CALENDARIO LITURGICO La Messa è La Parola della … · Musical STIA CON NOI (La Bella e la Bestia)...
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Foglio settimanale della Parrocchia Beata Vergine Assunta San Giorgio su Legnano
Domenica 26/11/2017
Recapiti: don Antonio Parroco: tel 0331-401051; fax 0331 412482
don Andrea: 338-7874881/Suore:0331 402174/Oratorio: 0331 401570
www.parrocchiadisangiorgio.com/ [email protected]
RADIO SOTERA (parrocchiale) FM HZ 89,100 collegata con
RADIO PUNTO (San Vittore Olona) FM HZ 88,150
CALENDARIO LITURGICO
Domenica 26 novembre 2017 TERZA DI AVVENTO
I figli del Regno
S. Messe ore 17.30-8.00-10.30-17.30
Lunedi 27 Feria
h 8.30 Mezzenzana Ada/Pia e Vittorio
Martedi 28 Feria
h 8.30 Fam. Garavaglia
Mercoledi 29 Feria
h 8.30 Mezzenzana Mario e Casero Teresa/Venegoni Carla h 20.30 Monopoli Stella
Giovedi 30 S. Andrea, apostolo
h 08.30 Locatelli Mons. Giuseppe
Venerdi 01/12 Feria
h 8.30 Fam. Gorla h 18.30 Senziani Francesco/Terzi Augusta/Meraviglia Gianpaolo/Colombo Pietro/Caligiuri Caterina Sabato 02 Feria h 17.30 Morelli Angelo/Teresa e Giuseppe/Comerio Rita e Chiappa Giovanni/Colombo Pietro e coscritti 1939 Domenica 03 QUARTA DI AVVENTO h 8.00 Lazzati felice/Cavaleri Maria
h 10.30 Pro populo h 17.30 Cavaleri Emilio e Nuccia e fam./Cavaleri Maurizio e Caterina e figli Ettore/Giacinta/Ambrogio/Caimi Giulio e Virginia e fam./Castiglioni Lanfranco/Perego Giordano/Gaudagnin Agnese/Costritti 1947
Anno 18 N° 13
Orari apertura CHIESA PARROCCHIALE
7.00 - 12.00/ 15.00 - 18.30
ANNO PASTORALE
2017-18
“VIENI, ti mo-
strerò la sposa
dell’Agnello
La Messa è preghiera
La Messa è preghie-
ra, anzi, è la pre-
ghiera per eccellenza, la più alta, la
più sublime, e nello stesso tempo la
più “concreta”. Infatti è l’incontro
d’amore con Dio mediante la sua Pa-
rola e il Corpo e Sangue di Gesù.
È un incontro con il Signore.
Ma prima dobbiamo rispondere a una domanda. Che cosa è veramente la preghiera? Essa è anzitutto dialogo,
relazione personale con Dio. E l’uomo è stato creato come essere in relazio-ne personale con Dio che trova la sua
piena realizzazione solamente nell’incontro con il suo Creatore. La strada della vita è verso l’incontro
definitivo con il Signore. Pregare, come ogni vero dialogo, è
anche saper rimanere in silenzio - nei
dialoghi ci sono momenti di silenzio -, in silenzio insieme a Gesù. E quando noi andiamo a Messa, forse arriviamo cinque minuti prima e incominciamo a chiacchierare con questo che è accan-
to a noi. Ma non è il momento di chiacchierare: è il momento del silen-zio per prepararci al dialogo. È il mo-mento di raccogliersi nel cuore per prepararsi all’incontro con Gesù. Il
silenzio è tanto importante! Ricorda-tevi quello che ho detto la settimana scorsa: non andiamo ad un uno spet-
tacolo, andiamo all’incontro con il Signore e il silenzio ci prepara e ci accompagna. Rimanere in silenzio
insieme a Gesù. E dal misterioso si-lenzio di Dio scaturisce la sua Parola
che risuona nel nostro cuore.
La Parola della Domenica Gv 5,33-39
Anche oggi il Signore rimprovera ai
capi del popolo di non essersi prepa-
rati nel modo giusto, nel modo dovuto
alla venuta del Messia. Invece di
prendere sul serio le parole e la testi-
monianza di Giovanni Battista che lo
additava al mondo, si sono limitati a
«rallegrarsi per un momento» alla luce
che proveniva dal Battista, «lampada
che ardeva e risplendeva»...
Questo è anche pericolo nostro, an-
che noi lo possiamo correre. Anche
noi potremmo prendere i doni e le
grazie di Dio come occasioni di un
godimento momentaneo, senza corri-
spondere alla loro finalità, la quale
sta sempre in rapporto con l'acco-
glienza di Cristo in tutto il mondo.
Chiediamo oggi la grazia di saper evi-
tare questo rischio. Chiediamo la gra-
zia di saper aprire il nostro cuore e la
nostra vita a tutta l'ampiezza e la pro-
fondità del progetto che Dio ha per
noi.
VOI SCRUTATE LE SCRITTURE:
SONO PROPRIO ESSE CHE MI RENDONO TESTIMONIANZA
In questa settimana
Giovedi 30 novembre
Festa di Sant’Andrea, apostolo
Commemorazione del Battesimo di
Sant’Ambrogio
Venerdi 01 dicembre
PRIMO DEL MESE ore 8.30 S. Messa seguita da Adorazione
eucaristica
Sabato 09 dicembre
Presiederà la Messa vigiliare
Mons. Francesco Brugnaro, Arcive-
scovo di Camerino, Diocesi delle
Marche distrutta dal terremoto.
Le offerte raccolte
in questa domenica e altre offerte
che ognuno può far pervenire al
parroco saranno devolute per
questo scopo. Grazie!
(Papa Francesco)
PARADOSSI DEL NOSTRO TEMPO 54. Pensavo fosse un tema ormai superato, ma vedo
che fatica a morire una mentalità superficiale e for-
se anche un po’ disonesta. Infatti circolano ancora
ragionamenti di questo tipo sentiti anche recente-
mente con le mie orecchie: “In tempo di crisi la Chie-
sa non dovrebbe vendere i suoi beni per ricavarne
aiuti per le persone in difficoltà?”. Che dire? Intanto
che non ci sono associazioni, gruppi, Ong e Governi
che in questo tempo abbiamo messo in campo aiuti
concreti proprio a favore di coloro che sono stati
colpiti dalla crisi come sta facendo la Chiesa. La
fantasia della carità è davvero grande tanto da per-
mettere alla Chiesa in tutte le sue componenti
(universale, diocesi, parrocchie, gruppi…)di vedere e
sostenere nei poveri la carne stessa di Cristo pove-
ro, malato, disoccupato, umiliato, affamato… E poi
può la Chiesa vendere (a chi?) i beni che sono patri-
monio dell’umanità? Tutto il patrimonio della Chiesa
più che RICCHEZZA va chiamato BELLEZZA, bellezza
che la Chiesa conserva perché non propria ma ap-
partenente a tutta l’umanità. Bellezza che gli uomini
nei secoli hanno dedicato a Dio in segno di amore.
Oggi che l’amore a Dio è un po’ in declino vediamo
invece quante poche bellezze (o bruttezze) vengono
elevate al suo nome.
In questo fine settimana i ragazzi di 2-3media stanno vivendo il Ritiro
Spirituale di Avvento a Brusson con i loro educatori, le suore e il don.
Martedì 28 novembre ore 21 in Oratorio
Consiglio dell'Oratorio
Sabato 2 dicembre ore 18.30 in Oratorio
CATECHESI GIOVANI con la presenza di Padre Davide Sciocco
+ Cena di condivisione
Domenica 3 dicembre ore 10.15 in Chiesa
Ritrovo delle famiglie del 2°anno Iniziazione Cristiana per la Messa.
A seguire in oratorio: Incontro per bambini e genitori.
A seguire: Pranzo insieme (8 euro adulti, 5 euro bambini; Iscrizioni dal
sig.Renato in Oratorio entro venerdì 1 dicembre)
Domenica 3 dicembre ore 15 in Oratorio
Incontro Famiglie 1° Anno Iniziazione Cristiana
ore 18 in Oratorio Riunione per tutti i genitori degli iscritti alla
Vacanzina Invernale a Brusson
Festa di Natale del nostro Oratorio: 17 dicembre
Ritrovo in piazza Mazzini alle 15.30
Presepe Vivente itinerante attraverso via Manzoni, via Roma
con arrivo in Oratorio e merenda insieme.
Tutta la comunità è invitata a partecipare!
Musical STIA CON NOI (La Bella e la Bestia) preparato dai nostri
animatori delle due parrocchie:
andrà in scena l'8/12 alle 21.00 e il 9/12 alle 16.00 presso
l'Auditorium San Luigi a Canegrate
Invitiamo le famiglie e i bambini prendere parte.
Ingresso gratuito, ma con prenotazione fino a esaurimento
posti: 3400822566
Visita alle famiglie per la benedizione natalizia
QUARTA SETTIMANA Lunedi 27 novembre
Via per Villa Cortese pari e dispari/Pionieri dell’aria/XXV aprile/F.Filzi/Pasubio
Martedi 28 Pz. IV Novembre/Vicolo Parravicini/Pz. Mazzini
/Legnano pari e dispari Mercoledi 29
Via Manzoni/Restelli/Tevere Giovedi 30
Via Marzabotto/ Redipuglia/Rovereto Venerdi 01/12
Via Rimembranze/Pz. Resistenza/Trieste Coloro che desiderano la Benedizione nei
luoghi di lavoro possono telefonare a: 0331 401051 Parrocchia
3333598618 don Antonio
Scuola dell’Infanzia
“ARCOBALENO DEI BAMBINI”
Open day Martedì 5 Dicembre 2017 dalle ore 17,00- 18,00
Sabato 16 dicembre ore 21.00 in chiesa
CONCERTO NATALIZIO Coro IUBILATE di Legnano
Domenica 17 dicembre nel pomeriggio
PRESEPE VIVENTE ITINERANTE Saranno rappresentati scene del presepe a partire dalla
Piazza Mazzini fino all’Oratorio.
IL TEMPO DI AVVENTO PROPOSTE PER TUTTA LA FAMIGLIA PER
PREPARCI BENE ALLA VENUTA DEL SIGNORE
PREGHIERA E PAROLA In chiesa trovi un agile libretto per preghiera familiare o persona-le che ti accompagnerà in queste sei settimane “GESU’ CRISTO FI-
GLIO DI DIO SALVATORE DEL MONDO”. Lo puoi tenere nella borsa del lavoro o della scuola e usare nei momenti
più adatti della tua giornata;
Ti consigliamo, se gli impegni professionali te lo permettono, di non ac-contentarti della Messa domenicale ma di partecipare almeno un’altra volta anche alla Messa feriale. Potrai ascoltare la Parola di Dio che ti
faciliterà il cammino verso il Natale;
Ogni domenica di Avvento ti viene proposto un momento di preghiera anche la Domenica pomeriggio alle ore 16.45 in chiesa. Potrai riscoprire
la “Liturgia delle Ore” che santifica il giorno con la preghiera del Vespro, un breve momento di Adorazione e la Benedizione eucaristica. S. Messa
ore17.30.
CONDIVISIONE E SOLIDARIETA’ Per tutto il tempo di Avvento in chiesa sarà disponibile il “CESTO DEI
POVERI” nel quale potrai mettere viveri a lunga conservazione. Alimen-teranno le scorte della Caritas a favore delle persone indigenti.
OGNI DOMENICA DI AVVENTO il nostro Arcivescovo Mario invi-
ta alla Messa in Duomo diverse categorie di persone: Alle 16.45 un momento di dialogo con l'Arcivescovo, seguito alle 17.30 dalla
celebrazione eucaristica vespertina
Domenica 26 i suoi coscritti nati nel 1951
Domenica 03 dic gli infermieri Domenica 10 le badanti Domenica 17 gli sportivi
Colonizzazioni ideologiche impongono sistemi educativi ai giovani
Togliere la libertà, cancellare la memoria, indottrinare i giovani: sono i tre indicatori delle colonizzazioni culturali e ideologi-
che di tutti i tempi. Il Papa nell’omelia della Messa a Casa Santa Marta di oggi, torna su questo argomento ispirandosi ancora una volta alle Letture della settimana in corso, che narrano la persecuzione del re Antioco Epifane contro i Maccabei fedeli alla legge
dei Padri. Ciò che è successo al popolo di Dio, com-menta Francesco, “accade ogni volta che
sorge nella Terra una nuova dittatura cultu-rale o ideologica che è una colonizzazio-
ne”.”Pensate”, fa notare il Papa senza fare nomi, “a quello che hanno fatto le dittature del secolo scorso in Europa” e alle “scuole
di indottrinamento” che ne sono nate: “Si toglie la libertà, si decostruisce la storia, la memoria del popolo e si impone un siste-ma educativo ai giovani. Tutte: tutte fanno così. Anche con i guanti bianchi, alcune:
che so, un Paese, una Nazione chiede un prestito, ‘no, ma io ti do, ma tu, nelle scuo-le, devi insegnare questo, questo, questo’, eti indicano i libri; libri che cancellano tutto quello che Dio ha creato e come lo ha crea-to. Cancellano le differenze, cancellano la storia: da oggi si incomincia a pensare co-
sì.Chi non pensa così, anche, chi non pensa così, va lasciato da parte, anche persegui-
tato”. Così è successo anche in Europa, ribadisce il Papa, dove ”quelli che si opponevano alle
dittature genocide, erano perseguitati”, erano minacciati, privati della libertà cosa
che corrisponde ad “un’altra forma di tortu-ra”. E con la libertà, le colonizzazioni ideolo-giche e culturali tolgono anche la memoria, riducendola a “favole”, a “bugie, “cose di vecchi”. Ricordando quindi la figura della madre dei Maccabei che esorta i figli a te-
ner duro di fronte al martirio, il Papa, sotto-linea il ruolo unico della donna nella custo-dia della memoria e delle radici storiche: “Custodire la memoria: la memoria della salvezza, la memoria del popolo di Dio,
quella memoria che faceva forte la fede di questo popolo perseguitato da questa colo-nizzazione ideologico-culturale. La memoria è quella che ci aiuta a vincere ogni sistema educativo perverso. Ricordare. Ricordare i valori, ricordare la Storia, ricordare le cose che abbiamo imparato. E poi, la mamma. La mamma che parlava due volte – dice il testo – ‘nella lingua dei padri’: parlava in dialetto. E non c’è alcuna colonizzazione culturale che possa vincere il dialetto.”
La “tenerezza femminile” e il “coraggio viri-le” della madre dei Maccabei che si fa forte delle radici della lingua dei Padri nella dife-sa dei suoi figli e del Popolo di Dio, fa pen-sare, osserva il Papa, che “soltanto la forza delle donne è capace di resistere a una colonizzazione culturale”. Sono loro, le mamme e le donne, le custodi della memo-ria, del dialetto, “capaci di difendere la Sto-ria di un popolo” e, aggiunge il Papa, di ” trasmettere la fede” che poi “i teologi spie-gheranno”: “Il popolo di Dio è andato avanti per la forza
di tante donne brave, che hanno saputo dare ai figli la fede, e solo loro – le mamme – sanno trasmettere la fede in dialetto. Che il Signore ci dia sempre la grazia, nella Chie-sa, di avere memoria, di non dimenticare il
dialetto dei padri e di avere donne coraggio-se.”
di Gabriella Ceraso - Aleteia
Papa Francesco ci spiega e ci porta, come per mano
ECCO COSA VUOL DIRE «ANDARE A MESSA»
Una giornata qualsiasi di questo novembre. A Milano, cielo incolore. Si va a scuola, si lavora.
L’autunno è lento, calca adagio i suoi passi, mentre la sera il buio cala sempre prima. E domenica, andremo a Messa. Da cattolici quali siamo.
Ci andremo forse anche perché ci si va, da sempre. Magari qualche volta con stanchezza, con smemoratezza del senso di quel gesto che si ripete. Con insofferenza addirittura, se l’omelia lunga, o noiosa. Ma che cos’ è,
andare a Messa? Perché ci andiamo? A che cosa ci serve? Ieri il Papa in Udienza ha ricordato quale è il cuore di questo nostro andare doveroso,
fedele, ma, può accadere, ingrigito. Come questo cielo di novembre, a Milano.
La Messa, ha detto Francesco, è «entrare nella Passione, morte, Resur-rezione, Ascensione di Gesù; quando andiamo a Messa è come se an-dassimo al Calvario». La Messa, memoriale del Mistero pasquale di Cri-
sto. Di quel soffrire, morire, scendere agli Inferi, faccia a faccia con la morte; e vincerla, infine, la morte, nostra ostinata compagna. «Noi, nella Messa, stiamo con Gesù, morto e risorto e Lui ci trascina avanti, alla vita
eterna», ha detto Francesco. Ecco cosa facciamo, andando a Messa. Sedendo un po’ distratti su una
panca, rispettosi ma abituati a quel settimanale rito uguale. Andando sì, come sempre, ma non aspettandoci molto. Lo sappiamo a
memoria, l’avvicendarsi di letture e preghiere. Conosciamo quel brano di Vangelo. Che potrà darci di nuovo, un’altra Messa? Andiamo in chiesa
tutti con i nostri affanni e dolori. O con il peso, addosso, degli anni. Invec-chiando, può diventare più difficile sperare. Avendo visto che questo
mondo procede come sempre, può farsi arduo credere che possa infine vincere il bene, credere in un ricominciamento radicale. «È possibile rina-scere quando si è vecchi?», chiedeva Nicodemo. A una certa età è una domanda che ci si pone. Perseverare nella speranza, con gli anni è fati-
coso. Ma proprio per questo ci è data, nel cammino, questa stazione, la dome-nica. Per ritrovare fiato, e gambe. Il Papa: «La Messa ci rende partecipi della vittoria di Cristo sulla morte, e dà significato pieno alla nostra vita». E non è soltanto un ricordo, è di più - ha aggiunto - è fare presente quello
che è accaduto venti secoli fa. Fare presente: dietro di Lui sul sentiero del Calvario, sulle spalle il peso della croce. Gli insulti, e quella atroce totale solitudine, quella tremenda percezione di abbandono. Morire, in dono estremo a un Padre, per un lungo istante come assente. Morire per tutti, e per ognuno. Per ogni di-
menticato, abbandonato, sofferente, per ogni volto oltraggiato. Giù, den-tro l’oscuro e algido tempo del Sabato, tempo sospeso, tempo in bilico su
un vertiginoso crinale. E poi, poi la pietra del sepolcro è abbattuta. «Maria!!». «Rabbuni!». Come un sole che si alza e dissolve ogni nebbia
e ogni tenebra. «Ogni celebrazione dell’Eucaristia ha insegnato ieri il Papa - è un raggio di quel sole senza tramonto che è Gesù risorto. Partecipare alla Messa
significa entrare nella vittoria del Risorto, essere illuminati dalla sua luce, riscaldati dal suo calore». Non succede a molti, di percepire fisicamente tutto questo. Ma più importante che il 'sentire' è il sapere, avere memoria
di ciò che oggettivamente la Messa è. Tornare sui passi del martirio di Cristo. Accompagnarlo, giù negli abissi, al fondo del buio, e poi in una
incommensurabile luce. Come di sole chiaro di solstizio, allo zenit. Ogni domenica, un raggio di questo eterno sole.
Per questo, andiamo a Messa. Per risanarci, scaldarci al vigore di una gran luce. E quanto ne abbiamo bisogno, affannati e smemorati come
siamo, oppressi dal male. Invecchiati, magari, e alcuni quasi cinici ormai. Ogni domenica «il suo
sangue ci libera dalla morte e dalla paura della morte», ci ricorda il Papa. Per tutti noi affaticati e stanchi quella fontana d’acqua viva, la domenica.
Ogni domenica quella nuova aurora.
di Marina Corradi - Tratto da Avvenire