Bugno, Neapolis e Pithecusa
-
Upload
carmine-taglialatela-scafati -
Category
Documents
-
view
112 -
download
0
Transcript of Bugno, Neapolis e Pithecusa
5/14/2018 Bugno, Neapolis e Pithecusa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/bugno-neapolis-e-pithecusa 1/8
Karl Julius Beloch
da Sorrento nell 'AntichitaalIa Campania
Atti del convegno storiografico in memoria di
CLAUDIO FERONE
Piano di Sorrento, 2 .8 marzo 2.009
a cura di
Felice Senatore
Scienze e Lettere
Roma
5/14/2018 Bugno, Neapolis e Pithecusa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/bugno-neapolis-e-pithecusa 2/8
Indice
PresentazionediFELICESENATORE p. IX
Saluto ai convegnisti di FELICE SENATORE, GIOVANNI RUGGIERO, XV
ANTONINO COPPOLA
LEANDRO POLVERINI,Giulio Beloch nella storia della storiografia 1
ANGELO RUSSI, Julius Beloch e Bella Bailey. Appunti dal carteggio inedito 21
(1873-1877,1883)
ALFREDINA STORcm MARINo, Aproposito di «Der Italische Bund» 119
GIANLUCA TAGLIAMONTE, Le magistrature italiche nell'opera di Beloch e 13 9
negli studi successivi
GIUSEPPE GALAsso,Beloch: Campanien 153
MAURIZIO BUGNO, Neapolis e Pithecusa: un percorso storiografico dal 161
«Campanien» di Karl Julius Beloch aile piu recenti acquisizioni
EDUARDO FEDERICO, Daile antichita neglette aile antichita nostrane. Capri 173
antica prima e dopo il Campanien
GIUSEPPE CAMODECA, Puteoli e Cuma in epoca romana nel Campanien di 201Beloch
LUCA CERCHIAI, Ripartendo da Beloch: brevi considerazioni suIpopolamento 223
diNuceria e della Valledel Sarno
MARIo Russo, Lapenisola sorrentina da 'Surrentum imAlterthum' a oggi 229
MICHAEL H. CRAWFORD,From Campania to Lucania 299
AMEDEO ROSSI,Ritomando suKJ. Beloch: riflessioni topografiche su Suessula 303
e ilsuo teritorioFELICE SENATORE, La cosiddetta 'lega campana '. Karl Julius Beloch e la 333
'nascita storiografica 'di un Gauverband
Appendice
CLAUDIO FERONE, Beloch e I'antiquaria napoletana 367
ReJerenze Jotografiche delle illustrazioni 'fuori testa 392
5/14/2018 Bugno, Neapolis e Pithecusa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/bugno-neapolis-e-pithecusa 3/8
162 MAURlZIO BUGNO
Milano6
: anche nel titolo, l' opera riecheggia i fasti dei viaggi illustrati rna risente
gia della prospettiva delle nuove guide turistiche.
Un ponte verso il futuro sono sventramenti e lavori pubblici che hanno alterato e
spesso offeso la citta e la sua storia. Dal 1889 fino al 1906, Napoli fu infatti
interessata da una serie di imponenti lavori pubblici, quelli del Risanamento, resisi
necessari per bonificare il degrado dei quartieri posti nella parte meridionale
dell'antica Neapolis, a ridosso della linea di costa': questi lavori portarono alla
distruzione di importanti vestigia della citta alle quali, tal ora, non fu concesso
neanche 1inventario. Poi c' e stata la guerra con la ricostruzione e gli ampliamenti,
talora selvaggi. Ma anche pili di recente, Napoli e andata soggetta a lavori e
sventramenti, come quelli successivi al terremoto del 1980, che pure hanno
minacciato la storia pili antic a della citra. Attualmente, i lavori in corso d' opera per
il completamento di una nuova linea della ferrovia metropolitana stanno
restituendo parti ignote della citta antica''.
La produzione di monografie scientifiche a carattere locale 0 regionale (studio
di topografia) sulla storia pili antica del Mezzogiomo d'Italia prende nuovo aspetto
nel XIX secolo. Se un prodromo puo essere rappresentato dall'opera di Desire
Raoul Rochette", e Francois LenormantlO
aripercorrere i paesaggi del Mezzogiomo
in una rinnovata coscienza storica. L' opera di Lenormant segna forse nella storia
degli studi una diramazione di interessi prima sovrapposti: i paysages finiranno
nella letteratura e nelle inchieste meridionaliste, l' histoire prende un percorsoautonomo che supera ormai rievocazioni fenomenologiche dell'antico ed epifanie
di un mondo chiuso nella sua fissita, Le due strade si riavvicineranno presto in veste
di scienza storica, per un verso ricerca archeologica e topografica, da un altro
ricerca delle fonti scritte, discipline il cui rigore metodologico rendera
gradualmente autonome e complementari tra loro 11. A proposito della storia di
Neapolis, vanno segnalate le ricerche di Bartolommeo Capasso (1815-1900(,
6 C. Stieler, E. Paulus, W.Kaden, Italien: Eine Wanderung von den Alpen bis zumAetna, Stuttgart
1876 (Italia. Viaggio pittoresco dall'Alpi all 'Etna, Milano 1876); Stuttgart 1880'; Milano 1885';
Milano 18904
7 Yd. R.T. Gunther, 'Changes in the Level of the City ofNaples', The GeographicalJournal24, 2,
1904, pp. 191-198. Cfr. ora la messa a punto di G.C.Alisio, Napoli e if Risanamento. Recupero di una
strutturaurbana, Napoli 1980; 'La eulturanapoletana dell'800', inNapoli antica,pp. 409-413.
8 D. Giampaola, 'Dagli studi di Bartolommeo Capasso agli seavi della metropolitana: rieerehe
sulle mura di Napoli e sull'evoluzione del paesaggio eostiero', Napoli Nobilissima ser.Y 5, 2004, pp.
35-56.
9 Histoire critique de l 'etoblissement des colonies grecques, 1-2,Paris 1815.
10La Grande Grece. Paysages ethistoire, 1-3,Paris 1881-1884.
11 Cfr. G. Galasso, 'La Magna Greeia: mito e realta nella tradizione eulturale del Mezzogiorno
d'Italia', inUnsecolo di ricerche, pp. 11-29,partie. pp. 23-29; von Hase 1989,pp. 57-59.
12 Sull'antico sito di Napoli e Palepoli dubbii e conghietture, Napoli 1855, vero ineunabolo di
Napoli greco-romana esposta nella topografia e nella vita. Operapostuma, Napoli 1905.
5/14/2018 Bugno, Neapolis e Pithecusa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/bugno-neapolis-e-pithecusa 4/8
164 MAURlZIO BUGNO
proseguire con Luigi Pareti (1885-1962)21.Dagli anni Quaranta, anche gli studi su
Pithecusa e Neapolis hanno seguito il progressivo definirsi in senso storicistico di
discipline come l' archeologia e lanumismatica. Fra queste, il confronto, non sempre
convergente, ha condotto aun affinamento dellametodologia e anuovi propositi.
In questo dibattito si segnalano particolarmente i contributi di Jean Berard
(1908-1957)22 e di Thomas James Dunbabin (1911-1955)23, i quali hanno
ripercorso la storia delle citta greche in occidente non pili limitatamente alle fonti
scritte ne solo alla storia politic a rna anche a quella economica e culturale. Questi
storici hanno superato il criticismo e 1 0 scetticismo imperante del Pais rna hanno
talvolta sortito l' effetto opposto, quello cioe di rendere storico ogni dato della
tradizione, come Dunbabin che ha letto fatti antichi alla luce di un comparativismo
non sempre corretto sul piano metodologico". Ed e in questa fase che la presenza
greca in Italia riprende a essere oggetto di studio, da parte degli allievi di Luigi
Pareti: Ettore Lepore (1924-1990), dagli anni Cinquanta, e Alfonso Mele, dagli
anni Settanta, hanno rinnovato nella metodologia e nei contenuti gli interessi
occidentali della storia antica.
PITHECUSA
Nella prima edizione del Campanien - rna con antitetica posizione nell' edizionesuccessiva -, Beloch individuo in Capri il primo insediamento greco in Italia da cui
sarebbe partita 1irradiazione nel Golfo, divenendo 1isola in tal modo metropolis di
Sorrento eN apoli 25. La seconda edizione del Campanien vede inPithecusa laprima
meta dei Greci, senza escludere la possibilita di un precedente insediamento degli
Acamani provenienti da Capri. Il nome greco dell'isola, e della stanziamento
greco, deriverebbe dalle scimmie cosi come quello di Capri dai cinghiali. Le
miniere d'oro, secondo una interpretazione del passo di Strabone'", si sarebbero
esaurite mentre e ancora evidente la fertilita dell'isola come anche la produzione
21 Studi siciliani ed italioti, Firenze 1914. Yd. anche Storia della regione lucano-bruzzia
nell' antichita, a cura diA. Russi, Roma 1997: opera postuma alla quale 10studioso lavorava quando
mori allinizio de11962 (vd.l'IntroduzionediA. Russi,p. XI).
22 La colonisation greciJ,uede l'Italie meridionale et de la Sicilie dans I'antiquite. L 'histoire et lalegende, Paris 1941 e 1947 ; L'expansion et la colonisation grecques jusqu 'aux guerres mediques,
Paris 1960.
23 The Western Greeks. The History of Sicily and South Italy from the Foundation of the Greek
Colonies to 480B.C., Oxford 1948.
24 Cfr.K.Meister, 'Un secolo diricerche inMagna Grecia: la storiografia e la storia politica', in Un
secolo diricerche,pp. 33-49.
25 SuBeloch e Capri yd. Federico 2004,pp. 15-17.
26 StraboY 4,9.
5/14/2018 Bugno, Neapolis e Pithecusa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/bugno-neapolis-e-pithecusa 5/8
166 MAURlZIO BUGNO
e XIII secolo a.C., in particolare, a Ischia, nel sito di Castiglione, gia nota al
Beloch34.
Nel 1968, un incontro di studi sulla cosiddetta colonizzazione greca in
Occidente mise a confronto metodi e idee sui temi della presenza greca, con
particolare riguardo alla cause che quel fenomeno mossero e quindi allo statuto di
Pithecusa35.Tra gli anni Sessanta e Settanta" e,pili di recente, negli anniNovanta",
a Napoli, soprattutto su ispirazione di studiosi come Ettore Lepore e Bruno
d'Agostino e del Centre Jean Berard, col confronto sinergico di discipline e
metodologie diverse, partendo dal recupero e dall'analisi storica dei contesti
metropolitani (penisola euboica, penisola calcidica e area levantina), la presenza
euboica in occidente si e connotata di una conoscenza estesa anche
all'antropologia, alle stratificazioni sociali, alle dinamiche culturali e inter-
culturali.
Fin dalle pnme scoperte di Buchner, Sl e dibattuto sullo natura
dell'insediamento di Pithecusa: se ritenerlo cioe una polis oppure uno
stanziamento d'altro tipo, un comptoir, un emporion; aggiungendo alla funzione
della scambio anche quella della lavorazione sul posto delle materie prime in
manufatti, come si e cominciato a fare negli anni Settanta del secolo scors038.Una
interpretazione che poggia prevalentemente, rna non solo, sui dati archeologici,
vuole l'insediamento di Pithecusa una esperienza di carattere stanziale che
probabilmente non nacque ne sicuramente porto allo sviluppo di una polis a causa
della crisi che segui alla fondazione di Cuma". L'altra posizione rilegge i dati
archeologici che trova non contradditori con la tradizione letteraria: la
documentazione archeologica confennerebbe 10 statuto di comunita libera
organizzata, non comptoir dunque ne emporion: le evidenze risultano infatti del
tutto compatibili con quelle note per una polis diVIII secolo; indigeni e Fenid sono
34 Ridgway 1984,pp. 13-21.
35 Incontro di studi sugli inizi della colonizzazione greca in Occidente (Napoli - Ischia 1968),
Dialoghi diArcheologia s, 1-2, 1969,pp.1-234.
36 Contribution a l'etude de la societe et de la colonisation eubeennes, Cahiers du Centre Jean
Berard II, Naples 1975. Nouvelle contribution a I'etude de la societe et de la colonisation eubeennes,Cahiers duCentre Jean Berard VI, Naples 1981.
37 APOIKIA; EUBOICA.
38Vd. von Hase 1989, pp. 74-76; D. Ridgway, 'La «precolonizzazionea', ibidem, pp. 111-126. Per
un 1ucidoe dettag1iato inquadramento del dibattito yd. L. Jannelli, 'Ischia e Cuma', in E. Greco (ed.),
La citta greca antica. Istituzioni, societa eforme urbane, Roma 1999,pp. 303-327.
39 Vd., in partico1are, B. d'Agostino, 'Pitecusa. Una apoikia di tipo partico1are', inAPOIKIA, pp.
19-27. Cfr. D. Ridgway, L'alba della Magna Grecia, Milano 1984 (traduzione ing1ese aggiomata, The
first Western Greeks, Oxford 1992); M. Giangiulio, 'Avventurieri, mercanti, co1oni, mercenari.
Mobilita umana e circo1azione di risorse ne1Mediterraneo arcaico', in S. Settis (ed.), I Greci. Storia
Cultura Arte Societa, 2,1, Torino 1996,pp. 497-525.
5/14/2018 Bugno, Neapolis e Pithecusa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/bugno-neapolis-e-pithecusa 6/8
168 MAURlZIO BUGNO
cosi Pais e Ciaceri che, da parte loro, proprio sulla base delle testimonianze
letterarie 43 avevano pensato all' esistenza dell 'insediamento di Parthenope.
La Rivista Parola del Passato, nel 1952, apri una nuova fase della ricerca
storica su Neapolis, dopo gli eventi traumatici dell'ultimo conflitto: un altro
tentativo della citta di risollevare le sorti che la storia le ha imposto. Per cio che
riguarda la notizia della distruzione da parte di Cuma44, Mario Napoli" propose di
attribuirla all' avanzata etrusca verso sud mentre il Pugliese Carratelli46penso a una
sopravvivenza del sito in tono minore. Tuttavia, un riesame successivo ha
dimostrato che la cronologia di quelle tombe scoperte da Mario Napoli scende
anche nella seconda meta del VI secolo: in tal modo pare ridursi l'arco temporale
tra la presunta distruzione di Parthenope e la fondazione di Neapolis. Sulla scia di
quegli studi dedicati alla storia pili antica della citta, Giovanni Pugliese Carratelli,
Mario Napoli ed Ettore Lepore, quindici anni dopo, ripresero l'argomento con
rinnovata attenzione in un' opera collettiva che segno da quel momenta il punto di
partenza per laricercasu Neapolis 47.
Come gia si e notato per la storia di Pithecusa, gli anni Sessanta e Settanta sono
quelli del confronto tra specialisti delle diverse discipline storiche e dell'incontro
tra studiosi di diverse parti del mondo. Uno dei tanti esempi e costituito dall'opera
diMartin W.Frederiksen, pubblicata postuma dopo lamorte dell' Autore avvenuta
nel 198048• Gli scritti risalgono agli anni 1967-74. Si parte dall'evidenza
archeologica per allargare il quadro alle altre serie testimoniali. Frederiksen ha
condensato nella sua ricerca l' esperienza formativa maturata in area anglosassone
poggiante su una raffinata metodologia di ricerca archeologica e l'esperienza di
confronto in Italia, su temi di storia antica soprattutto campana, con la filologia e la
critica delle fonti letterarie.
Negli anni Ottanta, Napoli viene ancora una volta sventrata. La necessita e data
dalla ricostruzione dopo ilterremoto nel1980 e da lavori permigliorare larete delle
infrastrutture. Nel 1985, due eventi segnano una tappa fondamentale per gli studi
della storia pili antica della citta e rappresentano, al tempo stesso, un primo
tentativo della citra di risollevarsi dopo l' evento sismico: sitratta della mostra - con
la pubblicazione del catalogo - Napoli antica allestita al Museo Archeologico
Nazionale, e del Convegno di Studi, annualmente organizzato a Taranto
43Liv.VIII 22,5.
44 Lutat. Cat. fro7 (Peter) apudPhilargyros ad Georg. IV 564.
45M.Napoli, 'RealtastoricacliPartenope',PP7, 1952,pp. 269-275.
46G. PuglieseCarratelli, 'Napoli antica',PP7, 1952, pp. 243-268,partic. p. 249.
47 Storia diNapoli. 1. I.'Eta classica, a cura di E.Pontieri, Napoli 1967. Cfr.von Hase 1989,pp. 78-80.
48M. Frederiksen, N. Purcell, Campania, Rome, 1984.
5/14/2018 Bugno, Neapolis e Pithecusa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/bugno-neapolis-e-pithecusa 7/8
170 MAURlZIO BUGNO
della crisi cumana grazie anche alla presenza nell'area della Siracusa di Ierone.
Neapolis avvia presto una politica autonoma su tutto il Golfo di Napoli, una politic a
di controllo territoriale e di integrazione culturale che andavano integrando realta
vicine e lontane, nel tempo e nella spazio. Si stabiliscono relazioni con Atene e con
l' entroterra di Nola che portano poi la citta ad allontanarsi da Cuma e ad accogliere
genti campano- sannitiche all'intemo della citra. Dalla fine del IV secolo la citra
sviluppa il porto e il quartiere ad esso pertinente non solo per importazioni rna
anche per esportazioni, come quella della ceramica a vemice nera.
Il XXV Convegno di Studi sulla Magna Grecia (1985), dedicato a Neapolis",
ripropone quella pluralita di approcci gia notata per il Catalogo della Mostra rna
allarga la selezione degli studiosi intervenuti rispetto a quelli presenti nel Catalogo.
Al Convegno, vengono discusse le tradizioni su una fondazione di Parthenope
rodia precedente quella cumana, con l' effetto di una duplicazione di Parthenope, la
cui storia successiva si configurerebbe quale decadenza, sulla scia delle valutazioni
del Pugliese Carratelli", e non distruzione.
Da allora a oggi, nuovi studi e nuove scoperte, archeologiche, hanno consentito
un aggiomamento dei dati sulla storia pili antica della citta56• Nel 1995 e stato
pubblicato un saggio di Flavio Raviola57che ha inteso revisionare innanzi tutto i
dati delle fonti letterarie in merito alla fase di Parthenope e a quella successiva di
Neapolis. Dopo altri dieci anni, nel 2005, una rilettura dei materiali provenienti
dalla necropoli di Castelcapuano, riferibile a Neapolis, e dallo scarico di Vico
Pallonetto a S. Lucia, riferibile a Parthenope, oltre ai nuovi saggi sul tracciato delle
mura di Neapolis, hanno consentito di liberare la distruzione di Parthenope e la
fondazione di Neapolis dalla combinazione tra fonti letterarie, archeologiche e
numismatiche. Il risultato ha portato non solo a una riduzione notevole della iato
intercorrente tra le due esperienze insediative rna ha consentito anche una pili
adeguata proposta di inquadramento storico rispetto alla politica cumana nella
secondarneta del VI secol058•
54 Neapolis, Atti del XXV Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto 1985), Taranto 1986
[1988].
55Vd.anche, inun quadro regionale pili ampio, G. Pugliese Carratelli, 'I Greci in Campania' , inG.
Pugliese Carratelli (ed.), Storia e civilta della Campania, L 'Eva antico, Napoli 1991, pp. 69-10 I.
56Nel primo lustro degli anniNovanta, va segnalato I'importante lavoro direcupero e sistemazione
scientifica delle iscrizioni greche diNapoli, condotto da E.Miranda: Iscrizioni greche d 'Italia, Napoli,
I, acuradiE. Miranda, Roma 1990eNapoli, 2,acuradiE. Miranda, Roma 1995.
57Napoli Origini, Hesperia, 6. Studi sulla grecita diOccidente, a cura diL.Braccesi, Roma 1995.
58 D. Giampaola - B. d'Agostino, 'Osservazioni storiche e archeologiche sulla fondazione di
Neapolis', inW.v. Harris, E.LoCascio (edd.),Noctes Campanae. Studi di storia antica ed archeologia
dell 'Italiapreromana e romana inmemoria diMartin W Frederiksen, Napoli 2005, pp. 49-80.
5/14/2018 Bugno, Neapolis e Pithecusa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/bugno-neapolis-e-pithecusa 8/8