Bilancio versione definitiva - Cooperativa Case Onlus · D.P.C.M. 21 marzo 2001 n. 329 Approvato...

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1 Cert. EA:37 progettazione ed erogazione attività educative - C.A.S.E. scrl ONLUS www.cooperativacase.org [email protected] -Via G. Bidone, 21 I 27058 Voghera PV Iscritta Albo Reg. Lombardia provv. n. 60820 del 01.06.1994 sez. A al n° 134 - costituita il 15/12/1987 - iscritta registri prefettizi: Cooperative sociali N° 9 Solid. Sociale e 91/M sez. VIII°

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BILANCIO SOCIALE 2017

Indice

PRESENTAZIONE aggiornata al 15 Maggio 2017 Pag. 01 LA MISSION Pag. 02 LA VISION Pag. 03 LA STORIA Area Minori e Diversamente Abili Minorenni Pag. 04

LA STORIA Area Anziani e Diversamente Abili Maggiorenni Pag. 09 I PROGETTI INTEGRATI Pag. 12

IL PARTENARIATO Pag. 16

GOVERNANCE Pag. 17 PERFORMANCE ECONOMICA 2016 Pag. 22 Coordinamento generale Giorgio Sacchi Hanno contribuito direttamente o indirettamente i seguenti responsabili e referenti di area e consulenti esterni: Anna Achilli, Deborah Tarditi e tutti i dipendenti della parte contabile e paghe della Co.Ge.S.A. (outsourcing amministrativo) e dell’Associazione Artigiani Voghera . . Un ringraziamento a tutti i soci lavoratori che hanno collaborato alla realizzazione del documento. Grafica e impaginazione realizzate in proprio

PRESENTAZIONE

C.A.S.E. scrl Onlus utilizza il Bilancio Sociale come strumento per dare visibilità alle risposte ed alla necessità d’informazione e trasparenza (che mutuando la qualità potremmo definire) del “cliente interno” (i soci lavoratori ed i dipendenti) e del “cliente esterno” (le diverse organizzazioni di privato sociale con le quali collaboriamo).



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Questo strumento viene utilizzato per rendicontare l’attività annuale dell'impresa sociale non

solo sulla quantità economica ma sulla qualità erogata e percepita. Il Bilancio sociale è uno strumento potenzialmente straordinario, rappresenta infatti la certificazione di un profilo etico, l'elemento che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento, un momento per evidenziare il proprio legame con il territorio, un'occasione per affermare il concetto di impresa sociale, cioè un soggetto economico che perseguendo il proprio interesse prevalente contribuisce a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui è inserito. L’attuale bilancio persegue le “Linee guida per la redazione del bilancio sociale delle organizzazioni non profit” dettate dall’Agenzia per le Onlus, in considerazione delle funzioni

di indirizzo e promozione del Terzo Settore ad essa attribuite ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. a) del D.P.C.M. 21 marzo 2001 n. 329 Approvato dal Consiglio dell’Agenzia per le Onlus il 15 aprile 2011 con deliberazione n. 147con proprio atto di indirizzo.

LA MISSION Inderogabilmente la Cooperativa sociale Assistenza Servizi Educativi s.c.r.l. Onlus pone

nella Mission la propria originalità nel voler coniugare la mutualità esterna (mettendo al centro della propria azione organizzativa l’”utente” - minore od anziano che sia -, la sua storia e le sue potenzialità per valorizzarne le capacità) con la mutualità interna (offrire ai propri soci–lavoratori le migliori condizioni lavorative possibili nel rispetto delle norme che regolano il comparto, la piena e continua occupazione, la possibilità di migliorare qualitativamente ed economicamente la propria mansione pur nel difficile momento economico che stiamo vivendo).

E’ un desiderio esplicito della nostra cooperativa rendere noto all’intera comunità il proprio modo di agire. In tal senso, i valori di riferimento - umani, sociali ed economici - che sono alla base del nostro operare devono trovare un riscontro misurabile nelle attività e nei progetti quotidianamente condotti.

La comunicazione di sé, la trasparenza informativa, la chiarezza di esposizione sono fattori determinanti che favoriscono la corretta relazione tra diversi soggetti, e ancor più quando questi siano gli utenti dei servizi alla persona ed i fornitori dei medesimi.

La cooperativa è sul territorio dell’Oltrepo’ pavese come soggetto attivo e come tale si propone il raggiungimento della collaborazione con la Regione Lombardia, con le Pubbliche Amministrazioni, con l'amministrazione Comunale di Voghera (sede legale della nostra società cooperativa), con le Aziende di Servizio alla Persona, con le Fondazioni, con le Associazioni, con le Agenzie Formative del Territorio (Circoli e Istituti scolastici) e con ogni realtà collegata al servizio sociale pubblico o di privato-sociale che sia.



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LA VISION La C.A.S.E. scrl Onlus persegue la vision declinata negli obiettivi strategici che la Cooperativa

si impegna a perseguire e raggiungere nel corso della propria vita sociale che (immutabilmente) sono:

a) Assicurare un servizio efficace e coerente con la propria mission, ovvero rispettoso delle storie, dei bisogni e delle risorse dei soggetti accolti, supportato da figure professionali adeguatamente formate e sostenute da strumenti e (altre) figure professionali (supervisione) anche attraverso il monitoraggio costante della qualità nella progettazione e nell’erogazione delle attività.

b) Diventare partner e punto di riferimento per tutti coloro che operano nel campo della prevenzione, formazione, cura e riabilitazione nel territorio della provincia di Pavia.

c) Mettersi in rete con i vari servizi pubblici e privati per erogare prestazioni diversificate ma di qualità, volte a sviluppare un sistema complesso e professionale di aiuto, in grado di rispondere ai diversi bisogni nelle aree: socio sanitaria, educativa, formativa e preventiva;

d) Valorizzare e qualificare l'opera dei soci lavoratori della Cooperativa mediante la FORMAZIONE CONTINUA per:

I) mantenere alto il coinvolgimento del personale educativo con gli ospiti dei diversi servizi;

II) lavorare sul sé professionale per evitare fenomeni di burn out “stress lavorativo” (vedi legge 81/2008 T.U. Sicurezza);

III) lavorare sul senso d’appartenenza nei confronti della ditta committente per fornire un servizio il più personalizzato possibile;

IV) validare concretamente l’obiettivo del “miglioramento continuo”;

V) progettare, riprogettare e costruire report sulle attività fatte;

VI) discutere per risolvere e proporre risposte su singoli casi personali riferiti al personale o agli ospiti di tutti i servizi affidati.

LA STORIA AREA MINORI Il Centro Diurno di Socializzazione e Formazione (pre avviamento al lavoro) di Campoferro in Voghera Strada Garile, 25.



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Dal 1988 al 2009 La Cooperativa sociale Assistenza Servizi Educativi s.c.r.l. Onlus ha gestito per conto dell'Amministrazione Provinciale di Pavia (Assessorato ai Servizi Sociali) e l’I.P.A.B. Centro Sociale di Voghera (oggi Fondazione Adolescere) il Centro Diurno di Socializzazione e Formazione a Villa Fede in Rivanazzano Strada Boggione, 7 ove si sono svolti corsi di formazione di pre-avviamento e avviamento al lavoro per “ragazzi difficili” con percorsi indirizzati alla formazione di Parrucchieri/Acconciatori, Foto-tipo-litografi, Agro-floro-vivaisti. Dal settembre 1993 l'Amministrazione Provinciale di Pavia ha fatto trasferire la sede del Centro Diurno di Socializzazione dei due corsi ancora attivi, uno a Campoferro (agro-floro-vivaista – Centro Diurno la Cascina Strada Garile, 28), l'altro alla Fondazione Adolescere di Voghera in V.le Repubblica, 25 (parrucchiera/acconciatore): questo ultimo era rivolto a “drop-out” (tutte ragazze), in seguito sospeso con l’elevazione dell’obbligo scolastico. Dal 2010 l'utenza che caratterizza il corso di Agro floro vivaista era composta da quindici ragazzi portatori di handicap psicofisico. Il metodo di lavoro si basa sul P.E.I. (piano educativo individualizzato). Le attività che si propongono adattandosi ai diversi saperi e alle diverse difficoltà vanno a realizzare e sviluppare percorsi utili alla conservazione e al miglioramento delle abilità collegate all'autonomia personale, all’abilità di comunicazione pre-verbale e verbale, all’abilità relazionale. I percorsi educativi individualizzati sono articolati in due momenti diversi: a) training individualizzato (un educatore un utente) indirizzato al raggiungimento di particolari obiettivi riabilitativi riguardanti la sfera cognitiva e quella dell'autonomia personale (per i diversamente abili); b) attività di gruppo con altri utenti, organizzate in modo tale da tenere in considerazione gli obiettivi del gruppo e gli obiettivi da raggiungere dall’utente. - Le attività che si agiscono sono riconducibili a quattro aree di intervento: 1. Attività con funzione ludica e d’animazione: si tratta delle attività espressive, miranti all'acquisizione di capacità di controllo del proprio corpo e del proprio movimento, utilizzato a scopo esplorativo, comunicativo e relazionale (quali: laboratorio di bricolage, manipolazione, gioco collettivo, animazione musicale, psicomotricità). 2. Attività con funzione di socializzazione ed esplorazione ambientale finalizzate allla scoperta e alla realizzazione di rapporti significativi con la comunità locale: si tratta di attività che permettono di fare conoscere o ricordare ai soggetti il contesto ambientale in cui vivono, facendo attenzione sia alla scoperta della micro-realtà, sia alla scoperta della macro-realtà. Consideriamo attività di esplorazione ambientale visite a mercati, centri cittadini (mostre-mercato, uffici postali, istituti di credito, stazione F.S., ecc…), musei, negozi, aziende agricole ed artigianali, gite in luoghi significativi [Milano, Pavia, Acquario Genova, Giardino Botanico di Pietra Corva PV), Giardino Botanico di Cogne (AO), Parco Natura Viva (VR), ecc…] .



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3. Attività mirate al potenziamento (mantenimento -per diversamente abili-) del livello culturale del soggetto: Sono previsti momenti precisi dedicati alla conservazione e allo sviluppo del patrimonio culturale acquisito, all'allenamento, al suo utilizzo funzionale, al potenziamento ed arricchimento culturale (es. lettura, scrittura, visione di film, ecc…) anche grazie all'adozione delle nuove tecnologie (computer, internet, ecc…). 4. Tirocinio - Stage: E' l'attività che più si diversificava nei due corsi. Il Tirocinio per il Corso di Agro floro vivaista è protetto ed avviene nella serra del Centro Diurno o nei campi del fondo agricolo, lo Stage per il Corso di Parrucchiera Acconciatore avveniva presso le sedi degli artigiani Vogheresi che collaborano al progetto. Dal 1997 si svolgono incontri serali (a cadenza trimestrale) di verifica - sostegno con la famiglia utili a favorire una crescita proporzionale del rapporto fra i genitori ed i figli. La C.A.S.E. scrl Onlus per oltre 15 anni ha lavorato nel campo della: a) formazione professionale finalizzata all'inserimento lavorativo; e per i 22 anni ha lavorato nel campo della: b) formazione sulla persona finalizzata all'ottimizzazione delle risorse dell'individuo. FORMAZIONE PROFESSIONALE. In collaborazione con artigiani ed imprenditori dei tre settori d'indirizzo (Parrucchieri/Acconciatori, Foto/tipo/litografi e Agro/floro/vivaisti) si sono trasmesse quelle conoscenze tecnico - pratiche utili all'espletamento del lavoro nel settore d'indirizzo. FORMAZIONE PERSONALE. Al "sapere" tecnico si sono aggiunte (individualizzando il più possibile) osservazioni, valutazioni e confronti utili ad operare una formazione tendente a rivalutare nei diversi aspetti (presentazione, accettazione, giudizio del lavoro) la persona, le sue problematicità e le pulsioni. Dal 1° Gennaio 2010 il Centro Diurno di Campoferro in Voghera è utilizzato per il solo laboratorio serra. Dal 1992 al 2014. Diverse sono state le micro variazioni contenutistiche ed organizzative dei servizio del Centro Diurno avvenute in questi 20 anni. Attualmente la C.A.S.E. scrl Onlus partecipa con il proprio personale educativo e con altre Cooperative sotto la gestione della Fondazione Adolescere (Gennaio 2010) alle attività del Centro Diurno (ubicato a Voghera in V.le Repubblica, 25) avente a Campoferro solo la sede del laboratorio di agro-floro- vivaismo (serra di circa 400 mq e tenuta di circa 1,5 ettari).

I SOGGIORNI ESTIVI, I CENTRI ESTIVI E LE ATTIVITA' EDUCATIVE RIVOLTE A MINORI. Grande spazio è stato dato all'interno dei Centri e dei Soggiorni estivi alle diverse attività formative. Da un discorso inizialmente puramente sportivo (equitazione, nuoto, calcio, volley, tennis) si è passati ad un discorso più marcatamente ludico (caccia al tesoro, tornei calcetto, giochi di società



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e a squadre) ed ancora ad una integrazione con il ricreativo (spettacoli musicali, teatrali, d'arte varia) e l’atelier (laboratori di lavorazione cuoio, pittura, musicale) che hanno visto diversa integrazione con i diversi gruppi. Uno spazio sostenuto hanno avuto le gite sia sul territorio nazionale (Montagne Liguri, Emiliane, Piemontesi e Aostane – diverse località balneari liguri – città capoluogo delle regioni citate) che regionali (Oltrepò montano, Certosa di Pavia, Pavia, Milano, Oasi di S. Alessio, Mantova, ecc…). Nell’estate del 1989 (e nelle successive estati 1990, 1991) si gestisce, sempre per conto dell'Amministrazione Provinciale di Pavia (Assessorato ai Servizi Sociali) ed in collaborazione con l’allora Centro Sociale di Voghera, il Centro Diurno Estivo sito a Villa Fede con un’utenza di oltre centotrenta ragazzi tra i quattordici ed i diciotto anni. Sempre dal 1989 al 1992 gestisce per conto dell'Amministrazione Provinciale di Pavia (Assessorato alla Cultura, Sport e Tempo Libero) la Colonia di Pietragavina della Comunità Montana dell’Oltrepò (ribattezzata Centro Montano) a Varzi (PV). Dal Maggio 1989 al Dicembre 1991 si è avuta una presenza di circa quattromila pernottamenti. Dal mesi di Marzo del 1992 abbiamo disdetto la convenzione per la gestione globale del Centro Montano in quanto impegnati (sia con risorse umane che finanziarie) a difendere il livello qualitativo raggiunto nel primo servizio e siamo rimasti a Pietragavina con la Fondazione Adolescere e con i nostri educatori e personale della logistica nella gestione delle attività educative e d’animazione. CARATTERISTICA DELL'UTENZA. Abbiamo cercato di utilizzare il Centro Montano diversificando il "target" in due momenti dell'anno; il periodo estivo per soggiorni rivolti a ragazzi e bambini ed il periodo primaverile/autunnale rivolto ad associazioni sportive, culturali e religiose (fra i momenti più significativi ricordiamo: gli alunni delle scuole elementari francesi, i ragazzi palestinesi di "Salam i ragazzi dell'ulivo", le comunità evangeliche della provincia di Pavia, i gruppi parrocchiali del vogherese e le guardie ecologiche della Provincia di Bergamo e Milano, ecc...). Per quanto riguarda i centri estivi ed i soggiorni estivi il target a cui ci siamo rivolti fluttuava dall'utenza normo-dotata proveniente dalla famiglia a minori segnalati dai servizi del territorio. Attualmente co-gestiamo con Fondazione Adolescere 6 settimane di soggiorni estivi che vedono in media la partecipazione annuale di 180 minori. Le comunità educative della Fondazione Adolescere e i servizi ai minori e alle loro famiglie I soci-lavoratori della Cooperativa C.A.S.E. scrl Onlus (Educatori Professionali / Assistenti Sociali / A.S.A / Psicologhe) partecipano dal 1993 con mezzi propri della cooperativa e in collaborazione con i colleghi della Fondazione Adolescere e di altre cooperative alla gestione quotidiana di: Comunità educative. Le Comunità Educative della Fondazione. Accolgono adolescenti in difficoltà, anche soggetti a provvedimenti civili ed amministrativi. La dinamica delle Comunità offre quotidianamente agli ospiti stimoli a maturare in senso psicologico, relazionale e sociale. Promuove concretamente



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l'integrazione del gruppo nel contesto sociale in stretto collegamento con le scuole che i ragazzi frequentano, con le opportunità di tempo libero esterne alla comunità, e con la famiglia di origine. Per i ragazzi accolti nelle Comunità Educative, l’équipe, in accordo con i servizi di invio, predispone un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), che scandisce il progetto di vita del ragazzo. Per alcuni di loro è previsto il rientro presso la famiglia d’origine. Nelle comunità i ragazzi sono seguiti da una équipe educativa composta da 5 educatori professionali e da un supervisore (in genere psicologo). Le Comunità Educative della Fondazione Adolescere sono adeguate ai livelli di prestazione e di qualificazione del personale e di funzionalità strutturale e organizzativa previsti dalla normativa regionale (piano Socio Assistenziale della Regione Lombardia) e regolarmente autorizzate al funzionamento. Laboratori esistenziali La nuova proposta educativa della Fondazione Adolescere, attualmente in fase di sperimentazione, è rappresentata dai “Laboratori esistenziali”. Si è pensato di costituire, accanto e in integrazione al tradizionale contesto della comunità, setting pensati e studiati per piccoli gruppi di utenti in cui i minori, sempre seguiti dai propri educatori di riferimento ma in un ambito di maggiore autonomia, possano sperimentarsi in un contesto di crescita esterno alla comunità stessa, che diventa così “comunità di riferimento” e non più “comunità di appartenenza”. Tale progettualità, oltre che testimoniare una continua ricerca da parte della Fondazione Adolescere nell’ampliamento dell’offerta delle strategie educative in senso innovativo e creativo, rappresenta una risposta alla contingente situazione sociale in cui il percorso dei minori in comunità si caratterizza sempre più come di breve durata (determinato spesso da inserimenti che rispondono a criteri di urgenza e non più di prevenzione) dovuta anche ad una crescente difficoltà ad ottenere prosiegui amministrativi, che in passato costituivano il vero spazio di consolidamento dell’autonomia personale ma anche della propria situazione a livello formativo o lavorativo. Il senso di questi laboratori esistenziali è, pertanto, quello di sganciare gradualmente i ragazzi selezionati dai ritmi della comunità per favorire in loro una forte motivazione nell’esplorare le loro risorse, mettendosi più direttamente a contatto col contesto sociale ma anche valorizzando la propria “età mentale”, vera condizione essenziale sulla base della quale intraprendere un percorso di autonomia. Servizio socio educativo: Servizio di supporto educativo a favore di minori tra i 6 e i 14 anni a sostegno della famiglia al fine di offrire stimoli cognitivi, affettivo- relazionali e psicomotori ed un supporto adeguato nell’affrontare compiti evolutivi e didattici. Il SEP (Servizio Educativo Pomeridiano) affianca inoltre la famiglia di origine del minore attivando interventi di ascolto e di sostegno alla genitorialità. Nel perseguire gli obiettivi educativi individuati per il gruppo dei ragazzi, l'équipe del SEP utilizza i seguenti percorsi di lavoro:



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1. Laboratori creativi e di manipolazione. 2. Attività ludica di gruppo. 3. Riunioni periodiche e momenti di discussione in cerchio. 4. Sostegno individualizzato nell'esecuzione dei compiti scolastici e nello studio. La presenza di un gruppo di ragazzi differenziato per provenienza culturale e geografica ha reso fondamentale un approfondimento delle tematiche interculturali, determinando una rilettura della progettualità anche alla luce di questa dimensione. Da alcuni anni poi l'équipe educativa conduce, parallelamente al servizio "tradizionale", alcuni progetti di accoglienza rivolti alle prime classi delle scuole elementari. Altro aspetto fondamentale è il coinvolgimento delle famiglie dei ragazzi per renderle compartecipi dei progetti di crescita rivolti ai loro figli e per dare stabilità e continuità alle proposte educative e alla loro ricaduta sul nucleo familiare. Tale modalità di intervento permette, pertanto, che il progetto educativo non resti confinato ai momenti di frequenza al SEP, ma diventi parte della quotidianità dei ragazzi. La musicoterapia rivolta ai minori. Nel 2008 sono iniziati dei progetti di musicoterapia (nel 2010 esportati in Regione Piemonte) con due Circoli Didattici del Territorio aventi la seguente impostazione metodologica. La premessa pedagogica stabilisce che l’educazione musicale di base vada intesa come un’alfabetizzazione, come un’esperienza che concorra alla formazione individuale e sociale della persona, in modo da avvicinare il fenomeno sonoro positivamente, così da non comprometterne un uso fruttuoso e consapevole nell’arco intero della vita. Insegnare la musica non significa insegnare a leggere e a scrivere le note e le pause, ma porre il bambino al centro di un’azione educativa che gli fornisca gli strumenti per scoprire la propria individualità musicale, per sviluppare le proprie attitudini psicomotorie ed intellettive e, soprattutto, le proprie potenzialità espressive, comunicative e creative. Da questa azione complessiva discenderanno via via anche le fasi basilari di razionalizzazione teorica e di competenza tecnica, inclusa la notazione, che verrà assimilata in modo più consapevole di quanto non sarebbe successo a tavolino, in quanto dedotta, progressivamente ed in armonia con le fasi psicologico-evolutive, dall’attività musicale. Ogni progetto vuole proporre l’educazione al suono e al ritmo: la capacità di ascolto e osservazione prima e di produzione e riproduzione di sensazioni e pensieri poi è alla base della comunicazione degli individui e, quindi, della relazione fra gli stessi. Obiettivo principale del progetto di pedagogia musicale è, infatti, far sperimentare al singolo alunno e al gruppo-classe varie modalità di espressione di sé, in particolare musicale e corporea, in quanto una positiva capacità di comunicazione tra i membri del gruppo-classe è pre-condizione per un miglior apprendimento dello stesso.



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Giocando con i suoni, il bambino manifesta “azioni legate alla motivazione e al soddisfacimento di un bisogno interiore” (da “Le condotte musicali” di F. Delalande). Il progetto sarà realizzato in collaborazione con le insegnanti, con le quali le pedagogiste musicali si confronteranno periodicamente per l’analisi e la valutazione dello stesso. Di seguito si propongono alcuni degli obiettivi formativi e degli obiettivi specifici con relative attività. OBIETTIVI FORMATIVI: Stimolare la capacità percettiva del proprio corpo in associazione al ritmo (aspetto psicomotorio); Utilizzare il linguaggio sonoro come strumento per favorire da un lato la creatività individuale, dall’altro la dimensione di gruppo nella quale la creatività trova la possibilità di esprimersi nel reciproco rispetto (aspetto affettivo-relazionale); Favorire la memorizzazione e la verbalizzazione dell’esperienza sonora (aspetto intellettivo). AREA ANZIANI R.S.A. – Centri Diurni Dal 1998 al 2015 Dalla seguente impostazione metodologica nasce il servizio rivolto ai diversamente abili maggiorenni e agli anziani in particolare. FARE CULTURA: non significa dispensare dall'alto idee elaborate altrove, ma significa promuovere fatti culturali (espressione di un'originale attività esperienziale) personali o di gruppo. Ricerca, individuazione e utilizzazione di strategie metodologico/didattiche innovative e finalizzate al recupero, sostegno e potenziamento delle competenze comunicativo/espressive e relazionali. ACCOGLIENZA: promuovere una cultura di ospitalità, al fine di favorire l'integrazione degli ospiti, per prevenire fenomeni di disagio. Importante è valorizzare il gioco collettivo e la creatività come strumenti di conoscenza, ma anche come mezzi di aggregazione e come spazi di espressione della individualità e delle capacità di ognuno. SOCIALIZZAZIONE: se la cultura è un fatto sociale, la convivenza sociale ha un carattere pluralistico (l'agire culturale inteso come massima circolazione di tutte le idee e di tutti gli orientamenti con tutti gli strumenti disponibili) per dare vita a modelli gestionali che valorizzino la socializzazione culturale (CONVIVENZA). VALUTAZIONE: Verifica e valutazione degli esiti prodotti dell’intervento educativo per rilevare i bisogni, le risorse e i risultati conseguiti.



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Con tali premesse metodologiche il 1° Giugno 1998 la Cooperativa vince la gara di appalto per la gestione delle Attività d'Animazione ed Educative presso: il nucleo Alzheimer; il nucleo N.A.P. (non autosufficienti parziali) ; e i N.A.T. (totali) dell’I.P.A.B. Casa di Riposo "C. Pezzani" di Voghera (oggi A.S.P. “Carlo Pezzani”), compiendo “il salto” nell’area dei diversamente abili maggiorenni. A distanza di pochi mesi si aggiunge una piccola R.S.A. privata a Rivanazzano (PV) che chiede la gestione dei suddetti servizi. Nel 2006 la Cooperativa perde la gara d’appalto per il biennio successivo ma è nel frattempo attiva con altre Fondazioni e Associazioni che gestiscono altre R.S.A.. nell’Oltrepò e nel Vogherese. FINALITÀ 1.1 L’importanza dell’animazione. 1.2 La strategia della collaborazione. 1.3 La flessibilità dei ruoli. 1.4 L’esprimersi nel tempo. 1.5 Il sentirsi parte della struttura. 1.1 L’importanza dell’animazione. L’animazione è una professione sociale, il cui scopo è il benessere dei soggetti, individui o aggregati, attraverso specifici strumenti ludici e di attivazione culturale. In particolare l’animazione con gli anziani opera per:

1. Socializzare, 2. Valorizzare le competenze, 3. Stimolare l’autonomia fisica e psicologica, 4. Utilizzare al meglio la valorizzazione del passato, 5. Mantenere-migliorare l’espressività verbale.

Il ruolo dell’educatore all’interno dell’équipe di animazione è da un lato operativo, per cui l’educatore diventa l’organizzatore di attività e di eventi, dall’altro deve offrire stimoli a livello affettivo-psicologico affinché l’anziano sia protagonista del suo tempo. L’animazione, inoltre, agisce sul contesto dell’anziano: il modo di essere e di agire di un individuo non è dettato soltanto dalla sua personalità, ma anche dalla rete di relazioni all’interno della quale egli si trova. Corollario di queste affermazioni è che una strategia realmente significativa deve proporsi soprattutto un cambiamento di mentalità delle persone affinché diventino protagoniste del loro tempo, siano esse utenti o operatori. 1.2 La strategia della collaborazione. L’animazione all’interno di una Istituzione come una RSA deve tener conto dell’ambiente circostante in cui coesistono diverse figure professionali e luoghi predefiniti.

Indirizzo sede legale Via Giorgio Bidone, 21—27058 Voghera (PV) ITALIA [email protected]

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In ogni organizzazione sono compresi una miriade di micro-mondi, ciascuno con la propria visione del mondo. Ma la compresenza non è di per sé cooperazione. Per diventare tale e per essere efficace è necessario che ogni micro-mondo condivida con gli altri degli scopi. L’educatore che opera nell’équipe di animazione deve dunque stringere alleanze con le altre figure professionali proprio sulla base di un fine comune. Si tenga presente che ogni azione prodotta modifica il contesto preesistente creando così un processo in continuo cambiamento in cui gli attori sono alla ricerca costante dell’equilibrio. Da questo processo deriva un bisogno di flessibilità che si concretizza in una continua negoziazione di spazi e di tempi con l’Istituzione e con le altre figure professionali. Questo intreccio di ruoli favorisce la condivisione di una medesima visione del mondo e permette l’instaurarsi di una relazione che non sia mero scambio di informazioni, ma veicolo di un clima adeguato alla migliore resa produttiva dei diversi attori. Il clima è il vero misuratore della “salute” di una organizzazione e gli educatori ne sono “facilitatori”, ma tutte le figure concorrono alla sua realizzazione. L’educatore deve lavorare in un’ottica sistemica, cioè con l’Istituzione, con tutto il personale, con l’esterno. Inoltre, il lavoro per progetti, già di per sé preferibile perché mette in evidenza i reali bisogni degli utenti e ne cerca le soluzioni, consente la condivisione tra i vari ruoli, con una partecipazione attiva fatta di proposte, critiche e consigli. Il progetto diventa così appartenente a tutte le figure professionali. Solo in questo modo si metteranno in luce i molteplici aspetti dell’utente avendo con lui un approccio “olistico", cioè che sappia guardare alla persona nella sua interezza. 1.3 La flessibilità dell’istituzione rispetto alla centralità dell’ospite. L’istituzione dovrebbe essere flessibile in modo da accogliere l’ospite nella sua unica ed irripetibile soggettività. Quello che va spesso a perdersi nell’anziano istituzionalizzato è la molteplicità dei suoi ruoli sociali, percependosi ora come persona occupante uno spazio della realtà poco riconosciuta dagli altri e, di conseguenza, influendo negativamente sull’immagine di sé. L’animazione si propone di riattivare, attraverso le varie attività, la comunicazione dell’anziano verso il mondo circostante facendo sì che possa ricollocarsi attivamente nel quotidiano. Il tentativo sarà di ripercorrere la sua storia passata, valorizzandola; trovarne una possibile sistemazione nel presente; lavorare sul suo futuro, proponendo un progetto che gratifichi la persona nella sua complessità. 1.4 L’esprimersi nel tempo. L’importanza della libertà di espressione dà benessere. L’ospite va incoraggiato a raccontarsi, a ripercorrere il proprio vissuto che è “bagaglio esperienziale” irripetibile. Il “raccontarsi” apre il diario inscritto sulla sua pelle: riconoscerlo è riconoscerne la persona viva che parla di sé, dove il passato non sarà più tale ma, ora, presente attivo. Proprio attraverso i momenti di ascolto e scambio avvengono gli slanci sul futuro. Il sentirsi parte della storia, di una in particolare,



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che allo stesso tempo coesiste e si intreccia con le altre, per quanto diverse esse siano, contribuirà alla condivisione e alla compartecipazione attiva dello stare in struttura. 1.5 Il sentirsi parte della struttura. L’anziano nella RSA subisce inevitabilmente un allontanamento dal proprio contesto affettivo / relazionale e una limitazione della propria libertà di azione (prerogativa del vivere una “situazione protetta” veicolata da regole e in condivisione con “altri”). Tale presupposto implica che la qualità della vita dell’anziano istituzionalizzato venga valutata in funzione delle risorse architettoniche, dei servizi offerti, della politica gestionale e del clima sociale, frutto della dinamica delle varie forze che regolano quel particolare contesto. A fronte del trasferimento nella R.S.A., l’anziano, portatore di per sé di una storia di vita e del proprio ruolo, diventa attore e partecipe attivo di un importante cambiamento. Risultano fondamentali, affinché l’anziano non si senta estraneo al nuovo contesto:

1. L’assunzione di un modello di vita fondato su una relazione di fiducia, sulla comunione e sulla condivisione: buone relazioni interpersonali fungeranno da ponte per evitare situazioni di emarginazione e isolamento date dal cambiamento;

2. La personalizzazione di luoghi e spazi (compatibilmente con le normative strutturali): l’anziano potrà arricchire e dare forma alla propria stanza in modo da sentirsi parte integrante della nuova realtà e più vicino alla proprie esigenze. Un contesto ben curato inciderà adeguatamente sulla sicurezza emotiva e sull’accettazione del cambiamento;

3. La persona e il suo vissuto verranno posti al centro: l’anziano stesso deciderà di essere parte di questo “passaggio” attraverso il modo di viversi in relazione col suo passato oltre che col suo presente.

I PROGETTI INTEGRATI si descrivono solo alcuni progetti ancora in corso

Dal 2005 al 2016 In questo periodo sono nati, presentati ai partner e realizzati alcuni progetti integrati al servizio educativo – animativo tra i quali (si citano solo quelli ripetuti nel tempo):

A) Progetto Educativo/Animativo di musicoterapia “I did it my way”

La musicoterapia è una disciplina a carattere sia preventivo, sia riabilitativo- terapeutico, il cui

strumento specifico è l’espressione musicale in quanto forma di comunicazione non-verbale. Il titolo del progetto trae spunto dalla celeberrima canzone “My way” - in italiano traducibile in “alla mia maniera”- di F. Sinatra, “the voice”: ciascuno è accompagnato nella propria vita da canzoni che ne segnano momenti particolari o ne ricordano volti ed immagini e fa o ascolta musica alla sua maniera. Punto di partenza nella seduta di musicoterapia è, quindi, la storia musicale di ciascuno. L’intervento coinvolge un piccolo gruppo di ospiti NAT, non più di 15 elementi.



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Nel progetto si è dato particolare rilievo agli eventi sonori in un primo momento per conoscere la memoria musicale del singolo, in un secondo momento per avviare dinamiche di gruppo attraverso il solo linguaggio musicale. Ciascuna seduta di musicoterapia ha la durata di un’ora circa e prevede la presenza del musicoterapista quale conduttore e dell’educatrice quale osservatore delle risposte del singolo alle proposte musicali e delle dinamiche di gruppo. Il setting richiede un tempo sempre identico in quanto ciò crea l’aspettativa nel partecipante e un luogo in cui non possano entrare interventi esterni in quanto disturbanti del clima della seduta musicoterapica, ad eccezione dei primi due incontri in cui la partecipazione è aperta a chiunque voglia gettare un occhio e soprattutto un orecchio alla nuova situazione.

Dopo una prima conoscenza degli ospiti e soprattutto in base alle risposte del gruppo, il musicoterapista proporrà

Il canto, per favorire il processo di reminiscenza e stimolare l’attenzione,

L’ascolto e il movimento, per avviare un’attività psicomotoria legata al recupero di funzioni mnesiche;

Il suono d’assieme, per stimolare la percezione melodico-ritmica e dare libero sfogo ad una nuova forma di comunicazione tra i partecipanti.

Obiettivi

Avviare relazioni tra gli anziani e tra gli anziani e l’educatore attraverso il solo linguaggio musicale,

Risvegliare la memoria musicale di ciascun anziano, Mmigliorare il coordinamento oculo-motorio su base ritmico-melodica,

Rendere consapevole l’anziano che ciascuno fa e ascolta musica “alla sua maniera”. Tempi

I): presentazione del progetto all’équipe multidisciplinare e, quindi, agli anziani coinvolti nello stesso,

II): avvio del progetto con sedute a cadenza settimanale della durata di un’ora ciascuna,

III): valutazione ed eventuale proposta di un progetto definitivo (dal propedeutico all’integrazione nello svolgimento annuale) .

Finalità Il progetto prevede momenti di musicoterapia ricettiva da un lato, attiva dall’altro: l’anziano sarà invitato a volte ad ascoltare musica, altre volte a fare musica, sia attraverso il canto, sia attraverso l’uso libero degli strumenti dello strumentario Orff (metallofono, tamburi, tamburelli a sonagli, maracas, …). Durante la seduta, il musicoterapista farà da conduttore e l’educatrice da osservatore delle risposte del singolo e del gruppo.



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B) Progetto per i familiari ed i caregiver: “L’istituzionalizzazione in una prospettiva di cura integrata”. Diventare anziani oggi rappresenta uno dei momenti più critici della vita di una persona e della sua famiglia, in particolare se quest’ultima non è più in grado di far fronte ai bisogni del congiunto e ricorre alla sua istituzionalizzazione. I cambiamenti che porta con sé l’invecchiamento richiedono uno spazio ed un tempo di elaborazione non solo da parte dell’anziano, ma anche da parte della famiglia o del caregiver di riferimento. La struttura che ospita l’anziano deve diventare il “contenitore” di tali dinamiche e assumere nei loro confronti un ruolo attivo. Essa deve poter contare su un’equipe multidisciplinare in cui le singole professionalità abbiano non solo competenze specifiche nel loro settore d’intervento, ma anche gli strumenti necessari per potersi relazionare con una realtà problematica quale è quella dell’anziano e della sua famiglia. Questo progetto ha lo scopo di proporre dei metodi d’intervento che prevedono una presa in carico non solo del paziente, delle sue richieste e dei suoi bisogni, ma anche della sua famiglia, a cui è inevitabilmente legato. Finalità La finalità ultima del progetto è garantire al paziente istituzionalizzato e alla sua famiglia una presa in carico “integrata” che tenga conto di tutti gli aspetti discussi in precedenza: in particolare, si propone di offrire ai familiari uno spazio che accolga i loro disagi, i loro dubbi, le loro ansie. Obiettivi

Offrire al paziente istituzionalizzato una presa in carico a misura delle sue caratteristiche di personalità, delle sue esigenze e dei suoi bisogni.

Garantire alla famiglia una stretta collaborazione nella gestione dell’istituzionalizzazione del proprio caro ed un supporto psicologico.

Coinvolgere tutte le figure professionali della struttura nella comprensione delle dinamiche e della personalità di ogni singolo paziente.

C) Progetto Educativo/Animativo per Nucleo Alzheimer Le attività manipolative (pittura, cartelloni a tema, lavori con la lana, ecc.), consentono di riscoprire abilità manuali e valorizzare tradizioni e culture proprie di ciascuno. Obiettivo di questa attività non è tanto il prodotto finale (il disegno, la sciarpa, l’oggetto), quanto il processo intrapreso dall’ospite per riappropriarsi delle autonomie individuali e di relazione. a nostra esperienza ha consolidato la certezza sulle possibilità che offre l'uso della musica nel lavoro con i malati di Alzheimer. Abbiamo osservato che l'incontro terapeutico fondato sul linguaggio musicale rasserena, rassicura, risveglia abitudini, attiva l'espressione di emozioni, facilita il mantenimento dell'attenzione, la coordinazione dei movimenti, l'uso della parola. L'arte musicale fa emergere potenzialità e ricchezza, che troviamo non solo conservate, ma sviluppate in virtù di quella universale "arte di vivere" che permette di affrontare il cammino nonostante la perdita di riferimenti. Sarà mantenuto l’impiego verso quegli eventi sonori che stimolano percorsi di gruppo ed individualizzati allo scopo di riabilitare o prevenire



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il decadimento fisico e mentale. Si manterranno i due interventi musicoterapici attivati: 1) la musicoterapia attiva, durante la quale i partecipanti suonano intervenendo sull'evento sonoro - musicale in modo diretto; 2) la musicoterapia ricettiva, durante la quale l'ascolto musicale o la produzione sonora funzionano da stimolo al racconto, alla memoria, alle emozioni. L’impulso al ricordo dei parametri temporali verrà proposto mediante l’applicazione della "R.O.T. (Really Orientation Therapy) informale" e della "R.O.T. formale" con la conseguente raccolta dei dati .D) Progetto Educativo/Animativo “Il gusto del ricordo” È un progetto legato ai sensi: è un metodo di terapia di orientamento nella realtà che permette di comunicare con l’ospite non tanto attraverso la parola - l’ospite Alzheimer non sempre riconosce gli oggetti del mondo esterno, né riesce più a collegare la parola all’oggetto-, ma attraverso in particolare al gusto e all’olfatto. E) Progetto Educativo e d’Animazione “Il mio giardino”: Il progetto “Il mio giardino” in ambiente protetto (avendo la possibilità di uno spazio verde riservato) è particolarmente indicato per gli ospiti Alzheimer. Molti anziani hanno, infatti, un passato di vita o di lavoro legato alla terra: principali obiettivi del progetto saranno, quindi, la valorizzazione delle loro conoscenze ed abilità e la stimolazione dell’olfatto, della vista e del tatto in ospiti la cui patologia ne limita notevolmente le capacità. F) Progetto Educativo/Animativo “La mia stanza” È un progetto volto alla personalizzazione dei luoghi ad esso destinati (compatibilmente con le normative strutturali): l’anziano potrà arricchire e dare forma alla propria stanza in modo da sentirsi parte integrante della nuova realtà e più vicino alla proprie esigenze, anche soltanto con una foto, un disegno o una poesia a lui particolarmente cara. Nel caso in cui l’anziano non sia in grado di fornire informazioni al riguardo, l’educatore provvederà a coinvolgerne il caregiver, in modo da rendere la stanza dell’anziano il più accogliente e “familiare” possibile. G) Progetto Educativo/Animativo “Impariamo in compagnia dei nonni”.

Il progetto “Impariamo in compagnia dei nonni” è stato pensato nel seguente modo: formare piccoli gruppi di ragazzi, provenienti dalle scuole medie, superiori e case d’accoglienza della zona che vanno a raccogliersi intorno ad altrettanti piccoli gruppi di anziani. Vi sano ospiti delle R.S.A. che insegneranno ai ragazzi come fare lavori con ferri e lana o con l’uncinetto; altri spiegheranno come confezionare pacchetti regalo e fiori di carta. Vi saranno poi gruppi di anziani che aiuteranno i giovani a produrre piccola oggettistica tipo: cornici, portafoto, addobbi fatti con pasta e sale... Obiettivi Far sì che si instauri una relazione tra gli anziani ed i ragazzi. Stimolare manualità residua degli ospiti. Agevolare una trasmissione di saperi. Sensibilizzare i ragazzi al mondo degli anziani. Tempi L Educatore/animatore si occuperà di preparare le varie attività con gli ospiti, per poi renderle fruibili nel momento di scambio coi ragazzi, indicativamente 3 ore settimanali.



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Altro stimolo del lavorare insieme sarà l’allestimento di un mercatino degli oggetti prodotti presso un centro commerciale della zona, che si terrà il giorno della festa dei nonni.

IL PARTENARIATO Le nostre relazioni vedono negli anni trascorsi persone giuridiche pubbliche e private. Quelle organizzazioni che hanno mantenuto e mantengono nel tempo un rapporto di collaborazione sinergico con i servizi erogati sono: Amministrazione Provinciale di Pavia. I Dal 1988 al 2008 si è collaborato in convenzione con il Settore alle Attività Educative, Politiche giovanili e Sport che ha definito negli anni la sua identità attraverso azioni innovative per la qualità dei servizi alla persona, con una particolare metodologia ed una propria traduzione operativa dai minori ai disabili, dalla formazione della persona alla sperimentazione in campo didattico, sportivo e ricreativo. Fondazione ADOLESCERE di Voghera (PV) Adolescere è una Fondazione no profit che promuove e realizza interventi e servizi educativi e formativi “con” e “per” gli adolescenti e gli adulti. I principi fondanti. La filosofia e la cultura della Fondazione Adolescere si basano su tre principi fondamentali: solidarietà, che è apprendimento della speranza e partecipazione e impegno alla propria realtà, laicità, perché è uno stile, un metodo personale ai valori dell’autonomia, del pluralismo e del dialogo, la valorizzazione della professionalità relazionale. La Fondazione è governata da un Consiglio di Amministrazione composto dal Presidente della Provincia di Pavia, dal Sindaco del Comune di Voghera, dal Presidente della Comunità Montana Oltrepò Pavese e Dal Direttore Generale della stessa Fondazione. Fondazione VARNI AGNETTI di Godiasco (PV) La Fondazione “Varni Agnetti”, ente non commerciale no profit, svolge la propria attività in ambito socio-sanitario assistenziale; le finalità istituzionali sono quelle di realizzare attività di solidarietà sociale nei settori dell'assistenza sociale, socio-sanitaria e sanitario integrata in favore di anziani ovvero di altri soggetti fragili affetti da forme di disabilità fisiche e psichiche. La Fondazione è retta da un Consiglio di Amministrazione composto da sette membri, compreso il Presidente, così individuati: Il Parroco di Godiasco, membro di diritto in rappresentanza degli interessi della donataria Famiglia Agnetti; N. 3 rappresentanti del Comune di Godiasco; N. 1 rappresentante del Comune di Montesegale; N. 1 rappresentante del Comune di Fortunago; N. 1 rappresentante del Comune di Rocca Susella. Associazione Zanaboni Onlus di Voghera (PV) Casa del Pane, Asilo Notturno, Pensionato Zanaboni, Via Cagnoni 9 Bis. Storico istituto di Voghera che per fini umanitari oltre all’R.S.A. ospita l’asilo Notturno Don Giacomo Prinetti il quale riserva 14 posti letto per indigenti di sesso maschile e 5 posti letto per indigenti di sesso femminile, non solo vogheresi, ma di qualsiasi nazionalità purché con documenti validi. La Casa del Pane offre a tutti i bisognosi una pasto caldo alle 12.00 e la cena alle 19.00 per 365 giorni all’anno. Entrambi i servizi sono totalmente gratuiti e in locali adiacenti, ma separati da quelli della R.S.A. (che ospita 62 anziani). Dalla costituzione di ente morale nel 1910 l’ente nel 2003 è stato de-pubblicizzato ed ha assunto la veste di un’associazione riconosciuta dalla Regione Lombardia come persona giuridica privata, organizzazione non lucrativa di utilità sociale



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(ONLUS). L’ente è governato da un Comitato Direttivo (CD), composto da 7 membri in carica per 5 anni, all’interno del quale vengono nominati 1 Presidente ed 1 Vice Presidente. Il CD svolge funzioni decisionali di indirizzo, programmazione e controllo. Dal 2000 al 2013 la C.A.S.E. s.c.r.l O.n.l.u.s. era presente a Rivanazzano (PV) nell’R.S.A. privata per anziani non autosufficienti “Villa Vanni” già di Bonini Giovanni e C. Sas. oggi di Sereni Orizzonti S.p.A. Assandro Volta,5 27055 Rivanazzano [email protected] dove si gestiva il servizio Educativo/Animativo della R.S.A. Dal 2015 tramite i soci lavoratori Musicoterapisti la C.A.S.E. s.c.r.l O.n.l.u.s. collabora con il coordinamento dei medici della Casa di Cura Villa Esperia di Godiasco Terne (PV) in viale dei Salici 35 al progetto denominato “PROGETTO DI MUSICOTERAPIA NEUROLOGICA” rivolto a persone affette da malattia di Parkinson. GOVERNANCE GOVERNANCE 2013-2015 C.A.S.E. SCRL ONLUS - VIA GIORGIO BIDONE,21 - 27058 VOGHERA (PV) Telefax: 0383 62762 Tel. 335 7697464

Informazioni di sola natura statistica Attività, albi ruoli e licenze Attività : Iscritta con il numero: A151634 - Data di iscrizione: 25/03/2005 - Sezione: cooperativa a mutualità prevalente di cui agli art. 2512 e seg. - Categoria: cooperative sociali - Categoria attività esercitata: altre cooperative-gestione di servizi (tipo a) - Indirizzo Sede Legale VOGHERA (PV) VIA BIDONE 21 CAP 27058 - Telefono 0383 62762- Indirizzo PEC [email protected] - Partita IVA 01285680185 Numero REA PV – 177368 - Data iscrizione 26/04/1988 Informazioni da statuto/atto costitutivo Estremi di costituzione Registro delle Imprese di PAVIA 01285680185 - Precedente numero di iscrizione: PV 182-3867 - Data iscrizione: 19/02/1996 . Numero R.E.A 000000177368 Settore attività prevalente (ATECO) 960909 Numero albo cooperative A151634 Sezioni Iscritta nella sezione ORDINARIA il 19/02/1996. Informazioni costitutive e Sistema di amministrazione e controllo. Dato atto di costituzione: 15/12/1987. Durata della società Data termine: 15/12/2086. Scadenza degli esercizi al 31/12. Forme amministrative CONSIGLIO Dl AMMINISTRAZIONE. Numero minimo amministratori: 5 Oggetto sociale La società, senza finalità di lucro, speculativo, persegue l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione e l’organizzazione di attività relative ai servizi socio sanitari ed educativi ai sensi dell’articolo uno, primo comma punto a) della legge 8 novembre 1991 n. 381.

mailto:[email protected]



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La Cooperativa organizza un'impresa che persegue, mediante la solidale partecipazione dei soci e di tutto il gruppo sociale che ad essa fa riferimento, gli obiettivi della legge predetta. I soci prestatori di lavoro intendono perseguire lo scopo di nuove occasioni di lavoro per sé stessi ed eventualmente anche per altri lavoratori, rispettivamente sotto forma di rapporto di lavoro fra soci e società, oppure di rapporto di lavoro subordinato, tramite la gestione in forma associata dell'impresa di cui all'articolo 4 (quattro). Per il raggiungimento dello scopo sociale e mutualistico, i soci instaurano con la cooperativa un ulteriore rapporto di lavoro, che potrà essere in forma subordinata nelle diverse tipologie previste dalla legge od in forma autonoma, ivi compresa la collaborazione coordinata non occasionale, ovvero in qualsiasi altra forma consentita dall'ordinamento giuridico. Qualora necessario per il conseguimento dell'oggetto sociale e comunque non in via prevalente e nei limiti consentiti dalla L. 381/91, la cooperativa potrà avvalersi di altri lavoratori non soci, che presteranno la loro opera in forma subordinata od in altra forma consentita dall'ordinamento giuridico. Art.4) Oggetto della cooperativa sono le attività socio sanitarie ed educative di cui all'articolo uno, primo comma punto a), della legge 8 novembre 1991 n. 381 da conseguirsi valendosi principalmente dell'attività dei soci cooperatori, e specificatamente le seguenti: a) Attività e servizi di riabilitazione; b) Centri diurni, centri socio-educativi e residenziali, case di riposo, centri sociali, di accoglienza e socializzazione quali comunità di alloggio, strutture di prima accoglienza, comunità di pronto intervento; c) Servizi domiciliari e assistenziali, animativi, educativi, infermieristici, di sostegno e riabilitazione; d) Centri diurni e residenziali; e) Servizi di assistenza logistica; f) Organizzazione tenuta corsi d’aggiornamento/formazione per i servizi socio sanitari ed educativi dove impiegato (in convenzione) il proprio personale. Tali corsi oltre ad essere finanzianti dalla Cooperativa per il proprio personale potranno vedere la partecipazione di figure professionali di altre organizzazioni impegnate nell’identico servizio; g) Attività di sensibilizzazione, animazione ed educative rivolte alla comunità entro cui opera la cooperativa, nonché promozione e sensibilizzazione dell'impegno delle istituzioni a favore delle persone deboli e svantaggiate e di affermazione dei loro diritti; h) Organizzazione e gestione di servizi di "housing sociale" ovvero soluzioni abitative per persone in condizioni di svantaggio; i) Organizzazione e gestione di servizi e attività di ristorazione, alberghiera, fieristica, di eventi aggregativi di qualsiasi altra forma, che veda le categorie svantaggiate protagoniste dell'attività come fruitori, promotori o soggetto di studio e di discussione; j) Progettazione di servizi educativi, formativi, riabilitativi, d'indagine ed analisi sociologici, rivolti a minori e a categorie sociali deboli e svantaggiate; k) Sportelli informativi e d'ascolto rivolti a categorie e fasce sociali deboli (quali ad esempio: minori e alle loro famiglie, alle donne maltrattate e abusate, agli immigrati, agli ex detenuti, pazienti psichiatrici, ai poveri ed agli esclusi in genere); l) Corsi di formazione professionale e/o educativi e/o riabilitativi, rivolti ai minori e a fasce deboli; m) Sempre nell’ambito della gestione sociale cioè di attività rivolte a fasce sociali svantaggiate la cooperativa potrà gestire sale di lettura-biblioteche, teatri, bar, ristoranti, centri residenziali di tipo alberghiero, palestre, centri di socializzazione e educazione alla musica, cartolibrerie, piscine, centri



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estivi, agenzie d'informazione turistica, centri di produzione, elaborazione e realizzazione di materiale tecnico -scientifico, umanistico - letterario, promozionale - pubblicitario. La Cooperativa potrà compiere tutti gli atti e negozi giuridici se ed in quanto necessari o utili alla realizzazione degli scopi sociali, ivi compresa la costituzione di fondi per lo sviluppo tecnologico o per la ristrutturazione o per il potenziamento aziendale, ai sensi della Legge 31.01.92 n. 59 ed eventuali norme modificative ed integrative; potrà, inoltre, assumere partecipazioni in altre imprese a scopo di stabile investimento e non di collocamento sul mercato.

elenco amministratori: 1) Presidente - Sacchi Giorgio e responsabile area Psichiatrica.

Nato a VOGHERA (PV) il 09/10/1957, Socio Lavoratore dal 1988 – Cariche: Presidente consiglio amministrazione nominato con atto del 14/05/2016. Poteri conferiti con verbale del 27/05/2016: al presidente compete la rappresentanza e la firma sociale e ha il potere di compiere le ordinarie operazioni di cui all'oggetto sociale ed è autorizzato a riscuotere da pubbliche amministrazioni o da privati pagamenti di ogni natura ed a qualsiasi titolo, rilasciandone liberatorie quietanze e previa autorizzazione del consiglio di amministrazione, verificare l'applicazione dell'orario lavorativo e la qualità del lavoro svolto; applicare i contratti di lavoro ai soci lavoratori ovvero ad eventuali dipendenti fissandone per entrambi le mansioni e le retribuzioni; stipulare rapporti di consulenza con persone o società con apporti occasionali d'opera; stipulare tutti gli atti ed i contratti di ogni genere, inerenti alle attività sociali, fra gli altri vendere, acquistare permutare beni e diritti mobili e immobili, con le più ampie facoltà al riguardo, ivi compresa quella di rinunciare alle ipoteche legali, compiere ogni o qualsiasi operazione presso gli istituti di credito di diritto pubblico e privato, aprire, utilizzare, estinguere conti correnti, anche allo scoperto e compiere qualsiasi operazione bancaria, compresa l'apertura di sovvenzioni e mutui concedendo tutte le garanzie anche ipotecarie, cedere, accettare, emettere, girare, avallare, scontare, quietanzare crediti ed effetti cambiari e cartolari in genere; compiere tutti gli atti e le operazioni di ordinarie e straordinaria amministrazione, fatta eccezione soltanto di quelli che, per disposizioni delle leggi e del presente statuto, siano riservati all'assemblea dei soci. Il presidente del consiglio di amministrazione ha anche facoltà di nominare e revocare avvocati nelle liti attive e passive riguardanti la società davanti a qualsiasi autorità giudiziaria e amministrativa, ed in qualunque grado di giurisdizione.

2) Vice Presidente Achilli Anna e responsabile area anziani. Nata a STRADELLA (PV) il 30/03/1970. Socia Lavoratrice dal 1999. Cariche e poteri: Vice Presidente consiglio amministrazione nominato con atto dei 14/05/2016 - Durata in carica: 5 esercizi. Poteri: al vice Presidente spettano i poteri di rappresentanza e firma sociale in sostituzione del presidente e/o dietro sua delega. Poteri conferiti con verbale del 27/05/2016: al vice presidente competono i medesimi poteri attribuiti al presidente del consiglio di amministrazione che vengono di



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seguito elencati: la rappresentanza e la firma sociale, ha il potere di compiere le ordinarie operazioni di cui all'oggetto sociale ed è autorizzata a riscuotere da pubbliche amministrazioni o da privati pagamenti di ogni natura ed a qualsiasi titolo, rilasciandone liberatorie quietanze e previa autorizzazione del consiglio di amministrazione, verificare l'applicazione dell'orario lavorativo e la qualità del lavoro svolto; applicare i contratti di lavoro ai soci lavoratori ovvero ad eventuali dipendenti fissandone per entrambi le mansioni e le retribuzioni; stipulare rapporti di consulenza con persone o società con apporti occasionali d'opera; stipulare tutti gli atti ed i contratti di ogni genere, inerenti alle attività sociali, fra gli altri vendere, acquistare permutare beni e diritti mobili e immobili, con le più ampie facoltà al riguardo, ivi compresa quella di rinunciare alle ipoteche legali, compiere ogni o qualsiasi operazione presso gli istituti di credito di diritto pubblico e privato, aprire, utilizzare, estinguere conti correnti, anche allo scoperto e compiere qualsiasi operazione bancaria, compresa l'apertura di sovvenzioni e mutui concedendo tutte le garanzie anche ipotecarie, cedere, accettare, emettere, girare, avallare, scontare, quietanzare crediti ed effetti cambiari e cartolari in genere; compiere tutti gli atti e le operazioni di ordinarie e straordinaria amministrazione, fatta eccezione soltanto di quelli che, per disposizioni delle leggi e del presente statuto, siano riservati all'assemblea dei soci. Il vice presidente del consiglio di amministrazione ha anche facoltà di nominare e revocare avvocati nelle liti attive e passive riguardanti la società davanti a qualsiasi autorità giudiziaria e amministrativa, ed in qualunque grado di giurisdizione.

3) Consigliere Ceci Alessandro (Amministratore con Delega ai rapporti assicurativi) e responsabile area minori. Nato a Voghera (PV) il 28/06/1977. Socio Lavoratore dal 2010. Cariche e poteri: CONSIGLIERE nominato con atto del 14/05/2016 - Durata in carica: 5 ESERCIZI. Poteri conferiti con verbale del 27/05/2016: potrà operare con firma disgiunta e nell'interesse della cooperativa case scrl onlus come consigliere/amministratore delegato nei rapporti assicurativi in generale (dalle polizze r.c sui mezzi all'eventuale forma previdenziale integrativa).

4) Consigliere Delle Foglie Nicola Nato a Tortona (AL) il 11/11/1978. Socio Lavoratore dal 2012. Cariche e poteri: CONSIGLIERE nominato con atto del 14/05/2016 - Durata in carica: 5 ESERCIZI.



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5) Consigliere Mori Roberta e responsabile area musicoterapica.

Nata a VOGHERA (PV) 14/06/1979. Socia lavoratrice dal 2008. Cariche e poteri CONSIGLIERE nominata con atto del 14/05/2016 - Durata in carica: 5 ESERCIZI

6) Consigliere Tarditi Deborah e responsabile assicurazione qualità. Nata a VOGHERA (PV) il 17/11/1975. Socia Lavoratrice dal 1998. Cariche e poteri:

CONSIGLIERE nominata con atto del 14/05/2016 - Durata in carica: 5 ESERCIZI 7) Consigliere Zambianchi Michela Nata a Voghera (PV) il 06/02/1975 Socia Lavoratrice dal 2013. Cariche e poteri: CONSIGLIERE nominata con atto del 14/05/2016 - Durata in carica: 5 ESERCIZI

Organizzazione Lavorativa

Contribuiscono all’ organizzazione, all’erogazione e alla verifica dell’attività lavorativa i seguenti soci – lavoratori:

Rosetta Negri (educatrice-coordinatrice). Nata a Pontenizza (PV) il 22 Maggio 1957. Coordinatrice Comunità il Viaggio della Fondazione Adolescere. Socia Lavoratrice dal 1988.

Tiziana Viola (psicologa -educatrice) Nata a Voghera (PV) il 14 Febbraio 1976. Socia Lavoratrice dal 2007. Responsabile del Servizio Stress da lavoro Correlato – Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 81 del 2008, sono state inserite delle novità in materia di sicurezza in relazione ai fattori di stress e alla classificazione dei rischi sul lavoro. La valutazione dei rischi deve riguardare infatti tutti i pericoli per la sicurezza dei lavoratori, compresi quelli collegati allo stress da lavoro correlato. Il testo stabilisce che "il datore di lavoro" è tenuto a valutare questi rischi e ad indicare le misure di prevenzione e protezione individuate e le procedure per la loro attuazione. Lo stress ha effetti negativi sulla salute delle persone, sulla qualità e sui risultati del lavoro, sulla sicurezza. Per ridurre i rischi è



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opportuno attuare un processo che permetta di individuare le principali fonti di stress e programmare delle adeguate strategie preventive e gli interventi, laddove si renda necessario. Cos'è lo stress lavorativo? "È l'insieme di reazioni fisiche ed emotive che si manifestano quando le richieste dell'ambiente di lavoro superano le capacità del lavoratore ad affrontarle (burn out). Lo stress non è di per sé una malattia, ma uno stato di malessere che genera disfunzioni fisiche, psichiche e sociali", spiega Angela Goggiamani, medico dell'INAIL. "Gli stimoli legati allo stress possono rivelarsi estremamente utili entro certi limiti (il cosiddetto "stress buono"); è invece ‘cattivo' quando si verifica in modo acuto, molto intenso, oppure se gli stimoli perdurano per molto tempo". La Cooperativa C.A.S.E. s.c.r.l. Onlus operando dal 1987 nel settore dei servizi alla persona ha accumulato un forte bagaglio esperienziale sul burn out, sulla gestione dello stesso con strumenti (risorse formative e psicologiche) utili al superamento del problema; il nostro personale educativo dal 1988 partecipa con cadenza periodica – 15/ 21 giorni c.a. – alla supervisione dell’attività lavorativa e a corsi di aggiornamento professionale proprio per ridurre il rischio del burn-out).

PERFORMANCE ECONOMICA 2016 (riassunta dalla Relazione al Bilancio 2016 del Presidente)

Sig. Soci la relazione del Presidente al Bilancio dello scorso anno sociale ha come scopo quello di: a) esprimere le informazioni economiche in modo chiaro e comprensibile; b) rendicontare le attività della cooperativa che produco i più significativi impatti economici e sociali; c) fornire informazioni riguardanti gli aspetti sia positivi sia negativi della gestione. La Società svolge esclusivamente attività di gestione servizi socio assistenziali e socio sanitari e/o educativi finalizzati all’interesse della comunità, prestando, tramite i propri soci, servizi nella gestione di attività sociali, educative, culturali, ricreative e di assistenza Durante l’esercizio l’attività si è svolta regolarmente; non si sono verificati fatti che abbiano modificato in modo significativo l’andamento gestionale ed a causa dei quali si sia dovuto ricorrere alle deroghe di cui all’art. 2423, comma 4, codice civile. Non si segnalano, inoltre fatti di rilievo la cui conoscenza sia necessaria per una migliore comprensione delle differenze fra le voci del presente bilancio e quelle del bilancio precedente. La Società pone nella Mission la propria originalità nel voler coniugare la mutualità esterna (mettendo al centro della propria azione organizzativa “l’utente”- minore od anziano- la sua storia e le sue potenzialità per valorizzarne le capacità) con la mutualità interna (offrire ai propri soci, lavoratori, le migliori condizioni lavorative nel rispetto delle norme che regolano il comparto)La “solidarietà espressa” coniugata esternamente ed internamente alla Cooperativa stessa. Nella Vision, la nostra cooperativa, persegue ciò che è declinato negli obiettivi strategici che sono:-Assicurare un servizio efficace e coerente con la propria mission, supportato da figure professionali formate e sostenute da strumenti e figure professionali anche attraverso il



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monitoraggio della qualità nell’erogazione delle attività. La cooperativa già certificata ISO 9001-2008 per la progettazione ed erogazione servizi si sta apprestando a passare alla Certificazione di Qualità Norma UNI EN ISO 9001:2015. La norma ISO 9001:2015 è stata pubblicata il 23 settembre 2015. Le principali modifiche dello standard si articolano in:

a) Introduzione della HLS (High Level Structure) per una maggiore compatibilità con altri schemi di certificazione;

b) Introduzione del “risked based thinking” come approccio generale per definire i punti e le

caratteristiche del SG;

c) Introduzione del concetto di Leadership al fine di assegnare specifiche responsabilità alle figure dotate di ruoli di direzione in azienda, per promuovere la gestione della qualità all’interno dell’Organizzazione;

d) Nuovi requisiti per la gestione della documentazione (Informazioni documentate).

Considerata l'importanza della nuova release e lo sforzo richiesto alle aziende per adeguarsi ai nuovi requisiti, l'associazione degli enti internazionali di accreditamento IAF (International Accreditation Forum) ha stabilito che il periodo di transizione della certificazione all’edizione 2015 si svolga in 36 mesi dalla data di pubblicazione della versione finale. Trascorsi 36 mesi dalla data di pubblicazione dell’edizione finale (23 settembre 2015) tutte le certificazioni rilasciate ai sensi della ISO 9001:2008 cesseranno la loro validità. La nostra Vision persegue, inoltre, come obiettivi: - Porsi come soggetto attivo nel territorio dell’Oltrepo’ Pavese e come tale proporsi il raggiungimento della collaborazione con la Regione Lombardia, Con l’amministrazione Provinciale, con il Comune di Voghera e Comuni limitrofi, con le fondazioni e le Associazioni formative del territorio; - Mettersi in rete con i servizi pubblici e privati per erogare prestazioni diversificate ma di qualità, volte a sviluppare un sistema complesso e professionale di aiuto e di sostegno in grado di rispondere ai diversi bisogni delle aree socio sanitaria, educativa, formativa e preventiva - Qualificare l’opera dei soci lavoratori della Cooperativa. Seguono nominativi dei Soci e dei Dipendenti che al 31 Dicembre 2016 erano in C.A.S.E- scrl Onlus:



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COGNOME NOME Qualifica TOT ϙ Maschi

ACHILLI ANNA Socia 1 1

BARIANI ROBERTA Socia 2 2

CAPRIOLI MARIANNA Socia 3 3

CAVALIERE NOEMI Socia 4 4

CECI ALESSANDRO SOCIO 5 1

CHIAPPAROLI ALESSIA Socia 6 5

CIVINI ANDREA SOCIO 7 2

CORNEGLIANI LUCIA Socia 8 6

COSCIA DANILO SOCIO 9 3

CREMASCHI ANDREA SOCIO 10 4

CURINO ROBERTO SOCIO 11 5

DELLE FOGLIE NICOLA SOCIO 12 6

DELLA LUNGA ENRICO Dipendente 13 7

FANARI FABRIZIO SOCIO 14 8

FRACCHIA MARIBEL Socia 15 7

GALANTE FRANCESCA Socia 16 8

GRAZIANI ALBERTO SOCIO 17 9

LENTINI CLAUDIA Socia 18 9

MASSARA MARCO SOCIO 19 10

MILANESI MANUELA Socia 20 10

MIRADOLI LAURA Socia 21 11

MONTANARI SILVIA Socia 22 12

MORI ROBERTA Socia 23 13

NEGRI ROSETTA Socia 24 14

PERTUSI GIORGIO SOCIO 25 11

ROLANDI MARIA Socia 26 15

SACCHI GIORGIO SOCIO 27 12

TARDITI DEBORAH Socia 28 16

VIOLA TIZIANA Socia 29 17

ZAMBIANCHI MICHELA Socia 30 18

ZARA MARIO Dipendente 31 13

13 MASCHI Soci Lavoratori 29 11 18

18 FEMMINE Dipendenti 2 2 0

Per i soci lavoratori sopra elencati è stata corrisposta la quota annua dell’Assicurazione Sanitaria Integrativa al Fondo Integrativo Sanitario Impresa Sociale 120 della Società di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo.



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Nel 2016 non sono state aumentate le tariffe (già aumentate nel 2015 di circa 3%) di costo orario in relazione ai seguenti fatti: a) rinnovo delle diverse convenzioni b) costi fermi dal 2010 c) necessità di aderire per CCNL delle Cooperative Sociali al Fondo Sanitario Integrativo (adesione formale nel 2016 ma con corresponsione di arretrati). L’aumento del costo orario nel 2015 ha prodotto un utile di € 13.533,00 (saldo positivo) pur provenendo da un bilancio 2014 (saldo negativo) di € 1.832,00 e evidenziando una perdita nel 2016 (saldo negativo di € 553,00). Attualmente le convenzioni stipulate con gli enti di privato – sociale sono le seguenti. (al 15 maggio 2017 - I testi integrali delle convenzioni sono riportate nel Libro Verbali del C.d.A.). Fondazione ADOLESCERE di Voghera (PV) [email protected] Adolescere è una Fondazione no profit che promuove e realizza interventi e servizi educativi e formativi "con" e "per" gli adolescenti e gli adulti. I principi fondanti. La filosofia e la cultura della Fondazione Adolescere si basano su tre principi fondamentali: solidarietà, che è apprendimento della speranza e partecipazione e impegno alla propria realtà, laicità, perché è uno stile, un metodo personale ai valori dell’autonomia, del pluralismo e del dialogo, la valorizzazione della professionalità relazionale. La Fondazione è governata da un Consiglio di Amministrazione composto dal Presidente della Provincia di Pavia, dal Sindaco del Comune di Voghera, dal Presidente della Comunità Montana Oltrepò Pavese e Dal Direttore Generale della stessa Fondazione. Convenzioni in essere: 1) La Cooperativa C.A.S.E. scrl Onlus si impegna a svolgere la gestione dei servizi e/o progetti (riportati in elenco) con il proprio personale educativo. La Fondazione Adolescere per l’attuazione dei servizi e/o progetti nei termini e nei tempi sopra indicati mette a disposizione: le strutture, i locali e i siti ubicati a; a) Voghera in V.le Repubblica. 25 (sede Fondazione) S.E.P. (servizio educativo pomeridiano) e Villa Balma (servizio tutela minori) in Viale Repubblica, 39; b) Rivanazzano (PV) Villa Fede Strada Boggione, 7 (comunità per Minori); c) Varzi (fraz. Pietragavina) Via per il Castello (soggiorni estivi per minori e stage scuole); d) Romagnese (PV) in frazione Casa Casarini “setteborghi” (soggiorni estivi per minori e stage scuole). Tutte queste strutture sono di proprietà o in locazione o in comodato d’uso della stessa fondazione e sono in possesso dei requisiti strutturali e funzionali previsti dalla vigente normativa; le attrezzature saranno fornite prevalentemente dalla Fondazione Adolescere (formalizzate da apposito allegato unito al regolamento che concorrerà alla costituzione della “carta del servizio”) ma ciò non esclude che la Cooperativa possa acquistare e conferire alla gestione del servizio beni e attrezzature (quali ad esempio arredi, suppellettili, automezzi per il trasporto di persone e cose, mezzi informatici, ecc...) utili alla realizzazione dell’obbiettivo gestionale come all’art. 9 della presente convenzione.. Si meglio precisa come all’art. 11 Legge Regionale 2 1/2003 che per gestione di servizi e/o progetti si intende l’organizzazione complessiva e coordinata dei diversi fattori materiali, immateriali e umani che concorrono alla realizzazione di un servizio con esclusione delle mere prestazioni di manodopera. La differenziazione fra progetti e servizi è in di massima definita dalla durata nel tempo: ove per il servizio è previsto un periodo di tempo superiore ai tre anni.



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IMPORTO ANNUALE previsto 300.000,00 #trecentomila/00# esente IVA fino a scadenza contratto (31/12/2019) pagato in dodicesimi. 2) Al fine di elaborare progetti individualizzati per minori: a) propedeutica alla musica; b) studio di strumenti musicali e della voce; c) preparazione a esami musicali c/o conservatori; d) progetti psico-educativi (musicoterapia); la Fondazione Adolescere individua nella Cooperativa sociale Assistenza Servizi Educativi - C.A.S.E. scrl Onlus di Voghera il partner in grado di accogliere e condurre gli obiettivi premessi. La C.A.S.E. scrl Onlus si impegna a fornire (previo accreditamento vedi comma successivo) gli insegnanti e l’eventuale personale di segreteria per la gestione degli anni scolastici (circa 9 mesi effettivi più le ferie maturate) della Civica Scuola di Musica di Voghera in Via Foscolo, La presente convenzione è stipulata per gestire i progetti sopra esposti e resterà in vigore per anni 4 #quattro,00#: dal 14.09.15 – 05.07.19 restando salve le norme in tema di recesso. IMPORTO ANNUALE (settenbre – luglio) previsto 177.000,00 #centosettantasettemila/00# esente IVA fino a scadenza contratto 31/12/2019. Fondazione VARNI AGNETTI di Godiasco (PV). La Fondazione “Varni Agnetti", ente non commerciale no profit oggi anche onlus, svolge la propria attività in ambito socio-sanitario assistenziale; le finalità istituzionali sono quelle di realizzare attività di solidarietà sociale nei settori dell'assistenza sociale, socio-sanitaria e sanitario integrata in favore di anziani ovvero di altri soggetti fragili affetti da forme di disabilità fisiche e psichiche. La Fondazione è retta da un Consiglio di Amministrazione composto da sette membri, compreso il Presidente, cosi individuati: ll Parroco di Godiasco, membro di diritto in rappresentanza degli interessi della donataria Famiglia Agnetti; N. 3 rappresentanti del Comune di Godiasco; N. 1 rappresentante del Comune di Montesegale; N. 1 rappresentante del Comune di Fortunago; N. 1 rappresentante del Comune di Rocca Susella. Convenzioni in essere: 1) La Fondazione VARNI AGNETTI di Godiasco (PV) intende esternalizzare a soggetti specializzati la gestione. la progettazione l’organizzazione del servizio socio-educativo e di animazione a favore degli Ospiti della R.S.A. (autorizzato per un massimo di n. 84 posti letto) e del C.D.l. "Varni Agnetti' (autorizzato per un massimo di n. 40 posti letto) siti in Via Ardivestra n. 3/ 5 a Godiasco - PV; c) L’appaltatore (C.A.S.E. s.c.r.l. ONLUS - VOGHERA) è una Cooperativa Sociale senza finalità di lucro che esercita in modo specialistico e professionale attività di progettazione ed erogazione di servizi socio-educativi e di animazione; d) che per lo svolgimento della predetta attività, la cooperativa si avvale di apposito personale con professionalità e consistenza numerica adeguata; e) che la Fondazione non ha al proprio interno le necessarie professionalità per svolgere l’attività oggetto del presente contratto di appalto; f) che la Cooperativa assume a proprio rischio e in piena autonomia gestionale nei confronti della Fondazione l'obbligo di progettare, organizzare ed eseguire il servizio oggetto del presente contratto (servizio educativo e di animazione a favore degli ospiti). IMPORTO ANNUALE previsto 60.000,00 #sessantamila/00# oltre IVA 5% fino a scadenza contratto (31/12/2018) pagato in dodicesimi (anno 2016 € 57.000,00) 2) Progetto assistenziale denominato PROGETTO BISOGNI COMPLESSI (a favore degli Ospiti con problemi cognitivi medio-gravi). Si conviene e stipula quanto segue (ai sensi dell'art. 1655 e



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seguenti del Codice Civile e della L. 30 del 14/2 / 2003 e relativo decreto attuativo n° 276 del 10/09/2003 ed integrazione del contratto di appalto stipulato delle parti in data 27 dicembre 2016 gestione ed esecuzione in via sperimentale del PROGETTO BISOGNI COMPLESSI rivolto agli Ospiti del C.D.I. “Varni Agnetti' con deficit cognitivo medio-grave, che richiedono un impegno; assistenziale di fatto superiore allo standard medio stabilito da Regione Lombardia in materia di C.D.I. accreditati. Si precisa che per “ospiti non autosufficienti con bisogni complessi” si intendono ospiti che si trovano in una fase avanzata della malattia e che presentano un livello di compromissione severa delle capacità motorie e/ o cognitive con livelli di autonomia molto ridotti c che richiedono un impegno assistenziale decisamente rilevante. Gli interventi programmati per tali ospiti dovranno quindi rispondere contemporaneamente al bisogno di cura di sé nelle normali attività di vita quotidiana che comunque si esplicheranno in prestazioni aggiuntive rispetto allo standard definito nel contratto di appalto del 27 dicembre 2016 sottoscritto tra le parti. Gli educatori di CASE scrl Onlus dovranno garantire le seguenti prestazioni aggiuntive: terapia occupazionale; interventi di stimolazione cognitiva, ROT formale e informale sulle performance cognitive, sul tono dell’umore, sui disturbi comportamentali; stimolazione della memoria procedurale (come ad esempio lavarsi, vestirsi e mangiare in modo autonomo usando correttamente le posate e versarsi da bere). Inoltre gli Educatori della Cooperativa C.A.S.E. dovranno collaborare con l'equipe multidisciplinare della Fondazione (Medico Responsabile, Responsabile dei servizi Assistenziali e Fisioterapici) alla stesura di un PAI - Piano Assistenziale Individualizzato dei bisogni complessi per ciascun ospite coinvolto in tale progetto. IMPORTO ANNUALE previsto 9.000,00 #novemila/00# oltre IVA 5% pagato in dodicesimi. Scadenza contratto 31/12/2018 (anno 2016 € 5.700,00) Associazione Zanaboni Onlus di Voghera (PV) Casa del Pane, Asilo Notturno, Pensionato Zanaboni, Via Cagnoni 9 Bis [email protected]. Storico istituto di Voghera che per fini umanitari oltre all`R.S.A. ospita l`asilo Notturno Don Giacomo Prinetti il quale riserva 14 posti letto per indigenti di sesso maschile e 5 posti letto per indigenti di sesso femminile, non solo vogheresi, ma di qualsiasi nazionalità purché con documenti validi. La Casa del Pane offre a tutti i bisognosi una pasto caldo alle 12.00 e la cena alle 19.00 per 365 giorni all'anno. Entrambi i servizi sono totalmente gratuiti e in locali adiacenti, ma separati da quelli della R.S.A. (che ospita 62 anziani). Dalla costituzione di ente morale nel 1910 l'ente nel 2003 è stato de-pubblicizzato ed ha assunto la veste di un'associazione riconosciuta dalla Regione Lombardia come persona giuridica privata, organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS). L'ente è governato da un Comitato Direttivo (CD), composto da 7 membri in carica per 5 anni, all'interno del quale vengono nominati 1 Presidente ed 1 Vice Presidente. ll CD svolge funzioni decisionali di indirizzo, programmazione e controllo. Convenzione in essere per fornire educatori professionali e/o animatori professionali che dovranno predisporre progetti educativi per gli Ospiti della R.S.A. A. Zanaboni Onlus di Voghera (PV), Via Cagnoni 9 Bis (soggetto gestore) dandone poi concreta attuazione. A tal fine dovranno promuovere momenti di formazione, sviluppo e partecipazione degli individui affidati nonché momenti di interazione con gli altri Pazienti, con il Personale ed i servizi della struttura ed i Famigliari, avvalendosi di strumenti relativi a metodologie di operatività psico-pedagogica e socio-culturale. Le funzioni e mansioni del personale sono



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riconducibili a quanto previsto dalla vigente normativa in campo Nazionale e Regionale. Che il committente ha tra i propri fini istituzionali l'assistenza a favore di anziani in particolare stato di disagio psico-fisico e pertanto ha realizzato una struttura R.S.A. in Voghera (PV) per accogliere quegli anziani per i quali non sia possibile la permanenza nel proprio ambiente familiare e sociale; Che il Committente intende esternalizzare a soggetti specializzati la gestione del servizio educativo e di animazione a favore degli Ospiti della R.S.A. A. Zanaboni Onlus di Voghera (PV), Via Cagnoni 9 Bis. Che la Cooperativa tra le proprie finalità svolge attività di gestione di servizi socio sanitari ed educativi; Che per lo svolgimento della predetta attività, la Cooperativa si avvale di apposito personale con professionalità e consistenza numerica adeguata; Che la Cooperativa assume a proprio rischio e in piena autonomia gestionale nei confronti del Committente l'obbligo di organizzare ed eseguire il servizio oggetto del presente contratto attraverso l'impiego di propri capitali, mezzi tecnici, risorse umane ed organizzazione e direzione del personale, nel rispetto delle modalità specificate nel presente contratto. IMPORTO ANNUALE previsto 25.000,00 #venticinquemila/00# esente IVA fino a scadenza contratto (31/12/2018) pagato in dodicesimi. Casa di Cura Villa Esperia di Godiasco Terne (PV) in viale dei Salici 35. Villa Esperia è un ospedale privato, accreditato e convenzionato, concepito come una vera “cittadella della riabilitazione”, specializzato nella riabilitazione di pazienti affetti da patologie neurologiche/degenerative, ortopediche, cardiologiche, pneumologiche e disturbi legati alla sfera nutrizionale. Convenzione in essere: L’attività di musicoterapia prevista presso la Casa di Cura Villa Esperia S.p.A. è riassunta nel progetto denominato “PROGETTO DI MUSICOTERAPIA NEUROLOGICA” rivolto a persone affette da malattia di Parkinson. E’ inteso che l’attività di musicoterapia sarà svolta, nell’ambito delle richieste di cui all’art. 1 (della Convenzione), con le modalità ed i contenuti che saranno autonomamente determinati dalla Coop. C.A.S.E. e dagli operatori da essa designati, essendo escluso che possano essere loro impartiti da Casa di Cura Villa Esperia spa o dal personale della medesima ordini o direttive. La Cooperativa Sociale garantisce: Oltre alla regolare posizione economica e previdenziale del proprio personale attestata mediante trasmissione del D.U.R.C., una copertura assicurativa di responsabilità civile della musicoterapia verso terzi; detta copertura assicurativa dovrà riguardare anche eventuali azioni o pretese rivolte da terzi direttamente nei confronti di Casa di Cura Villa Esperia spa in relazione all’attività di musicoterapia svolta da coop. C.A.S.E. la realizzazione del progetto mediante attrezzatura autonoma e nei modi e nei tempi concordati con il personale medico della Casa di Cura Villa Esperia; Un’adeguata sostituzione (titoli professionali) della persona accredita a svolgere il progetto di musicoterapia in caso di malattia delle/a designate/a; l’eventuale recupero in data da concordare per eventuali ore perse per cause di “forza maggiore” (difficoltà dei trasporti per neve, guasti agli impianti, ecc…). IMPORTO ANNUALE previsto 11.000,00 #undicimila/00# oltre IVA 5% pagato in dodicesimi. Scadenza contratto 31/12/2017 (anno 2016 € 4.000,00).



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INFORMATIVA SULLA MUTUALITA’ PREVALENTE: L’attività della Cooperativa si svolge per il 99,8% nell’ambito della regione Lombardia. Nel rispetto del requisito per la mutualità prevalente per le Cooperative sociali iscritte all’albo delle Cooperative Sociali nella sezione A cooperative di gestione servizi socio sanitari assistenziali nella categoria produzione lavoro si precisa che il personale impiegato al 31 dicembre 2016 era rappresentato da 29 soci lavoratori (suddivisi in 11 maschi 18 femmine) e 2 (due) dipendenti a part-time e a tempo determinato (entrambi maschi). Forza lavoro totale 31 persone. Dei 29 soci lavoratori (18 donne) 7 donne erano a tempo pieno interminato, 11 erano a part-time di cui 4 a tempo indeterminato e 6 a tempo determinato, 1 (una) libera professionista. Degli 11 Uomini: 3 a tempo pieno indeterminato e 8 a part-time di cui 1 (uno) a tempo indeterminato e 7 a tempo determinato. La Cooperativa non possiede beni immobili ma utilizza, su incarico o in comodato d’uso gratuito o oneroso spazi e strutture in cui svolge l’attività educativa, formativa e culturale. I beni posseduti dalla Cooperativa sono apparecchiature informatiche (date anche in uso gratuito ai soci-lavoratori che si occupano della progettazione) o che vengono utilizzate per il segretariato. Altri beni in possesso della società cooperativa sono: apparecchiature elettriche e a scoppio per la gestione del verde, attrezzature elettriche, manuali ed elettriche d’uso domestico, automezzi quali il Citroen Nemo (acquisto 2010) e Fiat Panda Ibrida (gpl) acquistata nel 2012. Dobbiamo ringraziare la CO.Ge.S.A. (Cooperativa Gestione Servizi Artigiani) che da oltre 25 anni collabora con noi e l’Associazione Artigiani che gratuitamente ci ospitano nei loro locali di Via Giorgio Bidone, 21. Un ringraziamento particolare va alle Persone ed in particolare al Dott. Campeggi (dirigente) e alle Sig.re Ornella e Daniela (che si occupano della redazione del bilancio e della contabilità) e alle Sig.re Laura e Monica (che si occupano delle Buste paga e degli Oneri del Personale). La Società Cooperativa ha mantenuto e mantiene la registrazione del propri domini (.org e .it) e nel febbraio 2015 ha pubblicato il sito (www.cooperativacase.org e www.cooperativacase.it; posta elettronica [email protected]; la Cooperativa sociale è dotata della P.E.C. (posta elettronica certificata) sul seguente indirizzo: [email protected]. Si ribadisce che i criteri di valutazione qui esposti sono conformi alla normativa civilistica e le risultanze del bilancio corrispondono ai saldi delle scritture contabili tenute in ottemperanza alle norme vigenti. La presente nota integrativa, così come l’intero bilancio di cui è parte integrante, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società ed il risultato economico dell’esercizio. L’esposizione dei valori richiesti dall’art. 2427 del codice civile è stata elaborata in conformità al principio di chiarezza. Relativamente alla perdita di esercizio del 2016 (€ 553,00), l'organo amministrativo evidenzia che il VALORE DELLA PRODUZIONE (rappresentato dai: 1. ricavi delle vendite e delle prestazioni e 2. altri ricavi e proventi) è stato:

http://www.cooperativacase.org/

http://www.cooperativacase.it/

mailto:[email protected]



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nel 2015 di € 689.419,00 nel 2016 di € 654.475,00 con una diminuzione delle entrate nel 2016 di € 34.944,00. A fronte di queste minori entrate i COSTI DELLA PRODUZIONE 6.7.9. Costi del personale – salari, stipendi, oneri sociali, trattamento di fine rapporto, trattamento di quiescenza, altri costi del personale); 10. Ammortamenti e svalutazioni 14. Oneri diversi di gestione erano: Nel 2015 di € 675.990,00 Nel 2016 di € 655.197,00 con una diminuzione dei costi nel 2016 di € 20.793,00. La sola Voce Personale è passata da € 583.173,00 del 2015 a € 562.840,00 del 2016 riducendosi di “soli” € 20.333,00. Sulla scorta delle indicazioni fornite, il Consiglio d’Amministrazione ha invitato i soci ad approvare il bilancio chiuso al 31.12.2016 e la proposta di copertura della perdita € 553,00 mediante utilizzo della riserva indivisibile di cui la Cooperativa è così dotata: (La cooperativa per disposizioni di legge e di statuto non distribuisce utili ai soci. Le riserve vengono implementate dagli utili e decrementate dalla copertura perdite e dal versamento del 3% al fondo mutualistico delle cooperative).

LEGENDA / NOTE: A = per aumento di capitale B = per copertura perdite C = per distribuzione ai soci

Approvato dall’Assemblea dei Soci il 15 Maggio 2017

IMPORTO Origine/Natura Possibilità di utilizzazione Quota disponibile

Capitale 2.448,00 CAPITALE SOCIALE A,B

Riserva Legale 8.702,00 RISERVA DI UTILI A,B

ALTRE RISERVE

Varie altre riserve 5.723,00 RISERVE DI UTILI A,B 5.723,00

TOTALE Varie riserve 5.722,00 5.723,00

TOTALE 16.873,00 5.723,00

QUOTA NON DISTRIBUIBILE 5.723,00

Bilancio versione definitiva - Cooperativa Case Onlus · D.P.C.M. 21 marzo 2001 n. 329 Approvato...

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