Bollettino 865

9
Unità Pastorale della Val Liona anno 24 Numero 865 Domenica 31 gennaio 2016 IVª del Tempo Ordinario PRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO – festa della “Candelora” Martedì 2 febbraio alle ore 19.00 a S.Germano ci sarà la benedizione delle candele. Nelle domeniche 7 e 14 febbraio nelle Chiese dove si celebrerà la S.Messa saranno a disposizione le candele benedette per chi non ha potuto partecipare il 2 febbraio. È IL GIORNO DEDICATO ALLA VITA CONSACRATA e in questo 2 febbraio 2016, si conclude lAnno della Vita Consacrata iniziato il 30 novembre 2014. Preghiamo perché il Signore susciti sempre vocazioni religiose a servizio del suo popolo LA PAROLA: dal Vangelo secondo Luca 4,21-30 In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino. Carissimi parrocchiani buona Domenica Dalla gioia di un annuncio che ci fa Gesù, al riconoscere che questo annuncio provoca la nostra accoglienza o il nostro rifiuto di Gesù stesso. Ci sembra impossibile che qualcuno faccia qualcosa per noi gratuitamente. Con parole di grazia, con un animo puro, gentili per noi. Siamo tutti diventati insensibili alla gentilezza, magari ci sdegniamo pure. La gentilezza è un atteggiamento che non fa più parte di noi. Tutto è pressapochismo, niente più educazione né rispetto. Va bene tutto. Vivendo così escludiamo persone che ci aiutano ad avere animo puro. Questo lo vedo anche in me: il rischio di essere indelicati … Diciamo anche noi “ma costui non è il figlio di Giuseppe?” verso gli altri. Li sminuiamo a tal punto di toglierceli dalla vista, eliminarli…. “si alzarono e lo cacciarono fuori dalla città e lo condussero sul ciglio del monte ..per gettarlo giù.”. Allora la nostra solitudine diventerà più grande. In quest’anno di misericordia, un’opera da vivere è quella di educarci alla grazia, alla disposizione di animo che fa vedere e vivere tutta la TENEREZZA di Dio. È un invito a desiderare i carismi più grandi, come ci comunica San Paolo, nell’inno alla carità. LA CARITÀ È IL LUOGO DELLA GRAZIA! Possiamo riflettere che non sono le cose che facciamo a renderci “caritatevoli”, ma come le facciamo. Infatti potrebbero essere motivate dall’orgoglio, dal desiderio di emergere: atteggiamenti verso i quali Paolo ci mette in guardia, dopo che Gesù stesso li aveva stigmatizzati osservando la vita di scribi e farisei. La carità tutto copre. Se vieni a conoscenza di un fatto non bello di una persona, coprilo. Invece cosa facciamo normalmente? Lo divulghiamo. Addirittura scopriamo quello che è nascosto, quello che è segreto. Mormorazione e calunnia rimangono tra le piaghe più diffuse. Sono meno gravi delle bestemmie? Non lo so. Tante volte no, sono ben più gravi, perché chi disonora il prossimo offende il Padre di tutti. Chiediamo a Gesù la forza di vivere la carità, intensamente in ogni istante e in ogni ambiente, con ogni persona, gruppo, comunità. Di allontanare dalle nostre labbra parole che possano ferire e umiliare. Impegniamoci insieme che in ogni coppia e in ogni famiglia si mediti l’inno della carità per costruire su di esso le nostre relazioni. Senza paura o vergogna che Gesù abiti le nostre case. Ricominciamo sempre il viaggio di ogni giorno camminando con Gesù. Mai soli!

description

 

Transcript of Bollettino 865

Page 1: Bollettino 865

Unità Pastorale della Val Liona anno

24 Numero

865 Domenica 31 gennaio 2016

IVª del Tempo Ordinario

PRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO – festa della “Candelora” Martedì 2 febbraio alle ore 19.00 a S.Germano ci sarà la benedizione delle candele.

Nelle domeniche 7 e 14 febbraio nelle Chiese dove si celebrerà la S.Messa saranno a

disposizione le candele benedette per chi non ha potuto partecipare il 2 febbraio.

È IL GIORNO DEDICATO ALLA VITA CONSACRATA e in questo 2 febbraio 2016, si conclude l’Anno della Vita Consacrata iniziato il 30 novembre 2014. Preghiamo perché il Signore susciti sempre vocazioni religiose a servizio del suo popolo

LA PAROLA: dal Vangelo secondo Luca 4,21-30 In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun

profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Carissimi parrocchiani buona Domenica Dalla gioia di un annuncio che ci fa Gesù, al riconoscere che questo annuncio provoca la nostra accoglienza o il

nostro rifiuto di Gesù stesso. Ci sembra impossibile che qualcuno faccia qualcosa per noi gratuitamente. Con parole di grazia, con un animo

puro, gentili per noi. Siamo tutti diventati insensibili alla gentilezza, magari ci sdegniamo pure. La gentilezza è un

atteggiamento che non fa più parte di noi. Tutto è pressapochismo, niente più educazione né rispetto. Va bene tutto.

Vivendo così escludiamo persone che ci aiutano ad avere animo puro.

Questo lo vedo anche in me: il rischio di essere indelicati … Diciamo anche noi “ma costui non è il figlio di Giuseppe?” verso gli altri. Li sminuiamo a tal punto di toglierceli

dalla vista, eliminarli…. “si alzarono e lo cacciarono fuori dalla città e lo condussero sul ciglio del monte ..per

gettarlo giù.”. Allora la nostra solitudine diventerà più grande. In quest’anno di misericordia, un’opera da vivere è

quella di educarci alla grazia, alla disposizione di animo che fa vedere e vivere tutta la TENEREZZA di Dio.

È un invito a desiderare i carismi più grandi, come ci comunica San Paolo, nell’inno alla carità.

LA CARITÀ È IL LUOGO DELLA GRAZIA! Possiamo riflettere che non sono le cose che facciamo a renderci “caritatevoli”, ma come le facciamo. Infatti

potrebbero essere motivate dall’orgoglio, dal desiderio di emergere: atteggiamenti verso i quali Paolo ci mette in

guardia, dopo che Gesù stesso li aveva stigmatizzati osservando la vita di scribi e farisei. La carità tutto copre. Se vieni a conoscenza di un fatto non bello di una persona, coprilo. Invece cosa facciamo

normalmente? Lo divulghiamo. Addirittura scopriamo quello che è nascosto, quello che è segreto. Mormorazione e

calunnia rimangono tra le piaghe più diffuse. Sono meno gravi delle bestemmie? Non lo so. Tante volte no, sono ben

più gravi, perché chi disonora il prossimo offende il Padre di tutti.

Chiediamo a Gesù la forza di vivere la carità, intensamente in ogni istante e in ogni ambiente, con ogni persona,

gruppo, comunità. Di allontanare dalle nostre labbra parole che possano ferire e umiliare.

Impegniamoci insieme che in ogni coppia e in ogni famiglia si mediti l’inno della carità per costruire su di esso le

nostre relazioni. Senza paura o vergogna che Gesù abiti le nostre case.

Ricominciamo sempre il viaggio di ogni giorno camminando con Gesù. Mai soli!

Page 2: Bollettino 865

MESSE dal 31gennaio al 7 febbraio

ATTENZIONE AI CAMBI DI LUOGO E DI ORARIO

DOMENICA 31 gennaio IVª del Tempo Ordinario

Ger 1,4-5.17-19; 1Cor 12,31-13; Lc 4,21-30

8.30 GRANCONA

11.00 CAMPOLONGO

LUNEDI’ 1 VILLA ore 19.00 – S.Severo - 7° Zarantonello Elisa – ann. Ferraro Ettore e Capellari Elena – Fantin Adriana

MARTEDI’ 2 S.GERMANO ore 19.00 – Benedizione delle Candele (CANDELORA) - ann. Cestari Dina – ann. Frison Antonio e Piubello Vittorino

MERCOLEDI’ 3 CAMPOLONGO ore 7.30 matt. S.Biagio, vescovo e martire - Gemetto Antonio – Borinato Pio – Belluzzo Giuseppe Maria-Capparotto Maria

GIOVEDÌ 4 SPIAZZO ore 19.00 – S.Gilberto - ann. Gianesin Carlo e Gisella – Chiodi Eugenio e Quarta Francesco

VENERDI’ 5 GRANCONA ore 19.00 – S.Agata - 30° Fin Amelia – 30° Panarotto Raffaella – ann. Baldovin Lorenzina – ann. Ferron Angelina e

Graser Antonio – ann. Sommaggio Giuditta Maria – Crestani Marzia e Antonio, Etenli Maria –

Sommaggio Ettore, Thomas e Katiuscia – ann. Colpo Angelo – ann. Pasqualin Silvio, Mariano e

Pedon Mirca – ann. Pedrazzoli Carlo e Clementina – ann. Ferron Remigio e familiari defunti

SABATO 6 S.GERMANO ore 18.30 – pre festiva S.Paolo Miki e compagni martiri

DOMENICA 7 febbraio

Giornata per la Vita Is 6,1-2a.3-8;1Cor 15,1-11; Lc 5,1-11

8.30 VILLA

10.30 SPIAZZO

UN’ORA CON SANTA APOLLONIA

Domenica 7 febbraio alle ore 14.00 presso la Chiesetta di S.Apollonia a S.Gaudenzio,

si terrà una veglia di preghiera in onore della Santa

GIOVANISSIMI: Mercoledì 3 febbraio ore 20 a Villa del ferro incontro per i ragazzi dalla 1 alla 3 superiore per quattro chiacchere e una scorpacciata di crostoli

Con il Battesimo accogliamo con gioia nella nostra famiglia comunitari sabato 6 febbraio alle ore 18.30 a S.Germano

CANDIAN ALBERTO, FIPPONI VITTORIA, RAPPO ANGELICA Domenica 7 febbraio alle ore 10.30 a Spiazzo GOBBO NICOLE e TRENTIN CAMILLA

Preghiamo per loro e per le loro famiglie

ACR con la PRO VAL LIONA Organizzano: FESTA DI CARNEVALE IN VAL LIONA

Sabato 6 febbraio ore 14.00 presso la Piazza del Donatore a Spiazzo.

Animazione con spettacolo: “Favoliono – Show” Truccabimbi, trampoliere, giocoliere,

gonfiabili, giochi e palloncini per tutti. Tutta la Comunità è invitata a partecipare.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!! Sono graditi crostoli e frittelle N.B.: in caso di mal tempo la manifestazione si svolgerà ugualmente presso il palazzetto dello sport a S.Germano.

Page 3: Bollettino 865

gruppo giovani …. Uscita in montagna… Per i giovani 18 +

Week end 13-14 febbraio 2016

Iscrizioni lunedì 1.2.2016 ore 20.45 a Spiazzo quota € 35.00

vi aspettiamo ;)

IN EVIDENZA Impegni settimanali della Comunità

Domenica 31 GRANCONA 9.30 Catechesi con le famiglie dei bimbi di I e II elementare

Lunedì 1 SPIAZZO 20.30 Incontro di tutte le Catechiste

Mercoledì 3 VILLA

SPIAZZO

LONIGO

20.00

20.30

20.30

Incontro giovanissimi

Amici del Bisogno presso la comunità Integra

Incontro Vicariale Catechiste.

Venerdì 5 GRANCONA 19.00 Incontro di gioia con gli Animatori, segue festa

Sabato 6 SPIAZZO

SPIAZZO

SPIAZZO

9-12

14.00

16.00

Dd a disposizione per confessioni e colloqui

Festa di Carnevale con ACR

Coppie guida Battesimi

Domenica 7 S.GAUDENZIO 14.00 Veglia di preghiera presso Chiesetta di S. Apollonia

38^ GIORNATA PER LA VITA – 7 febbraio 2016

“La misericordia fa fiorire le vita”

La Giornata per la Vita promossa dalla Chiesa Italiana viene celebrata ogni anno la

prima domenica d febbraio. Suo scopo è :”Suscitare nelle coscienze, nelle famiglie,

nella Chiesa e società civile, il riconoscimento del senso e del valore della vita

umana in ogni momento e condizione, ponendo particolarmente al centro

dell’attenzione la gravità dell’aborto e dell’eutanasia…”

«Contagiare di misericordia significa osare un cambiamento interiore, che si

manifesta contro corrente attraverso opere di misericordia». La misericordia

farà fiorire la vita: quella di chi non vede riconosciuto il suo diritto a nascere, quella dei migranti respinti, la

vita dei bimbi costretti a fare i soldati, la vita delle persone anziane abbandonate negli ospizi, la vita di chi

viene sfruttato da padroni senza scrupoli, », perché, come ha detto ancora papa Francesco

«Siamo noi il sogno di Dio che, da vero innamorato, vuole cambiare la nostra vita»

Venerdì 5/02 alle ore 20.30, in occasione della XXXVIII giornata per la vita, veglia di preghiera presieduta dal Vescovo Pizziol presso il SANTUARIO DI S.MARIA SALUS INFIRMORUM

a Scaldaferro di Pozzoleone(VI), Via Vallazza 11.

ANTICIPAZIONE:

MERCOLEDÌ DELLE CENERI 10 febbraio – ASTINENZA E DIGIUNO

ore 15.00 a Grancona celebrazione per tutti i ragazzi

ore 20.00 giovanissimi e giovani sono invitati al capitelo di S.Germano per breve processione

penitenziale che si concluderà nella chiesa di S.Germano

ore 20.30 San Germano S.Messa e imposizione delle Ceneri

23^ GIORNATA MONDIALE DEL MALATO – 11 febbraio 2016

Beata Vergine Maria di Lourdes

a Spiazzo dalle ore 14.30 il parroco è a disposizione per confessioni

Ore 15.00 celebrazione della S. Messa per gli anziani e gli ammalati, con imposizione delle Ceneri e,

per le persone che hanno più di 75 anni e che lo desiderano, Unzione e degli Ammalati, l’incontro poi

continuerà al Centro Anziano.

N.B. “CHIAMATEMI FRANCESCO” film sulla vita di Papa Francesco presso il cinema AURORA di Sossano, giovedì 4 e venerdì 5 ore 20.45.

Pellegrinaggio vicariale 2 - 8 giugno 2016: POLONIA “GESÙ RIVELA IL VOLTO DEL PADRE MISERICORDIOSO” . Quota: euro 1.090,00 (con minimo 35 partecipanti) . Informazioni e iscrizioni presso la

segreteria della canonica di Lonigo (tel. 0444.830060) • il programma lo trovi a SPIAZZO.

Page 4: Bollettino 865

La pagina del giubileo della misericordia

VESTIRE GLI IGNUDI

Quando si parla di nudità, si entra in un contesto estremamente delicato per ogni uomo, perché fa parte della propria intimità, un settore della vita che ognuno è chiamato a conservare con prudenza ed rispetto verso se stesso. E questo lo si fa “indossando l’abito” e facendo così in modo che il nostro presentarci in società non susciti imbarazzo né personale né altrui. La nudità, al contrario, espone l’uomo immediatamente al proprio senso del limite creaturale: l’uomo nudo è più esposto al freddo, alle malattie, alle contaminazioni. Dal punto di vista religioso e più esattamente della storia della salvezza, l’essere nudi indica il senso di inadeguatezza e di vergogna che provarono Adamo ed Eva dopo la trasgressione quando il Signore stesso dovette fare per loro tuniche di pelle e vestirli. (cfr Gn 3,21). Questa cura di Dio è segno della sua misericordia nonostante il loro peccato, indica che la dignità di ogni uomo va oltre quanto può aver compiuto durante la vita in bene o in male, va oltre i confini del conoscersi o meno, dell’appartenere a una nazionalità o a un’altra. Ad ogni uomo va riconosciuto il diritto di poter “indossare un abito”, cioè di potersi presentare agli altri senza provare vergogna. Vestire gli ignudi oggi, più che un atto meramente pratico, potrebbe divenire un impegno nel preservare il valore stesso dell’essere umano, rispettandolo e amandolo.

(La domenica. Tiberio Cantaboni)

POVERTÀ Ci sono nudità da intendersi in senso letterale come impossibilità, cioè, di coprirsi per difendersi dal freddo, e per presentarsi dignitosamente agli altri: è la nudità più umiliante, segno e frutto di estrema povertà. È opera di misericordia donare un vestito, indumenti intimi, calzature a chi ne è privo. È misericordia vera se gli indumenti donati sono in ottimo stato, possibilmente nuovi, acquistati con nostro sacrificio, magari risparmiando sui nostri vestiti, evitando l'esibizionismo del capo firmato. Interi ambienti parrocchiali sono dedicati alla raccolta, selezione e smistamento degli indumenti. È la conferma della generosità di tanti, ma è anche il segno di un diffuso stile di vita caratterizzato dall’eccesso e persino dallo spreco, al punto che quest’opera di misericordia si potrebbe formulare così: “Vestire gli ignudi. Resistere all’invadenza della moda”. C'è anche una nudità che coincide con l'assenza di un tetto. Persone che vivono in baracche o abitazioni fatiscenti, senza servizi ….. La misericordia in questi casi deve procedere strettamente collegata con la giustizia e deve tradursi nell’impegno politico perché il diritto alla casa sia una realtà per ogni uomo.

Notizie, informazioni, appuntamenti della Comunità Civile

CORSO DEL BENESSERE edizione 2: presentazione del corso il giorno 3 febbraio ore 20.30 presso

l'aula magna di Grancona! Vi aspettiamo numerosi! Per info Lara 3488534785.

IL COMUNE DI GRANCONA in collaborazione con le ASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE,

nel centenario della Prima Guerra Mondiale, invitano i cittadini ogni prima domenica del mese alle ore

11.15 a ritrovarsi davanti al Monumento di Piazza Pederiva per RICORDARE e ONORARE tutti i caduti

della Iª Guerra Mondiale 1915/1918.

Ufficio dell’Unità Pastorale a SPIAZZO: Orario: mercoledì 15.30-19.00 - giovedì e venerdì 9.30-12.00

(richiesta documenti al mercoledì - prenotazione stanze al giovedì – per ricerche archivio inviare e-mail)

Telefono fisso 0444/889557 - Cell. Parrocchia 347 3327097 e-mail : [email protected] – sito: www.upvalliona.joomlafree.it

Page 5: Bollettino 865

Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente

per la 38^ Giornata Nazionale per la vita

(7 febbraio 2016)

LA MISERICORDIA FA

FIORIRE LA VITA

“Siamo noi il sogno di Dio che, da vero innamorato, vuole

cambiare la nostra vita”1. Con queste parole Papa Francesco

invitava a spalancare il cuore alla tenerezza del Padre, “che nella

sua grande misericordia ci ha rigenerati” (1Pt 1,3) e ha fatto fiorire

la nostra vita.

La vita è cambiamento

L’Anno Santo della misericordia ci sollecita a un profondo cambiamento. Bisogna togliere “via il

lievito vecchio, per essere pasta nuova” (1Cor 5,7), bisogna abbandonare stili di vita sterili, come gli stili

ingessati dei farisei. Di loro il Papa dice che “erano forti, ma al di fuori. Erano ingessati. Il cuore era molto

debole, non sapevano in cosa credevano. E per questo la loro vita era – la parte di fuori – tutta regolata; ma il

cuore andava da una parte all’altra: un cuore debole e una pelle ingessata, forte, dura”2. La misericordia,

invero, cambia lo sguardo, allarga il cuore e trasforma la vita in dono: si realizza così il sogno di Dio.

La vita è crescita

Una vera crescita in umanità avviene innanzitutto grazie all’amore materno e paterno: “la buona

educazione familiare è la colonna vertebrale dell’umanesimo”3. La famiglia, costituita da un uomo e una

donna con un legame stabile, è vitale se continua a far nascere e a generare. Ogni figlio che viene al mondo

è volto del “Signore amante della vita” (Sap 11,26), dono per i suoi genitori e per la società; ogni vita non

accolta impoverisce il nostro tessuto sociale. Ce lo ricordava Papa Benedetto XVI: “Lo sterminio di milioni

di bambini non nati, in nome della lotta alla povertà, costituisce in realtà l'eliminazione dei più poveri tra gli

esseri umani”4. Il nostro Paese, in particolare, continua a soffrire un preoccupante calo demografico, che in

buona parte scaturisce da una carenza di autentiche politiche familiari. Mentre si continuano a investire

notevoli energie a favore di piccoli gruppi di persone, non sembra che ci sia lo stesso impegno per milioni di

famiglie che, a volte sopravvivendo alla precarietà lavorativa, continuano ad offrire una straordinaria cura

dei piccoli e degli anziani. “Una società cresce forte, cresce buona, cresce bella e cresce sana se si edifica

sulla base della famiglia”5. È la cura dell’altro – nella famiglia come nella scuola – che offre un orizzonte di

senso alla vita e fa crescere una società pienamente umana.

La vita è dialogo

I credenti in ogni luogo sono chiamati a farsi diffusori di vita “costruendo ponti”6 di dialogo, capaci

di trasmettere la potenza del Vangelo, guarire la paura di donarsi, generare la “cultura dell’incontro”7. Le

1 FRANCESCO, Meditazione mattutina nella cappella della Domus Sanctae Marthae, Come si cambia, 16 marzo 2015.

2 FRANCESCO, Meditazione mattutina nella cappella della Domus Sanctae Marthae, Cuori di tenebra, 15 dicembre 2014.

3 FRANCESCO, Udienza Generale, 20 maggio 2015.

4 BENEDETTO XVI, Messaggio per la XLII Giornata della pace, 1 gennaio 2009.

5 FRANCESCO, Discorso alla Veglia di preghiera con le famiglie, Philadelphia, 26 settembre 2015.

6 FRANCESCO, Meditazione mattutina nella cappella della Domus Sanctae Marthae, Come si fa il dialogo, 24 gennaio 2014.

7 FRANCESCO, Messaggio per la XLVIII Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali. Comunicazione al servizio di

un’autentica cultura dell’incontro, 1 giugno 2014.

Page 6: Bollettino 865

nostre comunità parrocchiali e le nostre associazioni sanno bene che “la Chiesa deve venire a dialogo col

mondo in cui si trova a vivere”8. Siamo chiamati ad assumere lo stile di Emmaus: è il vangelo della

misericordia che ce lo chiede (cfr. Lc 24,13-35). Gesù si mette accanto, anche quando l’altro non lo

riconosce o è convinto di avere già tutte le risposte. La sua presenza cambia lo sguardo ai due di Emmaus e

fa fiorire la gioia: nei loro occhi si è accesa una luce. Di tale luce fanno esperienza gli sposi che, magari

dopo una crisi o un tradimento, scoprono la forza del perdono e riprendono di nuovo ad amare. Ritrovano,

così, il sapore pieno delle parole dette durante la celebrazione del matrimonio: “Padre, hai rivelato un amore

sconosciuto ai nostri occhi, un amore disposto a donarsi senza chiedere nulla in cambio”9. In questa gratuità

del dono fiorisce lo spazio umano più fecondo per far crescere le giovani generazioni e per “introdurre – con

la famiglia – la fraternità nel mondo”10

. Il sogno di Dio - fare del mondo una famiglia – diventa metodo

quando in essa si impara a custodire la vita dal concepimento al suo naturale termine e quando la fraternità si

irradia dalla famiglia al condominio, ai luoghi di lavoro, alla scuola, agli ospedali, ai centri di accoglienza,

alle istituzioni civili.

La vita è misericordia

Chiunque si pone al servizio della persona umana realizza il sogno di Dio. Contagiare di misericordia

significa aiutare la nostra società a guarire da tutti gli attentati alla vita. L’elenco è impressionante: “È

attentato alla vita la piaga dell’aborto. È attentato alla vita lasciar morire i nostri fratelli sui barconi nel

canale di Sicilia. È attentato alla vita la morte sul lavoro perché non si rispettano le minime condizioni di

sicurezza. È attentato alla vita la morte per denutrizione. È attentato alla vita il terrorismo, la guerra, la

violenza; ma anche l’eutanasia. Amare la vita è sempre prendersi cura dell’altro, volere il suo bene, coltivare

e rispettare la sua dignità trascendente”11

. Contagiare di misericordia significa affermare – con papa

Francesco – che è la misericordia il nuovo nome della pace. La misericordia farà fiorire la vita: quella dei

migranti respinti sui barconi o ai confini dell'Europa, la vita dei bimbi costretti a fare i soldati, la vita delle

persone anziane escluse dal focolare domestico e abbandonate negli ospizi, la vita di chi viene sfruttato da

padroni senza scrupoli, la vita di chi non vede riconosciuto il suo diritto a nascere. Contagiare di

misericordia significa osare un cambiamento interiore, che si manifesta contro corrente attraverso opere di

misericordia. Opere di chi esce da se stesso, annuncia l’esistenza ricca in umanità, abita fiducioso i legami

sociali, educa alla vita buona del Vangelo e trasfigura il mondo con il sogno di Dio.

Roma, 22 ottobre 2015

Memoria di San Giovanni Paolo II

IL CONSIGLIO PERMANENTE

DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

8 BEATO PAOLO VI, Lettera enciclica Ecclesiam Suam, 6 agosto 1964, 67.

9 RITUALE ROMANO, Rito del Matrimonio, IV formula di benedizione, Libreria Editrice Vaticana, Roma, 2004.

10 FRANCESCO, Udienza Generale, 18 febbraio 2015.

11 FRANCESCO, Discorso ai partecipanti all’incontro promosso dall’Associazione Scienza e Vita, 30 maggio 2015.

Page 7: Bollettino 865

Centri di aiuto alla Vita e Movimenti per la Vita

se ti trovi a vivere una maternità travagliata

chiamaci, possiamo aiutarti

C.A.V. di Vicenza - Tel: 0444/542007 -Fax 0444/5482007 –

E-mail: [email protected] Orari: Dal lunedì al venerdì 9:30-11:30 Stradella dei Capuccini, 13

Mercoledì 15:00-17:00 c/o Via Canneti, 11

36100 Vicenza (VI)

C.A.V. di Lonigo - Tel: 0444/832770

Orario di apertura: venerdì 9:00-11:00 - mercoledì 17:00-19:00

Via Castelgiuncoli, 17 - 36045 Lonigo (VI)

CAV/Centro di Ascolto di Arzignano Orari: Martedì dalle 9.30 alle 10.30 - Giovedì dalle 17.30 alle 18.30

Via Duca d'Aosta 19 - 36071 Arzignano (VI)

I Centri di Aiuto alla Vita (CAV) e i Movimenti per la Vita (M.p.V) sono associazioni senza scopo di

lucro che hanno come fine principale la prevenzione dell’aborto volontario, dell’interruzione volontaria di

gravidanza (IGV), del ricorso alla contraccezione d’emergenza (contraccezione post coitale) come la pillola

del giorno dopo (Norlevo), microabortivi, ovvero all’aborto chimico (RU486).

Si tratta sostanzialmente di comunità al servizio di qualsiasi donna che si trovi a vivere una maternità

travagliata, senza distinzione di nazionalità, religione, ideologia, lingua o condizione sociale.

I Centri di Aiuto alla Vita ONLUS perseguono tale finalità attraverso le prestazioni di Volontari che

operano gratuitamente, nel rispetto della dignità delle persone, con interventi quali:

- la consulenza generica o specialistica, particolarmente nei casi di gravidanza rischiosa;

- l’ospitalità presso istituti, famiglie e comunità alle donne prive di alloggio, aiuto nel reperimento di alloggi;

- l’incoraggiamento a ricercare, anche con l’aiuto di specialisti, le eventuali cause della non accettazione del

figlio e del ricorso all’aborto;

- l’assistenza a tutti i neonati, nella fase perinatale o postatale e fino al compimento di un anno;

- l’azione di responsabilizzazione dei padre e dei familiari per evitare che tutto il peso della maternità

difficile ricada sulla donna;

- l’aiuto nella ricerca di fonti di guadagno stabile per le madri o i genitori disoccupati;

- il sostegno alla ragazza madre, che può essere di tipo legale, economico, psicologico, sociale, ecc;

- la condivisione di informazioni per le donne e la messa in contatto con altri Enti preposti all’assistenza.

Le associazioni promuovono infine iniziative educative e culturali nei confronti dei volontari, atte a

qualificare il servizio da essi prestato umanamente, professionalmente e spiritualmente.

Page 8: Bollettino 865

L’ascolto e l’accoglienza della persona avviene nella sede di Vicenza , Stradella dei Cappuccini

13, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 11.30.

Nei colloqui vengono date anche informazioni per rivolgersi a Enti preposti all’assistenza o per prenotare i

corredini per i neonati o indumenti per i bambini, che vengono consegnati in Via Canneti n. 11 al mercoledì

( ore 9.30 – 11.30 o 15 – 17).

Il martedì pomeriggio nella sede del CAV. In Via Stradella dei Cappuccini 13 vengono consegnati

alimenti, latte artificiale, pannolini, carrozzine, lettini, passeggini ecc.

Si aiutano le famiglie o signore sole con bambini neonati distribuendo oltre gli alimenti prima infanzia come

sopradetto anche con pacchi viveri e indumenti per bambini fino al compimento del 3° anno di età dei

minori.

Collaborare con il Centro

Tutti coloro che ne accettano le finalità e le scelte operative possono far parte del Centro. Il CAV si rivolge a

medici, personale paramedico, psicologi, giuristi, ostetriche e assistenti sociali, educatori e a tutti coloro che

desiderano dare una mano.

Altre attività

Telefono S.O.S. Vita N.Verde 8008/13000

Si tratta di un Numero verde ideato e gestito dalla Federazione Nazionale del Movimento per la Vita

e dei Centri di Aiuto alla Vita. Vi operano volontari e specialisti che rispondono 24 ore su 24. Il

numero verde è riservato a persone sole che devono affrontare problemi quali: - una gravidanza

inattesa o difficile;

- un neonato che viene rifiutato;

- un aborto che ha lasciato una ferita così profonda da sembrare inguaribile.

“Progetto Gemma” (adozione prenatale a distanza)

Il Progetto Gemma collega le mamme bisognose con chiunque desideri aiutarle, tramite un Centro di

Aiuto alla Vita.

Aiutare una mamma significa impegnarsi a versare un contributo mensile (€160) per 18 mesi (cioè

gli ultimi 6 mesi di gravidanza e il primo anno di vita del bambino).

L’impegno può essere diviso tra più persone se è troppo oneroso per un singolo.

Per aderire all’iniziativa , bisogna contrattare la Fondazione Vita Nova, comunicando il proprio

nome, cognome ed indirizzo.

Fondazione Vita Nova - Via Tonezza n. 3 - 20147 Milano -Tel. e fax. n 02/48702890

“Progetto Vita” come sopra, ma il contributo è versato ai CAV.

“Culla per la vita” in ctr. Burci a Vicenza, presso l’Istituto Palazzolo.

- La “Culla per la vita” è una culla termica, versione moderna dell’antica “ruota degli esposti”,

operante a Vicenza all’incirca dal 1300 al 1875. E’ stata realizzata nel 2009, su iniziativa del MpV di

Vicenza e dell’associazione “Famiglia sì”, in modo da garantire la sicurezza del neonato e

l’anonimato della madre. E’ stata fortemente voluta dalle Suore delle poverelle, le quali ne

assicurano la sorveglianza 24 ore su 24. Qualora un neonato venga deposto, si attiveranno

automaticamente particolari dispositivi di segnalazione che consentiranno un immediato intervento

delle suore stesse per il trasferimento in ospedale tramite il Servizio Urgenze Emergenze Mediche

(direttamente allertato dalla culla).

Di seguito i contatti delle sedi C.A.V. nella provincia di Vicenza. C.A.V. di Vicenza Tel: 0444/542007 Fax 0444/5482007 E-mail: [email protected]

Orari Dal lunedì al venerdì 9:30-11:30 Stradella dei Capuccini, 13

Mercoledì 15:00-17:00 c/o Via Canneti, 11-

36100 Vicenza (VI)

CASA di Accoglienza Aurora - Tel: 0445/526907 -

via Summano, 10 - 36014 Santorso (VI)

Page 9: Bollettino 865

C.A.V. di Bassano del Grappa Tel: 0424/525173 E-mail: [email protected]

Orario di apertura: dal lunedì al giovedì 9:00-11:30 - martedì e mercoledì dalle 16:00-18:30

Via J. Da Ponte, 41 - 36061 Bassano del grappa (VI)

C.A.V. di Camisano Vicentino Tel: 0444/610481

Orario di apertura:martedì 9:00-11:00- giovedì 16:30-18:30

Piazza Libertà, 12- 36043 Camisano vicentino (VI)

C.A.V. di Lonigo Tel: 0444/832770

Orario di apertura:venerdì 9:00-11:00 - mercoledì 17:00-19:00

Via Castelgiuncoli, 17- 36045 Lonigo (VI)

C.A.V. di Schio - Tel: 0445/528777 -Fax: 0445/528777

Orario di apertura: lunedì e giovedì 16:30-18:30 - mercoledì e venerdì 9:30-11:30

via Fusinato, 40 - 36015 Schio (VI)

C.A.V. di Thiene Tel: 0445/361061

Orario di apertura:martedì 9:00-11:00 - giovedì 16:00-18:00

Via S.Francesco, 6- 36016 Thiene (VI)

C.A.V. di Valdagno - Tel: 0445/402466

Orario di apertura: martedì e giovedì 16:00-18:00

Via Mazzini, 4 - 36078 Valdagno (VI)

CAV/Centro di Ascolto di Arzignano

Orario: Martedì dalle 9.30 alle 10.30 -Giovedì dalle 17.30 alle 18.30

Via Duca d'Aosta 19 - 36071 Arzignano (VI)

CAV di Torri di Quartesolo- Tel. 0444/381528

Orari: mercoledì dalle 9.00 alle 11.00 - venerdì dalle 17.00 alle 19.00

Via Piave 2 - Torri di Quartesolo (VI)

CAV di Torri di Quartesolo- Tel. 0444/381528

Orari: mercoledì dalle 9.00 alle 11.00 - venerdì dalle 17.00 alle 19.00

Via Piave 2 - Torri di Quartesolo (VI)