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PROGETTO GRAFICO COPERTINA: a cura del Dott. Carmelo D’Agostino. FOTO COPERTINA: territorio compreso tra i comuni di Sciacca e Caltabellotta (Foto del Dott. Domenico Galvano)

26 Giugno 2007 - 2 -

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A CURA DI:

ASSESSORATO REGIONALE TERRITORIO ED AMBIENTE DIPARTIMENTO TERRITORIO E AMBIENTE

AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

Dirigente Generale Direttore Generale

Arch. Pietro Tolomeo Ing. Sergio Marino

Dirigente Servizio 2 VAS-VIA SG VIII - Progetti speciali

Ing. Vincenzo Sansone Dott. Fabio Badalamenti

Dirigente UO S2 - 3 ST VI - Ambiente idrico - Laboratorio

Dott. Giovanni Scalici Dott. Antonio Granata

Task Force Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - POA PON ATAS

Task Force Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - POA PON ATAS

Dott.ssa

Dott.ssa

Dott.

Dott.

Dott.

Dott.

Dott.

Dott.

Avv.

Avv.

Arch.

Dott.

Antonella

Annamaria

Carmelo

Domenico

Antonino

Francesco

Maurizio

Giuseppe

Ornella

Federico

Mario

Emilio

Barbara

Beltrano

D’Agostino

Galvano

Genovesi

Geremia

Lisciandra

Messana

Navarra Tramontana

Nucita

Pantaleo

Scilipoti

Ing.

Dott.ssa

Ing.

Dott.

Dott.ssa

Ing.

Dott.ssa

Dott.

Dott.ssa

Giovanni

Daniela

Dario

Franco

Virginia

Marco

Federica

Giacomo

Maria

Biundo

Commodari

Di Gangi

Dolce

Palumbo

Pirrello

Rodi

Scalzo

Teletta

RINGRAZIAMENTI:

ASSESSORATO REGIONALE TERRITORIO ED AMBIENTE, DIPARTIMENTO TERRITORIO E AMBIENTE

Servizio 4 - Assetto del territorio e difesa del suolo

Dott. Giovanni Arnone (Dirigente del servizio), Dott. Aldo Guadagnino (Dirigente UO S4.2), Dott. Diego Greco (Dirigente UO S4.3) e Geom. Giuseppe Gullotta.

Servizio 6 - Protezione patrimonio naturale

Dott. Francesco Gendusa (Dirigente UO S6.3)

Servizio 7 - Qualità dei corpi idrici

Dott. Salvatore Anzà (Dirigente del servizio)

26 Giugno 2007 - 3 -

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INDICE

ALLEGATO A..........................................................................................................................5

Autorità con specifiche competenze ambientali consultate ..............................5

A.1. Le autorità ambientali privilegiate.........................................................................6

ALLEGATO B........................................................................................................................18

Partenariato istituzionale, economico e sociale .................................................18

B.1. I Tavoli istituzionali ............................................................................................19

B.2. Il forum partenariale ............................................................................................23

B.3. Altri tavoli di concertazione ................................................................................25

ALLEGATO C........................................................................................................................26

Quadro normativo pianificatorio e programmatico di riferimento (internazionale, comunitario, nazionale e regionale).............................26

C.1. Temi ambientali “Generici” (Ambiente, sviluppo rurale e sviluppo sostenibile)27

C.2. Temi ambientali “Aria, cambiamenti climatici ed energia”................................29

C.3. Temi ambientali “Natura, biodiversità e paesaggio”...........................................32

C.4. Temi ambientali “Suolo” .....................................................................................37

C.5. Temi ambientali “Risorse idriche” ......................................................................39

ALLEGATO D........................................................................................................................42

Coerenza e complementarietà con le strategie ambientali comunitarie, nazionali e regionali .......................................................................................42

ALLEGATO E........................................................................................................................74

Valutazione delle misure..........................................................................................74

ALLEGATO F ......................................................................................................................111

Costruzione e descrizione del sistema di indicatori di contesto e prestazionali ...................................................................................................111

26 Giugno 2007 - 4 -

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ALLEGATO A

AUTORITÀ CON SPECIFICHE COMPETENZE AMBIENTALI

CONSULTATE

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A.1. LE AUTORITÀ AMBIENTALI PRIVILEGIATE

L’articolo n. 6, paragrafo n. 3 della Direttiva 2001/42/CE stabilisce che gli stati membri designano le autorità che devono essere consultate e che, per le loro specifiche competenze ambientali, possono essere interessate agli effetti sull’ambiente dovuti all’applicazione dei piani e del programma. Sulla base di tali indicazioni l’Assessorato regionale Agricoltura e Foreste ha individuato le seguenti Autorità Ambientali privilegiate: Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente (Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente e

Dipartimento Regionale Urbanistica); Assessorato Regionale dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione; Assessorato Regionale Sanità; Tutti i consorzi di bonifica della Sicilia; Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente; Ufficio speciale antincendi boschivi; Ufficio speciale aree ad elevato rischio di crisi ambientale; Ufficio speciale per la montagna; Agenzia Regionale per le acque e rifiuti; Ente Parco delle Madonie; Ente Parco dei Nebrodi; Ente Parco dell’Etna; Ente Parco dell’Alcantara; Enti gestori delle aree protette (Dipartimento Azienda Regionale Foreste Demaniali); ANCI Sicilia; Delegazione UNCEM Sicilia; Ufficio Speciale Coordinamento Iniziative Energetiche.

L’articolo n. 5, paragrafo n. 4 della Direttiva 2001/42/CE stabilisce che le autorità di cui sopra devono essere consultate al momento della decisione sulla portata delle informazioni da includere nel rapporto ambientale e sul loro livello di dettaglio.

In data 20/11/2006, con nota prot. n. 95674, è stata formalizzata la collaborazione tra l’Assessorato regionale Agricoltura e Foreste - Dipartimento Interventi Strutturali e l’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente - Dipartimento Territorio e Ambiente (Autorità ambientale regionale), per lo svolgimento dell’attività relativa al processo di VAS al PSR Sicilia 2007/2013.

In data 26/01/2007, con nota prot. n. 6952, l’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente - Dipartimento Territorio e Ambiente (Autorità ambientale regionale) ha avviato la collaborazione con l’ARPA Sicilia per la co-redazione del Rapporto Ambientale del PSR Sicilia 2007/2013.

In data 5/12/2006, con nota prot. n. 101212, il Dipartimento Interventi Strutturali ha convocato, per il giorno 7/12/2006, la prima riunione di consultazione con le Autorità ambientali privilegiate. Unitamente alla convocazione sono state inviati il “Documento di Scoping” e il “Questionario di consultazione pubblica”, elaborati di concerto con l’Autorità Ambientale regionale dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente. A tale riunione hanno partecipato 11 delle 17 Autorità ambientali invitate. Quanto emerso durante la riunione del 7/12/06 è sintetizzato con nota prot. n. 103961 del 12/12/06 e trasmesso alle medesime Autorità ambientali.

In seguito alla consultazione sono pervenuti, sul “Questionario di VAS”, i contributi delle Autorità ambientali privilegiate di seguito indicate:

26 Giugno 2007 - 6 -

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N. Data Autorità ambientale privilegiata

1 14/12/2006 Ente Parco delle Madonie

2 15/12/2006 Consorzio di bonifica 7 - Caltagirone

3 15/12/2006 Ufficio speciale antincendi boschivi

4 15/12/2006 Consorzio di Bonifica 11 - Messina

5 15/12/2006 Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente

6 15/12/2006 Ufficio speciale aree ad elevato rischio di crisi ambientale

7 18/12/2006 Delegazione UNCEM Sicilia

8 Ufficio speciale per la montagna

Il riepilogo di tali contributi è stato trasmesso all’Autorità Ambientale regionale, con nota prot. n. 5256 del 18/1/07, la quale, con nota prot. n. 8451 del 1/2/07, ha trasmesso le relative valutazioni sui predetti contributi, che si riportano nella tabella a seguire.

26 Giugno 2007 - 7 -

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Sintesi delle proposte/osservazioni contenute nel questionario di consultazione pubblica sulla “documento di scoping” da parte delle Autorità Ambientali privilegiate.

Domanda Sintesi delle proposte/osservazioni E’ stata recepita? Motivazioni

1. Siete a conoscenza della Direttiva 42/2001/CE e della sua attuazione per il periodo di programmazione 2007-2013?

Nessuna osservazione - -

2. Avete effettuato degli incontri all’interno dei vostri dipartimenti/servizi per discutere delle vostre considerazioni rispetto l’applicazione della VAS al P.S.R. 2007-2013?

Nessuna osservazione - -

Osservazione n. 3.1. Occorre integrare il quadro normativo (ARPA) Si L’osservazione è soddisfatta dal contenuto dell’allegato C

3. Avete valutato l’entità e qualità delle informazioni contenute nel Rapporto Ambientale? Osservazione n. 3.2. Si potrebbero inserire nelle aree agricole ad elevata

valenza naturale non solo i siti caratterizzati da un’alta concentrazione di specie endemiche con un grande potenziale di rigenerazione ecologica, ma anche quelli che pur essendo caratterizzati da colture intensive (ad esempio: agrumeti in aree montane terrazzate) risultano condizionati da elementi strutturali di tipo tradizionale indispensabili per la salvaguardia del territorio sia dal punto di vista della perdita di habitat, dovuto al rischio di abbandono delle campagne, sia dal punto di vista del dissesto idrogeologico dovuto all’azione degli eventi naturali e alla conseguente mancanza di risposta d’intervento riparatorio dell’agricoltore poiché ritenuto diseconomico (UNCEM)

Si L’osservazione è soddisfatta nell’ Allegato E, nonché nell’analisi di contesto.

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Osservazione n. 3.3. Al fine di poter potenziare l’adozione delle innovazioni e la diffusione delle TLC è necessario paragonare le infrastrutture tecnologiche alla pari di tutte le altre infrastrutture di necessità primaria (strade, opere di urbanizzazione): le nuove tecnologie, soprattutto quelle riguardanti il mondo delle telecomunicazioni senza fili, sono basilari per arrestare il calo occupazionale, per ridurre i costi di produzione, di commercializzazione e marketing delle imprese dei territori rurali, obiettivi strategici dell’asse I e III del nuovo PSR (UNCEM).

Si Nel PSR l’osservazione è soddisfatta dalla misura 125. Quest’osservazione trova riscontro anche nel P.O. FESR 2007 2013

4. Sono state sufficientemente individuate le criticità che riguardano i seguenti temi ambientali?

Osservazione n. 4. Sarà necessaria una definizione delle informazioni territoriali e la definizione del loro approfondimento caso per caso in relazione alla specificità delle matrici ambientali interessate e dalla specificità delle pressioni generate dalle singole azioni. Sarà inoltre necessario definire la scala territoriale di raccolta, monitoraggio, analisi ed elaborazione dei dati ambientali. Per le tematiche relative al suolo al rischio idrogeologico, alla desertificazione e alle acque si suggerisce come scala territoriale quella del bacino idrografico. Le considerazioni ora esposte si ripercuotono naturalmente nella scelta degli indicatori e nella definizione dei sistemi di monitoraggio necessari per la valutazione degli effetti ambientali da definire ambedue nel rapporto ambientale. Al fine, tra l’altro, di individuare tempestivamente gli effetti negativi imprevisti e di essere in grado di adottare le opportune misure correttive” si propone l’attivazione di un tavolo permanente di confronto per la definizione degli indicatori dei sistemi di monitoraggio e delle relative necessità le cui risultanza saranno integrate nel rapporto ambientale (ARPA).

Si Autorità Ambientale e ARPA hanno costituito un tavolo di lavoro per la redazione del rapporto ambientale. L’osservazione è soddisfatta da quanto indicato nell’analisi di contesto del rapporto ambientale.

4.1. Aria e Cambiamento climatico Osservazione n. 4.1.a. Andrebbe tenuto conto dell’inventario emissioni 2005 e del Piano regionale della qualità dell’aria in fase di predisposizione (2007) entrambi curati dal Dipartimento Regionale del Territorio e dell’Ambiente (ARPA).

No Non pertinente

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Osservazione n. 4.1.b. Attenzionare maggiormente il ruolo delle foreste nella produzione di fonti energetiche rinnovabili. Un esempio è rappresentato dal territorio dell’unione dei comuni “Valle degli Iblei” in provincia di Siracusa che, su una superficie complessiva di 31,8 mila ettari, il 23% (circa 7,2 mila ettari) e’ rappresentato da boschi del demanio forestale i quali non vengono gestiti correttamente ai fini della produzione di energia alternativa (UNCEM)

Si L’osservazione è soddisfatta da quanto indicato nell’analisi di contesto del rapporto ambientale.

Osservazione n. 4.1.c. Incentivare le imprese industriali ad investire nelle aree montane attraverso la realizzazione di nuovi serbatoi di carbonio – imboschimento di terreni agricoli e non agricoli – al fine di aumentare l’assorbimento e la fissazione di CO2 grazie alla gestione sostenibile del sistema bosco (UNCEM).

Si L’osservazione è soddisfatta da quanto indicato nell’analisi di contesto del rapporto ambientale.

Osservazione n. 4.2.a. Andrebbe presa in considerazione la possibilità del riutilizzo anche dei fanghi di depurazione; inoltre i punti di forza debolezza andrebbero rivisti (ARPA).

No 4.2. Risorse Idriche

Osservazione n. 4.2.b. Incentivare l’adozione di sistemi di riutilizzo sostenibile delle acque reflue ai fini irrigui (UNCEM).

No

Considerazioni rinviate ai bandi.

Osservazione n. 4.3.a. Maggiore attenzione al tema degli incendi boschivi con riferimento ai contenuti del Piano Regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi (USBA).

Si Nel PSR l’osservazione è soddisfatta dalla misura 125. Quest’osservazione trova riscontro anche nel P.O. FESR 2007 2013

4.3. Suolo, aspetti geologici e geomorfologici

Osservazione n. 4.3.b. Adozione di un sistema di indennizzo dell’agricoltore che conduce terreni a rischio di erosione idrica e a forte rischio di abbandono in aree collinari e montane caratterizzati principalmente dalla presenza di terrazzamenti (UNCEM).

Si Nel PSR l’osservazione è soddisfatta in varie misure.

4.4. Flora, fauna e biodiversità Osservazione n. 4.4.a. Da approfondire mediante la possibile introduzione di indicatori capaci di misurare: la distruzione e la frammentazione degli habitat; la degradazione degli habitat per inquinamento; le specie esotiche e/o aliene invasive. Inoltre tra gli indicatori selezionati mancano quelli capaci di fornire una informazione sulla perdita di biodiversità a livello di specie, come: presenza e livello di minaccia di specie animali e vegetali (ARPA)

No La batteria di indicatori non contempla quelli menzionati nell’osservazione.

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Osservazione n. 4.4.b. Attivazione di un processo di recupero di specie locali (es. il timo) a forte rischio di estinzione dovuto all’introduzione di nuove specie non autoctone, alla mancanza di un piano di gestione della superficie forestale e incentivazione di colture erbacee intensive (UNCEM).

Si

Osservazione n. 4.4.c. Manca un riferimento al possibile inquinamento genetico causato da specie vegetali estranee o al germoplasma di specie presenti, esempio arbustive utilizzate in ingegneria biologica, proveniente da diversi siti e/o regioni (Parco Madonie).

Si

L’osservazione trova declinazione nella sottomisura 214/2 in particolare nei punti f e g.

Osservazione n. 4.5.a. Da poter misurare mediante l’introduzione di indicatori, come: cambiamento e trasformazione dell’uso del suolo (ARPA).

Si L’osservazione è soddisfatta dalla scelta della batteria di indicatori.

4.5. Paesaggio e patrimonio culturale

Osservazione n. 4.5.b. Individuare strategie adeguate per migliorare l’attrattività dei territori rurali, ciò attraverso azioni mirate alla sensibilizzazione delle genti locali, i quali devono percepire il territorio rurale di residenza come fonte di sviluppo socio-economico (UNCEM)

Si L’osservazione trovadeclinazione nelle misure 323 e misura 411 (Leader).

4.6. Popolazione e salute Osservazione n. 4.6. Maggiore sensibilizzazione della popolazione verso la sicurezza alimentare e le produzioni di qualità (UNCEM).

Si L’osservazione trovadeclinazione nelle misure 121 e misura 132.

4.7. Rifiuti Osservazione n. 4.7. Occorre migliorare il livello informativo relativo alla gestione degli scarti e dei sottoprodotti agroalimentari (ARPA).

Si L’osservazione trovadeclinazione nelle misure 311 e misura 321.

4.8. Energia Osservazione n. 4.8. Incentivare le imprese industriali ad investire nelle aree montane attraverso la realizzazione di nuovi serbatoi di carbonio – imboschimento di terreni agricoli e non agricoli – al fine di aumentare l’assorbimento e la fissazione di CO2 grazie alla gestione sostenibile del sistema bosco (UNCEM).

Si L’osservazione trovadeclinazione nella misura 226.

4.9. Mobilità e trasporti Nessuna osservazione - -

4.10. Rischi naturali ed antropogenici Osservazione n. 4.10. Si propone di allargare la multifunzionalità delle aziende anche agli interventi di sistemazioni idraulico agrarie, oggi correntemente definite come interventi di difesa e manutenzione del territorio in senso lato, e alle pratiche agricole (ARPA).

Si L’osservazione trovadeclinazione nella misura 226.

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Osservazione n. 5.1. Maggiore conoscenza delle situazioni e dei contesti territoriali locali (UNCEM).

Si

Osservazione n. 5.2. La situazione socio-economica costituisce un elemento rilevante, specie in aree disagiate ed economicamente svantaggiate (Cons. Bonifica 11 - Messina).

Si

5. Ritenete che la conoscenza della situazione ambientale esaurisca l’insieme degli elementi rilevanti?

Osservazione n. 5.3. ARPA riporta quanto al punto 4. Si

L’osservazione è soddisfatta da quanto indicato nell’analisi di contesto del rapporto ambientale.

Osservazione n. 6.1. Ambiente Marino-Costiero (impatti sulla qualità delle acque marino costiere) (ARPA).

No Si rimanda all’attuazione del PO FESR.

6. Ritenete che vi siano altre caratteristiche ambientali rispetto a quelle già considerate nella bozza di VAS che potrebbero essere significativamente interessate dalle azioni di P.S.R.?

Osservazione n. 6.2. Difesa del territorio attraverso l’adozione delle nuove tecnologie informatiche (nti) (UNCEM)

No Si rimanda all’attuazione del PO FESR.

Osservazione n. 7.1. Più chiara esplicitazione degli indicatori (Cons. Bonifica 11 – Messina)

Si

Osservazione n. 7.2. Non è chiaro il legame tra obiettivi generali, obiettivi specifici, azioni ed indicatori (ARPA).

Si

L’osservazione è soddisfatta dalla scelta della batteria di indicatori.

Osservazione n. 7.3. Tra le ICT occorre considerare la copertura a larga banda del territorio. Senza un’indicazione basilare come la velocità d’accesso al mondo dell’Informazione si rischia di incorrere nell’errore di considerare la scarsa diffusione dell’ICT non come una scarsa conoscenza delle potenzialità di Internet ma come una scarsità di risorse da incentivare. No ad incentivi per l’acquisto di PC, si ad uguale possibilità d’accesso alla società dell’Informazione (UNCEM) Suggerimenti UNCEM: a. Puntare ad abolire definitivamente il Digital

Divide entro la prima metà del periodo di programmazione; b. Inserire riferimenti espliciti per la realizzazione di infrastrutture

wireless integrate per molteplici finalità.

No

Si rimanda all’attuazione del PO FESR.

7. C’è incertezza/discordanza/incompletezza nelle informazioni fornite dagli indicatori di valutazione ambientale adoperati?

Osservazione n. 7.4. Non sono stati presi in considerazione indicatori ambientali relativi all’inquinamento industriale a scala locale, specie per quanto riguarda le aree ad elevato rischio di crisi ambientale inerenti (Uff. Spec. AERCA).

No Si rimanda all’attuazione del PO FESR.

8. Ritenete che sia stata stabilita una hi d ll i i i à ?

Osservazione n. 8. Parzialmente (ARPA). Si

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gerarchia delle criticità ?

9. Ritenete che siano state inserite sufficienti considerazioni sugli effetti (primari, secondari, cumulativi, sinergici, a breve e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi) dovuti alle azioni del P.S.R. ?

Osservazione n. 9. La domanda si riferisce a fasi successive all’attività di scoping (ARPA).

Domanda non pertinente

10. Avete individuato altre situazioni con effetti ambientali cumulativi rispetto a quelle già individuate nel Rapporto Ambientale?

Nessuna osservazione - -

11. Vi è chiara e coerente la relazione che lega ogni singolo obiettivo, definito nel P.S.R. con le criticità individuate precedentemente ?

Osservazione n. 11. Riferito alle sole criticità prese in considerazione dal documento di scoping (ARPA).

Si L’osservazione è soddisfatta da quanto indicato nell’analisi di contesto del rapporto ambientale.

12. Vi è chiara la relazione che lega ogni singolo obiettivo del P.S.R. con gli obiettivi di sostenibilità e di tutela ambientale, definiti a livello internazionale, comunitario, nazionale e regionale ?

Osservazione n. 12. Parziale (ARPA). Si L’osservazione è soddisfatta da quanto indicato nell’analisi di contesto del rapporto ambientale.

Osservazione n. 13.1. Maggiore attenzione alle aree svantaggiate montane (Ufficio Speciale Montagna, UNCEM).

Si L’osservazione è soddisfatta da quanto indicato nell’analisi di contesto del rapporto ambientale.

13. Secondo voi il PSR è compatibile con la vigente pianificazione e programmazione, in relazione ai piani che interessano le Vs. specifiche competenze ? Osservazione n. 13.2. Il rimboschimento delle aree nude non sempre è

consentito nella disciplina del Parco (Parco Madonne). Si L’osservazione trova

declinazione nelle misure.

Osservazione n. 14.1. Bisogna associare ad ogni obiettivo un indicatore, e per ogni indicatore almeno una azione ed un obiettivo (ARPA).

Si L’osservazione trovadeclinazione nel capitolo Monitoraggio del Programma del rapporto ambientale

14. Il raggiungimento degli obiettivi è chiaramente verificabile sulla base degli indicatori individuati ?

Osservazione n. 14.2. Tenere conto dei parametri altitudinali (Uff. Spec. Montagna).

Si L’osservazione trovadeclinazione nelle misure

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Osservazione n. 15.1. Indicatore “superfici percorse dal fuoco” la cui riduzione è obiettivo del Piano Regionale e della normativa di settore (Ufficio Speciale Antincendi)

No Non considerato in quanto surrogato da un altro indicatore nel capitolo Monitoraggio del Programma

Osservazione n. 15.2. Acqua suolo ed analisi delle condizioni ambientali (Cons. Bonifica 11 – Messina)

Si L’osservazione trovadeclinazione nell’Analisi del contesto del rapporto ambientale

Osservazione n. 15.3. Tempo insufficiente per individuare quali indicatori. A livello qualitativo si ritengono di maggior rilevanza gli indicatori per Acque, Suolo, Fauna, Flora e biodiversità, Popolazione e Salute, Energia, Rifiuti. Vanno modificati/integrati gli indicatori per stimare gli effetti sulla Fauna, Flora e biodiversità, Paesaggio e patrimonio culturale. Vedere inoltre nota 1 (ARPA).

Si L’osservazione trovadeclinazione nel capitolo Monitoraggio del Programma

15. Secondo voi, quali indicatori ambientali hanno maggior rilevanza per valutare le prestazioni ambientali del piano?

Osservazione n. 15.4. Incendi aree protette, superfici forestali, aree umide (Parco Madonie).

Si L’osservazione trovadeclinazione nel capitolo Monitoraggio del Programma

Osservazione n. 16.1. Prevedere specifiche azioni per il rilancio del comparto antincendio (Ufficio Speciale Antincendi).

Si L’osservazione trovadeclinazione nella misura 226

Osservazione n. 16.2. Sono state formulate all’interno dell’analisi di contesto. Sarebbe utile legare, in maniera sintetica, ad ogni obiettivo generale, ed alla sua articolazione in obiettivi specifici, le previste azioni capaci di realizzarli (ARPA).

No Non pertinente con il nuovo impianto del PSR 2007-2013

16. Credete che le azioni siano state definite in modo coerente con le criticità individuate e gli obiettivi del P.S.R. ?

Osservazione n. 16.3. Considerare prioritari interventi di forestazione nelle aree di bonifica dei Siti di interesse nazionale ai fini della produzione di biomasse (Uff. Spec. AERCA).

No Non ritenuti prioritari nel PSR

17. Avete integrato informazioni/prodotto relazioni relative alle criticità da voi ritenute rilevanti ?

Osservazione n. 17. Nota n. 849 del 2/10/06 (Ufficio Speciale Antincendi) Si L’osservazione trova declinazione nell’Analisi del contesto del rapporto ambientale

18. Ritenete che la bozza di VAS e P.S.R. vi sia stata messa tempestivamente a disposizione?

Osservazione n. 18. La domanda si riferisce a fasi successive all’attività di scoping (ARPA).

No Domanda non pertinente

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19. Ritenete che il tempo che avete avuto a vostra disposizione per esprimere il vostro parere sia stato sufficiente?

Osservazione n. 19. La domanda si riferisce a fasi successive all’attività di scoping (ARPA).

No Domanda non pertinente

20. Vi è chiaro come i risultati del VAS saranno incorporati nel processo decisionale del P.S.R.?

Nessuna osservazione - -

21. Ritenete che l’applicazione della VAS possa entrare in conflitto con lo sviluppo territoriale? Ovvero, ci sono soggetti oppositori o in conflitto potenziale con gli obiettivi di P.S.R. ?

Nessuna osservazione - -

22. Quali collegamenti dovrebbero essere stabiliti secondo voi tra la VAS e altri vostri processi decisionali in corso ?

Osservazione n. 22. Nell’elaborazione dell’ Annuario Regionale dei dati ambientali e nella implementazione delle Reti di monitoraggio dell’ARPA (ARPA).

Si L’osservazione trovadeclinazione nell’Analisi del contesto del rapporto ambientale

23. È stata illustrata una sintesi del modo in cui si terrà conto dei risultati del questionario nelle successive fasi operative della VAS ?

Nessuna osservazione - -

24. Come preferite che il documento comprensivo delle vostre integrazioni/osservazioni venga messo a disposizione del pubblico ?

Osservazione n. 24. Siti internet istituzionali o mezzo stampa. Si Il documento, comprensivo delle integrazioni/osservazioni, verrà messo a disposizione del pubblico sul sito internet istituzionali.

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25. Prevedere di adottare protocolli operativi di cooperazione per contribuire al proseguimento del processo di VAS ?

Nessuna osservazione - -

Osservazione n. 26.1. In tutte le fasi della programmazione (UNCEM; Consorzio Bonifica 7 Caltagirone; Parco Madonie).

Si L’osservazione trovadeclinazione nelle convocazioni dei tavoli istituzionali (centrale e periferico), del forum partenariato (centrale e periferico) e in altri tavoli di concertazione.

26. In quali altre successive fasi del processo di VAS ritenete necessario essere consultati?

Osservazione n. 26.2. Nella fase antecedente all’adozione del piano; nella fase di definizione degli indicatori; nel fase di monitoraggio. In tutto il processo, con una maggiore attenzione nelle fasi di: definizione degli obiettivi ambientali, definizione degli indicatori per valutare il raggiungimento degli obiettivi e per monitorare i possibili effetti ambientali, target di riferimento degli indicatori; e non per ultimo: nella fase di “ANALISI” del monitoraggio del piano (acquisizione dei dati e delle informazioni, calcolo e rappresentazione degli indicatori) (ARPA).

Si L’ARPA è stata coinvolta in tutto il processo di VAS, in quanto co-titolare della stesura del PSR.

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Successivamente, nota prot. n. 22180 del 6/03/2007, il Dipartimento Interventi Strutturali dell’Assessorato regionale Agricoltura e Foreste ha convocato il giorno 12/03/2007 la seconda riunione di consultazione con le Autorità Ambientali privilegiate. Unitamente alla convocazione sono stati inviati la bozza preliminare di “Rapporto Ambientale”, i relativi “Allegati” e il “Questionario di consultazione pubblica”, elaborati di concerto con l’Autorità Ambientale regionale dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente e l’ARPA Sicilia.

In seguito alla consultazione sono pervenuti, sul “Questionario di VAS”, i contributi delle Autorità ambientali privilegiate di seguito indicate:

N. Data Autorità ambientale privilegiata

1 08.03.2007 Ufficio speciale aree ad elevato rischio di crisi ambientale

2 19.03.2007 Ente Parco dell’Alcantara

3 20.03.2007 Dipartimento Foreste dell’Assessorato regionale Agricoltura e

Foreste

Il riepilogo di tali contributi sono stati trasmessi all’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente - Dipartimento Territorio e Ambiente (Autorità ambientale regionale), con nota prot. n. 29377 del 27/03/07 e tramite posta elettronica, il quale ha trasmesso le relative valutazioni sui predetti contributi.

Le principali osservazioni sono pervenute dal Dipartimento Foreste dell’Assessorato regionale Agricoltura e Foreste, dall’Ufficio Speciale “Aree ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale” dell’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente e dall’ “Ente Parco Fluviale dell’Alcantara”. Nel primo caso le osservazioni riguardavano in parte l’integrazione di informazioni e dati riferiti all’analisi del contesto ambientale e in parte l’integrazione di informazioni alle schede di valutazione delle misure. Le osservazioni pertinenti sono state recepite e integrate nel Rapporto Ambientale.

Riepilogo delle convocazioni delle Autorità Ambientali privilegiate

N. Data Oggetto Sede

1 07.12.2006 Prima riunione di consultazione con le Autorità Ambientali Privilegiate

Palermo

2 12.03.2007 Seconda riunione di consultazione con le Autorità Ambientali Privilegiate

Palermo

26 Giugno 2007 - 17 -

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ALLEGATO B

PARTENARIATO ISTITUZIONALE, ECONOMICO E SOCIALE

26 Giugno 2007 - 18 -

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B.1. I TAVOLI ISTITUZIONALI

L’Assessore per l’Agricoltura e le Foreste della Regione Siciliana, con D.A. n. 99180 del 29/11/2005, ha istituito presso l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura e Foreste il Tavolo istituzionale (articolato a livello centrale e periferico).

B.1.1. IL TAVOLO ISTITUZIONALE CENTRALE

Il Tavolo istituzionale centrale, i cui compiti di segreteria sono svolti dall’Area III del Dipartimento Interventi Strutturali, ha le seguenti funzioni:

contribuisce alla predisposizione, sulla scorta delle relative indicazioni comunitarie e nazionali e dell’atto d’indirizzo politico dell’Assessore regionale dell’Agricoltura e Foreste, del “documento strategico di programmazione” e del successivo “Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2007-2013”, tenendo conto dei contributi provenienti dai Tavoli istituzionali periferici;

contribuisce alla predisposizione del Piano Strategico Nazionale, al fine di garantire la coerenza del Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2007-2013;

assicura la coerenza e la complementarietà fra le azioni inserite nel PSR Sicilia 2007-13 e quelle considerate nel piano strategico regionale sulle politiche di coesione (Fondi Strutturali);

garantisce il raccordo con gli altri rami dell’Amministrazione regionale potenzialmente interessati alla programmazione del PSR Sicilia 2007-2013;

assicura la partecipazione del partenariato economico e sociale di livello regionale e periferico, secondo le modalità che sono state definite dall’apposito decreto assessoriale di istituzione del “forum partenariale”, al percorso programmatorio che porterà alla proposta definitiva del PSR Sicilia 2007-2013.

II Tavolo istituzionale centrale è costituito da:

l’Assessore regionale all’Agricoltura e Foreste, con funzioni di Presidente;

il Capo di Gabinetto dell’Assessore regionale all’Agricoltura e Foreste;

i Dirigenti Generali del Dipartimento Interventi Strutturali, del Dipartimento Interventi Infrastrutturali e del Dipartimento Foreste, nonché l’Ispettore Generale dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali;

il Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione della Presidenza della Regione Siciliana (per curare gli aspetti connessi alle politiche di coesione – programmazione Fondi Strutturali);

il Direttore dell’Ente di Sviluppo Agricolo regionale;

il responsabile dell’Ufficio di Bruxelles della Presidenza della Regione Siciliana (per assicurare il rapporto con le Istituzioni Europee competenti in materia);

il Dirigente responsabile dell’Area III del Dipartimento Interventi Strutturali, con funzioni di Segreteria.

Ai lavori partecipano, con funzione consultiva, un rappresentante della Direzione generale politiche strutturali e sviluppo rurale del MiPAF, al fine di assicurare la coerenza con il Piano Strategico Nazionale 2007-13. Il Tavolo istituzionale centrale ha individuato appositi Gruppi di Lavoro che hanno fornito il supporto operativo per lo studio e l’analisi di tematiche ritenute di particolare rilevanza per la migliore predisposizione del “Programma di Sviluppo Rurale Sicilia

26 Giugno 2007 - 19 -

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2007/2013”. In funzione delle materie specifiche trattate, il Tavolo istituzionale centrale potrà essere integrato, di volta in volta e qualora se ne ravvisi la necessità, da rappresentanti di altre istituzioni e/o associazioni. Al Tavolo istituzionale ha inoltre garantito la propria collaborazione, per gli aspetti tecnico-scientifici, il Comitato Scientifico della Conferenza Regionale dell’Agricoltura.

La prima riunione del Tavolo Istituzionale Centrale si è tenuta il 18 gennaio 2006 nella quale si è proceduto all’insediamento dei componenti e sono state presentate le proposte di “idee guida” per il PSR Sicilia 2007/2013. Alla riunione hanno partecipato anche i componenti delle principali organizzazioni professionali di categoria (Tavolo Verde), ed i rappresentanti dell’Unione Regionale Province Siciliane (URPS) e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI Sicilia).

A seguito della riunione del Tavolo Istituzionale sono stati costituiti a supporto del Tavolo centrale dei Gruppi di lavoro, interni all’Assessorato ed interdipartimentali, con il compito di fornire contributi per l’approfondimento di tematiche ritenute di particolare importanza per predisposizione del PSR Sicilia 2007/2013. Tali Gruppi di lavoro nel corso del primo semestre 2006 hanno predisposto dei documenti di lavoro sull’analisi di contesto, sui risultati della programmazione 2000-2006, sulla territorializzazione e sulla complementarietà con la politica di coesione.

Nella seconda riunione, tenutasi il giorno 5 ottobre 2006 sono state presentate le linee di indirizzo per la nuova programmazione dello sviluppo rurale ed è stato avviato il confronto per la stesura del PSR 2007/2013. Alla riunione sono stati invitati a partecipare i componenti del Tavolo Verde, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle organizzazioni delle cooperative agricole, l’URPS e l’ANCI Sicilia.

Successivamente sono stati costituiti appositi gruppi di lavoro interdipartimentale per la predisposizione della proposta di PSR 2007/2013, nonché uno specifico gruppo di lavoro, composto da esperti esterni qualificati, incaricato della valutazione ex ante del PSR Sicilia 2007/2013.

Riepilogo delle convocazioni del Tavolo Istituzionale Centrale

N. Data convocazione Oggetto Sede

1 18.01.2006 Insediamento dei componenti e presentazione proposte di “idee guida” per il PSR Sicilia 2007/2013.

Palermo

2 05.10.2006 Presentazione linee di indirizzo per la nuova programmazione dello sviluppo rurale e avvio del confronto per la stesura del Programma.

Palermo

B.1.2. I TAVOLI ISTITUZIONALI PERIFERICI

I Tavoli istituzionali periferici, di livello provinciale, hanno il compito di assicurare la coerenza dei vari documenti predisposti dal tavolo istituzionale centrale con le diverse realtà territoriali in cui gli stessi operano, garantendo altresì la partecipazione del relativo partenariato economico e sociale, secondo le modalità definite dall’apposito decreto assessoriale di istituzione del “forum partenariale”.

Hanno fatto parte dei Tavoli istituzionali periferici i dirigenti responsabili degli uffici periferici dell’ESA, dei distretti afferenti al Servizio IX del Dipartimento Interventi Strutturali, degli Ispettorati Provinciali dell’Agricoltura, degli Ispettorati Dipartimentali delle Foreste e degli Uffici Provinciali Azienda. Gli altri componenti individuati sono i dirigenti responsabili degli uffici periferici

26 Giugno 2007 - 20 -

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dell’ESA, dei distretti afferenti al Servizio IX del Dipartimento Interventi Strutturali, degli Ispettorati Dipartimentali delle Foreste e degli Uffici Provinciali Azienda, come di seguito specificato:

N. Ispettorati Provinciali

Agricoltura (IPA) Partecipanti

1 Agrigento ESA- (Sopat di Canicattì) servizi allo sviluppo (Distretto Belice - Carboj, IRF, UPA.

2 Caltanissetta ESA (Sopat n. 42 di San Cataldo) - Servizi allo sviluppo (SOAT di Delia) - IRF - UPA- Condotte agrarie.

3 Catania ESA (Sopat di Adrano) - Servizi allo sviluppo (SOAT di Paternò - e SOAT di Caltagirone,- Sezione Faunistico Venatoria - Direzione Servizio XIV, UPA.

4 Messina ESA (Sopat di Mazzarà Sant’Andrea), Servizi allo sviluppo (SOAT di S. Agata di Militello), IRF, UPA..

5 Palermo ESA (Sopat di Corleone) SOAT di Petralia (Servizio IX) ,IRF, UPA.

6 Ragusa ESA (Sopat di Vittoria), Servizi allo sviluppo (SOAT di Modica) IRF, UPA.

7 Siracusa ESA (Sopat di Pachino), Servizi allo sviluppo (SOAT di Palazzolo Acreide), IRF, UPA.

8 Trapani ESA (Sopat di Marsala), Servizi allo sviluppo (SOAT Alcamo - IRF, UPA.

9 Enna ESA (Sopat di Piazza Armerina), Servizi allo sviluppo (SOAT di Troina), IRF, UPA, Coldiretti - Camera di Commercio - ALPA (Associazioni produttori) - CAALPA (Associazioni produttori) - CGIL - Confcooperative.

La costituzione, i compiti di Segreteria ed il raccordo con il tavolo istituzionale centrale sono stati assicurati dall’Area III del Dipartimento Interventi Strutturali.

I Tavoli Istituzionali Periferici sono stati convocati nel periodo successivo alla prima riunione di Tavolo centrale del 18.01.06. Con nota n° 8246 del 23.11.2005, presso il dipartimento interventi strutturali, sono stati convocati gli Ispettorati Provinciali dell’Agricoltura e ad essi è stato demandato il ruolo di coordinamento dei tavoli istituzionali provinciali. Successivamente sono stati istituiti 9 Tavoli istituzionali periferici di livello provinciale e agli Ispettorati Provinciali dell’Agricoltura è stato demandato il ruolo di coordinamento dei lavori dei relativi tavoli istituzionali provinciali.

I Tavoli hanno contribuito, sulla base delle diverse realtà territoriali/provinciali, attraverso osservazioni e proposte, alla costruzione dei documenti di programmazione regionale. Ciascuno dei tavoli provinciali ha predisposto un documento che è stato inviato al Tavolo istituzionale centrale.

I tavoli Istituzionali Periferici si sono riuniti nelle sedi e secondo il timing riportati nelle tabelle che seguono.

26 Giugno 2007 - 21 -

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Riepilogo delle convocazioni dei Tavoli Istituzionali Periferici

N. Data Sede incontro Provincia di riferimento

1 10.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Palermo

2 15.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Palermo

3 21.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Palermo

4 27.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Palermo

5 08.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Trapani

6 09.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Trapani

7 13.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Trapani

8 16.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Ragusa

9 17.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Ragusa

10 22.03.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Catania

11 10.04.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Catania

12 03.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Messina

13 10.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Messina

14 15.03.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Enna

15 30.03.2006 Dipartimento Protezione Civile Enna

16 16.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Siracusa

17 06.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Agrigento

18 10.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Agrigento

19 14.02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Agrigento

20 02.2006 Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura Caltanissetta

Le principali osservazioni delineate sono attinenti sia alle criticità nell’attuazione delle misure della programmazione 2000/2006 (misure 4.07 e 4.08), che ad indicazioni territoriali:

nelle aree costiere e di pianura, ad agricoltura intensiva, si ravvisa la necessità di interventi mirati al rafforzamento della qualità e dell’innovazione e all’integrazione delle filiere produttive (Asse1); nelle aree interne, sia di collina che di montagna, vengono ritenuti prioritari gli interventi previsti nell’Asse 3, per la creazione di un collegamento con i canali del turismo convenzionale e per potenziare la fruizione delle zone più interne attraverso percorsi di turismo verde, escursionista, rurale, ambientale sostenibile. A tal proposito si propone la formazione di apposite figure professionali come la “guida rurale”;

Nell’ambito dell’Asse 2 è stata sottolineata l’opportunità di recuperare gli ecosistemi seminaturali rappresentati da colture tradizionali a forte rischio di abbandono, il territorio caratterizzato da paesaggio agrario tradizionale, spesso terrazzato, che svolge un importante ruolo ambientale, paesaggistico e di mantenimento dei suoli;

26 Giugno 2007 - 22 -

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Per l’Asse 3 i Tavoli provinciali hanno sottolineato l'importanza dell'integrazione tra le misure dell'Asse e il collegamento con gli altri Assi. In particolare sono stati individuati come fondamentali, per dare un impulso di sviluppo alle aree rurali, gli aspetti relativi ai servizi per le popolazioni e l’economia nei territori rurali, contestualmente alla nascita di microimprese e di nuove figure professionali, funzionali alla diversificazione delle attività delle aziende agricole;

Infine sono state indicate alcune tematiche portanti per l’intero PSR e pertanto ricorrenti nei tre assi, quali la creazione di infrastrutture per la produzione di bioenergie e l’approvvigionamento energetico anche attraverso fonti rinnovabili.

B.2. IL FORUM PARTENARIALE

L’Assessore per l’agricoltura e le foreste della Regione siciliana, con D.A. n. 99024 del 22/02/2006, ha istituito presso l’Assessorato Regionale dell’agricoltura e delle foreste il Forum partenariale (strutturato a livello centrale e periferico), che ha garantito il contributo alla preparazione, finanziamento, sorveglianza e valutazione degli interventi previsti dal Programma di Sviluppo Rurale regionale per il periodo 2007-2013.

Il Forum partenariale centrale, presieduto dall’Assessore per l’agricoltura e le foreste della Regione siciliana, o suo delegato, è composto dai rappresentanti del partenariato economico e sociale e dagli altri soggetti rappresentativi della società civile, delle organizzazioni non governative, incluse quelle ambientali, e gli organismi per la promozione della pari opportunità tra uomini e donne, come di seguito indicato:

l’Autorità ambientale regionale;

il rappresentante regionale delle pari opportunità;

un rappresentante dell’A.B.Ì. (Funzione studi);

un rappresentante dell’Eurispes;

un rappresentante della Fondazione Curella (Centro ricerche economiche);

un rappresentante dell’INEA (Osservatorio di economia agraria per la Sicilia);

un rappresentante del Formez;

un rappresentante dell’URPS;

un rappresentante dell’ANCI;

un rappresentante dell’UNCEM;

un rappresentante dell’ASCEBEM;

un rappresentante per ciascuno dei GAL esistenti;

un rappresentante per ciascuno dei PIT esistenti;

un rappresentante per ciascuno dei Patti territoriali esistenti;

un rappresentante della Federforeste;

un rappresentante dell'Unione delle camere di commercio siciliane e uno di Mondimpresa;

un rappresentante per ciascuna delle principali organizzazioni professionali di categoria operanti nel settore agricolo (Confederazione italiana agricoltori, Coldiretti e Confagricoltura);

un rappresentante per ciascuna delle sigle sindacali maggiormente rappresentative (C.G.I.L., C.I.S.L., U.I.L., U.G.L. e C.I.S.A.L.);

26 Giugno 2007 - 23 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

un rappresentante per ciascuna delle principali associazioni cooperative (Confcooperative, A.G.C.I., U.N.C.I. e Lega nazionale delle cooperative);

un rappresentante di Confindustria;

un rappresentante regionale dell'Associazione delle piccole e medie imprese (A.P.I. Sicilia);

un rappresentante per ciascuna delle principali associazioni artigiane (Confartigianato, C.N.A., C.L.A.A.I., C.A.S.A.);

un rappresentante della Confcommercio;

un rappresentante per ciascuna delle catene della grande distribuzione organizzata (Eurospin, Ipercoop, Conad, Carrefour, SMA e Auchan);

un rappresentante per ciascuna delle organizzazioni regionali di produttori ortofrutticoli (UNAPROA, UIAPOA, UNAGRO, UNACOA, COPAGRI);

un rappresentante dell’Associazione lavoratori produttori dell’agroalimentare;

un rappresentante dell’Istituto commercio estero;

un rappresentante della Confesercenti;

un rappresentante della Federdistribuzione;

un rappresentante della Federconsumatori;

un rappresentante del CODACONS;

un rappresentante per ciascuna delle principali associazioni ambientaliste (Rangers d’Italia, LIPU, Amici della Terra, Legambiente, Club alpino italiano, Italia nostra, Ente fauna siciliana, Fondo siciliano per la natura e WWF);

un rappresentante per ciascuno degli Enti parco regionali;

un rappresentante del Fondo per l'ambiente italiano (FAI);

un rappresentante della Federazione regionale degli ordini dei dottori agronomi e dei dottori forestali;

un rappresentante dell’Associazione regionale dei dottori in scienze agrarie e in scienze forestali della Sicilia;

rappresentante della Consulta regionale degli agrotecnici e agrotecnici laureati della Sicilia;

un rappresentante del Coordinamento regionale periti agrari e periti agrari laureati della Sicilia;

un rappresentante regionale per ciascuna delle seguenti sigle U.D.I., A.R.C.I. Donna, ORIFA e C.I.D.A.;

il rappresentante del “Forum del terzo settore” - Sicilia;

un rappresentante per ciascuna delle principali ONG operanti a livello regionale (COPE e CISS);

un rappresentante dell’Agea;

un rappresentante dell’Agecontrol.

Tale elenco, in funzione delle specifiche materie trattate, potrà essere integrato, di volta in volta e qualora se ne ravvisi la necessità, da rappresentanti di altre istituzioni e/o associazioni.

26 Giugno 2007 - 24 -

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Elenco delle convocazioni del Forum Partenariale Centrale

N. Data Sede incontro Sede

1 20.02.2007 Facoltà di Agraria Palermo

2 22.06.2007 Facoltà di Agraria Palermo

Il Forum partenariale periferico, a carattere provinciale, ha contribuito alla coerenza dei vari documenti predisposti dai “tavoli istituzionali periferici”, istituiti con decreto n. 99180 del 29 novembre 2005, con le diverse realtà territoriali in cui lo stesso opera. Tali “tavoli” hanno garantito la consultazione del Forum partenariale di livello periferico alla stesura dei vari documenti di programmazione (Linee guida al Programma di sviluppo rurale Sicilia 2007-2013), e hanno curando tutti gli aspetti connessi alle convocazioni degli incontri e all’analisi delle istanze che verranno rappresentate in tali occasioni.

Fanno parte dei livelli provinciali del Forum partenariale i rappresentanti provinciali degli enti/istituzioni presenti a livello regionale nel Forum partenariale centrale.

Elenco delle convocazioni del Forum Partenariale Periferico

N. Data Sede incontro Provincia di riferimento

1 27.03.2007 Ispettorato provinciale dell’Agricoltura Trapani

2 28.03.2007 Provincia di Messina Messina

3 29.03.2007 Camera di Commercio Siracusa

4 29.03.2007 Ispettorato provinciale dell’Agricoltura Palermo

5 30.03.2007 Provincia di Caltanissetta Caltanissetta

6 30.03.2007 Servizio Provinciale di Protezione Civile Enna

7 02.04.2007 Casa Sanfilippo, Parco Archeologico e Paesaggistico Agrigento

8 02.04.2007 Facoltà di Agraria Catania

9 03.04.2007 Ispettorato dell’Agricoltura di Ragusa Ragusa

B.3. ALTRI TAVOLI DI CONCERTAZIONE

Oltre agli incontri dei Tavoli Istituzionali (centrale e periferici) e dei Forum partenariali (centrale e periferici), si sono svolti ulteriori incontri partenariali come ad esempio:

il Tavolo Verde, convocato dall’Assessore in data 20 dicembre 2005, ai cui componenti sono state presentate le proposte di “idee guida”, al fine di ottenere le osservazioni delle tre principali organizzazioni di categoria e trasmettere al Tavolo istituzionale le “idee guida” integrate, alla luce di eventuali proposte;

Tavolo con gli Istituti Bancari;

Tavoli bilaterali con altri Assessorati per complementarietà, ISMEA, etc.;

Altri Tavoli, probabilmente, si svilupperanno anche a livello settoriale.

26 Giugno 2007 - 25 -

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ALLEGATO C

QUADRO NORMATIVO PIANIFICATORIO E PROGRAMMATICO DI

RIFERIMENTO (INTERNAZIONALE, COMUNITARIO, NAZIONALE

E REGIONALE)

26 Giugno 2007 - 26 -

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C.1. TEMI AMBIENTALI “GENERICI” (AMBIENTE, SVILUPPO RURALE E SVILUPPO SOSTENIBILE)

Di seguito viene indicata la normativa, i programmi e i piani internazionali, comunitari, nazionali e regionali di riferimento:

Ambito internazionale e comunitario Anno Decisione n. 1639/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 ottobre

2006 che istituisce un programma quadro per la competitività e l'innovazione (2007-2013)

2006

Risoluzione del Parlamento europeo sulla strategia riveduta per lo sviluppo sostenibile (P6_TA-2006-0272) del 13 giugno 2006

2006

Comunicazione Commissione (COM/2005/658) “sul riesame della strategia per lo sviluppo sostenibile: Una piattaforma d’azione”

2005

Comunicazione Commissione (COM/2005/218) “Progetto di dichiarazione sui principi guida dello sviluppo sostenibile”

2005

Consiglio europeo di Bruxelles (16 e 17 giugno 2005) revisione strategia di Lisbona “Lavoriamo insieme per la crescita e l'occupazione. Un nuovo slancio per la strategia di Lisbona”

2005

Comunicazione Commissione (COM/2004/38) “Incentivare le tecnologie per lo sviluppo sostenibile: piano d'azione per le tecnologie ambientali nell'Unione europea”.

2004

Decisione n. 1600/2002/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 luglio 2002 “VI Programma Comunitario di azione in materia di ambiente (2002-2010)”

2002

Comunicazione Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo, al Comitato Economico e Sociale e al Comitato delle Regioni (COM/2002/394) “Sulla revisione della Politica Agricola Comune”

2002

Dichiarazione di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile. 2002

Consiglio Europeo di Göteborg (15-16 giugno 2001) sulla strategia comunitaria per lo sviluppo sostenibile

2001

Comunicazione Commissione (COM/2001/264), Proposta della Commissione per il Consiglio europeo di Göteborg, “Sviluppo sostenibile in Europa per un mondo migliore: strategia dell'Unione europea per lo sviluppo sostenibile

2001

Direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente (o Direttiva VAS).

2001

Consiglio Europeo straordinario di Lisbona (23-24 marzo 2000) “Verso un’Europa dell’innovazione e della conoscenza” Strategia di Lisbona

2000

26 Giugno 2007 - 27 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Ambito nazionale Anno Quadro Strategico Nazionale (QSN) per la Politica Regionale di Sviluppo 2007-2013

(Ministero dello Sviluppo Economico). 2007

Documento Strategico per il Mezzogiorno (Ministero dello Sviluppo Economico). 2006

Programma di Sviluppo Nazionale (Ministero Italiano delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali).

2006

Decreto legislativo n. 152 del 3 Aprile 2006 “Norme in materia ambientale”. 2006

PICO-Piano per l’Innovazione, la Crescita e l’Occupazione. Piano Italiano in attuazione del rilancio della Strategia europea di Lisbona. Presidenza Consiglio dei Ministri, Roma 14 ottobre 2005.

2005

Legge n. 179 del 31 luglio 2002 “Disposizioni in materia ambientale”. 2002

Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia. Deliberazione CIPE n. 57.

2002

Decreto Legislativo n. 490 del 19 ottobre 1999 “Testo Unico sui Beni Culturali ed Ambientali.”

1999

Decreto del Presidente della Repubblica del 12 aprile 1996 “Atto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40, comma 1, della L. 22 febbraio 1994, n. 146 (2), concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale”.

1996

Convenzione per la protezione delle Alpi. 1991

D.P.C.M. n.377 del 10 Agosto 1988 “Disciplina delle pronunce di compatibilità ambientale, di cui alla legge 8 luglio 1986, n. 349, art. 6”.

1988

Decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 1998 “Disposizioni integrative al DPCM 10/08/1988 n. 377, in materia di disciplina delle pronunce di compatibilità ambientale, di cui alla legge 8 luglio 1986, n. 349, art. 6”.

1988

Ambito regionale Anno Programma Operativo Regionale FESR 2007-2013 (versione del 2 marzo 2007) 2007

Linee di indirizzo per il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste, Regione Siciliana.

2006

Documento Strategico Regionale Preliminare per la Politica di Coesione 2007-2013, Regione Siciliana.

2005

Legge Regionale n. 6 del 3 maggio 2001, “Disposizioni programmatiche e finanziarie per l'anno 2001” , art. 91 “Norme sulla valutazione di impatto ambientale”.

2001

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C.2. TEMI AMBIENTALI “ARIA, CAMBIAMENTI CLIMATICI ED ENERGIA”

Di seguito viene indicata la normativa, i programmi e i piani internazionali, comunitari, nazionali e regionali di riferimento:

AMBITO INTERNAZIONALE E COMUNITARIO ANNO

Decisione 2006/944 della Commissione Europea del 14 dicembre 2006 sulla

determinazione dei livelli di emissione rispettivamente assegnati alla Comunità ed a ciascuno degli Stati membri nell’ambito del protocollo di Kyoto ai sensi della decisione 2002/358/CE del Consiglio

2006

Libro verde Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura. 2006

Direttiva 2006/32/CE sui servizi energetici 2006

Comunicazione della Commissione (COM/2005/628) “Piano d’azione per le biomasse”.

2005

Direttiva 2005/166/CE del 10 febbraio 2005 relativa ad un meccanismo per monitorare le emissioni di gas a effetto serra nella Comunità e per attuare il protocollo di Kyoto

2005

Libro verde sull’efficienza energetica. 2005

Comunicazione Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo (COM/2005/446) “Strategia tematica sull’inquinamento atmosferico”.

2005

Comunicazione Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo (COM/2005/35) “Vincere la battaglia contro i cambiamenti climatici”.

2005

Direttiva 2004/101/CE del 27 ottobre 2004 recante modifica della Direttiva 2003/87/CE che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità, riguardo ai meccanismi di progetto del Protocollo di Kyoto.

2004

Regolamento 850/2004 relativo agli Inquinanti Organici Persistenti (POPs) 2004

Direttiva 2003/87/CE del 13 ottobre 2003 2003

Decisione 2003/507 “Adesione della Comunità europea al protocollo della Convenzione del 1979 sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza per la riduzione dell’acidificazione, dell’eutrofizzazione e dell’ozono troposferico”

2003

Direttiva 2003/30/CE 8 maggio 2003 (GU L 123 del 17.5.2003) 2003

Direttiva 2002/49/CE sulla valutazione e gestione del rumore. 2002

Direttiva 2002/3/CE del 9 marzo 2002 relativa all’ozono nell’aria

Direttiva 2001/81/CE del 23 ottobre 2001 relativa ai limiti nazionali di emissione di alcuni inquinanti atmosferici.

2001

26 Giugno 2007 - 29 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Direttiva 2001/77/CE del 27 settembre 2001 sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità.

2001

Programma Europeo per il Cambiamento climatico. 2000

Direttiva 1999/30/CE sui limiti di qualità dell’aria ambiente. 1999

Protocollo di Kyoto approvato alla 3° Conferenza delle parti della UNFCCC. 1997

Direttiva 96/62/CE del 27 settembre 1996 in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente.

1996

Direttiva 96/61/CE del 24 settembre 1996 relativa alla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento.

1996

Direttiva 94/22/CE del 30 maggio 1994 relativa alle condizioni di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi.

1994

Direttiva 93/76/CEE del 13 settembre 1993 relativa alla limitazione delle emissioni di CO2 tramite miglioramento dell’efficienza energetica.

1993

UNFCCC, Convenzione Quadro dell’ONU sui cambiamenti climatici. 1992

Ambito nazionale Anno Decreto 18 dicembre 2006 “Piano nazionale di assegnazione delle quote di CO2 per il

periodo 2008-2012 in attuazione della direttiva 2003/87/CE” 2006

Decreto Legislativo n. 216 dell’4 aprile 2006: Attuazione delle direttive 2003/87 e 2004/101/CE in materia di scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità, con riferimento ai meccanismi di progetto del Protocollo di Kyoto.

2006

Decreto 23 Febbraio 2006 “Assegnazione e rilascio delle quote di CO2 per il periodo 2005-2007 ai sensi di quanto stabilito dall'articolo 11, paragrafo 1 della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.”

2006

D. Lgs 18 febbraio 2005, n.59 “Attuazione integrale della Direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento”

2005

Legge n. 239 del 23 agosto 2004 Riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia.

2004

Decreto Ministeriale del 20 luglio 2004 individuazione degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili, di cui al D.lgs 164/00.

2004

Decreto Legislativo n. 171 del 21 maggio 2004 sul recepimento Direttiva 2001/81/CE del 23 ottobre 2001.

2004

Decreto Legislativo n. 183/2004 relativo all’ozono. 2004

Decreto del Presidente della Repubblica del 23 maggio 2003: Approvazione del Piano sanitario nazionale 2003-2005. (GU n. 139 del 18-6-2003- Suppl. Ordinario n. 95)

2003

Decreto Legislativo n. 387 del 29 dicembre 2003 di attuazione della direttiva 2001/77/CE.

2003

26 Giugno 2007 - 30 -

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Decreto Ministeriale n. 60/2002 relativo ai valori limite per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, monossido di carbonio, benzene, particelle, piombo

2002

Decreto Ministeriale n. 261 dell’1 Ottobre 2002 (MATT), “Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell’aria ambiente, i criteri per l’elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351”

2002

Legge n. 120 dell’1 Giugno 2002, “Ratifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici”

2002

Delibera CIPE n. 123 del 19 Dicembre 2002 Piano nazionale per la riduzione emissioni gas serra.

2002

Piano di Azione Nazionale per la riduzione delle emissioni dei gas serra (PAN) 2002

Decreto Legislativo n. 79 del 6 marzo 1999 sul recepimento della direttiva 96/92/CE - (liberalizzazione delle attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica).

1999

Delibera CIPE del 21 Dicembre 1999 “Programma nazionale per la lotta alla siccità ed alla desertificazione.”

1999

Decreto Legislativo n. 351 del 4 agosto 1999 che definisce il quadro di riferimento per la pianificazione in materia di tutela della qualità dell’aria e fissa principi di base ed obiettivi.

1999

Decreto Legislativo n. 625 del 25 novembre 1996 sul recepimento della direttiva 94/22/CE;

1996

Decreto Ministeriale del 25 novembre 1994 (MATT), “Aggiornamento delle norme tecniche in materia di limiti di concentrazione e di livelli di attenzione e di allarme per gli inquinamenti atmosferici nelle aree urbane e disposizioni per la misura di alcuni inquinanti di cui al DPR 15 aprile 1994”

1994

Decreto Ministeriale del 6 maggio 1992 (MATT), “Definizione del sistema nazionale finalizzato al controllo ed assicurazione di qualità dei dati di inquinamento atmosferico ottenuti dalle reti di monitoraggio” (G.U. n. 111 del 14/5/92) e una serie di successive norme tecniche”

1992

D.P.C.M. 28 marzo 1983 recante “Limiti massimi di accettabilità delle concentrazioni e di esposizione relativi ad inquinanti dell'aria nell'ambiente esterno” (G.U. n. 145 del 28/5/83)”

1983

Ambito regionale Anno Studio per la redazione del Piano Energetico Regionale della Regione Siciliana. Università

degli Studi di Palermo, Dipartimento di Ricerche Energetiche ed Ambientali. Sintesi dello Studio del TEAM del PER per il forum con le parti sociali e Bozza dei Piani d’Azione. Presentata dall’Assessorato Industria il 15 marzo 2006.

2006

Decreto Assessorato Territorio ed Ambiente n. 305/GAB del 19 dicembre 2005 redatto ai sensi degli artt. 7,8 e 9 del D. Lgs. N. 351/99.

2005

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

C.3. TEMI AMBIENTALI “NATURA, BIODIVERSITÀ E PAESAGGIO”

Di seguito viene indicata la normativa, i programmi e i piani internazionali, comunitari, nazionali e regionali di riferimento:

Ambito internazionale e comunitario Anno Comunicazione della Commissione del 22 maggio 2006 (COM/2006/216) “Arrestare

la perdita di biodiversità entro il 2010 e oltre - Sostenere i servizi ecosistemici per il benessere umano”.

2006

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento (COM/2006/302) sul Piano d’azione dell’UE per le foreste.

2006

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento (COM/2005/85) sull’attuazione della strategia forestale dell’Unione europea.

2005

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento (COM/2005/670) sulla Strategia tematica per l’uso sostenibile delle risorse naturali.

2005

Decisione della Commissione del 7 dicembre 2004 che stabilisce, ai sensi della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, l'elenco di siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica continentale.

2004

Regolamento (CE) n. 2152/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 novembre 2003 relativo al monitoraggio delle foreste e delle interazioni ambientali nella Comunità (Forest Focus).

2003

Decisione del 22 dicembre 2003 sull’elenco dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica alpina in Italia.

2003

Strategia Europea per l’ambiente e la salute 2003

Sesto Programma comunitario di azione in materia di ambiente Bruxelles, 22 luglio 2002

2002

Decisione 1600/2002/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 luglio 2002 “VI Programma Comunitario di azione in materia di ambiente (2002-2010)”

2002

Piano d’azione comunitario per la biodiversità 2001

Risoluzione FAO n. 3/2001 “International Treaty On Plant Genetic Resources For Food And Agriculture”

2001

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo del 27 marzo 2001 (COM/2001/162) “Piani d'azione a favore della biodiversità: conservazione delle risorse naturali, agricoltura, pesca e cooperazione economica e cooperazione allo sviluppo”.

2001

Convenzione europea del Paesaggio (CEP) - Firenze, 20 ottobre 2000 2000

Progetto Corine Land Cover 2000

Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo (SSSE) Postdam, 10/11 maggio 1999 1999

26 Giugno 2007 - 32 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Comunicazione Commissione (COM/1998/649) “sulla strategia forestale dell’Unione Europea”.

1998

Comunicazione Commissione Strategia comunitaria per la diversità biologica 1998

Global Action Plan for the conservation and better use of plant genetic resources for food and agriculture Leipzig, Germania 1996

1996

Strategia paneuropea della diversità biologica e paesaggistica, Sofia, 25 novembre 1995

1995

Programma LIFE Natura 1994 1994

Carta del paesaggio Mediterraneo St. Malò, ottobre 1993 1993

Convenzione sulla biodiversità, Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo, Rio de Janeiro

1992

Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche.

1992

Legge nazionale 394/91 “Legge quadro sulle aree naturali protette”. 1991

Global Strategy for the Management of Farm Animal Genetic Resources, FAO, inizio anni ’90

1990

Convenzione di Berna relativa alla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa.

1979

Direttiva 79/409/CEE del 2 aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici.

1979

Convenzione sulla protezione del patrimonio naturale e culturale mondiale (UNESCO) Parigi, 16 novembre 1972

1972

Convenzione internazionale di Ramsar (1971) relativa alle Zone Umide di importanza internazionale, soprattutto come habitat degli uccelli acquatici.

1971

Ambito nazionale Anno Decreto Legislativo n. 156 del 24 marzo 2006 “Disposizioni correttive ed integrative

al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in relazione ai beni culturali” 2006

Decreto Legislativo n. 157 del 24 marzo 2006 “Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in relazione al paesaggio”

2006

Legge n. 77 del 20 febbraio 2006 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell’UNESCO”

2006

Legge n. 96 del 20 febbraio 2006 “Disciplina dell’agriturismo” 2006

Legge n. 14 del 9 gennaio 2006 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea sul paesaggio”.

2006

26 Giugno 2007 - 33 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Decreto Ministeriale del 16 giugno 2005 (MATT). Linee guida di programmazione forestale.

2005

Decreto Ministeriale del 25 marzo 2005: “Elenco dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica alpina in Italia ai sensi della direttiva 34/92/CEE”.

2005

Decreto Ministeriale del 25 marzo 2005: “Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea in Italia ai sensi della direttiva 34/92/CEE”.

2005

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2005 “Individuazione della documentazione necessaria alla verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi proposti, ai sensi dell’articolo 146, comma 3, del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42”

2005

Decreto Ministeriale del 25 marzo 2005: “Elenco delle Zone di protezione speciale (ZPS), classificate ai sensi della direttiva 79/409/CEE”.

2005

Decreto Ministeriale del 25 marzo 2005: “Annullamento della deliberazione 2 dicembre 1996 del Comitato per le aree naturali protette; gestione e misure di conservazione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC)”.

2005

Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali 6 ottobre 2005 “Individuazione delle diverse tipologie di architettura rurale presenti sul territorio nazionale e definizione dei criteri tecnico-scientifici per la realizzazione degli interventi, ai sensi della legge 24 dicembre 2003, n. 378, recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione della architettura rurale”

2005

Piano e programma d’Azione Nazionale per l’Agricoltura Biologica. 2004

Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 (codice Urbani) “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’ Articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”

2004

Legge n. 101 del 6 aprile 2004, “Ratifica ed esecuzione del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, con Appendici, adottato dalla trentunesima riunione della Conferenza della FAO a Roma il 3 novembre 2001".

2004

Legge n. 378 del 24 dicembre 2003 “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell’architettura rurale”

2003

Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia. Approvata dal CIPE il 2 agosto 2002 con Deliberazione n. 57. Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 255 del 30 ottobre 2002, supplemento ordinario n. 205. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.

2002

Decreto Ministeriale del 3 settembre 2002, “Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000”.

2002

Legge n. 118 del 18 giugno 2002, “Disposizioni urgenti per il settore zootecnico e per la lotta agli incendi boschivi.”

2002

Decreto Legislativo n. 227 del 18 maggio 2001. 2001

Decreto Ministeriale del 29 dicembre 2001 “Linee guida relative ai piani regionali per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.”

2001

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Decreto Legislativo n. 227 del 18 maggio 2001, “Orientamento e modernizzazione del settore forestale, a norma dell'articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57” (G.U. n. 137 del 15 giugno 2001 - s.o. n. 149)

2001

Legge n. 353 del 21 novembre 2000, “Legge Quadro Incendi.” 2000

Delibera CIPE del 21 dicembre 1999 “Programma nazionale per la lotta alla siccità ed alla desertificazione.”

1999

Piano Nazionale sulla biodiversità redatto in base ad Decreto Ministero dell’Ambiente n. 568 del 15 maggio 1997

1997

Decreto Presidente della Repubblica n. 357/1997 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche come modificato dal DPR 120/2003”.

1997

Legge n.124 del 14 febbraio 1994 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla biodiversità, con annessi, fatta a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992”

1994

Legge n. 97 del 31 gennaio 1994, “Nuove disposizioni per le zone montane.” 1994

Legge n. 157/92 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio e ss.mm”.

1992

Legge n. 394 del 6 dicembre 1991, “Legge quadro sulle aree protette”. 1991

Pianificazione di Bacino

Legge n. 431 dell’8 agosto 1985 (legge Galasso) “Disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale”

1985

Legge n. 184 del 6 aprile 1977 “Applicazione della Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale del 23/11/1972”

1977

Ambito regionale Anno

Legge regionale n. 13 dell’8 Maggio 2007. “Disposizioni in favore dell’esercizio di attività economiche in siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale. Norme in materia di edilizia popolare e cooperativa”.

2007

Decreto Assessorato del Territorio e dell'Ambiente del 3 aprile 2007. Disposizioni sulle “aree naturali protette”. 2007

Decreto Assessorato del Territorio e dell'Ambiente del 30 marzo 2007. Prime disposizioni d’urgenza relative alle modalità di svolgimento della valutazione di incidenza ai sensi dell'art. 5, comma 5, del D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 e successive modifiche ed integrazioni.

2007

Legge Regionale n. 14/2006. Modifiche ed integrazioni alla LR n. 16 del 6 aprile 1996. 2006

Carta della natura, Assessorato Ambiente e Territorio, Regione Siciliana 2005

26 Giugno 2007 - 35 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Decreto Assessorato del Territorio e dell’Ambiente del 21 febbraio 2005 “Elenco dei siti di importanza comunitaria e delle zone di protezione speciale ricadenti nel territorio della Regione, individuati ai sensi delle direttive n. 79/409/CEE e n. 92/43/CEE.”

2005

Programma Integrato Regionale Rete Ecologica, Assessorato Ambiente e Territorio, Regione Siciliana 2005

Piano Forestale Regionale. Linee guida. Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste, Regione Siciliana 2004

D.A. BBCCAA e PI n. 5820 del 8/05/2002 “Atto di indirizzo della pianificazione paesistica regionale” 2002

Legge Regionale del 12.11.2002, n. 18 “Disposizioni per i lavori in economia nel settore forestale.” 2002

Decreto Presidenziale 28 giugno 2000 “Criteri per l'individuazione delle formazioni rupestri, ripariali e della macchia mediterranea”. 2000

Legge Regionale 19 agosto 1999, n. 13 “Modifiche alla legge regionale 6 aprile 1996, n. 16, concernente il Riordino della legislazione in materia forestale e di tutela della vegetazione”.

1999

Linee guida Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR). Regione Siciliana, Assessorato Beni Culturali. 1999

Legge Regionale 1 settembre 1997, n. 33 “Norme per la protezione, la tutela e l'incremento della fauna selvatica e per la regolamentazione del prelievo venatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale. Testo Coordinato”

1997

Linee guida del Piano Territoriale Paesistico Regionale. Assessorato Regionale Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione. 1996

Legge Regionale 6 aprile 1996, n. 16: “Riordino della legislazione in materia forestale e di tutela della vegetazione.” 1996

Legge Regionale 3 ottobre 1995, n. 71 “Disposizioni urgenti in materia di territorio e ambiente. Testo Coordinato”. 1995

Piano regionale delle aree naturali protette, Assessorato Ambiente e Territorio, Regione Siciliana 1991

Legge Regionale 5 giugno 1989, n. 11 “Norme riguardanti gli interventi forestali e l’occupazione dei lavoratori forestali.” 1989

Legge Regionale 9 agosto 1988, n. 14 “Modifiche ed integrazioni alla L.R. 6 maggio 1981, n. 98: Norme per l’istituzione nella Regione di parchi e riserve naturali.” 1988

Legge Regionale 6 maggio 1981, n. 98 “Norme per l'istituzione nella Regione Siciliana di parchi e riserve naturali. Testo Coordinato” 1981

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C.4. TEMI AMBIENTALI “SUOLO”

Di seguito viene indicata la normativa, i programmi e i piani internazionali, comunitari, nazionali e regionali di riferimento:

Ambito internazionale e comunitario Anno Comunicazione della Commissione (COM/2006/231) “Strategia tematica per la

protezione del suolo” 2006

Direttiva 2006/12, del 5 aprile 2006 relativa ai rifiuti che sostituisce la precedente Direttiva 75/442/CEE.

2006

Comunicazione della Commissione (COM/2002/179) “Verso una strategia tematica per la protezione del suolo”.

2002

Decisione 1600/2002/CE del 22 luglio 2002 “Sesto Programma Comunitario di azione in materia di ambiente 2002-2010”

2002

Direttiva 99/31/CE, del 26 aprile 1999 relativa alle discariche di rifiuti. 1999

Convenzione dell’ONU per la lotta alla desertificazione, Parigi 17 giugno 1994. 1994

Carta europea del suolo, adottata dal Consiglio d’Europa (giugno 1972). 1972

Ambito nazionale Anno Decreto Ministeriale n. 12541 del 21 dicembre 2006 (MIPAF) per la condizionalità

anno 2007 2006

Decreto Ministeriale del 7 aprile 2006 (MIPAF) "Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, di cui all’art. 38 del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152".

2006

Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale – Parte terza e quarta”

2006

Legge 9 gennaio 2006, n. 14 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea sul paesaggio, fatta a Firenze il 20 ottobre 2000”.

2006

Decreto Ministeriale n. 4432 del 15 dicembre 2005 (MIPAF) per la condizionalità anno 2006

2005

Decreto Ministeriale del 6 luglio 2005 (MIPAF) “Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell'utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e degli scarichi dei frantoi oleari, di cui all'art. 38 del D.Lgs. del 11 maggio 1999, n. 152”.

2005

Decreto Legislativo n. 36 del 2003 che recepisce nel quadro normativo nazionale la direttiva discariche, determinando requisiti tecnici strutturali dei nuovi impianti di smaltimento e l’adeguamento di quelli in esercizio.

2003

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Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004: “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”.

2002

Legge 21 novembre 2000, n. 353. Legge quadro in materia di incendi boschivi. 2000

Deliberazione CIPE n. 299 del 21 dicembre 1999 - Programma nazionale per la lotta alla siccità e alla desertificazione (Gazzetta Ufficiale n. 37 del 15 febbraio 2000).

1999

Decreto Ministeriale n. 471 del 25 ottobre 1999, “Regolamento recante criteri,procedure, e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica ed il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs n. 22/97 e successive modifiche ed integrazioni”

1999

Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla siccità e alla desertificazione Comitato nazionale per la lotta alla siccità e alla desertificazione, Il ruolo dell’Italia nella lotta alla desertificazione, a cura di C. Loguercio

1999

Legge n. 267 del 3 agosto 1998 “Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico, ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania” e ss.mm.”

1998

Legge n. 426 del 9 dicembre 1998 “Nuovi interventi in campo ambientale” 1998

Legge n. 183 del 18 maggio 1989 “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”

1989

Legge n. 225 del 24 febbraio 1992 “Istituzione del servizio nazionale della protezione civile”

1992

Legge n. 394 del 6 dicembre 1991 “Legge quadro sulle aree protette”. 1991

Ambito regionale Anno D.D.G. Dipartimento Interventi Strutturali Assessorato regionale Agricoltura e Foreste

n. 191 del 27 febbraio 2007 2007

D.D.G. Dipartimento Interventi Strutturali Assessorato regionale Agricoltura e Foreste n. 138 del 23 febbraio 2006

2006

Piano Regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi (Decreto del Presidente della Regione Sicilia , n. 5 del 12 gennaio 2005).

2005

D.D.G. Assessorato dell’Agricoltura e delle Foreste n. 193 del 25 Febbraio 2005 che definisce le norme di “eco-condizionalità” che gli agricoltori a livello regionale devono rispettare, specificate negli allegati al decreto n. 1 “Elenco dei criteri di gestione obbligatori” e n. 2 “Elenco delle norme per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali”.

2005

Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana. Relazione generale.

2004

Piano di Gestione dei rifiuti in Sicilia. Ufficio del Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti e per la tutela delle acque in Sicilia. Adottato con Ordinanza commissariale n° 1166 del 18 dicembre 2002.

2002

Circolare dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente n. 38508 del 26 Maggio 1993 sull’utilizzo diretto dei fanghi di depurazione su suolo agricolo.

1993

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C.5. TEMI AMBIENTALI “RISORSE IDRICHE”

Di seguito viene indicata la normativa, i programmi e i piani internazionali, comunitari, nazionali e regionali di riferimento:

Ambito internazionale e comunitario Anno Comunicazione della Commissione Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del

Consiglio (COM/2006/372) che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi.

2006

Direttiva 2006/11/CE concernente l'inquinamento provocato da certe sostanze pericolose scaricate nell'ambiente idrico della Comunità

2006

Regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento Europeo e del Consiglio concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio

2005

Regolamento (CE) n. 2003/2003 relativo ai fertilizzanti 2003

Direttiva 2000/60/CE del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque.

2000

Direttiva 91/676/CEE del 12 dicembre 1991 relativa alla protezione delle acque dell'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole.

1991

Direttiva 96/61/CEE sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC)

1996

Direttiva 91/414/CEE in materia di immissione in commercio di prodotti fitosanitari 1991

Direttiva 91/271/CEE del 21 maggio 1991 concernente il trattamento delle acque reflue urbane.

1991

Direttiva 86/278/CEE del 12 giugno 1986 concernente la protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura.

1986

Convenzione sugli inquinanti organici persistenti (POP) “Convenzione ONU di Stoccolma sui Persistent Organic Pollutants (POP)”

Convenzione sul diritto del mare “Convenzione di Montego Bay sul diritto del mare del 1982”

1982

Convenzione di Ramsar sulle zone umide “Convenzione di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale, soprattutto come habitat degli uccelli acquatici”

Direttiva 76/464/CEE del 4 maggio 1976 concernente l’inquinamento provocato da certe sostanze pericolose scaricate nell’ambiente idrico della Comunità.

1976

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Ambito nazionale Anno Decreto 7 aprile 2006. Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale

dell’utilizzazione agronomica egli effluenti di allevamento, di cui all’art. 38 del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152.

2006

Decreto Legislativo n. 217/ 2006 “Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti” 2006

Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale – Parte terza”

2006

Programma nazionale degli interventi nel settore idrico. Approvato con Delibera CIPE n. 74/05 in GU del 18 gennaio 2006 n. 74.

2006

Decreto Ministeriale del 6 luglio 2005 (MIPAF) “Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell'utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e degli scarichi dei frantoi oleari, di cui all'articolo 38 del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152.”

2005

Decreto Ministeriale n. 185 del 12 giugno 2003, n. 185 “Regolamento recante norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue in attuazione dell'art. 26, comma 2, del D.Lgs. 152/99”.

2003

Decreto Ministeriale n. 367 del 6 Novembre 2003 “Regolamento concernente la fissazione di standard di qualità nell'ambiente acquatico per le sostanze pericolose, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152”.

1999

Decreto Ministeriale del 19 aprile 1999 (MIPAF) “Approvazione del Codice di buona pratica agricola”

1999

Decreto Legislativo n. 152 dell’11 maggio 1999 “Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della Direttiva 91/271/CEE e della Direttiva 91/676/CEE “e ss. mm. ed ii. (attualmente abrogato dal D.Lgs 152/2006).

1999

Legge n. 574 dell’11 novembre del 1996 “Nuove norme in materia di utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e degli scarichi dei frantoi oleari”

1996

Legge n. 36/94 “Disposizioni in materia di risorse idriche” 1994

D.P.R. 14 aprile 1994: “Atto di indirizzo e coordinamento in ordine alle procedure ed ai criteri per la delimitazione dei bacini idrografici di rilievo nazionale e interregionale.”

1994

Ambito regionale Anno Piano regionale per il controllo e la valutazione di eventuali effetti derivanti

dall’utilizzazione dei prodotti fitosanitari sui comparti ambientali vulnerabili. Assessorato Territorio ed Ambiente, Regione Siciliana.

2006

Piano di tutela delle acque in Sicilia. Pianificazione, definizione scenari, programma misure. Ufficio del Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque.

2005

26 Giugno 2007 - 40 -

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D.D.G. interassessoriale (Assessorato del territorio e dell'ambiente ed Assessorato dell’Agricoltura e delle Foreste) n. 121 del 24 Febbraio 2005 che approva la nuova Carta regionale delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, corredata dalle relative Note esplicative e dall’elenco dei fogli di mappa entro cui ricadono le zone vulnerabili; il nuovo Programma d’azione obbligatorio per le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola e revoca il D.D.G. n. 193 del 17 febbraio 2003.

2005

D.D.G. interassessoriale (Assessorato del territorio e dell'ambiente ed Assessorato dell'agricoltura e delle foreste) n. 193 del 17 Febbraio 2003, “Approvazione di atti relativi all'incidenza di nitrati di origine agricola nell'inquinamento delle acque”.

2003

Decreto del Presidente della Regione Sicilia n.10334 del 7 Agosto 2001, “Modalità di costituzione degli ambiti territoriali ottimali per il governo e l'uso delle risorse idriche”.

2001

Decreto Assessorato al Territorio ed Ambiente 4 luglio 2000 “Piano straordinario per l'assetto idrogeologico”.

2000

Legge n. 7 del 19 Maggio 2003 “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 2 agosto 2002, n. 7. Disposizioni in materia di acque sotterranee ed in materia urbanistica. (G.U.R.S. n. 23 del 21 maggio 2003) - Articolo 33 Acque sotterranee”

1999

26 Giugno 2007 - 41 -

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ALLEGATO D

COERENZA E COMPLEMENTARIETÀ CON LE STRATEGIE

AMBIENTALI COMUNITARIE, NAZIONALI E REGIONALI

26 Giugno 2007 - 42 -

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Asse I MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE

Misure di riferimento Misure intese a promuovere la conoscenza e sviluppare il potenziale umano (111 – 112 – 114)

Tipologia Misure generali con effetti indiretti sull’ambiente e distribuite senza specificità su tutte le tematiche ambientali.

Principali obiettivi ambientali

111: Promuovere la formazione ambientale e i servizi di consulenza ambientale. 112: Accelerare il ricambio generazionale in agricoltura. 114: Gestione sostenibile delle aziende.

COERENZA A LIVELLO COMUNITARIO 6° Programma comunitario d’azione in materia di ambiente (CE/2002/1600)

Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali in aree rurali.

Strategia tematica per l’uso sostenibile dei pesticidi (COM/2002/372)

Strategia tematica per la protezione del suolo (COM/2006/231)

Art. 15. Aumentare la consapevolezza sull’importanza del suolo per la sopravvivenza umana e dell’ecosistema, e promuovere il trasferimento di conoscenza e l’esperienza sull’uso sostenibile del suolo.

Direttiva Quadro delle Acque (2000/60/CE)

Strategia in materia di sviluppo sostenibile (COM/2005/218 - COM/2005/658)

Piano d’azione per la biodiversità 2010 (COM/2006/216)

Lotta al cambiamento climatico (COM/2005/35)

Piano d’azione e strategia forestale dell’UE (COM/2006/302 - COM/2005/85 - COM/1998/649)

Stimolare la ricerca e lo sviluppo tecnologico per migliorare la competitività del settore forestale.

26 Giugno 2007 - 43 -

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Asse I MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE

Misure di riferimento Misure intese a promuovere la conoscenza e sviluppare il potenziale umano (111 – 112 – 114)

Tipologia Misure generali con effetti indiretti sull’ambiente e distribuite senza specificità su tutte le tematiche ambientali.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO NAZIONALE Quadro Strategico Nazionale per la Politica Regionale di Sviluppo 2007-2013 (2006)

Migliorare la qualità dell’ambiente e dei servizi ambientali alla popolazione e alle imprese, intesi sia come condizioni per rispettare il diritto dei cittadini ai servizi essenziali e alla tutela della salute, sia come fattori di attrattività del territorio, competitività dei sistemi produttivi in esso operanti e riduzione dei costi dovuti a esternalità ambientali negative; Accompagnamento dei processi di trasferimento d’impresa collegati al ricambio generazionale nella proprietà delle piccole e medie imprese, integrando servizi, azioni rivolte al capitale umano e incentivazioni finanziarie e sviluppando buone pratiche per agevolare il trasferimento di impresa e minimizzarne gli impatti negativi

Documento Strategico per il Mezzogiorno (2006)

Realizzazione di un sistema di alta formazione certificata e funzionale alle prospettive del Mezzogiorno. Favorire i confronti fra comunità professionali, anche con iniziative di formazione e aggiornamento a carattere interregionale.

Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (2002)

Favorire la crescita delle conoscenze scientifiche e tecniche e la diffusione della corretta ed esaustiva informazione del pubblico. Incentivare l’applicazione e la diffusione di strumenti normativi e di certificazione della qualità ambientale (IPPC, EMAS, ISO 14000) delle imprese.

26 Giugno 2007 - 44 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse I MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE

Misure di riferimento Misure intese a promuovere la conoscenza e sviluppare il potenziale umano (111 – 112 – 114)

Tipologia Misure generali con effetti indiretti sull’ambiente e distribuite senza specificità su tutte le tematiche ambientali.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO REGIONALE Documento Strategico Regionale Preliminare per la Politica di Coesione 2007-2013 (2005)

Percorsi didattici e formativi finalizzati ad innalzare le conoscenze e le competenze in ambiti strategici rispetto agli obiettivi delle Agende di Lisbona e Goteborg. Innalzamento qualitativo dei servizi alle imprese al fine di favorirne l’ecosostenibilità.

Linee guida Piano Forestale Regionale (2004)

Azioni di formazione e aggiornamento per insegnanti ed educatori. Formazione professionale e divulgazione tecnica a favore degli operatori del settore. Gestione forestale sostenibile.

Piano Tutela Acque in Sicilia. Pianificazione - definizione scenari - programma misure (2005)

Formazione di personale qualificato per la gestione degli impianti di depurazione, e per il controllo ambientale.

Piano Regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi (2005)

Prevenzione indiretta mediante il potenziamento dell’attività informativa, quale attività preventiva diretta alla popolazione, affinché vengano abbandonati tutti quei comportamenti che possono divenire occasioni di incendio.

Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana. Relazione generale (2004)

Promozione di azioni non strutturali comprendenti tutte quelle attività di approfondimento delle conoscenze.

Linee Guida Piano Territoriale Paesistico Regionale (1996)

Studio per la redazione del Piano Energetico Regionale (2006)

Incentivazione dell’informazione, promozione, assistenza tecnica alle imprese agricole ed agroindustriali al fine di diffondere tra gli agricoltori le migliori tecniche di produzione delle diverse specie al fine di migliorare la produzione e di abbattere i costi. Svolgere attività di alta formazione professionale e di qualificazione dei soggetti abilitati alla certificazione, nonché di formazione e riqualificazione di mano d’opera specializzata.

Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia (2002)

Favorire forme di adesione a sistemi di gestione ambientale.

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Asse I MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE

Misure di riferimento Misure intese a ristrutturare e sviluppare il capitale fisico e a promuovere l’innovazione (121 – 122 – 123 – 124 – 125 – 126)

Tipologia Misure specifiche (121 – 122 – 123 – 125 – 126) e generali (124) con effetti sull’ambiente significativi e distribuiti su tutte le tematiche ambientali.

Principali obiettivi ambientali

121: Migliorare il rendimento economico delle aziende nel rispetto dell’ambiente. 122: Accrescere la competitività del settore forestale e contribuire al miglioramento della gestione del territorio e dell’ambiente. 123: Accrescere la competitività nel settore agro-alimentare e forestale. 124: Innalzare il livello di sostenibilità del sistema agricolo, alimentare e forestale. 125: Incremento della efficienza aziendale. 126: Ripristinare il livello di competitività delle imprese, comprese quelle colpite da calamità naturali, o da altri eventi atmosferici avversi assimilabili a calamità naturali

COERENZA A LIVELLO COMUNITARIO 6° Programma comunitario d’azione in materia di ambiente (CE/2002/1600)

Uso sostenibile ed elevata qualità delle acque.

Strategia tematica per l’uso sostenibile dei pesticidi (COM/2002/372)

Strategia tematica per la protezione del suolo (COM/2006/231)

Aumentare la consapevolezza sull’importanza del suolo per la sopravvivenza umana e dell’ecosistema, e promuovere il trasferimento di conoscenza e l’esperienza sull’uso sostenibile del suolo.

Direttiva Quadro delle Acque (2000/60/CE)

Art. 4 a) i. Impedire il deterioramento dello stato di tutti i corpi idrici superficiali.Art. 4 a) iii. Proteggere e migliorare tutti i corpi idrici artificiali e quelli fortemente modificati. Art. 4 b) ii. Proteggere, migliorare e ripristinare i corpi idrici sotterranei, e assicurare un equilibrio tra l'estrazione e il ravvenamento delle acque sotterranee al fine di conseguire un buono stato delle acque sotterranee.

Strategia in materia di sviluppo sostenibile (COM/2005/218 - COM/2005/658)

Migliorare la comunicazione e mobilitare i cittadini e le imprese. Limitare il cambiamento climatico e potenziare l’uso di energia pulita. Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali in aree rurali.

Piano d’azione per la biodiversità 2010 (COM/2006/216)

Lotta al cambiamento climatico (COM/2005/35)

Gestione del suolo per favorire capacità assorbimento CO2.

Piano d’azione e strategia forestale dell’UE (COM/2006/302 - COM/2005/85 - COM/1998/649)

Migliorare la competitività del settore forestale e incrementare l’uso sostenibile dei servizi e dei prodotti forestali. Promozione del settore forestale, mantenere la risorsa forestale ed incentivare l’utilizzo di biomassa forestale ad uso energetico.

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse I MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE

Misure di riferimento Misure intese a ristrutturare e sviluppare il capitale fisico e a promuovere l’innovazione (121 – 122 – 123 – 124 – 125 – 126)

Tipologia Misure specifiche (121 – 122 – 123 – 125 – 126) e generali (124) con effetti sull’ambiente significativi e distribuiti su tutte le tematiche ambientali.

Principali obiettivi ambientali Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO NAZIONALE Quadro Strategico Nazionale per la Politica Regionale di Sviluppo 2007-2013 (2006)

Promuovere le opportunità di sviluppo locale attraverso l’attivazione di filiere produttive collegate all’aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e al risparmio energetico.

Documento Strategico per il Mezzogiorno (2006)

Considerare, tra gli interventi da finanziare, le infrastrutture in grado di incidere sui costi della produzione (tecnologiche ma anche energetiche e idriche- es. ridurre il grado di dipendenza energetica o idrica dall’esterno e migliorare l’efficienza delle reti) per migliorare la competitività delle imprese localizzate nel Mezzogiorno e l’attrattività dei territori. Sostenere le imprese in processi di internazionalizzazione che possano consentire di mantenere e/o sviluppare nell’area attività ad alto valore aggiunto.

Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (2002)

Adozione di sistemi di produzione agricola più compatibili con l’ambiente: pianificazione delle colture e razionalizzazione delle attività irrigue; adozione di codici di buone pratiche agricole, zootecniche e agro-forestali. Contenimento delle superfici agricole interessate da colture in ambiente protetto; estensivizzazione delle coltivazioni che registrano eccesso di offerta; incentivazione della coltivazione di specie secondo la vocazione ambientale (clima, suolo, orografia) per la massima ecoefficienza energetica e il minimo uso di sostegni chimici.

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse I MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE

Misure di riferimento Misure intese a ristrutturare e sviluppare il capitale fisico e a promuovere l’innovazione (121 – 122 – 123 – 124 – 125 – 126)

Tipologia Misure specifiche (121 – 122 – 123 – 125 – 126) e generali (124) con effetti sull’ambiente significativi e distribuiti su tutte le tematiche ambientali.

Principali obiettivi ambientali Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO REGIONALE Documento Strategico Regionale Preliminare per la Politica di Coesione 2007-2013 (2005)

Promuovere, in coerenza con le linee di intervento individuate dall’APQ Energia, la diffusione delle fonti rinnovabili (specie solare termico a bassa e alta temperatura, solare fotovoltaico, biomassa), sia nell’ambito dell’utenza residenziale sia in ambito produttivo. Gestione integrata del sistema acqua-suolo-foreste-paesaggio e valorizzazione delle aree protette.

Linee guida Piano Forestale Regionale (2004)

Salvaguardia e miglioramento dei boschi esistenti. Valorizzazione economica e ottimizzazione dell’impatto sociale.

Piano Tutela Acque in Sicilia. Pianificazione - definizione scenari - programma misure (2005)

Piano Regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi (2005)

Interventi finalizzati alla mitigazione dei danni conseguenti

Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana. Relazione generale (2004)

Linee Guida Piano Territoriale Paesistico Regionale (1996)

Miglioramento della fruibilità sociale del patrimonio ambientale regionale, sia per le attuali che per le future generazioni. Consolidamento del patrimonio e delle attività agroforestali, con la qualificazione innovativa dell’agricoltura tradizionale e la gestione controllata delle attività pascolive.

Studio per la redazione del Piano Energetico Regionale (2006)

Messa a punto di meccanismi di incentivazione, concordati anche in sede UE, finalizzati a rendere maggiormente competitiva la filiera non alimentare. Ottimizzazione dell’impiego delle eccedenze agroalimentari e utilizzo di terreni marginali. Utilizzo delle grandi quantità di vinacce residue dai processi produttivi della vinificazione per dare avvio al ciclo della produzione di biocarburante. Produzione e all’utilizzo dei biocarburanti attraverso la valorizzazione e lo sviluppo di una vera e propria filiera produttiva e commerciale.

Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia (2002)

Valorizzazione agronomica dei fanghi derivanti da impianti di depurazione delle acque reflue civili e dagli impianti agro-industriali. Incentivazione di impianti di digestione anaerobica. Promozione del compostaggio di qualità per la produzione di materiali valorizzabili nelle attività agronomiche e commerciabili.

26 Giugno 2007 - 48 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse I MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE

Misure di riferimento Misure finalizzate a migliorare la qualità della produzione e dei prodotti agricoli (132 – 133)

Tipologia Misure generali con effetti sull’ambiente non apprezzabili.

Principali obiettivi ambientali

132: Miglioramento della qualità delle produzioni agro-alimentari e maggiore competitività delle produzioni e la creazione di nuove opportunità di mercato. 133: Promuovere ed informare per l’acquisto dei prodotti agricoli o alimentari tutelati dai sistemi di qualità.

COERENZA A LIVELLO COMUNITARIO 6° Programma comunitario d’azione in materia di ambiente (CE/2002/1600)

Incentivare l’utilizzo di coltivazioni con un impiego ridotto o nullo di pesticidi.

Strategia tematica per l’uso sostenibile dei pesticidi (COM/2002/372)

Minimizzare i pericoli e i rischi per la salute e per l’ambiente derivanti dall’impiego dei pesticidi; incentivare l’utilizzo di coltivazioni con un impiego ridotto o nullo di pesticidi.

Strategia tematica per la protezione del suolo (COM/2006/231)

Direttiva Quadro delle Acque (2000/60/CE)

Strategia in materia di sviluppo sostenibile (COM/2005/218 - COM/2005/658)

Rendere la sicurezza e la qualità dei prodotti alimentari l’obiettivo di tutte le parti coinvolte nella catena alimentare.

Piano d’azione per la biodiversità 2010 (COM/2006/216)

Lotta al cambiamento climatico (COM/2005/35)

Piano d’azione e strategia forestale dell’UE (COM/2006/302 - COM/2005/85 - COM/1998/649)

26 Giugno 2007 - 49 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse I MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE

Misure di riferimento Misure finalizzate a migliorare la qualità della produzione e dei prodotti agricoli (132 – 133)

Tipologia Misure generali con effetti sull’ambiente non apprezzabili.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO NAZIONALE Quadro Strategico Nazionale per la Politica Regionale di Sviluppo 2007-2013 (2006)

Politica mirate per lo sviluppo delle aree rurali e delle produzioni agro-alimentariPotenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza costituisce ambizione fondamentale della politica regionale a promuovere lo sviluppo economico dei territori, la conoscenza e l’innovazione e l’imprenditoria a favore della crescita ed a promuovere la cooperazione tra produttori primari nei settori agricolo e forestale.

Documento Strategico per il Mezzogiorno (2006)

Dare maggiore rilievo al tema del trasporto merci e della logistica (in particolare, ma non solo, per l’agroalimentare e la pesca).

Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (2002)

Salvaguardare la tipicità dei prodotti alimentari italiani e la dimensione artigianale dell’industria alimentare. Incentivare la diffusione dei sistemi di autocontrollo aziendale (HACCP), come indicato dalla Direttiva 93/43/CE recepita in Italia dal DL 155/97, che riguarda tutte le aziende alimentari.

26 Giugno 2007 - 50 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse I MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE

Misure di riferimento Misure finalizzate a migliorare la qualità della produzione e dei prodotti agricoli (132 – 133)

Tipologia Misure generali con effetti sull’ambiente non apprezzabili.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO REGIONALE Documento Strategico Regionale Preliminare per la Politica di Coesione 2007-2013 (2005)

Impulso verso modalità di produzione di beni e servizi, anche pubblici, orientati a criteri di sostenibilità ambientale; Produzione, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti tipici locali di qualità.

Linee guida Piano Forestale Regionale (2004)

Piano Tutela Acque in Sicilia. Pianificazione - definizione scenari - programma misure (2005)

Piano Regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi (2005)

Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana. Relazione generale (2004)

Linee Guida Piano Territoriale Paesistico Regionale (1996)

Consolidamento del patrimonio e delle attività agroforestali, con la qualificazione innovativa dell’agricoltura tradizionale e la gestione controllata delle attività pascolive .

Studio per la redazione del Piano Energetico Regionale (2006)

Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia (2002)

Favorire forme di adesione a sistemi di gestione ambientale.

26 Giugno 2007 - 51 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse II MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE E DELLO SPAZIO RURALE

Misure di riferimento Misure finalizzate a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli (211 – 212 – 214 – 215)

Tipologia Misure specifiche (eccetto la misura generale 215) con effetti sull’ambiente significativi e distribuiti su tutte le tematiche ambientali.

Principali obiettivi ambientali

211-212: Garantire il presidio umano per la salvaguardia del territorio poco produttivo e marginale. 214: Tutelare e migliorare l’ambiente e lo spazio naturale. 215: Elevare il livello del benessere degli animali negli allevamenti.

COERENZA A LIVELLO COMUNITARIO 6° Programma comunitario d’azione in materia di ambiente (CE/2002/1600)

Promuovere la gestione efficace del territorio e l’uso sostenibile del suolo, con attenzione alla prevenzione di erosione, deterioramento, contaminazione, desertificazione. Conservare e ripristinare zone con significativi valori legati al paesaggio. Conservare specie e habitat prevenendone la frammentazione.

Strategia tematica per l’uso sostenibile dei pesticidi (COM/2002/372)

Minimizzare i pericoli e i rischi per la salute e per l’ambiente derivanti dall’impiego dei pesticidi; incentivare l’utilizzo di coltivazioni con un impiego ridotto o nullo di pesticidi.

Strategia tematica per la protezione del suolo (COM/2006/231)

Aumentare la consapevolezza sull’importanza del suolo per la sopravvivenza umana e dell’ecosistema, e promuovere il trasferimento di conoscenza e l’esperienza sull’uso sostenibile del suolo.

Direttiva Quadro delle Acque (2000/60/CE)

Art. 4 a) i. Impedire il deterioramento dello stato di tutti i corpi idrici superficiali.Art. 4 a) iii. Proteggere e migliorare tutti i corpi idrici artificiali e quelli fortemente modificati. Art. 4 b) ii. Proteggere, migliorare e ripristinare i corpi idrici sotterranei, e assicurare un equilibrio tra l'estrazione e il ravvenamento delle acque sotterranee al fine di conseguire un buono stato delle acque sotterranee.

Piano d’azione per la biodiversità 2010 (COM/2006/216)

Salvaguardare gli habitat e le specie più importanti dell’UE. Conservare e ripristinare la biodiversità e i servizi ecosistemici nel contesto rurale dell’UE.

Lotta al cambiamento climatico (COM/2005/35)

Piano d’azione e strategia forestale dell’UE (COM/2006/302 - COM/2005/85 - COM/1998/649)

Miglioramento della gestione sostenibile delle foreste. Preservare la biodiversità forestale mantenendo la risorsa forestale.

Strategia in materia di sviluppo sostenibile (COM/2005/218 - COM/2005/658)

26 Giugno 2007 - 52 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse II MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE E DELLO SPAZIO RURALE

Misure di riferimento Misure finalizzate a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli (211 – 212 – 214 – 215 – 216)

Tipologia Misure specifiche (eccetto la misura generale 215) con effetti sull’ambiente significativi e distribuiti su tutte le tematiche ambientali.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO NAZIONALE Quadro Strategico Nazionale per la Politica Regionale di Sviluppo 2007-2013 (2006)

Rafforzare la difesa del suolo e la prevenzione dei rischi naturali Tutelare la biodiversità per migliorare la qualità dell’ambiente e promuovere opportunità di sviluppo economico sostenibile

Documento Strategico per il Mezzogiorno (2006)

Prevenzione dei rischi e tutela dell’ambiente: sviluppare/completare le azioni di prevenzione dei rischi.

Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (2002)

Promuovere interventi di valorizzazione delle aree appartenenti alla Rete Natura 2000, al fine di renderle fruibili attraverso attività turistiche sostenibili e con le buone pratiche delle coltivazioni agricole. Realizzazione degli obiettivi di salvaguardia ambientale a costi sostenibili per lo sviluppo economico e sociale. Ridurre l’uso dei pesticidi attraverso la promozione dell’agricoltura biologica e della lotta integrata e attraverso l’applicazione delle buone pratiche agricole.

26 Giugno 2007 - 53 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse II MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE E DELLO SPAZIO RURALE

Misure di riferimento Misure finalizzate a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli (211 – 212 – 214 – 215 – 216)

Tipologia Misure specifiche (eccetto la misura generale 215) con effetti sull’ambiente significativi e distribuiti su tutte le tematiche ambientali.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO REGIONALE Documento Strategico Regionale Preliminare per la Politica di Coesione 2007-2013 (2005)

Promuovere interventi di risanamento e riqualificazione ambientale mirati ma di grande impatto, con riguardo ad aree produttive contaminate, ad aree urbane degradate e ad aree rurali sottoposte a particolari fattori di pressione ambientale Gestione integrata del sistema acqua-suolo-foreste-paesaggio.

Linee guida Piano Forestale Regionale (2004)

Valorizzazione economica e l'ottimizzazione dell’impatto sociale.

Piano Tutela Acque in Sicilia. Pianificazione - definizione scenari - programma misure (2005)

Diminuire in generale l’impatto antropico al fine del miglioramento dello stato ambientale dei corpi idrici sotterranei. Invertire il processo di antropizzazione della falda dai residui urbani ed agricoli

Piano Regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi (2005)

Interventi colturali idonei a migliorare l’assetto vegetazionale degli ambienti naturali e forestali.

Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana. Relazione generale (2004)

Programmazione di norme di attuazione finalizzate alla conservazione e tutela degli insediamenti esistenti. Adozione di misure di salvaguardia per garantire l’incolumità delle persone e la sicurezza delle infrastrutture e del patrimonio ambientale e culturale.

Linee Guida Piano Territoriale Paesistico Regionale (1996)

Miglioramento della fruibilità sociale del patrimonio ambientale regionale, sia per le attuali che per le future generazioni. La stabilizzazione ecologica del contesto ambientale regionale, la difesa del suolo e della bio-diversità, con particolare attenzione per le situazioni di rischio e di criticità. Consolidamento e riqualificazione del patrimonio naturalistico, protezione e valorizzazione degli ecosistemi, delle specie animali e vegetali minacciate d’estinzione non ancora adeguatamente protette, recupero ambientale delle aree degradate. Consolidamento del patrimonio e delle attività agroforestali, con la qualificazione innovativa dell’agricoltura tradizionale, la gestione controllata delle attività pascolive, il controllo dei processi di abbandono, la gestione oculata delle risorse idriche.

Studio per la redazione del Piano Energetico Regionale (2006)

Favorire l’introduzione graduale di coltivazioni diverse, non destinate al consumo alimentare, rivalutando i terreni incolti o abbandonati o non più adeguatamente utilizzati. Ottimizzazione dell’impiego delle eccedenze agroalimentari e utilizzo di terreni marginali.

Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia (2002)

Favorire il recupero di aree degradate. Contribuire a ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali. Incentivare il compostaggio domestico nelle abitazioni con giardino.

26 Giugno 2007 - 54 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse II MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE E DELLO SPAZIO RURALE

Misure di riferimento Misure finalizzate all’uso sostenibile dei terreni forestali (221 – 222 – 223 – 226 – 227)

Tipologia Misure specifiche con effetti sull’ecosistema forestale significativi e distribuiti su tutte le tematiche ambientali.

Principali obiettivi ambientali

221: Riconvertire le superfici agricole con imboschimenti finalizzati alla protezione dell’ambiente, alla prevenzione da disastri naturali e alla mitigazione del cambiamento climatico. 222: Creare sistemi agroforestali confacenti all’ambiente ed alle condizioni locali. 223: Estendere la superficie forestale su terreni non agricoli. 226: Ricostituire il potenziale forestale danneggiato da disastri naturali e da incendi. Prevenire con difesa attiva o passiva contro gli incendi e le calamità naturali. 227: Compensare gli investimenti non remunerativi forestali connessi al miglioramento boschivo.

COERENZA A LIVELLO COMUNITARIO 6° Programma comunitario d’azione in materia di ambiente (CE/2002/1600)

Promuovere la gestione efficace del territorio e l’uso sostenibile del suolo, con attenzione alla prevenzione di erosione, deterioramento, contaminazione, desertificazione. Conservare e ripristinare zone con significativi valori legati al paesaggio.

Strategia tematica per l’uso sostenibile dei pesticidi (COM/2002/372)

Strategia tematica per la protezione del suolo (COM/2006/231)

Aumentare la consapevolezza sull’importanza del suolo per la sopravvivenza umana e dell’ecosistema, e promuovere il trasferimento di conoscenza e l’esperienza sull’uso sostenibile del suolo.

Direttiva Quadro delle Acque (2000/60/CE)

Strategia in materia di sviluppo sostenibile (COM/2005/218 - COM/2005/658)

Piano d’azione per la biodiversità 2010 (COM/2006/216)

Salvaguardare gli habitat e le specie più importanti dell’UE. Conservare e ripristinare la biodiversità e i servizi ecosistemici nel contesto rurale dell’UE.

Lotta al cambiamento climatico (COM/2005/35)

Gestione del suolo per favorire capacità assorbimento CO2.

Piano d’azione e strategia forestale dell’UE (COM/2006/302 - COM/2005/85 - COM/1998/649)

Promozione del ruolo delle foreste come sistemi di cattura del carbonio e prodotti lignei come riserve di carbonio. Miglioramento della gestione sostenibile delle foreste. Protezione delle foreste contro il disboscamento, gli incendi e l’inquinamento atmosferico. Ricostruzione delle foreste danneggiate. Incentivare l’uso di specie forestali autoctone.

26 Giugno 2007 - 55 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse II MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE E DELLO SPAZIO RURALE

Misure di riferimento Misure finalizzate all’uso sostenibile dei terreni forestali (221 – 222 – 223 – 226 - 227)

Tipologia Misure specifiche con effetti sull’ecosistema forestale significativi e distribuiti su tutte le tematiche ambientali.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO NAZIONALE Quadro Strategico Nazionale per la Politica Regionale di Sviluppo 2007-2013 (2006)

Promuovere le opportunità di sviluppo locale attraverso l’attivazione di filiere produttive collegate all’aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e al risparmio energetico Valorizzare la rete ecologica e tutelare la biodiversità per migliorare la qualità dell’ambiente e promuovere opportunità di sviluppo economico sostenibile

Documento Strategico per il Mezzogiorno (2006)

Sviluppare/completare le azioni di prevenzione dei rischi (idrogeologico, sismico e vulcanico) integrando con ulteriori interventi quanto già attuato o previsto dall’attuale programmazione.

Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (2002)

Coltivazione di foreste a fini energetici e per l’aumento delle capacità di assorbimento del carbonio. Adozione di codici di buone pratiche agricole, zootecniche e agro-forestali.

26 Giugno 2007 - 57 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse II MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE E DELLO SPAZIO RURALE

Misure di riferimento Misure finalizzate all’uso sostenibile dei terreni forestali (221 – 222 – 223 – 226 - 227)

Tipologia Misure specifiche con effetti sull’ecosistema forestale significativi e distribuiti su tutte le tematiche ambientali.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO REGIONALE Documento Strategico Regionale Preliminare per la Politica di Coesione 2007-2013 (2005)

Promuovere, in coerenza con le linee di intervento individuate dall’APQ Energia, la diffusione delle fonti rinnovabili sia nell’ambito dell’utenza residenziale sia in ambito produttivo. Gestione integrata del sistema acqua-suolo-foreste-paesaggio e valorizzazione delle aree protette.

Linee guida Piano Forestale Regionale (2004)

Pianificare e regolamentare le attività forestali e montane allo scopo di perseguire la tutela ambientale attraverso: la salvaguardia e il miglioramento dei boschi esistenti; l’ampliamento dell’attuale superficie boschiva; la razionale utilizzazione dei boschi e dei pascoli di montagna; la valorizzazione economica e l'ottimizzazione dell’impatto sociale.

Piano Tutela Acque in Sicilia. Pianificazione - definizione scenari - programma misure (2005)

Piano Regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi (2005)

Prevenzione con azioni mirate a ridurre le cause ed il potenziale innesco d’incendio, nonché interventi finalizzati alla mitigazione dei danni conseguenti.

Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana. Relazione generale (2004)

Assecondare l’evolversi naturale dei processi, limitando l’influenza degli elementi antropici (e non) che ne impediscono una piena funzionalità.

Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana. Relazione generale (2004)

Promuovere la manutenzione dei versanti e del territorio montano, con particolare riferimento alla forestazione e alla regimazione della rete minuta di deflusso superficiale, per la difesa dai fenomeni di erosione, di frana e dai processi torrentizi.

Linee Guida Piano Territoriale Paesistico Regionale (1996)

Consolidamento patrimonio ed attività agroforestali: qualificazione innovativa dell’agricoltura tradizionale, gestione controllata delle attività pascolive, controllo dei processi di abbandono, gestione oculata delle risorse idriche. Consolidamento e riqualificazione del patrimonio naturalistico, protezione e valorizzazione degli ecosistemi, dei beni naturalistici e delle specie animali e vegetali minacciate d’estinzione non ancora adeguatamente protetti, recupero ambientale delle aree degradate.

Studio per la redazione del Piano Energetico Regionale (2006)

Intervenire con azioni quali l’impianto delle essenze forestali a crescita rapida, con la prospettiva di introdurre le colture energetiche del tipo della SRF (Short Rotation Forestry) nelle zone investite a seminativi e boschive, usufruendo degli aiuti previsti nella PAC (Politica agricola comune) e nel PSR (Piano di sviluppo rurale).

Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia (2002)

26 Giugno 2007 - 58 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse III QUALITÀ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE

Misure di riferimento Misure per la diversificazione dell’economia rurale (311 – 312 – 313)

Tipologia Misure generali (312 – 313) e specifiche (311) con effetti significativi in prevalenza sul settore energia.

Principali obiettivi ambientali

311: Diversificare le attività delle aziende e la pluriattività dei componenti della famiglia agricola. 312: Crescita economia delle zone rurali. 313: Sviluppare attività turistiche nei territori rurali.

COERENZA A LIVELLO COMUNITARIO 6° Programma comunitario d’azione in materia di ambiente (CE/2002/1600)

Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali in aree rurali.

Strategia tematica per l’uso sostenibile dei pesticidi (COM/2002/372)

Strategia tematica per la protezione del suolo (COM/2006/231)

Aumentare la consapevolezza sull’importanza del suolo per la sopravvivenza umana e dell’ecosistema, e promuovere il trasferimento di conoscenza e l’esperienza sull’uso sostenibile del suolo.

Direttiva Quadro delle Acque (2000/60/CE)

Strategia in materia di sviluppo sostenibile (COM/2005/218 - COM/2005/658)

Miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione.

Piano d’azione per la biodiversità 2010 (COM/2006/216)

Lotta al cambiamento climatico (COM/2005/35)

Piano d’azione e strategia forestale dell’UE (COM/2006/302 - COM/2005/85 - COM/1998/649)

Promuovere il ruolo multifunzionale delle foreste e la loro gestione sostenibile ai fini dello sviluppo della società.

26 Giugno 2007 - 59 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse III QUALITÀ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE

Misure di riferimento Misure per la diversificazione dell’economia rurale (311 – 312 – 313)

Tipologia Misure generali (312 – 313) e specifiche (311) con effetti significativi in prevalenza sul settore energia.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO NAZIONALE Quadro Strategico Nazionale per la Politica Regionale di Sviluppo 2007-2013 (2006)

Promuovere le opportunità di sviluppo locale attraverso l’attivazione di filiere produttive collegate all’aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e al risparmio energetico

Documento Strategico per il Mezzogiorno (2006)

Intervenire per portare a rendimento almeno una parte degli interventi che sono attualmente in corso di realizzazione (complessivamente su attività connesse allo sviluppo turistico, inclusi i progetti di valorizzazione di risorse culturali e di parchi naturali).

Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (2002)

Promuovere interventi di valorizzazione delle aree appartenenti alla Rete Natura 2000, al fine di renderle fruibili attraverso attività turistiche sostenibili e con le buone pratiche delle coltivazioni agricole. Sviluppare applicazioni biotecnologiche, che non comportino rilasci di OGM nell’ambiente, per la salvaguardia o il recupero ambientale (depurazione e disinquinamento di acqua, matrici acquose e suolo, deep desulfurization di distillati e greggi petroliferi) e nel settore energetico (nuovi combustibili).

26 Giugno 2007 - 60 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse III QUALITÀ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE

Misure di riferimento Misure per la diversificazione dell’economia rurale (311 – 312 – 313)

Tipologia Misure generali (312 – 313) e specifiche (311) con effetti significativi in prevalenza sul settore energia.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO REGIONALE Documento Strategico Regionale Preliminare per la Politica di Coesione 2007-2013 (2005)

Promuovere, in coerenza con le linee di intervento individuate dall’APQ Energia, la diffusione delle fonti rinnovabili (specie solare termico a bassa e alta temperatura, solare fotovoltaico, biomassa), sia nell’ambito dell’utenza residenziale sia in ambito produttivo Rafforzamento della rete ecologica siciliana, favorendo la messa a sistema e la promozione delle aree ad alta naturalità in un’ottica di sviluppo economico e sociale sostenibile e duraturo.

Linee guida Piano Forestale Regionale (2004)

Pianificazione delle attività forestali e montane allo scopo di perseguire la tutela ambientale attraverso la salvaguardia e il miglioramento dei boschi esistenti, l’ampliamento dell’attuale superficie boschiva, la razionale utilizzazione dei boschi e dei pascoli di montagna, la valorizzazione economica e l'ottimizzazione dell’impatto sociale.

Piano Tutela Acque in Sicilia. Pianificazione - definizione scenari - programma misure (2005)

Piano Regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi (2005)

Gestione del rischio incendi della vegetazione per favorisce lo sviluppo del turismo ecologico e l’arricchimento economico dei territori interessati.

Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana. Relazione generale (2004)

Linee Guida Piano Territoriale Paesistico Regionale (1996)

Conservazione e restauro del patrimonio storico, archeologico, artistico, culturale e testimoniale, con interventi di recupero mirati sui circuiti storico-culturali, la valorizzazione dei beni meno conosciuti, la promozione di forme appropriate di fruizione.

Studio per la redazione del Piano Energetico Regionale (2006)

Intervenire con azioni diversificate in funzione delle diverse realtà produttive quali la metanizzazione nelle aree impegnate in colture in serra; l’impianto di colture con finalità diverse da quelle alimentari (colture energetiche) nei seminativi che usufruiscono degli aiuti della PAC; azioni dimostrative e divulgative riguardanti l’impianto delle essenze forestali a crescita rapida, con la prospettiva di introdurre le colture energetiche del tipo della SRF (Short Rotation Forestry) nelle zone investite a seminativi e boschive, usufruendo degli aiuti previsti nella PAC (Politica agricola comune) e nel PSR (Piano di sviluppo rurale); l’uso di residui agroforestali e delle biomasse e di rifiuti zootecnici.

Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia (2002)

Inserimento delle iniziative di compostaggio e biostabilizzazione in situazioni tipicamente "rurali" o "semi-rurali".

26 Giugno 2007 - 61 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse III QUALITÀ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE

Misure di riferimento Misure intese a migliorare la qualità della vita nelle zone rurali (321 – 322 – 323)

Tipologia Misure specifiche con effetti sull’ambiente significativi e distribuiti in prevalenza sulle componenti paesaggio e biodiversità.

Principali obiettivi ambientali

321: Favorire lo sviluppo di servizi essenziali per il miglioramento della qualità della vita e del livello occupazionale 322: Migliorare l’attrattività del territorio e garantire il mantenimento di zone rurali. 323: Riqualificazione, valorizzazione e tutela del paesaggio e del patrimonio rurale, immobiliare e storico - culturale.

COERENZA A LIVELLO COMUNITARIO 6° Programma comunitario d’azione in materia di ambiente (CE/2002/1600)

Strategia tematica per l’uso sostenibile dei pesticidi (COM/2002/372)

Strategia tematica per la protezione del suolo (COM/2006/231)

Aumentare la consapevolezza sull’importanza del suolo per la sopravvivenza umana e dell’ecosistema, e promuovere il trasferimento di conoscenza e l’esperienza sull’uso sostenibile del suolo.

Direttiva Quadro delle Acque (2000/60/CE)

Strategia in materia di sviluppo sostenibile (COM/2005/218 - COM/2005/658)

Miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione.

Piano d’azione per la biodiversità 2010 (COM/2006/216)

Lotta al cambiamento climatico (COM/2005/35)

Gestione del suolo per favorire capacità assorbimento CO2.

Piano d’azione e strategia forestale dell’UE (COM/2006/302 - COM/2005/85 - COM/1998/649)

Promozione del settore forestale per lo sviluppo, la creazione e il mantenimento di posti di lavoro nelle zone rurali

26 Giugno 2007 - 62 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse III QUALITÀ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE

Misure di riferimento Misure intese a migliorare la qualità della vita nelle zone rurali (321 – 322 – 323)

Tipologia Misure specifiche con effetti sull’ambiente significativi e distribuiti in prevalenza sulle componenti paesaggio e biodiversità.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO NAZIONALE Quadro Strategico Nazionale per la Politica Regionale di Sviluppo 2007-2013 (2006)

Valorizzare la rete ecologica e tutelare la biodiversità per migliorare la qualità dell’ambiente e promuovere opportunità di sviluppo economico sostenibile Valorizzare i beni e le attività culturali quale vantaggio comparato delle Regioni italiane per aumentarne l’attrattività territoriale, per rafforzare la coesione sociale e migliorare la qualità della vita dei residenti Rafforzare la capacità di conservazione e gestione delle risorse naturali e culturali mediante la cooperazione territoriale

Documento Strategico per il Mezzogiorno (2006)

Alimentare lo strumentario delle politiche attive del lavoro per le persone in cerca di lavoro (in particolare di quelle che incontrano difficoltà per insufficienza di abilità professionali). Favorire gli inserimenti di personale qualificato. Promozione diretta dello sviluppo e dell’occupazione. Migliorare l’attrattività dei territori del Mezzogiorno.

Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (2002)

Sviluppare applicazioni biotecnologiche, che non comportino rilasci di OGM nell’ambiente, per la salvaguardia o il recupero ambientale (depurazione e disinquinamento di acqua, matrici acquose e suolo, deep desulfurization di distillati e greggi petroliferi) e nel settore energetico (nuovi combustibili).

26 Giugno 2007 - 63 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse III QUALITÀ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE

Misure di riferimento Misure intese a migliorare la qualità della vita nelle zone rurali (321 – 322 – 323)

Tipologia Misure specifiche con effetti sull’ambiente significativi e distribuiti in prevalenza sulle componenti paesaggio e biodiversità.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO REGIONALE Documento Strategico Regionale Preliminare per la Politica di Coesione 2007-2013 (2005)

Gestione integrata del sistema acqua-suolo-foreste-paesaggio e valorizzazione delle aree protette. Valorizzazione delle identità territoriali e delle culture locali, di cui le aree rurali risultano particolarmente ricche.

Linee guida Piano Forestale Regionale (2004)

Gestione forestale sostenibile al fine di perseguire sia la tutela della qualità dell’ambiente sia la salvaguardia dei beni ambientali.

Piano Tutela Acque in Sicilia. Pianificazione - definizione scenari - programma misure (2005)

Promozione della diffusione della cultura dell’acqua per la salvaguardia dei diritti delle future generazioni e per un uso responsabile e sostenibile della risorsa in quanto bene primario e fattore fondamentale di civiltà e sviluppo.

Piano Regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi (2005)

Progetto integrato per la valorizzazione e difesa del patrimonio storico e culturale mediante l’efficace gestione del rischio incendi della vegetazione.

Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana. Relazione generale (2004)

Perseguire il recupero della funzionalità dei sistemi naturali, nonché la tutela e valorizzazione dei beni ambientali e paesistici. Perseguimento degli obiettivi di sviluppo sociale ed economico o di riequilibrio territoriale.

Linee Guida Piano Territoriale Paesistico Regionale (1996)

Valorizzazione dell’identità e della peculiarità del paesaggio regionale. Conservazione e restauro del patrimonio storico, archeologico, artistico, culturale e testimoniale. Riorganizzazione urbanistica e territoriale, ai fini della valorizzazione paesistico-ambientale, con politiche coordinate sui trasporti, i servizi e gli sviluppi insediativi, tali da migliorare la fruibilità delle aree interne e dei centri minori e da contenere il degrado e la contaminazione paesistica.

Studio per la redazione del Piano Energetico Regionale (2006)

Sviluppare sistemi energetici alternativi e determinare la nascita di attività economiche che possano contribuire a garantire alla popolazione un elevato livello della qualità della vita, riducendo, nel contempo, il grado di isolamento di un territorio. Intervenire con azioni quali metanizzazione nelle aree impegnate in colture in serra; impianto di colture con finalità diverse da quelle alimentari (colture energetiche) nei seminativi che usufruiscono degli aiuti della PAC; azioni dimostrative e divulgative riguardanti l’impianto delle essenze forestali a crescita rapida, con la prospettiva di introdurre le colture energetiche del tipo della SRF (Short Rotation Forestry) nelle zone investite a seminativi e boschive. Promozione di accordi tra gli enti pubblici ed aziende di trasporto pubblico per l’acquisto di veicoli idonei ad essere alimentati con biocarburante.

Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia (2002)

Favorire il recupero di aree degradate. Contribuire a ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali.

26 Giugno 2007 - 64 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse III QUALITÀ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE

Misure di riferimento Misura per la formazione e l’informazione (331)

Tipologia Misura generale con effetti sull’ambiente poco significativi e distribuiti su tutte le componenti ambientali.

Principali obiettivi ambientali

331: Interventi a supporto dei settori previsti nelle misure dell’Asse 3. • Formare nuove figure professionali; • Rafforzare le competenze degli operatori delle aree rurali; • Promuovere e sostenere azioni informative; • Migliorare l’accesso all’informazione nelle aree rurali.

COERENZA A LIVELLO COMUNITARIO 6° Programma comunitario d’azione in materia di ambiente (CE/2002/1600)

Migliorare la comunicazione e mobilitare i cittadini e le imprese. Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali in aree rurali.

Strategia tematica per l’uso sostenibile dei pesticidi (COM/2002/372)

Strategia tematica per la protezione del suolo (COM/2006/231)

Direttiva Quadro delle Acque (2000/60/CE)

Strategia in materia di sviluppo sostenibile (COM/2005/218 - COM/2005/658)

Miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione.

Piano d’azione per la biodiversità 2010 (COM/2006/216)

Lotta al cambiamento climatico (COM/2005/35)

Piano d’azione e strategia forestale dell’UE (COM/2006/302 - COM/2005/85 - COM/1998/649)

Promuovere il ruolo multifunzionale delle foreste e la loro gestione sostenibile ai fini dello sviluppo della società.

26 Giugno 2007 - 65 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse III QUALITÀ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE

Misure di riferimento Misura per la formazione e l’informazione (331)

Tipologia Misura generale con effetti sull’ambiente poco significativi e distribuiti su tutte le componenti ambientali.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO NAZIONALE Quadro Strategico Nazionale per la Politica Regionale di Sviluppo 2007-2013 (2006)

Nella programmazione dello sviluppo rurale, devono trovare maggiore spazio gli interventi più innovativi, in particolare quelli finalizzati alla diversificazione delle fonti di reddito e al miglioramento delle condizioni di vita nelle aree rurali. Aumentare in maniera sostenibile la competitività internazionale delle destinazioni turistiche delle Regioni italiane, migliorando la qualità dell’offerta e l’orientamento al mercato dei pacchetti turistici territoriali e valorizzando gli specifici vantaggi competitivi locali, in primo luogo le risorse naturali e culturali.Operare in direzione di un sistema che offra opportunità di apprendimento lungo tutto l’arco della vita, che la popolazione, tradizionalmente non abituata ad accostarsi alla formazione al di fuori di alcune specifiche fasce d’età, trovi utili (affrontando quindi anche azioni particolarmente complesse, e lungamente attese, quali la costruzione di un sistema nazionale di definizione e certificazione dei crediti formativi e degli standard di conoscenze). Azioni di accompagnamento e di supporto tecnico all’attuazione dei programmi della politica regionale, con le quali si consegue un apporto di competenze specialistiche destinate a risolvere esigenze puntuali e di breve periodo.

Documento Strategico per il Mezzogiorno (2006)

Realizzazione di un sistema di alta formazione certificata e funzionale alle prospettive del Mezzogiorno. Favorire i confronti fra comunità professionali, anche con iniziative di formazione e aggiornamento a carattere interregionale. Alimentare i processi di formazione continua per gli occupati e le opportunità di consolidamento o recupero di abilità professionali e cognitive per la popolazione adulta.

Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (2002)

Favorire la crescita delle conoscenze scientifiche e tecniche e la diffusione della corretta ed esaustiva informazione del pubblico. Promuovere la ricerca pubblica e privata sulla biosicurezza delle applicazioni biotecnologiche nel settore agroindustriale, compresa la zootecnia e l’acquacoltura

26 Giugno 2007 - 66 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse III QUALITÀ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE

Misure di riferimento Misura per la formazione e l’informazione (331)

Tipologia Misura generale con effetti sull’ambiente poco significativi e distribuiti su tutte le componenti ambientali.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO REGIONALE Documento Strategico Regionale Preliminare per la Politica di Coesione 2007-2013 (2005)

Creazione e/o potenziamento di reti infrastrutturali e di servizi al fine di rafforzare e diversificare l’economia rurale e la qualità della vita nelle aree rurali.Promozione d’interventi di risanamento e riqualificazione ambientale mirati ad aree produttive contaminate, ad aree urbane degradate e ad aree rurali sottoposte a particolari fattori di pressione ambientale.

Linee guida Piano Forestale Regionale (2004)

Istituzione di parchi e riserve naturali, nell'ambito di una politica diretta al riequilibrio territoriale, per concorrere alla salvaguardia, gestione, conservazione e difesa del paesaggio e dell'ambiente naturale.

Piano Tutela Acque in Sicilia. Pianificazione - definizione scenari - programma misure (2005)

Formazione di personale qualificato per la gestione degli impianti di depurazione, e per il controllo ambientale

Piano Regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi (2005)

Gestione del rischio incendi della vegetazione per favorisce lo sviluppo del turismo ecologico e l’arricchimento economico dei territori interessati.

Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana. Relazione generale (2004)

Promozione di azioni non strutturali comprendenti tutte quelle attività di approfondimento delle conoscenze.

Linee Guida Piano Territoriale Paesistico Regionale (1996)

Studio per la redazione del Piano Energetico Regionale (2006)

Intraprendere azioni di tipo formativo, informativo, promozionale. Svolgere attività di alta formazione professionale e di qualificazione dei soggetti abilitati alla certificazione, nonché di formazione e riqualificazione di mano d’opera specializzata. Incentivazione dell’informazione, promozione, assistenza tecnica alle imprese agricole ed agroindustriali al fine di diffondere tra gli agricoltori le migliori tecniche di produzione delle diverse specie al fine di migliorare la produzione e di abbattere i costi.

Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia (2002)

Adottare opportune misure ed azioni di comunicazione. Incentivare la ricerca e lo sviluppo di forme alternative di gestione dei rifiuti. Promuovere lo sviluppo di sistemi che garantiscano una generale diffusione dell’informazione ambientale al pubblico ed alle diverse organizzazioni e strutture che operano sul tessuto sociale.

26 Giugno 2007 - 67 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse III QUALITÀ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE

Misure di riferimento Misura per l’acquisizione di competenze e animazione (341)

Tipologia Misura generale con effetti sull’ambiente poco significativi e distribuiti su tutte le componenti ambientali.

Principali obiettivi ambientali

341: Definizione di strategie di sviluppo locale.

COERENZA A LIVELLO COMUNITARIO 6° Programma comunitario d’azione in materia di ambiente (CE/2002/1600)

Migliorare la comunicazione e mobilitare i cittadini e le imprese. Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali in aree rurali.

Strategia tematica per l’uso sostenibile dei pesticidi (COM/2002/372)

Strategia tematica per la protezione del suolo (COM/2006/231)

Direttiva Quadro delle Acque (2000/60/CE)

Strategia in materia di sviluppo sostenibile (COM/2005/218 - COM/2005/658)

Miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione.

Piano d’azione per la biodiversità 2010 (COM/2006/216)

Lotta al cambiamento climatico (COM/2005/35)

Piano d’azione e strategia forestale dell’UE (COM/2006/302 - COM/2005/85 - COM/1998/649)

Promuovere il ruolo multifunzionale delle foreste e la loro gestione sostenibile ai fini dello sviluppo della società.

26 Giugno 2007 - 68 -

Page 69: BOZZA RAPPORTO AMBIENTALE · Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0 PROGETTO GRAFICO COPERTINA: a cura del Dott.Carmelo D’Agostino. FOTO COPERTINA: territorio

Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse III QUALITÀ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE

Misure di riferimento Misura per l’acquisizione di competenze e animazione (341)

Tipologia Misura generale con effetti sull’ambiente poco significativi e distribuiti su tutte le componenti ambientali.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO NAZIONALE Quadro Strategico Nazionale per la Politica Regionale di Sviluppo 2007-2013 (2006)

Qualità ambientale e uso sostenibile ed efficiente delle risorse naturali sono, sempre più, fattori di competitività e attrattività per lo sviluppo locale. Promuovere le opportunità di sviluppo locale attraverso l’attivazione di filiere produttive collegate all’aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e al risparmio energetico

Documento Strategico per il Mezzogiorno (2006)

Attivare azioni di promozione diretta dello sviluppo e dell’occupazione. Promozione diretta dello sviluppo locale.

Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (2002)

Prevedere attività di conservazione ed uso sostenibile della biodiversità a fini dello sviluppo locale delle aree montane.

26 Giugno 2007 - 69 -

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse III QUALITÀ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE

Misure di riferimento Misura per l’acquisizione di competenze e animazione (341)

Tipologia Misura generale con effetti sull’ambiente poco significativi e distribuiti su tutte le componenti ambientali.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO REGIONALE Documento Strategico Regionale Preliminare per la Politica di Coesione 2007-2013 (2005)

Politiche territoriali in grado di aumentare, anche sotto l’aspetto quantitativo, gli effetti di crescita del valore aggiunto territoriale dei sistemi locali. Promozione di interventi ed azioni dirette al sostegno dello sviluppo delle aree di particolare valenza naturalistica, avviando così un percorso sinergico tra tutela ambientale e crescita socioeconomica

Linee guida Piano Forestale Regionale (2004)

Incentivazione per la trasformazione dell’attività agricola in attività forestale con l’obiettivo di una gestione del territorio rurale più compatibile con l’equilibrio ambientale.

Piano Tutela Acque in Sicilia. Pianificazione - definizione scenari - programma misure (2005)

Promozione della diffusione della cultura dell’acqua per la salvaguardia dei diritti delle future generazioni e per un uso responsabile e sostenibile della risorsa in quanto bene primario e fattore fondamentale di civiltà e sviluppo.

Piano Regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi (2005)

Gestione del rischio per la difesa dagli incendi al fine di sviluppare la crescita socio economica del territorio ed il processo di sviluppo turistico, e valorizzazione dei prodotti tipici, secondo una concezione di sviluppo integrato teso alla valorizzazione del patrimonio storico culturale ambientale.

Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana. Relazione generale (2004)

Linee Guida Piano Territoriale Paesistico Regionale (1996)

Consolidare il patrimonio e le attività agroforestali, con la qualificazione innovativa dell’agricoltura tradizionale, la gestione controllata delle attività pascolive, il controllo dei processi di abbandono, la gestione oculata delle risorse idriche. Conservazione e restauro del patrimonio storico, archeologico, artistico, culturale e testimoniale, con interventi di recupero mirati sui centri storici, i percorsi storici, i circuiti culturali, la valorizzazione dei beni meno conosciuti, la promozione di forme appropriate di fruizione.

Studio per la redazione del Piano Energetico Regionale (2006)

Garantire lo sviluppo sostenibile del territorio regionale nei riguardi delle attività produttive e di servizio esistenti (Settore Primario, Settore Industriale, Settore Terziario) Promuovere strategie di intermodalità, cioè di integrazione fra i diversi modi di trasporto. Promuovere iniziative di sviluppo economico e sociale.

Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia (2002)

26 Giugno 2007 - 70 -

Page 71: BOZZA RAPPORTO AMBIENTALE · Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0 PROGETTO GRAFICO COPERTINA: a cura del Dott.Carmelo D’Agostino. FOTO COPERTINA: territorio

Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse IV ATTUAZIONE DELL’APPROCCIO LEADER

Misure di riferimento Misure per la cooperazione e la gestione (411 – 421 – 431)

Tipologia Misure generali con effetti sull’ambiente poco significativi e distribuiti su tutte le componenti ambientali.

Principali obiettivi ambientali

411: Diffondere e consolidare le modalità decentrate di programmazione e gestione di iniziative di sviluppo locale. 421: Elaborare e realizzare progetti di cooperazione interterritoriale e/o transnazionale per il miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale. 431: Supportare lo sviluppo di nuovi partenariati.

COERENZA A LIVELLO COMUNITARIO 6° Programma comunitario d’azione in materia di ambiente (CE/2002/1600)

Migliorare la comunicazione e mobilitare i cittadini e le imprese. Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali in aree rurali.

Strategia tematica per l’uso sostenibile dei pesticidi (COM/2002/372)

Strategia tematica per la protezione del suolo (COM/2006/231)

Art. 15. Aumentare la consapevolezza sull’importanza del suolo per la sopravvivenza umana e dell’ecosistema, e promuovere il trasferimento di conoscenza e l’esperienza sull’uso sostenibile del suolo.

Direttiva Quadro delle Acque (2000/60/CE)

Strategia in materia di sviluppo sostenibile (COM/2005/218 - COM/2005/658)

Migliorare la comunicazione e mobilitare i cittadini e le imprese.

Piano d’azione per la biodiversità 2010 (COM/2006/216)

Lotta al cambiamento climatico (COM/2005/35)

Piano d’azione e strategia forestale dell’UE (COM/2006/302 - COM/2005/85 - COM/1998/649)

Promuovere il ruolo multifunzionale delle foreste e la loro gestione sostenibile ai fini dello sviluppo della società.

26 Giugno 2007 - 71 -

Page 72: BOZZA RAPPORTO AMBIENTALE · Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0 PROGETTO GRAFICO COPERTINA: a cura del Dott.Carmelo D’Agostino. FOTO COPERTINA: territorio

Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse IV ATTUAZIONE DELL’APPROCCIO LEADER

Misure di riferimento Misure per la cooperazione e la gestione (411 – 421 – 431)

Tipologia Misure generali con effetti sull’ambiente poco significativi e distribuiti su tutte le componenti ambientali.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO NAZIONALE Quadro Strategico Nazionale per la Politica Regionale di Sviluppo 2007-2013 (2006)

Promuovere la cooperazione territoriale per il rafforzamento dell’azione ambientale Rafforzare la capacità di conservazione e gestione delle risorse naturali e culturali mediante la cooperazione territoriale

Documento Strategico per il Mezzogiorno (2006)

Progetti strutturanti di cooperazione territoriale delle politiche di coesione (Vie del Mare, Parchi naturali p.e.) da realizzarsi tra gruppi di regioni. Rafforzare l’integrazione e il sostegno reciproco tra le politiche. Migliorare la produttività dei processi e delle sedi partenariali. Rilanciare il processo di decentramento delle funzioni da parte delle Regioni nei confronti degli Enti Locali con percorsi chiari e di cui è accertata ex ante la sostenibilità. Migliorare la cooperazione interistituzionale (anche orizzontale) nelle fasi della programmazione e dell’attuazione degli interventi.

Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (2002)

Attivare un sistema informativo policentrico destinato a decisori, tecnici, divulgatori, media, educatori, consumatori ed opinione pubblica. Sottoscrivere patti volontari tra gli attori sul rilascio di prodotti OGM. Organizzare un efficace sistema di controlli gestito unitariamente sull’intero territorio.

26 Giugno 2007 - 72 -

Page 73: BOZZA RAPPORTO AMBIENTALE · Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0 PROGETTO GRAFICO COPERTINA: a cura del Dott.Carmelo D’Agostino. FOTO COPERTINA: territorio

Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

Asse IV ATTUAZIONE DELL’APPROCCIO LEADER

Misure di riferimento Misure per la cooperazione e la gestione (411 – 421 – 431)

Tipologia Misure generali con effetti sull’ambiente poco significativi e distribuiti su tutte le componenti ambientali.

Principali obiettivi ambientali

Vedi scheda precedente

COERENZA A LIVELLO REGIONALE Documento Strategico Regionale Preliminare per la Politica di Coesione 2007-2013 (2005)

Sviluppare un filone di azioni di cooperazione mirate, in special modo con Paesi UE che presentano problematiche comuni e con i paesi del Mediterraneo (rischio desertificazione, ciclo integrato delle acque e dei rifiuti, gestione aree protette e aree costiere, energie rinnovabili) per acquisire e trasferire conoscenze e know-how.

Linee guida Piano Forestale Regionale (2004)

Iniziative di cooperazione internazionale per la tutela delle risorse forestali. Istituzione di parchi e riserve naturali, nell'ambito di una politica diretta al riequilibrio territoriale, per concorrere alla salvaguardia, gestione, conservazione e difesa del paesaggio e dell'ambiente naturale.

Piano Tutela Acque in Sicilia. Pianificazione - definizione scenari - programma misure (2005)

Interventi per il miglioramento della qualità delle acque , delle zone sensibili e dell’ambiente. Sviluppo di nuovi partenariati per la redazione del Piano di Tutela delle acque.

Piano Regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi (2005)

L’Ufficio Speciale Servizio antincendi boschivi ha avviato una serie di progetti operativi finalizzati alla difesa del territorio dal rischio incendi. La gestione del rischio per la difesa dagli incendi punta alla crescita socio-economica del territorio, secondo una concezione di sviluppo integrato teso alla valorizzazione del patrimonio storico culturale ambientale.

Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana. Relazione generale (2004)

Promuovere il coordinamento con gli enti preposti al monitoraggio meteoidrologico per la previsione delle piene in tempo reale e per studiare le relazioni fra gli eventi franosi ed il clima.

Linee Guida Piano Territoriale Paesistico Regionale (1996)

Riorganizzazione urbanistica e territoriale, ai fini della valorizzazione paesistico-ambientale, con politiche coordinate sui trasporti, i servizi e gli sviluppi insediativi.

Studio per la redazione del Piano Energetico Regionale (2006)

Creazione di centri di raccolta delle coltivazioni “energetiche” e di altre biomasse destinabili alla produzione di biocarburante, anche di tipo consortile. Creazione di una rete di collaborazioni tra aziende con l’obiettivo di incrementare l’efficienza nell’uso di energia e nella gestione dei flussi di materia.

Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia (2002)

Nella scelta della tecnologia opportuna per il processo di compostaggio tenere conto di tutti i fattori legati alla specificità locale, per esempio le sinergie con iniziative operative di altro tipo (aziende zootecniche, piattaforme ecologiche, ecc.), del grado di presidio ambientale necessario, ecc. e valutare altri risvolti operativi ed economici delle iniziative decentrate. Favorire l’attivazione di accordi volontari tra gli operatori del settore e le istituzioni competenti.

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ALLEGATO E

VALUTAZIONE DELLE MISURE

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Asse 1 - Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale

Misure intese a promuovere la conoscenza e sviluppare il potenziale umano

Misura 111 - Interventi di formazione professionale e azioni di informazione Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia Natura, biodiversità e paesaggio Suolo

Promuovere la formazione ambientale e i servizi di consulenzaambientale

Azioni di formazione ed informazione

Risorse idriche

+ Indiretto, positivo, a medio e lungo termine

I percorsi formativi dovranno anche essere rivolti all’acquisizione di conoscenze e competenze nel campo della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile.

Valutazione di sintesi della misura: trattandosi di interventi di formazione professionale e azioni di informazione, gli effetti sull’ambiente saranno indiretti e tendenti a rafforzare l’efficienza delle altre misure correlate. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione:

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Asse 1 - Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale

Misure intese a promuovere la conoscenza e sviluppare il potenziale umano

Misura 112 - Insediamento di giovani agricoltori Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti limatici ed energia c

Natura, biodiversità e paesaggio Suolo

Accelerare il ricambio generazionale inagricoltura

Sostegno ai giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in qualità di imprenditori in un’azienda agricola. Risorse idriche

+ Diretti, indiretti, positivi, a medio e lungo termine

Valutazione di sintesi della misura: gli impatti diretti saranno correlati alle azioni materiali obbligatoriamente previste dalla misura. Il ricambio generazionale rappresentato dai giovani agricoltori può favorire l’adozione di tecniche di gestione aziendale sostenibili per l’ambiente. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione:

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Asse 1 - Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale

Misure intese a promuovere la conoscenza e sviluppare il potenziale umano

Misura 114 - Utilizzo dei servizi di consulenza in agricoltura e silvicoltura Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia Natura, biodiversità e paesaggio Suolo

Gestione sostenibile delle aziende

Servizi di consulenza e assistenza

Risorse idriche

+ Indiretti, positivi, a medio e lungo termine

Valutazione di sintesi della misura: nell’applicazione di questa misura la “gestione sostenibile” delle aziende deve anche tenere conto della sostenibilità ambientale. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione:

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Asse 1 - Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale

Misure intese a ristrutturare e sviluppare il capitale fisico e a promuovere l’innovazione

Misura 121 - Ammodernamento delle aziende agricolePossibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

Natura, biodiversità e paesaggio

Suolo Migliorare il rendimento economico delleaziende nel rispetto dell’ambiente

g)*

a) * b)* c)* d)* e)* f)*

h)*

Risorse idriche

+/- Incerto, a medio e lungo termine

Incentivare le aziende che aderiscono ai sistemi di certificazione ambientale. Non incentivare le produzioni no food in aziende i cui territori comprendono aree a discreta naturalità, aree protette e aree Natura 2000 o comunque non già interessate da agricoltura intensiva ad alto impatto ambientale. Favorire il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti prodotti nel settore agricolo integrandolo con le operazioni di recupero della frazione organica verde e di produzione del compost e della valorizzazione della biomassa da scarto.

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che gli obiettivi ambientali della misura sono raggiunti dalle azioni proposte dalla stessa. Tale valutazione della misura non può prescindere da alcune raccomandazioni: 1. gli interventi di miglioramento dei beni immobili dovranno prevedere il mantenimento degli elementi di caratterizzazione del paesaggio agrario tradizionale (caseggiati, muretti a secco, cisterne, etc.); 2. gli interventi a favore della gestione delle acque dovranno tenere conto delle indicazioni previste dalla Direttiva 2000/60 CE, art. n. 36, lett. a), punti i), ii) ed iii). L’incertezze degli impatti sulla misura sono da correlare alla qualità ed alle modalità realizzative delle singole azioni svolte ed al contesto ambientale in cui si inseriscono. Nelle aree Natura 2000, l’azione dovrà essere svolta in maniera coerente con le misure di preservazione dell’habitat interessato. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: nelle azioni che prevedono la costruzione e il miglioramento di beni immobili, si ritiene utile prevedere sistemi di produzione energetica per l’autoconsumo aziendale prevedendo impianti foto-voltaici a condizione che questi non determinino sottrazione significativa di suolo. Proposte per la fase di attuazione:

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a)* Favorire il processo di ristrutturazione e ammodernamento aziendale, anche attraverso l’ampliamento delle dimensioni delle aziende b)* Aumentare la concentrazione dell’offerta per la trasformazione lavorazione e commercializzazione dei prodotti c)* Incoraggiare interventi di integrazione verticale finalizzati ad aumentare il reddito dei produttori d)* Migliorare la qualità dei prodotti agricoli e zootecnici, anche attraverso investimenti materiali necessari all’implementazione di sistemi di qualità e)* Incentivare la diversificazione aziendale, anche verso settori non alimentari f)* Ridurre i costi di produzione, anche con riferimento ad una razionalizzazione delle risorse idriche e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili o a basso impatto; g)* Favorire l’applicazione di sistemi di tracciabilità; h)* Sostenere le aziende nell’adeguamento strutturale ai fini del rispetto di requisiti imposti dalle norme comunitarie.

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Asse 1 - Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale

Misure intese a ristrutturare e sviluppare il capitale fisico e a promuovere l’innovazione

Misura 122 - Accrescimento del valore economico delle forestePossibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia + Diretto, positivo a medio e

lungo termine

Natura, biodiversità e paesaggio +/-

Incerto, a medio e lungo termine

Suolo +/-

Incerto, a medio e lungo termine

L’adeguamento ed il miglioramento delle infrastrutture dovranno essere in sintonia con il paesaggio circostante, rafforzando il sistema di viabilità già esistente e riducendo al minimo la realizzazione di “opere d’arte” che in ogni caso, laddove indispensabili, dovranno essere realizzate con le tecniche proprie dell’ingegneria naturalistica. In ogni caso, tali interventi devono essere correlati alle dimensioni aziendali in maniera tale da tenere conto dei benefici economico-ambientali derivabili dagli investimenti stessi. Privilegiare l’adozione di sistemi di esbosco che riducano i danni al soprassuolo forestale rimasto.

Accrescimento della competitività delsettore forestale e nel contempo contribuisce al miglioramento della gestione del territorio e dell’ambiente.

a) * b)* c)* d)* e)* f)*

Risorse idriche

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che gli obiettivi ambientali della misura sono raggiunti dalle azioni proposte dalla stessa. Tale valutazione della misura non può prescindere da alcune raccomandazioni:

1. per le aziende forestali detentrici superiori a 50 ettari gli investimenti si devono basare su piani di gestione forestale sostenibile; 2. nelle aree Natura 2000, l’azione dovrà essere svolta in maniera coerente con le misure di preservazione dell’habitat interessato;

L’incertezze degli impatti sulla misura sono da correlare alla qualità ed alle modalità realizzative delle singole azioni svolte ed al contesto ambientale in cui si inseriscono.

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Proposte di cambiamento a livello di contenuto: nelle azioni che prevedono la costruzione e il miglioramento di beni immobili, si ritiene utile prevedere sistemi di produzione energetica per l’autoconsumo aziendale prevedendo impianti foto-voltaici a condizione che questi non determinino sottrazione significativa di suolo. Proposte per la fase di attuazione: a)* Redazione di piani aziendali di gestione forestale. b)* Adeguamento e miglioramento delle infrastrutture forestali (strade o piste forestali, ricoveri permanenti, strutture fisse o permanenti per lo stoccaggio); c)* Acquisto di nuovi mezzi, attrezzature ed impianti per le operazioni colturali del bosco; d)* Miglioramento o recupero di soprassuoli boschivi; e)* Sostegno a favore di soggetti inseriti nella filiera bioenergetica f)* Sostegno della filiera bosco-legno per ottenere prodotti forestali dotati di marchio di certificazione, per collegarsi ai processi innovativi per l’industria di trasformazione.

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Asse 1 - Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale

Misure intese a ristrutturare e sviluppare il capitale fisico e a promuovere l’innovazione

Misura 123 - Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestaliPossibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

Natura, biodiversità e paesaggio +/- Incerti, a medio e lungo

termine

Suolo +/- Incerti, a medio e lungo termine

Accrescere lacompetitività nelsettore agro-alimentare e

Investimenti materiali e/o immateriali che mirano al miglioramento del rendimento globale dell’impresa, attraverso la trasformazione e/o commercializzazione dei prodotti agricoli e silvicoli e lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie.

forestale

Risorse idriche

Gli interventi di miglioramento dei beni immobili dovranno prevedere il mantenimento degli elementi di caratterizzazione del paesaggio agrario tradizionale (caseggiati, muretti a secco, cisterne, etc.). Nelle aree Natura 2000, l’azione dovrà essere svolta in maniera coerente con le misure di preservazione dell’habitat interessato.

Valutazione di sintesi della misura: trattandosi di interventi tesi al miglioramento della competitività, gli effetti sull’ambiente saranno incerti e tendenti a rafforzare l’efficienza delle altre misure correlate. L’incertezze degli impatti sulla misura sono da correlare alla qualità ed alle modalità realizzative delle singole azioni svolte ed al contesto ambientale in cui si inseriscono. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione:

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Asse 1 - Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale

Misure intese a ristrutturare e sviluppare il capitale fisico e a promuovere l’innovazione

Misura 124 - Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare, e in quello forestalePossibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

Natura, biodiversità e paesaggio

Suolo

Innalzare il livello di sostenibilità del sistema agricolo, alimentare e forestale

a) * b)* c)* d)*

Risorse idriche

+ Indiretti, positivi, a medio e lungo termine

Le attività, oltre ad essere orientate a dimostrare la fattibilità tecnica ed economica dei progetti, devono dimostrare la fattibilità ambientale.

Valutazione di sintesi della misura: trattandosi prioritariamente di azioni immateriali (di aiuti di importanza minore “de minimis”), gli effetti sull’ambiente saranno indiretti e tendenti a rafforzare l’efficienza delle altre misure correlate. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione: a) Creazione di reti di cooperazione tra i produttori primari nei settori agricolo e forestale, l’industria di trasformazione e/o terze parti. b) Trasferimento e collaudo dei risultati della ricerca, favorendo la diffusione delle innovazioni e la concreta applicazione delle stesse per incentivare lo sviluppo dell’economia agro-forestale regionale. c) Introduzione di azioni innovative riguardanti i processi, la gestione i prodotti ed il mercato. d) Messa in atto di circuiti informativi in grado di veicolare le innovazioni di processo e prodotto, anche attraverso le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

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Asse 1 - Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale

Misure intese a ristrutturare e sviluppare il capitale fisico e a promuovere l’innovazione

Misura 125 - Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicolturaPossibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia + Diretto, positivo a medio e

lungo termine

Natura, biodiversità e paesaggio +/- Incerto a medio e lungo

termine

Suolo +/- Incerto a medio e lungo termine

Incremento della efficienza aziendale

a) * b)* c)* d)* e)*

Risorse idriche +/- Incerto a medio e lungo termine

La viabilità deve essere in sintonia con il paesaggio circostante, rafforzando il sistema di viabilità già esistente e riducendo al minimo la realizzazione di “opere d’arte” che in ogni caso, laddove indispensabili, dovranno essere realizzate con le tecniche proprie dell’ingegneria naturalistica. In ogni caso la realizzazione della rete di trasporto per l’accesso ai terreni agricoli e forestali, dovrà essere sviluppata in maniera tale da ridurre al minimo gli impatti e l’utilizzo delle risorse naturali. Le opere di accumulo, eseguite in terra, dovranno essere adeguatamente contornate dall’impianto di vegetazione autoctona. Le opere di elettrificazione rurale dovranno preferibilmente prevedere l’interramento dei cavi.

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che gli obiettivi ambientali della misura sono raggiunti dalle azioni proposte dalla stessa. Tale valutazione della misura non può prescindere dal fatto che gli interventi di miglioramento dei beni immobili dovranno prevedere il mantenimento degli elementi di caratterizzazione del paesaggio agrario tradizionale (caseggiati, muretti a secco, cisterne, etc.). L’incertezze degli impatti sulla misura sono da correlare alla qualità ed alle modalità realizzative delle singole azioni svolte ed al contesto ambientale in cui si inseriscono Per portare energia nelle zone più impervie, utilizzare tipologie di impianti fotovoltaici stand alone in alternativa alla costruzione di elettrodotti che possono avere

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

effetti significativi sulle diverse componenti ambientali. Nelle aree Natura 2000, l’azione dovrà essere svolta in maniera coerente con le misure di preservazione dell’habitat interessato. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione: a)* Interventi sulla rete di trasporto (strade interpoderali) per l’accesso ai terreni agricoli e forestali; b)* Opere di accumulo, di adduzione e distribuzione delle risorse idriche ad uso irriguo; c)* Opere di elettrificazione rurale; d)* Infrastrutture per l’approvvigionamento energetico, anche attraverso fonti rinnovabili; e)* Potenziamento ed estensione delle infrastrutture specialistiche, informatiche e telematiche già operative (SIAS) a supporto dell’intero sistema infrastrutturale.

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Asse 1 - Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale

Misure intese a ristrutturare e sviluppare il capitale fisico e a promuovere l’innovazione

Misura 126 - Recupero del potenziale di produzione agricola danneggiato da disastri naturali e introduzione di adeguati strumenti di prevenzionePossibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

Natura, biodiversità e paesaggio

Suolo

Ripristino del livello di competitività delle imprese, comprese quelle colpite da calamità naturali, o da altri evenatmosferici avversi assimilabili a calamità naturali

ti b)* a)*

Risorse idriche

+ Indiretti, positivi, a medio e lungo termine

Valutazione di sintesi della misura: trattandosi di aiuti e non individuando azioni specifiche che possono avere refluenze dirette sulle varie componenti ambientali, gli effetti sull’ambiente saranno di tipo indiretto. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione: a)* Aiuto per la compensazione dei danni ad infrastrutture rurali, fabbricati, attrezzature al servizio delle aziende agricole, piante o animali causati da calamità naturali o da altri

eventi atmosferici avversi assimilabili a calamità naturali, fitopatie, epizoozie o infestazioni parassitarie; b)* Aiuti per compensare i costi di prevenzione ed eradicazione di fitopatie, epizoozie o infestazioni parassitari, i costi per i controlli sanitari, test ed altre indagini per la

somministrazione di specifici vaccini nonché i costi legati all’abbattimento ed alla distruzione di animali e prodotti vegetali.

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Asse 1 - Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale

Misure finalizzate a migliorare la qualità della produzione e dei prodotti agricoli

Misura 132 - Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentarePossibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia Natura, biodiversità e paesaggio Suolo

Miglioramento della qualità delle produzioni agro-alimentari e maggiore competitività delle produzioni e la creazione di nuove opportunità di mercato

Sostegno economico

Risorse idriche

+ Indiretti, positivi, a medio e lungo termine

Valutazione di sintesi della misura: trattandosi di azioni immateriali, gli effetti sull’ambiente saranno indiretti e tendenti a rafforzare l’efficienza delle altre misure correlate. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione:

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Asse 1 - Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale

Misure finalizzate a migliorare la qualità della produzione e dei prodotti agricoli

Misura 133 - Attività di informazione e promozionePossibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia Napaesa

tura, biodiversità e ggio

Suolo

Promozione ed Informazione per l’acquisto dei prodotti agricoli o alimentari tutelati dai sistemi di qualità

Comunicazione e promozione

Risorse idriche

+ Indiretti, positivi, a medio e lungo termine

Le attività di informazione e promozione dovranno essere rivolte anche alla tutela ambientale ed allo sviluppo sostenibile.

Valutazione di sintesi della misura: trattandosi di azioni immateriali, gli effetti sull’ambiente saranno indiretti e tendenti a rafforzare l’efficienza delle altre misure correlate. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione:

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Asse 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale

Misure finalizzate a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli

Misura 211 - Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone montanePossibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Ariclim

a, cambiamenti atici ed energia

Natura, biodiversità e paesaggio

Suolo

Garantire il presidio umano per lasalvaguardia delterritorio pocoproduttivo emarginale.

Non si riscontrano azioni specifiche sull’ambiente in quanto la misura tende a mantenere e sostenere l’attività degli agricoltori che operano nelle zone montane e nelle zone caratterizzate da svantaggi naturali diverse da quelle montane, mediante l’erogazione diindennità.

Risorse idriche

+ Indiretti, positivi, a medio e lungo termine

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che gli obiettivi ambientali della misura possono essere raggiunti previa verifica del reale soddisfacimento dei principi della condizionalità ai sensi del Reg. CE 1782/03 dove, in particolare, agli allegati III e IV sono previste una serie di azioni volte alla tutela degli habitat, del suolo, del paesaggio, delle risorse idriche e della biodiversità. Tale valutazione della misura non può prescindere da alcune raccomandazioni: poiché in prima applicazione si procederà ad erogare il finanziamento per le annualità 2007 - 2008 e 2009 alle aziende per le quali sono già attivati impegni quinquennali ai sensi del PSR 2000 - 2006, Misura E, è necessario garantire un’efficace azione di controllo e monitoraggio al fine di verificare che nelle stesse aziende siano state messe in atto le azioni che garantiscono sia il presidio del territorio che la sua salvaguardia. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione:

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Asse 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale

Misure finalizzate a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli

Misura 212 - Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone svantaggiate, diverse dalle zone montale

Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale della misura Azioni della misura

Tema ambientale interessato Tipo di

impatto Descrizione Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Ariclim

a, cambiamenti atici ed energia

Natura, biodiversità e paesaggio

Suolo

Garantire il presidio umano per lasalvaguardia delterritorio pocoproduttivo emarginale

Non si riscontrano azioni specifiche sull’ambiente in quanto la misura tende a mantenere e sostenere l’attività degli agricoltori che operano nelle zone montane e nelle zone caratterizzate da svantaggi naturali diverse da quelle montane, mediante l’erogazione diindennità.

Risorse idriche

+ Indiretti, positivi, a medio e lungo termine

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che gli obiettivi ambientali della misura possono essere raggiunti previa verifica del reale soddisfacimento dei principi della condizionalità ai sensi del Reg. CE 1782/03 dove, in particolare, agli allegati III e IV sono previste una serie di azioni volte alla tutela degli habitat, del suolo, del paesaggio, delle risorse idriche e della biodiversità. Tale valutazione della misura non può prescindere da alcune raccomandazioni: poiché in prima applicazione si procederà ad erogare il finanziamento per le annualità 2007 – 2008 e 2009 alle aziende per le quali sono già attivati impegni quinquennali ai sensi del PSR 2000 – 2006, Misura E, è necessario garantire un’efficace azione di controllo e monitoraggio al fine di verificare che nelle stesse aziende siano state messe in atto le azioni che garantiscono sia il presidio del territorio che la sua salvaguardia. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione:

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Asse 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale

Misure finalizzate a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli

Misura 214 - Pagamenti agro-ambientali e investimenti non produttivi Sottomisura 214/1 – Adozione di metodi di produzione agricole di gestione del territorio sostenibili

Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale della misura Azioni della misura

Tema ambientale interessato Tipo di

impatto Descrizione Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

+ Indiretto, positivo, a medio e lungo termine

Natura, biodiversità e paesaggio

+ Diretto e indiretto, positivo, a medio e lungo termine

Suolo

+ Diretto e indiretto, positivo, a medio e lungo termine

Tutelare e migliorare l’ambiente e lo spazio naturale

a) Metodi di gestione dell’azienda agricola rispettosi dell’ambiente; b) Agricoltura e zootecnia biologica; c) Mantenimento del paesaggio agrario tradizionale; d) Allevamento di razze locali in pericolo di estinzione; e) Rotazione con colture proteaginose ad uso alimentare e no food. Risorse idriche +

Indiretto, positivo, a medio e lungo termine

Per i seminativi, prevedere la rinuncia alla pratica del diserbo chimico, ad eccezione dei casi previsti dalle norme tecniche.

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che gli obiettivi ambientali della misura sono raggiunti dalle azioni proposte dalla stessa. Tale valutazione della misura non può prescindere dalla raccomandazione che, nell’attivare l’azione C, nelle aree Natura 2000, l’azione dovrà essere svolta in maniera coerente con le misure di preservazione dell’habitat interessato. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Per quanto concerne gli oliveti ammissibili agli aiuti, appare difficilmente verificabile che gli stessi dovranno avere età superiore ai cento anni, mentre invece si propone di valorizzare ambiti di pregio con buona presenza di piante adulte. Per le aziende agricole beneficiarie delle azioni a, b ed e, per le quali sarà obbligatorio prevedere lungo i corsi d’acqua l’impianto di fasce tampone, arbustive ed arboree, occorre anche prevedere il mantenimento di un soddisfacente numero di nidi artificiali per l’avifauna (almeno uno ogni 100 ml di fascia), al fine di avvantaggiare la costituzione di specifici siti per la sosta, la riproduzione e il rifugio della stessa avifauna. Proposte per la fase di attuazione:

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Asse 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale

Misure finalizzate a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli

Misura 214 - Pagamenti agro-ambientali e investimenti non produttivi Sottomisura 214/2 - Sostegno alla conservazione delle risorse genetiche in agricoltura

Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale della misura Azioni della misura

Tema ambientale interessato Tipo di

impatto Descrizione Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti matici ed energia cli

Natura, biodiversità e saggio pae

+ Diretto, positivo, a medio e lungo termine

Suolo Tutelare e migliorare l’ambiente e lo spazio naturale

Azioni riguardanti il recupero e la valorizzazione delle risorse genetiche regionali attraverso la realizzazione di nuovi centri di conservazione ed il potenziamento e/o ampliamento di quelli esistenti.

Risorse idriche

Per le isole minori prevedere la propagazione locale del germoplasma vegetale, agrario e forestale in vivo. Dare priorità alle specie vegetali riconosciute quali maggiormente minacciate per la Sicilia.

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che gli obiettivi ambientali della misura sono raggiunti dalle azioni proposte dalla stessa. Tale valutazione della misura non può prescindere da alcune raccomandazioni: 1. prevedere una sinergia con quanto sarà indicato sui piani di gestione della rete Natura 2000, in relazione al tipo di vegetazione da utilizzare per il ripristino o il mantenimento degli habitat; 2. prevedere un coordinamento con le misure finalizzate all’uso sostenibile dei terreni forestali, al fine di assicurare la diffusione delle conoscenze sulle migliori tecniche di propagazione di talune specie, ad oggi poco utilizzate negli impianti forestali. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione:

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Asse 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale

Misure finalizzate a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli

Misura 215 - Pagamenti per il benessere degli animali Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia Natura, biodiversità e paesaggio Suolo

Elevare il livello del benessere deglianimali negliallevamenti

Azioni di sostegno agli agricoltori che si impegnano a adottare metodi di allevamento che vanno al di là dei requisiti obbligatori. Risorse idriche

Non significativo

Integrazione della misura con quelle dell’Asse I per favorire la valorizzazione economica dei prodotti e favorire la diffusione della pratica.

Valutazione di sintesi della misura: trattandosi di aiuti agli imprenditori agricoli singoli e associati non è possibile valutare gli effetti sull’ambiente che, comunque, saranno indiretti, positivi, a medio e lungo termine e tendenti a rafforzare l’efficienza delle altre misure correlate. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione:

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Asse 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale

Misure finalizzate all’uso sostenibile dei terreni forestali

Misura 221 - Primo imboschimento di terreni agricoli Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Arclim

ia, cambiamenti atici ed energia + Diretto e indiretto, positivo, a

medio e lungo termine Natpae

ura, biodiversità e saggio + Diretto e indiretto, positivo, a

medio e lungo termine

Suolo + Diretto, positivo, a medio e lungo termine

Riconvertire lesuperfici agricole con imboschimenti

b) Fasce di rispetto di aste fluviali in aree agricole;

a) Imboschimenti permanenti multifunzionali a prevalente funzione protettiva;

c) Impianti di arboricoltura da legno con latifoglie e/o conifere, destinati alla produzione dimateriale legnoso;

Risorse idriche

d) Impianti a rapido accrescimento per la produzione di biomassa.

Per le aree Natura 2000 gli interventi dovranno, inoltre, essere coerenti con le misure di preservazione dell’ habitat interessato.

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che gli obiettivi ambientali della misura sono pienamente raggiunti dalle azioni proposte dalla stessa. Tale valutazione della misura non può prescindere da alcune raccomandazioni: gli interventi dovranno essere coerenti con le strategie e le finalità contenute nel Piano Forestale Regionale e nel Piano Antincendio Boschivo. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: prevedere il mantenimento di un soddisfacente numero di nidi artificiali per l’avifauna (almeno uno ogni 100 ml di fascia / 1 ogni ettaro di superficie impiantata), al fine di avvantaggiare la costituzione di specifici siti per la sosta, la riproduzione e il rifugio della stessa avifauna. Proposte per la fase di attuazione:

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Asse 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale

Misure finalizzate all’uso sostenibile dei terreni forestali

Misura 222 - Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti matici ed energia cli + Diretto e indiretto, positivo, a

medio e lungo termine Natura, biodiversità e paesaggio + Diretto, positivo, a medio e

lungo termine

Suolo + Diretto, positivo, a medio e lungo termine

Creazione di sistemi agroforestali confacenti all’ambiente ed alle condizioni locali

a) Impianto di alberature in filare; b) Boschetti o alberi sparsi che siano adatti alle caratteristiche del paesaggio locale tradizionale. Risorse idriche + Indiretto, positivo, a medio e

lungo termine

Per le aree Natura 2000 gli interventi dovranno, inoltre, essere coerenti con le misure di preservazione dell’ habitat interessato

Valutazione di sintesi della misura: prevedere il mantenimento di un soddisfacente numero di nidi artificiali per l’avifauna, al fine di avvantaggiare la costituzione di specifici siti per la sosta, la riproduzione e il rifugio della stessa avifauna. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione:

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Asse 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale

Misure finalizzate all’uso sostenibile dei terreni forestali

Misura 223 - Primo imboschimento di superfici non agricoli Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia + Diretto, positivo, a medio e

lungo termine Natura, biodiversità e paesaggio + Diretto, positivo, a medio e

lungo termine

Suolo + Diretto, positivo, a medio e lungo termine

Estendere la superficie forestale su terreni non agricoli

a) Creazione di boschi permanenti multifunzionali; b) Realizzazione di impianti da legno anche con latifoglie a ciclo breve, se destinati alla produzione di materiale legnoso per l’utilizzo energetico.

Risorse idriche + Indiretto, positivo, a medio e lungo termine

Per le aree Natura 2000 gli interventi dovranno, inoltre, essere coerenti con le misure di preservazione dell’ habitat interessato.

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che gli obiettivi ambientali della misura sono raggiunti dalle azioni proposte dalla stessa. Tale valutazione della misura non può prescindere da alcune raccomandazioni: 1. il primo imboschimento di pascoli e prati-pascoli abbandonati quando localizzati all’interno di un sito di Natura 2000 dovrà essere coerente con gli obiettivi gestionali del sito interessato; 2. prevedere il mantenimento di un soddisfacente numero di nidi artificiali per l’avifauna, al fine di avvantaggiare la costituzione di specifici siti per la sosta, la riproduzione e il rifugio della stessa avifauna. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione: nella sottomisure B è prevista un’azione di intervento a favore dell’esecuzione di imboschimento a ciclo breve per la produzione di legnami da utilizzare a fini energetici. In considerazione delle esigenze colturali di tipi intensivo, riguardanti la fertilità dei terreni e le risorse idriche, occorre per i siti della rete Natura 2000, definire per i progetti da finanziare, specifici criteri di selezione che salvaguardino gli habitat interessati.

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Asse 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale

Misure finalizzate all’uso sostenibile dei terreni forestali

Misura 226 – Ricostruzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

+ Indiretto, positivo, a medio e lungo termine

Natura, biodiversità e paesaggio

+ Diretto, positivo, a medio e lungo termine

Suolo + Diretto, positivo, a medio e lungo termine

Ricostituzione del potenziale forestale danneggiato da disastri naturali e da incendi Prevenzione di difesa attiva o passiva contro gli incendi e le calamità naturali

a) Rimboschimento di aree danneggiate da fitopatie, da disastri naturali o da incendi con specie più resistenti. b) Protezione delle foreste dagli incendi. c) Interventi intesi a contrastare disastri naturali. d) Protezione delle foreste da fitopatie.

Risorse idriche

Per le aree Natura 2000 gli interventi dovranno, inoltre, essere coerenti con le misure di preservazione dell’ habitat interessato.

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che gli obiettivi ambientali della misura sono raggiunti dalle azioni proposte dalla stessa. Tale valutazione della misura non può prescindere dalla seguente raccomandazione - negli interventi intesi a contrastare disastri naturali è opportuno l’utilizzo di specie vegetali autoctone. Le azioni previste dalla misura interessano, indirettamente e/o in minore misura, i temi ambientali “Aria, cambiamenti climatici ed energia” e “Risorse idriche”. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione:

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Asse 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale

Misure finalizzate all’uso sostenibile dei terreni forestali

Misura 227 - Sostegno agli investimenti non produttivi Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

+ Indiretto, positivo, a medio e lungo termine

Natura, biodiversità e paesaggio

+ Diretto, positivo, a medio e lungo termine

Suolo + Diretto, positivo, a medio e lungo termine

Compensare ginvesti- menti non remunerativi forestali connessi al miglioramento boschivo

li b)* a) *

c)* d)* e)* f)* g)* h)* Risorse idriche

Per le aree Natura 2000 gli interventi dovranno, inoltre, essere coerenti con le misure di preservazione dell’ habitat interessato. La creazione di piccoli invasi in impianti forestali dovrà essere eseguita con opere in terra, adeguatamente contornate dall’impianto di vegetazione autoctona.

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che gli obiettivi ambientali della misura sono raggiunti dalle azioni proposte dalla stessa. Tale valutazione della misura non può prescindere da alcune raccomandazioni: 1. incentivare azioni di riproduzione vivaistica di specie vegetali autoctone; 2. negli interventi intesi a contrastare disastri naturali è opportuno l’utilizzo di specie vegetali autoctone; 3. prevedere (per le azioni a, b, c, d, e) il mantenimento di un soddisfacente numero di nidi artificiali per l’avifauna, al fine di avvantaggiare la costituzione di specifici siti per la sosta, la riproduzione e il rifugio della stessa avifauna. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione:

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Note misura 227

a) Miglioramento e valorizzazione di specifici aspetti vegetazionali, naturalistici e ambientali delle formazioni forestali, anche ai fini faunistici.

b) Miglioramento, valorizzazione e recupero di particolari ecosistemi forestali con particolare riferimento alla macchia mediterranea, alle formazioni boschive e vegetali del piano basale intermedio e montano dell’area mediterranea.

c) Rinaturalizzazione delle sponde e delle zone riparali;

d) Creazione di piccoli invasi in impianti forestali pubblici e privati, anche di recente costituzione, per la raccolta delle acque allo scopo di accrescere il valore ambientale e paesaggistico.

e) Realizzazione, ripristino e manutenzione di sentieri e percorsi didattici ed escursionistici, realizzazione di strutture e di infrastrutture per una fruizione turistico ricreativa e didattica, che accresca la funzione etico sociale del bosco, in ambiente forestale e montano, compresi punti di informazione, aree attrezzate, aule verdi, colonie per ragazzi, giardini botanici, cure e ripristino di alberi monumentali.

f) Interventi di carattere naturalistico ambientale volti al contenimento di azioni di degrado in aree a rischio desertificazione

g) Predisposizione di azioni di pianificazione su area vasta, compresi i monitoraggi ed i rilievi relativi alle carte forestali regionali per garantire la concreta applicazione dei criteri ed indirizzi della gestione forestale sostenibile a livello aziendale o interaziendale

h) Costituzione e miglioramento di boschi da seme, piante madri o piante di interesse per la propagazione.

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Asse 3 - Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale

Misure per la diversificazione dell’economia rurale

Misura 311 - Diversificazione in attività non agricole

Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale della misura Azioni della misura

Tema ambientale interessato Tipo di

impatto Descrizione Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

Natura, biodiversità e paesaggio +/- Incerto, a medio e lungo

termine

Suolo +/- Incerto, a medio e lungo termine

Diversificare leattività delle aziende e la pluriattività dei componenti dellafamiglia agricola

b) Aziende e fattorie didattiche

c) Produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili

a) Agriturismo

d) Altre forme di diversificazione

Risorse idriche

Escludere la realizzazione di nuovi immobili e di infrastrutture all’interno dei territori della Rete Natura 2000. Per le aree Natura 2000 gli interventi dovranno, inoltre, essere coerenti con le misure di preservazione dell’habitat interessato.

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che gli obiettivi ambientali della misura sono raggiunti dalle azioni proposte dalla stessa. Tale valutazione della misura non può prescindere da alcune raccomandazioni: gli interventi di miglioramento dei beni immobili dovranno prevedere il mantenimento degli elementi di caratterizzazione del paesaggio agrario tradizionale (caseggiati, muretti a secco, cisterne, etc.). Le azioni previste dalla misura interessano, indirettamente e/o in minore misura, i temi ambientali “Aria, cambiamenti climatici ed energia” e “Risorse idriche”. L’incertezze degli impatti sulla misura sono da correlare alla qualità ed alle modalità realizzative delle singole azioni svolte ed al contesto ambientale in cui si inseriscono. Per portare energia nelle zone più impervie, utilizzare tipologie di impianti fotovoltaico stand alone in alternativa alla costruzione di elettrodotti che possono avere effetti significativi sulle diverse componenti ambientali. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: nell’adeguamento di spazi aperti non prevedere bungalow in legno in quanto non costituiscono elementi di caratterizzazione del paesaggio rurale siciliano. Proposte per la fase di attuazione: per le azioni a) e b) occorre dare maggiore risalto ai progetti che prevedano l’adozione di interventi finalizzati al risparmio idrico, energetico e ad una razionale gestione dei rifiuti, oltre all’acquisizione di certificazione di qualità di servizi ricettivi (es. marchio Ecolabel, ISO 14000, etc.), la sistemazione a verde delle aree esterne, la viabilità di accesso e percorsi per gli ospiti, nonché gli interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

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Asse 3 - Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale

Misure per la diversificazione dell’economia rurale

Misura 312 - Sostegno alla creazione ed allo sviluppo delle micro-imprese

Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale della misura Azioni della misura

Tema ambientale interessato Tipo di

impatto Descrizione Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia +

Natura, biodiversità e paesaggio +

Suolo +

Crescita economia delle zone rurali

a) * b)* c)* d)*

Risorse idriche +

Indiretto, positivo, a medio e lungo termine

Valutazione di sintesi della misura: per le azioni materiali gli impatti saranno diretti. Per le azioni immateriali (di aiuti di importanza minore “de minimis”), gli effetti sull’ambiente saranno indiretti e tendenti a rafforzare l’efficienza delle altre misure correlate. Tale valutazione della misura non può prescindere da alcune raccomandazioni: le attività, oltre ad essere orientate a dimostrare la fattibilità tecnica ed economica dei progetti, devono dimostrare la fattibilità ambientale. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione: a)* Ammodernare e ampliare il tessuto delle microimprese operanti in settori extra-agricoli; b)* Incentivare la creazione e lo sviluppo di microimprese nelle aree rurali, nell’ottica di una integrazione tra le filiere agricole, agroindustriali e forestali e le altre filiere e micro-

filiere produttive di altri settori; c)* Creare e sviluppare le filiere corte per il consumo locale attraverso il sostegno ad iniziative di imprese singole ed associate nei settori della commercializzazione e della

distribuzione di prodotti agricoli, agro-alimentari, agro-industriali; d)* Sperimentazione di modelli imprenditoriali innovativi e accompagnamento alla creazione di nuove imprese che integrino i settori produttivi agricoli/rurali, anche con la

dimensione sociale.

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Asse 3 - Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale

Misure per la diversificazione dell’economia rurale

Misura 313 - Incentivazione di attività turistiche

Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale della misura Azioni della misura

Tema ambientale interessato Tipo di

impatto Descrizione Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia Natura, biodiversità e paesaggio Suolo

Sviluppo delle attività turistiche nei territori rurali

a) Infrastrutture b) Servizi turistici c) Poli turistici rurali in rete

Risorse idriche

Non significativo

Valutazione di sintesi della misura: per le azioni materiali gli impatti saranno non significativi; per le azioni immateriali (di aiuti di importanza minore “de minimis”), gli effetti sull’ambiente saranno indiretti e tendenti a rafforzare l’efficienza delle altre misure correlate. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione: le attività, oltre ad essere orientate a dimostrare la fattibilità tecnica ed economica dei progetti, devono dimostrare la fattibilità ambientale.

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Asse 3 - Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale

Misure intese a migliorare la qualità della vita nelle zone rurali

Misura 321 - Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale

Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale della misura Azioni della misura

Tema ambientale interessato Tipo di

impatto Descrizione Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia Naturapaesa

, biodiversità e ggio

Suolo

+ Diretti e indiretti, positivi, a medio e lungo termine

Favorire lo sviluppo di servizi essenziali per il miglioramento della qualità della vita e del livellooccupazionale

b) Diffusione e uso delle nuove tecnologie.

a) Realizzazione e avviamento di servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale;

Risorse idriche

Gli investimenti volti a promuovere l’utilizzo di agroenergie andranno sinergicamente correlati con le caratteristiche delle tipologie territoriali individuate da l Piano.

Valutazione di sintesi della misura: per le azioni materiali gli impatti saranno diretti mentre per le azioni immateriali (di aiuti di importanza minore “de minimis”), gli effetti sull’ambiente saranno indiretti e tendenti a rafforzare l’efficienza delle altre misure correlate. Gli interventi di miglioramento dei beni immobili dovranno prevedere il mantenimento degli elementi di caratterizzazione del paesaggio agrario tradizionale (caseggiati, muretti a secco, cisterne, etc.). Nelle aree Natura 2000, l’azione dovrà essere svolta in maniera coerente con le misure di preservazione dell’habitat interessato. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: nelle azioni che prevedono la costruzione e il miglioramento di beni immobili, si ritiene utile prevedere sistemi di produzione energetica per l’autoconsumo aziendale prevedendo impianti foto-voltaici a condizione che questi non determinino sottrazione significativa di suolo. Proposte per la fase di attuazione.

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Asse 3 - Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale

Misure intese a migliorare la qualità della vita nelle zone rurali

Misura 322 - Rinnovo e sviluppo dei villaggi

Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale della misura Azioni della misura

Tema ambientale interessato Tipo di

impatto Descrizione Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

Natura, biodiversità e paesaggio

Migliorare l’attrattività delterritorio e garantire il mantenimento di zone rurali

adeguamento norma-tivo a favore di aree di fruizione pubblica, di strutture ed edifici pubblici e privati;

a) Ristrutturazione, recupero architettoni-co, risanamento conservativo, riqualificazione;

b) Valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali.

+ Diretti e indiretti, positivi, a medio e lungo termine Attivare sinergie con misure Asse II

Suolo

Risorse idriche

Valutazione di sintesi della misura: per le azioni materiali gli impatti saranno diretti mentre per le azioni immateriali (di aiuti di importanza minore “de minimis”), gli effetti sull’ambiente saranno indiretti e tendenti a rafforzare l’efficienza delle altre misure correlate. Dalla valutazione complessiva risulta che gli obiettivi ambientali della misura sono raggiunti dalle azioni proposte dalla stessa, in quanto coerenti con gli obiettivi di sostenibilità ambientali individuati. Tale valutazione della misura non può prescindere da alcune raccomandazioni: gli interventi di miglioramento dei beni immobili dovranno prevedere il mantenimento degli elementi di caratterizzazione del paesaggio agrario tradizionale (caseggiati, muretti a secco, cisterne, etc.). Eventuali impatti sulla misura sono da correlare alla qualità ed alle modalità realizzative delle singole azioni svolte ed al contesto ambientale in cui si inseriscono. Nelle aree Natura 2000, l’azione dovrà essere svolta in maniera coerente con le misure di preservazione dell’habitat interessato. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: nelle azioni che prevedono la costruzione e il miglioramento di beni immobili, si ritiene utile prevedere sistemi di produzione energetica per l’autoconsumo aziendale prevedendo impianti foto-voltaici a condizione che questi non determinino sottrazione significativa di suolo. Proposte per la fase di attuazione.

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Asse 3 - Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale

Misure intese a migliorare la qualità della vita nelle zone rurali

Misura 323 - Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale

Obiettivo ambientale della misura Azioni della misura

Tema ambientale interessato Tipo di

impatto Descrizione Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

+ Indiretto, positivo, a medio e lungo termine.

Natura, biodiversità e paesaggio

+ Diretto, positivo, a medio e lungo termine.

Suolo + Diretto e indiretto, positivo, a

medio e lungo termine.

Riqualificazione, valorizzazione e tutela del paesaggio e del patrimonio rurale, immobiliare e storico - culturale.

a) Investimenti per la valorizzazione dei siti di Natura 2000 e di altri luoghi di grande pregio naturale; b) Investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione del patrimonio culturale e del paesaggio rurale.

Risorse idriche + Diretto, positivo, a medio e

lungo termine.

Gli interventi dovranno rispettare la natura dei luoghi e prevedere l’utilizzo di materiali naturali e autoctoni. Per le aree Natura 2000 gli interventi dovranno, inoltre, essere coerenti con le misure di preservazione dell’ habitat interessato. Attivare sinergie con le misure dell’Asse II.

Valutazione di sintesi della misura: per le azioni materiali gli impatti saranno diretti mentre per le azioni immateriali (di aiuti di importanza minore “de minimis”), gli effetti sull’ambiente saranno indiretti e tendenti a rafforzare l’efficienza delle altre misure correlate. Dalla valutazione complessiva risulta che gli obiettivi ambientali della misura sono raggiunti dalle azioni proposte dalla stessa. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione.

Possibili effetti significativi sull’ambiente

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Asse 3 - Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale

Misure per la formazione e informazione

Misura 331 - Formazione e informazione

Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale della misura Azioni della misura

Tema ambientale interessato Tipo di

impatto Descrizione Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

Natura, biodiversità e paesaggio

Suolo

Interventi a supporto dei settori previsti nelle misure dell’Asse 3

a)* b)* c)* d)*

Risorse idriche

+ Indiretti, positivi, a medio e lungo termine

Attivare sinergie con misure Asse II. I percorsi formativi dovranno essere prevalentemente indirizzati all’acquisizione di conoscenze e competenze nel campo della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile.

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che le azioni della misura hanno effetti indiretti sull’ambiente. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione: a)* Analisi dei bisogni formativi mirata alla definizione degli skill da sviluppare nei territori rurali; b)* Formazione di nuove figure professionali; c)* Formazione, aggiornamento e riqualificazione degli occupati; d)* Informazione e divulgazione a supporto delle iniziative previste in altre misure dell’Asse 3.

26 Giugno 2007 - 106 -

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Asse 3 - Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale

Misure per l’acquisizione di competenze e animazione

Misura 341 - Acquisizione di competenze e animazione in vista dell’elaborazione e dell’attuazione di strategie di sviluppo locale

Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale della misura Azioni della misura

Tema ambientale interessato Tipo di

impatto Descrizione Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

Natura, biodiversità e paesaggio +

Suolo

Definizione distrategie di sviluppo locale

c)*

a)* b)*

d)* e)* f)* g)*

Risorse idriche

Indiretti, positivi, a medio e lungo termine

I percorsi di acquisizione delle competenze e di animazione territoriale dovranno essere prevalentemente indirizzati all’acquisizione di conoscenze e competenze nel campo della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile.

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che le azioni della misura hanno effetti indiretti sull’ambiente, dovuti alla definizione di strategie di sviluppo locale attraverso la costituzione di una rete di soggetti territoriali. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione: a)* Favorire la predisposizione e l’attuazione della strategia di sviluppo locale dei GAL; b)* Sostenere l’animazione e l’acquisizione di competenze per l’attuazione di partenariati pubblici - privati diversi dai GAL per l’elaborazione di strategie territoriali di sviluppo

locale finalizzate all’utilizzazione delle risorse del PSR 2007/13; c)* Fornire strumenti organizzativi utili alla predisposizione e attuazione delle strategie di sviluppo locale e territoriale; d)* Migliorare le competenze e le capacità professionali attinenti alla elaborazione, esecuzione ed informazione delle strategie di sviluppo locale e territoriale; e)* Migliorare la capacità da parte dei partenariati di assistere le imprese locali, affiancandole anche in attività di informazione legate alla tutela e riqualificazione del sistema rurale; f)* Promuovere, con l’ausilio del partenariato pubblico - privato, la sperimentazione formativa; g)* Promuovere lo sviluppo locale integrato basato sull’utilizzazione di tutte le risorse vocazionali presenti nel territorio.

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Asse 4 - Attuazione dell’approccio Leader

Misure per la cooperazione

Misura 411 - Strategie di sviluppo locale; competitività, ambiente, qualità della vita/diversificazione

Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale della misura Azioni della misura

Tema ambientale interessato Tipo di

impatto Descrizione Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

Natura, biodiversità e paesaggio

Suolo

Diffondere le modalità decentrate di programmazione e gestione di iniziative sviluppo locale

a)* b)* c)* d)*

Risorse idriche

+ Indiretti, positivi, a medio e lungo termine

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che le azioni della misura hanno effetti indiretti sull’ambiente, attraverso la tutela e valorizzazione dei beni culturali, ambientali, anche al fine di rafforzare l’identità territoriale. Proposte di cambiamento a livello di contenuto: Proposte per la fase di attuazione: a)* Realizzare strategie di sviluppo destinate a territori rurali ben definiti, di livello sub-regionale che tengano conto delle esigenze degli attori sociali ed economici locali; b)* Rafforzare il partenariato pubblico - privato sul piano locale, strutturato in Gruppi di Azione Locale (GAL); c)* Realizzare interventi innovativi nei diversi settori socio-economici del territorio attraverso azioni eleggibili nelle misure dell’asse 3, con esclusione della misura 311; d)* Promuovere lo sviluppo della Rete dei Gruppi d’Azione Locale e dei soggetti rappresentativi del partenariato locale al fine di costruire un sistema che connetta operativamente e

gestionalmente le diverse aree interessate e consenta un processo effettivo di valorizzazione e sviluppo del territorio rurale, in tutte le sue espressioni.

26 Giugno 2007 - 108 -

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Asse 4 - Attuazione dell’approccio Leader

Misure per la cooperazione

Misura 421 - Cooperazione interterritoriale, interregionale, transnazionale

Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale della misura Azioni della misura

Tema ambientale interessato Tipo di

impatto Descrizione Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

Natura, biodiversità e paesaggio

Suolo

Elaborare e realizzare progetti di cooperazione interterritoriale e/o transnazionale elaborati dai GAL, di valenza strategica a livello regionale

a)* b)*

Risorse idriche

+ Indiretti, positivi, a medio e lungo termine

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che le azioni della misura hanno effetti indiretti sull’ambiente. Proposte di cambiamento a livello di contenuto:. Proposte per la fase di attuazione: a)* animazione e assistenza tecnica per la definizione dei partenariati, per l’accordo di cooperazione e per la progettazione; b)* interventi per la realizzazione dell’azione comune, per il funzionamento della struttura comune e per il supporto tecnico finalizzato alla realizzazione delle azioni comuni

previste dal Progetto di Cooperazione.

26 Giugno 2007 - 109 -

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Asse 4 - Attuazione dell’approccio Leader

Misure per la gestione

Misura 431 - Gestione del gruppo di azione locale, acquisizione di competenze e animazione del territorio Possibili effetti significativi sull’ambiente Obiettivo ambientale

della misura Azioni della misura Tema ambientale

interessato Tipo di impatto Descrizione

Proposte per minimizzare gli eventuali effetti negativi o massimizzare i positivi

Aria, cambiamenti climatici ed energia

Natura, biodiversità e paesaggio

Suolo

Supportare lo sviluppo di nuovi partenariati

Costruzione e/o del rafforzamento del partenariato.

Risorse idriche

+ Indiretti, positivi, a breve e medio termine

Valutazione di sintesi della misura: dalla valutazione complessiva risulta che le azioni della misura hanno effetti indiretti sull’ambiente. Proposte di cambiamento a livello di contenuto:. Proposte per la fase di attuazione:

26 Giugno 2007 - 110 -

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ALLEGATO F

COSTRUZIONE E DESCRIZIONE DEL SISTEMA DI INDICATORI DI

CONTESTO E PRESTAZIONALI

26 Giugno 2007 - 111 -

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INDICATORE DI CONTESTO N. 1 AREE NATURA 2000 (% TERRITORIO E % SAU IN AREA NATURA 2000)

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

2) Conservare la biodiversità e valorizzare gli habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore comune iniziale di contesto n. 10 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II). Collegamento con indicatori IRENA: Si (IRENA 4: Superficie Natura 2000).

Descrizione ed obiettivo indicatore

L’indicatore dà informazioni sulla tutela dell’ambiente naturale e del territorio e sulla protezione e valorizzazione delle risorse naturali. L'indicatore consta di 3 sub indicatori: - percentuale di territorio designato come area Natura 2000 (Sicilia: 544.800 ha - 21,2%; Italia: 15,4%; EU15: 13,2%); - percentuale di SAU designata come area Natura 2000 (Sicilia: non disponibile; Italia -solo SIC: 11,8%; EU15 – solo SIC: 12,1%); - percentuale di area forestale designata come area Natura 2000 (Sicilia: non disponibile; Italia -solo SIC: 14,6%; EU15 – solo SIC: 11,8%).

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

ARPA SICILIA

Fonte dei dati

Pubblicazione Annuario dei Dati Ambientali (ARPA SICILIA, 2005)

Unità di misura Ettari (Ha) e percentuale (%)

Periodicità dei dati Annuale

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2006

Unità territoriale minima di riferimento SIC e ZPS Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte

Provinciale, Regionale

Altre informazioni

Le aree Natura 2000 della Regione Siciliana sono state aggiornate nel 2006 e comprendono aree SIC e ZPS. E’ possibile calcolare con strumenti GIS la superficie territoriale natura 2000 (partendo dalla Carta della Natura) e stimare la % SAU ricadente in Natura 2000. I dati nazionali ed europei in percentuale si riferiscono alla fonte Eurostat (2000).

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INDICATORE DI CONTESTO N. 2 EVOLUZIONE DELLA SUPERFICIE FORESTALE

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

2) Conservare la biodiversità e valorizzare gli habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore comune iniziale di contesto n. 12 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II).

Descrizione ed obiettivo indicatore

L’indicatore misura l’incremento medio annuale di foreste ed altre aree boscate ed è calcolato in base alle variazioni osservate in diversi anni. Sono escluse le aree a predominante uso agricolo o urbanistico (Italia: 117400 ha/anno; EU15: 374200 ha/anno). L’indice di boscosità (ARPA SICILIA, 2005; pubblicazione n.1) è calcolato come rapporto percentuale tra la superficie forestale e la superficie territoriale; nell’anno 2000 è pari a 8,61%. L’incidenza della superficie forestale rispetto alla superficie regionale (ARPA SICILIA, 2005; pubblicazione n.2) è nell’anno 2003 pari a 8,65%.

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

1) ISTAT 2) ARPA SICILIA

Fonte dei dati

Pubblicazione

1) Annuario dei Dati Ambientali (ARPA SICILIA, 2005) elaborazione dati ISTAT. 2) Annuario dei Dati Ambientali (ARPA SICILIA, 2005) elaborazione da CORINE LAND COVER 2000.

Unità di misura Ettari (Ha) e percentuale (%)

Periodicità dei dati

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili 1948-2003

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2003

Unità territoriale minima di riferimento

Unità cartografiche

per CLC – Provinciale per

ISTAT

Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte Regionale

Altre informazioni

26 Giugno 2007 - 113 -

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INDICATORE DI CONTESTO N. 3 NUMERO DI INCENDI

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

3) Preservare le superfici agricole e forestali dagli incendi

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore addizionale

Descrizione ed obiettivo indicatore

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

Servizio Antincendi Boschivi (SAB) – Dipartimento Regionale delle Foreste della Regione Siciliana

Fonte dei dati

Pubblicazione Annuario dati ambientali (ARPA SICILIA, 2005) elaborazione dati da Servizio Antincendi Boschivi (SAB)

Unità di misura Numero

Periodicità dei dati Annuale

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili 1986-2001* 2002-2005 *

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento

Ultimo dato disponibile 2005

Unità territoriale minima di riferimento Comunale Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte

Provinciale e Regionale

Altre informazioni

* Dati rilevati con metodologia omogenea Vedi tabelle 19 e 20 del Rapporto Ambientale.

26 Giugno 2007 - 114 -

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INDICATORE DI CONTESTO N. 4 SUPERFICIE PERCORSA DAL FUOCO

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

3) Preservare le superfici agricole e forestali dagli incendi

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore addizionale

Descrizione ed obiettivo indicatore

L’indicatore è calcolato come rapporto percentuale tra la superficie forestale percorsa dal fuoco e la superficie forestale totale.

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

Servizio Antincendi Boschivi (SAB) – Dipartimento Regionale delle Foreste della Regione Siciliana

Fonte dei dati

Pubblicazione Annuario dati ambientali (ARPA SICILIA, 2005) elaborazione dati da Servizio Antincendi Boschivi (SAB)

Unità di misura Percentuale; ha

Periodicità dei dati Annuale

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili 1986-2001* 2002-2005 *

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento

Ultimo dato disponibile 2005

Unità territoriale minima di riferimento Comunale Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte

Provinciale e Regionale

Altre informazioni

*(Dati rilevati con metodologia omogenea) Vedi tabelle 19 e 20 del Rapporto Ambientale.

26 Giugno 2007 - 115 -

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INDICATORE DI CONTESTO N. 5 SUPERFICIE BOSCATA INCENDIATA PER TIPOLOGIA DI BOSCO

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

3) Preservare le superfici agricole e forestali dagli incendi

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore addizionale

Descrizione ed obiettivo indicatore

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

Servizio Antincendi Boschivi (SAB) – Dipartimento Regionale delle Foreste della Regione Siciliana

Fonte dei dati

Pubblicazione Annuario dati ambientali (ARPA SICILIA, 2005) elaborazione dati da Servizio Antincendi Boschivi (SAB)

Unità di misura Ha

Periodicità dei dati Annuale

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili 1986-2001* 2002-2005 *

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento

Ultimo dato disponibile 2005

Unità territoriale minima di riferimento Comunale Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte

Provinciale e Regionale

Altre informazioni

*(Dati rilevati con metodologia omogenea) Vedi tabelle 21 e 22 del Rapporto Ambientale.

26 Giugno 2007 - 116 -

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INDICATORE DI CONTESTO N. 6 AREE SVANTAGGIATE

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

4) Ridurre i fenomeni di erosione del suolo

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore comune iniziale di contesto n. 8 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II).

Descrizione ed obiettivo indicatore

L’indicatore misura la ripartizione della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) in 4 categorie, espresse come percentuale della SAU totale: SAU non svantaggiata: 43,4%, SAU svantaggiata montana: 34,2%; SAU svantaggiata per altri motivi: 21,9% e SAU svantaggiata per specifici svantaggi: 0,2%.

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

Eurostat, 2000

Fonte dei dati

Pubblicazione Fonte Eurostat, 2000

Unità di misura Percentuale

Periodicità dei dati

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2000

Unità territoriale minima di riferimento Provinciale Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte Regionale

Altre informazioni

26 Giugno 2007 - 117 -

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INDICATORE DI CONTESTO N. 7 COPERTURA DEL SUOLO

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

5) Lottare contro il rischio idrogeologico e di desertificazione

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore comune iniziale di contesto n. 7 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II).

Descrizione ed obiettivo indicatore

La copertura del territorio rappresenta l’attuale distribuzione di foreste, acque, deserti, praterie e altre caratteristiche fisiche del territorio comprese quelle create dalle attività umane. L'indicatore misura la ripartizione della superficie totale in 4 categorie utilizzando la banca dati di CORINE LAND COVER 1990 e 2000:

- % classificazione CLC “agricolo”: 63,4 %; - % classificazione CLC “forestale”: 31,3 %; - % classificazione CLC “superfici artificiali”: 4,8%; - % classificazione CLC “corpi idrici ed aree umide”: 0,4%.

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

ARPA SICILIA

Fonte dei dati

Pubblicazione Annuario dati ambientali (ARPA SICILIA, 2005) elaborazione dati APAT, Image & CORINE LAND COVER 2000 (2004).

Unità di misura Ettari (Ha) e percentuale (%)

Periodicità dei dati Quinquennale

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili 1990 - 2000

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2000

Unità territoriale minima di riferimento Unità

cartografiche CLC

Disaggregazione territoriale dei dati Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la

fonte Provinciale e

Regionale

Altre informazioni

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INDICATORE DI CONTESTO N. 8 USO DELL’ACQUA

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

7) Migliorare l’efficienza dell’uso delle risorse irrigue

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore comune iniziale di contesto n. 15 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II). Collegamento con indicatori IRENA: Si (IRENA 10 – indicatore determinante: Uso dell’acqua; IRENA 22 – indicatore di pressione: Estrazione d’acqua).

Descrizione ed obiettivo indicatore

L’indicatore misura la percentuale di SAU irrigata. Un’area irrigata è definita come l’area destinata a seminativi che è stata irrigata almeno una volta durante i 12 mesi precedenti al rilevamento. Le colture sotto serra e gli orti che vengono quasi sempre irrigati non sono inclusi nella definizione. La SAU consiste nell’insieme delle aree arate, delle praterie perenni, delle colture perenni e degli orti. Per ottenere la misura accurata dell’indicatore andrebbe sottratta dalla SAU totale la superficie delle colture sotto serra e degli orti, tuttavia la differenza può considerarsi trascurabile.

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

ISTAT(2003) Fonte dei dati

Pubblicazione ISTAT(2003)

Unità di misura percentuale

Periodicità dei dati

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili 1982-2003

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2003

Unità territoriale minima di riferimento Regionale Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte Regionale

Altre informazioni

Dai dati del censimento ISTAT (2000) la SAU irrigata è risultata essere pari al 13,99% della SAU totale in Sicilia, dato leggermente al di sotto della media nazionale (14,1%). Dall’ultima indagine dell’ISTAT (2003) la SAU irrigata in Sicilia è risultata essere pari al 15%.

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INDICATORE DI CONTESTO N. 9 QUALITÀ DELL’ACQUA

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

8) Tutelare la qualità delle acque superficiali e sotterranee

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore comune iniziale di contesto n. 14 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II). Collegamento con indicatori IRENA: Si (IRENA 30 – indicatore di stato: Nitrati in falda).

Descrizione ed obiettivo indicatore

L’indicatore misura la percentuale di territorio designata come zona vulnerabile dai nitrati (Direttiva CE/1991/676).

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

Assessorato Agricoltura e Foreste - Dipartimento Regionale Interventi Strutturali, Assessorato Territorio ed Ambiente - Dipartimento Regionale Territorio ed Ambiente (2005). Fonte dei dati

Pubblicazione Carta regionale delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola

Unità di misura Percentuale

Periodicità dei dati

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2005

Unità territoriale minima di riferimento Regionale Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte Regionale

Altre informazioni

In Sicilia la percentuale di territorio designata come zona vulnerabile dai nitrati è pari al 5,4% della superficie totale regionale ed all’8,5% della SAU regionale.

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INDICATORE DI PRESTAZIONE N. 1 PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILE DA BIOMASSE AGRICOLE E FORESTALI

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

1) Mitigare l’effetto serra e contrastare i cambiamenti climatici

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore comune iniziale di obiettivo n. 24 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II). Collegamento con indicatori IRENA: Si (IRENA 11 – indicatore determinante: Uso dell’energia; IRENA 27 – indicatore di pressione: Produzione di energia rinnovabile da fonte agricola).

Descrizione ed obiettivo indicatore

L’indicatore fornisce una stima della produzione di energia rinnovabile dall’agricoltura e dalle foreste. Le informazioni statistiche rilevanti per l'agricoltura riguardano il biodiesel derivato da coltivazioni oleaginose e di etanolo da frumento, patate, mais, orzo, segale, barbabietola, sorgo zuccherino. Viceversa, sono escluse le informazioni riguardanti l’energia prodotta dalla rotazione forestale di breve periodo, da biogas e da residui di cereali. Quelle rilevanti per il settore forestale riguardano le specie specificamente coltivate a fini energetici (pioppi, salici, ecc.); materiale ligneo generato da processo industriale (in particolare da imprese nel settore del legno e della carta), o fornito direttamente da foreste e agricoltura (legna da ardere, truciolato, corteccia, ecc.); rifiuti quali gusci di noci, residui di allevamenti di pollame, ecc. L'indicatore viene suddiviso a seconda del settore di pertinenza in: 1) produzione di energia rinnovabile da agricoltura; 2) produzione di energia rinnovabile da foresta.

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

Quadro Comune di monitoraggio e valutazione (Commissione Europea - Direzione Generale per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale)

Fonte dei dati

Pubblicazione “Rural Development in the European Union Statistical and Economic Information - Report 2006” (Agosto 2006)

Unità di misura ktoe (1000 tonnellate equivalenti di petrolio)

Periodicità dei dati

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2006

Unità territoriale minima di riferimento Regionale Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte Nazionale

Altre informazioni

Allo stato attuale non si hanno dati aggiornati regionali sul numero di impianti di produzione di energia rinnovabile da biomasse agricole e forestali. Il “Rural Development in the European Union Statistical and Economic Information - Report 2006” riporta solo stime di dati a livello nazionale.

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

INDICATORE DI PRESTAZIONE N. 2 SAU ADIBITA ALLA PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILE

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

1) Mitigare l’effetto serra e contrastare i cambiamenti climatici

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore comune iniziale di obiettivo n. 25 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II). Collegamento con indicatori IRENA: Si (IRENA 11 – indicatore determinante: Uso dell’energia; IRENA 27 – indicatore di pressione: Produzione di energia rinnovabile da fonte agricola).

Descrizione ed obiettivo indicatore

L’indicatore fornisce una stima della superficie agricola utilizzata (SAU) alla produzione di energia rinnovabile.

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

Quadro Comune di monitoraggio e valutazione (Commissione Europea - Direzione Generale per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale)

Fonte dei dati

Pubblicazione “Rural Development in the European Union Statistical and Economic Information - Report 2006” (Agosto 2006)

Unità di misura Ettari

Periodicità dei dati

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2006

Unità territoriale minima di riferimento Regionale Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte Nazionale

Altre informazioni

Allo stato attuale non si hanno dati aggiornati sulla quantità di superficie agricola utilizzata (SAU) adibita alla produzione di energia rinnovabile. Il “Rural Development in the European Union Statistical and Economic Information - Report 2006” riporta solo stime di dati a livello nazionale.

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INDICATORE DI PRESTAZIONE N. 3 EMISSIONI AGRICOLE DI GAS

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

1) Mitigare l’effetto serra e contrastare i cambiamenti climatici

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore comune iniziale di obiettivo n. 26 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II). Collegamento con indicatori IRENA: Si (IRENA 18.1 – indicatore di pressione:Emissioni di ammoniaca da agricoltura. IRENA 19 – indicatore di pressione: Emissioni di metano e ossidi d’azoto. IRENA 34.1 – indicatore di impatto: Contributo dell’agricoltura nell’emissione di gas a effetto serra)

Descrizione ed obiettivo indicatore

L’indicatore fornisce una stima delle emissioni di gas effetto serra ed ammoniaca dall’agricoltura. Le emissioni di gas serra, disaggregate per macrosettore produttivo, provenienti dal settore agricolo sono pari a 2.226.776 CO2eq tonn/annuo.

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

1)Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e del Territorio (APAT) 2) ARPA SICILIA

Fonte dei dati

Pubblicazione

1) Relazione sullo Stato dell’Ambiente (2005) elaborazione dati APAT (2004). 2) Annuario dati ambientali (ARPA SICILIA, 2005) elaborazione dati APAT (2004).

Unità di misura 1000 tonn CO2; 1000 tonn ammoniaca

Periodicità dei dati

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2004

Unità territoriale minima di riferimento Regionale Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte Nazionale

Altre informazioni

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INDICATORE DI PRESTAZIONE N. 4 BIODIVERSITÀ: AVIFAUNA IN HABITAT AGRICOLO

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

2) Conservare la biodiversità e valorizzare gli habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore comune iniziale di obiettivo n. 17 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II). Collegamento con indicatori IRENA: Si (IRENA 28 – indicatore di stato: Andamento della popolazione di uccelli in UE15).

Descrizione ed obiettivo indicatore

L’indicatore consiste in un indice aggregato della variazione delle popolazioni di 19 specie di uccelli dipendenti dai territori agricoli per la nidificazione e per l'alimentazione.

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

Assessorato Agricoltura e Foreste, Regione Siciliana

Fonte dei dati

Pubblicazione Assessorato Agricoltura e Foreste, Regione Siciliana (2007)

Unità di misura

Periodicità dei dati

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2006

Unità territoriale minima di riferimento Regionale Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte Nazionale

Altre informazioni

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INDICATORE DI PRESTAZIONE N. 5 BIODIVERSITÀ: HABITAT AGRICOLI E FORESTALI DI ALTO PREGIO NATURALE

2) Conservare la biodiversità e valorizzare gli habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale

Indicatore comune iniziale di obiettivo n. 18 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II). Collegamento con indicatori IRENA: Si (IRENA 26 – indicatore di pressione: Elevato valore naturale delle aree agricole).

Le aree agricole ad alto valore naturale sono aree nelle quali l’agricoltura e la silvicoltura sono associate ad un’elevata biodiversità. E' possibile distinguere 3 tipi di aree: 1) Aree Agricole con elevata superficie a vegetazione seminaturale; 2) Aree Agricole con bassi livelli di agricoltura intensiva o mosaici di porzioni coltivate e seminaturali e caratteristiche di piccola scala; 3) Aree Agricole che accolgono specie rare o con percentuali più elevate di popolazioni di specie rispetto alla distribuzione a livello europeo o mondiale.

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Fonte dei dati

Pubblicazione 1) Annuario dei Dati Ambientali (ARPA SICILIA, 2005) elaborazione da CORINE LAND COVER 2000.

Unità di misura Ettari (Ha) e percentuale (%)

Periodicità dei dati Quinquennale

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili 1990 - 2000

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2000

Unità territoriale minima di riferimento Unità

cartografiche CLC

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte

Provinciale e Regionale

Altre informazioni

Per la definizione e stima dell’estensione delle aree agricole ad elevato valore naturale si è deciso di prendere in considerazione la categoria 2.4.3 del CORINE LAND COVER (2000) e cioè le “Aree prevalentemente occupate da colture agrarie con presenza di spazi naturali importanti” che ammontano a 76.978 ettari nel 2000, mentre il dato Italia è di 1.948.760 ettari (1.987.440 ettari nel 1990).

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Descrizione ed obiettivo indicatore

Ente presso cui risiede l’informazione

1) ARPA SICILIA

Disaggregazione territoriale dei dati

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INDICATORE DI PRESTAZIONE N. 6 BIODIVERSITÀ: COMPOSIZIONE DELLE SPECIE ARBOREE

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

2) Conservare la biodiversità e valorizzare gli habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale

Indicatore comune iniziale di obiettivo n. 19 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II).

Descrizione ed obiettivo indicatore

L’indicatore misura le aree forestate e boscate classificate in base al numero di specie di alberi presenti e al tipo di foresta. Vengono analizzate le foreste multi-specie e altre aree boscate (FOWL). Le categorie considerate sono: - conifere (FOWL di conifere/FOWL totale): 16%; - latifoglie (FOWL di latifoglie /FOWL totale): 72% - bosco e foresta mista (FOWL misto/FOWL totale): 12%.

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

ARPA SICILIA

Fonte dei dati

Pubblicazione Annuario dei Dati Ambientali (ARPA SICILIA, 2005) elaborazione da CORINE LAND COVER 2000.

Unità di misura Percentuale (%)

Periodicità dei dati

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2000

Unità territoriale minima di riferimento Regionale

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte Nazionale

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Disaggregazione territoriale dei dati

Altre informazioni

26 Giugno 2007 - 126 -

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INDICATORE DI PRESTAZIONE N. 7

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

3) Preservare le superfici agricole e forestali dagli incendi

Indicatore addizionale

Descrizione ed obiettivo indicatore

Ente presso cui risiede l’informazione

Fonte: Assessorato Agricoltura e Foreste, Regione Siciliana

Fonte dei dati

Pubblicazione

Unità di misura

Periodicità dei dati

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile

Unità territoriale minima di riferimento Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte

Altre informazioni

SUPERFICIE INTERESSATA DA PREVENZIONE INCENDI

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

26 Giugno 2007 - 127 -

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INDICATORE DI PRESTAZIONE N. 8 SUOLO: ZONE A RISCHIO DI EROSIONE

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

4) Ridurre i fenomeni di erosione del suolo

Descrizione ed obiettivo indicatore

L’indicatore misura il fenomeno dell'erosione stimato come perdita di suolo in tonnellate per ettaro per anno. Il popolamento dell'indicatore è stato effettuato utilizzando il Pan-European Soil Erosion Risk Assessment model – PESERA project - (JRC-Ispra). Il PESERA fornisce informazioni relative soltanto all’erosione prodotta dalle acque.

Ente presso cui risiede l’informazione

Quadro Comune di monitoraggio e valutazione (Commissione Europea - Direzione Generale per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale)

Fonte dei dati

Pubblicazione "Pan-European Soil Erosion Risk Assessment: The PESERA Map, version 1 October 2003"

Unità di misura Tonn/ha/anno

Periodicità dei dati

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2003

Unità territoriale minima di riferimento Regionale Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte Regionale

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore comune iniziale di obiettivo n. 22 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II). Collegamento con indicatori IRENA: Si (IRENA 23 – indicatore di pressione: Rischio di erosione idrica annua tonn/ha/anno di suolo perduto).

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Altre informazioni

26 Giugno 2007 - 128 -

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INDICATORE DI PRESTAZIONE N. 9 RIMBOSCHIMENTO DI SUPERFICI AGRICOLE E NON AGRICOLE INCOLTE

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

5) Lottare contro il rischio idrogeologico e di desertificazione

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore addizionale

Descrizione ed obiettivo indicatore

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

Fonte: Assessorato Agricoltura e Foreste, Regione Siciliana

Pubblicazione

Unità di misura

Periodicità dei dati

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile

Unità territoriale minima di riferimento Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte

Fonte dei dati

Altre informazioni

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INDICATORE DI PRESTAZIONE N. 10 AGRICOLTURA BIOLOGICA

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

6) Ridurre gli apporti di sostanze inquinanti in agricoltura e promuovere la gestione sostenibile del territorio

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore comune iniziale di obiettivo n. 23 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II). Collegamento con indicatori IRENA: Si (IRENA 7 – indicatore di risposta: Aree ad agricoltura biologica).

Fonte dei dati

Pubblicazione Annuario dati ambientali ARPA SICILIA (2005)

Unità di misura Migliaia di ha

Periodicità dei dati

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2005

Unità territoriale minima di riferimento Regionale Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte Regionale

Altre informazioni

Descrizione ed obiettivo indicatore

L’indicatore misura la Superficie Agricola Utilizzata condotta secondo il Regolamento CE 2092/91 ad Agricoltura biologica.

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

ARPA SICILIA (2005)

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INDICATORE DI PRESTAZIONE N. 11 DIFFUSIONE DI SISTEMI IRRIGUI A MICROPORTATA

7) Migliorare l’efficienza dell’uso delle risorse irrigue

Descrizione ed obiettivo indicatore

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

1) Istituto Nazione di Economia Agraria (INEA) 2) Assessorato Agricoltura e Foreste, Regione Siciliana

Fonte dei dati

Pubblicazione 1) Indicatori per l’agricoltura italiana (INEA, 2004) elaborazione dati ISTAT(2003)

Unità di misura

Periodicità dei dati

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile

Unità territoriale minima di riferimento Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte

Altre informazioni

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore addizionale

26 Giugno 2007 - 131 -

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INDICATORE DI PRESTAZIONE N. 12 BILANCIO LORDO DEI NUTRIENTI (AZOTO E FOSFORO)

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

8) Tutelare la qualità delle acque superficiali e sotterranee

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore comune iniziale di obiettivo n. 20 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II). Collegamento con indicatori IRENA: Si (IRENA 18 – indicatore di pressione: Bilancio lordo di azoto).

Descrizione ed obiettivo indicatore

Tale indicatore fornisce una stima del potenziale surplus di azoto sui terreni agricoli (kg/ha) basata su informazioni statistiche circa le quantità di fertilizzanti minerali utilizzati, la produzione di fertilizzanti organici, l'azoto fissato nel suolo, la deposizione dei composti azotati atmosferici, i semi e le piante e le quantità di raccolti e foraggio mietuti. L’indicatore può anche essere scisso in due parti: - bilancio lordo di azoto - bilancio lordo di fosforo

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Ente presso cui risiede l’informazione

1) ARPA SICILIA 2) ISTAT

Fonte dei dati

Pubblicazione 1) Annuario dati ambientali ARPA SICILIA (2005) elaborazioni dati APAT (2004) e ISTAT (2002) 2) ISTAT (2003)

Unità territoriale minima di riferimento Regionale Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte Regionale

Altre informazioni

Unità di misura Kg/ha

Periodicità dei dati

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento Ultimo dato disponibile 2005

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Allegati Rapporto Ambientale PSR Sicilia 2007-13 Versione 2.0

INDICATORE DI PRESTAZIONE N. 13 INQUINAMENTO DA NITRATI E PESTICIDI

8) Tutelare la qualità delle acque superficiali e sotterranee

Tipologia di indicatore per la valutazione dei fondi strutturali comunitari

Indicatore comune iniziale di obiettivo n. 21 (Allegato VIII Regolamento CE/1974/2006 – Asse II).

Descrizione ed obiettivo indicatore

Trend annuale delle concentrazioni di nitrati e pesticidi

META INFORMAZIONI DA RILEVARE

Assessorato Agricoltura e Foreste - Dipartimento Regionale Interventi Strutturali, Assessorato Territorio ed Ambiente - Dipartimento Regionale Territorio ed Ambiente (2005).

Unità di misura indice

Intervallo di tempo per cui i dati sono disponibili

Periodo di riferimento e periodicità di aggiornamento

Disaggregazione territoriale dei dati

Livelli di aggregazione territoriale dei dati già disponibili presso la fonte Regionale

Altre informazioni

E’ in fase di elaborazione finale il Piano Regionale per l’uso dei fitosanitari in Sicilia che prevede un programma di monitoraggio della qualità dell’acqua attraverso l’analisi dei trend annuali delle concentrazioni dei pesticidi.

Obiettivo di sostenibilità ambientale associato

Ente presso cui risiede l’informazione Fonte dei dati

Pubblicazione

Periodicità dei dati

Ultimo dato disponibile

Unità territoriale minima di riferimento Regionale

26 Giugno 2007 - 133 -