BILANCIO D’ESERCIZIO E SCRITTURE DI ASSESTAMENTO · Corso di Ragioneria generale e applicata...
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BILANCIO D’ESERCIZIO E SCRITTURE
DI ASSESTAMENTO
UN ANNO DI FORMAZIONE INSIEME Gennaio – Dicembre 2016
BILANCIO D’ESERCIZIO
Stato Patrimoniale Nota integrativa Conto economico
ART. 2423 Codice Civile
ART. 2424 Codice Civile ART. 2425 Codice Civile ART. 2427 Codice Civile
Confluiscono tutti i costi e i
ricavi d’esercizio; in tal
modo è possibile ottenere
il valore del reddito, come
differenza tra componenti
positivi e negativi.
Confluiscono tutti gli altri
conti che non interessano
il conto economico (costi e
ricavi pluriennali, costi e
ricavi sospesi, conti
economici di capitale, conti
numerari attivi e passivi).
Descrive e analizza i valori
contenuti nei precedenti
prospetti.
Una delle finalità del bilancio d’esercizio è
l’individuazione del reddito d’esercizio
PRINCIPIO DELLA COMPETENZA ECONOMICA
ART. 2423-bis
Codice Civile
n. (3)
Si deve tener conto dei proventi e degli oneri di
competenza dell’esercizio, indipendentemente dalla
data di incasso o del pagamento.
Pagina 3
PC – OIC n.11
L’effetto delle operazioni e degli altri eventi deve
essere rilevato contabilmente ed attribuito
all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si
riferiscono e non a quello in cui si concretizzano i
relativi movimenti di numerario (incassi e
pagamenti)
Un corollario fondamentale del principio di competenza è quello che “i costi
devono essere correlati con i ricavi dell’esercizio”. Tale correlazione
esprime la necessità di contrapporre ai ricavi dell’esercizio i relativi costi, siano
essi certi che presunti. Lezione 8 Corso di Ragioneria generale e applicata
Prof. Riccardo Acernese
ASSESTAMENTI
Ricavi “di competenza” dell’esercizio
Costi “di competenza” dell’esercizio
Necessità di opportuni
Le SCRITTURE DI ASSESTAMENTO sono redatte al fine di individuare i
componenti di reddito di competenza dell’esercizio. Mediante tali scritture, si
depurano i costi e i ricavi già rilevati da quelle somme che incidono sugli
esercizi futuri, nonché si aggiungono quei valori che, seppur non ancora
registrati, incidono sulla formazione del reddito. Pagina 4 Lezione 8 Corso di Ragioneria generale e applicata
Prof. Riccardo Acernese
PRINCIPIO DELLA COMPETENZA ECONOMICA
Con riferimento al rapporto di agenzia il problema della
corretta imputazione dei costi e dei ricavi deve essere
analizzato sotto sue diversi profili:
la corretta individuazione del momento in cui
l’agente deve assoggettare a tassazione le
provvigioni maturate
l’individuazione del momento in cui la casa
mandante può dedurre dal proprio reddito le
provvigioni maturate in capo all’agente
medesimo
Dal punto di vista del preponente, il momento di rilevazione del costo per
provvigioni è legato all’esecuzione del contratto, quindi al momento in
cui si consegna la merce o si presta il servizio, il che può avvenire o
nell’esercizio in cui si è concluso il contratto, o in un esercizio
successivo.
Se il contratto si conclude nell’anno 2015, e l’esecuzione avviene
nell’anno 2015:
l’agente rileverà un ricavo per provvigioni attive come componente
di competenza dell’anno 2015
il preponente rileverà un costo per provvigioni nell’anno 2015,
contrapposto al ricavo per la vendita dei beni.
Se il contratto, concluso nell’anno 2015, ha esecuzione
nell’esercizio 2016 l’approccio deve necessariamente
cambiare. Infatti, non vi è dubbio che, se il contratto ha, ad
esempio, ad oggetto una fornitura di merci:
il preponente rileva il ricavo di vendita nell’esercizio di
consegna o spedizione, quindi nell’esercizio 2016.
E, per il principio di correlazione tra costi e ricavi, il
preponente dovrà rilevare il costo per provvigioni
nell’esercizio 2016, poiché il ricavo di vendita,
conseguito grazie al sostenimento del costo per provvigioni
passive, è di competenza di detto esercizio.
Se le provvigioni sono state rilevate nel corso del 2015
alla maturazione con la seguente scrittura:
Costi per provvigioni a Debiti vs. agenti
al momento della chiusura del bilancio, visto che per il
preponente il costo non è di competenza, sarà
necessario rettificare il costo con la seguente scrittura:
Costi anticipati a Costi per provvigioni
nel 2016 si imputerà il costo per competenza:
Costi per provvigioni a Costi anticipati
CONTRIBUTO FONDO FIRR - INDENNITÀ
SUPPLETIVA DI CLIENTELA
Le ditte preponenti sono tenute ad accantonare annualmente
una somma rapportata alle provvigioni liquidate agli agenti,
secondo aliquote stabilite dagli accordi economici collettivi
(Fondo Indennità Risoluzione Rapporto gestito dalla
Fondazione Enasarco).
L'indennità suppletiva di clientela va rilevata in bilancio per
competenza ed è deducibile fiscalmente ai fini IRES/IRPEF
( dal 2013 – c.m. 32/e/2013)
FASE PRELIMINARE ALLA
PREDISPOSZIONE DEL BILANCIO
Inserimento della contabilità al 31.12.2015
Fatture emesse
e ricevute Prima nota ed
estratti conto
Stampa bilancio di verifica al 31.12.2015
I CONTROLLI DEI SALDI
SALDI CLIENTI E FORNITORI
verificare e segnalare eventuali crediti in
contenzioso con clienti o crediti relativi a
procedure concorsuali al fine di determinare
l’accantonamento a fondo perdite/svalutazioni
crediti;
l’esistenza di conti clienti aperti in avere o di conti
fornitori aperti in dare deve essere riscontrata con il
mastrino per verificare errate contabilizzazioni (quali
per esempio quelle riguardanti caparre);
1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI
Requisiti per la rilevazione contabile
Valore di iscrizione in bilancio
Il fondo svalutazione crediti: accantonamento
Il fondo svalutazione crediti: utilizzo
2. PROBLEMATICHE FISCALI
Il trattamento contabile – art. 101 c. 5 del TUIR
PERDITE SU CREDITI, FONDO
SVALUTAZIONE CREDITI
I ricavi devono essere rilevati contabilmente al verificarsi di
due contestuali condizioni:
Il processo produttivo dei beni e dei servizi è già stato
completato
Lo scambio è già avvenuto, deve cioè essersi già verificato
lo scambio sostanziale e non formale del titolo di proprietà
si considera solitamente avvenuto alla data di spedizione o
di consegna dei beni mobili
REQUISITI PER LA RILEVAZIONE CONTABILE
1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI
Deve essere rettificato per tenere conto di:
perdite per inesigibilità
resi e rettifiche di fatturazione
sconti ed abbuoni
interessi non maturati
altre cause di non realizzo
Presumibile valore di realizzo
Valore nominale Fondo
svalutazione crediti
1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI VALORE DI ISCRIZIONE IN BILANCIO
Il fondo svalutazione crediti deve essere stanziato per coprire perdite per
inesigibilità che possono ragionevolmente essere previste e che sono
inerenti ai saldi dei crediti esposti in bilancio
Perdite per situazioni di inesigibilità
già manifestatesi
Perdite per altre inesigibilità non
ancora manifestatesi ma temute o
latenti
Nel rispetto del principio
di competenza, occorre
considerare
Deve inoltre coprire le perdite che si potranno subire sui crediti ceduti a
terzi per i quali sussista ancora un'obbligazione di regresso
1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI: ACCANTONAMENTO
Lo stanziamento del fondo svalutazione crediti può avvenire utilizzando
diverse metodologie
Analisi dei singoli crediti e determinazione delle perdite presunte per
ciascuna situazione di inesigibilità già manifestatasi
Stima, in base all'esperienza ed ad ogni altro elemento utile, delle ulteriori
perdite che si presume si dovranno subire sui crediti in essere alla data di
bilancio
Valutazione dell'andamento degli indici di anzianità dei crediti scaduti
rispetto a quelli degli esercizi precedenti
Esame delle condizioni economiche generali, di settore e di rischio paese
1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI: ACCANTONAMENTO
METODO SINTETICO
1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI
DETERMINAZIONE DEL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
Crediti verso clienti % di svalutazione Importi Svalutazione
Crediti al legale:
- falliti 100,00% 130.000,00 130.000,00
- crediti inesigibili 100,00% 78.000,00 78.000,00
……….. -
Crediti scaduti < 30 gg 5,00% 150.000,00 7.500,00
Crediti scaduti > 30 gg 8,00% 39.000,00 3.120,00
Crediti scaduti > 120 gg 15,00% 60.000,00 9.000,00
Totale Fondo svalutazione 227.620,00
Il fondo svalutazione crediti viene utilizzato per la copertura di
future perdite sui crediti
1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI
IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI: UTILIZZO
Si possono verificare due casistiche
Fondo capiente Fondo NON capiente
Utilizzo diretto del fondo
Utilizzo diretto del fondo
+
Perdita su crediti
SCRITTURA
F.do svalut. crediti a Crediti v/clienti 6.300
__/__/2015
a) Fondo esistente euro 12.500 perdite su crediti 6.300
b) Fondo esistente euro 12.500 perdite su crediti 18.300
F.do svalut. crediti
a Crediti v/clienti 18.300 Diversi
Perdite su crediti
12.500
5.800
Crediti verso
clienti
Fonte normativa
Art. 106 TUIR
Art. 101, c. 5
TUIR
Disciplina fiscale
1. Base di calcolo della
svalutazione deducibile
(Accantonamento)
2. Deducibilità delle perdite
(utilizzo del fondo)
Modificato dalla
legge di stabilità 2014
2. PROBLEMATICHE FISCALI
Art. 101 co. 5
TUIR
Le perdite (…) su crediti
sono deducibili se
risultano da elementi certi e
precisi
in ogni caso, se il debitore
è assoggettato a procedure
concorsuali
2. PROBLEMATICHE FISCALI
Presenza di “elementi certi e precisi” ex lege
Credito di modesta entità e
decorso di un periodo di sei
mesi dalla scadenza di
pagamento del credito stesso
€ 5.000 per le
imprese di più
rilevante
dimensione
Non superiore a
€ 2.500 per le
altre imprese
Quando il diritto alla
riscossione del
credito è prescritto
Svalutazione
«civilistica» =
Perdita «fiscale»
2. PROBLEMATICHE FISCALI
IL TRATTAMENTO CONTABILE – ART. 101 CO. 5
I CONTROLLI DEI SALDI SALDI CONTI FINANZIARI
cassa: il saldo deve sempre essere in dare
banche: devono “quadrare” rispetto al saldo di
estratto conto comprensivo degli interessi
addebitati/accreditati per l’ultimo trimestre (se
necessario predisporre un prospetto di
riconciliazione tra saldo contabile e saldo di e/c)
attenzione alla corretta rilevazione delle ritenute sugli interessi attivi
lordi (dal 1.7.2014 la ritenuta deve essere del 26%)
INTERESSI ATTIVI SUI C/C BANCARI
Denominazione conti DARE AVERE
Interessi attivi
Crediti per ritenute subite
Banca c/c
468
1.332
1.800
Alla fine del periodo amministrativo si rilevano gli interessi attivi lordi
maturati nell’ultimo trimestre sul c/c bancario per € 1.800. La ritenuta
fiscale è pari al 26%.
ESEMPIO
N.B. Il c/crediti per ritenute subite si utilizza quando il soggetto che effettua
le registrazioni è titolare di reddito di impresa in contabilità ordinaria
I CONTROLLI DEI SALDI
Dipendenti c/retribuzioni
Compensi
amministratori/collaboratori
Principio di “cassa allargato”
E’ DI COMPETENZA DEL 2015 TUTTO QUELLO CHE
E’ STATO PAGATO ENTRO IL 12.01.2016
VERIFICARE CHE IL SALDO
CORRISPONDE CON LE
RETRIBUZIONI EROGATE
NELL’ANNO COME DA
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
DEL CONSULENTE
Verifica delibera
assembleare
rapporti con Erario ed Enti previdenziali: il saldo deve
corrispondere con quanto pagato nel gennaio 2016 (già
arrotondato).
il c/Inail generalmente è aperto in dare patrimoniale
avendo rilevato gli acconti; sarà oggetto di rettifica per la
quota di costo di competenza in sede di scritture di rettifica.
PERSONALE, AMMINISTRATORI
COLLABORATORI
VERIFICARE PROSPETTO AUTOLIQUIDAZIONE INAIL
CONSULENTE DEL LAVORO
I CONTROLLI DEI SALDI
ACCONTI E IMPOSTE
gli acconti relativi alle imposte (quali Ires e
Irap) vanno lasciati tra i crediti in
compensazione del debito complessivo che si
rileverà nel determinare le imposte sul reddito
(metodo significativo solo per reddito di impresa
in contabilità ordinaria)
saldo Iva a credito/debito in base alla
dichiarazione annuale (salvo arrotondamenti)
COMPENSO AMMINISTRATORE RELATIVO
ALL'ANNO 2015 Controllare il relativo verbale assemblea e che l’importo
deliberato corrisponda a quello corrisposto.
Controllare la rispondenza del contributo Inps con i valori
corrisposti.
Verificare che sia stato corrisposto per intero nell'esercizio.
Accantonamento TFM amministratori - Verificare se
previsto statutariamente o se determinato con verbale
dell’assemblea dei soci, rilevare il costo maturato.
OPERAZIONI RIGUARDANTI L'IVA
Chiudere i conti "IVA acquisti" e "IVA vendite" al conto
"Erario c.to IVA" riepilogativo.
Verificare che il saldo di quest'ultimo conto corrisponda a
quanto indicato in dichiarazione IVA.
Provvedere all'eventuale arrotondamento attivo e
passivo.
Rilevare eventuali rettifiche del credito/debito in
presenza di pro-rata di detraibilità.
OPERAZIONI RIGUARDANTI L'IVA
Se per l'anno 2014 il volume d'affari è stato adeguato agli
studi di settore/parametri (entro la dichiarazione dei redditi
dello scorso anno), verificare che i maggiori ricavi siano
stati annotati nel registro delle fatture o in quello dei
corrispettivi.
La maggiorazione del 1% pagata dai contribuenti
trimestrali non è fiscalmente deducibile nella
determinazione del reddito e non è considerata onere
finanziario.
REDDITO D’ESERCIZIO E PRINCIPIO DI COMPETENZA
SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
Scritture di integrazione Scritture di ammortamento Scritture di rettifica
Rilevano quote di costo o di ricavo
che, pur essendo state registrate nel
corso dell’esercizio ed avendo avuto
la loro manifestazione numeraria,
non sono di competenza e, quindi,
devono essere rinviate al periodo
amministrativo successivo.
Consentono di imputare ad un
dato periodo amministrativo i
componenti di reddito che, pur
essendo di competenza, non
sono stati rilevati attraverso le
operazioni di esercizio.
E’ un procedimento contabile
che consente di ripartire il
costo di un bene pluriennale
nei diversi esercizi in cui esso
manifesta la propria utilità.
Ratei attivi e passivi
Fatture da emettere e da ricevere
Interessi attivi e passivi
Fondi rischi e spese
Risconti attivi e passivi
Rimanenze di magazzino
Ammortamenti
I RATEI ATTIVI E PASSIVI
Ratei
I ratei misurano proventi ed oneri la cui competenza è
anticipata rispetto alla manifestazione numeraria e/o
documentale; essi prescindono dalla data di pagamento o
riscossione dei relativi proventi ed oneri, i quali devono
necessariamente essere comuni a due o più esercizi e
ripartibili in ragione del tempo.
Attivi
Passivi
Misurano quote di proventi la cui integrale
liquidazione avverrà in un successivo
esercizio, ma di competenza dell’esercizio a
cui si riferisco il bilancio.
Misurano quote di costi il cui integrale
pagamento avverrà in un successivo
esercizio, ma di competenza dell’esercizio a
cui si riferisco il bilancio.
I ratei attivi e passivi ESEMPIO: L’azienda ALFA ha affittato un proprio capannone a € 24.000 semestrali. La
riscossione avviene il 1 marzo e il 1 settembre di ogni anno, in maniera
posticipata. Si redigano le scritture di assestamento al 31 dicembre.
1/0
9/2
015
1/0
9/2
016
31
/12
/015
RATEO ATTIVO
DURATA DELLA
PRESTAZIONE
01
/03
/201
6
CALCOLI
Importo semestrale : 6 mesi = importo del rateo : mesi di competenza
24.000 : 6 = X : 4 X = 24.000 * 4 / 6 = € 16.000
I ratei attivi e passivi SCRITTURA
Ratei attivi a Fitti attivi 16.000
31/12/2015
I ratei attivi e passivi ESEMPIO: L’azienda ALFA paga al 1/09 di ogni anno, interessi passivi posticipati su un
mutuo di €100.000, al tasso del 6%. Redigere le scritture di assestamento relative
all’operazione.
01
/09
/201
5
31
/12
/201
6
31
/12
/054
RATEO PASSIVO
DURATA DELLA
PRESTAZIONE
01
/09
/201
9
CALCOLI
Interessi annui = €100.000 x 6% = € 6.000
Interessi di competenza = (€6.000 / 12) x 4 = € 2.000
I ratei attivi e passivi
SCRITTURA
Interessi passivi a Ratei passivi 2.000
31/12/2015
LE FATTURE DA EMETTERE E DA
RICEVERE
Fatture da
emettere e da
ricevere
Si tratta di variazioni numerarie attive e passive che
misurano ricavi e costi presunti che, pur essendo di
competenza, avranno in futuro una manifestazione
numeraria di ammontare in genere definito o talvolta
stimato.
Da emettere
Da ricevere
Si tratta di ricavi che hanno
manifestazione numeraria posticipata.
Si tratta di crediti presunti.
Si tratta di costi che hanno
manifestazione numeraria posticipata.
Si tratta di debiti presunti.
ESEMPIO 1 L’azienda ALFA ha venduto prodotti, ma non ha ancora emesso la relativa
fattura; il valore del credito ammonta a € 47.000.
Fatture da emettere a Ricavi delle vendite 47.000
31/12/2015
ESEMPIO 2: L’azienda ALFA ha commissionato una consulenza ad un professionista
che, al termine dell’esercizio di competenza, non ha presentato la relativa
parcella; il valore presunto del debito è stimato pari a € 6.500.
Costi per servizi a Fatture da ricevere 6.500
31/12/2015
In particolare: Telecom, Enel, Utenze in genere,
Consulenze, Acquisti e prestazioni relative,
Autostrade, Carburanti, Manutenzioni, Pubblicità
Interessi attivi e
passivi
Sono scritture di integrazione anche quelle
relative alla rilevazione degli interessi attivi e
passivi maturati sui conti correnti (bancari e
postali) accesi dall’impresa.
ESEMPIO 1:
Una impresa individuale in contabilità ordinaria rileva, al 31 dicembre, le
seguenti somme, maturate a titolo di interesse sui propri conti correnti:
interessi passivi bancari = €400
interessi attivi bancari lordi = €150
interessi attivi postali lordi = € 500
sugli interessi attivi, sia bancari che postali, occorre calcolare la
ritenuta fiscale del 26%.
Gli interessi attivi e passivi
Interessi passivi bancari
a Diversi
a Banca c/c passivo
31/12/2015
400,0
31/12/2015
150,0 Interessi attivi bancari
Erario c/ritenute subite
Banca c/c attivo 111,0
39,0
a Diversi
31/12/2015
500,0 Interessi attivi postali
Erario c/ritenute subite
C/c postale 370,0
130,0
I RISCONTI ATTIVI E PASSIVI
Risconti I risconti misurano proventi ed oneri la cui competenza è
posticipata rispetto alla manifestazione numeraria e/o
documentale; essi prescindono dalla data di pagamento o
riscossione dei relativi proventi ed oneri, i quali devono
necessariamente essere comuni a due o più esercizi e
ripartibili in ragione del tempo.
Attivi
Passivi
Misurano quote di costi rilevate integralmente
nell’esercizio in corso od in precedenti esercizi e
rappresentano la quota parte rinviata ad uno o
più esercizi successivi.
Misurano quote di proventi rilevati integralmente
nell’esercizio in corso od in precedenti esercizi e
rappresentano la quota parte rinviata ad uno o
più esercizi successivi.
ESEMPIO 1: L’azienda ALFA ha affittato un proprio capannone a € 15.000 annuali. La
riscossione avviene il 31 ottobre di ogni anno, in maniera anticipata.
Si redigano le scritture di assestamento al 31 dicembre.
31
/10
/201
5
31
/12
/200
16
31
/12
/201
5
RISCONTO PASSIVO
DURATA DELLA
PRESTAZIONE
31
/10
/201
6
CALCOLI
Importo annuale : 12 mesi = importo del risconto: mesi non di competenza
15.000 : 12 = X : 10
X = 15.000 * 10 / 12 = € 12.500
SCRITTURA
Fitti attivi a Risconti passivi 12,500
31/12/2015
Possono riguardare anche prestazioni su
ricavi per contratti pluriennali (quali utenze,
assistenza tecnica, ecc.)
ESEMPIO 2: L’azienda ALFA paga in via anticipata, il 1/05 e il 1/11 di ogni anno, un
canone di manutenzione impianti semestrale di € 4.500.
Redigere le scritture di assestamento relative all’operazione.
01
/05
/201
5
01
/05
/201
6
01
/11
/2015
RISCONTO ATTIVO
DURATA DELLA
PRESTAZIONE
31
/12
/201
5
CALCOLI
Importo semestrale : 6 mesi = importo del risconto: mesi non di competenza
4.500 : 6 = X : 4 X = 4.500 * 4 / 6 = € 3.000
SCRITTURA
Risconto attivo a Spese di manutenzione 3.000
31/12/2015
Riguardano tutti i costi contabilizzati nel 2015 ma che
producono effetti, in tutto o in parte, sull'esercizio successivo,
quali:
manutenzioni (ad es.: assistenza tecnica annuale)
assicurazioni
pubblicità
prestazioni su contratti pluriennali o a cavallo d'anno (quali
Telecom, Enel, altre utenze, assistenza tecnica, ecc.)
LE RIMANENZE DI MAGAZZINO
Rimanenze di
magazzino
Costi imputabili a beni ancora in giacenza che si rinviano al
futuro esercizio in quanto si possono recuperare tramite i
ricavi di futuri periodi (correlazione tra costi e ricavi).
I costi e i ricavi dei fattori a breve
ciclo di utilizzo sono considerati di
competenza dell’esercizio se al
termine del periodo amministrativo
essi sono totalmente utilizzati o
venduti.
Si rinviano, invece, quei costi
o i ricavi che riguardano i
fattori non utilizzati o non
venduti al termine del periodo
amministrativo.
Di competenza dell’esercizio Di competenza futura
Fattori produttivi
a breve ciclo di utilizzo
MATERIE PRIME (intese come beni da impiegare in future
produzioni e presenti presso la ditta al 31.12.2015):
devono essere raggruppate in categorie omogenee per
natura e valore e valorizzate sulla base del minor costo di
acquisto sostenuto nell’esercizio, fatto salvo che il valore
di mercato al 31.12.2015 non sia inferiore; in questo caso
la valorizzazione deve essere effettuata in base a detto
valore.
LE RIMANENZE DI MAGAZZINO
LAVORI IN CORSO NON ULTIMATI:
Presupposto è che non si tratti di commesse di durata
ultrannuale; la valutazione deve essere fatta in base al costo
sostenuto per raggiungere lo stato di avanzamento lavori al
31.12.2015.
Per ogni commessa deve essere dettagliato il s.a.l. con
apposita scheda che riepiloghi i costi sostenuti sino alla
data di rilevazione (materie prime, salari, costi diretti, quota
spese generali con esclusione delle spese di vendita).
LE RIMANENZE DI MAGAZZINO
PRODOTTI FINITI:
I prodotti finiti ultimati per la consegna devono essere
valorizzati in base al costo totale (s.a.l. 100%) sostenuto
per la produzione indicando anche il valore di vendita in
base al contratto stipulato con il cliente.
LE RIMANENZE DI MAGAZZINO
ESEMPIO 1 Dall’inventario redatto al 31 dicembre risulta che le
rimanenze di magazzino della società ALFA sono state
valutate come segue:
materie prime: € 12.600;
semilavorati: € 3.800;
prodotti finiti € 35.200.
Le rimanenze di magazzino
Materie prime
a Semilavorati
a Materie prime c/rimanenze
finali
31/12/2015
12.600
31/12/2015
3.800 Semilavorati c/rimanenze
finali
a Prodotti finiti
31/12/2015
35.200 Prodotti finiti
c/rimanenze finali
GLI AMMORTAMENTI
Ammortamento
Procedimento contabile che consente di ripartire il costo di un
bene pluriennale nei diversi esercizi in cui esso manifesterà la
propria utilità.
La parte di costo che viene imputata al reddito, per ciascuno
degli esercizi di competenza è detta quota di ammortamento
(correlazione tra costi e ricavi).
Ammortamento
Metodo indiretto Metodo diretto
Le quote di ammortamento confluiscono anno
dopo anno in un apposito fondo, denominato
fondo ammortamento, che rappresenta una
rettifica del costo pluriennale.
Con tale tecnica il valore del conto acceso al
costo pluriennale non muta a seguito della
procedura di ammortamento
La quota di costo dell’esercizio viene
contrapposta al conto relativo al costo
pluriennale oggetto di ammortamento.
Con tale tecnica il valore del conto acceso al
costo pluriennale non rimane costante nel
tempo, ma si riduce gradualmente, in funzione
dell’ammortamento di anno in anno operato.
raccogliere le fatture inerenti gli acquisti e le cessioni di beni
ammortizzabili (operazione già eseguita per la formazione del fascicolo
Iva)
GLI AMMORTAMENTI
Verificare la corretta contabilizzazione dell’acquisto e la
relativa quota di ammortamento attribuita
Verificare la corretta contabilizzazione dell’eventuale
cessione e la rilevazione della relativa plus/minus
AMMORTAMENTO Il principio della competenza stabilisce che un costo si considera di
competenza di un periodo amministrativo se in tale periodo concorre a
realizzare il correlativo ricavo.
In base a tale principio pertanto, il costo dei fattori produttivi pluriennali
concorre a formare i ricavi di più anni e pertanto deve essere attribuito a
più periodi amministrativi (anni) attraverso la procedura contabile dell’
ammortamento. Se il costo di un macchinario (bene pluriennale) è pari a
120.000 euro e la durata prevista in base alla quale concorre a formare i
ricavi è di dieci anni, la percentuale di ammortamento dunque è uguale
al 10%. Ciò significa che il costo di competenza di ciascun periodo
amministrativo è pari a euro 12.000.
Ammortizzare, in italiano, significa attutire, attenuare.
DEFINIZIONE
AMMORTAMENTO E’ importante ricordare:
la percentuale di ammortamento si calcola sempre sul costo storico
(costo di acquisto).
Nel nostro esempio il costo storico è pari a 120.000, la percentuale è
del 10%, la quota di ammortamento è pari a 120.000 * 10% = 12.000.
La quota di ammortamento concorre a formare un fondo denominato
di ammortamento. La quota ogni anno è sempre la stessa, il Fondo
invece, aumenta con gli anni per un valore pari alle quote di
ammortamento maturate. Ad esempio al quarto anno di vita del
macchinario, la quota di ammortamento è pari a 12.000, il fondo
ammortamento invece, è pari a 12.000 * 4 = 48.000.
ESEMPIO
AMMORTAMENTO
ESEMPIO
Denominazione conti DARE AVERE
Ammortamento Macchinari
F.do Ammortamento Macchinari
12.000
12.000
Le scritture sono le seguenti:
Esiste una situazione per cui è necessario prestare particolare
attenzione. Se si deve procedere ad ammortizzare un fabbricato,
l’area su cui giace e che concorre a formare il valore del fabbricato
non è soggetta ad ammortamento. I terreni infatti, avendo durata
illimitata non sono soggetti ad ammortamento.
Segue un esempio.
Denominazione conti DARE AVERE
Ammortamento Fabbricati
F.do Ammortamento Fabbricati
4.800
4.800
Il costo del fabbricato è pari a 200.000 euro. L’area su cui giace è pari
a 40.000 euro. La percentuale di ammortamento è del 3%.
La quota di ammortamento si calcola sul costo storico del fabbricato
meno il valore dell’area. Pertanto:
Quota di ammortamento del fabbricato =
(200.000 – 40.000) * 3% = 4.800
La scrittura è la seguente:
AMMORTAMENTO
ESEMPIO
AMMORTAMENTO – SUPER
AMMORTAMENTI
Sono agevolabili gli investimenti effettuati dal 15.10.2015 al
31.12.2016 in beni strumentali nuovi.
Il costo di acquisizione del bene può essere maggiorato del 40%, ai
fini della deduzione delle quote di ammortamento e dei canoni di
leasing.
Costo«figurativo»= costo di acquisizione + 40%
La maggiorazione si applica ai fini Ires/Irpef (non ai fini Irap) attraverso
una variazione in diminuzione in dichiarazione dei redditi senza
effetti contabili.
contabilizzare costi per:
Tfr
ferie maturate e non godute
ratei 13/14ma
saldo Inail per il 2015
RAPPORTI CON IL PERSONALE
DIPENDENTE
Utilizzare i prospetti TFR, ferie e dell’autoliquidazione
inail 2015/2016 rilasciato dallo Studio se le paghe sono
da noi gestite o richiedere i prospetti al Consulente che
si occupa delle paghe
ESEMPIO RATE DI FINE ANNO
Occorre integrare i costi di competenza aggiungendo i
ratei di fine anno
Salari e stipendi
a Dipendenti c/ratei da liquidare 20.400,97 Diversi
Contributi inps
15.993,42
4.249,13
Inail 158,42
ESEMPIO CONTEGGIO INAIL
SALDO 2015 A CREDITO EURO 1.612,86
ANTICIPO 2016
QUOTA VERSATA A FEBBRAIO 2016
SALDO 2015 – 1.612,86
ACCONTO 2016 + 11.176,91
Importo 9.564,05
ESEMPIO CONTEGGIO INAIL
Crediti verso INIAL a Premio inail 1.612,86
31/12/2015
SCRITTURA In sede di scritture di rettifica è necessario ridurre l’importo del costo
di competenza rilevando il credito verso l’INAIL
Il calcolo e la rilevazione delle imposte di competenza,
determinate sul risultato fiscale dell’esercizio sarà oggetto
della diretta
«BILANCI 2016: DALLA CONTABILITA’ AL CALCOLO
DELLE IMPOSTE»
in programma ad aprile.
RILEVAZIONE DELLE IMPOSTE