
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campione in esame, il valore di tale indicatore si attesta, nel 2014, al 33,6% registrando un
aumento di 0,6 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente e di 1,2 rispetto al 2011.
Livelli particolarmente favorevoli si riscontrano nell’alimentare e nella meccanica, settori in
cui l’indicatore si attesta attorno al 38%. Appaiono, viceversa, più deboli da questo aspetto le
imprese della carta stampa (23,3%) dei minerali non metalliferi (22,9%) e le altre industrie
(19,9%).
Con riferimento alla dimensione d’impresa si riscontra un apporto di capitale di proprietà non
sufficientemente adeguato per quelle di medie dimensioni: l’indipendenza finanziaria di
questo insieme si posiziona al 27,0% pur con dinamiche moderatamente espansive nel
periodo considerato. L’entità del patrimonio netto risulta leggermente più elevata per le unità
di piccola dimensione (30,9%) mentre si posiziona su livelli sufficientemente adeguati per le
grandi imprese (39,9%).
L’ammontare e l’adeguatezza del capitale di proprietà vanno valutati non solo rispetto alle
risorse complessivamente investite nell’impresa, ma anche con riferimento all’entità delle
immobilizzazioni. In linea di principio, un equilibrato rapporto tra fonti e impieghi del capitale
suggerirebbe la copertura delle immobilizzazioni con il capitale di proprietà, per evitare che
fonti a breve vadano a finanziare impieghi a lungo periodo. Mettendo a rapporto il patrimonio
netto con le immobilizzazioni si ottiene il margine di struttura che, in situazione di totale
copertura delle immobilizzazioni, deve essere uguale o superiore al 100%. Per le imprese
del panel osservato, si riscontra un indice complessivo pari al 111,4% che presenta tuttavia
considerevoli differenziazioni tra settori (per la carta stampa è pari a 80,5%) e classi di
addetti (96,5% per quella 51-250).
■ Ponendo a confronto i due indicatori considerati e le grandezze da cui derivano con i
risultati riportati nelle indagini condotte da Istao e Fondazione Merloni16 per le Marche e da
Mediobanca17 per l’Italia, si osserva come le imprese di Pesaro e Urbino mostrino una
crescita più accentuata del patrimonio netto e del capitale complessivo rispetto al campione
rappresentativo delle Marche ma non rispetto alle società manifatturiere censite da
Mediobanca (patrimonio netto +9,6%; totale capitale +3,5%).
Prendendo poi in esame l’indipendenza finanziaria e il margine di struttura, le imprese di
Pesaro e Urbino scontano, anche nel 2014, una significativa debolezza strutturale risultando
ampiamente sottocapitalizzate rispetto alle società dei due panel presi a riferimento.
16
Condotta dall’Istao e dalla Fondazione Aristide Merloni, “Classifica delle principali imprese marchigiane anno 2014”, il cui campione è composto da circa 160 aziende manifatturiere. 17
L’indagine Mediobanca è basata sui dati di 2.050 bilanci di industrie manifatturiere di medie e grandi dimensioni.
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Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Considerando il primo dei due indicatori, sia le imprese del campione regionale che quelle
riferite al campione Mediobanca registrano valori superiori di ben 22 punti percentuali
rispetto a quello provinciale. Per il margine di struttura, le imprese di Pesaro e Urbino
riportano valori sostanzialmente dimezzati. La debole dotazione di capitale proprio tende
parzialmente ad attenuarsi in riferimento alle industrie della provincia di maggiori dimensioni.
Tab. 2: stato patrimoniale e indicatori di struttura del campione provinciale, regionale (Fondazione Merloni / Istao) e nazionale (Mediobanca)
Pe sa ro e Urbino Va r. % Pe sa ro e Urbino Va r. %
Tota le impre se 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 Cla sse [ 2 5 1 e oltre ] 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14
Immobilizzazioni 791.513 835.151 5,5% Immobilizzazioni 409.880 404.347 - 1,3%
Patrimonio netto 897.373 930.707 3,7% Patrimonio netto 491.047 501.876 2,2%
Totale attivo / passivo 2.720.758 2.769.753 1,8% Totale attivo / passivo 1.257.721 1.259.366 0,1%
Indipendenza finanziaria 33,0% 33,6% 0,6 Indipendenza finanziaria 39,0% 39,9% 0,8
Margine di struttura 113,4% 111,4% - 1,9 Margine di struttura 119,8% 124,1% 4,3
Ma rc he Va r. % Ita lia Va r. %
Soc ie tà ma nifa tt. 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 Soc ie tà ma nifa tt. 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14
Immobilizzazioni 1.803 1.806 0,2% Immobilizzazioni 65.240 65.784 0,8%
Patrimonio netto 4.026 3.987 - 1,0% Patrimonio netto 150.228 164.625 9,6%
Totale attivo / passivo 7.296 7.186 - 1,5% Totale attivo / passivo 284.250 294.298 3,5%
Indipendenza finanziaria 55,2% 55,5% 0,3 Indipendenza finanziaria 52,9% 55,9% 3,1
Margine di struttura 223,3% 220,8% - 2,5 Margine di struttura 230,3% 250,3% 20,0
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Fondazione Merloni / Istao e Mediobanca
Va lori Va lori
Va lori Va lori
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Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Appendice statistica al capitolo 7 Tab 1.1: principali grandezze e indicatori della struttura patrimoniale per settore di attività
Alime nta re
Sta to pa trimonia le 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Immobilizzazioni 7.833 9.410 9.773 9.721 - 0,5% 24,1% - 0,5% 22,2% 25,0%
Patrimonio netto 12.385 14.399 14.557 14.745 1,3% 19,1% 0,0% 35,0% 38,0%
Fondo rischi e oneri 257 336 325 284 - 12,6% 10,5% - 15,5% 0,7% 0,7%
Fondo TFR 1.035 1.073 1.155 1.205 4,3% 16,4% 0,0% 2,9% 3,1%
Debiti 21.675 21.961 20.392 22.600 10,8% 4,3% 0,0% 61,3% 58,2%
- Debiti vs banche 7.684 7.761 8.563 9.946 16,2% 29,4% 0,0% 21,7% 25,6%
Totale attivo / passivo 35.352 37.769 36.429 38.834 6,6% 9,8% 0,0% 100,0% 100,0%
Indipendenza finanziaria 35,0% 38,1% 40,0% 38,0% - 2,0 2,9 - 2,0 - -
Margine di struttura 158,1% 153,0% 149,0% 151,7% 2,7 - 6,4 - 6,4 - -
Te ssile a bbiglia me nto
Sta to pa trimonia le 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Immobilizzazioni 41.388 43.271 42.914 45.046 5,0% 8,8% 0,0% 23,3% 25,5%
Patrimonio netto 47.091 50.228 51.073 55.800 9,3% 18,5% 0,0% 26,6% 31,6%
Fondo rischi e oneri 2.336 2.325 1.890 2.090 10,6% - 10,5% - 10,5% 1,3% 1,2%
Fondo TFR 5.383 5.939 5.850 5.893 0,7% 9,5% - 0,8% 3,0% 3,3%
Debiti 122.490 123.199 121.163 112.741 - 7,0% - 8,0% - 8,5% 69,1% 63,9%
- Debiti vs banche 69.592 71.776 70.663 66.783 - 5,5% - 4,0% - 7,0% 39,3% 37,8%
Totale attivo / passivo 177.300 181.691 179.976 176.524 - 1,9% - 0,4% - 2,8% 100,0% 100,0%
Indipendenza finanziaria 26,6% 27,6% 28,4% 31,6% 3,2 5,1 0,0 - -
Margine di struttura 113,8% 116,1% 119,0% 123,9% 4,9 10,1 0,0 - -
Le gno mobile
Sta to pa trimonia le 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Immobilizzazioni 213.511 215.023 218.369 220.716 1,1% 3,4% 0,0% 31,0% 29,6%
Patrimonio netto 218.693 221.377 227.949 234.751 3,0% 7,3% 0,0% 31,7% 31,5%
Fondo rischi e oneri 6.490 7.276 12.751 12.439 - 2,4% 91,7% - 2,4% 0,9% 1,7%
Fondo TFR 26.992 27.487 28.320 28.876 2,0% 7,0% 0,0% 3,9% 3,9%
Debiti 437.577 441.271 481.621 469.139 - 2,6% 7,2% - 2,6% 63,4% 63,0%
- Debiti vs banche 158.696 167.378 166.991 162.153 - 2,9% 2,2% - 3,1% 23,0% 21,8%
Totale attivo / passivo 689.752 697.411 750.641 745.205 - 0,7% 8,0% - 0,7% 100,0% 100,0%
Indipendenza finanziaria 31,7% 31,7% 30,4% 31,5% 1,1 - 0,2 - 0,2 - -
Margine di struttura 102,4% 103,0% 104,4% 106,4% 2,0 3,9 0,0 - -
Ca rta sta mpa
Sta to pa trimonia le 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Immobilizzazioni 3.877 3.649 3.922 3.399 - 13,3% - 12,3% - 13,3% 0,6% 0,5%
Patrimonio netto 2.369 2.383 2.644 2.735 3,4% 15,4% 0,0% 0,3% 0,4%
Fondo rischi e oneri 118 95 78 97 24,4% - 17,8% - 17,8% 0,0% 0,0%
Fondo TFR 662 741 800 847 5,9% 27,9% 0,0% 0,1% 0,1%
Debiti 8.634 8.024 8.259 8.069 - 2,3% - 6,5% - 6,5% 1,3% 1,1%
- Debiti vs banche 4.285 3.782 2.943 2.998 1,9% - 30,0% - 30,0% 0,6% 0,4%
Totale attivo / passivo 11.783 11.243 11.781 11.748 - 0,3% - 0,3% - 0,3% 1,7% 1,6%
Indipendenza finanziaria 20,1% 21,2% 22,4% 23,3% 0,8 3,2 0,0 - -
Margine di struttura 61,1% 65,3% 67,4% 80,5% 13,1 19,4 0,0 - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
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Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab 1.2: principali grandezze e indicatori della struttura patrimoniale per settore di attività
Chimic a gomma
pla stic aSta to pa trimonia le 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Immobilizzazioni 42.585 45.872 50.629 55.895 10,4% 31,3% 0,0% 120,5% 143,9%
Patrimonio netto 47.046 47.383 50.223 53.293 6,1% 13,3% 0,0% 133,1% 137,2%
Fondo rischi e oneri 1.764 1.420 1.189 1.243 4,5% - 29,5% - 29,5% 5,0% 3,2%
Fondo TFR 5.226 5.836 6.553 6.932 5,8% 32,6% 0,0% 14,8% 17,9%
Debiti 126.960 139.173 141.844 143.770 1,4% 13,2% 0,0% 359,1% 370,2%
- Debiti vs banche 60.628 71.591 67.881 64.903 - 4,4% 7,1% - 9,3% 171,5% 167,1%
Totale attivo / passivo 180.996 193.812 199.809 205.238 2,7% 13,4% 0,0% 512,0% 528,5%
Indipendenza finanziaria 26,0% 24,4% 25,1% 26,0% 0,8 0,0 0,0 - -
Margine di struttura 110,5% 103,3% 99,2% 95,3% - 3,9 - 15,1 - 15,1 - -
Mine ra li non me t.
S ta to pa trimonia le 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Immobilizzazioni 69.740 68.919 67.653 95.616 41,3% 37,1% 0,0% 39,3% 54,2%
Patrimonio netto 46.980 39.860 33.868 41.187 21,6% - 12,3% - 12,3% 26,5% 23,3%
Fondo rischi e oneri 5.135 4.516 4.218 12.396 193,9% 141,4% 0,0% 2,9% 7,0%
Fondo TFR 6.944 6.944 6.841 6.460 - 5,6% - 7,0% - 7,0% 3,9% 3,7%
Debiti 125.249 114.674 110.269 119.730 8,6% - 4,4% - 4,4% 70,6% 67,8%
- Debiti vs banche 67.479 63.592 52.400 67.276 28,4% - 0,3% - 0,3% 38,1% 38,1%
Totale attivo / passivo 184.308 165.994 155.196 179.773 15,8% - 2,5% - 2,5% 104,0% 101,8%
Indipendenza finanziaria 25,5% 24,0% 21,8% 22,9% 1,1 - 2,6 - 2,6 - -
Margine di struttura 67,4% 57,8% 50,1% 43,1% - 7,0 - 24,3 - 24,3 - -
Me c c a nic a
Sta to pa trimonia le 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Immobilizzazioni 350.232 369.854 386.463 391.325 1,3% 11,7% 0,0% 50,8% 52,5%
Patrimonio netto 484.599 483.988 510.880 521.103 2,0% 7,5% 0,0% 70,3% 69,9%
Fondo rischi e oneri 22.046 24.577 22.463 21.088 - 6,1% - 4,3% - 14,2% 3,2% 2,8%
Fondo TFR 46.761 45.551 49.024 50.469 2,9% 7,9% 0,0% 6,8% 6,8%
Debiti 796.202 776.509 774.059 784.059 1,3% - 1,5% - 1,5% 115,4% 105,2%
- Debiti vs banche 310.149 306.363 296.131 290.520 - 1,9% - 6,3% - 6,3% 45,0% 39,0%
Totale attivo / passivo 1.349.608 1.330.625 1.356.426 1.376.719 1,5% 2,0% 0,0% 195,7% 184,7%
Indipendenza finanziaria 35,9% 36,4% 37,7% 37,9% 0,2 1,9 0,0 - -
Margine di struttura 138,4% 130,9% 132,2% 133,2% 1,0 - 5,2 - 5,2 - -
Altre industrie
Sta to pa trimonia le 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Immobilizzazioni 13.056 12.479 11.790 13.433 13,9% 2,9% 0,0% 1,9% 1,8%
Patrimonio netto 5.071 5.520 6.179 7.093 14,8% 39,9% 0,0% 0,7% 1,0%
Fondo rischi e oneri 6.248 6.819 7.596 8.549 12,5% 36,8% 0,0% 0,9% 1,1%
Fondo TFR 2.001 2.007 1.960 2.012 2,7% 0,5% 0,0% 0,3% 0,3%
Debiti 25.052 17.427 14.765 18.058 22,3% - 27,9% - 27,9% 3,6% 2,4%
- Debiti vs banche 5.998 1.565 3 0 - 100,0% - 100,0% - 100,0% 0,9% 0,0%
Totale attivo / passivo 38.372 31.773 30.500 35.712 17,1% - 6,9% - 6,9% 5,6% 4,8%
Indipendenza finanziaria 13,2% 17,4% 20,3% 19,9% - 0,4 6,6 - 0,4 - -
Margine di struttura 38,8% 44,2% 52,4% 52,8% 0,4 14,0 0,0 - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
70
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab 2: principali grandezze e indicatori della struttura patrimoniale per classe di addetti
Cla sse [ 1 - 5 0 ]
S ta to pa trimonia le 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Immobilizzazioni 156.849 161.380 156.649 160.739 2,6% 2,5% - 0,4% 28,7% 29,5%
Patrimonio netto 160.253 154.786 159.735 168.265 5,3% 5,0% 0,0% 29,3% 30,9%
Fondo rischi e oneri 7.397 6.940 6.388 7.046 10,3% - 4,7% - 4,7% 1,4% 1,3%
Fondo TFR 29.488 30.969 32.246 33.688 4,5% 14,2% 0,0% 5,4% 6,2%
Debiti 350.116 338.197 335.005 335.653 0,2% - 4,1% - 4,1% 64,0% 61,6%
- Debiti vs banche 117.382 120.399 116.649 111.288 - 4,6% - 5,2% - 7,6% 21,4% 20,4%
Totale attivo / passivo 547.254 530.892 533.374 544.652 2,1% - 0,5% - 0,5% 100,0% 100,0%
Indipendenza finanziaria 29,3% 29,2% 29,9% 30,9% 0,9 1,6 0,0 - -
Margine di struttura 102,2% 95,9% 102,0% 104,7% 2,7 2,5 0,0 - -
Cla sse [ 5 1 - 2 5 0 ]
S ta to pa trimonia le 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Immobilizzazioni 207.867 209.257 224.984 270.065 20,0% 29,9% 0,0% 23,0% 28,0%
Patrimonio netto 234.089 234.332 246.591 260.566 5,7% 11,3% 0,0% 25,9% 27,0%
Fondo rischi e oneri 19.904 19.574 20.351 34.964 71,8% 75,7% 0,0% 2,2% 3,6%
Fondo TFR 35.298 35.545 37.270 37.195 - 0,2% 5,4% - 0,2% 3,9% 3,9%
Debiti 614.353 615.347 625.451 633.010 1,2% 3,0% 0,0% 68,0% 65,5%
- Debiti vs banche 258.342 264.927 241.726 251.523 4,1% - 2,6% - 5,1% 28,6% 26,0%
Totale attivo / passivo 903.644 904.798 929.663 965.735 3,9% 6,9% 0,0% 100,0% 100,0%
Indipendenza finanziaria 25,9% 25,9% 26,5% 27,0% 0,5 1,1 0,0 - -
Margine di struttura 112,6% 112,0% 109,6% 96,5% - 13,1 - 16,1 - 16,1 - -
Cla sse [ 2 5 1 - oltre ]
S ta to pa trimonia le 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Immobilizzazioni 377.506 397.840 409.880 404.347 - 1,3% 7,1% - 1,3% 31,0% 32,1%
Patrimonio netto 469.892 476.020 491.047 501.876 2,2% 6,8% 0,0% 38,6% 39,9%
Fondo rischi e oneri 17.093 20.850 23.771 16.176 - 32,0% - 5,4% - 32,0% 1,4% 1,3%
Fondo TFR 30.218 29.064 30.987 31.811 2,7% 5,3% 0,0% 2,5% 2,5%
Debiti 699.370 688.694 711.916 709.503 - 0,3% 1,4% - 0,3% 57,5% 56,3%
- Debiti vs banche 308.787 308.482 307.200 301.768 - 1,8% - 2,3% - 2,3% 25,4% 24,0%
Totale attivo / passivo 1.216.573 1.214.628 1.257.721 1.259.366 0,1% 3,5% 0,0% 100,0% 100,0%
Indipendenza finanziaria 38,6% 39,2% 39,0% 39,9% 0,8 1,2 0,0 - -
Margine di struttura 124,5% 119,7% 119,8% 124,1% 4,3 - 0,4 - 0,4 - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
71
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8. La formazione del reddito
■ Nel 2014 il fatturato cumulato delle 170 imprese del panel ammonta a poco meno di 3
miliardi di euro e presenta un valore medio unitario che si attesta attorno ai 17,5 milioni
circa18. Rispetto all’esercizio precedente, le vendite registrano un incremento dell’1,9% con
dinamiche prevalentemente di segno positivo nei diversi settori di attività e classi
dimensionali considerate19. Con riferimento ai primi si nota l’andamento in netta
controtendenza dell’alimentare, con giro d’affari in calo dell’8,5% e dei minerali non
metalliferi (-1,9%) le cui dinamiche sono spiegate con le performance negative del segmento
relativo ai materiali per l’edilizia (-15,8%) e a quello della lavorazione della pietra (-3,8%).
Tab. 1: conto economico aggregato
Conto e c onomic o
Tota le industria 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Ricavi 2.840.337 2.800.002 2.908.856 2.962.717 1,9% 4,3% 0,0% 96,7% 97,9%
- Esportazioni 922.485 1.268.969 1.144.451 1.410.192 23,2% 52,9% 0,0% 31,4% 46,6%
Totale valore produzione 2.938.016 2.862.743 2.967.785 3.024.787 1,9% 3,0% 0,0% 100,0% 100,0%
Costi materie prime 1.604.586 1.510.329 1.587.549 1.594.689 0,4% - 0,6% - 0,6% 54,6% 52,7%
Costi servizi 583.492 575.557 581.571 585.077 0,6% 0,3% 0,0% 19,9% 19,3%
Altri costi operativi 73.404 133.933 122.358 126.415 3,3% 72,2% - 5,6% 2,5% 4,2%
Totale costi operativi diretti 2.261.482 2.219.819 2.291.478 2.306.181 0,6% 2,0% 0,0% 77,0% 76,2%
Valore aggiunto 676.534 642.924 676.307 718.606 6,3% 6,2% 0,0% 23,0% 23,8%
Costo del lavoro 482.912 479.482 486.366 512.751 5,4% 6,2% 0,0% 16,4% 17,0%
Margine operativo lordo 193.622 163.442 189.941 205.855 8,4% 6,3% 0,0% 6,6% 6,8%
Ammortamenti 80.954 85.949 86.199 94.057 9,1% 16,2% 0,0% 2,8% 3,1%
Totale costi di produzione 2.825.348 2.785.250 2.864.043 2.912.989 1,7% 3,1% 0,0% 96,2% 96,3%
Reddito operativo 112.668 77.493 103.742 111.798 7,8% - 0,8% - 0,8% 3,8% 3,7%
Oneri finanziari 28.503 34.024 37.274 37.223 - 0,1% 30,6% - 0,1% 1,0% 1,2%
Saldo gestione fin. - 28.059 - 24.581 - 23.201 - 21.071 9,2% 24,9% 0,0% - 1,0% - 0,7%
Saldo gest. straord. / rett. 1.264 - 1.369 12.659 - 6.567 - 151,9% - 619,5% - 151,9% 0,0% - 0,2%
Risultato prima delle imposte 83.345 54.281 67.882 97.294 43,3% 16,7% 0,0% 2,8% 3,2%
Imposte e tasse 48.612 36.693 48.536 46.730 - 3,7% - 3,9% - 3,9% 1,7% 1,5%
Utile / perdita d'esercizio 34.733 17.588 19.346 50.564 161,4% 45,6% 0,0% 1,2% 1,7%
Investimenti 143.194 123.063 121.265 130.963 8,0% - 8,5% - 8,5% 4,9% 4,3%
Cash flow 115.687 103.537 105.545 144.621 37,0% 25,0% 0,0% 3,9% 4,8%
Fatturato medio 16.708 16.471 17.111 17.428 1,9% 4,3% 0,0% - -
Valore aggiunto medio 3.980 3.782 3.978 4.227 6,3% 6,2% 0,0% - -
Utile netto medio 204 103 114 297 161,4% 45,6% 0,0% - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
18
Nella precedente edizione dell’Osservatorio la media per l’esercizio 2013 si posizionava a 21 milioni di euro per impresa. 19
Si ricorda che in base all’indagine di Confindustria Marche, il fatturato dell’esercizio 2014, è aumentato, a livello provinciale del +5,2% sul mercato interno e del +4,0% all’estero. Per le Marche le variazioni sono, rispettivamente, -0,4% e +1,8%. Secondo l’indagine condotta da Unioncamere Marche il fatturato complessivo è diminuito dell’1,3% sia a livello provinciale che regionale.
72
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Entrambi i comparti risentono, infatti, della perdurante criticità del settore dell’edilizia. Segno
positivo, in termini di variazione annua, per il tessile abbigliamento (+3,1%), il legno mobile
(+0,5%), carta e stampa (+6,4%), chimica gomma plastica (+4,9%) meccanica (+2,6%) e
altre industrie (+2,1%). L’evoluzione annuale del fatturato in base alle classi di addetti segna
una crescita contenuta dello 0,5% per quelle della fascia intermedia e incrementi più
accentuati per le piccole e per le grandi imprese (+2,5% e +2,6% rispettivamente).
■ La rilevazione dei dati riferiti alle esportazioni mostra come le complessive dinamiche delle
vendite siano in gran parte dovute alle performance conseguite sui mercati esteri. Il volume
cumulato dell’export, pari a 1,4 miliardi e con un’incidenza del 47,6% sul complessivo valore
della produzione, registra un aumento, su base annua, del 23,2%. Nel 2014 il numero di
imprese esportatrici è pari a 69 (tre in più rispetto all’esercizio precedente); per altre quattro
la nota integrativa riferisce che il fatturato estero è di entità irrilevante mentre per le restanti
97 non viene fatto alcun riferimento a tale voce. Le imprese che operano sistematicamente
sui mercati internazionali, ossia quelle con vendite rilevate per ciascuno dei quattro esercizi
in esame, sono 47 (28% del campione) e registrano una crescita dell’export meno
accentuata rispetto all’insieme complessivo (+15% sia in ragione d’anno che nel corso
dell’intero periodo considerato); il volume cumulato delle esportazioni effettuate da questo
segmento rappresenta circa il 67% dell’intero giro d’affari. Non sembra così del tutto
marginale il ruolo svolto dalle imprese che hanno relazioni con l’estero anche in maniera
discontinua. I settori che, nel 2014, si avvantaggiano maggiormente della favorevole
evoluzione del commercio internazionale sono il tessile abbigliamento (+338,7%) la chimica
gomma-plastica (+42,5%) e la meccanica (21,8%). Più contenuta, pur se apprezzabile, la
dinamica del legno mobile (+7,3%) mentre per i rimanenti settori non figurano imprese
operanti all’estero. La vivace dinamica dell’export interessa tutte le classi dimensionali in cui
è suddiviso il campione. Notevole la performance delle imprese con meno di 50 addetti che
registrano un incremento del +46,9% rispetto al 2013. Come rilevato per le vendite
complessive, la variazione annuale è più contenuta per le unità della classe 51-250 (+8,0%)
mentre quelle con oltre 251 dipendenti segnano un incremento del +28,6%. L’importanza del
contributo del commercio estero alle performance d’impresa in un periodo di crisi della
domanda interna viene confermata anche dalle sue dinamiche di medio periodo. Per tutti i
settori esportatori, infatti, il volume delle vendite sui mercati internazionali risulta in
consistente aumento rispetto al 2011 (+52,9%) nonostante la battuta d’arresto subita nel
2013.
73
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Spostandosi da una prospettiva congiunturale ad una di carattere più strutturale è possibile
osservare come la propensione all’export (intesa come valore cumulato 2011/14 delle
esportazioni sul corrispondente valore dei ricavi) risulti positivamente correlato alla
dimensione d’impresa valutata in base al numero di dipendenti. L’indice di Bravais Pearson20
utilizzato per misurare l’intensità del legame tra le due variabili si attesta a 0,476. Il dato è
coerente con l’incidenza dell’export sul valore della produzione nelle tre classi dimensionali
considerate: tale rapporto risulta pari al 12,1% nelle piccole imprese, al 37,5% in quelle di
medie dimensioni e al 67,3% nelle unità con oltre 250 dipendenti.
Graf. 1: dimensione d’impresa e propensione all’export
Coefficiente di correlazione Bravais-Person: 0,476
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio CCIAA
Pro
pe
nsio
ne
exp
ort
cu
mu
lata
(E
xp
ort
/ R
icavi)
2011/1
4
Dipendenti 2014
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
100,0
0 50 100 150 200 250X
Y
Anche la produttività del lavoro (valore aggiunto per addetto) sembra essere positivamente
correlata alla propensione all’export pur se in presenza di un legame statisticamente debole:
al crescere del valore aggiunto pro-capite, infatti, aumenta l’incidenza delle esportazioni sul
20
In statistica, l'indice di correlazione di Bravais-Pearson “ƥ” tra due variabili statistiche è un indice che esprime un'eventuale relazione di linearità tra esse. Date due variabili statistiche X e Y, l'indice di correlazione di Pearson è definito come la loro covarianza divisa per il prodotto delle deviazioni standard delle due variabili: Il coefficiente assume sempre valori compresi tra -1 e 1 Nella pratica si distinguono vari "tipi" di correlazione.
Se ƥ(XY) > 0, le variabili e si dicono direttamente correlate, oppure correlate positivamente;
Se ƥ (XY) = 0, le variabili e si dicono incorrelate;
Se ƥ (XY) < 0 le variabili e si dicono inversamente correlate, oppure correlate negativamente. Inoltre per la correlazione diretta (e analogamente per quella inversa) si distingue:
Se 0 < ƥ(XY) < 0,3 si ha correlazione debole;
se 0,3 < ƥ(XY) < 0,7 si ha correlazione moderata;
se ƥ(XY) > 0,7 si ha correlazione forte.
74
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volume complessivo delle vendite. Inoltre, le imprese con una accentuata propensione
all’export (maggiore al 20%), registrano un ROI e un ROE leggermente superiori alla media
del campione.
Graf. 2: dimensione d’impresa e propensione all’export
Coefficiente di correlazione Bravais-Person: 0,202
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio CCIAA
Valo
re a
gg
iun
to 1
per
ad
dett
o 2
014
Propensione export cumulata (Export / Ricavi) 2011/14
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
80.000
90.000
100.000
0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0X
Y
■ L’andamento del complessivo valore della produzione21, rispetto all’esercizio precedente, è
perfettamente allineato a quello dei ricavi (+1,9%) e si attesta su valori di poco superiori ai tre
miliardi di euro. La dinamica in base alla variabile settoriale e dimensionale risulta
sostanzialmente allineate a quella delle vendite.
■ Assai più contenuta e pari al +0,6%, la variazione dei costi operativi diretti che includono
materie prime, servizi e una componente residuale che somma i valori della variazione delle
rimanenze di materie prime, del godimento di beni di terzi e degli oneri diversi di gestione.
Per le 170 imprese del campione in esame le spese sostenute per l’acquisto di materie prime
aumentano dello 0,4% (la relativa incidenza sul valore della produzione scende dal 54,6% al
52,7%) e risultano addirittura in calo rispetto all’esercizio 2011. Tale dinamica riflette la
generale riduzione dei costi delle principali materie e potrebbe anche implicare l’introduzione,
da parte delle imprese, di impianti e processi volti ad accrescere la produttività e l’efficienza
21
Il complessivo valore della produzione è determinato, in base all’articolo 2425 del codice civile, dalle seguenti componenti: 1. Ricavi delle vendite di beni e delle prestazioni di servizi; 2. Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti; 3. Variazioni dei lavori in corso su ordinazione; 4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni; 5. Altri ricavi e proventi con separata indicazione dei contributi in conto esercizio.
75
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
nell’utilizzo delle risorse materiali. Anche le spese sostenute per l’acquisizione di servizi
segnano un incremento piuttosto moderata (+0,6%) mentre l’insieme degli altri costi operativi
passa da 122,4 a 126,4 milioni di euro (+3,3%) ma presenta una bassa incidenza (4,2%) sul
valore della produzione.
■ Il diverso e favorevole ritmo di incremento tra ricavi e costi operativi diretti impatta
positivamente sulla dinamica del valore aggiunto che, nel 2014, registra un incremento del
+6,3% rispetto all’esercizio precedente. Il suo ammontare supera i 718 milioni di euro, il
valore più elevato dell’intera serie storica (+6,2% sul 2011) e determina una media di 4,2
milioni per ogni impresa del campione22. Il valore aggiunto costituisce la differenza tra il
valore della produzione e i costi sostenuti per l’acquisizione dei materiali e dei servizi,
dall’esterno. Non entrano nel calcolo i fattori produttivi interni e cioè: il capitale umano
(lavoro, costo del lavoro) e il capitale fisico (impianti e attrezzature: ammortamenti e
accantonamenti). Rappresenta pertanto la capacità dell’impresa di creare, grazie alle proprie
risorse interne e alla sua organizzazione, nuova e maggiore ricchezza rispetto ai fattori
produttivi acquistati da terzi e consumati. Costituisce inoltre la remunerazione dei fattori
produttivi che hanno concorso alla sua formazione (lavoro, consumo di beni capitali, capitali
di terzi, risparmio). Le dinamiche settoriali mostrano prevalentemente segno positivo con
l’unica eccezione della carta stampa in cui si registra una flessione del -6,0% determinata in
gran parte dal considerevole incremento dei costi per materie prime (+8,9%). Alla moderata
espansione conseguita dall’alimentare (+1,6%) e dalle altre industrie (+0,8%) seguono i
risultati più brillanti ottenuti dai restanti settori manifatturieri: tessile abbigliamento +7,3%,
legno mobile +8,2%, chimica gomma plastica +9,9%, minerali non metalliferi +8,7% e
meccanica +5,1%. Con riferimento alle dimensioni d’impresa le dinamiche sono
generalmente favorevoli sia considerando le variazioni annue sia il medio periodo. Rispetto
al 2013 l’incremento più accentuato viene conseguito dalle piccole imprese (+9,8%) mentre
quelle di medie e grandi dimensioni registrano un incremento del valore aggiunto del 5,1% e
del 5,8% rispettivamente.
■ Nel 2014, il costo del lavoro aumenta, nel complesso delle imprese incluse nel campione,
del +5,4% nonostante il numero di dipendenti rimanga quasi stazionario. Tale fenomeno
sembrerebbe indicare che le imprese hanno conseguito incrementi di produzione e fatturato
scegliendo, con maggior frequenza, di ricorrere al lavoro straordinario piuttosto che ampliare
in via definitiva i loro organici. In alcuni settori si osserva una correlazione diretta tra costo
22
Nella precedente edizione dell’Osservatorio la media del valore aggiunto per impresa era pari a 4,5 milioni di euro.
76
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
del lavoro e occupazione. Nel legno mobile e nella chimica gomma plastica le due grandezze
si muovono nello stessa direzione sia nel breve sia nel medio periodo: il costo del lavoro
mostra, in entrambi, aumenti più accentuati rispetto alla corrispondente variazione dei
lavoratori. Nel tessile abbigliamento e nei minerali non metalliferi si riscontra, addirittura, una
situazione opposta: all’aumentare dei costi (+4,1% e +1,9%) corrisponde una riduzione
dell’occupazione che passa da 967 a 941 unità nel primo caso e da 788 a 743 nel secondo.
Nell’alimentare, alla marginale flessione delle spese, si associa una contrazione dei
dipendenti del -12,4%. Solo nella componente delle altre industrie le due variabili registrano
variazione della stessa intensità, ma il settore è composto solo da due imprese pur se di
notevoli dimensioni. L’incremento annuale del costo del lavoro risulta più accentuato, rispetto
alla media complessiva, nella chimica gomma plastica (+6,2%) e nella meccanica (+6,5%)
settore in cui si registra anche un lieve aumento del numero di addetti e una non trascurabile
ricomposizione degli organici: dirigenti e quadri passano, infatti, da 101 a 115 unità. Con
riferimento alla dimensione d’impresa si registrano dinamiche più contenute nelle piccole e
medie imprese (+3,2% e +3,9% rispettivamente) segmenti in cui l’occupazione varia del
+0,6% e del -1,3%, mentre in quelle con oltre 250 dipendenti il costo del lavoro aumenta del
7,7% (dipendenti +1,6%).
■ Il margine operativo lordo (Mol), ottenuto sottraendo dal valore aggiunto il costo del lavoro,
misura la redditività operativa di una azienda basata sulla sola gestione caratteristica al lordo
del deprezzamento di beni e ammortamenti23. Al 31/12/2014 il Mol complessivo conseguito
dalle 170 imprese osservate è di poco inferiore ai 206 milioni di euro e registra un aumento
del +8,4% rispetto all’esercizio precedente.
■ La quota di ammortamenti relativa all’esercizio 2014 aumenta, in complesso, del 9,1% con
variazioni assai differenziate tra i diversi settori mentre considerando la variabile
dimensionale è possibile osservare come l’incremento riguardi unicamente le imprese con
più di 251 dipendenti (+20,1%).
■ I complessivi costi di produzione crescono dunque, su base annua, del +1,7% con
dinamiche assai differenziate nell’ambito dell’articolazione settoriale e dimensionale in cui è
suddiviso il campione. Risultano, infatti, in calo nell’alimentare (-2,8%), nel legno mobile (-
0,1%), nei minerali non metalliferi (-4,2%) e nelle altre industrie (-1,8%). In questi settori il
complessivo ammontare dei costi di produzione è stato ridotto principalmente grazie al
23
Spesso si utilizza l’acronimo EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciacion, and Amortization). Poiché costituisce una buona approssimazione del valore dei flussi di cassa prodotti da un’azienda è utilizzato per approssimare il valore di una società.
77
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
contenimento dei costi per l’acquisto di materie prime. Variazioni positive vengono
riscontrate nel tessile abbigliamento (+2,1%), nella carta stampa (+4,8%), nella chimica
gomma plastica (+5,9%) e nella Meccanica (+2,7%). Anche con riferimento alle classi di
addetti si riscontrano dinamiche non omogenee con una leggera flessione tra le imprese di
media dimensione e incrementi del +2,6% e del +2,8% nelle piccole e nelle grandi imprese.
■ Tuttavia, l’aumento più accentuato del complessivo valore della produzione rispetto ai costi
sostenuti genera un considerevole miglioramento della redditività operativa che passa da
104 a 112 milioni di euro (+7,8%) tornando così in prossimità del valore massimo raggiunto
nel 2011. Unici settori in controtendenza alle dinamiche generali risultano essere la carta
stampa (-7,1%) e la meccanica (-6,3%)24 mentre con riferimento alle dimensioni il reddito
operativo subisce una considerevole contrazione in quelle con oltre 250 addetti (-8,9%) a
causa del considerevole incremento degli ammortamenti inseriti a bilancio.
■ Nonostante l’appesantirsi delle gestioni non caratteristiche, si alleggerisce quella
finanziaria ma si deteriora pesantemente quella straordinaria, le 170 imprese del campione
provinciale registrano un considerevole incremento dell’utile di esercizio il cui valore
cumulato sale da 19,3 a oltre 50 milioni di euro (circa 300mila euro per impresa) con un
incremento, rispetto all’esercizio 2013, del 161,4%. La redditività finale aumenta in tutti i
settori di attività ad eccezione della meccanica in cui si registra una flessione, su base
annua, del -4,9%. Le dinamiche sono complessivamente favorevoli anche in una prospettiva
di medio periodo. Rispetto al 2011, infatti, i profitti sono aumentati del 45,6% con una
flessione accusata solo dal legno mobile e dalla chimica gomma plastica. Prendendo in
considerazione la dinamica in base alle dimensioni d’impresa le performance risultano
nettamente distinte: da un lato piccole e grandi imprese capaci di conseguire incrementi
davvero considerevoli dell’utile di esercizio (in quelle con meno di 50 dipendenti il valore
cumulato passa da 745mila a quasi 10 milioni di euro) mentre, all’opposto, quelle di medie
dimensioni scontano una riduzione dei profitti pari al -63,7%.
■ Ponendo a confronto le dinamiche del reddito delle imprese di Pesaro e Urbino con quelle
dell’indagine condotta dalla Fondazione Merloni per le Marche e da Mediobanca per l’Italia si
osserva un incremento delle vendite più accentuato per le imprese del campione provinciale.
Tale favorevole dinamica è dovuta unicamente alle esportazioni poiché le vendite sul
mercato interno realizzate dalle imprese di Pesaro e Urbino sono in netta contrazione a
fronte di un calo decisamente più contenuto per il manifatturiero regionale (-1,9%) e
24
Nella meccanica tutte le principali componenti dei costi di produzione registrano incrementi considerevoli.
78
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
nazionale (-0,4%). Il valore aggiunto25, a seguito di una moderata dinamica dei costi per
materie prime e servizi, aumenta con maggiore incisività per le imprese del panel provinciale
e, in particolare, per quelle con oltre 250 dipendenti. La variazione è considerevolmente
favorevole anche nel campione di imprese manifatturiere italiane (+4,5%) mentre è
decisamente più contenuta (+1,0%) per quelle regionali. Si noti come l’incidenza del valore
aggiunto sui ricavi salga, per le imprese di Pesaro e Urbino, al 26,4% a fronte del 23,4% per
quelle delle Marche e del 20,5% per quelle italiane.
Il costo del lavoro cresce maggiormente per il manifatturiero provinciale mentre gli
ammortamenti hanno un andamento allineato a quello regionale, entrambi con dinamiche più
accentuate rispetto al panel Mediobanca. L’utile finale cresce del 161,4% per le 170 imprese
di Pesaro e Urbino a fronte di risultati favorevoli, ma più contenuti nelle dinamiche, per il
campione rappresentativo delle Marche (+11,2%) e dell’Italia (+59,8%).
Tab. 2: conto economico del campione provinciale, regionale (Fondazione Merloni / Istao) e nazionale (Mediobanca)
2 0 13 2 0 14 2 0 13 2 0 14 2 0 13 2 0 14 2 0 13 2 0 14
Vendite 2.909 2.963 1,9% 100,0% 100,0% 1.385 1.420 2,6% 100,0% 100,0%
- Italia 1.764 1.553 - 12,0% 60,7% 52,4% 631 451 - 28,5% 45,6% 31,7%
- Estero 1.144 1.410 23,2% 39,3% 47,6% 754 969 28,6% 54,4% 68,3%
Consumo merci e servizi 2.169 2.180 0,5% 74,6% 73,6% 1.048 1.059 1,0% 75,7% 74,6%
Valore aggiunto1 740 783 5,8% 25,4% 26,4% 337 361 7,3% 24,3% 25,4%
Costo del lavoro 486 513 5,4% 16,7% 17,3% 212 228 7,7% 15,3% 16,1%
Margine operativo lordo 253 270 6,6% 8,7% 9,1% 125 133 6,7% 9,0% 9,4%
Ammortamenti 86 94 9,1% 3,0% 3,2% 40 48 20,1% 2,9% 3,4%
Imposte e tasse 49 47 - 3,7% 1,7% 1,6% 27 22 - 17,6% 2,0% 1,6%
Utile / perdita 19 51 161,4% 0,7% 1,7% 15 39 170,9% 1,0% 2,8%
2 0 13 2 0 14 2 0 13 2 0 14 2 0 13 2 0 14 2 0 13 2 0 14
Vendite 11.976 11.983 0,1% 100,0% 100,0% 325.625 329.144 1,1% 100,0% 100,0%
- Italia 6.605 6.480 - 1,9% 55,2% 54,1% 170.407 169.733 - 0,4% 52,3% 51,6%
- Estero 5.371 5.503 2,5% 44,8% 45,9% 155.218 159.411 2,7% 47,7% 48,4%
Consumo merci e servizi 9.201 9.181 - 0,2% 76,8% 76,6% 261.176 261.768 0,2% 80,2% 79,5%
Valore aggiunto1 2.775 2.802 1,0% 23,2% 23,4% 64.449 67.376 4,5% 19,8% 20,5%
Costo del lavoro 1.936 1.921 - 0,8% 16,2% 16,0% 43.198 43.395 0,5% 13,3% 13,2%
Margine operativo lordo 839 881 5,0% 7,0% 7,4% 21.252 23.981 12,8% 6,5% 7,3%
Ammortamenti 375 406 8,3% 3,1% 3,4% 11.073 11.334 2,4% 3,4% 3,4%
Imposte e tasse 147 188 27,9% 1,2% 1,6% 4.659 5.485 17,7% 1,4% 1,7%
Utile / perdita 188 209 11,2% 1,6% 1,7% 5.083 8.121 59,8% 1,6% 2,5%
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati CCIAA Pesaro Urbino, Fondazione Merloni / Istao e Mediobanca
Quota %
Conto e c onomic oMa rc he
Va r. %Quota % Ita lia
Va r. %Quota %
Conto e c onomic oPU - Tota le impre se
Va r. %Quota % PU - 2 5 0 e oltre
Va r. %
25
Nel confronto con le due indagine Fondazione Merloni / Istao e Mediobanca, il valore aggiunto è stato ricalcolato come differenza tra ricavi di vendita e costi per materie prime e servizi.
79
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Si noti, tuttavia, come a tale risultato contribuisca anche la voce imposte e tasse che cala del
3,7% a livello provinciale a fronte di sostenuti incrementi registrati dal campione di imprese
delle Marche (+27,9%) e dal manifatturiero italiano (+17,7%). In sintesi, le dinamiche di
formazione del reddito indicano che le imprese manifatturiere della provincia hanno
conseguito, con riferimento all’esercizio 2014, una performance più incisiva sia rispetto a
quelle del panel regionale sia rispetto a quelle del campione Mediobanca.
80
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Appendice statistica al capitolo 8
Tab. 1.1: conto economico aggregato per settore di attività
Alime nta re
Conto e c onomic o 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Ricavi 47.896 61.407 66.011 60.392 - 8,5% 26,1% - 8,5% 89,9% 92,9%
- Esportazioni 0 0 0 280 - - 0,0% 0,0% 0,4%
Totale valore produzione 53.252 63.795 66.706 65.042 - 2,5% 22,1% - 2,5% 100,0% 100,0%
Costi materie prime 38.897 46.339 49.614 45.977 - 7,3% 18,2% - 7,3% 73,0% 70,7%
Costi servizi 8.682 9.356 9.678 9.843 1,7% 13,4% 0,0% 16,3% 15,1%
Valore aggiunto 5.033 6.228 6.631 6.738 1,6% 33,9% 0,0% 9,5% 10,4%
Costo del lavoro 2.993 3.468 3.931 3.899 - 0,8% 30,3% - 0,8% 5,6% 6,0%
Margine operativo lordo 2.040 2.760 2.700 2.839 5,1% 39,2% 0,0% 3,8% 4,4%
Ammortamenti 934 1.118 1.120 1.102 - 1,6% 18,0% - 1,6% 1,8% 1,7%
Totale costi di produzione 52.146 62.153 65.126 63.305 - 2,8% 21,4% - 2,8% 97,9% 97,3%
Reddito operativo 1.106 1.642 1.580 1.737 9,9% 57,1% 0,0% 2,1% 2,7%
Oneri finanziari 239 464 360 344 - 4,4% 43,9% - 25,9% 0,4% 0,5%
Saldo gestione fin. - 257 - 381 - 260 - 252 3,1% 1,9% 0,0% - 0,5% - 0,4%
Risultato prima delle imposte 636 1.250 1.308 1.367 4,5% 114,9% 0,0% 1,2% 2,1%
Imposte e tasse 368 516 565 616 9,0% 67,4% 0,0% 0,7% 0,9%
Utile / perdita d'esercizio 268 734 743 751 1,1% 180,2% 0,0% 0,5% 1,2%
Investimenti 10.879 7.133 1.143 518 - 54,7% - 95,2% - 20,4% 0,8%
Cash flow 1.202 1.852 1.863 1.853 - 0,5% 54,2% - - -
Te ssile a bbiglia me nto
Conto e c onomic o 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Ricavi 165.327 178.547 180.732 186.294 3,1% 12,7% 0,0% 94,4% 98,7%
- Esportazioni 28.407 12.403 9.057 39.737 338,7% 39,9% 0,0% 16,2% 21,1%
Totale valore produzione 175.226 185.744 183.223 188.669 3,0% 7,7% 0,0% 100,0% 100,0%
Costi materie prime 83.068 84.689 87.090 86.278 - 0,9% 3,9% - 0,9% 47,4% 45,7%
Costi servizi 50.318 51.476 50.815 52.291 2,9% 3,9% 0,0% 28,7% 27,7%
Valore aggiunto 39.556 40.817 43.443 46.601 7,3% 17,8% 0,0% 22,6% 24,7%
Costo del lavoro 24.420 26.372 26.218 27.297 4,1% 11,8% 0,0% 13,9% 14,5%
Margine operativo lordo 15.136 14.445 17.225 19.304 12,1% 27,5% 0,0% 8,6% 10,2%
Ammortamenti 5.126 5.571 4.833 5.057 4,6% - 1,3% - 9,2% 2,9% 2,7%
Totale costi di produzione 165.216 176.870 170.831 174.422 2,1% 5,6% - 1,4% 94,3% 92,4%
Reddito operativo 10.010 8.874 12.392 14.247 15,0% 42,3% 0,0% 5,7% 7,6%
Oneri finanziari 1.818 2.400 2.223 2.128 - 4,3% 17,1% - 11,3% 1,0% 1,1%
Saldo gestione fin. - 809 - 1.633 - 1.958 - 2.102 - 7,4% - 159,8% - 159,8% - 0,5% - 1,1%
Risultato prima delle imposte 9.036 8.338 10.486 14.186 35,3% 57,0% 0,0% 5,2% 7,5%
Imposte e tasse 3.781 4.117 4.363 4.651 6,6% 23,0% 0,0% 2,2% 2,5%
Utile / perdita d'esercizio 5.255 4.221 6.123 9.535 55,7% 81,4% 0,0% 3,0% 5,1%
Investimenti 4.946 6.165 4.545 4.896 7,7% - 1,0% - 2,8% 2,6%
Cash flow 10.381 9.792 10.956 14.592 33,2% 40,6% - - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
81
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 1.2: conto economico aggregato per settore di attività
Le gno mobile
Conto e c onomic o 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Ricavi 769.942 755.246 809.294 813.023 0,5% 5,6% 0,0% 97,0% 97,5%
- Esportazioni 123.114 145.377 154.175 165.504 7,3% 34,4% 0,0% 15,5% 19,8%
Totale valore produzione 793.401 775.596 829.063 834.031 0,6% 5,1% 0,0% 100,0% 100,0%
Costi materie prime 421.503 406.158 446.407 437.061 - 2,1% 3,7% - 2,1% 53,1% 52,4%
Costi servizi 179.444 176.407 181.104 185.675 2,5% 3,5% 0,0% 22,6% 22,3%
Valore aggiunto 161.528 152.580 161.547 174.857 8,2% 8,3% 0,0% 20,4% 21,0%
Costo del lavoro 121.469 121.523 125.575 132.621 5,6% 9,2% 0,0% 15,3% 15,9%
Margine operativo lordo 40.059 31.057 35.972 42.236 17,4% 5,4% 0,0% 5,0% 5,1%
Ammortamenti 17.616 18.428 19.765 20.426 3,3% 16,0% 0,0% 2,2% 2,4%
Totale costi di produzione 770.958 762.967 812.856 812.221 - 0,1% 5,4% - 0,1% 97,2% 97,4%
Reddito operativo 22.443 12.629 16.207 21.810 34,6% - 2,8% - 2,8% 2,8% 2,6%
Oneri finanziari 7.524 9.001 9.003 9.298 3,3% 23,6% 0,0% 0,9% 1,1%
Saldo gestione fin. - 5.524 - 6.240 - 6.094 - 6.810 - 11,7% - 23,3% - 23,3% - 0,7% - 0,8%
Risultato prima delle imposte 17.667 8.744 - 12.075 13.239 209,6% - 25,1% - 25,1% 2,2% 1,6%
Imposte e tasse 11.362 7.863 9.853 9.577 - 2,8% - 15,7% - 15,7% 1,4% 1,1%
Utile / perdita d'esercizio 6.305 881 - 21.928 3.662 116,7% - 41,9% - 41,9% 0,8% 0,4%
Investimenti 43.045 19.761 20.960 19.246 - 8,2% - 55,3% - 5,4% 2,3%
Cash flow 23.921 19.309 - 2.163 24.088 1213,6% 0,7% - - -
Ca rta sta mpa
Conto e c onomic o 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Ricavi 11.513 10.131 10.769 11.455 6,4% - 0,5% - 0,5% 99,2% 99,8%
- Esportazioni 0 0 0 0 - - - 0,0% 0,0%
Totale valore produzione 11.607 10.466 10.985 11.478 4,5% - 1,1% - 1,1% 100,0% 100,0%
Costi materie prime 6.107 5.008 5.672 6.179 8,9% 1,2% 0,0% 52,6% 53,8%
Costi servizi 2.854 2.641 2.653 2.540 - 4,3% - 11,0% - 11,0% 24,6% 22,1%
Valore aggiunto 2.176 2.180 2.266 2.129 - 6,0% - 2,2% - 6,0% 18,7% 18,5%
Costo del lavoro 1.599 1.557 1.576 1.536 - 2,5% - 3,9% - 3,9% 13,8% 13,4%
Margine operativo lordo 577 623 690 593 - 14,1% 2,8% - 14,1% 5,0% 5,2%
Ammortamenti 393 414 407 330 - 18,9% - 16,0% - 20,3% 3,4% 2,9%
Totale costi di produzione 11.423 10.257 10.702 11.215 4,8% - 1,8% - 1,8% 98,4% 97,7%
Reddito operativo 184 209 283 263 - 7,1% 42,9% - 7,1% 1,6% 2,3%
Oneri finanziari 230 276 222 180 - 18,9% - 21,7% - 34,8% 2,0% 1,6%
Saldo gestione fin. - 220 - 257 - 180 - 163 9,4% 25,9% 0,0% - 1,9% - 1,4%
Risultato prima delle imposte - 36 114 119 246 106,7% 783,3% 0,0% - 0,3% 2,1%
Imposte e tasse 97 88 123 125 1,6% 28,9% 0,0% 0,8% 1,1%
Utile / perdita d'esercizio - 133 26 - 4 121 3125,0% 191,0% 0,0% - 1,1% 1,1%
Investimenti 117 23 94 428 355,3% 265,8% - 1,0% 3,7%
Cash flow 260 440 403 451 11,9% 73,5% - - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
82
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 1.3: conto economico aggregato per settore di attività
Chimic a gomma
Conto e c onomic o 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Ricavi 222.204 216.517 230.856 242.258 4,9% 9,0% 0,0% 96,8% 97,0%
- Esportazioni 43.678 95.885 58.624 83.531 42,5% 91,2% - 12,9% 19,0% 33,4%
Totale valore produzione 229.588 220.999 234.615 249.772 6,5% 8,8% 0,0% 100,0% 100,0%
Costi materie prime 135.790 124.958 134.661 136.531 1,4% 0,5% 0,0% 59,1% 54,7%
Costi servizi 43.427 44.699 47.875 50.365 5,2% 16,0% 0,0% 18,9% 20,2%
Valore aggiunto 40.404 39.041 42.231 46.399 9,9% 14,8% 0,0% 17,6% 18,6%
Costo del lavoro 28.382 29.198 30.253 32.120 6,2% 13,2% 0,0% 12,4% 12,9%
Margine operativo lordo 12.022 9.843 11.978 14.279 19,2% 18,8% 0,0% 5,2% 5,7%
Ammortamenti 4.381 5.552 4.743 5.369 13,2% 22,6% - 3,3% 1,9% 2,1%
Totale costi di produzione 221.947 216.708 227.380 240.862 5,9% 8,5% 0,0% 96,7% 96,4%
Reddito operativo 7.641 4.291 7.235 8.910 23,2% 16,6% 0,0% 3,3% 3,6%
Oneri finanziari 2.605 3.445 3.817 3.903 2,3% 49,8% 0,0% 1,1% 1,6%
Saldo gestione fin. - 2.187 - 2.419 - 2.777 - 2.767 0,4% - 26,5% - 26,5% - 1,0% - 1,1%
Risultato prima delle imposte 6.532 2.697 4.393 6.036 37,4% - 7,6% - 7,6% 2,8% 2,4%
Imposte e tasse 3.300 1.862 2.561 3.287 28,3% - 0,4% - 0,4% 1,4% 1,3%
Utile / perdita d'esercizio 3.232 835 1.832 2.749 50,1% - 14,9% - 14,9% 1,4% 1,1%
Investimenti 6.704 18.365 11.069 7.407 - 33,1% 10,5% - 2,9% 3,0%
Cash flow 7.613 6.387 6.575 8.118 23,5% 6,6% - - -
Mine ra li non me ta llife ri
Conto e c onomic o 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Ricavi 138.423 106.448 94.953 93.185 - 1,9% - 32,7% - 32,7% 96,4% 98,0%
- Esportazioni 20.679 21.959 22.244 24.500 10,1% 18,5% 0,0% 14,4% 25,8%
Totale valore produzione 143.550 104.092 97.898 95.076 - 2,9% - 33,8% - 33,8% 100,0% 100,0%
Costi materie prime 74.689 45.350 41.911 41.527 - 0,9% - 44,4% - 44,4% 52,0% 43,7%
Costi servizi 26.293 22.658 19.630 18.785 - 4,3% - 28,6% - 28,6% 18,3% 19,8%
Valore aggiunto 34.611 26.186 26.656 28.974 8,7% - 16,3% - 16,3% 24,1% 30,5%
Costo del lavoro 29.319 25.292 23.966 24.419 1,9% - 16,7% - 16,7% 20,4% 25,7%
Margine operativo lordo 5.292 894 2.690 4.555 69,3% - 13,9% - 13,9% 3,7% 4,8%
Ammortamenti 7.829 7.097 5.307 5.803 9,3% - 25,9% - 25,9% 5,5% 6,1%
Totale costi di produzione 146.087 110.295 100.515 96.324 - 4,2% - 34,1% - 34,1% 101,8% 101,3%
Reddito operativo - 2.537 - 6.203 - 2.617 - 1.248 52,3% 50,8% 0,0% - 1,8% - 1,3%
Oneri finanziari 2.598 2.843 2.520 2.633 4,5% 1,3% - 7,4% 1,8% 2,8%
Saldo gestione fin. - 1.666 - 2.605 - 2.409 - 2.523 - 4,7% - 51,4% - 51,4% - 1,2% - 2,7%
Risultato prima delle imposte - 5.399 - 9.106 - 5.906 - 4.061 31,2% 24,8% 0,0% - 3,8% - 4,3%
Imposte e tasse 1.358 850 1.621 851 - 47,5% - 37,3% - 47,5% 0,9% 0,9%
Utile / perdita d'esercizio - 6.757 - 9.956 - 7.527 - 4.912 34,7% 27,3% 0,0% - 4,7% - 5,2%
Investimenti 3.300 6.362 4.983 38.555 673,7% 1068,3% - 2,3% 40,6%
Cash flow 1.072 - 2.859 - 2.220 891 140,1% - 16,9% - - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
83
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 1.4: conto economico aggregato per settore di attività
Me c c a nic a
Conto e c onomic o 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Ricavi 1.446.169 1.434.594 1.479.309 1.518.417 2,6% 5,0% 0,0% 97,1% 98,6%
- Esportazioni 706.607 993.345 900.351 1.096.640 21,8% 55,2% 0,0% 47,4% 71,2%
Totale valore produzione 1.489.943 1.462.695 1.506.300 1.540.747 2,3% 3,4% 0,0% 100,0% 100,0%
Costi materie prime 839.844 793.132 817.604 836.783 2,3% - 0,4% - 0,4% 56,4% 54,3%
Costi servizi 261.907 258.701 260.540 254.863 - 2,2% - 2,7% - 2,7% 17,6% 16,5%
Valore aggiunto 377.909 358.565 375.622 394.852 5,1% 4,5% 0,0% 25,4% 25,6%
Costo del lavoro 262.925 259.588 261.760 278.885 6,5% 6,1% 0,0% 17,6% 18,1%
Margine operativo lordo 114.984 98.977 113.862 115.967 1,8% 0,9% 0,0% 7,7% 7,5%
Ammortamenti 42.127 44.304 46.533 52.875 13,6% 25,5% 0,0% 2,8% 3,4%
Totale costi di produzione 1.417.086 1.408.022 1.438.971 1.477.655 2,7% 4,3% 0,0% 95,1% 95,9%
Reddito operativo 72.857 54.673 67.329 63.092 - 6,3% - 13,4% - 13,4% 4,9% 4,1%
Oneri finanziari 13.397 15.493 19.056 18.657 - 2,1% 39,3% - 2,1% 0,9% 1,2%
Saldo gestione fin. - 17.318 - 10.997 - 9.494 - 6.547 31,0% 62,2% 0,0% - 1,2% - 0,4%
Risultato prima delle imposte 54.019 40.914 67.551 63.270 - 6,3% 17,1% - 6,3% 3,6% 4,1%
Imposte e tasse 27.530 20.515 28.534 26.153 - 8,3% - 5,0% - 8,3% 1,8% 1,7%
Utile / perdita d'esercizio 26.489 20.399 39.017 37.117 - 4,9% 40,1% - 4,9% 1,8% 2,4%
Investimenti 69.425 63.478 77.106 56.172 - 27,1% - 19,1% - 4,7% 3,6%
Cash flow 68.616 64.703 85.550 89.992 5,2% 31,2% - - -
Altre industrie
Conto e c onomic o 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Ricavi 38.863 37.112 36.932 37.693 2,1% - 3,0% - 3,0% 93,8% 94,3%
- Esportazioni 0 0 0 0 - - - 0,0% 0,0%
Totale valore produzione 41.449 39.356 38.995 39.972 2,5% - 3,6% - 3,6% 100,0% 100,0%
Costi materie prime 4.688 4.695 4.590 4.353 - 5,2% - 7,1% - 7,3% 11,3% 10,9%
Costi servizi 10.567 9.619 9.276 10.715 15,5% 1,4% 0,0% 25,5% 26,8%
Valore aggiunto 15.317 17.327 17.911 18.056 0,8% 17,9% 0,0% 37,0% 45,2%
Costo del lavoro 11.805 12.484 13.087 11.974 - 8,5% 1,4% - 8,5% 28,5% 30,0%
Margine operativo lordo 3.512 4.843 4.824 6.082 26,1% 73,2% 0,0% 8,5% 15,2%
Ammortamenti 2.548 3.465 3.491 3.095 - 11,3% 21,5% - 11,3% 6,1% 7,7%
Totale costi di produzione 40.485 37.978 37.662 36.985 - 1,8% - 8,6% - 8,6% 97,7% 92,5%
Reddito operativo 964 1.378 1.333 2.987 124,1% 209,9% 0,0% 2,3% 7,5%
Oneri finanziari 92 102 73 80 9,6% - 13,0% - 21,6% 0,2% 0,2%
Saldo gestione fin. - 78 - 49 - 29 93 420,7% 219,2% 0,0% - 0,2% 0,2%
Risultato prima delle imposte 890 1.330 2.006 3.011 50,1% 238,3% 0,0% 2,1% 7,5%
Imposte e tasse 816 882 916 1.470 60,5% 80,1% 0,0% 2,0% 3,7%
Utile / perdita d'esercizio 74 448 1.090 1.541 41,4% 1982,4% 0,0% 0,2% 3,9%
Investimenti 4.778 1.776 1.365 3.741 174,1% - 21,7% - 11,5% 9,4%
Cash flow 2.622 3.913 4.581 4.636 1,2% 76,8% - - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
84
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab.2.1: conto economico aggregato per classe di addetti
Cla sse [ 1 - 5 0 ]
Conto e c onomic o 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Ricavi 570.597 554.395 570.833 584.876 2,5% 2,5% 0,0% 96,4% 97,2%
- Esportazioni 62.466 81.821 49.535 72.766 46,9% 16,5% - 11,1% 10,6% 12,1%
Totale valore produzione 592.025 563.596 578.361 601.428 4,0% 1,6% 0,0% 100,0% 100,0%
Costi materie prime 309.764 288.232 306.807 305.942 - 0,3% - 1,2% - 1,2% 52,3% 50,9%
Costi servizi 133.800 131.005 131.297 138.627 5,6% 3,6% 0,0% 22,6% 23,0%
Valore aggiunto 125.244 112.478 116.793 128.257 9,8% 2,4% 0,0% 21,2% 21,3%
Costo del lavoro 95.167 93.455 91.074 93.988 3,2% - 1,2% - 1,2% 16,1% 15,6%
Margine operativo lordo 30.077 19.023 25.719 34.269 33,2% 13,9% 0,0% 5,1% 5,7%
Ammortamenti 14.529 14.822 14.506 14.538 0,2% 0,1% - 1,9% 2,5% 2,4%
Totale costi di produzione 576.477 559.395 567.148 581.697 2,6% 0,9% 0,0% 97,4% 96,7%
Reddito operativo 15.548 4.201 11.213 19.731 76,0% 26,9% 0,0% 2,6% 3,3%
Oneri finanziari 6.219 7.493 6.996 6.735 - 3,7% 8,3% - 10,1% 1,1% 1,1%
Saldo gestione fin. - 3.723 - 6.202 - 6.044 - 5.247 13,2% - 40,9% - 40,9% - 0,6% - 0,9%
Risultato prima delle imposte 10.088 - 749 7.990 18.367 129,9% 82,1% 0,0% 1,7% 3,1%
Imposte e tasse 8.666 5.380 7.245 8.587 18,5% - 0,9% - 0,9% 1,5% 1,4%
Utile / perdita d'esercizio 1.422 - 6.129 745 9.780 1212,8% 587,8% 0,0% 0,2% 1,6%
Investimenti 29.718 23.542 10.298 7.060 - 31,4% - 76,2% - 5,0% 1,2%
Cash flow 15.951 8.693 15.251 24.318 59,5% 52,5% - - -
Cla sse [ 5 1 - 2 5 0 ]
Conto e c onomic o 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Ricavi 954.781 928.690 953.141 957.542 0,5% 0,3% 0,0% 95,4% 97,5%
- Esportazioni 248.683 305.603 340.934 368.039 8,0% 48,0% 0,0% 24,9% 37,5%
Totale valore produzione 1.000.366 948.837 979.504 982.087 0,3% - 1,8% - 1,8% 100,0% 100,0%
Costi materie prime 507.593 464.601 480.416 466.749 - 2,8% - 8,0% - 8,0% 50,7% 47,5%
Costi servizi 204.723 197.628 202.271 209.347 3,5% 2,3% 0,0% 20,5% 21,3%
Valore aggiunto 239.237 225.154 242.912 255.280 5,1% 6,7% 0,0% 23,9% 26,0%
Costo del lavoro 181.060 178.165 183.305 190.500 3,9% 5,2% 0,0% 18,1% 19,4%
Margine operativo lordo 58.177 46.989 59.607 64.780 8,7% 11,3% 0,0% 5,8% 6,6%
Ammortamenti 30.519 32.507 31.958 31.793 - 0,5% 4,2% - 2,2% 3,1% 3,2%
Totale costi di produzione 972.708 934.355 951.855 949.100 - 0,3% - 2,4% - 2,4% 97,2% 96,6%
Reddito operativo 27.658 14.482 27.649 32.987 19,3% 19,3% 0,0% 2,8% 3,4%
Oneri finanziari 11.220 13.246 13.740 13.525 - 1,6% 20,5% - 1,6% 1,1% 1,4%
Saldo gestione fin. - 9.297 - 10.148 - 9.761 - 11.452 - 17,3% - 23,2% - 23,2% - 0,9% - 1,2%
Risultato prima delle imposte 17.511 8.893 18.196 17.229 - 5,3% - 1,6% - 5,3% 1,8% 1,8%
Imposte e tasse 15.696 11.023 14.104 15.745 11,6% 0,3% 0,0% 1,6% 1,6%
Utile / perdita d'esercizio 1.815 - 2.130 4.092 1.484 - 63,7% - 18,2% - 63,7% 0,2% 0,2%
Investimenti 45.904 43.933 46.366 87.491 88,7% 90,6% - 4,6% 8,9%
Cash flow 32.334 30.377 36.050 33.277 - 7,7% 2,9% - - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
85
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab.2.2: conto economico aggregato per classe di addetti
Cla sse [ 2 5 1 - oltre ]
Conto e c onomic o 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Ricavi 1.314.959 1.316.917 1.384.882 1.420.299 2,6% 8,0% 0,0% 97,7% 98,5%
- Esportazioni 611.336 881.545 753.982 969.387 28,6% 58,6% 0,0% 45,4% 67,3%
Totale valore produzione 1.345.625 1.350.310 1.409.920 1.441.272 2,2% 7,1% 0,0% 100,0% 100,0%
Costi materie prime 787.229 757.496 800.326 821.998 2,7% 4,4% 0,0% 58,5% 57,0%
Costi servizi 244.969 246.924 248.003 237.103 - 4,4% - 3,2% - 4,4% 18,2% 16,5%
Valore aggiunto 312.053 305.292 316.602 335.069 5,8% 7,4% 0,0% 23,2% 23,2%
Costo del lavoro 206.685 207.862 211.987 228.263 7,7% 10,4% 0,0% 15,4% 15,8%
Margine operativo lordo 105.368 97.430 104.615 106.806 2,1% 1,4% 0,0% 7,8% 7,4%
Ammortamenti 35.906 38.620 39.735 47.726 20,1% 32,9% 0,0% 2,7% 3,3%
Totale costi di produzione 1.276.163 1.291.500 1.345.040 1.382.192 2,8% 8,3% 0,0% 94,8% 95,9%
Reddito operativo 69.462 58.810 64.880 59.080 - 8,9% - 14,9% - 14,9% 5,2% 4,1%
Oneri finanziari 11.064 13.285 16.538 16.963 2,6% 53,3% 0,0% 0,8% 1,2%
Saldo gestione fin. - 15.039 - 8.231 - 7.396 - 4.372 40,9% 70,9% 0,0% - 1,1% - 0,3%
Risultato prima delle imposte 55.746 46.137 41.696 61.698 48,0% 10,7% 0,0% 4,1% 4,3%
Imposte e tasse 24.250 20.290 27.187 22.398 - 17,6% - 7,6% - 17,6% 1,8% 1,6%
Utile / perdita d'esercizio 31.496 25.847 14.509 39.300 170,9% 24,8% 0,0% 2,3% 2,7%
Investimenti 67.572 55.588 64.601 36.412 - 43,6% - 46,1% - 5,0% 2,5%
Cash flow 67.402 64.467 54.244 87.026 60,4% 29,1% - - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
86
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
9. Investimenti
■ Gli investimenti effettuati dalle imprese del panel ammontano a 131 milioni di euro e
risultano in aumento rispetto all’ammontare del biennio precedente pur non raggiungendo il
valore massimo del 2011 (-8,5%). È tuttavia indispensabile precisare che circa 36 milioni
sono effettuati da una sola impresa (minerali non metalliferi) la cui attività di investimento
risulta davvero modesta nei precedenti esercizi. Escludendo tale impresa dal panel la
variazione annuale della spesa sarebbe di segno negativo. Nel corso dell’esercizio 2014
l’incidenza dei costi d’investimento sul fatturato si attesta al 4,4%, una quota che non cambia
significativamente durante l’intero periodo considerato: il range di variazione, infatti, oscilla
tra il 5,0% del 2011 e il 4,2% del 2013. Mettendo a rapporto la somma di investimenti e
fatturato per i quattro esercizi in esame si registra un’incidenza media del 4,5% (propensione
all’investimento): tale valore sale al 4,7% per il biennio 2011-2012 e scende al 4,3% per
quello successivo. Circa il 90% delle spese complessive per investimenti si concentrano, nel
2014, in tre settori: 42,9% nella meccanica, 29,4% nei minerali non metalliferi e 14,7% nel
legno mobile. Seguono poi la chimica gomma plastica con il 5,7%, il tessile abbigliamento
con il 3,7% e le altre industrie con il 2,9%. Con riferimento alle classi di addetti si osserva
una considerevole contrazione dell’attività per piccole e grandi imprese (-31,4% e -43,8%
rispettivamente). A tale dinamica fa fronte un accentuato incremento per gli investimenti
effettuati dalle imprese della classe 51-250 (+88,7%)26. Questo segmento, nel 2014,
determina il 66,8% della spesa complessiva; la medesima percentuale si attesta al 5,4% per
quelle di piccole dimensioni e al 27,8% per quelle con oltre 250 dipendenti. Nel 2011 i
rapporti erano considerevolmente diversi: 20,8% degli investimenti per le piccole imprese,
32,1% per le medie imprese e 47,2% per le grandi imprese. Le spese di investimento per
addetto si attestano, durante l’esercizio 2014, a 10.244 euro per l’insieme delle imprese del
panel (sarebbero 7.500 circa escludendo l’impresa menzionata). Il valore pro capite va dal
massimo di 51.891 dei minerali non metalliferi (4.800 al netto dell’impresa citata) al minimo di
circa 1.000 dell’abbigliamento. Valori considerevoli si osservano per il tessile (13.250), la
lavorazione del legno (10.621), la chimica gomma plastica (9.557) e la meccanica (8.976
nell’insieme delle sue articolazioni settoriali). L’attività di investimento è, in complesso,
abbastanza diffusa all’intero campione osservato e riguarda, nel 2014, 106 imprese su 170
per una quota pari al 62,4%. Tale percentuale risulta più che doppia rispetto a quella rilevata
26
A tale classe appartiene l’impresa che ha effettuato oltre 36 milioni di investimenti.
87
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
dall’indagine di Unioncamere Marche per l’esercizio 2015 (30%). Su base annua, per 52 di
queste la spesa risulta in aumento, per 54 in calo. Viene effettuata sistematicamente (importi
rilevati per ciascun esercizio dal 2011 al 2014) da 93 di queste e per 42 aziende la spesa ha
incidenza superiore o uguale al 3% del fatturato. Il 52% degli investimenti viene effettuato da
solo quattro imprese e il 75% da tredici. Al di la dell’aspetto quantitativo su quale non è
possibile fare raffronti puntuali con altre indagini a disposizione può essere fatto un cenno
sull’efficacia e la produttività degli investimenti effettuati dalle imprese del panel ponendo a
raffronto la propensione all’investimento (l’incidenza cumulata degli investimenti con il
corrispondente volume dei ricavi) con la variazione, su base quadriennale, di ricavi e valore
aggiunto; tale operazione è stata ripetuta considerando il Roe e il Roi.
Graf. 1: correlazione tra propensione agli investimenti e variazione dei ricavi (in alto) e variazione del valore aggiunto (basso)
Coefficiente di correlazione Bravais-Person: 0,148
Coefficiente di correlazione Bravais-Person: 0,151
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio CCIAA
Var
% R
icavi
2011/1
4
Propensione investimenti (Investimenti / Ricavi ) 2011/14
Var
% V
alo
re A
gg
. 1 2
011/1
4
Propensione investimenti (Investimenti / Ricavi ) 2011/14
-80,0
-60,0
-40,0
-20,0
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0X
Y
-80,0
-60,0
-40,0
-20,0
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0X
Y
88
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Con riferimento alla variazione dei ricavi si osserva solo una debole correlazione positiva con
l’indice “ƥ” pari a 0,148. L’intensità del legame tra le due variabile non cambia con riferimento
alla variazione complessiva del valore aggiunto (ƥ = 0,151). La debole correlazione
diminuisce ulteriormente se viene calcolata con i due indicatori Roe e il Roi (0,026 e 0,075
rispettivamente). Tuttavia, le relazioni osservate tendono ad aumentare lievemente di
intensità se si considera la propensione all’investimento per il biennio 2011/12 suggerendo
l’ipotesi di un ritorno, in termini di redditività e produttività, spostato nel tempo.
Graf. 2: correlazione tra propensione agli investimenti per il biennio 2011/12 e variazione dei ricavi (in alto) e variazione del
valore aggiunto (in basso)
Coefficiente di correlazione Bravais-Person: 0,215
Coefficiente di correlazione Bravais-Person: 0,216
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio CCIAA
Var
% R
icavi
2011/1
4
Propensione investimenti cumulata (Investimenti / Ricavi) 2011/12
Var
% V
alo
re A
gg
. 1 2
011/1
4
Propensione investimenti cumulata (Investimenti / Ricavi) 2011/12
-80,0
-60,0
-40,0
-20,0
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0X
Y
-80,0
-60,0
-40,0
-20,0
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0X
Y
89
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
In sintesi, dai dati rilevati, emerge una discreta diffusione dell’attività di investimento tra le
imprese del panel ma una percentuale significativa dell’ammontare complessivo rimane
ancora concentrato in poche di esse. Sembrerebbe, inoltre, che un’elevata propensione
all’investimento non abbia un’accentuata correlazione con le dinamiche del fatturato e del
valore aggiunto.
90
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
10. Alcuni indicatori di redditività e produttività
■ Nell’esercizio 2014, la favorevole evoluzione delle dinamiche di impresa, pur in un contesto
congiunturale ancora contrassegnato dall’incertezza e dalla debolezza dei segnali di ripresa,
ha determinato un discreto miglioramento dei principali indicatori di redditività e produttività
presi in considerazione.
Tab. 1: principali indicatori di redditività e produttività
Indic a tori
Tota le industria 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
ROE 4,0% 2,0% 2,2% 5,4% 3,3 1,4 0,0 - -
ROI 4,2% 2,9% 3,8% 4,0% 0,2 - 0,2 - 0,2 - -
ROD 1,7% 2,1% 2,2% 2,2% 0,0 0,5 0,0 - -
ROS 4,0% 2,8% 3,6% 3,8% 0,2 - 0,2 - 0,2 - -
Valore aggiunto / Ricavi 23,8% 23,0% 23,2% 24,3% 1,0 0,4 0,0 - -
Costo del venduto / Ricavi - 75,8% 73,7% 74,1% 0,4 - 1,7 - 1,7 - -
Esportazioni / Ricavi 32,5% 45,3% 39,3% 47,6% 8,3 2,3 0,0 - -
Investimenti / Ricavi 5,0% 4,4% 4,2% 4,4% 0,3 0,0 4,4 - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Punti di va r. % Diffe re nza %
■ Il Roe27, che misura la redditività del capitale di rischio, sale dal 2,2% al 5,4% in aumento,
su base annuale di 3,2 punti percentuali. Il miglioramento della redditività del capitale proprio
riguarda la quasi totalità dei settori economici. Fanno eccezione la meccanica, in cui flette
dal 7,6% al 7,1% e l’alimentare che rimane stabile al 5,1%. Le imprese di medie dimensioni,
a causa della considerevole contrazione degli utili sofferta nell’esercizio 2014, hanno
sperimentato una sostanziale riduzione del Roe sceso allo 0,6%. Si noti come, per questa
classe dimensionale, la remunerazione del capitale di proprietà abbia stazionato sotto il
valore medio del campione in esame lungo l’intero quadriennio considerato. Risultano,
viceversa, in netto progresso, piccole e grandi imprese con l’indicatore che si attesta al 5,8%
e al 7,8% rispettivamente.
■ Evoluzione favorevole ma considerevolmente meno accentuata rispetto a quelle del Roe,
si registra per il Roi28 (Return on investiment) pari, per il complesso delle 170 imprese incluse
nel panel, al 4,0%. Rispetto al 2013 il progresso è marginale con una variazione contenuta a
0,2 punti percentuali. Tale indicatore, che misura la redditività operativa dell’azienda in
relazione all’intera dimensione patrimoniale, migliora in tutti i settori considerati ad esclusione
27
Il Roe è dato dal rapporto tra utile di esercizio e patrimonio netto. Indica quindi la redditività del capitale di proprietà ed assume valori soddisfacenti quando è superiore al rendimento dei titoli senza rischio a breve termine. 28
L’indice è dato dal rapporto tra reddito operativo e totale capitale investito nell’impresa.
91
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
della carta e stampa in cui registra un lieve calo (dal 2,4% al 2,2%). Si osservano variazioni
positive nelle piccole e medie imprese mentre in quelle con oltre 250 dipendenti il Roi passa
dal 5,2% al 4,7% poiché il reddito operativo viene compresso dalla cospicua quota degli
ammortamenti. Il valore del ROI va messo in relazione a quello del ROD (Return on debs)
ossia l’indicatore di onerosità del capitale di credito. Condizioni favorevoli allo sviluppo
dell’azienda si hanno con un ROI più elevato del Rod poiché ciò implica che la redditività
operativa dell’impresa rapportata al complesso delle risorse investite nell’attività economica è
superiore al costo dell’indebitamento. Tale condizione rende possibile all’l’impresa fare
ulteriore ricorso al capitale di terzi per dare impulso alla crescita e conseguire maggiori
volumi di produzione e fatturato. Per il complesso delle imprese in Osservatorio si registra un
differenziale favorevole che, seppure inferiore ai massimi del 2011, si attesta a 1,8 punti
percentuali.
■ Anche il valore del ROS29, nell’esercizio 2014, risulta in aumento e si posiziona, nella
media delle società in osservatorio, al 3,8%. L’indicatore, che misura la redditività delle
vendite, ossia l'utile operativo rapportato con il totale dei ricavi, mostra valori più favorevoli
nel tessile abbigliamento (7,6%) e nelle grandi imprese in cui si attesta al 4,2% ma con
dinamiche declinanti nel corso del periodo considerato.
■ Indicazioni non univoche vengono dall’esame dai due restanti indicatori di produttività
considerati: valore aggiunto su ricavi e costo del venduto su ricavi. Alla favorevole
evoluzione del primo, pari al 24,3% (+1,1 punti percentuali rispetto al 2013) si contrappone
un marginale deterioramento del secondo che passa dal 73,7% al 74,1%. Entrambi i rapporti
registrano valori più soddisfacenti nelle imprese di medie dimensioni (26,7% e 70,6%
rispettivamente).
■ L’andamento favorevole delle dinamiche d’impresa riscontrato nell’esercizio 2014
determina una considerevole riduzione del gap sofferto con le imprese del campione
regionale e nazionale emerso chiaramente in tutte le precedenti edizioni dell’Osservatorio.
Il ROE risulta addirittura superiore ad entrambi mentre ROI e ROS, sia con riferimento
all’intero campione sia al segmento delle grandi imprese, mostrano ancora una minore
competitività del manifatturiero provinciale. Gli indicatori di produttività qui utilizzati sono dati
dal rapporto delle vendite sul capitale investito e da quello del valore aggiunto sui ricavi. Il
primo registra valori più performanti per le imprese del panel regionale; il secondo, con un
valore del 26,4%, vede prevalere quelle di Pesaro e Urbino.
29
L’indice è dato dal rapporto tra reddito operativo e ricavi di vendita.
92
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Il rapporto utili su ricavi si attesta sugli stessi valori sia nel campione regionale sia in quello
provinciale (1,7%) mentre arriva al 2,5% in quello di Mediobanca. Si noti come il segmento
delle imprese con oltre 250 dipendenti della provincia registri, per quest’ultimo indicatore, un
valore ancora più elevato, pari al 2,8%.
Tab. 2: principali indicatori di redditività e produttività del campione provinciale, regionale (Fondazione Merloni / Istao) e nazionale (Mediobanca)
Pe sa ro e Urbino Va r. Pe sa ro e Urbino Va r.
Tota le impre se 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 Cla sse [ 2 5 1 e oltre ] 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14
ROE 2,2% 5,4% 3,3 ROE 3,0% 7,8% 4,9
ROI 3,8% 4,0% 0,2 ROI 5,2% 4,7% - 0,5
ROS 3,6% 3,8% 0,2 ROS 4,7% 4,2% - 0,5
Vendite / capitale investito 106,9% 107,0% 0,1 Vendite / capitale investito 110,1% 112,8% 2,7
Valore aggiunto / ricavi 25,4% 26,4% 1,0 Valore aggiunto / ricavi 22,9% 23,6% 0,7
Esportazioni / ricavi 39,3% 47,6% 8,3 Esportazioni / ricavi 54,4% 68,3% 13,8
Utili / ricavi 0,7% 1,7% 1,0 Utili / ricavi 1,0% 2,8% 1,7
Ma rc he Va r. Ita lia Va r.
Soc ie tà ma nifa tt. 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 Soc ie tà ma nifa tt. 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14
ROE 4,7% 5,2% 0,5 ROE 3,4% 4,9% 1,5
ROI 8,3% 8,3% 0,0 ROI 6,1% 6,8% 0,7
ROS 5,1% 5,0% - 0,1 ROS 5,3% 6,1% 0,8
Vendite / capitale investito 164,1% 166,8% 2,6 Vendite / capitale investito 114,6% 111,8% - 2,7
Valore aggiunto / ricavi 23,2% 23,4% 0,2 Valore aggiunto / ricavi 19,8% 20,5% 0,7
Esportazioni / ricavi 44,8% 45,9% 1,1 Esportazioni / ricavi 47,7% 48,4% 0,8
Utili / ricavi 1,6% 1,7% 0,2 Utili / ricavi 1,6% 2,5% 0,9
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Fondazione Merloni / Istao e Mediobanca
Va lori Va lori
Va lori Va lori
93
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Appendice statistica al capitolo 10
Tab. 1.1: principali indicatori di redditività e produttività per settore
Alime nta re
Indic a tori 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
ROE 2,2% 5,1% 5,1% 5,1% 0,0 2,9 0,0 - 1,9 - 0,3
ROI 3,1% 4,3% 4,3% 4,5% 0,1 1,3 0,0 - 1,1 0,4
ROD 1,1% 2,1% 1,8% 1,5% - 0,2 0,4 - 0,6 - 0,6 - 0,7
ROS 2,3% 2,7% 2,4% 2,9% 0,5 0,6 0,0 - 1,7 - 0,9
Valore aggiunto / Ricavi 10,5% 10,1% 10,0% 11,2% 1,1 0,6 0,0 - 13,3 - 13,1
Costo del venduto / Ricavi - 91,0% 88,7% 88,0% - 0,8 - 3,0 - 3,0 15,2 13,9
Esportazioni / Ricavi 0,0% 0,0% 0,0% 0,5% 0,5 0,5 0,0 - 32,5 - 47,1
Investimenti / Ricavi 22,7% 11,6% 1,7% 0,9% - 0,9 - 10,8 0,9 17,7 - 3,6
Te ssile a bbiglia me nto
Indic a tori 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
ROE 11,2% 8,4% 12,0% 17,1% 5,1 5,9 0,0 7,1 11,7
ROI 5,6% 4,9% 6,9% 8,1% 1,2 2,4 0,0 1,4 4,0
ROD 1,5% 1,9% 1,8% 1,9% 0,1 0,4 - 0,1 - 0,2 - 0,3
ROS 6,1% 5,0% 6,9% 7,6% 0,8 1,6 0,0 2,1 3,9
Valore aggiunto / Ricavi 23,9% 22,9% 24,0% 25,0% 1,0 1,1 0,0 0,1 0,8
Costo del venduto / Ricavi - 76,5% 75,9% 74,7% - 1,2 - 1,8 - 1,8 0,7 0,6
Esportazioni / Ricavi 17,2% 6,9% 5,0% 21,3% 16,3 14,4 0,0 - 15,3 - 26,3
Investimenti / Ricavi 3,0% 3,5% 2,5% 2,6% 0,1 - 0,8 2,6 - 2,0 - 1,8
Le gno mobile
Indic a tori 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
ROE 2,9% 0,4% - 9,6% 1,6% 11,2 - 1,3 - 1,3 - 1,1 - 3,9
ROI 3,3% 1,8% 2,2% 2,9% 0,8 - 0,3 - 0,3 - 1,0 - 1,1
ROD 1,7% 2,0% 1,9% 2,0% 0,1 0,3 - 0,1 0,0 - 0,2
ROS 2,9% 1,7% 2,0% 2,7% 0,7 - 0,2 - 0,2 - 1,1 - 1,1
Valore aggiunto / Ricavi 21,0% 20,2% 20,0% 21,5% 1,5 0,5 0,0 - 2,8 - 2,7
Costo del venduto / Ricavi - 77,2% 76,6% 76,3% - 0,3 - 0,9 - 0,9 1,4 2,2
Esportazioni / Ricavi 16,0% 19,2% 19,1% 20,4% 1,3 1,1 0,0 - 16,5 - 27,2
Investimenti / Ricavi 5,6% 2,6% 2,6% 2,4% - 0,2 - 0,2 2,4 0,5 - 2,1
Ca rta sta mpa
Indic a tori 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
ROE - 5,6% 1,1% - 0,2% 4,4% 4,6 10,0 0,0 - 9,6 - 1,0
ROI 1,6% 1,9% 2,4% 2,2% - 0,2 0,7 - 0,2 - 2,7 - 1,8
ROD 2,7% 3,4% 2,7% 2,2% - 0,5 - 0,4 - 1,2 1,0 0,0
ROS 1,6% 2,1% 2,6% 2,3% - 0,3 0,7 - 0,3 - 2,4 - 1,5
Valore aggiunto / Ricavi 18,9% 21,5% 21,0% 18,6% - 2,5 - 0,3 - 2,9 - 4,9 - 5,7
Costo del venduto / Ricavi - 75,4% 76,1% 78,0% 1,9 2,6 0,0 - 0,4 3,9
Esportazioni / Ricavi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0 0,0 0,0 - 32,5 - 47,6
Investimenti / Ricavi 1,0% 0,2% 0,9% 3,7% 2,9 3,5 3,7 - 4,0 - 0,7
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Punti di va r. % Diffe re nza %
Diffe re nza %
Va lori Punti di va r. % Diffe re nza %
Va lori Punti di va r. % Diff. tota le impr.
Va lori Punti di va r. %
94
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 1.2: principali indicatori di redditività e produttività per settore
Chimic a gomma pla stic a
Indic a tori 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
ROE 6,9% 1,8% 3,6% 5,2% 1,5 - 1,7 - 1,7 2,9 - 0,3
ROI 4,2% 2,2% 3,6% 4,3% 0,7 0,1 0,0 0,0 0,3
ROD 2,1% 2,5% 2,7% 2,7% 0,0 0,7 0,0 0,3 0,5
ROS 3,4% 2,0% 3,1% 3,7% 0,5 0,2 0,0 - 0,5 - 0,1
Valore aggiunto / Ricavi 18,2% 18,0% 18,3% 19,2% 0,9 1,0 0,0 - 5,6 - 5,1
Costo del venduto / Ricavi - 78,6% 78,7% 77,1% - 1,7 - 1,5 - 1,7 2,8 3,0
Esportazioni / Ricavi 19,7% 44,3% 25,4% 34,5% 9,1 - 9,8 - 9,8 - 12,8 - 13,1
Investimenti / Ricavi 3,0% 8,5% 4,8% 3,1% - 1,7 - 5,4 3,1 - 2,0 - 1,4
Mine ra li non me ta llife ri
Indic a tori 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
ROE - 14,4% - 25,0% - 22,2% - 11,9% 10,3 2,5 0,0 - 18,4 - 17,4
ROI - 1,4% - 3,7% - 1,7% - 0,7% 1,0 0,7 0,0 - 5,6 - 4,7
ROD 2,1% 2,5% 2,3% 2,2% - 0,1 0,1 - 0,3 0,4 0,0
ROS - 1,8% - 5,8% - 2,8% - 1,3% 1,4 0,5 0,0 - 5,8 - 5,1
Valore aggiunto / Ricavi 25,0% 24,6% 28,1% 31,1% 3,0 6,1 0,0 1,2 6,8
Costo del venduto / Ricavi - 70,9% 66,3% 65,8% - 0,5 - 5,0 - 5,0 - 4,9 - 8,3
Esportazioni / Ricavi 14,9% 20,6% 23,4% 26,3% 2,9 5,7 0,0 - 17,5 - 21,3
Investimenti / Ricavi 2,4% 6,0% 5,2% 41,4% 36,1 35,4 41,4 - 2,7 37,0
Me c c a nic a
Indic a tori 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
ROE 5,5% 4,2% 7,6% 7,1% - 0,5 1,7 - 0,5 1,4 1,7
ROI 5,4% 4,1% 5,0% 4,6% - 0,4 - 0,8 - 0,8 1,2 0,5
ROD 1,7% 2,0% 2,5% 2,4% - 0,1 0,7 - 0,1 0,0 0,2
ROS 5,0% 3,8% 4,6% 4,2% - 0,4 - 0,9 - 0,9 1,1 0,4
Valore aggiunto / Ricavi 26,1% 25,0% 25,4% 26,0% 0,6 - 0,1 - 0,1 2,3 1,7
Costo del venduto / Ricavi - 75,2% 71,8% 73,2% 1,4 - 2,0 - 2,0 - 0,6 - 0,9
Esportazioni / Ricavi 48,9% 69,2% 60,9% 72,2% 11,4 3,0 0,0 16,4 24,6
Investimenti / Ricavi 4,8% 4,4% 5,2% 3,7% - 1,5 - 0,7 3,7 - 0,2 - 0,7
Altre industrie
Indic a tori 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
ROE 1,5% 8,1% 17,6% 21,7% 4,1 20,3 0,0 - 2,6 16,3
ROI 2,5% 4,3% 4,4% 8,4% 4,0 5,9 0,0 - 1,7 4,3
ROD 0,4% 0,6% 0,5% 0,4% - 0,1 0,1 - 0,1 - 1,3 - 1,8
ROS 2,5% 3,7% 3,6% 7,9% 4,3 5,4 0,0 - 1,5 4,2
Valore aggiunto / Ricavi 39,4% 46,7% 48,5% 47,9% - 0,6 8,5 - 0,6 15,6 23,6
Costo del venduto / Ricavi - 38,7% 37,3% 40,1% 2,7 1,3 0,0 - 37,0 - 34,1
Esportazioni / Ricavi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0 0,0 0,0 - 32,5 - 47,6
Investimenti / Ricavi 12,3% 4,8% 3,7% 9,9% 6,2 5,1 9,9 7,3 5,5
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Punti di va r. % Diffe re nza %
Diffe re nza %
Va lori Punti di va r. % Diffe re nza %
Va lori Punti di va r. % Diffe re nza %
Va lori Punti di va r. %
95
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 2: principali indicatori di redditività e produttività per classe di addetti
Cla sse [ 1 - 5 0 ]
Indic a tori 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
ROE 0,9% - 4,0% 0,5% 5,8% 5,3 4,9 0,0 - 3,1 0,4
ROI 2,8% 0,8% 2,1% 3,6% 1,5 0,8 0,0 - 1,4 - 0,4
ROD 1,8% 2,2% 2,1% 2,0% - 0,1 0,2 - 0,2 0,1 - 0,2
ROS 2,7% 0,8% 2,0% 3,4% 1,4 0,6 0,0 - 1,2 - 0,4
Valore aggiunto / Ricavi 21,9% 20,3% 20,5% 21,9% 1,5 0,0 0,0 - 1,9 - 2,3
Costo del venduto / Ricavi - 77,8% 74,6% 77,8% 3,2 - 0,1 - 0,1 2,1 3,7
Esportazioni / Ricavi 10,9% 14,8% 8,7% 12,4% 3,8 - 2,3 - 2,3 - 21,5 - 35,2
Investimenti / Ricavi 5,2% 4,2% 1,8% 1,2% - 0,6 - 3,0 1,2 0,2 - 3,2
Cla sse [ 5 1 - 2 5 0 ]
Indic a tori 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
ROE 0,8% - 0,9% 1,7% 0,6% - 1,1 - 0,2 - 1,1 - 3,2 - 4,9
ROI 3,1% 1,6% 3,0% 3,4% 0,4 0,4 0,0 - 1,2 - 0,6
ROD 1,8% 2,2% 2,2% 2,1% - 0,1 0,3 - 0,1 0,1 - 0,1
ROS 2,9% 1,6% 2,9% 3,4% 0,5 0,5 0,0 - 1,1 - 0,3
Valore aggiunto / Ricavi 25,1% 24,2% 25,5% 26,7% 1,2 1,6 0,0 1,2 2,4
Costo del venduto / Ricavi - 72,4% 70,7% 70,6% - 0,1 - 1,8 - 1,8 - 3,4 - 3,5
Esportazioni / Ricavi 26,0% 32,9% 35,8% 38,4% 2,7 5,5 0,0 - 6,4 - 9,2
Investimenti / Ricavi 4,8% 4,7% 4,9% 9,1% 4,3 4,4 9,1 - 0,2 4,7
Cla sse [ 2 5 1 e oltre ]
Indic a tori 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
ROE 6,7% 5,4% 3,0% 7,8% 4,9 1,1 0,0 2,7 2,4
ROI 5,7% 4,8% 5,2% 4,7% - 0,5 - 1,0 - 1,0 1,5 0,7
ROD 1,6% 1,9% 2,3% 2,4% 0,1 0,8 0,0 - 0,1 0,2
ROS 5,3% 4,5% 4,7% 4,2% - 0,5 - 1,1 - 1,1 1,3 0,4
Valore aggiunto / Ricavi 23,7% 23,2% 22,9% 23,6% 0,7 - 0,1 - 0,1 - 0,1 - 0,7
Costo del venduto / Ricavi - 77,3% 75,4% 75,0% - 0,4 - 2,3 - 2,3 1,5 0,9
Esportazioni / Ricavi 46,5% 66,9% 54,4% 68,3% 13,8 1,3 0,0 14,0 20,7
Investimenti / Ricavi 5,1% 4,2% 4,7% 2,6% - 2,1 - 1,7 2,6 0,1 - 1,9
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Punti di va r. % Diffe re nza %
Va lori Punti di va r. % Diffe re nza %
Va lori Punti di va r. % Diffe re nza %
96
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
11. Il lavoro nelle imprese: occupazione, costi unitari e produttività
■ Nel 2014 la forza lavoro occupata nelle 170 imprese osservate ammonta a 12.825 unità e
risulta in lieve aumento (+0,2%) rispetto al valore dell’esercizio precedente. La dimensione
media degli organici è pari a 75 dipendenti per azienda, con un range di variazione che va da
13 nella carta stampa a 120 nelle meccanica per salire fino a 150 nella componente
residuale delle altre imprese. In generale, l’evoluzione dell’occupazione dipendente, riferita
alle imprese del campione, è sostanzialmente allineata alle dinamiche stimate dall’indagine
Istat che indicano, per il 2014, una netta stazionarietà rispetto all’anno precedente.
Tab. 1: dipendenti, qualifica e indicatori di produttività del lavoro
La voro
Tota le industria 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Dipendenti 13.288 13.096 12.804 12.825 0,2% - 3,5% - 3,5% 100,0% 100,0%
Dirigenti / Quadri 220 227 198 222 12,1% 0,9% - 2,2% 1,7% 1,7%
Impiegati 2.645 3.485 3.432 3.378 - 1,6% 27,7% - 3,1% 19,9% 26,3%
Operai 7.681 7.448 7.440 7.430 - 0,1% - 3,3% - 3,3% 57,8% 57,9%
Apprendisti / nd 2.742 1.936 1.734 1.795 3,5% - 34,6% - 34,6% 20,6% 14,0%
Numero medio di addetti 78 77 75 75 0,2% - 3,5% - 3,5% - -
Costo del lavoro 482.912 479.482 486.366 512.751 5,4% 6,2% 0,0% - -
Costo lavoro / Addetto 36.341 36.612 37.985 39.981 5,3% 10,0% 0,0% - -
Ricavi / Addetto 213.744 213.801 227.183 231.014 1,7% 8,1% 0,0% - -
Valore aggiunto / Addetto 50.911 49.092 52.820 56.032 6,1% 10,1% 0,0% - -
Costo lavoro / Ricavi 17,0% 17,1% 16,7% 17,3% 0,6 0,3 0,0 - -
Costo lavoro / Valore agg. 71,4% 74,6% 71,9% 71,4% - 0,6 0,0 - 3,2 - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
Se le imprese dell’Osservatorio, caratterizzate da soddisfacenti performance economiche e
da una dimensione considerevolmente superiore a quella della media provinciale sia dal
punto di vista degli addetti sia del fatturato, non hanno aumentato i livelli occupazionali in
termini sostanzialmente più accentuati rispetto alla media provinciale, significa che il sistema
economico locale trova forti resistenze nel delineare percorsi di sviluppo in grado di
promuovere e sostenere una crescita qualitativa e quantitativa dell’occupazione.
In ottica settoriale il numero di dipendenti cresce nella chimica gomma plastica, nel legno
mobile e nella meccanica registrando variazioni negative nei rimanenti settori. Le dinamiche
occupazionali sono favorevoli nelle piccole e nelle grandi imprese mentre quelle della classe
intermedia registrano una flessione del -1,3%. Deve viceversa essere rilevato un elemento
positivo nell’incremento di dipendenti con elevata qualifica: dirigenti e quadri passano infatti
da 198 a 222 unità con variazioni positive nel legno mobile, nella chimica gomma plastica,
nella meccanica e nelle aziende di medie e grandi dimensioni. Diminuisce però, nel
97
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
complesso del campione osservato, il numero di impiegati che scende da 3.432 a 3.378
unità. A fronte di tale dinamica si riscontra una sostanziale stabilità del numero di operai e
una crescita considerevole di dipendenti con qualifica non dichiarata nello specifico
paragrafo della nota integrativa al bilancio d’esercizio.
■ Il costo del lavoro per addetto ammonta, nella media delle 170 imprese incluse nel
campione, a poco più di 40mila euro (era di 36mila nella scorsa indagine dell’Osservatorio) e
registra un incremento, rispetto all’esercizio 2013, del +5,3%. Valori superiori alla media si
riscontrano nella chimica gomma plastica (41.445) e nella meccanica (44.565). Si attesta
poco al di sotto dei 37mila euro nelle piccole e medie imprese per salire a oltre 45mila in
quelle con più di 250 dipendenti.
■ In rialzo anche i ricavi unitari che, nel complesso si attestano a poco meno di 232mila euro,
segnando un incremento del +1,7% rispetto all’anno precedente a del +8,1% con riferimento
al 2011. Valori e dinamiche particolarmente favorevoli si riscontrano nell’alimentare e,
seppure in termini meno significativi, nella meccanica. I ricavi per addetto aumentano in tutte
le classi dimensionali con variazioni di simile entità; risultano più elevati nelle imprese di
grandi dimensioni (281.694) mentre sono al minimo in quelle intermedie (184.497).
■ Uno degli indicatori più utilizzati per la misura della produttività del lavoro è il valore
aggiunto per addetto. L’indice in esame viene influenzato soprattutto dal settore di
appartenenza dell’azienda, dal suo livello di automazione (dato che aziende maggiormente
automatizzate impiegano, solitamente, un minore numero di addetti) e dall’eventuale
integrazione verticale dei processi produttivi (poiché l’impresa può svolgere al suo interno
tutto il processo produttivo o può delegare parte di esso a terzi con inevitabili conseguenze
sui costi e sul numero di addetti). Nel 2014, il valore aggiunto per addetto si attesta, nella
media delle 170 imprese incluse nel panel, a oltre 56mila euro e risulta in aumento, rispetto
all’esercizio precedente, del +6,1%. Tutte le componenti settoriali riportano dinamiche
favorevoli con variazioni particolarmente accentuate nell’alimentare (+16,0%), nel tessile
abbigliamento (+10,2%) e nei minerali non metalliferi (+15,3%). In controtendenza il settore
della carta e stampa, in calo del -2,3%. Il valore aggiunto pro-capite registra la media più
elevata nella meccanica, settore in cui si attesta a 63.096 euro. Valori superiori alla media si
riscontrano anche nelle altre industrie (60.187) e nella chimica e gomma plastica, dove è pari
a 59.870 euro. L’indicatore trova un minimo settoriale nei minerali non metalliferi (38.996) e
rimane sotto la media del manifatturiero anche nel legno mobile (47.974) pur denotando un
progressivo miglioramento nel corso del periodo considerato (era 44.529 nel 2011).
98
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Graf. 1: valore aggiunto per addetto e sua variazione annua 2013/14 per settore
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio CCIAA
Alimentare
Tessile abb.
Legno mobile
Carta e stampa
Minerali non met.
Chimica
Meccanica
Altre industrie
-7,0%
-2,0%
3,0%
8,0%
13,0%
18,0%
30.000 35.000 40.000 45.000 50.000 55.000 60.000 65.000
Valore aggiunto per addetto
Vari
azio
ne
% 2
013/1
4
La variabilità del valore aggiunto per addetto è molto ampia tra le imprese del legno mobile e
della meccanica, settori che contano un elevato numero di unità all’interno del campione in
esame. Nel primo si individua un minimo di segno negativo (-4mila) mentre il massimo si
posiziona, per entrambi, a 144mila euro circa. Un’elevata variabilità dell’indicatore
caratterizza anche la chimica gomma plastica e il tessile abbigliamento, ciascuno con 17
imprese nel panel osservato: nel primo caso il valore aggiunto per addetto varia dal minimo
di 26mila al massimo di 162mila; nel secondo il range va da 4mila a 121mila euro.
Graf. 2: valore aggiunto per addetto per settore di attività: range di variazione tra valori massimi e minimi
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio CCIAA
-20.000
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
180.000
01 A
limenta
re
02 T
essile
abbig
liam
ento
03 L
egno
mobile
04 C
art
a e
sta
mpa
05 C
him
ica
gom
ma
pla
stica
06 M
inera
li
non m
eta
llife
ri
07 M
eccanic
a
08 A
ltre
industr
ie
99
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Con riferimento alla dimensione d’impresa, il valore aggiunto per addetto si attesta a 50mila
euro circa nelle piccole imprese con un progresso del 9,2% rispetto all’esercizio 2013. In
quelle di medie dimensioni il valore è leggermente inferiore e la variazione, su base annua,
più contenuta (49.187 e +6,5%); nelle imprese con oltre 250 addetti il valore aggiunto per
addetto è pari a 66.456 ed è in aumento del +4,2%.
Graf. 3: valore aggiunto per addetto e sua variazione annua 2013/14 per classe di addetti
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio CCIAA
1-20
21-50
51-100
500 e oltre
251 e oltre
1 - 50
101-250
51 - 250 251-500
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
40.000 50.000 60.000 70.000 80.000 90.000
Valore aggiunto per addetto 2014
Var
%
valo
re a
gg
iun
to p
er
ad
dett
o 2
011/1
4
Anche con riferimento alla dimensione d’impresa si riscontra un’ampia variabilità del valore
aggiunto per addetto. Tale caratteristica è particolarmente accentuata per le imprese fino a
20 dipendenti le quali includono il valore minimo (-4.833) e massimo (162.000) dell’intera
distribuzione.
Graf. 4: valore aggiunto per addetto per classe di addetti: range di variazione tra valori massimi e minimi
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio CCIAA
-20.000
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
180.000
1-2
0
21-5
0
1 -
50
51-1
00
101-2
50
51 -
250
251-5
00
500 e
oltre
250 o
ltre
100
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Si noti infine come un’elevata produttività del lavoro tenda a correlarsi positivamente con la
redditività complessiva misurata dagli indicatori Roe, Roi e Ros. Se in riferimento alla
redditività del capitale proprio il legame appare debole, quello con la redditività operativa
dell’impresa sembra trovare una maggiore intensità.
Graf. 5: correlazione tra valore aggiunto per addetto e indicatori di redditività Coefficiente di correlazione: 0,014
Coefficiente di correlazione: 0,534
Coefficiente di correlazione: 0,420
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio CCIAA
-50,0
-20,0
10,0
40,0
70,0
100,0
0 20.000 40.000 60.000 80.000 100.000
VALORE AGGIUNTO PER ADDETTO
RO
E -
2014
-10,0
-3,0
4,0
11,0
18,0
25,0
0 20.000 40.000 60.000 80.000 100.000
VALORE AGGIUNTO PER ADDETTO
RO
I -
2014
-10,0
0,0
10,0
20,0
30,0
0 20.000 40.000 60.000 80.000 100.000
VALORE AGGIUNTO PER ADDETTO
RO
S -
2014
101
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
■ Gli altri indicatori utilizzati per misurare la produttività del lavoro sono ottenuti mettendo a
rapporto i costi ad esso riferiti con ricavi e valore aggiunto. Nel primo caso la dinamica è
sfavorevole con un’incidenza in leggera crescita: per l’insieme del campione passa dal
16,7% al 17,3%; presenta un range di variazione che va dal 6,5% dell’alimentare al 31,8%
delle altre industrie e risulta leggermente più elevato nelle imprese della classe intermedia
rispetto alle restanti due considerate. Il secondo indicatore di produttività preso in esame,
costo del lavoro su valore aggiunto, registra un lieve miglioramento con un’incidenza che
scende, nel corso del 2014, dal 71,9% al 71,4%. In entrambi i casi i valori sono più favorevoli
rispetto a quelli osservati nelle precedenti indagini dell’Osservatorio.
■ L’andamento dell’occupazione nel campione regionale e nazionale, in base ai dati
dell’indagine Fondazione Merloni – Istao e Mediobanca, segna variazioni negative (-0,3% e
-1,6% rispettivamente) mentre in quello provinciale si osserva un moderato incremento.
L’indagine Istat sulle forze di lavoro – dati di media 2014 - registra, per Marche e Italia, una
buona dinamica dell’occupazione dipendente dell’industria in senso stretto mentre per
Pesaro e Urbino riporta una variazione nulla. Il campione della provincia, pur se
marginalmente, “sovraperforma” il dato Istat mentre i restanti due vanno in controtendenza.
Il costo del lavoro per addetto rilevato nel panel provinciale supera quello regionale ma
sconta ancora una considerevole differenza con quello nazionale (40.109 e 55.885
rispettivamente). Simile considerazione può essere effettuata in riferimento ai ricavi unitari,
con le imprese di Pesaro e Urbino in grado di ridurre ma non colmare completamente il gap
con quelle delle Marche e scontare ancora un considerevole svantaggio nei confronti di
quelle incluse nel panel Mediobanca. Con riferimento al valore aggiunto per addetto il dato
provinciale supera quello regionale (61.245 e 54.900 rispettivamente) ma rimane ben al di
sotto di quello riferito al campione Mediobanca pari a 86.768.
Graf.6. Costi, valore aggiunto e ricavi per addetto
Fonte: elab. Ufficio Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Fondazione Merloni / Istao e Mediobanca
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
80.000
90.000
100.000
Costo lavoro per addetto Valore agg. per addetto
PU
Marche
Italia
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
400.000
450.000
Ricavi per addetto
102
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
In sintesi, gli indicatori di produttività del lavoro mostrano un profilo più competitivo a livello
nazionale ma, anche in questo caso, il differenziale sofferto in passato dal manifatturiero
locale tende a ridursi soprattutto nei confronti di quello regionale. Si noti come, le imprese di
grandi dimensione del campione provinciale, mostrino valori più competitivi sia rispetto
all’intero panel provinciale, sia con riferimento a quello regionale.
Tab. 2: occupazioni e indicatori di produttività del lavoro, confronto con altre indagini
Pe sa ro e Urbino Va r. % Pe sa ro e Urbino Va r. %
Tota le impre se 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 Cla sse [ 2 5 1 e oltre ] 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14
Dipendenti 12.804 12.825 0,2% Dipendenti 4.965 5.042 1,6%
Costo del lavoro 486.366 512.751 5,4% Costo del lavoro 211.987 228.263 7,7%
Costo lavoro / Addetto 37.985 39.981 5,3% Costo lavoro / Addetto 42.696 45.272 6,0%
Ricavi / Addetto 227.183 231.014 1,7% Ricavi / Addetto 278.929 281.694 1,0%
Valore agg. / Addetto 57.774 61.050 5,7% Valore agg. / Addetto 67.785 71.638 5,7%
Costo lavoro / Ricavi 16,7% 17,3% 0,6 Costo lavoro / Ricavi 15,3% 16,1% 0,8
Costo lavoro / Valore agg. 65,7% 65,5% - 0,3 Costo lavoro / Valore agg. 63,0% 63,2% 0,2
Ma rc he Va r. % Ita lia Va r. %
Soc ie tà ma nifa tt. 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 Soc ie tà ma nifa tt. 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14
Dipendenti 51.190 51.038 - 0,3% Dipendenti 789.464 776.510 - 1,6%
Costo del lavoro 1.936.000 1.921.000 - 0,8% Costo del lavoro 43.198.000 43.395.000 0,5%
Costo lavoro / Addetto 37.820 37.639 - 0,5% Costo lavoro / Addetto 54.718 55.885 2,1%
Ricavi / Addetto 233.952 234.786 0,4% Ricavi / Addetto 412.463 423.876 2,8%
Valore agg. / Addetto 54.200 54.900 1,3% Valore agg. / Addetto 81.636 86.768 6,3%
Costo lavoro / Ricavi 16,2% 16,0% - 0,1 Costo lavoro / Ricavi 13,3% 13,2% - 0,1
Costo lavoro / Valore agg. 69,8% 68,6% - 1,2 Costo lavoro / Valore agg. 67,0% 64,4% - 2,6
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati Fondazione Merloni / Istao e Mediobanca
Va lori Va lori
Va lori Va lori
103
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Appendice statistica al capitolo 10 Tab. 1.1: dipendenti, qualifica e indicatori di produttività del lavoro per settore
La voro
Alime nta re 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Dipendenti 96 134 129 113 - 12,4% 17,7% - 15,7% 100,0% 100,0%
Dirigenti / Quadri 8 5 5 0 - 100,0% - 100,0% - 100,0% 8,3% 0,0%
Impiegati 9 11 16 21 31,3% 133,3% 0,0% 9,4% 18,6%
Operai 61 91 81 69 - 14,8% 13,1% - 24,2% 63,5% 61,1%
Apprendisti / nd 18 27 27 23 - 14,8% 27,8% - 14,8% 18,8% 20,4%
Numero medio di addetti 19 27 26 23 - 12,4% 17,7% - 15,7% - -
Costo del lavoro 2.993 3.468 3.931 3.899 - 0,8% 30,3% - 0,8% - -
Costo lavoro / Addetto 31.177 25.881 30.473 34.504 13,2% 10,7% 0,0% - -
Ricavi / Addetto 498.917 458.261 511.713 534.442 4,4% 7,1% 0,0% - -
Valore aggiunto / Addetto 52.427 46.478 51.403 59.628 16,0% 13,7% 0,0% - -
Costo lavoro / Ricavi 6,2% 5,6% 6,0% 6,5% 0,5 0,2 0,0 - -
Costo lavoro / Valore agg. 59,5% 55,7% 59,3% 57,9% - 1,4 - 1,6 - 1,6 - -
La voro
Te ssile a bbiglia me nto 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Dipendenti 1.186 1.197 967 941 - 2,7% - 20,7% - 21,4% 100,0% 100,0%
Dirigenti / Quadri 10 9 10 13 30,0% 30,0% 0,0% 0,8% 1,4%
Impiegati 125 123 129 124 - 3,9% - 0,8% - 3,9% 10,5% 13,2%
Operai 545 569 571 585 2,5% 7,3% 0,0% 46,0% 62,2%
Apprendisti / nd 506 496 257 219 - 14,8% - 56,7% - 56,7% 42,7% 23,3%
Numero medio di addetti 70 70 57 55 - 2,7% - 20,7% - 21,4% - -
Costo del lavoro 24.420 26.372 26.218 27.297 4,1% 11,8% 0,0% - -
Costo lavoro / Addetto 20.590 22.032 27.113 29.009 7,0% 40,9% 0,0% - -
Ricavi / Addetto 139.399 149.162 186.900 197.974 5,9% 42,0% 0,0% - -
Valore aggiunto / Addetto 33.352 34.099 44.926 49.523 10,2% 48,5% 0,0% - -
Costo lavoro / Ricavi 14,8% 14,8% 14,5% 14,7% 0,1 - 0,1 - 0,1 - -
Costo lavoro / Valore agg. 61,7% 64,6% 60,4% 58,6% - 1,8 - 3,2 - 6,0 - -
La voro
Le gno mobile 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Dipendenti 3.627 3.583 3.565 3.645 2,2% 0,5% 0,0% 100,0% 100,0%
Dirigenti / Quadri 57 54 58 62 6,9% 8,8% 0,0% 1,6% 1,7%
Impiegati 919 935 928 898 - 3,2% - 2,3% - 4,0% 25,3% 24,6%
Operai 2.025 2.012 2.025 2.043 0,9% 0,9% 0,0% 55,8% 56,1%
Apprendisti / nd 626 582 554 642 15,9% 2,6% 0,0% 17,3% 17,6%
Numero medio di addetti 64 63 63 64 2,2% 0,5% 0,0% - -
Costo del lavoro 121.469 121.523 125.575 132.621 5,6% 9,2% 0,0% - -
Costo lavoro / Addetto 33.486 33.913 35.224 36.386 3,3% 8,7% 0,0% - -
Ricavi / Addetto 212.253 210.767 227.011 223.063 - 1,7% 5,1% - 1,7% - -
Valore aggiunto / Addetto 44.529 42.581 45.315 47.974 5,9% 7,7% 0,0% - -
Costo lavoro / Ricavi 15,8% 16,1% 15,5% 16,3% 0,8 0,5 0,0 - -
Costo lavoro / Valore agg. 75,2% 79,6% 77,7% 75,8% - 1,9 0,6 - 3,8 - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Quota % Va lori Va ria zioni %
Va lori Va ria zioni %
Quota %
Quota %
Va lori Va ria zioni %
104
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 1.2: dipendenti, qualifica e indicatori di produttività del lavoro per settore
La voro
Ca rta sta mpa 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Dipendenti 52 52 52 50 - 3,8% - 3,8% - 3,8% 100,0% 100,0%
Dirigenti / Quadri - - - - - - - - -
Impiegati - - - - - - - - -
Operai - - - - - - - - -
Apprendisti / nd 52 52 52 50 - 3,8% - 3,8% - 3,8% 100,0% 100,0%
Numero medio di addetti 13 13 13 13 - 3,8% - 3,8% - 3,8% - -
Costo del lavoro 1.599 1.557 1.576 1.536 - 2,5% - 3,9% - 3,9% - -
Costo lavoro / Addetto 30.750 29.942 30.308 30.720 1,4% - 0,1% - 0,1% - -
Ricavi / Addetto 221.404 194.827 207.096 229.100 10,6% 3,5% 0,0% - -
Valore aggiunto / Addetto 41.846 41.923 43.577 42.580 - 2,3% 1,8% - 2,3% - -
Costo lavoro / Ricavi 13,9% 15,4% 14,6% 13,4% - 1,2 - 0,5 - 2,0 - -
Costo lavoro / Valore agg. 73,5% 71,4% 69,5% 72,1% 2,6 - 1,3 - 1,3 - -
La voro
C himica go mma plast ica 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Dipendenti 739 747 768 775 0,9% 4,9% 0,0% 100,0% 100,0%
Dirigenti / Quadri 5 8 7 15 114,3% 200,0% 0,0% 0,7% 1,9%
Impiegati 157 156 162 160 - 1,2% 1,9% - 1,2% 21,2% 20,6%
Operai 437 438 458 456 - 0,4% 4,3% - 0,4% 59,1% 58,8%
Apprendisti / nd 140 145 141 144 2,1% 2,9% - 0,7% 18,9% 18,6%
Numero medio di addetti 43 44 45 46 0,9% 4,9% 0,0% - -
Costo del lavoro 28.382 29.198 30.253 32.120 6,2% 13,2% 0,0% - -
Costo lavoro / Addetto 38.406 39.087 39.392 41.445 5,2% 7,9% 0,0% - -
Ricavi / Addetto 300.682 289.849 300.594 312.591 4,0% 4,0% 0,0% - -
Valore aggiunto / Addetto 54.674 52.264 54.988 59.870 8,9% 9,5% 0,0% - -
Costo lavoro / Ricavi 12,8% 13,5% 13,1% 13,3% 0,2 0,5 - 0,2 - -
Costo lavoro / Valore agg. 70,2% 74,8% 71,6% 69,2% - 2,4 - 1,0 - 5,6 - -
La voro
Mine ra li non me ta llife ri 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Dipendenti 924 856 788 743 - 5,7% - 19,6% - 19,6% 100,0% 100,0%
Dirigenti / Quadri 11 20 9 9 0,0% - 18,2% - 55,0% 1,2% 1,2%
Impiegati 125 171 116 104 - 10,3% - 16,8% - 39,2% 13,5% 14,0%
Operai 530 439 452 420 - 7,1% - 20,8% - 20,8% 57,4% 56,5%
Apprendisti / nd 258 226 211 210 - 0,5% - 18,6% - 18,6% 27,9% 28,3%
Numero medio di addetti 58 54 49 46 - 5,7% - 19,6% - 19,6% - -
Costo del lavoro 29.319 25.292 23.966 24.419 1,9% - 16,7% - 16,7% - -
Costo lavoro / Addetto 31.731 29.547 30.414 32.865 8,1% 3,6% 0,0% - -
Ricavi / Addetto 149.808 124.355 120.499 125.417 4,1% - 16,3% - 16,3% - -
Valore aggiunto / Addetto 37.458 30.591 33.827 38.996 15,3% 4,1% 0,0% - -
Costo lavoro / Ricavi 21,2% 23,8% 25,2% 26,2% 1,0 5,0 0,0 - -
Costo lavoro / Valore agg. 84,7% 96,6% 89,9% 84,3% - 5,6 - 0,4 - 12,3 - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
105
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 1.3: dipendenti, qualifica e indicatori di produttività del lavoro per settore
La voro
Me c c a nic a 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Dipendenti 6.317 6.184 6.208 6.258 0,8% - 0,9% - 0,9% 100,0% 100,0%
Dirigenti / Quadri 121 123 101 115 13,9% - 5,0% - 6,5% 1,9% 1,8%
Impiegati 1.247 2.029 2.021 2.010 - 0,5% 61,2% - 0,9% 19,7% 32,1%
Operai 3.914 3.728 3.708 3.712 0,1% - 5,2% - 5,2% 62,0% 59,3%
Apprendisti / nd 1.035 304 378 421 11,4% - 59,3% - 59,3% 16,4% 6,7%
Numero medio di addetti 121 119 119 120 0,8% - 0,9% - 0,9% - -
Costo del lavoro 262.925 259.588 261.760 278.885 6,5% 6,1% 0,0% - -
Costo lavoro / Addetto 41.622 41.977 42.165 44.565 5,7% 7,1% 0,0% - -
Ricavi / Addetto 228.933 231.985 238.291 242.636 1,8% 6,0% 0,0% - -
Valore aggiunto / Addetto 59.824 57.983 60.506 63.096 4,3% 5,5% 0,0% - -
Costo lavoro / Ricavi 18,2% 18,1% 17,7% 18,4% 0,7 0,2 0,0 - -
Costo lavoro / Valore agg. 69,6% 72,4% 69,7% 70,6% 0,9 1,1 - 1,8 - -
La voro
Altre industrie 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Dipendenti 347 343 327 300 - 8,3% - 13,5% - 13,5% 100,0% 100,0%
Dirigenti / Quadri 8 8 8 8 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,1%
Impiegati 63 60 60 61 1,7% - 3,2% - 3,2% 0,5% 0,5%
Operai 169 171 145 145 0,0% - 14,2% - 15,2% 1,3% 1,1%
Apprendisti / nd 107 104 114 86 - 24,6% - 19,6% - 24,6% 0,8% 0,7%
Numero medio di addetti 174 172 164 150 - 8,3% - 13,5% - 13,5% - -
Costo del lavoro 11.805 12.484 13.087 11.974 - 8,5% 1,4% - 8,5% - -
Costo lavoro / Addetto 34.020 36.397 40.021 39.913 - 0,3% 17,3% - 0,3% - -
Ricavi / Addetto 111.997 108.198 112.942 125.643 11,2% 12,2% 0,0% - -
Valore aggiunto / Addetto 44.141 50.516 54.774 60.187 9,9% 36,4% 0,0% - -
Costo lavoro / Ricavi 30,4% 33,6% 35,4% 31,8% - 3,7 1,4 - 3,7 - -
Costo lavoro / Valore agg. 77,1% 72,0% 73,1% 66,3% - 6,8 - 10,8 - 10,8 - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
106
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Tab. 2: dipendenti, qualifica e indicatori di produttività del lavoro per classe di addetti
La voro
Cla sse [ 1 - 5 0 ] 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Dipendenti 2.794 2.757 2.579 2.593 0,5% - 7,2% - 7,2% 100,0% 100,0%
Dirigenti / Quadri 23 31 18 14 - 22,2% - 39,1% - 54,8% 0,8% 0,5%
Impiegati 424 449 371 363 - 2,2% - 14,4% - 19,2% 15,2% 14,0%
Operai 976 891 819 766 - 6,5% - 21,5% - 21,5% 34,9% 29,5%
Apprendisti / nd 1.371 1.386 1.371 1.450 5,8% 5,8% 0,0% 49,1% 55,9%
Numero medio di addetti 26 26 24 24 0,5% - 7,2% - 7,2% - -
Costo del lavoro 95.167 93.455 91.074 93.988 3,2% - 1,2% - 1,2% - -
Costo lavoro / Addetto 34.055 33.893 35.314 36.249 2,6% 6,4% 0,0% - -
Ricavi / Addetto 204.188 201.063 221.339 225.576 1,9% 10,5% 0,0% - -
Valore aggiunto / Addetto 44.819 40.792 45.286 49.466 9,2% 10,4% 0,0% - -
Costo lavoro / Ricavi 16,7% 16,9% 16,0% 16,1% 0,1 - 0,6 - 0,8 - -
Costo lavoro / Valore agg. 76,0% 83,1% 78,0% 73,3% - 4,7 - 2,7 - 9,8 - -
La voro
Cla sse [ 5 1 - 2 5 0 ] 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Dipendenti 5.548 5.441 5.260 5.190 - 1,3% - 6,5% - 6,5% 100,0% 100,0%
Dirigenti / Quadri 86 84 73 92 26,0% 7,0% 0,0% 1,6% 1,8%
Impiegati 1.374 1.332 1.360 1.297 - 4,6% - 5,6% - 5,6% 24,8% 25,0%
Operai 3.553 3.475 3.478 3.470 - 0,2% - 2,3% - 2,3% 64,0% 66,9%
Apprendisti / nd 535 550 349 331 - 5,2% - 38,1% - 39,8% 9,6% 6,4%
Numero medio di addetti 105 103 99 98 - 1,3% - 6,5% - 6,5% - -
Costo del lavoro 181.060 178.165 183.305 190.500 3,9% 5,2% 0,0% - -
Costo lavoro / Addetto 32.635 32.745 34.849 36.705 5,3% 12,5% 0,0% - -
Ricavi / Addetto 172.095 170.684 181.206 184.497 1,8% 7,2% 0,0% - -
Valore aggiunto / Addetto 43.121 41.381 46.181 49.187 6,5% 14,1% 0,0% - -
Costo lavoro / Ricavi 19,0% 19,2% 19,2% 19,9% 0,7 0,9 0,0 - -
Costo lavoro / Valore agg. 75,7% 79,1% 75,5% 74,6% - 0,8 - 1,1 - 4,5 - -
La voro
Cla sse [ 2 5 1 oltre ] 2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 14 2 0 13 /14 2 0 11/14 2 0 14 /M 2 0 11 2 0 14
Dipendenti 4.946 4.898 4.965 5.042 1,6% 1,9% 0,0% 100,0% 100,0%
Dirigenti / Quadri 111 112 107 116 8,4% 4,5% 0,0% 2,2% 2,3%
Impiegati 847 1.704 1.701 1.718 1,0% 102,8% 0,0% 17,1% 34,1%
Operai 3.152 3.082 3.143 3.194 1,6% 1,3% 0,0% 63,7% 63,3%
Apprendisti / nd 836 0 14 14 0,0% - 98,3% - 98,3% 16,9% 0,3%
Numero medio di addetti 495 490 497 504 1,6% 1,9% 0,0% - -
Costo del lavoro 206.685 207.862 211.987 228.263 7,7% 10,4% 0,0% - -
Costo lavoro / Addetto 41.788 42.438 42.696 45.272 6,0% 8,3% 0,0% - -
Ricavi / Addetto 265.863 268.868 278.929 281.694 1,0% 6,0% 0,0% - -
Valore aggiunto / Addetto 63.092 62.330 63.767 66.456 4,2% 5,3% 0,0% - -
Costo lavoro / Ricavi 15,7% 15,8% 15,3% 16,1% 0,8 0,4 0,0 - -
Costo lavoro / Valore agg. 66,2% 68,1% 67,0% 68,1% 1,2 1,9 0,0 - -
Fonte: elab. Uffic io Studi Camera del Lavoro CGIL Pesaro Urbino su dati di bilancio (CCIAA)
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
Va lori Va ria zioni % Quota %
107
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
12. Sintesi e considerazioni conclusive
In un contesto internazionale ancora caratterizzato dall’incertezza e denso di minacce,
l’economia italiana è riuscita, sia pur timidamente, ad invertire la tendenza recessiva che
proseguiva ininterrotta da ben tre anni. L’incremento dello 0,8% registrato dal prodotto
interno lordo nel 2015, forse indica che la fase più acuta della crisi è stata superata. A livello
nazionale, l’aumento delle esportazioni, degli investimenti e, dopo una lunga ritirata
nell’austerità, della domanda interna, hanno vivacizzato l’attività produttiva delle imprese con
moderate ma benefiche ricadute sulla domanda di lavoro e i livelli occupazionali.
A livello locale il quadro appare più contraddittorio pur in presenza di segnali positivi. Nelle
Marche l’evoluzione del Pil e del valore aggiunto appare allineata alle dinamiche nazionali
nonostante il calo delle esportazioni causato dalla crisi russa. Le principali indagini
congiunturali relative al manifatturiero, intercettando il segmento più dinamico e competitivo
dell’industria regionale, riportano variazioni favorevoli di tutti gli indicatori dell’attività
produttiva e commerciale ma convergono sulla scarsa propensione delle imprese ad
ampliare gli organici poiché queste, viceversa, propendono ad utilizzare il lavoro
straordinario per far fronte all’aumento degli ordinativi. Le analisi svolte mettono poi in luce
differenti evoluzioni settoriali e territoriali.
Da questo punto di vista la provincia di Pesaro e Urbino è un caso emblematico. Segnali
favorevoli si hanno sia sul fronte dell’attività produttiva, vista in crescita dalle indagini di
Confindustria, Unioncamere e Trend Marche, sia su quello dell’attività commerciale. A fronte
di maggiori difficoltà incontrate sul mercato interno, nel 2015 le esportazioni delle imprese di
Pesaro e Urbino, in base ai dati di fonte Istat, aumentano del +11,4%, più di quanto non
accada a livello nazionale (+3,8%).
L’analisi dei bilanci d’impresa, riferita all’esercizio 2014, si inserisce dunque in un quadro in
divenire sicuramente più favorevole di quello che ci è stato consegnato nel 2013 e indica
delle apprezzabili dinamiche reddituali.
Le attività manifatturiere sperimentano, infatti, un aumento del fatturato pari al +1,9% trainato
dalla vivace performance delle esportazioni, in crescita del +23,2%. Nel campione osservato
le imprese operanti sui mercati esteri sono 69 su 170 e la propensione all’export, misurata
dal rapporto tra valore cumulato 2011/14 delle esportazione sul corrispondente ammontare
dei ricavi, risulta positivamente correlata alla dimensione d’impresa valutata in termini di
addetti. Ad eccezione dell’alimentare e della carta stampa, tutti i settori considerati si
avvantaggiano della favorevole evoluzione del commercio internazionale. Gli introiti con
108
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
l’estero aumentano considerevolmente nel tessile abbigliamento (+338,7%), nella chimica
gomma plastica (+42,5%) e nella meccanica (+21,8%), settore in cui l’incidenza delle
esportazioni sul valore della produzione risulta più elevata (71,2%). La contenuta evoluzione
dei costi operativi, in particolare di quello riferito alle materie prime che costituisce la
componente di maggiore rilievo, consente di realizzare un apprezzabile progresso del valore
aggiunto che, per le 170 imprese del campione in esame, registra un incremento del +6,3%.
Nonostante le spese per il personale e per gli ammortamenti crescano in termini più
accentuati (+5,4% e +9,1% rispettivamente) il reddito operativo segna una variazione
positiva pari al +7,8%. Malgrado il deterioramento delle gestioni extra caratteristiche e grazie
ad una riduzione delle imposte e tasse, l’esercizio 2014 si chiude con un utile cumulato di
oltre 50 milioni di euro e risulta in crescita del +161,4% rispetto al periodo precedente.
Un aspetto che merita di essere evidenziato, per il solo fatto di costituire un elemento di
novità rispetto a quanto emergeva nelle analisi precedenti, riguarda l’andamento delle
piccole imprese. Nel campione osservato, infatti, le unità con meno di 50 dipendenti
mostrano un considerevole incremento dei ricavi (+2,5%) e delle esportazioni (+46,9%) con il
valore della produzione in crescita del +4,0%. Progressi consistenti del valore aggiunto, del
margine operativo lordo e del reddito operativo preludono al conseguimento di un profitto
cumulato pari a poco meno di 10 milioni di euro in netta crescita rispetto al valore di 745mila
registrato in precedenza. Queste favorevoli dinamiche si riflettono nel miglioramento di
redditività e produttività. Il Roe sale al 5,8% mentre Roi e Ros si avvicinano sensibilmente
alla media dell’intero campione. L’esercizio 2014 ci consegna, invece, dinamiche meno
favorevoli per le imprese della classe intermedia (51-250) che conseguono incrementi poco
più che marginali di ricavi e valore della produzione mentre le esportazioni crescono meno
della media del settore. Gli utili finali si riducono del 63,7% anche a causa del risultato
negativo conseguito dalle gestioni non caratteristiche. Le imprese di maggiori dimensioni
mostrano un’evoluzione favorevole con riferimento alla buona crescita del fatturato,
soprattutto nella sua componente estera, e del valore della produzione. Questo segmento
dell’industria provinciale registra poi costi crescenti per materie prime, lavoro e
ammortamenti che potrebbero essere interpretati in una logica di progressiva trasformazione
strutturale.
Gli investimenti effettuati dalle imprese del panel ammontano a 131 milioni di euro e
aumentano del +8,0% rispetto all’esercizio precedente, pur non tornando sul valore massimo
del 2011 (-8,5%). È tuttavia indispensabile precisare che circa 36 milioni sono effettuati da
una sola impresa (minerali non metalliferi) la cui attività di investimento è davvero modesta
109
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
nei precedenti esercizi. Escludendola dal computo la variazione annuale della spesa sarebbe
di segno negativo. Nel corso dell’esercizio 2014 l’incidenza dei costi d’investimento sul
fatturato si attesta al 4,4%, una quota che non cambia significativamente durante l’intero
periodo considerato. L’attività di investimento è, in complesso, abbastanza diffusa all’interno
del campione e riguarda, nel 2014, 106 imprese su 170 per una quota pari al 62,4%. Tale
percentuale risulta più che doppia rispetto a quella rilevata dall’indagine di Unioncamere
Marche per l’esercizio 2015. Viene effettuata sistematicamente (importi rilevati per ciascun
esercizio dal 2011 al 2014) da 93 di queste e per 42 aziende la spesa ha incidenza superiore
o uguale al 3% del fatturato. A fronte di una apprezzabile diffusione dell’attività di
investimento sono, tuttavia, poche le imprese che spendono cifre consistenti: il 52% degli
investimenti viene, infatti, effettuato da solo quattro imprese e il 75% di essi da tredici.
Nel 2014 la forza lavoro occupata nelle 170 imprese osservate ammonta a 12.825 unità e
risulta in lieve aumento (+0,2%) rispetto al valore dell’esercizio precedente. In generale,
l’evoluzione dell’occupazione dipendente, riferita alle imprese del campione, è
sostanzialmente allineata alle dinamiche stimate dall’indagine Istat che indicano, per il 2014,
una netta stazionarietà rispetto all’anno precedente. In ottica settoriale il numero di
dipendenti cresce nella chimica gomma plastica, nel legno mobile e nella meccanica
registrando variazioni negative nei rimanenti settori. Le dinamiche occupazionali sono
favorevoli nelle piccole e nelle grandi imprese mentre quelle della classe intermedia
registrano una flessione del -1,3%. Deve essere poi rilevato un elemento positivo
nell’incremento di dipendenti con elevata qualifica: dirigenti e quadri passano infatti da 198 a
222 unità con variazioni positive nel legno mobile, nella chimica gomma plastica, nella
meccanica e nelle aziende di medie e grandi dimensioni. Diminuisce però, nel complesso del
campione osservato, il numero di impiegati mentre si riscontra una sostanziale stabilità del
numero di operai e una crescita considerevole di dipendenti con qualifica non dichiarata. Il
costo del lavoro per addetto ammonta, nella media delle 170 imprese incluse nel campione,
a poco più di 40mila euro e registra un incremento, rispetto all’esercizio 2013, del +5,3%. In
rialzo anche i ricavi unitari che, nel complesso si attestano a poco meno di 232mila euro
(+1,7%). Uno degli indicatori più utilizzati per la misura della produttività del lavoro, il valore
aggiunto per addetto, si attesta, nella media delle 170 imprese incluse nel panel, a oltre
56mila euro e segna un rialzo, su base annuale, del +6,1%. Tutte le componenti settoriali
riportano dinamiche favorevoli con variazioni particolarmente accentuate nell’alimentare
(+16,0%), nel tessile abbigliamento (+10,2%) e nei minerali non metalliferi (+15,3%). Il valore
aggiunto pro-capite registra la media più elevata nella meccanica, settore in cui si attesta a
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Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
63.096 euro. Valori superiori alla media si riscontrano anche nelle altre industrie (60.187) e
nella chimica e gomma plastica, dove è pari a 59.870 euro. Con riferimento alla dimensione
d’impresa, il valore aggiunto per addetto si attesta a 50mila euro circa nelle piccole imprese
con un progresso del 9,2% rispetto all’esercizio 2013. In quelle di medie dimensioni l’indice è
leggermente inferiore e la variazione, in base d’anno, più contenuta (49.187 e +6,5%). Nelle
imprese con oltre 250 addetti il valore aggiunto per addetto è pari a 66.456 ed è in aumento
del +4,2%. Le analisi mettono poi in luce come un’elevata produttività del lavoro tenda ad
associarsi positivamente con la redditività complessiva misurata dagli indicatori Roe, Roi e
Ros.
Il confronto con altre indagini a valenza regionale e nazionale evidenzia una migliore
dinamicità delle dinamiche di formazione del reddito per il manifatturiero locale che, per la
prima volta, registra anche una riduzione dello svantaggio strutturale misurato dagli indicatori
di redditività e produttività. In particolare, il Roe sale al 5,4% un valore superiore sia a quello
riscontrato nel panel regionale sia in quello nazionale. Rimangono, viceversa, al di sotto delle
due medie di riferimento il Roi e il Ros pur recuperando marginalmente rispetto le imprese
della regione. Spostando l’ottica del confronto al lavoro, costo e valore aggiunto per addetto
nelle imprese di Pesaro e Urbino, pur scontando un differenziale considerevole nei confronti
del campione Mediobanca, superano, per la prima volta, i valori rilevati nel panel regionale
rispetto al quale riducono considerevolmente anche il gap con i ricavi unitari.
I dati presi in rassegna sembrerebbero indicare che qualcosa si muove nel motore della
nostra economia ma accanto a qualche nicchia o segmento che registra incoraggianti
segnali di ripresa c’è tutto un territorio che rimane profondamente segnato dalle ferite
lasciate dalla crisi.
Pur attenuandosi nel corso del 2015, rimane ancora elevato il ricorso agli ammortizzatori
sociali. Le ore di cassa integrazione guadagni superano i 7 milioni che, in termini di
equivalenti occupati a tempo pieno corrispondono ad oltre 4mila dipendenti. L’anno
precedente erano 7.252, di cui oltre 2.500 interessati da procedure di carattere straordinario;
durante il biennio 2012/13 lo stesso valore si è costantemente mantenuto al di sopra delle
1.800 unità.
Se alcune imprese sono tornate a correre, altre non ce la fanno e chiudono i battenti.
Prosegue anche nel 2015 la contrazione della struttura economica locale con lo stock di
attive in calo dell’1,0%. A partire dal 2010, il nostro territorio ha perso oltre 1.400 attività
imprenditoriali (-11,3%), un calo considerevolmente più accentuato di quello riscontrato a
livello regionale e nel resto del Paese. Soffrono in particolare quelle di piccola dimensione e
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Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
l’artigianato che ha una forte diffusione sul territorio. In non pochi casi, anche le grandi
imprese si sono dovute arrendere, cessando l’attività o finendo per essere acquisite da
capitali stranieri.
In un contesto così difficile emerge in tutta la sua drammaticità il pesante e progressivo
deterioramento del mercato del lavoro. La provincia di Pesaro e Urbino, negli ultimi tre anni,
ha registrato un interrotto declino dell’occupazione che ha comportato una contrazione
complessiva del 12,7%. Tale dinamica non trova riscontro, non solo a livello regionale
(durante lo stesso periodo Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Fermo registrano saldi
positivi) ma neanche in nessuna provincia del Centro Nord e solo in due casi, Pescara e
Catanzaro, si osserva un’evoluzione più sfavorevole nel Sud Italia. La criticità del quadro è
confermata dalla traduzione delle variazioni percentuali in valori assoluti. Il -12,7%
corrisponde, infatti, a oltre 20mila posti di lavoro che sono andati persi nell’ultimo triennio,
quasi equi distribuiti tra maschi e femmine. Un saldo negativo che, in tutta Italia, è inferiore
solo a quello della provincia di Padova. Se il bilancio complessivo è davvero pesante,
bisogna ricordare che l’industria è stato il settore che ha pagato il prezzo più caro alla crisi:
durante lo stesso periodo, infatti, la base occupazionale del settore ha registrato una
contrazione cumulata del -18,9%. Tuttavia, se si risale al 2009, anno in cui l’occupazione
locale toccò la sua massima espansione, la variazione negativa sale al -34,6% e si è portata
via oltre 16mila posti di lavoro solo tra i dipendenti. Nel 2015 le dinamiche complessive non
hanno mostrato alcuna inversione di tendenza che, viceversa, si coglie in parte del territorio
regionale e nella media del Paese. L’ulteriore flessione dell’occupazione, che si traduce in un
vero e proprio crollo nelle attività manifatturiere (-18,9%) sembrerebbe poi colpire con
maggiore intensità i giovani maschi tra i 25 e i 34 anni, fascia di età che rappresenta il futuro
del nostro territorio e della nazione. L’esame dei tassi di occupazione rileva, infatti, una
flessione di ben 11 punti percentuali in un solo anno: l’indicatore scende dall’80,9% al 69,9%,
posizionandosi nettamente al di sotto della media regionale (74,7%) e avvicinandosi
ulteriormente a quella dell’intero Paese (67,8%). La contrazione della base occupazionale si
accompagna ad un nuovo aumento delle persone in cerca di lavoro che salgono a 18.300 il
livello più elevato a partire dal 2004. L’aumento degli inattivi e il calo della popolazione
residente comprimono ulteriormente la partecipazione al mercato del lavoro scesa ai minimi
assoluti. Le dinamiche demografiche, che scontano la riduzione più marcata della regione,
sia in termini percentuali sia assoluti, non sono da sottovalutare, anche se moderate, poiché
indicano che il nostro territorio diventa sempre meno attrattivo per famiglie e imprese. Per
evitare che tale processo diventi inarrestabile è indispensabile agire con urgenza e rafforzare
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Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
tutti quei meccanismi di trasmissione in grado di propagare e diffondere i segnali di ripresa a
tutto il territorio in un processo quanto più inclusivo possibile. Siamo convinti che un simile
percorso non possa prescindere dal rilancio della dimensione locale attraverso la
valorizzazione delle caratteristiche, delle tipicità e della nostra stessa identità storica e
culturale. In un contesto sempre più globalizzato e concorrenziale, infatti, assume
importanza crescente la capacità del territorio di conferire valore aggiunto alle produzioni
mediante la consapevole e diffusa partecipazione di tutte le componenti della società al
mondo del lavoro. Appare così indispensabile promuovere un nuovo e moderno sistema di
relazioni industriali che, tenendo conto delle peculiarità del nostro territorio, possa essere
esteso a tutti i livelli delle filiere produttive e dei distretti con la finalità di migliorare la qualità
del lavoro e delle produzioni in un quadro di crescita partecipata e solidale.
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Appendice statistica
I. Come leggere le tabelle
Le tabelle relativa all’Appendice statistica, riportano dati e indici relativi al periodo 2011-2014.
I valori sono nominali ed espressi in migliaia di euro salvo quelli relativi al personale
occupato e ad alcuni indicatori, elaborati in percentuale. Nel paragrafo relativo al confronto
con altre indagini i valori sono espressi in milioni di euro per le voci del conto economico e in
migliaia di euro con riferimento agli indicatori per addetto.
I. Ricavi netti - Sono i ricavi delle vendite e prestazioni ed altri ricavi caratteristici. La colonna
variazioni in percentuale rappresenta l'incremento (o decremento) dei ricavi registrato nel
2014 sia rispetto al 2011 sia al 2013.
II. Valore aggiunto - Rappresenta la differenza tra il valore della produzione e i costi diretti –
costi operati – escluso il costo del lavoro. Si tratta del valore che è in grado di aggiungere
l’impresa alle materie prime ed ai semilavorati che acquista. Il valore aggiunto è la misura più
chiara del contributo del lavoro e del capitale alla redditività dell’azienda.
III. Costo del lavoro – Corrisponde ai salari, stipendi, oneri previdenziali, quota del T.F.R.
accantonata nell'esercizio e spese varie inerenti la forza lavoro di tutti i dipendenti a libro
paga compresi i dirigenti.
IV. Ammortamenti - Indicano il costo imputato all’esercizio di riferimento per l’acquisto di beni
durevoli.
V. Spese d’investimento - Indicano le spese complessivamente sostenute nell’esercizio di
riferimento per l’acquisto di beni durevoli. Sono riportate in nota integrativa.
VI. Reddito operativo - Differenza tra valore e costi della produzione. Rappresenta il valore
positivo o negativo della redditività prodotta dalla gestione caratteristica dell'impresa. È il
margine che si produce prima della gestione finanziaria, di quella straordinaria, delle imposte
dell'esercizio e di altre rettifiche tributarie.
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Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
VII. Saldo della gestione finanziaria - È il risultato positivo o negativo degli oneri e dei
proventi finanziari. Rappresenta l’onere (o i proventi) derivante dalla gestione dei flussi
finanziari.
VIII. Cash Flow - Rappresenta la capacità di autofinanziamento dell’impresa.
IX. Utile-perdita - Utile o perdita finale dell'esercizio dichiarati nel Conto Economico.
X. Totale attivo / passivo - Rappresenta la “fotografia” a fine anno di tutti gli elementi attivi
della società, cioè i beni immobilizzati nell’azienda ed il capitale circolante, e delle passività,
cioè le fonti d’investimento (capitale proprio e capitale di terzi).
XI. T.F.R. accantonato - È il totale del valore del trattamento di fine rapporto di lavoro
accantonato alla data del 31.12 risultante dalla relativa posta delle passività di bilancio delle
società in Osservatorio. Il valore pro capite si riferisce alla media del TFR accantonato per
ogni singolo addetto.
XII. Roe - Rappresenta la remunerazione del capitale di rischio (o patrimonio netto), ossia la
remunerazione dell’investimento della compagine sociale. È dato dal rapporto tra utili e
patrimonio netto.
XIII. Roi - Indica il rapporto tra risultato della gestione caratteristica (reddito operativo) ed il
totale dell’attivo; in sostanza rappresenta la redditività caratteristica prodotta da quanto
investito nell’impresa sotto forma di patrimonio netto, capitale di credito, fonti finanziarie.
XIV. Ros - Rappresenta la redditività lorda delle vendite, ovvero la capacità delle vendite di
generare redditività. È dato dal rapporto tra reddito operativo e ricavi netti.
XV. Composizione del personale - La composizione per categorie professionali dell'anno
2013 degli addetti in organico dichiarati nelle relazioni di bilancio. L'organico si riferisce agli
addetti a libro paga al 31.12 di ogni esercizio oppure all'organico medio dell'anno di
riferimento. Molte imprese non inseriscono il dato dei quadri che è compreso in quello degli
impiegati. Nella quasi totalità delle imprese non viene riportata la suddivisione degli addetti
per apprendisti e non viene rilevata la quantità del lavoro femminile.
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II. Le classifiche
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Biesse Spa 320.086 310.618 305.700 324.263 1,3% 6,1% 0,0%
2. Profilglass S.P.A. 162.638 164.521 163.914 173.069 6,4% 5,6% 0,0%
3. Scavolini S.P.A. 157.321 153.909 160.128 162.255 3,1% 1,3% 0,0%
4. Imab Group Spa 89.882 87.432 123.405 119.392 32,8% -3,3% -3,3%
5. Benelli Armi Spa 93.331 94.637 112.488 99.881 7,0% -11,2% -11,2%
6. Cariaggi Lanificio - Spa 104.266 107.968 102.515 95.442 -8,5% -6,9% -11,6%
7. Rivacold Srl 76.803 80.093 84.180 84.976 10,6% 0,9% 0,0%
8. Tvs - Real Estate S.R.L. 61.822 68.069 65.115 71.834 16,2% 10,3% 0,0%
9. Schnell S.P.A. 56.936 61.661 61.150 69.836 22,7% 14,2% 0,0%
10. Alluflon Spa 78.058 80.101 78.362 67.751 -13,2% -13,5% -15,4%
11. Industrie Pica Spa 58.918 46.658 40.333 62.918 6,8% 56,0% 0,0%
12. Industria Frigoriferi Italiana Spa 72.366 67.280 61.914 60.503 -16,4% -2,3% -16,4%
13. Sititalia S.P.A. 31.596 35.173 41.427 40.723 28,9% -1,7% -1,7%
14. Centraltubi S.P.A. 36.949 35.569 35.489 35.111 -5,0% -1,1% -5,0%
15. Xanitalia Srl 27.396 27.779 28.053 33.326 21,6% 18,8% 0,0%
16. Aset Spa 36.756 29.464 27.891 32.811 -10,7% 17,6% -10,7%
17. F A B S.R.L. 26.085 25.425 31.155 32.633 25,1% 4,7% 0,0%
18. M arinelli Prefabbricati Srl Unipersonale 10.099 17.703 22.789 28.245 179,7% 23,9% 0,0%
19. Valmex S.P.A. 26.832 27.506 30.779 27.692 3,2% -10,0% -10,0%
20. Isa S.P.A. 35.459 32.425 34.283 27.617 -22,1% -19,4% -22,1%
21. Lim Srl 32.319 31.012 28.982 27.488 -14,9% -5,2% -14,9%
22. M arinelli Cucine Srl 27.018 28.592 29.670 26.696 -1,2% -10,0% -10,0%
23. Ilva Glass S.P.A. 29.563 27.116 25.558 26.377 -10,8% 3,2% -10,8%
24. M oretti Compact S.P.A. 29.833 28.010 26.382 26.004 -12,8% -1,4% -12,8%
25. M .C.S. Srl 25.361 24.093 29.851 24.755 -2,4% -17,1% -17,1%
T o tale capitaleValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Biesse Spa 113.907 120.001 127.063 128.684 13,0% 1,3% 0,0%
2. Scavolini S.P.A. 77.096 76.605 73.938 72.694 -5,7% -1,7% -5,7%
3. Industrie Pica Spa 21.456 18.371 16.623 41.757 94,6% 151,2% 0,0%
4. Industria Frigoriferi Italiana Spa 45.744 43.772 34.173 33.612 -26,5% -1,6% -26,5%
5. Imab Group Spa 31.270 30.987 31.486 30.265 -3,2% -3,9% -3,9%
6. Alluflon Spa 18.952 23.497 28.532 29.086 53,5% 1,9% 0,0%
7. Tvs - Real Estate S.R.L. 24.064 26.760 27.240 26.947 12,0% -1,1% -1,1%
8. Cariaggi Lanificio - Spa 25.308 25.902 25.186 25.647 1,3% 1,8% -1,0%
9. Lim Srl 23.125 23.923 23.434 23.536 1,8% 0,4% -1,6%
10. Benelli Armi Spa 15.997 17.110 29.343 22.209 38,8% -24,3% -24,3%
11. Profilglass S.P.A. 12.405 19.779 19.996 21.610 74,2% 8,1% 0,0%
12. Schnell S.P.A. 15.672 15.650 16.076 18.830 20,2% 17,1% 0,0%
13. Sititalia S.P.A. 13.484 13.929 17.691 16.856 25,0% -4,7% -4,7%
14. Flonal S.P.A. 8.400 6.925 6.703 13.632 62,3% 103,4% 0,0%
15. Rivacold Srl 12.763 13.427 12.923 13.593 6,5% 5,2% 0,0%
16. Aset Spa 12.593 11.875 11.123 12.767 1,4% 14,8% 0,0%
17. Ernestomeda Spa 11.526 11.107 10.697 10.789 -6,4% 0,9% -6,4%
18. F A B S.R.L. 5.885 7.363 9.609 10.591 80,0% 10,2% 0,0%
19. Xanitalia Srl 4.123 3.980 4.718 9.329 126,3% 97,7% 0,0%
20. Ird Srl 10.558 9.698 9.274 8.948 -15,2% -3,5% -15,2%
21. Centraltubi S.P.A. 7.125 7.460 7.375 8.376 17,6% 13,6% 0,0%
22. Gibam Shops S.R.L. 6.981 6.832 6.863 7.945 13,8% 15,8% 0,0%
23. Industrie Allegrezza S.R.L. 8.875 7.991 7.862 7.570 -14,7% -3,7% -14,7%
24. M oretti Compact S.P.A. 6.791 6.567 6.626 7.157 5,4% 8,0% 0,0%
25. S2 S.R.L. Di Sartori Urbano & Antonio 5.349 4.356 4.353 6.998 30,8% 60,8% 0,0%
T o tale immo bilizzazio niValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
116
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Biesse Spa 113.629 112.453 117.985 126.462 11,3% 7,2% 0,0%
2. Scavolini S.P.A. 85.120 86.264 92.493 95.774 12,5% 3,5% 0,0%
3. Benelli Armi Spa 66.724 68.636 82.849 78.941 18,3% -4,7% -4,7%
4. Rivacold Srl 50.028 51.088 54.172 55.689 11,3% 2,8% 0,0%
5. Profilglass S.P.A. 30.508 30.953 31.177 35.566 16,6% 14,1% 0,0%
6. Tvs - Real Estate S.R.L. 29.358 29.774 29.914 28.454 -3,1% -4,9% -4,9%
7. Cariaggi Lanificio - Spa 21.056 25.600 25.433 26.362 25,2% 3,7% 0,0%
8. Industria Frigoriferi Italiana Spa 33.312 31.331 24.118 24.418 -26,7% 1,2% -26,7%
9. Schnell S.P.A. 21.308 22.387 23.671 24.328 14,2% 2,8% 0,0%
10. Alluflon Spa 24.123 23.229 25.671 19.385 -19,6% -24,5% -24,5%
11. M oretti Compact S.P.A. 15.900 15.967 15.383 15.599 -1,9% 1,4% -2,3%
12. Flonal S.P.A. 11.933 11.357 11.550 14.536 21,8% 25,9% 0,0%
13. C.M .T. Utensili S.P.A. 7.647 9.937 12.173 13.212 72,8% 8,5% 0,0%
14. Radiant Bruciatori Spa 9.987 10.901 11.598 11.648 16,6% 0,4% 0,0%
15. Ernestomeda Spa 11.338 11.245 11.428 11.067 -2,4% -3,2% -3,2%
16. Imab Group Spa 16.034 16.692 7.235 10.825 -32,5% 49,6% -35,1%
17. Ird Srl 4.050 3.415 10.813 10.471 158,5% -3,2% -3,2%
18. Industrie Pica Spa 12.707 6.659 1.600 9.799 -22,9% 512,4% -22,9%
19. Lim Srl 10.704 10.801 10.185 9.622 -10,1% -5,5% -10,9%
20. Sititalia S.P.A. 7.117 7.363 7.610 8.859 24,5% 16,4% 0,0%
21. Isofom Srl 6.756 7.047 8.534 8.817 30,5% 3,3% 0,0%
22. Centraltubi S.P.A. 9.168 8.292 8.399 8.571 -6,5% 2,0% -6,5%
23. Geminiani Sauro & Figli S.R.L. 8.195 8.555 8.490 8.432 2,9% -0,7% -1,4%
24. Xanitalia Srl 4.946 5.916 6.713 8.129 64,4% 21,1% 0,0%
25. Gibam Shops S.R.L. 7.471 7.755 7.854 7.971 6,7% 1,5% 0,0%
T o tale patrimo nio nettoValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Biesse Spa 9.802 9.283 11.273 12.568 28,2% 11,5% 0,0%
2. Scavolini S.P.A. 5.710 5.574 5.493 5.350 -6,3% -2,6% -6,3%
3. Schnell S.P.A. 2.674 2.859 3.072 3.357 25,5% 9,3% 0,0%
4. Industria Frigoriferi Italiana Spa 2.615 2.517 2.955 2.811 7,5% -4,9% -4,9%
5. Tvs - Real Estate S.R.L. 2.800 2.763 2.744 2.647 -5,5% -3,5% -5,5%
6. Rivacold Srl 2.052 1.983 1.927 2.069 0,8% 7,4% 0,0%
7. Benelli Armi Spa 1.936 1.898 1.888 1.832 -5,4% -3,0% -5,4%
8. Industrie Pica Spa 2.227 2.128 1.820 1.719 -22,8% -5,5% -22,8%
9. Ciar S.P.A. 1.969 1.557 1.634 1.703 -13,5% 4,2% -13,5%
10. Aset Spa 1.805 1.769 1.666 1.673 -7,3% 0,4% -7,3%
11. Imab Group Spa 1.680 1.656 1.549 1.458 -13,2% -5,9% -13,2%
12. Dmm S.P.A. 1.044 1.182 1.325 1.375 31,7% 3,8% 0,0%
13. Isopak Adriatica Spa 920 1.037 1.157 1.201 30,5% 3,8% 0,0%
14. Sorbini S.R.L. 1.214 1.246 1.218 1.200 -1,2% -1,5% -3,7%
15. Alluflon Spa 1.424 1.366 1.245 1.196 -16,0% -3,9% -16,0%
16. Flonal S.P.A. 894 1.007 1.102 1.175 31,4% 6,6% 0,0%
17. Ornatop Srl 821 889 985 1.100 34,0% 11,7% 0,0%
18. Prb S.R.L. 1.121 1.069 1.059 1.074 -4,2% 1,4% -4,2%
19. M agnolia Due S.P.A. 870 942 1.001 1.071 23,1% 7,0% 0,0%
20. Sititalia S.P.A. 534 691 892 974 82,4% 9,2% 0,0%
21. Ernestomeda Spa 982 982 955 948 -3,5% -0,7% -3,5%
22. Aster Cucine S.P.A. 656 757 830 947 44,4% 14,1% 0,0%
23. Cariaggi Lanificio - Spa 1.093 1.017 927 941 -13,9% 1,5% -13,9%
24. Profilglass S.P.A. 1.106 1.007 986 939 -15,1% -4,8% -15,1%
25. Lim Srl 768 861 873 930 21,1% 6,5% 0,0%
T rattamento di f ine rappo rtoValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
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Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Profilglass S.P.A. 289.846 312.354 339.649 371.897 28,3% 9,5% 0,0%
2. Biesse Spa 281.962 267.807 254.592 282.521 0,2% 11,0% 0,0%
3. Scavolini S.P.A. 177.954 166.511 168.212 165.504 -7,0% -1,6% -7,0%
4. Imab Group Spa 86.793 86.159 113.051 116.551 34,3% 3,1% 0,0%
5. Rivacold Srl 95.196 98.816 107.739 112.275 17,9% 4,2% 0,0%
6. Cariaggi Lanificio - Spa 88.864 101.272 102.157 103.508 16,5% 1,3% 0,0%
7. Benelli Armi Spa 83.986 91.362 107.834 102.634 22,2% -4,8% -4,8%
8. Schnell S.P.A. 47.071 53.418 64.430 66.343 40,9% 3,0% 0,0%
9. M arinelli Cucine Srl 63.344 61.247 70.287 65.833 3,9% -6,3% -6,3%
10. Tvs - Real Estate S.R.L. 67.591 73.883 64.458 65.515 -3,1% 1,6% -11,3%
11. M arinelli Prefabbricati Srl Unipersonale 22.377 33.690 51.819 61.732 175,9% 19,1% 0,0%
12. Alluflon Spa 99.717 77.750 85.705 55.219 -44,6% -35,6% -44,6%
13. F A B S.R.L. 33.750 41.547 48.484 54.706 62,1% 12,8% 0,0%
14. Sititalia S.P.A. 33.145 38.961 46.245 50.433 52,2% 9,1% 0,0%
15. Centraltubi S.P.A. 54.400 45.989 48.006 48.850 -10,2% 1,8% -10,2%
16. Valmex S.P.A. 42.371 41.863 47.279 47.532 12,2% 0,5% 0,0%
17. Industria Frigoriferi Italiana Spa 43.050 41.003 41.485 44.675 3,8% 7,7% 0,0%
18. Xanitalia Srl 38.955 38.302 37.417 35.592 -8,6% -4,9% -8,6%
19. Aset Spa 37.121 34.682 34.244 34.971 -5,8% 2,1% -5,8%
20. M oretti Compact S.P.A. 36.406 26.545 25.215 25.640 -29,6% 1,7% -29,6%
21. Ilva Glass S.P.A. 40.900 27.878 22.287 25.206 -38,4% 13,1% -38,4%
22. Ici Indistria Conserviera Ittica S.R.L. 17.864 20.242 22.045 23.140 29,5% 5,0% 0,0%
23. Eurotubi S.R.L. 26.954 22.796 21.780 23.041 -14,5% 5,8% -14,5%
24. C.M .T. Utensili S.P.A. 17.607 18.931 19.463 21.978 24,8% 12,9% 0,0%
25. Isa S.P.A. 13.753 22.188 12.243 21.937 59,5% 79,2% -1,1%
R icaviValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Profilglass S.P.A. 295.446 316.595 342.321 374.776 26,9% 9,5% 0,0%
2. Biesse Spa 284.312 272.850 261.492 286.786 0,9% 9,7% 0,0%
3. Scavolini S.P.A. 182.065 171.260 171.905 170.268 -6,5% -1,0% -6,5%
4. Imab Group Spa 89.653 91.195 119.643 120.255 34,1% 0,5% 0,0%
5. Rivacold Srl 95.702 99.258 109.218 112.744 17,8% 3,2% 0,0%
6. Cariaggi Lanificio - Spa 96.102 108.221 104.144 104.565 8,8% 0,4% -3,4%
7. Benelli Armi Spa 87.598 93.723 110.920 104.180 18,9% -6,1% -6,1%
8. Schnell S.P.A. 51.442 55.088 66.621 70.070 36,2% 5,2% 0,0%
9. Tvs - Real Estate S.R.L. 67.355 77.582 62.960 66.881 -0,7% 6,2% -13,8%
10. M arinelli Cucine Srl 63.483 63.206 70.517 65.688 3,5% -6,8% -6,8%
11. M arinelli Prefabbricati Srl Unipersonale 22.734 33.970 51.550 61.861 172,1% 20,0% 0,0%
12. F A B S.R.L. 35.591 40.943 48.978 55.384 55,6% 13,1% 0,0%
13. Alluflon Spa 102.645 78.465 87.295 55.347 -46,1% -36,6% -46,1%
14. Sititalia S.P.A. 34.614 39.762 47.388 52.559 51,8% 10,9% 0,0%
15. Centraltubi S.P.A. 54.484 47.333 48.611 49.720 -8,7% 2,3% -8,7%
16. Valmex S.P.A. 43.032 41.298 47.773 48.160 11,9% 0,8% 0,0%
17. Industria Frigoriferi Italiana Spa 44.747 41.161 40.022 45.470 1,6% 13,6% 0,0%
18. Aset Spa 39.581 36.643 36.070 37.042 -6,4% 2,7% -6,4%
19. Xanitalia Srl 40.509 38.003 37.540 36.845 -9,0% -1,9% -9,0%
20. M oretti Compact S.P.A. 36.905 29.364 25.971 26.500 -28,2% 2,0% -28,2%
21. Ilva Glass S.P.A. 43.070 26.290 22.908 25.950 -39,7% 13,3% -39,7%
22. M ontefeltro Foraggi S.R.L. 19.311 24.688 27.228 23.959 24,1% -12,0% -12,0%
23. Eurotubi S.R.L. 27.855 21.526 22.086 23.519 -15,6% 6,5% -15,6%
24. Ici Indistria Conserviera Ittica S.R.L. 17.921 20.435 22.152 23.239 29,7% 4,9% 0,0%
25. C.M .T. Utensili S.P.A. 18.589 19.054 18.917 22.567 21,4% 19,3% 0,0%
T o tale valo re della pro duzio neValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
118
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Biesse Spa 96.613 94.164 85.097 97.601 1,0% 14,7% 0,0%
2. Benelli Armi Spa 31.713 35.828 41.837 38.368 21,0% -8,3% -8,3%
3. Profilglass S.P.A. 29.283 27.122 34.520 38.295 30,8% 10,9% 0,0%
4. Scavolini S.P.A. 33.009 31.032 36.873 36.718 11,2% -0,4% -0,4%
5. Rivacold Srl 23.073 24.738 27.249 30.131 30,6% 10,6% 0,0%
6. Imab Group Spa 19.058 20.236 15.820 23.430 22,9% 48,1% 0,0%
7. Cariaggi Lanificio - Spa 19.269 21.090 20.295 21.352 10,8% 5,2% 0,0%
8. Tvs - Real Estate S.R.L. 16.749 15.887 16.087 18.470 10,3% 14,8% 0,0%
9. Industria Frigoriferi Italiana Spa 14.684 14.518 14.508 17.223 17,3% 18,7% 0,0%
10. Aset Spa 14.413 15.910 16.272 16.383 13,7% 0,7% 0,0%
11. Schnell S.P.A. 9.566 11.944 13.634 14.162 48,0% 3,9% 0,0%
12. Alluflon Spa 28.602 20.677 24.316 13.481 -52,9% -44,6% -52,9%
13. Valmex S.P.A. 8.171 8.737 10.743 12.293 50,4% 14,4% 0,0%
14. Xanitalia Srl 10.206 10.337 10.197 9.531 -6,6% -6,5% -7,8%
15. F A B S.R.L. 5.435 6.112 7.671 9.370 72,4% 22,1% 0,0%
16. Sititalia S.P.A. 6.040 6.397 7.209 9.215 52,6% 27,8% 0,0%
17. C.M .T. Utensili S.P.A. 5.969 6.626 7.265 8.638 44,7% 18,9% 0,0%
18. Sartoria Saint Andrews M ilano S.P.A. 4.587 5.475 7.299 8.608 87,7% 17,9% 0,0%
19. M arinelli Cucine Srl 7.179 6.742 7.579 8.587 19,6% 13,3% 0,0%
20. Ilva Glass S.P.A. 5.614 4.997 5.484 6.721 19,7% 22,6% 0,0%
21. M arinelli Prefabbricati Srl Unipersonale 3.076 3.035 5.043 6.326 105,7% 25,4% 0,0%
22. M oretti Compact S.P.A. 8.826 5.836 5.216 6.107 -30,8% 17,1% -30,8%
23. Baioni Crushing Plants S.P.A. 4.334 3.851 4.530 6.047 39,5% 33,5% 0,0%
24. Sorbini S.R.L. 6.326 2.868 5.055 5.608 -11,3% 10,9% -11,3%
25. S2 S.R.L. Di Sartori Urbano & Antonio 3.604 4.246 4.714 5.008 39,0% 6,2% 0,0%
Valo re aggiuntoValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Biesse Spa 21.485 20.811 17.374 22.159 3,1% 27,5% 0,0%
2. Benelli Armi Spa 17.329 21.166 24.972 22.114 27,6% -11,4% -11,4%
3. Profilglass S.P.A. 12.852 10.158 15.999 17.908 39,3% 11,9% 0,0%
4. Cariaggi Lanificio - Spa 11.319 12.442 11.543 11.916 5,3% 3,2% -4,2%
5. Scavolini S.P.A. 9.780 7.383 12.580 11.423 16,8% -9,2% -9,2%
6. Rivacold Srl 5.578 5.891 6.505 7.342 31,6% 12,9% 0,0%
7. Tvs - Real Estate S.R.L. 5.922 4.308 4.609 6.104 3,1% 32,4% 0,0%
8. Aset Spa 3.401 4.675 4.720 5.902 73,5% 25,0% 0,0%
9. Imab Group Spa 4.963 5.633 -737 4.750 -4,3% -744,5% -15,7%
10. C.M .T. Utensili S.P.A. 2.678 3.367 3.659 4.747 77,3% 29,7% 0,0%
11. Valmex S.P.A. 3.046 3.738 4.404 4.563 49,8% 3,6% 0,0%
12. M arinelli Prefabbricati Srl Unipersonale 2.086 1.687 3.516 4.533 117,3% 28,9% 0,0%
13. Sititalia S.P.A. 2.324 1.800 2.031 3.902 67,9% 92,1% 0,0%
14. Industria Frigoriferi Italiana Spa 3.009 3.255 2.827 3.510 16,7% 24,2% 0,0%
15. Baioni Crushing Plants S.P.A. 1.582 1.489 1.866 3.205 102,6% 71,8% 0,0%
16. Xanitalia Srl 3.759 3.939 3.574 3.101 -17,5% -13,2% -21,3%
17. M arinelli Cucine Srl 2.746 2.020 2.129 3.051 11,1% 43,3% 0,0%
18. F A B S.R.L. 1.421 1.425 2.425 2.996 110,8% 23,5% 0,0%
19. Ilva Glass S.P.A. 1.536 1.595 1.880 2.871 86,9% 52,7% 0,0%
20. Schnell S.P.A. 1.271 1.925 3.310 2.841 123,5% -14,2% -14,2%
21. Sartoria Saint Andrews M ilano S.P.A. 410 493 1.496 2.372 478,5% 58,6% 0,0%
22. M oda Italia S.R.L. 664 1.167 1.221 2.061 210,4% 68,8% 0,0%
23. Omag S.R.L. 1.381 384 877 1.921 39,1% 119,0% 0,0%
24. M agnolia Due S.P.A. 1.858 1.813 1.996 1.870 0,6% -6,3% -6,3%
25. Sorbini S.R.L. 2.163 -840 1.509 1.758 -18,7% 16,5% -18,7%
M argine o perat ivo lo rdoValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
119
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Biesse Spa 75.128 73.353 67.723 75.442 0,4% 11,4% 0,0%
2. Scavolini S.P.A. 23.229 23.649 24.293 25.295 8,9% 4,1% 0,0%
3. Rivacold Srl 17.495 18.847 20.744 22.789 30,3% 9,9% 0,0%
4. Profilglass S.P.A. 16.431 16.964 18.521 20.387 24,1% 10,1% 0,0%
5. Imab Group Spa 14.095 14.603 16.557 18.680 32,5% 12,8% 0,0%
6. Benelli Armi Spa 14.384 14.662 16.865 16.254 13,0% -3,6% -3,6%
7. Alluflon Spa 15.471 14.294 15.373 13.901 -10,1% -9,6% -10,1%
8. Industria Frigoriferi Italiana Spa 11.675 11.263 11.681 13.713 17,5% 17,4% 0,0%
9. Tvs - Real Estate S.R.L. 10.827 11.579 11.478 12.366 14,2% 7,7% 0,0%
10. Schnell S.P.A. 8.295 10.019 10.324 11.321 36,5% 9,7% 0,0%
11. Aset Spa 11.012 11.235 11.552 10.481 -4,8% -9,3% -9,3%
12. Cariaggi Lanificio - Spa 7.950 8.648 8.752 9.436 18,7% 7,8% 0,0%
13. Valmex S.P.A. 5.125 4.999 6.339 7.730 50,8% 21,9% 0,0%
14. Xanitalia Srl 6.447 6.398 6.623 6.430 -0,3% -2,9% -2,9%
15. F A B S.R.L. 4.014 4.687 5.246 6.374 58,8% 21,5% 0,0%
16. Sartoria Saint Andrews M ilano S.P.A. 4.177 4.982 5.803 6.236 49,3% 7,5% 0,0%
17. M arinelli Cucine Srl 4.433 4.722 5.450 5.536 24,9% 1,6% 0,0%
18. Sititalia S.P.A. 3.716 4.597 5.178 5.313 43,0% 2,6% 0,0%
19. M oretti Compact S.P.A. 5.399 4.950 4.835 4.855 -10,1% 0,4% -10,1%
20. Ernestomeda Spa 4.566 4.598 4.484 4.800 5,1% 7,0% 0,0%
21. Isa S.P.A. 4.205 4.357 4.169 4.321 2,8% 3,6% -0,8%
22. Radiant Bruciatori Spa 3.984 3.956 4.234 4.280 7,4% 1,1% 0,0%
23. Industrie Pica Spa 7.409 4.780 4.667 4.213 -43,1% -9,7% -43,1%
24. S2 S.R.L. Di Sartori Urbano & Antonio 2.816 3.257 3.461 4.148 47,3% 19,8% 0,0%
25. C.M .T. Utensili S.P.A. 3.291 3.259 3.606 3.891 18,2% 7,9% 0,0%
C o sto del lavo roValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Benelli Armi Spa 3.980 4.206 4.395 11.617 191,9% 164,3% 0,0%
2. Biesse Spa 9.930 11.320 10.260 9.696 -2,4% -5,5% -14,3%
3. Profilglass S.P.A. 5.329 5.039 7.023 6.899 29,5% -1,8% -1,8%
4. Scavolini S.P.A. 3.412 3.675 3.854 4.366 28,0% 13,3% 0,0%
5. Cariaggi Lanificio - Spa 3.733 3.868 3.609 3.694 -1,0% 2,4% -4,5%
6. Aset Spa 2.475 3.360 3.433 3.019 22,0% -12,1% -12,1%
7. Industrie Pica Spa 4.280 4.030 2.527 2.840 -33,6% 12,4% -33,6%
8. Alluflon Spa 1.406 2.023 1.980 2.594 84,5% 31,0% 0,0%
9. Tvs - Real Estate S.R.L. 2.498 2.635 2.676 2.500 0,1% -6,6% -6,6%
10. Valmex S.P.A. 1.404 1.747 2.282 2.225 58,5% -2,5% -2,5%
11. Imab Group Spa 2.086 2.211 2.442 2.219 6,4% -9,1% -9,1%
12. Rivacold Srl 2.149 2.158 2.160 2.142 -0,3% -0,8% -0,8%
13. Industria Frigoriferi Italiana Spa 1.383 1.485 1.336 1.999 44,5% 49,6% 0,0%
14. Sititalia S.P.A. 1.310 1.389 1.410 1.937 47,9% 37,4% 0,0%
15. Schnell S.P.A. 1.387 1.499 1.481 1.772 27,8% 19,6% 0,0%
16. M agnolia Due S.P.A. 987 1.103 1.217 1.159 17,4% -4,8% -4,8%
17. Emmedue S.P.A. 929 954 968 991 6,7% 2,4% 0,0%
18. Xanitalia Srl 835 1.705 951 934 11,9% -1,8% -45,2%
19. Benelli Q.J. Srl 1.131 1.064 889 897 -20,7% 0,9% -20,7%
20. Gruppo Spar Holding S.P.A. 605 742 863 845 39,7% -2,1% -2,1%
21. Gambini M eccanica Srl 641 666 757 842 31,4% 11,2% 0,0%
22. Ernestomeda Spa 725 741 718 712 -1,8% -0,8% -3,9%
23. F A B S.R.L. 496 504 650 690 39,1% 6,2% 0,0%
24. M arinelli Cucine Srl 616 510 624 689 11,9% 10,4% 0,0%
25. M ercantini M obili Spa 548 520 547 660 20,4% 20,7% 0,0%
A mmo rtamentiValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
120
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Biesse Spa 11.555 9.491 7.114 12.463 7,9% 75,2% 0,0%
2. Profilglass S.P.A. 7.523 5.119 8.976 11.009 46,3% 22,6% 0,0%
3. Benelli Armi Spa 13.349 16.960 20.577 10.497 -21,4% -49,0% -49,0%
4. Cariaggi Lanificio - Spa 7.586 8.574 7.934 8.222 8,4% 3,6% -4,1%
5. Scavolini S.P.A. 6.368 3.708 8.726 7.057 10,8% -19,1% -19,1%
6. Rivacold Srl 3.429 3.733 4.345 5.200 51,6% 19,7% 0,0%
7. C.M .T. Utensili S.P.A. 2.336 3.033 3.323 4.373 87,2% 31,6% 0,0%
8. M arinelli Prefabbricati Srl Unipersonale 1.922 1.455 3.170 3.890 102,4% 22,7% 0,0%
9. Tvs - Real Estate S.R.L. 3.424 1.673 1.933 3.604 5,3% 86,4% 0,0%
10. Aset Spa 926 1.315 1.287 2.883 211,3% 124,0% 0,0%
11. Baioni Crushing Plants S.P.A. 948 732 1.419 2.709 185,8% 90,9% 0,0%
12. Ilva Glass S.P.A. 1.185 1.247 1.608 2.570 116,9% 59,8% 0,0%
13. Imab Group Spa 2.877 3.422 -3.179 2.531 -12,0% -179,6% -26,0%
14. M arinelli Cucine Srl 2.130 1.510 1.505 2.362 10,9% 56,9% 0,0%
15. Valmex S.P.A. 1.642 1.991 2.122 2.338 42,4% 10,2% 0,0%
16. F A B S.R.L. 925 921 1.775 2.306 149,3% 29,9% 0,0%
17. Sartoria Saint Andrews M ilano S.P.A. 135 220 1.327 2.180 1514,8% 64,3% 0,0%
18. Xanitalia Srl 2.924 2.234 2.623 2.167 -25,9% -17,4% -25,9%
19. M oda Italia S.R.L. 616 1.134 1.183 1.997 224,2% 68,8% 0,0%
20. Sititalia S.P.A. 1.014 411 621 1.965 93,8% 216,4% 0,0%
21. Omag S.R.L. 1.307 281 735 1.850 41,5% 151,7% 0,0%
22. Sorbini S.R.L. 1.938 -955 1.398 1.649 -14,9% 18,0% -14,9%
23. Industria Frigoriferi Italiana Spa 1.626 1.770 1.491 1.511 -7,1% 1,3% -14,6%
24. Str Automotive S.R.L. 254 283 463 1.320 419,7% 185,1% 0,0%
25. Centraltubi S.P.A. 1.097 -326 1.116 1.197 9,1% 7,3% 0,0%
R eddito o perat ivoValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Biesse Spa 595 1.129 8.242 14.490 2335,3% 75,8% 0,0%
2. Benelli Armi Spa 10.425 11.991 16.818 10.120 -2,9% -39,8% -39,8%
3. Scavolini S.P.A. 3.904 2.644 7.045 4.782 22,5% -32,1% -32,1%
4. Profilglass S.P.A. 1.314 445 224 4.389 234,0% 1859,4% 0,0%
5. Cariaggi Lanificio - Spa 4.468 5.545 4.194 3.929 -12,1% -6,3% -29,1%
6. C.M .T. Utensili S.P.A. 813 2.290 2.236 3.039 273,8% 35,9% 0,0%
7. Rivacold Srl 1.516 1.859 3.884 2.950 94,6% -24,0% -24,0%
8. Icomas - S.R.L. -59 -2.668 -62 2.430 -4218,6% -4019,4% 0,0%
9. M arinelli Prefabbricati Srl Unipersonale 1.200 861 1.920 2.336 94,7% 21,7% 0,0%
10. Industrie Allegrezza S.R.L. -1.290 -4.852 -376 1.833 -242,1% -587,5% 0,0%
11. Tvs - Real Estate S.R.L. 1.821 1.176 748 1.827 0,3% 144,3% 0,0%
12. Baioni Crushing Plants S.P.A. 260 271 712 1.716 560,0% 141,0% 0,0%
13. Aset Spa 73 448 1.106 1.537 2005,5% 39,0% 0,0%
14. Sartoria Saint Andrews M ilano S.P.A. -66 113 709 1.406 -2230,3% 98,3% 0,0%
15. Valmex S.P.A. 747 1.189 1.110 1.265 69,3% 14,0% 0,0%
16. Sititalia S.P.A. 320 246 247 1.249 290,3% 405,7% 0,0%
17. Ilva Glass S.P.A. 304 500 528 1.186 290,1% 124,6% 0,0%
18. Omag S.R.L. 769 221 356 1.134 47,5% 218,5% 0,0%
19. M arinelli Cucine Srl 1.171 774 692 1.122 -4,2% 62,1% -4,2%
20. M oda Italia S.R.L. 314 584 607 1.091 247,5% 79,7% 0,0%
21. Sorbini S.R.L. 1.224 -611 857 1.078 -11,9% 25,8% -11,9%
22. F A B S.R.L. 573 139 754 1.020 78,0% 35,3% 0,0%
23. Xanitalia Srl 1.321 1.201 1.060 894 -32,3% -15,7% -32,3%
24. Industria Confezioni M oderne - Incom 221 674 743 658 197,7% -11,4% -11,4%
25. Flonal S.P.A. 1.080 1.216 693 602 -44,3% -13,1% -50,5%
UtiliValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
121
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Industrie Pica Spa 874 437 72 35.950 4013,3% 49830,6% 0,0%
2. Biesse Spa 20.560 19.568 23.740 14.996 -27,1% -36,8% -36,8%
3. Flonal S.P.A. 187 253 130 11.026 5796,3% 8381,5% 0,0%
4. Schnell S.P.A. 2.185 1.661 1.445 6.589 201,6% 356,0% 0,0%
5. Benelli Armi Spa 3.520 3.777 6.755 4.699 33,5% -30,4% -30,4%
6. Cariaggi Lanificio - Spa 3.725 4.286 3.757 4.198 12,7% 11,7% -2,1%
7. Aset Spa 4.547 1.776 1.365 3.741 -17,7% 174,1% -17,7%
8. Alluflon Spa 6.397 3.640 7.501 3.581 -44,0% -52,3% -52,3%
9. S2 S.R.L. Di Sartori Urbano & Antonio 854 767 288 3.242 279,6% 1025,7% 0,0%
10. Xanitalia Srl 720 635 1.530 2.840 294,4% 85,6% 0,0%
11. Scavolini S.P.A. 11.963 2.610 882 2.669 -77,7% 202,6% -77,7%
12. Rivacold Srl 1.600 2.062 691 2.547 59,2% 268,6% 0,0%
13. F A B S.R.L. 3.332 2.271 2.549 2.132 -36,0% -16,4% -36,0%
14. Fiam Italia Srl 448 764 802 2.028 352,7% 152,9% 0,0%
15. Tvs - Real Estate S.R.L. 2.774 4.137 2.842 1.814 -34,6% -36,2% -56,2%
16. Valmex S.P.A. 2.012 2.571 3.087 1.631 -18,9% -47,2% -47,2%
17. Isofom Srl 443 544 212 1.519 242,9% 616,5% 0,0%
18. M agnolia Due S.P.A. 811 787 1.914 1.230 51,7% -35,7% -35,7%
19. Topstar S.P.A. 570 438 4.065 1.193 109,3% -70,7% -70,7%
20. Imab Group Spa 2.542 2.573 2.440 1.152 -54,7% -52,8% -55,2%
21. Gruppo Spar Holding S.P.A. 535 651 1.426 1.114 108,2% -21,9% -21,9%
22. Sititalia S.P.A. 3.270 1.857 5.450 1.103 -66,3% -79,8% -79,8%
23. Gibam Shops S.R.L. 739 795 464 1.047 41,7% 125,6% 0,0%
24. M oretti Compact S.P.A. 703 684 882 1.015 44,4% 15,1% 0,0%
25. Nuova T.C.M . S.R.L. 335 327 1.157 961 186,9% -16,9% -16,9%
Invest imentiValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Biesse Spa 388.530 383.061 378.417 427.144 9,9% 12,9% 0,0%
2. Profilglass S.P.A. 0 210.674 225.021 241.404 - 7,3% 0,0%
3. Benelli Armi Spa 70.528 78.983 0 93.143 32,1% - 0,0%
4. Schnell S.P.A. 40.509 53.418 61.657 63.300 56,3% 2,7% 0,0%
5. Tvs - Real Estate S.R.L. 0 60.637 46.277 44.073 - -4,8% -27,3%
6. Rivacold Srl 27.079 31.629 41.718 42.018 55,2% 0,7% 0,0%
7. Sititalia S.P.A. 18.377 24.607 30.303 38.900 111,7% 28,4% 0,0%
8. F A B S.R.L. 17.891 29.453 35.113 38.506 115,2% 9,7% 0,0%
9. Alluflon Spa 58.855 54.998 0 34.828 -40,8% - -40,8%
10. Scavolini S.P.A. 23.610 27.350 29.049 31.245 32,3% 7,6% 0,0%
11. Cariaggi Lanificio - Spa 24.896 11.783 8.714 29.758 19,5% 241,5% 0,0%
12. Valmex S.P.A. 21.258 20.334 22.451 19.553 -8,0% -12,9% -12,9%
13. Xanitalia Srl 0 22.418 20.071 19.550 - -2,6% -12,8%
14. C.M .T. Utensili S.P.A. 13.637 15.195 15.819 17.884 31,1% 13,1% 0,0%
15. Industria Frigoriferi Italiana Spa 11.247 12.557 13.954 16.657 48,1% 19,4% 0,0%
16. Ilva Glass S.P.A. 11.594 11.382 13.106 15.455 33,3% 17,9% 0,0%
17. Centraltubi S.P.A. 16.645 40.608 0 14.826 -10,9% - -63,5%
18. Topstar S.P.A. 12.798 11.096 14.521 14.426 12,7% -0,7% -0,7%
19. Aster Cucine S.P.A. 12.007 13.804 11.810 12.946 7,8% 9,6% -6,2%
20. Gibam Shops S.R.L. 11.600 14.106 14.486 12.411 7,0% -14,3% -14,3%
21. Eurotubi S.R.L. 0 0 10.487 11.956 - 14,0% 0,0%
22. M ondolfo Ferro Spa Con Socio Unico 13.818 12.060 13.056 11.937 -13,6% -8,6% -13,6%
23. Baioni Crushing Plants S.P.A. 7.381 5.252 7.312 11.146 51,0% 52,4% 0,0%
24. Flonal S.P.A. 12.845 13.179 13.179 10.753 -16,3% -18,4% -18,4%
25. Sorbini S.R.L. 0 0 0 10.522 - - 0,0%
Espo rtazio niValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
122
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Biesse Spa 1.452 1.408 1.326 1.318 -9,2% -0,6% -9,2%
2. Rivacold Srl 602 611 625 703 16,8% 12,5% 0,0%
3. Imab Group Spa 474 491 498 567 19,6% 13,9% 0,0%
4. Scavolini S.P.A. 537 554 553 554 3,2% 0,2% 0,0%
5. Profilglass S.P.A. 467 444 503 528 13,1% 5,0% 0,0%
6. Industria Frigoriferi Italiana Spa 278 276 313 315 13,3% 0,6% 0,0%
7. Alluflon Spa 397 342 350 269 -32,2% -23,1% -32,2%
8. Benelli Armi Spa 257 261 270 267 3,9% -1,1% -1,1%
9. Cariaggi Lanificio - Spa 242 253 261 263 8,7% 0,8% 0,0%
10. Tvs - Real Estate S.R.L. 240 258 266 258 7,5% -3,0% -3,0%
11. Schnell S.P.A. 217 208 215 236 8,8% 9,8% 0,0%
12. Aset Spa 257 253 242 215 -16,3% -11,2% -16,3%
13. Industrie Pica Spa 299 278 244 204 -31,8% -16,4% -31,8%
14. F A B S.R.L. 146 156 167 199 36,3% 19,2% 0,0%
15. Sartoria Saint Andrews M ilano S.P.A. 158 171 181 191 20,9% 5,5% 0,0%
16. Valmex S.P.A. 105 101 152 172 63,8% 13,2% 0,0%
17. M arinelli Cucine Srl 154 151 167 170 10,4% 1,8% 0,0%
18. M oretti Compact S.P.A. 173 165 165 158 -8,7% -4,2% -8,7%
19. Xanitalia Srl 147 141 151 152 3,4% 0,7% 0,0%
20. Sititalia S.P.A. 98 117 133 135 37,8% 1,5% 0,0%
21. Prb S.R.L. 189 153 136 129 -31,7% -5,1% -31,7%
22. M .C.S. Srl 87 87 120 117 34,5% -2,5% -2,5%
23. M etalgamma Srl 70 106 106 110 57,1% 3,8% 0,0%
24. M agnolia Due S.P.A. 123 119 109 109 -11,4% 0,0% -11,4%
25. Ilva Glass S.P.A. 113 110 110 105 -7,1% -4,5% -7,1%
D ipendentiValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Es.Po. S.R.L. 26.167 47.000 73.857 121.286 363,5% 64,2% 0,0%
2. M ondolfo Ferro Spa Con Socio Unico 42.337 31.865 57.864 73.353 73,3% 26,8% 0,0%
3. Omag S.R.L. 55.974 58.077 63.051 67.436 20,5% 7,0% 0,0%
4. Emmedue S.P.A. 58.190 60.158 63.757 65.242 12,1% 2,3% 0,0%
5. Torneria Adriatica S.R.L. 63.474 61.667 62.842 62.900 -0,9% 0,1% -0,9%
6. Gierre M obili S.R.L. 66.667 42.708 58.588 62.000 -7,0% 5,8% -7,0%
7. Benelli Armi Spa 55.969 56.176 62.463 60.876 8,8% -2,5% -2,5%
8. Cvm S.R.L. 38.688 53.000 56.813 60.750 57,0% 6,9% 0,0%
9. B.B.C. Plastik S.R.L. 62.267 39.870 56.222 58.000 -6,9% 3,2% -6,9%
10. Biesse Spa 51.741 52.097 51.073 57.240 10,6% 12,1% 0,0%
11. Artigiana M armi S.R.L. 56.250 55.043 55.500 55.955 -0,5% 0,8% -0,5%
12. Italforni Pesaro S.R.L. 54.611 54.000 53.316 53.800 -1,5% 0,9% -1,5%
13. Sorbini S.R.L. 50.768 45.220 49.250 53.472 5,3% 8,6% 0,0%
14. Alluflon Spa 38.970 41.795 43.923 51.677 32,6% 17,7% 0,0%
15. Str Automotive S.R.L. 27.371 26.343 31.514 51.400 87,8% 63,1% 0,0%
16. S.A.P.I.L. 41.852 53.211 55.105 50.789 21,4% -7,8% -7,8%
17. Lam - S.R.L. 45.500 41.556 44.944 49.167 8,1% 9,4% 0,0%
18. S2 S.R.L. Di Sartori Urbano & Antonio 39.111 40.713 43.263 48.800 24,8% 12,8% 0,0%
19. M oretti Forni S.P.A. 43.567 46.328 46.586 48.793 12,0% 4,7% 0,0%
20. Aset Spa 42.848 44.407 47.736 48.749 13,8% 2,1% 0,0%
21. Schnell S.P.A. 38.226 48.168 48.019 47.970 25,5% -0,1% -0,4%
22. Tvs - Real Estate S.R.L. 45.113 44.880 43.150 47.930 6,2% 11,1% 0,0%
23. Prefabbricati Ricci S.P.A. 41.741 36.904 25.000 47.729 14,3% 90,9% 0,0%
24. Vetrotec S.R.L. 41.638 50.607 44.618 47.556 14,2% 6,6% -6,0%
25. Cean Company Spa 48.250 46.917 45.417 47.091 -2,4% 3,7% -2,4%
C o sto del lavo ro per addettoValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
123
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. M ondolfo Ferro Spa Con Socio Unico 355.348 270.449 879.909 993.765 179,7% 12,9% 0,0%
2. Profilglass S.P.A. 620.655 703.500 675.247 704.350 13,5% 4,3% 0,0%
3. Italservice S.R.L. 547.556 559.200 647.800 623.636 13,9% -3,7% -3,7%
4. Eurotubi Srl 573.489 542.762 544.500 561.976 -2,0% 3,2% -2,0%
5. Es.Po. S.R.L. 153.611 252.500 444.286 529.143 244,5% 19,1% 0,0%
6. M oda Italia S.R.L. 381.923 426.706 354.524 525.792 37,7% 48,3% 0,0%
7. Xaniplast S.R.L. 469.600 550.200 589.400 499.400 6,3% -15,3% -15,3%
8. M ontefeltro Foraggi S.R.L. 551.556 379.220 455.286 476.955 -13,5% 4,8% -13,5%
9. Str Automotive S.R.L. 184.143 210.829 290.829 473.086 156,9% 62,7% 0,0%
10. Bagno & Co. S.R.L. 461.500 375.800 420.167 465.333 0,8% 10,7% 0,0%
11. Geminiani Sauro & Figli S.R.L. 350.926 414.923 443.962 448.500 27,8% 1,0% 0,0%
12. Gierre M obili S.R.L. 442.333 333.000 341.118 438.941 -0,8% 28,7% -0,8%
13. Grapho 5 Service S.R.L. 376.571 357.000 342.000 413.000 9,7% 20,8% 0,0%
14. Cariaggi Lanificio - Societa' Per Azioni 367.207 400.285 391.406 393.567 7,2% 0,6% -1,7%
15. M arinelli Cucine Srl 411.325 405.609 420.880 387.253 -5,9% -8,0% -8,0%
16. Benelli Armi Spa 326.794 350.046 399.385 384.397 17,6% -3,8% -3,8%
17. B.B.C. Plastik S.R.L. 424.267 247.130 381.889 375.167 -11,6% -1,8% -11,6%
18. Sititalia S.P.A. 338.214 333.000 347.707 373.578 10,5% 7,4% 0,0%
19. M alerba S.R.L. 221.000 281.783 323.217 358.261 62,1% 10,8% 0,0%
20. Real Concept S.R.L. 125.000 320.000 517.400 353.231 182,6% -31,7% -31,7%
21. Arredoclassic S.R.L. 389.963 408.536 395.074 343.593 -11,9% -13,0% -15,9%
22. Dfg S.R.L. 407.750 278.750 371.125 336.625 -17,4% -9,3% -17,4%
23. Tecchi M armi S.R.L. 161.077 153.182 351.333 325.143 101,9% -7,5% -7,5%
24. Emmedue S.P.A. 289.190 296.079 373.054 304.091 5,2% -18,5% -18,5%
25. Scavolini S.P.A. 331.385 300.561 304.181 298.744 -9,9% -1,8% -9,9%
R icavi per addettoValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
2011 2012 2013 2014 2010/ 14 2013/ 14 2014/ M
1. Es.Po. S.R.L. 35.278 63.417 108.286 162.000 359,2% 49,6% 0,0%
2. M arinelli Prefabbricati Srl Unipersonale 106.069 86.714 117.279 143.773 35,5% 22,6% 0,0%
3. Benelli Armi Spa 123.397 137.272 154.952 143.700 16,5% -7,3% -7,3%
4. M oda Italia S.R.L. 86.615 104.765 92.524 121.042 39,7% 30,8% 0,0%
5. Bagno & Co. S.R.L. 100.750 82.000 97.500 117.167 16,3% 20,2% 0,0%
6. Omag S.R.L. 91.385 67.923 85.538 116.692 27,7% 36,4% 0,0%
7. Emmedue S.P.A. 91.738 91.395 101.919 106.424 16,0% 4,4% 0,0%
8. Str Automotive S.R.L. 38.943 38.657 49.171 93.543 140,2% 90,2% 0,0%
9. Gierre M obili S.R.L. 5.533 67.333 70.059 92.647 1574,3% 32,2% 0,0%
10. Xaniplast S.R.L. 56.000 81.200 89.200 91.600 63,6% 2,7% 0,0%
11. Geminiani Sauro & Figli S.R.L. 54.593 64.500 69.154 87.545 60,4% 26,6% 0,0%
12. Baioni Crushing Plants S.P.A. 66.677 54.239 65.652 86.386 29,6% 31,6% 0,0%
13. C.M .T. Utensili S.P.A. 64.880 73.622 74.133 85.525 31,8% 15,4% 0,0%
14. Cariaggi Lanificio - Societa' Per Azioni 79.624 83.360 77.759 81.186 2,0% 4,4% -2,6%
15. Arredoclassic S.R.L. 114.148 119.714 114.815 78.185 -31,5% -31,9% -34,7%
16. Centraltubi S.P.A. 73.370 43.667 78.302 77.980 6,3% -0,4% -0,4%
17. Torneria Adriatica S.R.L. 67.579 70.500 74.579 77.950 15,3% 4,5% 0,0%
18. Sorbini S.R.L. 77.146 34.976 70.208 77.889 1,0% 10,9% 0,0%
19. Aset Spa 56.082 62.885 67.240 76.200 35,9% 13,3% 0,0%
20. M ondolfo Ferro Spa Con Socio Unico 59.618 36.865 40.273 76.000 27,5% 88,7% 0,0%
21. Italforni Pesaro S.R.L. 70.556 65.500 70.526 74.250 5,2% 5,3% 0,0%
22. Biesse Spa 66.538 66.878 64.176 74.052 11,3% 15,4% 0,0%
23. B.B.C. Plastik S.R.L. 78.200 49.913 74.167 73.222 -6,4% -1,3% -6,4%
24. Profilglass S.P.A. 62.704 61.086 68.628 72.528 15,7% 5,7% 0,0%
25. Tvs - Real Estate S.R.L. 69.788 61.578 60.477 71.589 2,6% 18,4% 0,0%
Valo re aggiunto per addettoValo ri Variazio ni %
Fonte: elab. Ufficio Studi Cgil Pesaro Urbino su dati di bilancio
124
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
III. Metodologia di analisi di un caso aziendale per la contrattazione di secondo livello
Nota metodologica - Le tavole seguenti riportano lo schema analitico dello studio di un caso
aziendale. I dati di bilancio sono aggiornati all’esercizio 2012 e vengono comparati con quelli
dell’Osservatorio relativi all’edizione dello scorso anno (XVI).
Lo scopo principale dell’Osservatorio dei bilanci d’impresa è quello di supportare l’attività di
contrattazione di secondo livello attuata dalle categorie. Molti accordi integrativi, infatti,
utilizzano parametri e indicatori di bilancio per stabilire e controllare obiettivi di risultato e
determinare l’ammontare di premi e salario variabile. In questi casi è di fondamentale
importanza non solo lo studio della singola impresa ma anche la possibilità di confrontare la
sua situazione economica, finanziaria e occupazionale con quella di un opportuno e coerente
insieme di riferimento.
Della singola impresa oggetto di studio vengono rilevate tutte le voci dello stato patrimoniale
e del conto economico. Tuttavia, le principali differenze rispetto alle analisi riportate in
osservatorio attengono agli aspetti finanziari che considerano le voci dell’attivo e del passivo
patrimoniale in base al criterio della esigibilità / scadenza distinguendo tra breve periodo
(<12 mesi, entro esercizio successivo) e lungo periodo (>12 mesi, oltre esercizio
successivo).
L’analisi, effettuata nella fattispecie per un’impresa del legno mobile, propone, in primo
luogo, una riclassificazione dello stato patrimoniale e del conto economico.
Le riclassificazioni utilizzano le singole voci di bilancio aggregandole in valori con
caratteristiche omogenee e determinano indici sintetici che permettono di leggere in modo
più adeguato i risultati e le performance aziendali. Esistono due principali criteri di
riclassificazione del conto economico e due principali criteri di riclassificazione dello stato
patrimoniale.
Lo stato patrimoniale può essere riclassificato secondo:
il criterio di Liquidità / Esigibilità;
il criterio di Pertinenza Gestionale;
Il conto economico può essere riclassificato secondo:
il criterio a Fatturato e Costo del Venduto;
il criterio a Produzione e Valore Aggiunto.
La metodologia qui adottata per lo stato patrimoniale corrisponde al criterio di “liquidità ed
esigibilità”. Questo criterio riclassifica le voci di stato patrimoniale sulla base del “tempo”
richiesto affinché le poste di attivo e passivo si trasformino in moneta. Le attività sono
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indicate in ordine di liquidità crescente: dalle immobilizzazioni, ossia attività consolidate o
stock di capitale fisso, all’attivo circolante. Lo stesso criterio è seguito per le passività; il
primo aggregato è costituito dal patrimonio netto a cui fanno seguito fonti di medio lungo
periodo (fondo TFR e accantonamenti) e passività correnti. L’orizzonte temporale scelto per
distinguere una posta patrimoniale di breve termine da una di lungo termine sono i dodici
mesi. Tale tipologia di riclassificazione è solitamente utilizzata per controllare la possibile
correlazione tra le scadenze temporali dell’attivo e del passivo, vale a dire se le attività a
breve termine sono essenzialmente “coperte” con debito a breve, e se le attività a lungo
termine sono essenzialmente “coperte” con debiti a lungo.
Nello schema illustrato successivamente, oltre alla consistenza della singola voce, viene
riportata la sua incidenza sul totale di riferimento, le variazioni assolute e le variazioni
percentuali misurate tra ogni esercizio e quello precedente e tra inizio e fine periodo.
L’orizzonte temporale preso in considerazione è di quattro anni. In riferimento al conto
economico viene adottata la riclassificazione a “produzione e valore aggiunto”. Con questo
criterio si intende in primo luogo calcolare il valore della “produzione dell’esercizio”, pari al
valore di tutto ciò che è stato prodotto in azienda. Pertanto al fatturato si aggiungono le
variazioni di rimanenze di prodotti finali e semilavorati o i lavori in economia (voce tipica dei
bilanci italiani), ossia quelle attività che sono state realizzate dall’azienda stessa a scopo di
utilizzo interno. Si includono poi ricavi non caratteristici e contributi. Sottraendo alla
“produzione d’esercizio” i costi delle materie prime, dei sevizi utilizzati acquistati all’esterno
dell’azienda (afferenti alla gestione caratteristica naturalmente, per esempio costi di
consulenze, utenze etc.) si perviene al “valore aggiunto”. Esso è un margine che indica in
che percentuale la produzione aziendale è imputabile all’attività svolta internamente.
Nella metodologia proposta, vengono in seguito presi in considerazione una serie di
indicatori riferiti a:
struttura patrimoniale;
equilibrio finanziario;
redditività;
produttività;
lavoro e indicatori per addetto.
Le principali risultanze vengono infine messe a confronto con le medie dell’osservatorio per
evidenziare punti di forza e criticità rispetto al più appropriato insieme di riferimento.
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Quota percentuale su totale
2009 2010 2011 2012 2009 2010 2011 2012
Crediti v / soci 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Immobilizzazioni
Immmateriali 1.073.460 670.045 797.174 686.002 0,8% 0,4% 0,5% 0,4%
Materiali 38.557.321 44.293.936 52.745.541 51.823.928 28,1% 27,8% 33,5% 33,7%
Finanziarie 19.493.725 21.763.337 23.553.761 24.095.545 14,2% 13,7% 15,0% 15,7%
di cui:
Partecipazioni 19.490.735 21.759.875 23.538.978 24.088.187 14,2% 13,7% 15,0% 15,7%
Totale immobilizzazioni 59.124.506 66.727.318 77.096.476 76.605.475 43,1% 41,9% 49,0% 49,8%
Capitale circolante
Magazzino, rimanenze, acconti 13.687.009 13.416.685 13.016.493 13.516.171 10,0% 8,4% 8,3% 8,8%
Crediti 16.524.458 12.711.308 13.956.974 14.685.088
commerciali 14.269.362 10.060.268 11.140.877 11.181.596 10,4% 6,3% 7,1% 7,3%
verso imprese 441.324 612.243 218.782 265.731 0,3% 0,4% 0,1% 0,2%
altri crediti 1.813.772 2.038.797 2.597.315 3.237.761 1,3% 1,3% 1,7% 2,1%
Altre attività finanziarie 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Liquidità 47.343.788 65.811.257 52.795.823 48.554.307 34,5% 41,4% 33,6% 31,5%
Totale attivo circolante 77.555.255 91.939.250 79.769.290 76.755.566 56,6% 57,8% 50,7% 49,9%
Ratei e risconti attivi 370.585 401.512 454.784 548.180 0,3% 0,3% 0,3% 0,4%
Totale attivito 137.050.346 159.068.080 157.320.550 153.909.221 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
09/10 10/11 11/12 09/12 09/10 10/11 11/12 09/12
Crediti v / soci 0 0 0 0 - - - -
Immobilizzazioni
Immmateriali -403.415 127.129 -111.172 -387.458 -37,6% 19,0% -13,9% -36,1%
Materiali 5.736.615 8.451.605 -921.613 13.266.607 14,9% 19,1% -1,7% 34,4%
Finanziarie 2.269.612 1.790.424 541.784 4.601.820 11,6% 8,2% 2,3% 23,6%
di cui:
Partecipazioni 2.269.140 1.779.103 549.209 4.597.452 11,6% 8,2% 2,3% 23,6%
Totale immobilizzazioni 7.602.812 10.369.158 -491.001 17.480.969 12,9% 15,5% -0,6% 29,6%
Attivo circolante
Magazzino, rimanenze, acconti -270.324 -400.192 499.678 -170.838 -2,0% -3,0% 3,8% -1,2%
Crediti -3.813.150 1.245.666 728.114 -1.839.370 -23,1% 9,8% 5,2% -11,1%
commerciali -4.209.094 1.080.609 40.719 -3.087.766 -29,5% 10,7% 0,4% -21,6%
verso imprese 170.919 -393.461 46.949 -175.593 38,7% -64,3% 21,5% -39,8%
altri crediti 225.025 558.518 640.446 1.423.989 12,4% 27,4% 24,7% 78,5%
Altre attività finanziarie 0 0 0 0 - - - -
Liquidità 18.467.469 -13.015.434 -4.241.516 1.210.519 39,0% -19,8% -8,0% 2,6%
Totale attivo circolante 14.383.995 -12.169.960 -3.013.724 -799.689 18,5% -13,2% -3,8% -1,0%
Ratei e risconti attivi 30.927 53.272 93.396 177.595 8,3% 13,3% 20,5% 47,9%
Totale attivo 22.017.734 -1.747.530 -3.411.329 16.858.875 16,1% -1,1% -2,2% 12,3%
2009 2010 2011 2012 2009 2010 2011 2012
Patrimonio netto 75.404.627 81.036.678 85.119.709 86.264.112 55,0% 50,9% 54,1% 56,0%
Fondo rischi e oneri 3.325.817 3.263.790 3.205.520 3.475.851 2,4% 2,1% 2,0% 2,3%
Trattamento di fine rapporto 6.054.443 5.916.673 5.710.284 5.574.307 4,4% 3,7% 3,6% 3,6%
Debiti 52.248.988 68.845.900 63.260.089 58.586.753
debiti di finanziamento 668 10.000.861 9.052.064 8.086.863 0,0% 6,3% 5,8% 5,3%
acconti / fornitori 42.144.240 47.112.605 44.001.623 40.083.083 30,8% 29,6% 28,0% 26,0%
verso imprese 133.256 123.653 104.970 235.268 0,1% 0,1% 0,1% 0,2%
altri debiti 9.970.824 11.608.781 10.101.432 10.181.539 7,3% 7,3% 6,4% 6,6%
Ratei e risconti passivi 16.471 5.039 24.948 8.198 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Totale passività - fonti 137.050.346 159.068.080 157.320.550 153.909.221 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
09/10 10/11 11/12 09/12 09/10 10/11 11/12 09/12
Patrimonio netto 5.632.051 4.083.031 1.144.403 10.859.485 7,5% 5,0% 1,3% 14,4%
Fondo rischi e oneri -62.027 -58.270 270.331 150.034 -1,9% -1,8% 8,4% 4,5%
Trattamento di fine rapporto -137.770 -206.389 -135.977 -480.136 -2,3% -3,5% -2,4% -7,9%
Debiti 16.596.912 -5.585.811 -4.673.336 6.337.765
debiti di finanziamento 10.000.193 -948.797 -965.201 8.086.195 1497034,9% -9,5% -10,7% 1210508,2%
acconti / fornitori 4.968.365 -3.110.982 -3.918.540 -2.061.157 11,8% -6,6% -8,9% -4,9%
verso imprese -9.603 -18.683 130.298 102.012 -7,2% -15,1% 124,1% 76,6%
altri debiti 1.637.957 -1.507.349 80.107 210.715 16,4% -13,0% 0,8% 2,1%
Ratei e risconti passivi -11.432 19.909 -16.750 -8.273 -69,4% 395,1% -67,1% -50,2%
Totale passività - fonti 22.017.734 -1.747.530 -3.411.329 16.858.875 16,1% -1,1% -2,2% 12,3%
Valori Quota percentuale su totale
Variazioni assolute Variazioni percentuali
Passivo
Scavolini spa
Valori
Variazioni percentuali
Attivo
Pag. 1
Variazioni assolute
Stato patrimoniale
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2009 2010 2011 2012 2009 2010 2011 2012
1.073.460 670.045 797.174 686.002 0,8% 0,4% 0,5% 0,4%
38.557.321 44.293.936 52.745.541 51.823.928 28,1% 27,8% 33,5% 33,7%
21.159.673 23.588.031 25.250.709 25.935.238 0,15 0,15 0,16 0,17
Imm. finanziarie > 12 19.493.725 21.763.337 23.546.963 24.088.687 14,2% 13,7% 15,0% 15,7%
Crediti > 12 1.295.363 1.423.182 1.248.962 1.298.371 0,9% 0,9% 0,8% 0,8%
60.790.454 68.552.012 78.793.424 78.445.168 44,4% 43,1% 50,1% 51,0%
13.687.009 13.416.685 13.016.493 13.516.171 10,0% 8,4% 8,3% 8,8%
- Imm. finanziarie < 12 0 0 6.798 6.858 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
- Crediti < 12 15.229.095 11.288.126 12.708.012 13.386.717 11,1% 7,1% 8,1% 8,7%
Totale attività a breve 15.229.095 11.288.126 12.714.810 13.393.575 11,1% 7,1% 8,1% 8,7%
Liquidità 47.343.788 65.811.257 52.795.823 48.554.307 34,5% 41,4% 33,6% 31,5%
76.259.892 90.516.068 78.527.126 75.464.053 55,6% 56,9% 49,9% 49,0%
137.050.346 159.068.080 157.320.550 153.909.221 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
09/10 10/11 11/12 09/12 09/10 10/11 11/12 09/12
-403.415 127.129 -111.172 -387.458 -37,6% 19,0% -13,9% -36,1%
5.736.615 8.451.605 -921.613 13.266.607 14,9% 19,1% -1,7% 34,4%
2.428.358 1.662.678 684.529 4.775.565 11,5% 7,0% 2,7% 22,6%
Imm. finanziarie > 12 2.269.612 1.783.626 541.724 4.594.962 11,6% 8,2% 2,3% 23,6%
Crediti > 12 127.819 -174.220 49.409 3.008 9,9% -12,2% 4,0% 0,2%
7.761.558 10.241.412 -348.256 17.654.714 12,8% 14,9% -0,4% 29,0%
-270.324 -400.192 499.678 -170.838 -2,0% -3,0% 3,8% -1,2%
- Imm. finanziarie < 12 0 6.798 60 6.858 (0,0%) (100,0%) 0,9% (100,0%)
- Crediti < 12 -3.940.969 1.419.886 678.705 -1.842.378 -25,9% 12,6% 5,3% -12,1%
Totale attività a breve -3.940.969 1.426.684 678.765 -1.835.520 -25,9% 12,6% 5,3% -12,1%
Liquidità 18.467.469 -13.015.434 -4.241.516 1.210.519 39,0% -19,8% -8,0% 2,6%
14.256.176 -11.988.942 -3.063.073 -795.839 18,7% -13,2% -3,9% -1,0%
22.017.734 -1.747.530 -3.411.329 16.858.875 16,1% -1,1% -2,2% 12,3%
2009 2010 2011 2012 2009 2010 2011 2012
75.404.627 81.036.678 85.119.709 86.264.112 55,0% 50,9% 54,1% 56,0%
Passività consolidate
Fondo rischi e oneri 3.325.817 3.263.790 3.205.520 3.475.851 2,4% 2,1% 2,0% 2,3%
Trattamento di fine rapporto 6.054.443 5.916.673 5.710.284 5.574.307 4,4% 3,7% 3,6% 3,6%
Debiti > 12 0 9.051.138 8.085.534 7.102.851 0,0% 5,7% 5,1% 4,6%
Totale passività consolidate 9.380.260 18.231.601 17.001.338 16.153.009 6,8% 11,5% 10,8% 10,5%
Passività correnti 0,00 0,00 0,00 0,00
Patrimonio netto da distribuire 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Debiti < 12 52.248.988 59.794.762 55.174.555 51.483.902 38,1% 37,6% 35,1% 33,5%
Ratei e risconti passivi 16.471 5.039 24.948 8.198 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Totale passività correnti 52.265.459 59.799.801 55.199.503 51.492.100 38,1% 37,6% 35,1% 33,5%
61.645.719 78.031.402 72.200.841 67.645.109 45,0% 49,1% 45,9% 44,0%
137.050.346 159.068.080 157.320.550 153.909.221 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
09/10 10/11 11/12 09/12 09/10 10/11 11/12 09/12
5.632.051 4.083.031 1.144.403 10.859.485 7,5% 5,0% 1,3% 14,4%
Passività consolidate
Fondo rischi e oneri -62.027 -58.270 270.331 150.034 -1,9% -1,8% 8,4% 4,5%
Trattamento di fine rapporto -137.770 -206.389 -135.977 -480.136 -2,3% -3,5% -2,4% -7,9%
Debiti > 12 9.051.138 -965.604 -982.683 7.102.851 (100,0%) -10,7% -12,2% (100,0%)
Totale passività consolidate 8.851.341 -1.230.263 -848.329 6.772.749 94,4% -6,7% -5,0% 72,2%
Passivita correnti
Patrimonio netto da distribuire 0 0 0 0 (0,0%) (0,0%) (0,0%) (0,0%)
Debiti < 12 7.545.774 -4.620.207 -3.690.653 -765.086 14,4% -7,7% -6,7% -1,5%
Ratei e risconti passivi -11.432 19.909 -16.750 -8.273 -69,4% 395,1% -67,1% -50,2%
Totale passività correnti 7.534.342 -4.600.298 -3.707.403 -773.359 14,4% -7,7% -6,7% -1,5%0 0 0 0
16.385.683 -5.830.561 -4.555.732 5.999.390 26,6% -7,5% -6,3% 9,7%0 0 0 0
22.017.734 -1.747.530 -3.411.329 16.858.875 16,1% -1,1% -2,2% 12,3%
Scavolini spa Riclassificazione stato patrimoniale
Totale attività
Totale capitale circolante
AttivoValori
- Immobilizzazioni materiali
Magazzino
- Immobilizzazioni finanziarie
Totale capitale fisso
Totale attività
Pag. 2
Totale capitale di credito
Variazioni assolute Variazioni percentuali
Quota percentuale su totale
Quota percentuale su totale
- Immobilizzazioni immateriali
Capitale proprio
Capitale fisso
Magazzino
Capitale circolante
- Immobilizzazioni immateriali
- Immobilizzazioni materiali
- Immobilizzazioni finanziarie
Variazioni assolute Variazioni percentuali
Totale passività (Totale delle fonti)
Valori
Capitale proprio
Totale capitale di credito
Totale passivo
Passivo
128
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Valori % su valore produzione
2009 2010 2011 2012 2009 2010 2011 2012
Valore della Produzione
Ricavi netti vendita 174.496.065 186.584.530 177.954.225 166.511.439 98,1% 98,4% 97,7% 97,2%
Var. rimanenze prod. finititi e semilav. +/- 203.115 -82.789 -73.779 194.089 0,1% 0,0% 0,0% 0,1%
Var. lavori incorso su ordinazione 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Incrementi di imm. per lavori int. 55.340 87.256 48.171 66.560 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Altri ricavi 3.205.152 3.090.440 4.136.740 4.488.218 1,8% 1,6% 2,3% 2,6%
Totale valore della produzione 177.959.672 189.679.437 182.065.357 171.260.306 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Costi Operativi
Acquisti x materie prime e altro 97.967.079 104.429.735 99.729.735 93.281.744 55,1% 55,1% 54,8% 54,5%
Var. rimanenze mat. prime, ecc. +/- -338.151 187.535 41.455 44.003 -0,2% 0,1% 0,0% 0,0%
Costi ind.li, comm.li, amm.vi, di cui: 48.107.331 48.722.446 49.000.524 47.252.086 27,0% 25,7% 26,9% 27,6%
- servizi 46.222.827 46.691.202 47.007.775 45.194.455 26,0% 24,6% 25,8% 26,4%
- godimento beni di terzi 696.800 732.407 746.131 781.542 0,4% 0,4% 0,4% 0,5%
- oneri di gest. 1.187.704 1.298.837 1.246.618 1.276.089 0,7% 0,7% 0,7% 0,7%
Totale costi operativi 145.736.259 153.339.716 149.056.671 140.228.241 81,9% 80,8% 81,9% 81,9%
Valore Aggiunto (1-2) 32.223.413 36.339.721 33.008.686 31.032.065 18,1% 19,2% 18,1% 18,1%
Costo del Personale
Salari e stipendi 15.383.950 16.012.029 16.405.020 16.739.891 8,6% 8,4% 9,0% 9,8%
Oneri sociali 5.099.231 5.316.796 5.421.511 5.531.680 2,9% 2,8% 3,0% 3,2%
Trattamento di fine rapporto 1.240.873 1.300.922 1.386.990 1.376.846 0,7% 0,7% 0,8% 0,8%
Altri costi del personale 0 2.602 15.327 0 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Totale 21.724.054 22.632.349 23.228.848 23.648.417 12,2% 11,9% 12,8% 13,8%
Margine Operat. Lordo (A - 3) 10.499.359 13.707.372 9.779.838 7.383.648 5,9% 7,2% 5,4% 4,3%
Ammortamenti, sval. crediti, (fondi) 3.114.979 3.104.452 3.411.809 3.675.394 1,8% 1,6% 1,9% 2,1%
Totale costi di produzione 170.575.292 179.076.517 175.697.328 167.552.052 95,9% 94,4% 96,5% 97,8%
Reddito Operativo (B - 4) 7.384.380 10.602.920 6.368.029 3.708.254 4,1% 5,6% 3,5% 2,2%
Saldo gestione finanziaria 601.402 548.203 792.472 1.056.768 0,3% 0,3% 0,4% 0,6%
Rettifiche di att. finanziarie 221.126 -9.008 0 -93.236 0,1% 0,0% 0,0% -0,1%
Saldo gestione straordinaria 0 0 -37.132 21.782 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Risultato prima delle imposte 8.206.908 11.142.115 7.123.369 4.693.568 4,6% 5,9% 3,9% 2,7%
Imposte & tasse 3.290.630 4.310.064 3.219.441 2.049.165 1,8% 2,3% 1,8% 1,2%
Utile (Perdita) d'esercizio 4.916.278 6.832.051 3.903.928 2.644.403 2,8% 3,6% 2,1% 1,5%
Variazioni assolute Variazioni %
09/10 10/11 11/12 09/12 09/10 10/11 11/12 09/12
Valore della Produzione
Ricavi netti vendita 12.088.465 -8.630.305 -11.442.786 -7.984.626 6,9% -4,6% -6,4% -4,6%
Var. rimanenze prod. finititi e semilav. -285.904 9.010 267.868 -9.026 -140,8% 10,9% 363,1% -4,4%
Var. lavori incorso su ordinazione 0 0 0 0 - - - -
Incrementi di imm. per lavori int. 31.916 -39.085 18.389 11.220 57,7% -44,8% 38,2% 20,3%
Altri ricavi -114.712 1.046.300 351.478 1.283.066 -3,6% 33,9% 8,5% 40,0%
Totale valore della produzione 11.719.765 -7.614.080 -10.805.051 -6.699.366 6,6% -4,0% -5,9% -3,8%
Costi Operativi
Acquisti x materie prime e altro 6.462.656 -4.700.000 -6.447.991 -4.685.335 6,6% -4,5% -6,5% -4,8%
Var. rimanenze mat. prime, ecc. 525.686 -146.080 2.548 382.154 155,5% -77,9% 6,1% 113,0%
Costi ind.li, comm.li, amm.vi, di cui: 615.115 278.078 -1.748.438 -855.245 1,3% 0,6% -3,6% -1,8%
- servizi 468.375 316.573 -1.813.320 -1.028.372 1,0% 0,7% -3,9% -2,2%
- godimento beni di terzi 35.607 13.724 35.411 84.742 5,1% 1,9% 4,7% 12,2%
- oneri di gest. 111.133 -52.219 29.471 88.385 9,4% -4,0% 2,4% 7,4%
Totale costi operativi 7.603.457 -4.283.045 -8.828.430 -5.508.018 5,2% -2,8% -5,9% -3,8%
Valore Aggiunto (1-2) 4.116.308 -3.331.035 -1.976.621 -1.191.348 12,8% -9,2% -6,0% -3,7%0 0 0 0
Costo del Personale
Salari e stipendi 628.079 392.991 334.871 1.355.941 4,1% 2,5% 2,0% 8,8%
Oneri sociali 217.565 104.715 110.169 432.449 4,3% 2,0% 2,0% 8,5%
Trattamento di fine rapporto 60.049 86.068 -10.144 135.973 4,8% 6,6% -0,7% 11,0%
Altri costi del personale 2.602 12.725 -15.327 0 (100%) 489,0% -100,0% -
Totale 908.295 596.499 419.569 1.924.363 4,2% 2,6% 1,8% 8,9%
Margine Operativo Lordo (A - 3) 3.208.013 -3.927.534 -2.396.190 -3.115.711 30,6% -28,7% -24,5% -29,7%
Ammortamenti, sval. crediti, fondi -10.527 307.357 263.585 560.415 -0,3% 9,9% 7,7% 18,0%
Totale costi di produzione 8.501.225 -3.379.189 -8.145.276 -3.023.240 5,0% -1,9% -4,6% -1,8%
Reddito Operativo (B - 4) 3.218.540 -4.234.891 -2.659.775 -3.676.126 43,6% -39,9% -41,8% -49,8%
Saldo gestione finanziaria -53.199 244.269 264.296 455.366 -8,8% 44,6% 33,4% 75,7%
Rettifiche di att. finanziarie -230.134 9.008 -93.236 -314.362 -104,1% 100,0% (-100%) -142,2%
Saldo gestione straordinaria 0 -37.132 58.914 21.782 - (-100%) 158,7% (100%)
Risultato prima delle imposte 2.935.207 -4.018.746 -2.429.801 -3.513.340 35,8% -36,1% -34,1% -42,8%
Imposte & tasse 1.019.434 -1.090.623 -1.170.276 -1.241.465 31,0% -25,3% -36,4% -37,7%
Utile (Perdita) d'esercizio 1.915.773 -2.928.123 -1.259.525 -2.271.875 39,0% -42,9% -32,3% -46,2%
Pag. 3
Scavolini spa
Scavolini spa
Voci e indici
Conto economico
129
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Scavolini spa: indicatori di struttura patrimoniale
Valori teorici
IF < 33% Struttura patrimoniale pesante;
33% <= IF < 66% Struttura normale;
IF >= 66% Possibile eccesso di capitale proprio
IF = PN / TK 2009 2010 2011 2012 IF = PN / TK 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Valori 55,0% 50,9% 54,1% 56,0% Variazioni -4,1 3,2 1,9 1,0 0,0
Margine di struttura primario MdS1 = Patrimonio Netto ( PN ) - Capitale Fisso (KF)
Valori teorici
MdS1 >= 0 Situazione favorevole, il capitale proprio copre le immobilizzazioni;
MdS1 < 0 Possibile situazione critica;
MdS = PN / TK 2009 2010 2011 2012 PN / TK 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Valori 14.614 12.485 6.326 7.819 Variazioni -14,6% -49,3% 23,6% -46,5% -46,5%
Indice di struttura primario IdS1 = Patrimonio netto ( PN ) / Capitale Fisso (KF) Valori teorici
IdS1 > 50% Buona solidità
33% < IdS1 <= 50% Situazione limite
IdS1 < 33% Scarsa solidità
MdS1 2009 2010 2011 2012 MdS1 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Valori 124,0% 118,2% 108,0% 110,0% Variazioni -5,8 -10,2 1,9 -14,1 -14,1
Margine di struttura secondario MdS2 = (PN + passività consolidate) - KF
Valori teorici
MdS2 >= 0 Situazione favorevole, il capitale permanente copre le immobilizzazioni;
MdS2 < 0 Possibile situazione critica;
MdS = PN / TK 2009 2010 2011 2012 PN / TK 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Valori 23.994 30.716 23.328 23.972 Variazioni 28,0% -24,1% 2,8% -0,1% -22,0%
Indice di struttura secondario IdS2 = (PN + pass. Consolidate) / Totale capitale ( TK ) Valori teorici
IdS2 => 100% Situazione favorevole
75% < IdS2 <= 100% Situazione limite
IdS2 < 75% Scarsa solidità
MdS1 2009 2010 2011 2012 MdS1 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Valori 139,5% 144,8% 129,6% 130,6% Variazioni 5,3 -15,2 1,0 -8,9 -14,2
Solidità patrimoniale = Patrimonio netto / Capitale sociale Valori teorici
SP > 100% Favorevole esistono riserve;
SP = 100%
SP < 100% Molto negativo
SP = PN / CS 2009 2010 2011 2012 SP = PN / CS 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Valori 754,0% 810,4% 851,2% 862,6% Variazioni 56,3 40,8 11,4 108,6 0,0
Pag. 4
Indipendenza finanziaria = Patrimonio Netto PN / Totale Capitale TK
Negativo non esistono riserve. Si può
manifestare per erosione dovuta a
copertura di perdite.
55,0%
50,9%
54,1%
56,0%
2009 2010 2011 2012
Segnala in che misura una società si finanza con capitale proprio e quindi da conto
dell'indipendenza dell'impresa dalle fonti esterne di finanziamento. E' il classico indice per
determinare se un'azienda è sufficientemente capitalizzata. Un indice molto basso significa che
l'azienda deve far fronte a forti oneri finanziari che vanno a scapito del risultato di gestione. Si
ritiene che mediamente un indice superiore al 33% sia accettabile. Bisogna poi considerare la
quota di capitale fisso. Se questa non è elevata (30% circa) l'indice può anche essere inferiore al
33%
Elevati livelli di solidità patrimoniale, (indice > 100), offrono nel mercato dei capitali, un'immagine
positiva, rafforzano la capacità di credito (possibilità di negoziare capitale di credito a condizioni
più favorevoli), e soddisfano i conferenti di capitale a rischio i quali possono essere remunerati
congruamente.
14.614
12.485
6.3267.819
2009 2010 2011 2012E' l'indicatore della capacità di un'ulteriore espansione dell'attività aziendale o al contrario di
un'eventuale insufficienza del capitale proprio in relazione alle dimensioni aziendali. Se positivo,
le immobilizzazioni sono state interamente finanziate con fonti proprie. Se negativo, il capitale
permanente finanzia solo in parte le attività immobilizzate per cui la differenza è coperta anche da
passività . Può essere calcolato anche come rapporto.
Denominato "grado di autocopertura delle attività consolidate", considera al numeratore le fonti di
finanziamento interne ed esprime la capacità dell'azienda di autofinanziare le immobilizzazioni
tecniche e finanziarie. E' tanto più positivo quanto più si avvicina o supera il valore di 100.
23.994
30.716
23.328 23.972
2009 2010 2011 2012
L'equilibrio tra fonti e impieghi non viene pregiudicato se le immobilizzazioni sono finanziate oltre
che dal capitale proprio anche da capitale di terzi purchè i debiti siano rimborsabili nel m/l
periodo. Se positivo, le imm. sono state interamente finanziate con capitale permanente e si ha
una struttura fonti impieghi equilibrata. Se negativo, il capitale permanente finanzia solo in parte
le attività immobilizzate per cui la differenza è coperta anche da passività correnti determinando
una situazione di squilibrio finanziario. In tale situazione anche il margine di tesoreria sarà
negativo e l'azienda si troverà in una situazione di illiquidità.
Esprime la capacità del capitale "permanente" a coprire le necessità di investimenti in attività
produttive. Deve essere = > a 100. Al contrario le immobilizzazioni sono finanziate anche da
passività a breve termine.
130
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Scavolini spa: analisi dell'equilibrio finanziario
Margine di tesoreria ( MdT ) = (Liquidità + attivitò < 12) - (passività < 12)
Valori teorici
MdT1 >= 0 Equilibrio finanziario
MdT1 < 0 Possibile situazione critica
MdT 2009 2010 2011 2012 MdT 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Valori 10.307 17.300 10.311 10.456 Variazioni 67,8% -40,4% 1,4% 1,4% -39,6%
Quick ratio (Qr) = (Liquidità + attivitò < 12) / (passività < 12) Valori teorici
Qr > 2 Eccesso di liquidità
1,5 < Qr <= 2 Livello ottimale
1 < Qr <= 1,5 Situazione limite
Qr < 1 Possibile squilibrio finanziario
MdS1 2009 2010 2011 2012 MdS1 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Valori 1,20 1,29 1,19 1,20 Variazioni 0,09 -0,10 0,02 0,01 -0,09
Capitale circolante netto CCN = capitale circolante - passività correnti
Valori teorici
CCN >= 0 Situazione favorevole, il capitale permanente copre le immobilizzazioni;
CCN < 0 Possibile situazione critica;
MdS = PN / TK 2009 2010 2011 2012 PN / TK 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Valori 25.290 32.139 24.570 25.263 Variazioni 27,1% -23,6% 2,8% -0,1% -21,4%
Current ratio (Cr) = capitale circolante / passività correnti Valori teorici
Cr > 2 Possibile eccesso di liquidità
1,5 < Qr <= 2 Livello ottimale
1 < Qr <= 1,5 Livello sufficiente
0,5 < Qr <= 1
Qr < 0,5 Situazione critica
Cr 2009 2010 2011 2012 Cr 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Valori 1,46 1,51 1,42 1,47 Variazioni 0,05 -0,09 0,04 0,01 -0,05
Pag. 5
Possibile squilibrio fin: con fonti a breve si
finanziano impieghi a lunga scadenza.
10.307
17.300
10.311 10.456
2009 2010 2011 2012
Esprime la capacità dell'azienda a far fronte alle passività correnti con l'utilizzo delle liquidità e dei
debiti a breve senza smobilitare il livello delle scorte. E' un indicatore della liquidità netta
dell'impresa, prescindendo dagli investimeti economici nelle rimanenze. Il magazzino e le
giacenze, infatti, non sono sempre liquidabile nel breve periodo quindi non vengono computate in
questo indicatore.
Mette in evidenza il rapporto tra le liquidità immediate e le liquidità differite con le passività
scadenti entro l'anno. Informa sulle possibilità dell'azienda di far fronte agli impegni a breve
scadenza con l'utilizzo dei propri mezzi liquidi, cioè cassa e crediti a breve. Il valore ideale è vicino
ad 1, ma per un'azienda industriale sono accettabili valori intorno a 0,5 - 0,6.
Indica il saldo tra capitale circolante e passività correnti. In generale si deve ritenere come
obbiettivo ideale il raggiungimento di una situazione nella quale le passività a breve siano
coperte anche da quella parte di rimanenze che possono essere vendute facilmente e senza
intaccare la scorta di sicurezza. Se il capitale circolante netto è negativo esprime una
situazione critica dell'equilibrio finanziario in quanto solitamente rileva la copertura di
investimenti fissi con fonti di finanziamento a breve.
25.290
32.139
24.570 25.263
2009 2010 2011 2012
Misura la capacità dell'azienda di far fronte ai propri debiti a breve con la liquidità, le attività < 12 e
il magazzino. Esprime la sicurezza per i creditori contro rischi di insolvenza e squilibri finanziari.
Ha dei limiti per la presenza al nominatore delle rimanenze che potrebbero anche essere
considerate come attività immobilizzate in quanto vanno a costituire lo stock minimo di sicurezza. Il
quoziente ha maggiore significatività con un confronto temporale in quanto se il valore dell'indice
risulta stabile, rivela una crescita omogenea tra attività e passività. Quando l'indice è < 1 significa
che con le fonti a breve si stanno finanziando impieghi a lunga scadenza.
131
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Scavolini spa: analisi della redditività
Valori di riferimento
Roe > Rendimento dei titoli senza rischio: livello sufficiente;
Il rischio d'impresa viene retribuito. 2009 2010 2011 2012
Roe < Rendimento titoli senza rischio: livello insufficiente; Valori 6,5% 8,4% 4,6% 3,1%
Il rischio non trova riconoscimento rispetto ad investimenti più sicuri.
Valori di riferimento
Roi > onerosità capitale di credito (Rod): livello sufficiente
La redditività aziendale è > all'onerosità del capitale di credito 2009 2010 2011 2012
Roi < onerosità capitale di credito (Rod): livello insufficiente Valori 5,4% 6,7% 4,0% 2,4%
La redditività aziendale è < all'onerosità del capitale di credito
Valori di riferimento
Rod < Roi: Situazione positiva;
Rod > Roi: Situazione negativa; 2009 2010 2011 2012
Valori 0,0% 0,1% 0,3% 0,3%
Valori di riferimento
2009 2010 2011 2012
Valori 4,2% 5,7% 3,6% 2,2%
Altri indicatori di redditività 2010 2011 2012
Costo venduto 151.391.261 147.137.702 137.976.521
Costo vend. / ricavi 81,1% 82,7% 82,9%
Costo vend. + costo lav. / ricavi 93,3% 95,7% 97,1%
Pag. 6
Per essere soddisfacente deve essere almeno in linea con quello medio di
settore.
Ros = Reddito operativo / ricavi di vendita
Roe = Utile d'esercizio / Patrimonio netto
Roi = Reddito operativo / Totale capitale
Rod = Oneri finanziari / Debiti
Il Roe aumenta al crescere dell'indebitamento perché l'onerosità del capitale di
credito è inferiore alla rediitività aziendale.
Il Roe diminuisce al crescere dell'indebitamento perché l'onerosità del capitale di
credito è superiore alla rediitività aziendale.
8,4%
4,6%
6,5%
3,1%
2009 2010 2011 2012
5,4%
4,0%
2,4%
6,7%
2009 2010 2011 2012
5,7%
3,6%
2,2%
4,2%
2009 2010 2011 2012
0,0%
0,1%
0,3%
0,3%
2009 2010 2011 2012
Misura la redditività del patrimonio netto d'impresa, cioè il risultato economico
destinato ai soci in remunerazione dei mezzi da essi messi a disposizione
dell'impresa. E' una misura sintetica della capacità di reddito dell'impresa. E' il
risultato dell'andamento della gestione caratteristica, della struttura finanziaria, e
delle componenti estranee alla gestione caratteristica. Il valore minimo deve
essere uguale al tasso dei titoli senza rischio e a breve termine.
Misura la redditività operativa dell'azienda in relazione al totale capitale investito
nell'attività. Esprime quanto guadagna l'azienda attraverso la gestione ordinaria,
ogni 100 euro investiti. E' una misura dell'efficacia e dell'efficienza delle fonti di
finanziamento. Per essere soddisfacente deve essere superiore al costo del
denaro, (Rod), al fine di remunerare i soci almeno nella misura in cui vengono
remunerati i finanziatori esterni. Se il R.O.I. è superiore al costo medio del
denaro significa che le risorse finanziarie investite in questa attività economica
producono un reddito maggiore della pura e semplice rendita finanziaria.
Ci informa di quale è il costo medio di finanziamento dell'azienda. Tra le fonti
esterne vanno considerate solo quelle su cui gravano degli interessi. E'
interessante il confronto con il R.O.I. : se il R.O.D. è > R.O.I. significa che il
capitale di terzi è remunerato di più della rdditività di tutto il capitale investito,
con effetti negativi sulla redditività globale dell'Impresa. Se Il ROD è uguale al
ROI, la struttura finanziaria e neutrale rispetto al ROE.
Misura la redditività delle vendite, cioè l'utile operativo rapportato con il totale dei
ricavi. Segnala quanto guadagna l'impresa ogni 100 euro di venduto. Per essere
soddisfacente deve essere simile a quello medio di settore. E' influenzato dal
mercato dei fattori produttivi, il cui costo non è sempre di diretto controllo ; dai
prezzi di mercato che dipendono dalla congiuntura economica e dalla
concorrenza; dalla struttura dei costi aziendali.
132
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Scavolini spa gli addetti: dinamiche e composizione Pag. 7
Valori 2009 2010 2011 2012 Valori 2009 2010 2011 2012
Unità 538 540 537 554 Unità 21 21 21 20
Q.ta % su tot. 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Q.ta % su tot. 3,9% 3,9% 3,9% 3,6%
Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12 Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12
Assolute 2 -3 17 16 Assolute 0 0 -1 -1
Percentuali 0,4% -0,6% 3,2% 3,0% Percentuali 0,0% 0,0% -4,8% -4,8%
Valori 2009 2010 2011 2012 Valori 2009 2010 2011 2012
Unità 189 189 191 201 Unità 328 330 325 333
Q.ta % su tot. 35,1% 35,0% 35,6% 36,3% Q.ta % su tot. 61,0% 61,1% 60,5% 60,1%
Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12 Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12
Assolute 0 2 10 12 Assolute 2 -5 8 5
Percentuali 0,0% 1,1% 5,2% 6,3% Percentuali 0,6% -1,5% 2,5% 1,5%
Numeri indice a base fissa
Valori 2009 2010 2011 2012
Unità 0 0 0 0
Q.ta % su tot. - - - -
Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12
Assolute 0 0 0 0
Percentuali - - - -
Totale addetti Dirigenti / quadri
Operai
Altri (collaboratori e apprendisti) Composizione percentuale
Impiegati
538 537
554
540
2009 2010 2011 2012
21 21 21
20
2009 2010 2011 2012
100,0 100,0101,1
106,3
2009 2010 2011 2012
100,0
100,6
99,1
101,5
2009 2010 2011 2012
0,0 0,0 0,0 0,0
2009 2010 2011 2012
3,6%
36,3%
60,1%
0,0%
3,9%
35,1%
61,0%
0,0%
Dir/Qdr
Impiegati
Operai
Altri
2012
2009
133
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Scavolini spa: indicatori di produttività Pag. 8
Valori in migliaia
Valore aggiunto 2009 2010 2011 2012 Valore agg. / Ricavi 2009 2010 2011 2012
Valori 32.223.413 36.339.721 33.008.686 31.032.065 18,5% 19,5% 18,5% 18,6%
Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12 Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12
Assolute 4.116.308 -3.331.035 -1.976.621 -1.191.348 Punti di variazioni 1,01 -0,93 0,09 0,17
Percentuali 12,8% -9,2% -6,0% -3,7%
Costo lav. / ricavi 2009 2010 2011 2012 Costo lav. / Val. agg. 2009 2010 2011 2012
Percentuali 12,4% 12,1% 13,1% 14,2% Percentuali 67,4% 62,3% 70,4% 76,2%
Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12 Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12
Punti di variazioni -0,32 0,92 1,15 1,75 Punti di variazione -5,14 8,09 5,83 8,79
Costi prod. / Ricavi 2009 2010 2011 2012 Ricavi / Val. prod. 2009 2010 2011 2012
Valori 97,8% 96,0% 98,7% 100,6% Valori 98,1% 98,4% 97,7% 97,2%
Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12 Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12
Punti di variazioni -1,78 2,76 1,89 2,87 Punti di variazioni 0,00 -0,01 -0,01 -0,01
Valori in percentuale Valori in percentuale
Valore aggiunto Valore aggiunto / ricavi
Totale costi di produzione / Ricavi Ricavi / Totale valore della produzione
Costo del lavoro / valore aggiuntoCosto del lavoro / ricavi
Valori in percentuale
Valori in percentuale Valori in percentuale
32.22333.009
31.032
36.340
2009 2010 2011 2012
18,5%
19,5%
18,5%18,6%
2009 2010 2011 2012
12,4%12,1%
13,1%
14,2%
2009 2010 2011 2012
97,8%
96,0%
98,7%
100,6%
2009 2010 2011 2012
98,1%
98,4%
97,7%
97,2%
2009 2010 2011 2012
62,3%70,4%
76,2%67,4%
2009 2010 2011 2012
134
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Scavolini spa: indicatori per addetto Pag. 9
Valori Valori
Valori 2009 2010 2011 2012 Valori 2009 2010 2011 2012
324.342 345.527 331.386 300.562 59.895 67.296 61.469 56.015
Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12 Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12
Assolute 21.185 -14.141 -30.824 -23.780 Assolute 7.401 -5.827 -5.454 -3.880
Percentuali 6,5% -4,1% -9,3% -7,3% Percentuali 12,4% -8,7% -8,9% -6,5%
Valori Valori
2009 2010 2011 2012 Valori 2009 2010 2011 2012
Valori 13.726 19.635 11.859 6.694 9.138 12.652 7.270 4.773
Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12 Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12
Assolute 5.909,42 -7.776,51 -5.164,93 -7.032,01 Assolute 3.514 -5.382 -2.497 -4.365
Percentuali 43,1% -39,6% -43,6% -51,2% Percentuali 38,5% -42,5% -34,3% -47,8%
Valori Valori
2009 2010 2011 2012 Valori 2009 2010 2011 2012
Valori 40.379 41.912 43.257 42.687 11.254 10.957 10.634 10.062
Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12 Variazioni 09/10 10/11 11/12 09/12
Assolute 1.532,47 1.344,94 -570,03 2.307,39 Assolute -296,81 -323,13 -571,75 -1.191,69
Percentuali 3,8% 3,2% -1,3% 5,7% Percentuali -2,6% -2,9% -5,4% -10,6%
Ricavi per addetto Valore aggiunto per addetto
Costo del lavoro per addetto Tfr per addetto
Utili per addettoReddito operativo per addetto
324.342
300.562
331.386
345.527
2009 2010 2011 2012
59.895
67.29661.469
56.015
2009 2010 2011 2012
13.726
19.635
11.859
6.694
2009 2010 2011 2012
40.379
41.912
43.257
42.687
2009 2010 2011 2012
11.254
10.957
10.634
10.062
2009 2010 2011 2012
12.652
7.270
4.773
9.138
2009 2010 2011 2012
135
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Totale capitale 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 137.050 159.068 157.321 153.909 16,1% -1,1% -2,2% 12,3% -3,4%
Industria 250 oltre 1.393.513 1.512.717 1.654.061 1.558.435 8,6% 9,3% -5,8% 11,8% -6,1%
Totale industria 2.486.125 2.680.169 2.838.766 2.722.820 7,8% 5,9% -4,1% 9,5% -4,3%
Totale Osservatorio 3.119.270 3.325.886 3.505.202 3.453.157 6,6% 5,4% -1,5% 10,7% -1,5%
Immobilizzazioni 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 59.125 66.727 77.096 76.605 12,9% 15,5% -0,6% 29,6% -0,6%
Industria 250 oltre 440.555 471.130 522.976 528.137 6,9% 11,0% 1,0% 19,9% 0,0%
Totale industria 727.733 768.472 821.089 826.015 5,6% 6,8% 0,6% 13,5% 0,0%
Totale Osservatorio 1.047.321 1.092.794 1.148.147 1.207.401 4,3% 5,1% 5,2% 15,3% 0,0%
Magazzino / rimanenze 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 13.687 13.417 13.016 13.516 -2,0% -3,0% 3,8% -1,2% -1,3%
Industria 250 oltre 340.456 356.059 453.153 406.123 4,6% 27,3% -10,4% 19,3% -11,6%
Totale industria 596.012 619.902 747.940 678.958 4,0% 20,7% -9,2% 13,9% -10,2%
Totale Osservatorio 682.164 707.441 842.808 775.541 3,7% 19,1% -8,0% 13,7% -8,7%
Patrimonio netto 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 75.405 81.037 85.120 86.264 7,5% 5,0% 1,3% 14,4% 0,0%
Industria 250 oltre 543.356 534.261 573.939 546.451 -1,7% 7,4% -4,8% 0,6% -5,0%
Totale industria 851.640 847.329 901.882 857.134 -0,5% 6,4% -5,0% 0,6% -5,2%
Totale Osservatorio 1.037.702 1.036.705 1.089.054 1.059.544 -0,1% 5,0% -2,7% 2,1% -2,8%
Debiti 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 52.249 68.846 63.260 58.587 31,8% -8,1% -7,4% 12,1% -17,5%
Industria 250 oltre 779.060 898.926 996.958 940.822 15,4% 10,9% -5,6% 20,8% -6,0%
Totale industria 1.496.620 1.686.502 1.783.881 1.725.290 12,7% 5,8% -3,3% 15,3% -3,4%
Totale Osservatorio 1.893.181 2.088.017 2.203.167 2.173.004 10,3% 5,5% -1,4% 14,8% -1,4%
Addetti 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 538 540 537 554 0,4% -0,6% 3,2% 3,0% 100,0%
Industria 250 oltre 5.656 5.905 6.182 5.989 4,4% 4,7% -3,1% 5,9% 100,0%
Totale industria 12.537 12.569 12.748 12.488 0,3% 1,4% -2,0% -0,4% 100,0%
Totale Osservatorio 16.845 16.954 17.536 18.123 0,6% 3,4% 3,3% 7,6% 100,0%
Scavolini spa: confronto delle principali voci di bilancio
Stato patrimonialeImpresa e settore
Valori Variazioni percentuali
Pag. 10
136
Camera del Lavoro Territoriale Cgil Pesaro e Urbino Osservatorio dei bilanci d'impresa 2016
Ricavi 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 174.496 186.585 177.954 166.511 6,9% -4,6% -6,4% -4,6% -12,1%
Industria 250 oltre 1.157.373 1.413.081 1.460.593 1.501.352 22,1% 3,4% 2,8% 29,7% 0,0%
Totale industria 2.219.460 2.649.155 2.677.138 2.663.509 19,4% 1,1% -0,5% 20,0% -0,5%
Totale Osservatorio 2.775.099 3.205.207 3.231.283 3.207.608 15,5% 0,8% -0,7% 15,6% -0,7%
Totale valore della produzione 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 177.960 189.679 182.065 171.260 6,6% -4,0% -5,9% -3,8% -10,8%
Industria 250 oltre 1.197.990 1.449.155 1.558.254 1.512.379 21,0% 7,5% -2,9% 26,2% -3,0%
Totale industria 2.289.727 2.719.526 2.831.548 2.701.242 18,8% 4,1% -4,6% 18,0% -4,8%
Totale Osservatorio 2.860.680 3.291.844 3.402.851 3.254.185 15,1% 3,4% -4,4% 13,8% -4,6%
Valore aggiunto (fx) 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 32.223 36.340 33.009 31.032 12,8% -9,2% -6,0% -3,7% -17,1%
Industria 250 oltre 266.004 326.902 349.758 320.446 22,9% 7,0% -8,4% 20,5% -9,1%
Totale industria 536.443 618.098 643.509 580.439 15,2% 4,1% -9,8% 8,2% -10,9%
Totale Osservatorio 691.724 787.328 818.751 753.161 13,8% 4,0% -8,0% 8,9% -8,7%
Costo materie prime 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 97.967 104.430 99.730 93.282 6,6% -4,5% -6,5% -4,8% -12,0%
Industria 250 oltre 586.418 786.695 875.640 834.236 34,2% 11,3% -4,7% 42,3% -5,0%
Totale industria 1.083.344 1.441.630 1.529.373 1.429.227 33,1% 6,1% -6,5% 31,9% -7,0%
Totale Osservatorio 1.349.226 1.703.685 1.786.369 1.648.655 26,3% 4,9% -7,7% 22,2% -8,4%
Costo sevizi 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 46.223 46.691 47.008 45.194 1,0% 0,7% -3,9% -2,2% -4,0%
Industria 250 oltre 257.251 283.612 311.643 291.513 10,2% 9,9% -6,5% 13,3% -6,9%
Totale industria 502.058 552.115 579.291 549.436 10,0% 4,9% -5,2% 9,4% -5,4%
Totale Osservatorio 601.565 654.264 685.680 658.302 8,8% 4,8% -4,0% 9,4% -4,2%
Costo del lavoro 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 21.724 22.632 23.229 23.648 4,2% 2,6% 1,8% 8,9% 0,0%
Industria 250 oltre 206.890 230.568 241.809 241.315 11,4% 4,9% -0,2% 16,6% -0,2%
Totale industria 416.295 457.193 473.926 465.152 9,8% 3,7% -1,9% 11,7% -1,9%
Totale Osservatorio 536.753 583.115 606.930 611.339 8,6% 4,1% 0,7% 13,9% 0,0%
Ammortamenti 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 3.115 3.104 3.412 3.675 -0,3% 9,9% 7,7% 18,0% 0,0%
Industria 250 oltre 42.191 40.907 42.230 48.579 -3,0% 3,2% 15,0% 15,1% 0,0%
Totale industria 76.681 79.221 79.484 89.942 3,3% 0,3% 13,2% 17,3% 0,0%
Totale Osservatorio 105.592 111.369 109.353 127.718 5,5% -1,8% 16,8% 21,0% 0,0%
Totale costi di produzione (fx) 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 170.575 179.077 175.697 167.552 5,0% -1,9% -4,6% -1,8% -6,9%
Industria 250 oltre 1.181.067 1.393.728 1.492.535 1.481.827 18,0% 7,1% -0,7% 25,5% -0,7%
Totale industria 2.246.260 2.637.842 2.741.449 2.675.897 17,4% 3,9% -2,4% 19,1% -2,4%
Totale Osservatorio 2.811.301 3.199.000 3.300.383 3.240.081 13,8% 3,2% -1,8% 15,3% -1,9%
Variazioni percentuali
Conto economico
Scavolini spa: confronto delle principali voci di bilancio
Impresa e settoreValori
Pag. 11
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Reddito operativo 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 7.384 10.603 6.368 3.708 43,6% -39,9% -41,8% -49,8% -185,9%
Industria 250 oltre 16.923 55.427 65.719 30.552 227,5% 18,6% -53,5% 80,5% -115,1%
Totale industria 43.467 81.684 90.099 25.345 87,9% 10,3% -71,9% -41,7% -255,5%
Totale Osservatorio 49.379 92.844 102.468 14.104 88,0% 10,4% -86,2% -71,4% -626,5%
Oneri finanziari 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 1 37 216 155 5264,5% 487,0% -28,1% 22555,8% -39,0%
Industria 250 oltre 13.242 11.132 13.153 15.810 -15,9% 18,2% 20,2% 19,4% 0,0%
Totale industria 28.146 23.782 28.587 33.989 -15,5% 20,2% 18,9% 20,8% 0,0%
Totale Osservatorio 36.126 30.208 35.492 42.557 -16,4% 17,5% 19,9% 17,8% 0,0%
Saldo gestione finanziaria 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 601 548 792 1.057 -8,8% 44,6% 33,4% 75,7% 0,0%
Industria 250 oltre -11.445 7.213 11.160 -1.153 163,0% 54,7% -110,3% 89,9% -1067,9%
Totale industria -23.256 -2.223 -1.534 -15.692 90,4% 31,0% -922,9% 32,5% -90,2%
Totale Osservatorio -29.401 -4.825 -6.056 -21.452 83,6% -25,5% -254,2% 27,0% -77,5%
Utili 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 4.916 6.832 3.904 2.644 39,0% -42,9% -32,3% -46,2% -158,4%
Industria 250 oltre -954 10.239 33.836 -6.222 1173,3% 230,5% -118,4% -552,2% -643,8%
Totale industria -238 7.717 29.001 -36.446 3342,4% 275,8% -225,7% -15213,4% -179,6%
Totale Osservatorio -7.027 8.842 28.097 -57.808 225,8% 217,8% -305,7% -722,7% -148,6%
Impresa e settoreConto economico
Valori Variazioni percentuali
Scavolini spa: confronto delle principali voci di bilancio Pag. 12
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Indipendenza finanziaria - PN / TK 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 55,0% 50,9% 54,1% 56,0% -4,1 3,2 1,9 1,0 0,0
Industria 250 oltre 39,0% 35,3% 34,7% 35,1% -3,7 -0,6 0,4 -3,9 -3,9
Totale industria 34,3% 31,6% 31,8% 31,5% -2,6 0,2 -0,3 -2,8 -2,8
Totale Osservatorio 33,3% 31,2% 31,1% 30,7% -2,1 -0,1 -0,4 -2,6 -2,6
Margine di struttura I - PN / KF 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 124,0% 118,2% 108,0% 110,0% -5,8 -10,2 1,9 -14,1 -14,1
Industria 250 oltre 123,3% 113,4% 109,7% 103,5% -9,9 -3,7 -6,3 -19,9 -19,9
Totale industria 117,0% 110,3% 109,8% 103,8% -6,8 -0,4 -6,1 -13,3 -13,3
Totale Osservatorio 99,1% 94,9% 94,9% 87,8% -4,2 0,0 -7,1 -11,3 -11,3
ROE - Utili (perdite) / PN 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 6,5% 8,4% 4,6% 3,1% 1,9 -3,8 -1,5 -3,5 -5,4
Industria 250 oltre -0,2% 1,9% 5,9% -1,1% 2,1 4,0 -7,0 -1,0 -7,0
Totale industria 0,0% 0,9% 3,2% -4,3% 0,9 2,3 -7,5 -4,2 -7,5
Totale Osservatorio -0,7% 0,9% 2,6% -5,5% 1,5 1,7 -8,0 -4,8 -8,0
ROI - Reddito operativo / TK 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 5,4% 6,7% 4,0% 2,4% 1,3 -2,6 -1,6 -3,0 -4,3
Industria 250 oltre 1,2% 3,7% 4,0% 2,0% 2,4 0,3 -2,0 0,7 -2,0
Totale industria 1,7% 3,0% 3,2% 0,9% 1,3 0,1 -2,2 -0,8 -2,2
Totale Osservatorio 1,6% 2,8% 2,9% 0,4% 1,2 0,1 -2,5 -1,2 -2,5
ROD - Oneri finanziari / Debiti 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 0,0% 0,1% 0,3% 0,3% 0,1 0,3 -0,1 0,3 -0,1
Industria 250 oltre 1,7% 1,2% 1,3% 1,7% -0,5 0,1 0,4 0,0 0,0
Totale industria 1,9% 1,4% 1,6% 2,0% -0,5 0,2 0,4 0,1 0,0
Totale Osservatorio 1,9% 1,4% 1,6% 2,0% -0,5 0,2 0,3 0,1 0,0
ROS - Reddito operativo / Ricavi 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 4,2% 5,7% 3,6% 2,2% 1,5 -2,1 -1,4 -2,0 -3,5
Industria 250 oltre 1,5% 3,9% 4,5% 2,0% 2,5 0,6 -2,5 0,6 -2,5
Totale industria 2,0% 3,1% 3,4% 1,0% 1,1 0,3 -2,4 -1,0 -2,4
Totale Osservatorio 1,8% 2,9% 3,2% 0,4% 1,1 0,3 -2,7 -1,3 -2,7
Costo del venduto 2010 2011 2012 10/11 11/12 09/11 2012/Max
Scavolini spa 151.391 147.138 137.977 -2,8% -6,2% -8,9% -8,9%
Industria 250 oltre 1.054.704 1.090.189 1.172.779 1,9% 0,2% 2,1% 0,0%
Totale industria 1.969.855 1.980.626 2.047.645 0,5% 3,4% 3,9% 0,0%
Totale Osservatorio 2.332.672 2.336.682 2.374.224 0,2% 1,6% 1,8% 0,0%
Costo del ventuto su ricavi 2010 2011 2012 10/11 11/12 09/11 2012/Max
Scavolini spa 81,1% 82,7% 82,9% 1,9% 0,2% 2,1% 0,0
Industria 250 oltre 74,6% 74,6% 78,1% 0,0 3,5 3,5 0,0
Totale industria 74,4% 74,0% 76,9% -0,4 2,9 2,5 0,0
Totale Osservatorio 72,8% 72,3% 74,0% -0,5 1,7 1,2 0,0
CVen + Costo lav. su ricavi 2010 2011 2012 10/11 11/12 09/11 2012/Max
Scavolini spa 93,3% 95,7% 97,1% 2,5 1,3 3,8 0,0
Industria 250 oltre 91,0% 91,2% 94,2% 0,2 3,0 3,2 0,0
Totale industria 91,6% 91,7% 94,3% 0,1 2,7 2,7 0,0
Totale Osservatorio 91,0% 91,1% 93,1% 0,1 2,0 2,1 0,0
Redditività
Valori Punti di variazioneImpresa / settore
Scavolini spa: confronto dei principali indicatori di bilancio
Impresa / settoreStruttura patrimoniale
Valori Punti di variazione
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Valore aggiunto 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 32.223 36.340 33.009 31.032 12,8% -9,2% -6,0% -3,7% -14,6%
Industria 250 oltre 266.004 326.902 349.758 320.446 22,9% 7,0% -8,4% 20,5% -8,4%
Totale industria 536.443 618.098 643.509 580.439 15,2% 4,1% -9,8% 8,2% -9,8%
Totale Osservatorio 691.724 787.328 818.751 753.161 13,8% 4,0% -8,0% 8,9% -8,0%
Valore aggiunto su ricavi 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 18,5% 19,5% 18,5% 18,6% 1,0 -0,9 0,1 0,2 -0,8
Industria 250 oltre 23,0% 23,1% 23,9% 21,3% 0,2 0,8 -2,6 -1,6 -2,6
Totale industria 24,2% 23,3% 24,0% 21,8% -0,8 0,7 -2,2 -2,4 -2,4
Totale Osservatorio 24,9% 24,6% 25,3% 23,5% -0,4 0,8 -1,9 -1,4 -1,9
Costo del lavoro su ricavi 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 12,4% 12,1% 13,1% 14,2% -0,3 0,9 1,1 1,8 0,0
Industria 250 oltre 17,9% 16,3% 16,6% 16,1% -1,6 0,2 -0,5 -1,8 -1,8
Totale industria 18,8% 17,3% 17,7% 17,5% -1,5 0,4 -0,2 -1,3 -1,3
Totale Osservatorio 19,3% 18,2% 18,8% 19,1% -1,1 0,6 0,3 -0,3 -0,3
Costo del lavoro su valore agg. 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 67,4% 62,3% 70,4% 76,2% -5,1 8,1 5,8 8,8 0,0
Industria 250 oltre 77,8% 70,5% 69,1% 75,3% -7,2 -1,4 6,2 -2,5 -2,5
Totale industria 77,6% 74,0% 73,6% 80,1% -3,6 -0,3 6,5 2,5 0,0
Totale Osservatorio 77,6% 74,1% 74,1% 81,2% -3,5 0,1 7,0 3,6 0,0
Utili su ricavi 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 2,8% 3,7% 2,2% 1,6% 0,8 -1,5 -0,6 -1,2 -2,1
Industria 250 oltre -0,1% 0,7% 2,3% -0,4% 0,8 1,6 -2,7 -0,3 -2,7
Totale industria 0,0% 0,3% 1,1% -1,4% 0,3 0,8 -2,5 -1,4 -2,5
Totale Osservatorio -0,3% 0,3% 0,9% -1,8% 0,5 0,6 -2,7 -1,5 -2,7
Scavolini spa: confronto dei principali indicatori di bilancio
Valori Variazioni percentualiImpresa / settore
Indicatori di produttività
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Addetti 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 538 540 537 554 0,4% -0,6% 3,2% 3,0% 0,0%
Industria 250 oltre 5.656 5.905 6.182 5.989 4,4% 4,7% -3,1% 5,9% -3,2%
Totale industria 12.537 12.569 12.748 12.488 0,3% 1,4% -2,0% -0,4% -2,1%
Totale Osservatorio 16.845 16.954 17.536 18.123 0,6% 3,4% 3,3% 7,6% 0,0%
Ricavi per addetto 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 324.342 345.527 331.386 300.562 6,5% -4,1% -9,3% -7,3% -15,0%
Industria 250 oltre 204.627 239.302 236.265 250.685 16,9% -1,3% 6,1% 22,5% 0,0%
Totale industria 177.033 210.769 210.005 213.285 19,1% -0,4% 1,6% 20,5% 0,0%
Totale Osservatorio 164.743 189.053 184.266 176.991 14,8% -2,5% -3,9% 7,4% -6,8%
Valore aggiunto per addetto 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 59.895 67.296 61.469 56.015 12,4% -8,7% -8,9% -6,5% -20,1%
Industria 250 oltre 47.030 55.360 56.577 53.506 17,7% 2,2% -5,4% 13,8% -5,7%
Totale industria 42.789 49.176 50.479 46.480 14,9% 2,6% -7,9% 8,6% -8,6%
Totale Osservatorio 41.064 46.439 46.690 41.558 13,1% 0,5% -11,0% 1,2% -12,3%
Costo del lavoro per addetto 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 40.379 41.912 43.257 42.687 3,8% 3,2% -1,3% 5,7% -1,3%
Industria 250 oltre 36.579 39.046 39.115 40.293 6,7% 0,2% 3,0% 10,2% 0,0%
Totale industria 33.205 36.375 37.176 37.248 9,5% 2,2% 0,2% 12,2% 0,0%
Totale Osservatorio 31.864 34.394 34.611 33.733 7,9% 0,6% -2,5% 5,9% -2,6%
Utili per addetto 2009 2010 2011 2012 09/10 10/11 11/12 09/12 2012/Max
Scavolini spa 9.138 12.652 7.270 4.773 38% -43% -34% -48% -165,1%
Industria 250 oltre -169 1.734 5.473 -1.039 1128% 216% -119% -516% -626,8%
Totale industria -19 614 2.275 -2.918 3334% 271% -228% -15274% -177,9%
Totale Osservatorio -417 522 1.602 -3.190 225% 207% -299% -665% -150,2%
Impresa / settoreIndicatori per addetto
Valori Variazioni percentuali
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