Bilancio Sociale FIDES ONLUS 2015 · Il rendiconto sociale La produzione e la distribuzione del...

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1 Bilancio Sociale Bilancio Sociale FIDES ONLUS 2015 FIDES ONLUS 2015 anni di volontariato al servizio dei poveri anni di volontariato al servizio dei poveri 34 34 Associazione di volontariato ed Ente morale Associazione di volontariato ed Ente morale www.fidesonlus.org www.fidesonlus.org

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Bilancio SocialeBilancio Sociale FIDES ONLUS 2015FIDES ONLUS 2015

anni di volontariato al servizio dei poverianni di volontariato al servizio dei poveri3434

Associazione di volontariato ed Ente moraleAssociazione di volontariato ed Ente morale www.fidesonlus.orgwww.fidesonlus.org

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“ Nutrire il pianeta... nutrire l'amore per la nostra Terra, la Casa Comune...” Fides c'è !

Lettera della Presidente

Questa edizione del Bilancio Sociale esce in un momento particolarmente importante per la nostra Associazione, nel 2015 infatti concludiamo il triennio di intense attività previste nell'ultima pianificazione strategica. Un percorso impegnativo che non vogliamo considerare un traguardo, ma un nuovo punto di partenza affinché la nostra associazione si rinnovi e si adegui ai veloci cambiamenti in corso. Parte così la sfida del prossimo piano strategico triennale 2016-18 studiato sia per accompagnare la transizione interna, sia per avviare nuove iniziative per l'accesso ai servizi, bilanciare i settori d'intervento, migliorare la comunicazione da e verso i nostri portatori d'interesse.

L’emergere di nuovi bisogni e le mutate esigenze delle famiglie però ci chiedono ancora una volta di rileggere la nostra missione alla luce dell’evoluzione delle politiche di welfare e dei servizi alla persona. Per questo, in continuità con il cammino fin qui compiuto, Fides Onlus è impegnata a interpretare e dare risposta alle nuove emergenze e fragilità, consolidare relazioni con i soggetti pubblici e privati del sistema di aiuto sociale, ripensare modalità organizzative e di gestione efficaci ed insieme sostenibili, mettendo la nostra pluridecennale esperienza al servizio delle comunità in cui siamo chiamati a operare.

Paola StrigliaPresidente FIDES ONLUS

Tutto ciò con lo stile che da sempre contraddistingue il nostro modo di essere e lavorare, come famiglia che aiuta altre famiglie.

L’impegno profuso da tutta l’organizzazione per giungere a questo documento, altro non è che il racconto di un’esperienza condivisa che si rinnova di giorno in giorno, il segno concreto di volontari e lavoratori che sanno dare il meglio, e qualche volta anche un po’ di più, affinché la qualità della vita delle persone sia una prerogativa di tutti!

Fides significa anche 34 anni di volontariato e di servizio per i poveri; sempre in campo concretamente offrendo accoglienza, ascolto e sostegno in un’ottica di inclusione sociale a tutto tondo. La fatica di tutto questo è ripagata dalla profonda convinzione che per migliorare il bene comune occorre l’impegno di tutti!

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Nota metodologica Pag. 41.

1.11.21.31.41.51.61.7

Identità associativa e sistema di gestioneRiferimenti storiciLa nostra visione sociale (vision)La nostra missione sociale (mission)Gli organi associativi e la struttura organizzativaProcessi gestionali e clima organizzativoLe personeChi opera insieme e attorno a noi

Pag. 7

2.2.12.22.32.42.52.6

Attività istituzionaliI settori d’intervento ed i servizi offertiComunicazione internaComunicazione esternaValorizzazione delle risorse umane e materialiDifesa e sviluppo della dignità umanaCooperazione internazionale

Pag. 28

3.3.13.23.3

Il rendiconto socialeLa produzione e la distribuzione del valore aggiuntoLa riclassificazione dei dati di bilancioIl sistema di monitoraggio e valutazione

Pag. 62

4.4.14.2

Prospettive e proposte per il futuroIl piano triennale 2016-2018Il programma delle attività 2016

Pag. 75

Questionario di soddisfazione Pag. 79Ringraziamenti Pag. 80Contatti Pag. 81

INDICE

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Nota metodologica

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Nota metodologica

UNO STRUMENTO DI IMPEGNO E TRASPARENZAL’Associazione FIDES ONLUS ritiene che la rendicontazione sulla propria attività e sui risultati raggiunti non possa limitarsi alla sola dimensione economica, ma che debba anche e soprattutto riguardare la dimensione sociale, direttamente collegata al perseguimento della propria missione.

A COSA SERVE IL BILANCIO SOCIALEIl bilancio sociale deve fornire una corretta rappresentazione della realtà di un’ente e soddisfare le esigenze informative fondamentali di tutti coloro che rispetto ad essa sono portatori di interessi, diritti e aspettative legittime (stakeholder). Rispetto al bilancio d'esercizio, che espone i fatti economici e finanziari, il bilancio sociale permette di comprendere le capacità dell’organizzazione di perseguire la sua missione, di essere coerente con i valori ed i principi a cui si ispira.

COSA DEVE RENDICONTARE IL BILANCIO DI MISSIONE● perseguimento della “mission”● declinazione delle strategie e programmi operativi● risorse utilizzate e attività svolte● risultati prodotti e, per quanto possibile, effetti determinati● informazioni rilevanti per i portatori d'interessi (stakeholder)

dell’organizzazione

LA COMUNICAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE 2015Per favorire la conoscenza e divulgazione delle attività e dei risultati associativi sia all’interno (personale, dirigenti, volontari), sia all’esterno verso gli altri portatori d’interesse, si è deciso di privilegiare i canali digitali e interattivi. Abbiamo pubblicato il bilancio sociale sul sito ufficiale www.fidesonlus.org in versione sfogliabile pagina dopo pagina; stampato 7 copie una per ogni Sede operativa; inviato in posta elettronica ai revisori e a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta.

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QUALI SONO I SUOI BENEFICIIl Bilancio sociale è per FIDES ONLUS una sistematica occasione di riflessione, analisi, confronto interno ed esterno, che serve a promuovere: (1) una visione complessiva ed integrata del suo operato e dei risultati; (2) la coerenza tra piano triennale ed operativo annuale; (3) un approccio valutativo; (4) la crescita del senso di appartenenza, di corresponsabilità e la comprensione del lavoro altrui; (5) l’identificazione di aree di miglioramento; (6) uno sviluppo dei sistemi informativi, di programmazione, controllo in una direzione coerente con la missione. In quanto documento che garantisce trasparenza e rende comprensibile l’operato complessivo: (7) favorisce un dialogo maturo, fondato su una conoscenza non superficiale con i diversi interlocutori; (8) promuove e consolida le relazioni fiduciarie e di collaborazione; (9) limita il rischio di una valutazione approssimativa dei fatti organizzativi ed operativi; (10) educa alla trasparenza interna ed esterna all'organizzazione.

Il Bilancio sociale di FIDES ONLUS 2015 è il risultato di un lavoro di equipe che raccoglie e traduce in documenti semplici e chiari le

attività previste e realizzate in ogni settore d'intervento ed in ogni Sede Operativa. Esso si presenta in quattro sezioni: l'identità di Fides, le attività istituzionali, il rendiconto

sociale, prospettive e proposte per il futuro.

QUALI SONO LE SUE CARATTERISTICHE FONDAMENTALIApproccio sociale: non è comunicazione pubblicitaria o di immagine, ma ha la capacità di esprimere il senso delle attività e dei risultati; non autoreferenzialità; chiarezza e fruibilità; forte integrazione con gli altri strumenti/processi di gestione e comunicazione dell’organizzazione. Determinante è il modo in cui viene gestito il processo di elaborazione e comunicazione.

QUALI SONO STATE LE DIFFICOLTÀFondamentale un percorso pluriennale che proceda attraverso uno sviluppo graduale (ma da perseguire con decisione) che consenta di realizzare e fare apprezzare il bilancio sociale come strumento di comunicazione interna e esterna. Permangono spazi di miglioramento nella metodologia e tempistica della raccolta dei dati quantitativi (relativi all’esecuzione dei servizi) e qualitativi (sulle prestazioni) e sulle valutazioni attraverso indicatori.

Nota metodologica

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1. Identità associativa e sistema di gestione

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1. Identità associativa e sistema di gestione

1.1 Riferimenti storici

L'Associazione FIDES trae origine dalla volontà di Padre Mario Lupano, (deceduto nel gennaio 1998) missionario di San Vincenzo e da un gruppo di persone facenti parte la “Famiglia di Maria” (Associazione di volontariato) impegnate da tempo in attività di carattere solidaristico ed umanitario ed animate da spirito di fede e carità cristiano-cattolica.Le realtà sociali che emersero negli anni settanta dello scorso secolo provocarono gravi emergenze e resero necessario disporre di mezzi aggiuntivi ed impiegare nuovi fabbricati. Per ragioni di “giustizia” andava inoltre salvaguardata la ferma decisione di non investire tali risorse in attività di tipo economico, piuttosto destinarle solamente a chi si trovava in condizione di reale bisogno. Questo motivo indusse a pensare ad un’associazione riconosciuta con il preciso scopo di mettere a disposizione dei più poveri quanto essa stessa veniva a possedere.

FIDES venne costituita con atto pubblico in data 08/05/1981 e fu eretta ad Ente Morale con DPR n.962 del 25/11/1985; venne poi iscritta all’Albo del Volontariato della Regione Lombardia (dapprima ai sensi della L.R. 1/1986 e poi ai sensi della L.R. 22/1993), infine fu trasformata in FIDES ONLUS, il 28/05/1998 con approvazione del D.M del 25/06/1998.

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1985

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Padre Mario Lupano e l'Associazione Famiglia di Maria iniziano a dedicarsi alle povertà emergenti

1. Identità associativa e sistema di gestione

Avvio ospitalità per persone senza fissa dimora.Arrivo volontarie in Madagascar e avvio della cooperazione.

1973

Costituita l'Associazione Fides

Fides eretta a Ente Morale

1981 Prima convenzione con Ministero della Sanità malgascio

Iscrizione all'albo del Volontariato di Regione Lombardia

Associazione FIDES diventa ONLUS

Approvazione nuovo Statuto dell'Associazione FIDES ONLUS

Costituita l'ASBL Fidélité pour le Développement Social, poi trasformata nel 2008 in ONG FIDES

1982

1994

1985

1998

2004

2009

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1.2 La nostra visione sociale (VISION)

La FIDES ONLUS come una famiglia in cammino vuole dare speranza nel futuro ad immagine della carità di Cristo.

Vede nel volontariato sorretto da fiducia, senso di responsabilità e perseveranza una risorsa concreta per captare i cambiamenti nella realtà sociale, per rispondere ai bisogni emergenti, per preparare una generazione nuova di cittadini che abbiano la freschezza e l'entusiasmo di dedicarsi al bene comune.

Vuole essere sia punto di riferimento e di accoglienza verso le persone in difficoltà sia un luogo di confronto e di condivisione delle problematiche individuali e sociali per promuovere una qualità dignitosa della vita e delle relazioni umane. Per questo si impegna ad organizzare forme di aiuto ed a sensibilizzare attivamente i destinatari interagendo con le istituzioni pubbliche ed ecclesiali coinvolte nel mondo del disagio. Crediamo inoltre che la cooperazione sia un'esperienza per avvicinare i popoli nella pace e far progredire la vera civiltà.

1. Identità associativa e sistema di gestione

C B

O E F

V O L O N T A R I A T O

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E I

R C G

A C C O G L I E N Z A

Z M I

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C B

O E F

V O L O N T A R I A T O

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I U A

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N E

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1. Identità associativa e sistema di gestione

1.3 La nostra missione sociale (MISSION)

Secondo quanto scritto nello Statuto, articolo 2, l’Associazione ha per scopo l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale con interventi nei settori: sociale e pedagogico-riabilitativo, socio-sanitario, della cooperazione internazionale. Con attenzione alle forme di “nuove povertà”, si rivolge alle persone in condizione di marginalità che nel presente o nel futuro possono richiedere un aiuto adeguato indipendentemente dall’età, dal sesso, dalla nazionalità, dall’estrazione sociale, dall’ideologia e dalla religione.

Nel settore di intervento “sociale” e “pedagogico-riabilitativo”, FIDES ONLUS risponde ai bisogni di persone senza dimora, soggetti vulnerabili e con problemi di dipendenza, minori e famiglie attraverso la promozione di condizioni di benessere e inclusione sociale, il sostegno alla maternità nonché la prevenzione, l’educazione, la rimozione o la riduzione di situazioni di disagio psicofisico, economico e sociale.

Nel settore d’intervento “socio-sanitario” FIDES ONLUS risponde ai bisogni di persone affette da HIV/AIDS che presentano notevoli compromissioni dell’autonomia e delle funzioni elementari dal punto di vista fisico e psicologico.

Nel settore d’intervento “cooperazione internazionale” FIDES ONLUS conduce o partecipa a progetti di sviluppo in ambito sanitario, educativo, agricolo, infrastrutturale e sociale a favore delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo.

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VALORIGUIDA

QualitàSpirito di servizio

Coraggio e prudenzaGiustizia

1. Identità associativa e sistema di gestione

Entusiasmo e concretezzaCondivisione e collaborazione

Comunità come famigliaResponsabilità e competenza

Accoglienza e rispetto

PerseveranzaFede, speranza, carità

Proposta Cristiana

Il codice etico è pubblicato nella sua versione completa sul sito ufficiale:

www.fidesonlus.org nella sezione “chi

siamo”.

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1.4 Gli organi associativi e la struttura organizzativa

L'associazione FIDES ONLUS, come da Statuto, funziona attraverso tre organi collegiali, più il rappresentante legale.Le cariche degli organi associativi sono tutte a titolo gratuito.

L’Assemblea dei soci è depositaria dei valori, della missione e visione di FIDES ONLUSIl Consiglio Direttivo pone in essere ed attua le politiche e le strategie associative.

La Presidente ha la rappresentanza legale di FIDES ONLUS.Il Collegio dei revisori ha il controllo esterno sui conti associativi.

1. Identità associativa e sistema di gestione

I documenti ed i verbali firmati dalla Presidente, sono depositati e conservati presso la sede amministrativa di Milano (Casa degli Amici).

Assemblee e direttivinel 2015

1 Assemblea dei soci

1 Riunione revisori

5 Consigli Direttivi

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Il primo portatore di interesse di Fides Onlus, in Italia e in Madagascar, è l'Associazione Famiglia di Maria, i cui membri, oltre a sostenere i progetti Fides in prima persona con il loro lavoro e le loro risorse economiche, ne rappresentano la guida etica e spirituale ed esortano il Consiglio Direttivo a procedere secondo gli insegnamenti di Padre Mario Lupano ed i valori originari.

Le responsabilità e gli incarichi sono correlati da procedure e meccanismi interni di gestione che consentono un'adeguata e corretta circolazione delle informazioni, al fine di creare, sviluppare e potenziare la sinergia delle competenze.Per definire il nostro modello organizzativo, abbiamo parzialmente mutuato i principi proposti dal Centro per lo Sviluppo del Volontariato (Ciessevi) di Milano. Secondo questi criteri abbiamo impostato una struttura semplificata cioè con un numero ridotto di aree di servizio e quindi di responsabili, rafforzato la funzione dei coordinamenti, creato aree di servizio maggiormente orientate ai bisogni dei volontari e della comunicazione. Con riguardo ai processi produttivi, si assegnano funzioni diverse agli incaricati delle unità di servizio in relazione alle proprie competenze e possibile attribuzione degli operatori in ambiti diversi; potenziamento del ruolo elaborativo e progettuale delle unità di servizio; sviluppo della funzione di collegamento delle aree di servizio tra gli organi statutari e la struttura operativa facilitandone il dialogo, la raccolta di informazioni, proposte strategiche, la verifica e la valutazione dei risultati.

AssociazioneFamiglia di Maria

ConsiglioDirettivo

Aree di servizio

Sedi operative

Unità di servizio

1. Identità associativa e sistema di gestione

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Funzionigramma FIDES ONLUS

ResponsabileRisorse Umane

Aree di Servizio

ResponsabileAFC

ResponsabilePromozione e

Sviluppo

CoordinamentoSettori d'intervento

Unità di Servizio

Sedi Operative

DirettoreSede Operativa

AmministrazioneFinanzaControllo

Comunicazione

Nuove iniziativeRaccolta fondi

Educativo

Sanitaria

Supporto

Volontari

1. Identità associativa e sistema di gestione

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AREE DI SERVIZIOLa struttura organizzativa è adeguata per rendere il funzionamento di FIDES ONLUS il più aderente possibile alla realtà e alla disponibilità di risorse umane e qualifiche professionali che lavorano a beneficio dei nostri utenti. Ognuna delle 4 aree di servizio ha un proprio responsabile che dialoga direttamente con il Consiglio Direttivo, i Direttori di Sede Operativa o con gli incaricati delle Unità di Servizio.Due di queste aree si occupano delle attività istituzionali trasversali a tutta l'associazione, si tratta delle aree amministrativa e quella per la promozione e lo sviluppo. Altre due aree sono più rivolte ai beneficiari o ai vari portatori di interesse interni o esterni (settori d'intervento, risorse umane). Il coordinamento dei tre settori d'intervento è assegnato ai rispettivi responsabili che si riuniscono per definire le strategie e mettere in atto le azioni più opportune. Il responsabile del settore socio-sanitario si alterna annualmente all'interno del coordinamento.

UNITA' DI SERVIZIOI servizi generali a sostegno delle attività istituzionali sono: l'amministrazione, finanza e controllo; la promozione e sviluppo che contempla la comunicazione interna ed esterna, le nuove iniziative e la raccolta fondi. Le unità prettamente operative che lavorano per la realizzazione dei progetti, la somministrazione dei servizi ai nostri beneficiari, la sensibilizzazione ed il coinvolgimento dei vari portatori d'interesse sono: i gruppi di volontari organizzati sul territorio; la formazione intesa come servizio educativo, l'assistenza sanitaria, le attività di supporto generale. Un incaricato nominato per ognuna di queste unità dialoga con i rispettivi responsabili di area o con direttori di sede operativa e coordina gli operatori che svolgono i concretamente le loro mansioni.

SEDI OPERATIVELa cooperazione internazionale si realizza attraverso la Missione Sakalalina cui fanno riferimento le attività legate al Centro di Sanità Rurale (CSR), al Centro di Formazione Rurale (CFR), al Centro di Sviluppo Rurale (CDR). Il settore degli interventi sociali e pedagogico riabilitativi comprende, oltre alla comunità familiare per minori in affido di Ca' Nostra di Leinì: le attività di accoglienza di persone senza dimora e l’attenzione alle povertà contingenti svolta nella Casa degli Amici, l’impegno per la riabilitazione e reinserimento sociale di persone alcol-tossico dipendenti svolto all’interno delle comunità Ca' Nostra di Mesero e Ca' Nostra di Corbetta, il Centro di ascolto di Casalpusterlengo. Il settore degli interventi socio-sanitari include la gestione di Case Alloggio per persone sieropositive/ AIDS: Casa Carla Maria, Casa dell'Emmanuele, Ca' Nostra Cornaredo.

I Direttori hanno la delega di condurre le Sedi Operative sotto tutti gli aspetti e per questo godono di un'autonomia decisionale e di governo interno che permette efficacia e vitalità nelle politiche di gestione. Per la sola struttura di Ca’ Nostra Leinì, concessa in comodato e gestita dal 2006 dalla Cooperativa Sociale La Terra Promessa 2 di Novara è stata nominata una Commissione paritetica per sorvegliare l’utilizzo e lo stato di conservazione dell’immobile.

Le nostre sedi operative sono: 1 in Madagascar, 3 in Piemonte, 5 in Lombardia.

1. Identità associativa e sistema di gestione

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1. Identità associativa e sistema di gestione

E’ proseguito per tutto il 2015 il confronto sulle procedure e sulle modalità per gestire l’importante momento di transizione che FIDES ONLUS si trova ad affrontare.Con la conclusione del percorso di redazione del nuovo piano triennale, si è manifestata la necessità di apportare cambiamenti nell’assetto organizzativo pur mantenendo saldi i principi statutari. Le direttive principali lungo le quali l’associazione continua a muoversi sono:

● centralità della persona: progetti individualizzati in accordo ai riferimenti scientifici attuali (modello Qualità della Vita, strumenti per pianificare i sostegni adeguati); ampliamento di progetti sperimentali relativi all’abitare indipendente; spazi di auto-formazione interna per le equipe dei servizi;

● stile gestionale interno: mantenimento del sistema integrato per i livelli programmatici, decisionali, progettuale; consolidamento del gruppo dei coordinatori come luogo di confronto, di raccordo e di pensiero organizzativo; assunzione di un modello di riferimento valoriale condiviso e codice etico professionale esplicitato; coinvolgimento dei membri dell'Associazione Famiglia di Maria all’interno di ogni singola sede operativa; attivazione trasversale dei lavoratori su progetti specifici;

● impegno organizzativo: ridefinizione dei servizi socio assistenziali coerente ai nuovi bisogni emergenti; monitoraggio qualitativo dei servizi diurni e residenziali; analisi dell’utenza presente nei servizi per verificare necessità di nuove risposte (invecchiamento e accompagnamento alla morte, carico sanitario, bisogni educativi); ampliamento del numero di realtà produttive che facilitano le esercitazioni all’autonomia degli utenti; consolidamento e formazione per ambulatorio minori; iniziative esterne per visibilità sul territorio; partecipazione a bandi anche in collaborazione con altre realtà del settore.

1.5 Processi gestionali e clima organizzativo

L’Associazione FIDES ONLUS è sempre in camminoper ricevere e donare amore,

senza andare fuori tempo,con la forza delle sue idee, esperienze ed accoglienza,

nel segno della carità di Cristo

L’Associazione FIDES ONLUS è sempre in camminoper ricevere e donare amore,

senza andare fuori tempo,con la forza delle sue idee, esperienze ed accoglienza,

nel segno della carità di Cristo

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1. Identità associativa e sistema di gestione

FIDES ONLUS si caratterizza per un clima organizzativo pervaso da disponibilità,

collaborazione, rispetto delle regole interne ed esterne, rispetto per le singole persone, sentimento di appartenenza e di affiliazione.

Il livello percepito di soddisfazione dei lavoratori è alto e nasce dalla

consapevolezza di utilità dell’attività svolta, dal sentimento di stima e di fiducia nelle

relazioni.

Il livello di comunicazione interna ed esterna è ancora da migliorare; tuttavia si continuano a

sensibilizzare gli operatori e dirigenti sull’importanza strategica della comunicazione per

il buon funzionamento dell’associazione, per la trasparenza verso i nostri portatori d’interesse, per la condivisione dei principi guida, della visione e

della missione di FIDES ONLUS.

FIDES ONLUS ha mantenuto una cultura organizzativa di tipo “centralizzato” volto ad assicurare il

soddisfacimento dei bisogni in un contesto prestabilito. Le decisioni sono prese per via gerarchica (Direttore di sede operativa) e con una responsabilità diretta verso i

compiti/servizi da garantire agli utenti.

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1.6 Le persone

L’attenzione che FIDES, da sempre, presta alle Risorse Umane deriva dall’ovvia considerazione che, per un'organizzazione non lucrativa di utilità sociale, il vero ed essenziale capitale è costituito dai propri lavoratori. Dalla loro professionalità, capacità, serenità e benessere dipende l’appropriatezza e l’efficacia dei servizi erogati, il livello qualitativo di cura prestato agli utenti.

Il primo obiettivo fondamentale che FIDES persegue è quello di creare occupazione di qualità e di promuovere qualità nel lavoro. Ciò comporta operare per assicurare ai dipendenti la continuità occupazionale e salariale, la garanzia e la certezza dei diritti contrattuali, azioni di aggiornamento e formazione, tutela della salute e della prevenzione degli infortuni.

Il personale, che come vedremo in seguito, è il principale beneficiario della distribuzione del valore aggiunto prodotto dell'associazione, è costituito da diverse figure specializzate soprattutto nel campo sanitario, sociale e pedagogico. Parallelamente la FIDES si preoccupa di coinvolgere e valorizzare i volontari e cooperanti nei tre diversi settori d'intervento e secondo le loro rispettive competenze tecniche ed esperienze professionali.

1. Identità associativa e sistema di gestione

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1. Identità associativa e sistema di gestione

Tutte le risorse umane di FIDES ONLUS osservano il Codice Etico ed il Mansionario interno e sono

sufficientemente motivate e consapevoli che il loro operato contribuisce al bene comune e soprattutto dà speranza a

tutte quelle persone vulnerabili in Italia e Madagascar che le nostre iniziative riescono a toccare.

Le risorse umane sono composte da 41 volontari/cooperanti

70 dipendenti/professionisticon contratto in maggioranza a tempo indeterminato.

Il mantenimento dell’occupazione, in un mercato del lavoro debole e fortemente

precarizzato, rappresenta uno degli elementi più significativi del

valore sociale della nostra associazione.

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La distribuzione percentuale per tipologia contrattuale nel 2015 è stata la seguente:

● 68,6% Dipendenti (48)● 2,9% Co.co.pro (2)● 28,6% Professionisti (20)

Fides Onlus si è impegnata a garantire la continuità del lavoro

con contratti a tempo indeterminato.

In questo periodo di grave carenza di lavoroFides Onlus si è preoccupata

di mantenere il suo personale dipendente.

professionisti

cocopro

dipendenti

Distribuzione del personalePer tipologia contrattuale

La distribuzione percentuale per tipologia professionale nel 2015 è stata la seguente:

● 45,7% Personale Sanitario (32)● 28,6% Personale Educativo (20)● 18,6% Personale Tecnico e di supporto (13)● 7,4% Personale Amministrativo (5)

Nel 2015 per sopperire agli aumentati bisogni di assistenza e cura personalizzata degli ospiti sono stati assunti più specialisti di sanità (+2) ed educatori (+1), mentre è diminuito il personale tecnico e di supporto (-1).

1. Identità associativa e sistema di gestione

2009 2010 2011 2012 2013 2014 20150

10

20

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40

50

60

70

80

Distribuzione del personalePer tipologia professionale

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La distribuzione percentuale per fascia di età mostra una prevalenza di personale in età matura.

Nell'ultimo anno si nota un aumento delle ultime due fasce più mature, una riduzione dei lavoratori di età di mezzo (31-40) e un leggero aumento dei giovani.

Queste variazioni sono da ricondurre principalmente ad un basso turn over, per cui il passaggio da una fascia all'altra avviene per il semplice aumento dell'anzianità di servizio.

L'età media del personale FIDES ONLUS è di 46 anni.

Le donne lavoratrici (F) sono più del doppio rispetto agli uomini (M).

I nostri settori d'intervento, che sono a prevalenza sanitaria, sociale ed educativa, necessitano di figure professionali e mansioni che, in modo preponderante, sono svolte da donne. Inoltre, nella politica delle risorse umane FIDES ONLUS pone particolare riguardo alla promozione e all'inclusione di genere e al lavoro femminile.

Distribuzione del personalePer fascia di età

1. Identità associativa e sistema di gestione

Distribuzione del personalePer genere

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Nell'ultimo anno FIDES ONLUS è riuscita a aumentare il numero dei volontari. Sono 37 le persone che si dedicano con continuità alle attività di accoglienza e ascolto degli ospiti, di preparazione dei pasti, servizi di lavanderia e altri servizi richiesti di volta in volta nelle rispettive sedi operative.

Dal grafico sottostante, che mostra la distribuzione tipologica dei nostri volontari nel 2015, si evidenzia che essi sono stati prevalentemente pensionati, donne, di età oltre i 64 anni, che prestano servizio dalle 3 alle 6 ore settimanali e con un titolo di studio di licenza media inferiore.

1. Identità associativa e sistema di gestione

Totale volontariPeriodo 2009-2015

Uomini

Donne

meno di 30 anni

da 30 a 54 anni

da 55 a 64 anni

oltre 64 anni

ore settimanali: 3-6

ore settimanali: 7-10

ore settimanali: oltre 10

inferiore

superiore

laurea

pensionato

occupato

disoccupato

studente

0 5 10 15 20 25 30

Volontari nel 2015Per tipologia

2009 2010 2011 2012 2013 2014 20150

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

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Il numero dei cooperanti ha avuto un andamento variabile nel corso degli ultimi anni, ma si è ora stabilizzato arrivando a 4 persone nel 2015. Queste variazioni sono legate alle necessità contingenti e alla programmazione dei progetti di sviluppo in corso in Madagascar.

Dal grafico sottostante, che mostra la tipologia dei cooperanti nel 2015, si evidenzia che essi sono stati prevalentemente donne, pensionate, con un titolo di studio di licenza media superiore e di età compresa tra i 55 e 64 anni e oltre. Nel 2015 la durata media delle missioni in Madagascar è stata particolarmente lunga: più di 4 mesi (136 giorni) e comprende una volontaria a tempo pieno che conduce il Centro di Formazione Rurale. A questi volontari si aggiunge la responsabile dell'ospedale di Sakalalina e delegata presso la ONG FIDES in Madagascar che risulta in carico al CSR di Sakalalina.

1. Identità associativa e sistema di gestione

Totale cooperantiPeriodo 2009-2015

Uomini

Donne

meno di 30 anni

da 30 a 54 anni

da 55 a 64 anni

oltre 64 anni

inferiore

superiore

laurea

pensionato

occupato

disoccupato

studente

0 1 2 3 42009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

0

5

10

15

20

25

30

35

Cooperanti nel 2015Per tipologia

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1.7 Chi opera insieme e intorno a noi

Sono portatori d'interesse (stakeholders) tutti i soggetti intesi nel senso di individui, gruppi, enti o società che hanno con l’associazione relazioni significative; essi sono a vario titolo coinvolti nelle attività dell'associazione per le relazioni di scambio che intrattengono con essa o perché ne sono significativamente influenzati. Distinguiamo in essi due grandi tipologie:● stakeholder esterni: ovvero i beneficiari dei nostri progetti; i donatori privati e gli enti finanziatori; le istituzioni

pubbliche quali le aziende sanitarie, gli enti di assistenza e di formazione, le università; le aziende, i fornitori, le banche e le assicurazioni; i partner di progetto e le altre Organizzazioni Non Profit, i coordinamenti (Fio.ps, Caritas Ambrosiana, Ciessevi Milano, CEAL, CICA, Vim e Aim e rete ONG malgasce); le parrocchie, le comunità territoriali e l'ambiente;

● stakeholder interni: gli organi statutari (soci, consiglieri, revisori); i volontari ed i cooperanti; i lavoratori (dipendenti, collaboratori, consulenti, sacerdoti).

Con i portatori d'interesse cerchiamo di intercettare e comprendere i bisogni personali e del territorio e di cooperare con loro per individuare gli obiettivi e le strategie più sinergiche, trovare gli strumenti più idonei a realizzare azioni ritenute prioritarie e in linea con la nostra visione e missione.

A loro volta gli interlocutori interni ed esterni possono essere raggruppati per tipo di rapporto in:● soggetti beneficiari dei servizi o più in generale delle attività associative e progettuali (persone con

problematiche di dipendenza (alcol, droga, gioco); persone in Hiv/Aids; persone senza dimora; minori in affido (aiutati grazie al comodato con una cooperativa); popolazione malgascia ed in particolare donne, bambini, famiglie e persone vulnerabili aiutati attraverso i nostri partners locali l'ONG Fidélité pour le Développement Social (ONG FIDES malgascia) e il Centro di Sanità Rurale (CSR) di Sakalalina);

● soggetti che forniscono risorse economiche, materiali o immateriali in modo diretto o indiretto (Associazione Famiglia di Maria, organi statutari, volontari, donatori privati, finanziatori pubblici);

● soggetti con cui Fides ha rapporti lavorativi, di tipo commerciale o finanziario (Fornitori, banche e assicurazioni, consulenti, collaboratori, dipendenti);

● soggetti con cui Fides collabora per la realizzazione di servizi, progetti, attività e la promozione di reti territoriali (ASL, servizi sociali, Regioni, Province, Comuni, comunità territoriali e ambiente, parrocchie, sacerdoti, coordinamenti, Organizzazioni Non Profit (ONP), Università, Enti di formazione.)

1. Identità associativa e sistema di gestione

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1. Identità associativa e sistema di gestione

Persone senza dimoraMinori in affido (aiutati grazie al comodato con una cooperativa)

FornitoriBanche e assicurazioni

Professionisti e collaboratoriVolontari

Comunità territoriali Ambiente

Parrocchie e sacerdotiCoordinamenti

Organizzazioni Non ProfitUniversità

Enti di formazionePopolazione malgascia ed in particolare donne, bambini,

famiglie e persone vulnerabili aiutati attraverso i nostri

partners locali l'ONG FIDES malgascia e il Centro di Sanità

Rurale (CSR) di Sakalalina

Persone con problematiche di dipendenza (alcol, droga, gioco)

Persone in Hiv/Aids

Donatori privatiFinanziatori

pubblici

Associazione Famiglia di Maria

ASLServizi sociali

Regioni, Province, Comuni

Organi statutariDipendenti

Portatori d’interesse esterniPortatori d’interesse esterni

Portatori d’interesse interniPortatori d’interesse interni

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1. Identità associativa e sistema di gestione

Gli ambiti del coinvolgimento

Sostenere e qualificare: sostenere la messa in rete e la collaborazione tra ONP, istituzioni pubbliche e private; aiutare i volontari a costruire meccanismi di partecipazione che consentano loro di agire e avere un ruolo nella definizione delle politiche di “benessere sociale”; favorire nel volontariato la crescita delle competenze e lo scambio delle esperienze; aiutare i nostri partner a ottenere le risorse necessarie per il proprio funzionamento e sviluppo.

Promuovere: favorire l'incontro dei giovani della scuola e delle comunità territoriali con il volontariato agevolandone il coinvolgimento; aiutare il volontariato ad agire e comunicare in modo da diffondere la cultura della solidarietà e la cittadinanza attiva.

Sviluppo dell'associazione: miglioramento della qualità dei servizi e della struttura organizzativa in un'ottica di adeguamento ai nuovi bisogni e con l'uso di modalità di relazione e d'intervento (accoglienza, informazione, orientamento, accompagnamento ed ascolto) possibilmente innovative ed efficaci.

Governo dell'associazione: garantire l'adesione ai valori statutari (visione e missione), la partecipazione democratica, la rappresentatività, e la trasparenza del governo interno e del modalità di gestione.

Modalità del coinvolgimento

Organi statutari: questionario valutazione interna; questionario visibilità; verbali assemblee.

Volontari: schede e relazioni sulle attività realizzate; questionario visibilità.

Lavoratori: questionario visibilità; gruppi di lavoro; questionario valutazione interna per i responsabili di sede operativa e gli educatori; giornate di ritiro spirituale.

Beneficiari: colloqui, questionari di gradimento, interviste alla popolazione malgascia; momenti di ascolto e dialogo con famiglie e persone in condizione di disagio sociale ed economico.

Finanziatori: relazioni e valutazioni progetti realizzati.

Enti pubblici: relazioni e valutazioni dei percorsi riabilitativi, questionari di formazione.

Fornitori: nessuna modalità specifica.

Partners e ONP: relazioni sui progetti realizzati; incontri di valutazione nuove iniziative.

Territorio e ambiente: nessuna modalità specifica.

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2. Attività istituzionali

FIDES ONLUS vuole essere vicina e portare aiuto e speranza alle persone più vulnerabili che desiderano uscire dalle difficoltà incontrate nella vita e ricostruirsi un avvenire in serenità.

Ci rivolgiamo a persone in HIV/AIDS, dipendenti da alcol e sostanze, senza dimora, minori in affido, persone singole e famiglie vulnerabili tra cui i più poveri nel sud del Madagascar.

L’intervento svolto con costanza e dedizione comprende una serie di prestazioni volte a soddisfare le necessità quotidiane, il mantenimento di un equilibrio psico-fisico e, ove necessita, a facilitare il reinserimento sociale.

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2.1 I settori d’intervento ed i servizi offerti

2. Attività istituzionali

Persone affette Persone affette Persone Altre persone Minori Popolazioneda dipendenze senza dimora vulnerabili in affido malgascia

accoglienzaassistenza sanitariaeducazione e formazioneorientamento e ascoltoattività culturaliattività di socializzazionecultura religiosainserimento lavorativosostegno economicotutela ambientaleraccolta fondi

prestazioni dirette

prestazioni indirette

servizi non previsti

da Hiv/Aids

I servizi erogati nell'anno 2015 hanno raggiunto rispettivamente:

48 persone affette da Hiv/Aids;32 persone affette da dipendenze;29 persone senza dimora a Milano;

10 famiglie e 23 persone vulnerabili a Milano e dintorni; 12 minori in affido, grazie al comodato gratuito con una cooperativa sociale;

circa 15.000 malgasci, tramite il partenariato con ONG e CSR in loco.

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2. Attività istituzionali

Statistiche sugliospiti accolti

nelle nostre sedinell'anno

2015

Ca' Nostra CornaredoGiornate di accoglienza: 3.487Media per ospite: 232

Casa Carla MariaGiornate di accoglienza: 5.120Media per ospite: 244

Casa dell'EmmanueleGiornate di accoglienza: 3.228Media per ospite: 269

Ca' Nostra LeinìGiornate di accoglienza: 1.236Media per minore: 103

Casa degli AmiciGiornate di accoglienza: 3.465Media per ospite: 119

Ca' Nostra MeseroGiornate di accoglienza: 2.140Media per ospite: 153

Centro di Ascolto CasalpusterlengoNumero richieste d'aiuto: 61

Ca' Nostra CorbettaGiornate di accoglienza: 3.274Media per ospite: 234

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2. Attività istituzionali

Socio-sanitarioNel 2015 sono state accolte 48 persone suddivise tra Ca’ Nostra Cornaredo (15 di cui 7 nuovi ingressi), Casa dell’Emmanuele (12 di cui 4 nuovi ingressi), Casa Carla Maria (21 di cui 6 nuovi ingressi). Le presenze sono state di tipo residenziale, solo alcune diurne e ben 487 a titolo gratuito. In tutte tre le case si è registrato un incremento di presenze rispetto al 2014.

Oltre a compromissioni di ordine fisico, molte persone affette da Hiv/Aids presentano grave deterioramento neurologico e disturbi di natura psichiatrica. L’assistenza sanitaria specifica è stata garantita, oltre che dai medici di base, dagli ambulatori ospedalieri delle malattie infettive, punto di riferimento per controlli, prelievi, visite, ritiro e monitoraggio della terapia antiretrovirale, day hospital, ricoveri anche temporanei. I pazienti con gravi infezioni opportunistiche invalidanti, sono in carico al servizio di ospedalizzazione domiciliare; molti sono stati seguiti dai Centri di Igiene Mentale o CPS delle ASL per gravi disturbi di ordine psichiatrico. Per tutti si è cercato di favorire i rapporti con i Servizi Sociali e i SERT di provenienza mediante contatti telefonici, accompagnamento a incontri di verifica, visite degli operatori in comunità, elaborazione concordata di progetti.

Nelle Comunità sono stati garantiti: un adeguato supporto psicologico individuale e una continua assistenza infermieristica, con particolare attenzione alla cura, all’igiene della persona, alla somministrazione delle terapie, alle diete, alla mobilizzazione e cicli di fisioterapia; un lavoro di counselling sulla malattia per stimolare la persona alla presa di coscienza della propria situazione sanitaria e per responsabilizzarla al trattamento; la mediazione familiare (a Casa dell’Emmanuele un ospite ha incontrato il figlio dopo 35 anni, mentre a Ca’ Nostra una persona ha ripreso contatti telefonici con i familiari in Nicaragua che non sentiva da anni); assistenza spirituale e celebrazione di funzioni religiose.

A livello individuale si è cercato di stimolare la rielaborazione delle esperienze e il rinforzo delle abilità e delle risorse personali. In gruppo si è lavorato per rielaborare le difficoltà che insorgono cercando di favorire il dialogo, il rispetto, la condivisione e un giusto equilibrio tra libertà personali, limiti della malattia ed esigenze della comunità (gestione quotidiana, ricerca/mantenimento di un clima familiare, sereno, cordiale e rispettoso. La partecipazione ad attività di socializzazione (cineforum, uscite al mercato e in pizzeria, attività ludico/motoria), alfabetizzazione e laboratori espressivi, informatici, di attività manuale e motoria (pittura, modellaggio, lettura, cruciverba e puzzle, giornalino, oggettistica, drammatizzazione, danza movimento terapia, clowneria, ginnastica dolce, musica/canto, cucina, giardinaggio), gite, visite guidate, feste locali, ha consentito il contatto con la realtà esterna, lo sviluppo di nuove competenze, il rinforzo dell’autostima e dell’autonomia personale, emotiva e relazionale.Molte persone hanno avuto bisogno di aiuto per pratiche burocratiche (invalidità civile, residenza; rinnovo C.I. e permesso soggiorno, iscrizione a centri per l’impiego, partecipazione ai bandi delle case popolari, cause legali) per i quali si sono stabiliti contatti con la Questura, Consolati, Magistratura tramite avvocati per le persone con problemi penali.  

La programmazione e la verifica degli interventi sono state effettuate sistematicamente dagli operatori, avvalendosi anche della supervisione psico-pedagogica. Le persone accolte hanno usufruito di momenti di verifica individuale con gli psicologi e di momenti di confronto collettivo e di programmazione con gli educatori.

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2. Attività istituzionali

Esiti raggiunti. Alcune persone hanno conseguito miglioramenti a livello psicofisico, giungendo a svolgere semplici compiti in autonomia all’interno delle Sedi. Un ospite ha continuato a impegnarsi in attività di manutenzione spazi verdi presso il comune di Borgo S.M.; due hanno potuto trasferirsi in una Casa Alloggio a bassa intensità sanitaria; due si sono auto-dimessi dopo pochi giorni di permanenza e altri due dopo pochi mesi; tre hanno continuato il percorso comunitario presso altre strutture dopo una breve permanenza e in accordo con i Servizi pubblici invianti. Per quattro ospiti l’intervento è stato di accompagnamento alla morte, esperienza che ha comportato l’elaborazione del lutto sia per i compagni sia per il personale. Oltre una quindicina di persone presenti da più anni nelle tre case per gravi compromissioni psico-fisiche e la mancanza di risorse e di riferimenti parentali, restano senza prospettiva di dimissione e di reinserimento sociale.

I gruppi di lavoro multidisciplinare non hanno subito variazioni significative di personale. Nei tempi prolungati di ferie e/o malattia, il personale è stato sostituito da nuovi operatori. Il lavoro è stato svolto con professionalità e competenza, affrontando talvolta situazioni d’emergenza (aggravamento delle condizioni di salute di ospiti, assenze brevi di personale). Significativo anche il tempo dedicato alla qualificazione del personale su diverse tematiche (vedi tabella specifica della formazione svolta nel 2015). Positivo si è rivelato l’intervento di specialisti e prezioso il servizio dei volontari impegnati a fianco del personale in svariate attività: accompagnamenti, lavori domestici, laboratori espressivi, compagnia, commissioni, piccola manutenzione. Buona e continua la collaborazione con i Servizi invianti per quanto concerne l’intervento pedagogico riabilitativo. Proficuo il confronto con altri responsabili di struttura all’interno del Coordinamento delle Case Alloggio (CICA) per la ricerca di soluzioni a problemi di carattere generale e per i rapporti con le istituzioni.  Buona la collocazione delle tre realtà comunitarie nel contesto sociale locale: concreta e molto discreta la solidarietà dimostrata. Casa Carla Maria ha mantenuto la Convenzione con il Tribunale di Casale Monferrato per dare la possibilità a persone che hanno commesso piccoli reati di scontare la condanna impegnandosi in lavori socialmente utili.

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2. Attività istituzionali

Pedagogico-riabilitativoNel corso del 2015, le Comunità Ca’ Nostra di Corbetta e di Mesero, realtà pedagogico-riabilitative, iscritte nel Registro dei “Servizi accreditati” della Regione Lombardia, hanno continuato ad accogliere persone con problemi di dipendenza per lo svolgimento di percorsi riabilitativi e di reinserimento socio-lavorativo.

Le persone accolte nel corso dell’anno sono state 28 (di cui 10 nuovi ingressi), di età compresa tra i 33 e i 60 anni, inviate da SERT e NOA della Lombardia. In particolare: 23 di nazionalità italiana e n 5 di nazionalità estera. Sul totale, 7 persone sono entrate con misura alternativa al carcere, in affidamento terapeutico. Relativamente alla sostanza di abuso primaria: 21 persone con problemi di dipendenza alcolica, 7 persone con problemi di dipendenza da sostanze. Di esse, 15 con esperienza di poliabuso e oltre la metà dediti all’esperienza del gioco alle macchinette. A queste persone si aggiungono i 4 ospiti presenti negli appartamenti per l'autonomia.L’impegno degli operatori, come sempre, è stato rivolto a stimolare la partecipazione attiva degli ospiti nella realizzazione di progetti personalizzati pedagogico riabilitativi. Si è cercato di: favorire la conoscenza di sé e l’assunzione di responsabilità, i processi di emancipazione dalla dipendenza, la ricerca di senso, lo sviluppo di capacità relazionali, processi di inclusione sociale; facilitare l’autodeterminazione delle scelte personali e ridefinire stili di vita. Tutto ciò attraverso colloqui personali o riunioni di gruppo (psicologici, la “traccia” con la partecipazione di un assistente religioso), attività progettuali (avvio della costruzione in giardino del “sentiero della resurrezione”), laboratori espressivi, piccole occupazioni manuali, attività ludiche e motorie e culturali. Gli ospiti sono stati accompagnati per l’espletamento di visite mediche, colloqui presso SERT/NOA/UEPE, commissioni, visite a famigliari, frequenza corsi di riqualificazione, stesura curriculum, ricerca lavoro, ricerca soluzione abitativa.

Esiti raggiunti nel corso dell’anno: 10 persone hanno concluso il percorso comunitario e si sono trasferiti all’esterno (1 a Casa Condivisa e 1 a Casa Betania); 4 hanno concordato la dimissione; 1 ricoverato in Ospedale senza ritorno in Comunità; 13 continueranno il percorso nel 2016. I corsi di formazione (imbianchino, ASA, OSS, licenza scuola secondaria) sono stati frequentati da 4 ospiti e uno di loro ha trovato lavoro presso una RSA. L’inserimento lavorativo ha riguardato 3 ospiti che sono stati assunti a tempo determinato come manovalanza. Un ospite svolge servizio di volontariato presso un parco comunale.Rispetto al 2014 si è registrato un forte decremento dei giorni di presenza nell’anno per una oggettiva complessità di gestire le dinamiche di gruppo in particolare con gli ospiti con lunga esperienza di carcerazione. La scelta di attribuire a ogni paziente un case manager non si è rivelata efficace per la tendenza manipolatoria dei pazienti più scaltre. Non sono mancati disagi dovuti a stili educativi diversi degli educatori e a difficoltà di comunicazione/collaborazione tra colleghi.

Anche nel 2015 il lavoro di rete territoriale ha compreso: incontri con scolaresche (c/o scuole e in comunità) per la sensibilizzazione al problema dipendenze e lo scambio di esperienze; incontri organizzati dal CEAL (Coordinamento Enti Ausiliari Lombardi) che mantiene rapporti con la Regione.

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2. Attività istituzionali

Sociale

La Casa degli Amici, ha compiuto 41 anni di accoglienza serale-notturna di persone “senza dimora”. Continua la sua attività, tra vecchie e nuove povertà, proponendosi di essere “casa” in cui è possibile ritrovare speranza, uno sguardo che parli di rispetto, di accoglienza, di stima.

I fattori di rischio di caduta nella povertà e di abbandono restano molteplici a causa della grave crisi sociale in atto. Tra gli ospiti ci sono persone deboli e fragili e persone che per anni hanno vissuto una vita decorosa, ben inserite nella società. La rottura dei legami familiari porta quasi sempre per l’uomo la perdita dell’abitazione e spesso del lavoro. A questo si aggiungono stati di malattia invalidante che ne aggravano ulteriormente la situazione, in particolare per gli stranieri che perdono il lavoro e la possibilità di far fronte alle spese ordinarie. Al momento della dimissione ospedaliera, per la persona senza dimora, i problemi si intensificano perché non esistono luoghi di convalescenza a cui accedere. Il traguardo non è sempre l’autonomia. Per tutti il passo importante da compiere è capire che serve “prendere in mano la propria vita e guardarsi dentro!”. Il bisogno non è solo avere a disposizione beni materiali, ma riuscire a stabilire una relazione in cui l’ascolto e il dialogo assumono particolare valore. Durante l’anno 2015, la Casa ha ospitato n. 29 persone, di cui 12 provenienti da paesi extra comunitari. L’età media degli ospiti è 61 anni. I dati mostrano che attualmente il rischio di entrare in una fase di povertà è una tendenza trasversale per età, provenienza e professione. Una povertà della quotidianità che abbassa l’età del disagio e coinvolge anche il ceto medio. Il tempo di permanenza varia in base alle necessità della persona, raggiungendo e superando anche l’anno per gli ospiti più anziani, ammalati o in grave difficoltà. Trovare una sistemazione consona successiva è arduo e poiché l’alternativa sarebbe il loro ritorno in strada, si tende a ritardare la loro dismissione prolumgando così il tempo di permanenza.

Lo stile familiare facilita l’osservanza del regolamento interno e favorisce rapporti improntati alla cordialità e al rispetto reciproco. L’ospitalità è totalmente gratuita: nessun tipo di ricompensa viene accettato dagli ospiti; i finanziamenti provengono soprattutto da offerte di associati e da privati. Pur non avendo stipulato “convenzioni con enti pubblici”, la Casa degli Amici opera in rete sia con servizi pubblici, sia con realtà del privato sociale ed è diventata un luogo a cui prestano attenzione vicini e conoscenti. Molti di loro, condividendone le finalità, si impegnano come volontari in vari servizi, tanto da percepire la Casa come un progetto comune; è inoltre il punto d’appoggio per arrivi e partenze di volontari e ponte di comunicazione con la Missione di Sakalalina (Madagascar).

La struttura risponde inoltre a bisogni primari di persone che spesso si presentano alla porta, tra cui molti giovani immigrati e disadattati; offre sostegno economico ad alcune famiglie di immigrati che sono accampati ai margini della città o che stanno faticando per un inserimento dignitoso. Nel 2015, in collaborazione con i Servizi Sociali, Casa delgi Amici ha pagato rate di affitto e bollette della luce e gas di famiglie in difficoltà con reddito insufficiente e con problemi di salute. Per questi interventi Fides Onlus ha istituito un “Fondo Nuove Povertà”, incrementato dal 2009 in poi dal contributo 5perMille.

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2. Attività istituzionali

Cooperazione

Il Madagascar nel 2015

Il contesto politico del Madagascar rimane debole e incerto. C’è stato un rimpasto di governo (gennaio 2015) in seguito al quale è partito un processo di riconciliazione nazionale avviato sotto la guida del Presidente della Repubblica con il sostegno del Consiglio delle Chiese cristiane (FFKM).Elezioni comunali per la scelta dei sindaci e dei consiglieri per 1693 municipi hanno avuto luogo il 31 luglio 2015. Il tasso di partecipazione di circa il 30% a livello nazionale, è stato uno dei più bassi mai registrati in Madagascar. Anche a Sakalalina la popolazione ha votato ed eletto un nuovo sindaco (il vicesindaco precedente). In seguito all’avvicendamento presidenziale e al nuovo programma economico 2015-19, molti partner internazionali che non avevano riconosciuto la legittimità del governo di transizione, hanno ripristinato le loro relazioni con il Madagascar.

L'ultimo aggiornamento sulla situazione macroeconomica pubblicato dalla Banca Mondiale rivela una difficile ripresa economica che si riflette nel calo della creazione di nuove imprese e posti di lavoro e nel basso consumo di prodotti petroliferi. Da sottolineare la forte svalutazione dell’ariary, la stabilità al 6% dell’inflazione, il calo delle importazioni, l’aumento delle esportazioni a prezzi sempre minori dei prodotti dell’industria estrattiva e agricola.

Riguardo ai dati sociali, il paese scende al 155° posto su 187 paesi nel Rapporto sullo Sviluppo Umano delle Nazioni Unite. Il Madagascar, che nel 2007 aveva a portata di mano gli obiettivi di sviluppo del millennio (MDG), ha fallito e non ha raggiunto i suoi traguardi, in particolare quelli relativi ai tassi di mortalità infantile, della scolarizzazione in particolare il completamento dell'istruzione primaria, e in generale l'eliminazione della povertà estrema.Oggi, il 75% della popolazione malgascia vive ancora in condizioni di estrema povertà, malgrado il potenziale economico del paese sia notevole. Il Madagascar è anche molto vulnerabile ai disastri naturali (uragani, siccità e inondazioni). Si stima che un quarto della popolazione, circa cinque milioni di persone attualmente vivono in zone ad alto rischio ambientale.

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2. Attività istituzionaliVi ricordate il programma di attività previsto per il 2015 ?

… vi diciamo cosa è stato fatto e con quali risultati.

Obiettivo Strategie Azioni

Criteri di valutazione del personale.

Avviare iniziative di raccolta fondi e comunicazione

Sviluppare reti con ONP e istituzioni

Migliorare la rendicontazione e la trasparenza Redazione Bilancio Sociale annuale

Mantenere la qualità del patrimonio immobiliare

Mettere in atto iniziative di inclusione sociale

Aiutare le famiglie in condizioni di disagio

Difendere l'ambiente e la biodiversità in Madagascar

Innovare i processi e le metodologie d'informazione e di comunicazione mirata

Studiare e implementare nuove procedure per la gestione amministrativa e delle risorse umane

Informare e aggiornare con vari mezzi media i portatori d'interesse sulle attività istituzionali. Convincere e persuadere con vari mezzi

media e di comunicazione tradizionale i portatori d'interesse ad agire a favore di Fides Onlus. Avviare attività di marketing sociale verso

potenziali donatori privati e pubblici a livello nazionale e internazionale

Creare e sostenere reti sociali più partecipative e funzionali ai bisogni dell'associazione

Intensificare l'utilizzo dei centri di formazione (Borgo e Sakalalina). Partecipazione a coordinamenti. Utilizzare maggiormente i servizi

dedicati al volontariato.

Conservare e valorizzare le risorse umane e materiali dell'associazione

Messa a disposizione di case per studenti e medici in Madagascar. Ristrutturazione casa Antananarivo. Manutenzione sedi italiane.

Promuovere ed estendere la formazione interna continua

Formazione medica, specializzazione e scambio Italia/Madagascar. Formazione sulla sicurezza. Formazione per i crediti sanitari.

Tutelare i diritti inviolabili della persona per garantire un'esistenza libera e dignitosa

Avviare progetti per migliorare la condizione femminile e dei bambini in particolare

Rinnovo comodato Ca' Nostra Leinì e richiesta relazione attività. Raccolta e invio fondi per il SAD. Invio fondi per attività generatrici di

reddito per donne e giovani.

Progetto appartamenti per l'autonomia. Formazione specifica, borse lavoro e ricerca occupazione per utenti e beneficiari

Ascolto dei bisogni e utilizzo del fondo nuove povertà. Distribuzione beni prima necessità. Accoglienza persone senza dimora. Invio fondi in Madagascar per aiuto materiale ed economico persone vulnerabili

Promuovere uno sviluppo sostenibile integrato in Italia e Madagascar

Garantire livelli adeguati di prevenzione, di assistenza medica, di sicurezza igienica e sanitaria

per gli utenti

Inviare fondi, offerte in natura, acquisito e spedizioni di materiali, attrezzature, missioni di cooperanti per sostenere il funzionamento e

la formazione del personale del CSR di Sakalalina

Inviare fondi, offerte in natura, acquisito e spedizioni di materiali, attrezzature, missioni di cooperanti per sostenere i progetti di

riforestazione, salvaguardia e gestione del territorio e delle acque

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2. Attività istituzionali

2.2 Comunicazione interna

Obiettivo Strategie Azioni

Innovare i processi e le metodologie d'informazione e di comunicazione mirata.

Studiare procedure per la gestione amministrativa e delle risorse umane

Definire ruoli della struttura organizzativa e criteri di valutazione del personale

Avviare iniziative di raccolta fondi e comunicazione

Informare, aggiornare con vari media i portatori d’interesse sulle attività istituzionali

e convincerli ad agire a favore di Fides. Marketing sociale verso potenziali donatori.

Il mansionario e l’organigramma sono entrati in vigore dall’01/01/2015.Sono stati definiti e hanno firmato una lettera d’incarico i referenti delle unità di servizio nelle sedi operative; sono stati assegnati inoltre i ruoli nelle unità Comunicazione, Promozione e Sviluppo, Amministrazione, Finanza e Controllo. Per migliorare la comunicazione interna e la valutazione dei servizi e prestazioni rese, restano da implementare i processi e le metodologie più adatte alle necessità e alla tipologia delle risorse umane presenti.

A partire dal mese di aprile 2015, gli educatori insieme agli ospiti di Ca’ Nostra Cornaredo redigono un giornalino in cui raccontano momenti di vita in Comunità. Si parla anche di attualità, arte, musica e tradizioni...

Numero pubblicazioni: 6 Numero pubblicazioni: 4

Il 2015 è stato il XXIII anno di pubblicazione del nostro giornalino ufficiale. I temi trattati quest’anno hanno riguardato, la famiglia, la cooperazione, i metodi educativi in Fides, il percorso verso il centenario dalla nascita di Padre Mario Lupano.

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2. Attività istituzionali

STRATEGIA DI COMUNICAZIONE

Identificazione del tratto distintivo (vision, mission, valori guida...)

Comunicare il tratto distintivo per creare notorietà a FIDES ONLUS

Comunicare un progetto concreto espressione del tratto distintivo

Coinvolgere il potenziale donatore in un progetto facendolo sentire parte

di qualcosa di importanteCreazione di un data base

di nuovi contatti

Comunicazione mirata e dedicata

Il donatore occasionale diventa un

donatore fedele

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2. Attività istituzionali

Nel 2015 sono state realizzate 2 campagne promozionali.

Obiettivi: (1) aumentare la visibilità e conoscenza di FIDES ONLUS, della sua Vision e Mission. (2) aumentare il database dei portatori di interesse di FIDES ONLUS su cui contare per diversificare la raccolta fondi, il volontariato e renderci meno dipendenti dal settore pubblico.

Azioni: a maggio sono state realizzate 2 campagne di comunicazione su internet della durata di 2 settimane. La prima attraverso una DEM (Direct Email Marketing) specifica per il 5perMille; la seconda per mezzo di due inserzioni (banner) cliccabili su Facebook per promuovere le attività Fides. Metà delle inserzioni avevano come soggetto il 5perMille, il resto suddiviso tra: SAD, cooperazione, sociale, sanitario. A novembre è stata creata una pagina Facebook apposita dove veicolare immagini e notizie e ottenere nuovi “fan” per FIDES e le sue attività di cooperazione.

Risultati: Facebook sembra avere avuto un interesse maggiore rispetto ai destinatari delle email, come evidenziato dai CTR (rapporto tra click effettivi e numero invii necessari per ottenerli).Le DEM su email nonostante il periodo altamente competitivo sul 5perMille, questo strumento ha raggiunto il numero programmato di click. Tuttavia il CTR non è altissimo perché sono stati necessari numerosi invii e aperture di email per ottenere il risultato previsto di click. In Facebook il CTR del 5perMille è stato doppio rispetto agli altri soggetti. Se si considerano i valori assoluti i click sono stati in ordine decrescente: 5perMille, cooperazione, sociale, SAD, sanitario. Il 5perMille ha sofferto della concorrenza di tutte le altre associazioni che inviavano gli stessi messaggi su internet. Migliore performance per la cooperazione che da sola rappresenta la metà dei click; il SAD necessita probabilmente di una comunicazione più mirata; il sanitario, come previsto, è un soggetto difficile, occorre sensibilizzare e usare termini e immagini adeguate. Il banner (immagine pubblicitaria) grande ha reso più click di quello piccolo.

Le DEM hanno raggiunto3334 click su Facebook

2500 click su email

La nuova pagina FacebookFides-Missione Sakalalina ha ottenuto

3100 “mi piace”

Le DEM hanno raggiunto3334 click su Facebook

2500 click su email

La nuova pagina FacebookFides-Missione Sakalalina ha ottenuto

3100 “mi piace”

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2. Attività istituzionali

Le 5 DEM pubblicate nella prima campagna di

comunicazione suddivise per tipo di attività:

Cooperazione, SAD, Sanitario, Sociale,

Fondo Nuove Povertà.

Le 5 DEM pubblicate nella prima campagna di

comunicazione suddivise per tipo di attività:

Cooperazione, SAD, Sanitario, Sociale,

Fondo Nuove Povertà.

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2. Attività istituzionali

Nuova pagina facebookFides-Missione Sakalalina

Dal mese di ottobre 2015 i nostri amici e sostenitori hanno a disposizione una pagina dedicata solo al Madagascar. Essi possono informarsi e condividere settimanalmente gli eventi ed i progetti di sviluppo promossi e condotti dall’ONG FIDES.

Gli accessi alle notizie pubblicate sono notevoli e più di 3100 persone hanno cliccato il “mi piace” dimostrando il loro interesse verso la popolazione malgascia (in particolare i bambini) e le attività della nostra cooperazione.

Aggiornamenti sito ufficiale: 11www.fidesonlus.org

Comunicare è importante, ma per ottenere risultati concreti occorre essere creativi, stimolare emozioni, dare continuità ai messaggi, sensibilizzare e coltivare i nostri destinatari e portatori d’interesse.

Comunicare è importante, ma per ottenere risultati concreti occorre essere creativi, stimolare emozioni, dare continuità ai messaggi, sensibilizzare e coltivare i nostri destinatari e portatori d’interesse.

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In occasione della Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite, che ricorre il 5 dicembre, la Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario (FOCSIV) promuove ogni anno, il Premio del Volontariato Internazionale. Il riconoscimento è dedicato a quanti si contraddistinguono nell’impegno contro ogni forma di povertà ed esclusione e per l’affermazione della dignità e dei diritti di ogni donna e uomo,dimostrando così impegno costante a favore delle popolazioni dei Sud del mondo.

Agnese Menzio, Direttrice dell’ospedale di Sakalalina è stata candidata. La Giuria ha riconosciuto e apprezzato il suo nobile esempio di solidarietà che rimane indiscusso; tuttavia il XXII Premio è andato ad medico chirurgo pediatrico che opera in Bolivia. L’evento ci ha permesso di estendere la conoscenza della nostra Missione in Madagascar a tanti amici.

2. Attività istituzionali

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2. Attività istituzionali2.3 Comunicazione esterna

Obiettivo Strategie Azioni

Creare e sostenere reti sociali più partecipate e funzionali allo

sviluppo dell'associazione

Sviluppare reti con associazioni e ONP

Intensificare utilizzo dei centri di formazione in Italia e Madagascar.

Partecipazione a coordinamenti

Migliorare la rendicontazione e la trasparenza

Redazione bilancio sociale

Il Centro di Formazione Rurale (CFR)

Le attività intense del CDR e del CSR hanno indotto ad una riorganizzazione del piano di lavoro annuale della formazione: l’animazione sociale e ambientale e la formazione dei giovani, anche se necessarie, non hanno avuto luogo. Al loro posto si è provveduto a rivedere la programmazione degli interventi futuri, nel contesto del budget triennale di Fides Onlus Italia.Il gruppo di giovani già coinvolti in progetti di sviluppo negli anni precedenti non si sono resi disponibili per nuove sessioni di formazione e di sensibilizzazione sull'importanza della protezione e gestione dei rischi ambientali.

2. Attività istituzionali2. Attività istituzionali

Il Salone Multifunzionale Padre Mario Lupano

Nel corso del 2015 l’edificio è stato utilizzato dalla Fides per: celebrazioni eucaristiche in occasione di alcune festività, rappresentazioni teatrali, concerti, attività di laboratorio, corsi di formazione del personale, convegno annuale Fides.Secondo quanto auspicato, si va aprendo alle realtà del territorio. Su richiesta, è stato concesso in uso a famiglie, gruppi, associazioni per: recite degli alunni della scuola di Borgo San Martino, feste compleanno, battesimi, cresime, corsi di attività motoria (spinning, pilates, zumba. ...), convegni.

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Ecco alcuni dei pensierini che i ragazzi della scuola secondaria ci hanno lasciato dopo aver passato una giornata di conoscenza sul problema Hiv/Aids a Casa dell’Emmanuele.

AMA IL TUO PROSSIMO.RISPETTA LE DIVERSITA’.

SCEGLI GLI AMICI GIUSTI.REGALA UN SORRISO.

AIUTA GLI ALTRI. PREGA.

NON VERGOGNARTI DI ESSERE DALLA PARTE DEI DEBOLI.NON LASCIARTI INFLUENZARE DAGLI ALTRI.

IL SOLE SPLENDE SULLA TUA GIORNATA.CHE BELLO VIVERE CON GLI ALTRI.

USA LA TUA TESTA.

NON STARE CHIUSO IN TE STESSO.APRI IL TUO CUORE AGLI ALTRI.

PRENDI LA TUA VITA E FANNE UN CAPOLAVORO.FAI SEMPRE IL PRIMO PASSO E CONCEDI IL PERDONO.

VIVI INTENSAMENTE OGNI GIORNO DELLA TUA VITA.

2. Attività istituzionali

Durante l’anno, tante sono state le attività di volontariato promosse da FIDES con il coinvolgimento di studenti, sostenitori e persone interessate alle nostre attività.

Eventi di volontariato in Fides

L’Istituto salesiano ha scelto anche Casa degli Amici come una delle realtà del territorio destinataria dei viveri raccolti dai giovani in Quaresima e Avvento. Alcuni giovani sono inoltre presenti settimanalmente nel servizio cena. Nel contesto della promozione del Sostegno a Distanza a favore dei bambini del Madagascar e grazie alla presenza di Agnese (delegata FIDES nel Paese), è stata organizzata una giornata per testimoniare e informare sui progetti in corso. Nell’occasione è stato presentato il video “Frammenti di realtà nel cuore del Madagascar.”

Anche nel 2015 si è svolto il consueto “campo di lavoro” a Leinì, ovvero una raccolta di materiale riciclabile fatta dai volontari locali. Il ricavato è destinato alle associazioni che conducono progetti di cooperazione allo sviluppo, tra cui FIDES.

Alcune classi di ragazzi hanno visitato le nostre Comunità per conoscere da vicino le problematiche sulla dipendenza e l’Hiv.

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2. Attività istituzionaliPartecipazione a coordinamenti

Bilancio sociale

Anche nel 2015 il lavoro di rete territoriale ha compreso: ● incontri con scolaresche (presso scuole e in comunità) per la sensibilizzazione al problema dipendenze e lo scambio

di esperienze;● incontri periodici di confronto con i Servizi dell’ASL Milano 1 che si occupano di tossico-alcoldipendenza e con

realtà del Privato Sociale, in particolare con un’Associazione che si occupa di dipendenza patologica da gioco;● pur non avendo stipulato “convenzioni con enti pubblici”, la Casa degli Amici opera in rete sia con servizi pubblici, sia

con realtà del privato sociale. In particolare vengono mantenuti rapporti con: Servizio Accoglienza Milanese Caritas, Segreteria Carcere Caritas, Ronda della Carità - unità di strada, Cena dell’Amicizia, Fondazione F.lli S. Francesco/Centro S. Antonio, Centri ascolto Parrocchie varie, Opera Cardinal Ferrari - accoglienza diurna, Servizi sociali ospedalieri, Servizi Sociali del Comune di Milano (adulti in difficoltà, centri multiservizi anziani, Centro Aiuto Dipendenze, Nuclei Operativi Alcolisti, Enti hinterland Milano).

● partecipazione al coordinamento dei Volontari Internazionali per il Madagascar (VIM), a iniziative in collaborazione con altre ONG e associazioni italiane per specifici progetti comuni, tipo il Sostegno a Distanza (SAD) a favore dei bambini di Sakalalina o delle persone vulnerabili e dei malati di Sakalalina. Questo tipo di partecipazione è suscettibile di ulteriori approfondimenti e riorganizzazione. In occasione di EXPO 2015 il VIM ha incontrato le associazioni di volontariato italiane e organizzato il workshop “Il no-profit lombardo e italiano e l’impegno contro la malnutrizione”. FIDES ha presentato il suo lungo impegno sul tema in oggetto.

● partecipazione a coordinamenti quali il Fio.PSD (Federazione Italiana Organismi Persone Senza Dimora), la commissione gravi emarginati della CARITAS Ambrosiana, il Forum del Sostegno a Distanza.

Su mandato del Consiglio Direttivo, è stato implementato e completato tutto il processo di rendicontazione sociale per le attività svolte nel 2014. Il risultato è stato un documento di 79 pagine che raccoglie le informazioni qualitative e quantitative sull'operato dell'associazione. Il Bilancio sociale 2014 è stato pubblicato e divulgato presso i nostri portatori d'interesse. Il testo integrale è anche disponibile sul sito ufficiale.

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2. Attività istituzionali

XXI Convegno Fides

IV Family Day

Si sono tenuti rispettivamente il 7 giugno e il 4 ottobre 2015, presso il Salone Multifunzionale di Casa Carla Maria, due importanti eventi, nel quadro del programma di celebrazioni “sulle orme del Padre”.

Sulle orme del Padre1916: nasceva Padre Mario Lupano2016: centenario della sua nascita

Un percorso per prepararci a celebrare questo anniversario e riscoprire la figura del Padre che tante volte citiamo e ricordiamo.Già lo scorso anno abbiamo iniziato questo cammino andando a riscoprire le origini del Padre: il paese di nascita, la sua infanzia e la sua vocazione. In quest’ottica abbiamo partecipato alla camminata del Family Day lungo le strade di Borgo San Martino.Abbiamo poi riscoperto nel Convegno Fides le nostre radici, noi che siamo impegnati nelle opere che lui ha avviato. Una giornata per confrontarci con il pensiero e i valori di Padre Lupano. Uno spettacolo musicale con Nuova Civiltà e Roberto Bignoli ci ha poi fatto riflettere sulla figura di S. Francesco (nel giorno della sua festa)cercando le analogie con alcune scelte di vita fatte anche da Padre Mario Lupano.

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2. Attività istituzionali

2.4 Valorizzazione delle risorse umane e materiali

Obiettivo Strategie Azioni

Conservare e valorizzare le risorse umane e materiali dell'associazione

Promuovere ed estendere la formazione interna continua

Formazione medica e scambio Italia/Madagascar, formazione sulla sicurezza e crediti per educazione

medica continua.

Mantenere la qualità del patrimonio immobiliare

Manutenzioni ordinarie e straordinarie delle sedi operative.

Ristrutturazione casa ad Antananarivo.

La tabella qui sotto elenca i corsi di formazione del personale per tipologia. Rispetto all’anno precedente il numero dei partecipanti è diminuito (-20,21%), ma è aumenta la frequenza procapite (+35,71%). Il totale per l’anno 2015 è stato infatti di 150 partecipanti e 5492 ore complessive di partecipazione.

numero dei partecipantiCorbetta Mesero Cornaredo Borgo SM Emmanuele Amici

H.A.C.C.P. 16 h 14 2

Incontri di supervisione esterna 18 h 5 4 10 16 11

Incontri di equipe interna 90 h 5 4 10 10 11 3

Seminario CICA – incontri CRCA 30 h 1 2

Incontri C.E.A.L. 28 h 1 2

Seminario SERT – NOA 8 h 1

L'analisi del PAI: miglioramento dell'organizzazione 8 h 3 3 3

Prevenzione e protezione incendi 4 h 4 3 8 1

Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro 16 h 6

Corso Shiatsu 16 h 5

New Addiction e dipendenze da sostanza. 40 h 1

Corso compostaggio 4 h 1

Totale formazione anno 2015 17 18 37 46 28 4

C.R.C.A. = Coordinamento Regionale delle Case Alloggio per persone con Hiv/aids; SERT = Servizio Tossicodipendenze

C.I.C.A. = Coordinamento Italiano delle Case Alloggio per persone con Hiv/aids – C.E.A.L. = Coordinamento Enti Accreditati e Autorizzati Lombardia

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2. Attività istituzionali

Nel contesto della formazione medica e la lotta nazionale contro i tumori ginecologici in Madagascar, il medico e l’analista di laboratorio specializzatisi in Italia, collaborano ora con un istituto di Fianarantsoa per l'analisi citologica ed eseguono pap-test alle donne nelle zone rurali della savana.Il CSR ha messo a disposizione dell’Ong italiana “La vita per te” le sue strutture, il blocco operatorio e il personale per eseguire una serie di interventi di chirurgia pediatrica per i bimbi con malformazioni congenite. In soli due mesi sono stati operati e curati ben 40 bambini.

Il nostro ospedale di Sakalalina sostiene le persone più povere, in particolare le madri e i bambini e tutela i propri dipendenti e familiari attraverso una sorta di assicurazione sanitaria che garantisce cure gratuite o a tariffe ridotte.

I volontari del gruppo Famiglia di Maria si sono riuniti 10 volte per aggiornarsi sulle attività in corso, valutare i risultati e definire nuove proposte. A questi incontri si sono aggiunte 2 sessioni (estiva e invernale) vissuti come momenti di ritiro spirituale, preghiera e riflessione, più altri pellegrinaggi ai santuari di Loreto e Lourdes e per l’ostensione della Sindone a Torino.

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2. Attività istituzionaliVIAGGIARE ALLA SCOPERTA DI “MONDI” NUOVI…

Con EXPO 2015 si è conclusa l’esperienza ricca e intensa che ha portato Ca’ Nostra Corbetta a conoscere, anche grazie al cibo, 13 nazioni del nostro pianeta e ciò è stato possibile con molta fantasia, creatività, cultura e dell’ottimo cibo.I nostri viaggi ci hanno permesso di visitare: Albania, Brasile, Cina, Croazia, Egitto, Eritrea, Madagascar, Messico, Polonia, Repubblica Dominicana, Stati Uniti d’America, Tunisia, Ungheria. Prima abbiamo conosciuto questi paesi attraverso documentari e poi cucinato secondo le tradizioni tipiche locali, attenendoci al tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.La partecipazione di volontari, amici ed operatori hanno reso ancor più queste serate un momento di condivisione e conoscenza, mentre gli ospiti della comunità, oltre ai preparativi per la cena, hanno realizzato simpatici e creativi segnaposti delle varie nazioni.Non sono mancati ospiti speciali: durante la cena malgascia abbiamo avuto ospite Agnese, che ha condiviso con noi l’esperienza e la vita della missione in Madagascar; durante la cena eritrea è venuto a trovarci don Marco Recalcati (cappellano del carcere di San Vittore) con alcuni seminaristi; infine gli amici della Comunità Sant’Egidio hanno partecipato con gioia alla cena ungherese.In conclusione, non è mancata la visita a EXPO Milano 2015: il 18 settembre tutto il gruppo degli ospiti, accompagnati dagli operatori, ha visitato la grande Esposizione Universale, dove si è approfondito quanto imparato nelle “nostre” cene.

Al prossimo viaggio, ai prossimi incontri e alle prossime scoperte…

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2. Attività istituzionali

Emozioniamoci

Laboratorio creta

L’anno 2015 per Casa dell’Emmanuele è stato un anno di “fuochi artificiali”.

Grazie all’entusiasmo rinnovato dell’équipe, si sono realizzate nuove attività, ognuna delle quali ha riscosso un grosso successo da parte di tutti i 12 ospiti, anche quelli con gravi disabilità motorie.● L’ippoterapia ha rappresentato uno stimolo a reagire sia dal punto di vista psicologico che fisico.● La dramaterapia è un laboratorio di teatro realizzato con la collaborazione della Fondazione Reginald

di Torino, ispirato alla dramaterapy di scuola inglese.● Il social training sono incontri settimanali, collettivi e individuali, gestiti dalla psicologa, finalizzati alla

riflessione e al confronto con gli altri. Il progetto si chiama “emozioniamoci”.● Il laboratorio di manipolazione dell’argilla è un’attività finalizzata alla produzione di manufatti in creta.

Ippoterapia

Laboratorio teatro

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2. Attività istituzionali

Durante questo periodo sono stati seguiti i medici ed il personale della sala operatoria in 47 interventi chirurgici, alcuni complessi, sia su adulti sia su bambini. Si è data una formazione in anestesia a 2 dottoresse già operanti nell’ospedale. In particolare la priorità è stata quella di rafforzare le conoscenze sull’anestesia spinale e sull’anestesia generale senza intubazione tracheale con l’utilizzo dei farmaci a disposizione. In un secondo momento, si è insegnato a fare anestesie mediante l’intubazione tracheale, manovra più complessa che implica una conoscenza della gestione globale della sonda e che richiederà ulteriore sviluppo in futuro. Questa tecnica, comunque, è stata affrontata con entusiasmo ed interesse da parte di tutto il personale medico e paramedico che ne ha capito l’importanza per quanto concerne la sicurezza dell’operatore e del paziente. In generale si è cercato, con l’approfondimento delle conoscenze in materia, di infondere fiducia e serenità nell’operare.Nel blocco operatorio si è lavorato assieme alle due infermiere per riordinare, catalogare e risistemare in maniera più efficace tutto il materiale chirurgico e per l’anestesia.Si è data moltissima importanza all’igiene personale dei malati, all’igiene dei letti di degenza e delle stanze.Si è rafforzato il concetto di lavare i malati all’ingresso, prima dell’intervento chirurgico e nei giorni successivi, coinvolgendo il personale ed i parenti. Particolare attenzione è stata posta ai malati allettati, per i quali è stata raccomandata la pulizia quotidiana.Grande attenzione è stata rivolta alle medicazioni sia di ferite chirurgiche chiuse sia di ferite aperte e di ustioni con l’apporto di nuove procedure, molto semplici quali l’utilizzo del lavaggio iniziale, del bagno con la soluzione di cloramina, con l’utilizzo della crema a base di gentamicina e l’uso dell’aloe.Notevole interesse è stato mostrato da parte del personale su questi argomenti. A tale proposito abbiamo fatto 4 lezioni sul tema delle medicazioni, dell’igiene dei malati, sull’intubazione tracheale e sulle intubazioni difficili e l’utilizzo della maschera laringea.

Suggerimenti. A nostro avviso vi è bisogno di continuare la formazione in anestesia, vista anche la complessità dei casi clinici che arrivano a Sakalalina e delle precarie condizioni dei pazienti, molto spesso disidratati, defecati e malati da molto tempo.In secondo luogo crediamo vi sia necessità della presenza di un ortopedico che possa aiutare nella riduzione delle fratture, nell’ortopedia infantile ecc. Crediamo fermamente che i 2 chirurghi di Sakalalina con la loro grande professionalità potrebbero trovare un aiuto prezioso.

Nel ringraziare ancora una volta per la collaborazione ricevuta in un clima festoso di interesse comune per i malati che, sempre più numerosi, arrivano a Sakalalina vi inviamo i nostri più affettuosi Auguri per un sereno Santo Natale.

FRANCESCA, Medico Chirurgo Specialista in AnestesiaBRUNA, Strumentista-Infermiera Professionale

Padova, Vicenza 25 Novembre 2015.

Relazione dell’esperienza formativa e di vita sanitariaall’ospedale di Sakalalina, per due cooperanti italiane.

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2. Attività istituzionaliRelazione dell’esperienza formativa e di vita comunitaria

a Ca’ Nostra Corbetta, per una tirocinante.

Ho iniziato questo tirocinio con molte aspettative, sicura e motivata della mia scelta, certa del fatto che da questa esperienza mi sarei portata a casa tanto. Ho espresso fin da subito che l’area dipendenze, in particolar modo la tossicodipendenza, mi ha sempre affascinata e coinvolta. Forse tutto questo interesse nasce dalla volontà di conoscere a fondo questa realtà che mi è sempre stata raccontata e non ho mai potuto osservare e scrutare con i miei occhi…

Durante il primo incontro con l’educatore di Ca’ Nostra sono stata colpita principalmente da due cose: dall’ambiente comunitario e dall’utenza. Il primo giorno sono entrata in struttura titubante, non sapendo quello che mi aspettava, cosa dovevo fare e come dovevo comportarmi. Entro in comunità in punta di piedi con la voglia di conoscere ogni cosa. L’educatore mi fa una breve presentazione della struttura facendomi visionare la carta dei servizi; mi fa vedere inoltre i diversi documenti utilizzati dagli educatori aiutandosi con alcune cartelle degli utenti… Ho provato molto spesso durante il tirocinio “rabbia” che nasce dal fatto di sentirsi quasi inutili; ma nello stesso tempo questa rabbia è possibile trasformarla, con molta fatica e lavoro, grazie alla collaborazione con tutti gli operatori, in forza di volontà per sviluppare un cammino insieme all’ospite che non gli permetta mai di arrendersi ma di cercare continuamente delle risposte per poter andare oltre l’idea che l’abuso di sostanza provochi piacere.

Dopo qualche settimana che svolgevo tirocinio è stata fatta richiesta per un nuovo ingresso. E’ una persona che si mostra sicura e motivata ad affrontare un percorso comunitario, con parecchi precedenti penali principalmente per furti e rapine e tossicodipendente per uso di qualsiasi tipo di sostanza. Da questo momento la situazione in comunità si ribalta. Diventano tre le persone che hanno lo stesso passato di detenzione, che iniziano a fare gruppo, ad escludere gli altri e a sentirsi superiori per ciò che hanno vissuto. Parlare con uno di loro diventa difficile senza l’intervento del loro gruppo completo. Ammette che lui è così e non può cambiare, che si trova in comunità solamente per sistemarsi e per nessun altro motivo. Ogni giorno entrare in comunità diventava difficile poiché venivo coinvolta da parte dei ragazzi di tutta la rabbia nei confronti dell’educatore, mi veniva “vomitato” addosso ogni pensiero ribelle e violento mettendomi in una situazione di vero disagio. Ogni pretesto veniva utilizzato da loro come qualcosa che arrecava danno alla loro persona e per questo motivo “esplodevano” con parole fortemente aggressive, violente ed offensive verso gli operatori. A questo punto gli operatori decretano di prendere delle decisioni puntuali e chiare. Sono riuscita a superare questa situazione in modo autonomo, ma sentendo sempre al mio fianco un supporto importante da parte di tutta l’équipe della comunità. È stato difficile in tantissimi momenti e la via più semplice era mollare la presa in quelle giornate in comunità e prendere la via verso casa; ma la scelta di rimanere è stata costruttiva, proficua e utile per il mio futuro e per far sì che il mio bagaglio per la mia professionalità da educatore futura, si arricchisse anche di momenti negativi ma che insegnano più di tutto il resto. (...)

Capire comprendendo la realtà circostante, ogni fatto presentato dagli ospiti, afferrato e razionalizzato, facendo in modo di attribuire alle cose e agli eventi un determinato significato. Attendere come aspettare che qualcosa accada sia in senso positivo che negativo; nella forma intransitiva questo verbo può significare “prendersi cura”, “occuparsi” dei propri compiti da svolgere o da far svolgere. Agire vuol dire tradurre in azioni la parola o il pensiero. Prendere iniziative e quindi agire risulta sempre difficile poiché a volte emerge la paura di fare il passo sbagliato per la persona presa in carico, di non fare mai abbastanza nonostante gli sforzi perseguiti, ma essenziale è agire e non fermarsi. Educare: agire con interventi programmati per il benessere globale della persona.

Conclusioni. Da questo tirocinio mi porto a casa la consapevolezza che essere educatori vuol dire affrontare ogni fatica che l’altro ti mette di fronte. Ho imparato a rielaborare il mio vissuto mettendo da parte il giudizio. Ho imparato dagli educatori diverse cose e in particolare: grazie a Paola ho imparato ad amare un po’ di più questo lavoro, nonostante la stanchezza che ci si porta dietro e i mille lavori che ci vengono richiesti; grazie a Claudio ho imparato a relazionarmi con le persone più rigide e forti imparando a mantenere la propria posizione anche quando messi alla prova o “manipolati” dagli ospiti della comunità; grazie a Guido ho imparato a far accrescere la voglia di mettermi in gioco, di portare innovazioni e pensieri nuovi che possono essere fruttuosi, avendo il suo esempio; grazie a Marco ho imparato a mantenere una certa distanza emotiva con gli ospiti; grazie a Elisa ho imparato ad assimilare ogni difficoltà e a condividerla, relazionarmi e tirar fuori qualsiasi problema mi turbasse.

GIADA, Tirocinante EducatriceCorbetta, 30 novembre 2015

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2. Attività istituzionali

Nel primo trimestre dell'anno, la struttura di Antananarivo utilizzata come base di partenza e arrivo dei volontari italiani e del personale in missione è stata completata. La casa è dotata di nuovi mobili, letti e materassi; la stufa a legna sostituita con una cucina a gas; il garage e il deposito ingranditi per consentire un facile e preciso stoccaggio di apparecchiature e prodotti (in particolare medicinali); gli impianti elettrico e telefonico (compreso internet) dovrebbero invece essere controllati dai fornitori dei servizi.

Anche nel 2015 sono state effettuate piccole manutenzioni ordinarie che hanno solo marginalmente variato la consistenza patrimoniale dell’associazione. Una manutenzione straordinaria ha riguardato l’appartamento di Milano in via Valdagno in cui sono stati migliorati gli impianti e i servizi disponibili ai volontari.

Mantenere la qualità del patrimonio immobiliareè una costante priorità dell’associazione FIDES ONLUS

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2. Attività istituzionali

2.5 Difesa e sviluppo della dignità umana

Obiettivo Strategie Azioni

Tutelare i diritti inviolabili delle persone per garantire

un'esistenza libera e dignitosa

Avviare progetti per migliorare le condizioni di vita delle donne e dei

bambini in particolare

Rinnovo comodato Ca' Nostra Leinì. Raccolta e invio fondi per il

Sostegno a distanza.

Mettere in atto iniziative di inclusione sociale

Progetto appartamenti per l'autonomia

Aiutare le famigliein condizioni di disagio

Ascolto dei bisogni e utilizzo fondo nuove povertà.

Il Sostegno a distanza (SAD) è una forma di solidarietà tra persone distanti geograficamentente. Sostenere un bambino a distanza significa permettergli di andare a scuola, garantirgli cure mediche, alimentazione di base e altri servizi specifici per le sue necessità; insieme entriamo a far parte della sua vita, accompagnandolo nella crescita.

Attivando un Sostegno a Distanza (SAD) assicuriamo l’educazione, la salute, il cibo (anche attraverso la mensa scolastica), il gioco e lo sport, un supporto alla sua famiglia e, indirettamente, all’intera comunità.

Il principio che sta alla base di ogni SAD è che il bambino viva e cresca nella sua famiglia e nel suo Paese di origine. Il SAD è molto più di una somma in denaro inviata periodicamente a FIDES ONLUS: è una sorta di “ponte” tra sostenitore e beneficiario finale, uniti dalla fiducia per un’organizzazione e il suo modo di operare.

200 bambini malgasci e le loro famiglie hanno beneficiato del nostro aiuto nel 2015.

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2. Attività istituzionaliAccoglienza Comunitaria per Minori Stranieri non Accompagnati

Il progetto “Accoglienza Comunitaria per Minori Stranieri Non Accompagnati” nasce come prosecuzione dell’esperienza, ormai consolidata della Comunità Educativa per Minori Cà Nostra, sita in Leinì (TO), gestita dalla Cooperativa Sociale “ La Terra Promessa 2”, che in questi anni si è sperimentata anche nell’accoglienza di nuclei familiari afferenti al progetto “Emergenza Nord Africa” oltre che nell’accoglienza di minori stranieri non accompagnati.

L’obiettivo di questo servizio è quello di realizzare, secondo quanto previsto dalla D.G.R. del 18 dicembre 2012, n.25-5079, una “Accoglienza Comunitaria” in cui convivono, temporaneamente, minori, anche stranieri non accompagnati, con una buona capacità di auto gestione personale, ma che necessitano, comunque, di un sostegno finalizzato ad agevolare l’acquisizione di una più completa autonomia.L’Accoglienza Comunitaria può ospitare un massimo di 12 ospiti ai quali sono offerti sia osservazione e sostegno alle capacità individuali per il consolidamento di una maggiore autonomia, sia aiuto scolastico. Il coordinatore si occupa della gestione della Casa e di tutti gli aspetti organizzativi e di coordinamento dell'intervento educativo degli operatori e si pone inoltre come referente nei rapporti con i servizi sociali e le istituzioni socio sanitarie ed educative del territorio. Importante è l’apporto prestato dai volontari; tutti contribuiscono a mantenere rapporti con il territorio e con le famiglie d’origine. La gestione della casa comprende gli approvvigionamenti, le procedure di pulizia e sanificazione, la manutenzione, la preparazione pasti rispetto alle tabelle nutrizionali, la conservazione e somministrazione di eventuali farmaci.

L’inserimento avviene su segnalazione e richiesta del servizio sociale competente, il quale fornisce informazione per una valutazione della situazione.

Il monitoraggio del servizio avviene attraverso la valutazione e la lettura di informazioni e documenti che permettono di individuare degli indicatori dell’andamento del servizio stesso. La soddisfazione dell’ospite è verificata, in modo continuo, mediante la rilevazione di eventuali lamentele o espressioni di soddisfazione e fiducia da parte degli ospiti stessi durante i colloqui con gli educatori, le riunioni di gruppo e la quotidianità. La soddisfazione del servizio inviante viene verificata annualmente mediante la somministrazione di una scheda di rilevazione e il calcolo del valore dell’indicatore di soddisfazione.

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2. Attività istituzionali

Finalità: offrire uno spazio umano di attenzione, ascolto e rispetto a persone in situazione di bisogno per capire a fondo la natura del problema e, collaborando con la persona stessa, attivarsi per risolverlo. Attività: organizzazione dello sportello di ascolto per italiani e stranieri in cui si rilevano i bisogni e, insieme alle persone, si dispongono dei percorsi di aiuto utilizzando tutte le risorse presenti sul territorio. Collaborazione con le sedi FIDES per eventuale servizio d’accoglienza.Orari di apertura: ascolto e segreteria: dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 16.00Destinatari: chiunque si trovi in situazione di bisogno. Volontariato: tutti possono collaborare alle attività del Centro di Ascolto, previa formazione presso sedi FIDES. Modalità di contatto: telefonare al responsabile.

61 richieste di aiuto nel 2015

Centro di Ascolto di Casalpusterlengo

Appartamenti per l’autonomia

Casa Solidale, Casa Condivisa, Casa Betania questi i nomi delle tre residenze nelle quali sono state alloggiate le persone affette da dipendenza cronica o in condizione di marginalità sociale prive di abitazione.● A fine 2015 si è conclusa la fase di sperimentazione prevista da Regione Lombardia per Casa Condivisa ed

è concessa la possibilità di richiedervi l’accreditamento.● Casa Solidale ha terminato di funzionare a ottobre 2015, dopo che le persone che l’abitavano sono state

aiutate a trovare un’altra abitazione da loro stessi gestita.● A giugno 2015 la Fides ha stipulato un contratto di comodato con la Parrocchia di Mesero che ha messo a

disposizione un alloggio a due posti “Casa Betania”, per venire in soccorso a persone prive di risorse economiche e che concludono il percorso pedagogico riabilitativo a Ca’ Nostra.

L’appartamento di Casale Monferrato è stato offerto in comodato d’uso al “Movimento per la vita” che lo utilizza per l’accoglienza di una famiglia in difficoltà.

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2. Attività istituzionali

Fondo Nuove Povertà

REDDITO ALLOGGI IMMIGRAZIONE ISTRUZIONE SANITARIE0,00

1.000,00

2.000,00

3.000,00

4.000,00

5.000,00

6.000,00

7.000,00

8.000,00

9.000,00

10.000,00

Distribuzione per tipologia di aiuto

Si tratta di un intervento economico finalizzato a prevenire, superare o ridurre le condizioni di bisogno derivanti da inadeguatezza del reddito, difficoltà sociale e condizioni di non autonomia. Il Direttivo ha deliberato di accantonare in data 18/12/2015 la somma di € 9.998,48, di cui € 9.838,48 provenienti dal contributo 5perMille dell’anno 2013 e € 160,00 provenienti da offerte di privati. L’utilizzo del fondo durante l’anno 2015 è stato di € 15.383,8011 (+29% rispetto all’anno precedente) . Dato il saldo iniziale di € 13.234,65 a fine anno la dotazione del Fondo Nuove Povertà è di € 7.849,33. Dal 2015 FIDES ha rilevato un forte aumento di richieste di spese sanitarie, specialmente per le famiglie.

Beneficiari dell’aiuto:

Famiglie 63%

Singoli 37%

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2. Attività istituzionali

2.6 Cooperazione internazionale

Obiettivo Strategie Azioni

Promuove uno sviluppo sostenibile e integrato in Italia e Madagascar

Garantire livelli adeguati di prevenzione, di assistenza medica, di sicurezza igienica

e sanitaria per gli utenti

Raccolta e invio fondi, materiali e attrezzature, missioni di cooperanti in loco, per il funzionamento del CSR

Difendere l'ambiente e la biodiversità in Madagascar

Progetti di riforestazione e tutela ambientale

Il Centro di Sanità Rurale (CSR)

Nel 2015, l'ONG ha incessantemente e fortemente sostenuto le attività del CSR Soavimbahoaka nell'ambito dell'accordo di partenariato pubblico-privato tra il Ministero della Salute nazionale, l’ONG Fidélité pour le Développement Social e l'Associazione FIDES Onlus. Si tratta, come al solito, dell’aiuto in termini di spese correnti, investimenti, costi generali ed amministrativi.

La squadra di costruzione ed il personale di manutenzione e dei servizi generali ha dedicato molto del suo tempo al buon funzionamento della struttura ospedaliera, del dispensario, della farmacia e del laboratorio di analisi e di odontoiatria. Durante tutto l'anno la centrale solare ha fornito energia elettrica per le strutture sanitarie e le residenze del personale medico.

Grazie all’impegno di tutti, i benefici per la salute sono aumentati in modo significativo in quantità e qualità. Infatti, tutte le statistiche ospedaliere sono in forte aumento (interventi chirurgici, ricoveri, consultazioni mediche, analisi di laboratorio e radiologia, prevenzione).

Il precario funzionamento delle istituzioni pubbliche e private nella regione d’Ihorombe provoca un continuo afflusso di pazienti che richiedono consulenze, test medici e trattamenti sanitari. La reputazione del CSR Soavimbahoaka è riconosciuto a livello nazionale e nonostante le distanze, gli utenti sono pronti ad affrontare viaggi lunghi e disagiati alla ricerca di cure affidabili. Il grande aumento dei pazienti ha permesso di raggiungere il migliore risultato netto economico nella storia dell’ospedale.

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2. Attività istituzionali

In seguito alla lettera di proposta di premiazione, suggerita e sostenuta dall’ispettore medico del Distretto di Ihosy e indirizzata alla Direzione regionale della Funzione pubblica e sociale, molti dipendenti del CSR hanno ottenuto un riconoscimento nazionale da parte del Presidente dello Stato malgascio.

Sono state consegnate 8 medaglie di bronzo e 6 medaglie d’argento per meriti di servizio in base al rispetto per la disciplina interna, lo spirito coscienzioso, la correttezza di comportamento, la creatività, la responsabilità, l'esperienza e l'autonomia, nonché meriti in base all'età e all’anzianità di servizio.

Una gratificazione onoraria speciale “Cavaliere dell'Ordine Nazionale” è stata conferita a:● Menzio Agnese, Direttrice del CSR Soavimbahoaka ● Colette Razanamampionona, Presidente ONG Fidélité pour le Développement Social● Dott. Benoît Jean Roger Rakoto, Primario del CSR Soavimbahoaka ● Dott.sa Tianasoa Ramialiarijaona, Responsabile del Dispensario● Sig. Joseph Randriamihary, Sig.a Bernadette Mbatiany, Sig. Batena, dipendenti dell’ospedale.

Al sostegno monetario (congiunto tra Associazione Fides Onlus e ONG Fides), vanno aggiunti i contributi valorizzati dei funzionari malgasci distaccati presso il CSR, quelli dei professionisti umanitari italiani (medici, paramedici, altri) e le donazioni in natura di materiale medico e i vari investimenti in attrezzature e impianti medico-sanitari.

+73,6%aumento dell’allocazione di risorse da parte dell’ONG

verso il CSR

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2. Attività istituzionali

Il Centro di Sviluppo Rurale (CDR)

Il progetto di promozione femminile ha coinvolto un gruppo di 4 donne. L’école ménagère continua la sua attività nel centro di allevamento (polli, anatre, conigli e cereali per gli animali, piccolo orto per le donne), che fornisce le fonti di reddito e di sussistenza e cibo extra alle partecipanti.

Il progetto di lotta contro la desertificazione, finanziato dall’Associazione italiana "Foreste per Sempre" è ormai consolidato e giunto al suo quinto anno. Nel 2015 sono proseguite regolarmente tutte le attività: il vivaio di piante autoctone, la piantagione di più di 6.000 piante su una superficie di circa 20 ettari, la protezione, la delimitazione e la pulizia dei sentieri parafuoco. Una squadra di circa 5 operai ha lavorato per assicurare l'irrigazione, la manutenzione e la protezione del sito.

L’ONG Fidélité pour le Développement Social è costituita da tre entità operative. Nel CSR lavorano n. 43 persone in gran parte medici, infermieri e tecnici di laboratorio (di cui 8 sono inviate e a carico del Ministero della Sanità e 1 dell’ONG Fides, la direttrice); presso il CDR lavorano n. 12 persone con qualifiche di operai, tecnici e operatori di supporto; nel CFR lavorano n. 1 persone (la direttrice) per la conduzione della struttura e l'organizzazione dei percorsi educativi. Gli insegnanti sono invece collaboratori a progetto per i corsi specifici.

Dare lavoro significa portare sviluppo e per la Fides promuovere il riconoscimento dei diritti e della dignità delle persone.

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Una scuola primaria nel villaggio di Nanombera (a 20 km Sakalalina) con due aule e le latrine è stata costruita e adeguatamente attrezzata con lavagne, panche e sedie. Il terreno intorno alla scuola è stato delimitato, pulito e preparato in attesa della messa a dimora di alberi nella stagione delle piogge. A vantaggio degli alunni e di tutte le loro famiglie è stato scavato un pozzo, cosicché per la prima volta gli abitanti possono utilizzare una scuola e avere una fonte di acqua potabile. Il progetto è stato finanziato principalmente dalla fondazione italiana "Zia Nati" e da altri amici e benefattori, inclusa l'Associazione italiana "Foreste per Sempre" che hanno contribuito all'acquisto del materiale scolastico.

Vista la crisi perdurante, è inoltre aumentato il nostro sostegno a progetti di altri Enti: assistenza umanitaria o contributo allo sviluppo locale soprattutto a livello di istruzione primaria. Abbiamo aiutato la riabilitazione di altre scuole, sostenuto l’educazione favorendo in particolare il recupero degli allievi che hanno bisogno di migliorare le loro conoscenze per superare l’esame delle medie per passare al liceo.

L’accompagnamento della cooperativa “Tanjona”, durato 10 anni, è finito. Eventuali collaborazioni saranno valutate con i suoi membri, previa la presentazione di progetti concreti e realizzabili.

Purtroppo le infrastrutture pubbliche rimangono carenti e scadenti come la manutenzione delle strade e l’acqua, del tutto assenti le fognature e l'elettricità per cui la popolazione continua a chiedere all'amministrazione comunale di intervenire.

2. Attività istituzionali

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3. Il rendiconto sociale

Oltre al valore economico dei servizi offerti ai nostri ospiti, esiste un valore aggiunto che FIDES ONLUS distribuisce ai suoi lavoratori, alla popolazione malgascia, alle persone in difficoltà e allo stato italiano.

Ogni beneficiario è per noi come una stella nel cielo di Sakalalina.

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3.1 La produzione e distribuzione del valore aggiunto

3. Il rendiconto sociale

Nella teoria economica il Valore Aggiunto (VA) è definito come l’aggregato che realizza un collegamento effettivo tra la contabilità civilistico-fiscale (utilizzata per il bilancio annuale) e quella sociale. Il bilancio economico-finanziario non è in grado di rilevare il contributo alla crescita dell’economia e dell’ambiente di riferimento generata dalla politica di allocazione delle risorse. L’analisi del valore aggiunto assume quindi un’importanza fondamentale perché consente sia di:● calcolare la ricchezza creata dall’associazione a vantaggio dell’intera collettività, ● identificare le diverse categorie di portatori di interesse che sono gli effettivi destinatari al suo interno.

Il valore aggiunto come differenza tra la produzione lorda ed il consumo di beni e servizi, fornisce l’espressione “contabile” della ricchezza prodotta da FIDES ONLUS e quindi è in grado solamente di rappresentare una parte del benessere prodotto e trasferito all’esterno. Se invece questo risultato lo rielaboriamo, considerando quei costi che in realtà generano benefici sia per una specifica classe di portatori d’interesse (stakeholders), sia per la collettività in generale, otteniamo il Valore Aggiunto globale da ripartire.

Questo è il vero contributo dell'associazione al benessere sociale e al territorio che deve essere suddiviso tra gli interlocutori interni partecipanti al processo produttivo, gli interlocutori esterni e la ONLUS stessa che fonde in sé l’interesse comune di tutti i beneficiari attuali e potenziali.

Stipendi e formazione per il personale Progetti di sviluppo in MadagascarLiberalità alle persone in difficoltàImposte e tasse allo Stato italiano

Ricavi delle prestazioniAltri componenti positivi

Proventi finanziariProventi straordinari

Risultato attività accessorie

Costi esterniAccantonamenti e ammortamenti

Oneri finanziari e straordinariPerdita esercizio associazione

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Produzione del valore Distribuzione del valore

+ Ricavi delle prestazioni 1.837.435,55 Ai lavoratori e volontari 1.348.174,70 86,90%

+ Altri componenti positivi 400.421,58 Stipendi dipendenti 1.337.730,10

Produzione caratteristica lorda 2.237.857,13 Formazione lavoratori e volontari 10.444,60

- Costi esterni -495.406,33 Alle persone in difficoltà 15.753,80 1,02%

- Oneri finanziari -7.035,97 Liberalità per le “Nuove Povertà” 15.383,80

+ Proventi finanziari 2.380,89 Altre erogazioni liberali 370,00

Valore aggiunto caratteristico lordo 1.737.795,72

All'Associazione 0,00 0,00%

- Ammortamenti -338.029,21 Risultato gestionale positivo

- Accantonamenti -5.385,32

+ Risultato negativo d'esercizio 148.895,99 Alla Cooperazione internazionale 158.710,09 10,23%

Valore aggiunto caratteristico netto 1.543.277,18 Progetti di sviluppo in Madagascar

- Oneri da attività accessorie -2.195,47 Allo Stato italiano 28.711,50 1,85%

+ Proventi da attività accessorie 16.000,00 Imposte e tasse

- Oneri straordinari -8.114,51

+ Proventi straordinari 2.382,89

Valore aggiunto globale da ripartire 1.551.350,09

3. Il rendiconto sociale

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3. Il rendiconto sociale

Distribuzione del Valore Aggiunto nel 2015

Il Valore Aggiunto prodotto e distribuito

da FIDES ONLUS ai suoi portatori d’interesse

ammonta per l’anno 2015 a € 1.551.350,09

in crescita (+2,03%) rispetto all’anno precedente.

Negli ultimi dieci anni, FIDES ONLUS

ha mantenuto costante il Valore Aggiunto

globale da ripartire

Lo scostamento massimo (+12%) si è avuto tra il 2015 e il 2011

86,90%

1,02%

10,23%1,85%

Ai lavoratori

Alle persone in difficoltà

Alla Cooperazione internazionale

Allo Stato italiano

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 20151.250.000,00

1.300.000,00

1.350.000,00

1.400.000,00

1.450.000,00

1.500.000,00

1.550.000,00

1.600.000,00

Valore aggiunto globale da ripartire

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3. Il rendiconto sociale

Stato patrimoniale al 31/12/2015

Rendiconto gestionale esercizio 2015

ONERI PROVENTI E RICAVI

1) Da attività tipiche 2.043.819,97 1) Da attività tipiche 2.237.857,13

2) Promozionali e da raccolta fondi 12.810,00 2) Da raccolta fondi 0,00

3) Da attività accessorie 2.195,47 3) Da attività accessorie 16.000,00

4) Finanziari e patrimoniali 15.150,48 4) Finanziari e patrimoniali 2.380,89

5) Di supporto generale 333.540,98 5) Proventi straordinari 2.382,89

Totale oneri 2.407.516,90 Totale proventi e ricavi 2.258.620,91

Risultato gestionale negativo -148.895,99

ATTIVO. PASSIVO

A) Quote associative da versare 0,00 A) Patrimonio netto 3.104.290,43

B) Immobilizzazioni 1.865.652,65 B) Fondi per rischi e oneri 110,000,00

C) Attivo circolante 2.055.079,53 C) Trattamento di fine rapporto 447.357,53

D) Ratei e risconti 0,00 D) Debiti 256.539,61

E) Ratei e risconti 2.544,61

Totale attivo 3.920.732,18 Totale passivo 3.920.732,18

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3. Il rendiconto sociale

Gli sforzi per assicurare la qualità delle prestazioni

e la diminuzione delle entrateda sostenitori privati

giustificano in gran parteil risultato negativo dell'esercizio 2015.

Il patrimonio netto dell'associazione,

malgrado la perdita d'esercizio, è rimasto costante grazie alle

donazioni di Famiglia di Maria e ad un’importante donazione ricevuta

da un nostro sostenitore. 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 20150,00

500.000,00

1.000.000,00

1.500.000,00

2.000.000,00

2.500.000,00

3.000.000,00

3.500.000,00

Patrimonio netto

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015-300.000,00

-200.000,00

-100.000,00

0,00

100.000,00

200.000,00

300.000,00

Risultato gestionale d'esercizio

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3.2 La riclassificazione dei dati di bilancio

Da cinque anni FIDES ONLUS redige un bilancio d'esercizio con il principio della competenza secondo lo schema proposto dalla ex Agenzia per le Onlus, con un dettaglio delle attività tipiche, di raccolta fondi, accessorie, finanziarie e straordinarie, di supporto. Il bilancio è stato verificato da revisori esterni e poi approvato dall'Assemblea Generale. Il testo integrale è depositato nella sede amministrativa di Milano e sempre consultabile. Per questo motivo, in questo rendiconto sociale mostriamo sinteticamente i dati finanziari dello Stato Patrimoniale, mentre quelli del Rendiconto gestionale li riclassifichiamo secondo criteri più adatti ad interpretare il radicamento dell'associazione sul territorio di riferimento.

FIDES ONLUS cerca di impiegare tutte le risorse disponibili per essere il più efficiente possibile nella realizzazione delle sue attività istituzionali. Marginali le attività accessorie, quelle finanziarie e patrimoniali e straordinarie.

Gli oneri di supporto generale leggermente superiori agli standard delle ODV italiane è da mettere in correlazione alla quantità e qualità dei servizi domestici essenziali al buon funzionamento delle case d'accoglienza.

3. Il rendiconto sociale

Proventi ricevuti per sostenere: attività tipiche 99,1%

attività accessorie 0,7%attività finanziarie e patrimoniali 0,1%

attività straordinarie 0,1%

ATTIVITA' TIPICHE

PROMOZIONALI

ATTIVITA' ACCESSORIE

FINANZIARIE-PATRIMONIALI

SUPPORTO GENERALE

Oneri destinati a sostenere:attività tipiche 84,9% - supporto generale 13,9%

attività finanziarie e patrimoniali 0,6%attività promozionali 0,5% - attività accessorie 0,1%

ATTIVITA' TIPICHE

PROMOZIONALI

ATTIVITA' ACCESSORIE

FINANZIARIE-PATRIMONIALI

STRAORDINARIE

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UTILIZZO DEI FONDIPER SETTORE D'INTERVENTO

3. Il rendiconto sociale

Le sedi operative dedicate all'accoglienza delle persone sieropositive sono quelle ad alta intensità lavorativa per cui maggiore sono le risorse spese per sostenere le attività sociali e sanitarie.

● La variazione nel numero e della tipologia di figure professionali richieste dalle convenzioni con le ASL spiegano in gran parte le differenze tra settori d'intervento.

● Rispetto all'anno precedente, si nota una sostanziale stabilità nella distribuzione dei costi per i tre settori d’intervento.

68,78%

24,63%

6,59%

sanitario

sociale

cooperazione

UTILIZZO DEI FONDIPER TIPOLOGIA DI COSTI

Acquisti

Servizi

Personale

Ammortamenti

Erogazioni a progetti

Alri oneri

Il livello della rigidità della spesa corrente costituita da personale e spese generali (69,6%) è tornata a diminuire nel 2015.

● La suddivisione degli oneri per tipologia mostra come il personale (55,56%) sia la voce di bilancio che incide maggiormente sul rendiconto gestionale, seguito dai servizi (15,55%), dagli ammortamenti (14,04%), dagli acquisti (7,77%), dalle erogazioni a progetti (5,12%); residuali gli altri oneri (1,95%).

● Rispetto all'anno precedente, si nota una sostanziale stabilità nella distribuzione dei costi in linea anche con quanto previsto nel budget annuale.

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3. Il rendiconto sociale

FONTI DI FINANZIAMENTO DELLE ATTIVITA' TIPICHE

Nel 2015 il totale dei proventi da attività tipiche è stato di € 2.237.857,13.

Il settore pubblico ha contributio per l’82,11% (€ 1.837.435,55), le offerte in natura sono state valorizzate in € 32.920,62 (1,47%). I restanti € 367.522,85 provengono da privati (16,42%), suddivisi rispetivamente tra soci e associati (€ 139.650,00) e da altri cittadini o soggetti privati (€ 197.872,85).

Rispetto all’anno precedente si nota un aumento dei proventi da attività tipiche (+2,6%) che inverte l’andamento negativo degli ultimi bilanci; tuttavia il risultato è stato ottenuto grazie ad una donazione straordinaria di immobili. L'aumento dei contributi su progetto e quelli da soci hanno compensato la forte diminuzione dei contributi versati da non soci. In leggera diminuzione sia le offerte in natura, sia le rette versate dalle ASL per gli utenti delle sedi socio-sanitarie e pedagogico-riabilitative. Le offerte in natura e le donazioni da privati sono più orientate verso la cooperazione e in seconda scelta al settore sociale.

sanitario

sociale

cooperazione

Pubblico Privati Offerte in natura

Pubblico Privati Offerte in natura

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3. Il rendiconto socialeRACCOLTA E UTILIZZO DEI FONDI

PER AREA GEOGRAFICA

Nel 2015 FIDES ONLUS per le sole attività italiane ha raccolto proventi per € 2.102.735,42 (+1,63%) ed sostenuto oneri per € 2.248.806,81 (+1,47%). La suddivisione regionale mostra che le sedi in Piemonte spendono il 52,10% e ricevono il 53,35% dei fondi totali (l'anno precedente furono rispettivamente del 51,7% e 55,5%), mentre quelle in Lombardia spendono il 41,31% e ricevono il 39,74% dei fondi totali (l'anno precedente furono rispettivemnte del 42,6% e del 38,5%).

Con riferimento al bilancio pubblicato dal nostro partner locale (l’ONG Fidélité pour le Développement Local), i fondi destinanti al Madagascar per un totale di € 158.710,09 (6,59% del totale degli oneri) sono stati spesi come segue: al Centro Sanitario Rurale (CSR) il 37%, al Centro di Sviluppo Rurale (CDR) il 31%, per i costi di funzionamento il 32%.La raccolta fondi a favore della cooperazione (€ 158.710,09) è rimasta anche nel 2015 ad un livello adeguato per assicurare la quasi copertura totale delle attività in corso (€ 155.885,49).

Lombardia Piemonte Madagascar

Esiste un forte equilibrio tra i fondi spesi e quelli raccolti per area geografica.

Oneri

Proventi

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3. Il rendiconto sociale

3.3 Il sistema di monitoraggio e valutazione

In FIDES ONLUS esistono al momento quattro tipi di questionari che danno informazioni quantitative sulle prestazioni erogate e un commento sulla percezione dell'utilità o del benessere sociale.

Questi questionari sono distribuiti presso tutte le sedi operative e compilati rispettivamente da:

● educatori o incaricati dell'accoglienza, in cui essi esprimono un giudizio sui risultati ottenuti con la realizzazione delle attività socio-sanitarie, pedagogico riabilitative e sociali e dei progetti di cooperazione;

● utenti, dove si rileva il grado di soddisfazione per le prestazioni ricevute;

● responsabili di sede operativa, in cui si chiede un parere sugli aspetti della comunicazione, sui rapporti con il territorio e le reti sociali, sulle funzionalità dell'organizzazione interna;

● personale e volontari indistintamente, dove essi esprimono le proprie impressioni sui valori, sugli obiettivi, sul coinvolgimento nell'associazione.

La Regione Lombardia richiede il Fascicolo Socio Assistenziale e Sanitario (FASAS) che costituisce una documentazione obbligatoria atta a dare evidenza del percorso clinico-assistenziale della persona nella specifica unità d’offerta.

Ad esso si applicano tutte le regole e condizioni dovute per la tenuta e conservazione della documentazione sanitaria.

La Regione Lombardia richiede il Fascicolo Socio Assistenziale e Sanitario (FASAS) che costituisce una documentazione obbligatoria atta a dare evidenza del percorso clinico-assistenziale della persona nella specifica unità d’offerta.

Ad esso si applicano tutte le regole e condizioni dovute per la tenuta e conservazione della documentazione sanitaria.

Il controllo di gestione è lo strumento basilare a disposizione della ONLUS per monitorare trasversalmente vari ambiti di attività. Il modello, in carico all’unità di servizio AFC (Amministrazione, Finanza e Controllo) prevede la vigilanza sull’andamento della programmazione strategica, sullo stato di salute dell’amministrazione, l’attuazione del portafolio di attività e servizi, la valutazione delle prestazioni organizzative e dei progetti conclusi.

La misurazione di alcune di queste performance avviene per mezzo di indicatori sintetici che sono anche pubblicati all’interno della nota integrativa al bilancio economico-finanziario.

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Abbiamo sottoposto agli ospiti dei settori socio-sanitario, sociale e pedagogico-riabilitativo, una serie di domande finalizzate alla valutazione del loro grado di preferenza e gradimento di alcuni aspetti della sede operativa dove sono accolti. Essi dovevano esprimete liberamente un giudizio sul personale, sulle attività e sui servizi offerti; quindi indicare suggerimenti e proposte alla FIDES affinché provvedesse a mettere in atto dei miglioramenti.

Il numero totale di risposte è stato di 41, una partecipazione al questionario in leggero incremento rispetto all'anno precedente, dimostrando l'interesse degli utenti a comunicare il loro gradimento ai servizi ricevuti.

3. Il rendiconto sociale

SCALA DI VALORI: 4=BUONO 3=SUFFICIENTE 2=MEDIOCRE 1=INSUFFICIENTE

CCM EMM CRN AMI CRB MES

Ospiti che hanno risposto al questionario di gradimento 12 3 5 9 6 6

3,50 3,21 3,28 3,90 3,63 3,67

3,84 3,25 3,82 4,00 3,52 3,82

3,69 3,89 3,50 4,00 3,67 3,89

3,70 2,55 3,20 3,36 3,70

3,36 2,83 3,50 3,13 3,30

Come valutate il vostro rapporto con gli assistenti ed educatori nella valorizzazione della vostra persona?

In che misura ritenete che FIDES consideri adeguatamente le vostre esigenze?

Cosa pensate della sede che vi ospita riguardo a struttura, logistica, e cura della persona?

Quanto le uscite o le attività fatte all'esterno sono state utili e di vostro gradimento?

Nel vostro percorso, quale giudizio date al tempo, spazio e risorse dedicate alle attività culturali e di svago?

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3. Il rendiconto sociale

I risultati mostrano un gradimento medio verso la FIDES ONLUS di 3,55 equivalente a un giudizio “pressoché buono”, con un picco massimo per la cura delle esigenze personali e della struttura a Casa degli Amici e un valore minimo per le uscite a Casa dell'Emmanuele. La soddisfazione complessiva degli ospiti è comunque in miglioramento del +2,1% rispetto all'anno precedente e ciò dimostra che FIDES garantisce ormai uno standard di servizi costante e di qualità.

In relazione ai risultati ottenuti, pochi ospiti hanno espresso l'opinione che debbano essere apportate modifiche, miglioramenti, rinnovamenti, e pochi hanno precisato gli elementi positivi da sviluppare, quelli negativi da rimuovere e quelli mancanti da avviare. Il giudizio positivo degli ospiti è cresciuto riguardo alla cura delle loro esigenze, all’accoglienza nelle strutture e nelle uscite. In calo il rapporto con gli educatori e le attività svolte a conferma della complessità oggettiva a gestire e motivare utenti sempre più problematici sia a livello fisico che psichico. Da segnalare il progressivo miglioramento della soddisfazione degli ospiti di Casa degli Amici, Casa Carla Maria, Ca’ Nostra Mesero.

SCALA DI VALORI: 4=BUONO 3=SUFFICIENTE 2=MEDIOCRE 1=INSUFFICIENTE

CCM EMM CRN AMI CRB MES0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

3,00

3,50

4,00

educatori esigenze struttura uscite attività0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

3,00

3,50

4,00

Giudizio medio per sede operativaanni 2011-2015

Giudizio medio per servizio offertoanni 2011-2015

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4. Prospettive e proposte per il futuro

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4.1 Il piano triennale 2016-18

L’area di servizio “Promozione e Sviluppo” si è attivata per coinvolgere i principali portatori d’interesse di FIDES ONLUS nella formulazione del nuovo piano triennale 2016-18. Il contesto nazionale e internazionale particolarmente difficile e instabile ha trasformato negli ultimi anni la società, la percezione delle problematiche e l’individuazione degli strumenti adatti per sostenere le persone in difficoltà. FIDES ONLUS, attenta e consapevole della nuova fase di transizione in cui ci troviamo, ha recepito queste sollecitazioni ed ha avviato un minuzioso percorso per la formulazione del nuovo piano triennale 2016-18. Siamo partiti innanzitutto dall’analisi SWOT (punti di forza e di debolezza, opportunità, minacce) che ci ha aiutato a capire il contesto interno ed esterno in cui operiamo. Abbiamo individuato priorità ed esigenze ed infine valutato le azioni più adeguate da mettere in atto per gestire al meglio questa complessa fase di transizione.

Si è trattato di un grande sforzo di condivisione, utile e necessario per: ● migliorare la comunicazione all’interno della Fides Onlus: è giusto che tutti riconoscano i punti di forza e di

debolezza dell’organizzazione;● capire da dove partiamo oggi, prima di definire gli obiettivi futuri (annuali e triennali);● definire strategie operative che rispondano realmente alle esigenze della Fides Onlus;● riconoscere le potenzialità su cui Fides Onlus deve fare leva per meglio operare;● caratterizzare la raccolta fonti in funzione ai valori associativi e agli interventi da sviluppare in questo

momento di crisi economica e sociale;● valutare l'associazione in tutti i suoi aspetti, inclusi eventi e progetti, per trarne buone pratiche da replicare

o per evitare la ripetizione di eventuali errori;● cercare di trasformare le minacce in opportunità.

Questo percorso è sfociato in una sintesi programmatica, un “ABC” che ci ha permesso di definire le nostre priorità attaverso i 3 obiettivi principali, le 12 strategie e le relative azioni da realizzare.

4. Prospettive e proposte per il futuro

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4. Prospettive e proposte per il futuro

Accedere ai servizi

Bilanciare i settori d’interesse

Comunicare i valori e bisogni

OBIETTIVIOBIETTIVIFIDES ONLUSFIDES ONLUS

2016-182016-18

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4. Prospettive e proposte per il futuro

i 3 obiettivi specifici e le 12 strategie del Piano triennale 2016-2018

Accedere ai servizi

Bilanciare i settori d'intervento

Comunicare i valori e bisogni

Intensificare e diversificare le fonti di finanziamento

Migliorare l'organizzazione e la suddivisione del

lavoro

Accrescere la visibilità dell'Associazione

Favorire l'inclusione sociale e lavorativa degli utenti o altri beneficiari

Ottimizzare il controllo di gestione

Consapevolizzare il personale sulle esigenze

associative

Favorire l'accesso di nuovi soci e volontari

Favorire l'accesso di utenze nelle case alloggio

Promuovere la sensibilizzazione sulle

tematiche HIV, dipendenze

Rafforzare l'utilizzo delle strutture formative

Facilitare e accompagnare il ricambio dirigenziale

Raccogliere informazioni e necessità riguardo alle

nuove povertà e diffonderne la conoscenza

4.2 Il programma delle attività 2016

Qui di seguito sono elencati gli obiettivi e le strategie prioritarie del nostro piano triennale. Nel 2016 abbiamo scelto di sviluppare per ognuno dei tre obiettivi e delle dodici strategie, una o più azioni ritenute urgenti o altamente indicate a soddisfare il miglioramento strutturale e organizzativo dell'associazione.

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Questionario di soddisfazione sul Bilancio Sociale

Da com

pilare e spedire via email a: am

[email protected]

1. Credi che sia utile avere uno strumento come il Bilancio Sociale per Fides Onlus?□ per niente □ poco □ abbastanza □ molto

2. Ritieni che i dati riportati dal Bilancio Sociale siano utili alla comprensione dell'Associazione?□ per niente □ poco □ abbastanza □ molto

3. Ritieni che i dati riportati siano coerenti tra loro e con la realtà?□ per niente □ poco □ abbastanza □ molto

4. Come valuti il livello di approfondimento e dettaglio dei contenuti?□ insufficiente □ scarso □ sufficiente □ buono

5. Quali contenuti ti interessano maggiormente e quali meno? (risposta multipla)

interessano poco TEMI / CAPITOLI interessano molto □ introduzione e nota metodologica □ □ identità associativa e sistema di gestione □ □ attività istituzionali □ □ rendiconto sociale □ □ prospettive e proposte per il futuro □

6. Secondo te i contenuti del bilancio sono ben organizzati?□ per niente □ poco □ abbastanza □ molto

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Questionario di soddisfazione sul Bilancio Sociale

Da

com

pilare

e sp

ed

ire via

em

ail a

: am

ici@fid

eso

nlu

s.org

8. Quali informazioni o temi che il Bilancio Sociale non ti offre, potrebbero risultare utili alla tua relazione con Fides Onlus?___________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

7. Come valuti la grafica?□ insufficiente □ scarso □ sufficiente □ buono

10. Complessivamente quanto sei soddisfatto del Bilancio Sociale di Fides Onlus?□ per niente □ poco □ abbastanza □ molto

9. Hai trovato qualche informazione o tema che non ti aspettavi di trovare? Se sì, quale___________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

Data __________Età __________Portatore d'interesse verso Fides Onlus: □ organizzazione non profit □ istituzione o ente pubblico □ scuola o università □ azienda □ privato cittadino □ collaboratore □ volontario □ altro

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Ringraziamenti

Il Bilancio Sociale 2015 è frutto dell’intenso lavoro di rendicontazione sociale che ha coinvolto numerosi soggetti interni ed esterni all'associazione durante il corso di quest'anno.

Si ringraziano quindi tutti i collaboratori, i partner dei progetti, i testimoni e gli utenti intervistati, oltre allo staff FIDES che ha partecipato a vario titolo al reperimento delle informazioni e alla redazione dei testi, in particolare relativamente ai programmi in corso.

A nome del Consiglio Direttivo voglio esprimere un riconoscimento particolare al lavoro svolto dalla dottoressa Marialuisa Ghielmetti, che ha saputo dirigere questo importante progetto istituzionale con qualità e dedizione professionale.

Paola StrigliaPresidente FIDES ONLUS

Impostazione progetto e coordinamento editorialeMarialuisa Ghielmetti

Redazione testi ed elaborazione datiMassimo Cavalli, Marialuisa Ghielmetti

Foto, ideazione grafica e impaginazioneMassimo Cavalli, Emilia Tuzza

Si ringrazia tutto lo staff FIDES ONLUS, i collaboratori ed i volontari partecipanti alle attività associative sia in Italia sia in Madagascar.

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I nostri contattiI nostri contatti

per gli interventi sociali e pedagogico-riabilitativi:

Casa degli Amici: # Tel. 02.67070963 - Email: [email protected]

Centro d'ascolto Casalpusterlengo: # Cell. 333.9735439

Ca' Nostra Corbetta: # Tel. 02.97272500 - Email: [email protected]

Ca' Nostra Mesero: # Tel. 02.9787273 - Email: [email protected]

Ca' Nostra Leinì: # Tel. 011.9988284 – Email: [email protected]

per gli interventi socio-sanitari:

Casa Carla Maria: # Tel. 0142.429155 - Email: [email protected]

Casa dell'Emmanuele: # Tel. 011.9973883 - Email: [email protected]

Ca' Nostra Cornaredo: # Tel. 02.91764072 - Email: [email protected]

per la cooperazione internazionale:

Missione Sakalalina: Email: [email protected] - [email protected] Pagina Facebook: Fides-Missione Sakalalina

Sede legale: Strada Zea, 1 – 10024 Leinì (TO) - Email: [email protected]

Sede amministrativa: Via Timavo, 68 – 20124 Milano - Email: [email protected]