BICITALIA Stato di fatto delle realizzazioni e della ... · 3. La predisposizione di un progetto...

9
BICITALIA Stato di fatto delle realizzazioni e della progettualità per le ciclovie di media e lunga percorrenza a valenza cicloturistica A cura di Claudio Pedroni Responsabile FIAB progetti BicItalia ed EuroVelo [email protected] Aprile ’011 Storia Alla data odierna (aprile 2010) la storia e lo stato di avanzamento dell’idea si è concretizzato nelle seguenti iniziative comprese iniziative “collaterali” non di gestione FIAB, ma rilevanti per le reti ciclabili: 1991 Presentazione della Ciclopista del Sole a VELOCITY che si tenne a Milano quell’anno Anno 1995-96 Pubblicazione presso EDICICLO di Portogruaro di tre cartine della Ciclopista del Sole 1° Dal Brennero a Trento 2° Da Trento a Mantova 3° Da Mantova al Passo della Cisa 1998 Nasce a Logrono in Spagna il Progetto EuroVelo la rete ciclabile per l’Europa Geografica. FIAB è l’unico partner italiano del progetto. Intorno ai tre itinerari di EuroVelo che attraversano e al precedente progetto Ciclopista del Sole nasce l’idea della rete ciclabile nazionale BicItalia. Anno 2000 Presentazione BICITALIA a Torino al convegno internazionale (partecipazione di Sustrans) a giugno 2000 in occasione del cicloraduno FIAB. Anno 2000/01 Incarico a Fiab da Regione Emilia Romagna per lo studio della rete cicloturistica regionale

Transcript of BICITALIA Stato di fatto delle realizzazioni e della ... · 3. La predisposizione di un progetto...

BICITALIAStato di fatto delle realizzazioni e della progettualità per le ciclovie

di media e lunga percorrenza a valenza cicloturistica

A cura di Claudio PedroniResponsabile FIAB progetti BicItalia ed [email protected]

Aprile ’011

Storia

Alla data odierna (aprile 2010) la storia e lo stato di avanzamento dell’idea si è concretizzato nelle seguenti iniziative comprese iniziative “collaterali” non di gestione FIAB, ma rilevanti per le reti ciclabili:

1991 Presentazione della Ciclopista del Sole a VELOCITY che si tenne a Milano quell’anno

Anno 1995-96Pubblicazione presso EDICICLO di Portogruaro di tre cartine della Ciclopista del Sole1° Dal Brennero a Trento2° Da Trento a Mantova3° Da Mantova al Passo della Cisa

1998Nasce a Logrono in Spagna il Progetto EuroVelo la rete ciclabile per l’Europa Geografica. FIAB è l’unico partner italiano del progetto. Intorno ai tre itinerari di EuroVelo che attraversano e al precedente progetto Ciclopista del Sole nasce l’idea della rete ciclabile nazionale BicItalia.

Anno 2000Presentazione BICITALIA a Torino al convegno internazionale (partecipazione di Sustrans) a giugno 2000 in occasione del cicloraduno FIAB.

Anno 2000/01 Incarico a Fiab da Regione Emilia Romagna per lo studio della rete cicloturistica regionale

Anno 2001Delibera CIPE del Febbraio 2001, n. 1 su “Piano generale dei trasporti e della logistica che IMPEGNA il Ministero dei Trasporti:

1) a sviluppare e a sottoporre a questo Comitato un apposito studio sulla fattibilità di una rete di percorribilità ciclistica nazionale, finalizzata principalmente all’incentivazione di forme di turismo sostenibile, con particolare riguardo alle zone ad elevata naturalità, definendone le relazioni con le altre reti e servizi di trasporto, le modalità di integrazione, i costi e le modalità di gestione;

2) costituire un Gruppo di Lavoro nazionale sulla Mobilità Ciclistica

Istituzione del:“Gruppo di Lavoro sulla Mobilità Ciclistica” con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 30 Novembre 2001. –

2002Ricerche Ministero dell’Ambiente/AICC/FIAB:La rete nazionale di percorribilità ciclistica. Studio di fattibilità e linee guida, a cura di Claudio Pedroni e Riccardo Gallimbeni. (Documento disponibile sul sito FIAB).Eseguita su committenza del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio,

2002-2003Studio di fattibilità della Ciclopista del Sole, itinerario n. 1 di Bicitalia Committente: Ministero dei Trasporti, Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale. Ordinativo a FIAB stipulato in data 13 Novembre 2001 N° 7240.

Anno 2003 Incarico a FIAB da Regione Veneto per la redazione della rete ciclabile regionale

Anno 2006Pubblicazione presso editore EDICICLO di Portogruaro della 1° volume della Cartoguida La Ciclopista del Sole “Dal Brennero a Verona e Lago di Garda, in edizione completamente rinnovata

Progetto CY.RO.N.MED. (Cycle Route Network of the Mediterranean) interamente finanziato con fondi Interreg IIIB B ArchiMed. Si tratta di un progetto di cooperazione transnazionale promosso e coordinato dall’Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia per individuare, attraverso studi di fattibilità, una Rete ciclabile del Mediterraneo costituita dagli itinerari di Bicitalia e di EuroVelo che attraversano i territori interessati. Sono partner di progetto, oltre alla Regione Puglia (Lead Partner), le Regioni Campania, Basilicata e Calabria, le Municipalità di Atene e Karditsa, l’Ente Turismo di Cipro e il Ministero Sviluppo Urbano di Malta.

Progetto BIKE NETWORK Interreg tra Regione Lombardia e province confinati con la Svizzera e Svizzera stessa

Anni 2006-2007Iniziative “Rutelli” nell’ambito della delega al turismo della Presidenza del Consiglio

1. Iniziativa web sui turisti all’estero (flop)2. La individuazione di 4 progetti pilota di cicloturismo credo sponsorizzati dalla Regione

Lombardia e con il Trentino come referente tecnico. Ai progetti partecipano ANCMA e

Touring Club Italiano3. La predisposizione di un progetto “cicloturismo” al quale partecipano alcune regioni e

di cui è capofila la Toscana. Questo progetto ha portato al bando su cui ha lavorato ACHAB/giro libero sull’idea di PEDALITALIA

Anno 2007

Presentazione dei progetti di legge: D’Agrò sulla rete ciclabile nazionale Donati sul recupero ex ferrovie e creazione della reta nazionale di mobilità dolcePubblicazione del D.M. febbraio 07 sul “turismo sostenibile” con una voce specifica sul cicloturismo

1° Conferenza Nazionale Bici a Milano Novembre 2007 inserimento di BICITALIA nel documento finale del congresso

Anno 2008

Maggio: prima giornata nazionale BicItalia DayOttobre: consegna a Regione Puglia dei materiali su CD a cura di FIAB per guida cicloturistica della Ciclovia dei Borboni (BI 10) da Bari a Napoli in bicicletta.

Anno 2009

Pubblicazione presso editore EDICICLO di Portogruaro della 2° volume della Cartoguida La Ciclopista del Sole “Dal Lago di Garda a Firenze, in edizione completamente rinnovata

Anno 2009/10

Chiusura dei progetti Cyronmed e Bike NetworkIndividuazione della rete ciclabile “nord ovest” fra le regioni Liguria Piemonte Val d’Aosta capofila Piemonte.

-Legge Finanziaria n° 244 del 24 dicembre 2007 :Art 2 Commi:342 e 343 costituzione di un fondo per il recupero di ex ferrovie:in corso di emanazione entro l’anno DM da parte del MinAmbiente

Progetti di legge nuova legislatura

Compagnon: sulla rete ciclabile nazionale (già D’Agrò)Motta: per ripristino/rifinanziamento della legge 366Dussin: dicembre 2008, Modifiche “ciclistiche” al Codice della StradaDussin 2: gennaio 2009, Norme per lo sviluppo della mobilità ciclistica, per la promozione dell’uso della bicicletta per la realizzazione di reti di percorsi ciclabili. (NB in quest’ultimo Progetto di Legge si fa espressamente riferimento alle reti EuroVelo e BicItalia come schemi adottabili ufficialmente).Motta Bratti e altri: 1° ottobre 2009, Disposizioni per lo sviluppo della mobilità ciclistica .(All’Art 3 si propone espressamente la Rete nazionale di percorribilità ciclistica)

Anno 2011

Pubblicazione presso editore EDICICLO di Portogruaro dei due volumi della cartoguida La Ciclovia del Po: Vol 1 Da Pian del Re a Cremona, Vol 2 Da Cremona al mare.

Situazione: 

In prima approssimazione intendiamo come ciclovia una infrastruttura in qualche modo dedicata alla percorrenza dei ciclisti, potendo avere diversi livelli di protezione dal traffico e di altre caratteristiche (segnaletica, cartografia, ecc.) che denotano comunque attenzione all’utente in bicicletta. Per una più approfondita definizione delle infrastrutture per la bici si rimanda alla normativa nazionale e alla documentazione tecnica elaborata da FIAB.

L’oggetto della nostra attenzione riguarda pertanto infrastrutture ad uso prevalentemente ricreativo escursionistico ovvero turistico ove la qualità e l’estensione della ciclovia o di una rete di ciclovie ne facciano un attrattore per turismo in bicicletta importante ovvero turismo itinerante o stanziale dove la bicicletta rappresenta la principale motivazione del viaggio o del soggiorno. Si intendono qui pertanto infrastrutture di almeno 10 km in ambiti extraurbani.

Con questa premessa possiamo individuare in forma speditiva le realtà più significative tenendo conto che al momento i livelli di intervento prevalenti sono quelli provinciali con alcuni elementi di programmazione di livello regionale e con alcune significative realtà di livello comunale.

Livello Regionale

Partendo dal livello regionale si può segnalare il seguente:Trentino Alto Adige:  in questa regione esiste un sistema di ciclabili di qualità a cura delle due province di Trento e Bolzano e sono oggi disponibili più di 800 di piste ciclabili lungo le valli che insistono sull’asta dell’Adige e dell’IsarcoVeneto  esiste un piano di rete ciclabile regionale assunto come elemento di pianificazioneLombardia, Emilia Romagna, Friuli  V.G.,  Toscana dispongono di piani di reti cicloturistiche con diversi livelli di implementazione.Per Piemonte,  Liguria e Valle d’Aosta  è invece disponibile un articolato e accurato piano di rete ciclabile messa a punto dai gruppi FIAB locali,  proposto alle stesse regioni che hanno dichiarato interesse e stanno decidendo le forme di adozione di questo piano di rete.In Lazio  è in fase avanzata di elaborazione uno studio a cura del gruppi FIAB locali sulla ciclabilità delle aree protette della regione.In Puglia.  Campania, Basilicata,  Calabria  è in corso (anno 2007) uno studio di fattibilità delle rispettive reti ciclabili entro la cornice delle reti BICITALIA ed EUROVELO, e nell’ambito di un progetto INTERREG denominato CYRONMED che interessa anche Grecia, Malta e Cipro.In Sicilia  sono in corso realizzazioni di ciclovie nell’ambito di un altro INTERREG denominato REVERMED che riguarda lo sviluppo di “Greenways” 

Livello Provinciale

Oltre agli interventi di livello regionale di cui sopra molte province italiane sono da tempo impegnate alla realizzazione di reti ciclabili nei propri ambiti territoriali.

Storicamente le province di Mantova, Modena e Torino  (assieme a Trento  già citata) devono essere menzionate come le prime ad avere operato con realizzazioni che datano alla prima metà degli anni 80.

Oggi la realtà delle province che hanno realizzato e stanno realizzando ciclovie è molto ricca e si possono citare:Tutte le province delle regioni del nord e della Toscana, che hanno quasi tutte piani di ciclabilità provinciale. Menzioni particolari per livello di implementazione sono (oltre alle già citate Mantova, Modena, Torino):  Lodi, Milano, Brescia,  Varese,  Sondrio,  Cremona, Ferrara, Forlì  Cesena, Parma, Rimini,  Genova, Pisa,  Arezzo,  Prato, Grosseto,  Venezia,  Pordenone, Udine, Padova. Pescara, Lecce,  Palermo, 

Altri Enti

L’esigenza di sviluppare aspetti di ciclabilità è entrata nelle priorità di altri enti diversi dalle Regioni e Province. Sono stati realizzate ad esempio ciclovie da Enti di bonifica si veda il bel progetto Vi.A.Ter della Regione Lombardia, ad alcuni progetti di enti di bonifica in Emilia Romagna. In Valtellina invece realizzazioni a cura delle Comunità Montane.Altre ciclovie sono state realizzate da Enti Parco come ad esempio:Parchi del Po in Piemonte Parco del Gargano Parco della Maremma Parchi del Delta del PO (Emiliano e Veneto)

Quadro di insieme

Il quadro delle realtà sommariamente descritte risulta complessivamente in almeno 120 ciclovie esistenti in tutto il paese per complessivi 2500 km. Si ribadisce che il grado di protezione e di qualità di queste ciclovie è molto variabile, ma a nostro giudizio sono in qualche modo ascrivibili come realizzazioni degne di nota.

Ancora un paio di punti da segnalare (tolta la realtà di Trento e Bolzano):1 la lunghezza di questi segmenti raramente supera i 20 km,2 si tratta quasi sempre di segmenti isolati non in rete.

In sintesi pertanto la realtà italiana delle ciclovie turistiche è in evoluzione positiva per merito di numerose e crescenti amministrazioni locali, tuttavia:

1. la disomogeneità delle realizzazioni, 2. la frammentazione dei segmenti, 3. la povertà e disomogeneità dei sistemi informativi (segnaletica e cartografia),4. l’assenza di un disegno di pianificazione nazionale 

rendono la rete ciclabile nazionale molto bisognosa di cure (a partire ad esempio da un accurato censimento di quanto realizzato ed in corso di realizzazione) con il rischio di rimanere 

troppo indietro rispetto ai sistemi ciclabili nazionali del resto d’Europa e di non riuscire più a colmare la differenza e di vedere l’Italia mai ammessa al Club degli Stati Ciclabili.