Bilancio Sociale 2007

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BILANCIO SOCIALE 2007

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BILANCIO SOCIALE 2007

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CESTAS – BILANCIO SOCIALE 2007

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INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA IV EDIZIONE 3 2. METODOLOGIA DI REDAZIONE 3 3. IDENTITÀ: CHI SIAMO

3.1 L’Associazione 3.2 Mission e strategia 3.3 Governance e struttura operativa 3.4 Organigramma 3.5 Risorse umane e formazione 3.6 Gli stakeholder e la rete istituzionale

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4. ATTIVITÀ: COSA FACCIAMO E DOVE OPERIAMO

4.1 I progetti

4.1.1. Africa 4.1.2. America Latina 4.1.3. Mediterraneo 4.1.4 Europa

4.2 Comunicazione e eventi

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5. ANALISI ECONOMICA 5.1 Indici di valutazione

5.2 Analisi strutturale o per margini 5.3 Analisi degli indici di liquidità 5.4 Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico

5.5 Riclassificazione della ricchezza del Conto Economico

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6. CONCLUSIONI 49 RINGRAZIAMENTI 50 CONTATTI 50

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1. INTRODUZIONE ALLA IV EDIZIONE Anche per l’anno 2007 teniamo fronte all’impegno intrapreso quattro anni fa di redazione e diffusione di un Bilancio Sociale CESTAS. Il Bilancio Sociale rappresenta oramai una scelta consolidata e matura, offre una fotografia aggiornata e completa di CESTAS anno dopo anno e permette anche ai non addetti ai lavori di “guardare da dentro” cosa facciamo e come lo facciamo. Prenderemo in considerazione sia gli aspetti interni che quelli esterni dell’Associazione, quindi non solo i dati numerici del bilancio economico e patrimoniale ma soprattutto i progetti, i risultati attesi e quelli ottenuti e i beneficiari dei nostri interventi, i rapporti con i vari stakeholder, la determinazione del valore aggiunto e la verifica della coerenza della mission con i risultati ottenuti, fornendo un quadro dettagliato ma sintetico delle nostre attività, delle nostre scelte e dei valori e dei principi etici e sociali con cui operiamo. Come negli anni precedenti, anche quest’anno l’azione di CESTAS ha concentrato il proprio

impegno nella realizzazione di progetti di cooperazione internazionale nei paesi terzi, di progetti di educazione allo sviluppo, di attività di sensibilizzazione sul territorio italiano e di corsi di alta formazione. Inoltre, abbiamo concentrato maggiormente l’attenzione sulla condizione femminile all’interno delle dinamiche delle società contemporanee. In America Latina in particolare la situazione lavorativa per le donne è molto difficile. È’ in questo contesto che CESTAS ha deciso di attuare in Cile e in Argentina una serie di interventi che sono parte di un programma strutturato per la diffusione nella regione di un modello di sviluppo della imprenditorialità femminile. Il percorso verso la trasparenza, la condivisione e l’analisi critica del nostro operato prosegue, consapevoli che per continuare a crescere occorre alimentare il coinvolgimento, la sensibilizzazione e il consenso della collettività e di tutti gli stakeholder di CESTAS.

2. METODOLOGIA DI REDAZIONE In continuità con gli anni precedenti i riferimenti metodologici per la redazione del bilancio sociale 2007 sono: - a livello nazionale i “Principi di redazione

del bilancio sociale” elaborati dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS) del 2001

- a livello internazionale le “Sustainability Reporting Guidelines” elaborate da Global Reporting Initiative (GRI) del 2002.

I principi fondamentali che hanno guidato la realizzazione del presente documento sono trasparenza, accuratezza, attendibilità, verificabilità, chiarezza, sinteticità e completezza. La prima parte del Bilancio Sociale è dedicata all’identità di CESTAS: chi siamo, la nostra mission, la struttura organizzativa e gli stakeholder. La seconda parte descrive le nostre attività e i progetti realizzati nel 2007, con una spiegazione sintetica per ogni progetto.

La terza parte infine mostra lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico ed offre un’analisi economica commentata, con gli indici di liquidità e il valore aggiunto dell’anno di riferimento.

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3. IDENTITA’: CHI SIAMO 3.1 L’Associazione CESTAS - Centro di Educazione Sanitaria e Tecnologie Appropriate Sanitarie - è un’associazione senza scopo di lucro fondata a Bologna il 30 Marzo 1979. È’ apartitico, non ammette discriminazioni di etnia, di sesso, di nazionalità e di religione e si riconosce nelle caratteristiche degli organismi non lucrativi di utilità sociale - ONLUS. CESTAS è inoltre un’organizzazione non governativa ai sensi della legge 49/87 sulla cooperazione. È riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri e riceve finanziamenti anche dall’Unione Europea. ACCREDITAMENTI CESTAS è accreditato come: � Ente di Cooperazione Internazionale allo

Sviluppo presso: la Regione Emilia Romagna; la Regione Marche; la Regione Abruzzo; la Regione Basilicata;

� Ente per la Formazione Superiore e

Continua presso la Regione Marche; � Ente per la Formazione Continua presso il

Ministero della Sanità; � Ente di Servizio Civile; � Associazione che svolge attività nel campo

della lotta alle discriminazioni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità (Registro UNAR);

� Associazione di Promozione Sociale presso

il Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale del Ministero della Solidarietà Sociale.

L’Associazione ha lo scopo di promuovere la conoscenza, lo studio e le iniziative relative alla lotta al sottosviluppo e alla fame nel mondo, fondando la sua attività sui valori della solidarietà umana e della difesa dei diritti dell’uomo.

CESTAS progetta, promuove, realizza e gestisce a favore delle popolazioni dei Paesi in Via di Sviluppo programmi di cooperazione internazionale allo sviluppo, sia autonomamente sia in collaborazione con altre organizzazioni non governative e con enti pubblici e privati, nazionali ed esteri. Inoltre è impegnata nella promozione dell’equità nelle relazioni di genere a fondamento dei nuovi paradigmi dello sviluppo - attraverso azioni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali. Particolare attenzione è rivolta alla difesa dei diritti di bambini, bambine e adolescenti. CESTAS progetta, promuove e gestisce attività di servizio civile nazionale e internazionale e realizza campagne d’informazione rivolte all’opinione pubblica sull’interdipendenza, la solidarietà, l’intercultura, la cooperazione tra i popoli, l’educazione alla pace, l’integrazione culturale e l’educazione allo sviluppo. CESTAS è attivo anche nella formazione professionale e nell’aggiornamento in Italia e all’estero. Come Ente di formazione CESTAS organizza master e scuole di specializzazione per i cittadini dell’Unione Europea e dei Paesi in Via di Sviluppo con lo scopo di formarne i quadri dirigenti e accrescerne le competenze in relazione ai temi dello sviluppo sostenibile. A supporto di tutti i progetti e i programmi dell’associazione, CESTAS promuove e realizza iniziative di ricerca scientifica, anche in collaborazione con centri universitari. CESTAS è tra i soci fondatori del COONGER (Coordinamento delle Ong dell’Emilia Romagna), Fondamentale è la collaborazione con le altre associazioni regionali di cooperazione e solidarietà internazionale, al fine di concordare unitarie forme di collaborazione e partecipazione ad iniziative pubbliche e di stabilire una sede unitaria di confronto con le istituzioni regionali pubbliche e private.

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Per gli stessi obiettivi, a livello nazionale CESTAS è membro del COCIS (Coordinamento delle Organizzazioni non governative per la

Cooperazione Internazionale allo Sviluppo), promotore e rappresentante politico delle Ong associate.

3.2 Mission e strategia Partendo dalla convinzione che lo sviluppo e il progresso, su scala locale e globale, non dipendono soltanto dalla crescita economica, ma anche dalla crescita delle capacità umane delle attuali e future generazioni, CESTAS si adopera per promuovere la solidarietà sociale. È infatti attivo nell’ambito della cooperazione internazionale e nella promozione di una “solidarietà partecipativa” che coinvolga nello sviluppo un numero sempre maggiore di attori sociali (società civile e sue organizzazioni), poiché crede che solo una relazione tra eguali possa innescare cambiamenti profondi nelle relazioni politiche ed economiche tra il Nord e il Sud del mondo. Scopo dell’associazione è di promuovere la conoscenza, lo studio, le iniziative alla lotta al sottosviluppo e alla fame nel mondo, fondando le sue motivazioni sui valori della solidarietà umana e della difesa dei diritti dell’uomo. Tutte le attività di CESTAS sono orientate a promuovere lo sviluppo umano e sostenibile nel rispetto dei diritti dell’uomo, partendo dalla conoscenza diretta e da un approfondito studio delle realtà dei paesi con i quali interagisce. Le iniziative di Cooperazione allo Sviluppo, di Educazione allo Sviluppo, di Formazione e le attività di ricerca sono articolate nei seguenti settori:

- Alta Formazione - Sanità - Educazione Sanitaria - Tecnologie Sanitarie Applicate - Lotta contro le malattie trasmettibili - Pari Opportunità - Formazione Professionale e Lavoro - Risanamento ed Educazione Ambientale - Educazione alla Mondialità

- Sicurezza Alimentare - Sviluppo sostenibile

Ne deriva che il ruolo di CESTAS, nella realizzazione dei programmi di cooperazione internazionale, non si limita a quello di agente specializzato nella gestione di risorse tecniche e finanziarie, ma si estende a quello di promotore della mobilitazione degli attori sociali nell’ambito della solidarietà e della cooperazione internazionale. Il suo compito, come “Ong di sviluppo”, è di promuovere l’“intermediazione sociale” per rendere i diversi attori istituzionali e sociali sempre più sensibili ai problemi dei paesi del Sud del mondo e alle implicazioni di tali problemi nei paesi del Nord del mondo. Questo compito non potrebbe essere svolto se non rispettando alcuni imperativi metodologici nell’esecuzione dei progetti di cooperazione internazionale lungo le diverse fasi del ciclo progettuale. I tre più importanti sono: - aumentare la sensibilità della società civile

del Nord sui problemi delle società del Sud; - aumentare la conoscenza diretta dei

problemi come miglior forma per coinvolgere nuovi gruppi sociali nella solidarietà;

- stabilire nuovi vincoli e creare nuovi rapporti tra società del Nord e del Sud che devono affrontare problematiche simili.

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3.3 Governance e struttura operativa L’assetto organizzativo di CESTAS è strutturato in forma gerarchico-funzionale e correlato da meccanismi interni di gestione che consentono una corretta circolazione delle informazioni al fine di potenziare la sinergia tra forze e competenze che compongono l’Associazione. Per tale ragione CESTAS ha adottato un manuale che individua nel dettaglio responsabilità, competenze e procedure di lavoro standardizzate. GLI ORGANI ASSOCIATIVI CESTAS è composto dai seguenti organi istituzionali: - L’Assemblea dei Soci - Il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente - Il Collegio dei Revisori dei Conti - Il Collegio dei Probiviri LA STRUTTURA OPERATIVA Nel 2007 la struttura operativa di CESTAS è stata oggetto di riorganizzazione interna e risulta ad oggi così composta: • Dipartimento Europa • Dipartimento Formazione • Ufficio Amministrazione • Ufficio Progettazione • Ufficio Regionale Africa • Ufficio Regionale America Latina • Ufficio Regionale Marche • Ufficio Regionale Mediterraneo Il Dipartimento Europa si occupa di:

- organizzare le attività di educazione allo sviluppo, advocacy, sensibilizzazione, informazione e campagne sui temi di interesse istituzionale in Italia e in Europa;

- promuovere, realizzare, gestire, amministrare e rendicontare i programmi e i progetti nelle aree di interesse strategico;

- ricercare i cofinanziamenti dei progetti in gestione;

- ricercare linee di finanziamento ed enti finanziatori;

- elaborare e presentare progetti agli enti finanziatori;

- sistematizzare e pubblicare le buone pratiche progettuali;

- mantenere le relazioni con tutti gli enti finanziatori e i soggetti politici del territorio.

Si struttura in due aree di lavoro:

1. Educazione allo sviluppo (Eas): utilizza gli strumenti di lavoro necessari per incidere sulla cultura dei diversi segmenti di popolazione locale, nazionale ed europea, ad esclusione dei decisori politici. In particolare i target specifici su cui punta l’attenzione sono la popolazione giovanile, il mondo della scuola ed il mondo associativo e della cooperazione decentrata per gli effetti moltiplicatori che possono sviluppare. Gli strumenti principali di tale azione sono rappresentati da attività educative, seminariali, campaining, informazione e sensibilizzazione.

2. Advocacy: mira ad incidere sulle scelte

dei decisori politici ai diversi livelli (locale, nazionale, europeo e negli organismi sopranazionali) con raccomandazioni di comportamento, proposte di legge, position paper, attività di networking. Altri strumenti utili sono le attività di indagine (in coordinamento con gli altri dipartimenti ed uffici regionali, in quanto attività trasversali), seminariali ed informative mirate al target individuato che possano sostenere l’attività di Advocacy.

Il Dipartimento Formazione si occupa di:

- promuovere, realizzare, gestire, amministrare e rendicontare i programmi e i progetti nelle aree di interesse strategico;

- ricercare i cofinanziamenti dei progetti in gestione;

- sensibilizzare e promuovere la cooperazione decentrata;

- ricercare linee di finanziamento ed enti finanziatori;

- elaborare e presentare progetti agli enti finanziatori;

- sistematizzare e pubblicare le buone pratiche progettuali;

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- mantenere le relazioni con tutti gli enti finanziatori e i soggetti politici del territorio;

- gestire e coordinare la Biblioteca Ecosostenibile

L’ Ufficio Amministrazione si occupa di:

- gestire la contabilità generale; - predisporre il bilancio d’esercizio; - gestire pagamenti e richieste fondi per

progetti; - gestire i rapporti con le banche e le

certificazioni fiscali; - realizzare il monitoraggio finanziario dei

progetti; - controllare, approvare, completare,

inviare ed archiviare le rendicontazioni progettuali;

- predisporre e gestire i contratti di servizio della logistica;

- coordina e supervisiona le attività amministrative delle strutture decentralizzate;

- effettuare gli ordini d’acquisto; - realizzare il monitoraggio ordinario dei

pagamenti presso gli enti finanziatori italiani;

- gestire il personale. Le funzioni dell’Ufficio Progettazione sono:

- supportare tecnicamente la Presidenza e il Consiglio di Amministrazione nel definire il piano annuale di progettazione CESTAS;

- supervisionare e gestire la banca dati di competenza tramite l’aggiornamento periodico dei progetti in corso;

- monitorare l’uscita dei bandi per area e per settore;

- supportare tecnicamente eventuali missioni di fattibilità;

- supportare tecnicamente i responsabili di singole presentazioni;

- presentazioni di specifici progetti; - coordinarsi con il Dipartimento

Formazione per definire percorsi di aggiornamento interni per lo staff CESTAS sul tema della progettazione.

Gli Uffici Regionali Africa, America Latina e Mediterraneo si occupano di:

- promuovere, realizzare, gestire, amministrare e rendicontare i programmi e i progetti nelle aree strategiche individuate annualmente dal CdA CESTAS;

- ricercare i cofinanziamenti dei progetti in gestione;

- sensibilizzare e promuovere la cooperazione decentrata;

- ricercare linee di finanziamento ed enti finanziatori;

- elaborare e presentare progetti agli enti finanziatori;

- sistematizzare e pubblicare le buone pratiche progettuali;

- mantenere le relazioni con tutti gli enti finanziatori e i soggetti politici del territorio.

Gli Uffici Regionali Abruzzo e Marche svolgono le seguenti funzioni:

- promuovere, realizzare, gestire, amministrare e rendicontare i programmi e i progetti nelle aree strategiche individuate dal CdA;

- ricercare i cofinanziamenti dei progetti in gestione diretta;

- promuovere la cooperazione decentrata e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche di lavoro di CESTAS in tutte le iniziative territoriali;

- ricercare linee di finanziamento ed enti finanziatori relativamente alle azioni di propria competenza;

- elaborare e presentare progetti agli enti finanziatori regionali nei diversi ambiti di attività (cooperazione, educazione allo sviluppo, formazione).

- sistematizzare e pubblicare le buone pratiche progettuali;

- mantenere le relazioni con tutti gli enti finanziatori e i soggetti politici del territorio;

- partecipare e promuovere la creazione di reti territoriali tematiche.

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3.4 Organigramma

Assemblea dei Soci

CDA

PRESIDENZA

Amministrazione

Ufficio Regionale America Latina

Assistente di Direzione

Ufficio Regionale

Africa

Ufficio Regionale Mediterraneo

Ufficio Regionale

Marche

Dipartimento

Europa

Advocacy,

EaS Coop. decentrata

Formazione

Formazione

BEC

Ufficio Regionale

Abruzzo

Ufficio

Progettazione

EaS

Advocacy

Collegio dei Probiviri

Collegio dei Revisori dei

Conti

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3.5. Risorse umane e Formazione L'impegno professionale della struttura operativa in Italia e all'estero costituisce il cardine su cui si sviluppa l'attività dell'Associazione nella realizzazione della sua missione. CESTAS considera i propri collaboratori risorse fondamentali e di assoluta importanza. Il numero elevato di attività svolte e di progetti attivati richiede un forte investimento in risorse umane e CESTAS offre loro stabilità e sicurezza nel pieno rispetto dei diritti della persona. In qualità di ente accreditato CESTAS nel 2007 ha accolto nella propria sede di Bologna 8 volontari in Servizio Civile distribuiti tra i vari Dipartimenti dell’Associazione Personale che opera in Italia

Tipo di personale Anno 2007 Personale a tempo completo

8

Personale a tempo parziale 5+ 5 co.pro. + 8 vol. Totale 26 *comprende personale tirocinante, volontari e di servizio civile Numero di contratti relativi alla gestione dei progetti nei paesi terzi

I collaboratori CESTAS sono altamente qualificati e selezionati in base al tipo di lavoro da svolgere, che richiede una serie di conoscenze di base diversificate. Tali conoscenze spaziano dal campo giuridico a quello gestionale e

amministrativo con continue esigenze di aggiornamento e formazione. Gli strumenti utilizzati dall'Associazione al proprio interno sono legati alle attività di formazione promosse e vi è ampia libertà e una forte spinta a cercare anche all'esterno corsi e opportunità di crescita professionale. Altra fonte sono i seminari di conoscenza, sia quelli organizzati da CESTAS stesso che da Enti con i quali collabora. Il personale interno ha la possibilità di partecipare ad incontri programmati specificamente per gli operatori degli organismi non governativi, che vanno ad interessare sia le regole per una buona gestione dei progetti, sia i modelli richiesti dai vari enti finanziatori per la rendicontazione e la gestione finanziaria. Molta importanza è attribuita anche alla formazione del personale espatriato, in particolare dei capi-progetto. Periodicamente vengono svolte sessioni formative di un paio di giorni, a seconda delle esigenze, dedicate all'approfondimento di tematiche di interesse comune quali l'applicazione del principio di sussidiarietà, la valorizzazione del capitale umano, la presentazione di esperienze di successo dei progetti CESTAS e alla formazione di tipo pratico, rivolta all'acquisizione di metodi di lavoro e all’utilizzo di sussidi operativi di gestione in loco. Per tale formazione interagiscono vari Dipartimenti, dall' Amministrazione, al Dipartimento Programmi di Sviluppo, alla Presidenza. Infine sono frequenti alla fine di ogni missione i momenti di confronto e di valutazione con il personale espatriato, al fine di captare eventuali problemi e migliorare le procedure di lavoro.

Anno 2007 Tipo di personale

Espatriato Locale

Ruoli di coordinamento 5 5 Ruoli operativi 3 19 Totale 8 24 Totale generale 32

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3.6. Gli stakeholder e la Rete istituzionale

Sono stakeholder tutti i soggetti (intesi nel senso di individui, gruppi, organizzazioni) che hanno con l'Associazione relazioni significative e i cui interessi sono a vario titolo coinvolti nell'attività di CESTAS per le relazioni di scambio che intrattengono o perché ne sono significativamente influenzati. Nel definire una mappatura degli stakeholder nell’anno 2007 si individuano due diverse categorie: 1. Stakeholder interni: amministratori,

dipendenti e collaboratori, consulenti, cooperanti, volontari, soci e sostenitori.

2. Stakeholder esterni: beneficiari diretti e

indiretti dei progetti CESTAS, collaboratori esterni (intesi sia come persone fisiche che giuridiche), istituzioni e enti finanziatori, donatori, banche, partner di progetto (in Italia e all’estero) e fornitori in Italia.

I partner locali Grazie ad una presenza ormai consolidata in alcuni territori, in particolare nei paesi dell’America Latina e dell’Africa, CESTAS vanta il prezioso sostegno e la proficua collaborazione di partner locali nello svolgimento dei progetti di cooperazione. Questa rete di partner si è consolidata nel corso degli anni, in virtù dei risultati positivi conseguiti sul territorio e grazie soprattutto ad una maggiore attenzione e sensibilità degli enti locali circa le problematiche connesse allo sviluppo. La fiducia che questi sostenitori hanno accordato e accordano a CESTAS fa sì che i progetti abbiano un forte appoggio locale sia in termini economici che di esperienze e di capacità operative. Gli interlocutori principali dell’associazione sono principalmente: 1. Istituzioni Governative (Ministeri,

Dipartimenti, Municipalità) 2. Enti Locali; 3. Istituzioni Universitarie ed educative; 4. Organizzazioni non Governative (Ong); 5. Associazioni di base; 6. Organizzazioni Internazionali; 7. Ospedali, Centri di Salute

È di fondamentale importanza per CESTAS collaborare ed interagire il più possibile con gli enti locali, al fine di offrire un supporto specializzato agli operatori dei vari paesi, senza sostituirsi a questi, ma cercando di sviluppare e approfondire le loro conoscenze, rendendoli così autonomi nella gestione delle problematiche presenti sul territorio interessato. Uno dei principali mezzi è la formazione degli omologhi, attraverso corsi di vari livelli che consentono il trasferimento di conoscenze e metodologie di lavoro opportune e sostenibili. Le relazioni nazionali ed internazionali CESTAS opera in collaborazione e con finanziamenti di: � Ministero degli Affari Esteri � Commissione Europea � Regioni � Governi locali � Università � Organizzazioni Internazionali � Privati Di seguito si illustra nel dettaglio la rete dei partner CESTAS in Italia e nel resto del mondo

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LA RETE ISTITUZIONALE IN ITALIA

Associazioni: Ass. Rete di energia, Casa delle Culture

Enti locali: Comune di Bologna, di Ancona, di Jesi

Università: Univ. Roma Tre, Univ. di Macerata,

Univ. Pol. delle Marche

Università: Univ. di

Camerino, Politecnico di

Milano, Univ. Cà Foscari Venezia

Università Orientale Napoli

Comitati: Associazione delle OnG,

italiane, Cocis, Cooger, Forum terzo settore, Coordinamento provinciale enti servizio civile

Università: UNIBO, Univ. Bocconi, Univ. di

Modena e RE

Enti pubblici: Ausl Bo.,

Ausl Ferrara, Ufficio

nazionale per il Servizio Civile, Arpa Emilia

Enti Locali: Reg. Marche, Abruzzo, Campania Sardegna, Veneto.

Altri: Fondazione A. Colocci Icea, Ideaitalianoit Med ingegneria

srl.

Banche: Banca di Cividale, Banca pop.

Etica

RETE CESTAS ITALIA

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Enti Locali: Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna.

Altri: Cersdu Cespi

Commercio alternativo di

Ferrara

Università: Università degli Studi di Firenze, Università di

Parma Università di

Urbino.

Associazioni: Consulta per la Pace, Coop

Form, Ecologia Efeso, Terre des

Hommes, Carrefour europeo

Enti locali: Comunità

montana Cinque valli Bolognesi, Provincia di Ancona

Enti Pubblici: Romagna Arpa Friuli

Venezia Giulia Istituto

Commercio Estero

Ministeri: Ministero degli Affari Esteri, Ministero del

Lavoro Ministero della

Salute Ministero

dell’Università e della Ricerca

Comitati: Comitato enti locali presso la provincia di Perugia GAL

Altri: Nomisma spa

Tenaris Dalmine Consorzio

provinciale per la formazione (Ravenna), Ong

italiane internazionali

Banche: Carisbo, Banca di Bologna,

Banca Pop. di Ancona

RETE CESTAS ITALIA

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LA RETE ISTITUZIONALE IN AMERICA LATINA

Colombia Università de los Andes

Argentina

ISPM, Maternidad Sardá Propuesta, Voluntadas Solidarias Jovenes

(VOS), Hospitales de la Prov. de Buenos Aires. CEDES, CEIM, Consejo Nacional de la Mujer.

Nicaragua Centro para la promocion y el desarrollo local,

Ministero della Salute, Municipio Docente

Asistencial del Silais di Léon, Unan,

Universidad National Autonoma di Léon.

Guatemala Fondazione Rigoberta

Menchù Tum Ministero dell' Educazione

Cile

CIL, Com. di Concepciòn, Com. di Conchalì, Com. di

Hualqui, Com. di San Pedro, Com. di

Talcahuano, Com. di Tomè

Cile Corporaciòn de Salud y

desarrollo Social, Escuela de La Mujer Prodemu, Fosis,

Min. del Lavoro, Min. della Salute, Min.

dell'Ambiente, SENCE, SSC, Università di

Concepciòn, Università San Sebastian,

Università Accademia di Umanesimo Cristiano

Università Bolivariana

Bolivia Caja National de Salud,

Cepad, Hospital Gineco-Obstetrico,

Hospital Jaime Sánchez Pórcel, Hospital

Materno Infantil caja, Htal. Mat. Inf. Caja

Nac. Salud, Maternidad Percy Boland, Ministero

della Salute della Bolivia, MINSA, Servicio

Departamental de Salud.

Ecuador Htal. Pablo Suarez, Htal. Vicente Corral

Moscoso, MINSA Fundacion Esquel

Università San Francisco di Quito

Argentina

Univ. di Bologna sede di Buenos Aires, FONCAP,

Fundación Red de Centros de Salud Materno–Perinatal

Perù Dirección Regional

Salud Cusco, Hospital Apoyo Dpt. Cusco, Hospital de las Mercedes, IEMP,

Ministero della Salute del Perù, OGCI, MINSA, Università Cayetano

Heredia.

Argentina Min. del Lavoro, Min. della Salute, Min.

dell'Educazione, Min. dello Sviluppo Sociale, Min. della Salute de la Provincia de Buenos Aires, Representación Argentina, PEC-UBA,

Secretaría de Salud del Gobierno de la Ciudad Autónoma de Buenos

Aires

RETE CESTAS AMERICA LATINA

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LA RETE ISTITUZIONALE IN AFRICA

Mozambico

Direzione dell'Area di Mavalane, Direzione Sanitaria della città di Maputo, Ministero della Salute, UGC (Uniao Geral

das cooperativas) ISCISA (Istituto Superiore

Scienze Sanitarie)

Malawi Unicef, Area25,

Community Committee St Francis Parish Kanengo, Dipartimento dei Servizi veterinari di Lilongwe, Ministero della Salute e

della popolazione, Ministero dell'Agricoltura

e dell'irrigazione, S.S.L.P.P., SASO- Salima

Hiv/Aids Support Organization,

Università del Malawi

Sierra Leone Ufficio distrettuale

del Min. della Salute(Distretto di Bombali, Ospedale governativo di

Makeni, holy Spirit Hospital di MAkeni)

Namibia Direzione del Programma Nazionale delle cure

domiciliari e tbc Direzione generale della Sanità di Omusati, Direzione

Nazionale di Medicina di base, Direzione Regionale della Sanità di Erongo, Ministero della Salute e delle Politiche sociali

Università della Namibia

Etiopia

Congregazione Missionaria della

Consolata, Ethiopia, Lions Club di addis

Abeba, Ministero della Salute

Ong Health Aid Ethiopia and Integrated Community Botswana

Bonaso-Botswana Network of Aids service

organisation.

RETE CESTAS AFRICA

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4. ATTIVITÀ: COSA FACCIAMO E DOVE OPERIAMO Nel corso del 2007 CESTAS ha visto il consolidamento di tutti i progetti avviati. Rispetto al 2006 il nostro impegno è cresciuto in particolare in America Latina, dove il numero dei progetti da 7 è salito a 11, nel Mediterraneo, dove i progetti da 1 sono diventati 3, e in Europa, dove i progetti di formazione e di educazione allo sviluppo-Advocacy da 10 sono diventati 13.

0

2

4

6

8

10

12

14

2007 2006

AFRICA

AMERICA LATINA

MEDITERRANEO

EUROPA

Come mostra il grafico seguente, tale trend positivo conferma anche quest’anno nella distribuzione delle aree geografiche una prevalenza di progetti distribuiti tra Africa (7) e America Latina (11), che sono 18 su un totale di 34.

21%

32%9%

38%

AFRICA

AMERICA LATINA

MEDITERRANEO

EUROPA

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4.1 I PROGETTI PROGETTI DI COOPERAZIONE NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO 4.1.1. AFRICA ETIOPIA Titolo: Programma integrato di lotta all’Hiv/Aids nei distretti di Lume e Adam, Regione di Oromya. Beneficiari diretti: 240.000 Beneficiari indiretti: 454.000 Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale Africa Il progetto, promosso da CESTAS e cofinanziato dal Ministero Affari Esteri è stato avviato nel settembre 2007. MALAWI Titolo: Sana maternità: formazione e aggiornamento per operatori sanitari nel settore materno e riproduttivo. Beneficiari diretti: 80 operatori dei centri sanitari localizzati nei distretti interessati, 210 levatrici tradizionali Beneficiari indiretti: 500.000 Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale Africa Questo progetto sta contribuendo in maniera sensibile al miglioramento delle condizioni di salute materna della popolazione delle aree di Dowa e Lilongwe rinforzando la struttura dei servizi esistenti, migliorandone l’efficienza e la qualità ed aumentando la partecipazione e l’informazione della comunità verso i temi di salute materna e di contagio da HIV/AIDS. Le strutture sanitarie coinvolte nel progetto sono 50 nel distretto di Lilongwe e 23 in quello di Dowa. Durante questo anno sono stati realizzati programmi di formazione ed aggiornamento del personale ed attività di partecipazione ed informazione comunitaria. Inoltre, durante il 2007 si sono avviati 2 progetti complementari di formazione per gli operatori sanitari del settore della salute materno infantile finanziati dall’UNICEF e dall’Agenzia di Cooperazione Canadese. L’impatto dell’intero programma CESTAS in Malawi ha avuto echi anche nella stampa specializzata e non, come evidenzia il lungo reportage nel numero di dicembre 2007 della rivista National Geographic Italia. MOZAMBICO Titolo: Progetto di appoggio allo sviluppo della rete sanitaria di base dell’area di Malavane, Maputo. Beneficiari diretti: 800 Beneficiari indiretti: 469.000 Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale Africa Questo progetto, che ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni fisiche, dell’efficienza e della qualità dei servizi offerti dai centri sanitari localizzati nell’area di Mavalane, si è concluso nel 2007. Risultati ottenuti: - miglioramento della qualità fisica e funzionale delle 14 unità sanitarie di base; - efficienza e qualità dei servizi aumentata; - 59 operatori formati sulla ipertensione; - 47 medici e tecnici sottoposti a formazione sanitaria continua; - 79 infermieri partecipanti al percorso di formazione continua;

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- 41 inservienti partecipanti al percorso di formazione continua; - 10 operatori formati in tecniche di educazione comunitaria; - 19 infermieri formati in gestione sanitaria; - 12 medici formati in gestione sanitaria; - 19 operatori amministrativi formati in gestione sanitaria; - 13 laboratoristi formati all’interno del percorso formazione lavoro; - 50 operatori formati su HIV/AIDS; - 30 operatori formati su bio sicurezza; - 1 programma sperimentale di gestione sanitaria installato e operativo all’interno dei centri; - 5 comitati di formazione comunitaria formati; - 1 coordinamento dei comitati attivo; - Fornitura di materiale sanitario e attrezzature ai CdS e PdS dell’ Area di Mavalane consegnate e donate. Titolo: Integrazione del Progetto Mozambico di Sostegno alla formazione professionale, informazione preventiva e all’uso di terapie di medicina tradizionale nella lotta alla diffusione dell’AIDS nell’area di Benefica e Mocuba. Beneficiari diretti: 39 operatori; si realizzano tra le 200/300 visite al giorno Beneficiari indiretti: 469.000 Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale Africa Durante il 2007 il Ministero degli Affari Esteri ha approvato tale progetto triennale, che si pone in un’ottica di continuità rispetto al progetto precedente che si è concluso quest’anno. NAMIBIA Titolo: Supporto al programma nazionale integrato di lotta all’HIV/AIDS e TBC nelle regioni di Omusati ed Orongo. Beneficiari diretti: 5000 persone affette da HIV, 200 operatori delle Unità Sanitarie, 200.000 abitanti della regione Omusati, 55.000 abitanti della regione di Erongo Beneficiari indiretti: 40.000 Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale Africa L’obiettivo del progetto è quello di migliorare lo stato di salute della popolazione namibiana, attraverso la riduzione della diffusione del virus HIV nella regione di Omusati e la riduzione ed il controllo della TBC nella regione di Erongo. Il sistema di cooperazione decentrata attraverso le regioni Abruzzo e Basilicata si è attivato e durante il 2007 ha ottenuto dei contributi per rafforzare il programma nazionale HIV e TBC che svolgiamo nel territorio africano. Titolo: Supporto al programma nazionale integrato di lotta alla HIV/AIDS e TBC nella Regione di OMUSATI. Ente finanziatore: Regione Abruzzo Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale Abruzzo e Marche

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SIERRA LEONE Titolo Progetto di cooperazione decentrata in Sierra Leone Sana Maternità a Makeni. Ente Finanziatore: Contributo della Provincia di Ancona, del Comune di Jesi, di Macerata, altri comuni della Provincia di Ancona e privati. Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale Marche Sana Maternità a Makeni L’ intervento proposto consiste nella realizzazione di un programma di formazione per ostetriche e infermiere del distretto di Bombali e un programma di sensibilizzazione per levatrici tradizionali al fine di ridurre la mortalità materna e infantile nel distretto. Questo progetto, inoltre, intende potenziare la partecipazione e l’informazione delle comunità sui temi della salute materna attraverso incontri comunitari e programmi radiofonici. La rete di cooperazione decentrata della regione Marche è attiva dal 2006 e ogni anno sostiene il progetto attraverso contributi e attività di diffusione sul territorio. Titolo: Campagna di sensibilizzazione Mamma Africa Ente Finanziatore: Contributi della Provincia di Ancona e adesione di numerosi enti della regione Marche e Emilia Romagna Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale Marche Durante il 2007 è continuata la campagna di sensibilizzazione iniziata l’anno scorso per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della salute materno infantile in Africa e per raccogliere fondi a sostegno dei nostri progetti in Malawi e in Sierra Leone. La Campagna Mamma Africa rientra nell’ambito della campagna internazionale delle Nazioni Unite sugli Obiettivi del Millennio, e in particolare si propone di sviluppare le problematiche correlate all’obiettivo n. 5 sul Miglioramento delle condizioni della salute materna. Il progetto della campagna si inserisce nella strategia operativa di CESTAS, la quale ha come obiettivo primario il miglioramento a lungo termine delle condizioni di salute della donna e in secondo luogo la creazione di un ponte tra le istituzioni sanitarie del Nord e del Sud del mondo. CESTAS vuole inoltre spingere le decisioni politiche verso una nuova cultura di cooperazione decentrata, coinvolgendo la società civile e le sue istituzioni e privilegiando una cultura di scambio di buone prassi. Se negli ultimi due decenni molti indicatori di salute sono migliorati, pochi risultati sono stati raggiunti, invece, per diminuire il numero di decessi legati a complicazioni insorte con la gravidanza o il parto: ogni anno oltre mezzo milione di donne muore per cause legate alla gravidanza o al parto e queste morti avvengono nell’Africa sub-sahariana con una frequenza 100 volte superiore a quanto non avvenga nei Paesi ricchi dell'OCSE. Ogni minuto, nei paesi in via di sviluppo una donna muore per cause legate alla gravidanza o al parto. Sono 1400 donne ogni giorno, oltre 500.000 ogni anno (Rapporto UNDP). La maggior parte delle donne che muoiono per cause legate alla gravidanza o al parto vivono nei Paesi terzi. Per far sì che i parti possano essere più sicuri bisogna essere in grado di offrire alle donne l'assistenza di ostetriche o di personale qualificato.

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4.1.2. AMERICA LATINA ARGENTINA Titolo: Programma di sostegno alle attività di formazione e di intermediazione per il lavoro femminile nella Ciudad, Conurbano e Provincia di Buenos Aires. Beneficiari diretti: 800 Beneficiari indiretti: 2.400 Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale America Latina Titolo: Programma di sostegno all’occupazione femminile nella città di San Nicolás del los Arroyos e Santa Fe. Beneficiari diretti: 80 donne capofamiglia, cittadine argentine, tra 17 e 45 anni Beneficiari indiretti: 240 nuclei familiari e comunità Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale Marche L’Ente Finanziatore del progetto è la Regione Marche con il contributo dell’Assessorato alle Pari Opportunità e dell’Assessorato alla Cooperazione allo Sviluppo del Comune di Ancona e della Banca Popolare di Ancona. L’ obiettivo del progetto è il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione femminile economicamente vulnerabile dell’area urbana di San Nicolas. In particolare: 1. miglioramento della situazione occupazionale delle donne di San Nicolas e Santa Fe partecipanti al programma rispetto a livello di reddito e alle condizioni di contrattazione e di lavoro; 2. potenziamento della rete di sostegno tecnico e socio-psicologico destinato alle donne capofamiglia ed economicamente vulnerabili di San Nicolas e Santa Fe, in coordinamento con gli attori locali. Tale progetto si pone come rafforzamento del progetto Rete di Centri Materno perinatali dell’Argentina. Titolo: Programma di sostegno alle attività di formazione e intermediazione lavorativa per il lavoro femminile nella città autonoma di Buenos Aires e nelle province di Buenos Aires, Mendoza, e Santa Fè. Beneficiari diretti: 1000 donne Beneficiari indiretti: 3000 Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale America Latina Titolo:Progetto di Estensione della rete di centri di salute Materno-Perinatale nella Provincia di Buenos Aires. Beneficiari diretti:90.000 Beneficiari indiretti:270.000 Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale America Latina CESTAS ha riavviato con grande soddisfazione tale progetto che ha come obiettivo il miglioramento della qualità dei servizi sanitari in materia di salute materno infantile erogati nella provincia di Buenos Aires. Il progetto conta sul cofinanziamento della Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo MAE e della collaborazione del Ministero della Salute locale. Nell’ottobre del 2007 CESTAS insieme a istituzioni provenienti da Argentina, Bolivia, Cile, Ecuador, Nicaragua e Perù ha costituito la rete internazionale per la ricerca e la formazione sulla salute materno perinatale e si pone come piattaforma interistituzionale per il rafforzamento

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della cooperazione sanitaria nei paesi terzi. Il network è costituito da 30 Centri di Salute Materno – Perinatale il cui sito web è www.redperinatalamba.org.ar. BOLIVIA Titolo: Progetto di risanamento agroforestale nel bacino del fiume Salo – municipalità Tupiza. Beneficiari diretti: 330 famiglie Beneficiari indiretti: 8.000 famiglie residenti nelle zone limitrofe Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale America Latina Obiettivo generale è quello di contribuire al miglioramento del livello di vita degli abitanti della zona corrispondente al bacino del fiume Salo, appoggiando lo sviluppo socio-economico delle comunità residenti, migliorando l’accesso, l’utilizzo e garantendo la rinnovabilità delle risorse del territorio. CILE Titolo: Employment Intermediary Centers for the Low-Income Women Householders Programme in Concepción and Santiago Provinces. Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale America Latina In Cile, paese dove CESTAS sta lavorando da 18 anni, il progetto continua a dare un’opportunità di inserimento a donne capo famiglia e disoccupate nel mercato del lavoro. Titolo: Manejo integrado de recursos forestales y no forestales en bosques templados para 17 comunidades huilliches del sur del Chile. Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale America Latina Il progetto ha l’obiettivo di rafforzare la gestione imprenditoriale comunitaria delle comunità indigene nella prospettiva di una gestione sostenibile delle risorse forestali e non presenti nel territorio. Titolo: Costruire la differenza: percorsi per imprenditrici latino americane innovative Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale America Latina Obiettivo del programma è quello di contribuire al rafforzamento delle competenze nelle imprenditrici in alcuni settori innovativi dell’economia latino americana in una prospettiva di sostenibilità, accessibilità e valorizzazione delle potenzialità di genere. Beneficeranno del percorso formativo 80 donne latinoamericane. CESTAS mantiene inoltre il contributo e il sostegno alle attività di assistenza sanitaria di base realizzate all’interno del Centro di Salute Comunitaria di Nonguèn nella regione del Bio-Bio. Il Centro di Salute offre un completo e qualificato programma di ASB ad oltre 10.000 abitanti nelle periferie della città di Concepción.

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ECUADOR Titolo: Progetto di sviluppo integrato nella provincia di Morona Santiago – Regione Amazzonica. Beneficiari diretti:26.000 Beneficiari indiretti:130.000 Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale America Latina L’ obiettivo è di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle comunità residenti nelle aree urbane e rurali della municipalità di Macas (prov. Di Morona Santiago) più marginali e disagiate. GUATEMALA In Guatemala CESTAS mantiene la collaborazione con diverse istituzioni locali sui temi della salute e della promozione socio-economica della donna. NICARAGUA Titolo: Programma di sviluppo integrato nel quartiere di Sutiava (municipalità di Leon). Beneficiari diretti: 6.250 Beneficiari indiretti: 469.000 Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale America Latina Obiettivo del progetto è il miglioramento della qualità dei servizi sanitari erogati alla popolazione attraverso il Centro di Salute di Sutiava e le condizioni igienico-sanitarie e ambientali della comunità PERÙ BOLIVIA ECUADOR Titolo: Creazione di una rete andina di Centri di salute materno-perinatali. Beneficiari diretti: 135.000 Beneficiari indiretti: 337.500 Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale America Latina. In quest’area CESTAS ha concluso un progetto che si proponeva l’obiettivo di incrementare il livello di cooperazione tecnica tra i ministeri dei tre paesi coinvolti e il miglioramento della qualità dei servizi sanitari in materia di salute materno-perinatale erogati nei paesi interessati. Risultati ottenuti: - Percorsi di formazione ed aggiornamento scientifico di cui hanno beneficiato oltre 1000 professionisti

locali. - Realizzazione di un sistema di monitoraggio epidemiologico a livello nazionale e regionale, grazie al quale

sono aumentate la quantità e la qualità della rilevazione di dati sanitari attraverso il Sistema Informatico Perinatale (SIP).

- Decentralizzazione della Formazione in Rehabilitación Neonatal: sono state organizzate sessioni di Formazione rivolte ai Formatori in Rehabilitación Neonatal a favore dei centri periferici associati. Si tratta della prima esperienza di accreditamento in Perù a formatori provenienti da Centri non afferenti alla capitale.

- Approvazione della Norma Nacional sul III Periodo del parto – Alumbramiento Dirigido (Ecuador):

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attraverso la realizzazione di una ricerca nella Università di Cuenca. In seguito all’approvazione è stata prodotta e pubblicata una linea guida nazionale, risultato da sottolineare per evidenziare l’influenza del progetto sulle politiche nazionali.

- Adattamento del Sistema Informático Perinatal (Perú): all’interno del processo di riforma che interessa il Sistema Sanitario Peruviano, la Rete ha svolto un ruolo importante di appoggio e consulenza al Ministero di Salute nella fase di adeguamento e transazione verso l’adozione del sistema che è attualmente in fase di implementazione in Perù.

- Attivazione di un primo gruppo di ricerche realizzate a livello locale concentrate sui seguenti temi: HIV/AIDS (Bolivia); Etiología de la diarrea en menores de cinco años" (Bolivia); "Meningitis por h. influenzae en menores de cinco años" (Bolivia); "Infecciones Intrahospitalarias" (Perú); "Nutrición Parenteral" (Bolivia y Perú), "Perfil Cesáreas" ( Perú); "Estudio comparativo entre el alumbramiento dirigido y el alumbramiento expectante" (Ecuador) "Parto sin/con episiotomía" (Ecuador) e "Seguimiento en menores de 1500 gr." (Ecuador).

- Attivazione a livello regionale delle “investigaciones multicéntricas”, di cui si presentano alcuni riferimenti importanti:

1. “Derechos Sexuales y reproductivos en los hospitales de la Red Andina de Ecuador”: ricerca con contenuti comunitari che ha implicato la realizzazione di laboratori partecipativi per in coinvolgimento delle beneficiarie, l’elaborazione e pubblicazione del materiale didattico dei primi tre moduli educativi (diritti sessuali e riproduttivi - anticoncezionali, malattie a trasmissioni sessuali, hiv-aids – gravidanza sana e sicura) e di materiale di supporto alla realizzazione delle campagne di sensibilizzazione. 2. “Violencia de Género y abortos durante el primer trimestre del embarazo”: In questa area, la Rete ha concretizzato durante l’ultimo anno progettuale uno dei suoi maggiori risultati: una ricerca collaborativa che ha coinvolto i Centri dei tre paesi. La ricerca dal titolo “Evaluación de la concordancia entre prácticas realizadas durante el embarazo y parto y la mejor evidencia científica disponible: Perspectivas de las usuarias y proveedores de servicios de salud” è stata realizzata con il coordinamento regionale di un esperto in materia, costantemente affiancato nel suo lavoro dai Coordinatori nazionali e con la massima partecipazione dei Centri partecipanti all’iniziativa. I risultati della ricerca sono attualmente in fase di pubblicazione. Questa iniziativa è stata, per la sua dimensione e per la partecipazione attiva di 8 su 10 Centri, il più altro grado di collaborazione che ha raggiunto la Rete, dimostrando le sue potenzialità e confermando il raggiungimento di un ottimo livello di capacità operativa e di coordinamento. Inoltre, per la novità del tema, i risultati saranno senza dubbio uno strumento fondamentale per migliorare la qualità dei servizi prestati in tutti i Centro associati. Nel dicembre 2007 il Ministero Affari Esteri, visti i buoni risultati del triennio precedente, ha approvato la continuità del programma di estensione della rete andina.

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4.1.3. MEDITERRANEO Per gli approfondimenti descrittivi dei progetti dell’Area Mediterraneo si veda il Bilancio Sociale 2008–2009. LIBANO Titolo: Supporto alla promozione sociale ed economica delle donne in differenti regioni rurali particolarmente colpite dalla guerra – Beqaa, Sud del Libano. Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale Mediterraneo Titolo: Supporto all’istruzione di base e alla formazione tecnica dei giovani svantaggiati delle regioni severamente colpite dalla guerra – Beqaa, Sud del Libano. Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale Mediterraneo TUNISIA Titolo: Tunisia mediterranean women- ALF – corso di formazione. Beneficiari: donne Gestito e coordinato dall’Ufficio Regionale Mediterraneo

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4.1.4. EUROPA PROGETTI DI FORMAZIONE Nel 2007 CESTAS ha promosso, gestito e coordinato le seguenti attività formative: Titolo: Master di II livello in Politiche Sociali e Direzione Strategica per lo Sviluppo Sostenibile del Territorio. Beneficiari diretti: 22 studenti Il Master, gestito da CESTAS, promosso dal Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna e cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri – Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo, è giunto alla sua V edizione. E’ un programma professionalizzante diretto alla formazione specifica dei manager, governativi e non, dei Paesi in Via di Sviluppo ed Europei che ricoprono o ricopriranno ruoli di responsabilità nell’elaborazione, l’esecuzione e la valutazione dei programmi di sviluppo territoriale. E’ rivolto a cittadini italiani e stranieri e per i cittadini provenienti dai Paesi in Via di Sviluppo sono state messe a disposizione 16 borse di studio. Al termine dell’attività didattica CESTAS ha provveduto all’attivazione di 22 stage di 300 ore ciascuno. Gli studenti borsisti MAE erano 16 provenienti da Ecuador, Albania, Mozambico, Argentina, Perù, Guatemala, Macedonia, Cile, Colombia. Dati sul Master

Paesi di provenienza studenti stranieri e italiani (Master 5 edizione)

0 1 2 3 4 5 6 7

Albania

Macedonia

Cile

Argentina

Colombia

Ecuador

Perù

Guatemala

Mozambico

Italia

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Dal grafico che segue si può dunque osservare che la maggior parte degli studenti proviene dall’area sud-americana, minore invece la presenza di africani:

Area geografica di provenienza studenti stranieri, italiani/UE(Master 5a edizione)

18%

5%

50%

27%

Balcani

Africa

America latina

Italia

La maggior parte degli studenti ha una formazione socio-politica, seguita da una formazione economica ed umanistica.

Tipologia di laurea studenti stranieri,italiani/UE(Master 5a edizione)

8

5

5

3

1

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Scienze sociali e politiche

Economia / Amm. Aziendale

Mat. Umanistiche / Psicol., pedag., ris. umane,geogr…

Ingegneria / Architettura

Mat. Scientifiche / Medicina

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Per quanto riguarda tipologia dell’ente lavorativo, la maggior parte degli studenti proveniva dal settore pubblico e governativo, mentre 7 studenti provenivano dal settore privato e una minoranza da enti di ricerca e da Ong.

Tipologia di ente lavorativo di provenienza studenti stranieri e Italiani

(Master 5 edizione)

9

7

3

3

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Settore Pubblico

Agenzie internazionali

Settore Privato

Università e istituti di ricerca

OnG e Organizzazioni soc ietà c ivile

Infine, gli stage sono stati realizzati sia nel settore pubblico (Regioni, Province, AUSL) che nel settore privato. Altri si sono svolti in Associazioni (Ong, Fondazioni, Banche di microcredito), altri ancora in istituti di ricerca e in Organizzazioni Internazionali ed Ambasciate.

Stage studenti stranieri, italiani/UE

(Master 5a edizione)

8

6

1

2

1

4

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Settore Pubblico

Agenzie internazionali

Settore Privato

Università/Istituti di Ricerca

Istituti finanziari

OnG e Organizzazioni soc ietà c ivile

La totalità degli studenti ha completato il percorso di studi conseguendo il titolo di Master di II Livello.

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Titolo: Corso di Alta Formazione in Organizzazione e Management dei Servizi socio-sanitari in contesti differenziati per dirigenti dei Paesi Terzi. Beneficiari diretti: 10 studenti Il corso è stato attivato nel 2006 dall’Università di Bologna con la partecipazione di CESTAS ed è organizzato in due edizioni semestrali. Si rivolge a candidati provenienti dai Paesi in Via di Sviluppo come Argentina, Bolivia, Cile, Ecuador, Indonesia, Mozambico, Nicaragua e Perù. E’ un percorso di specializzazione post-laurea che ha lo scopo di fornire ai corsisti gli strumenti appropriati ad affrontare il processo decisionale proprio del loro ruolo attraverso attività didattiche ma soprattutto gruppi di lavoro ed esperienze sul campo, e di creare conseguentemente un network costituito dai responsabili della gestione dei servizi territoriali italiani ed esteri. Come banco di prova e sperimentazione di una didattica alternativa, il corso prevede lo svolgimento di periodi di studio di caso presso le strutture più di successo come governi locali e aziende sanitarie locali. La classe del II semestre era composta totalmente da medici (ginecologi, odontoiatri, psichiatri, medici di comunità): 3 dal Cile, 1 dalla Bolivia, 2 dal Guatemala, 2 dall’Argentina, 2 dal Mozambico.

Dati sul corso di Alta Formazione

Paesi di provenienza degli studenti stranieri (Corso di Alta Formazione 2° Ed. anno 2006-2007)

22%

11%

34%

22%

11%

Mozambico

Bolivia

Cile

Argentina

Guatemala

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Tipologia di ente lavorativo di provenienza degli studenti stranieri (Corso Alta Formazione 2ª edizione a.a. 2006-2007)

0 1 2 3 4 5 6 7 8

Ministeri / Governi /Pubblico/AUSL

Agenzie internazionali

Imprese private

Università e istituti di ricerca

Cooperazione e associazionismo

Per quanto riguarda gli stage, fondamentale è stata la collaborazione e il supporto dell’AUSL di Bologna che ha accolto gli studenti nei vari Dipartimenti/Servizi:

• Politica delle Risorse Umane • Dipartimento Materno Infantile - Ospedale Maggiore Maternità e consultori familiari • Servizio Informativo Ospedale S. Giovanni in Persiceto (BO) • U.O. di Chirurgia Maxillo-facciale Ospedale Bellaria - Ambulatorio Ortodonzia- vulnerabilità sanitaria • Presidio ospedaliero Ospedale Maggiore

Stage degli studenti stranieri (Corso di Alta Formazione 2ª edizione a.a. 2006-2007)

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Ministeri / Governi / Pubblico (AUSL)

Agenzie internazionali

Imprese private

Università/Istituti di Ricerca

Cooperazione e associazionismo

Tutti gli studenti stranieri hanno concluso con successo il corso

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Titolo: Scuola di Specializzazione in Ideazione, Gestione e Valutazione dei Programmi di Cooperazione Internazionale. Beneficiari diretti: 27 studenti La scuola di specializzazione è organizzata e gestita da CESTAS, la prima edizione risale al 2002 e da allora si ripete due volte l’anno. L’obiettivo primario è quello di fornire un metodo di lavoro e gli strumenti per sviluppare una competenza professionale nella gestione di programmi e progetti complessi nel campo della cooperazione internazionale. La scuola offre inoltre la possibilità di svolgere stage formativi all’estero per un numero limitato di partecipanti. Nel 2007 vi anno partecipato 27 corsisti tra neo-laureati, laureandi e professionisti interessati ad un percorso di formazione all'interno del mondo della cooperazione non governativa. La scuola ha offerto la possibilità a 3 di loro di svolgere uno stage formativo all’estero in Namibia e in Argentina in progetti CESTAS. Titolo: Corso di Alta Formazione Universitaria in Economia delle Imprese Cooperative e Gestione delle Risorse del Territorio. Il corso, attivato con la I edizione nel 2007, è stato promosso dall’Università di Bologna – Sede di Buenos Aires, che ha affidato a CESTAS, in partenariato con Coop – Form (Ente Bilaterale Nazionale Formazione e Ambiente promosso da Agci, Confcooperative, Legacoop, e Cgil, Cisl, Uil), uno dei due indirizzi caratteristici previsti dal piano di studi: “Sviluppo Economico e Gestione delle Risorse del Territorio. Titolo: Master di II Livello in Gestione e valorizzazione delle risorse agro-forestali in una prospettiva di sviluppo sostenibile del territorio. Beneficiari: 15 studenti Realizzate dal Dipartimento Formazione di Jesi (AN) Nel 2007 è stata firmata la convenzione di cooperazione scientifica tra CESTAS e l’Università Politecnica delle Marche – Facoltà di Agraria per la realizzazione di questo Master, cofinanziato dal MAE – DGCS -Uff. IX. Sarà avviato nel 2008 e offrirà un’opportunità formativa a 15 studenti provenienti da Africa e America Latina. L’obiettivo del Master è formare gli studenti provenienti dai Paesi Terzi nel campo della gestione e valorizzazione delle risorse agro-forestali in una prospettiva di sostenibilità ambientale. Titolo: Corsi di aggiornamento nell’ambito della cooperazione e associazionismo. Realizzate dall’Ufficio Regionale Marche Questo ciclo di corsi, riconosciuti dalla Provincia di Ancona. ha avuto come obiettivo primario quello di fornire un metodo di lavoro e gli strumenti per sviluppare una competenza professionale nella gestione di programmi e progetti complessi nel campo dello sviluppo locale e territoriale. I corsi sono rivolti a figure professionali che operano, o intendono operare, nel terzo settore come funzionari e dirigenti di organismi pubblici e privati, responsabili di associazioni e gruppi di volontariato, centri studi e istituti di ricerca, organizzazioni ed agenzie, nazionali ed internazionali, impegnate nella realizzazione di attività di progettazione di sviluppo locale.

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Titolo: Corso di formazione superiore per esperti in Progettazione e management del turismo responsabile e sostenibile. Beneficiari: 15 disoccupati o inoccupati Realizzate dall’Ufficio Regionale Marche La prima edizione del progetto formativo di specializzazione finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Marche si è concluso nel maggio 2007. Il corso è finalizzato alla formazione di figure professionali altamente specializzate nello sviluppo imprenditoriale e manageriale nell’ambito del turismo responsabile e sostenibile. Scopo del corso è far acquisire agli studenti le competenze necessarie per operare sia all’interno dell’impresa turistica tradizionale sia in agenzie che promuovono viaggi di turismo responsabile e sostenibile e pianificare interventi di turismo sostenibile attivando modalità di organizzazione e di realizzazione di progetti concreti in questo settore. Al termine del corso i partecipanti hanno conseguito la qualifica professionale regionale di Manager Turistico. Titolo: Corso di specializzazione in Pianificazione e management di programmi di turismo responsabile e sostenibile. Realizzate dall’Ufficio Regionale Marche Alla fine del 2007 la sede CESTAS di Jesi ha lanciato la 1° edizione di questo corso le cui lezioni sono iniziate nel 2008. Il corso è rivolto a professionisti, laureati e studenti universitari interessati ad un percorso di formazione specificatamente rivolto al settore del Turismo Responsabile in Italia e/o nei paesi del Sud del Mondo. Il piano didattico è articolato in due fasi, una generale propedeutica ed una specialistica a scelta tra l’ambito internazionale e l’ambito territoriale italiano. Le modalità didattiche comprendono lezioni frontali, esercitazioni in classe, esempi operativi ed è concepito per avere un immediato riscontro nella realtà operativa. Obiettivo primario del corso è quello di fornire un metodo di lavoro e gli strumenti per sviluppare una competenza professionale nella pianificazione e gestione di iniziative di Turismo responsabile e sostenibile. Titolo: Scuola di Specializzazione in Ideazione, gestione e valutazione dei programmi di cooperazione internazionale. Realizzate dall’Ufficio Regionale Marche È stata organizzata la 1° edizione nelle Marche della scuola già realizzata a Bologna. Vi hanno partecipato 13 studenti laureandi o neo-laureati. Di questi 6 studenti nel corso del 2008 svolgeranno uno stage formativo all’estero presso progetti CESTAS in Argentina, Nicaragua, Namibia ed Etiopia.

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PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO Titolo: Obiettivi del Millennio e Cooperazione Decentrata. Beneficiari diretti: 1.200 partecipanti a 13 seminari, 2.600 partecipanti a 13 eventi artistici, 1.500 persone raggiunte attraverso la Campagna di diffusione del percorso didattico offerto, 5000 persone raggiunte tramite la diffusione della Newsletter. Beneficiari indiretti: organismi e reti impegnate nel raggiungimento degli obiettivi del millennio, associazioni e istituzioni attive nella solidarietà internazionale, operatori del mondo della cooperazione decentrata. Tale progetto, di cui CESTAS è capofila, trae origine dalla volontà delle Ong italiane di partecipare attivamente alle iniziative che, a partire dalla sessione speciale dell’ONU, mirano a capire se gli obiettivi del Millennio potranno essere raggiunti secondo i tempi stabiliti e quali sono le eventuali modifiche da apportare ai piani di sviluppo. Obiettivi generali del progetto Migliorare la conoscenza degli Obiettivi del Millennio tra gli attori pubblici e privati impegnati sui temi dello sviluppo; sensibilizzare la società civile, gli enti finanziatori, le istituzioni e gli operatori del settore rispetto alle potenzialità delle iniziative di cooperazione decentrata come strumento per contribuire al raggiungimento degli obiettivi del millennio; potenziare quantitativamente e qualitativamente la rete degli attori implicati nel dibattito sugli obiettivi del millennio. Obiettivo specifico CESTAS Contribuire all’identificazione di buone prassi nelle pratiche di cooperazione allo sviluppo che contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, partendo dall’analisi congiunta con i partner del sud e la diffusione dei risultati di azioni specifiche e progetti realizzati nei PVS. Titolo: Cooperazione? Sì, Grazie. Nuovi scenari dello sviluppo tra commercio e cooperazione. Beneficiari diretti: associazioni giovanili; studenti, neolaureati e professori universitari; operatori dell’informazione, agenzie di stampa e riviste specializzate in questioni geopolitiche; imprenditori e associazioni imprenditoriali; politici e funzionari a livello nazionale e locale impegnati in azioni che riguardano la cooperazione allo sviluppo Beneficiari indiretti: cittadini informati per effetto della campagna Il progetto, di cui CESTAS è partner e COCIS capofila intende favorire il rilancio di una nuova e più forte cooperazione ed aprire nuove strade alla solidarietà in nome della pace e del dialogo fra i popoli. Titolo: Diritti di proprietà intellettuale e diritto allo sviluppo. Beneficiari diretti: 1000 partecipanti ai seminari di formazione, 400 partecipanti a due eventi internazionali; 30 rappresentanti di Ong italiane e 10 di Ong francese partecipanti ai gruppi di lavoro Beneficiari indiretti: 3.000 cittadini europei, nonché gli ascoltatori delle trasmissioni radiofoniche, le persone e gli enti che hanno ricevuto il cartone animato (2.000) e il manuale illustrato (2.000), i consumatori frequentanti i luoghi di diffusione dei materiali informativi della campagna (supermercati e farmacie coinvolti nell’iniziativa). Il progetto, di cui CESTAS è partner e Ricerca e Cooperazione capofila, nasce dalla consapevolezza del ruolo delle istituzioni nazionali, europee ed internazionali nella regolamentazione della tutela dei Diritti di Proprietà Intellettuale e della loro azione per un cambiamento delle dinamiche politiche ed economiche in direzione di un rapporto Nord-Sud più equo e sostenibile, in relazione alle politiche commerciali internazionali. Il progetto prevede una campagna di sensibilizzazione sugli effetti della tutela della proprietà intellettuale sui processi di sviluppo e mira a una maggiore promozione e valorizzazione della conservazione della biodiversità e dei saperi tradizionali locali dei paesi del Sud. Le attività prevedono la collaborazione di associazioni italiane

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e francesi al fine di mobilitare la società civile delle aree italiane e francesi coinvolte dal progetto, a favore di un ruolo positivo e sostenibile dei regimi di protezione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) negli squilibri Nord-Sud e nei processi di sviluppo dei paesi in via di sviluppo (PVS). Titolo: Promoting Support for Global Health. Progetto consortile di Advocacy che vede coinvolti Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Italia e Belgio ed è finanziato da donors privati. Obiettivo del progetto è incrementare i contributi finanziari e tecnici dall’Europa, affinché i Paesi in Via di Sviluppo possano compiere significativi passi verso il raggiungimento degli obiettivi del Millennio in tema di salute globale. Il Network delle associazioni e Ong coinvolte lavora per influenzare i rispettivi governi di appartenenza affinché si avvicinino progressivamente a dare lo 0.7% del PIL alla cooperazione. Sito di riferimento del progetto è www.globalhealthnetwork.eu. Totale beneficiari: 6.934.794

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4.2. Comunicazione ed eventi CESTAS opera attraverso una rete di sostegno. Grazie all’appoggio di volontari e operatori che hanno fatto proprio l’impegno a sostenere i progetti dell’Associazione, sono state organizzate diverse attività sulle tematiche dello sviluppo, volte a diffondere i valori della condivisione, della solidarietà e del bene comune. CESTAS grazie ai sostenitori ha stretto partnership con realtà locali, istituzioni pubbliche e private al fine di realizzare eventi quali seminari, campagne, raccolta fondi per iniziative di sviluppo. Uno degli strumenti basilari di comunicazione maggiormente utilizzato è il sito web, autogestito, costantemente aggiornato e ricco di informazioni sull’Associazione. Tutte le attività svolte vengono pubblicizzate attraverso questo strumento, che oltre a fungere da agenda è ricco di links, documenti e altri materiali scaricabili relativi al mondo della cooperazione internazionale. Il sito web www.cestas.org è inteso come uno strumento interattivo, e vuole essere per gli interessati un valido canale che avvicini gli utenti al mondo della solidarietà. CESTAS ha inoltre organizzato varie conferenze e dibattiti ed ha prodotto materiale educativo come pubblicazioni, poster, slide e video. Attraverso tali strumenti gli studenti e tutti i fruitori delle nostre iniziative possono avere un oggettivo e più corretto approccio verso i problemi relativi ai Paesi in Via di Sviluppo, verso le migrazioni e la cooperazione decentrata tra istituzioni del Nord e del Sud del mondo. Altra forma consolidata di comunicazione è l’agenda solidale CESTAS. Tale pubblicazione mira a diffondere e comunicare le attività svolte in questi anni da CESTAS e raccogliere adesioni e sostegno per i progetti in corso.

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5. ANALISI ECONOMICA CESTAS gestisce fondi di dotazione che, insieme al valore creato dall’ente stesso, diventano ricchezza distribuita a favore dei beneficiari dei progetti e dei Paesi in cui esso opera. Nell’individuazione di tale distribuzione vengono considerati alcuni indici, calcolati sull’anno 2007 e confrontati con i risultati del bilancio d’esercizio 2006. 5.1 Indici di valutazione Il primo indice esprime l’economicità degli investimenti, che per CESTAS rappresenta il livello ottimale distributivo:

= VAGN (Valore aggiunto globale netto) TA (Totale Attivo)

anno 2007 = 397.276,00 = 0,2665 %

1.490.677,00 anno 2006 362.920,00 = 0,3070 %

1.182.096,00 Il secondo, l’indice ROI, indica la fruttuosità del capitale investito nell’attività istituzionale. L’indice ROI, detto opportunamente nel caso di enti no profit tasso di fruttuosità sociale, è dato da:

ROI: risultato di esercizio-ricavi straordinari+costi di servizi Investimenti istituzionali

anno 2007 = 1.638.765,00 = 1,0993 % 1.490.677,00

anno 2006 = 825.424,00 = 0,6983 %

1.182.096,00 5.2 Analisi strutturale o per margini Capitale Circolante Netto (CCN=[LI+LD+RD]-PC) Il Capitale Circolante Netto è dato dalla differenza fra le attività correnti (LI+LD+RD) e le passività a breve termine (PC): =[LI+LD+RD]-PC Anno 2007= - 39.468,00 Anno 2006= -210.036,00

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Solitamente per dare un giudizio positivo sulla struttura finanziaria è necessario che il capitale circolante netto sia abbondantemente positivo. Se è negativo significa che il soggetto analizzato sta finanziando con fonti a breve termine le attività immobilizzate, esponendosi così a rischi da natura finanziaria. Nel caso di CESTAS si nota un decremento nel passaggio dal 2006 al 2007 che evidenzia ancora un periodo di rischio finanziario. Margine di Tesoreria (MT=[LI+LD]-PC) Il Margine di Tesoreria è dato dalla differenza fra le attività liquide immediate e quelle differite (LI+LD) e le passività a breve termine (PC):

=[LI+LD]-PC Anno 2007= - 39.468,00 Anno 2006= -210.036,00 Il Margine di Tesoreria dovrebbe essere positivo; se il margine è negativo ci si troverebbe in zona di rischio finanziario, perché, di fronte ad una richiesta di pagamento immediato dei debiti, non si avrebbero i mezzi monetari sufficienti per farvi fronte. Sotto questo aspetto CESTAS, come nell’anno precedente, registra un margine negativo che, sebbene inferiore al 2006, denota ancora un momento di rischio finanziario. Questi indici sono da interpretare con la consapevolezza che la gestione di una Ong in termini finanziari cambia notevolmente dalla gestione di un’azienda e che la velocità con cui questi margini mutano di anno in anno sta nel fatto che tutta l’attività istituzionale è per la quasi totalità legata ai progetti in essere e ai finanziamenti di terzi. Stando a quanto sopra detto si può comunque affermare che nonostante una scarsa stabilità patrimoniale, il rapporto tra il capitale circolante e il margine di tesoreria è ottimale, indice di una gestione equilibrata e consapevole.

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ANALISI STRUTTURALE

-400.000,00

-200.000,00

0,00

200.000,00

400.000,00

600.000,00

800.000,00

1.000.000,00

1.200.000,00

1.400.000,00

1.600.000,00

2007 1.437.176,00 -39.468,00 -39.468,00

2006 1.119.405,00 -210.036,00 -210.036,00

2005 1.195.187,00 155.787,00 155.787,00

2004 1.420.586,00 -84.716,00 -84.716,00

CAPITALE CIRCOLANTE LORDO (CCL=LI+LD+RD)

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (CCN=[LI+LD+RD ] - PC)

MARGINE DI TESORERIA (MT=[LI+LD] - PC)

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5.3 Analisi degli indici di liquidità Indice di liquidità corrente o di disponibilità L'indice rappresenta il rapporto tra le attività correnti (Li+LD+RD), c.d. capitale circolante lordo, e le passività correnti e segnala la capacità dell'impresa di far fronte alle passività correnti con i mezzi immediatamente disponibili o liquidabili a breve termine:

(LI+LD+RD) PC

Anno 2007= 97,23% Anno 2006= 84,20% Indice secco di liquidità (ACID TEST RATIO - ATR) Rappresenta il rapporto tra le liquidità immediate e le liquidità differite (LI+LD) e le passività correnti. Rispetto all'indice precedente si differenzia per il fatto che non si tiene conto delle rimanenze:

(LI+LD)

PC Anno 2007= 97,23% Anno 2006= 84,20% L'indice è considerato corretto se supera il 100%. Viene considerato ragionevole un indice inferiore al 100%, purché non sia molto inferiore a tale valore. Considerando tale ultimo indice CESTAS ha registrato per l’anno in esame un incremento.

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97,23%

84,20%

114,99%

94,37%

111,31%

97,23%

84,20%

94,37%

111,31%

0,00%

20,00%

40,00%

60,00%

80,00%

100,00%

120,00%

2007

2006

2005

2004

2003

2007 97,23% 97,23%

2006 84,20% 84,20%

2005 114,99% 114,99%

2004 94,37% 94,37%

2003 111,31% 111,31%

INDICE DI LIQUIDITA' CORRENTE INDICE SECCO DI LIQUIDITA'

INDICI DI LIQUIDITA'

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A proposito dei risultati derivanti dagli indici di liquidità, va fatta una considerazione rilevante: come già detto in questa fase di analisi, gli indici presentati vanno letti alla luce di ciò che è la particolare gestione di una Ong, che ha quale oggetto principale della attività la gestione di progetti finanziati. In particolar modo, nel caso di CESTAS, negli ultimi anni la maggior parte dei finanziamenti su progetti provengono dal MAE, e questi ha registrato negli ultimi tempi notevoli ritardi nell’erogazione di tranche su progetti già avviati, progetti che nonostante i tempi di erogazione delle tranche non sono stati mai interrotti, e per i quali CESTAS ha anticipato, importanti capitali, a volte coprendo intere annualità di spesa, facendo ricorso ad istituti bancari. Pertanto gli indici di liquidità, così come il margine di tesoreria, oscillano fortemente di anno in anno, a seconda dell’erogazione dei finanziamenti e dei tempi di questi che non sempre vanno di pari passo con le esigenze di spese imposte dai progetti.

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5.4 Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico

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5.5 Riclassificazione della ricchezza del Conto Economico Il parametro del “valore aggiunto” misura la ricchezza prodotta dall'associazione nell'esercizio 2007, rapportato all’anno 2006, con riferimento agli interlocutori (stakeholder) che partecipano alla sua distribuzione. Il processo di calcolo riclassifica i dati del conto economico in modo da evidenziare la produzione e la successiva distribuzione del valore aggiunto agli stakeholder di riferimento. Nel processo di distribuzione si tiene conto anche dell'effettiva attribuzione del risultato di esercizio. Si noti che trattandosi di un’Organizzazione non governativa, quindi ente senza scopo di lucro, l’utile conseguito non viene ripartito, resta in capo all’associazione e pertanto reinvestito in attività istituzionali. Il valore aggiunto viene rappresentato in due distinti prospetti:

• il prospetto di determinazione del Valore Aggiunto, individuato dalla contrapposizione dei ricavi e dei costi intermedi;

• il prospetto di riparto del Valore Aggiunto, ricomposto quale sommatoria delle remunerazioni percepite dagli interlocutori interni all’organizzazione e delle liberalità esterne.

I due prospetti sono bilancianti. La configurazione prescelta è quella del Valore Aggiunto Globale.

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PROSPETTO ANALITICO VALORE AGGIUNTO 2007 2006

Valore della produzione

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

2.196.182,00 1.152.758,00

Altri ricavi 82.130,00 27.554,00

Totale produzione lorda 2.278.312,00 1.180.312,00

Costi intermedi della produzione

Consumi materie prime/sussid. - 166.990,00 - 47.079,00

Costi x servizi - 1.566.651,00 - 625.876,00

Costi x godimento beni di terzi - 80.011,00 - 46.867,00

Oneri diversi di gestione - 4.278,00 - 575,00

Totale consumi - 1.817.930,00 - 720.397,00

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO 460.382,00 459.915,00

Componenti accessori e straordinari

Saldo gestione accessoria - 12.886,00 - 17.327,00

Saldo componenti straordinari - 39.157,00 - 64.692,00

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO 408.339,00 377.896,00

Ammortamenti - 11.063,00

- 14.976,00

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

397.276,00

362.920,00

Remunerazione del personale - 229.158,00

- 126.535,00

Imposte sul reddito d'esercizio - 13.874,00

- 9.283,00

RISULTATO D'ESERCIZIO

154.244,00 227.102,00

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Prospetto riparto valore aggiunto

2007 percentuale anno 2007

2006 percentuale anno

2006

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO

408.339,00 377.896,00

Utile d'esercizio 154.244,00 38% 227.102,00 60% Costo del lavoro 229.158,00 56% 126.535,00 34% Imposte sul reddito d'esercizio 13.874,00 3% 9.283,00 2% Ammortamenti 11.063,00 3% 14.976,00 4%

Totale 408.339,00 100% 150.109,00 100%

Certificazione di Bilancio Il Bilancio 2007, come ormai da prassi consolidata, è stato sottoposto ad opportuna revisione da un consulente esterno, e pertanto certificato dal Dott. Commercialista Grandi Luca, in data 30 giugno 2008, secondo i principi contabili e di revisione predisposti dal CNDCR.

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4. CONCLUSIONI Il 2007 ha visto il consolidamento di tutte le attività CESTAS. In particolare, è stato avviata la complessa riorganizzazione interna che ha visto la nascita di nuovi uffici regionali (America Latina, Africa e Mediterraneo) e la redistribuzione dei ruoli e delle deleghe secondo il principio della decentralizzazione con delega politica e gestionale. I primi effetti della nuova politica del personale, avviata con il primo Bilancio Sociale, ha portato ad un aumento del numero dei dipendenti e dei capi progetto non italiani. Inoltre, il numero dei progetti di cooperazione nei Paesi in Via di Sviluppo è cresciuto, in particolare in America Latina e nel Mediterraneo, cosi come il nostro impegno nell’area formazione ed educazione allo sviluppo-advocacy con l’aumento del numero dei corsi e dei beneficiari. Durante l’anno sono poi aumentati gli accreditamenti e le certificazioni istituzionali, da quella come Associazione di Promozione Sociale a quella di Ente per la Formazione Superiore e Continua presso la Regione Marche a quella di Ente per la Formazione Continua presso il Ministero della Sanità. Molto ancora rimane da fare per quello che è stato solo un primo passo, necessario per fluidificare alcuni processi e rendere ottimale il lavoro di tutti. Per il prossimo anno abbiamo dunque l’obiettivo di continuare nella stabilizzazione dei punti espressi nel 2006, dando priorità ad alcuni di questi in particolare di seguito riportati:

- Completare la trasformazione del sistema organizzativo. - Applicazione rapida della trasformazione tecnologica realizzata in amministrazione.

- Lancio dell’offerta formativa a mercato e on-line.

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RINGRAZIAMENTI

Si ringrazia tutto lo staff CESTAS che ha collaborato al reperimento delle informazioni

sulle attività istituzionali e sui progetti di cooperazione internazionale.

Coordinamento Francesca Servidio

Testi a cura di

Francesca Servidio e Rossella Roberto

Foto Si ringrazia lo staff CESTAS,

i cooperanti e gli studenti frequentanti i corsi CESTAS in Italia e nel mondo.

CONTATTI

www.cestas.org

CESTAS Organizzazione di Cooperazione Internazionale

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